Mastrangelo su SportWeek - La Gazzetta dello Sport
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Mastrangelo su SportWeek - La Gazzetta dello Sport
protagonisti/2 statuario Luigi “Mastro” Mastrangelo, 32 anni, centrale di 202 cm e dagli addominali che sembrano scolpiti. luigi mastrangelo Il pallavolista azzurro è risultato primo in un sondaggio sullo sportivo più desiderato dalle donne, e secondo nella classifica dei preferiti dai gay. Turbato? «Sì, essere stato battuto da Cannavaro proprio non mi va giù…» nome cognome signorE (e signorI) il piu’ sexy sono io Testo di Marisa Poli Foto di Roberto Chiovitti 54 SPORTWEEK 19 15 MESE APRILE0808 19xxAPRILE MESE 08 SPORTWEEK 55 M ettetevi il cuore in pace. Mastrangelo si nasce. Perché ore in palestra potranno scolpire gli addominali, gonfiare i bicipiti, disegnare deltoidi. Ma per il fisico da urlo c’è di mezzo il Dna. «Io devo dire grazie a mamma e papà», riconosce Gigi, 33 anni ad agosto, centrale della M. Roma e della Nazionale. Sposato con Vera, papà di Samuele (5 anni) e a luglio anche di Nicole (o Melissa). Primo nel referendum sullo sportivo più desiderato dalle donne, secondo (dietro a Cannavaro) nel sondaggio della rivista Marketing e tv sulle icone gay. Insomma: ufficialmente sex symbol. Come si costruisce un fisico come il suo? «Devo ammetterlo, così ci nasci. Io vado in palestra solo per il mio lavoro, la pallavolo. Uno sport in cui si seguono soprattutto programmi per prevenire gli infortuni, per rinforzare la schiena che soffre per i salti. Non certo lavori da culturista». Da chi ha preso? «Da papà: alto, con una struttura fisica simile alla mia. Anche le mie due sorelle sono alte». Quindi la natura conta. «Sì, mio figlio mi assomiglia molto, è già muscolosetto. E ormai le signore al palazzetto chiedono di fare le foto con lui». È un tipo da creme e cremine? «Assolutamente no. Mi metto la crema idratante solo se mi scotto sotto il sole, d’estate. Per il resto zero, spesso non mi faccio neanche la barba, perché mi brucia. E devo dire che mi fanno un po’ schifo i miei colleghi che si fanno la ceretta totale. Poi dicono che sia per i massaggi… ma l’ho vista fare anche da gente che non si fa massaggiare! 56 SPORTWEEK 19 APRILE 08 al palazzetto Mastrangelo con la maglia della M. Roma Volley, con cui ha un contratto per altri due anni. Comunque io ho la fortuna di avere pochi peli». Che cosa fa per mantenersi in forma? «Sto attento a come mangio, ma niente diete, visto le calorie che consumiamo giocando a volley». Primo posto nel sondaggio sullo sportivo più desiderato dalle donne, secondo nella classifica dei preferiti dai gay… «Per me è un onore, sono felice di essere riconosciuto per strada perché le riviste hanno messo le foto dopo i risultati dei sondaggi. Mi piace che le donne invece dei calciatori preferiscano gente come me o il mio collega Cisolla, che è arrivato secondo. Persone semplici, non del tipo giocatore di calcio ingellato, mesciato. Piacciono di più la naturalezza, la virilità». Ne è fiero? «Sì, soprattutto mi piace l’idea di essere un esempio per i giovani, il fatto che non abbiano davanti solo il sogno di fare i calciatori per avere le veline e guadagnare «mi ero già accorto di piacere agli uomini, te lo fanno capire più delle donne. ma nessun imbarazzo, io sono così» LA SCHEDA per tre volte sul tetto d’europa Nome Luigi Mastrangelo. Nato a Mottola (Ta) il 17 agosto 1975. Carriera Esordisce in A1 nel ’94 con Cuneo, che poi lo gira in prestito a Mondovì (B1) e S.Antioco (A2) per fargli fare esperienza. Dal ’97 al ’02 è di nuovo a Cuneo, con cui vince una Supercoppa europea e una italiana, una coppa Coppe, una Cev e due coppe Italia. Nel ’02 va a Macerata, dove in tre anni conquista una coppa Italia e una Cev, prima di trasferirsi (per una stagione) a Modena. Dal ’06 è a Roma, con la quale si è già aggiudicato una Cev. In Nazionale dal ’99, ha vinto tre volte l’Europeo e due World League e, ai Giochi, è stato argento ad Atene 2004 e bronzo a Sydney 2000. Il sito ufficiale ■ www.luigimastrangelo.it 58 SPORTWEEK 19 APRILE 08 nella rete Il colpo migliore del “Mastro” è il muro, per cui è stato premiato alla World League ’04 e all’Europeo ’05. in battuta Anche il servizio è uno dei punti forti di Gigi, per 2 volte miglior battitore della World League. Sei Nazioni c’era tutta la gente in giro con le facce dipinte, bellissimo. Se penso che noi abbiamo vinto di più…». A proposito di vincere, il prossimo appuntamento vi deve portare a Pechino. «Ci qualificheremo, se lo merita tutto il movimento e noi non ce l’abbiamo fatta prima solo perché nell’altro torneo, in Turchia, avevamo mezza squadra a casa per infortunio. Però vorrei dire una cosa sul sondaggio delle icone gay». Prego. «Forse non volevano farmi vincere… [ride, ndr]. Sono secondo dietro a Cannavaro che, con tutto il rispetto, è quanto una gamba mia!». Sì, Mastrangelo si nasce. la nazionale C’È ANCORA TOKYO SULLA STRADA PER PECHINO daniela tarantini spropositi». Confessi: sapeva già di avere un bel corpo. «Non voglio fare il figo, ma già ai primi anni a Cuneo mi chiamavano il cubano bianco o il cubano di Mottola, vista la mia struttura. E poi come si dice: altezza è mezza bellezza, e io sono alto due metri e due centimetri. Però di più non mi sarebbe piaciuto, si diventa sproporzionati, meno agili». Si era già accorto di piacere? «Di piacere agli uomini sì, perché te lo fanno capire più delle donne. Mi era già capitato di ricevere complimenti. Niente imbarazzi, io sono così, se piaccio cosa ci posso fare? Le donne invece non lo fanno vedere così apertamente». Sua moglie è gelosa? «No, oppure se lo è non me lo dà a vedere. A differenza di me, che sono geloso e glielo dico». Sempre stato pallavolista? «Come tutti i bambini ho cominciato col calcio, poi sono diventato troppo alto, a differenza di Nicola Legrottaglie, con cui giocavo tante partitelle a Mottola, da bambino». Rimpianti per non aver continuato su quella strada? «No, la pallavolo è la mia vita. È lo sport che mi piace. E poi a calcio al massimo sarei potuto diventare portiere, con questa altezza. Certo, col pallone si guadagna un sacco di più, ma io mi accontento, in fondo i soldi cosa ti cambiano? Mi dà più fastidio un’altra cosa». Che cosa? «Che tutto ruota intorno ai calciatori. Anche se forse qualcosa sta cambiando, mi sembra più per gli sport individuali come la scherma, il nuoto. E poi ho visto quello che ha fatto il rugby qui a Roma, al La Nazionale di Anastasi si giocherà la qualificazione olimpica nell’ultimo torneo di Tokyo (Giap) dal 31 maggio all’8 giugno. In palio due posti per Pechino 2008: alla prima classificata del torneo e alla prima squadra asiatica. L’Italia incontrerà Giappone (31/5), Sud Corea (1/6), Australia (3/6), Algeria (4/6), Iran (6/6), Thailandia (7/6) e Argentina (8/6). Il primo raduno degli azzurri è il 12 maggio a Modena, dove prima della partenza giocheranno due amichevoli: il 17 (con la Spagna campione d’Europa in carica) e il 24 (con Porto Rico). L’Italia dal ’96 è sempre salita sul podio olimpico: argento ad Atlanta ’96 e ad Atene 2004; bronzo a Sydney 2000. Nazionale italiana ■ www.federvolley.it wwwwwwz