centrostorico - San Felice Circeo

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centrostorico - San Felice Circeo
Territorio
Cultura
Le Idee
Un “bilancio comunale”
che fa riflettere
Ma chi valorizza
l’arte al Circeo
di Giuseppe Bianchi
di Romolo Alessandrelli
Un progetto
per il Circeo
Borgo Montenero
La chiamavano
“Bocca di rosa”
Un piano regolatore
disatteso
di Popeye
di E. Dantes
a pag. 5
a pag. 3
Il fatto
a pag. 7
a pagg. 8 - 9
a pag. 10
CENTRO STORICO
s o t t o
ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL CENTRO
la notizia
Editoriale
Omnia ex opinione
suspensa sunt
Tutte le cose dipendono
dalla considerazione
che uno ha di esse
di ALESSANDRO CRESTI
Irale,lniopatrimocultustorico
e ambientale di San Felice Circeo è
unico e costituisce un’enorme ricchezza per qualsiasi politica capace di un po’ di lungimiranza. A questo patrimonio appartengono alcuni immobili di particolare
bellezza e importanza, la
cui conservazione e tutela
dovrebbe opportunamente
essere affidata all’Amministrazione comunale. Essi
quindi dovrebbero essere
di pubblica proprietà e
inalienabili, nella consapevolezza del loro significato culturale, ma anche
politico, sociale e civile.
Inoltre la considerazione
economica legata a questo
patrimonio non dovrebbe
tener conto esclusivamente dei vantaggi immediati,
quanto piuttosto della ricchezza generata dall’indotto del consumo culturale, molto più consistente, perché distribuito nell’intero tessuto del Paese,
garantito dal continuum
territoriale che lega questi
immobili al Centro storico,
al paesaggio e alla cultura
dei cittadini.
Alla luce di queste considerazioni sarebbe opportuno procedere ad una catalogazione del patrimonio, ad una corretta definizione dei poteri comunali
su di esso e infine alla riabilitazione strutturale,
continua a pag. 6
STORICO”
SAN FELICE CIRCEO
BIMESTRALE
GRATUITO
SETTEMBRE
OTTOBRE 2005
- ANNO 3 N. 14 -
VUOTI DI MEMORIA
Il personaggio
100 anni. È stato il primo Sindaco del dopoguerra
Amedeo Calisi
Riuscì a restituire ai sanfeliciani diversi ettari di terreno coltivabile
I ricordi dei figli Antonio, Enzo e Mario
abbastanza duri per l’economia
locale, tuttavia Amedeo, con duro lavoro, riusciva a provvedere
al fabbisogno della famiglia, trovando anche il tempo per far
parte della banda musicale del
paese.
La musica, infatti, é stata sempre una sua grande passione.
Dal giugno del 1940, con l’inizio
del conflitto mondiale, aumentarono i disagi. Si viveva in una costante incertezza, ma le azioni
belliche erano ancora lontane.
La vera guerra cominciò dopo
l’armistizio, con l’occupazione
tedesca. La popolazione di San
Felice Circeo fu obbligata ad abbandonare le proprie case, andando da una parte all’altra in
alloggi improvvisati in piena
campagna, esposti quasi continuamente a bombardamenti e
mitragliamenti da parte degli
aerei alleati che quotidianamente sorvolavano la zona.
Fu proprio in uno di questi attacchi che Amedeo, trovandosi
con la sua bicicletta nei pressi
di Borgo Montenero, venne
preso di mira; sotto una piog-
A
medeo Calisi é nato
a San Felice Circeo il
19 agosto 1905.
La sua famiglia era composta
dai genitori, Calisi Antonio e
Pangalli Carmine, dal fratello
Adelmo (1908), dalle sorelle
Alda (1911) e Onelia (1915),
nonché dall’ultimo fratello Bernardo (1921), tutti nati a San
Felice Circeo. I genitori erano
contadini che si dedicavano soprattutto alla coltivazione di vigneti, ma anche a quella di altri prodotti agricoli, per il proprio fabbisogno.
Nel 1911 cominciò a frequentare la prima elementare nella
scuola del paese. Il suo primo
maestro fu il sig. Zazzarini. In
quell’epoca le lezioni si tenevano al mattino e al pomeriggio,
mentre erano considerati festivi
il giovedì e la domenica. Continuò a frequentare la scuola negli anni seguenti e, pur con tutte le interruzioni durante il periodo bellico 1915-1918, nel
1917 conseguì la licenza elementare.
Nel 1924 Amedeo fu chiamato
per il servizio militare di leva e
assegnato alla base di Gaeta.
Durante i 18 mesi del servizio
faceva anche parte della banda
musicale del reggimento,
suonando la “cornetta”; con il
particolare incarico di suonare la
“sveglia” al mattino e il “silenzio” la sera.
Nel 1929 iniziò a lavorare nella
Bonifica Pontina, facendo il macchinista di primo grado, per 12
ore al giorno in turni quindicinali, una quindicina di giorno e
un’altra di notte, fino al 1935.
Un fatto interessante avvenne
nel 1934, quando da Benito
Amedeo Calisi
Mussolini, allora capo del Governo, ebbe un diploma di benemerenza e un buono di 25 lire per
il lavoro svolto.
Nel 1930, nella Chiesa parrocchiale del paese, sposò la ragazza del suo cuore che già conosceva da tempo, Gina Cerasoli, anch’essa nativa del Circeo.
Dal matrimonio nacquero tre figli, Antonio (1932), Enzo
(1938) e Mario (1947).
Gli anni, che precedettero la seconda guerra mondiale, furono
S
Omnia ex opinione suspensa sunt
Vuoti di memoria
Amedeo Calisi
Territorio
Un “bilancio comunale”
che fa riflettere
Evento
Miss Circeo per caso
Cultura
Ma chi valorizza l’arte al Circeo?
Le Idee
continua a pag. 2
o m m a r i o
Editoriale
Il fatto
Per la serie
“vuoti di memoria”,
i grandi personaggi legati a San Felice Circeo,
in questo numero, attraverso il ricordo dei
figli, parliamo di Amedeo Calisi, Sindaco di
San Felice Circeo nel
1945. In un Paese in
gravi difficoltà causate
dalla guerra, Amedeo,
pieno di buone intenzioni, iniziò alacremente a risolvere i tanti
problemi esistenti, riuscendo in breve tempo a realizzare grandi
progetti. Uomo semplice ma determinato nei
suoi cento anni di vita
ha mostrato sempre
grande attaccamento
alla famiglia, al lavoro e
alla terra d’origine.
Territorio
1
3
4
5
La chiamavano “Bocca di rosa” 7
Un progetto per il territorio 8-9
Borgo Montenero.
Un piano regolatore disatteso 10
Intervista
Intervista ad
Angelo Dotto
11
Dalla Città
Lettere – Delibere
Intrattenimento
Personaggi – Oroscopo
Sport
Calcio
12
13
14
Tempo libero
Cucina – Poesia – Cinema –
Ora legale
15
Editore: Associazione culturale “Il centro storico” di San Felice Circeo (LT). Corso Vittorio Emanuele, 23. Tel. 333 1904459, fax 06 51985217. E-mail: [email protected] - Reg. Trib. di Latina n. 796
del 12/09/2003 - Direttore responsabile: Gloria Gabrielli - Direttore editoriale: Alessandro Cresti . Redazione Carlo Gallone, Stefano Pagliaroli, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Alessia Bravo - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
PAG .
2
VUOTI DI MEMORIA
Il personaggio
gia di pallottole, ebbe la prontezza di saltare dalla bicicletta e buttarsi in un fosso adiacente la strada. Certamente questo gli salvò la vita mentre il suo mezzo di
trasporto rimase completamente distrutto. Un paio d’ore dopo, infangato e a piedi, rientrò dove la famiglia era
rifugiata in quel periodo, e cioè in una casa di campagna
sopra la contrada “La Molella”.
Verso la fine delle operazioni belliche, gradualmente la
popolazione ritornò nelle proprie case; alcune di esse
erano rimaste danneggiate dai bombardamenti, come era
accaduto a quella del fratello Adelmo, qualche altra fu
saccheggiata, ma complessivamente i danni materiali
furono limitati.
Anche il fratello Bernardo, dopo molti anni di servizio
militare prima e di prigionia dopo, tornò sano e salvo.
Si era agli inizi del ‘45; la guerra era appena terminata,
l’Italia si trovava sconfitta, semidistrutta e in un caos politico.
Fu conferito dal Prefetto ad Amedeo l’incarico di Sindaco con il compito di formare una nuova Amministrazione
comunale.
Pur sapendo che avrebbe dovuto sottrarre del tempo
prezioso al suo lavoro di contadino, Amedeo accettò l’incarico, senza alcun compenso.
Pochi giorni dopo, con una semplice cerimonia, alla presenza del Prefetto, dei rappresentanti delle forze alleate e delle autorità locali, fu ufficializzata la sua nomina a
sindaco di San Felice Circeo, il primo dopo la guerra e
“
Amedeo Calisi, classe 1905, dopo la fine
della seconda guerra mondiale, ebbe dal
prefetto la nomina di Sindaco di San Felice
Circeo
“
il primo anche dopo una lunga dittatura.
Affiancato da un gruppo di consiglieri e da un capace
segretario comunale, con scarse risorse economiche, la
nuova Amministrazione incominciò subito a lavorare,
molte volte fino a tarda notte, per cercare di risolvere i
tanti problemi esistenti.
Il paese era in ginocchio, scarseggiava di tutto, specialmente di generi alimentari e di prima necessità.
Approfittando del piano Marshall, appena avviato, fu iniziata la distribuzione periodica alla popolazione di pasta,
farina, olio, zucchero, sale, ecc. Incominció anche la fornitura giornaliera di acqua potabile trasportata con autobotte, dato che il paese era privo di una rete idrica.
Iniziarono i lavori per ripristinare l’illuminazione elettrica
e tante altre cose. Venne anche istituita l’istruzione pubblica secondaria (scuola media). Pian piano qualcosa
incominciava a muoversi, ma esisteva ancora il problema
dell’elevata disoccupazione, con troppi contadini senza
risorse.
Il Comune possedeva diversi ettari di terra coltivabile, ai
Amedeo Calisi e Antonietta Petrucci - Anno 2004
“
“
“
Amedeo Calisi
ta di lavoro, Amedeo si dette da fare in diverse attività.
margini del lago di Sabaudia in prossimità della “MolelLavorò nell’industria tessile, in quella metalmeccanica ed
la”, nella località conosciuta come l’”Agraria”, ma la
in quella vitivinicola; viveva abbastanza bene. Tuttavia la
stessa era stata ceduta dalla vecchia Amministrazione almalinconia per la famiglia lontana era troppo forte e nel
la Ditta Talani per la durata di 99 anni e per una cifra irmese di agosto del ‘48 faceva perciò ritorno a San Felirisoria.
ce Circeo.
Si pensò che se il Comune avesse
In Italia s’incominciava a vedere
potuto recuperare quel suo terriqualche segno di ripresa, ma a
torio, sarebbe stato possibile ceMarzo del 1949, questa volta indere quella terra ai sanfeliciani
sieme alla moglie e ai figli, Amecoltivatori diretti e dare loro quindeo partiva di nuovo per l’Argendi la possibilità di possedere un
tina. Gradualmente la famiglia Capezzo di terreno per coltivarlo e
lisi si integrò nella società argenrendere così la vita per diverse fatina; Amedeo lavorava da metalmiglie meno disagiata.
meccanico, la moglie era casalinVenne inoltrata la richiesta al Triga e i figli studenti.
bunale di Littoria (Latina), speciAll’inizio degli anni ‘60, il sistema
ficando le ragioni e i motivi, daneconomico/sociale in Argentina
do così inizio ad un vero e proprio
stava cambiando. In casa Calisi
processo civile.
s’incominciava a considerare una
Dopo una serie di udienze e connuova “sistemazione”. Il figlio
fronti, da una parte Amedeo e il
Enzo fu il primo a prendere la desegretario che difendevano i diAmedeo Calisi - Anno 1990
cisione e nel ‘64 lasciava l’Argenritti del Comune, dall’altra un
tina per l’Australia. L’anno segruppo della Ditta Talani, nel Triguente il figlio Antonio, con la famiglia, si trasferiva nebunale di Littoria prima e quello di Roma dopo, i giudici
gli Stati Uniti. Amedeo e la moglie incominciavano a
accolsero in pieno la richiesta del Comune. Questa deconsiderare un ritorno in patria.
cisione fu una vera vittoria per i sanfeliciani, ma fu anche
Nel ‘69 iniziavano una lunga vacanza in Italia. Doveva
un’affermazione del nuovo sistema democratico italiano,
essere un viaggio di piacere, ma anche una prova per
dopo tanti anni di dittatura.
una futura definitiva decisione.
La zona fu legalmente divisa in parti di un ettaro ciascuNel 1971, infatti, facevano ritorno a San Felice Circeo.
na (10.000 mq) e, con una cerimonia svoltasi in ComuQuasi nello stesso periodo, il figlio Enzo si trasferiva dalne, fu consegnata, previo sorteggio per evitare favoril’Australia al Canada, seguito poco dopo dal fratello Matismi, ai sanfeliciani che ne avevano fatto richiesta.
rio e vi risiedono tuttora con le rispettive famiglie.
Ciò nonostante la distribuzione di questa terra creò qualAl Circeo Amedeo, ha vissuto fino ad oltre i 94 anni, deche malcontento, certamente in chi aveva interessi spedicandosi alla coltivazione di un suo terreno e andando
culativi ed era rimasto fuori non essendo né coltivatore
con la moglie diverse volte in Canada e negli Stati Uniti
diretto, né contadino. Furono inventate calunnie e acper visitare figli e nipoti.
cuse del tutto infondate contro l’Amministrazione e anIl periodo più doloroso della sua vita fu quando all’imche contro il Sindaco.
provviso morì la moglie Gina nel 1983. Gli venne a manDurante la sua carica Amedeo ebbe occasione di inconcare la compagna con la quale per oltre 50 anni aveva
trare alcuni personaggi, più o meno conosciuti, che cocondiviso gioie e sacrifici. Poco a poco si rassegnò, conminciavano a visitare il promontorio e che già intravedetinuò nelle sue attività giornaliere, ma non era più lo
vano il grande potenziale turistico del Circeo, tra questi:
stesso di prima.
Da circa due anni Amedeo è residente in una casa di riebbe il merito di restituire ai sanfeliciani
poso per anziani “Villa Europa”, situata al lido di Terradiversi ettari di terreno coltivabile, ceducina a pochi metri dalla spiaggia, da dove si può vedere
ti dalla precedente Amministrazione alla Ditin lontananza la montagna del Circeo. In questo luogo e
ta Talani
in un clima familiare, riceve i servizi e l’assistenza necessaria e sta in compagnia di altri anziani. Trascorre il
tempo leggendo, guardando la TV, chiacchierando; nell’ing. Mariani, sposato con una sorella del regista Rosle belle giornate di sole si rilassa seduto all’ombra degli
sellini; la Sig.ra Zanardi, proprietaria di diverse sale cialberi del giardino adiacente.
nematografiche nella capitale; il Prof. Galeazzi, medico
Parte della vita di Amedeo non sarebbe completa senpersonale del Pontefice Pio XII, nonché la giovane attrice Anna Magnani.
Al termine del suo mandato, durato circa un anno, Ameoggi è ospite di una Casa di Riposo a
deo lasciò la carica di Sindaco.
Terracina, dove il 19 agosto scorso ha
Nel 1994, quasi 50 anni dopo, il Comune gli conferì un
compiuto 100 anni festeggiato da parenti e
solenne attestato di gratitudine e riconoscenza per il laamici
voro svolto.
Erano i primi anni del dopoguerra, si viveva ancora in un
clima di grave incertezza; Amedeo continuando nei suoi
za menzionare una cara signora sua vicina di casa, Anlavori agricoli, non aveva un futuro promettente, mentre
tonietta Petrucci. Negli ultimi anni, essa é stata la cuaspirava ad un avvenire migliore per la sua famiglia.
stode, discreta e costante di Amedeo, aiutandolo anFu così che nel novembre del ‘47, con tristezza ma anche nelle faccende casalinghe. Tuttora Antonietta fa
che con determinazione, si congedava dai propri cari e
visite periodiche a “Villa Europa” trascorrendo del
partiva per l’Argentina, dove da alcuni anni viveva un fratempo con Amedeo, come se si trattasse di un caro
tellastro del padre. Si trattava più che altro di un viaggio
familiare.
esplorativo. La sua prima impressione nella nuova naI figli, nell’esprimere il più vivo ringraziamento alla genzione fu del tutto positiva. Buenos Aires, la capitale, una
tile signora Antonietta per la dedizione e l’affetto dimometropoli di alcuni milioni di abitanti, con un potenziale
strati, si stringono con grande amore e gratitudine al caeconomico enorme, offriva la possibilità di molteplici atrissimo genitore, ancor più in occasione del suo 100°
tività. Gli italiani erano molto apprezzati, si poteva vivere
compleanno. ■
con una certa tranquillità. Approfittando dell’ampia offer-
“
segue dalla pag. 1
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
PAG .
3
IL TERRITORIO
Bilancio
Entrate e uscite dal 1° gennaio al 31 dicembre 2004
Un “bilancio comunale” che fa riflettere
Carenze ed approssimazioni sono gli elementi che lo caratterizzano
di Giuseppe Bianchi
“
vestimento inizialmente previsto, con l’impegno di soli 2
erano circa 3 milioni di euro, mentre nel 2004 sono stamilioni di euro non si è più concretizzato.
te circa 3,8 milioni di euro.
Sulla base di quanto esposto solo per cenni, è opportuInfine, la redditività del patrimonio, cioè il rapporto tra
no dare una prima valutazione sul sistema di gestione
le entrate patrimoniali ed il valore del patrimonio dispodel denaro pubblico da parte dell’Amministrazione di
nibile, nel corso del triennio 2002-2004 ha avuto il seSan Felice Circeo.
guente andamento: 4,97% nel 2002, 3,48% nel 2003 e
Nell’anno 2004 la pressione tributaria, cioè le entrate
4,23% nel 2004.
tributarie diviso la popolazione, è arrivata a circa euro
Una delle curiosità maggiori, che può essere notata nel759 pro-capite, con una crescita nel triennio 2002-2004
la lettura del Bilancio 2004 del nostro comune è rapdi oltre il 35%. Se si considera che le entrate tributarie
presentata dalla riscossione dell’Imposta Comunale su(imposte, tasse, tributi speciali ed altre entrate tributagli Immobili (ICI). Risulta, infatti, che i proventi derivanrie proprie) sempre nel triennio 2002-2004 sono pasti dall’ICI assommano in tutto a 3.740.000 euro di cui
sate da circa 5 milioni di euro a circa 6,2 milioni di euro
circa il 57% per la prima casa ed il 42,5% circa per secon un incremento superiore a 1,1 milioni di euro, menconde case e altri fabbricati. Nella realtà di San Felice,
tre nello stesso periodo i contributi di Stato e Regione
paese essenzialmente turistico e con elevata presenza
sono diminuiti di circa 770.000 euro, risulta evidente
di seconde e anche terze case, appare incongruente
che l’aumentata richiesta di tributi ai cittadini è superioquesta proporzione nella composizione delle entrate ICI.
re al decremento dei finanziamenti di Stato e Regione.
Termina qui la prima parte di osservazioni al bilancio del
Inoltre, sempre nel triennio 2002-2004, è aumentato
Comune di San Felice Circeo relativo al 2004, consideanche l’indebitamento locale pro-capite, con un increrazioni volutamente sintetiche, prive di tecnicismi e romento di circa 250 euro a persona. C’è poi da consideboanti riferimenti di contabilità pubblica, perché non è
rare la rigidità della spesa corrente, calcolata come rapquesta la sede per un confronto tecnico/giuridico. Ciò
porto tra spese per il personale più gli ammortamenti
che preme è essere compresi dai cittadini-contribuenti,
per i mutui e le entrate dei
gli stessi ai quali l’Amminititoli I, II e III, spesa che pasnel “Bilancio consuntivo per l’anno strazione dovrebbe qualche
sa da 35,62% nel 2002 a 2004” appare incongruente la proporzione spiegazione nel merito del52,44% nel 2004, ciò sta a
l’utilizzo del denaro pubblisignificare che le spese ob- nella composizione delle entrate ICI: 57% per co. Nel prossimo numero si
bligatorie hanno un anda- la prima casa e 42% circa per le seconde ca - cercherà di approfondire almento crescente: nel 2002 se e altri fabbricati
tri aspetti. (continua)
■
“
nel “bilancio di previsione per l’anno
2004” si evidenzia un’incapacità politico/amministrativa nella previsione di grandezze
fondamentali
“
litico/amministrativa nella previsione di grandezze fondamentali per la elaborazione di un documento così importante di politica gestionale e finanziaria.
Se entriamo brevemente nel dettaglio, prima delle entrate e poi delle uscite, del “BBilancio consuntivo del
2004” si scoprono cose interessanti e curiose.
Entrate: La voce con maggiori accertamenti è quella relativa alle entrate tributarie, con una cifra pari a circa 6,2
milioni di euro .
I finanziamenti che il Comune ha ricevuto da Stato, Regione e Enti sono stati di circa 32.000 euro in più rispetto alla somma preventivata pari ad euro 282.740.
Per quanto attiene le entrate derivanti da alienazioni,
trasferimenti di capitale e riscossioni di credito, rispetto
ad una previsione di competenza di circa 8,7 milioni di
euro (competenza: entrate e spese accertate ed impegnate nell’anno finanziario in questione) sono stati accertati (somme per cui è sorto il diritto alla riscossione)
solo 1,6 milioni di euro con un’errata previsione di circa
7,1 milioni di euro. Viene allora naturale chiedersi su
che cosa gli amministratori hanno basato le previsioni
pari a 8,7 milioni di euro?
Uscite: La voce con maggiore impegno di spesa risulta
quella delle spese correnti, come stipendi del personale, servizi, interessi passivi e oneri finanziari.
Per quanto riguarda le spese in conto capitale (spese
per incrementare le infrastrutture sul territorio) a fronte
di una previsione di spesa di 12,6 milioni di euro, ne sono stati impegnati solo 2 milioni di euro e spesi effettivamente circa 172.000 euro. Cosa si pensava di realizzare con una previsione così alta? Evidentemente, l’in-
“
C
ome in ogni famiglia, così anche nella Pubblica Amministrazione, una sana ed oculata gestione finanziaria garantisce un buon
andamento della cosa comune e permette un certo tenore di vita, nonché
un accrescimento ed una valorizzazione delle risorse patrimoniali.
Lo strumento del “Bilancio” racchiude per ogni ente
pubblico, nelle sue varie voci, tutta la contabilità relativa ad un anno solare, dal 1° gennaio al 31 dicembre, registrando e raffrontando in maniera dettagliata le entrate e le uscite. Fondamentalmente il “Bilancio” è di due
specie: “BBilancio preventivo” e “BBilancio consuntivo”.
Il Comune di San Felice Circeo per il “BBilancio di previsione per l’anno 2004” prevedeva per le entrate così
come per le uscite (che per legge devono bilanciarsi),
un importo di circa 22,35 milioni di euro, mentre, di fatto, il dato a consuntivo ha fatto riscontrare entrate per
circa 11,51 milioni di euro e uscite per circa 10,96 milioni di euro. È quasi superfluo sottolineare che , dal
punto di vista della programmazione, tale stato di cose
denota una certa approssimazione da parte dell’Amministrazione, infatti, in termini assoluti lo scostamento tra
entrate/uscite effettive (da consuntivo) rispetto alle entrate/uscite previste (da bilancio di previsione) è pari a
10,8 milioni di euro per le entrate, mentre per le uscite
si attesta a 11,39 milioni di euro. Al di là della chiarezza dei numeri, ciò che si evidenzia è una incapacità po-
Definizioni
Bilanci preventivi e consuntivi
Rispetto al tempo cui si riferiscono, i bilanci si suddividono in preventivi e consuntivi
Bilanci preventivi: sono quelli che si riferiscono all’esercizio finanziario successivo a
quello in cui vengono redatti. Essi contengono l’indicazione delle entrate che si prevede di realizzare e delle spese che si prevede di sostenere nell’esercizio non ancora iniziato.
Bilanci consuntivi (rendiconti): sono quelli che si riferiscono ad un esercizio finanziario già concluso e contengono l’indicazione delle entrate effettivamente realizzate e delle spese effettivamente sostenute in tale periodo.
Accertamento: è la fase giuridica in cui sorge per il Comune il diritto a riscuotere certe somme.
Impegno: s’intende la fase giuridica della spesa, in cui nasce il dover pagare; l’obbligazione giuridica di dover
pagare una certa somma ad una certa persona.
Bilancio
Entrate
Titolo I – Entrate tributarie
Titolo II – Entrate derivanti dai contributi e trasferimenti correnti dello Stato, delle Regioni e di altri Enti pubblici
anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione
Titolo III – Entrate extratributarie
Titolo IV – Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti
Titolo V – Entrate derivanti da accensioni di prestiti
Titolo VI – Entrate da servizi per conto di terzi
Uscite
Titolo I – Spese correnti
Titolo II – Spese in Conto Capitale
Titolo III – Spese per rimborso prestiti
Titolo VI – Spese per servizi per conto di terzi
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
PAG .
4
TERRITORIO
Evento
Estate 1958. Hotel Guattari, sul lungoòare
Miss Circeo per caso
Accolsi l’elezione con imbarazzo, ma fui sostenuta dall’entusiasmo dei miei amici
di Al. Cr.
N
to, la notizia si era sparsa in un battibaleno e tutti mi aspettavano in piazza per curiosità e per festeggiarmi.
Successivamente fui chiamata a Roma dall’organizzatore
del concorso per partecipare alla selezione di Miss Roma,
ma rifiutai anche per l’insistenza del mio fidanzatino, che
mi disse sarcasticamente: “se cerchi un trampolino di lancio, fallo pure”. Mi faceva così intendere di aver accettato
quanto accaduto, perché del tutto casuale, ma di non considerare l’episodio come l’inizio di una carriera, che non
approvava.”
Anche allora come oggi, infatti, partecipare al concorso di
miss dava alle giovani molte possibilità di sfondare nel
mondo dello spettacolo e del cinema, sfociando a volte in
brillanti carriere, che hanno dato ad alcune fama internazionale. ■
el periodo dell’anno, il mese di
settembre, scelto di consueto per
lo svolgimento dei concorsi a miss
nel nostro Paese, sia a livello regionale
che nazionale (quest’anno Miss Italia è
stata eletta il 19 settembre come sempre a
Salsomaggiore Terme) pubblico volentieri il racconto di una
Miss per caso, Giovanna Della Gatta, eletta a San Felice Circeo diversi anni fa, quando la considerazione turistica della
località era nel momento della più grande esplosione.
“Nell’estate del 1958 ero in villeggiatura a Terracina, dove
alloggiavo in un appartamento di via Roma con mia sorella
ed una cugina. Avevo 20 anni ed ero fidanzata con un ra-
“
“
nell’estate del 1958 Giovanna Della Gatta era in villeggiatura a Terracina, aveva venti anni
gazzo, figlio di amici di famiglia, che in quel periodo si erano trasferiti lì. Mia madre, quindi, era tranquilla e ci aveva
consentito quella vacanza conoscendo bene le persone con
cui ci saremmo accompagnate.
Con un gruppo di amici, in tutto una decina di persone, un
giorno di agosto decidemmo di andare a prendere un gelaAttestato Miss Circeo - Anno 1958
to al Circeo. Senza saperlo e senza volerlo ci siamo ritrovati nel bel mezzo del concorso
per l’elezione di “Miss CirNon potei più allontanarmi e
ceo”, che si svolgeva sul lunl’elezione di Miss Circeo si svolgeva all’- diventai così a tutti gli effetti
gomare, all’Hotel Guattari,
una candidata alla elezione
Hotel Guattari, oggi Neanderthal
ora Neanderthal.
di Miss Circeo.
Mentre eravamo seduti ad un
Iniziarono le selezioni tra le
tavolo, incuriositi da tanta gente e da tanta confusione, un
partecipanti: prima un giro di ballo, poi una sfilata sulla
membro della giuria mi notò e si avvicinò per convincermi a
passerella e così via attraverso una serie di eliminazioni fipartecipare al concorso. Intimidita rifiutai sia perché non
no alla mia elezione, accolta dal mio imbarazzo e dalla acavevo il vestito adatto, portavo un paio di pantaloni e gli
clamazione dei miei amici felici ed entusiasti.
zoccoli ai piedi, sia perché il mio ragazzo non si mostrava
Io ero stordita e ancora non completamente consapevole di
contento della proposta che mi era stata fatta.
quanto mi era accaduto anche se avevo in passato già avuPoco dopo la giuria al microfono invitò le ragazze presenti,
to due esperienze simili, nelle quali però la mia partecipanon partecipanti al concorso, ad andare a prendere alcuni
zione era stata regolare e voluta: tre anni prima ero stata
omaggi di calze, che erano avanzati. La cosa mi piacque e
eletta Miss Vipiteno, due anni prima Miss Moena.
senza pensarci due volte accorsi, aderendo all’invito. A
Per l’elezione di Miss Circeo ho ricevuto un attestato, dei fioquel punto, quando gli organizzatori mi rividero, mi preseri ed una vestaglia cangiante secondo la moda dell’epoca.
ro per un braccio e mi trascinarono con prepotenza e deAl ritorno a Terracina con mia enorme sorpresa fui accolta
terminazione sul palco.
in modo trionfante, perché era già giunta l’eco dell’accadu-
“
“
Questo racconto semplice di un’iniziativa, quella di Miss Circeo, quasi improvvisata e affidata più al caso che ad una organizzazione programmata
contrasta totalmente con quanto accaduto alla fine di quest’estate il 3 settembre, in occasione dello spettacolo “La carica dei centocelle – Concorso
di bellezza maschile”, specchio dei tempi cambiati, ma anche inequivocabile esempio dell’attuale tipologia turistica a San Felice Circeo. E qualche voce si è levata per protestare
contro chi, autorizzando questa manifestazione, ha mostrato di assecondare un andazzo
deplorevole, che contribuisce al massacro di un Paese, che una volta era meta di un turismo di qualità.
Riportiamo di seguito alcuni passi significativi di una lettera di questo tenore.
tà dal momento che questa avrà l’onore di ospitare la finale della gara.
Una cosa che accomuna le persone che rappresento è quella di essere
elettori del Polo e di apprezzare il lavoro svolto proprio da Voi, ai quali vorremmo chiedere un intervento forte su questa brutta storia. Anche perchè
leggiamo con sgomento che il sindaco del nostro Comune ha etichettato questa manifestazione come un “grande evento di costume che porterà alla cronaca il Circeo” e la ha
sponsorizzata con ben 20 milioni del vecchio conio. E allora ci domandiamo, e domandiamo a due alti esponenti delle Istituzioni Parlamentari, se sia etico, oltre che lecito, utilizzare danaro pubblico senza avere la certezza assoluta che ciò che si va a finanziare non
sia in qualche modo – sia pure all’insaputa di chi organizza – legato al torbido mondo della pornografia; come pure ci domandiamo e vi domandiamo se sia etico, oltre che lecito,
confermare la sponsorizzazione anche dopo che la stampa ha segnalato il collegamento
tra il “grande evento di costume” ed un sito internet pornografico.
Da parte nostra non c’è alcuna voglia di fare moralismo spicciolo e siamo anche certi che
lo spettacolo piacerà ai più, avrà un grande successo di pubblico e renderà felici Sindaco,
Assessori e donne insoddisfatte (sia ben chiaro che questo concetto avrebbe lo stesso valore se a sfilare fossero delle ragazze). Siamo abbastanza liberali da riconoscere ad ognuno la libertà delle proprie scelte e dei propri gusti, ma riteniamo immorale finanziare (e
meno che mai con soldi pubblici) spettacoli che hanno come cassa di risonanza non i siti
internet che si interessano di Cultura e Turismo ma bensì quelli che si rivolgono ad una
utenza interessata alla pornografia.
Certa di un vostro interessamento, vi porgo i miei più cordiali saluti
(lettera firmata)
San Felice Circeo, 30 Agosto 2005
IL FATTO
Alla on. Maria Burani Procaccini
Al sen. Riccardo Pedrizzi
Gentilissima Onorevole, Egregio Senatore,
vi scrivo anche a nome di un nutrito numero di persone sia residenti che villeggianti a San
Felice Circeo per testimoniare su una di quelle esperienze che si sentono comunemente
nell’era di Internet, ma che, non per questo, non merita di essere raccontata.
Una delle nostre giovanissime figlie … è stata incuriosita dai manifesti affissi nel Comune di San Felice Circeo che pubblicizzano una gara di bellezza maschile denominata “La
carica dei Centocelle”. Per saperne di più abbiamo pensato di utilizzare il mezzo mediatico per eccellenza, il computer e in una frazione di secondo sono apparsi i siti interessati
all’argomento in questione ed il primo è risultato essere un sito dal nome tanto esplicito
quanto sospetto, un sito collegato alla pornografia del mondo gay, ed in esso si spiega
che con la “Carica dei Centocelle”, i celebri strippers Centocelle Nightmare cercano nuovi
modelli in giro per l’Italia. Inoltre, in grassetto, viene evidenziato il nome della nostra cit-
Giovanna Della Gatta - Anno 1958
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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CULTURA
Musica
Considero la “musica” la mia lingua madre
Ma chi valorizza l’arte al Circeo?
Il Paese solo raramente presta attenzione ad attività culturali
di Romolo Alessandrelli*
che avrebbero desiderato studiare
musica, sognato la libertà che io
avevo di suonare, quando volevo,
come di uscire tra i vicoli, per strada a giocare, quando volevo; senza
dover fare i conti con i divieti familiari.
Pur rimanendo legato affettivamente al paese, il mio primo scontro
con la vita si manifestò
proprio quando capii
si sentiva odore di antico in quei vicoli, bruscamente i limiti che
tra quelle case, tra quei mobili
un paese pone alla professione di artista, di
musicista: era l’amara
al lavoro, di vivere bellissimi pome- rivelazione di un paese che non sa
riggi d’infanzia tra le vie del paese, o può offrire sbocchi professionali
di coltivare amicizie, giocare nelle per una attività così antica e nobile.
piazzette che ancora non conosce- Al Circeo
vano auto e parcheggi selvaggi e di e s i s t e v a
crescere ascoltando i ricordi, le un probleconfidenze, i problemi di famiglie, ma, che
benestanti o meno fortunate, o di p e r d u r a
anziani che in quelle strade abita- ancora ogvano.
gi e che mi
Si sentiva odore di antico in quei vi- a m a r e g coli, tra quelle case, tra quei mobi- gia:
un
li, il tempo sembrava farsi immobi- luogo di
le, lento.
così incanHo imparato molto dall’osservare tevole belquella varia umanità, ho arricchito lezza ha
le mie esperienze, che mi sono poca send’aiuto oggi che lavoro spesso in sibilità ai
giro per l’Italia.
concerti,
E’ proprio in questo periodo, che alla prosa,
da un giorno all’altro, ebbi la sin- alle mogolare rivelazione di quello che stre, alla
avrei voluto diventare nella vita, si r i e v o c a faceva strada dentro di me il desi- zione stoderio di suonare, di fare musica, la rica per
musica che sarebbe diventata mo- es. delle
tore e voce dei miei sentimenti, dei leggende
miei stati d’animo.
del posto, Romolo Alessandrelli
Ricordo le prime esperienze, a 6 - 7 Ulisse, i
anni nella gloriosa banda musicale, Templari, la Maga Circe. E ancora,
allora unico avamposto culturale l’assenza di spazi, di corsi per l’edel paese, le lezioni del caro e ducazione musicale e artistica in
compianto “maestro ‘Nzino”; e le genere, lo scarso interesse ad inprime note al clarinetto, poi … la centivare arte e cultura nei giovani.
scoperta del pianoforte.
La verità, triste e malinconica, è che
Mi sorprendevo a considerare la questo nostro comune, solo di rado
Musica la mia vera lingua madre, presta attenzione a quelle attività
che nella sua essenza sfuggente, è che soddisfano mente e spirito.
consolazione ed esaltazione, “voce Il Paese d’estate si lascia invadere
universale e antiparola”.
da numerosi turisti, la maggioranza
Sento proprio per questo di dovere dei quali vorrebbe svagarsi ed assiriconoscenza ai miei, per aver asse- stere la sera a qualcosa di divercondato tutte le mie
scelte, per avermi incoda musicista ho notato che il nostro Co raggiato allo studio del
m
u
n
e
solo di rado presta attenzione a quelle
pianoforte.
a
t
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i
v
i
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à
che soddisfano mente e spirito
Quanti amici di allora so
“
“
“
“
tente, vorrebbe
sollecitazioni, che poconoscere il
trebbero far ben sperare
programma
per il futuro del Circeo.
estivo delle
Potrebbero essere una
manifestaziopremessa ideale per una
ni, quasi semsvolta, per una contrapposipre troppo scarso o
zione allo stagnante immoinadeguato: non bastano i rari
bilismo che ha caratterizzato
spettacoli che il comune offre, le precedenti giunte comunali, pospesso poco interessanti o costo- vere di slanci culturali, che non
sissimi.
hanno ahimé capito l’importanza
In Toscana tutti i paesi, in ogni sta- del recupero delle tradizioni più
gione, sono ricchi di attività cultu- antiche di un territorio come il norali, folkloristiche, rievocazioni in stro, che affonda nel mito, nella
costume, in ogni contrada si “vive” leggenda; né hanno mai saputo, o
la festa con stand gastronomici, ar- voluto valorizzare il Circeo incretigianali; da noi invece e’ da troppo mentando il turismo oltre che con
tempo che si pensa che basti solo il le bellezze naturali, anche con rinmare per novate e più continue proposte cula t t i r a r e turali ed artistiche, che potrebbero
gente, che riallineare il paese ai più blasonati
bastino il centri turistici italiani; senza contagelatino o re che un paese culturalmente attiil cinema vo può produrre, perchè no?, posti
ad allieta- di lavoro per i giovani anche nel
re la sera- settore artistico, nella gestione di
ta e ad ap- strutture adibite, di un teatro, di
pagare chi una biblioteca, nell’organizzazione
vive
in di eventi d’arte, mostre, manifestaq u e s t o zioni storiche…
luogo.
Vorrei allora ringraziare la vitalità e
A b b i a m o l’operosità di tutti quelli che si soda poco no mostrati sensibili ad un cambiad o v u t o mento, per cercare di dare un volto
f o n d a r e culturalmente nuovo al Circeo e ai
una nuova quali sono grato sin da ora, se conA s s o c i a - tribuiranno a determinare quella
zione Cul- vera svolta che il paese aspetta da
turale, con tempo per potersi rivalutare, supeun gruppo rare quella realtà di dimensione
di inse- “agricola” in cui giace; ed arrivare
gnanti e di ad essere un punto di riferimento
appassio- nella provincia, nella regione come
nati otti- paese ricco di fermenti, “vivo”, che
misti, per tentare di riappropriarci si identifichi con lo spirito più model teatro come luogo di rappre- derno ed intellettualmente aperto
sentazione e per poter attivare una delle nuove generazioni…
Scuola Musicale che oggi ha i loca- Io mi aggiro ancora oggi in questo
li in Piazza del Comune,
e tiene corsi di Strufinalmente di recente si notano nuovi fermento a molti ragazzi.
m
e
n
t
i e nuove sollecitazioni che fanno ben
Ci siamo riusciti, solo
dopo aver tempestato sperare
sindaco e assessori per
mesi, cercando un sostegno, più Paese, tra i vicoli dove sono cremorale che economico.
sciuto. Spero davvero tanto, che
Fortunatamente, dopo tanta lotta dalla sua antica e nobile anima,
qualcosa si e’ mosso. Ho potuto possa presto riemergere di nuovo e
notare nell’interessamento di qual- rivivere la voce dell’Arte, momentache assessore di giovane genera- neamente muta. ■
zione, i germi di una nuova vita cul*Musicista, docente di Pianoforte Armonia
turale, di nuovi fermenti e nuove
e Storia della Musica a Siena e Roma
“
“
M
i aggiro
tra i vicoli
di questo
paese da quasi quarant’anni, da quando
cioè una coppia di
stimati commercianti del centro
storico mi ha dato alla luce permettendomi, nelle ore in cui loro erano
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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SOTTO LA NOTIZIA
Editoriale
Si tratta di lavori abusivi?
segue dalla prima
Editoriale
Omnia ex opinione suspensa sunt
Tutte le cose dipendono dalla considerazione
che uno ha di esse
di ALESSANDRO CRESTI
che costituirebbe un rilancio ed un’affermazione
dell’Amministrazione.
Esaminiamo ora in particolare l’attuale situazione di alcuni immobili in San Felice Circeo che rientrano appunto nel suo patrimonio storico-culturale.
Di quella che fu la sfarzosa dimora in cui Marco
Emilio Lepido trascorse il suo esilio dorato al Circeo, ormai non rimane più nulla. Solo le fondamenta, null’altro che le fondamenta anche se la
posizione delle stesse offre un’idea di quelle che
dovevano essere le sovrastrutture, che insistono
su un luogo tra i più belli di tutto il Circeo. Ma l’area in questione si trova su una proprietà privata e da circa un anno l’Amministrazione comunale ha dato il via all’iter che dovrebbe portare alla realizzazione del Parco Pubblico “Villa Marco
Emilio Lepido” dal costo di 750.000,00 €. Naturalmente è necessario procedere all’esproprio
del terreno, cosa che il Comune si appresterebbe
a fare anche se è già partito un contenzioso di tipo giuridico-amministrativo tra le parti in causa.
Siamo da sempre sostenitori della necessità che
E ancora possibile fare lavori di questo genere sulle mura esterne di un centro storico?
Chi ha rilasciato il permesso? Perché nessuno controlla?
dei beni architettonici o archeologici in possesso
di privati? E’ semplice: si procede allo stesso modo e allo stesso momento nei confronti di tutti. Ed
allora, accanto all’azione nei confronti della Villa
di Lepido, si poteva procedere nel tentativo di acquisizione delle Torri costiere che, innanzi tutto,
Colandrea
A proposito di Centocelle Nightmare
il maggior numero di cittadini sia messo nelle
condizioni di poter usufruire del patrimonio storico e archeologico del territorio; ma al contempo, siamo assertori della necessità di affrontare
il problema in modo complessivo con riguardo a
tutte le strutture di questo patrimonio, trattate
con equanimità e progettando azioni che abbiano la possibilità di giungere rapidamente alla
conclusione.
Quando si comincia con i ricorsi al TAR, però, la
strada si presenta da subito in salita e la meta si
allontana.
Come si fa’ a dimostrarsi equanimi nei confronti
esistono realmente (solo di Torre Moresca abbiamo poco più che ruderi quasi irriconoscibili) e che
sono un esempio raro in Italia, mentre di ruderi di
ville romane vi è abbondanza nel territorio nazionale. Torre Olevola, ad esempio, risulta essere di
proprietà della Fondazione Gaslini e da anni esiste
un carteggio tra questa ed il Comune senza che si
trovi una soluzione per acquisirla. Chi conosce la
costa di Quarto Caldo sa che nell’ambito della proprietà che racchiude Torre Cervia da tempo esiste
un “appartamentino” ricavato nella scogliera a
pochi passi dal mare, un locale che i ben informati sostengono abbia addirittura ricevuto una rego-
lare concessione edilizia a sanatoria (quindi invece di sottrarre un bene architettonico e storico al
privato addirittura si favorisce lo stesso con una
concessione a dir poco “sorprendente”). Torre
Paola fu comprata per un tozzo di pane nell’immediato dopoguerra e oggi potrebbe tornare ad
essere di fruizione pubblica, oppure si potrebbe
trovare una soluzione intermedia che possa prevedere la proprietà agli attuali possessori con la
possibilità di visite guidate.
Si ha come l’impressione che alcune soluzioni
non si possano toccare ed allora ci si lancia su
altre meno difendibili. Il colmo si ritrova nella
grotta di Neanderthal cui tutti possono accedere
appunto tramite visite a pagamento. Perché non
si fa così con tutti?
Insomma la solita anarchia ed incapacità ad affrontare problemi che potrebbero portare ad un
cambio reale nella fruizione culturale del territorio e del patrimonio.
Abbiamo notato che finora o non ci sono proposte oppure queste restano di una genericità disarmante. Noi, che riteniamo che ormai siano maturati tutti gli elementi necessari per costruire e
realizzare un programma di rinascita territoriale,
proveremo a suggerire proposte e in parte lo abbiamo già fatto con il “libro bianco sul circeo”
del Dipartimento di Studi Urbani dell’Università
Roma Tre. Completeremo il discorso alla fine di
ottobre, quando la Luiss nel convegno del 29,
presso l’Hotel Maga Circe, presenterà un rapporto sulla struttura dell’offerta turistica elaborato
anche sulle esperienze vissute in altre località.
Speriamo che il confronto cominci davvero, che
l’Amministrazione non si sottragga e si apra invece ad un confronto scomodo ma ineluttabile se
si vuole progredire, rinunciando definitivamente
ad una esistenza autoreferenziale.
Invitiamo i Sanfeliciani a “riappropriarsi” della
propria storia, della cultura e delle tradizioni,
non consentendo più che pochi gestiscano questo patrimonio senza riguardo, alterandone
spesso gli elementi più belli ed importanti a vantaggio di interessi personali e di categoria a danno della collettività. ■
“che i più tirano i meno è verità,
posto che sia nei più senno e virtù;
ma i meno, caro mio, tirano i più,
se i più trattiene inerzia o asinità” (G. Giusti)
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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DALLA CITTÀ
Il Fatto
A PROPOSITO DI MANIFESTAZIONI CULTURALI
La chiamavano “Bocca di rosa”...
...chi mandò un bacio, chi gettò un fiore...
L’
idea non era malvagia, almeno nel nome che faceva il verso a quel film di Walt Disney dove un
folto numero di cucciolotti sfugge alle voglie di
una strega che vuole il loro pelo bianco picchiettato di nero per farne una pelliccia originale e raccapricciante. La
“Carica dei Centouno” dello schermo ha ceduto il passo alla “Carica dei
Centocelle”, una gara in cui alcuni ragazzi si sfidano nella speranza che
il migliore di loro possa sentirsi dire dallo specchio delle sue brame di
essere il più bello del reame.
A San Felice, anche questo si è trasformato in un
caso politico dove maggioranza e minoranza si
sono affrontate senza esclusione di colpi. Il Sindaco e l’assessore al Turismo hanno sostenuto di
aver organizzato una manifestazione di eccezionale valore che darà grande lustro al Circeo. L’opposizione ha bollato l’evento come un episodio
da dimenticare soprattutto perché il Comune ha
contribuito allo spettacolo con ben 10.000,00
Euro (spendibili in altri interventi di tipo culturale
o sociale) e perché la pubblicità della stessa manifestazione ha trovato spazio su un sito internet
nel quale non si fa mistero di un certo “tifo” per
il mondo porno-gay. A chi dare ragione? Mah! Al
dott. Schiboni ed al simpatico Stefano Capponi
(sempre elegante e sorridente, però, come deve
essere un assessore al Turismo), diremmo di no
perché non ci pare che la Televisione abbia portato o tolto nulla al Circeo, nonostante i reiterati e
costosi tentativi fin qui effettuati. Ma non ci sentiamo di appoggiare neppure le minoranze che
sembrano non accorgersi di lottare spesso contro
i mulini a vento con la conseguenza che i consiglieri di opposizione corrono il rischio di restare solo dei simpatici ed ammirevoli Don Chisciotte.
Match pari, quindi, anche se abbiamo avuto l’impressione che uno sconfitto ci sia stato comunque e, a tal proposito, proviamo ad offrire uno
spunto di riflessione.
Questo nostro paese, bellissimo ma sfortunato, cosciente della propria
pochezza terrena, ha sentito sempre la necessità di un ricovero sicuro
nella Fede; quella Fede che, proprio perché nasce dal popolo, spesso necessita di simboli concreti. Ed allora, ecco che i Sanfeliciani, sono presenti alle sacre funzioni del Natale, il Venerdì Santo salgono in corteo fino alle Crocette, partecipano alla processione di San Felicieje (anche se
non c’è più da propiziare un buon raccolto), a quella del Patrono, San Felice II Papa Martire, a quella della Madonna Assunta in Cielo; sfidano
scalzi l’asfalto bollente del mezzogiorno di Agosto per accompagnare fino a San Rocco la statua del Compatrono; si alzano all’alba e vanno a piedi a Sabaudia per rendere omaggio alla Madonna della Sorresca. E la loro devozione li ha indotti, recentemente, a fare ancora di più: ogni anno
ricordano l’inabissamento del Cristo del Circeo e, nel 2004, hanno mes-
di E. Dantes
so a protezione della città la statua di Maria Regina del Circeo, mentre
quest’anno hanno accompagnato, entusiasti, il passaggio nelle nostre
strade della Madonna Pellegrina di Fatima. Abbiamo volutamente lasciata per ultima la Mostra della Sacra Sindone, fiore all’occhiello della nostra Comunità, grazie alla quale è stata emanata, il 19 gennaio 2004, una
rarissima Paenitentiaria Apostolica con la quale venivano concesse Indulgenze Plenarie ai fedeli che si fossero recati ad adorare l’immagine del
Sudario di Cristo.
Ebbene, in un paese dove esiste una tale serie di testimonianze di fervore religioso, questa estate abbiamo visto anche uno spogliarello “very hard” durante la celebrazione del 70° anniversario della fondazione
di Borgo Montenero, una esibizione pseudosportiva di alcune note pornostar le quali hanno
nobilitato il Circeo durante la trasmissione televisiva “Lucignolo” di Italia Uno e, dulcis in fundo,
una gara di bellezza maschile che si ispira deliberatamente ad un gruppo di spogliarellisti e che
ha fatto gola al mondo porno-gay. Eppure, nessuno di coloro cui è affidata la tutela morale dei
Sanfeliciani ha sentito il bisogno di dire pubblicamente una parola di condanna contro questo
andazzo di dubbio gusto. Non era necessaria una
scomunica, però almeno un commento garbato
ma deciso ce lo saremmo aspettato. Invece: niente! Un niente che, all’inizio, ci ha un po’ sorpresi; ma poi, ci siamo resi conto che si trattava di
una storia già vista e ci siamo trovati a canticchiare “Bocca di Rosa”, quella canzone di Fabrizio De Andrè in cui si racconta dell’arrivo, nel
paesino di sant’Ilario, di una ragazza dai liberi
costumi la quale con il suo comportamento reca un tale scompiglio da indurre le donne del posto a chiederne e ad ottenerne la cacciata. Ma la fama di Bocca di Rosa ormai precede i suoi spostamenti e succede così che:
... alla stazione successiva
molta più gente di quando partiva:
chi mandò un bacio, chi gettò un fiore
chi si prenota per due ore.
Persino il parroco che non disprezza
fra un miserere e un’estrema unzione
il bene effimero della bellezza
la vuole accanto in processione.
E con la Vergine in prima fila
e Bocca di Rosa poco lontano
si porta a spasso per il paese
l’amore sacro e l’amor profano.
Associazione Culturale “Il Centro Storico”
Sono in corso le iscrizioni per l’anno sociale 2005-2006.
Coloro che fossero interessati alle nostre iniziative possono telefonare ai nn. 328.6110379 / 333.1904459, inviare un fax al n. 06.5198 5217
o inviare una e-mail a: [email protected]
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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TERRITORIO
Le Idee
Lo sviluppo locale è possibile e funziona solo quando si fa rete, coinvolgendo tutte le forze sociali, economiche e politiche della cittadinanza
Un progetto per il Circeo
Associazionismo e politica
L
e associazioni sono fatte di uomini e di
idee. Nel senso anche di un viaggio delle idee: dai progetti alla loro realizzazione. Questo passaggio è sostanziale, perché
consente di andare da una semplice “militanza”
per fare qualcosa all’organizzazione vera e propria di questa cosa. Senza la quale ogni progetto è semplice enunciazione.
Scriveva Italo Calvino, lo scrittore forse più fantasioso della letteratura contemporanea italiana: “La creatività è come la marmellata. Bisogna
che sia spalmata su una solida fetta di pane, se
no rimane come una cosa informe, come una
marmellata su cui non si può costruire niente”.
In questo modo Calvino disegnava anche un modello di buon italiano: non inventivo e approssimativo, ma inventivo e operoso, fantasioso e rigoroso, avventuroso e responsabile al tempo
stesso.
In questo quadro, un’associazione di cittadini è
innanzitutto un soggetto portatore di idee, di
spirito critico, di senso civico e
di voglia di discutere. Perché
tuttavia non sia aleatoria, l’opera di un’associazione deve
posarsi su basi di esattezza,
metodo, concretezza, senso
della realtà.
Una parte di queste basi è costituita dal percorso che, per
iniziativa lungimirante dell’Associazione culturale “Il Centro
Storico”, due università – la
“Luiss Guido Carli” e “Roma
Tre” - hanno intrapreso a sostegno dello sviluppo territoriale di San Felice Circeo: Roma
Tre con il “libro bianco sul circeo”, presentato a
San Felice stesso il 24 giugno u.s.; la Luiss con
il rapporto di ricerca sulla “Struttura dell’offerta
turistica del Circeo”, che presenterà presso l’Hotel Maga Circe il 29 ottobre prossimo.
Con queste nuove e solide esperienze, si tratta
ora di gettare, anche con la forza che dà proprio
l’associazionismo, altre basi: per utilizzare e far
germogliare le indagini realizzate sul territorio e
per proseguire nel cammino. Con l’obiettivo preciso di contribuire ad aumentare in modo durevole e consistente il benessere economico dei
cittadini di San Felice Circeo.
L’elemento distintivo di una politica di sviluppo
locale è, infatti, innanzitutto nella capacità dei
soggetti (pubblici e privati) e delle Istituzioni
locali di cooperare insieme verso percorsi condivisi che mobilitino le risorse e le competenze
presenti sul territorio: lo sviluppo locale, cioè, è
possibile e funziona solo quando si fa rete, promuovendo azioni capaci di connettere le persone e cumulare le energie: sociali, economiche,
politiche, della cittadinanza.
Solo in questo modo lo sviluppo locale produce
consenso intorno agli obiettivi. E, perciò, solo in
questo modo San Felice Circeo potrà trasformarsi in un soggetto capace di fare strategia e
proporre piani di sviluppo attraverso accordi locali basati sul consenso e sull’attenzione dei
cittadini ai quali
bisogna sempre
mostrare e dimostrare i benefici
possibili che derivano da una certa
azione.
Solo in questo
modo,
infine,
“sviluppo locale”
- forse il termine
più utilizzato e
abusato in questi
anni – perde il valore di slogan e
moda che spesso
ha assunto, per divenire un modo per affrontare i problemi, sostituendo – come sostiene Carlo Triglia in un prezioso saggio, “Sviluppo locale” (Laterza) – al metodo dell’“opposizione”
quello della “relazione”: fra società, economia
e politica e fra pubblico e privato.
Questo è ciò che può e che deve fare un’Associazione. Agli addetti ai lavori, cioè alla politica,
di Alessandro Petti*
il compito di definire in dettaglio e con un preciso programma i modi, gli strumenti, le forme e
le risorse per far fronte alla sfida lanciata e avviare l’azione di rilancio e rinnovamento necessaria a sostenere il nuovo sviluppo economico
di S. Felice Circeo.
Un’associazione culturale, in altri termini, per
essere veramente credibile deve fare solo associazionismo, ponendosi come sponda, e in prima linea, per il rinnovamento. Laddove, poi,
ciascuna associazione di categoria è chiamata a
svolgere il proprio ruolo di tutela e rappresentanza di interessi specifici di settore, interessi
che non possono essere delegati ad altri o surrogati da altri.
Questo è il “patto di collaborazione” che un’Associazione può proporre ad una cittadinanza.
Perché lo “sviluppo” è prima di tutto voglia collettiva di crescere insieme e non c’è sviluppo se
non c’è questa voglia di ricostruire un cammino
comune e di ritrovare il senso delle proprie radici, ripartendo da quei valori che sono alla base di una comunità.
Agire per lo sviluppo vuol dire allora “compromettersi” per il successo di un’opzione politica
che può anche portare conflitti, ma che è capace di coinvolgere le diverse componenti con l’obiettivo di ridare ai cittadini la voglia di crescere.
Le politiche di sviluppo locale possono, infatti,
essere progettate e attuate con successo solo
attraverso il coinvolgimento operativo degli interlocutori sociali e istituzionali, a partire cioè
dal metodo della cooperazione e della negoziazione.
Ciò significa promuovere azioni e iniziative che,
lasciandosi alle spalle ipotesi dirigistiche, vadano direttamente a favorire lo sviluppo economico e sociale, con la collaborazione di quanti più
operatori e soggetti possibili sul territorio. ■
*Direttore Dipartimento Comunicazione
Innovazione e Progetti – Luiss “Guido Carli”
UN PROGETTO PER IL CIRCEO
L’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale “IL CENTRO STORICO” con l’adesione
dell’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE – Dipartimento di Studi Urbani
e della LUISS – Libera Università degli Studi Sociali – GUIDO CARLI, è giunta alla fase conclusiva.
• Il 24 giugno 2005, (Circeo Park Hotel) l’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE – Dipartimento di Studi Urbani, ha presentato il “libro bianco sul circeo”
– risultati del laboratorio “pilota” di studi sul territorio di San Felice Circeo.
• Il 29 ottobre 2005, (Hotel Maga Circe) la LUISS, Libera Università degli Studi Sociali – GUIDO CARLI, illustrerà “La struttura dell’offerta turistica sul territorio di San
Felice Circeo”.
Invitiamo i cittadini a partecipare per sostenere e condividere l’iniziativa
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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TERRITORIO
Le Idee
Laboratorio Circeo
Azioni e visioni per San Felice Circeo
di Natasa Avlijas*
I
l viandante cui capitasse di passeggiare per il centro storico di San
Felice Circeo lontano dai periodi di punta della stagione turistica non
mancherebbe di notarne il silenzio, le finestre chiuse, dietro le serrate dei negozi le vetrine piene di parei, sandali infradito, costumi da bagno, tracce di un passaggio certamente intenso in alcuni periodi dell’anno, ma debole nella restante parte.
L’impressione è che “l’anima” - l’essenza del luogo, la sua memoria, i
suoi abitanti, le loro attività - siano ora trasferiti altrove.
In effetti il turismo è un’attività alla quale i Sanfeliciani si sono dedicati
piuttosto presto, intuendo le potenzialità del luogo, e che per prima ha
prepotentemente mutato le loro abitudini, e la fisicità dei luoghi.
La trasformazione del territorio è avvenuta sì in presenza di strumenti urbanistici, ma non sempre nel rispetto integrale delle loro prescrizioni, e
spesso senza un fil rouge a collegare azioni e visioni.
In linea con quanto accade in tanti comuni del centro sud Italia, ad un
Programma di Fabbricazione degli anni 60, solitamente a metà strada tra
la previsione e la legittimazione di un’espansione insediativa in atto, è
seguita l’adozione, tardiva e travagliata, di un PRG. Strumento nuovo e
già obsoleto, il piano prende atto di una realtà territoriale ormai già consolidata, cercando di controllare le trasformazioni imponendo degli indi-
ci di fabbricabilità relativamente bassi rispetto ai valori usuali. Adottato
nel 1976 e approvato nel 1980, il PRG rimane in vita fino ad oggi, con
piccole varianti formali ed escamotage procedurali. Le ricognizioni effettuate sul campo e i riscontri cartografici restituiscono il quadro di una
realtà che sembra complessivamente sfuggita alle indicazioni degli strumenti urbanistici, che non sono riusciti a porre rimedio al fenomeno dilagante dell’edificazione spontanea, non rispondendo, quindi, alle esigenze di conservazione e valorizzazione della qualità del patrimonio ambientale ed urbano.
In linea con la nuova normativa regionale, l’ufficio tecnico comunale ha
recentemente prodotto un Documento Preliminare di indirizzo del Piano
Urbanistico Comunale Generale, che formalmente apre la strada alla realizzazione di un nuovo piano urbanistico. L’indirizzo strategico, basato
sulla parola chiave “sostenibilità”, di questo documento sembra essere
lo sviluppo delle attività ricettive o comunque legate all’industria del turismo, e si fa più volte riferimento al Parco e ai beni naturali e archeologici come risorsa fondamentale. Tuttavia, e apparentemente in contrasto
con le intenzioni esplicitate, individua nelle prime disposizioni strutturali
di intervento tre scale di intervento, denominate:
Valorizzazione: piano del colore per il centro storico e mobilità urbana
Contenimento: riqualificazione dell’asse commerciale di Via Tittoni e recupero nuclei abusivi
Svolta: realizzazione opere e riordino del lungomare e sviluppo urbanistico di Borgo Montenero.
Nonostante infatti il documento preliminare di indirizzo del PUCG auspichi il “coinvolgimento degli attori locali, non più destinatari delle politiche ma soggetti attivi dello sviluppo locale”, abbiamo avuto l’impressione che la diffusione di informazioni, nella fase di costruzione di questo
strumento, sia stata del tutto insufficiente.
Grande assente nel documento programmatico comunale - ma spesso
chiamato in causa quando si parla di sviluppo e futuro di San Felice Circeo - è il porto turistico, il cui attuale assetto è caratterizzato da un conflitto, giunto nelle aule di tribunale, fra la cooperativa che gestisce lo
specchio d’acqua e il comune che invece è responsabile delle strutture a
terra. Il progetto di ampliamento non compare nell’elenco delle opere da
realizzare dall’amministrazione regionale; tuttavia una parte dei lavori è
inserita nel Piano triennale opere pubbliche comunale (anche se la mancanza di finanziamenti e delle indispensabili autorizzazioni potrebbe rinviare sine die l’attuazione di questo intervento).
L’amministrazione comunale ha avviato, in collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica del Lazio, la realizzazione di un percorso archeologico, ed ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche alcuni interventi (il recupero della Villa di Marco Emilio Lepido, la realizzazione
del parco pubblico in località Vigna La Corte, nel recinto delle antiche mura urbane, ecc.).
Appare scarso l’uso fatto in passato di fondi comunitari, ma anche la propensione futura ad accedervi sembra essere limitata, vista la mancanza
costante di una pianificazione strategica e integrata.
Il quadro d’insieme appare frammentato, sfocato. Non è facile interpretare un territorio quando, pur avendo acquisito dati e documenti fondamentali su economia, dinamiche territoriali e socio-politiche, non se ne è
colta “l’anima”.
Se poi l’idea che si ha di quel territorio è collegata a consolidati stereotipi – mare, vacanze, tempo libero – allora è necessario uno sforzo aggiuntivo per liberare i quadri cognitivi dalle semplificazioni e dalle banalizzazioni che a volte emergono dai numeri e dalle carte.
Per questo, il metodo di lettura intentato incrocia interviste ai rappresentanti-portatori di qualche interesse, ma anche “gente comune”, con documenti amministrativi ufficiali e, inevitabilmente, le nostre impressioni.
Un esperienza stimolante e possibile. E il “libro bianco sul circeo” ne è
una efficace dimostrazione. ■
*Ingegnere, originaria della Croazia, è dottoranda in
Politiche territoriali e progetto locale presso il
Dipartimento di Studi Urbani della Università degli Studi Roma Tre
“LIBRO BIANCO SUL CIRCEO”
Coloro che fossero interessati ad avere gratuitamente una copia
della pubblicazione, possono telefonare al n. 328.6110379
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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10
TERRITORIO
Storia
Riflessioni sul “Libro Bianco sul Circeo”
Borgo Montenero. Un piano regolatore disatteso
Amarezza e disappunto di un abitante e discendente dei primi coloni
di Popeye (Braccio di ferro)
A
seguito della presentazione del
“libro bianco sul Circeo” avvenuta il 24
giugno scorso, si rendono necessarie alcune valutazioni e considerazioni.
Il Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Roma Tre, con il suo
gruppo di Esperti ha prodotto
un’analisi dettagliata sul territorio,
individuando tre macrosistemi insediativi (area de “La Cona”, zona
delle ville dei romani e la porzione
di territorio che si estende a ridosso del promontorio verso l’entroterra, la piana della bonifica), il
tutto però accompagnato dalla pudica e cattiva abitudine di non
aggiungere una sintesi propositiva, tipico dell’Accademia di scuola
romana, consapevole forse che
questo è un compito principalmente politico.
In quanto abitante e fruitore del
territorio di Borgo Montenero e per
doveroso omaggio ai suoi 70 anni
dalla nascita, voglio fare alcune
considerazioni sulla sua sistemazione urbanistica. Il vecchio Piano
Regolatore Generale non ha consentito nei 29 anni trascorsi dalla
sua adozione alcuna possibilità di
alloggio con conseguente esasperata richiesta di residenza da parte di quegli abitanti che sono per
lo più i discendenti diretti dei pionieri emigrati con il loro carico di
speranza dal Nord-Est d’Italia nei
lontani anni ‘30 . Il piano c’è sempre stato, era lì nel cassetto ma gli
interessi politici e non spaziavano
su altro. Ci vorrebbe molto spazio
per elencare le promesse dei consiglieri locali che raccontavano solo favole, che accompagnavano i
sogni di molti su casa, lavoro, farmacia, scuole medie. Questa gente, pur continuando a sperare, trasferiva intanto nei Comuni limitrofi
il nuovo insediamento agricolo:
tanto a San Felice non fanno costruire! Una certezza però c’era e
rimaneva: lo stupendo, semplice e
lineare Borgo, “razionalista” come
i suoi abitanti, che lo avevano fondato, la piazza, la Chiesa, il dopolavoro, gli edifici di rappresentanza
dell’O.N.C.
In linea con la nuova normativa regionale (legge 38/99 – Norme sul
governo del territorio) il Consiglio
comunale in data 26/02/2004 ha
approvato un Documento Preliminare di Indirizzo – DPI (Variante al
Piano Regolatore Generale). La
legge regionale stabilisce che il
nuovo Piano Regolatore Generale
denominato PUCG (Piano Urbanistico Comunale Generale) dovrà relazionarsi con la pianificazione di
area più vasta come quella provinciale e regionale. Nel Documento
Preliminare di Indirizzo si legge
che la potenzialità espansiva di
Borgo Montenero andrebbe incrementata per assorbire il fabbisogno residenziale degli abitanti del
sono per nulla, la revisione del Piano comporta anche la rivisitazione
e il miglioramento dei servizi, ma
di questi nessuna indicazione.
Quanta solerzia a portare al massimo l’altezza delle palazzine (13
metri)!
Ritornando nella realtà odierna rimaniamo colpiti ed esterrefatti di
fronte ai nuovi edifici, uno in fila
all’altro per quattro piani d’altezza,
taglio dell’appartamento tipico del
monolocale rivisitato da carta patinata.
Non sono certo questi gli alloggi
più adatti per l’insediamento delle
famiglie che hanno bisogno di casa, ma solo palazzoni-dormitorio
che nessuno vorrebbe nel proprio
quartiere o nel proprio paese.
Ed è così che il cassetto dopo 29
anni si è aperto e gli Amministratori, ai quali dell’urbanistica partecipata ed a misura d’uomo non importa un fico secco, stanno realizzando, guarda casa o scusate caso, un piano a detta di tutti superato, obsoleto ma che però ha
Abitazioni civili
Circeo. Gli abitanti del Borgo sanno
questo? Il documento finisce con
l’invito ad un riordino e allo sviluppo urbanistico di Borgo Montenero, con un impegno particolare della zona agricola. Una considerazione a questo punto va fatta: la lettura della Legge regionale risulta
corretta ma gli intenti in atto non lo
messo d’accordo i palazzinari che
hanno soffocato le nostre ambizioni e le nostre speranze. Siamo venuti da terre lontane settanta anni
fa per migliorare la nostra vita e
non certo per passarla in qualcosa
di amorfo, fatta solo per accontentare alcune categorie con incarichi
comunali.
Il 24 luglio scorso, presso l’aula consiliare del Comune di San Felice Circeo,
l’avv. Andrea De Sisti ha presentato il suo nuovo libro
“DIZIONARIO DEL DIALETTO CIRCEIENSE”
Coloro che fossero interessati all’acquisto del volume si possono
rivolgere alle librerie e alle edicole locali
Si sono impossessati per questi
anni dei terreni ma non del nostro
cervello, è stata fatta una speculazione edilizia su un piano regolatore obsoleto, ma la gente sa pensare e vedere, si accorge che manca un’idea di piano, sul quale settanta anni fa abbiamo creduto e lavorato sodo per attuarlo. Ora in
piena democrazia partecipata nessuno di Borgo Montenero sa cosa
l’Amministrazione con i suoi membri democraticamente eletti ha predisposto per quella, che gli esperti di Roma Tre hanno individuato
come terza parte del macrosistema
insediativo.
Non tutto è perduto. La discussione è stata aperta con il “libro bianco sul circeo”. Noi di Borgo Montenero dobbiamo difendere la vocazione agricola del territorio, che
non deve essere snaturata dalla
presenza di tipologie edilizie inaccettabili per l’impatto visivo e per
l’alta densità insediativa.
Invitiamo, pertanto, gli Amministratori di San Felice Circeo a prestare
ascolto ai nostri disagi, alle nostre
proteste, ai nostri bisogni, ai nostri
desideri.
“Interrogare ed ascoltare è un mo do straordinario di costruire consa pevolezza sociale prima ancora
che sapere scientifico, e siamo altresì convinti che senza consape volezza ogni intervento sul territorio è destinato all’insuccesso” (“libro bianco sul circeo” pag. 7). ■
Borgo Montenero
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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INTERVISTA
Il Borgo del Circeo
Siamo arrivati a Borgo Montenero il 26 ottobre 1034
Angelo Dotto, classe 1922
Eravamo in diciassette: tredici fratelli, due cognati e i miei genitori
S
di Al. Cr.
allora, quando andavamo a pagare le tasse, era- quindi non controllabile. A Colonia Elena c’era
una chiesetta ma non c’era il prete fisso. Ne vevamo sempre in tre o quattro persone.”
Nel 1942 sono stato chiamato al servizio milita- niva uno i giorni festivi da Terracina con il sore a Bari e poi a Barletta presso gli uffici di- maro. La ragazza che sarebbe diventata mia mostrettuali militari al castello di Ettore Fieramo- glie, originaria di Mussolente in prov. di Vicensca. In prossimità dell’8 settembre 1943 feci za, faceva parte dell’Azione Cattolica e conoscedomanda al colonnello per sposarmi, mi dettero va un prete del suo paese disposto a spostarsi
quattro giorni di permesso, che rifiutai perché nella nostra zona. Parlò con il vescovo di Terranon sarei stato in grado di arrivare a Borgo cina, Mons. Navarro, che dispose il trasferimenMontenero, sposarmi e tornare. Il 12 settembre, to. Così dopo tre anni avemmo il prete per la
era domenica, fummo fatti tutti prigionieri dai
tedeschi e fummo trasferiti a Margherita di Savoia a trenta chilometri da Barletta in un grande
campo di grano recintato: eravamo diecimila.
Una notte riuscii a fuggire insieme ad altri commilitoni e mi nascosi in una casa, i cui propriea famiglia Dotto, proveniente dalla Pro tari ci diedero dei vestiti che a me stavano corvincia di Treviso, arriva a Borgo Montenero il
ti. Una mattina, mentre ci lavavamo ad una fon26 ottobre 1934
tana, siamo stati fermati dai carabinieri e portati in caserma. Fummo informati che dovevano
diato fino alla terza elementare non completata, formare un battaglione in appoggio alle truppe
perché mi ero fatto male ad un piede, non ho tedesche. Fummo caricati su un camion in quinpotuto proseguire gli studi qui perché avevo già dici per essere trasferiti a Foggia. Ad un certo
12 anni. Ho iniziato subito a lavorare alle di- punto il camion si fermò per mancanza di benpendenze del sig. Bonaldo in una squadra di zina, l’autista ci fece scendere e disse al suo caquindici operai, scavando “scoline” e poi facen- merata tedesco di controllarci mentre lui andava
a cercare il carburante. Uno di noi riconobbe nel
do buche per i pini a Borgo Montenero.
Da Paese ci eravamo prima trasferiti a Casale sul tedesco lasciato a nostra guardia un commilitone della guerra in AfriSile, dove avevamo preAngelo Dotto
so una campagna in afAngelo Dotto fa il servizio militare a Bari ca. I due si abbracciarono e il tedesco ci fefitto da un signore e a Barletta poi si sposa nel 1944
ce scappare. Ci diriebreo, quindici ettari di
gemmo verso il nord piccola chiesa di Colonia Elena. In quell’occasioterra. Lì siamo rimasti
percorrendo
la
strada
ferrata,
arrivammo a Ter- ne questa ragazza venne ad accompagnare il
tre anni, pagando nove quintali di grano l’anno.
Una grandinata ci ha distrutto tutto e siamo do- moli dove fummo di nuovo presi dai tedeschi. prete e fu così che la conobbi. Ci siamo sposati
vuti andare via. Mio padre aveva un parente a Chi aveva la patente venne subito arruolato. Gli nel 1944 a Mussolente, dove mi accompagnò
Borgo Carso e decise di venire a vedere come altri potevano tornare a casa con un lasciapas- una mia sorella. Dopo il matrimonio siamo rimaandavano le cose, convincendosi a fare doman- sare, ma prima dovevano fare il saluto fascista sti al nord fino alla fine della guerra, quando
da per venire nell’Agro Pontino, perchè tutti i ad un grande ritratto di Mussolini nella piazza siamo rientrati con mezzi di fortuna. Iniziammo
combattenti della guerra 15-18 avevano questo principale di Termoli (Mussolini era stato libera- il viaggio di ritorno con la prima figlia che aveva
diritto. Siamo arrivati a Littoria e poi con un ca- to da poco da Campo Imperatore). Sono arriva- cinque mesi. Il primo tratto di viaggio fino a Pamion con rimorchio a Borgo Montenero, il 26 ot- to a casa dopo otto giorni di cammino senza dova l’abbiamo fatto a bordo di un piccolo furgone. A Padova abbiamo trovato un passaggio
tobre 1934, dove per i primi tempi, il guardiano neanche mangiare negli ultimi tre.
su un camion carico di patate che ci ha portato
Prima
della
guerra
ricordo
che
la
disponibilità
di
Sanguini dell’O.N.C. ci portava da mangiare. Ci
hanno dato il podere 1936, un paio di buoi ma- pane non era molta, perché venivano distribuiti fino a Firenze, dove abbiamo preso il treno per
Roma. Da lì su uno dei
remmani che avevano le punta delle corna di- due quintali di grano
furgoni messi a dispol’anno
a
persona.
Mia
stanti due metri e venti e che noi chiamavamo
l 4 ottobre 1937 una gara di tiro alla fu“bianco” e “bigio”, quattro mucche maremma- madre preparava il pane ne tra abitanti del Borgo e sanfeliciani finì in sizione dal Vaticano
per il trasferimento dei
ne, tutte giovenche e una mucca da latte, però due volte alla settima- una gigantesca rissa
profughi, ci siamo trana.
La
mattina
facevamo
eravamo tanti e il latte non bastava mai, per cui
sferiti al Circeo, forcolazione
con
pane
e
dovevamo prenderlo dalle altre famiglie.
nendo noi la benzina per il rientro da San Felilatte
e
a
pranzo
mangiavamo
la
zuppa
di
verduRicordo quando abbiamo festeggiato S. Francera, ma prevalentemente pasta e fagioli. Riceve- ce Circeo a Roma del furgone stesso. Quando
so a Borgo Montenero, 4 ottobre 1937. Abbiavamo una paga di centocinquanta lire a quindi- una volta venne Mussolini a Sabaudia ho assimo organizzato una gara al tiro della fune, abicina e dovevamo consegnare all’ammasso tutta stito ad una scena a dir poco curiosa: dopo aver
tanti di Borgo Montenero contro sanfeliciani,
la produzione. C’erano i fattori che controllava- partecipato alla trebbiatura del grano Mussolini
che finì in una gigantesca rissa. I sanfeliciani,
no quindici poderi ciascuno, il nostro si chiama- fu accompagnato in una stanza che era stata alche ebbero la peggio, ci minacciarono dicendo
va Baldissera e il guardiano che usava il cavallo lestita per l’occasione piena di ogni ben di Dio,
“quando verrete a pagare le tasse in paese, vi
si chiamava Sanguini. Questo un giorno uccise facendogli credere che quella era la normale
restituiremo quello che ora ci avete dato!”. Da
una nostra oca, perché era fuori dal recinto e dotazione dei coloni.” ■
ono stato ospite della famiglia Dotto un paio d’ore,
letteralmente volate ad
ascoltare con interesse la storia
della vita del sig. Angelo, un uomo
sorridente, dai modi gentili, ancora
molto alto come un granatiere nonostante l’età.
“Sono nato a Paese, in provincia di Treviso, l’11
giugno 1922. Eravamo tredici fratelli, otto donne e cinque maschi, tutti nati al Nord, compresa
mia sorella più piccola nata a Casale sul Sile.
Mio padre si chiamava Pietro, la mamma Barbisan Margherita. Al mio paese d’origine ho stu-
“
“
“
“
“
“
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
PAG .
12
TERRITORIO
Lettere - Delibere
✉
Delibere di Giunta Comunale
Notturno Sanfeliciano
Caro Direttore,
anche quest’anno, come quasi tutti gli anni della mia vita, sono tornato a San Felice Circeo e,
come gli ultimi anni, mi sono riproposto di non
tornarci più, ma non tornare sarebbe dichiarare
sconfitta di fronte alla maleducazione, alla trascuratezza e all’indifferenza.
Vedere il proprio paese in balìa degli interessi di
alcuni a discapito dell’interesse generale non fa
un buon effetto.
Come è possibile che si regalino, anche se sottoforma di concessione, porzioni di suolo pubblico, impedendone la fruizione a cittadini e villeggianti; come è possibile che non vi sia nessun
controllo sugli orari, sul rumore, sulle dimensioni effettive delle occupazioni del suolo pubblico?
Perché i gestori di due birrerie e di alcune attività nel centro storico hanno la sfrontatezza di rispondere male a chi chiede un poco di pace e di
pulizia, sconfinando a volte dall’aggressione
verbale a quella fisica nei confronti di chi sostiene una legittima battaglia per il ripristino di una
vita civile nel Paese?
A questo si aggiungono: le grida di chi passa, i
famosi gentlemen che vanno per locali, i bisogni
fisiologici lasciati ad ogni androne e agli angoli
di strada, le bottiglie rotte (e la delibera sui bicchieri di carta?) fino alle quattro o cinque di
mattina, poi alle sei inizia la necessaria pulizia
con trascinamento delle bottiglie e dei vetri rotti con relative imprecazioni degli operatori.
Ci sono decine di esposti fatti dai residenti che
non riescono a dormire, ma non si ha il piacere
di sapere che fine hanno fatto: i Carabinieri risultano sempre impegnati in altre azioni, oppure dichiarano che non è loro competenza; il Comandante dei VV.UU. risiede e dorme a Sabaudia, il Comune non ha soldi per gli straordinari
dei Vigili, ma paga € 10.000 per uno spettacolo “artistico-culturale” di spogliarello maschile.
Si rende conto l’Amministrazione del danno patrimoniale arrecato ai residenti a causa del deprezzamento degli immobili, giacché nessuno
vuole più comperare o affittare una casa nel centro storico?
È stata fatta un’indagine per sapere quante case
sono rimaste sfitte questa stagione? Perché il
diritto di tutti deve essere calpestato a favore
dei soliti pochi? Perché non trovare un accordo
che accontenti residenti e commercianti di birre
e liquori? Forse perché si dovrebbero dare ordini e direttive che non si vogliono dare?
Distintamente
Pino
n.d.r. Mi rendo contro che le problematiche da
Lei esposte sono già vecchie di quasi un decennio e condivido tutte le sue preoccupazioni. Sono anch’io stupito ed indignato per quanto succede ogni estate a San Felice Circeo senza che
nessuno ci ponga rimedio. Posso, però, assicurarle che l’Associazione Centro Storico, da me
presieduta, chiederà sull’argomento un incontro
con l’Amministrazione comunale affinché vengano adottate al più presto provvedimenti adeguati a tutela dei diritti dei cittadini. Non siamo in
grado di sapere fin da ora il risultato di questo
incontro, ma lo consideriamo un momento importante per mettere alla prova la disponibilità
dell’attuale Amministrazione del Paese.
Non escludiamo, inoltre, altri tipi di iniziative.
N
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111
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113
Data
02/07/05:
03/07/05:
”
”
06/07/05
Oggetto
Personale di pittura Cristina Maser – Concessione patrocinio
Dizionario del dialetto Circeiense – Concessione patrocinio
Personale di pittura Antonio Federici – Concessione patrocinio
“Osare di più, una storia da raccontare” – Concessione patrocinio
Adesione Campus Istituto “Leonardo da Vinci” – Assegnazione contributo e servizio trasporto
alunni (2250,00 €)
Ricorso per revocazione sentenza 10571 Corte di Cassazione. Nomina Legale
Prelievo
Fondo di Riserva (avv. Maria Athena Lorizio. 3500,00 €) Si tratta di un ricorso proposto contro
la sentenza della Corte di Cassazione che aveva dichiarato inammissibile il ricorso del Comune contro Luigi Egidi
?
Istituzione zona a traffico limitato via delle Batterie
XVII edizione del premio “La Cultura del Mare”. Nomina giuria
Autorizzazione variazione PEG per finanziamento prolungamento servizio Centro Diurno minori
Attivazione servizio di assistenza medica turistica anno 2005 (77.500,00 €)
Approvazione progetto centro servizi integrati per miglioramento condizioni di vita. Richiesta finanziamento.
Autorizzazione Coop. Laudari onlus campagna promozione droga e AIDS
Idem Associazione Dianova
Contributo patrocinio e contributo manifestazione “La Carica dei Centocelle” concorso di bellezza
maschile (110.000,00 €)
Incarico al “Centro Operativo Circe” associazione di volontariato per la protezione civile. Sorveglianza incendi. (44.500,00 €)
Mostra personale di pittura sig. Armando Sodano. Patrocinio e concessione in uso dei locali.
Patrocinio morale spettacolo musicale del 22/07/0/2005 Daniele Ceccato
Variazione N. 1 al Bilancio di previsione anno 2005
Patrocinio morale gruppo musicale Ottorino Respighi sax
Contributo associazione Pro Loco per organizzazione manifestazioni 70° anniversario fondazione
Borgo Montenero (55000,00 €)
Lavori di pavimentazione p.zza Carducci e p.zza Dante. Approvazione atto preliminare
Lavori di sistemazione viale Europa 2° lotto e collegamento con lungomare Circe. Approvazione
progetto definitivo
Contributo alle spese organizzative concerto Luca Barbarossa (88.000,00 €)
Autorizzazione circolazione trenino da diletto trasporto persone
Patrocinio Mostra “Antiquari al Circeo”
Nomina Commissione esaminatrice Concorso Pubblico per soli esami. Copertura n. 2 posti di istruttore contabile specialista.
Patrocinio morale e concessione area via Acropoli ad Associazione Harmony.
Presa d’atto della sottoscrizione del documento dei criteri per la formazione del Piano annuale
delle assunzioni e del Programma triennale del fabbisogno del personale.
Mister bagnino 2005. Concessione patrocinio.
Costituzione in giudizio ricorso per affrancazione promosso dal sig. Capomaccio Mario innanzi al
Tribunale di Latina – Nomina legale (avv.Corrado De Angelis- 1957,43 €)
Costituzione in giudizio ricorso per affrancazione promosso da Capomaccio Alessandra e Francesca innanzi al Tribunale di Latina – Nomina legale (avv. Corrado De angelis 1957,43 €)
Variazione PEG anno 2005. Disponibilità finanziaria per gestione informatica servizio contabile.
Sabaudia’s Cup. Patrocinio morale
Contest DJ. Concessione patrocinio
`Approvazione schema di convenzione con il comune di Sabaudia per trasporto e mensa
Contributo Pro Loco (22.700,00 €)
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19/08/05
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145
”
”
23/08/05
29/08/05
”
146
”
Lavori di straordinaria manutenzione strade comunali. Approvazione progetto preliminare
147
”
Somme non pignorabili II semestre 2005
148
02/09/05
149
”
Festa del pesce azzurro- 2a Edizione. Concessione patrocinio e contributo (Associazione “La voce delle donne”. 4.580,00 €)
150
”
Fiction televisiva sulla vita di mons. Luigi Di Negro. Concessione patrocinio.
Tariffe trasporto scolastico anno 2005/06
Delibere di Consiglio Comunale
32
21/07/05
Interrogazioni
33
”
Riconoscimento della natura patrimoniale del Comprensorio delle Cese. RESPINTA (La proposta di
deliberazione è stata presentata dai consiglieri: Egidio Calisi, Eugenio Saputo, Mario Vittorio Capponi e Luciano Magnanti)
34
”
Ricerca energia eolica nel territorio comunale ditta Buran. Approvazione schema di convenzione
35
”
Esame Piano riqualificazione di “La Cona”
36
”
Criteri di priorità per l’esecuzione di interventi di demolizione art. 27, 29, 31 del DPR 380/02
37
”
Approvazione perizia di alienazione Fabiano Stefano e Francesca
38
”
Variazione al Programma Triennale delle OO.PP.
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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13
INTRATTENIMENTO
Personaggi Tipici - Oroscopo
Lucce Blux
L
ucce, diminutivo-vezzeggiativo di Angelo
(Angelo – Angeluccio
– Luccio). Amante del vino,
capace di scolarsene un fiasco
d’un fiato: glù – glù; blù – blù,
quindi Blux.
Piuttosto basso, tarchiato, testa grossa e rotonda, capelli
neri, folti e ricci. Poiché aveva
scarsa dimestichezza con l’acqua e il pettine, i capelli dovevano essere ricettacolo di una
certa fauna.
Dalla testa ricciuta prendiamo
lo spunto per il primo aneddoto.
Estate 1937, Blux era seduto,
assieme ad altri, sotto l’arco
del Ponte, sul sedile che si trova sulla sinistra di chi imbocca
P.za V. Veneto, a godersi l’aria
fresca. Sotto l’arco del Ponte,
anche nelle ore più calde e afose, spira sempre, da Ponente a
Levante, una leggera, dolce
brezza. Gli era accanto Ncick
jù Scorciare, alias Mazzafruste, peraltro suo parente.
Passò un gruppo di turisti e
una signora, rivolgendosi al
marito, gli disse:”Guarda che
bella
testa!”
Rispose
Ncick:”Nsaie che ce sta dénte!” (non sai cosa c’è dentro!)
Secondo episodio – Fine febbraio 1937
Allora chi scrive aveva dieci
anni e frequentava la quarta
elementare. Uscito dalla scuola, pranzava e raggiungeva i
genitori in campagna. Quel
giorno la destinazione era la
vigna alla “Valle”, dove sei o
sette operai stavano zappando. Tra questi c’era Blux.
Appena
mi
vide,
mi
chiese:”Ndreia! Che tié nu
piézze de giurnale, de carta
de maccarune?” – “Luccio!
Mò vaghe a vedé alla capanna”. Non avendo rinvenuto al-
S A N I T A R I A
M E D I TA L I A
cun pezzo
di carta,
dovetti
dargli la
risposta
negativa. A questo punto Lucce tirò fuori da una tasca della
giacca, che era poggiata sulla
base del tronco di un pero, un
libretto di chiesa, o meglio
quello che rimaneva del libretto: due foderine nere cerate e
la prima pagina, che era diventata l’ultima, sulla quale era
raffigurato un crocifisso. Aprì
le due foderine e fissando il
crocifisso, tutto compunto
esclamò:”Care Gesù Criste! Fine a mò te so salvate, ma mò
tocca a te!”. Strappò la pagina, tirò dalla stessa tasca della giacca una borsetta contenente tabacco (trinciato forte), formò la sigaretta e si fumò “il crocifisso”. ■
da O’KEA’MUS
di Andrea De Sisti
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Oroscopo di Ottobre 2005
di Aldebaran
Ariete
Situazioni inportanti sono previste nell’ambito lavorativo ed economico. Mercurio e Giove sono ostili, ma vi stimoleranno ugualmente a decidere che cosa cambiare nel giusto ordine. Stabile l’amore. Energie al massimo!. (dal 21/3 al 20/4)
Toro
L’anello di sosta di Marte nel vostro segno vi renderà più dinamici e determinati; ciò potrebbe rappresentare una salutare sferzata di energia. Dovrete proporvi senza atteggiamenti caparbi. Amore e sesso a gonfie vele. Salute: attenzione
a possibili infiammazioni. (dal 21/4 al 20/5)
Gemelli
Metterete a fuoco una serie di situazioni familiari e lavorative che fino ad ora erano un po’ confuse. Sarete molto disponibili a farvi coinvolgere in molti campi, ma
fate attenzione a lottare solo per ciò che ritenete giusto. (dal 21/5 al 21/6)
Cancro
Le cose stanno migliorando lentamente: le questioni pratiche ed economiche arriveranno a soluzione. Insomma siete carichi di energie nuove per affermare voi
stessi. Se saprete distinguere tra la voce del vostro cuore ed il canto delle sirene … sarà un successo! (dal 22/6 al 22/7)
Leone
L’energia rossa di Marte e quella fredda di Saturno è un po’ conflittuale, ma
ugualmente stimolante sul piano dell’ego e potrebbe far irrigidire i vostri atteggiamenti. Non esaltatevi con slanci eccessivi e irrazionali. Buone opportunità per
concludere affari vantaggiosi. (dal 23/7 al 23/8)
Vergine
Il passaggio di Marte, in buona posizione astrale, agevolerà la voglia di rinnovamento già presente dentro di voi. Inoltre anche Mercurio vi sorreggerà con grande lucidità mentale: sarete propositivi ed anche persuasivi. E’ il momento: osate! (dal 24/8 al 22/9)
Bilancia
Approfittate del clima positivo che si respira in amore. All’orizzonte vi attendono anche nuovi incontri d’amore o di amicizia. Attenti alla linea … Giove è ancora nel segno e potrebbe indurvi alla golosità. (dal 23/9 al 22/10)
Scorpione
Sarete molto intraprendenti, in questo mese, ma non dimenticate la pazienza,
poiché Marte vi sta lanciando parecchie sfide … e lo sanno tutti che voi amate
il rischio. Possibili improvvise infiammazioni alle gengive. (dal 23/10 al 21/11)
Sagittario
Eccellente momento sotto il profilo finanziario. Saranno favoriti progetti ed investimenti. Dovrete fare attenzione a non essere troppo rigidi: Urano e Plutone
soffocano un po’ il vostro entusiasmo e l’ottimismo. Attenti all’alimentazione.
(dal 22/11 al 20/12)
Capricorno
Il vostro cielo è cambiato totalmente: Marte vi promette energia e passionalità.
Contate pure su alcune settimane favorevoli per realizzare obiettivi importanti in
tutti i settori. Ottima forma fisica. (dal 21/12 al 19/1)
Acquario
Desiderosi di libertà come sempre, sarete un po’ disturbati da Marte che vi potrebbe procurare un po’ di agitazione o tensione emotiva in famiglia. Molto bene il lavoro e soddisfazioni nelle amicizie. (dal 20/1 al 18/2)
Pesci
Armonia nella vita di coppia e … momenti romantici! Le stelle sono propizie ai
viaggi e agli incontri con persone speciali. Se avete intenzione di dedicarvi agli
studi, questo è proprio un buon momento. Là fuori … il mondo vi sta aspettando! (dal 19/2 al 20/3)
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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SPORT
Calcio/Canoa
Una stagione che inizia con una squadra rinnovata
Una
Nuova
Circe
accattivante
L’allenatore Lauretti dispone di giocatori per un ottimo campionato
di Tommaso Di Prospero
È
una Circe in gran parte agli ordini di Carlo De Paolis e di Carlo Cursola, ad un blasonato Terracina dopo un lungo tira e
rinnovata quella che, in- quest’ultimo nel ruolo di preparatore dei portie- molla. Mentre prende forma la creatura di mister
serita nel girone D di Pro- ri, con il confermato Enzo Pandozzi nel ruolo di Lauretti, la speranza è quella di ripetere i risulmozione, si appresta ad affronta- massaggiatore, il tutto sotto la supervisione di tati di un recente passato, quelli di una Circe che
re una nuova stagione agonistica. mister Lauretti. Un po’ di rammarico per l’inse- nel triennio 2001-2003, tra le mura dell’Aldo
In seno alla Nuova Circe una “ri- rimento della Nuova Circe nel girone D di Pro- Ballarin , ha conosciuto una sola sconfitta in
voluzione copernicana” che non ammette repli- mozione insieme a molte formazioni ciociare, partite ufficiali di campionato. Forse per chi ha
che, un taglio radicale con il recente passato, un conosciute per l’esasperazione agonistica con qualche anno in più, i capelli bianchi e qualche
passaggio “epocale” che mette mister Lauretti cui affrontano le partite ed anche per un ostra- ruga sul viso, farà piacere rimembrare un’era
nelle condizioni di non poter fallire.
pionieristica, che si perde nella notte
Un’estate “rovente” che ha visto la
dei tempi, siamo nei primi anni sessocietà sanfeliciana grande protagosanta, in cui uno sparuto gruppo di
nista del mercato, sia in entrata che
amici sanfeliciani diede vita al sodain uscita. Agli arrivi già definiti nei
lizio rosso-blu. Un calcio d’altri temprimi giorni di luglio, quelli del difenpi, con palloni cuciti a mano che s’insore Gerotto, del centrocampista Di
zuppavano quando Giove Pluvio dava
Emma e dell’attaccante Triolo, si solibero sfogo alle sue ire, diventando
no aggiunti altri elementi che dopesanti come macigni, fardelli pesanvrebbero alzare considerevolmente il
ti che piegavano le mani nude e caltasso tecnico della Nuova Circe. In
lose del portiere...Un calcio giocato
particolare ricordiamo la presenza di
con scarpini che dovevano durare più
Palmieri, ex capitano del Pontinia e
di una stagione, campi gibbosi, accalciatore dalle indubbie qualità tecquitrini o polverosi e senza protezioniche e temperamentali e quella di
ne dal pubblico, un’orda di gente ad
Ennio Pecchia che potrà riscattare
urlare ed inveire... spogliatoi angusti
l’epurazione subita, proprio nella
e sporchi che nella migliore delle
Il cap. Claudio Tulli in occasione della partita con il Formia 1905
squadra sanfeliciana, durante lo
ipotesi avevano soltanto l’acqua
scorso campionato e dopo appena tre giornate. cismo radicato nei campi e nell’ambiente di que- fredda...Ebbene, in quel contesto fatto soltanto
A questi calciatori si sono aggiunti il portiere Ca- sto comprensorio. E’ comunque una Circe dalla di passione vera e viscerale, quel nugolo di santonio, ex del Terracina, il difensore Rosati insie- spiccata personalità quella attrezzata da mister feliciani mantenne inviolato il Ballarin per ben
me all’attaccante Parisella provenienti dal Leno- Lauretti e da Filippo Senesi, il Direttore Sporti- cinque anni...Ma forse stiamo chiedendo un po’
la, il difensore Farinella, di ritorno a casa dopo vo, un po’ meno leziosa ma sicuramente più troppo...
due stagioni fuori dal Circeo, l’attaccante Violo pratica e concreta, pronta a battagliare senza alproveniente dalla Vis Terracina e l’altra punta cun timore reverenziale sui campi più caldi. In Organigramma della Nuova Circe - PresidenCalisi di ritorno dal prestito al B. Hermada. Oltre effetti, una “spina dorsale” formata da Silviano te: Giovanni Ciampa, Vice Presidente: Roberto
ad alcuni giovani in età di lega che dalla Junio- Di Pinto, Gerotto, Di Emma, Palmieri e Triolo, Maci, Direttore Sportivo: Filippo Senesi, Addetto
res sono stati integrati con la prima squadra ( dovrebbe tenere testa a chiunque. Confermati Stampa: Tommaso Di Prospero, Allenatore: DaCerasoli, Mignardi, Capponi, Ardizzone, D’Ales- per esplicita richiesta di Dario Lauretti, i due ve- rio Lauretti, Prep. Atletico: Carlo De Paolis, Prep.
sandro e Martufi ), ricordiamo gli arrivi dei gio- terani Benetti e Tulli, elementi in grado di tene- Portieri: Carlo Cursola, Massaggiatore: Enzo
vani Beltramini e Rossi dal Città di Terracina. re in mano le redini dello spogliatoio nei mo- Pandozzi, Responsabile Settore Giovanile: FranNon vanno però dimenticate alcune partenze il- menti di difficoltà, oltre agli esperti Magnanti co Farinella, Allenatore Juniores: Lino Egidi. ■
lustri, come quella del difensore D’Andrea, gio- (portiere ), Argentesi, Senesi, Amato, Percoco
vane in età di lega che sarebbe tornato utile per ed al giovane Mancini che ha resistito alle lusinla notevole esperienza maturata in due stagioni ghe di molte formazioni di categoria superiore.
Pasta
Gio
oiellleriia
di permanenza in Promozione, quella del roc- In un contesto di euforia, giustificato dal desiall’uovo
Luigina
cioso difensore Macone che ha contribuito non derio di confrontarsi il più presto possibile neldi Federico Fedeli
Bartelloni
poco alla salvezza della Circe, quella di Coccia, le partite che contano, contrasta la notizia del
V.le T. Tittoni, 113
centrocampista eclettico che più volte, grazie al- grave infortunio di Marco Bracciale, il quale per
Piazza Vittorio Veneto
S. Felice Circeo la sua duttilità, ha ricoperto con successo il ruo- la rottura del legamento crociato del ginocchio,
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lo di centrale difensivo, per concludere con Ian- dovrà stare fuori dai campi di calcio dai quattro
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nitti e Riesco, i due elementi di maggior fanta- ai sei mesi. Lo scoramento della società sanfetel. 0773.548292
sia e spessore tecnico che ora si sono accasati liciana, si è acuito ed amplificato per la perdita
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altrove. La preparazione è iniziata il 21 agosto di un giovane dalle enormi prospettive, soffiato
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TEMPO LIBERO
Lo spazio della città
Zucchero amprete*
Ingredienti (per 4 persone):
Il film più visto
Herbie - Il Super Maggiolino
di Alessia Bravo
200 grammi di zucchero
50 grammi di pinoli
Acqua
L
P
onete in un pentolino lo zucchero, i pinoli e qualche cucchiaino d’acqua, lasciate cuocere a
fuoco dolce fino a quando diventa di colore ambrato. Versate su una pietra di marmo unta
di olio e lasciate raffreddare. Tagliate a quadrati e conservate in un barattolo.
da “LA VISCOTTA Ricette di San Felice Circeo”
di Angela Bassani
*“Zucchero amprete” significa “zucchero di pietra” proprio perché si versa sul marmo.
Poesie
Bovero Negro*
L’Africa è stata n’pozzo, che con secchio
er vecchio monno, ha quasi disanguato.
D’ar cinquecento in giù, ce fù parecchio
da portà via, àn’popolo incantato.
Co quattro collanine e nò specchietto
ij’ hanno portato via miniere sane,
oro, diamanti, e mò l’hanno costretto
a rifuggiasse drento le savane.
Lo vedi n’mezzo a mucchi de rifiuti
dell’omo bianco; cerca quarc’avanzo,
speranno che r’gran spirito l’aiuti
ha trovà n’tozzo, pe nu sartà r’pranzo.
Se contano a mijara li poracci
che lasciano er tugurio e alli becchini
ije danno er sangue: in cambio, st’aguzzini
li butteno ner mare. Come stracci.
Poro negretto che speranno invano
vedi arivà li farmachi scaduti.
E’ n’contentino zozzo e disumano,
quello che mò te danno sti cornuti!
Sperano che n’arzi più la testa,
e che rimanghi in mezzo alla foresta.
Aldo Alessandrelli
* “Bovero negro”, era il termine dispregiativo, con cui si apostrofavano i negri, servitori
o addetti alle piantagioni.
* “Er vecchio monno”. Spagna, Germania, Francia, Belgio, Inghilterra, insomma quasi
tutta l’Europa.
* A costo di enormi sacrifici vengono imbarcati su carrette del mare fatiscenti, e molti
non riescono a vedere la terra promessa, perché vengono gettati in mare dagli scafisti,
infrangendo così l’ultimo sogno.
a Disney torna a coinvolgere grandi
e piccini con il remake di Herbie, il
celebre maggiolino tutto matto che
ha fatto appassionare alle sue corse il pubblico di tutte le età, intorno agli anni ’80.
Ma stavolta ad acquistare l’auto e a partecipare alla corsa sarà una ragazza, la diciannovenne Lindsay
Lohan, con la passione per le corse.
Tuttavia per farlo dovrà mentire al padre
( Micheal Keaton), e
sarà costretta a correrre sotto le mentite
spoglie di un’immaginario pilota, il tutto
per poter battere l’arrogante campione dell’automobilismo
Trip Murphy ( Matt Dillon).
Il nuovo film della Disney è una favola carina e divertente,
come del resto lo erano già i primi episodi della saga. Belle e divertenti le coreografie delle scene d'azione, sempre
piacevoli (seppur ridondanti) le ripicche che Herbie regala a chi lo offende senza sapere che lui ci sente benissimo, facili le metafore e la morale, ma non per questo superficiali: l'abbandono, la bellezza non è tutto, la famiglia
è sempre la famiglia. Insomma è un film con attori in carne ed ossa, ma sembra proprio uno di quei cartoni Disney
di cui ogni tanto sentiamo forte la nostalgia. Come sempre
adatto sia per i più piccoli che per i genitori un film ideale
per passare una piacevole serata in famiglia. ■
ORA LEGALE
di A n t o n i o D i S a l v o
A causa di inconvenienti, cui deve porre rimedio il proprietario, ho un godimento ridotto dell’immobile che occupo.
Posso per questo motivo sospendere il pa gamento del canone? (G.G.)
I Giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno di recente affermato che in materia di locazioni, il pagamento del canone da parte del conduttore non può essere sospeso neanche nell’ipotesi in cui si verifichi una riduzione del godimento del bene anche se tale riduzione sia ascrivibile al locatore. L’affermazione di tale rigoroso principio trova la propria
ratio nel fatto che la principale e fondamentale obbligazione del conduttore di immobili, è proprio quella del pagamento del canone di locazione; da ciò i Supremi Giudici hanno ritenuto che il ricorso del conduttore all’eccezione di inadempimento di cui all’art. 1460 c.c., ai sensi del quale «…
ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione se l’altro non adempie o non offre di adempiere
la propria …», per giustificare il mancato pagamento del canone è legittimo solo quando sia giudizialmente accertata la
totale mancanza di prestazione della controparte (locatore).
In tutti gli altri casi, il mancato pagamento del canone di locazione costituisce fatto arbitrario ed illegittimo del conduttore che altera il sinallagma contrattuale determinando uno
squilibrio della prestazioni e configurando un inadempimento colpevole del conduttore all’obbligo di adempiere esattamente e puntualmente al contratto stipulato (Cass.
13.07.2005 n. 14739 in Guida al Diritto n. 35/05).
Il canone di locazione deve essere sempre e comunque pagato!. ■
IL CENTRO STORICO DI SAN FELICE CIRCEO
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VARIE
Annunci
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Matrimonio
Il 4 settembre si sono sposati Andrea Fortunato e Alessia Bravo.
Auguri dai Soci dell’Associazione
Culturale “Il Centro Storico”
Compleanni
4 settembre 57 anni di Franco Coccia. Auguri dagli amici dell’Associazione “Il Centro
Storico”
Anniversario
Il 24 settembre di 18 anni fa si sono sposati Nunzia e Giovanni
Aquino. Auguri dagli amici
Il 18 settembre è stato il compleanno di Fabiola Di Maggio. Auguri dagli amici dell’Associazione “Il Centro Storico”
Il 1° Ottobre è stato il compleanno di Emiliano Di Maggio. Auguri affettuosi dalle zie
1° Ottobre. Tanti Auguri ad Andrea Ambrosio dall’amico Stefano
Il 2 ottobre Michela Di Brizzi ha compiuto due anni. Auguri alla piccola, ai genitori e
ai nonni dai Soci dell’Associazione “Il Centro Storico”
Il 2 ottobre è stato il compleanno di Sergio Lucci. Auguri da Mena, Nando e Giorgia
R I S T O R A N T E
Il 4 Ottobre è stato il compleanno di Virginia Secondi. Tanti Auguri dai nipoti
Al Convento
Franca Lusuardi il 4 Ottobre ha compiuto …..anni. Tanti Auguri da Fiorella C.
di Lolita Capponi
Piazza Mazzini, 4 (Centro Storico)
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Tel. 0773/546167 - 348.9185443
A Floriana Caddeo l’8 Ottobre un rumoroso Buon Compleanno dalle cuginette
Buon Compleanno alle sorelline Beatrice e Federica Turcato rispettivamente il 7 e il
18 Ottobre, dalla zia Anna
Tanti Auguri l’8 Ottobre di Buon Compleanno ad Irma Sandon da Anna T.
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Tel. 0773.540497
11 Ottobre. Dopo tanta attesa e notti insonni i tuoi 60 sono arrivati, ma siamo sicure
che non te li senti tutti insieme ma uno alla volta. A Renzo Marin un grande … e basta. Tanti Auguri dalle amiche B. & B.
Gianni Guizzon l’11 Ottobre compie gli anni. Tanti Auguri dalla famiglia
Buon Compleanno il 17 Ottobre a Franco Bonaldo, da parte dei vecchi amici del Borgo
18 Ottobre. Buon Compleanno a Katia Menegatti dalla famiglia
Al mio amico Gianmarco Salerno Buon Compleanno il 20 Ottobre da Andrea Repele
Buon Compleanno e Tanti Auguri il 23 Ottobre a Margherita Bravo e il 30 Ottobre alla figlia Veronica dagli amici Aniello e Paola
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Alla mia unica e stupenda sorellina Rossana, un bacione e tanti auguri di Buon Compleanno il 27 Ottobre. Giulia
Buon Compleanno il 29 Ottobre a Fresch Vittorio dalla famiglia
Il 31 Ottobre è il compleanno di Roberto Tognoni. Un grande bacio dalla mamma
Un grande abbraccio al nostro papà Roberto il 31 Ottobre, da Chiara e Samuele
Buon Compleanno alla piccola Gloria Turcato il 18 Novembre dalla zia Anna
24 Novembre. Cormons Massimo compie gli anni. Tanti Auguri da Anna T. e dalla famiglia
Dai tuoi figlioletti. Tanti Auguri di Buon Compleanno a Cecilia Marangoni il 22 Novembrea