faren8 - Unindustria Bologna

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faren8 - Unindustria Bologna
Autorizzazione del Tribunale di Bologna n.6858 del 26.11.1998 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Bologna
FARE
n. 8 novembre 09
le idee e le proposte degli industriali bolognesi
A BOLOGNA
I
C
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Information
Communication
Technology
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CRM, Marketing, Assistenza Tecnica, Gestione Vendite, M.P.S.,
Agenti e Provvigioni, Portali Aziendali (B2B, B2C, Fornitori),
Acquisti, Magazzini, Logistica Wireless con Bar-Code,
Progettazione e Pianificazione (MRP-I), Schedulazione (MRP-II) a
capacità finita e infinita, Produzione e C/Lavoro, Controllo in
tempo reale avanzamento Produzione, Controlli Qualità e
Tracciabilità (SCM), Centralino Voip integrato con CRM ed ERP,
Spedizioni e Fatturazioni, Contabilità Generale, Cespiti e
Ammortamenti, Tesoreria e Gestione Finanziaria, Contabilità
Analitica e Industriale, Statistiche, Budget, Business Intelligence,
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FARE
RIVISTA TRIMESTRALE DI UNINDUSTRIA BOLOGNA
05
Maurizio Marchesini
06
42
Editore
FARE S.r.l.
via Serlio 26 - 40128 Bologna
tel. 0516317111 - fax 051356118
ARTICOLO DI COPERTINA
Il distretto ICT di Bologna
A cura di Enrico Salsi
Direzione e Redazione
Unindustria Bologna
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Stampa
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Foto
Studio FN, Archivio Unindustria Bologna,
Archivio Hammer Communication
VITA INDUSTRIALE
Carlo Rossini - Cristina Galli - Anna Merloni
Direttore responsabile
Carlo Rossini
PUBBLÌ concessionaria editoriale S.r.l.
corso Vittorio Emanuele 113
41100 Modena
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FOCUS
Investire sui giovani
numero 8 novembre 09
68
46
Ripresa economica: il ruolo dell’ICT e il progetto distrettuale
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I nostri processi interni sostengono la capacità competitiva?
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Riusciamo a trasformare i dati aziendali in informazioni utili al business?
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Governiamo adeguatamente i contenuti e i documenti aziendali?
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Comunichiamo bene con i clienti, fornitori, partner e prospects?
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Proteggiamo adeguatamente il nostro business?
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Il software come servizio
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Conclusioni
TURISMO
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Fare turismo a Bologna? Un “sistema” c’è!
Inchiesta a cura di Valentina Righi
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Tutti i posti dove andare a Bologna
102 Tutti i posti per il nostro viaggio
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Spedizione in Abbonamento Postale
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art. 1, comma 1, DCB Bologna
Gli articoli presentati possono
non rispecchiare le posizioni di
Unindustria Bologna che comunque
li ritiene un contributo sul piano
dell’informazione e dell’opinione
104 NEWS UNINDUSTRIA
Carlo Rossini - Cristina Galli - Marcello Pierdicchi
FOCUS
Investire sui giovani
Mentre stiamo andando in stampa con questo numero di FARE,
40 aziende bolognesi ospitano la visita di oltre 1600 studenti delle
scuole medie inferiori e superiori della provincia.
Si tratta della Settimana dell’Orientamento, iniziativa fortemente
voluta da Unindustria Bologna per rafforzare la comunicazione verso il mondo della scuola, dei giovani e della loro formazione.
Dopo la felice esperienza della passata edizione, che aveva coinvolto le aziende metalmeccaniche, quest’anno abbiamo voluto allargare la partecipazione a tutti i settori merceologici. Dal chimico
all’alimentare, dal grafico al biomedicale la risposta delle imprese
è stata pronta e convinta.
E’ forte, infatti, tra le imprese la consapevolezza che senza risorse
umane qualificate e professionalmente preparate a tutti i livelli –
tecnico e universitario – non è possibile pensare a un futuro di sviluppo per il nostro territorio.
E’ per questo che la nostra Associazione, accanto alle azioni difensive per fronteggiare la grave crisi economica, non smette di investire sul domani in vista della ripresa. E una parte importante di
questo impegno si concentra proprio sul capitale umano, sulla formazione, sulla valorizzazione dei giovani e
dei loro talenti.
E’ molto importante che i giovani acquisiscano alcune consapevolezze fondamentali: da un lato il “valore aggiunto” che lavorare nell’industria manifatturiera può dare a ognuno di loro in termini di crescita professionale
e di realizzazione individuale. E contemporaneamente il grande ruolo che ha la piccola e media impresa nella
crescita economica e sociale del nostro territorio, nel quale ha creato e diffuso un livello elevatissimo di benessere e di sviluppo.
Iniziative come la Settimana dell’Orientamento, al di là del successo dei numeri, ci dicono quanto sia opportuno mettere in presa diretta i giovani con il mondo delle imprese, con la cultura tecnica e del fare.
Un futuro di sviluppo, infatti, non si improvvisa, ma si costruisce nel tempo anche attraverso un dialogo proficuo tra scuola, formazione e imprese.
E’ quello che a Bologna stiamo cercando di fare seminando cultura d’impresa. I dati più recenti, che parlano di
un incremento di iscrizioni agli istituti tecnici, ci incoraggiano a proseguire su questa strada.
Maurizio Marchesini
Presidente di Unindustria Bologna
FARE 5
ACEM
VITA
industriale
Nuova sfida per ACEM Medical
Company (divisione di ACEM
SpA), che anche quest’anno sarà presente alla manifestazione fieristica
“Medica” a Düsseldorf (18 – 21 Novembre 2009).
La più grande fiera al mondo di
medicina, piattaforma principale
del settore della tecnologia medica
sarà teatro per la presentazione
delle nuove lampade scialitiche
della Ser ie Starled nate in casa
ACEM.
Alla base delle lampade ACEM
Medical Company vi è la sofisticata tecnologia a LED (Light Emitting Diode), straordinaria sorgente
luminosa che si va sempre più affermando per le ridotte dimensioni, la lunga durata, il basso consumo di energia, l’assenza di calore,
la giusta resa cromatica. Inoltre per
le sue caratteristiche di sostenibilità
e per la flessibilità di impiego viene considerata come "luce del futuro" anche e soprattutto nel setto-
Carlo Rossini
Cristina Galli
Anna Merloni
6 FARE
cal Company con la sua costante attenzione all’evoluzione delle tecnologie e delle necessità cliniche, si
considera partner dei medici e del
personale delle sale operatorie. Le
soluzioni ACEM, sviluppate in collaborazione con i medici, perseguono un unico scopo: creare le migliori condizioni possibili di lavoro
per coloro che operano in ambito
sanitario.
Per essere competitivi qualitativamente ACEM punta all’eccellenza del
prodotto dedicando gran parte delle
energie al reparto Ricerca e Sviluppo
composto da una squadra di ingegneri e tecnici dotati di grande esperienza nella progettazione meccanica
hardware e software, nella professionalità e conoscenza del settore.
Ogni risultato è il successo ottenuto
grazie ad una cooperazione di esperti ambiziosi, che lavorano in sinergia
fino al minimo dettaglio per raggiungere la perfezione; per questo
ACEM mette la Qualità al centro
della sua filosofia.
Pier Paolo Tacconi, titolare dell’Acem
CAMST
re medicale .
Consapevoli della responsabilità che
si ricopre operando in un settore
produttivo di così elevata importanza
quale quello medicale, ACEM Medi-
E’ quasi una tradizione la solidarietà che ogni anno Camst dedica
ai bisognosi e ai disagiati. Anche
l’estate scorsa, durante il mese di
agosto, la cooperativa bolognese ha
messo a disposizione le propr ie
te, proprio perché, come afferma
Marco Minella, “per Camst la responsabilità sociale è un valore molto importante".
Inoltre anche quest’anno il 15 agosto, quando Bologna era semideserta
Camst ha allestito a mezzogiorno un
pranzo per circa 200 persone a Bologna, dentro il
cortile di Palazzo
d’Accursio.
Gli ospiti attentamente selezionati
da Caritas Bologna
erano circa 200
persone bisognose,
che sono state servite a tavola dal
Sindaco di Bologna, Flavio Delbono e da alcuni
Consiglieri Comunali, coordinati da
Roberto Fantini e
Uno dei pasti offerti dalla Camst agli ospiti del dormitorio nel corFrancesco Regazzi
tile del Comune
del Party Ricevino il servizio durante tutto il resto menti. Il menu preparato dai cuochi
dell’anno. “I volontari – spiega il del Party, Stefano Bianchi e Mauridirettore Caritas Paolo Mengoli – zio Bovolenta era composto da fusilli
preparano e distribuiscono al dor- con pomodoro estivo, verdure e pemitorio Sabatucci circa 65 mila pa- sto, fricassea di tacchinella al pepe
sti l’anno. Ma in agosto le energie rosa e piselli, patate al rosmarino, cavengono a mancare, anche perché ponata di verdure, dolce della casa.
Menu appositamente pensato per
l’età media di chi fa volontariato si
sta progressivamente alzando. L’aiu- andare incontro anche a coloro che
to di Camst è una tradizione ormai non gradiscono prodotti contenenti
maiale.
consolidata e preziosa”.
“Anche i volontari hanno diritto a Tutte occasioni di solidarietà alle
una pausa di fer ie - commenta quali Camst partecipa nei giorni delMarco Minella, segretario generale le principali feste e lo fa in modo
semplice, mettendo a disposizione il
Camst - e per noi e' una grande
soddisfazione poter dare una mano frutto del lavoro dei propri uomini
all'altra Bologna, quella dei nostri che stimolati e spinti dalla cooperaticoncittadini meno fortunati”. Un va offrono nei giorni di festa la proimpegno e una soddisfazione che da pria professionalità per realizzare inidiciannove anni si rinnova ogni esta- ziative di solidarietà.
energie e mille pasti gratuiti per gli
ospiti del dormitorio comunale di
via Sabatucci. Un gesto che ne vale
due: oltre a preparare i pasti per i
senzatetto, il personale della Camst
offre infatti un mese di riposo ai
volontari delle Caritas parrocchiali
e dell’Opera don Marella, che cura-
CARPIGIANI
Dal 1° ottobre 2009 Andrea Cocchi è
stato chiamato alla carica di Direttore
Generale del Gruppo Carpigiani.
Andrea Cocchi ha 43 anni ed è da
11 anni nel Gruppo Carpigiani, dove
ha ricoperto diverse funzioni fra cui
quella di Direttore Amministrativo e
Un momento del Gelato in Happy-Hour promosso da Carpigiani
più recentemente di Operations Manager. E’ laureato in Economia e
Commercio all’Università di Bologna. Divertente ma casuale l'omonimia con il precedente amministratore Gino Cocchi.
Nel frattempo, la cultura del gelato
oggi si fa anche online…
Carpigiani Lab e Carpigiani Gelato
University approdano su Facebook e
mettono a disposizione degli oltre
300 milioni di iscritti al famoso sito
di social network tutta la conoscenza
e il “gusto” del Gelato Artigianale
Italiano. Nella community non solo
golosi e curiosi, ma anche gelatieri
di tutto il mondo, molti dei quali
hanno già frequentato i corsi della
Carpigiani Gelato University. Gli
utenti potranno scambiarsi informazioni preziose e contribuiranno a
diffondere nel mondo la cultura del
Gelato Artigianale Italiano, l’alimen-
FARE 7
to “buono, fresco e naturale” prodotto grazie all’eccellenza delle macchine targate Carpigiani.
L’obiettivo che si pone la Carpigiani,
oggi più che mai, è quello di innovare e migliorare costantemente prodotti e servizi, per creare nuovo valore e diffondere nel mondo le soluzioni e la cultura artigianale degli
alimenti. In questa ottica, anche la
presenza sui social network diventa
una tappa cruciale.
Alla base della diffusione virtuale,
cresce e si consolida quella reale: la
Gelato University e il Carpigiani
Lab, un moderno cubo di vetro dove
il gelato viene preparato “a vista”, di
continuo e senza segreti, davanti agli
occhi dei clienti. Aperto al pubblico
anche il più moderno laboratorio di
ricerca e sperimentazione, che utilizza materie prime di altissima qualità
e le macchine più innovative, nonché le conoscenze dei Maestri della
Carpigiani Gelato University. Il Lab
è operativo 7 giorni su 7 presso la
storica sede in Via Emilia, tra Lavino
di Mezzo e Anzola dell'Emilia, per
proporre una selezione di 13 gusti di
Gelato Artigianale Italiano. L'offerta
si allarga anche a torte e semifreddi,
cremini, granite, cri-cri e a un'ampia
gamma di praline a base di cacao e
cioccolate calde. Da segnare in agenda, il giovedì: ogni settimana infatti, a
partire dalle 18.30, scatta l’appuntamento fisso con i peccati di gola e
con il Gelato in Happy-Hour, un
aperitivo con tanto di Musica Live
in cui è possibile assaggiare Cocktail-Gelato originali e inimitabili.
CORRADI
Coup de theatre per l’azienda bolognese storicamente leader nel settore
8 FARE
delle coperture solari mobili, che ha
scelto il Teatro Arena del Sole per il
lancio delle sue nuove collezioni di
arredamento outdoor. Sull’originale
palcoscenico, le creazioni firmate da
Gianluca Rossi, il direttore creativo
di Corradi Group, che coniugano
innovazione, eleganza e funzionalità.
Due modelli della linea “Foglia” di Corradi
E così va in scena un pomeriggio di
fine estate in un giardino inglese
dell’800, una famiglia seduta a bere te
e a conversare amabilmente, in un
gioco di luci e ombre. E’ l’immagine
da cui trae ispirazione la linea Foglia, che racchiude in sé un design
essenziale ma sinuoso, solido eppure
delicato. Sul palcoscenico uno show
fatto di divani, poltrone, sedie e lettini la cui struttura in alluminio, acciaio e teak richiama la trama di una
foglia, in un gioco di vuoti e pieni,
quasi un ritorno alla natura profonda delle cose.
“Ho disegnato questa linea – spiega
Gianluca Rossi – pensando alla soli-
dità che racchiudono in sé le cose
più semplici e vere. Per questo i materiali che abbiamo usato sono di
grande qualità e selezionati per durare nel tempo, ma la loro lavorazione è leggera, anche se proprio per
questo complessa e quindi molto
curata. Con la luce giusta, il ramage
di questi arredi proietta a terra ombre straordinarie, è come se l’ambiente per cui questi oggetti sono
stati pensati si fondesse con gli arredi, diventando un tutt’uno. Questa è
per me e per Corradi la vera eleganza, che si esprime solo nell’armonia
fra le cose. Non abbiamo per questo
rinunciato al fascino di un lusso sobrio e raffinato: i tessuti sono ricercatissimi e preziosi, con colori e texture di grande intensità creativa”.
Insieme a Foglia, altre linee della
nuova collezione seguono ispirazioni diverse per soddisfare tutti i gusti:
versatilità e geometria per Vinca,
semplicità e leggerezza per Narciso,
essenzialità e freschezza informale
per la linea You&Me.
“Oggi l’outdoor è vissuto come la
naturale espansione della casa - dichiara Gianmarco Biagi, Amministratore Delegato di Corradi SpA Siamo l’unica azienda nel panorama europeo dell’outdoor ad offrire
una gamma completa di prodotti
che rendono lo spazio esterno elegante, funzionale e vivibile tutto
l’anno. La grande passione per la ricerca e la sensibilità di un designer
miscelate alle competenze tecniche
che abbiamo in azienda rendono
possibile innovare, esaltare materiali, trame e tessuti per creare il mondo dell’outdoor living space Corradi – conclude Biagi, perché, come
afferma la tagline di Gianluca Rossi- “Tutto ciò che può essere pensa-
AIRKLIMA: CLIMATIZZAZIONE A COSTI ZERO
E SENZA EMISSIONI INQUINANTI
Climatizzare un intero stabilimento industriale a costi zero e senza emissioni inquinanti. È possibile
grazie alle soluzioni progettate e realizzate da Airklima, azienda bolognese che da oltre vent’anni si occupa di impianti di climatizzazione.
Pioniera delle tecnologie più innovative, Airklima è stata tra le prime aziende a realizzare negli anni
ottanta impianti a pompe di calore, a cui oggi si affiancano sistemi di recupero di energia dai
processi produttivi, cogenerazione, fotovoltaico e fonti rinnovabili.
Cambiano le tecnologie ma non l’obiettivo: garantire il benessere delle persone negli ambienti
in cui vivono raggiungendo un livello di efficienza energetica che supera in modo significativo i
livelli minimi di legge. E tutto “con un investimento non superiore a quello di un impianto tradizionale” spiega Vittorio Cossarini, consigliere delegato della società.
Uno degli ultimi progetti di Airklima riguarda l’impianto del nuovo capannone di assemblaggio Vittorio Cossarini, consigliere delegato di
della Graf, azienda di Nonantola (Modena) specializzata in automazione industriale.
Airklima
La soluzione studiata permette all’impresa non solo di azzerare i costi energetici della climatizzazione e le emissioni inquinanti, ma di ottenere un ritorno economico sull’investimento.
Il capannone, di 2.000 mq, verrà climatizzato con un innovativo impianto a pompe di calore a geotermia parziale integrato da un sistema di
recupero del calore dell’aria: il consumo di energia elettrica viene ridotto a soli 25 mila kwh all’anno, tutti autoprodotti da un impianto fotovoltaico. Non solo: poiché il costo energetico dell’edificio corrisponde a meno del 50% dei massimi di legge, un impianto fotovoltaico integrato al tetto potrà godere di un contributo in conto energia maggiorato del 30%. Graf, che ha deciso di coprire interamente il tetto dello
stabilimento con pannelli fotovoltaici, avrà un cash flow aggiuntivo di circa 45 mila euro all’anno per 20 anni.
Questo significa approccio organico alla realizzazione e ristrutturazione di stabilimenti industriali: “Il mercato offre molteplici soluzioni tecnologiche – spiega Cossarini – noi le utilizziamo in modo indipendente rispetto alle mode spesso nate in climi diversi dal nostro e soprattutto puntiamo al risultato energetico e finanziario di tutto il sistema, non solo della nostra parte”.
Molte soluzioni studiate da Airklima includono il recupero di energia che altrimenti verrebbe sprecata. Tra queste il progetto per l’impiantistica del nuovo centro prove motori di Landi Renzo, azienda reggiana leader nella costruzioni di impianti a metano e gpl per auto. Il gpl incombusto e il calore prodotto dai fumi vengono entrambi riutilizzati attraverso un sistema ad assorbimento per produrre energia termica e
frigorifera che verrà rimessa in circolo nell’impianto di climatizzazione a pompe di calore. Con l’aggiunta di un impianti fotovoltaico integrato al tetto il risultato finale sarà un nuovo centro prove totalmente autoalimentato e ad emissioni zero. Operare su una nuova realizzazione
consente di ottenere risultati eccellenti, ma spesso è possibile intervenire efficacemente anche su uno stabilimento già operativo.
Alla Magneti Marelli di Bologna Airklima ha recentemente rinnovato gli impianti climatici con un sistema centralizzato di pompe di calore di
ultima generazione. In estate il nuovo impianto utilizza il calore recuperato dal condizionamento per produrre acqua calda, per uso sanitario e industriale. Tradotto in termini economici, significa 35 mila euro risparmiati nei solo tre mesi estivi. (Silvia Saracino)
to può essere realizzato”.
DATALOGIC
Datalogic si appresta a chiudere l’anno con un trend di successo che apre
le porte al 2010. Questo grazie anche al boom del Self Shopping, che
promette bene anche perché rappre-
senta un approccio più consapevole
e responsabile alla spesa in una fase
di “nuova sobrietà”. Le ultime installazioni del pod Joya nei punti vendita italiani e internazionali (Auchan,
Atac, Esselunga, Coop, Finiper, Famila, Red Market, Delhaize, Casino
Géant, Carrefour in Francia e Belgio), hanno infatti dato risultati ec-
cezionali: ad esempio, in Auchan a
Mestre (Venezia) oltre 12mila carte
fedeltà sono state attivate a pochi
mesi dall’annuncio del progetto.
Joya è un pod di semplice utilizzo
che conosce personalmente il singolo consumatore, lo aggiorna sulla lista dei suoi acquisti, lo informa sulle
caratter istiche di ogni prodotto
FARE 9
esposto, sulle eventuali promozioni
in corso e gli permette di risparmiare tempo alle casse usufruendo dei
chioschi di auto-pagamento.
“Si tratta di un servizio unico, rivoluzionario e introvabile altrove” spiega Luigi Frison, marketing manager
sperimentale, Joya potrà essere utilizzato in vari ambienti, ad esempio all’interno dei casinò, oppure nei musei o nei cinema multisala: con un
click appariranno sullo schermo del
pod le notizie relative al quadro che
si sta ammirando, oppure la recensio-
si, cassieri, promoter o quant’altro,
rimarranno comunque un solido
punto di riferimento per effettuare
gli acquisti perché potranno fornire
quei consigli che un pod, per sua
stessa natura, non può dare. Ecco allora che sicuramente il ruolo del
personale cambia, ma in positivo,
poiché ogni operatore si trasforma in
un vero e proprio consulente, laddove viene premiata la professionalità,
l’esperienza, la conoscenza approfondita dei vari settori”.
Per quanto riguarda i dubbi circa
l’utilizzo dei dati personali registrati
dai Joya, Luigi Frison afferma che
“questa tecnologia è sinonimo di intelligenza e non di invadenza, il
cliente ha la consapevolezza di ciò
che vuole ed è sempre e solo il
cliente che conferisce il ‘permission
marketing’, il placet per far sì che il
servizio venga integralmente strutturato attorno a lui”.
DEXER
Luigi Frison, marketing manager di Datalogic Mobile EBS
di Datalogic Mobile EBS, “che offre
tutta una serie di informazioni circa
i prodotti, le promozioni, i valori
nutrizionali e le ricette, l’importo
aggiornato dello scontrino e molte
altre funzioni. La tecnologia diventa
un ausilio e una risorsa per gestire in
maniera autonoma e intelligente la
spesa, ottimizzando il tempo dedicato alla selezione dei prodotti, invece
che perderlo spazientiti in coda alle
casse”. Un’idea che piace ai clienti,
che possono migliorare il loro modo
di spendere e acquistare grazie a una
maggiore consapevolezza, rapidità e
interazione. Dopo questa fase ancora
10 FARE
ne e la trama dei film da scegliere.
Del resto, spiega Frison, siamo nell’era del “Trysumer”, ossia quella in
cui “il consumatore è entrato nell’età
adulta, poiché prima di comperare
non chiede solo specifiche informazioni sul prodotto, ma vuole anche
testarlo, confrontarlo con le varie soluzioni possibili”.
Secondo Frison, l’installazione dei
nuovi pod rappresenterà una rivoluzione copernicana che tuttavia non
esclude e non penalizza gli addetti
dei punti vendita, ma trasforma modalità operative e professionalità.“Gli
addetti all’interno del punto vendita
– spiega Frison - siano essi commes-
È il prossimo 15 dicembre la scadenza fissata dal Garante per la Protezione dei dati personali per adeguarsi al
provvedimento del 27 novembre
2008 in merito agli obblighi degli
amministratori di sistema.
Gli "amministratori di sistema", figure essenziali per la sicurezza delle
banche dati e la corretta gestione
delle reti telematiche, sono tenuti in
particolare ad adottare specifiche misure tecniche ed organizzative che
agevolino la verifica sulla propria attività da parte di chi ha la titolarità
delle banche dati e dei sistemi informatici.
Sulla base di quanto previsto dal
provvedimento e dei recenti chiarimenti forniti dal Garante, DeXer
con DedaGroup ha messo a punto i
servizi DedaLog che semplificano
l'applicazione della normativa.
Il servizio può essere erogato su tre
livelli alternativi e prevede opzionalmente l’adeguamento documentale:
DedaLog Base – Viene installato un
software di raccolta dei log su un
server del cliente e vengono confi-
Paolo Angelini, titolare di DeXer
gurati tutti i sistemi che devono produrre i log di accesso. La conservazione dei log avviene mediante scrittura su Cd-Rom a cura del cliente.
DedaLog Collection Serv i c e – Co-
BITEM, UN LEADER
NELL’INNOVAZIONE SUI MANTI STRADALI
Convinto che “ogni strada è l’ambiente che attraversa e l’economia che trasporta”, il Gruppo Bitem opera nel settore dei manti
stradali innovativi con una offerta che parte dalla consulenza e
giunge alla fornitura di leganti stradali e servizi di trasporto e posa, passando dalla ricerca e produzione di nuove soluzioni e breIl presidente di Bitem, Andrea Bonafè,
vetti. Una scelta netta per un più articolato range di soluzioni mi- con il Prof. Jorge B. Sousa di Consulpay
rate a sicurezza, ambiente, economia, qualità di vita, che caratte- International
rizza Bitem fin dalla nascita nel '98 e che l’ha portato in pochissimi anni, con le controllate Anonima Bitumi & C. e Anonima Bitumi Macerata, a divenire leader nell'innovazione del settore.
Un'esperienza importante nell'attuale situazione economica per un mercato troppo legato
a un passato in cui la reperibilità di bitumi, inerti ed energia era meno onerosa, i budget
delle amministrazioni adeguati agli elevati costi delle pavimentazioni tradizionali, e ancora
bassa era l'attenzione alle problematiche legate all'ambiente in cui il cantiere opera o allo
smaltimento di ciò che produce, comprese emissioni di CO2 e disagi a cittadini ed attività
economiche. Bitem crede che alla strada oggi servano meno materia ed energia e più qualità e prestazioni, e propone un più ampio range di soluzioni che a fronte di una riduzione di
impatto dell’intervento e della “quantità” di ciò che si posa - e quindi dei suoi costi ambientali ed economici - mirino ad ottimizzarne "qualità", durata e prestazioni. A manutenzioni e
manti di usura tradizionali, realizzati “a caldo” in spessori di 4 cm, Bitem propone di affiancare microtappeti ad aderenza migliorata di 4/8 mm, o trattamenti superficiali di circa 10/12
mm, entrambe tecniche a freddo, a bassi consumi energetici ed emissioni, che a parità di
superficie consentono manutenzioni a costi
ridotti fino al 50%, con tempi di fermo al traffico praticamente nulli. O ancora gli spessori
ridotti fino al 50% dei conglomerati realizzati
con asphalt rubber, un bitume modificato
con polverino di gomma da pneumatici riciclati che Bitem produce nella partecipata
Asphalt Rubber Italia. Nata in USA, questa
tecnologia offre resistenza e durata doppie,
volume sonoro percepito del traffico dimezzato (senza necessità di barriere fonoassorbenti), aderenza e visibilità con pioggia inTecnologie Bitem per le piste ciclabili della
riviera
crementati e incidenti dimezzati, nonché riduzioni delle emissioni di CO2, tali da consentire al preposto ente Californiano un rientro
economico (Kyoto) pari al 25% del suo budget annuo. A un’Italia ricca di risorse ambientali
che vanno valorizzate e rese meglio fruibili, Bitem ha poi offerto nuovi leganti trasparenti
come Colorbit e l’emulsione Emulcolorbit, che realizzano strade senza il nero del bitume valorizzando il naturale colore degli inerti impiegati. Soluzioni adottate in molte aree di elevato valore storico, paesaggistico e naturalistico, sia per il basso impatto che per la loro eleganza e stile.
FARE 11
ROMANO BONFIGLIOLI E IL “CAMBIAMENTO SOSTENIBILE”
Accelerare l’uscita dalla crisi è possibile se le imprese scelgono la strada del ‘cambiamento sostenibile’. Se investono per rendere durature
le riduzioni di costi e gli aumenti di competitività che si possono ottenere introducendo nuovi metodi gestionali basati sul Lean Thinking. E’
questo il messaggio che è uscito dal Lean Summit 2009 che ha portato al Kilometro Rosso, il
Parco scientifico tecnologico di Bergamo, oltre 100 imprenditori e manager che hanno ‘toccato con mano’ i risultati ottenuti in molte aziende italiane dal team Bonfiglioli Consulting di
Bologna (www.bcsoa.it).
“La quarta edizione del Lean Summit ha sottolineato la dimensione globale della crisi e insieme la convinzione che le ricette per uscirne stanno prendendo forma prima di tutto dalle imprese che ‘non si arrendono e non bloccano i piani di sviluppo’ ” afferma Romano Bonfiglioli,
presidente della società, che da oltre 35 anni promuove il ‘cambiamento mirato alla competitività’ nelle imprese italiane e ogni due anni propone i nuovi scenari. E sono, a suo avviso, imprenditori e top manager i ‘motori’ della ripresa. “In questa fase” sottolinea infatti “è decisivo
il ruolo dei vertici aziendali. Servono veri leader per guidare un cambiamento sostenibile nel
tempo ma la partecipazione di imprenditori e manager al Lean Summit 4 dimostra che le imprese italiane non stanno aspettando ‘che la crisi passi’, stanno investendo e reagendo. Avvertiamo un cambiamento di clima, in positivo, rispetto alla fine del 2008. Sono ansiose di riprendere la corsa”.
Come è strutturata oggi Bonfiglioli Consulting? “Abbiamo avviato il passaggio generazionale
con successo.” spiega Romano Bonfiglioli “Oggi sono Matteo e Michele, entrambi amministratori delegati, a guidare i piani di sviluppo. La partnership che abbiamo avviato a livello internazionale con il pool di società di consulenza Highland Worldwide si rivelerà importante
ma al tempo stesso manteniamo un forte radicamento nel tessuto industriale italiano dove
operiamo con successo da oltre 35 anni. Il team di consulenti (una cinquantina) è cresciuto in
questa ottica di continuità e sviluppo. Ogni anno ci sono nuove sfide e nuovi obiettivi e questo
impegno crea forti legami. Bonfiglioli Consulting è attiva a Bologna dal 1973 e si posiziona tra
le prime tre società italiane di consulenza per fatturato e numero di consulenti. Offre consulenza plurispecialistica e si è strutturata in 2 divisioni operative, Italia ed Estero, che operano
nelle aree: organizzazione, che ha sviluppato il lean thinking alla maniera italiana ed i sistemi
di qualità; formazione, che realizza corsi avanzati per manager e quadri; logistica, specializzata in programmi di reeingineering logistico mirati al recupero di competitività; gestione e crescita delle risorse umane. Il numero di società che si rivolgono a Bonfiglioli Consulting è cresciuto anche all’estero con positive esperienze negli Stati Uniti, Spagna, Francia e Inghilterra”.
E’ recentissimo, peraltro, anche l’ultimo libro di Romano Bonfiglioli, “Leadership e dintorni - Una storia Italiana” - Guerini & Associati, 194 pp.:
la storia di un imprenditore che diventa, lungo il suo snodarsi, un trattato sulla leadership destinato a chi leader lo è o lo vuole diventare. Il
punto di partenza è già una guida alla lettura: “Se pensate che un grande leader si debba per forza chiamare John, Jack, Bob ecc., questo libro non fa per voi, perché non vi troverete neanche uno di questi nomi e neanche una storia americana. Se invece pensate sia utile un testo
che spieghi i meccanismi e l’importanza di una gestione efficace delle risorse umane e delle organizzazioni, questo è il vostro libro” scrive
Romano Bonfiglioli.
La «storia vera» di un manager, consulente di direzione e imprenditore e, nello stesso tempo, un «agevole trattato sul management», che individua nella «leadership dinamica ed efficace» il segreto delle organizzazioni di successo.
Leadership e dintorni si rivolge a tutti i capi che «improvvisamente» si trovano a ricoprire un ruolo decisionale non avendo conoscenze adeguate; a tutti i giovani manager che aspirano a diventare leader e, in genere, a tutti coloro che desiderano approfondire il tema della leadership.
12 FARE
FARE 13
me nel Base, ma la conservazione dei
log avviene mediante l’apposizione
di una firma elettronica da parte di
DedaGroup e mediante la spedizione dei log del cliente al DataCenter
DedaGroup.
DedaLog Appliance – Viene fornito
un “Appliance” dotato del software
di raccolta dei log e configurato per
la produzione in automatico di CdRom con i log raccolti. Deve essere
effettuato un intervento per la configurazione di tutti i sistemi del cliente che devono produrre i log di accesso. La conservazine del supporto
fisico generato dall’appliance è a cura del cliente.
DOC - DedaLog Doc – Il provvedi-
mento del Garante prevede che l'attribuzione delle funzioni di amministratore di sistema debba avvenire
previa valutazione delle caratteristiche di esperienza, capacità e affidabilità del soggetto designato, il quale
deve fornire idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni
in materia di trattamento. La designazione deve essere individuale,
pubblicizzata all’interno dell’organizzazione e riportata sul DPS. Il
servizio provvede a modificare la documentazione del cliente secondo le
indicazione del Garante.
A differenza di altre soluzioni analoghe, la raccolta dei log riguarda anche i sistemi AS/400 IBM.
ILIP
Certamente nel medioevo non faceva notizia né il biologico, né l’ecocompatibile. Ma nel 2009 le cose
cambiano: grazie alla partnership
con ILIP, la tradizionale rievocazione storica “Spada dei Contrari” ha
adottato piatti e bicchieri che possono essere smaltiti in natura senza
alcun effetto sull’ambiente. Organizzato dall’Associazione Borgo
Castello nel borgo medievale di Savignano sul Panaro, “Spada dei
Contrari” ha così utilizzato per i
menu enogastronomici la linea ILIP
Bio, stoviglie monouso in PLA (acido polilattico), ossia un polimero
BONONIA VIAGGI: 40 ANNI “NON-STOP”
“Veniamo da lontano per portarvi in ogni luogo”. E’ questo lo slogan di Bononia Viaggi, agenzia bolognese che nel 2009 celebra il 40° anno di
attività nel mercato turistico emiliano-romagnolo. “Un traguardo importante, ma soprattutto un bel giro di boa – dice Paolo Busi -: oggi più
che mai nel nostro settore occorre rimboccarsi le maniche e ripartire, innovando”. Creata nel marzo 1969 da tre soci che prima lavoravano
alla storica Cit, Walter Marchi, Primo Tabaroni e Bruno Cinelli, l’agenzia viaggi di Galleria del Toro di strada ne ha fatta parecchia. Iniziando
dalla sede. Paolo Busi entrò nel 1974, quando i metri quadrati erano 40. Vide l’allargamento sul fronte della strada e ai piani superiori, e dopo
25 anni, quando non c’era più possibilità d’ampliamento, optò per il trasferimento in Piazza dei Martiri. Era il 2000 e il modo di viaggiare era
cambiato radicalmente. “Fino ai primi Anni ’90 lavoravamo come una classica agenzia viaggi e offrivamo servizi a 360°, dal biglietto del treno
al giro del mondo – racconta Busi -: poi ci fu il boom industriale e le aziende iniziarono a guardare oltre l’Europa per sviluppare business. Abbiamo creduto in queste imprese e nella loro voglia di muoversi alla conquista dei mercati americani e asiatici, e siamo cresciuti con loro, specializzandoci nel segmento Business Travel & Incentive”. La chiave di volta? “Restare
al passo coi tempi – dice Busi, direttore di Bononia Viaggi dal
Lo stor ico logo di Bononia Viaggi, il 1990 e presidente dal 2000 -: negli Anni ’80 abbiamo avuto la
Baiocco, moneta da 12 denari emessa dal lungimiranza di automatizzare il servizio di biglietteria aerea e
XV secolo fino al 1865, un soldo d’ar- poi, appena le tecnologie l’hanno consentito, abbiamo adotgento che imitava il grosso Bolognino.
tato il sistema elettronico”. La carta vincente? “I nostri clienti, che per più di trent’anni hanno rappresentato l’unico veicolo pubblicitario. Abbiamo sempre curato la qualità del servizio e poi allargato il raggio d’azione alla regione, ma l’acquisizione di nuove aziende avveniva perlopiù tramite passaparola”. 40 anni ‘suonati’, 29 dipendenti, 27 milioni di euro di fatturato nel 2009: come fronteggia il periodo di crisi Bononia Viaggi? “Seguendo
la strategia dell’informatizzazione e dotando la clientela di strumenti self-booking 24 ore su 24, così da velocizzare
le operazioni di prenotazione ottimizzando il budget e abbattendo i costi di gestione. In passato costruivamo i viaggi insieme al cliente, oggi però possiamo guardare più lontano”. (Valentina Righi)
14 FARE
FARE 15
naturale derivato dalla fermentazione dell’amido di mais, 100% biodegradabile. La ILIP, che è nata proprio nel comune di Savignano sul
Panaro oltre 40 anni fa, per poi
trasferirsi a Bazzano, produce diverse gamme di stoviglie e imballaggi per ortofrutta in plastica tradizionale, PET, e, in misura sempre
crescente, in materiali ecocompatibili e biodeg radabili al 100%.
“ILIP è stata una delle pr ime
aziende a livello mondiale ad utilizzare il PLA e a investire sulla ricerca di materiali ecocompatibili,
facendosi portavoce di una sensibilità e di un’esigenza sempre più
sentita a livello globale – spiega
Ermanno Brancolini, responsabile
commerciale per il comparto monouso di ILIP – Siamo molto contenti di poter condividere con i
comuni a noi più vicini l’attenzione alla salvaguardia ambientale”.
E recentemente tutta la gamma di
imballaggi ortofrutta in PLA prodotta da ILIP ha ottenuto il marchio del
CIC, Consorzio Italiano Compostatori, che garantisce che tutti i prodotti sono al 100% riciclabili, biodegradabili e compostabili.
16 FARE
INFOLAB
Continua il successo dell’architettura
IT firmata Infolab. Le soluzioni altamente tecnologiche fornite dall’azienda bolognese sono state scelte
infatti anche da Giesse e Celli per
virtualizzare il sistema informatico,
semplificare i processi e rendere più
flessibile l’organizzazione interna. I
nuovi sistemi determinano maggiori
prestazioni e affidabilità, una migliore protezione della sicurezza dei dati
e un aumento dell’efficienza della
gestione IT.
disagi per gli utenti, inoltre affianca
le aziende durante la gestione del
progetto, condividendo competenze e know how con lo staff.
“Il punto di forza della nuova architettura virtualizzata è la flessibilità. –
spiega Mauro Bizzo, Systems &
Network Manager alla Giesse – Disponiamo oggi di capacità di elaborazione e storage in abbondanza, per
cui siamo in grado di soddisfare senza problemi le esigenze attuali e la
crescita prevista per il prossimo futuro. L’elevata disponibilità dei sistemi
HP è essenziale per garantire la continuità dei servizi IT e il buon funzionamento di tutti i processi che
ruotano intorno al data center”.
Il cuore pulsante dell’attività Infolab
Ogni caso è una storia a sé: prima
si valutano esigenze e opportunità
del sistema informatico, progettando gli interventi con stime di costi
e risultati. Quindi Infolab che è HP
Gold Preferred Partner, dedica mesi
di lavoro per implementare il nuovo sistema evitando interruzioni o
“Siamo molto soddisfatti del sistema informatico realizzato da Infolab. – racconta Gianluca Di Angelo,
Responsabile controllo di gestione
e coordinatore dei sistemi informatici presso Celli SpA – Le soluzioni
di storage EMC e di virtualizzazione VMware hanno migliorato sensibilmente le prestazioni e ci permet-
FARE 17
CAT CORSINI: IN INDIA
LA SUA ECCELLENZA TECNOLOGICA
Ci sono solo due players che si contendono il mercato mondiale delle macchine automatiche
speciali “customerizzate” indirizzate alle cartotecniche. Uno è la Cat Corsini. Che recentemente ha saputo distinguersi dal suo competitor realizzando un impianto davvero all'avanguardia: un palletizzatore che si interfaccia con una macchina di stampa ad altissima velocità
(350 m/min). Sfidando un mercato in continua espansione nel quale la rapidità del processo produttivo è sempre più importante.
E la splendida, e unica, fuoriserie è stata venduta, in partnership tecnica con la
Bobst Group, alla compagnia indiana ITC Packaging, leader nel settore, dopo
una lunga fase di messa a punto e collaudo (ci sono voluti ben 14 mesi per
completare il lavoro dal momento in cui è stato siglato il contratto nel 2007).
“La linea esportata in India è la top reference. Ciò significa che non esiste nulla al mondo di così performante – spiega orgoglioso Ivano Corsini, alla guida dell'azienda assieme al padre Giuseppe, colui che l'ha fondata nel 1972. “Inoltre questa macchina ha funzioni aggiuntive a quelle
di palletizzazione, quali il controllo qualità e la possibilità di inserimento delle pile già bandellate”. Un
prodotto capace di soddisfare i più elevati standard qualitativi e le più severe norme del mercato del tabacco, che è attualmente il settore trainante della cartotecnica in termini di volume degli affari, seguito
dal food, dalla farmaceutica e dalla cosmetica. E non ultimo, dal particolare mercato di nicchia delle
Ivano Corsini, titolare insieme al
padre Giuseppe della Cat Corsini banconote dove l'azienda ha realizzato impianti di raccolta, fascettatura, bandellatura e inscatolamento,
destinati alle principali banche nazionali e alle più importanti sale-conta. La filosofia della Cat Corsini è
realizzare un vestito su misura, con soluzioni modulari adattabili ad ogni esigenza del cliente (“le macchine sono tutte diverse l'una dall'altra,
sia a livello di lay-out che di configurazione e, quando va bene, si arriva a cambiare solo il 30% dell'impianto”). L'abito sartoriale è in grado di
adeguarsi anche alle specifiche richieste del cliente sull'ottimizzazione dello spazio disponibile. E come precisa il suo titolare: “Il nostro principale competitor fa un prodotto meno flessibile, sicuramente non completamente customerizzato, che costa meno ma occupa più spazio.
Vende quasi il triplo di noi, però gli impianti più tecnologizzati sono i nostri”.
E proprio per questo motivo nel contratto siglato tra la Cat Corsini e l'ITC Packaging è prevista anche la formazione in loco di tecnici specializzati alla manutenzione, oltre alla possibilità di risolvere eventuali problemi intervenendo direttamente dalla sede di Pontecchio Marconi, in
tele-service.
“Ciò che manca alla nostra azienda – spiega Corsini – è l'energia per sostenere finanziariamente lavorazioni così lunghe e onerose (il prezzo
del palletizzatore venduto in India è di oltre un milione di euro). Quindi abbiamo pensato di puntare su una nuova linea di produzione: lo
stacker (ovvero l'impianto che permette di creare la pila perfetta prima della palletizzazione). Ne abbiamo già installati due in Germania con
enorme successo. Questo prodotto ha una potenzialità di mercato di 10-12 l'anno”.
Ma ciò che più si augura per il futuro é “ fare squadra con aziende locali interessate ad entrare in partnership tecnica, commerciale o finanziaria con la Cat Corsini. E in quest'ottica Unindustria potrebbe assumere un ruolo determinante”. (Barbara Bertuzzi)
tono di pensare al futuro con serenità, consapevoli che la nuova architettura potrà evolvere in sintonia
con le nostre esigenze, con investimenti economici contenuti e proporzionali alle variazioni necessarie”.
18 FARE
INVER
Inver dirotta la crisi grazie alle vernici a basso impatto ambientale. Al
gruppo bolognese Trenitalia ha infatti ordinato vernici idrosolubili per
230 carrozze, per un valore comples-
sivo di oltre 200 milioni. Quello delle vernici idrosolubili è un business
che va, appunto, come un treno: la
richiesta di vernici a basso impatto
ambientale è in continuo aumento a
livello mondiale. Di questa nuova
tendenza si sta avvantaggiando pro-
FARE 19
FINMATICA FESTEGGIA I 40 ANNI
Pochi sapevano cos’era un computer, e ancora meno ne possedevano uno, quando nel settembre del 1969 Giuseppe Gualtieri,
direttore di produzione di una piccola fabbrica di Bologna, ebbe
l’intuizione di investire nell’elaborazione telematica dei dati gestionali.
Fu così che, lasciato il proprio posto di lavoro, fondò la Data
Processing, la prima azienda di quello che, molti anni dopo, sarebbe diventato l’attuale gruppo Finmatica ovvero la holding
delle sei aziende: Data Processing, Ads, Systematica, Hmo, Cybercom, e Sparknet..
Giuseppe Gualtieri iniziò la sua attività “noleggiando” per poche
ore al giorno l’elaboratore di una delle poche aziende bolognesi
Domenico Gualtieri, presidente di
che ne possedevano ma, già nei primi anni ‘70 fu in grado di acFinmatica
quistarne uno per la propria sede di via del Lavoro 17 e, sul finire dello stesso decennio, diede inizio alla commercializzazione
delle proprie soluzioni software sui primi mini elaboratori.
Da allora, sempre nella stessa sede, il Gruppo guidato dalla famiglia Gualtieri non ha mai
smesso di crescere, “nemmeno in tempo di crisi” assicura il presidente di Finmatica, Domenico Gualtieri, che si prepara a brindare ai quarant’anni.
“Oggi siamo fra i principali produttori di software sul territorio nazionale”, afferma Gualtieri,
e spiega che la ricetta vincente “è la politica dei piccoli passi”. E piccoli passi significa anche investire costantemente nella ricerca, settore al quale il gruppo in media dedica ogni
anno il 10% del fatturato. “Il nostro valore reale non è rappresentato dai prodotti, ma dalle
persone e dal loro know how”.
Con le sue quattro sedi (Bologna, Catania, Catanzaro e Legnano) e i suoi 260 dipendenti,
oggi Finmatica offre soluzioni software, servizi e sistemi informatici alle aziende private, alle
amministrazioni pubbliche e alle sanità su tutto il territorio nazionale. Sono 300 i Comuni italiani che si avvalgono della tecnologia di Finmatica per la gestione dei processi e la cooperazione, 100 le aziende sanitarie (tra cui il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna), 31 le
Province, per un totale di circa 10.000 persone che ogni giorno utilizzano i servizi del gruppo.
“Produciamo software in grado di semplificare i processi e far condividere le informazioni”,
spiega il presidente. Si tratta di soluzioni sempre proiettate verso le nuove frontiere tecnologiche, caratterizzate dalla forte integrazione fra i diversi sottosistemi, dalla facilità d’uso, e
dall’ingegnerizzazione nel disegno delle soluzioni.
“I nostri punti di forza” continua il Presidente “sono la fidelizzazione dei collaboratori e dei
clienti, l’immagine consolidata sul mercato, l’età media molto bassa dei nostri dipendenti e
l’elevato dinamismo. L’insieme di queste caratteristiche ci ha permesso di attraversare anche l’attuale crisi quasi senza accorgersene, anzi, registrando una crescita sia in termini di
dimensioni sia di mercato. Siamo certi che il fondatore, Giuseppe Gualtieri, che purtroppo ci
ha lasciati nel 2005, sarebbe contento di constatare come gli eredi continuano nella sua
missione consapevoli delle sfide e delle opportunità che un mercato fortemente dinamico,
come quello informatico, comporta”. (Elena Boromeo)
20 FARE
prio il gruppo bolognese leader europeo del settore, che dopo l’importante commessa di Trenitalia intravede un futuro molto promettente.
L’Ad di Inver, Giovanni Domenichini, racconta: “da più di 40 anni puntiamo sulle gamme a basso impatto
ambientale che oggi rappresentano
Lo stabilimento della Inver a Minerbio
quasi il 90% della nostra produzione,
e in particolare sulle vernici idrosolubili e in polvere: un mercato, quest’ultimo, che in Europa ammonta a
circa 400.000 tonnellate di cui noi
deteniamo il 7%”.
Lo sviluppo attuale di Inver deriva
anche dall’acquisizione, a fine 2008,
degli stabilimenti della multinaziona-
Il reparto in cui si preparano le vernici idrosolubili
le svedese Becker specializzati in
vernici in polvere, situati, oltre che
all’Aquila, anche in Francia, Regno
Unito e Polonia. Questo ha portato
a un raddoppio del business in questo settore – con l’acquisizione automatica di clienti di prestigio come
Eden Industries e Muskita Aluminium – e la conquista del quarto posto assoluto in Europa. “Il passo successivo sarà portare anche qui le idrosolubili – rivela Domenichini – per
Una fase del controllo qualità alla Inver
partire alla conquista dell’Europa”.
Per quanto riguarda la commessa da
parte di Trenitalia, si tratta di verniciature per undici Freccia Rossa
ETR500 da 30 milioni di euro ciascuno e tredici complessi ALE, convogli “leggeri” a due o a quattro carrozze atti al trasporto locale. L’ordine
segue una disposizione interna che
ha ratificato l’abbandono del vecchio
sistema di verniciatura con solventi
per sposare quella idrosolubile: un sistema che dunque verrà perseguito
anche in futuro, con ulteriori positive ricadute per l’azienda bolognese.
Sei degli undici Freccia Rossa sono
già stati verniciati con ciclo interamente idrosolubile, e il risultato in
termini di abbattimento delle emissioni è stato così rilevante che Trenitalia ha dato l’ok per testare i prodotti Inver su un prototipo dell’ETR
I 40 ANNI DI GAMMARAD ITALIA,
LEADER NELLA STERILIZZAZIONE
Gammarad Italia (www.gammarad.it) compie quest’anno quarant’anni di attività.
L’azienda, che opera nel settore della sterilizzazione
con i raggi gamma, ha voluto festeggiare l’evento in- Un momento del messaggio di benvenuto
sieme ai suoi Clienti, invitandoli nello stabilimento di dell’Amministratore Delegato Luigia Irti,
prima della premiazione dei Clienti Storici
Minerbio, in provincia di Bologna.
La giornata ha visto la partecipazione di numerosi
ospiti, tra i quali il Sindaco e vice Sindaco del Comune
di Minerbio, Lorenzo Minganti e Roberta Bonori; Luigi
Tagliapietra per A.F.I.; Davide Perego per Assobiomedica; Giordano Baietti, Consigliere Delegato di Unindustria Bologna all’ambiente e al territorio. L’evento,
aperto da un messaggio di benvenuto del Presidente,
Emilio Iaia, è proseguito con la premiazione di 15
Clienti Storici, 2 dei quali con più di 35 anni di collaborazione.
Mostra allestita nello spazio dedicato all’arPer questa particolare ricorrenza è stata ospitata al- cheologia industriale; in esposizione opere
create dagli studenti dell’Accademia di Belle
l’interno dello stabilimento, nello spazio dedicato alArti dell’Aquila
l’archeologia industriale, un’esposizione di opere
create dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Il progetto si inserisce nella filosofia generale di azioni che l’azienda da anni sviluppa per sostenere progetti di ricerca, iniziative sociali ed eventi culturali. In particolare, questo allestimento fa parte degli interventi che Gammarad Italia sta realizzando a sostegno
delle realtà culturali colpite dall’evento sismico del 6 Aprile 2009.
Il ricavato della vendita delle opere sarà totalmente riconosciuto agli studenti per il proseguimento degli studi.
Con l’ occasione Gammarad Italia ha mostrato agli intervenuti le novità riguardanti il restyling dell’immagine aziendale, completamente rinnovato il logo, e del servizio di logistica
(Warehouse Management System), gestito da un sistema informatizzato certificato secondo le norme FDA 21 che rappresenta un efficace complemento del core business aziendale.
L’impianto di sterilizzazione di Gammarad Italia, unico in Italia, permette il trattamento dei
prodotti confezionati su pallett, quali, ad esempio, i dispositivi medici monouso, il packaging
primario per i settori farmaceutico, alimentare e cosmetico, ivi compresi le chiusure e i contenitori destinati al confezionamento in asettico.
485 Frecciargento, nell’ottica di un
sempre più proficuo rapporto di collaborazione.
“Negli ultimi tempi diversi player
nazionali si sono convertiti all’idrosolubile – commenta Domenichini –
ma il nostro patrimonio di compe-
tenze ed esperienza continua a fare
la differenza. Inver è pronta a fare
fronte alla crescente domanda con
una produzione che allo stato attuale
è di 25 milioni di chili annui, ma
che raggiungerà i 35 milioni entro il
triennio, generando per allora un
FARE 21
turnover che supererà, secondo le
nostre previsioni, i 150 milioni”.
Una tendenza in atto anche all’estero, da dove proviene il 50% del fatturato del Gruppo che conta quattro
sedi commerciali in Francia, Germania, Slovenia e Russia, e una rete distributiva che si estende in tutta Europa, fino a toccare le principali città
del bacino del Mediterraneo.
KONDEL - ACCADEMIA DEL
BENESSERE
Si sono aperti i lavori dell’Accademia del Benessere. Questa nuova avventura imprenditoriale, fondata da
Cristina Condello, propone alle imprese soluzioni innovative di forma-
I percorsi formativi dell'Accademia del Benessere a Villa Ranuzzi Cospi
zione esperenziale ed emozionale.
L’obiettivo comune è lo sviluppo a
360° della persona: vivere meglio per
lavorare meglio e produrre di più.
I corsi e i percorsi di formazione so-
22 FARE
no personalizzabili a seconda delle
esigenze di imprese e dipendenti, e
possono essere organizzati anche direttamente in azienda. Altrimenti, la
sede designata per i corsi è Villa Ranuzzi Cospi, una cornice perfetta per
un appuntamento formativo fuori
dal comune. Qui dipendenti e manager potranno immergersi in esperienze formative emozionali, che
puntano innanzitutto a migliorare il
benessere dei singoli e conseguentemente a migliorare i risultati individuali e di gruppo nell’ambiente di
lavoro. L’Accademia propone dunque una serie di soluzioni concrete e
piacevoli per potenziare i talenti,
promuovendo la cultura del benessere come strumento di crescita.
Lo stuzzicante menù dei percorsi
formativi si differenzia a seconda dei
vari ambiti aziendali, distinguendo
anche tra benessere organizzativo e
personale-professionale. Nel settore
del marketing, ad esempio, si affrontano tematiche come il marketing
multisensoriale e il new business,
imparando ad affrontare i tempi di
crisi nelle piccole aziende, ad ascoltarsi per ascoltare e a premiare e fidelizzare il mercato.
Nell’ambito della vendita, si spazia
dall’estetica alla neuro-vendita, dalla
qualità del servizio all’arte della seduzione che porta dai preliminari al
contatto telefonico.
Per ar monizzare e valor izzare i
gruppi di lavoro, invece, una serie di
proposte puntano sul gioco (anche
in versione out-door), la musica e
l’improvvisazione teatrale.
I percorsi o gli eventi for mativi
emozionali potranno essere progettati su misura per rispondere alle esigenze e agli obiettivi aziendali, con
un occhio di riguardo anche per le
piccole e medie imprese e i loro collaboratori.
MACRO GROUP
Macro Group SpA, con sede a Bologna, opera nel settore dell'Information & Communication Technology
da oltre 20 anni ed è specializzata
nello sviluppo di soluzioni applicative e tecnologiche per la gestione
d’impresa; da sempre si caratterizza
per la capacità di affrontare progetti
di elevata complessità tecnologica.
Mantenere una posizione d'avanguardia è, da sempre, una prerogativa di Macro Group nello sviluppo
delle sue attività, ed è per questo
che, anche in un periodo particolarmente delicato dal punto di vista
economico - finanziario come quello che la realtà Italiana, e non solo,
sta attraversando, da qualche settimana ha formalizzato l’acquisizione
della società Sofora Informatica Srl,
con sede a Silea (Treviso),“la cui vo lontà di crescita si è incontrata con la
prospettiva di sviluppo territoriale di
Macro Group SpA”.
Questo nuovo e importante investimento è finalizzato, oltre che a con-
solidare le relazioni con i propri
clienti e partners, a sviluppare nuovo
business in un’area particolarmente
strategica come il Veneto, già suppor-
FARE 23
GOLF CLUB BOLOGNA,
CINQUANT’ANNI DI SPORT ED ELEGANZA
Mezzo secolo di storia per il Golf Club Bologna, che ha festeggiato proprio quest’anno il cinquantesimo anniversario della sua fondazione. In una cornice memorabile
fatta di eleganza, musica e stile, il Presidente Filippo Sassoli de Bianchi ha ripercorso insieme ai soci la storia del club fin
dalla sua ideazione. Fu infatti il Conte
Achille Sassoli de Bianchi ad averne l’idea, prendendo spunto da una vacanza a Il taglio della torta per festeggiare i 50 anni del
Cortina D’Ampezzo dove, per la prima vol- Golf Club
ta, vide un campo da golf. Oggi in Italia
esistono oltre trecento circoli, ma nell’anno di fondazione, il 1959, ce n’erano solo una ventina.
Per rivivere la nascita del club, è stato realizzato un volume che raccoglie documenti di grande inLo splendido green del Club di Crespellano
teresse, tra cui il progetto e i disegni delle prime buche, la costruzione della Club House, le vittorie
e gli eventi fino ai giorni nostri.
Nel nostro paese il Golf Club Bologna è divenuto nel tempo sinonimo di prestigio e di storia. A
livello agonistico, infatti, gli atleti del Club hanno ottenuto i più importanti risultati a livello Nazionale ed Internazionale e le vittorie più significative sono scritte in maniera indelebile nei tabelloni affissi all’interno della Club House. Ancora oggi al Golf Club Bologna sono iscritti diversi giocatori delle squadre nazionali: Luca Baraldini in quella maschile, Francesca Perini,
Margherita Magri e Alessia Knight in quella femminile.
Una delle manifestazioni per celebrare il
Nel corso di questi ultimi anni il circolo ha anche dato un grande impulso al settore giovanile, cinquantenario del Circolo
sempre più accattivante perchè in grado di coinvolgere genitori e figli in un’attività sportiva
immersa nel verde. Grazie all’impegno del capitano Luca Veronesi e dei professionisti Andrea
Basciu, Mauro Bianco e Bruno Ghezzo, il Club dei Giovani oggi conta oltre 60 iscritti; qualcuno ha già raggiunto il famoso “handicap”, altri
sono agli esordi.
Una storia, quella del golf e del Golf Club Bologna, che non smette di affascinare grazie al suo connubio tra eleganza ed etichetta, aggregazione e agonismo.
tata dal superbo lavoro di team della
controllata Macro Verona, incrementando così le economie di scala.
Nell’ambito del processo di espansione in atto si sta valutando, inoltre,
l’acquisizione di una quota societaria
significativa di un’azienda con sede
ad Ancona, già partner, che consentirebbe un’incisiva capillarità di rapporti commerciali, sul territorio delle Marche, funzionali allo sviluppo
delle attività del Gruppo Macro.
L’AD Roberto Anderlini commen-
24 FARE
ta: “anche se la crisi economica e finanziaria intervenuta ha duramente
messo alla prova molte realtà aziendali a noi vicine, questa nuova acquisizione consentirà al Gruppo di
consolidare il fatturato di 10 Milioni di Euro, previsto per l’anno
2009, raccogliendo la sfida di investire nuove risorse nello sviluppo di
importanti progetti tecnologici in
una regione che si è sempre dimostrata fonte di grande r icchezza
umana”.
MAYA
BEAUTY ENGINEERING
Maya Beauty Engineering è una
realtà particolarmente interessante
nel panorama imprenditoriale italiano: il fondatore è Alberto Guillaume
che nel 1988 decide di impegnarsi
nella produzione di macchinari per
la rimozione “dolce” e non invasiva
di inestetismi cutanei. Il progetto riscuote subito grande successo in diversi paesi del mondo dove queste
LUGO TERMINAL: PUNTARE ALLO SVILUPPO
ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI NUOVE INFRASTRUTTURE
Una concreta e realistica riflessione su quali modelli siano da applicare ed adottare per colmare il fortissimo gap in ambito logistico che il
nostro Paese subisce da decenni, non può prescindere dalla valutazione di nuovi progetti e dalla realizzazione di nuovi investimenti.
E’ questa la direzione che Enzo Poli – presidente di Lugo Terminal – continua ad
indicare a chi come lui, si occupa di logistica e crede nello sviluppo del sistema
paese.
Il terminal di Lugo è in costante crescita, e questo è il suo punto di forza: è oggi
pienamente operativa la piattaforma intermodale di Giovinazzo (Bari), sulla quale
sono operativi tre treni settimanali, che utilizza la piattaforma di Lugo non solo come punto di raccolta/distribuzione ma anche come hub di rilancio per il collegamento con l’intera Europa.
Altra importante sfida nel futuro della Lugo Terminal sarà la capacità di attirare
ed attivare collaborazioni e sinergie con i grandi operatori della logistica internazionale: questa è una scelta indispensabile perché in una economia di scala internazionale e globale, non è più possibile lasciar spazio a strategie di carattere
localistico e provinciale.
Il significato di logistica è ben più ampio del solo trasporto delle merci, per questo
Lugo Terminal, in un’ottica di opportunità di crescita per le imprese, ha sviluppato
un’ offerta di servizi correlati in grado di creare valore aggiunto: impianto di confezionamento per merci sfuse (materiali inerti / pellet / granaglie / prodotti granu- Vista dall’alto di Lugo terminal
lari in genere) con una capacità produttiva di 20 tonns/ora e un impianto di scarico a gravità per vagoni contenenti merci sfuse (granaglie / fertilizzante / materiali
inerti, etc) con una capacità di scarico di circa 200 tonns/ora.
L’adeguamento dell’Italia agli standard europei in ambito logistico deve assolutamente passare con l’attribuzione del ruolo principale ai gestori delle infrastrutture, siano esse pubbliche o private, pur nella consapevolezza che le infrastrutture sono solamente un pre-requisito necessario ma non sufficiente, che si deve poi concretizzare in un rapporto costo/efficienza dei servizi sostenibile.
apparecchiature vengono esportate;
l’ingresso in azienda delle due figlie
di Alberto, Isabella in qualità di Presidente e Marina in qualità di amministratore delegato, portano nuove
idee e grande energia.
Maya Beauty diventa uno dei primi
gruppi italiani nella produzione di
tecnologie per l’estetica: animata dalla ricerca per l’eccellenza ha perfezionato ad oggi la tachipercussione,
la propulsione di ossigeno, l’Oxyendodermia, il massaggio connettivale.
La grande “sfida” di Maya Beauty,
confermata da studi scientifici e test,
è la rivoluzione estetica dell’ossigeno
iperbari c o: già utilizzato in campo
chirurgico per le sue proprietà antibatteriche e per la capacità di rivitalizzare la circolazione, oggi può essere utilizzato in campo estetico per
trattamenti viso e corpo rigeneranti,
di lunga durata e non invasivi.
Da pochi anni, forte di una lunga
esperienza nel mercato estero, Maya
Beauty si rivolge al mercato italiano:
partner all’evento “Aziende per la
Pelle” nell'aprile 2008, ha presentato
la sua tecnologia anche nell’ambito
di un evento alla 66° edizione della
Mostra del Cinema di Venezia riscuotendo molto interesse tra il pubblico internazionale accreditato alla
kermesse che ha potuto provare un
“assaggio” di trattamento-viso.
In settembre, nella sede di Bologna
in Via Collamarini, alla presenza di
un numeroso pubblico di proprietari
di centri estetici e centri benessere
una nuova presentazione della Propulsione d’Ossigeno, l’unica vera novità oggi nel mondo dell’estetica.
FARE 25
Da sempre MBE non si limita a fornire prodotti di qualità ma stabilisce
con i clienti rapporti ravvicinati e li
accompagna passo passo verso obiettivi ambiziosi. Lo stile MBE può essere sintetizzato in 5 valori: l’utilizzo
di metodi naturali, il rispetto per
l’ambiente, la sicurezza, la qualità e
l’etica sociale.
(w w w.mayabeauty. c o m).
MINERVA EDIZIONI
A dieci anni dalla sua scomparsa, Bologna e la Minerva Edizioni rendono
raccoglie testi di Mario Soldati e foto del figlio Volfango dedicati all’Emilia Romagna e ai suoi protagonisti: luoghi, vini, sapori, personaggi
del passato e amici “illustri” dello
scrittore. Un modo di ricordare l’amore di Soldati nei confronti della
nostra regione, e celebrare un grande
profeta e pioniere nell’opera di scoperta e valorizzazione dei vini, dei
prodotti agroalimentari di qualità e
dei valori umani, sociali e culturali
che essi rappresentano.
E proprio al legame tra Soldati e il
territorio emiliano-romagnolo si
1967 come reparto corse legato a
Ducati. Negli anni ’70, ’80 e ’90,
NCR conquista la fama e il prestigio
di essere riconosciuto nel mondo
come il marchio che ha contribuito
alla storia sportiva di Ducati. Ricordiamo la vittoria del primo titolo
mondiale nel 1978 al T.T. dell’Isola
di Man con Mike Hailwood in sella
alla NCR-Ducati 900SS.
Oggi il marchio NCR appartiene al
Gruppo Poggipolini, azienda bolognese fondata nel 1950 e leader
mondiale nelle lavorazioni meccaniche ad altissima precisione di mate-
Michele Poggipolini circondato dalle storiche moto che hanno fatto la gloria del marchio NCR
Due immagini della mostra che Minerva
Edizioni ha dedicato al grande Mario Soldati
omaggio a Mario Soldati. Presso il
Palazzo dell’Archiginnasio è infatti
stata allestita una mostra per celebrare questo grande interprete dell’identità italiana, narratore, giornalista,
regista e autore televisivo che ha lasciato opere memorabili in letteratura, nel cinema e nella televisione. All’interno dell’iniziativa, la presentazione del libro “Viaggio in EmiliaRomagna”, edito da Minerva, che
26 FARE
ispirano due delle quattro sezioni
della mostra: foto scattate durante le
riprese del film “La donna del fiume”, interamente girato nella zona
di Comacchio nel 1954, e altre che
illustrano il “viaggio d’assaggio” intrapreso da Soldati negli anni 70. Il
percorso espositivo ripercorre anche
la vita e il lavoro del’artista attraverso
immagini e testi con la sezione “La
scrittura e lo sguardo”, per poi scendere nella sfera più intima e privata
con il progetto “Lo charme di una
disarmante quotidianità”.
NCR
NCR nasce a Borgo Panigale nel
riali come titanio, alluminio, super
acciai e altre leghe leggere principalmente per i settori F1, automotive
ed aeronautica.
Il Gruppo Poggipolini ha così trasformato lo storico reparto corse
NCR in un atelier esclusivo dove si
costruiscono moto da corsa realizzate a mano applicando la massima
tecnologia meccanica e un ampio
catalogo di parti speciali per elaborare ogni modello Ducati. “Pura arte
meccanica per i Ducatisti”. Questo è
il motto in NCR, ovvero offrire ai
Ducatisti il massimo, moto che rappresentano l’elevazione allo stato
dell’arte dei modelli Ducati e accessori per consentire a tutto il mercato
FARE 27
IN CINA E IN FRANCIA LA TECNOLOGIA MICRO-VETT
La tecnologia imolese conquista la Cina e si
fa largo anche in Francia. Grazie agli accordi
con il Hawtai Group, la Micro-Vett si occuperà dello sviluppo di due progetti molto ambiziosi: un sistema di trazione elettrica, destinato al Suv Santa Fe della Hyundai, e un sistema a trazione ibrida per altri veicoli prodotti dal gruppo cinese. Questa collaborazione rafforza notevolmente il processo di internazionalizzazione di Micro-Vett, ponendo l’azienda imolese al centro del mercato del veicolo elettrico che intravede un futuro sempre più incoraggiante. Il governo cinese ha
infatti stabilito che nel 2011 il paese dovrà
contare ben 500 mila veicoli elettrici, pertanto le aziende stanno ricercando la tecnologia migliore per sviluppare questo mercato e
per entrarci come protagonisti. Rispetto alle
grandi case automobilistiche, in gran parte
ancora ferme allo sviluppo di prototipi, il
grande vantaggio della Micro-Vett è che
produce veicoli che possono già andare sulla strada.
Una stretta di mano tra il presidente di Hawtai Group Oltre alla Cina, anche Francia e Stati Uniti
e Gaetano Di Gioia, presidente di Micro-Vett, sancisce
stanno progressivamente investendo in quel’accordo tra il Gruppo cinesee e l’Azienda imolese
sto nuovo settore dell’automobile. Il governo
francese, ad esempio, punta ad acquistare
100 mila veicoli elettrici e a finanziare anche le industrie che portano a termine i relativi progetti. E, anticipa il vice presidente di Micro-Vett, Massimiliano Di Gioia, l’azienda di Imola ha
già accordi con un’importante industria francese per l’assemblaggio dei veicoli Mirco-Vett
in Francia. Una strategia che, secondo Di Gioia, consente di valorizzare l’engineering decentrando la parte produttiva nei Paesi dove la domanda è maggiore. All’interno della MicroVett, infatti, solo metà dei lavoratori sono dediti alla produzione, mentre l’altra metà si occupa di ricerca e sviluppo: un investimento che ha portato l’azienda ad essere tra le prime al
mondo per l’aggiornamento tecnologico e lo sviluppo dei veicoli elettrici.
Purtroppo in Italia non c’è stato finora un impegno concreto da parte delle istituzioni nei
confronti di questo mercato, mentre i consumatori sono spesso poco informati e sensibilizzati su questi temi. Eppure, spiega Massimiliano Di Gioia, centrali come quella Hera di Imola
sono in grado di alimentare migliaia di veicoli. Non solo, ma il consumo notturno di energia,
come sarebbe nel caso dei veicolo elettrici, aumenterebbe l’efficienza complessiva della
centrale. Ci si augura che il successo internazionale di questa tecnologia italiana possa sviluppare anche nel nostro paese un mercato altrettanto promettente.
28 FARE
Ducati di alleggerire e potenziare le
proprie moto usando la stessa tecnologia impiegata in Formula 1.
Oggi NCR commercializza in tutto
il mondo i suoi cinque modelli di
moto esclusive, più di trecento articoli che fanno parte del catalogo Accessori e Parti Speciali per moto
Ducati e inoltre una linea d’abbigliamento di alta qualità.
w w w.ncrfactory. c o m
PROMOTOR
INTERNATIONAL
Promotor International conferma fin
d'ora il prossimo appuntamento con
My Special Car Show 2010, la tre
giorni dedicata alla passione per le
quattro ruote personalizzate che è
diventata l’appuntamento di punta
per gli amanti del tuning in tutta Italia. Nella scorsa edizione – nella primavera del 2009 - l’evento ha richiamato a Rimini Fiera oltre 90
mila visitatori tra appassionati di tuning, radunisti e operatori professionali, e ha visto quasi 3 mila auto
esposte. I numeri di My Special Car
Show 2009 raccontano anche di 96
mila chilometri percorsi dagli appassionati per raggiungere My Special
Club - il raduno dedicato ai club di
tuning - 20 ore di esibizioni nell’area esterna e oltre 100 premiazioni.
My Special Car Show è stata anche
un grande banco di prova per i patiti
dell’elaborazione, decisi a spingere
un po’ più in là le frontiere del tuning: le quasi trecento interviste fa c e
t o fa c e effettuate nel corso della
scorsa edizione da Promotor International hanno infatti evidenziato un
pubblico di curiosi e intenditori,
particolarmente attenti alle novità
del mercato per continuare a trasfor-
mare ed elaborare la propria vettura.
Il tutto per una spesa media annua
pro capite di quasi 10 mila euro, di
fatto raddoppiata rispetto al 2008,
quando si attestava attorno ai 5 mila
euro. Cifre spese, come emerge dal
sondaggio, per modifiche alla carrozzeria e alla verniciatura, all’assetto, alle luci, al motore e all’impianto audio. Nonostante non esistano dati
ufficiali, stando a queste rilevazioni e
alle stime effettuate dal Centro Studi
Promotor con sondaggi sugli operatori coinvolti, il settore non sembra
temere particolarmente la crisi. Se
nel 2007 il fatturato ha toccato
1.235 milioni di euro e nel 2008 ha
subito un 3% di contrazione, entro il
2011 si può infatti prevedere una
crescita del 20%.
Quanto alla prossima edizione di My
Special Car Show, in calendario a
Rimini Fiera dal 26 al 28 marzo
2010, l’84% dei visitatori intervistati
nella scorsa edizione pensa già di
tornare a Rimini e l’80% consiglierà
agli amici una visita alla manifestazione. Anche per quanto riguarda gli
operatori c’è sempre più interesse
verso eventi specializzati che propongano nuove soluzioni tecniche e
prodotti innovativi, per avere un
punto d'incontro e vivere occasioni
di verifiche approfondite delle normative e delle prospettive del settore.
SMART.IT
Un passo importante nella strategia
dell’informatizzazione dei dati sanitari e della facile fruizione da parte
del cittadino, costantemente perseguita da CUP 2000, è stato compiuto nei mesi scorsi con la preziosa
collaborazione di Smart.it, che ha
sviluppato per la società leader nei
DA MEZZO SECOLO OLTREMARE
LAVORA CON IL SUD DEL MONDO
Operare nel Sud del
Mondo, proprio là dove a nessun imprenditore verrebbe in
mente di andare, e
farlo con successo.
La storia di Oltremare, azienda di Zola
Predosa specializzata nella produzione di
macchine per la lavorazione di anacardi,
Stefano Massari (il primo a destra), ammni- inizia proprio da lì, dal
stratore unico della Oltremare, nel corso Sud: che in altri terdella visita della delegazione del Mozambico
mini significa Tanzania, Benin, Nigeria,
Guinea Bissau, Ghana, Burqina Faso e Mozambico, ma anche Brasile, Vietnam e India. Tutti paesi, con le sole eccezioni degli ultimi tre, considerati tra i più poveri e difficili del mondo, in cui la Oltremare opera stabilmente, e senza problemi, da circa 50
anni. La fama dell’azienda è tale che, lo scorso mese di luglio, una delegazione Mozambicana in visita in Italia ha chiesto di poter fare una deviazione, con relativo cambio di programma, per andare a visitarne la sede .
“E’ stata quasi una ‘sorpresa’- spiega Stefano Massari, amministratore unico di Oltremare non ci aspettavamo la visita della delegazione, che era composta dal viceministro dell’Economia e dall’Ambasciatore del Mozambico in Italia. Ma non appena ci è arrivata la richiesta
siamo stati lieti di accoglierla, anche perché sono molti anni che siamo presenti in quel paese”. Come è evidente, i principali mercati di sbocco dell’azienda di Zola, si trovano proprio
Oltremare, il Mare Nostrum, per la precisione. Se si considera poi che in gran parte di questi
Stati la Oltremare è presente da circa 50 anni, si comprende la lungimiranza che ha portato
Massari a vedere un potenziale enorme laddove, a volte, mancavano (e mancano) anche le
strade. “Lavorare in Africa – racconta l’amministratore – non è cosa facile, questo va detto
subito. Chi vuole farlo deve innanzitutto pensare alla creazione di una struttura dedicata
esclusivamente a questo fine. Ci sono problemi che per noi occidentali sembrano ‘pazzeschi’ ma che si possono risolvere agilmente se si è preparati”. Se si sceglie di andare in
Africa, quindi si deve portare tutto: “Dal cacciavite alle lampadine. Una volta che si sa questo, non ci sono imprevisti che possano intervenire in maniera devastante. Noi almeno non
ne abbiamo mai avuti”. Altra questione di cui tenere conto se si sceglie di lavorare con il
Sud del Mondo è quella di una carenza sotto il profilo della legislazione bancaria: “In Africa
chi chiede un servizio, o come nel nostro caso, un macchinario – conclude Massari – lo paga cash, in contanti”. Che tutto sommato, vien da dire, non è poi un gran male.
(Deborah Dirani)
FARE 29
servizi per la sanità e per il welfare il
sistema di gestione delle cartelle cliniche ospedaliere.
Il cuore tecnologico del sistema è un
software, realizzato da Smart.it sotto
la regia di CUP 2000, che permette
di gestire un flusso di dati molto
consistente e al tempo stesso delicato
e altamente sensibile.
“Una delle sfide tecnologiche di
questo progetto” afferma Maurizio
Malagoli, responsabile progettazione
software di Smart.it “era il fatto di
mettere in rete e far dialogare realtà
molto diverse, con sistemi informativi differenti e flussi operativi non
coordinati”.
Grazie alle tecnologie innovative
utilizzate, la sfida è stata vinta, tanto
che oggi il nuovo sistema mette in
relazione 4 ospedali (S. Orsola –
Malpighi, Maggiore, Bellaria, Bazzano), i punti di prenotazione CUP, il
nuovo centro Scansione CUP 2000
30 FARE
(inaugurato in ottobre a Minerbio) e
gli utenti finali, i quali con Pronto
Cartella (https://prontocartella.bo.it)
potranno accedere alle cartelle cliniche via web.
L’applicativo si interfaccia inoltre
con i sistemi ADT (Accettazione –
Dimissione – Trasferimento) dei vari
ospedali e con il sistema IVR (Interactive Voice Response) di CUP
2000.
“Il sistema”, come precisa Nicola
Masi, Direttore della Business Unit
di CUP 2000, “attualmente gestisce
circa 4 milioni di cartelle cliniche in
archivio, di cui 820 mila completamente digitalizzate (rese disponibili
grazie a uno shared storage con collegamenti in fibra ottica, capaci di
gestire un volume di dati di diversi
TeraByte e di supportare decine di
accessi contemporanei), con un incremento annuo di 125 mila cartelle
di ricovero, verrà prossimamente
esteso ad altre realtà sanitarie, al fine
di rendere sempre più agile e al tempo stesso sicuro l’accesso a dati essenziali per l’efficienza e l’efficacia
del welfare sanitario”.
TAS GROUP
TAS Group (w w w.tasgroup.it), società quotata al Mercato Telematico
Azionario e leader nelle soluzioni
software e servizi per la monetica, i
sistemi di pagamento e i mercati finanziari, ha ottenuto nuove certificazioni Swift per la suite di prodotti
per la gestione di tutti i messaggi interbancari Gari Gold Transaction
Flow Manager (GG TFM).
Alla suite GG TFM è stata assegnata
la prestigiosa certificazione SwiftReady Application Financial EAI
2009.
La certificazione SwiftReady Application SEPA 2009 è stata invece riconfer mata per il prodotto “GG
TFM for SEPA Credit Transfers” e
da quest’anno è stata assegnata anche
al prodotto “GG TFM for SEPA Direct Debits”.
Sono state inoltre riconfermate le
certificazioni SwiftReady Application Cash Reporting User 2009 e
SwiftReady Application Cash Rep o rting Provider 2009 per il prodotto “GG TFM for Cash Reporting”.
TAS Group, che ha sviluppato
un’expertise riconosciuta nel setto-
Massimiliano Quattrocchi responsabile
Area Swift di TAS Group
re bancario, ma anche con aziende
non bancarie, è fornitore di servizi
SwiftReady e servizi di consulenza
attraverso esperti certificati Swift,
per progetti di implementazione e
integrazione dei sistemi, consulenza
generale e assistenza per configurazioni specifiche. Queste attività integrano l’offerta di prodotti e servizi Swift, garantendo ai clienti la
possibilità di realizzare sinergie e risparmi.
Prosegue quindi il rapporto di collaborazione nato nel 2000 fra TAS
SAIL & BLUE DRIVE: NUOVE SOLUZIONI TWIN DISC
PER UNA NAVIGAZIONE ECO-FRIENDLY
Soluzioni per la navigazione, e allo stesso tempo, per l'ambiente. Twin Disc Srl, azienda
con sede nel bolognese a San Matteo della Decima, ma facente capo alla statunitense
Twin Disc Inc. di Racine, Wisconsin, è oggi sul mercato con due nuovi prodotti per piccole e medie imbarcazioni: “Seaprop60 flash” (brevettato) e “Blue Drive”, due diverse configurazioni di motore “ibrido perpendicolare”, facilmente installabili anche sugli impianti
già in uso, in grado di garantire una velocita di 5-6 nodi con pochi kilowatt e di utilizzare,
a seconda delle diverse necessità, l'alimentazione diesel oppure elettrica; dunque ideali
per la navigazione in città marine come Venezia, Amsterdam o Copenhagen, nelle riserve
naturali, negli allevamenti di pesce, dove presto i motori inquinanti potrebbero essere
vietati per le stringenti esigenze climatiche.
“Installare un motore ecologico in una barca di grandi dimensioni è più semplice, e lo
fanno già, naturalmente, altre ditte” - spiega l'ingegner Claudio Bassi di Twin Disc. - Noi
siamo riusciti ad elaborare una soluzione per le barche a vela e per yacht a motore, grazie a un motore/generatore di semplice installazione, che può consentire una buona au- Lo stabilimento Twin Disc a San Matteo della
Decima (sopra) e un particolare del nuovo motonomia a batteria elettrica, occupando pochissimo spazio”. Un sistema già in uso tanto
tore “Blue Drive” che l’azienda ha presentato al
per i sottomarini del periodo bellico, quanto per i grandi transatlantici come il “Princess”; salone di Genova
la sfida di Twin Disc è stata quella di applicare un sistema di alimentazione integrato –
che trovava le prime applicazioni nelle grandi imbarcazioni a vela dello scorso secolo, come le italianissime navi scuola Cristoforo Colombo e
Amerigo Vespucci – alle piccole e medie imbarcazioni pensate per le città sull'acqua: “tanto a Venezia quanto, ad esempio, nei grandi laghi
europei o lungo tutto il Danubio, dove la navigazione commerciale è densissima: presto o tardi i governi dovranno arrivare a limitare se non
proibire l’uso di motori a combustione, o l'inquinamento raggiungerà livelli eccessivi”.
Lo stesso tipo di attenzione sarà richiesta nelle acque protette (si pensi alle zone ricche di fauna marina, dove è essenziale una soluzione silenziosa che non metta in crisi l'ecosistema) e diventerà un “must” nelle applicazioni professionali (dal trasporto passeggeri agli allevamenti
di pesce ai servizi portuali).
E se il Wisconsin con i suoi Grandi Laghi è la culla ideale di una florida industria per la nautica, Bassi racconta come sia frutto del talento e
delle professionalità italiani la maggiore attenzione rivolta all'ambiente, in questa
fase, dalla dinamica ditta nata in Italia ma fortemente voluta nella propria orbita
dalla “global company” Usa. “Il mercato americano è simile al nostro, ma non ha
ancora sviluppato una sufficiente cultura ed attenzione dell'ecologia: una parziale
giustificazione è il prezzo del petrolio, che pur con continui rialzi, negli Stati Uniti
resta quattro volte inferiore che in Europa”.
Connubio vincente, tra grande distribuzione oltreoceano e ingegno manifatturiero
italiano, il nuovo sistema di propulsione ibrido nasce con un occhio al Mediterraneo, e promette un impiego tanto utile quanto necessario per la salute dell’ambiente. (Valentina Soluri)
Group e Swift per l’installazione,
l’integrazione e il supporto di tutti i
prodotti e progetti Swift in Italia,
nell’ottica di soddisfare le più ampie
esigenze della comunità finanziaria.
Tramite la società controllata Tasamericas, TAS Group è inoltre Swift
Regional Partner per i paesi dell’America Latina: Argentina, Bolivia,
Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay.
THINK3
Think3 sale in cattedra tra i relatori
all’International School of Yacht Engineering (ISYE), corso internazio-
FARE 31
SOL.CO. INSIEME, UNA RETE TRA COOPERATIVE SOCIALI
PER FARE IMPRESA IN MODO INNOVATIVO
Sul mercato ci sono, con una grinta che si
manifesta forte e salda anche in tempo di
crisi. Il profitto lo raggiungono percorrendo
strade alternative che tengono conto di un
mix di fattori: i talenti ‘svantaggiati’ di chi lavora, il benessere loro e di chi fruisce dei
servizi offerti e le ricadute sulla comunità. Il
lavoro viene tutelato e sostenuto grazie al
valore della mutualità interna ed esterna
che caratterizza l’essere cooperativa sociale. Le persone in primo luogo sono al centro
dell’agire cooperativo, che siano socie o lavoratori o beneficiari. La vera innovazione
che queste imprese fortemente sostengono
è quella della contaminazione tra imprese
di un territorio per la modalità diversa di
agire e di operare. In un sistema industriale
ed economico la priorità sono le persone e
la vera sfida è quella di riuscire a creare
servizi e attività che si possano integrare
tra loro per meglio rispondere ai bisogni di
famiglie e persone.
Loro sono una rete tra cooperative sociali
di tipo A e B con oltre 500 soci, 350 lavoratori e un volume della produzione di circa 8
milioni e 500 mila euro. E’ Sol.Co Insieme,
consorzio nato nel 2007 dall’adesione di sei
cooperative sociali (Andy Cooper, Cim, Solidarietà Familiare, Dai crocicchi, Libertas e
Lo Scoiattolo) a cui si sono aggiunte nel
2009 Felsimedia, Senza il Banco e Campeggio di Monghidoro. Realtà ben radicate (alcune da oltre vent’anni) nella provincia, soprattutto a Nord della città e lungo la Futa e
la Porrettana.
Molteplici i settori di intervento in cui
Sol.Co Insieme opera in base alle caratteristiche delle due tipologie di imprese che
rappresenta. L’una, connaturata con l’essere cooperative di tipo B, è legata all’inseri-
32 FARE
mento lavorativo di persone svantaggiate
attraverso commesse in conto terzi (dalla
falegnameria all’assemblaggio dal confezionamento all’artigianato alla ristorazione).
L’altra ha impatto diretto nelle comunità
perché si realizza, attraverso le cooperative
di tipo A, nella gestione di nidi, di servizi
educativi e scolastici, di servizi per anziani
o per l’handicap, di assistenza domiciliare,
di attività di cura delle persone. Agio e disagio, attività educative e ricreative e servizi
di cura e assistenza, difficili percorsi di inserimento lavorativo e collaborazioni di
successo tra imprese del mercato: queste
le sfide che le cooperative di Sol.Co affrontano ogni giorno.
Progetti che, spiega Renzo Colucci, direttore del consorzio, «creano integrazione e
coesione tra comunità, imprese e istituzioni
locali, avendo sempre come obiettivo lo sviluppo delle capacità del singolo».
Un mondo, quello di Sol.Co, che si è rivolto
a Unindustria Bologna per offrire esperienza e condivisione nel trovare percorsi di inserimento lavorativo e nell’accompagnare
le persone, anche svantaggiate, nei diversi
ambiti lavorativi. «Per le cooperative sociali
come le nostre lavorare nel mercato – osserva Colucci – significa cercare di migliorare la qualità di vita del lavoratore e dell’ambiente di lavoro al fine di incrementarne
la produttività e la fidelizzazione al posto di
lavoro». Un traguardo che si taglia «coniugando i concetti alla base del nostro modo
di fare impresa: solidarietà ed efficienza».
In che modo? «Mantenendo i caratteri dell’imprenditorialità e, al contempo, sostenendo la solidarietà, segno di impegno e sviluppo sociale».
Due esempi su tutti. Un’impresa che offre
posti nido convenzionati vicino ai luoghi di
lavoro permette ai quei genitori di gestire
meglio e in modo più tranquillo le proprie
ore di lavoro. E ancora un consorzio di cooperative sociali che accompagna le aziende nei percorsi di inserimento lavorativo
per il collocamento obbligatorio permette di
integrare persone nelle comunità evitando
in aggiunta multe, inefficienze, e rendendo
produttivi questi inserimenti.
«La logica che ci spinge è quella di un mercato a carattere sociale – sintetizza Colucci. Il nostro fine è sempre rivolto alla comunità nella ricerca di occupazione e nella
fornitura di servizi. L’impresa diventa quindi
uno strumento, mai il fine ultimo. Il fine è
sempre la persona e la comunità in cui vive». Rendere sostenibile il territorio in cui si
opera è possibile attraverso reti sociali che
si concretizzano «nella collaborazione tra
imprese, cittadini e famiglie e nell’utilizzo di
strumenti innovativi di tipo economico e finanziario. Tante persone diverse portano
idee diverse che, se inserite in uno stesso
contesto, creano una rete di sviluppo del
benessere comune favorendo azioni e interventi di responsabilità sociale per tutte le
imprese».
La Responsabilità Sociale delle Imprese è
quindi la via per raggiungere la felicità e
l’integrazione di una comunità ed è il presupposto principale per creare benessere,
economico e sociale, tra persone, famiglie
e imprese. Per Sol.Co e per le cooperative
sociali la produzione di esternalità positive
attraverso azioni di responsabilità sociale
non è un fatto accidentale, ma fa parte della missione stessa delle cooperative ed è
quindi sostenuta e spinta con coraggio ed
energia. (Giacomo Ruggero)
FARE 33
nale sulla progettazione nautica organizzato dalla Facoltà di Ingegneria
dell’Università di Bologna presso il
Polo di Ravenna. La formula didattica comprende non solo aspetti teorici, ma anche esercitazioni applicative
e visite guidate presso aziende del
settore per prendere diretto contatto
con i cantieri e i fornitori di tecnologia per la nautica, tra cui appunto
rientra a pieno titolo l’azienda bolognese.
Il corso è già partito a settembre con
tre settimane tematiche, a cui ne seguiranno altre due a gennaio 2010
per fornire una specializzazione di
alto profilo nel settore ad allievi e
professionisti. Le tematiche coprono
gli aspetti dell’architettura nautica, le
problematiche delle strutture, gli
aspetti normativi e le tecniche di
produzione, oltre ai sistemi più evoluti per il testing sperimentale e simulativo degli scafi e delle attrezzature di coperta, come la vasca navale
e il calcolo CFD (Computational
Fluid Dynamics). Quindi si parlerà
di propulsione, sia velica, sia a motore, fornendo agli allievi un quadro
completo delle conoscenze necessarie per seguire un progetto nautico
di dettaglio.
All’interno del corso, Think3 ha curato due sessioni dal titolo ‘Modellazione degli Scafi’ e ‘Come si realizza
il layout nautico’, per illustrare le potenzialità del 3D e della soluzione
CAD ThinkDesign di Think3 nella
34 FARE
progettazione nautica. In particolare,
i due rispettivi relatori, Davide Ciarloni e Marco Brandoni, illustreranno
come la tecnologia Global Shape
Modeling (GSM) di think3 sia in
grado di permettere modifiche accurate di una forma in tempi rapidi
mantenendo l’intento iniziale del
designer, favorendo la piena libertà
nella creazione e nella modifica di
superfici complesse. GSM consente
al designer di modificare rapidamente una forma e di ottenere immediatamente un feedback visivo per verificare l’impatto sul design, consentendo quindi di interagire con il
rendering del prodotto e di lavorare
in modo intuitivo.
Con la partecipazione all’International School of Yacht Engineering,
think3 prosegue nel cammino di
collaborazione con l’Università di
Bologna che dura dal 2004. Il Prof.
Alfredo Liverani, direttore della
Scuola, aggiunge: “La piattaforma
CAD di think3 è in grado di coniugare la creatività della modellazione
di superfici di qualità e la gestione di
geometrie complesse in tutti i dettagli, caratteristiche particolarmente
importanti nello sviluppo di un progetto di successo nella nautica”.
Fabrizio Baravelli, Responsabile Sviluppo
Immobiliare della Fondazione Ceur e Stefano Sandri, Responsabile Commerciale della
Teleimpianti Spa
TELEIMPIANTI
Il Collegio Alma Mater di Bologna si è affidato a Teleimpianti per i suoi impianti tecnologici
Teleimpianti, fondata nel 1974, è una
società specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di
comunicazione, trasmissione dati e
sicurezza. La divisione “telecomunicazioni” è in grado di realizzare i più
moderni sistemi di comunicazione,
con soluzioni di IP telephony,
CRM, unified messag ing, open
communications e cabling systems
ad alta velocità su rame e fibra ottica.
La divisione “sicurezza e tecnologici” progetta e realizza impianti di sicurezza anti-furto, anti-intrusione,
controllo degli accessi, TVcc, rivela-
zione incendio e spegnimento automatico, sistemi audio-video per sale
conferenze e complessi sistemi integrati di Building Automation e Management.
Fondazione Ceur è l’eccellenza in
ambito nazionale nella costruzione e
gestione di Collegi Universitari. La
Fondazione CEUR investe continuamente in persone e mezzi e partecipa a Camplus, un network nazionale di residenze per studenti, che
persegue l’eccellenza attraverso l’offerta di servizi residenziali e formativi di qualità e con la proposta di atti-
FARE 35
vità che sono in grado di integrare al
meglio il percorso universitario e
l’inserimento nel mondo del lavoro.
Fondazione CEUR e Camplus sono
presenti a Bologna, Milano, Torino e
Catania.
A Bologna il Collegio Alma Mater è
situato nella prima periferia della
città, immerso nel verde di un parco
pubblico, a pochi minuti dalla zona
universitaria. Progettato e realizzato
per offrire le migliori condizioni abitative agli ospiti, dispone di 120 camere, tutte con servizi esclusivi, distribuite su 3 piani; sono presenti ai
piani anche spazi e servizi comuni
per: studio, incontro tra studenti,
sport e tempo libero. In particolare la
struttura comprende sale per lo studio, per i corsi dei tutors, per attività
ricreative (giochi, TV, musica), la palestra, il campo sportivo, il giardino e
il parcheggio coperto.
Per la realizzazione degli impianti “tecnologici” è stata scelta Teleimpianti
Spa. “Siamo molto soddisfatti di
quanto abbiamo realizzato - dice
Stefano Sandri, responsabile commerciale di Teleimpianti - perché la
Fondazione CEUR ci ha consentito
con la sua scelta di partecipare all’impresa fin dalla fase progettuale e
ci ha accordato piena fiducia assegnandoci la successiva completa realizzazione. Scopo principale del progetto era la razionalizzazione degli
impianti per ottenere risparmi, sia di
consumi energetici, che di costi di
gestione. La scelta è stata quella della completa centralizzazione ed integrazione dei singoli impianti su
un’unica piattafor ma basata su
software e hardware evoluti con
un'unica interfaccia operativa verso il
gestore.
Il risultato finale ottenuto è stato ec-
36 FARE
cellente; il Collegio Alma Mater è
oggi una delle strutture dedicate alla
residenza universitaria più moderne
e tecnologicamente evolute d’Italia.
Nello specifico abbiamo realizzato:
- il sistema di comunicazione: telefonico, DECT, Internet e Wi-FI accessibile in tutte le camere e nelle parti
comuni
- il sistema di sicurezza: anti-intrusione, videosorveglianza e controllo
degli accessi
- il sistema di “camera intelligente”
con lettori di badge per la sicurezza
della privacy e l’attivazione dei servizi energetici
- l’impianto di rivelazione incendio
- il sistema multimediale audio-video per le sale conferenze
- il sistema di building management
per la supervisione e gestione degli
impianti meccanici (distribuzione,
contabilizzazione e regolazione della
climatizzazione), elettrici (gestione
luci delle parti comuni, controllo
delle linee elettriche, contabilizzazione dei consumi) e speciali (sicurezza).
Quest’ultimo è pertanto in grado di
gestire, in modalità integrata tramite
la piattaforma comune Bacnet, tutti
i sottosistemi. L’ambiente web sul
quale il sistema opera consente da
qualsiasi client in rete interna o
esterna, tramite internet, di accedere con le dovute autorizzazioni a
tutti i parametri di sistema dell’intero edificio. Tutto questo con un’unica interfaccia di immediata accessibilità e di facile uso. Si possono ottenere, on-line, report grafici sui consumi, sulle attività e sulle presenze dell’intero edificio.
Ci tengo a sottolineare che uno degli aspetti alla base della collaborazione tra Teleimpianti e Fondazione
Ceur è il nostro servizio di assistenza tecnica. Teleimpianti garantisce,
con la propria organizzazione fatta
di tecnici e mezzi, una manutenzione full-service con interventi on-site, parti di ricambio nuove ed originali, manodopera specialistica e supporto 24 ore al giorno, 365 giorni
all’anno. Riteniamo che sia un servizio indispensabile per mantenere
in efficienza gli impianti e tutelarne
l’investimento negli anni”
Il Responsabile dello Sviluppo Immobiliare di Fondazione Ceur, Fabrizio Baravelli, ritiene “molto importante l’attività svolta da Teleimpianti in questi anni nelle nostre
strutture. Poter erogare servizi a valore aggiunto, garantendo sempre la
massima tecnologia, comfort e sicurezza con puntualità ed efficienza
nelle manutenzioni, è strategico per
il nostro gruppo. Vogliamo mantenere i nostri Camplus sempre all’avanguardia tecnologica e con i più
elevati standard di sicurezza, in quanto la nostra offerta è esclusivamente
fatta di ‘collegi di eccellenza’, nati
con l'intento di assicurare agli studenti condizioni abitative e di studio
ottimali. Abbiamo quindi bisogno di
partners moderni e specializzati nella
propria attività, capaci di dare sempre una spinta propositiva al nostro
mondo: Teleimpianti è sicuramente
uno di questi.”
VIAGGI SALVADORI
Una targa per ricordare gli ottanta
anni di vita di Viaggi Salvadori. L’ha
consegnata Paolo Rier, presidente
del Settore Turismo di Unindustria
Bologna, a Gabriella Salvadori, presidente dell’omonima agenzia di viaggi
cittadina.Alla cerimonia, che si è svol-
FARE 37
ta presso gli uffici dell’agenzia di via
Ugo Bassi, ha partecipato Umberto
Sassatelli Salvadori, figlio di Gabriella ed amministratore delegato
della società, insieme ai collaboratori dell’azienda. Fondata nel 1929 da
Ettore Salvadori, nonno di Gabriella e vero e proprio pioniere del turismo, l’azienda si è sviluppata a ca-
MIRELLA DAL RIO
CAVALIERE DELLA REPUBBLICA
Mirella Dal Rio, presidente delle società Alce e Gieffe, è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, in riconoscimento alla sua attività di imprenditrice.
Figlia unica di coltivatori diretti, Mirella Dal Rio è nata a Monteveglio e ha iniziato la sua carriera proprio all’Alce appena dopo il diploma, all’età di 19 anni. Oggi come allora, l’azienda
produce accessori metallici nel settore della pelletteria per borse, cinture, scarpe e bigiotterie. Dopo soli cinque anni, Mirella è entrata in partecipazione societaria con una piccola
quota, che è andata crescendo fino a raggiungere la quota maggioritaria. Negli anni ‘80, Mirella Dal Rio acquistò una partecipazione anche della Gieffe srl, una società leader nel set-
Gabriella Salvadori, presidente di Viaggi
Salvadori, riceve la targa dal presidente
del Settore Turismo di Unindustria Bologna,
Paolo Rier
vallo di due secoli, passando attraverso la storia economica e sociale
del paese e del territorio, riflettendo
i mutamenti del gusto e del costume, nonchè l’evoluzione del concetto stesso di viaggiare. Giunta alla
quarta generazione – Umberto e
Carlotta, figli di Gabriella, sono entrambi attivi in azienda nel ruolo di
amministratori delegati – Viaggi
Salvadori vanta il primato di essere
la più antica agenzia di viaggio IATA al mondo tuttora esistente (è
stata accreditata nel 1946), e di avere avuto felici intuizioni imprenditoriali in anticipo sui tempi. Oggi
Viaggi Salvadori – che Unindustria
annovera tra i propri associati - dà
continuità a questa storia di eccellenza imprenditoriale nel campo turistico, continuando ad essere un
punto di riferimento per il territorio bolognese e non solo.
38 FARE
tore delle finiture galvaniche, complementare all’Alce e che risulterà anch’essa fondamentale
per la crescita dell’azienda. In una decina d’anni, grazie a una serie di investimenti, Mirella aumenta fatturato e dipendenti. Non solo, Mirella assume molte donne che arrivano ad essere il
50% del personale. Nel 1996 viene inaugurato il nuovo stabilimento di 3500 metri quadri, con
relativi uffici e sala mostra, sempre nel comune di Monteveglio. Scelte oculate di produzione e
clientela (tra cui Armani, Burberry, Dolce e Gabbana), hanno generato un fatturato che ha raggiunto nel 2007 i 18 milioni di euro per l’Alce, e i 5 milioni per la Gieffe. Le dipendenti di sesso
femminile sono nelle due aziende rispettivamente il 55 e il 60% del totale, a cui vanno aggiunte
il 70% di donne tra i collaboratori esterni. Tra queste, anche lavoranti a domicilio che integrano
i bilanci familiari provvedendo nel contempo alla cura degli anziani o malati di casa.
Negli ultimi anni, la forte concorrenza è stata combattuta con grande professionalità e tenacia, puntando sull’innovazione e sui corsi di aggiornamento, e garantendo sempre qualità e
velocità nelle decisioni e nelle consegne.
A Mirella Dal Rio e a tutto il suo staff, le più calorose congratulazioni di Unindustria Bologna.
SCUDO FISCALE 2009. VANTAGGI PER CHI?
Ospitiamo un intervento di Banca Albertini Syz & C.
Per molti cittadini lo ’Scudo fiscale’, risulta
alquanto sconosciuto, non tanto per il significato intrinseco del termine, ma per l’utilizzo o la mera applicazione di questo strumento.
Quale scopo si prefigge questo strumento
fiscale?
L’articolo di legge che prevede l’introduzione di questa norma, garantisce a coloro residenti in Italia che abbiano detenuto capitali, attività finanziarie e patrimoniali all’estero l’istituzione di una imposta straordinaria di regolarizzazione. Per dirla in parole
povere una specie di sanatoria una tantum.
Dal 15 settembre 2009 al 15 Dicembre 2009
coloro che detengono attività finanziarie e
patrimoniali all’estero potranno regolarizzare la loro posizione con il fisco pagando una
imposta straordinaria del 5% acquistando
così una protezione, il cosiddetto “scudo fiscale”. O scudo “Ter”.
In base ad alcune ipotesi sull’adesione, lo
scudo ter potrebbe avere un rientro fra i 100
ed i 150 mil. di euro (erano stati 70 con i primi due scudi), con un gettito per l’Erario fra
i 5 ed i 7,5 miliardi.
Lo scudo fiscale 2009 garantisce piena tutela dagli accertamenti fiscali e contributivi
per un ammontare pari a quanto rimpatriato. Il pagamento dell'imposta sostitutiva
comporta l’estinzione delle sanzioni amministrative, tributarie e previdenziali. Quanto
all'anonimità del dichiarante, se è vero che
viene preservata rispetto ad indagini tribu-
tarie od amministrative, è altrettanto corretto informare sul superamento del segreto,
nel caso l'acquisizione di elementi di tipo
soggettivo fosse sollecitata per procedimenti penali o di applicazione di misure
preventive di tipo patrimoniale, con la finalità di contrastare reati di riciclaggio, terrorismo, associazione a delinquere ed ogni altro reato, come letteralmente riporta il testo
legislativo, con una formulazione poco perspicua, ambigua, non tassativa come l'ambito penale presupporrebbe.
Diversamente dai provvedimenti del 2001 e
del 2003, tuttavia, lo Scudo Ter è stato emanato in un momento storico così particolare
da far ritenere probabile un grande successo per la concomitante necessità di diversi
attori:
- lo Stato italiano, che con un crescente
rapporto di indebitamento sul PIL e delle
prospettive niente affatto rosee, così come
del resto molti Paesi più virtuosi del nostro
a partire dagli USA, beneficerebbe dell’introito dell’imposta straordinaria;
- gli imprenditori, grazie ai capitali rientrati,
potrebbero attenuare gli effetti della stretta
creditizia attuata dalle banche commerciali
e le necessità di finanziamento indotte dalla
crisi dell’economia reale in atto.
Vi sono inoltre circostanze che inducono i
detentori di attività estere a considerare favorevolmente l’adesione a questo provvedimento.
Alcune di queste si riferiscono ad un miglio-
ramento della capacità competitiva dell’Italia dal punto di vista fiscale: si pensi all’imposta del 12,50% sul capital gain a titolo definitivo contro un aliquota di Euroritenuta
applicata dai Paesi offshore come la Svizzera che nel 2011 raggiungerà il 35%.
Sul fronte societario, l’introduzione della
“participation exemption” ha ridotto i vantaggi nell’utilizzo di strutture societarie
estere come la Soparfi Lussemburghese.
Vi è, per contro, una dissuasione alla detenzione di attività estere che deriva dall’inasprimento della lotta all’evasione fiscale e
dalla recente normativa sull’antiriciclaggio
che rende sempre più difficile l’utilizzo delle
disponibilità patrimoniali estere.
Il provvedimento potrebbe lanciare una
battaglia commerciale volta a catturare
questi flussi con proposte di compartecipazione al costo dell’imposta straordinaria a
fronte della sottoscrizione di prodotti finanziari.
“Chissà se in questa occasione” afferma
Ernestina Anceschi, direttore della filiale di
Bologna di Banca Albertini Syz & C. “i
clienti, memori di recenti esperienze sui
prodotti finanziari ‘opachi’, sapranno fare
delle scelte di professionalità nell’assistenza della Banca per effettuare il rimpatrio o
si faranno attirare da offerte commerciali
‘civetta’ barattando il risparmio immediato
di una parte dell’imposta con la trasparenza, di costo e di qualità, dei propri investimenti.”
FARE 39
LA “CULTURA DEL PROGETTARE” PROTAGONISTA
ALLA FESTA DI EDITRICE COMPOSITORI
Qual è l’identità di un editore di architettura, arte, design, oggi? Massimo Ponzellini, presidente della Banca Popolare di Milano e presidente
di Impregilo, sollecitato dalle domande di Pierluigi Visci, Direttore di QN e Resto del Carlino, ha intrattenuto per un’ora abbondante sulla cultura del progettare e il mestiere dell’editore, l’affollatissima platea accorsa in occasione della Festa di Editrice Compositori alla Libreria.Coop
Ambasciatori di Bologna. Presenti tra gli altri Maurizio Marchesini, Presidente di Unindustria, Gaetano Maccaferri, Marco Vacchi Presidente
Banca di Bologna e Presidente IMA, Fabio Roversi Monaco, Giorgio Guazzaloca, Virginiangelo Marabini, Marino Golinelli. E una nutrita rappresentanza di architetti tra cui Giampiero Cuppini, Massimo Iosa Ghini, Lamberto Angelini.
Design e architettura, ovvero cultura del proFoto di Gianni Schicchi
getto. Declinata in chiave di attualità e con lo
sguardo rivolto al futuro, in termini di sostenibilità, sperimentazione, innovazione, nuove
tendenze di gusto e di mercato. Ma anche in
chiave storica, come fondamento delle nostre radici culturali, presenti e passate, dei
nostri monumenti, del nostro paesaggio rurale urbano e industriale.
Per saper cogliere il futuro della creatività e
della progettualità, e al contempo documentare il patrimonio storico artistico e culturale
del nostro territorio, valorizzandolo.
Per analizzare i grandi progetti architettonici
internazionali, il meglio del green building,
l’evolversi della cultura dell’abitare e dei servizi. Comprendere le esigenze dell’uomo mo-
Massimo Ponzellini (secondo da sinistra)
interrogato da Pierluigi Visci, direttore di
QN e Resto del Carlino (sopra).
Alla festa di Editrice Compositori è intervenuto, tra gli altri, anche il presidente
di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini (a destra)
derno e del nostro pianeta. Consapevoli
che il contributo del mondo del progetto,
dall’ eco compatibilità alla gestione etica della produzione, dall’utilizzo dei materiali intelligenti al riciclo, possa tradursi in diffusione di responsabilità e in motore di crescita e sviluppo. Editrice Compositori, osservatorio
strategico al centro dei grandi temi del progetto, è particolarmente attenta a cogliere le emergenze del pensiero contemporaneo. Che sa interpretare e tradurre in formula divulgativa, attraverso pubblicazioni, periodici, collane. Nella convinzione che sia necessario una conoscenza basata sull’unità e non sulla frammentazione esasperata del sapere.
Massimo Ponzellini condivide con i fratelli Alberto, Andrea e Francesco – questi ultimi rispettivamente presidente e amministratore delegato
– la proprietà di Editrice Compositori, della quale, al suo primo impiego, ricoprì la carica di direttore generale.
40 FARE
FARE 41
ARTICOLO
DI
copertina
42 FARE
1
Information Communication Technology
Competenze, soluzioni tecnologiche e una
conoscenza approfondita di filiere
e dinamiche di business tipiche del territorio:
le aziende ICT bolognesi
sono un patrimonio prezioso,
a disposizione del tessuto imprenditoriale,
nel processo di ripresa e consolidamento
della capacità competitiva.
IL DISTRETTO
ICT DI BOLOGNA
UN PROGETTO UNINDUSTRIA PER ACCELERARE LA RIPRESA
A CURA DI
ENRICO SALSI
FARE 43
44 FARE
All’orizzonte segnali
i n c o raggianti.Tuttavia, la
tanto attesa ripresa economica stenta a prendere
avvio in forme evidenti
e strutturali. La perdita
del PIL - che in Italia
secondo gli
ultimi dati ISTAT si
attesta appena al di sotto
del 5% - la sofferenza del
mercato del lavoro e gli
o rdinativi e i consumi
c he non decollano, r e ndono lo scenario economico ancora fortemente
p e rturbato.
La recessione mondiale
ha determinato nel territ o rio bolognese una sofferenza che riguarda non
singole imprese o distretti, ma tutto il tessuto
e c o n o m i c o ch e, per storia e struttura, è
largamente basato su filiere
produttive integrate.
È quindi il sistema
imprenditoriale nel suo
complesso che deve reagire in maniere collaborativa e trovare gli strumenti e le contromisure
per consentire ai suoi
protagonisti di
conservare la propria
FARE 45
ARTICOLO
DI
copertina
2
Information Communication Technology
Ripresa economica:
il ruolo dell’ICT
e il progetto
distrettuale
e dunque è fondamentale che
tutto il tessuto economico collabori per uscire dall’impasse,
diviene cruciale capire quali strumenti siano essenziali per generare,
ri-generare o stimolare quell’efficacia
dell’azione imprenditoriale che ha
sempre costituito il tratto distintivo
delle aziende bolognesi. Certamente
esiste un ruolo centrale delle politiche
pubbliche e del sistema bancario.Tuttavia, una riflessione approfondita deve essere condotta dalle imprese stesse
che si trovano oggi a dover ripensare
alle proprie strategie e, conseguentemente, a come orientare i processi per
allinearli con maggiore efficacia agli
obiettivi di business.
Questo percorso di analisi tocca una
serie di aspetti salienti, ineludibili in
S
“È sempre più netta la
consapevolezza che la
tecnologia
dell’informazione
rappresenta un
investimento”
46 FARE
una congiuntura critica come l’attuale. Come ridurre i costi interni?
Cosa fare per incrementare la velocità di risposta ai cambiamenti del
mercato? Come comunicare meglio
con fornitori e clienti? In che modo
trasformare i dati aziendali in informazioni strategiche per il business?
Per rispondere positivamente a queste domande le imprese bolognesi
possono sfruttare un ulteriore strumento che, tutt’ora, non è stato utilizzato per le sue enormi potenzialità
e per i vantaggi che può generare
nel conseguimento della competitività: l’Information Technology.
È sempre più netta la consapevolezza
che la tecnologia dell’informazione
rappresenta un investimento, una leva
decisiva per “tradurre” le strategie
FARE 47
d’impresa in processi di business efficaci ed efficienti. La questione, a questo
punto, è a chi rivolgersi per utilizzare
l’ICT come opportunità per accrescere la propria potenzialità sul mercato.
Il territorio bolognese raccoglie oggi
un sistema di imprese che operano
nella produzione di soluzioni, infrastrutture e servizi tecnologici in grado di esprimere valori e competenze
di alto profilo. Un sistema di imprese, quelle ICT, che possono dunque
configurarsi come bacino ideale al
quale attingere per intraprendere un
percorso virtuoso finalizzato alla crescita e consolidamento della capacità
competitiva.
Per rafforzare ulteriormente il valore
che le aziende fornitrici di tecnologie possono portare sul territorio,
48 FARE
Unindustria ha recentemente attivato
un progetto per la creazione di un
vero e proprio Distretto ICT bolognese, capace di creare quelle sinergie
e collaborazioni che possono amplificare notevolmente la capacità di supporto al tessuto economico locale.
Uno degli elementi differenzianti
che può rendere il costituendo Distretto tecnologico un punto di riferimento per le imprese è il concetto
di prossimità territoriale. Se infatti è
vero che tecnologie e soluzioni
informatiche hanno oggi un respiro
globale, è altrettanto consolidato il
fatto che affidarsi a realtà dello stesso
territorio, che parlano “la stessa lingua” e condividono vissuti e dinamiche economiche specifiche, ha il
grande vantaggio di ridurre drastica-
mente i tempi di comprensione delle esigenze, permette una maggiore
velocità nel trovare le giuste risposte
e consente di definire soluzioni mirate sulle specificità del distretto o
della filiera all’interno della quale si
è integrati.
Mai come in questa particolare
congiuntura, dunque, entrare in relazione con le imprese ICT bolognesi rappresenta un’occasione per
adottare e utilizzare gli strumenti
informativi come una leva formidabile per orientarsi nella caoticità dei
mercati e per rispondere alle domande che qualunque aziende si
pone, specialmente in momenti critici come l’attuale. Vediamo quali e
come l’ICT può fornire risposte
convincenti.
FARE 49
ARTICOLO
DI
3
Information Communication Technology
copertina
I nostri processi interni
sostengono
la capacità
competitiva?
Da cosa dipende
l’efficienza
dei processi aziendali?
hiederselo non fa mai male.
Ma da cosa dipende l’efficienza dei processi aziendali? Certamente uno dei fattori più
incidenti è costituito dal loro grado
di integrazione: più sono integrati,
C
I numeri a fianco di ciascuna azienda fanno riferimento alle tabelle di pag: 61 e di pag. 64
50 FARE
più diventa fluida ed efficiente la filiera che parte dall’acquisizione della
materia prima - sia essa materiale o
immateriale (informazioni) – per
giungere alla sua trasformazione e,
infine, diffusione sul mercato.
In un’azienda “integrata” le informazioni scorreranno fluidamente e univocamente da una fase all’altra del
processo, garantendo trasparenza,
tracciabilità, abbattendo drasticamente la possibilità di errori e quindi riducendo i costi generali.
Alla domanda di maggiore efficacia
ed efficienza di processo, il sistema di
imprese ICT risponde con un’ampia
offerta di soluzioni in grado di migliorare particolari comparti, singole
fasi o intere filiere. Nel primo caso si
innestano, per esempio, soluzioni per
l’amministrazione e controllo in società di servizi (TAS Group1), per la
gestione del retail credit in ambito
finanziario (Adale2) o di servizi distribuiti di tipo medico e assistenziale (Nethical3). In quest’area si inseriscono anche i sistemi per l’acquisizione ordini nel mercato del Fashion
(IA4Business4) o la configurazione
di prodotto nel manifatturiero integrata nel portale aziendale come
strumento evoluto a supporto dell’e-business (Macro Group5). Esistono poi applicazioni specifiche
che si possono adottare per migliorare l’efficienza in fasi fondamentali
quali la gestione di tutte le informazioni legate alle risorse umane
(Softer Bologna6), o la gestione on
line da parte dell'azienda del rapporto con il commercialista o con
la rete di vendita (Servabit7).
L’informatizzazione completa di tutti
i processi aziendali, invece, passa attraverso l’implementazione delle cosiddette piattaforme ERP (Enterprise Resources Planning) che, come
sottolineato precedentemente, dovrebbero costituire la spina dorsale
di tutte le imprese in quanto producono evidenti benefici in termini di
trasparenza, tracciabilità e riduzione
degli errori. Anche in questo caso, il
nascente Distretto ICT bolognese
presenta interlocutori che consentono il passaggio a una gestione informatizzata e integrata dell’impresa.
La scelta di quale sistema ERP introdurre in azienda è certamente un
passaggio cruciale. La sua implementazione e “metabolizzazione” è un
fattore critico di successo per tutta
l’organizzazione. Qui le possibilità
che si presentano sono molteplici:
puntare sui vantaggi delle soluzioni
multinazionali, come per esempio
quelle Microsoft (Macro Group5);
introdurre piattaforme solide e diffuse, anche pre customizzate, come
quelle SAP (Twinergy8); adottare soluzioni ideate per il mercato italiano,
come ad esempio gli ultimi ERP di
2a generazione che, integrando processi interni ed esterni, consentono a
PMI e realtà internazionalizzate di
recuperare efficienza e ridurre i costi
(Centro Software9); oppure considerare soluzioni open source, basate
su comunità internazionali di sviluppatori, che presentano una possibilità
di personalizzazione molto elevata
(e-Soft10) e l'introduzione di funzionalità innovative (Servabit7).
Le dinamiche di globalizzazione e
delocalizzazione, inoltre, spingono
sempre di più verso una gestione, oltre che dei processi produttivi e
commerciali, degli asset immateriali
(Servabit7) che incidono sul successo
d’impresa: gestione dei progetti di
Ricerca e Sviluppo, organizzazione
aziendale per attività, modello delle
competenze, sistemi di valutazione,
strutturazione dei bisogni del mercato, sistemi di controllo di gestione
multidimensionali.
La scelta di quale soluzione adottare,
come sempre, è funzione delle esi-
genze e degli obiettivi di ciascuna
azienda.
Nei casi in cui le esigenze organizzative aziendali non siano così chiare si
può anche partire da una mappatura
e rappresentazione formale dei processi che dovranno essere poi supportati dagli applicativi software
(Dexer11).
Una pubblicità di alcuni anni orsono
sosteneva che “la potenza è nulla
senza controllo”. Ciò, significa che,
oltre ad implementare la corretta soluzione gestionale o ERP per la propria azienda, diventa importante anche “misurare” le effettive performance aziendali (Twinergy8), magari
evidenziando il delta positivo che si
è conseguito proprio grazie all’informatizzazione dei processi. Pescando i
dati dai sistemi informativi, esistono
applicativi che ci danno esattamente
queste informazioni. Per esempio
soluzioni per il controllo di gestione
che consentono una pianificazione
delle fasi produttive e commerciali e
un’analisi puntuale della situazione
economico-finanziaria (Apus12). Oppure software personalizzati per il
controllo dei flussi aziendali (report
tempi e spese, tracking richieste e risposte, valutazione personale) capaci
di adattarsi con flessibilità all’organizzazione aziendale (Smart.it13) o
per controllare in tempo reale la situazione sullo stato evolutivo di un
progetto e disporre e rendere visibile
la relativa documentazione (3D
Informatica14).
I nostri processi dunque sostengono
la capacità competitiva? Probabilmente una strada percorribile e gli
strumenti per risolvere positivamente il quesito, come abbiamo visto,
possono essere trovati all’interno del
sistema di imprese ICT di Bologna.
FARE 51
ARTICOLO
DI
4
Information Communication Technology
copertina
Riusciamo a trasformare
i dati aziendali
in informazioni
utili al business?
Come orientarsi
per l’introduzione
in azienda
della soluzione
giusta?
utte le imprese raccolgono
quotidianamente una mole
consistente di dati e informazioni. Provengono sia dai processi
interni che dalla relazione dell’organizzazione con la propria comunità
T
52 FARE
di business (clienti, partner, fornitori,
istituti di credito, ecc.).
La valorizzazione dei dati e il loro
utilizzo strategico in funzione del
business è un passaggio ineludibile
per far crescere la propria efficacia
sui mercati. Lo scenario al quale tuttavia spesso si assiste è profondamente diverso. Le informazioni residenti
in azienda vengono solo marginalmente adoperate per una pianificazione strategica. Che fare? L’ICT da
questo punto di vista fornisce oggi
strumenti avanzati che, assieme al
talento e all’intuizione imprenditoriale, possono fornire al top management l’opportunità di tradurre grezze informazioni in una base di conoscenze indispensabile per implementare politiche di business efficaci e, in
seguito, monitorarle costantemente
per verificarne la correttezza.
La possibilità fornita dagli strumenti
ICT di individuare i dati rilevanti,
siano essi consuntivi o stime, organizzarli, rielaborarli e renderli immediatamente disponibili consente di
definire le azioni per allineare rapidamente l’organizzazione alle mutevoli condizioni del mercato.
Le soluzioni informatiche che aiutano le imprese a valorizzare il proprio patrimonio di dati vengono
raccolte sotto la categoria della “business intelligence”. Come orientarsi
per l’introduzione in azienda della
soluzione giusta? L’offerta che arriva
dal sistema delle imprese tecnologiche bolognesi consente di individuare un percorso corretto per sfruttare
al meglio queste tecnologie. Esistono
infatti piattaforme software internazionali che si adattano alle esigenze
complesse di medie e grandi imprese
(Twinergy8), così come prodotti più
semplici, in alcuni casi già adattati a
specifici segmenti merceologici (i
cosiddetti “verticalizzati”), che richiedono dunque meno sforzi per
essere personalizzati e resi aderenti
alle peculiarità dei processi e del business delle singole aziende. L’apporto delle imprese ICT del territorio,
oltre che nella fase tecnica di installazione, può essere dunque determinante nella fase di analisi e consulenza per la selezione dell’applicazione
più corretta (Sysdata15). Altrettanto
evidente è come competenze e strumenti ICT siano fondamentali per
razionalizzare, valorizzare in ottica di
business e rendere disponibili le
informazioni che, generalmente, sono raccolte e archiviate in azienda in
molteplici modalità (report, fogli Excel, grafici, ecc.) (e-Soft10). Uno degli
utilizzi più intensivo del patrimonio
dei dati presenti in azienda si determina nelle aree marketing e commerciali. In questa direzione esistono
supporti ICT che possono essere di
ausilio nelle fasi di raccolta, organizzazione e orientamento strategico
delle informazioni raccolte presso i
clienti, “sul campo”. In questo caso si
fa r ifer imento ai software CRM
(Customer Relationship Management). L’utilizzo di queste soluzioni,
per esempio quelle molto diffuse
prodotte da Microsoft, e personalizzate per i var i contesti aziendali
(Alya16), oppure quelle integrate direttamente con le funzioni di PreSelling e Post-Selling già presenti nel-
l’ERP (Centro Software9) può essere
una leva decisiva per incrementare
l’efficacia delle strategie di marketing
e delle azioni commerciali.
Esistono poi delle soluzioni ICT capaci di fornire infor mazioni approfondite sulla relazione tra azione
commerciale e area geografica. Si
tratta dei software di geo-marketing
e il loro utilizzo consente di orientare i piani marketing e le attività
commerciali in funzione delle effettive opportunità di business espresse
nelle differenti aree ter r itor iali
(IA4Business4).
Trasformare il volume di informazioni da problema ad opportunità:
con l’ausilio dell’ICT è possibile razionalizzare e sfruttare la mole crescente dei dati circolanti in azienda
per orientare le strategie di business
con la massima efficacia.
FARE 53
ARTICOLO
DI
5
Information Communication Technology
copertina
Governiamo adeguatamente
i contenuti e i documenti
aziendali?
Oggi è dunque
possibile avviare un
percorso per la
creazione di
un’azienda
“paperless”, con tutti i
vantaggi in termini di
sicurezza, reperibilità e
condivisione
dei documenti
54 FARE
e
sistono oneri spesso sottostimati che invece impattano in
maniera significativa sulle
aziende. La gestione della consistente
mole dei contenuti e documenti prodotti nel corso dei processi, essenziali
per garantire tracciabilità e trasparenze all’interno e all’esterno dell’organizzazione, è senza dubbio uno dei
costi più rilevanti da sostenere.
Si pensi al tempo di produzione e archiviazione. Non solo. Esistono una
serie di costi difficilmente quantificabili che attengono alla mancata trasmissione di documenti e contenuti
alle persone giuste, alla perdita di
informazioni per una cattiva archiviazione, alla non tempestiva disponibilità dei dati in momenti strategici.
E
Anche in questo caso, le tecnologie
informatiche possono fornire una risposta risolutiva garantendo all’organizzazione la massima efficienza dal
punto di vista della produzione, archiviazione, condivisione e disponibilità di contenuti e documenti necessari per il business. Il tutto preservando la totale sicurezza e riservatezza delle informazioni. In atto vi sono
poi delle dinamiche, si pensi alla fatturazione elettronica o alle norme
sulla conservazione sostitutiva dei
documenti e alle relative soluzioni
per gestirla (3D Infor matica 14 ;
Alya 16 ), che stanno favorendo la
sempre più massiccia acquisizione di
soluzioni informatiche per la gestione di questi aspetti. Oggi è dunque
possibile avviare un percorso per la
creazione di un’azienda “paperless”,
con tutti i vantaggi in termini di sicurezza, reperibilità e condivisione
dei documenti. La disponibilità di sistemi software è ampia: da sistemi
specifici per rendere disponibili via
web dati di prodotto e documentazione di lavoro in maniera automatica (Smart.it13) a soluzioni di gestione documentale completi, integrati
con i principali strumenti di produttività Office tramite Sharepoint
(Alya16) o in ambiente open source
(Finsoft17), fino a giungere a sistemi
di ECM (Enterprise Content Management) per la gestione complessa
dei contenuti aziendali (3D Informatica14).
e documenti
FARE 55
ARTICOLO
DI
6
Information Communication Technology
copertina
Comunichiamo bene
con clienti,
fornitori, partner
e prospects?
Come orientarsi
per l’introduzione
in azienda
della soluzione
giusta?
aper fare. Ma anche “fare sapere”. La comunicazione è
oggi una leva strategica non
solo per crearsi nuove opportunità
S
56 FARE
di mercato ma anche per mantenere saldi i legami con i clienti acquisiti, costantemente corteggiati dalla
concorrenza.
La comunicazione, poi, è alla base
dell’efficienza nei rapporti con
partner, colleghi, forze vendita e
fornitori. Più è estesa la filiera, più
una corretta comunicazione è indispensabile.
Le tecnologie ICT attuali, attraverso il Web e le sue applicazioni, così
come attraverso una sempre più
spinta multimedialità e multicanalità, consentono di non avere praticamente limiti alla possibilità di
dialogare con la propria comunità
di business. Farlo in modo efficace
è frutto delle strategie aziendali e
del supporto dei partner tecnologici ai quali ci si affida.
Naturalmente in prima fila nella ricerca di una comunicazione il più
pervasiva e interattiva possibile c’è
il mercato dei servizi televisivi che,
per molti versi, con il passaggio al
digitale rappresenta un’area di sperimentazione avanzata nella veicolazione, oltre che di contenuti multimediali, anche servizi a valore
(Avalpa Digital Engineering 18).
Tuttavia, oggi, qualsiasi impresa si
confronti con un mercato ha l’esigenza spinta di ottimizzare la propr ia capacità di comunicazione.
Che si tratti di relazioni specifiche,
come la creazione di un flusso di
comunicazione tra Azienda e Dealer nel mercato della telefonia mobile (Finsoft17), dei vantaggi in termini di riduzione dei costi e maggior controllo derivante dall’implementazione di un sistema di telefonia VoIP integrato con il sistema
ERP (Centro Software9), è sempre
di più il web l’ambiente di riferimento sul quale creare la relazione
con la propria comunità di business. Affidarsi a partner che integrano competenze tecniche a conoscenze marketing e comunicative
può essere il primo passo per la costruzione di un sito, o portale Internet, realmente efficace (Smart.it13).
Che si rivolgano alla comunità di
business aziendale sfruttando l’integrazione con la piattaforma gestionale (Centro Software9), o che intendano offrire informazioni e servizi a vaste platee di utenti, i progetti web possono essere accelerati
e valorizzati dall’utilizzo di sistemi
di gestione dei contenuti (Content
Management System o CMS).
Questi ultimi consentono all’impresa di gestire in modo agevole e
in totale autonomia il proprio portale, integrare applicazioni di business ed attivare nuovi servizi collaborativi on-line web 2.0 (Idea Futura19). Progetti di condivisione dei
processi aziendali attraverso la rete
con i propri interlocutori di business, sono ovviamente funzionali
anche a potenziare l’efficacia commerciale e a ridurre i costi di infrastruttura e rendere più rapida l’azione sul mercato (eLogic20). Oggi
attraverso il web, con l’utilizzo degli strumenti ICT corretti, le aziende possono configurare prodotti,
anche su misura, sviluppare servizi,
raccogliere e gestire ordini provenienti dai dispositivi palmari della
forza vendita (Vortika21). O ancora
distribuire contenuti multimediali e
realizzare video-conferenze per abbattere i tempi di spostamento per i
meeting con le filiali, i clienti e fornitori (T2Web22). La possibilità di
costruire un unico ambiente dove
gestire processi, infor mazione e
dialogo con partner, for nitor i e
clienti (Alya16) è oggi un’opportunità che solo il web può fornire.
Certo, bisogna considerare che la
Rete è vasta. Se dunque è oggi relativamente semplice fare comunità con chi già è in relazione con
l’azienda, il punto critico è come
raggiungere i potenziali clienti.
Per quanto ben strutturato, collaborativo e accessibile, affinché il
propr io portale possa essere per
essere “scovato” nel mare magnum
di Internet, deve essere reso “interessante” per i principali motori di
ricerca. Il web marketing si occupa proprio di fornire tutti gli strumenti e le tecniche necessarie per
posizionare il propr io sito nelle
prime posizione dei motori (Google, Yahoo!, Virgilio, Bing) quando,
un potenziale cliente, digita una
parola correlata al core business
dell’azienda (eLogic20). Ed è ancora verso i prospect che mostrano
tutta la loro potenzialità di marketing i sistemi che consentono la
creazione di palinsesti multimediali
personalizzati e la loro distribuzione su scher mi posizionabili, per
esempio, in catene di negozi o luoghi pubblici come aeroporti o stazioni (Sysdata15). Il marketing innovativo può avvenire poi attraverso
per esempio smart card che possono
integrare servizi a valore aggiunto
collegati con molteplici reti di accettazione (TAS Group 1). Ma la
possibilità di promuovere il proprio
brand e i propri prodotti in occasioni pubbliche come fiere o eventi
può essere affidata anche a supporti
media. In questo campo si collocano CD, DVD, chiavi USB, memorie
flash: tutti supporti personalizzabili
per veicolare in maniera accattivante le propria comunicazione marketing (Polonord Adeste23); così come
sono sfruttabili le tecnologie di
nuova generazione, come il Blue
Ray, per una trasmissione dei contenuti ad alta definizione (Avalpa
Digital Engineering18) e per la loro
duplicazione (Polonord Adeste23).
FARE 57
ARTICOLO
DI
7
Information Communication Technology
copertina
Proteggiamo adeguatamente
il nostro business?
a protezione di spazi fisici, infrastrutture, applicazioni, dati
e flussi di comunicazione è
una delle condizioni essenziali affinché si determini quella continuità
operativa che oggi tutte le aziende
devono assicurare a clienti, partner e
fornitori. L’Information Technology
contribuisce in larghissima parte a
conseguire questo scopo. A partire
dal controllo degli ambienti dove
sono ubicati macchinari o dati sensibili. Qui, per esempio, l’evoluzione
della videosorveglianza a circuito
chiuso (TVCC), che permette la registrazione digitale delle immagine
e la loro fruizione da remoto tramite web, e l’integrazione dei vari sistemi di sicurezza (anti-intrusione,
antifurto e controllo accessi) (Teleimpianti24) (Softer Bologna6) può
rispondere alle esigenze di protezione delle aree critiche dell’azienda. In
questa direzione esistono sistemi che
possono aiutare a rafforzare la sicurezza su particolari aspetti, quali ad
L
In un mercato dove
la trasmissione
elettronica
delle informazioni
ha assunto un ruolo
preponderante diviene
fondamentale
proteggere l’integrità
della trasmissione delle
informazioni aziendali
58 FARE
esempio il controllo e la gestione
dei mazzi di chiavi (parchi auto, data
center, Ricerca e Sviluppo,ecc.) all’inter no dell’azienda (Indaco
Project25).
Quando si parla di protezione, evidentemente, essa deve essere riservata anche ai dati sensibili o protetti da
copyright dell’azienda che, spesso distribuiti all’esterno attraverso CD,
DVD o chiavi USB, dovrebbero essere protetti contro la cancellazione
e la copia (Polonord Adeste23).
L’apertura dell’impresa alla sua comunità di business, la cosiddetta “impresa estesa”, determina l’utilizzo
sempre più massiccio di software applicativi e la trasmissione delle informazioni di business per via telematica. Da qui la necessità di contare su
infrastrutture IT performanti, continuamente disponibili e sicure. Accade invece spesso che l’introduzione
in azienda, in tempi diversi, di soluzioni informatiche sviluppate in casa, magari da persone non più pre-
FARE 59
senti, creino un sistema informativo
disomogeneo. La riprogettazione
professionale dell’ambiente diventa
dunque una delle priorità per chi si
trova in questa condizione (e-Soft10)
La strada per garantire sicurezza e
perfomance delle infrastrutture ICT
può altresì passare attraverso l’affidamento di sistemi ed applicazioni in
outsourcing. Far ospitare a data center esterni i software aziendali, consente di sollevare la propria azienda
dagli oneri di gestione dell’infrastruttura ICT e di usufruire, al contempo, di servizi strategici quali la
protezione dei dati con sistemi di ridondanza e disaster recovery, l’archiviazione (storage) e il back-up delle
informazioni e la gestione di messaggi, fax e sms (Cineca26). Oltre alla
gestione in outsourcing di tutti i servizi informativi (Dexer11; Cineca26;
Acantho 27), disponibile anche con
soluzioni finanziarie modellate sulle
esigenze delle piccole e medie imprese (Adale2), il ruolo degli operatori esterni può rivelarsi molto utile
in alcune fasi delicate e specifiche,
come la gestione delle reti, dei server, degli applicativi e della relativa
sicurezza in modalità proattiva per
garantire la continuità nei collegamenti e le prestazioni da malfunzionamenti e attacchi infor matici
(hacking) (Laboratori Guglielmo
Marconi28). Si pensi poi alla possibilità di contenimento dei costi attraverso la virtualizzazione delle risorse
informatiche, alla possibilità di collegare le diverse filiali aziendali attraverso la fibra ottica o di sperimentare i vantaggi della telefonia basata sul
protocollo IP. Anche su questi tre
aspetti esistono sul territorio interlocutori (Achanto27) che possono affiancare efficacemente le aziende.
60 FARE
In un mercato dove la trasmissione
elettronica delle informazioni ha assunto un ruolo preponderante - si
pensi solo all’utilizzo ormai pervasivo della posta elettronica o ai collegamenti telematici tra aziende e istituti di credito – diviene fondamentale proteggere l’integrità della trasmissione delle informazioni aziendali. Esistono anche in questo campo
soluzioni molteplici che coprono
esigenze specifiche, come i sistemi
per la tutela e ottimizzazione dell’ac-
cesso e dei flussi di comunicazione
su reti specializzate, per esempio la
rete SWIFT (TAS Group1), o le soluzioni di messaggistica implementabili da qualunque realtà che contemplano avanzati sistemi di protezione
(Get Local29).
Più i confini d’impresa si aprono al
mondo esterno, maggiori sono le
esigenze di sicurezza da prevedere
per proteggere la propria attività. Il
ruolo dell’ICT, si rivela ancora una
volta fondamentale.
FARE 61
62 FARE
8
Information Communication Technology
Il software
come servizio
olte delle applicazioni e
delle soluzioni che sono
state accennate in questo
articolo, sia che governino attività
specifiche o processi gestionali integrati, sono oggi acquisibili dalle
aziende in una modalità a servizio:
nulla da installare in azienda, basta un
semplice browser, una connessione a
Internet e l’applicazione, che risiede
sui server del fornitore, viene utilizzata via Web. Questa tendenza verso
il “Software as a Service” (SaaS) è
crescente per i suoi vantaggi evidenti: aggiornamento e manutenzione a
carico del produttore del software
che la eroga e tariffe spesso calcolate
in base al consumo (pay per use).
M
...Nulla da installare in azienda,
basta un semplice browser,
una connessione a Internet
e l’applicazione,
che risiede sui server del fornitore,
viene utilizzata via Web
FARE 63
ARTICOLO
DI
9
Information Communication Technology
copertina
Rif.
Azienda
Contatti
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TAS Group
Adale
Nethical
IA4 Business
Macro Group
Softer Bologna
Servabit
Twinergy
Centro Software
e-Soft
Dexer
Apus
Smart.it
3D Informatica
Sysdata
Alya
Finsoft
Avalpa Digital Engineering
Idea Futura
eLogic
Vortika
T2Web
Polonord Adeste
Teleimpianti
Indaco Project
Cineca
Achanto
Laboratori Guglielmo Marconi
Get Local
Sito: www.tasgroup.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.adalesistemi.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.nethical.net; e-mail: info@nethical:net
Sito: www.bizway.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.macrogroup.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.softer.info; e-mail: [email protected]
Sito: www.servabit.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.twinergy.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.centrosoftware.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.e-soft.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.dexer.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.apus.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.smart.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.3di.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.sysdata.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.alya.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.finsoft.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.avalpa.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.ideafutura.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.elogic.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.vortika.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.t2web.eu; e-mail: [email protected]
Sito: www.polonordadeste.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.teleimpianti.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.indacoproject.com; e-mail: [email protected]
Sito: www.cineca.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.achanto.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.labs.it; e-mail: [email protected]
Sito: www.messaggisicuri.it; e-mail: [email protected]
64 FARE
FARE 65
ARTICOLO
DI
10
Information Communication Technology
copertina
Conclusioni
ffrontare i cinque quesiti
presentati precedentemente
rappresenta una sfida per
qualunque tipolog ia d’impresa.
Compiere questo percorso significa
rivedere processi, ruoli, attività, ripensare all’organizzazione nel suo
complesso. In questa roadmap, il supporto dell’Information Technology
può fare da collante tra la visione
strategica dell’imprenditore e la possibilità di trasformarla in azioni e,
possibilmente, risultati economici
concreti. Un collante che, tuttavia, da
solo non basterebbe. Gli strumenti
ICT debbono essere valutati, orientati, implementati e valorizzati da chi
possiede le competenze, sia tecnologiche che relative ai mercati all’interno dei quali sistemi e soluzioni
troveranno collocazione. Il progetto
di aggregazione distrettuale delle imprese ICT promosso da Unindustria,
A
66 FARE
in quest’ottica, rappresenta molto di
più di un’iniziativa per creare sinergie e relazioni in un determinato
comparto. Il valore generato da una
più ampia ed integrata capacità d’offerta tecnologica, infatti, ha una ripercussione diretta sul tessuto imprenditoriale nel suo complesso, favorendo quella indispensabile crescita tecnologica nelle imprese che, sola, può consentire di agganciare la ripresa, forte o debole che sia.Affrontare i cinque quesiti presentati precedentemente rappresenta una sfida
per qualunque tipologia d’impresa.
Compiere questo percorso significa
rivedere processi, ruoli, attività, ripensare all’organizzazione nel suo
complesso. In questa roadmap, il supporto dell’Information Technology
può fare da collante tra la visione
strategica dell’imprenditore e la possibilità di trasformarla in azioni e,
possibilmente, risultati economici
concreti. Un collante che, tuttavia,
da solo non basterebbe. Gli strumenti ICT debbono essere valutati,
orientati, implementati e valorizzati
da chi possiede le competenze, sia
tecnologiche che relative ai mercati
all’interno dei quali sistemi e soluzioni troveranno collocazione. Il progetto di aggregazione distrettuale
delle imprese ICT promosso da
Unindustria, in quest’ottica, rappresenta molto di più di un’iniziativa
per creare sinergie e relazioni in un
determinato comparto. Il valore generato da una più ampia ed integrata
capacità d’offerta tecnologica, infatti,
ha una ripercussione diretta sul tessuto imprenditoriale nel suo complesso, favorendo quella indispensabile
crescita tecnologica nelle imprese
che, sola, può consentire di agganciare la ripresa, forte o debole che sia.
FARE 67
TURISMO
68 FARE
FARE 69
FARE TURISMO A
BOLOGNA?
UN “SISTEMA” C’È!
INCHIESTA A CURA DI
Valentina Righi
70 FARE
FARE 71
1
TurismoTurismo
SE EVENTI E PLUS
FOSSERO IN RETE ...
Intervista a
Marianna Di Giansante,
DI GIANSANTE HOTELS
turismo a Bologna? Per Marianna Di Giansante, titolare
della catena Di Giansante
Hotels, si deve innanzitutto fare una
distinzione. “C’è il turismo d’affari
legato alla Fiera e al Polo Congressuale e c’è il leisure, caratterizzato
Il
72 FARE
dalla ‘spontaneità’ di arrivi e presenze: la gente è richiamata da mostre
d’arte, spettacoli teatrali, eventi significativi oltre che dal naturale fascino
medievale della nostra città…Anche
su questo segmento ritengo sia importante investire”. La sfida per la
nuova amministrazione comunale?
“Migliorare la qualità dell’accoglienza ripristinando un clima di diffusa
sicurezza, operando una buona pulizia della città, aprendo i musei di sera o in orario continuato durante i
weekend, aumentando le repliche
degli spettacoli teatrali, implementando l’offerta di mezzi di trasporto,
dando maggiori informazioni su
quello che c’è e si può fare a Bologna: il turista deve sapere con molto
anticipo quello che offre la città in
termini di svago, cultura, natura, per
programmare il suo soggiorno. Indipendentemente dal fatto che soggiorni in un B&B, in hotel o in agriturismo. La chiave di volta sarebbe
mettere in rete gli eventi organizzati a Bologna e dotare la città di
un ufficio di promozione turistica
della nostra provincia e delle sue
eccellenze. Il mio sogno sarebbe,
per esempio, quello di riuscire ad organizzare numerose mostre beneficiando, di volta in volta, delle opere
delle fondazioni bancarie , pinacoteche, musei e dei tanti pr ivati ed
aziende bolognesi, proprietarie di
raccolte d’arte. Abbiamo molte eccellenze, ma spesso non sono comu-
nicate a sufficienza e non richiamano persone al di fuori della nostra
provincia. Ciò porta ad un’inutile
frammentazione delle risorse”.
Cosa può fare il web per migliorare
la situazione? L’imprenditrice bolognese auspica prima di tutto che si
realizzi una maggiore collaborazione
tra chi opera nel turismo locale. “Di
siti web dedicati ne esistono molti,
tra questi il portale w w w.visitemiliaromagna.com si sta implementando
e credo possa costituire una piattaforma su cui lavorare accelerando i
tempi. Il web rappresenta un’opportunità, permette di farsi conoscere in
tutto il mondo con investimenti di
spesa relativamente bassi: l’unico
problema è il livellamento di luoghi
e strutture. Più aumentano le informazioni su Internet, più gli utenti si
distraggono: il web produce un pubblico disattento e frettoloso e perché
le operazioni di pubblicità e marketing abbiano esiti positivi, occorre
usare strategie precise, affidandosi a
veri professionisti”.
Le leve su cui punta Di Giansante
Hotels per attrarre i turisti di oggi e
di domani? “La qualità del servizio e
la tipicità degli alberghi, che vivono
dentro la città e insieme agli eventi:
offriamo prodotti locali e una socialità indiscutibilmente emiliana, d’altronde la prima impressione che un
turista si fa di Bologna è proprio alla
reception dell’hotel in cui soggiornerà”.
2
TurismoTurismo
MODERNIZZARE IL TURISMO?
PARLIAMO DI REDDITIVITÀ
Intervista a
Michele Palma,
DIRETTORE DELLO STARHOTEL EXCELSIOR
li alberghi sono aziende vere e proprie – dice Michele
Palma, direttore dello Starhotel Excelsior – e non a caso rientrano
in Unidustria, proprio perché i processi e le competenze che caratterizzano il settore sono del tutto assimi“
labili a quelle industriali. Purtroppo,
argomenti come redditività, tasso occupazionale (posti di lavoro), investimenti in formazione e investimenti
in commercializzazione delle Destination (a vantaggio anche del territorio) vengo spesso sottovalutati dalle istituzioni e dagli stessi addetti ai
lavori. Oggi più che mai è quindi
necessaria una ‘modernizzazione’
delle analisi e delle valutazioni in
merito, per far sì che il settore possa
essere considerato al pari delle altre
industrie, come merita sia per impatto economico e sia per ruolo sociale. Ma tali processi vanno ancora
a rilento”.
Molti sono i temi toccati dal direttore dello Starhotel Excelsior. Intanto,
la sicurezza in città: “Camminando
“
G
per Bologna avverto ancora una sensazione di sicurezza e benessere (almeno nelle strade principali), e la reputo comunque positiva rispetto ai
rischi che si corrono in città come
Roma o Milano”. Quanto alla comunicazione territoriale: “A Bologna scarseggia la capacità di valorizzare le eccellenze: questa è la vera
sfida per il turismo leisure locale.
Riempire gli hotel semplicemente
facendo leva sul prezzo produrrà effetti negativi in tempi molto brevi,
per questo insisto che occorre puntare sulla redditività dei mercati da
catturare: orientarsi con un 80% degli sforzi verso le fasce medio-alte e
per un 20% verso i segmenti low
budget.”
“Lo Starhotel Excelsior – spiega il
direttore - è un leader nel segmento
corporate, il brand (una catena alberghiera italiana) offre standard che
trasmettono sicurezza al target di riferimento. Continueremo sempre
con questo impegno di mantenere la
promise che sosteniamo con le no-
stre campagne di marketing”.
“La TAV ha avuto un impatto negativo sui meeting nel breve periodo –
continua Palma -: le aziende prenotano la sala riunioni con poche ca-
FARE 73
2
mere connesse, i piccoli pranzi di lavoro si moltiplicano (a prezzi più
contenuti del passato) ed è sempre
più raro che i clienti si fermino a
dormire in hotel dopo un congresso.
In Spagna l’Alta Velocità ha portato
benefici nel lungo periodo… staremo a vedere se sarà così anche per
Bologna: occorre essere fiduciosi.
Nel frattempo dobbiamo allargare
l’offerta e considerare come valore
aggiunto l’avvicinamento ad aeroporti internazionali quali Fiumicino
e Malpensa e a città come Firenze e
Venezia, molto più note di Bologna
sui mercati internazionali”.
Anche per Palma risulterebbe fondamentale investire in comunicazione
e in un paio di eventi all’anno, di ri-
74 FARE
TurismoTurismo
chiamo internazionale. Un esempio?
“Treviso è diventata un punto di riferimento per le esposizioni dedicate
all’Impressionismo. Perché si parli di
Bologna in tutta Italia, occorre attirare le masse, non un pubblico di
nicchia. Nicoletta Mantovani potrebbe dare nuovo slancio al turismo.
Le opportunità ci sono: si dovrebbero offrire grandi spazi a prezzi favorevoli”. La sfida? “Capire perché si è
creata questa ‘disattenzione al turismo’ e scegliere una direzione chiara,
ben definita e perseguirla con determinazione. E’ vero che il settore produce per lo più Iva, che al momento
non costituisce un introito fiscale per
le casse comunali, ma lo stesso sostiene enormi sforzi economici che
valorizzano l’immagine del territorio, si assume tutto il rischio di impresa non avvalendosi di ammortizzatori sociali come la cassa-integrazione”.
E conclude Palma:“Se non si aprono
le porte della città, si accentuerà un
clima di disinteresse generale nei
confronti di Bologna: l’accordo con
Ryanair offre enormi possibilità in
termini di marketing territoriale
sfruttando la nostra ubicazione strategica, manca solo la voglia di esporci. La sfida è fare sistema: auspico che
il settore pubblico sfrutti di più le
competenze di manager come noi
del gruppo Unindustria, utilizzandoci come preziosi collaboratori sul
piano strategico e operativo”.
3
TurismoTurismo
L’INCOMING DI SUCCESSO?
DISEGNAMOLO SU MISURA!
Intervista a
Gabriella Salvadori,
PRESIDENTE DI VIAGGI SALVADORI
osa chiedono i turisti oggi?
Consulenti di viaggio capaci, persone in g rado di
comprendere esigenze e motivazioni”. Così parla Gabriella Salvadori,
titolare della storica agenzia Viaggi
Salvadori. Cosa è cambiato nel settore? “Una svolta radicale la si deve alle nuove tecnologie. Noi da sempre
ci occupiamo di out-going, in-coming, business travel, biglietteria aerea, marittima e ferroviaria; ma ora,
per esempio, i clienti prenotano i biglietti del treno direttamente sul sito
delle FS. Fortunatamente il valore
aggiunto di un’agenzia di qualità
non teme la concorrenza di Internet: noi confezioniamo per i clienti
vacanze su misura”. “Nel nostro settore – continua la signora Salvadori
– devono esserci passione e professionalità, da noi il turn-over è basso:
i veri specialisti propongono un servizio di alta qualità e agiscono un
po’ da psicologi, individuando la ti-
“
C
pologia di viaggio più consona al
cliente ed assistendolo prima, durante e al ritorno dalla vacanza”. Come
si lavora in un ‘atelier del viaggio’?
“Per garantire sicurezza e professionalità abbiamo una rete di corrispondenti: rappresenta il patrimonio
più grande per un’agenzia e ce la
siamo costruita nel tempo”.
Come è allora, dal suo osservatorio,
la situazione del turismo a Bologna?
“Settembre ha visto un boom di richieste di incentive ad alto livello,
soprattutto da parte di clienti esteri.
Il business della fiera purtroppo è in
calo e i prezzi degli alberghi per
troppo tempo sono stati esorbitanti… Purtroppo gli eccessi si pagano,
e nel frattempo il numero degli alberghi è anche aumentato. Abbiamo
ancora il business congressuale, cerchiamo di tenercelo: chi viaggia in
questo settore pretende un servizio
di qualità”.
“Bologna – sottolinea la signora Sal-
FARE 75
3
vadori – è una città per un turismo
non di massa, anzi: una clientela di livello medio-alto, interessata ai congressi, ai marchi d’eccellenza nel
mondo dei motori come Lamborghini, Ducati, Ferrari e Maserati, e non è
da sottovalutare l’appeal dell’eno-gastronomia. In altre parole – ribadisce
– a questi clienti va abbinata un’offerta di qualità. In più, grazie alla posizione geografica della città, i nostri
76 FARE
TurismoTurismo
pacchetti possono offrire anche una
giornata a Venezia ed una a Firenze”.
Quali, allora, i mercati su cui puntare?
“Paesi come ad esempio la Svizzera,
dove la gente apprezza valori come la
qualità e lo stare bene”.
E quanto alla programmazione, come siamo messi? “Basterebbe prendere ad esempio Ferrara. Questa città
è riuscita a fare programmazioni a
lunga scadenza, di anno in anno si sa
cosa accadrà e ne viene data
un’informazione puntuale”. La sfida
della nuova amministrazione comunale, allora? “Comunicare di più, trasmettendo alle agenzie di viaggi, con
un largo preavviso, ragguagli su eventi
e iniziative work-in-progress: se i turisti fossero informati a tempo debito,
accorrerebbero”“Ma prima di tutto –
conclude – dovremmo ripulire Bologna e renderla più sicura”.
4
TurismoTurismo
PROMOZIONE A TUTTO TONDO
PER SVILUPPARE L’INCOMING
Intervista a
Paolo Busi,
ome va il turismo a Bologna? “Se a livello nazionale
il settore vede un calo del
25-30%, nel nostro territorio la diminuzione si attesta sul 20-25%: tutto sommato sopportiamo meglio la
crisi”. Bononia Viaggi dal 1969 offre
un servizio turistico a 360°, dalla biglietteria ferroviaria ed aerea al business travel. Cosa è cambiato? “Oggi
si richiede maggiore automazione,
tutto avviene in tempo reale, non
esiste più il biglietto cartaceo, la prenotazione è inviata direttamente all’email del cliente. Le aziende chiedono rapidità”. Ryanair e Alta Velocità? “I nuovi voli low-cost costituiscono l’occasione di far scoprire Bologna a tanti turisti europei; la TAV
rimedia ai limiti delle nostre autostrade, e permetteranno ai viaggiatori d’affari di risparmiare tempo e denaro”. La sfida per la nuova amministrazione? “Mantenere il primo punto del programma e pulire la città,
renderla più vivibile e sicura. Implementare partnership tra albergatori,
agenzie di viaggio, comuni…Occorre sviluppare idee innovative di
marketing territoriale”. Un esempio? “Partecipare a fiere di settore di
C
livello internazionale, la Regione
promuove all’estero la costa romagnola ma non Bologna. Auspico che
il privato prenda per mano il pubblico nella programmazione di attività
di pubblicità e marketing. Nel comparto pubblico, poi, si potrebbero
creare sinergie di risparmio centralizzando l’ufficio acquisti e mettendo al
centro le marginalità. Ancora, organizzare educational rivolti alla stampa
estera può far sviluppare l’incoming,
così come offrire ad agenzie di viaggio straniere cartellonistica d’impatto,
filmati, maggiori informazioni su Bologna”. I grandi eventi? Paolo Busi
pensa che prevederne un paio all’anno sarebbe utilissimo: “C’è parecchio
lavoro legato al congressuale, sia per
quanto riguarda il mondo universitario che per il comparto medicoospedaliero, e turisti di questo tipo
fanno molto bene alla città, frequentano ristoranti e musei, apprezzano le
nostre boutique”. L’obiettivo più importante, a suo parere? “Pubblicizzare
a dovere: a Udine il concerto dei
Coldplay ha portato 100 mila persone, se l’evento è interessante e ci si
può organizzare in anticipo e senza
spese folli, la gente si muove”.
DIRETTORE DELL’AGENZIA
BONONIA VIAGGI
FARE 77
5
TurismoTurismo
MARKETING, PUBBLICITÀ
E TANTO WEB
osa fare per sviluppare il turismo a Bologna? “Investire
in marketing e pubblicità”.
Questo pensa Paolo Saglietti, direttore dei due hotel bolognesi firmati
NH. “La nostra è una catena internazionale, la gestione del marketing
e della pubblicità a livello nazionale
è centralizzata a Milano, così da snellire e dare omogeneità alle attività”.
NH vanta un segmento corporate
importante, di clientela fidelizzata
nel corso degli anni. Inoltre, anche la
componente della clientela spagnola
della catena fa la differenza. “Ci siamo accorti che gli spagnoli a Bologna non sono pochi, e quando arrivano scelgono spesso noi perché
vogliono sapere esattamente cosa
troveranno”. Saglietti descrive il turismo bolognese come ‘mordi e fuggi’: “I soggiorni durano in media
due notti, spesso si fa base in città
per visitare Ravenna o Ferrara. Eppure il potenziale c’è: occorre riuscire a far conoscere Bologna”. Ryanair
e Alta Velocità? “Grandi opportunità
per l’incremento di un turismo di
business. Guardiamo, ad esempio,Valencia, che partendo dalla promozione turistica si è mossa anche sull’out-going. Anche se il potere di
spesa di molta clientela europea è
C
Intervista a
Paolo Saglietti,
DIRETTORE DI NH HOTELS BOLOGNA
78 FARE
oggi un po’ calato, ora – collegati via
low-cost – danno a Bologna l’appeal
che il nostro ‘buon vivere’ ha su di
loro”. Il segmento che vale di più?
“Il congressuale, le fiere perdono
quota e ciò comporta per noi la necessità di abbassare i prezzi. Occorre
destagionalizzare l’attività investendo sulla promozione delle bellezze
del territorio, su enogastronomia,
eccellenze motoristiche e Università, conosciuta a livello mondiale”.
La sfida per il futuro? “Realizzare
grandi eventi o congressi di livello
europeo. Creare occasioni per confrontarsi e darsi obiettivi. I ‘tavoli’
organizzati da Unindustria in questi
anni sono stati utilissimi. A Bologna
una mentalità forte e strutturata, dove il brand può essere un valore aggiunto, il prezzo trasparente e la fidelizzazione del cliente, gioverebbero”. Cosa fare per cambiare lo status
quo? “Puntare sul web per la promozione del territorio, l’esperienza
di NH ha visto una crescita importante. Potenziare durante le fiere e
gli eventi più importanti i servizi di
trasporto e organizzare incontri tra
pubblico e privato: esplicitando i risultati che si vogliono ottenere e i
tempi e i modi perché ciò avvenga”.
6
TurismoTurismo
MUOVERE LE MASSE,
NON LE NICCHIE
Cosa occorre
al turismo
a Bologna
secondo
il Presidente della
Camera
di Commercio
e di Bologna
Congressi
di BRUNO FILETTI
ostengo il turismo da parecchi
anni. Nel 2000 si pensava che
il futuro del settore fosse quasi
esclusivamente connesso al Quartiere Fieristico, ma i tempi erano già
cambiati. Le Fiere di 10/15 giorni si
riducevano a 5/7 giorni, quelle di
7/8 giorni a 3/4 giorni. Il trend era
chiaro, e la possibilità di muoversi in
aereo accorciava ulteriormente i
soggiorni. Ma di fronte alle crisi, basta attrezzarsi. Il segmento del con-
S
gressuale offre prospettive importanti, anche se la competizione con altre
località italiane è alta. Quando ho assunto la responsabilità di Bologna
Congressi, la situazione era tutt’altro
che positiva. La direzione generale di
Patrick Romano, un giovane manager determinato a “fare”, ha rappresentato l’inizio della svolta. Oggi il
bilancio è stato ripianato e l’obiettivo è incrementare i grandi congressi.
L’aggregazione con l’ex-Gam è de-
FARE 79
6
collata, e a breve dovremmo riuscire
ad utilizzare per gli eventi anche i
padiglioni 19 e 20 della Fiera. Così
facendo, potremmo avere a disposizione un centro congressi da 10mila
posti. Senza aver fatto investimenti da
110milioni di euro, come a Rimini.
Il vantaggio della Camera di Commercio è che non ha “matrici”: possiamo assumerci certe responsabilità
rimanendo nel campo della neutralità. Un esempio? In collaborazione
con Bologna Congressi, Fiera e Aeroporto, abbiamo inaugurato durante
il Cersaie un punto informativo in
corso di allestimento anche al Marconi, sperando che possano presto
costituirsene altri in stazione e in
piazza Maggiore. Questo spazio offre
80 FARE
TurismoTurismo
ai turisti in modo integrato i servizi
di Camera di Commercio (come
informazioni su brevetti o bilanci
d’impresa), di Bologna Congressi e
delle agenzie di viaggio. L’aeroporto
darà indicazioni sugli orari dei voli e
sarà possibile acquistare in loco i biglietti aerei.
Anche il turismo va gestito come
un’azienda, è un’espressione economica e deve dare risultati. D’altronde, se Bologna godesse di una notorietà internazionale (sfruttando il patrimonio artistico e culturale che le
appartiene) le possibilità di ottenere
congressi sarebbero maggiori.
Cosa occorre ancora al nostro turismo? Appuntamenti importanti, di
richiamo internazionale. Firenze ha
il “Maggio fiorentino”, Perugia il
“Festival del jazz”. A Bologna si sta
consolidando ArteFiera ma il punto
è muovere le masse, non le nicchie.
In modo sistematico, non occasionale. Non parlo di un turismo “spicciolo”, bensì “diffuso”. E’ fondamentale che i meccanismi di comunicazione facciano il giro del mondo,
non solo il giro della provincia. In
questo senso, l’incremento delle catene alberghiere internazionali a Bologna e l’accordo stipulato con Ryanair risultano preziosi. Mi auguro
che l’aumento della concorrenza e
un orizzonte turistico “allargato”
portino buoni risultati. Quello che si
deve fare, bisogna FARLO. Non
semplicemente dirlo.
7
TurismoTurismo
L’OBIETTIVO COMUNE:
UNA CITTÀ PIÙ ATTRAENTE
Le potenzialità
di Bologna
viste
dall’Assessore alle
Attività Produttive
e Turistiche
del capoluogo
e potenzialità di Bologna in
termini di turismo sono enormi, possiamo contare su
un’offerta di valore. E’ fondamentale,
però, fare sistema per attirare il turismo “virtuoso”. L’obiettivo comune
deve essere quello di rendere la città
più bella, elegante ed attraente. Chi
soggiorna qui deve poter percepire
L
di LUCIANO SITA
qualcosa di unico: Bologna è cultura,
storia e tradizione. Tre le carte vincenti: l’Aeroporto Guglielmo Marconi, di rilievo internazionale, la Fiera, che purtroppo deve trovare un
nuovo posizionamento all’interno di
un quadro nazionale sempre più
competitivo, e infine la TAV, una
grande occasione storica. Basta pen-
FARE 81
7
sare che a dicembre in 30 minuti arriveremo a Firenze e che grazie ai
voli low-cost l’Europa è accessibile a
tutti, per capire che occorre dare una
svolta alla programmazione turistica
e ragionare oltre la provincia, oltre la
regione.
Bologna può poi contare su un formidabile sistema bibliotecario e museale, che implementa una tradizione
culturale figlia dell’Università. Dobbiamo mettere in rete tutte queste
ricchezze, considerando anche le opportunità turistiche che esistono per
un centro medievale gigantesco co-
82 FARE
TurismoTurismo
me il nostro, che vanta uno strabiliante sistema di portici, di torri e di
acque: a Bologna c’è una storia fatta
di commercio, navigazione e filatura
che tanti ignorano. Ancora, Bologna
vanta una cucina invidiabile e una
qualità di vita elevata. Valori che il
turista di medio-alto profilo apprezza e ricerca: desideriamo investire su
questo e innalzare gli standard. Il
Comune intende organizzare incontri con le altre istituzioni locali per
creare un sistema “effettivo”, “efficiente” ed “efficace”.
La chiave di volta? La capacità con-
gressuale della città sta crescendo, i
segnali sono positivi: bando agli
egoismi di funzione, insieme a Provincia e Regione concordiamo sul
fatto che occorre evitare una parcellizzazione di strutture e poteri, è importante cooperare per mettere in
rete le varie realtà del territorio e attuare una strategia riconoscibile a livello internazionale. Il turismo può
davvero rappresentare un volano per
l’economia bolognese, soprattutto se
si rivolge ad un target di alto livello
come quello del segmento congressuale.
8
TurismoTurismo
DOBBIAMO ARRIVARE
AD UN “BRAND BOLOGNA”
Le strategie
dell’Assessore alle
Attività Produttive
e
al Turismo
della Provincia
“
nostro primo obiettivo? Far
scoprire ai turisti di tutto il
mondo Bologna, una provincia ancora poco conosciuta. Se nel
2000, anno che ha fatto della nostra
città una capitale europea della cultura, le presenze si attestarono a quota 3 milioni, negli anni successivi i
flussi turistici hanno visto una sostanziale stagnazione. Certo, sono
Il
di GRAZIANO PRANTONI
aumentati i posti letto (dal 2001 ad
oggi la variazione è del +25% per il
boom dei B&B e di nuove strutture
alberghiere), ma ciò non si è tradotto
in un maggior tasso di occupazione
o in una maggiore redditività. La
presenza media nella nostra città è di
2 notti e oggi, rispetto al 2008, si è
verificata una lieve flessione negli arrivi e nelle presenze. D’altra parte,
FARE 83
8
TurismoTurismo
grazie allo sbarco di Ryanair all’Aeroporto di Bologna, c’è la spinta a
realizzare progetti di promozione
presso i paesi collegati da voli lowcost.Tra le priorità che mi sono dato
c’è quella di dare sostegno ai privati
nelle attività di commercializzazione
dei prodotti tur istici ter r itor iali
“Città di Bologna”, “Appennino”,
“Imolese” e “Terme”. Bologna può
occupare un ruolo d’avanguardia
nella rete turistica regionale (Regione, Unioni di Prodotto, APT). Insieme a Comune, Camera di Commercio e varie associazioni di categoria
stiamo attuando strategie che mettono allo stesso tavolo pubblico e privato, offrendo un’immagine “integrata” del territorio, gestita in modo
omogeneo e in grado di attrarre risorse. L’obiettivo è valorizzare il Sistema Turistico Locale, un progetto
non finanziato, come tavolo di coordinamento. Intendiamo potenziare la
proposta turistica del “leisure”, anche
per compensare la perdita dei flussi
del turismo d’affari e business. Riteniamo fondamentale, inoltre, fondare
un “brand Bologna” riconosciuto e
riconoscibile per il territorio, superando la frammentazione. Mi piacerebbe realizzare un percorso sul leitmotiv “I 100 luoghi che in Provincia
non si possono perdere”. I progetti
in corso d’opera? La razionalizzazione della segnaletica, la predisposizione di materiale cartaceo e online ad
hoc per la promozione dell’offerta
turistica locale”.
84 FARE
FARE 85
TUTTI I POSTI
DOVE ANDARE
A BOLOGNA
gli Hotel
30 strutture
di alto livello
con ristoranti
rinomati;
oltre 3000 camere;
alberghi,
residenze storiche,
agriturismi, resort;
4 agenzie di viaggio.
Ecco i numeri
dell’ospitalità
e del turismo
di Unindustria
Bologna
AC HOTEL BOLOGNA
Via Sebastiano Serlio, 28
40128 BOLOGNA
Tel. +39 051 377 246
Fax. +39 051 377 978
www.ac-hotels.com
E-Mail: [email protected]
AC Bologna è situato nelle immediate vicinanze del centro storico, in un’area
completamente rinnovata. Dal design moderno e all'avanguardia, lo stile sobrio
ed elegante di AC Bologna è in linea con gli altri hotel della catena. Minimalista
ma con classe, offre ai suoi ospiti il massimo della funzionalità. L’hotel dispone di
121 camere, di cui 2 Suite, tutte dotate di TV LCD, climatizzazione personalizzata, connessione ad internet Wi-Fi, un linea di cortesia a completa disposizione
dei clienti e minibar gratuito. Gli ospiti potranno concedersi un momento di
evasione e di relax usufruendo gratuitamente del bagno turco e del fitness center. Il Ristorante “Il Conte” propone un'ottima cucina con i piatti tipici della gastronomia emiliana, avendo cura di mantenere inalterati i sapori della tradizione.
AEMILIA HOTEL
Via Zaccherini Alvisi, 16
40138 BOLOGNA
Tel. +39 051 3940311
Fax +39 051 3940313
www.aemiliahotel.it
E-Mail: [email protected]
Tecnologia e comfort sono le principali caratteristiche dell’Aemilia Hotel.A disposizione degli ospiti 124 camere silenziose, climatizzate e accoglienti, garage,
palestra, jacuzzi, solarium, ristorante e wine bar. Il centro congressi è modulabile
86 FARE
Turismo
e può ospitare fino a 200 persone; ampi spazi e due terrazze con vista panoramica dei tetti bolognesi sono ideali per l’organizzazione di coffee break, buffet
lunch e gala dinner. L’Aemilia Hotel è a cinque minuti a piedi dal centro storico, appena fuori dalla zona a traffico limitato, vicino alla stazione e alla fiera.
AGRITURISMO IL QUADRIFOGLIO
Via Borghetto, 12
40010 Calcara CRESPELLANO BO
Tel. +39 051 962818
Fax +39 051 963457
www.agriturismoquadrifoglio.com
E-Mail: [email protected]
Immerso in un borghetto, nel verde della campagna bolognese e nel bel
mezzo di una natura rigogliosa, l'Agriturismo Il Quadrifoglio è situato nel
fondovalle del fiume Samoggia, sullo sfondo delle Colline Bolognesi. La
struttura occupa una superficie di 120.000 metri quadrati, ed è circondato
da coltivazioni biologiche di frutta selezionata. La base, per offrire colazioni, pranzi e cene nell'assoluto rispetto dei sapori tradizionali e dell'ecosostenibilità. Classificato con 4 margherite per l'ambiente intimo e riservato,
l'Agriturismo offre ai suoi ospiti una qualificata professionalità e comfort di
qualità superiore.
AGRITURISMO LA TORRE
Via Storta, 4
40050 ARGELATO BO
Tel. +39 051 863374
Fax +39 051 863374
www.agriturismolatorre.eu
E-Mail: [email protected]
L'azienda agrituristica, coinvolta da più di un decennio in un progetto di valorizzazione e ripristino ambientale, si trova in località Casadio (Argelato), lungo
il percorso dell'antica via Lame, a 18 km dal centro di Bologna. Parte di un
paesaggio fuori dal tempo, Torre Orsoni è contemporaneamente al centro di
una fitta rete di comunicazioni.
L'edificio principale si è sviluppato attorno ad una torre di avvistamento
risalente al XIII°secolo, la copertura successiva risale alla fine del '700. Il lago, popolato da comunità stanziali di folaghe, germani, aironi, è inoltre risultato congeniale alla pesca del luccio e di diverse varietà di trote. L'acqua
limpidissima lo rende ideale a nuotate e ad un tipo di balneazione non invadente.
Vari sono i percorsi di jogging lungo cammini erbosi e lontani da strade
trafficate.
FARE 87
AGRITURISMO SAN GIULIANO
Via Galletta, 3
40068 San Lazzaro di Savena BO
Tel. +39 051 6251141
Fax +39 051 6251141
www.poderesangiuliano.it
E-Mail: [email protected]
San Giuliano è un’accogliente struttura immersa nel verde e nella quiete della splendida Val di Zena, a due passi dal centro di San Lazzaro di Savena. Dispone di 5 camere da letto full comfort arredate con mobili che risalgono ai
primi del Novecento, una sala polivalente per riunioni di lavoro (capienza
massima 50 persone) fornita di proiettore, schermo e lavagna cartacea, una sala ristorante con veranda riscaldata per 120 persone. La semplicità della campagna unita all’eleganza di ampi spazi verdi con frutteti e alberi secolari, è il
punto di forza della struttura, che si pone come location ideale per cerimonie ed eventi aziendali, oltre a dare la possibilità di vivere vacanze di relax. Il
servizio è accompagnato dai gustosi piatti che la cucina dell’albergo quotidianamente prepara, con l’ausilio di ottime materie prime locali e di stagione.
La struttura è specializzata nell’organizzazione di corsi di cucina (in lingua
italiana o inglese).
ANTICA RESIDENZA D'AZEGLIO
Via D'Azeglio 64
40124 BOLOGNA
Tel. +39 051 6446224
Fax +39 051 3391125
www.anticaresidenzadazeglio.it
E-Mail: [email protected]
L’Antica Residenza d’Azeglio è un albergo di lusso e allo stesso tempo un nobile appartamento nel centro storico di Bologna. Le quattro camere e la suite
sono state infatti ricavate all'interno di un prestigioso palazzo a cinque minuti
a piedi da Piazza Maggiore. Funzionali e arredate elegantemente, le camere
sono dotate di televisore lcd, tv via satellite, connessione internet, minibar, bagno privato, climatizzatore, ascensore. A disposizione degli ospiti anche un comodo parcheggio privato.
88 FARE
Turismo
BOSCOLO HOTEL
B4 BOLOGNA TOWER
Via Lenin, 43
40138 BOLOGNA
Tel. +39 051 6005555
Fax: +39 051 6005550
www. www.boscolohotels.com
E-Mail: [email protected]
B4 Bologna è un lucido grattacielo di acciaio e vetro dotato di 150 camere,
moderno e lussuoso nello stesso tempo. Nel 2008 l'hotel è stato interamente rinnovato secondo le linee guida del nuovo concetto B4: semplicità, funzionalità e innovazione caratterizzano ogni momento della vita nell'hotel.
Situato in una posizione strategica, B4 Bologna Tower si trova vicino all'aeroporto e all'autostrada, a pochi chilometri dal Polo Fieristico.
Un ambiente arioso fa da sfondo a “La Caveja”, ottimo ristorante, che porterà i clienti in un tour gastronomico di Bologna e dell’Emilia Romagna in
genere.
B4 Bologna è il luogo ideale per ogni tipo di riunione e manifestazione
grazie al Centro Congressi che conta 12 sale meeting modulari, dotate di
avanzate tecnologie, in grado di ospitare fino a 350 persone.
GHIRONDA RESORTNTRO
Via Leonardo da Vinci, 19
40069 Ponte Ronca Zola Predosa BO
Tel. +39 051 757229
Fax +39 051 6160448
www.ghirondaresort.it
E-Mail: [email protected]
Il Ghironda Resort, composto da 49 unità abitative (con televisione, angolo
cottura, zona giorno, zona notte, rete internet e servizi), si colloca all’interno
del Ca' la Ghironda ModernArtMuseum, un Museo d’Arte e un centro congressi di recente apertura.
Il Ghironda Resort assicura ai visitatori un soggiorno confortevole all'interno
di un parco di sculture e di un museo d'arte in piena attività, ricco di proposte culturali, artistiche ed eno-gastronomiche.
A completare l’offerta, il Ristorante Giocondo, che propone piatti tipici della
cucina tradizionale emiliana. Il locale è inserito nell’ampia struttura di Cà la
Ghironda.
FARE 89
CASA ILARIA B&B
Largo Respighi, 8
40126 BOLOGNA
Tel. +39 051 270512
Fax +39 051 19982189
www.casailaria.com
E-Mail: [email protected]
Casa Ilaria è un luogo privilegiato per chi desidera soggiornare a Bologna respirandone l'atmosfera vivace in un contesto elegante e silenzioso.
Situata all'interno di un palazzo d'epoca, dimora nobiliare di famiglia, Casa Ilaria
non è solo un luogo accogliente e riservato dove poter pernottare, ma anche il
punto di partenza ideale per visitare la città.
La recente ristrutturazione è stata curata nei dettagli, con molta attenzione ai caldi arredi e al confort degli ospiti. Le camere sono molto silenziose e luminose,
grazie alle ampie finestre che si affacciano sul giardino interno, e sono arredate
con mobili antichi e letti a baldacchino.
A Casa Ilaria si possono scoprire i segreti della cucina bolognese, imparando, tra
le altre cose, a fare la sfoglia e il ragù tradizionale, e degustando il tutto in una
cena conviviale.
CASE BIANCHE RESIDENCE
Via delle Lame, 29/D
40122 BOLOGNA
Tel. +39 051 6569093
Fax +39 051 9840840
www.casebiancheresidence.it
E-Mail: [email protected]
Case Bianche Residence offre 15 appartamenti, completamente arredati nel pieno
centro di Bologna; semplici, eleganti, silenziosi, luminosi, nella completa privacy e
funzionalità. Lussuosi ma non vistosi, di circa 30/45 mq gli appartamenti hanno la
medesima impostazione distributiva così articolata: ingresso in una zona giorno con
angolo cottura, bagno al centro e, separata, la zona notte con un letto matrimoniale.
Progettati quindi per un minimo di due ad un massimo di quattro posti letto gli appartamenti sono tutti dotati di aria condizionata, allarme volumetrico e perimetrico, internet flat 24 ore su 24, televisione LCD con SKY, lettore DVD, lavastoviglie,
lavatrice, frigorifero, freezer, piastre elettriche ed una dotazione completa per l’uso
della casa.
Case Bianche Residence è molto centrale, infatti in pochi minuti a piedi si raggiunge, passando sotto i famosi portici, Piazza Maggiore ed il cuore della città. A 800
metri si trova invece la Stazione, e a soli 30 minuti si raggiunge comodamente il
Fiera District. L’aereoporto Internazionale G. Marconi è ad appena 7 chilometri.
90 FARE
Turismo
EUROGARDEN HOTEL
Via dei Billi, 2/A
40064 OZZANO DELL’EMILIA BO
Tel. +39 051 794511
Fax +39 051 794594
www.eurogardenhotel.com
E-Mail: [email protected]
Verde e tranquillità. L’Eurogarden Hotel è la scelta ideale per chi ama il
relax.
Situato ai piedi delle colline bolognesi, a Ozzano dell’Emilia, questa struttura
è in posizione strategica rispetto alle principali arterie di collegamento.
L’Eurogarden dispone di 72 camere complete di ogni comfort, collegamento
internet gratuito incluso.
Completano l’offerta una sala congressi modulabile con numerosi servizi business, ampio parcheggio privato, garage, palestra, ristorante e wine bar.
EXPRESS BY HOLIDAY INN
Bologna Fiera
Rotonda Baroni
Via del Commercio Associato, 3
40127 BOLOGNA
Tel. +39 051 6334588
Fax +39 051 6334744
www.hiexpress.com/bolognafiera
E-Mail: [email protected]
L’Hotel, di marchio internazionale è realizzato secondo i canoni di qualità e praticità unitamente al nostro personale altamente qualificato, offre
quotidianamente un servizio dedito alla soddisfazione delle vostre esigenze. A soli 2 Km dal polo fieristico e dal casello autostradale Bologna Fiera, a soltanto pochi minuti d’auto dal centro e dall’aeroporto di Bologna,
L’Express by Holiday Inn Bologna Fiera può rappresentare una meta
ideale per clientela business e congressuale, grazie anche al nuovo Centro
Congressi Bologna Fiera, adiacente l’Hotel.
Le 156 camere (di cui 77 non fumatori) dotate di connessione internet
high-speed Pay-Tv, asciugacapelli, tea e coffee maker, Ristorante ed ampio parcheggio gratuito, completano la nostra offerta.
FARE 91
HOLIDAY INN BOLOGNA
Via M. E. Lepido, 203/14
40132 BOLOGNA
Tel. +39 051 409211
Fax +39 051 405969
www.alliancealberghi.com
E-Mail: [email protected]
L’Holiday Inn Bologna Via Emilia, a pochissimi minuti dall’aeroporto, è facilmente raggiungibile dai principali raccordi autostradali e si trova a 10 minuti di tangenziale dalla Fiera di Bologna. A soli 900 metri dalla sede Ducati,
è ubicato strategicamente rispetto alle zone industriali di Zola Predosa, Casalecchio, Anzola dell’Emilia e Calderara di Reno. Il centro congressi ospita
fino a 280 persone e organizza colazioni di lavoro, buffet e coffee break personalizzati. La connessione internet WI-FI è disponibile in tutte le 143 camere, spazi congressuali e aree comuni, grazie alla collaborazione di un importante operatore internazionale.
HOTEL CASTANEA
Via Roma, 9
40046 PORRETTA TERME BO
Tel +39 0534 23180
Fax +39 0534 24055
www.termediporretta.it
E-Mail: [email protected]
Situato all'interno del parco termale, a pochi passi dal centro di Porretta Terme, l'albergo è una moderna struttura direttamente collegata al Centro Termale ed al Centro Benessere. E' dotato di 174 camere moderne e confortevoli, fornite di TV, telefono, frigobar, phon, servizi, cassaforte e aria condizionata. L'hotel dispone inoltre di ascensori, sala tv e sala lettura, parco Termale
"Puzzola", giardino interno, terrazza solarium, piscina termale interna, centro
benessere, solarium UVA, servizio medico, sala congressi 250 posti, ristorante
e parcheggio coperto non custodito.
Presso il nostro centro termale e benessere è possibile usufruire di trattamenti termali (inalazioni, fanghi, bagni in piscina, fisioterapia...) e benessere
(massaggi, pulizie del viso, trattamenti dimagranti, trattamenti speciali rilassanti per viso e corpo...).
Organizziamo tour in cantine dove i clienti possono degustare vini e prodotti tipici locali.
Inoltre presso la nostra cucina organizziamo mini corsi di cucina attraverso i
quali si può imparare la preparazione di piatti tipici locali.
92 FARE
Turismo
HOTEL COSMOPOLITAN
BOLOGNA
Via del Commercio Associato, 9
40127 BOLOGNA
Tel. +39 051 692 6403
Fax +39 051 6014271
www.hotelcosmopolitanbologna.com
E-Mail: [email protected]
Rappresenta l’essenza della nuova concezione alberghiera. Dotato di 139 camere eleganti e all’avanguardia (Junior Suite, Superior e Standard), l’albergo
è posizionato a soli 5 minuti dalla fiera. Facile da raggiungere per chi arriva
da fuori città tramite la rete autostradale e la tangenziale e a 10 minuti dal
centro storico, l’Hotel Cosmopolitan si posiziona a soli 5 minuti dalle uscite
8bis e 9. Le stanze sono arredate e rifinite in ogni dettaglio, valorizzate dall’illuminazione naturale, da un’eccellente insonorizzazione oltre che da
un’accessibilità che comprende rete Wi-Fi, LAN e Web TV. Il “Ristorante
Cosmo’s” incontra i gusti e le abitudini dei clienti più esigenti. La struttura è
dotata inoltre di un Centro Congressi polifunzionale con quattro sale di varia metratura, per una capienza massima di 100 persone a platea. Una navetta
gratuita per i clienti collega hotel e centro storico.
HOTEL MATI
(apertura: Marzo 2010)
Via Rigosa, 13
40069 ZOLA PREDOSA BO
L’Hotel Mati è a Zola Predosa, a pochi minuti dai più importanti centri
di collegamento del territorio bolognese: FS, aeroporto, autostrada, tangenziale e quartiere fier istico. La
struttura offre ai suoi ospiti la possibilità di vivere un soggiorno unico grazie
ad attrazioni quali campo da golf, piscina, palestra e zona benessere. Ai clienti
è proposto un elegante buffet serale accompagnato da ottimi vini, mentre per
la prima colazione si offre un vasto assortimento di specialità tradizionali, arricchite dai sapori del territorio.
FARE 93
HOTEL MERCURE
BOLOGNA CENTRO
Viale Pietramellara, 59
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 42211
Fax +39 051 249421
www.mercure.com
E-Mail: [email protected]
L’Hotel Mercure Bologna Centro è situato di fronte alla Stazione centrale, a
cinque minuti a piedi dal centro storico, a soli 3,5 km dal centro fieristico e
a 7 km dall’aeroporto. L’hotel dispone di 244 camere distribuite su 7 piani di
cui tre riservati ai non fumatori, dotate di tutti i comfort: aria condizionata,
sistema interattivo digitale/terrestre con connessione veloce Internet e Pay
Tv. Per chi arriva in auto, garage a pagamento con accesso diretto all’hotel.
Per una boccata d’aria o per un’iniziativa all’aperto? Il Mercure ha un parco
interno di 5000 mq, un polmone verde nel cuore della città.
HOTEL MONTE DEL RE
Via Monte del Re, 43
40050 DOZZA BO
Tel. +39 0542 678400
Fax +39 0542 679566
www.ristorantemontedelre.it
E-Mail: [email protected]
Ricavato da un antico convento del 1200 “Monte del Re” accoglie i suoi ospiti
in un’atmosfera serena e tranquilla. La struttura alberghiera si trova particolarmente favorita dal punto di vista delle comunicazioni con lo svincolo autostradale della A14 a Castel San Pietro Terme e Imola, che velocizza il raggiungimento di strutture di rilevanza quali la Fiera di Bologna e l’Aeroporto. La posizione collinare, in particolare, richiama la clientela che ricerca luoghi di interesse naturalistico, uniti al confort e alla buona gastronomia. L’eleganza degli arredi, l’architettura e il prestigio storico pongono la struttura di Monte Del Re come punto di riferimento per una clientela raffinata ed esigente.Tutte le camere
sono arredate con mobili in stile, letti in ferro battuto e tappeti persiani e si avvalgono dei seguenti comfort: aria condizionata, filodiffusione, telefono, frigobar
e TV color satellitare. Il rinomato Ristorante ricavato dagli ambienti dell’antico
refettorio, offre in una calda atmosfera piatti tipici della gastronomia emilianoromagnola, nazionale ed internazionale accompagnati da un servizio curato nei
minimi dettagli.
94 FARE
Turismo
HOTEL SALUS
(apertura dal 01.05 al 31.10)
Via Capponi, 8
40046 PORRETTA TERME BO
Tel +39 0534 22042
Fax +39 0534 22048
www.termediporretta.it
E-Mail: [email protected]
Nei pressi di una pineta, l'hotel è immerso nel verde di un bellissimo parco.
L'edificio completamente rinnovato, è costituito da un'elegante palazzina in
stile liberty e da una nuova costruzione per un totale di 98 camere. l'hotel si
trova a 150 metri dal Centro Termale e Benessere e 200 metri dal centro di
Porretta Terme.
Camere arredate con cura, dotate di TV, telefono diretto, servizi privati con
asciugacapelli, cassaforte. Disponibili moderne junior suite con idromassaggio e alcune camere per diversamente abili. L'hotel dispone di due ristoranti,
sala gioco, sala TV, ascensore, giardino interno,terrazza solarium.
I PORTICI HOTEL
Via Indipendenza, 69
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 42185
Fax +39 051 4218550
www.iporticihotel.com
E-Mail: [email protected]
Hotel con sorpresa: I Portici Hotel membro di Small Luxury Hotels of The
World e STYLE Trendy & Elegant Hotels, ospita al suo interno un originale
teatro liberty. Situato nel centro di Bologna, nello storico Palazzo Maccaferri
di fine Ottocento, l'hotel offre 86 camere tra standard ed executive, queste
ultime con soffitti affrescati. Per meeting e conferenze I Portici Hotel si distingue per la sala plenaria “Salone delle Feste” con capienza fino a 200 posti
e per altre soluzioni adatte ad eventi di minori dimensioni; con possibilità di
internet WiFi. A completare le attenzioni rivolte agli ospiti, ma non solo, un
Ristorante gourmet, aperto alla clientela esterna che per pranzo offre soluzioni veloci in linea con la richiesta business del centro cittadino e che per la
cena vede protagonisti menù di degustazione per soddisfare anche i palati
più esigenti.
FARE 95
LOCANDA SOLAROLA
Via Santa Croce, 5
40023 CASTEL GUELFO BO
Tel. +39 0542 670102
Fax +39 0542 670222
www.locandasolarola.it
E-Mail: [email protected]
Un piccolo gioiello immerso nel verde della campagna bolognese a soli 6
km dal casello autostradale di Castel San Pietro. A pochi chilometri: Bologna, Ravenna, Forlì città di interesse culturale, artistico e gastronomico.
Le camere sono 15 e prendono il nome ciascuna da un fiore, sono diverse
l’una dall’altra, completamente attrezzate con televisione, minibar, telefono e
aria condizionata. Il ristorante è il fiore all’occhiello del nostro locale ed è riconosciuto dalle più importanti guide gastronomiche. Il salotto può essere
adibito anche ad accogliente sala riunioni. L’angolo bar con la sua libreria è
dedicato alla lettura. Il salotto dei distillati per il dopo cena e la meditazione.
La sala biliardo per il gioco. All’esterno potrete rilassarvi con la piscina estiva
dotata anche di angolo buffet ed un accogliente gazebo per mangiare all’aperto. La cucina è rigorosamente espressa, la cantina propone il meglio dell’enologia dell’Emilia Romagna spaziando su tutta l’Italia e sul meglio della
produzione estera.
E’ l’atmosfera da casa di campagna aristocratica d’altri tempi che colpisce e
che culla l’ospite, è il particolare relax che permea l’ambiente interno ed
esterno, con i suoni ovattati che inducono ad abbassare la voce senza accorgersene, con le diverse stanze da soggiorno che consentono una privacy ancora più intima. La Locanda mette a disposizione dei propri ospiti una piscina scoperta con zona solarium , un parcheggio privato , connessione internet
tutto gratuitamente.
96 FARE
Turismo
MY ONE HOTEL BOLOGNA
Via Palmiro Togliatti, 9/2
40132 BOLOGNA
Tel. +39 051/4380027
Fax. +39 051/565879
www.myonehotel.it
E-Mail: [email protected]
My One Hotel Bologna, situato in posizione strategica, a pochi minuti dal
casello autostradale Borgo Panigale e dall’aeroporto G.Marconi, non lontano
dal centro città e dalla fiera, è meta ideale per chi arriva a Bologna per business o per turismo. L’albergo dispone di 103 camere, di cui 4 “Executive”,
confortevoli e dall’arredamento moderno, tutte dotate di aria condizionata,
televisori Lcd, perfetta insonorizzazione dai rumori esterni e connessione internet Wi-Fi gratuita. Per i meeting, My One Hotel Bologna dispone di una
sala adatta a qualsiasi tipo di evento e dotata di luce naturale, in grado di
ospitare fino a 110 persone.
NH BOLOGNA DE LA GARE
Piazza XX Settembre, 2
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 2816242
Fax +39 051 2816632
www.nh-hotels.com
E-mail: [email protected]
Situato in Piazza XX Settembre a soli 250 metri dalla stazione ferroviaria, a
7 Km dall’Aeroporto e a due passi dal centro storico di Bologna il NH Bologna De La Gare si propone come location ideale per soggiorni, leisure o
business. Caratterizzato da uno stile unico e raffinato, ambienti eleganti e un
servizio ad alto livello, sempre attento e puntuale, l’Hotel dispone di 156 camere di diversa tipologia: standard, superior, deluxe, executive, 7 recentissime junior suite e 2 suite con vista sui tetti della città. Tutte le camere sono
arredate con gusto e dotate dei migliori comfort. L’albergo è stato ristrutturato nell’estate 2008 ed è dotato di un centro congressi che può ospitare fino
a 250 partecipanti. Le 8 sale meeting, di cui 7 dotate di luce naturale, sono
fornite di impianti tecnici all'avanguardia e si adattano ad ogni tipo di evento. Ristorante e bar, aperti anche ad ospiti esterni, possono ospitare fino a
130 persone. Qui Sulla carta, la tradizione culinaria emiliana che si rinnova
ogni giorno nella genuinità di piatti preparati ad arte e si combina con proposte della cucina italiana.
FARE 97
NH BOLOGNA VILLANOVA
Via Villanova, 29/8
40055 Villanova CASTENASO BO
Tel. +39 051 604311
Fax +39 051 781444
www.nh-hotels.com
E-Mail: [email protected]
E-Mail: [email protected]
Ubicato in una posizione strategica e contemporaneamente molto tranquilla,
vicino all'uscita 12 della tangenziale e facilmente raggiungibile dai principali
snodi autostradali, NH Villanova dista solo 3 Km dal Palasavena di San Lazzaro e 7 Km dal centro città.
L’hotel dispone di 209 camere singole, doppie e matrimoniali di tipologia
standard, superior e deluxe e di una suite. Tutte le camere sono spaziose, caratterizzate da arredi di pregio e dotate dei migliori comfort: aria condizionata, frigobar, televisione satellitare, pay tv, telefono diretto, voice mail, presa
modem per pc, cassaforte. Un ricco buffet-breakfast è compreso nel prezzo
della camera.
Un eccellente ristorante, aperto anche a clienti esterni, permette di degustare
le migliori specialità della cucina locale ed internazionale.
L’albergo dispone di 5 sale riunioni modulari, dotate di luce naturale e in
grado di ospitare fino a 140 persone, corredate da attrezzature e tecnologie
audio-video all'avanguardia. A disposizione degli ospiti, un giardino estivo ed
una piscina coperta con area relax. Comodo parcheggio esterno e garage
sotterraneo.
NOVOTEL BOLOGNA FIERA
Via Michelino, 73
40127 BOLOGNA
Tel. +39 051 637771
Fax: +39 051 519224
www.novotel.com
www.accorhotels.com - E-Mail: [email protected]
Novotel Bologna Fiera, nel cuore del quartiere fieristico, a pochi chilometri
dal centro storico, è un hotel a 4 stelle, di nuova generazione “designed for
natural living” con ampi spazi piacevoli da vivere. 207moderne camere dotate di ogni comfort. Ristorante novotelcafé, la nuova formula di ristorazione
24h24 con percorsi gastronomici e menù dedicati ai bambini.
Meeting@Novotel: 8 sale, con luce naturale,Wi-Fi e tecnologia avanzata.
Relax: sala fitness, piscina esterna, web corner, XBOX e area giochi.
L'albergo offre un ampio parcheggio.
98 FARE
Turismo
NOVOTEL
BOLOGNA SAN LAZZARO
Via Villanova, 31
40055 Villanova CASTENASO BO
Tel. +39 051 60091
Fax +39 051 781752
www.novotel.com
www.accorhotels.com
E-Mail [email protected]
All'ingresso di Bologna vicino all'autostrada e alla tangenziale, Novotel Bologna San Lazzaro, hotel a 4 stelle, è il punto di partenza ideale per visitare la
città. 205 camere ampie e luminose da vivere in libertà. Ristorante novotelcafé, la nuova formula di ristorazione 24h24 con percorsi gastronomici e
menù dedicati ai bambini. Meeting@Novotel: 8 sale, con luce naturale,Wi-Fi
e tecnologia avanzata. Relax: sala fitness, piscina esterna con giardino, 4 campi
da tennis, web corner e area giochi. L'albergo offre un ampio parcheggio.
SAVHOTEL
Via F. Parri, 9
40128 BOLOGNA
Tel. +39 051 361361
Fax +39 051 373511
www.savhotel.it
E-Mail: [email protected]
A soli 200 passi dalla Fiera di Bologna, SAVHOTEL è stato costruito e
pensato sia per l'uomo d'affari, sia per
la famiglia ed interpreta le nuove tendenze del gusto. Lo stile innovativo e
funzionale, rende l'accoglienza giovane e vivace. Oltre alle 120 camere spaziose ed eleganti, dalle linee essenziali, a tutti i clienti è offerta la connessione internet wi-fi, il garage, la coffee station e l’accesso all'area fitness. Il centro congressi, costituito da 4 sale riunioni e il ristorante permettono inoltre incontri
di lavoro da 2 fino a 150 posti, con possibilità di lunch, coffee break e cene di
lavoro personalizzati, in ambiente confortevole e funzionale.
STARHOTELS EXCELSIOR
Viale Pietramellara, 51
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 246178
Fax +39 051 249448
www.starhotels.com
E-Mail: [email protected]
FARE 99
Turismo
Rigore progettuale e tendenze fusion. Lo Starhotels Excelsior è nel cuore di
Bologna, di fronte alla stazione centrale, a pochi passi dal centro. L’hotel (con
193 camere tra cui 39 junior suite e 24 executive), si contraddistingue per lo
stile contemporaneo e le tecnologie di ultima generazione. Dotato di 5 sale
riunioni in grado di ospitare da 30 a 220 persone con un totale di 380 posti, è
un'ottima location per meeting ed eventi. A disposizione degli ospiti: ristorante, fitness room e wireless high speed internet in ogni area.
TENUTA BONZARA
Via San Chierlo, 37/a
40050 MONTE SAN PIETRO BO
Tel. +39 051 6768324
Fax +39 051 225772
www.bonzara.it
E-Mail: [email protected]
Tenuta Bonzara dispone di un’offerta integrata di servizi.
La cantina produce, dieci tipologie di vino, tra cui il pluripremiato Bonzarone e organizza visite guidate e degustazioni. Da qualche anno svolge attività
di agriturismo e organizzazione eventi. Dispone di 4 appartamenti situati
nelle immediate vicinanze della cantina e della trattoria di San Chierlo.
L’ampia sala, sopra alla cantina, può ospitare per meeting, convegni, matrimoni, fino a 200 persone e dalla spaziosa terrazza è possibile godere di una
magnifica vista sui vigneti dell’azienda.
UNA HOTEL BOLOGNA
Viale Pietramellara, 41/43
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 60801
Fax +39 051 60802
www.unahotels.it
E-Mail: [email protected]
Situato di fronte alla stazione centrale, a pochi passi dal centro storico e dalla
Fiera, il nuovo UNA Hotel Bologna, grazie alla sua posizione strategica è
adatto a qualsiasi tipo di soggiorno, leisure o business. Con le sue 93 camere,
6 suites e 3 sale riunioni offre ambienti di design, confortevoli e dotati delle
più moderne tecnologie. Ristoro e relax si esprimono al meglio nel bar con
terrazza e nel ristorante. Garage interno.
100 FARE
FARE 101
TUTTI I POSTI
PER IL NOSTRO
VIAGGIO
le Agenzie
A.ELLE TRAVEL SRL
Lufthansa City Center
Via delle Lame 69/g
40122 BOLOGNA
Tel. +39 051 523586
E-Mail: [email protected]
via Toscana 11/a,b
40141 BOLOGNA
Tel. +39 051 6232011
Nata nel 1990 come rappresentante in esclusiva per l’Emilia Romagna della
compagnia aerea di bandiera inglese British Airways, in seguito nel 1995 la
società diventa una vera e propria agenzia di viaggi.
Per quanto riguarda il turismo d’affari fa parte dal 1997 del consorzio
Lufthansa City Center e per il turismo leisure è entrata nel 2006, come
agenzia indipendente, a far parte del circuito Welcome Travel emanazione del
gruppo Alpitour.
BONONIA VIAGGI SRL
Piazza dei Martiri, 1
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 4211800
www.bononiaviaggi.it
E-mail:[email protected]
“Convenienza, rapidità e precisione”. Bononia Viaggi è un'agenzia viaggi a
360 gradi. I servizi vanno dalla biglietteria alle prenotazioni alberghiere fino
all'organizzazione di viaggi incentive, congressi e meeting. L’agenzia opera
anche on-line (www.bononiaviaggi.it). Per le aziende sono messi a punto
pacchetti speciali di business travel con tariffe per destinazioni nazionali e internazionali. Le negoziazioni avvengono direttamente tra Bononia Viaggi e i
maggiori vettori aerei. I sistemi di prenotazione utilizzati sono tra i più evoluti (Sabre e Amadeus), così da offrire alla clientela business conferme immediate e prezzi altamente competitivi.
102 FARE
Turismo
OLTREMARE TOUR OPERATOR SRL
Via Majani, 2
40122 BOLOGNA
Tel. +39 051 2961302
Fax +39 051 2759630
www.oltremareviaggi.com
www.ulisseviaggi.com
E-Mail: [email protected]
Ulisse-Servizi Turistici Integrati (www.ulisseviaggi.com) è un’azienda del
Gruppo Oltremare, (www.oltremareviaggi.com) attivo nel settore del turismo
di fascia alta da oltre 40 anni. Ulisse rappresenta in Italia una realtà di eccellenza nella creazione di prodotti turistici e programmi incentive su misura, grazie
all’esperienza e all’ampia e consolidata rete di corrispondenti che garantiscono
prezzi competitivi nelle migliori strutture alberghiere in tutto il mondo. I voucher turistici si sono rivelati interessanti soprattutto per le aziende che utilizzano in larga misura il turismo nella propria strategia promozionale e di marketing, e pure per quelle che intendono farlo ma spesso sono disincentivate dalla
complessità della gestione. I voucher di Ulisse danno diritto a una scelta pressoché illimitata di prodotti turistici: ciò conferisce un incontestabile valore aggiunto al premio, e i beneficiari lo percepiscono immediatamente.
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SALBUSINESS 1929
Lufthansa City Center
Via Ugo Bassi, 13
40121 BOLOGNA
Tel. +39 051 236330
Fax +39 051 224426
www.viaggisalvadori.it
E-Mail: [email protected]
Lufthansa City Center Travel Consultant (LCC) è un Business Travel Office.
Un centro di consulenza ideale sia per viaggi di lavoro con Lufthansa che con
altri vettori aerei internazionali, perfetto anche per l’organizzazione di eventi e
convention. L’agenzia di Bologna Viaggi Salvadori – Salbusiness 1929 (in Italia
sono 50, nel mondo 600) dal 1929 è sempre stata gestita dalla medesima famiglia e si caratterizza per essere l'ufficio IATA (emissione biglietteria aerea) più
antico al mondo. L'assistenza è garantita sempre e ovunque, 24 ore su 24. Qui
vengono trattate tariffe convenienti con tutti i fornitori di servizi turistici, così
da offrire ai clienti un utilizzo ottimale del budget di spesa. Viaggi Salvadori
detiene statistiche relative ai viaggi effettuati e ai costi sostenuti per destinazione, vettore, classi, centri di costo, etc. L’agenzia, inoltre, propone un nuovo sistema di gestione delle trasferte che porta a ridurre i costi fino al 30%!
FARE 103
LE PROPOSTE DI
UNINDUSTRIA
ALLE BANCHE BOLOGNESI
NEWS
unindustria
Appena quarantotto ore dopo la sua
nomina alla guida di Unindustria,
Maurizio Marchesini ha scelto di affrontare il tema dell’accesso al credito come primo atto del suo mandato. Più credito alle imprese virtuose
e il posticipo dei debiti almeno fino
alla fine del 2010: è stato questo l’appello lanciato ai 23 istituti bancari e
all’Abi, riuniti nella sede di via San
Domenico, dal numero uno degli industriali bolognesi. Il rischio, ha spiegato Marchesini insieme al presidente di Fidindustria Emilia-Romagna,
Alessandro Volta, è che “l’asfissia finanziaria possa aumentare la mortalità anche di aziende che potrebbero
tornare a crescere dopo la crisi, im-
Carlo Rossini
Cristina Galli
Marcello Pierdicchi
Il presidente di Unindustria Maurizio Marchesini, il presidente di Fidindustria Alessandro Volta e il direttore generale dell’Associazione Cesare Bernini nell’incontro
avuto con le banche bolognesi
prese che negli ultimi anni hanno
investito per innovare o andare all'
estero e che ora, con cali del fatturato del 20% e forse più, non riescono
a tenere il passo con i rientri di credito con le banche”. Per evitare che
il comportamento delle banche peggiori la situazione delle imprese, già
in difficoltà per la crisi, Unindustria
ha chiesto ai principali istituti di cre-
104 FARE
dito bolognesi di posticipare almeno
fino al 31 dicembre 2010 i rientri
delle quote di capitale dei debiti finanziari senza chiedere ulteriori garanzie, ridurre l’onere di tenuta conto ad almeno il 50% del costo, e
stanziare un plafond di pronta liquidità per prodotti finanziari destinati a
imprese regolari nei pagamenti. “Le
imprese sono preoccupate che in
questo momento venga meno la disponibilità del credito - ha spiegato
Marchesini - le pmi emiliano-romagnole non hanno contribuito ai disastri della finanza internazionale, anzi
sono state produttrici sane di reddito, stipendi, imposte ed hanno sempre remunerato i prestiti che in gran
parte hanno sempre restituito: l’Emilia-Romagna ha uno dei più bassi
tassi di insolvenza d’Europa”.
A BENTIVOGLIO
E ZOLA PREDOSA
DUE INCONTRI CON
LE IMPRESE ASSOCIATE
Il presidente di Unindustria Bologna,
Maurizio Marchesini, ha sviluppato
una fitta serie di incontri con gli imprenditori associati, che hanno avuto
inizio con due appuntamenti: a Bentivoglio, presso la tenuta il Pelliccione,
ed a Zola Predosa, a Villa Edvige Garagnani. Entrambe le occasioni hanno
visto la partecipazione di una folta
FARE 105
ACCORDO UNINDUSTRIA-CARISBO
PER LA LIQUIDITÀ E LA PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE PMI
E’ di grande importanza l’accordo che Carisbo (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Unindustria Bologna hanno siglato per promuovere misure per
garantire l’afflusso del credito al sistema produttivo, attraverso interventi sulla liquidità e sulla patrimonializzazione delle imprese. Con questo accordo, firmato dal presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini, e dal direttore generale di Carisbo, Giuseppe Feliziani,
Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo (6.200 sportelli in Italia) mette a disposizione nuovi finanziamenti per le imprese bolognesi attraverso
Carisbo, che opera in Emilia, con 217 sportelli, di cui 91 in provincia di Bologna, dove conta oltre 20mila imprese clienti. Cinque le tipologie
di intervento previste: Ricap crescita programmata (finanziamento erogato in anticipo rispetto al piano di rafforzamento patrimoniale, aumentato anche del doppio rispetto al capitale previsto dall’azienda per un importo massimo di 3 milioni; Ricap Moltiplica (finanziamento che
può arrivare fino a quintuplicare l’aumento di capitale aziendale per un massimo di 5 milioni); Capitale circolante (specifica linea di credito
aggiuntiva agli affidamenti già in essere, per favorire la gestione degli insoluti. Importo massimo concedibile 250 mila euro); Rinvio rata (rinvio di pagamento delle quote capitale delle rate di mutui e leasing fino a un massimo di 12 mesi); Allungamento scadenze breve termine (allungamento fino a 270 giorni delle scadenze dei crediti a breve termine, con riferimento ad operazioni di anticipazioni su crediti certi ed esigibili).
“Quella che abbiamo preso con Carisbo è
un’importante iniziativa per le piccole imprese
del nostro territorio – ha detto Massimo Cavazza, rappresentante della Piccola Industria di
Unindustria Bologna – Trae origine da un grande accordo nazionale sottoscritto dalla Piccola
Industria di Confindustria e da Intesa Sanpaolo,
che mette a disposizione delle Pmi del nostro
Paese strumenti finanziari per una dotazione
complessiva di 5 miliardi di euro. Sull’accesso
al credito si gioca la possibilità di sopravvivenza
delle piccole imprese in questa crisi senza precedenti, da cui ancora non si vede l’uscita L’asfissia finanziaria può infatti aumentare il rischio di mortalità per quelle piccole aziende
che, invece, passata la crisi, potrebbero tornare
a crescere. E’ per questo che giudichiamo molto positivamente l’iniziativa promosso insieme a
Massimo Cavazza, rappresentante della piccola industria dell’Associazione
Carisbo, che ha il merito di calare nel contesto
locale l’accordo nazionale siglato con Intesa Sanpaolo, per il quale il presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, si è molto speso”.
“Il ruolo della nostra Associazione – ha poi sottolineato Cavazza - sarà innanzi tutto quello di informare e rendere consapevoli tutte le piccole imprese associate – che rappresentano quasi l’80 % della base associativa – delle opportunità che discendono da questo accordo
con Carisbo. Inoltre saremo impegnati in una azione di monitoraggio costante dell’andamento dell’iniziativa, per assicurare che effettivamente tutti gli strumenti finanziari previsti dall’accordo siano messi a disposizione delle imprese che ne faranno richiesta”.
106 FARE
news unindustria
platea di imprenditori. “Come ho
avuto modo di annunciare nell’Assemblea Generale – ha detto Marchesini – una delle priorità che mi sono
Due momenti degli incontri con le aziende
associate a Bentivoglio e Zola Predosa
dato prendendo la guida di Unindustria è quello di conoscere e di confrontarmi con il maggior numero degli imprenditori associati. Si tratta di
un obiettivo impegnativo che impone
una costante relazione verso una base
associativa in continua crescita e oggi
chiamata a rispondere ad una crisi
che non ha precedenti”. Nel corso
dei due incontri, Marchesini ha illustrato il programma del suo mandato
promettendo “sin da subito un rapporto trasparente e di continuo confronto con gli associati”.
L’INCONTRO CON LE AZIENDE
DEL CIRCONDARIO
IMOLESE
Continuando nel programma di incontri con tutte le imprese associate,
AZIONE LEGALE DI UNINDUSTRIA
CONTRO IL “CLICK DAY”
SUI BONUS FISCALI ALLA RICERCA
Unindustria ha avviato un'azione legale nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria per
impugnare l'esclusione di circa 22mila imprese, di cui centinaia bolognesi, dai bonus fiscali
per gli investimenti in ricerca e sviluppo: esclusione di fatto avvenuta con il cosiddetto
‘click day’ del 6 maggio scorso.
L’iniziativa ha già raccolto l’interesse di imprese ed associazioni imprenditoriali di ogni parte
d’Italia, dal Piemonte al Lazio: ad oggi infatti sono circa 1400 le imprese ed oltre 20 le associazioni che, aderendo a quanto intrapreso da Unindustria Bologna, hanno presentato analogo ricorso alla Commissione Tributaria. E collaborazione Unindustria ha trovato anche in
Gobag e Genia Business, due aziende associate specializzate in servizi di finanza agevolata.
Inizialmente il credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo doveva essere riconosciuto in maniera automatica a tutte le imprese che ne avessero diritto. Poi il decreto
legge anticrisi del 29 novembre dello scorso anno ha modificato i criteri garantendo l'accesso solo a chi ne avesse fatto richiesta attraverso il sito web dell'agenzia delle entrate a
partire dalle 10 del 6 maggio. Una “corsa al click” durata appena 35 secondi, il tempo di dare fondo al plafond stanziato di 1,62 miliardi di euro. Secondo i legali consultati da Unindustria la norma viola il principio di non retroattività.
“Molte imprese avevano già avviato i piani di investimento, ma invece di essere premiate si
sono sentite ingannate dal governo. Tra i nostri associati c'è un grande senso di frustrazione - dice Maurizio Marchesini, presidente di Unindustria - il tessuto industriale bolognese è
fatto essenzialmente di imprese ad alta specializzazione in settori tecnologicamente fra i
più avanzati, che investono nella ricerca quote considerevoli. Moltissime hanno perciò presentato la domanda per il credito d’imposta. E siamo convinti, anche se nessuno finora ha
fornito dati circostanziati, che fra quelle 22 mila imprese che in tutta Italia hanno ricevuto il
diniego, quelle bolognesi siano parecchie centinaia”.
Nel frattempo, in settembre l’agenzia delle entrate ha deciso di rinviare sine die un secondo “click day”, questa volta legato ai i rimborsi Irap alle imprese: una decisione che è stata
appresa con grande soddisfazione dall’associazione di via San Domenico. “Ci auguriamo
che la decisione dell’agenzia delle entrate sancisca l’abbandono di un metodo che equivale nei fatti ad una lotteria, e che venga trovata definitivamente una soluzione alternativa –
ha sottolineato Marchesini - Quando sono in causa aspetti delicati quali agevolazioni economiche o rimborsi di legge, non possono esservi altri criteri di valutazione che la documentazione presentata dalle imprese e i loro diritti oggettivi”.
il presidente Maurizio Marchesini ha
incontrato, insieme al consigliere delegato Marco Gasparri, le imprese del
circondario di Imola per un confron-
to sull’attuale congiuntura e per presentare il programma delle attività
associative.“Il Circondario Imolese è
un territorio importante - ha detto
FARE 107
CONTRO LA CRISI IL SETTORE METALMECCANICO
METTE IN CONTATTO DOMANDA E OFFERTA
Il Settore Metalmeccanico di Unindustria Bologna ‘fa rete’ per contrastare la crisi con un’ iniziativa
volta ad agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta. Il progetto si rivolge alle aziende che, nonostante le difficoltà del momento, stanno valutando investimenti produttivi in macchinari strumentali,
utensili, attrezzature. “Fammi sapere a chi vuoi promuovere i tuoi prodotti, dimmi da chi vorresti ricevere le offerte: provvederemo noi a facilitare il contatto’. E’ lo slogan dell’iniziativa che si caratterizza anche per condizioni di finanziamento particolarmente vantaggiose per gli acquisti, grazie ad
una linea dedicata definita da Unindustria Bologna insieme alla Cassa di Risparmio di Cento, che ha
messo a disposizione un plafond iniziale di cinque milioni di euro. In pratica l’iniziativa funziona così:
sulla base di indicazioni mirate ricevute dalle aziende, Unindustria Bologna provvede a favorire l’inMarco Bettini, presidente del settore metalcontro tra imprese metalmeccaniche associate, interessate da una parte ad acquistare macchinari
meccanico di Unindustria Bologna
di ogni genere, dall’altra a venderli. Chi vende dovrà garantire un prezzo dedicato per le imprese associate e dovrà sostenere un contributo di almeno il 50% degli interessi complessivi del finanziamento agevolato per l’investimento. Chi
compra godrà del finanziamento dedicato frutto dell’accordo tra Unindustria Bologna e Cassa di Risparmio di Cento; avrà un costo del finanziamento calmierato dal contributo di almeno il 50% degli interessi complessivi a carico del venditore; avrà la possibilità di accedere ai
benefici della Tremonti Ter se l’ acquisto e’ effettuato entro il 30 giugno dell’anno prossimo (sgravio del 50% del valore acquisito sulla base
imponibile ai fini Ires). L’iniziativa è partita a settembre e terminerà il 28 febbraio 2010.
“Con questa iniziativa intendiamo facilitare contatti commerciali tra associati – spiega Marco Bettini, presidente del Settore Metalmeccanico di Unindustria Bologna – chi vende dovrà garantire condizioni di assoluto favore e farsi carico di parte degli oneri finanziari. Il coinvolgimento di Cassa di Risparmio di Cento, partner del settore metalmeccanico di Unindustria Bologna, è stato importante per ottenere con
tempestività un plafond per finanziare gli acquisti a condizioni di esclusivo favore, che renderanno l’accollo di parte degli oneri finanziari
non particolarmente gravoso”.
il presidente di Unindustria - come
numero di imprese ed attività produttive, nonché un grande esempio
Una fase dell’incontro con le aziende associate del circondario imolese al Golf Club
“Le fonti” di Castel San Pietro
108 FARE
di sinergie tra le aziende, un modello
che Unindustria intende valorizzare”. Perché, ha ricordato sempre il
numero uno di via San Domenico
“l’Associazione è il capannone di
fianco alle nostre imprese, la prima
porta a cui bussare, l’interlocutore a
noi intellettualmente più vicino per
confrontarsi, chiedere, trovare supporto, avere soluzioni”. Parlando della crisi, che ha investito anche il territorio imolese con pesanti riflessi su
alcune importanti realtà locali, Marchesini ha ricordato le azioni difensive messe in campo da Unindustria
sul fronte del capitale umano e delle
relazioni sindacali e sul versante dell’accesso al credito. “Il nostro sguardo è però già rivolto alle azioni del
dopo crisi che andranno in tre direzioni principali – ha poi aggiunto
Marchesini – le sinergie di filiera,
che vedranno Unindustria come
luogo privilegiato di incontro e dialogo tra piccola e grande impresa; le
aggregazioni, per favorire sinergie e
reti tra imprese; la cultura tecnica, da
valorizzare, promuovere e sostenere
in quanto cuore e motore della vasta
area della meccanica e di quello che
Pressione Fiscale Locale effettiva:
valore medio (%) per dimensione d’impresa
Micro imprese
Piccole imprese
Medie imprese
Grandi imprese
Incidenza dei tributi locali
sulla Pressione Fiscale Locale
2007
35.20
40.28
23.17
15.66
Come impatta nel 2007 la fiscalità
sulle imprese del bolognese
(quota % della pressione sugli utili ante imposte)
Pressione fiscale complessiva (PFC)
Pressione fiscale locale (PFL)
Irap
Ici
Tarsu/Tia
Tosap/Cosap
Icp/Dpa
91,4%
4,5%
3,2%
0,6%
0,3%
Pressione Fiscale Locale effettiva:
valore medio (%), anni 2005-2007
66%
32%
Totale campione
2007
32.31
FARE 109
2006
36.51
2005
37.85
mi piace definire l’orgoglio metalmeccanico”. Sui temi legati più specificamente al territorio imolese si è
soffermato invece il consigliere delegato Marco Gasparri. “Con le sue
180 imprese, che danno lavoro a circa 6500 persone, la delegazione di
Imola rappresenta una componente
significativa sia della nostra associazione, sia dell’economia provinciale
– ha sottolineato Gasparri – il presidente Maurizio Marchesini ha ben
colto l’importanza del rapporto diretto tra imprenditori per affrontare
insieme i problemi e intendiamo applicare la stessa ricetta anche nella
nostra realtà associativa locale, facendo di Unindustria, anche qui a Imola, il motore delle relazioni e delle
sinergie tra imprese e imprenditori”.
ACCORDO DI COOPERAZIONE
TRA SHANGHAI CAOHEJING
HI-TECH PARK
E UNINDUSTRIA
Unindustria entra nell’high tech valley di Shangai per promuovere lo
sviluppo tecnologico ed economico
tra Bologna e la Cina. Il tutto grazie
ad un accordo di cooperazione che è
stato firmato a Roma, in occasione
della visita in Italia della delegazione
cinese guidata dal presidente Hu Jintao, tra Shanghai Caohejing Hi-Tech
Park, uno dei principali parchi industr iali high-tech della Cina, ed
Unindustria Bologna. A sottoscrivere
l’accordo sono stati Alberto Vacchi,
consigliere delegato di Unindustria
Bologna per l’internazionalizzazione,
e Qingzhou Chen, chairman del
Parco industriale cinese. Shanghai
Caohejing Hi-Tech Park, membro
della International Association of
Science Parks (IASP), è una delle
110 FARE
“IS BOLOGNA”:
DIECI AZIENDE METALMECCANICHE
DELLA SUBFORNITURA INSIEME SUI
MERCATI INTERNAZIONALI
E’ nata per iniziativa del settore metalmeccanico di Unindustria Bologna “IS Bologna”, la
prima aggregazione di piccole e medie imprese complementari della stessa filiera. L’obiettivo della collaborazione è duplice: presentarsi sul mercato come un unico interlocutore e
poter offrire ai clienti un servizio di qualità a 360 gradi, azzerando il rischio di difetti, senza
ritardi nelle consegne, con prodotti garantiti
e personalizzati, con pagamenti e fatturazioni semplificati. “IS Bologna come Integrated
Subcontractor Bologna, ma anche come ‘E’
Bologna’, per sottolineare che con questa
iniziativa vogliamo portare sui mercati internazionali il tratto distintivo e la qualità della
subfornitura metalmeccanica bolognese. spiega Marco Bettini, presidente del Settore
Metalmeccanico di Unindustria Bologna L'internazionalizzazione dei mercati ci ha imIl momento della costituzione di IS Bologna
posto una nuova architettura, ma non ci siamo arresi e abbiamo studiato forme innovative di aggregazione per essere presenti da Bologna con le nostre piccole imprese su tutti i
mercati”. Dieci le aziende metalmeccaniche che fanno parte dell’aggregazione: Meccanica Sarti (lavorazioni meccaniche), Fiocchi Libero (lavorazioni meccaniche), CB (lavorazioni
meccaniche), FAM (fonderia), Fonderia Atti (fonderia), Fonderie Palmieri (fonderia), Wegaplast (stampaggio plastica), OZ (carpenterie), Tecnolamiera (carpenterie), Tinti & Tolomelli
(carpenterie). IS Bologna ha esordito oltre confine a novembre - grazie anche al patrocinio
e al supporto di Unindustria Bologna e Cassa di Risparmio di Cento - in occasione di Elmia
Subcontractor a Jonkoeping in Svezia, la principale fiera scandinava della subfornitura
meccanica ed al Midest, il salone della subfornitura di Parigi.
prime zone di sviluppo tecnologico
ed economico della Cina. Sono concentrate nel Parco numerose imprese
moderne e tecnologicamente avanzate, e vi ha sede anche un incubatore internazionale di imprese high tech. Molteplici le ragioni dell’interesse degli operatori economici cinesi
per Bologna: la città, infatti, è uno
dei più importanti centri industriali
e commerciali dell'Italia. Inoltre, attraverso sistemi di network attivi ed
efficienti tra i diversi livelli di business - compresi il mondo della ricerca, le università, le associazioni di
imprese e la pubblica amministrazione - si sono rapidamente sviluppati a
Bologna distretti basati sull'economia
della conoscenza e sull'innovazione.
L’accordo ha l’obiettivo di promuo-
vere lo sviluppo economico e tecnologico tra le due aree, e prevede l’avvio di una collaborazione che sia di
Stretta di mano tra Alberto Vacchi e il Chairman di Shanghai Caohejing Hi-Tech Park in
occasione dell’accordo di cooperazione
reciproco vantaggio per identificare
nuove prospettive di sviluppo e per
la gestione di zone industriali e di
trasferimento tecnologico. Grazie all’accordo, Shanghai Caohejing HiTech Park ed Unindustria Bologna
potranno scambiarsi staff per visite
mirate allo scambio di esperienze,
formazione e per discutere tematiche di mutuo interesse, con l'obiettivo di sviluppare progetti in comune.
Potranno, anche, organizzare incontri e attività di business per promuovere la cooperazione commerciale,
gli investimenti e la cooperazione
tecnologica tra le imprese dei due
territori.
BEST TALENT AWARD:
UN PREMIO PER LE AZIENDE
CON I MAGGIORI TALENTI
Il settore Terziario Innovativo di
Unindustria Bologna lancia il premio Best Talent Award, un progetto
che supporterà a titolo gratuito le
aziende del territorio bolognese nella mappatura dei propri talenti.
Il Best Talent Award, creato da Six
Seconds Italia – partner di Unindu-
stria Bologna nell’iniziativa e società
leader internazionale nello sviluppo
delle persone e delle organizzazioni
– ha il patrocinio della rivista “L’Impresa” e intende fornire un innovativo strumento alle aziende. La partecipazione al premio darà alle imprese
associate ad Unindustria Bologna la
possibilità di svolgere a titolo assolutamente gratuito un check up dei
propri talenti e di ricevere in cambio
un report di sintesi dei risultati ottenuti. Sarà per esse una occasione per
interrogarsi su quanti talenti ci siano
al loro interno e su quale capitale
tangibile stiano costruendo il loro
futuro. “Le persone sono una fondamentale leva che può sostenere le
nostre imprese in questo difficile
momento economico e che può
aiutarci a costruire le basi per la ripresa – commenta il Presidente del
Settore Terziario Innovativo, Cristiano Cobianchi - con il lancio di questo premio intendiamo promuovere
un nuovo approccio al capitale umano: non più un’entità intangibile, ma
un bene di cui è possibile misurare
le competenze e le performance”.
CASA: FIAIP BOLOGNA HA
ADERITO A UNINDUSTRIA
Il Collegio Provinciale di Fiaip Bologna (la Federazione italiana agenti
immobiliari professionali), che rappresenta sul ter r itor io oltre 400
agenzie immobiliari, ha aderito a
Unindustria. Già a livello nazionale
Confindustria e Fiaip avevano sottoscritto un accordo per rafforzare il
proprio legame per incrementare la
rappresentatività organizzativa e sindacale del sistema confederale.
La Fiaip bolognese e Unindustria attiveranno iniziative comuni allo sco-
po di incrementare lo scambio di
beni e servizi. In particolare gli associati Fiaip forniranno a condizioni di
favore la loro consulenza alle aziende
associate a Unindustria, offrendo in
particolare i loro servizi di promozione e intermediazione. “Si tratta di
una importante occasione di ulteriore sviluppo per la nostra federazione.
– ha commentato Libero Calamosca,
presidente del Collegio Provinciale
della Fiaip – le sinergie che deriveranno da tale accordo, infatti, possono essere molto importanti per la
crescita economica del territorio bolognese. Nei prossimi mesi sarà necessario un dialogo sempre più stretto con le istituzioni pubbliche. E
non solo”. “Siamo particolarmente
lieti di questa adesione che estende e
rafforza la rappresentanza della nostra
associazione - ha affermato il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini – Con l’ingresso di
Fiaip, Unindustria Bologna si arricchisce di una componente storicamente radicata e dinamica del tessuto economico locale, alla quale mette a disposizione i servizi e la cultura
d’impresa del sistema associativo”.
“TORRI DELL’ACQUA”:
NASCE A BUDRIO
L’ASSOCIAZIONE PER IL DISTRETTO DELLA PROTESICA
Nasce con il patrocinio di Unindustria Bologna l’associazione per il distretto della protesica.
L’associazione che ha sede a Budrio,
presso il complesso “Le Torri dell’Acqua” recentemente ristrutturato, è
promossa da Comune e Fondazione
Cocchi di Budrio, insieme a Istituti
Ortopedici e Inail, Centro protesi di
Vigorso di Budrio e molte delle
FARE 111
ILLUSTRATE AI SINDACI LE PROPOSTE DI UNINDUSTRIA
SULLA FISCALITÀ LOCALE
“Fiscalità locale: impatto sul bilancio delle aziende bolognesi
e proposte per il futuro”; è stato il titolo del convegno organizzato da Unindustria Bologna nella Sala Farnese di Palazzo
d’Accursio. L’incontro è stato l’occasione per presentare agli
amministratori locali ed ai Parlamentari del territorio i risultati del recente studio realizzato da Unindustria Bologna sull'impatto che la fiscalità locale (Irap, Ici, Tarsu, Tosap o Cosap, pubblicità) ha sui bilanci delle imprese (ne abbiamo parlato anche su “Fare” n° 7). L’Associazione ha analizzato i bilanci di un campione di 1000 aziende: uno studio dal quale è
emerso che la pressione fiscale locale nel 2007 ha inciso per
il 32% sugli utili ante imposte, con situazioni ancor più negative per le imprese più piccole. Unindustria ha formulato una serie di proposte di
politica fiscale e di gestione delle entrate per la città metropolitana di Bologna, con l’obiettivo di avviare un processo di rinnovamento nella
gestione delle entrate locali in attuazione del federalismo fiscale. Tra i partecipanti al dibattito erano presenti i sindaci di Bologna, Flavio
Delbono, di Imola, Daniele Manca, e di Calderara di Reno, Irene Priolo. I risultati della ricerca condotta da Unindustria sono stati illustrati
da Massimiliano Marzo, professore associato di Economia politica all'Università di Bologna, e da Patrizia Pasquini, consulente giuridico. Il
presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini, ha illustrato quindi le proposte dell’Associazione.
aziende del territorio. L’associazione
per la protesica nasce per perseguire
scopi legati allo sviluppo del distretto
protesico, in termini di promozione
dell’informazione e delle opportunità
offerte dalle strutture pubbliche e private operanti sul territorio. Storicamente attivo nel Comune di Budrio,
il distretto protesico è un polo di sviluppo significativo. Ogni anno, infatti,
vi approdano più di 10mila persone
che alimentano l'indotto. “Esprimiamo viva soddisfazione per l’annunciato varo dell’iniziativa Torri dell’Acqua
che vede la partecipazione dell’Associazione per la Protesica – ha detto il
presidente degli industriali di Bologna, Maurizio Marchesini - Il patrocinio oneroso di Unindustria a questo progetto testimonia ancora una
volta la nostra attenzione per il terri-
112 FARE
torio produttivo, che punta a fare delle eccellenze locali un esempio mondiale”.
maceutico) nel settore healthcare, alla luce delle ormai diversificate esi-
IL DESIGN DELLA SALUTE
Mettere il design al servizio delle
imprese. Anche in un settore in
grande evoluzione come quello della
salute. Il tema è stato affrontato da
esperti di livello mondiale nel corso
del convegno “Il design della salute.
Biomedicale, care, wellness”, organizzato da Design Center Bologna
con il patrocinio di Unindustria e
Aster, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il meeting ha offerto una visione approfondita della trasformazione del
ruolo del servizio e del prodotto (a
partire da quello ospedaliero e far-
Fabio Rangoni, consigliere delegato di Unindustria Bologna per Innovazione, Ricerca,
Università
genze dell’utente, facendo una fotografia delle possibilità offerte dallo
FARE 113
sviluppo delle tecnologie e delle modificazioni degli scenari di mercato
(l’avvento dei farmaci generici e delle parafarmacie, ad esempio). Alla
giornata ha partecipato Fabio Rangoni consigliere delegato di Unindustria per Innovazione, Ricerca e Università, e presidente di Mortara Rangoni Europe, leader mondiale di apparecchi per elettrocardiologia e sistemi di monitoraggio coronarico intensivo. Presso l’azienda di Casalecchio gli studenti del Corso di secondo livello in Design Grafico dell’Ac-
cademia di Belle Arti di Bologna
hanno realizzato un progetto di concept design per apparecchiature domestiche che è stato presentato con
una mostra nella giornata del convegno. “Il design della salute. Biomedicale, care, wellness” è stata la seconda
conferenza della serie “Scenari”, che
il Design Center di Bologna organizza annualmente per monitorare i settori produttivi più innovati dell’
Emilia Romagna, e favorire lo scambio di conoscenze tra imprese e progettisti.
DESK DI UNINDUSTRIA A BELGRADO
PER LE IMPRESE BOLOGNESI
CHE OPERANO CON LA SERBIA
Un nuovo desk a Belgrado per le imprese che vogliono
fare business in Serbia. L’iniziativa è di Uninidustria
Bologna ed è stata presentata da Gino Cocchi, consigliere delegato della stessa Uninidustria per l’internazionalizzazione, in occasione del convegno “Serbia:
mercato e piattaforma per l’Est Europa”, organizzato
dall’associazione di via San Domenico. La Serbia rappresenta un mercato con interessanti prospettive di
Gino Cocchi, consigliere delegato di Unindustria Bologna per l’internazionalizzazione, crescita e una piattaforma strategica per l’area dell’Est
presenta il nuovo desk dell’associazione a europeo. E, grazie ad un accordo preferenziale con la
Belgrado
Russia attrae anche numerosi investitori internazionali,
interessati ad entrare nel mercato russo a dazio zero.
L’Italia è da sempre un Paese importante per la Serbia,
cui ha concesso linee di finanziamento per privilegiare
l’acquisto di tecnologia italiana. Una qualificata capacità e tradizione meccanica rendono le imprese serbe
un partner ideale per molte aziende del nostro territorio, senza trascurare il grande apprezzamento del made
in Italy, nelle espressioni più tradizionali dell’industria
manifatturiera. Il nuovo Desk di Unindustria, aperto recentemente in collaborazione con la
società Roncucci & Partners, ha come obiettivo quello di assistere le imprese che vorranno
cogliere le numerose opportunità offerte da quest'area.
114 FARE
LA FESTA DEI GIOVANI
IMPRENDITORI
Nella splendida cornice di Villa Capriata, a Castenaso, si è svolta la festa
dei Giovani imprenditori di Unindu-
Il presidente di Unindustria, Maurizio Marchesini e il presidente del Gruppo Giovani,
Andrea Paladini alla festa dei Giovani Imprenditori a Villa Capriata
stria Bologna. Nel corso della serata il
presidente dei giovani industriali bolognesi, Andrea Paladini, ha consegnato
al Design Center di Bologna il contributo in denaro che il Gruppo ha deciso di donare all’ente per favorire la
crescita di nuove figure professionali
del design al servizio dell’impresa. Per
l’occasione è stato presentato ufficialmente il nuovo sito web w w w.giovaniunindustria.bo.it che, ha detto Paladini, rappresenta “il miglior contenitore per tutti i progetti e le idee che segnano la nostra esistenza ed il nostro
sviluppo”. All’evento è intervenuto
anche il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini.
ANTONIETTA ZACCARINI
PRESIDENTE
DI ASSORTOPEDIA
Antonietta Zaccarini, amministratore delegato e vice presidente della
Sanitaria Sant’Orsola srl (Rizzoli
Antonietta Zaccarini, nuova presidente di
Assortopedia
Ortopedia), è la nuova presidente di
Assortopedia, l’associazione nazionale delle aziende ortopediche che
riunisce le imprese più importanti
ed innovative nel settore della produzione e distribuzione di presidi
ortopedici per persone disabili. Antonietta Zaccarini è la prima presidente donna dal momento della costituzione dell’Associazione.
“Assortopedia è l’unica associazione
del comparto che aderisce al Sistema Confindustria, con la finalità di
rappresentare un gruppo di aziende
con specifici requisiti e regole etiche
di comportamento – ha detto durante il primo consiglio direttivo
Antonietta Zaccarini -: l’obiettivo
del mio mandato è riqualificare il
settore aumentandone la forza e
l’influenza nei confronti della Pubblica Amministrazione, oltreché implementare le collaborazioni tra
pubblico e privato”.
“Le criticità del comparto al netto
della crisi mondiale? La mancata
riforma del testo fondamentale del
settore, il Nomenclatore Tariffario
(datato 1999) che definisce le regole
di accreditamento e di erogazione
dei servizi, nonché le sue tariffe continua Antonietta Zaccarini -, i ritardati pagamenti della PA e l’assenza
di studi con dati certi sul settore;
problematiche che vanno ad accumularsi a quelle date dall’esercizio
abusivo della professione, dai costi
dell’energia e delle materie prime”.
“Il 2008 ha visto una leggera flessione del 3% nel settore – conclude la
neo presidente di Assortopedia – ma
le potenzialità d’incremento esistono eccome: la mia strategia è quella
di creare gruppi di lavoro presieduti
da un consigliere che si candidi per
il coordinamento e la formulazione
di proposte innovative”.
UNINDUSTRIA E L’OPERA DELL’IMMACOLATA
Bussa alla porta di Unindustria Bologna, trovandola aperta, la fondazione Opera dell’Immacolata impegnata a promuovere l’integrazione
sociale di giovani e adulti disabili (per lo più mentali) e svantaggiati attraverso la ‘terapia’ del lavoro. Obiettivo centrato fin dagli anni ’60.
Con l’inserimento in azienda di più di 400 persone (in media se ne formano 50 l’anno) e un intenso giro di commesse acquisite in conto terzi
nei settori della meccanica, elettrotecnica e del confezionamento. Articolato il meccanismo socio-formativo messo in atto dall’Opera per
assicurare a uomini e donne di ogni età quella dignità sociale che altrimenti resterebbe un’incognita. E che gli può essere restituita, facilitandogli, appunto, anche la ricerca di un lavoro. In primis, c’è la formazione. Nella sede di via Decumana, l’Opera ha aperto un centro in cui
si ‘insegna’ un mestiere a chi non ce l’ha oppure si organizzano corsi di aggiornamento per chi ha già un’occupazione o deve cambiare la
mansioni a seguito di ristrutturazione organizzativa interna all’impresa. Aggiornarsi e riconvertirsi verso altre mansioni sono filoni di intervento con una doppia valenza. Da un lato possono diventare un’ulteriore rete di salvataggio dei lavoratori coinvolti; dall’altro, sono anche
un valido ‘strumento’ in mano all’imprese che potrebbero aver difficoltà nel ricollocare al loro interno queste figure professionali. All’Opera,
teoria, ma non solo. Accanto alle normali lezioni, sono previsti, infatti, anche stage assistiti in azienda e attività di orientamento e accompagnamento all’impiego per le fasce più deboli tra i deboli. Per coloro, invece, che ancora non hanno trovato uno sbocco occupazionale, l’Opera ha creato un Centro di lavoro protetto, struttura socio-riabilitativa dove si attua la ‘terapia’ occupazionale diurna. In pratica sia in via
Decumana (50 posti) che in via del Carrozzaio (70 posti), si svolgono attività di montaggio, confezionamento e piccola meccanica grazie a
commesse assicurate dalle industrie del territorio secondo “un rapporto – sottolinea Maria Grazia Volta, direttore generale dell’Opera –
abbastanza consolidato”. Per di più con i nomi più illustri del nostro tessuto produttivo. Da Ova Bargellini a Beghelli. Da ultimo, di recente,
l’Opera si è rivolta anche agli stranieri e, a seguito di un accordo con la Prefettura, nella terza sede in via Emilia Ponente, ha dato vita ad un
centro-sportello di assistenza burocratico-amministrativa. (Giacomo Ruggero)
FARE 115
APERTE AI BOLOGNESI LE PORTE
DI CASA MORANDI
Casa Morandi riapre le porte alla città. Lo scorso ottobre la dimora del grande pittore bolognese è diventata
museo dopo diversi anni di attesa e di lavori. Ci sono
voluti 16 anni e una collaborazione tra Comune di Bologna, Mambo e Unindustria, per restituire lo spazio alla città e ai viaggiatori che vorranno visitarla. Nell’appartamento al primo piano di via Fondazza 36, Giorgio
Morandi visse e dipinse dal 1910 al 1964, anno della sua morte. L’attenta opera di restauro realizzata
dell’architetto Massimo Iosa Ghini, ha permesso la ricostruzione degli ambienti e degli spazi dove il
maestro di Grizzana realizzava i suo capolavori. L'appartamento di via Fondazza con le sue finestre
che danno sul piccolo giardino, più volte presente sulle tele di Morandi, contiene tanti oggetti appartenuti al pittore. La zona giorno mostra libri, oggetti e
reperti archeologici, e la sala polivalente può essere
utilizzata per incontri. Ci sono anche installazioni audio-video che mostrano brevi documentari. Le stanze
più significative per Morandi stesso, seppure restaurate, non sono state snaturate ma lasciate come erano
all'inizio del secolo scorso. Nello studio, per esempio,
dove il pittore lavorava e dormiva, c'è il suo cavalletto,
i suoi pennelli, i suoi colori. La sala fotografia, con diversi scatti, è la testimonianza dei rapporti di Morandi
con tanti personaggi dell'arte, del cinema, della musica e la cultura a lui contemporanei: Ghirri, Folon, Berengo Gardin. L’intervento di restauro di “Casa Morandi” è
stato portato a temine dal Comune di Bologna con il sostegno decisivo di Unindustria. “Quando circa un anno e mezzo fa Unindustria Bologna decise di collaborare con il Comune di Bologna e con la Galleria d’Arte Moderna per
questa iniziativa, contribuendo per la metà degli investimenti necessari, lo fece con l’intento di dare alla propria
comunità un segno tangibile del proprio impegno per il territorio – ha detto il presidente di Unindustria, Maurizio
Marchesini, intervenendo all’inaugurazione di Casa Morandi - I cittadini bolognesi e i visitatori italiani e stranieri
potranno da oggi ‘scoprire’ l’opera di uno dei massimi artisti del Novecento in uno spazio, unico e irripetibile, come la sua casa, così intimamente legata al centro storico di Bologna e alla sua comunità. Con questo progetto gli imprenditori bolognesi intendono inoltre dare un
contributo concreto per promuovere la rinnovata importanza di quel legame tra cultura del sapere e cultura del fare sul quale si fonda il futuro della città”. La casa museo Morandi è aperta dal martedì alla domenica dalle 11 alle 16. L’ingresso è gratuito.
Foto di Roberto Serra
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