Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo di Pianezza
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Diapositiva 1 - Istituto Comprensivo di Pianezza
Scuola: Istituto Sociale Incontro del 20 ottobre 2014 Relatori: Isp.C. POZZO Silvio Ass.C. BIANCIOTTO Claudio Specialità POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI POLIZIA STRADALE POLIZIA FERROVIARIA POLIZIA DI FRONTIERA -- Chi siamo -La Polizia Postale e delle Comunicazioni nasce nel 1981 con competenze specifiche in ambito di vigilanza e scorte presso gli Uffici Postali, controllo e repressione degli illeciti penali ed amministrativi sulle telecomunicazioni. Con gli anni e l’evoluzione di quest’ultime, le competenze si sono rivoluzionate seguendo le notevoli applicazioni di internet. Capillarità sul terrirorio Nazionale, con 20 Compartimenti e 80 Sezioni. I compartimenti vengono coordinati dal Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni con sede a Roma, ed hanno competenza regionale. Mentre le Sezioni vengono coordinate direttamente dai Compartimenti ed hanno competenze Provinciali. Organigramma funzionale Polizia Postale e delle Comunicazioni Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - sede a Roma Compartimenti Sezioni ATTIVITA’ POLIZIA POSTALE Monetica Informatica Monetica • Contrasto alla clonazione e utilizzo indebito delle carte di credito • Contrasto al fenomeno delle truffe on line e nei sistemi di e-commerce ed aste on line Informatica • • • • Contrasto reati informatici Monitoraggio rete internet Computer forensic Pubbliche relazioni (seminari, convegni, incontri con le scuole (Anno 2013: 39 scuole 4358 alunni), incontri con i genitori (Anno 2013: 14 incontri con 2012 genitori) • Collaborazioni con Università • Contrasto alla pedopornografia Internet • DEFINIZIONE: dall’inglese “interconnected networks”, ovvero reti interconnesse. • COS’E’: è una rete mondiale di reti di computer ad accesso pubblico e attualmente rappresenta il principale mezzo di comunicazione di massa, che offre all'utente una vasta serie di contenuti potenzialmente informativi e servizi. ORIGINI: nasce negli anni sessanta, su iniziativa degli Stati Uniti a scopo militare durante la guerra fredda per avere un nuovo sistema di difesa e di controspionaggio. DIFFUSIONE PUBBLICA: nel 1991 il governo degli Stati Uniti d’America emana la legge con cui per la prima volta viene prevista la possibilità di ampliare la rete internet, sfruttando le varie iniziative private con finalità commerciali. Si rendeva così pubblica la rete internet fino ad allora rimasta di proprietà statale. Questa evoluzione verrà subito messa in atto dagli altri Paesi mondiali. • • PERCHE’ INTERNET? Ricercare dati e informazioni di qualsiasi genere Leggere quotidiani Consultare siti che contengono informazioni mediche Consultare gli orari dei treni, programmare viaggi e prenotare hotel Consultare le leggi, norme e decreti Leggere o ricercare libri e ascoltare musica Imparare l'uso stesso del computer Acquistare beni online (e-commerce) Connettersi con luoghi in tutto il mondo per scambiarsi la posta, immagini, video e conoscere altre culture e tradizioni Fare i compiti per casa attraverso le enciclopedie online ed altri materiali di riferimento Servizi di home-banking Fare nuove conoscenze in chat NON POSSIAMO PIU’ FARE A MENO DI INTERNET ! • Moltissimi apparecchi si collegano ad internet, playstation, TV, cellulari, tablet, pc • Installazioni e aggiornamenti app per piattaforme mobile • Collegamento ad internet tramite cavo ethernet, wi-fi o connessione dati GPRS, UMTS, LTE • Collegamenti wi-fi aperti gratuiti Nuove tecnologie informatiche Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), sono l’insieme dei metodi e delle tecnologie che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni. Dove informatica (sistemi digitali hardware e programmi software) e telecomunicazioni (reti informatiche) si fondono per dare alla nascita la società dell’informazione e la conseguente ingegneria sociale, cioè lo studio del comportamento individuale di una persona al fine di carpire informazioni utili e sensibili sulla rete. Dalla nascita di internet negli anni ‘90, alla nascita dei primi motori di ricerca come Google nel 1998, dei primi social network come Facebook nel 2004. - Un motore di ricerca è un sistema automatico che, data una chiave di ricerca, analizza un insieme di dati precedentemente raccolti e restituisce un indice dei contenuti classificandoli in base a formule statistico-matematiche che ne indicano il grado di rilevanza, alcuni esempi più noti di motori di ricerca: AltaVista, Virgilio, Ask.com, Google, Bing - Un servizio di social network è una struttura informatica che gestisce nel web le reti basate su relazioni sociali, si accede mediante una registrazione e una creazione di un profilo personale, alcuni esempi più noti di social network: badoo, facebook, google+, myspace,instagram, spaces, twitter PERICOLI DELLA RETE • • Spam Phishing Compartimento Polizia Postale Torino - Definizione URL e indirizzo IP - Video Polizia Postale di Potenza sul Phishing - Video Polizia di Stato furto di credenziali bancarie • Malware - Definizioni e tipologie di malware • Furto d’identità - Reato di sostituzione di persona art.494 c.p. - Video «La storia di Valerio» parte prima e parte seconda - Video «garante per la protezione dei dati personali» - Sicurezza dati personali su facebook - Come proteggere il nostro account facebook - Profili facebook fake - Video «veggente – open your mind» • Postare immagini, video sul web - Violazione della privacy - Reato di diffamazione art.595 c.p. - Video posta con la testa, filmato e cartone - Video «Amanda Todd» - Geolocalizzazione delle immagini e informazioni exif 1/2 PERICOLI DELLA RETE Compartimento Polizia Postale Torino • Chat e incontri - Video «La storia di Chiara» parte prima e parte seconda • Pedofilia e pornografia - Legge n.269 del 3 agosto 1998 - Legge n.38 del 6 febbraio 2006 - Video di Giancarlo Giannini • File sharing - Art. 171 legge 22 aprile 1941 - Art. 171bis legge 22 aprile 1941 (SIAE) - Detenzione materiale pedopornografico art.600-quater c.p. - Diffusione materiale pedopornografico art.600-ter c.p. • Cyberbullismo - Video - Reato di ingiuria art.594 c.p. - Reato di diffamazione art.595 c.p. - Reato violenza privata art.610 c.p. - Reato di minaccia art.612 c.p. 2/2 Filmato realizzato da una classe della scuola secondaria di 1° grado «Lorenzo Da Ponte» di Vittorio Veneto in collaborazione con la Provincia di Treviso sulla SICUREZZA IN INTERNET L’inganno 2013 di Vittorio Varrè PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat e incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo Spam • Lo spamming, detto anche fare spam o spammare, è l'invio di messaggi pubblicitari indesiderati (generalmente commerciali). Può essere attuato attraverso qualunque sistema di comunicazione, ma il più usato è internet, attraverso messaggi di posta elettronica, chat, forum, facebook e altri servizi di rete sociale. Questi messaggi pubblicitari vengono inviati senza in consenso del destinatario. Spam – pericoli: • Proposta di vendita di materiale illegale, come software pirata o farmaci senza prescrizione medica • Tentativi di truffa • Spamming per interposta, invio Email commerciali ad alcuni destinatari conosciuti iscritti ad una newsletter dello spammer invitandoli a far conoscere una certa promozione ad altre persone da loro conosciute invogliandole con qualche piccolo ricompenso Spam – come evitare i pericoli: 1. Per i messaggi pubblicitari inviati come link, SARA’ SUFFICIENTE CHIUDERLI CLICCANDO SULLA X 2. Per i messaggi inviati tramite e-mail, leggere attentamente il mittente e l’oggetto, se non ci interessa, ELIMINARE DIRETTAMENTE LA E-MAIL E SEGNALARLA COMA SPAM nell’apposita cartella SPAM del proprio gestore di posta elettronica 3. EVITARE DI FORNIRE LE PROPRIE CREDENZIALI o diffondere tali e-mail quando ci viene richiesto PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat e incontri Pedofilia e pornografia File Sharing Cyberbullismo Phishing • Il termine phishing è una variante di fishing, dall’inglese “pescare” e allude alle tecniche sempre più avanzate di ingegneria sociale per “pescare” dati finanziari o le proprie credenziali con l’invio casuale di messaggi di posta elettronica che imitano la grafica di siti bancari o postali conosciuti. • Il phishing è un tipo di truffa via internet attraverso la quale un aggressore cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali sensibili, tipo le password che autorizzano i pagamenti con bancaonline o numeri di carte di credito. Apertura di una tipica mail di phishing per carpire le credenziali di facebook: --- Definizioni --URL uniform resource locator, sequenza di caratteri che identifica univocamente l’indirizzo di una risorsa internet (esempio: www.facebook.com) indirizzo IP internet protocol address, identifica univocamente un dispositivo collegato ad una rete informatica (esempio: http://31.13.93.145) Apertura di una tipica mail di phishing per carpire le credenziali della carta di credito di poste italiane: Prestare molta attenzione all’URL che il link vi apre!!!!!!! Apertura di una tipica mail di phishing per carpire le credenziali della carta di credito cartasi: Prestare molta attenzione all’URL che il link vi apre!!!!!!! Filmato realizzato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Potenza sul PHISHING Filmato realizzato dalla Polizia di Stato su di un tipico esempio di furto di credenziali bancarie. PHISHING Phishing – come evitare i pericoli: 1. EVITARE DI APRIRE E-MAIL SCONOSCIUTE 2. NON IMMETTERE MAI LE PROPRIE CREDENZIALI QUANDO CI VIENE RICHIESTO (LEGGERE ATTENTAMENTE IL MITTENTE E L’OGGETTO) TRAMITE UNA E-MAIL 3. APRIRE LA PROPRIA MAIL E AVVIARE GLI APPLICATIVI SOLO DAL SITO UFFICIALE PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat e incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo Malware • Malware indica un qualsiasi software creato con lo scopo di causare danni più o meno gravi ad una macchina o sistema informatico. Il termine deriva dalle parole inglesi «malicious e software» che significa letteralmente «programma malvagio» o detto anche codice maligno. Di seguito si riportano alcune categorie di malware: virus, worm, trojan, spyware, ramsomware. virus • Un virus informatico è un software appartenente alla categoria malware, in grado di riprodursi facendo copie di se stesso su altri file, senza farsi notare dall’utente. Tali software possono essere dannosi per il sistema operativo, diminuire le prestazioni della macchina che lo ospita andando ad occupare spazio di memoria ram, disco fisso, rallentando i processi della cpu. In alcuni casi possono danneggiare anche fisicamente la macchina ad esempio andando ad effettuare un overclocking della frequenza della cpu mandandola in surriscaldamento oppure fermandone la ventola di raffreddamento. worm • Un worm (letteralmente «verme») è una particolare categoria di malware in grado di autoreplicarsi senza legarsi ai file eseguibili. Tipicamente questo genere di virus viene eseguito ogni volta che si accende la macchina e rimane attivo per tutto il tempo di accensione delle stessa, si diffonde maggiormente in internet tramite la posta elettronica. Normalmente non creano grandi danni diretti ma levano parte delle risorse prestazionali della macchina e della rete, costretta a veicolare una massa notevole di dati inutili. Inoltre possono dare instabilità di funzionamento di alcuni programmi nonché anche del sistema operativo. trojan • Un trojan o trojan horse (Cavallo di Troia), è un tipo di malware che si nasconde all’interno di un programma apparentemente utile, che si attiva dall’utente installando il programma, avviando così il codice trojan nascosto. Questo codice nascosto ha una funzione maligna come quella di cancellare dei file dal disco di installazione o addirittura applicare la formattazione a basso livello del disco. Questo virus non si diffonde autonomamente ma necessita l’intervento diretto dell’autore del codice maligno. spyware • Uno spyware è un tipo di malware che raccoglie informazioni riguardante l’attività online di un utente senza il suo consenso, attività finalizzata per l’invio della pubblicità mirata (spam), modifica la pagina iniziale dei browser, reindirizza falsi siti e-commerce (phishing) finalizzati a carpire le credenziali di accesso. Questo tipo di malware non ha capacità di diffondersi autonomamente, per cui richiedono sempre l’intervento dell’utente per poter essere installati. keylogger • I keylogger sono dei programmi in grado di registrare tutto ciò che digita l’utente sulla propria macchina informatica, utilizzati per rubare password e dati sensibili. Tali malware passano totalmente inosservati in quanto non rallentano le prestazioni della macchina in uso, possono essere installati tramite altri malware come i trojan e i worm o direttamente sulla macchina da una persona ne ha accesso. ransomware • Il ransomware (ransom dall’inglese «riscatto») è un tipo di malware che viene installato illegalmente sul proprio computer, senza aver dato la propria autorizzazione. Tramite il ransomware, i criminali riescono a bloccare il computer da remoto e a questo punto si apre una finestra popup che richiede il pagamento di una somma di denaro per sbloccarlo. cryptolocker • Il cryptolocker è un malware di tipo trojan, comparso alla fine del 2013, è una forma di ransomware che colpisce sistemi operativi Windows e consiste nel cryptare i documenti della vittima, immagini e video. In questo modo tutti i documenti non saranno più letti. Inoltre richiede un pagamento per farsi mandare il codice di decrittazione dei documenti. L’infezione avviene principalmente tramite campagne di phishing o tramite mail di notifiche di tracking pervenute da falsi servizi UPS o FedEX. Il riscatto avviene tramite richiesta di pagamenti in diverse modalità anche con bitcoin o Moneypak. Queste ultime sono monete elettroniche e il pagamento avviene in forma anonima e non rintracciabile. Le vittime che hanno pagato il riscatto non hanno mai ricevuto in realtà la chiave di decrittazione. Malware – come evitare i pericoli: 1. TENERE AGGIORNATO IL SISTEMA OPERATIVO, nel caso di Microsoft attivare Windows Update 2. INSTALLARE UN BUON SISTEMA ANTIVIRUS e tenerlo costantemente aggiornato 3. TENERE AGGIORNATI TUTTI I SOFTWARE installati sul proprio pc o sul proprio sistema informatico in uso 4. MANTENERE, nel caso di sistema operativo Microsoft, IL FIREWALL ATTIVO 5. NON APRIRE MESSAGGI EMAIL SPAM e NON CLICCARE SUI LINK DI COLLEGAMENTO A SITI SOSPETTI PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat e incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo Furto d’identità • Il furto d’identità è una condotta criminale volta ad ottenere indebitamente denaro o vantaggi fingendosi un’altra persona. In realtà il termine non è del tutto corretto, in quanto non è possibile rubare un’identità ma la si può usare. La persona vittima dello scambio può andare incontro a diverse conseguenze in caso venga ritenuta responsabile delle azioni criminali. Esempi: • 1- entrare in un social network con credenziali di un’altra persona per screditarne la sua reputazione. • 2- utilizzare l’identità di un’altra persona per commettere dei reati per depistare le indagini • Come si può rubare un identità? La si può rubare semplicemente copiandola o la si può carpire con dei metodi più complessi come il phishing o tramite malware appositi come spyware o keylogger. • Quale reato commette chi ruba un’identità? Il reato che commette chi ruba un’identità è sostituzione di persona, art 494 del c.p. (chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici) punibile con la reclusione fino ad un anno. Filmato «La storia di Valerio» sul FURTO D’IDENTITA’ Parte prima Riflessioni sul video «La storia di Valerio» parte prima Riflessioni sul video «La storia di Valerio» parte prima e se Valerio si fosse comportato diversamente……il finale sarebbe cambiato? Filmato «La storia di Valerio» sul FURTO D’IDENTITA’ Parte seconda Riflessioni sul video «La storia di Valerio» parte seconda Storia di Valerio: Qualsiasi cosa possa accadere, parlatene sempre con qualcuno, genitori, insegnanti, amici, perché una soluzione al problema esiste sempre! Filmato «Garante per la protezione dei dati personali» FURTO D’IDENTITA’ Sicurezza dati personali su Facebook: Come proteggere il nostro account facebook: fake Che cos’è? E’ semplicemente un falso profilo facebook, un falso account creato da una persona. Lo scopo? Utilizzato di solito per tenere sotto controllo profili di altre persone, una specie di stalking digitale. Una stessa persona, per esempio, può arrivare a gestire una decina di account fake, tutti collegati e connessi tra di loro, per simularne, in maniera più veritiera, la vita digitale. E’ uno tra i maggiori problemi di Facebook. Attenzione a dare l’amicizia a profili conosciuti solo sul web e non di persona, accertarsi di conoscere questa persona, tramite amici o altri contatti. • Come verificare se un profilo è falso? • 1 passo: verificare la foto profilo, l’immagine di copertina e tutte le immagini accessibili di chi vi chiede l’amicizia. Se questa persona non è presente in nessuna delle foto, o presente solamente in due o tre foto al massimo, è molto presente che siamo in presenza di un fake. Verificare la foto profilo che non sia stata scaricata dal web, utilizzando google immagini: • Google immagini • fbchecker • 2 passo: Controllo della bacheca, verificare gli ultimi post, le condivisioni, i commenti fatti e ricevuti da altre possibili attività. Se queste attività sono pochissime o addirittura nulle, molto probabilmente siamo in presenza di un fake. Verificare se l’utente in questione ha inviato e accettato nuove richieste di amicizia senza compiere altre attività con loro. • 3 passo: Verificare la lista amici, se tra gli amici ci sono persone dalle nazionalità più disparate senza avere una cerchia di amici magari dello stesso paese dove abita, maggiore è il numero di amici «locali» e maggiore è la probabilità che si tratti di una persona reale. • 4 passo: verificare le informazioni del profilo, dove possiamo trovare la scuola che ha frequentato, il lavoro svolto e latre informazioni personali, se queste sono lacunose è probabile che si tratti di un fake. • Accertati che si tratta di un fake, rifiutare la richiesta di amicizia, se questa è già stata data bloccare il suo profilo fake e segnalarlo a facebook • Cosi sarà compito del team di sicurezza di facebook a verificare la segnalazione ed eventualmente cancellare l’account incriminato Filmato «veggente – open your mind» realizzato in Belgio FURTO D’IDENTITA’ Furto d’identità – come evitare i pericoli: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Proteggere il più possibile le proprie credenziali Utilizzare password sicure e complesse Non pubblicare troppe informazioni personali sul web Utilizzare le restrizioni sulla privacy per limitare l’accesso al proprio profilo Rendere condivise le proprie fotografie solo a contatti di cui vi fidate Non dare mai a nessuno le proprie credenziali Fare attenzione quando si mettono le proprie credenziali a non essere visti Non inserire mai le proprie credenziali su richiesta inviata tramite mail PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat, incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo Postare immagini, video sul web Condividere foto e video tramite cellulari è estremamente semplice e intuitivo, a volte sull’onda di una sensazione emotiva temporanea può capitare di postare senza avere il tempo di riflettere. Per questo, alcune scuole, vietano completamente l’uso dei cellulari durante le lezioni scolastiche. Quali possono essere le conseguenze? Dipende da quello che si posta. Esempi: • Se si postano fotografie dove sono presenti più persone si dovrebbe avere l’autorizzazione di tutte, per la legge sulla privacy. • Se si postano immagini offensive, la parte offesa può sporgere querela, si procede di conseguenza per il reato di diffamazione. Legge sulla privacy art.161, D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196 - Omessa o inidonea informativa all’interessato (nel nostro caso la non comunicazione agli interessati della pubblicazione delle fotografie) Pena sanzione amministrativa da 3.000 a 30.000 euro - Trattamento illecito di dati (nel caso di diffusione di dati personali sensibili) Pena reclusione dai 6 ai 24 mesi Art.595c.p. - diffamazione Chiunque, - comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032 - comunicando col mezzo stampa, mezzo pubblicitario, in atto pubblico, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni o con multa non inferiore a 516euro Filmato «posta con la testa» POSTARE IMMAGINI, VIDEO SUL WEB Riflessioni sul video «posta con la testa» Tutto quello che postiamo diventa di dominio pubblico, si diffonde come in una reazione a catena, diventa virtualmente impossibile rimuoverlo. Filmato «posta con la testa - cartone» POSTARE IMMAGINI, VIDEO SUL WEB • Da una recente statistiche si evince che l’88% delle foto osè pubblicate su internet da ragazzi e minorenni finisce sui siti pornografici. • Scatti realizzati per scherzo con amici e postati sui social network, anche se condivisi solo con la loro cerchia di contatti, possono essere rubati da altri siti «parassiti» che hanno la capacità di carpire dati sensibili e inserirli su spazi dedicati agli adulti. • Quando questo avviene, la persona interessata può sporgere denuncia e dimostrare di essere minorenne, ma diventa difficile intraprendere questa strada, frenati dalla vergogna. • Questi avvenimenti possono avere effetti devastanti sulla psiche dei ragazzi coinvolti. Sexting • Si definisce sexting l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente esplicite. Spesso le fotografie vengono realizzate con il telefonino e attraverso lo stesso vengono inviate e condivise tramite mms, bluetooth, social network, mail, chat. • Spesso tali immagini, video anche se inviate ad una stretta cerchia di persone, si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi, sia personali che legali, alla persona interessata. • L’invio di foto e video che ritraggono minorenni al di sotto dei 18 anni in pose sessualmente esplicite è reato di distribuzione di materiale pedopornografico. Filmato «Amanda Todd» POSTARE IMMAGINI, VIDEO SUL WEB Goelocalizzazione delle immagini Work in progress Informazioni exif • Work in progress PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat e incontri Pedofilia e pornografia File Sharing Cyberbullismo Chat Due tipologie principali di chat: - 1on1 IM (instant messaging) messaggistica istantanea - group chat Filmato «La storia di Chiara» sulle CHAT e INCONTRI Riflessioni sugli errori di Chiara parte prima • Quali sono stati gli errori che Chiara ha commesso? Filmato «La storia di Chiara» sulle CHAT e INCONTRI Riflessioni sul video di Chiara parte seconda Non incontrate mai nessuna persona, conosciuta solamente in chat, da soli! Se proprio non fate a meno di incontrarla fatevi accompagnare da qualcuno. Chat e incontri – come evitare i pericoli: 1. Essere coscienti delle informazioni dichiarate, evitando di parlare di notizie riservate o sensibili 2. Cercare di identificare l’interlocutore per quando possibile, se si intende approfondire un amicizia verso questa persona, assicurarsi della sua vera identità 3. Non credere a tutto quello che si legge, non prendere per vero il profilo dell’interlocutore, provare a verificare le informazioni da lui fornite da altre fonti 4. Non incontrare l’interlocutore prima di essere sicuro della sua vera identità 5. Se si decide di incontrare l’interlocutore, prima parlatene con qualcuno e soprattutto non andateci mai da soli, ma accompagnati PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat, incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo Pedofilia Il fenomeno della pedofilia è sempre esistito, ma si è accentuato con l’avvento di Internet grazie alla facilità con cui è ora possibile reperire materiale video o fotografico ritraente minori. Siti web, forum, programmi di filesharing sono solo alcuni dei mezzi più usati per reperire materiale o individuare minori al fine di prestazioni sessuali. Legge nr.269 del 03 Agosto 1998 «Norme contro lo sfruttamento della prostituzione, della pornografia, del turismo sessuale in danno di minori, quali nuove forme di riduzione in schiavitù» Legge n° 269 del 03 Agosto 1998 Art. 14 (Attività di contrasto) Acquisto simulato Partecipazione alle iniziative turistiche Differimento del sequestro Ritardo degli atti Attività sotto copertura Affidamento dei beni sequestrati Legge nr.38 del 6 febbraio 2006 “Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet” Novità introdotte dalla Legge 38/2006 Inasprimento del regime sanzionatorio (arresto facoltativo anche nei casi gravi di detenzione e scambio di materiale pedopornografico) Previsione del reato di “Pornografia Virtuale”: immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto o parti di esse Realizzazione, presso la Presidenza del Consiglio, dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile Istituzione del Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet ubicato presso il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Obbligo per gli Internet Service Provider, dietro segnalazione del Centro Nazionale, di impedire l’accesso dall’Italia a siti a contenuto pedoponografico. • La legge 6 febbraio 2006 n. 38 istituisce l’ OSSERVATORIO PER IL CONTRASTO DELLA PEDOFILIA E DELLA PORNOGRAFIA MINORILE con sede presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e si occupa di: • Acquisire ed analizzare i dati e le informazioni relative alle attività svolte da tutte le pubbliche amministrazioni, dagli organi giudiziari e dai servizi sociali per la prevenzione e la repressione della pedofilia. • La legge 6 febbraio 2006 n. 38 affida al CENTRO NAZIONALE CONTRASTO PEDOFILIA ON-LINE la lotta a questo odioso crimine, con sede presso il Servizio Polizia Postale e Comunicazioni a Roma e si occupa: • • • black list siti pedofili svolge attività di monitoraggio raccoglie ed analizza le segnalazioni provenienti da associazioni, da altre forze di polizia e dai cittadini. Compiti del Centro Nazionale Black List - Siti pedofili - Attività di monitoraggio degli Uffici periferici (Compartimenti) Segnalazioni provenienti da associazioni “Onlus” e da volontariato Segnalazioni da altre Forze di Polizia Obblighi per gli ISP: filtering Impedire ad utenti della rete Internet collegati dall’Italia di navigare in siti a contenuto pedopornografico Black List Centro Nazionale Sito web 192.168.0.1 ISP 192.168.0.1 Filmato realizzato con la partecipazione di Giancarlo Giannini in collaborazione con la Polizia Postale sul contrasto della PEDOPORNOGRAFIA Dove ci sono loro…. ... ci siamo anche noi Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta” - Torino Pedofilia – come evitare i pericoli: PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat e incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo File sharing • File sharing in informatica significa condivisione di file all’interno di una rete di calcolatori. Può avvenire attraverso una rete con architettura client-server (cliente-servente) oppure peer-to-peer (P2P) (pari a pari). Quest’ultima ad esempio sono le reti BitTorrent (UTorrent) o eDonkey (eMule), tipici programmi di condivisione di file in P2P. Rischi del p2p • Scaricare materiale censurato o coperto da diritto d’autore o copyright (facoltà originaria esclusiva di diffusione e sfruttamento, da parte dell’autore, di un’opera da lui creata). • Scaricare file fake (termine inglese che significa falso), cioè indica un file che viene spacciato per un altro, semplicemente rinominandolo. Il caso più comune è quello di scaricare un film appena uscito al cinema che al momento del download o dell’anteprima si rivela un’altro video, spesso a carattere pornografico o ancora più grave pedopornografico. • Tutti i dati che scarichiamo li condividiamo, li mettiamo a disposizione di altre n persone collegate alla rete e quindi aiutiamo il diffondersi di tali dati. Chi può sapere cosa noi stiamo scaricando? CENTRO NAZIONALE CONTRASTO PEDOFILIA ON-LINE • Servizio di monitoraggio della rete Reati che si possono commettere utilizzando il file-sharing • Art. 171 legge 22 aprile 1941, chiunque riproduce, trascrive, diffonde, vende o mette in vendita o pone in commercio un’opera altrui è punito con la multa da 51 euro a 2065 euro • Art.171bis legge 22 aprile 1941, chiunque abusivamente, per trarne profitto, duplica, distribuisce, vende, importa programmi per elaborare non contrassegnati dalla Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) è soggetto alla pena della reclusione da sei mesi a tre anni e della multa da 2582 euro a 15493euro. • Art.600-quater c.p. - Detenzione di materiale pedopornografico Pena: reclusione fino a 3 anni e con una multa non inferiore a 1549euro • Art.600-ter c.p. – Pornografia minorile. Sfruttamento e diffusione di materiale pedopornografico Pena sfruttamento: reclusione da 6 a 12 anni e con una multa da 24000 euro e 240000 euro Pena diffusione: reclusione da 1 a 5 anni e con la multa da 2582 euro a 51645 euro File Sharing – come evitare i pericoli: 1. Se proprio si vuole scaricare dati dalla rete, prestare MASSIMA ATTENZIONE A QUELLO CHE SI STA SCARICANDO 2. Effettuare un ANTEPRIMA, dove possibile, di quello che si sta scaricando PERICOLI DELLA RETE • • • • • • • • • Spam Phishing Malware Furto d’identità Postare immagini, video sul web Chat, incontri Pedofilia e pornografia File sharing Cyberbullismo Cyberbullismo Work in progress Filmato Cyberbullismo È reato : • Offendere il decoro o l’onore di una persona, anche per scherzo Ingiuria, art.594 c.p. – pena reclusione fino a sei mesi o multa fino a 516 euro • Diffondere informazioni false su una persona, anche per scherzo, offendere la reputazione Diffamazione, art.595 c.p. – pena multa fino a 1032 euro e reclusione fino ad tre anni • Costringere qualcuno, con violenza o minaccia, a fare, tollerare od omettere qualcosa; essere violenti anche verbalmente, spaventare o generare ansia o paura Violenza privata, art.610 c.p. – pena reclusione fino ad un anno • Minacciare (prospettare a qualcuno un male futuro o un danno ingiusto), anche solo con le parole e provocare timore o ansia Minaccia, art.612 c.p. – pena multa fino a 1032 euro e reclusione fino ad un anno • Minacciare o molestare una persona al medesimo legata da una relazione affettiva, ovvero costringere la stessa ad alterare le proprie abitudini di vita Stalking, art.612bis c.p. – reclusione da 6 mesi a cinque anni Consigli finali per i ragazzi • • • • • • • Parlare sempre con i tuoi genitori, con i nonni, con gli insegnanti della tua navigazione per condividere le esperienze fatte sul web Prima di crearsi una casella di posta elettronica chiedi il permesso ai tuoi genitori e decidi con loro le credenziali da utilizzare. Queste custodiscile severamente, sono come le chiavi di casa, non darle a nessuno Se nella tua casella di posta elettronica ricevi mail da sconosciuti, non aprirle e non aprire soprattutto i loro allegati che potrebbero contenere dei pericoli per il tuo sistema informatico Stai attendo a dare amicizie sui social network se non li conosci di persona, non puoi sapere chi sta realmente dietro ad un profilo Non scambiare fotografie con sconosciuti, condividi i tuoi dati personali sono con i tuoi amici Non fornire mai informazioni personali a sconosciuti, se te le chiedono parlane prima con i tuoi genitori Se qualcuno con cui hai fatto amicizia sul web ti chiede di incontrarti, non accettare mai, può essere molto pericoloso. Parlane sempre con un adulto. Grazie per l’attenzione! -- Contatti -Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta Tel. 011.3014611 – Fax 011.3014670 Corso Tazzoli, 235 - 10137 - TORINO E-mail: [email protected] www.poliziadistato.it www.commissariatodips.it Ci trovi su facebook «metti mi piace su»: una vita da social!