faren8 - Unindustria Bologna
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Autorizzazione del Tribunale di Bologna n.6858 del 26.11.1998 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Bologna FARE n. 8 novembre 09 le idee e le proposte degli industriali bolognesi A BOLOGNA I C T Information Communication Technology og ni a z i endai t a l i a na mer i t adi es s er eg est a a l meg l i o ERP e soluzioni gestionali ad alta tecnologia CRM, Marketing, Assistenza Tecnica, Gestione Vendite, M.P.S., Agenti e Provvigioni, Portali Aziendali (B2B, B2C, Fornitori), Acquisti, Magazzini, Logistica Wireless con Bar-Code, Progettazione e Pianificazione (MRP-I), Schedulazione (MRP-II) a capacità finita e infinita, Produzione e C/Lavoro, Controllo in tempo reale avanzamento Produzione, Controlli Qualità e Tracciabilità (SCM), Centralino Voip integrato con CRM ed ERP, Spedizioni e Fatturazioni, Contabilità Generale, Cespiti e Ammortamenti, Tesoreria e Gestione Finanziaria, Contabilità Analitica e Industriale, Statistiche, Budget, Business Intelligence, Controlli Sicurezza, Privacy, Work-Flow, Auditing. Bologna - Milano - Padova - Salerno - Barcellona tel 051 813324 - fax 051 813330 La tecnologia che rilancia la competitività dell’impresa e riduce i costi Come incrementare l’efficenza dell’impresa utilizzando le nuove tecnologie, i nuovi strumenti e i nuovi modelli organizzativi “Lean” 4 soluzioni pratiche e immediatamente operative nelle migliori librerie o direttamente su www.centrosoftware.it FARE RIVISTA TRIMESTRALE DI UNINDUSTRIA BOLOGNA 05 Maurizio Marchesini 06 42 Editore FARE S.r.l. via Serlio 26 - 40128 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 ARTICOLO DI COPERTINA Il distretto ICT di Bologna A cura di Enrico Salsi Direzione e Redazione Unindustria Bologna via Serlio 26 - 40128 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 Stampa Renografica S.r.l. via Seragnoli 13 - 40138 Bologna tel. 0516026111 - fax 0516026150 Pubblicità FARE S.r.l. via Serlio 26 - 40128 Bologna tel. 0516317111 - fax 051356118 Foto Studio FN, Archivio Unindustria Bologna, Archivio Hammer Communication VITA INDUSTRIALE Carlo Rossini - Cristina Galli - Anna Merloni Direttore responsabile Carlo Rossini PUBBLÌ concessionaria editoriale S.r.l. corso Vittorio Emanuele 113 41100 Modena tel. 059212194 - fax 059226627 [email protected] FOCUS Investire sui giovani numero 8 novembre 09 68 46 Ripresa economica: il ruolo dell’ICT e il progetto distrettuale 50 I nostri processi interni sostengono la capacità competitiva? 52 Riusciamo a trasformare i dati aziendali in informazioni utili al business? 54 Governiamo adeguatamente i contenuti e i documenti aziendali? 56 Comunichiamo bene con i clienti, fornitori, partner e prospects? 58 Proteggiamo adeguatamente il nostro business? 62 Il software come servizio 66 Conclusioni TURISMO 70 Fare turismo a Bologna? Un “sistema” c’è! Inchiesta a cura di Valentina Righi 86 Tutti i posti dove andare a Bologna 102 Tutti i posti per il nostro viaggio Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6858 del 26.11.1998 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Bologna Gli articoli presentati possono non rispecchiare le posizioni di Unindustria Bologna che comunque li ritiene un contributo sul piano dell’informazione e dell’opinione 104 NEWS UNINDUSTRIA Carlo Rossini - Cristina Galli - Marcello Pierdicchi FOCUS Investire sui giovani Mentre stiamo andando in stampa con questo numero di FARE, 40 aziende bolognesi ospitano la visita di oltre 1600 studenti delle scuole medie inferiori e superiori della provincia. Si tratta della Settimana dell’Orientamento, iniziativa fortemente voluta da Unindustria Bologna per rafforzare la comunicazione verso il mondo della scuola, dei giovani e della loro formazione. Dopo la felice esperienza della passata edizione, che aveva coinvolto le aziende metalmeccaniche, quest’anno abbiamo voluto allargare la partecipazione a tutti i settori merceologici. Dal chimico all’alimentare, dal grafico al biomedicale la risposta delle imprese è stata pronta e convinta. E’ forte, infatti, tra le imprese la consapevolezza che senza risorse umane qualificate e professionalmente preparate a tutti i livelli – tecnico e universitario – non è possibile pensare a un futuro di sviluppo per il nostro territorio. E’ per questo che la nostra Associazione, accanto alle azioni difensive per fronteggiare la grave crisi economica, non smette di investire sul domani in vista della ripresa. E una parte importante di questo impegno si concentra proprio sul capitale umano, sulla formazione, sulla valorizzazione dei giovani e dei loro talenti. E’ molto importante che i giovani acquisiscano alcune consapevolezze fondamentali: da un lato il “valore aggiunto” che lavorare nell’industria manifatturiera può dare a ognuno di loro in termini di crescita professionale e di realizzazione individuale. E contemporaneamente il grande ruolo che ha la piccola e media impresa nella crescita economica e sociale del nostro territorio, nel quale ha creato e diffuso un livello elevatissimo di benessere e di sviluppo. Iniziative come la Settimana dell’Orientamento, al di là del successo dei numeri, ci dicono quanto sia opportuno mettere in presa diretta i giovani con il mondo delle imprese, con la cultura tecnica e del fare. Un futuro di sviluppo, infatti, non si improvvisa, ma si costruisce nel tempo anche attraverso un dialogo proficuo tra scuola, formazione e imprese. E’ quello che a Bologna stiamo cercando di fare seminando cultura d’impresa. I dati più recenti, che parlano di un incremento di iscrizioni agli istituti tecnici, ci incoraggiano a proseguire su questa strada. Maurizio Marchesini Presidente di Unindustria Bologna FARE 5 ACEM VITA industriale Nuova sfida per ACEM Medical Company (divisione di ACEM SpA), che anche quest’anno sarà presente alla manifestazione fieristica “Medica” a Düsseldorf (18 – 21 Novembre 2009). La più grande fiera al mondo di medicina, piattaforma principale del settore della tecnologia medica sarà teatro per la presentazione delle nuove lampade scialitiche della Ser ie Starled nate in casa ACEM. Alla base delle lampade ACEM Medical Company vi è la sofisticata tecnologia a LED (Light Emitting Diode), straordinaria sorgente luminosa che si va sempre più affermando per le ridotte dimensioni, la lunga durata, il basso consumo di energia, l’assenza di calore, la giusta resa cromatica. Inoltre per le sue caratteristiche di sostenibilità e per la flessibilità di impiego viene considerata come "luce del futuro" anche e soprattutto nel setto- Carlo Rossini Cristina Galli Anna Merloni 6 FARE cal Company con la sua costante attenzione all’evoluzione delle tecnologie e delle necessità cliniche, si considera partner dei medici e del personale delle sale operatorie. Le soluzioni ACEM, sviluppate in collaborazione con i medici, perseguono un unico scopo: creare le migliori condizioni possibili di lavoro per coloro che operano in ambito sanitario. Per essere competitivi qualitativamente ACEM punta all’eccellenza del prodotto dedicando gran parte delle energie al reparto Ricerca e Sviluppo composto da una squadra di ingegneri e tecnici dotati di grande esperienza nella progettazione meccanica hardware e software, nella professionalità e conoscenza del settore. Ogni risultato è il successo ottenuto grazie ad una cooperazione di esperti ambiziosi, che lavorano in sinergia fino al minimo dettaglio per raggiungere la perfezione; per questo ACEM mette la Qualità al centro della sua filosofia. Pier Paolo Tacconi, titolare dell’Acem CAMST re medicale . Consapevoli della responsabilità che si ricopre operando in un settore produttivo di così elevata importanza quale quello medicale, ACEM Medi- E’ quasi una tradizione la solidarietà che ogni anno Camst dedica ai bisognosi e ai disagiati. Anche l’estate scorsa, durante il mese di agosto, la cooperativa bolognese ha messo a disposizione le propr ie te, proprio perché, come afferma Marco Minella, “per Camst la responsabilità sociale è un valore molto importante". Inoltre anche quest’anno il 15 agosto, quando Bologna era semideserta Camst ha allestito a mezzogiorno un pranzo per circa 200 persone a Bologna, dentro il cortile di Palazzo d’Accursio. Gli ospiti attentamente selezionati da Caritas Bologna erano circa 200 persone bisognose, che sono state servite a tavola dal Sindaco di Bologna, Flavio Delbono e da alcuni Consiglieri Comunali, coordinati da Roberto Fantini e Uno dei pasti offerti dalla Camst agli ospiti del dormitorio nel corFrancesco Regazzi tile del Comune del Party Ricevino il servizio durante tutto il resto menti. Il menu preparato dai cuochi dell’anno. “I volontari – spiega il del Party, Stefano Bianchi e Mauridirettore Caritas Paolo Mengoli – zio Bovolenta era composto da fusilli preparano e distribuiscono al dor- con pomodoro estivo, verdure e pemitorio Sabatucci circa 65 mila pa- sto, fricassea di tacchinella al pepe sti l’anno. Ma in agosto le energie rosa e piselli, patate al rosmarino, cavengono a mancare, anche perché ponata di verdure, dolce della casa. Menu appositamente pensato per l’età media di chi fa volontariato si sta progressivamente alzando. L’aiu- andare incontro anche a coloro che to di Camst è una tradizione ormai non gradiscono prodotti contenenti maiale. consolidata e preziosa”. “Anche i volontari hanno diritto a Tutte occasioni di solidarietà alle una pausa di fer ie - commenta quali Camst partecipa nei giorni delMarco Minella, segretario generale le principali feste e lo fa in modo semplice, mettendo a disposizione il Camst - e per noi e' una grande soddisfazione poter dare una mano frutto del lavoro dei propri uomini all'altra Bologna, quella dei nostri che stimolati e spinti dalla cooperaticoncittadini meno fortunati”. Un va offrono nei giorni di festa la proimpegno e una soddisfazione che da pria professionalità per realizzare inidiciannove anni si rinnova ogni esta- ziative di solidarietà. energie e mille pasti gratuiti per gli ospiti del dormitorio comunale di via Sabatucci. Un gesto che ne vale due: oltre a preparare i pasti per i senzatetto, il personale della Camst offre infatti un mese di riposo ai volontari delle Caritas parrocchiali e dell’Opera don Marella, che cura- CARPIGIANI Dal 1° ottobre 2009 Andrea Cocchi è stato chiamato alla carica di Direttore Generale del Gruppo Carpigiani. Andrea Cocchi ha 43 anni ed è da 11 anni nel Gruppo Carpigiani, dove ha ricoperto diverse funzioni fra cui quella di Direttore Amministrativo e Un momento del Gelato in Happy-Hour promosso da Carpigiani più recentemente di Operations Manager. E’ laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna. Divertente ma casuale l'omonimia con il precedente amministratore Gino Cocchi. Nel frattempo, la cultura del gelato oggi si fa anche online… Carpigiani Lab e Carpigiani Gelato University approdano su Facebook e mettono a disposizione degli oltre 300 milioni di iscritti al famoso sito di social network tutta la conoscenza e il “gusto” del Gelato Artigianale Italiano. Nella community non solo golosi e curiosi, ma anche gelatieri di tutto il mondo, molti dei quali hanno già frequentato i corsi della Carpigiani Gelato University. Gli utenti potranno scambiarsi informazioni preziose e contribuiranno a diffondere nel mondo la cultura del Gelato Artigianale Italiano, l’alimen- FARE 7 to “buono, fresco e naturale” prodotto grazie all’eccellenza delle macchine targate Carpigiani. L’obiettivo che si pone la Carpigiani, oggi più che mai, è quello di innovare e migliorare costantemente prodotti e servizi, per creare nuovo valore e diffondere nel mondo le soluzioni e la cultura artigianale degli alimenti. In questa ottica, anche la presenza sui social network diventa una tappa cruciale. Alla base della diffusione virtuale, cresce e si consolida quella reale: la Gelato University e il Carpigiani Lab, un moderno cubo di vetro dove il gelato viene preparato “a vista”, di continuo e senza segreti, davanti agli occhi dei clienti. Aperto al pubblico anche il più moderno laboratorio di ricerca e sperimentazione, che utilizza materie prime di altissima qualità e le macchine più innovative, nonché le conoscenze dei Maestri della Carpigiani Gelato University. Il Lab è operativo 7 giorni su 7 presso la storica sede in Via Emilia, tra Lavino di Mezzo e Anzola dell'Emilia, per proporre una selezione di 13 gusti di Gelato Artigianale Italiano. L'offerta si allarga anche a torte e semifreddi, cremini, granite, cri-cri e a un'ampia gamma di praline a base di cacao e cioccolate calde. Da segnare in agenda, il giovedì: ogni settimana infatti, a partire dalle 18.30, scatta l’appuntamento fisso con i peccati di gola e con il Gelato in Happy-Hour, un aperitivo con tanto di Musica Live in cui è possibile assaggiare Cocktail-Gelato originali e inimitabili. CORRADI Coup de theatre per l’azienda bolognese storicamente leader nel settore 8 FARE delle coperture solari mobili, che ha scelto il Teatro Arena del Sole per il lancio delle sue nuove collezioni di arredamento outdoor. Sull’originale palcoscenico, le creazioni firmate da Gianluca Rossi, il direttore creativo di Corradi Group, che coniugano innovazione, eleganza e funzionalità. Due modelli della linea “Foglia” di Corradi E così va in scena un pomeriggio di fine estate in un giardino inglese dell’800, una famiglia seduta a bere te e a conversare amabilmente, in un gioco di luci e ombre. E’ l’immagine da cui trae ispirazione la linea Foglia, che racchiude in sé un design essenziale ma sinuoso, solido eppure delicato. Sul palcoscenico uno show fatto di divani, poltrone, sedie e lettini la cui struttura in alluminio, acciaio e teak richiama la trama di una foglia, in un gioco di vuoti e pieni, quasi un ritorno alla natura profonda delle cose. “Ho disegnato questa linea – spiega Gianluca Rossi – pensando alla soli- dità che racchiudono in sé le cose più semplici e vere. Per questo i materiali che abbiamo usato sono di grande qualità e selezionati per durare nel tempo, ma la loro lavorazione è leggera, anche se proprio per questo complessa e quindi molto curata. Con la luce giusta, il ramage di questi arredi proietta a terra ombre straordinarie, è come se l’ambiente per cui questi oggetti sono stati pensati si fondesse con gli arredi, diventando un tutt’uno. Questa è per me e per Corradi la vera eleganza, che si esprime solo nell’armonia fra le cose. Non abbiamo per questo rinunciato al fascino di un lusso sobrio e raffinato: i tessuti sono ricercatissimi e preziosi, con colori e texture di grande intensità creativa”. Insieme a Foglia, altre linee della nuova collezione seguono ispirazioni diverse per soddisfare tutti i gusti: versatilità e geometria per Vinca, semplicità e leggerezza per Narciso, essenzialità e freschezza informale per la linea You&Me. “Oggi l’outdoor è vissuto come la naturale espansione della casa - dichiara Gianmarco Biagi, Amministratore Delegato di Corradi SpA Siamo l’unica azienda nel panorama europeo dell’outdoor ad offrire una gamma completa di prodotti che rendono lo spazio esterno elegante, funzionale e vivibile tutto l’anno. La grande passione per la ricerca e la sensibilità di un designer miscelate alle competenze tecniche che abbiamo in azienda rendono possibile innovare, esaltare materiali, trame e tessuti per creare il mondo dell’outdoor living space Corradi – conclude Biagi, perché, come afferma la tagline di Gianluca Rossi- “Tutto ciò che può essere pensa- AIRKLIMA: CLIMATIZZAZIONE A COSTI ZERO E SENZA EMISSIONI INQUINANTI Climatizzare un intero stabilimento industriale a costi zero e senza emissioni inquinanti. È possibile grazie alle soluzioni progettate e realizzate da Airklima, azienda bolognese che da oltre vent’anni si occupa di impianti di climatizzazione. Pioniera delle tecnologie più innovative, Airklima è stata tra le prime aziende a realizzare negli anni ottanta impianti a pompe di calore, a cui oggi si affiancano sistemi di recupero di energia dai processi produttivi, cogenerazione, fotovoltaico e fonti rinnovabili. Cambiano le tecnologie ma non l’obiettivo: garantire il benessere delle persone negli ambienti in cui vivono raggiungendo un livello di efficienza energetica che supera in modo significativo i livelli minimi di legge. E tutto “con un investimento non superiore a quello di un impianto tradizionale” spiega Vittorio Cossarini, consigliere delegato della società. Uno degli ultimi progetti di Airklima riguarda l’impianto del nuovo capannone di assemblaggio Vittorio Cossarini, consigliere delegato di della Graf, azienda di Nonantola (Modena) specializzata in automazione industriale. Airklima La soluzione studiata permette all’impresa non solo di azzerare i costi energetici della climatizzazione e le emissioni inquinanti, ma di ottenere un ritorno economico sull’investimento. Il capannone, di 2.000 mq, verrà climatizzato con un innovativo impianto a pompe di calore a geotermia parziale integrato da un sistema di recupero del calore dell’aria: il consumo di energia elettrica viene ridotto a soli 25 mila kwh all’anno, tutti autoprodotti da un impianto fotovoltaico. Non solo: poiché il costo energetico dell’edificio corrisponde a meno del 50% dei massimi di legge, un impianto fotovoltaico integrato al tetto potrà godere di un contributo in conto energia maggiorato del 30%. Graf, che ha deciso di coprire interamente il tetto dello stabilimento con pannelli fotovoltaici, avrà un cash flow aggiuntivo di circa 45 mila euro all’anno per 20 anni. Questo significa approccio organico alla realizzazione e ristrutturazione di stabilimenti industriali: “Il mercato offre molteplici soluzioni tecnologiche – spiega Cossarini – noi le utilizziamo in modo indipendente rispetto alle mode spesso nate in climi diversi dal nostro e soprattutto puntiamo al risultato energetico e finanziario di tutto il sistema, non solo della nostra parte”. Molte soluzioni studiate da Airklima includono il recupero di energia che altrimenti verrebbe sprecata. Tra queste il progetto per l’impiantistica del nuovo centro prove motori di Landi Renzo, azienda reggiana leader nella costruzioni di impianti a metano e gpl per auto. Il gpl incombusto e il calore prodotto dai fumi vengono entrambi riutilizzati attraverso un sistema ad assorbimento per produrre energia termica e frigorifera che verrà rimessa in circolo nell’impianto di climatizzazione a pompe di calore. Con l’aggiunta di un impianti fotovoltaico integrato al tetto il risultato finale sarà un nuovo centro prove totalmente autoalimentato e ad emissioni zero. Operare su una nuova realizzazione consente di ottenere risultati eccellenti, ma spesso è possibile intervenire efficacemente anche su uno stabilimento già operativo. Alla Magneti Marelli di Bologna Airklima ha recentemente rinnovato gli impianti climatici con un sistema centralizzato di pompe di calore di ultima generazione. In estate il nuovo impianto utilizza il calore recuperato dal condizionamento per produrre acqua calda, per uso sanitario e industriale. Tradotto in termini economici, significa 35 mila euro risparmiati nei solo tre mesi estivi. (Silvia Saracino) to può essere realizzato”. DATALOGIC Datalogic si appresta a chiudere l’anno con un trend di successo che apre le porte al 2010. Questo grazie anche al boom del Self Shopping, che promette bene anche perché rappre- senta un approccio più consapevole e responsabile alla spesa in una fase di “nuova sobrietà”. Le ultime installazioni del pod Joya nei punti vendita italiani e internazionali (Auchan, Atac, Esselunga, Coop, Finiper, Famila, Red Market, Delhaize, Casino Géant, Carrefour in Francia e Belgio), hanno infatti dato risultati ec- cezionali: ad esempio, in Auchan a Mestre (Venezia) oltre 12mila carte fedeltà sono state attivate a pochi mesi dall’annuncio del progetto. Joya è un pod di semplice utilizzo che conosce personalmente il singolo consumatore, lo aggiorna sulla lista dei suoi acquisti, lo informa sulle caratter istiche di ogni prodotto FARE 9 esposto, sulle eventuali promozioni in corso e gli permette di risparmiare tempo alle casse usufruendo dei chioschi di auto-pagamento. “Si tratta di un servizio unico, rivoluzionario e introvabile altrove” spiega Luigi Frison, marketing manager sperimentale, Joya potrà essere utilizzato in vari ambienti, ad esempio all’interno dei casinò, oppure nei musei o nei cinema multisala: con un click appariranno sullo schermo del pod le notizie relative al quadro che si sta ammirando, oppure la recensio- si, cassieri, promoter o quant’altro, rimarranno comunque un solido punto di riferimento per effettuare gli acquisti perché potranno fornire quei consigli che un pod, per sua stessa natura, non può dare. Ecco allora che sicuramente il ruolo del personale cambia, ma in positivo, poiché ogni operatore si trasforma in un vero e proprio consulente, laddove viene premiata la professionalità, l’esperienza, la conoscenza approfondita dei vari settori”. Per quanto riguarda i dubbi circa l’utilizzo dei dati personali registrati dai Joya, Luigi Frison afferma che “questa tecnologia è sinonimo di intelligenza e non di invadenza, il cliente ha la consapevolezza di ciò che vuole ed è sempre e solo il cliente che conferisce il ‘permission marketing’, il placet per far sì che il servizio venga integralmente strutturato attorno a lui”. DEXER Luigi Frison, marketing manager di Datalogic Mobile EBS di Datalogic Mobile EBS, “che offre tutta una serie di informazioni circa i prodotti, le promozioni, i valori nutrizionali e le ricette, l’importo aggiornato dello scontrino e molte altre funzioni. La tecnologia diventa un ausilio e una risorsa per gestire in maniera autonoma e intelligente la spesa, ottimizzando il tempo dedicato alla selezione dei prodotti, invece che perderlo spazientiti in coda alle casse”. Un’idea che piace ai clienti, che possono migliorare il loro modo di spendere e acquistare grazie a una maggiore consapevolezza, rapidità e interazione. Dopo questa fase ancora 10 FARE ne e la trama dei film da scegliere. Del resto, spiega Frison, siamo nell’era del “Trysumer”, ossia quella in cui “il consumatore è entrato nell’età adulta, poiché prima di comperare non chiede solo specifiche informazioni sul prodotto, ma vuole anche testarlo, confrontarlo con le varie soluzioni possibili”. Secondo Frison, l’installazione dei nuovi pod rappresenterà una rivoluzione copernicana che tuttavia non esclude e non penalizza gli addetti dei punti vendita, ma trasforma modalità operative e professionalità.“Gli addetti all’interno del punto vendita – spiega Frison - siano essi commes- È il prossimo 15 dicembre la scadenza fissata dal Garante per la Protezione dei dati personali per adeguarsi al provvedimento del 27 novembre 2008 in merito agli obblighi degli amministratori di sistema. Gli "amministratori di sistema", figure essenziali per la sicurezza delle banche dati e la corretta gestione delle reti telematiche, sono tenuti in particolare ad adottare specifiche misure tecniche ed organizzative che agevolino la verifica sulla propria attività da parte di chi ha la titolarità delle banche dati e dei sistemi informatici. Sulla base di quanto previsto dal provvedimento e dei recenti chiarimenti forniti dal Garante, DeXer con DedaGroup ha messo a punto i servizi DedaLog che semplificano l'applicazione della normativa. Il servizio può essere erogato su tre livelli alternativi e prevede opzionalmente l’adeguamento documentale: DedaLog Base – Viene installato un software di raccolta dei log su un server del cliente e vengono confi- Paolo Angelini, titolare di DeXer gurati tutti i sistemi che devono produrre i log di accesso. La conservazione dei log avviene mediante scrittura su Cd-Rom a cura del cliente. DedaLog Collection Serv i c e – Co- BITEM, UN LEADER NELL’INNOVAZIONE SUI MANTI STRADALI Convinto che “ogni strada è l’ambiente che attraversa e l’economia che trasporta”, il Gruppo Bitem opera nel settore dei manti stradali innovativi con una offerta che parte dalla consulenza e giunge alla fornitura di leganti stradali e servizi di trasporto e posa, passando dalla ricerca e produzione di nuove soluzioni e breIl presidente di Bitem, Andrea Bonafè, vetti. Una scelta netta per un più articolato range di soluzioni mi- con il Prof. Jorge B. Sousa di Consulpay rate a sicurezza, ambiente, economia, qualità di vita, che caratte- International rizza Bitem fin dalla nascita nel '98 e che l’ha portato in pochissimi anni, con le controllate Anonima Bitumi & C. e Anonima Bitumi Macerata, a divenire leader nell'innovazione del settore. Un'esperienza importante nell'attuale situazione economica per un mercato troppo legato a un passato in cui la reperibilità di bitumi, inerti ed energia era meno onerosa, i budget delle amministrazioni adeguati agli elevati costi delle pavimentazioni tradizionali, e ancora bassa era l'attenzione alle problematiche legate all'ambiente in cui il cantiere opera o allo smaltimento di ciò che produce, comprese emissioni di CO2 e disagi a cittadini ed attività economiche. Bitem crede che alla strada oggi servano meno materia ed energia e più qualità e prestazioni, e propone un più ampio range di soluzioni che a fronte di una riduzione di impatto dell’intervento e della “quantità” di ciò che si posa - e quindi dei suoi costi ambientali ed economici - mirino ad ottimizzarne "qualità", durata e prestazioni. A manutenzioni e manti di usura tradizionali, realizzati “a caldo” in spessori di 4 cm, Bitem propone di affiancare microtappeti ad aderenza migliorata di 4/8 mm, o trattamenti superficiali di circa 10/12 mm, entrambe tecniche a freddo, a bassi consumi energetici ed emissioni, che a parità di superficie consentono manutenzioni a costi ridotti fino al 50%, con tempi di fermo al traffico praticamente nulli. O ancora gli spessori ridotti fino al 50% dei conglomerati realizzati con asphalt rubber, un bitume modificato con polverino di gomma da pneumatici riciclati che Bitem produce nella partecipata Asphalt Rubber Italia. Nata in USA, questa tecnologia offre resistenza e durata doppie, volume sonoro percepito del traffico dimezzato (senza necessità di barriere fonoassorbenti), aderenza e visibilità con pioggia inTecnologie Bitem per le piste ciclabili della riviera crementati e incidenti dimezzati, nonché riduzioni delle emissioni di CO2, tali da consentire al preposto ente Californiano un rientro economico (Kyoto) pari al 25% del suo budget annuo. A un’Italia ricca di risorse ambientali che vanno valorizzate e rese meglio fruibili, Bitem ha poi offerto nuovi leganti trasparenti come Colorbit e l’emulsione Emulcolorbit, che realizzano strade senza il nero del bitume valorizzando il naturale colore degli inerti impiegati. Soluzioni adottate in molte aree di elevato valore storico, paesaggistico e naturalistico, sia per il basso impatto che per la loro eleganza e stile. FARE 11 ROMANO BONFIGLIOLI E IL “CAMBIAMENTO SOSTENIBILE” Accelerare l’uscita dalla crisi è possibile se le imprese scelgono la strada del ‘cambiamento sostenibile’. Se investono per rendere durature le riduzioni di costi e gli aumenti di competitività che si possono ottenere introducendo nuovi metodi gestionali basati sul Lean Thinking. E’ questo il messaggio che è uscito dal Lean Summit 2009 che ha portato al Kilometro Rosso, il Parco scientifico tecnologico di Bergamo, oltre 100 imprenditori e manager che hanno ‘toccato con mano’ i risultati ottenuti in molte aziende italiane dal team Bonfiglioli Consulting di Bologna (www.bcsoa.it). “La quarta edizione del Lean Summit ha sottolineato la dimensione globale della crisi e insieme la convinzione che le ricette per uscirne stanno prendendo forma prima di tutto dalle imprese che ‘non si arrendono e non bloccano i piani di sviluppo’ ” afferma Romano Bonfiglioli, presidente della società, che da oltre 35 anni promuove il ‘cambiamento mirato alla competitività’ nelle imprese italiane e ogni due anni propone i nuovi scenari. E sono, a suo avviso, imprenditori e top manager i ‘motori’ della ripresa. “In questa fase” sottolinea infatti “è decisivo il ruolo dei vertici aziendali. Servono veri leader per guidare un cambiamento sostenibile nel tempo ma la partecipazione di imprenditori e manager al Lean Summit 4 dimostra che le imprese italiane non stanno aspettando ‘che la crisi passi’, stanno investendo e reagendo. Avvertiamo un cambiamento di clima, in positivo, rispetto alla fine del 2008. Sono ansiose di riprendere la corsa”. Come è strutturata oggi Bonfiglioli Consulting? “Abbiamo avviato il passaggio generazionale con successo.” spiega Romano Bonfiglioli “Oggi sono Matteo e Michele, entrambi amministratori delegati, a guidare i piani di sviluppo. La partnership che abbiamo avviato a livello internazionale con il pool di società di consulenza Highland Worldwide si rivelerà importante ma al tempo stesso manteniamo un forte radicamento nel tessuto industriale italiano dove operiamo con successo da oltre 35 anni. Il team di consulenti (una cinquantina) è cresciuto in questa ottica di continuità e sviluppo. Ogni anno ci sono nuove sfide e nuovi obiettivi e questo impegno crea forti legami. Bonfiglioli Consulting è attiva a Bologna dal 1973 e si posiziona tra le prime tre società italiane di consulenza per fatturato e numero di consulenti. Offre consulenza plurispecialistica e si è strutturata in 2 divisioni operative, Italia ed Estero, che operano nelle aree: organizzazione, che ha sviluppato il lean thinking alla maniera italiana ed i sistemi di qualità; formazione, che realizza corsi avanzati per manager e quadri; logistica, specializzata in programmi di reeingineering logistico mirati al recupero di competitività; gestione e crescita delle risorse umane. Il numero di società che si rivolgono a Bonfiglioli Consulting è cresciuto anche all’estero con positive esperienze negli Stati Uniti, Spagna, Francia e Inghilterra”. E’ recentissimo, peraltro, anche l’ultimo libro di Romano Bonfiglioli, “Leadership e dintorni - Una storia Italiana” - Guerini & Associati, 194 pp.: la storia di un imprenditore che diventa, lungo il suo snodarsi, un trattato sulla leadership destinato a chi leader lo è o lo vuole diventare. Il punto di partenza è già una guida alla lettura: “Se pensate che un grande leader si debba per forza chiamare John, Jack, Bob ecc., questo libro non fa per voi, perché non vi troverete neanche uno di questi nomi e neanche una storia americana. Se invece pensate sia utile un testo che spieghi i meccanismi e l’importanza di una gestione efficace delle risorse umane e delle organizzazioni, questo è il vostro libro” scrive Romano Bonfiglioli. La «storia vera» di un manager, consulente di direzione e imprenditore e, nello stesso tempo, un «agevole trattato sul management», che individua nella «leadership dinamica ed efficace» il segreto delle organizzazioni di successo. Leadership e dintorni si rivolge a tutti i capi che «improvvisamente» si trovano a ricoprire un ruolo decisionale non avendo conoscenze adeguate; a tutti i giovani manager che aspirano a diventare leader e, in genere, a tutti coloro che desiderano approfondire il tema della leadership. 12 FARE FARE 13 me nel Base, ma la conservazione dei log avviene mediante l’apposizione di una firma elettronica da parte di DedaGroup e mediante la spedizione dei log del cliente al DataCenter DedaGroup. DedaLog Appliance – Viene fornito un “Appliance” dotato del software di raccolta dei log e configurato per la produzione in automatico di CdRom con i log raccolti. Deve essere effettuato un intervento per la configurazione di tutti i sistemi del cliente che devono produrre i log di accesso. La conservazine del supporto fisico generato dall’appliance è a cura del cliente. DOC - DedaLog Doc – Il provvedi- mento del Garante prevede che l'attribuzione delle funzioni di amministratore di sistema debba avvenire previa valutazione delle caratteristiche di esperienza, capacità e affidabilità del soggetto designato, il quale deve fornire idonea garanzia del pieno rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento. La designazione deve essere individuale, pubblicizzata all’interno dell’organizzazione e riportata sul DPS. Il servizio provvede a modificare la documentazione del cliente secondo le indicazione del Garante. A differenza di altre soluzioni analoghe, la raccolta dei log riguarda anche i sistemi AS/400 IBM. ILIP Certamente nel medioevo non faceva notizia né il biologico, né l’ecocompatibile. Ma nel 2009 le cose cambiano: grazie alla partnership con ILIP, la tradizionale rievocazione storica “Spada dei Contrari” ha adottato piatti e bicchieri che possono essere smaltiti in natura senza alcun effetto sull’ambiente. Organizzato dall’Associazione Borgo Castello nel borgo medievale di Savignano sul Panaro, “Spada dei Contrari” ha così utilizzato per i menu enogastronomici la linea ILIP Bio, stoviglie monouso in PLA (acido polilattico), ossia un polimero BONONIA VIAGGI: 40 ANNI “NON-STOP” “Veniamo da lontano per portarvi in ogni luogo”. E’ questo lo slogan di Bononia Viaggi, agenzia bolognese che nel 2009 celebra il 40° anno di attività nel mercato turistico emiliano-romagnolo. “Un traguardo importante, ma soprattutto un bel giro di boa – dice Paolo Busi -: oggi più che mai nel nostro settore occorre rimboccarsi le maniche e ripartire, innovando”. Creata nel marzo 1969 da tre soci che prima lavoravano alla storica Cit, Walter Marchi, Primo Tabaroni e Bruno Cinelli, l’agenzia viaggi di Galleria del Toro di strada ne ha fatta parecchia. Iniziando dalla sede. Paolo Busi entrò nel 1974, quando i metri quadrati erano 40. Vide l’allargamento sul fronte della strada e ai piani superiori, e dopo 25 anni, quando non c’era più possibilità d’ampliamento, optò per il trasferimento in Piazza dei Martiri. Era il 2000 e il modo di viaggiare era cambiato radicalmente. “Fino ai primi Anni ’90 lavoravamo come una classica agenzia viaggi e offrivamo servizi a 360°, dal biglietto del treno al giro del mondo – racconta Busi -: poi ci fu il boom industriale e le aziende iniziarono a guardare oltre l’Europa per sviluppare business. Abbiamo creduto in queste imprese e nella loro voglia di muoversi alla conquista dei mercati americani e asiatici, e siamo cresciuti con loro, specializzandoci nel segmento Business Travel & Incentive”. La chiave di volta? “Restare al passo coi tempi – dice Busi, direttore di Bononia Viaggi dal Lo stor ico logo di Bononia Viaggi, il 1990 e presidente dal 2000 -: negli Anni ’80 abbiamo avuto la Baiocco, moneta da 12 denari emessa dal lungimiranza di automatizzare il servizio di biglietteria aerea e XV secolo fino al 1865, un soldo d’ar- poi, appena le tecnologie l’hanno consentito, abbiamo adotgento che imitava il grosso Bolognino. tato il sistema elettronico”. La carta vincente? “I nostri clienti, che per più di trent’anni hanno rappresentato l’unico veicolo pubblicitario. Abbiamo sempre curato la qualità del servizio e poi allargato il raggio d’azione alla regione, ma l’acquisizione di nuove aziende avveniva perlopiù tramite passaparola”. 40 anni ‘suonati’, 29 dipendenti, 27 milioni di euro di fatturato nel 2009: come fronteggia il periodo di crisi Bononia Viaggi? “Seguendo la strategia dell’informatizzazione e dotando la clientela di strumenti self-booking 24 ore su 24, così da velocizzare le operazioni di prenotazione ottimizzando il budget e abbattendo i costi di gestione. In passato costruivamo i viaggi insieme al cliente, oggi però possiamo guardare più lontano”. (Valentina Righi) 14 FARE FARE 15 naturale derivato dalla fermentazione dell’amido di mais, 100% biodegradabile. La ILIP, che è nata proprio nel comune di Savignano sul Panaro oltre 40 anni fa, per poi trasferirsi a Bazzano, produce diverse gamme di stoviglie e imballaggi per ortofrutta in plastica tradizionale, PET, e, in misura sempre crescente, in materiali ecocompatibili e biodeg radabili al 100%. “ILIP è stata una delle pr ime aziende a livello mondiale ad utilizzare il PLA e a investire sulla ricerca di materiali ecocompatibili, facendosi portavoce di una sensibilità e di un’esigenza sempre più sentita a livello globale – spiega Ermanno Brancolini, responsabile commerciale per il comparto monouso di ILIP – Siamo molto contenti di poter condividere con i comuni a noi più vicini l’attenzione alla salvaguardia ambientale”. E recentemente tutta la gamma di imballaggi ortofrutta in PLA prodotta da ILIP ha ottenuto il marchio del CIC, Consorzio Italiano Compostatori, che garantisce che tutti i prodotti sono al 100% riciclabili, biodegradabili e compostabili. 16 FARE INFOLAB Continua il successo dell’architettura IT firmata Infolab. Le soluzioni altamente tecnologiche fornite dall’azienda bolognese sono state scelte infatti anche da Giesse e Celli per virtualizzare il sistema informatico, semplificare i processi e rendere più flessibile l’organizzazione interna. I nuovi sistemi determinano maggiori prestazioni e affidabilità, una migliore protezione della sicurezza dei dati e un aumento dell’efficienza della gestione IT. disagi per gli utenti, inoltre affianca le aziende durante la gestione del progetto, condividendo competenze e know how con lo staff. “Il punto di forza della nuova architettura virtualizzata è la flessibilità. – spiega Mauro Bizzo, Systems & Network Manager alla Giesse – Disponiamo oggi di capacità di elaborazione e storage in abbondanza, per cui siamo in grado di soddisfare senza problemi le esigenze attuali e la crescita prevista per il prossimo futuro. L’elevata disponibilità dei sistemi HP è essenziale per garantire la continuità dei servizi IT e il buon funzionamento di tutti i processi che ruotano intorno al data center”. Il cuore pulsante dell’attività Infolab Ogni caso è una storia a sé: prima si valutano esigenze e opportunità del sistema informatico, progettando gli interventi con stime di costi e risultati. Quindi Infolab che è HP Gold Preferred Partner, dedica mesi di lavoro per implementare il nuovo sistema evitando interruzioni o “Siamo molto soddisfatti del sistema informatico realizzato da Infolab. – racconta Gianluca Di Angelo, Responsabile controllo di gestione e coordinatore dei sistemi informatici presso Celli SpA – Le soluzioni di storage EMC e di virtualizzazione VMware hanno migliorato sensibilmente le prestazioni e ci permet- FARE 17 CAT CORSINI: IN INDIA LA SUA ECCELLENZA TECNOLOGICA Ci sono solo due players che si contendono il mercato mondiale delle macchine automatiche speciali “customerizzate” indirizzate alle cartotecniche. Uno è la Cat Corsini. Che recentemente ha saputo distinguersi dal suo competitor realizzando un impianto davvero all'avanguardia: un palletizzatore che si interfaccia con una macchina di stampa ad altissima velocità (350 m/min). Sfidando un mercato in continua espansione nel quale la rapidità del processo produttivo è sempre più importante. E la splendida, e unica, fuoriserie è stata venduta, in partnership tecnica con la Bobst Group, alla compagnia indiana ITC Packaging, leader nel settore, dopo una lunga fase di messa a punto e collaudo (ci sono voluti ben 14 mesi per completare il lavoro dal momento in cui è stato siglato il contratto nel 2007). “La linea esportata in India è la top reference. Ciò significa che non esiste nulla al mondo di così performante – spiega orgoglioso Ivano Corsini, alla guida dell'azienda assieme al padre Giuseppe, colui che l'ha fondata nel 1972. “Inoltre questa macchina ha funzioni aggiuntive a quelle di palletizzazione, quali il controllo qualità e la possibilità di inserimento delle pile già bandellate”. Un prodotto capace di soddisfare i più elevati standard qualitativi e le più severe norme del mercato del tabacco, che è attualmente il settore trainante della cartotecnica in termini di volume degli affari, seguito dal food, dalla farmaceutica e dalla cosmetica. E non ultimo, dal particolare mercato di nicchia delle Ivano Corsini, titolare insieme al padre Giuseppe della Cat Corsini banconote dove l'azienda ha realizzato impianti di raccolta, fascettatura, bandellatura e inscatolamento, destinati alle principali banche nazionali e alle più importanti sale-conta. La filosofia della Cat Corsini è realizzare un vestito su misura, con soluzioni modulari adattabili ad ogni esigenza del cliente (“le macchine sono tutte diverse l'una dall'altra, sia a livello di lay-out che di configurazione e, quando va bene, si arriva a cambiare solo il 30% dell'impianto”). L'abito sartoriale è in grado di adeguarsi anche alle specifiche richieste del cliente sull'ottimizzazione dello spazio disponibile. E come precisa il suo titolare: “Il nostro principale competitor fa un prodotto meno flessibile, sicuramente non completamente customerizzato, che costa meno ma occupa più spazio. Vende quasi il triplo di noi, però gli impianti più tecnologizzati sono i nostri”. E proprio per questo motivo nel contratto siglato tra la Cat Corsini e l'ITC Packaging è prevista anche la formazione in loco di tecnici specializzati alla manutenzione, oltre alla possibilità di risolvere eventuali problemi intervenendo direttamente dalla sede di Pontecchio Marconi, in tele-service. “Ciò che manca alla nostra azienda – spiega Corsini – è l'energia per sostenere finanziariamente lavorazioni così lunghe e onerose (il prezzo del palletizzatore venduto in India è di oltre un milione di euro). Quindi abbiamo pensato di puntare su una nuova linea di produzione: lo stacker (ovvero l'impianto che permette di creare la pila perfetta prima della palletizzazione). Ne abbiamo già installati due in Germania con enorme successo. Questo prodotto ha una potenzialità di mercato di 10-12 l'anno”. Ma ciò che più si augura per il futuro é “ fare squadra con aziende locali interessate ad entrare in partnership tecnica, commerciale o finanziaria con la Cat Corsini. E in quest'ottica Unindustria potrebbe assumere un ruolo determinante”. (Barbara Bertuzzi) tono di pensare al futuro con serenità, consapevoli che la nuova architettura potrà evolvere in sintonia con le nostre esigenze, con investimenti economici contenuti e proporzionali alle variazioni necessarie”. 18 FARE INVER Inver dirotta la crisi grazie alle vernici a basso impatto ambientale. Al gruppo bolognese Trenitalia ha infatti ordinato vernici idrosolubili per 230 carrozze, per un valore comples- sivo di oltre 200 milioni. Quello delle vernici idrosolubili è un business che va, appunto, come un treno: la richiesta di vernici a basso impatto ambientale è in continuo aumento a livello mondiale. Di questa nuova tendenza si sta avvantaggiando pro- FARE 19 FINMATICA FESTEGGIA I 40 ANNI Pochi sapevano cos’era un computer, e ancora meno ne possedevano uno, quando nel settembre del 1969 Giuseppe Gualtieri, direttore di produzione di una piccola fabbrica di Bologna, ebbe l’intuizione di investire nell’elaborazione telematica dei dati gestionali. Fu così che, lasciato il proprio posto di lavoro, fondò la Data Processing, la prima azienda di quello che, molti anni dopo, sarebbe diventato l’attuale gruppo Finmatica ovvero la holding delle sei aziende: Data Processing, Ads, Systematica, Hmo, Cybercom, e Sparknet.. Giuseppe Gualtieri iniziò la sua attività “noleggiando” per poche ore al giorno l’elaboratore di una delle poche aziende bolognesi Domenico Gualtieri, presidente di che ne possedevano ma, già nei primi anni ‘70 fu in grado di acFinmatica quistarne uno per la propria sede di via del Lavoro 17 e, sul finire dello stesso decennio, diede inizio alla commercializzazione delle proprie soluzioni software sui primi mini elaboratori. Da allora, sempre nella stessa sede, il Gruppo guidato dalla famiglia Gualtieri non ha mai smesso di crescere, “nemmeno in tempo di crisi” assicura il presidente di Finmatica, Domenico Gualtieri, che si prepara a brindare ai quarant’anni. “Oggi siamo fra i principali produttori di software sul territorio nazionale”, afferma Gualtieri, e spiega che la ricetta vincente “è la politica dei piccoli passi”. E piccoli passi significa anche investire costantemente nella ricerca, settore al quale il gruppo in media dedica ogni anno il 10% del fatturato. “Il nostro valore reale non è rappresentato dai prodotti, ma dalle persone e dal loro know how”. Con le sue quattro sedi (Bologna, Catania, Catanzaro e Legnano) e i suoi 260 dipendenti, oggi Finmatica offre soluzioni software, servizi e sistemi informatici alle aziende private, alle amministrazioni pubbliche e alle sanità su tutto il territorio nazionale. Sono 300 i Comuni italiani che si avvalgono della tecnologia di Finmatica per la gestione dei processi e la cooperazione, 100 le aziende sanitarie (tra cui il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna), 31 le Province, per un totale di circa 10.000 persone che ogni giorno utilizzano i servizi del gruppo. “Produciamo software in grado di semplificare i processi e far condividere le informazioni”, spiega il presidente. Si tratta di soluzioni sempre proiettate verso le nuove frontiere tecnologiche, caratterizzate dalla forte integrazione fra i diversi sottosistemi, dalla facilità d’uso, e dall’ingegnerizzazione nel disegno delle soluzioni. “I nostri punti di forza” continua il Presidente “sono la fidelizzazione dei collaboratori e dei clienti, l’immagine consolidata sul mercato, l’età media molto bassa dei nostri dipendenti e l’elevato dinamismo. L’insieme di queste caratteristiche ci ha permesso di attraversare anche l’attuale crisi quasi senza accorgersene, anzi, registrando una crescita sia in termini di dimensioni sia di mercato. Siamo certi che il fondatore, Giuseppe Gualtieri, che purtroppo ci ha lasciati nel 2005, sarebbe contento di constatare come gli eredi continuano nella sua missione consapevoli delle sfide e delle opportunità che un mercato fortemente dinamico, come quello informatico, comporta”. (Elena Boromeo) 20 FARE prio il gruppo bolognese leader europeo del settore, che dopo l’importante commessa di Trenitalia intravede un futuro molto promettente. L’Ad di Inver, Giovanni Domenichini, racconta: “da più di 40 anni puntiamo sulle gamme a basso impatto ambientale che oggi rappresentano Lo stabilimento della Inver a Minerbio quasi il 90% della nostra produzione, e in particolare sulle vernici idrosolubili e in polvere: un mercato, quest’ultimo, che in Europa ammonta a circa 400.000 tonnellate di cui noi deteniamo il 7%”. Lo sviluppo attuale di Inver deriva anche dall’acquisizione, a fine 2008, degli stabilimenti della multinaziona- Il reparto in cui si preparano le vernici idrosolubili le svedese Becker specializzati in vernici in polvere, situati, oltre che all’Aquila, anche in Francia, Regno Unito e Polonia. Questo ha portato a un raddoppio del business in questo settore – con l’acquisizione automatica di clienti di prestigio come Eden Industries e Muskita Aluminium – e la conquista del quarto posto assoluto in Europa. “Il passo successivo sarà portare anche qui le idrosolubili – rivela Domenichini – per Una fase del controllo qualità alla Inver partire alla conquista dell’Europa”. Per quanto riguarda la commessa da parte di Trenitalia, si tratta di verniciature per undici Freccia Rossa ETR500 da 30 milioni di euro ciascuno e tredici complessi ALE, convogli “leggeri” a due o a quattro carrozze atti al trasporto locale. L’ordine segue una disposizione interna che ha ratificato l’abbandono del vecchio sistema di verniciatura con solventi per sposare quella idrosolubile: un sistema che dunque verrà perseguito anche in futuro, con ulteriori positive ricadute per l’azienda bolognese. Sei degli undici Freccia Rossa sono già stati verniciati con ciclo interamente idrosolubile, e il risultato in termini di abbattimento delle emissioni è stato così rilevante che Trenitalia ha dato l’ok per testare i prodotti Inver su un prototipo dell’ETR I 40 ANNI DI GAMMARAD ITALIA, LEADER NELLA STERILIZZAZIONE Gammarad Italia (www.gammarad.it) compie quest’anno quarant’anni di attività. L’azienda, che opera nel settore della sterilizzazione con i raggi gamma, ha voluto festeggiare l’evento in- Un momento del messaggio di benvenuto sieme ai suoi Clienti, invitandoli nello stabilimento di dell’Amministratore Delegato Luigia Irti, prima della premiazione dei Clienti Storici Minerbio, in provincia di Bologna. La giornata ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra i quali il Sindaco e vice Sindaco del Comune di Minerbio, Lorenzo Minganti e Roberta Bonori; Luigi Tagliapietra per A.F.I.; Davide Perego per Assobiomedica; Giordano Baietti, Consigliere Delegato di Unindustria Bologna all’ambiente e al territorio. L’evento, aperto da un messaggio di benvenuto del Presidente, Emilio Iaia, è proseguito con la premiazione di 15 Clienti Storici, 2 dei quali con più di 35 anni di collaborazione. Mostra allestita nello spazio dedicato all’arPer questa particolare ricorrenza è stata ospitata al- cheologia industriale; in esposizione opere create dagli studenti dell’Accademia di Belle l’interno dello stabilimento, nello spazio dedicato alArti dell’Aquila l’archeologia industriale, un’esposizione di opere create dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Il progetto si inserisce nella filosofia generale di azioni che l’azienda da anni sviluppa per sostenere progetti di ricerca, iniziative sociali ed eventi culturali. In particolare, questo allestimento fa parte degli interventi che Gammarad Italia sta realizzando a sostegno delle realtà culturali colpite dall’evento sismico del 6 Aprile 2009. Il ricavato della vendita delle opere sarà totalmente riconosciuto agli studenti per il proseguimento degli studi. Con l’ occasione Gammarad Italia ha mostrato agli intervenuti le novità riguardanti il restyling dell’immagine aziendale, completamente rinnovato il logo, e del servizio di logistica (Warehouse Management System), gestito da un sistema informatizzato certificato secondo le norme FDA 21 che rappresenta un efficace complemento del core business aziendale. L’impianto di sterilizzazione di Gammarad Italia, unico in Italia, permette il trattamento dei prodotti confezionati su pallett, quali, ad esempio, i dispositivi medici monouso, il packaging primario per i settori farmaceutico, alimentare e cosmetico, ivi compresi le chiusure e i contenitori destinati al confezionamento in asettico. 485 Frecciargento, nell’ottica di un sempre più proficuo rapporto di collaborazione. “Negli ultimi tempi diversi player nazionali si sono convertiti all’idrosolubile – commenta Domenichini – ma il nostro patrimonio di compe- tenze ed esperienza continua a fare la differenza. Inver è pronta a fare fronte alla crescente domanda con una produzione che allo stato attuale è di 25 milioni di chili annui, ma che raggiungerà i 35 milioni entro il triennio, generando per allora un FARE 21 turnover che supererà, secondo le nostre previsioni, i 150 milioni”. Una tendenza in atto anche all’estero, da dove proviene il 50% del fatturato del Gruppo che conta quattro sedi commerciali in Francia, Germania, Slovenia e Russia, e una rete distributiva che si estende in tutta Europa, fino a toccare le principali città del bacino del Mediterraneo. KONDEL - ACCADEMIA DEL BENESSERE Si sono aperti i lavori dell’Accademia del Benessere. Questa nuova avventura imprenditoriale, fondata da Cristina Condello, propone alle imprese soluzioni innovative di forma- I percorsi formativi dell'Accademia del Benessere a Villa Ranuzzi Cospi zione esperenziale ed emozionale. L’obiettivo comune è lo sviluppo a 360° della persona: vivere meglio per lavorare meglio e produrre di più. I corsi e i percorsi di formazione so- 22 FARE no personalizzabili a seconda delle esigenze di imprese e dipendenti, e possono essere organizzati anche direttamente in azienda. Altrimenti, la sede designata per i corsi è Villa Ranuzzi Cospi, una cornice perfetta per un appuntamento formativo fuori dal comune. Qui dipendenti e manager potranno immergersi in esperienze formative emozionali, che puntano innanzitutto a migliorare il benessere dei singoli e conseguentemente a migliorare i risultati individuali e di gruppo nell’ambiente di lavoro. L’Accademia propone dunque una serie di soluzioni concrete e piacevoli per potenziare i talenti, promuovendo la cultura del benessere come strumento di crescita. Lo stuzzicante menù dei percorsi formativi si differenzia a seconda dei vari ambiti aziendali, distinguendo anche tra benessere organizzativo e personale-professionale. Nel settore del marketing, ad esempio, si affrontano tematiche come il marketing multisensoriale e il new business, imparando ad affrontare i tempi di crisi nelle piccole aziende, ad ascoltarsi per ascoltare e a premiare e fidelizzare il mercato. Nell’ambito della vendita, si spazia dall’estetica alla neuro-vendita, dalla qualità del servizio all’arte della seduzione che porta dai preliminari al contatto telefonico. Per ar monizzare e valor izzare i gruppi di lavoro, invece, una serie di proposte puntano sul gioco (anche in versione out-door), la musica e l’improvvisazione teatrale. I percorsi o gli eventi for mativi emozionali potranno essere progettati su misura per rispondere alle esigenze e agli obiettivi aziendali, con un occhio di riguardo anche per le piccole e medie imprese e i loro collaboratori. MACRO GROUP Macro Group SpA, con sede a Bologna, opera nel settore dell'Information & Communication Technology da oltre 20 anni ed è specializzata nello sviluppo di soluzioni applicative e tecnologiche per la gestione d’impresa; da sempre si caratterizza per la capacità di affrontare progetti di elevata complessità tecnologica. Mantenere una posizione d'avanguardia è, da sempre, una prerogativa di Macro Group nello sviluppo delle sue attività, ed è per questo che, anche in un periodo particolarmente delicato dal punto di vista economico - finanziario come quello che la realtà Italiana, e non solo, sta attraversando, da qualche settimana ha formalizzato l’acquisizione della società Sofora Informatica Srl, con sede a Silea (Treviso),“la cui vo lontà di crescita si è incontrata con la prospettiva di sviluppo territoriale di Macro Group SpA”. Questo nuovo e importante investimento è finalizzato, oltre che a con- solidare le relazioni con i propri clienti e partners, a sviluppare nuovo business in un’area particolarmente strategica come il Veneto, già suppor- FARE 23 GOLF CLUB BOLOGNA, CINQUANT’ANNI DI SPORT ED ELEGANZA Mezzo secolo di storia per il Golf Club Bologna, che ha festeggiato proprio quest’anno il cinquantesimo anniversario della sua fondazione. In una cornice memorabile fatta di eleganza, musica e stile, il Presidente Filippo Sassoli de Bianchi ha ripercorso insieme ai soci la storia del club fin dalla sua ideazione. Fu infatti il Conte Achille Sassoli de Bianchi ad averne l’idea, prendendo spunto da una vacanza a Il taglio della torta per festeggiare i 50 anni del Cortina D’Ampezzo dove, per la prima vol- Golf Club ta, vide un campo da golf. Oggi in Italia esistono oltre trecento circoli, ma nell’anno di fondazione, il 1959, ce n’erano solo una ventina. Per rivivere la nascita del club, è stato realizzato un volume che raccoglie documenti di grande inLo splendido green del Club di Crespellano teresse, tra cui il progetto e i disegni delle prime buche, la costruzione della Club House, le vittorie e gli eventi fino ai giorni nostri. Nel nostro paese il Golf Club Bologna è divenuto nel tempo sinonimo di prestigio e di storia. A livello agonistico, infatti, gli atleti del Club hanno ottenuto i più importanti risultati a livello Nazionale ed Internazionale e le vittorie più significative sono scritte in maniera indelebile nei tabelloni affissi all’interno della Club House. Ancora oggi al Golf Club Bologna sono iscritti diversi giocatori delle squadre nazionali: Luca Baraldini in quella maschile, Francesca Perini, Margherita Magri e Alessia Knight in quella femminile. Una delle manifestazioni per celebrare il Nel corso di questi ultimi anni il circolo ha anche dato un grande impulso al settore giovanile, cinquantenario del Circolo sempre più accattivante perchè in grado di coinvolgere genitori e figli in un’attività sportiva immersa nel verde. Grazie all’impegno del capitano Luca Veronesi e dei professionisti Andrea Basciu, Mauro Bianco e Bruno Ghezzo, il Club dei Giovani oggi conta oltre 60 iscritti; qualcuno ha già raggiunto il famoso “handicap”, altri sono agli esordi. Una storia, quella del golf e del Golf Club Bologna, che non smette di affascinare grazie al suo connubio tra eleganza ed etichetta, aggregazione e agonismo. tata dal superbo lavoro di team della controllata Macro Verona, incrementando così le economie di scala. Nell’ambito del processo di espansione in atto si sta valutando, inoltre, l’acquisizione di una quota societaria significativa di un’azienda con sede ad Ancona, già partner, che consentirebbe un’incisiva capillarità di rapporti commerciali, sul territorio delle Marche, funzionali allo sviluppo delle attività del Gruppo Macro. L’AD Roberto Anderlini commen- 24 FARE ta: “anche se la crisi economica e finanziaria intervenuta ha duramente messo alla prova molte realtà aziendali a noi vicine, questa nuova acquisizione consentirà al Gruppo di consolidare il fatturato di 10 Milioni di Euro, previsto per l’anno 2009, raccogliendo la sfida di investire nuove risorse nello sviluppo di importanti progetti tecnologici in una regione che si è sempre dimostrata fonte di grande r icchezza umana”. MAYA BEAUTY ENGINEERING Maya Beauty Engineering è una realtà particolarmente interessante nel panorama imprenditoriale italiano: il fondatore è Alberto Guillaume che nel 1988 decide di impegnarsi nella produzione di macchinari per la rimozione “dolce” e non invasiva di inestetismi cutanei. Il progetto riscuote subito grande successo in diversi paesi del mondo dove queste LUGO TERMINAL: PUNTARE ALLO SVILUPPO ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DI NUOVE INFRASTRUTTURE Una concreta e realistica riflessione su quali modelli siano da applicare ed adottare per colmare il fortissimo gap in ambito logistico che il nostro Paese subisce da decenni, non può prescindere dalla valutazione di nuovi progetti e dalla realizzazione di nuovi investimenti. E’ questa la direzione che Enzo Poli – presidente di Lugo Terminal – continua ad indicare a chi come lui, si occupa di logistica e crede nello sviluppo del sistema paese. Il terminal di Lugo è in costante crescita, e questo è il suo punto di forza: è oggi pienamente operativa la piattaforma intermodale di Giovinazzo (Bari), sulla quale sono operativi tre treni settimanali, che utilizza la piattaforma di Lugo non solo come punto di raccolta/distribuzione ma anche come hub di rilancio per il collegamento con l’intera Europa. Altra importante sfida nel futuro della Lugo Terminal sarà la capacità di attirare ed attivare collaborazioni e sinergie con i grandi operatori della logistica internazionale: questa è una scelta indispensabile perché in una economia di scala internazionale e globale, non è più possibile lasciar spazio a strategie di carattere localistico e provinciale. Il significato di logistica è ben più ampio del solo trasporto delle merci, per questo Lugo Terminal, in un’ottica di opportunità di crescita per le imprese, ha sviluppato un’ offerta di servizi correlati in grado di creare valore aggiunto: impianto di confezionamento per merci sfuse (materiali inerti / pellet / granaglie / prodotti granu- Vista dall’alto di Lugo terminal lari in genere) con una capacità produttiva di 20 tonns/ora e un impianto di scarico a gravità per vagoni contenenti merci sfuse (granaglie / fertilizzante / materiali inerti, etc) con una capacità di scarico di circa 200 tonns/ora. L’adeguamento dell’Italia agli standard europei in ambito logistico deve assolutamente passare con l’attribuzione del ruolo principale ai gestori delle infrastrutture, siano esse pubbliche o private, pur nella consapevolezza che le infrastrutture sono solamente un pre-requisito necessario ma non sufficiente, che si deve poi concretizzare in un rapporto costo/efficienza dei servizi sostenibile. apparecchiature vengono esportate; l’ingresso in azienda delle due figlie di Alberto, Isabella in qualità di Presidente e Marina in qualità di amministratore delegato, portano nuove idee e grande energia. Maya Beauty diventa uno dei primi gruppi italiani nella produzione di tecnologie per l’estetica: animata dalla ricerca per l’eccellenza ha perfezionato ad oggi la tachipercussione, la propulsione di ossigeno, l’Oxyendodermia, il massaggio connettivale. La grande “sfida” di Maya Beauty, confermata da studi scientifici e test, è la rivoluzione estetica dell’ossigeno iperbari c o: già utilizzato in campo chirurgico per le sue proprietà antibatteriche e per la capacità di rivitalizzare la circolazione, oggi può essere utilizzato in campo estetico per trattamenti viso e corpo rigeneranti, di lunga durata e non invasivi. Da pochi anni, forte di una lunga esperienza nel mercato estero, Maya Beauty si rivolge al mercato italiano: partner all’evento “Aziende per la Pelle” nell'aprile 2008, ha presentato la sua tecnologia anche nell’ambito di un evento alla 66° edizione della Mostra del Cinema di Venezia riscuotendo molto interesse tra il pubblico internazionale accreditato alla kermesse che ha potuto provare un “assaggio” di trattamento-viso. In settembre, nella sede di Bologna in Via Collamarini, alla presenza di un numeroso pubblico di proprietari di centri estetici e centri benessere una nuova presentazione della Propulsione d’Ossigeno, l’unica vera novità oggi nel mondo dell’estetica. FARE 25 Da sempre MBE non si limita a fornire prodotti di qualità ma stabilisce con i clienti rapporti ravvicinati e li accompagna passo passo verso obiettivi ambiziosi. Lo stile MBE può essere sintetizzato in 5 valori: l’utilizzo di metodi naturali, il rispetto per l’ambiente, la sicurezza, la qualità e l’etica sociale. (w w w.mayabeauty. c o m). MINERVA EDIZIONI A dieci anni dalla sua scomparsa, Bologna e la Minerva Edizioni rendono raccoglie testi di Mario Soldati e foto del figlio Volfango dedicati all’Emilia Romagna e ai suoi protagonisti: luoghi, vini, sapori, personaggi del passato e amici “illustri” dello scrittore. Un modo di ricordare l’amore di Soldati nei confronti della nostra regione, e celebrare un grande profeta e pioniere nell’opera di scoperta e valorizzazione dei vini, dei prodotti agroalimentari di qualità e dei valori umani, sociali e culturali che essi rappresentano. E proprio al legame tra Soldati e il territorio emiliano-romagnolo si 1967 come reparto corse legato a Ducati. Negli anni ’70, ’80 e ’90, NCR conquista la fama e il prestigio di essere riconosciuto nel mondo come il marchio che ha contribuito alla storia sportiva di Ducati. Ricordiamo la vittoria del primo titolo mondiale nel 1978 al T.T. dell’Isola di Man con Mike Hailwood in sella alla NCR-Ducati 900SS. Oggi il marchio NCR appartiene al Gruppo Poggipolini, azienda bolognese fondata nel 1950 e leader mondiale nelle lavorazioni meccaniche ad altissima precisione di mate- Michele Poggipolini circondato dalle storiche moto che hanno fatto la gloria del marchio NCR Due immagini della mostra che Minerva Edizioni ha dedicato al grande Mario Soldati omaggio a Mario Soldati. Presso il Palazzo dell’Archiginnasio è infatti stata allestita una mostra per celebrare questo grande interprete dell’identità italiana, narratore, giornalista, regista e autore televisivo che ha lasciato opere memorabili in letteratura, nel cinema e nella televisione. All’interno dell’iniziativa, la presentazione del libro “Viaggio in EmiliaRomagna”, edito da Minerva, che 26 FARE ispirano due delle quattro sezioni della mostra: foto scattate durante le riprese del film “La donna del fiume”, interamente girato nella zona di Comacchio nel 1954, e altre che illustrano il “viaggio d’assaggio” intrapreso da Soldati negli anni 70. Il percorso espositivo ripercorre anche la vita e il lavoro del’artista attraverso immagini e testi con la sezione “La scrittura e lo sguardo”, per poi scendere nella sfera più intima e privata con il progetto “Lo charme di una disarmante quotidianità”. NCR NCR nasce a Borgo Panigale nel riali come titanio, alluminio, super acciai e altre leghe leggere principalmente per i settori F1, automotive ed aeronautica. Il Gruppo Poggipolini ha così trasformato lo storico reparto corse NCR in un atelier esclusivo dove si costruiscono moto da corsa realizzate a mano applicando la massima tecnologia meccanica e un ampio catalogo di parti speciali per elaborare ogni modello Ducati. “Pura arte meccanica per i Ducatisti”. Questo è il motto in NCR, ovvero offrire ai Ducatisti il massimo, moto che rappresentano l’elevazione allo stato dell’arte dei modelli Ducati e accessori per consentire a tutto il mercato FARE 27 IN CINA E IN FRANCIA LA TECNOLOGIA MICRO-VETT La tecnologia imolese conquista la Cina e si fa largo anche in Francia. Grazie agli accordi con il Hawtai Group, la Micro-Vett si occuperà dello sviluppo di due progetti molto ambiziosi: un sistema di trazione elettrica, destinato al Suv Santa Fe della Hyundai, e un sistema a trazione ibrida per altri veicoli prodotti dal gruppo cinese. Questa collaborazione rafforza notevolmente il processo di internazionalizzazione di Micro-Vett, ponendo l’azienda imolese al centro del mercato del veicolo elettrico che intravede un futuro sempre più incoraggiante. Il governo cinese ha infatti stabilito che nel 2011 il paese dovrà contare ben 500 mila veicoli elettrici, pertanto le aziende stanno ricercando la tecnologia migliore per sviluppare questo mercato e per entrarci come protagonisti. Rispetto alle grandi case automobilistiche, in gran parte ancora ferme allo sviluppo di prototipi, il grande vantaggio della Micro-Vett è che produce veicoli che possono già andare sulla strada. Una stretta di mano tra il presidente di Hawtai Group Oltre alla Cina, anche Francia e Stati Uniti e Gaetano Di Gioia, presidente di Micro-Vett, sancisce stanno progressivamente investendo in quel’accordo tra il Gruppo cinesee e l’Azienda imolese sto nuovo settore dell’automobile. Il governo francese, ad esempio, punta ad acquistare 100 mila veicoli elettrici e a finanziare anche le industrie che portano a termine i relativi progetti. E, anticipa il vice presidente di Micro-Vett, Massimiliano Di Gioia, l’azienda di Imola ha già accordi con un’importante industria francese per l’assemblaggio dei veicoli Mirco-Vett in Francia. Una strategia che, secondo Di Gioia, consente di valorizzare l’engineering decentrando la parte produttiva nei Paesi dove la domanda è maggiore. All’interno della MicroVett, infatti, solo metà dei lavoratori sono dediti alla produzione, mentre l’altra metà si occupa di ricerca e sviluppo: un investimento che ha portato l’azienda ad essere tra le prime al mondo per l’aggiornamento tecnologico e lo sviluppo dei veicoli elettrici. Purtroppo in Italia non c’è stato finora un impegno concreto da parte delle istituzioni nei confronti di questo mercato, mentre i consumatori sono spesso poco informati e sensibilizzati su questi temi. Eppure, spiega Massimiliano Di Gioia, centrali come quella Hera di Imola sono in grado di alimentare migliaia di veicoli. Non solo, ma il consumo notturno di energia, come sarebbe nel caso dei veicolo elettrici, aumenterebbe l’efficienza complessiva della centrale. Ci si augura che il successo internazionale di questa tecnologia italiana possa sviluppare anche nel nostro paese un mercato altrettanto promettente. 28 FARE Ducati di alleggerire e potenziare le proprie moto usando la stessa tecnologia impiegata in Formula 1. Oggi NCR commercializza in tutto il mondo i suoi cinque modelli di moto esclusive, più di trecento articoli che fanno parte del catalogo Accessori e Parti Speciali per moto Ducati e inoltre una linea d’abbigliamento di alta qualità. w w w.ncrfactory. c o m PROMOTOR INTERNATIONAL Promotor International conferma fin d'ora il prossimo appuntamento con My Special Car Show 2010, la tre giorni dedicata alla passione per le quattro ruote personalizzate che è diventata l’appuntamento di punta per gli amanti del tuning in tutta Italia. Nella scorsa edizione – nella primavera del 2009 - l’evento ha richiamato a Rimini Fiera oltre 90 mila visitatori tra appassionati di tuning, radunisti e operatori professionali, e ha visto quasi 3 mila auto esposte. I numeri di My Special Car Show 2009 raccontano anche di 96 mila chilometri percorsi dagli appassionati per raggiungere My Special Club - il raduno dedicato ai club di tuning - 20 ore di esibizioni nell’area esterna e oltre 100 premiazioni. My Special Car Show è stata anche un grande banco di prova per i patiti dell’elaborazione, decisi a spingere un po’ più in là le frontiere del tuning: le quasi trecento interviste fa c e t o fa c e effettuate nel corso della scorsa edizione da Promotor International hanno infatti evidenziato un pubblico di curiosi e intenditori, particolarmente attenti alle novità del mercato per continuare a trasfor- mare ed elaborare la propria vettura. Il tutto per una spesa media annua pro capite di quasi 10 mila euro, di fatto raddoppiata rispetto al 2008, quando si attestava attorno ai 5 mila euro. Cifre spese, come emerge dal sondaggio, per modifiche alla carrozzeria e alla verniciatura, all’assetto, alle luci, al motore e all’impianto audio. Nonostante non esistano dati ufficiali, stando a queste rilevazioni e alle stime effettuate dal Centro Studi Promotor con sondaggi sugli operatori coinvolti, il settore non sembra temere particolarmente la crisi. Se nel 2007 il fatturato ha toccato 1.235 milioni di euro e nel 2008 ha subito un 3% di contrazione, entro il 2011 si può infatti prevedere una crescita del 20%. Quanto alla prossima edizione di My Special Car Show, in calendario a Rimini Fiera dal 26 al 28 marzo 2010, l’84% dei visitatori intervistati nella scorsa edizione pensa già di tornare a Rimini e l’80% consiglierà agli amici una visita alla manifestazione. Anche per quanto riguarda gli operatori c’è sempre più interesse verso eventi specializzati che propongano nuove soluzioni tecniche e prodotti innovativi, per avere un punto d'incontro e vivere occasioni di verifiche approfondite delle normative e delle prospettive del settore. SMART.IT Un passo importante nella strategia dell’informatizzazione dei dati sanitari e della facile fruizione da parte del cittadino, costantemente perseguita da CUP 2000, è stato compiuto nei mesi scorsi con la preziosa collaborazione di Smart.it, che ha sviluppato per la società leader nei DA MEZZO SECOLO OLTREMARE LAVORA CON IL SUD DEL MONDO Operare nel Sud del Mondo, proprio là dove a nessun imprenditore verrebbe in mente di andare, e farlo con successo. La storia di Oltremare, azienda di Zola Predosa specializzata nella produzione di macchine per la lavorazione di anacardi, Stefano Massari (il primo a destra), ammni- inizia proprio da lì, dal stratore unico della Oltremare, nel corso Sud: che in altri terdella visita della delegazione del Mozambico mini significa Tanzania, Benin, Nigeria, Guinea Bissau, Ghana, Burqina Faso e Mozambico, ma anche Brasile, Vietnam e India. Tutti paesi, con le sole eccezioni degli ultimi tre, considerati tra i più poveri e difficili del mondo, in cui la Oltremare opera stabilmente, e senza problemi, da circa 50 anni. La fama dell’azienda è tale che, lo scorso mese di luglio, una delegazione Mozambicana in visita in Italia ha chiesto di poter fare una deviazione, con relativo cambio di programma, per andare a visitarne la sede . “E’ stata quasi una ‘sorpresa’- spiega Stefano Massari, amministratore unico di Oltremare non ci aspettavamo la visita della delegazione, che era composta dal viceministro dell’Economia e dall’Ambasciatore del Mozambico in Italia. Ma non appena ci è arrivata la richiesta siamo stati lieti di accoglierla, anche perché sono molti anni che siamo presenti in quel paese”. Come è evidente, i principali mercati di sbocco dell’azienda di Zola, si trovano proprio Oltremare, il Mare Nostrum, per la precisione. Se si considera poi che in gran parte di questi Stati la Oltremare è presente da circa 50 anni, si comprende la lungimiranza che ha portato Massari a vedere un potenziale enorme laddove, a volte, mancavano (e mancano) anche le strade. “Lavorare in Africa – racconta l’amministratore – non è cosa facile, questo va detto subito. Chi vuole farlo deve innanzitutto pensare alla creazione di una struttura dedicata esclusivamente a questo fine. Ci sono problemi che per noi occidentali sembrano ‘pazzeschi’ ma che si possono risolvere agilmente se si è preparati”. Se si sceglie di andare in Africa, quindi si deve portare tutto: “Dal cacciavite alle lampadine. Una volta che si sa questo, non ci sono imprevisti che possano intervenire in maniera devastante. Noi almeno non ne abbiamo mai avuti”. Altra questione di cui tenere conto se si sceglie di lavorare con il Sud del Mondo è quella di una carenza sotto il profilo della legislazione bancaria: “In Africa chi chiede un servizio, o come nel nostro caso, un macchinario – conclude Massari – lo paga cash, in contanti”. Che tutto sommato, vien da dire, non è poi un gran male. (Deborah Dirani) FARE 29 servizi per la sanità e per il welfare il sistema di gestione delle cartelle cliniche ospedaliere. Il cuore tecnologico del sistema è un software, realizzato da Smart.it sotto la regia di CUP 2000, che permette di gestire un flusso di dati molto consistente e al tempo stesso delicato e altamente sensibile. “Una delle sfide tecnologiche di questo progetto” afferma Maurizio Malagoli, responsabile progettazione software di Smart.it “era il fatto di mettere in rete e far dialogare realtà molto diverse, con sistemi informativi differenti e flussi operativi non coordinati”. Grazie alle tecnologie innovative utilizzate, la sfida è stata vinta, tanto che oggi il nuovo sistema mette in relazione 4 ospedali (S. Orsola – Malpighi, Maggiore, Bellaria, Bazzano), i punti di prenotazione CUP, il nuovo centro Scansione CUP 2000 30 FARE (inaugurato in ottobre a Minerbio) e gli utenti finali, i quali con Pronto Cartella (https://prontocartella.bo.it) potranno accedere alle cartelle cliniche via web. L’applicativo si interfaccia inoltre con i sistemi ADT (Accettazione – Dimissione – Trasferimento) dei vari ospedali e con il sistema IVR (Interactive Voice Response) di CUP 2000. “Il sistema”, come precisa Nicola Masi, Direttore della Business Unit di CUP 2000, “attualmente gestisce circa 4 milioni di cartelle cliniche in archivio, di cui 820 mila completamente digitalizzate (rese disponibili grazie a uno shared storage con collegamenti in fibra ottica, capaci di gestire un volume di dati di diversi TeraByte e di supportare decine di accessi contemporanei), con un incremento annuo di 125 mila cartelle di ricovero, verrà prossimamente esteso ad altre realtà sanitarie, al fine di rendere sempre più agile e al tempo stesso sicuro l’accesso a dati essenziali per l’efficienza e l’efficacia del welfare sanitario”. TAS GROUP TAS Group (w w w.tasgroup.it), società quotata al Mercato Telematico Azionario e leader nelle soluzioni software e servizi per la monetica, i sistemi di pagamento e i mercati finanziari, ha ottenuto nuove certificazioni Swift per la suite di prodotti per la gestione di tutti i messaggi interbancari Gari Gold Transaction Flow Manager (GG TFM). Alla suite GG TFM è stata assegnata la prestigiosa certificazione SwiftReady Application Financial EAI 2009. La certificazione SwiftReady Application SEPA 2009 è stata invece riconfer mata per il prodotto “GG TFM for SEPA Credit Transfers” e da quest’anno è stata assegnata anche al prodotto “GG TFM for SEPA Direct Debits”. Sono state inoltre riconfermate le certificazioni SwiftReady Application Cash Reporting User 2009 e SwiftReady Application Cash Rep o rting Provider 2009 per il prodotto “GG TFM for Cash Reporting”. TAS Group, che ha sviluppato un’expertise riconosciuta nel setto- Massimiliano Quattrocchi responsabile Area Swift di TAS Group re bancario, ma anche con aziende non bancarie, è fornitore di servizi SwiftReady e servizi di consulenza attraverso esperti certificati Swift, per progetti di implementazione e integrazione dei sistemi, consulenza generale e assistenza per configurazioni specifiche. Queste attività integrano l’offerta di prodotti e servizi Swift, garantendo ai clienti la possibilità di realizzare sinergie e risparmi. Prosegue quindi il rapporto di collaborazione nato nel 2000 fra TAS SAIL & BLUE DRIVE: NUOVE SOLUZIONI TWIN DISC PER UNA NAVIGAZIONE ECO-FRIENDLY Soluzioni per la navigazione, e allo stesso tempo, per l'ambiente. Twin Disc Srl, azienda con sede nel bolognese a San Matteo della Decima, ma facente capo alla statunitense Twin Disc Inc. di Racine, Wisconsin, è oggi sul mercato con due nuovi prodotti per piccole e medie imbarcazioni: “Seaprop60 flash” (brevettato) e “Blue Drive”, due diverse configurazioni di motore “ibrido perpendicolare”, facilmente installabili anche sugli impianti già in uso, in grado di garantire una velocita di 5-6 nodi con pochi kilowatt e di utilizzare, a seconda delle diverse necessità, l'alimentazione diesel oppure elettrica; dunque ideali per la navigazione in città marine come Venezia, Amsterdam o Copenhagen, nelle riserve naturali, negli allevamenti di pesce, dove presto i motori inquinanti potrebbero essere vietati per le stringenti esigenze climatiche. “Installare un motore ecologico in una barca di grandi dimensioni è più semplice, e lo fanno già, naturalmente, altre ditte” - spiega l'ingegner Claudio Bassi di Twin Disc. - Noi siamo riusciti ad elaborare una soluzione per le barche a vela e per yacht a motore, grazie a un motore/generatore di semplice installazione, che può consentire una buona au- Lo stabilimento Twin Disc a San Matteo della Decima (sopra) e un particolare del nuovo motonomia a batteria elettrica, occupando pochissimo spazio”. Un sistema già in uso tanto tore “Blue Drive” che l’azienda ha presentato al per i sottomarini del periodo bellico, quanto per i grandi transatlantici come il “Princess”; salone di Genova la sfida di Twin Disc è stata quella di applicare un sistema di alimentazione integrato – che trovava le prime applicazioni nelle grandi imbarcazioni a vela dello scorso secolo, come le italianissime navi scuola Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci – alle piccole e medie imbarcazioni pensate per le città sull'acqua: “tanto a Venezia quanto, ad esempio, nei grandi laghi europei o lungo tutto il Danubio, dove la navigazione commerciale è densissima: presto o tardi i governi dovranno arrivare a limitare se non proibire l’uso di motori a combustione, o l'inquinamento raggiungerà livelli eccessivi”. Lo stesso tipo di attenzione sarà richiesta nelle acque protette (si pensi alle zone ricche di fauna marina, dove è essenziale una soluzione silenziosa che non metta in crisi l'ecosistema) e diventerà un “must” nelle applicazioni professionali (dal trasporto passeggeri agli allevamenti di pesce ai servizi portuali). E se il Wisconsin con i suoi Grandi Laghi è la culla ideale di una florida industria per la nautica, Bassi racconta come sia frutto del talento e delle professionalità italiani la maggiore attenzione rivolta all'ambiente, in questa fase, dalla dinamica ditta nata in Italia ma fortemente voluta nella propria orbita dalla “global company” Usa. “Il mercato americano è simile al nostro, ma non ha ancora sviluppato una sufficiente cultura ed attenzione dell'ecologia: una parziale giustificazione è il prezzo del petrolio, che pur con continui rialzi, negli Stati Uniti resta quattro volte inferiore che in Europa”. Connubio vincente, tra grande distribuzione oltreoceano e ingegno manifatturiero italiano, il nuovo sistema di propulsione ibrido nasce con un occhio al Mediterraneo, e promette un impiego tanto utile quanto necessario per la salute dell’ambiente. (Valentina Soluri) Group e Swift per l’installazione, l’integrazione e il supporto di tutti i prodotti e progetti Swift in Italia, nell’ottica di soddisfare le più ampie esigenze della comunità finanziaria. Tramite la società controllata Tasamericas, TAS Group è inoltre Swift Regional Partner per i paesi dell’America Latina: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Paraguay e Uruguay. THINK3 Think3 sale in cattedra tra i relatori all’International School of Yacht Engineering (ISYE), corso internazio- FARE 31 SOL.CO. INSIEME, UNA RETE TRA COOPERATIVE SOCIALI PER FARE IMPRESA IN MODO INNOVATIVO Sul mercato ci sono, con una grinta che si manifesta forte e salda anche in tempo di crisi. Il profitto lo raggiungono percorrendo strade alternative che tengono conto di un mix di fattori: i talenti ‘svantaggiati’ di chi lavora, il benessere loro e di chi fruisce dei servizi offerti e le ricadute sulla comunità. Il lavoro viene tutelato e sostenuto grazie al valore della mutualità interna ed esterna che caratterizza l’essere cooperativa sociale. Le persone in primo luogo sono al centro dell’agire cooperativo, che siano socie o lavoratori o beneficiari. La vera innovazione che queste imprese fortemente sostengono è quella della contaminazione tra imprese di un territorio per la modalità diversa di agire e di operare. In un sistema industriale ed economico la priorità sono le persone e la vera sfida è quella di riuscire a creare servizi e attività che si possano integrare tra loro per meglio rispondere ai bisogni di famiglie e persone. Loro sono una rete tra cooperative sociali di tipo A e B con oltre 500 soci, 350 lavoratori e un volume della produzione di circa 8 milioni e 500 mila euro. E’ Sol.Co Insieme, consorzio nato nel 2007 dall’adesione di sei cooperative sociali (Andy Cooper, Cim, Solidarietà Familiare, Dai crocicchi, Libertas e Lo Scoiattolo) a cui si sono aggiunte nel 2009 Felsimedia, Senza il Banco e Campeggio di Monghidoro. Realtà ben radicate (alcune da oltre vent’anni) nella provincia, soprattutto a Nord della città e lungo la Futa e la Porrettana. Molteplici i settori di intervento in cui Sol.Co Insieme opera in base alle caratteristiche delle due tipologie di imprese che rappresenta. L’una, connaturata con l’essere cooperative di tipo B, è legata all’inseri- 32 FARE mento lavorativo di persone svantaggiate attraverso commesse in conto terzi (dalla falegnameria all’assemblaggio dal confezionamento all’artigianato alla ristorazione). L’altra ha impatto diretto nelle comunità perché si realizza, attraverso le cooperative di tipo A, nella gestione di nidi, di servizi educativi e scolastici, di servizi per anziani o per l’handicap, di assistenza domiciliare, di attività di cura delle persone. Agio e disagio, attività educative e ricreative e servizi di cura e assistenza, difficili percorsi di inserimento lavorativo e collaborazioni di successo tra imprese del mercato: queste le sfide che le cooperative di Sol.Co affrontano ogni giorno. Progetti che, spiega Renzo Colucci, direttore del consorzio, «creano integrazione e coesione tra comunità, imprese e istituzioni locali, avendo sempre come obiettivo lo sviluppo delle capacità del singolo». Un mondo, quello di Sol.Co, che si è rivolto a Unindustria Bologna per offrire esperienza e condivisione nel trovare percorsi di inserimento lavorativo e nell’accompagnare le persone, anche svantaggiate, nei diversi ambiti lavorativi. «Per le cooperative sociali come le nostre lavorare nel mercato – osserva Colucci – significa cercare di migliorare la qualità di vita del lavoratore e dell’ambiente di lavoro al fine di incrementarne la produttività e la fidelizzazione al posto di lavoro». Un traguardo che si taglia «coniugando i concetti alla base del nostro modo di fare impresa: solidarietà ed efficienza». In che modo? «Mantenendo i caratteri dell’imprenditorialità e, al contempo, sostenendo la solidarietà, segno di impegno e sviluppo sociale». Due esempi su tutti. Un’impresa che offre posti nido convenzionati vicino ai luoghi di lavoro permette ai quei genitori di gestire meglio e in modo più tranquillo le proprie ore di lavoro. E ancora un consorzio di cooperative sociali che accompagna le aziende nei percorsi di inserimento lavorativo per il collocamento obbligatorio permette di integrare persone nelle comunità evitando in aggiunta multe, inefficienze, e rendendo produttivi questi inserimenti. «La logica che ci spinge è quella di un mercato a carattere sociale – sintetizza Colucci. Il nostro fine è sempre rivolto alla comunità nella ricerca di occupazione e nella fornitura di servizi. L’impresa diventa quindi uno strumento, mai il fine ultimo. Il fine è sempre la persona e la comunità in cui vive». Rendere sostenibile il territorio in cui si opera è possibile attraverso reti sociali che si concretizzano «nella collaborazione tra imprese, cittadini e famiglie e nell’utilizzo di strumenti innovativi di tipo economico e finanziario. Tante persone diverse portano idee diverse che, se inserite in uno stesso contesto, creano una rete di sviluppo del benessere comune favorendo azioni e interventi di responsabilità sociale per tutte le imprese». La Responsabilità Sociale delle Imprese è quindi la via per raggiungere la felicità e l’integrazione di una comunità ed è il presupposto principale per creare benessere, economico e sociale, tra persone, famiglie e imprese. Per Sol.Co e per le cooperative sociali la produzione di esternalità positive attraverso azioni di responsabilità sociale non è un fatto accidentale, ma fa parte della missione stessa delle cooperative ed è quindi sostenuta e spinta con coraggio ed energia. (Giacomo Ruggero) FARE 33 nale sulla progettazione nautica organizzato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna presso il Polo di Ravenna. La formula didattica comprende non solo aspetti teorici, ma anche esercitazioni applicative e visite guidate presso aziende del settore per prendere diretto contatto con i cantieri e i fornitori di tecnologia per la nautica, tra cui appunto rientra a pieno titolo l’azienda bolognese. Il corso è già partito a settembre con tre settimane tematiche, a cui ne seguiranno altre due a gennaio 2010 per fornire una specializzazione di alto profilo nel settore ad allievi e professionisti. Le tematiche coprono gli aspetti dell’architettura nautica, le problematiche delle strutture, gli aspetti normativi e le tecniche di produzione, oltre ai sistemi più evoluti per il testing sperimentale e simulativo degli scafi e delle attrezzature di coperta, come la vasca navale e il calcolo CFD (Computational Fluid Dynamics). Quindi si parlerà di propulsione, sia velica, sia a motore, fornendo agli allievi un quadro completo delle conoscenze necessarie per seguire un progetto nautico di dettaglio. All’interno del corso, Think3 ha curato due sessioni dal titolo ‘Modellazione degli Scafi’ e ‘Come si realizza il layout nautico’, per illustrare le potenzialità del 3D e della soluzione CAD ThinkDesign di Think3 nella 34 FARE progettazione nautica. In particolare, i due rispettivi relatori, Davide Ciarloni e Marco Brandoni, illustreranno come la tecnologia Global Shape Modeling (GSM) di think3 sia in grado di permettere modifiche accurate di una forma in tempi rapidi mantenendo l’intento iniziale del designer, favorendo la piena libertà nella creazione e nella modifica di superfici complesse. GSM consente al designer di modificare rapidamente una forma e di ottenere immediatamente un feedback visivo per verificare l’impatto sul design, consentendo quindi di interagire con il rendering del prodotto e di lavorare in modo intuitivo. Con la partecipazione all’International School of Yacht Engineering, think3 prosegue nel cammino di collaborazione con l’Università di Bologna che dura dal 2004. Il Prof. Alfredo Liverani, direttore della Scuola, aggiunge: “La piattaforma CAD di think3 è in grado di coniugare la creatività della modellazione di superfici di qualità e la gestione di geometrie complesse in tutti i dettagli, caratteristiche particolarmente importanti nello sviluppo di un progetto di successo nella nautica”. Fabrizio Baravelli, Responsabile Sviluppo Immobiliare della Fondazione Ceur e Stefano Sandri, Responsabile Commerciale della Teleimpianti Spa TELEIMPIANTI Il Collegio Alma Mater di Bologna si è affidato a Teleimpianti per i suoi impianti tecnologici Teleimpianti, fondata nel 1974, è una società specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di comunicazione, trasmissione dati e sicurezza. La divisione “telecomunicazioni” è in grado di realizzare i più moderni sistemi di comunicazione, con soluzioni di IP telephony, CRM, unified messag ing, open communications e cabling systems ad alta velocità su rame e fibra ottica. La divisione “sicurezza e tecnologici” progetta e realizza impianti di sicurezza anti-furto, anti-intrusione, controllo degli accessi, TVcc, rivela- zione incendio e spegnimento automatico, sistemi audio-video per sale conferenze e complessi sistemi integrati di Building Automation e Management. Fondazione Ceur è l’eccellenza in ambito nazionale nella costruzione e gestione di Collegi Universitari. La Fondazione CEUR investe continuamente in persone e mezzi e partecipa a Camplus, un network nazionale di residenze per studenti, che persegue l’eccellenza attraverso l’offerta di servizi residenziali e formativi di qualità e con la proposta di atti- FARE 35 vità che sono in grado di integrare al meglio il percorso universitario e l’inserimento nel mondo del lavoro. Fondazione CEUR e Camplus sono presenti a Bologna, Milano, Torino e Catania. A Bologna il Collegio Alma Mater è situato nella prima periferia della città, immerso nel verde di un parco pubblico, a pochi minuti dalla zona universitaria. Progettato e realizzato per offrire le migliori condizioni abitative agli ospiti, dispone di 120 camere, tutte con servizi esclusivi, distribuite su 3 piani; sono presenti ai piani anche spazi e servizi comuni per: studio, incontro tra studenti, sport e tempo libero. In particolare la struttura comprende sale per lo studio, per i corsi dei tutors, per attività ricreative (giochi, TV, musica), la palestra, il campo sportivo, il giardino e il parcheggio coperto. Per la realizzazione degli impianti “tecnologici” è stata scelta Teleimpianti Spa. “Siamo molto soddisfatti di quanto abbiamo realizzato - dice Stefano Sandri, responsabile commerciale di Teleimpianti - perché la Fondazione CEUR ci ha consentito con la sua scelta di partecipare all’impresa fin dalla fase progettuale e ci ha accordato piena fiducia assegnandoci la successiva completa realizzazione. Scopo principale del progetto era la razionalizzazione degli impianti per ottenere risparmi, sia di consumi energetici, che di costi di gestione. La scelta è stata quella della completa centralizzazione ed integrazione dei singoli impianti su un’unica piattafor ma basata su software e hardware evoluti con un'unica interfaccia operativa verso il gestore. Il risultato finale ottenuto è stato ec- 36 FARE cellente; il Collegio Alma Mater è oggi una delle strutture dedicate alla residenza universitaria più moderne e tecnologicamente evolute d’Italia. Nello specifico abbiamo realizzato: - il sistema di comunicazione: telefonico, DECT, Internet e Wi-FI accessibile in tutte le camere e nelle parti comuni - il sistema di sicurezza: anti-intrusione, videosorveglianza e controllo degli accessi - il sistema di “camera intelligente” con lettori di badge per la sicurezza della privacy e l’attivazione dei servizi energetici - l’impianto di rivelazione incendio - il sistema multimediale audio-video per le sale conferenze - il sistema di building management per la supervisione e gestione degli impianti meccanici (distribuzione, contabilizzazione e regolazione della climatizzazione), elettrici (gestione luci delle parti comuni, controllo delle linee elettriche, contabilizzazione dei consumi) e speciali (sicurezza). Quest’ultimo è pertanto in grado di gestire, in modalità integrata tramite la piattaforma comune Bacnet, tutti i sottosistemi. L’ambiente web sul quale il sistema opera consente da qualsiasi client in rete interna o esterna, tramite internet, di accedere con le dovute autorizzazioni a tutti i parametri di sistema dell’intero edificio. Tutto questo con un’unica interfaccia di immediata accessibilità e di facile uso. Si possono ottenere, on-line, report grafici sui consumi, sulle attività e sulle presenze dell’intero edificio. Ci tengo a sottolineare che uno degli aspetti alla base della collaborazione tra Teleimpianti e Fondazione Ceur è il nostro servizio di assistenza tecnica. Teleimpianti garantisce, con la propria organizzazione fatta di tecnici e mezzi, una manutenzione full-service con interventi on-site, parti di ricambio nuove ed originali, manodopera specialistica e supporto 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Riteniamo che sia un servizio indispensabile per mantenere in efficienza gli impianti e tutelarne l’investimento negli anni” Il Responsabile dello Sviluppo Immobiliare di Fondazione Ceur, Fabrizio Baravelli, ritiene “molto importante l’attività svolta da Teleimpianti in questi anni nelle nostre strutture. Poter erogare servizi a valore aggiunto, garantendo sempre la massima tecnologia, comfort e sicurezza con puntualità ed efficienza nelle manutenzioni, è strategico per il nostro gruppo. Vogliamo mantenere i nostri Camplus sempre all’avanguardia tecnologica e con i più elevati standard di sicurezza, in quanto la nostra offerta è esclusivamente fatta di ‘collegi di eccellenza’, nati con l'intento di assicurare agli studenti condizioni abitative e di studio ottimali. Abbiamo quindi bisogno di partners moderni e specializzati nella propria attività, capaci di dare sempre una spinta propositiva al nostro mondo: Teleimpianti è sicuramente uno di questi.” VIAGGI SALVADORI Una targa per ricordare gli ottanta anni di vita di Viaggi Salvadori. L’ha consegnata Paolo Rier, presidente del Settore Turismo di Unindustria Bologna, a Gabriella Salvadori, presidente dell’omonima agenzia di viaggi cittadina.Alla cerimonia, che si è svol- FARE 37 ta presso gli uffici dell’agenzia di via Ugo Bassi, ha partecipato Umberto Sassatelli Salvadori, figlio di Gabriella ed amministratore delegato della società, insieme ai collaboratori dell’azienda. Fondata nel 1929 da Ettore Salvadori, nonno di Gabriella e vero e proprio pioniere del turismo, l’azienda si è sviluppata a ca- MIRELLA DAL RIO CAVALIERE DELLA REPUBBLICA Mirella Dal Rio, presidente delle società Alce e Gieffe, è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, in riconoscimento alla sua attività di imprenditrice. Figlia unica di coltivatori diretti, Mirella Dal Rio è nata a Monteveglio e ha iniziato la sua carriera proprio all’Alce appena dopo il diploma, all’età di 19 anni. Oggi come allora, l’azienda produce accessori metallici nel settore della pelletteria per borse, cinture, scarpe e bigiotterie. Dopo soli cinque anni, Mirella è entrata in partecipazione societaria con una piccola quota, che è andata crescendo fino a raggiungere la quota maggioritaria. Negli anni ‘80, Mirella Dal Rio acquistò una partecipazione anche della Gieffe srl, una società leader nel set- Gabriella Salvadori, presidente di Viaggi Salvadori, riceve la targa dal presidente del Settore Turismo di Unindustria Bologna, Paolo Rier vallo di due secoli, passando attraverso la storia economica e sociale del paese e del territorio, riflettendo i mutamenti del gusto e del costume, nonchè l’evoluzione del concetto stesso di viaggiare. Giunta alla quarta generazione – Umberto e Carlotta, figli di Gabriella, sono entrambi attivi in azienda nel ruolo di amministratori delegati – Viaggi Salvadori vanta il primato di essere la più antica agenzia di viaggio IATA al mondo tuttora esistente (è stata accreditata nel 1946), e di avere avuto felici intuizioni imprenditoriali in anticipo sui tempi. Oggi Viaggi Salvadori – che Unindustria annovera tra i propri associati - dà continuità a questa storia di eccellenza imprenditoriale nel campo turistico, continuando ad essere un punto di riferimento per il territorio bolognese e non solo. 38 FARE tore delle finiture galvaniche, complementare all’Alce e che risulterà anch’essa fondamentale per la crescita dell’azienda. In una decina d’anni, grazie a una serie di investimenti, Mirella aumenta fatturato e dipendenti. Non solo, Mirella assume molte donne che arrivano ad essere il 50% del personale. Nel 1996 viene inaugurato il nuovo stabilimento di 3500 metri quadri, con relativi uffici e sala mostra, sempre nel comune di Monteveglio. Scelte oculate di produzione e clientela (tra cui Armani, Burberry, Dolce e Gabbana), hanno generato un fatturato che ha raggiunto nel 2007 i 18 milioni di euro per l’Alce, e i 5 milioni per la Gieffe. Le dipendenti di sesso femminile sono nelle due aziende rispettivamente il 55 e il 60% del totale, a cui vanno aggiunte il 70% di donne tra i collaboratori esterni. Tra queste, anche lavoranti a domicilio che integrano i bilanci familiari provvedendo nel contempo alla cura degli anziani o malati di casa. Negli ultimi anni, la forte concorrenza è stata combattuta con grande professionalità e tenacia, puntando sull’innovazione e sui corsi di aggiornamento, e garantendo sempre qualità e velocità nelle decisioni e nelle consegne. A Mirella Dal Rio e a tutto il suo staff, le più calorose congratulazioni di Unindustria Bologna. SCUDO FISCALE 2009. VANTAGGI PER CHI? Ospitiamo un intervento di Banca Albertini Syz & C. Per molti cittadini lo ’Scudo fiscale’, risulta alquanto sconosciuto, non tanto per il significato intrinseco del termine, ma per l’utilizzo o la mera applicazione di questo strumento. Quale scopo si prefigge questo strumento fiscale? L’articolo di legge che prevede l’introduzione di questa norma, garantisce a coloro residenti in Italia che abbiano detenuto capitali, attività finanziarie e patrimoniali all’estero l’istituzione di una imposta straordinaria di regolarizzazione. Per dirla in parole povere una specie di sanatoria una tantum. Dal 15 settembre 2009 al 15 Dicembre 2009 coloro che detengono attività finanziarie e patrimoniali all’estero potranno regolarizzare la loro posizione con il fisco pagando una imposta straordinaria del 5% acquistando così una protezione, il cosiddetto “scudo fiscale”. O scudo “Ter”. In base ad alcune ipotesi sull’adesione, lo scudo ter potrebbe avere un rientro fra i 100 ed i 150 mil. di euro (erano stati 70 con i primi due scudi), con un gettito per l’Erario fra i 5 ed i 7,5 miliardi. Lo scudo fiscale 2009 garantisce piena tutela dagli accertamenti fiscali e contributivi per un ammontare pari a quanto rimpatriato. Il pagamento dell'imposta sostitutiva comporta l’estinzione delle sanzioni amministrative, tributarie e previdenziali. Quanto all'anonimità del dichiarante, se è vero che viene preservata rispetto ad indagini tribu- tarie od amministrative, è altrettanto corretto informare sul superamento del segreto, nel caso l'acquisizione di elementi di tipo soggettivo fosse sollecitata per procedimenti penali o di applicazione di misure preventive di tipo patrimoniale, con la finalità di contrastare reati di riciclaggio, terrorismo, associazione a delinquere ed ogni altro reato, come letteralmente riporta il testo legislativo, con una formulazione poco perspicua, ambigua, non tassativa come l'ambito penale presupporrebbe. Diversamente dai provvedimenti del 2001 e del 2003, tuttavia, lo Scudo Ter è stato emanato in un momento storico così particolare da far ritenere probabile un grande successo per la concomitante necessità di diversi attori: - lo Stato italiano, che con un crescente rapporto di indebitamento sul PIL e delle prospettive niente affatto rosee, così come del resto molti Paesi più virtuosi del nostro a partire dagli USA, beneficerebbe dell’introito dell’imposta straordinaria; - gli imprenditori, grazie ai capitali rientrati, potrebbero attenuare gli effetti della stretta creditizia attuata dalle banche commerciali e le necessità di finanziamento indotte dalla crisi dell’economia reale in atto. Vi sono inoltre circostanze che inducono i detentori di attività estere a considerare favorevolmente l’adesione a questo provvedimento. Alcune di queste si riferiscono ad un miglio- ramento della capacità competitiva dell’Italia dal punto di vista fiscale: si pensi all’imposta del 12,50% sul capital gain a titolo definitivo contro un aliquota di Euroritenuta applicata dai Paesi offshore come la Svizzera che nel 2011 raggiungerà il 35%. Sul fronte societario, l’introduzione della “participation exemption” ha ridotto i vantaggi nell’utilizzo di strutture societarie estere come la Soparfi Lussemburghese. Vi è, per contro, una dissuasione alla detenzione di attività estere che deriva dall’inasprimento della lotta all’evasione fiscale e dalla recente normativa sull’antiriciclaggio che rende sempre più difficile l’utilizzo delle disponibilità patrimoniali estere. Il provvedimento potrebbe lanciare una battaglia commerciale volta a catturare questi flussi con proposte di compartecipazione al costo dell’imposta straordinaria a fronte della sottoscrizione di prodotti finanziari. “Chissà se in questa occasione” afferma Ernestina Anceschi, direttore della filiale di Bologna di Banca Albertini Syz & C. “i clienti, memori di recenti esperienze sui prodotti finanziari ‘opachi’, sapranno fare delle scelte di professionalità nell’assistenza della Banca per effettuare il rimpatrio o si faranno attirare da offerte commerciali ‘civetta’ barattando il risparmio immediato di una parte dell’imposta con la trasparenza, di costo e di qualità, dei propri investimenti.” FARE 39 LA “CULTURA DEL PROGETTARE” PROTAGONISTA ALLA FESTA DI EDITRICE COMPOSITORI Qual è l’identità di un editore di architettura, arte, design, oggi? Massimo Ponzellini, presidente della Banca Popolare di Milano e presidente di Impregilo, sollecitato dalle domande di Pierluigi Visci, Direttore di QN e Resto del Carlino, ha intrattenuto per un’ora abbondante sulla cultura del progettare e il mestiere dell’editore, l’affollatissima platea accorsa in occasione della Festa di Editrice Compositori alla Libreria.Coop Ambasciatori di Bologna. Presenti tra gli altri Maurizio Marchesini, Presidente di Unindustria, Gaetano Maccaferri, Marco Vacchi Presidente Banca di Bologna e Presidente IMA, Fabio Roversi Monaco, Giorgio Guazzaloca, Virginiangelo Marabini, Marino Golinelli. E una nutrita rappresentanza di architetti tra cui Giampiero Cuppini, Massimo Iosa Ghini, Lamberto Angelini. Design e architettura, ovvero cultura del proFoto di Gianni Schicchi getto. Declinata in chiave di attualità e con lo sguardo rivolto al futuro, in termini di sostenibilità, sperimentazione, innovazione, nuove tendenze di gusto e di mercato. Ma anche in chiave storica, come fondamento delle nostre radici culturali, presenti e passate, dei nostri monumenti, del nostro paesaggio rurale urbano e industriale. Per saper cogliere il futuro della creatività e della progettualità, e al contempo documentare il patrimonio storico artistico e culturale del nostro territorio, valorizzandolo. Per analizzare i grandi progetti architettonici internazionali, il meglio del green building, l’evolversi della cultura dell’abitare e dei servizi. Comprendere le esigenze dell’uomo mo- Massimo Ponzellini (secondo da sinistra) interrogato da Pierluigi Visci, direttore di QN e Resto del Carlino (sopra). Alla festa di Editrice Compositori è intervenuto, tra gli altri, anche il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini (a destra) derno e del nostro pianeta. Consapevoli che il contributo del mondo del progetto, dall’ eco compatibilità alla gestione etica della produzione, dall’utilizzo dei materiali intelligenti al riciclo, possa tradursi in diffusione di responsabilità e in motore di crescita e sviluppo. Editrice Compositori, osservatorio strategico al centro dei grandi temi del progetto, è particolarmente attenta a cogliere le emergenze del pensiero contemporaneo. Che sa interpretare e tradurre in formula divulgativa, attraverso pubblicazioni, periodici, collane. Nella convinzione che sia necessario una conoscenza basata sull’unità e non sulla frammentazione esasperata del sapere. Massimo Ponzellini condivide con i fratelli Alberto, Andrea e Francesco – questi ultimi rispettivamente presidente e amministratore delegato – la proprietà di Editrice Compositori, della quale, al suo primo impiego, ricoprì la carica di direttore generale. 40 FARE FARE 41 ARTICOLO DI copertina 42 FARE 1 Information Communication Technology Competenze, soluzioni tecnologiche e una conoscenza approfondita di filiere e dinamiche di business tipiche del territorio: le aziende ICT bolognesi sono un patrimonio prezioso, a disposizione del tessuto imprenditoriale, nel processo di ripresa e consolidamento della capacità competitiva. IL DISTRETTO ICT DI BOLOGNA UN PROGETTO UNINDUSTRIA PER ACCELERARE LA RIPRESA A CURA DI ENRICO SALSI FARE 43 44 FARE All’orizzonte segnali i n c o raggianti.Tuttavia, la tanto attesa ripresa economica stenta a prendere avvio in forme evidenti e strutturali. La perdita del PIL - che in Italia secondo gli ultimi dati ISTAT si attesta appena al di sotto del 5% - la sofferenza del mercato del lavoro e gli o rdinativi e i consumi c he non decollano, r e ndono lo scenario economico ancora fortemente p e rturbato. La recessione mondiale ha determinato nel territ o rio bolognese una sofferenza che riguarda non singole imprese o distretti, ma tutto il tessuto e c o n o m i c o ch e, per storia e struttura, è largamente basato su filiere produttive integrate. È quindi il sistema imprenditoriale nel suo complesso che deve reagire in maniere collaborativa e trovare gli strumenti e le contromisure per consentire ai suoi protagonisti di conservare la propria FARE 45 ARTICOLO DI copertina 2 Information Communication Technology Ripresa economica: il ruolo dell’ICT e il progetto distrettuale e dunque è fondamentale che tutto il tessuto economico collabori per uscire dall’impasse, diviene cruciale capire quali strumenti siano essenziali per generare, ri-generare o stimolare quell’efficacia dell’azione imprenditoriale che ha sempre costituito il tratto distintivo delle aziende bolognesi. Certamente esiste un ruolo centrale delle politiche pubbliche e del sistema bancario.Tuttavia, una riflessione approfondita deve essere condotta dalle imprese stesse che si trovano oggi a dover ripensare alle proprie strategie e, conseguentemente, a come orientare i processi per allinearli con maggiore efficacia agli obiettivi di business. Questo percorso di analisi tocca una serie di aspetti salienti, ineludibili in S “È sempre più netta la consapevolezza che la tecnologia dell’informazione rappresenta un investimento” 46 FARE una congiuntura critica come l’attuale. Come ridurre i costi interni? Cosa fare per incrementare la velocità di risposta ai cambiamenti del mercato? Come comunicare meglio con fornitori e clienti? In che modo trasformare i dati aziendali in informazioni strategiche per il business? Per rispondere positivamente a queste domande le imprese bolognesi possono sfruttare un ulteriore strumento che, tutt’ora, non è stato utilizzato per le sue enormi potenzialità e per i vantaggi che può generare nel conseguimento della competitività: l’Information Technology. È sempre più netta la consapevolezza che la tecnologia dell’informazione rappresenta un investimento, una leva decisiva per “tradurre” le strategie FARE 47 d’impresa in processi di business efficaci ed efficienti. La questione, a questo punto, è a chi rivolgersi per utilizzare l’ICT come opportunità per accrescere la propria potenzialità sul mercato. Il territorio bolognese raccoglie oggi un sistema di imprese che operano nella produzione di soluzioni, infrastrutture e servizi tecnologici in grado di esprimere valori e competenze di alto profilo. Un sistema di imprese, quelle ICT, che possono dunque configurarsi come bacino ideale al quale attingere per intraprendere un percorso virtuoso finalizzato alla crescita e consolidamento della capacità competitiva. Per rafforzare ulteriormente il valore che le aziende fornitrici di tecnologie possono portare sul territorio, 48 FARE Unindustria ha recentemente attivato un progetto per la creazione di un vero e proprio Distretto ICT bolognese, capace di creare quelle sinergie e collaborazioni che possono amplificare notevolmente la capacità di supporto al tessuto economico locale. Uno degli elementi differenzianti che può rendere il costituendo Distretto tecnologico un punto di riferimento per le imprese è il concetto di prossimità territoriale. Se infatti è vero che tecnologie e soluzioni informatiche hanno oggi un respiro globale, è altrettanto consolidato il fatto che affidarsi a realtà dello stesso territorio, che parlano “la stessa lingua” e condividono vissuti e dinamiche economiche specifiche, ha il grande vantaggio di ridurre drastica- mente i tempi di comprensione delle esigenze, permette una maggiore velocità nel trovare le giuste risposte e consente di definire soluzioni mirate sulle specificità del distretto o della filiera all’interno della quale si è integrati. Mai come in questa particolare congiuntura, dunque, entrare in relazione con le imprese ICT bolognesi rappresenta un’occasione per adottare e utilizzare gli strumenti informativi come una leva formidabile per orientarsi nella caoticità dei mercati e per rispondere alle domande che qualunque aziende si pone, specialmente in momenti critici come l’attuale. Vediamo quali e come l’ICT può fornire risposte convincenti. FARE 49 ARTICOLO DI 3 Information Communication Technology copertina I nostri processi interni sostengono la capacità competitiva? Da cosa dipende l’efficienza dei processi aziendali? hiederselo non fa mai male. Ma da cosa dipende l’efficienza dei processi aziendali? Certamente uno dei fattori più incidenti è costituito dal loro grado di integrazione: più sono integrati, C I numeri a fianco di ciascuna azienda fanno riferimento alle tabelle di pag: 61 e di pag. 64 50 FARE più diventa fluida ed efficiente la filiera che parte dall’acquisizione della materia prima - sia essa materiale o immateriale (informazioni) – per giungere alla sua trasformazione e, infine, diffusione sul mercato. In un’azienda “integrata” le informazioni scorreranno fluidamente e univocamente da una fase all’altra del processo, garantendo trasparenza, tracciabilità, abbattendo drasticamente la possibilità di errori e quindi riducendo i costi generali. Alla domanda di maggiore efficacia ed efficienza di processo, il sistema di imprese ICT risponde con un’ampia offerta di soluzioni in grado di migliorare particolari comparti, singole fasi o intere filiere. Nel primo caso si innestano, per esempio, soluzioni per l’amministrazione e controllo in società di servizi (TAS Group1), per la gestione del retail credit in ambito finanziario (Adale2) o di servizi distribuiti di tipo medico e assistenziale (Nethical3). In quest’area si inseriscono anche i sistemi per l’acquisizione ordini nel mercato del Fashion (IA4Business4) o la configurazione di prodotto nel manifatturiero integrata nel portale aziendale come strumento evoluto a supporto dell’e-business (Macro Group5). Esistono poi applicazioni specifiche che si possono adottare per migliorare l’efficienza in fasi fondamentali quali la gestione di tutte le informazioni legate alle risorse umane (Softer Bologna6), o la gestione on line da parte dell'azienda del rapporto con il commercialista o con la rete di vendita (Servabit7). L’informatizzazione completa di tutti i processi aziendali, invece, passa attraverso l’implementazione delle cosiddette piattaforme ERP (Enterprise Resources Planning) che, come sottolineato precedentemente, dovrebbero costituire la spina dorsale di tutte le imprese in quanto producono evidenti benefici in termini di trasparenza, tracciabilità e riduzione degli errori. Anche in questo caso, il nascente Distretto ICT bolognese presenta interlocutori che consentono il passaggio a una gestione informatizzata e integrata dell’impresa. La scelta di quale sistema ERP introdurre in azienda è certamente un passaggio cruciale. La sua implementazione e “metabolizzazione” è un fattore critico di successo per tutta l’organizzazione. Qui le possibilità che si presentano sono molteplici: puntare sui vantaggi delle soluzioni multinazionali, come per esempio quelle Microsoft (Macro Group5); introdurre piattaforme solide e diffuse, anche pre customizzate, come quelle SAP (Twinergy8); adottare soluzioni ideate per il mercato italiano, come ad esempio gli ultimi ERP di 2a generazione che, integrando processi interni ed esterni, consentono a PMI e realtà internazionalizzate di recuperare efficienza e ridurre i costi (Centro Software9); oppure considerare soluzioni open source, basate su comunità internazionali di sviluppatori, che presentano una possibilità di personalizzazione molto elevata (e-Soft10) e l'introduzione di funzionalità innovative (Servabit7). Le dinamiche di globalizzazione e delocalizzazione, inoltre, spingono sempre di più verso una gestione, oltre che dei processi produttivi e commerciali, degli asset immateriali (Servabit7) che incidono sul successo d’impresa: gestione dei progetti di Ricerca e Sviluppo, organizzazione aziendale per attività, modello delle competenze, sistemi di valutazione, strutturazione dei bisogni del mercato, sistemi di controllo di gestione multidimensionali. La scelta di quale soluzione adottare, come sempre, è funzione delle esi- genze e degli obiettivi di ciascuna azienda. Nei casi in cui le esigenze organizzative aziendali non siano così chiare si può anche partire da una mappatura e rappresentazione formale dei processi che dovranno essere poi supportati dagli applicativi software (Dexer11). Una pubblicità di alcuni anni orsono sosteneva che “la potenza è nulla senza controllo”. Ciò, significa che, oltre ad implementare la corretta soluzione gestionale o ERP per la propria azienda, diventa importante anche “misurare” le effettive performance aziendali (Twinergy8), magari evidenziando il delta positivo che si è conseguito proprio grazie all’informatizzazione dei processi. Pescando i dati dai sistemi informativi, esistono applicativi che ci danno esattamente queste informazioni. Per esempio soluzioni per il controllo di gestione che consentono una pianificazione delle fasi produttive e commerciali e un’analisi puntuale della situazione economico-finanziaria (Apus12). Oppure software personalizzati per il controllo dei flussi aziendali (report tempi e spese, tracking richieste e risposte, valutazione personale) capaci di adattarsi con flessibilità all’organizzazione aziendale (Smart.it13) o per controllare in tempo reale la situazione sullo stato evolutivo di un progetto e disporre e rendere visibile la relativa documentazione (3D Informatica14). I nostri processi dunque sostengono la capacità competitiva? Probabilmente una strada percorribile e gli strumenti per risolvere positivamente il quesito, come abbiamo visto, possono essere trovati all’interno del sistema di imprese ICT di Bologna. FARE 51 ARTICOLO DI 4 Information Communication Technology copertina Riusciamo a trasformare i dati aziendali in informazioni utili al business? Come orientarsi per l’introduzione in azienda della soluzione giusta? utte le imprese raccolgono quotidianamente una mole consistente di dati e informazioni. Provengono sia dai processi interni che dalla relazione dell’organizzazione con la propria comunità T 52 FARE di business (clienti, partner, fornitori, istituti di credito, ecc.). La valorizzazione dei dati e il loro utilizzo strategico in funzione del business è un passaggio ineludibile per far crescere la propria efficacia sui mercati. Lo scenario al quale tuttavia spesso si assiste è profondamente diverso. Le informazioni residenti in azienda vengono solo marginalmente adoperate per una pianificazione strategica. Che fare? L’ICT da questo punto di vista fornisce oggi strumenti avanzati che, assieme al talento e all’intuizione imprenditoriale, possono fornire al top management l’opportunità di tradurre grezze informazioni in una base di conoscenze indispensabile per implementare politiche di business efficaci e, in seguito, monitorarle costantemente per verificarne la correttezza. La possibilità fornita dagli strumenti ICT di individuare i dati rilevanti, siano essi consuntivi o stime, organizzarli, rielaborarli e renderli immediatamente disponibili consente di definire le azioni per allineare rapidamente l’organizzazione alle mutevoli condizioni del mercato. Le soluzioni informatiche che aiutano le imprese a valorizzare il proprio patrimonio di dati vengono raccolte sotto la categoria della “business intelligence”. Come orientarsi per l’introduzione in azienda della soluzione giusta? L’offerta che arriva dal sistema delle imprese tecnologiche bolognesi consente di individuare un percorso corretto per sfruttare al meglio queste tecnologie. Esistono infatti piattaforme software internazionali che si adattano alle esigenze complesse di medie e grandi imprese (Twinergy8), così come prodotti più semplici, in alcuni casi già adattati a specifici segmenti merceologici (i cosiddetti “verticalizzati”), che richiedono dunque meno sforzi per essere personalizzati e resi aderenti alle peculiarità dei processi e del business delle singole aziende. L’apporto delle imprese ICT del territorio, oltre che nella fase tecnica di installazione, può essere dunque determinante nella fase di analisi e consulenza per la selezione dell’applicazione più corretta (Sysdata15). Altrettanto evidente è come competenze e strumenti ICT siano fondamentali per razionalizzare, valorizzare in ottica di business e rendere disponibili le informazioni che, generalmente, sono raccolte e archiviate in azienda in molteplici modalità (report, fogli Excel, grafici, ecc.) (e-Soft10). Uno degli utilizzi più intensivo del patrimonio dei dati presenti in azienda si determina nelle aree marketing e commerciali. In questa direzione esistono supporti ICT che possono essere di ausilio nelle fasi di raccolta, organizzazione e orientamento strategico delle informazioni raccolte presso i clienti, “sul campo”. In questo caso si fa r ifer imento ai software CRM (Customer Relationship Management). L’utilizzo di queste soluzioni, per esempio quelle molto diffuse prodotte da Microsoft, e personalizzate per i var i contesti aziendali (Alya16), oppure quelle integrate direttamente con le funzioni di PreSelling e Post-Selling già presenti nel- l’ERP (Centro Software9) può essere una leva decisiva per incrementare l’efficacia delle strategie di marketing e delle azioni commerciali. Esistono poi delle soluzioni ICT capaci di fornire infor mazioni approfondite sulla relazione tra azione commerciale e area geografica. Si tratta dei software di geo-marketing e il loro utilizzo consente di orientare i piani marketing e le attività commerciali in funzione delle effettive opportunità di business espresse nelle differenti aree ter r itor iali (IA4Business4). Trasformare il volume di informazioni da problema ad opportunità: con l’ausilio dell’ICT è possibile razionalizzare e sfruttare la mole crescente dei dati circolanti in azienda per orientare le strategie di business con la massima efficacia. FARE 53 ARTICOLO DI 5 Information Communication Technology copertina Governiamo adeguatamente i contenuti e i documenti aziendali? Oggi è dunque possibile avviare un percorso per la creazione di un’azienda “paperless”, con tutti i vantaggi in termini di sicurezza, reperibilità e condivisione dei documenti 54 FARE e sistono oneri spesso sottostimati che invece impattano in maniera significativa sulle aziende. La gestione della consistente mole dei contenuti e documenti prodotti nel corso dei processi, essenziali per garantire tracciabilità e trasparenze all’interno e all’esterno dell’organizzazione, è senza dubbio uno dei costi più rilevanti da sostenere. Si pensi al tempo di produzione e archiviazione. Non solo. Esistono una serie di costi difficilmente quantificabili che attengono alla mancata trasmissione di documenti e contenuti alle persone giuste, alla perdita di informazioni per una cattiva archiviazione, alla non tempestiva disponibilità dei dati in momenti strategici. E Anche in questo caso, le tecnologie informatiche possono fornire una risposta risolutiva garantendo all’organizzazione la massima efficienza dal punto di vista della produzione, archiviazione, condivisione e disponibilità di contenuti e documenti necessari per il business. Il tutto preservando la totale sicurezza e riservatezza delle informazioni. In atto vi sono poi delle dinamiche, si pensi alla fatturazione elettronica o alle norme sulla conservazione sostitutiva dei documenti e alle relative soluzioni per gestirla (3D Infor matica 14 ; Alya 16 ), che stanno favorendo la sempre più massiccia acquisizione di soluzioni informatiche per la gestione di questi aspetti. Oggi è dunque possibile avviare un percorso per la creazione di un’azienda “paperless”, con tutti i vantaggi in termini di sicurezza, reperibilità e condivisione dei documenti. La disponibilità di sistemi software è ampia: da sistemi specifici per rendere disponibili via web dati di prodotto e documentazione di lavoro in maniera automatica (Smart.it13) a soluzioni di gestione documentale completi, integrati con i principali strumenti di produttività Office tramite Sharepoint (Alya16) o in ambiente open source (Finsoft17), fino a giungere a sistemi di ECM (Enterprise Content Management) per la gestione complessa dei contenuti aziendali (3D Informatica14). e documenti FARE 55 ARTICOLO DI 6 Information Communication Technology copertina Comunichiamo bene con clienti, fornitori, partner e prospects? Come orientarsi per l’introduzione in azienda della soluzione giusta? aper fare. Ma anche “fare sapere”. La comunicazione è oggi una leva strategica non solo per crearsi nuove opportunità S 56 FARE di mercato ma anche per mantenere saldi i legami con i clienti acquisiti, costantemente corteggiati dalla concorrenza. La comunicazione, poi, è alla base dell’efficienza nei rapporti con partner, colleghi, forze vendita e fornitori. Più è estesa la filiera, più una corretta comunicazione è indispensabile. Le tecnologie ICT attuali, attraverso il Web e le sue applicazioni, così come attraverso una sempre più spinta multimedialità e multicanalità, consentono di non avere praticamente limiti alla possibilità di dialogare con la propria comunità di business. Farlo in modo efficace è frutto delle strategie aziendali e del supporto dei partner tecnologici ai quali ci si affida. Naturalmente in prima fila nella ricerca di una comunicazione il più pervasiva e interattiva possibile c’è il mercato dei servizi televisivi che, per molti versi, con il passaggio al digitale rappresenta un’area di sperimentazione avanzata nella veicolazione, oltre che di contenuti multimediali, anche servizi a valore (Avalpa Digital Engineering 18). Tuttavia, oggi, qualsiasi impresa si confronti con un mercato ha l’esigenza spinta di ottimizzare la propr ia capacità di comunicazione. Che si tratti di relazioni specifiche, come la creazione di un flusso di comunicazione tra Azienda e Dealer nel mercato della telefonia mobile (Finsoft17), dei vantaggi in termini di riduzione dei costi e maggior controllo derivante dall’implementazione di un sistema di telefonia VoIP integrato con il sistema ERP (Centro Software9), è sempre di più il web l’ambiente di riferimento sul quale creare la relazione con la propria comunità di business. Affidarsi a partner che integrano competenze tecniche a conoscenze marketing e comunicative può essere il primo passo per la costruzione di un sito, o portale Internet, realmente efficace (Smart.it13). Che si rivolgano alla comunità di business aziendale sfruttando l’integrazione con la piattaforma gestionale (Centro Software9), o che intendano offrire informazioni e servizi a vaste platee di utenti, i progetti web possono essere accelerati e valorizzati dall’utilizzo di sistemi di gestione dei contenuti (Content Management System o CMS). Questi ultimi consentono all’impresa di gestire in modo agevole e in totale autonomia il proprio portale, integrare applicazioni di business ed attivare nuovi servizi collaborativi on-line web 2.0 (Idea Futura19). Progetti di condivisione dei processi aziendali attraverso la rete con i propri interlocutori di business, sono ovviamente funzionali anche a potenziare l’efficacia commerciale e a ridurre i costi di infrastruttura e rendere più rapida l’azione sul mercato (eLogic20). Oggi attraverso il web, con l’utilizzo degli strumenti ICT corretti, le aziende possono configurare prodotti, anche su misura, sviluppare servizi, raccogliere e gestire ordini provenienti dai dispositivi palmari della forza vendita (Vortika21). O ancora distribuire contenuti multimediali e realizzare video-conferenze per abbattere i tempi di spostamento per i meeting con le filiali, i clienti e fornitori (T2Web22). La possibilità di costruire un unico ambiente dove gestire processi, infor mazione e dialogo con partner, for nitor i e clienti (Alya16) è oggi un’opportunità che solo il web può fornire. Certo, bisogna considerare che la Rete è vasta. Se dunque è oggi relativamente semplice fare comunità con chi già è in relazione con l’azienda, il punto critico è come raggiungere i potenziali clienti. Per quanto ben strutturato, collaborativo e accessibile, affinché il propr io portale possa essere per essere “scovato” nel mare magnum di Internet, deve essere reso “interessante” per i principali motori di ricerca. Il web marketing si occupa proprio di fornire tutti gli strumenti e le tecniche necessarie per posizionare il propr io sito nelle prime posizione dei motori (Google, Yahoo!, Virgilio, Bing) quando, un potenziale cliente, digita una parola correlata al core business dell’azienda (eLogic20). Ed è ancora verso i prospect che mostrano tutta la loro potenzialità di marketing i sistemi che consentono la creazione di palinsesti multimediali personalizzati e la loro distribuzione su scher mi posizionabili, per esempio, in catene di negozi o luoghi pubblici come aeroporti o stazioni (Sysdata15). Il marketing innovativo può avvenire poi attraverso per esempio smart card che possono integrare servizi a valore aggiunto collegati con molteplici reti di accettazione (TAS Group 1). Ma la possibilità di promuovere il proprio brand e i propri prodotti in occasioni pubbliche come fiere o eventi può essere affidata anche a supporti media. In questo campo si collocano CD, DVD, chiavi USB, memorie flash: tutti supporti personalizzabili per veicolare in maniera accattivante le propria comunicazione marketing (Polonord Adeste23); così come sono sfruttabili le tecnologie di nuova generazione, come il Blue Ray, per una trasmissione dei contenuti ad alta definizione (Avalpa Digital Engineering18) e per la loro duplicazione (Polonord Adeste23). FARE 57 ARTICOLO DI 7 Information Communication Technology copertina Proteggiamo adeguatamente il nostro business? a protezione di spazi fisici, infrastrutture, applicazioni, dati e flussi di comunicazione è una delle condizioni essenziali affinché si determini quella continuità operativa che oggi tutte le aziende devono assicurare a clienti, partner e fornitori. L’Information Technology contribuisce in larghissima parte a conseguire questo scopo. A partire dal controllo degli ambienti dove sono ubicati macchinari o dati sensibili. Qui, per esempio, l’evoluzione della videosorveglianza a circuito chiuso (TVCC), che permette la registrazione digitale delle immagine e la loro fruizione da remoto tramite web, e l’integrazione dei vari sistemi di sicurezza (anti-intrusione, antifurto e controllo accessi) (Teleimpianti24) (Softer Bologna6) può rispondere alle esigenze di protezione delle aree critiche dell’azienda. In questa direzione esistono sistemi che possono aiutare a rafforzare la sicurezza su particolari aspetti, quali ad L In un mercato dove la trasmissione elettronica delle informazioni ha assunto un ruolo preponderante diviene fondamentale proteggere l’integrità della trasmissione delle informazioni aziendali 58 FARE esempio il controllo e la gestione dei mazzi di chiavi (parchi auto, data center, Ricerca e Sviluppo,ecc.) all’inter no dell’azienda (Indaco Project25). Quando si parla di protezione, evidentemente, essa deve essere riservata anche ai dati sensibili o protetti da copyright dell’azienda che, spesso distribuiti all’esterno attraverso CD, DVD o chiavi USB, dovrebbero essere protetti contro la cancellazione e la copia (Polonord Adeste23). L’apertura dell’impresa alla sua comunità di business, la cosiddetta “impresa estesa”, determina l’utilizzo sempre più massiccio di software applicativi e la trasmissione delle informazioni di business per via telematica. Da qui la necessità di contare su infrastrutture IT performanti, continuamente disponibili e sicure. Accade invece spesso che l’introduzione in azienda, in tempi diversi, di soluzioni informatiche sviluppate in casa, magari da persone non più pre- FARE 59 senti, creino un sistema informativo disomogeneo. La riprogettazione professionale dell’ambiente diventa dunque una delle priorità per chi si trova in questa condizione (e-Soft10) La strada per garantire sicurezza e perfomance delle infrastrutture ICT può altresì passare attraverso l’affidamento di sistemi ed applicazioni in outsourcing. Far ospitare a data center esterni i software aziendali, consente di sollevare la propria azienda dagli oneri di gestione dell’infrastruttura ICT e di usufruire, al contempo, di servizi strategici quali la protezione dei dati con sistemi di ridondanza e disaster recovery, l’archiviazione (storage) e il back-up delle informazioni e la gestione di messaggi, fax e sms (Cineca26). Oltre alla gestione in outsourcing di tutti i servizi informativi (Dexer11; Cineca26; Acantho 27), disponibile anche con soluzioni finanziarie modellate sulle esigenze delle piccole e medie imprese (Adale2), il ruolo degli operatori esterni può rivelarsi molto utile in alcune fasi delicate e specifiche, come la gestione delle reti, dei server, degli applicativi e della relativa sicurezza in modalità proattiva per garantire la continuità nei collegamenti e le prestazioni da malfunzionamenti e attacchi infor matici (hacking) (Laboratori Guglielmo Marconi28). Si pensi poi alla possibilità di contenimento dei costi attraverso la virtualizzazione delle risorse informatiche, alla possibilità di collegare le diverse filiali aziendali attraverso la fibra ottica o di sperimentare i vantaggi della telefonia basata sul protocollo IP. Anche su questi tre aspetti esistono sul territorio interlocutori (Achanto27) che possono affiancare efficacemente le aziende. 60 FARE In un mercato dove la trasmissione elettronica delle informazioni ha assunto un ruolo preponderante - si pensi solo all’utilizzo ormai pervasivo della posta elettronica o ai collegamenti telematici tra aziende e istituti di credito – diviene fondamentale proteggere l’integrità della trasmissione delle informazioni aziendali. Esistono anche in questo campo soluzioni molteplici che coprono esigenze specifiche, come i sistemi per la tutela e ottimizzazione dell’ac- cesso e dei flussi di comunicazione su reti specializzate, per esempio la rete SWIFT (TAS Group1), o le soluzioni di messaggistica implementabili da qualunque realtà che contemplano avanzati sistemi di protezione (Get Local29). Più i confini d’impresa si aprono al mondo esterno, maggiori sono le esigenze di sicurezza da prevedere per proteggere la propria attività. Il ruolo dell’ICT, si rivela ancora una volta fondamentale. FARE 61 62 FARE 8 Information Communication Technology Il software come servizio olte delle applicazioni e delle soluzioni che sono state accennate in questo articolo, sia che governino attività specifiche o processi gestionali integrati, sono oggi acquisibili dalle aziende in una modalità a servizio: nulla da installare in azienda, basta un semplice browser, una connessione a Internet e l’applicazione, che risiede sui server del fornitore, viene utilizzata via Web. Questa tendenza verso il “Software as a Service” (SaaS) è crescente per i suoi vantaggi evidenti: aggiornamento e manutenzione a carico del produttore del software che la eroga e tariffe spesso calcolate in base al consumo (pay per use). M ...Nulla da installare in azienda, basta un semplice browser, una connessione a Internet e l’applicazione, che risiede sui server del fornitore, viene utilizzata via Web FARE 63 ARTICOLO DI 9 Information Communication Technology copertina Rif. Azienda Contatti 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 TAS Group Adale Nethical IA4 Business Macro Group Softer Bologna Servabit Twinergy Centro Software e-Soft Dexer Apus Smart.it 3D Informatica Sysdata Alya Finsoft Avalpa Digital Engineering Idea Futura eLogic Vortika T2Web Polonord Adeste Teleimpianti Indaco Project Cineca Achanto Laboratori Guglielmo Marconi Get Local Sito: www.tasgroup.it; e-mail: [email protected] Sito: www.adalesistemi.com; e-mail: [email protected] Sito: www.nethical.net; e-mail: info@nethical:net Sito: www.bizway.it; e-mail: [email protected] Sito: www.macrogroup.it; e-mail: [email protected] Sito: www.softer.info; e-mail: [email protected] Sito: www.servabit.it; e-mail: [email protected] Sito: www.twinergy.com; e-mail: [email protected] Sito: www.centrosoftware.com; e-mail: [email protected] Sito: www.e-soft.it; e-mail: [email protected] Sito: www.dexer.it; e-mail: [email protected] Sito: www.apus.it; e-mail: [email protected] Sito: www.smart.it; e-mail: [email protected] Sito: www.3di.it; e-mail: [email protected] Sito: www.sysdata.it; e-mail: [email protected] Sito: www.alya.it; e-mail: [email protected] Sito: www.finsoft.it; e-mail: [email protected] Sito: www.avalpa.com; e-mail: [email protected] Sito: www.ideafutura.com; e-mail: [email protected] Sito: www.elogic.it; e-mail: [email protected] Sito: www.vortika.com; e-mail: [email protected] Sito: www.t2web.eu; e-mail: [email protected] Sito: www.polonordadeste.it; e-mail: [email protected] Sito: www.teleimpianti.it; e-mail: [email protected] Sito: www.indacoproject.com; e-mail: [email protected] Sito: www.cineca.it; e-mail: [email protected] Sito: www.achanto.it; e-mail: [email protected] Sito: www.labs.it; e-mail: [email protected] Sito: www.messaggisicuri.it; e-mail: [email protected] 64 FARE FARE 65 ARTICOLO DI 10 Information Communication Technology copertina Conclusioni ffrontare i cinque quesiti presentati precedentemente rappresenta una sfida per qualunque tipolog ia d’impresa. Compiere questo percorso significa rivedere processi, ruoli, attività, ripensare all’organizzazione nel suo complesso. In questa roadmap, il supporto dell’Information Technology può fare da collante tra la visione strategica dell’imprenditore e la possibilità di trasformarla in azioni e, possibilmente, risultati economici concreti. Un collante che, tuttavia, da solo non basterebbe. Gli strumenti ICT debbono essere valutati, orientati, implementati e valorizzati da chi possiede le competenze, sia tecnologiche che relative ai mercati all’interno dei quali sistemi e soluzioni troveranno collocazione. Il progetto di aggregazione distrettuale delle imprese ICT promosso da Unindustria, A 66 FARE in quest’ottica, rappresenta molto di più di un’iniziativa per creare sinergie e relazioni in un determinato comparto. Il valore generato da una più ampia ed integrata capacità d’offerta tecnologica, infatti, ha una ripercussione diretta sul tessuto imprenditoriale nel suo complesso, favorendo quella indispensabile crescita tecnologica nelle imprese che, sola, può consentire di agganciare la ripresa, forte o debole che sia.Affrontare i cinque quesiti presentati precedentemente rappresenta una sfida per qualunque tipologia d’impresa. Compiere questo percorso significa rivedere processi, ruoli, attività, ripensare all’organizzazione nel suo complesso. In questa roadmap, il supporto dell’Information Technology può fare da collante tra la visione strategica dell’imprenditore e la possibilità di trasformarla in azioni e, possibilmente, risultati economici concreti. Un collante che, tuttavia, da solo non basterebbe. Gli strumenti ICT debbono essere valutati, orientati, implementati e valorizzati da chi possiede le competenze, sia tecnologiche che relative ai mercati all’interno dei quali sistemi e soluzioni troveranno collocazione. Il progetto di aggregazione distrettuale delle imprese ICT promosso da Unindustria, in quest’ottica, rappresenta molto di più di un’iniziativa per creare sinergie e relazioni in un determinato comparto. Il valore generato da una più ampia ed integrata capacità d’offerta tecnologica, infatti, ha una ripercussione diretta sul tessuto imprenditoriale nel suo complesso, favorendo quella indispensabile crescita tecnologica nelle imprese che, sola, può consentire di agganciare la ripresa, forte o debole che sia. FARE 67 TURISMO 68 FARE FARE 69 FARE TURISMO A BOLOGNA? UN “SISTEMA” C’È! INCHIESTA A CURA DI Valentina Righi 70 FARE FARE 71 1 TurismoTurismo SE EVENTI E PLUS FOSSERO IN RETE ... Intervista a Marianna Di Giansante, DI GIANSANTE HOTELS turismo a Bologna? Per Marianna Di Giansante, titolare della catena Di Giansante Hotels, si deve innanzitutto fare una distinzione. “C’è il turismo d’affari legato alla Fiera e al Polo Congressuale e c’è il leisure, caratterizzato Il 72 FARE dalla ‘spontaneità’ di arrivi e presenze: la gente è richiamata da mostre d’arte, spettacoli teatrali, eventi significativi oltre che dal naturale fascino medievale della nostra città…Anche su questo segmento ritengo sia importante investire”. La sfida per la nuova amministrazione comunale? “Migliorare la qualità dell’accoglienza ripristinando un clima di diffusa sicurezza, operando una buona pulizia della città, aprendo i musei di sera o in orario continuato durante i weekend, aumentando le repliche degli spettacoli teatrali, implementando l’offerta di mezzi di trasporto, dando maggiori informazioni su quello che c’è e si può fare a Bologna: il turista deve sapere con molto anticipo quello che offre la città in termini di svago, cultura, natura, per programmare il suo soggiorno. Indipendentemente dal fatto che soggiorni in un B&B, in hotel o in agriturismo. La chiave di volta sarebbe mettere in rete gli eventi organizzati a Bologna e dotare la città di un ufficio di promozione turistica della nostra provincia e delle sue eccellenze. Il mio sogno sarebbe, per esempio, quello di riuscire ad organizzare numerose mostre beneficiando, di volta in volta, delle opere delle fondazioni bancarie , pinacoteche, musei e dei tanti pr ivati ed aziende bolognesi, proprietarie di raccolte d’arte. Abbiamo molte eccellenze, ma spesso non sono comu- nicate a sufficienza e non richiamano persone al di fuori della nostra provincia. Ciò porta ad un’inutile frammentazione delle risorse”. Cosa può fare il web per migliorare la situazione? L’imprenditrice bolognese auspica prima di tutto che si realizzi una maggiore collaborazione tra chi opera nel turismo locale. “Di siti web dedicati ne esistono molti, tra questi il portale w w w.visitemiliaromagna.com si sta implementando e credo possa costituire una piattaforma su cui lavorare accelerando i tempi. Il web rappresenta un’opportunità, permette di farsi conoscere in tutto il mondo con investimenti di spesa relativamente bassi: l’unico problema è il livellamento di luoghi e strutture. Più aumentano le informazioni su Internet, più gli utenti si distraggono: il web produce un pubblico disattento e frettoloso e perché le operazioni di pubblicità e marketing abbiano esiti positivi, occorre usare strategie precise, affidandosi a veri professionisti”. Le leve su cui punta Di Giansante Hotels per attrarre i turisti di oggi e di domani? “La qualità del servizio e la tipicità degli alberghi, che vivono dentro la città e insieme agli eventi: offriamo prodotti locali e una socialità indiscutibilmente emiliana, d’altronde la prima impressione che un turista si fa di Bologna è proprio alla reception dell’hotel in cui soggiornerà”. 2 TurismoTurismo MODERNIZZARE IL TURISMO? PARLIAMO DI REDDITIVITÀ Intervista a Michele Palma, DIRETTORE DELLO STARHOTEL EXCELSIOR li alberghi sono aziende vere e proprie – dice Michele Palma, direttore dello Starhotel Excelsior – e non a caso rientrano in Unidustria, proprio perché i processi e le competenze che caratterizzano il settore sono del tutto assimi“ labili a quelle industriali. Purtroppo, argomenti come redditività, tasso occupazionale (posti di lavoro), investimenti in formazione e investimenti in commercializzazione delle Destination (a vantaggio anche del territorio) vengo spesso sottovalutati dalle istituzioni e dagli stessi addetti ai lavori. Oggi più che mai è quindi necessaria una ‘modernizzazione’ delle analisi e delle valutazioni in merito, per far sì che il settore possa essere considerato al pari delle altre industrie, come merita sia per impatto economico e sia per ruolo sociale. Ma tali processi vanno ancora a rilento”. Molti sono i temi toccati dal direttore dello Starhotel Excelsior. Intanto, la sicurezza in città: “Camminando “ G per Bologna avverto ancora una sensazione di sicurezza e benessere (almeno nelle strade principali), e la reputo comunque positiva rispetto ai rischi che si corrono in città come Roma o Milano”. Quanto alla comunicazione territoriale: “A Bologna scarseggia la capacità di valorizzare le eccellenze: questa è la vera sfida per il turismo leisure locale. Riempire gli hotel semplicemente facendo leva sul prezzo produrrà effetti negativi in tempi molto brevi, per questo insisto che occorre puntare sulla redditività dei mercati da catturare: orientarsi con un 80% degli sforzi verso le fasce medio-alte e per un 20% verso i segmenti low budget.” “Lo Starhotel Excelsior – spiega il direttore - è un leader nel segmento corporate, il brand (una catena alberghiera italiana) offre standard che trasmettono sicurezza al target di riferimento. Continueremo sempre con questo impegno di mantenere la promise che sosteniamo con le no- stre campagne di marketing”. “La TAV ha avuto un impatto negativo sui meeting nel breve periodo – continua Palma -: le aziende prenotano la sala riunioni con poche ca- FARE 73 2 mere connesse, i piccoli pranzi di lavoro si moltiplicano (a prezzi più contenuti del passato) ed è sempre più raro che i clienti si fermino a dormire in hotel dopo un congresso. In Spagna l’Alta Velocità ha portato benefici nel lungo periodo… staremo a vedere se sarà così anche per Bologna: occorre essere fiduciosi. Nel frattempo dobbiamo allargare l’offerta e considerare come valore aggiunto l’avvicinamento ad aeroporti internazionali quali Fiumicino e Malpensa e a città come Firenze e Venezia, molto più note di Bologna sui mercati internazionali”. Anche per Palma risulterebbe fondamentale investire in comunicazione e in un paio di eventi all’anno, di ri- 74 FARE TurismoTurismo chiamo internazionale. Un esempio? “Treviso è diventata un punto di riferimento per le esposizioni dedicate all’Impressionismo. Perché si parli di Bologna in tutta Italia, occorre attirare le masse, non un pubblico di nicchia. Nicoletta Mantovani potrebbe dare nuovo slancio al turismo. Le opportunità ci sono: si dovrebbero offrire grandi spazi a prezzi favorevoli”. La sfida? “Capire perché si è creata questa ‘disattenzione al turismo’ e scegliere una direzione chiara, ben definita e perseguirla con determinazione. E’ vero che il settore produce per lo più Iva, che al momento non costituisce un introito fiscale per le casse comunali, ma lo stesso sostiene enormi sforzi economici che valorizzano l’immagine del territorio, si assume tutto il rischio di impresa non avvalendosi di ammortizzatori sociali come la cassa-integrazione”. E conclude Palma:“Se non si aprono le porte della città, si accentuerà un clima di disinteresse generale nei confronti di Bologna: l’accordo con Ryanair offre enormi possibilità in termini di marketing territoriale sfruttando la nostra ubicazione strategica, manca solo la voglia di esporci. La sfida è fare sistema: auspico che il settore pubblico sfrutti di più le competenze di manager come noi del gruppo Unindustria, utilizzandoci come preziosi collaboratori sul piano strategico e operativo”. 3 TurismoTurismo L’INCOMING DI SUCCESSO? DISEGNAMOLO SU MISURA! Intervista a Gabriella Salvadori, PRESIDENTE DI VIAGGI SALVADORI osa chiedono i turisti oggi? Consulenti di viaggio capaci, persone in g rado di comprendere esigenze e motivazioni”. Così parla Gabriella Salvadori, titolare della storica agenzia Viaggi Salvadori. Cosa è cambiato nel settore? “Una svolta radicale la si deve alle nuove tecnologie. Noi da sempre ci occupiamo di out-going, in-coming, business travel, biglietteria aerea, marittima e ferroviaria; ma ora, per esempio, i clienti prenotano i biglietti del treno direttamente sul sito delle FS. Fortunatamente il valore aggiunto di un’agenzia di qualità non teme la concorrenza di Internet: noi confezioniamo per i clienti vacanze su misura”. “Nel nostro settore – continua la signora Salvadori – devono esserci passione e professionalità, da noi il turn-over è basso: i veri specialisti propongono un servizio di alta qualità e agiscono un po’ da psicologi, individuando la ti- “ C pologia di viaggio più consona al cliente ed assistendolo prima, durante e al ritorno dalla vacanza”. Come si lavora in un ‘atelier del viaggio’? “Per garantire sicurezza e professionalità abbiamo una rete di corrispondenti: rappresenta il patrimonio più grande per un’agenzia e ce la siamo costruita nel tempo”. Come è allora, dal suo osservatorio, la situazione del turismo a Bologna? “Settembre ha visto un boom di richieste di incentive ad alto livello, soprattutto da parte di clienti esteri. Il business della fiera purtroppo è in calo e i prezzi degli alberghi per troppo tempo sono stati esorbitanti… Purtroppo gli eccessi si pagano, e nel frattempo il numero degli alberghi è anche aumentato. Abbiamo ancora il business congressuale, cerchiamo di tenercelo: chi viaggia in questo settore pretende un servizio di qualità”. “Bologna – sottolinea la signora Sal- FARE 75 3 vadori – è una città per un turismo non di massa, anzi: una clientela di livello medio-alto, interessata ai congressi, ai marchi d’eccellenza nel mondo dei motori come Lamborghini, Ducati, Ferrari e Maserati, e non è da sottovalutare l’appeal dell’eno-gastronomia. In altre parole – ribadisce – a questi clienti va abbinata un’offerta di qualità. In più, grazie alla posizione geografica della città, i nostri 76 FARE TurismoTurismo pacchetti possono offrire anche una giornata a Venezia ed una a Firenze”. Quali, allora, i mercati su cui puntare? “Paesi come ad esempio la Svizzera, dove la gente apprezza valori come la qualità e lo stare bene”. E quanto alla programmazione, come siamo messi? “Basterebbe prendere ad esempio Ferrara. Questa città è riuscita a fare programmazioni a lunga scadenza, di anno in anno si sa cosa accadrà e ne viene data un’informazione puntuale”. La sfida della nuova amministrazione comunale, allora? “Comunicare di più, trasmettendo alle agenzie di viaggi, con un largo preavviso, ragguagli su eventi e iniziative work-in-progress: se i turisti fossero informati a tempo debito, accorrerebbero”“Ma prima di tutto – conclude – dovremmo ripulire Bologna e renderla più sicura”. 4 TurismoTurismo PROMOZIONE A TUTTO TONDO PER SVILUPPARE L’INCOMING Intervista a Paolo Busi, ome va il turismo a Bologna? “Se a livello nazionale il settore vede un calo del 25-30%, nel nostro territorio la diminuzione si attesta sul 20-25%: tutto sommato sopportiamo meglio la crisi”. Bononia Viaggi dal 1969 offre un servizio turistico a 360°, dalla biglietteria ferroviaria ed aerea al business travel. Cosa è cambiato? “Oggi si richiede maggiore automazione, tutto avviene in tempo reale, non esiste più il biglietto cartaceo, la prenotazione è inviata direttamente all’email del cliente. Le aziende chiedono rapidità”. Ryanair e Alta Velocità? “I nuovi voli low-cost costituiscono l’occasione di far scoprire Bologna a tanti turisti europei; la TAV rimedia ai limiti delle nostre autostrade, e permetteranno ai viaggiatori d’affari di risparmiare tempo e denaro”. La sfida per la nuova amministrazione? “Mantenere il primo punto del programma e pulire la città, renderla più vivibile e sicura. Implementare partnership tra albergatori, agenzie di viaggio, comuni…Occorre sviluppare idee innovative di marketing territoriale”. Un esempio? “Partecipare a fiere di settore di C livello internazionale, la Regione promuove all’estero la costa romagnola ma non Bologna. Auspico che il privato prenda per mano il pubblico nella programmazione di attività di pubblicità e marketing. Nel comparto pubblico, poi, si potrebbero creare sinergie di risparmio centralizzando l’ufficio acquisti e mettendo al centro le marginalità. Ancora, organizzare educational rivolti alla stampa estera può far sviluppare l’incoming, così come offrire ad agenzie di viaggio straniere cartellonistica d’impatto, filmati, maggiori informazioni su Bologna”. I grandi eventi? Paolo Busi pensa che prevederne un paio all’anno sarebbe utilissimo: “C’è parecchio lavoro legato al congressuale, sia per quanto riguarda il mondo universitario che per il comparto medicoospedaliero, e turisti di questo tipo fanno molto bene alla città, frequentano ristoranti e musei, apprezzano le nostre boutique”. L’obiettivo più importante, a suo parere? “Pubblicizzare a dovere: a Udine il concerto dei Coldplay ha portato 100 mila persone, se l’evento è interessante e ci si può organizzare in anticipo e senza spese folli, la gente si muove”. DIRETTORE DELL’AGENZIA BONONIA VIAGGI FARE 77 5 TurismoTurismo MARKETING, PUBBLICITÀ E TANTO WEB osa fare per sviluppare il turismo a Bologna? “Investire in marketing e pubblicità”. Questo pensa Paolo Saglietti, direttore dei due hotel bolognesi firmati NH. “La nostra è una catena internazionale, la gestione del marketing e della pubblicità a livello nazionale è centralizzata a Milano, così da snellire e dare omogeneità alle attività”. NH vanta un segmento corporate importante, di clientela fidelizzata nel corso degli anni. Inoltre, anche la componente della clientela spagnola della catena fa la differenza. “Ci siamo accorti che gli spagnoli a Bologna non sono pochi, e quando arrivano scelgono spesso noi perché vogliono sapere esattamente cosa troveranno”. Saglietti descrive il turismo bolognese come ‘mordi e fuggi’: “I soggiorni durano in media due notti, spesso si fa base in città per visitare Ravenna o Ferrara. Eppure il potenziale c’è: occorre riuscire a far conoscere Bologna”. Ryanair e Alta Velocità? “Grandi opportunità per l’incremento di un turismo di business. Guardiamo, ad esempio,Valencia, che partendo dalla promozione turistica si è mossa anche sull’out-going. Anche se il potere di spesa di molta clientela europea è C Intervista a Paolo Saglietti, DIRETTORE DI NH HOTELS BOLOGNA 78 FARE oggi un po’ calato, ora – collegati via low-cost – danno a Bologna l’appeal che il nostro ‘buon vivere’ ha su di loro”. Il segmento che vale di più? “Il congressuale, le fiere perdono quota e ciò comporta per noi la necessità di abbassare i prezzi. Occorre destagionalizzare l’attività investendo sulla promozione delle bellezze del territorio, su enogastronomia, eccellenze motoristiche e Università, conosciuta a livello mondiale”. La sfida per il futuro? “Realizzare grandi eventi o congressi di livello europeo. Creare occasioni per confrontarsi e darsi obiettivi. I ‘tavoli’ organizzati da Unindustria in questi anni sono stati utilissimi. A Bologna una mentalità forte e strutturata, dove il brand può essere un valore aggiunto, il prezzo trasparente e la fidelizzazione del cliente, gioverebbero”. Cosa fare per cambiare lo status quo? “Puntare sul web per la promozione del territorio, l’esperienza di NH ha visto una crescita importante. Potenziare durante le fiere e gli eventi più importanti i servizi di trasporto e organizzare incontri tra pubblico e privato: esplicitando i risultati che si vogliono ottenere e i tempi e i modi perché ciò avvenga”. 6 TurismoTurismo MUOVERE LE MASSE, NON LE NICCHIE Cosa occorre al turismo a Bologna secondo il Presidente della Camera di Commercio e di Bologna Congressi di BRUNO FILETTI ostengo il turismo da parecchi anni. Nel 2000 si pensava che il futuro del settore fosse quasi esclusivamente connesso al Quartiere Fieristico, ma i tempi erano già cambiati. Le Fiere di 10/15 giorni si riducevano a 5/7 giorni, quelle di 7/8 giorni a 3/4 giorni. Il trend era chiaro, e la possibilità di muoversi in aereo accorciava ulteriormente i soggiorni. Ma di fronte alle crisi, basta attrezzarsi. Il segmento del con- S gressuale offre prospettive importanti, anche se la competizione con altre località italiane è alta. Quando ho assunto la responsabilità di Bologna Congressi, la situazione era tutt’altro che positiva. La direzione generale di Patrick Romano, un giovane manager determinato a “fare”, ha rappresentato l’inizio della svolta. Oggi il bilancio è stato ripianato e l’obiettivo è incrementare i grandi congressi. L’aggregazione con l’ex-Gam è de- FARE 79 6 collata, e a breve dovremmo riuscire ad utilizzare per gli eventi anche i padiglioni 19 e 20 della Fiera. Così facendo, potremmo avere a disposizione un centro congressi da 10mila posti. Senza aver fatto investimenti da 110milioni di euro, come a Rimini. Il vantaggio della Camera di Commercio è che non ha “matrici”: possiamo assumerci certe responsabilità rimanendo nel campo della neutralità. Un esempio? In collaborazione con Bologna Congressi, Fiera e Aeroporto, abbiamo inaugurato durante il Cersaie un punto informativo in corso di allestimento anche al Marconi, sperando che possano presto costituirsene altri in stazione e in piazza Maggiore. Questo spazio offre 80 FARE TurismoTurismo ai turisti in modo integrato i servizi di Camera di Commercio (come informazioni su brevetti o bilanci d’impresa), di Bologna Congressi e delle agenzie di viaggio. L’aeroporto darà indicazioni sugli orari dei voli e sarà possibile acquistare in loco i biglietti aerei. Anche il turismo va gestito come un’azienda, è un’espressione economica e deve dare risultati. D’altronde, se Bologna godesse di una notorietà internazionale (sfruttando il patrimonio artistico e culturale che le appartiene) le possibilità di ottenere congressi sarebbero maggiori. Cosa occorre ancora al nostro turismo? Appuntamenti importanti, di richiamo internazionale. Firenze ha il “Maggio fiorentino”, Perugia il “Festival del jazz”. A Bologna si sta consolidando ArteFiera ma il punto è muovere le masse, non le nicchie. In modo sistematico, non occasionale. Non parlo di un turismo “spicciolo”, bensì “diffuso”. E’ fondamentale che i meccanismi di comunicazione facciano il giro del mondo, non solo il giro della provincia. In questo senso, l’incremento delle catene alberghiere internazionali a Bologna e l’accordo stipulato con Ryanair risultano preziosi. Mi auguro che l’aumento della concorrenza e un orizzonte turistico “allargato” portino buoni risultati. Quello che si deve fare, bisogna FARLO. Non semplicemente dirlo. 7 TurismoTurismo L’OBIETTIVO COMUNE: UNA CITTÀ PIÙ ATTRAENTE Le potenzialità di Bologna viste dall’Assessore alle Attività Produttive e Turistiche del capoluogo e potenzialità di Bologna in termini di turismo sono enormi, possiamo contare su un’offerta di valore. E’ fondamentale, però, fare sistema per attirare il turismo “virtuoso”. L’obiettivo comune deve essere quello di rendere la città più bella, elegante ed attraente. Chi soggiorna qui deve poter percepire L di LUCIANO SITA qualcosa di unico: Bologna è cultura, storia e tradizione. Tre le carte vincenti: l’Aeroporto Guglielmo Marconi, di rilievo internazionale, la Fiera, che purtroppo deve trovare un nuovo posizionamento all’interno di un quadro nazionale sempre più competitivo, e infine la TAV, una grande occasione storica. Basta pen- FARE 81 7 sare che a dicembre in 30 minuti arriveremo a Firenze e che grazie ai voli low-cost l’Europa è accessibile a tutti, per capire che occorre dare una svolta alla programmazione turistica e ragionare oltre la provincia, oltre la regione. Bologna può poi contare su un formidabile sistema bibliotecario e museale, che implementa una tradizione culturale figlia dell’Università. Dobbiamo mettere in rete tutte queste ricchezze, considerando anche le opportunità turistiche che esistono per un centro medievale gigantesco co- 82 FARE TurismoTurismo me il nostro, che vanta uno strabiliante sistema di portici, di torri e di acque: a Bologna c’è una storia fatta di commercio, navigazione e filatura che tanti ignorano. Ancora, Bologna vanta una cucina invidiabile e una qualità di vita elevata. Valori che il turista di medio-alto profilo apprezza e ricerca: desideriamo investire su questo e innalzare gli standard. Il Comune intende organizzare incontri con le altre istituzioni locali per creare un sistema “effettivo”, “efficiente” ed “efficace”. La chiave di volta? La capacità con- gressuale della città sta crescendo, i segnali sono positivi: bando agli egoismi di funzione, insieme a Provincia e Regione concordiamo sul fatto che occorre evitare una parcellizzazione di strutture e poteri, è importante cooperare per mettere in rete le varie realtà del territorio e attuare una strategia riconoscibile a livello internazionale. Il turismo può davvero rappresentare un volano per l’economia bolognese, soprattutto se si rivolge ad un target di alto livello come quello del segmento congressuale. 8 TurismoTurismo DOBBIAMO ARRIVARE AD UN “BRAND BOLOGNA” Le strategie dell’Assessore alle Attività Produttive e al Turismo della Provincia “ nostro primo obiettivo? Far scoprire ai turisti di tutto il mondo Bologna, una provincia ancora poco conosciuta. Se nel 2000, anno che ha fatto della nostra città una capitale europea della cultura, le presenze si attestarono a quota 3 milioni, negli anni successivi i flussi turistici hanno visto una sostanziale stagnazione. Certo, sono Il di GRAZIANO PRANTONI aumentati i posti letto (dal 2001 ad oggi la variazione è del +25% per il boom dei B&B e di nuove strutture alberghiere), ma ciò non si è tradotto in un maggior tasso di occupazione o in una maggiore redditività. La presenza media nella nostra città è di 2 notti e oggi, rispetto al 2008, si è verificata una lieve flessione negli arrivi e nelle presenze. D’altra parte, FARE 83 8 TurismoTurismo grazie allo sbarco di Ryanair all’Aeroporto di Bologna, c’è la spinta a realizzare progetti di promozione presso i paesi collegati da voli lowcost.Tra le priorità che mi sono dato c’è quella di dare sostegno ai privati nelle attività di commercializzazione dei prodotti tur istici ter r itor iali “Città di Bologna”, “Appennino”, “Imolese” e “Terme”. Bologna può occupare un ruolo d’avanguardia nella rete turistica regionale (Regione, Unioni di Prodotto, APT). Insieme a Comune, Camera di Commercio e varie associazioni di categoria stiamo attuando strategie che mettono allo stesso tavolo pubblico e privato, offrendo un’immagine “integrata” del territorio, gestita in modo omogeneo e in grado di attrarre risorse. L’obiettivo è valorizzare il Sistema Turistico Locale, un progetto non finanziato, come tavolo di coordinamento. Intendiamo potenziare la proposta turistica del “leisure”, anche per compensare la perdita dei flussi del turismo d’affari e business. Riteniamo fondamentale, inoltre, fondare un “brand Bologna” riconosciuto e riconoscibile per il territorio, superando la frammentazione. Mi piacerebbe realizzare un percorso sul leitmotiv “I 100 luoghi che in Provincia non si possono perdere”. I progetti in corso d’opera? La razionalizzazione della segnaletica, la predisposizione di materiale cartaceo e online ad hoc per la promozione dell’offerta turistica locale”. 84 FARE FARE 85 TUTTI I POSTI DOVE ANDARE A BOLOGNA gli Hotel 30 strutture di alto livello con ristoranti rinomati; oltre 3000 camere; alberghi, residenze storiche, agriturismi, resort; 4 agenzie di viaggio. Ecco i numeri dell’ospitalità e del turismo di Unindustria Bologna AC HOTEL BOLOGNA Via Sebastiano Serlio, 28 40128 BOLOGNA Tel. +39 051 377 246 Fax. +39 051 377 978 www.ac-hotels.com E-Mail: [email protected] AC Bologna è situato nelle immediate vicinanze del centro storico, in un’area completamente rinnovata. Dal design moderno e all'avanguardia, lo stile sobrio ed elegante di AC Bologna è in linea con gli altri hotel della catena. Minimalista ma con classe, offre ai suoi ospiti il massimo della funzionalità. L’hotel dispone di 121 camere, di cui 2 Suite, tutte dotate di TV LCD, climatizzazione personalizzata, connessione ad internet Wi-Fi, un linea di cortesia a completa disposizione dei clienti e minibar gratuito. Gli ospiti potranno concedersi un momento di evasione e di relax usufruendo gratuitamente del bagno turco e del fitness center. Il Ristorante “Il Conte” propone un'ottima cucina con i piatti tipici della gastronomia emiliana, avendo cura di mantenere inalterati i sapori della tradizione. AEMILIA HOTEL Via Zaccherini Alvisi, 16 40138 BOLOGNA Tel. +39 051 3940311 Fax +39 051 3940313 www.aemiliahotel.it E-Mail: [email protected] Tecnologia e comfort sono le principali caratteristiche dell’Aemilia Hotel.A disposizione degli ospiti 124 camere silenziose, climatizzate e accoglienti, garage, palestra, jacuzzi, solarium, ristorante e wine bar. Il centro congressi è modulabile 86 FARE Turismo e può ospitare fino a 200 persone; ampi spazi e due terrazze con vista panoramica dei tetti bolognesi sono ideali per l’organizzazione di coffee break, buffet lunch e gala dinner. L’Aemilia Hotel è a cinque minuti a piedi dal centro storico, appena fuori dalla zona a traffico limitato, vicino alla stazione e alla fiera. AGRITURISMO IL QUADRIFOGLIO Via Borghetto, 12 40010 Calcara CRESPELLANO BO Tel. +39 051 962818 Fax +39 051 963457 www.agriturismoquadrifoglio.com E-Mail: [email protected] Immerso in un borghetto, nel verde della campagna bolognese e nel bel mezzo di una natura rigogliosa, l'Agriturismo Il Quadrifoglio è situato nel fondovalle del fiume Samoggia, sullo sfondo delle Colline Bolognesi. La struttura occupa una superficie di 120.000 metri quadrati, ed è circondato da coltivazioni biologiche di frutta selezionata. La base, per offrire colazioni, pranzi e cene nell'assoluto rispetto dei sapori tradizionali e dell'ecosostenibilità. Classificato con 4 margherite per l'ambiente intimo e riservato, l'Agriturismo offre ai suoi ospiti una qualificata professionalità e comfort di qualità superiore. AGRITURISMO LA TORRE Via Storta, 4 40050 ARGELATO BO Tel. +39 051 863374 Fax +39 051 863374 www.agriturismolatorre.eu E-Mail: [email protected] L'azienda agrituristica, coinvolta da più di un decennio in un progetto di valorizzazione e ripristino ambientale, si trova in località Casadio (Argelato), lungo il percorso dell'antica via Lame, a 18 km dal centro di Bologna. Parte di un paesaggio fuori dal tempo, Torre Orsoni è contemporaneamente al centro di una fitta rete di comunicazioni. L'edificio principale si è sviluppato attorno ad una torre di avvistamento risalente al XIII°secolo, la copertura successiva risale alla fine del '700. Il lago, popolato da comunità stanziali di folaghe, germani, aironi, è inoltre risultato congeniale alla pesca del luccio e di diverse varietà di trote. L'acqua limpidissima lo rende ideale a nuotate e ad un tipo di balneazione non invadente. Vari sono i percorsi di jogging lungo cammini erbosi e lontani da strade trafficate. FARE 87 AGRITURISMO SAN GIULIANO Via Galletta, 3 40068 San Lazzaro di Savena BO Tel. +39 051 6251141 Fax +39 051 6251141 www.poderesangiuliano.it E-Mail: [email protected] San Giuliano è un’accogliente struttura immersa nel verde e nella quiete della splendida Val di Zena, a due passi dal centro di San Lazzaro di Savena. Dispone di 5 camere da letto full comfort arredate con mobili che risalgono ai primi del Novecento, una sala polivalente per riunioni di lavoro (capienza massima 50 persone) fornita di proiettore, schermo e lavagna cartacea, una sala ristorante con veranda riscaldata per 120 persone. La semplicità della campagna unita all’eleganza di ampi spazi verdi con frutteti e alberi secolari, è il punto di forza della struttura, che si pone come location ideale per cerimonie ed eventi aziendali, oltre a dare la possibilità di vivere vacanze di relax. Il servizio è accompagnato dai gustosi piatti che la cucina dell’albergo quotidianamente prepara, con l’ausilio di ottime materie prime locali e di stagione. La struttura è specializzata nell’organizzazione di corsi di cucina (in lingua italiana o inglese). ANTICA RESIDENZA D'AZEGLIO Via D'Azeglio 64 40124 BOLOGNA Tel. +39 051 6446224 Fax +39 051 3391125 www.anticaresidenzadazeglio.it E-Mail: [email protected] L’Antica Residenza d’Azeglio è un albergo di lusso e allo stesso tempo un nobile appartamento nel centro storico di Bologna. Le quattro camere e la suite sono state infatti ricavate all'interno di un prestigioso palazzo a cinque minuti a piedi da Piazza Maggiore. Funzionali e arredate elegantemente, le camere sono dotate di televisore lcd, tv via satellite, connessione internet, minibar, bagno privato, climatizzatore, ascensore. A disposizione degli ospiti anche un comodo parcheggio privato. 88 FARE Turismo BOSCOLO HOTEL B4 BOLOGNA TOWER Via Lenin, 43 40138 BOLOGNA Tel. +39 051 6005555 Fax: +39 051 6005550 www. www.boscolohotels.com E-Mail: [email protected] B4 Bologna è un lucido grattacielo di acciaio e vetro dotato di 150 camere, moderno e lussuoso nello stesso tempo. Nel 2008 l'hotel è stato interamente rinnovato secondo le linee guida del nuovo concetto B4: semplicità, funzionalità e innovazione caratterizzano ogni momento della vita nell'hotel. Situato in una posizione strategica, B4 Bologna Tower si trova vicino all'aeroporto e all'autostrada, a pochi chilometri dal Polo Fieristico. Un ambiente arioso fa da sfondo a “La Caveja”, ottimo ristorante, che porterà i clienti in un tour gastronomico di Bologna e dell’Emilia Romagna in genere. B4 Bologna è il luogo ideale per ogni tipo di riunione e manifestazione grazie al Centro Congressi che conta 12 sale meeting modulari, dotate di avanzate tecnologie, in grado di ospitare fino a 350 persone. GHIRONDA RESORTNTRO Via Leonardo da Vinci, 19 40069 Ponte Ronca Zola Predosa BO Tel. +39 051 757229 Fax +39 051 6160448 www.ghirondaresort.it E-Mail: [email protected] Il Ghironda Resort, composto da 49 unità abitative (con televisione, angolo cottura, zona giorno, zona notte, rete internet e servizi), si colloca all’interno del Ca' la Ghironda ModernArtMuseum, un Museo d’Arte e un centro congressi di recente apertura. Il Ghironda Resort assicura ai visitatori un soggiorno confortevole all'interno di un parco di sculture e di un museo d'arte in piena attività, ricco di proposte culturali, artistiche ed eno-gastronomiche. A completare l’offerta, il Ristorante Giocondo, che propone piatti tipici della cucina tradizionale emiliana. Il locale è inserito nell’ampia struttura di Cà la Ghironda. FARE 89 CASA ILARIA B&B Largo Respighi, 8 40126 BOLOGNA Tel. +39 051 270512 Fax +39 051 19982189 www.casailaria.com E-Mail: [email protected] Casa Ilaria è un luogo privilegiato per chi desidera soggiornare a Bologna respirandone l'atmosfera vivace in un contesto elegante e silenzioso. Situata all'interno di un palazzo d'epoca, dimora nobiliare di famiglia, Casa Ilaria non è solo un luogo accogliente e riservato dove poter pernottare, ma anche il punto di partenza ideale per visitare la città. La recente ristrutturazione è stata curata nei dettagli, con molta attenzione ai caldi arredi e al confort degli ospiti. Le camere sono molto silenziose e luminose, grazie alle ampie finestre che si affacciano sul giardino interno, e sono arredate con mobili antichi e letti a baldacchino. A Casa Ilaria si possono scoprire i segreti della cucina bolognese, imparando, tra le altre cose, a fare la sfoglia e il ragù tradizionale, e degustando il tutto in una cena conviviale. CASE BIANCHE RESIDENCE Via delle Lame, 29/D 40122 BOLOGNA Tel. +39 051 6569093 Fax +39 051 9840840 www.casebiancheresidence.it E-Mail: [email protected] Case Bianche Residence offre 15 appartamenti, completamente arredati nel pieno centro di Bologna; semplici, eleganti, silenziosi, luminosi, nella completa privacy e funzionalità. Lussuosi ma non vistosi, di circa 30/45 mq gli appartamenti hanno la medesima impostazione distributiva così articolata: ingresso in una zona giorno con angolo cottura, bagno al centro e, separata, la zona notte con un letto matrimoniale. Progettati quindi per un minimo di due ad un massimo di quattro posti letto gli appartamenti sono tutti dotati di aria condizionata, allarme volumetrico e perimetrico, internet flat 24 ore su 24, televisione LCD con SKY, lettore DVD, lavastoviglie, lavatrice, frigorifero, freezer, piastre elettriche ed una dotazione completa per l’uso della casa. Case Bianche Residence è molto centrale, infatti in pochi minuti a piedi si raggiunge, passando sotto i famosi portici, Piazza Maggiore ed il cuore della città. A 800 metri si trova invece la Stazione, e a soli 30 minuti si raggiunge comodamente il Fiera District. L’aereoporto Internazionale G. Marconi è ad appena 7 chilometri. 90 FARE Turismo EUROGARDEN HOTEL Via dei Billi, 2/A 40064 OZZANO DELL’EMILIA BO Tel. +39 051 794511 Fax +39 051 794594 www.eurogardenhotel.com E-Mail: [email protected] Verde e tranquillità. L’Eurogarden Hotel è la scelta ideale per chi ama il relax. Situato ai piedi delle colline bolognesi, a Ozzano dell’Emilia, questa struttura è in posizione strategica rispetto alle principali arterie di collegamento. L’Eurogarden dispone di 72 camere complete di ogni comfort, collegamento internet gratuito incluso. Completano l’offerta una sala congressi modulabile con numerosi servizi business, ampio parcheggio privato, garage, palestra, ristorante e wine bar. EXPRESS BY HOLIDAY INN Bologna Fiera Rotonda Baroni Via del Commercio Associato, 3 40127 BOLOGNA Tel. +39 051 6334588 Fax +39 051 6334744 www.hiexpress.com/bolognafiera E-Mail: [email protected] L’Hotel, di marchio internazionale è realizzato secondo i canoni di qualità e praticità unitamente al nostro personale altamente qualificato, offre quotidianamente un servizio dedito alla soddisfazione delle vostre esigenze. A soli 2 Km dal polo fieristico e dal casello autostradale Bologna Fiera, a soltanto pochi minuti d’auto dal centro e dall’aeroporto di Bologna, L’Express by Holiday Inn Bologna Fiera può rappresentare una meta ideale per clientela business e congressuale, grazie anche al nuovo Centro Congressi Bologna Fiera, adiacente l’Hotel. Le 156 camere (di cui 77 non fumatori) dotate di connessione internet high-speed Pay-Tv, asciugacapelli, tea e coffee maker, Ristorante ed ampio parcheggio gratuito, completano la nostra offerta. FARE 91 HOLIDAY INN BOLOGNA Via M. E. Lepido, 203/14 40132 BOLOGNA Tel. +39 051 409211 Fax +39 051 405969 www.alliancealberghi.com E-Mail: [email protected] L’Holiday Inn Bologna Via Emilia, a pochissimi minuti dall’aeroporto, è facilmente raggiungibile dai principali raccordi autostradali e si trova a 10 minuti di tangenziale dalla Fiera di Bologna. A soli 900 metri dalla sede Ducati, è ubicato strategicamente rispetto alle zone industriali di Zola Predosa, Casalecchio, Anzola dell’Emilia e Calderara di Reno. Il centro congressi ospita fino a 280 persone e organizza colazioni di lavoro, buffet e coffee break personalizzati. La connessione internet WI-FI è disponibile in tutte le 143 camere, spazi congressuali e aree comuni, grazie alla collaborazione di un importante operatore internazionale. HOTEL CASTANEA Via Roma, 9 40046 PORRETTA TERME BO Tel +39 0534 23180 Fax +39 0534 24055 www.termediporretta.it E-Mail: [email protected] Situato all'interno del parco termale, a pochi passi dal centro di Porretta Terme, l'albergo è una moderna struttura direttamente collegata al Centro Termale ed al Centro Benessere. E' dotato di 174 camere moderne e confortevoli, fornite di TV, telefono, frigobar, phon, servizi, cassaforte e aria condizionata. L'hotel dispone inoltre di ascensori, sala tv e sala lettura, parco Termale "Puzzola", giardino interno, terrazza solarium, piscina termale interna, centro benessere, solarium UVA, servizio medico, sala congressi 250 posti, ristorante e parcheggio coperto non custodito. Presso il nostro centro termale e benessere è possibile usufruire di trattamenti termali (inalazioni, fanghi, bagni in piscina, fisioterapia...) e benessere (massaggi, pulizie del viso, trattamenti dimagranti, trattamenti speciali rilassanti per viso e corpo...). Organizziamo tour in cantine dove i clienti possono degustare vini e prodotti tipici locali. Inoltre presso la nostra cucina organizziamo mini corsi di cucina attraverso i quali si può imparare la preparazione di piatti tipici locali. 92 FARE Turismo HOTEL COSMOPOLITAN BOLOGNA Via del Commercio Associato, 9 40127 BOLOGNA Tel. +39 051 692 6403 Fax +39 051 6014271 www.hotelcosmopolitanbologna.com E-Mail: [email protected] Rappresenta l’essenza della nuova concezione alberghiera. Dotato di 139 camere eleganti e all’avanguardia (Junior Suite, Superior e Standard), l’albergo è posizionato a soli 5 minuti dalla fiera. Facile da raggiungere per chi arriva da fuori città tramite la rete autostradale e la tangenziale e a 10 minuti dal centro storico, l’Hotel Cosmopolitan si posiziona a soli 5 minuti dalle uscite 8bis e 9. Le stanze sono arredate e rifinite in ogni dettaglio, valorizzate dall’illuminazione naturale, da un’eccellente insonorizzazione oltre che da un’accessibilità che comprende rete Wi-Fi, LAN e Web TV. Il “Ristorante Cosmo’s” incontra i gusti e le abitudini dei clienti più esigenti. La struttura è dotata inoltre di un Centro Congressi polifunzionale con quattro sale di varia metratura, per una capienza massima di 100 persone a platea. Una navetta gratuita per i clienti collega hotel e centro storico. HOTEL MATI (apertura: Marzo 2010) Via Rigosa, 13 40069 ZOLA PREDOSA BO L’Hotel Mati è a Zola Predosa, a pochi minuti dai più importanti centri di collegamento del territorio bolognese: FS, aeroporto, autostrada, tangenziale e quartiere fier istico. La struttura offre ai suoi ospiti la possibilità di vivere un soggiorno unico grazie ad attrazioni quali campo da golf, piscina, palestra e zona benessere. Ai clienti è proposto un elegante buffet serale accompagnato da ottimi vini, mentre per la prima colazione si offre un vasto assortimento di specialità tradizionali, arricchite dai sapori del territorio. FARE 93 HOTEL MERCURE BOLOGNA CENTRO Viale Pietramellara, 59 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 42211 Fax +39 051 249421 www.mercure.com E-Mail: [email protected] L’Hotel Mercure Bologna Centro è situato di fronte alla Stazione centrale, a cinque minuti a piedi dal centro storico, a soli 3,5 km dal centro fieristico e a 7 km dall’aeroporto. L’hotel dispone di 244 camere distribuite su 7 piani di cui tre riservati ai non fumatori, dotate di tutti i comfort: aria condizionata, sistema interattivo digitale/terrestre con connessione veloce Internet e Pay Tv. Per chi arriva in auto, garage a pagamento con accesso diretto all’hotel. Per una boccata d’aria o per un’iniziativa all’aperto? Il Mercure ha un parco interno di 5000 mq, un polmone verde nel cuore della città. HOTEL MONTE DEL RE Via Monte del Re, 43 40050 DOZZA BO Tel. +39 0542 678400 Fax +39 0542 679566 www.ristorantemontedelre.it E-Mail: [email protected] Ricavato da un antico convento del 1200 “Monte del Re” accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera serena e tranquilla. La struttura alberghiera si trova particolarmente favorita dal punto di vista delle comunicazioni con lo svincolo autostradale della A14 a Castel San Pietro Terme e Imola, che velocizza il raggiungimento di strutture di rilevanza quali la Fiera di Bologna e l’Aeroporto. La posizione collinare, in particolare, richiama la clientela che ricerca luoghi di interesse naturalistico, uniti al confort e alla buona gastronomia. L’eleganza degli arredi, l’architettura e il prestigio storico pongono la struttura di Monte Del Re come punto di riferimento per una clientela raffinata ed esigente.Tutte le camere sono arredate con mobili in stile, letti in ferro battuto e tappeti persiani e si avvalgono dei seguenti comfort: aria condizionata, filodiffusione, telefono, frigobar e TV color satellitare. Il rinomato Ristorante ricavato dagli ambienti dell’antico refettorio, offre in una calda atmosfera piatti tipici della gastronomia emilianoromagnola, nazionale ed internazionale accompagnati da un servizio curato nei minimi dettagli. 94 FARE Turismo HOTEL SALUS (apertura dal 01.05 al 31.10) Via Capponi, 8 40046 PORRETTA TERME BO Tel +39 0534 22042 Fax +39 0534 22048 www.termediporretta.it E-Mail: [email protected] Nei pressi di una pineta, l'hotel è immerso nel verde di un bellissimo parco. L'edificio completamente rinnovato, è costituito da un'elegante palazzina in stile liberty e da una nuova costruzione per un totale di 98 camere. l'hotel si trova a 150 metri dal Centro Termale e Benessere e 200 metri dal centro di Porretta Terme. Camere arredate con cura, dotate di TV, telefono diretto, servizi privati con asciugacapelli, cassaforte. Disponibili moderne junior suite con idromassaggio e alcune camere per diversamente abili. L'hotel dispone di due ristoranti, sala gioco, sala TV, ascensore, giardino interno,terrazza solarium. I PORTICI HOTEL Via Indipendenza, 69 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 42185 Fax +39 051 4218550 www.iporticihotel.com E-Mail: [email protected] Hotel con sorpresa: I Portici Hotel membro di Small Luxury Hotels of The World e STYLE Trendy & Elegant Hotels, ospita al suo interno un originale teatro liberty. Situato nel centro di Bologna, nello storico Palazzo Maccaferri di fine Ottocento, l'hotel offre 86 camere tra standard ed executive, queste ultime con soffitti affrescati. Per meeting e conferenze I Portici Hotel si distingue per la sala plenaria “Salone delle Feste” con capienza fino a 200 posti e per altre soluzioni adatte ad eventi di minori dimensioni; con possibilità di internet WiFi. A completare le attenzioni rivolte agli ospiti, ma non solo, un Ristorante gourmet, aperto alla clientela esterna che per pranzo offre soluzioni veloci in linea con la richiesta business del centro cittadino e che per la cena vede protagonisti menù di degustazione per soddisfare anche i palati più esigenti. FARE 95 LOCANDA SOLAROLA Via Santa Croce, 5 40023 CASTEL GUELFO BO Tel. +39 0542 670102 Fax +39 0542 670222 www.locandasolarola.it E-Mail: [email protected] Un piccolo gioiello immerso nel verde della campagna bolognese a soli 6 km dal casello autostradale di Castel San Pietro. A pochi chilometri: Bologna, Ravenna, Forlì città di interesse culturale, artistico e gastronomico. Le camere sono 15 e prendono il nome ciascuna da un fiore, sono diverse l’una dall’altra, completamente attrezzate con televisione, minibar, telefono e aria condizionata. Il ristorante è il fiore all’occhiello del nostro locale ed è riconosciuto dalle più importanti guide gastronomiche. Il salotto può essere adibito anche ad accogliente sala riunioni. L’angolo bar con la sua libreria è dedicato alla lettura. Il salotto dei distillati per il dopo cena e la meditazione. La sala biliardo per il gioco. All’esterno potrete rilassarvi con la piscina estiva dotata anche di angolo buffet ed un accogliente gazebo per mangiare all’aperto. La cucina è rigorosamente espressa, la cantina propone il meglio dell’enologia dell’Emilia Romagna spaziando su tutta l’Italia e sul meglio della produzione estera. E’ l’atmosfera da casa di campagna aristocratica d’altri tempi che colpisce e che culla l’ospite, è il particolare relax che permea l’ambiente interno ed esterno, con i suoni ovattati che inducono ad abbassare la voce senza accorgersene, con le diverse stanze da soggiorno che consentono una privacy ancora più intima. La Locanda mette a disposizione dei propri ospiti una piscina scoperta con zona solarium , un parcheggio privato , connessione internet tutto gratuitamente. 96 FARE Turismo MY ONE HOTEL BOLOGNA Via Palmiro Togliatti, 9/2 40132 BOLOGNA Tel. +39 051/4380027 Fax. +39 051/565879 www.myonehotel.it E-Mail: [email protected] My One Hotel Bologna, situato in posizione strategica, a pochi minuti dal casello autostradale Borgo Panigale e dall’aeroporto G.Marconi, non lontano dal centro città e dalla fiera, è meta ideale per chi arriva a Bologna per business o per turismo. L’albergo dispone di 103 camere, di cui 4 “Executive”, confortevoli e dall’arredamento moderno, tutte dotate di aria condizionata, televisori Lcd, perfetta insonorizzazione dai rumori esterni e connessione internet Wi-Fi gratuita. Per i meeting, My One Hotel Bologna dispone di una sala adatta a qualsiasi tipo di evento e dotata di luce naturale, in grado di ospitare fino a 110 persone. NH BOLOGNA DE LA GARE Piazza XX Settembre, 2 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 2816242 Fax +39 051 2816632 www.nh-hotels.com E-mail: [email protected] Situato in Piazza XX Settembre a soli 250 metri dalla stazione ferroviaria, a 7 Km dall’Aeroporto e a due passi dal centro storico di Bologna il NH Bologna De La Gare si propone come location ideale per soggiorni, leisure o business. Caratterizzato da uno stile unico e raffinato, ambienti eleganti e un servizio ad alto livello, sempre attento e puntuale, l’Hotel dispone di 156 camere di diversa tipologia: standard, superior, deluxe, executive, 7 recentissime junior suite e 2 suite con vista sui tetti della città. Tutte le camere sono arredate con gusto e dotate dei migliori comfort. L’albergo è stato ristrutturato nell’estate 2008 ed è dotato di un centro congressi che può ospitare fino a 250 partecipanti. Le 8 sale meeting, di cui 7 dotate di luce naturale, sono fornite di impianti tecnici all'avanguardia e si adattano ad ogni tipo di evento. Ristorante e bar, aperti anche ad ospiti esterni, possono ospitare fino a 130 persone. Qui Sulla carta, la tradizione culinaria emiliana che si rinnova ogni giorno nella genuinità di piatti preparati ad arte e si combina con proposte della cucina italiana. FARE 97 NH BOLOGNA VILLANOVA Via Villanova, 29/8 40055 Villanova CASTENASO BO Tel. +39 051 604311 Fax +39 051 781444 www.nh-hotels.com E-Mail: [email protected] E-Mail: [email protected] Ubicato in una posizione strategica e contemporaneamente molto tranquilla, vicino all'uscita 12 della tangenziale e facilmente raggiungibile dai principali snodi autostradali, NH Villanova dista solo 3 Km dal Palasavena di San Lazzaro e 7 Km dal centro città. L’hotel dispone di 209 camere singole, doppie e matrimoniali di tipologia standard, superior e deluxe e di una suite. Tutte le camere sono spaziose, caratterizzate da arredi di pregio e dotate dei migliori comfort: aria condizionata, frigobar, televisione satellitare, pay tv, telefono diretto, voice mail, presa modem per pc, cassaforte. Un ricco buffet-breakfast è compreso nel prezzo della camera. Un eccellente ristorante, aperto anche a clienti esterni, permette di degustare le migliori specialità della cucina locale ed internazionale. L’albergo dispone di 5 sale riunioni modulari, dotate di luce naturale e in grado di ospitare fino a 140 persone, corredate da attrezzature e tecnologie audio-video all'avanguardia. A disposizione degli ospiti, un giardino estivo ed una piscina coperta con area relax. Comodo parcheggio esterno e garage sotterraneo. NOVOTEL BOLOGNA FIERA Via Michelino, 73 40127 BOLOGNA Tel. +39 051 637771 Fax: +39 051 519224 www.novotel.com www.accorhotels.com - E-Mail: [email protected] Novotel Bologna Fiera, nel cuore del quartiere fieristico, a pochi chilometri dal centro storico, è un hotel a 4 stelle, di nuova generazione “designed for natural living” con ampi spazi piacevoli da vivere. 207moderne camere dotate di ogni comfort. Ristorante novotelcafé, la nuova formula di ristorazione 24h24 con percorsi gastronomici e menù dedicati ai bambini. Meeting@Novotel: 8 sale, con luce naturale,Wi-Fi e tecnologia avanzata. Relax: sala fitness, piscina esterna, web corner, XBOX e area giochi. L'albergo offre un ampio parcheggio. 98 FARE Turismo NOVOTEL BOLOGNA SAN LAZZARO Via Villanova, 31 40055 Villanova CASTENASO BO Tel. +39 051 60091 Fax +39 051 781752 www.novotel.com www.accorhotels.com E-Mail [email protected] All'ingresso di Bologna vicino all'autostrada e alla tangenziale, Novotel Bologna San Lazzaro, hotel a 4 stelle, è il punto di partenza ideale per visitare la città. 205 camere ampie e luminose da vivere in libertà. Ristorante novotelcafé, la nuova formula di ristorazione 24h24 con percorsi gastronomici e menù dedicati ai bambini. Meeting@Novotel: 8 sale, con luce naturale,Wi-Fi e tecnologia avanzata. Relax: sala fitness, piscina esterna con giardino, 4 campi da tennis, web corner e area giochi. L'albergo offre un ampio parcheggio. SAVHOTEL Via F. Parri, 9 40128 BOLOGNA Tel. +39 051 361361 Fax +39 051 373511 www.savhotel.it E-Mail: [email protected] A soli 200 passi dalla Fiera di Bologna, SAVHOTEL è stato costruito e pensato sia per l'uomo d'affari, sia per la famiglia ed interpreta le nuove tendenze del gusto. Lo stile innovativo e funzionale, rende l'accoglienza giovane e vivace. Oltre alle 120 camere spaziose ed eleganti, dalle linee essenziali, a tutti i clienti è offerta la connessione internet wi-fi, il garage, la coffee station e l’accesso all'area fitness. Il centro congressi, costituito da 4 sale riunioni e il ristorante permettono inoltre incontri di lavoro da 2 fino a 150 posti, con possibilità di lunch, coffee break e cene di lavoro personalizzati, in ambiente confortevole e funzionale. STARHOTELS EXCELSIOR Viale Pietramellara, 51 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 246178 Fax +39 051 249448 www.starhotels.com E-Mail: [email protected] FARE 99 Turismo Rigore progettuale e tendenze fusion. Lo Starhotels Excelsior è nel cuore di Bologna, di fronte alla stazione centrale, a pochi passi dal centro. L’hotel (con 193 camere tra cui 39 junior suite e 24 executive), si contraddistingue per lo stile contemporaneo e le tecnologie di ultima generazione. Dotato di 5 sale riunioni in grado di ospitare da 30 a 220 persone con un totale di 380 posti, è un'ottima location per meeting ed eventi. A disposizione degli ospiti: ristorante, fitness room e wireless high speed internet in ogni area. TENUTA BONZARA Via San Chierlo, 37/a 40050 MONTE SAN PIETRO BO Tel. +39 051 6768324 Fax +39 051 225772 www.bonzara.it E-Mail: [email protected] Tenuta Bonzara dispone di un’offerta integrata di servizi. La cantina produce, dieci tipologie di vino, tra cui il pluripremiato Bonzarone e organizza visite guidate e degustazioni. Da qualche anno svolge attività di agriturismo e organizzazione eventi. Dispone di 4 appartamenti situati nelle immediate vicinanze della cantina e della trattoria di San Chierlo. L’ampia sala, sopra alla cantina, può ospitare per meeting, convegni, matrimoni, fino a 200 persone e dalla spaziosa terrazza è possibile godere di una magnifica vista sui vigneti dell’azienda. UNA HOTEL BOLOGNA Viale Pietramellara, 41/43 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 60801 Fax +39 051 60802 www.unahotels.it E-Mail: [email protected] Situato di fronte alla stazione centrale, a pochi passi dal centro storico e dalla Fiera, il nuovo UNA Hotel Bologna, grazie alla sua posizione strategica è adatto a qualsiasi tipo di soggiorno, leisure o business. Con le sue 93 camere, 6 suites e 3 sale riunioni offre ambienti di design, confortevoli e dotati delle più moderne tecnologie. Ristoro e relax si esprimono al meglio nel bar con terrazza e nel ristorante. Garage interno. 100 FARE FARE 101 TUTTI I POSTI PER IL NOSTRO VIAGGIO le Agenzie A.ELLE TRAVEL SRL Lufthansa City Center Via delle Lame 69/g 40122 BOLOGNA Tel. +39 051 523586 E-Mail: [email protected] via Toscana 11/a,b 40141 BOLOGNA Tel. +39 051 6232011 Nata nel 1990 come rappresentante in esclusiva per l’Emilia Romagna della compagnia aerea di bandiera inglese British Airways, in seguito nel 1995 la società diventa una vera e propria agenzia di viaggi. Per quanto riguarda il turismo d’affari fa parte dal 1997 del consorzio Lufthansa City Center e per il turismo leisure è entrata nel 2006, come agenzia indipendente, a far parte del circuito Welcome Travel emanazione del gruppo Alpitour. BONONIA VIAGGI SRL Piazza dei Martiri, 1 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 4211800 www.bononiaviaggi.it E-mail:[email protected] “Convenienza, rapidità e precisione”. Bononia Viaggi è un'agenzia viaggi a 360 gradi. I servizi vanno dalla biglietteria alle prenotazioni alberghiere fino all'organizzazione di viaggi incentive, congressi e meeting. L’agenzia opera anche on-line (www.bononiaviaggi.it). Per le aziende sono messi a punto pacchetti speciali di business travel con tariffe per destinazioni nazionali e internazionali. Le negoziazioni avvengono direttamente tra Bononia Viaggi e i maggiori vettori aerei. I sistemi di prenotazione utilizzati sono tra i più evoluti (Sabre e Amadeus), così da offrire alla clientela business conferme immediate e prezzi altamente competitivi. 102 FARE Turismo OLTREMARE TOUR OPERATOR SRL Via Majani, 2 40122 BOLOGNA Tel. +39 051 2961302 Fax +39 051 2759630 www.oltremareviaggi.com www.ulisseviaggi.com E-Mail: [email protected] Ulisse-Servizi Turistici Integrati (www.ulisseviaggi.com) è un’azienda del Gruppo Oltremare, (www.oltremareviaggi.com) attivo nel settore del turismo di fascia alta da oltre 40 anni. 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VIAGGI SALVADORI SRL SALBUSINESS 1929 Lufthansa City Center Via Ugo Bassi, 13 40121 BOLOGNA Tel. +39 051 236330 Fax +39 051 224426 www.viaggisalvadori.it E-Mail: [email protected] Lufthansa City Center Travel Consultant (LCC) è un Business Travel Office. Un centro di consulenza ideale sia per viaggi di lavoro con Lufthansa che con altri vettori aerei internazionali, perfetto anche per l’organizzazione di eventi e convention. L’agenzia di Bologna Viaggi Salvadori – Salbusiness 1929 (in Italia sono 50, nel mondo 600) dal 1929 è sempre stata gestita dalla medesima famiglia e si caratterizza per essere l'ufficio IATA (emissione biglietteria aerea) più antico al mondo. L'assistenza è garantita sempre e ovunque, 24 ore su 24. Qui vengono trattate tariffe convenienti con tutti i fornitori di servizi turistici, così da offrire ai clienti un utilizzo ottimale del budget di spesa. 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Il rischio, ha spiegato Marchesini insieme al presidente di Fidindustria Emilia-Romagna, Alessandro Volta, è che “l’asfissia finanziaria possa aumentare la mortalità anche di aziende che potrebbero tornare a crescere dopo la crisi, im- Carlo Rossini Cristina Galli Marcello Pierdicchi Il presidente di Unindustria Maurizio Marchesini, il presidente di Fidindustria Alessandro Volta e il direttore generale dell’Associazione Cesare Bernini nell’incontro avuto con le banche bolognesi prese che negli ultimi anni hanno investito per innovare o andare all' estero e che ora, con cali del fatturato del 20% e forse più, non riescono a tenere il passo con i rientri di credito con le banche”. Per evitare che il comportamento delle banche peggiori la situazione delle imprese, già in difficoltà per la crisi, Unindustria ha chiesto ai principali istituti di cre- 104 FARE dito bolognesi di posticipare almeno fino al 31 dicembre 2010 i rientri delle quote di capitale dei debiti finanziari senza chiedere ulteriori garanzie, ridurre l’onere di tenuta conto ad almeno il 50% del costo, e stanziare un plafond di pronta liquidità per prodotti finanziari destinati a imprese regolari nei pagamenti. “Le imprese sono preoccupate che in questo momento venga meno la disponibilità del credito - ha spiegato Marchesini - le pmi emiliano-romagnole non hanno contribuito ai disastri della finanza internazionale, anzi sono state produttrici sane di reddito, stipendi, imposte ed hanno sempre remunerato i prestiti che in gran parte hanno sempre restituito: l’Emilia-Romagna ha uno dei più bassi tassi di insolvenza d’Europa”. A BENTIVOGLIO E ZOLA PREDOSA DUE INCONTRI CON LE IMPRESE ASSOCIATE Il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini, ha sviluppato una fitta serie di incontri con gli imprenditori associati, che hanno avuto inizio con due appuntamenti: a Bentivoglio, presso la tenuta il Pelliccione, ed a Zola Predosa, a Villa Edvige Garagnani. Entrambe le occasioni hanno visto la partecipazione di una folta FARE 105 ACCORDO UNINDUSTRIA-CARISBO PER LA LIQUIDITÀ E LA PATRIMONIALIZZAZIONE DELLE PMI E’ di grande importanza l’accordo che Carisbo (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Unindustria Bologna hanno siglato per promuovere misure per garantire l’afflusso del credito al sistema produttivo, attraverso interventi sulla liquidità e sulla patrimonializzazione delle imprese. Con questo accordo, firmato dal presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini, e dal direttore generale di Carisbo, Giuseppe Feliziani, Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo (6.200 sportelli in Italia) mette a disposizione nuovi finanziamenti per le imprese bolognesi attraverso Carisbo, che opera in Emilia, con 217 sportelli, di cui 91 in provincia di Bologna, dove conta oltre 20mila imprese clienti. Cinque le tipologie di intervento previste: Ricap crescita programmata (finanziamento erogato in anticipo rispetto al piano di rafforzamento patrimoniale, aumentato anche del doppio rispetto al capitale previsto dall’azienda per un importo massimo di 3 milioni; Ricap Moltiplica (finanziamento che può arrivare fino a quintuplicare l’aumento di capitale aziendale per un massimo di 5 milioni); Capitale circolante (specifica linea di credito aggiuntiva agli affidamenti già in essere, per favorire la gestione degli insoluti. Importo massimo concedibile 250 mila euro); Rinvio rata (rinvio di pagamento delle quote capitale delle rate di mutui e leasing fino a un massimo di 12 mesi); Allungamento scadenze breve termine (allungamento fino a 270 giorni delle scadenze dei crediti a breve termine, con riferimento ad operazioni di anticipazioni su crediti certi ed esigibili). “Quella che abbiamo preso con Carisbo è un’importante iniziativa per le piccole imprese del nostro territorio – ha detto Massimo Cavazza, rappresentante della Piccola Industria di Unindustria Bologna – Trae origine da un grande accordo nazionale sottoscritto dalla Piccola Industria di Confindustria e da Intesa Sanpaolo, che mette a disposizione delle Pmi del nostro Paese strumenti finanziari per una dotazione complessiva di 5 miliardi di euro. Sull’accesso al credito si gioca la possibilità di sopravvivenza delle piccole imprese in questa crisi senza precedenti, da cui ancora non si vede l’uscita L’asfissia finanziaria può infatti aumentare il rischio di mortalità per quelle piccole aziende che, invece, passata la crisi, potrebbero tornare a crescere. E’ per questo che giudichiamo molto positivamente l’iniziativa promosso insieme a Massimo Cavazza, rappresentante della piccola industria dell’Associazione Carisbo, che ha il merito di calare nel contesto locale l’accordo nazionale siglato con Intesa Sanpaolo, per il quale il presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini, si è molto speso”. “Il ruolo della nostra Associazione – ha poi sottolineato Cavazza - sarà innanzi tutto quello di informare e rendere consapevoli tutte le piccole imprese associate – che rappresentano quasi l’80 % della base associativa – delle opportunità che discendono da questo accordo con Carisbo. Inoltre saremo impegnati in una azione di monitoraggio costante dell’andamento dell’iniziativa, per assicurare che effettivamente tutti gli strumenti finanziari previsti dall’accordo siano messi a disposizione delle imprese che ne faranno richiesta”. 106 FARE news unindustria platea di imprenditori. “Come ho avuto modo di annunciare nell’Assemblea Generale – ha detto Marchesini – una delle priorità che mi sono Due momenti degli incontri con le aziende associate a Bentivoglio e Zola Predosa dato prendendo la guida di Unindustria è quello di conoscere e di confrontarmi con il maggior numero degli imprenditori associati. Si tratta di un obiettivo impegnativo che impone una costante relazione verso una base associativa in continua crescita e oggi chiamata a rispondere ad una crisi che non ha precedenti”. Nel corso dei due incontri, Marchesini ha illustrato il programma del suo mandato promettendo “sin da subito un rapporto trasparente e di continuo confronto con gli associati”. L’INCONTRO CON LE AZIENDE DEL CIRCONDARIO IMOLESE Continuando nel programma di incontri con tutte le imprese associate, AZIONE LEGALE DI UNINDUSTRIA CONTRO IL “CLICK DAY” SUI BONUS FISCALI ALLA RICERCA Unindustria ha avviato un'azione legale nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria per impugnare l'esclusione di circa 22mila imprese, di cui centinaia bolognesi, dai bonus fiscali per gli investimenti in ricerca e sviluppo: esclusione di fatto avvenuta con il cosiddetto ‘click day’ del 6 maggio scorso. L’iniziativa ha già raccolto l’interesse di imprese ed associazioni imprenditoriali di ogni parte d’Italia, dal Piemonte al Lazio: ad oggi infatti sono circa 1400 le imprese ed oltre 20 le associazioni che, aderendo a quanto intrapreso da Unindustria Bologna, hanno presentato analogo ricorso alla Commissione Tributaria. E collaborazione Unindustria ha trovato anche in Gobag e Genia Business, due aziende associate specializzate in servizi di finanza agevolata. Inizialmente il credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo doveva essere riconosciuto in maniera automatica a tutte le imprese che ne avessero diritto. Poi il decreto legge anticrisi del 29 novembre dello scorso anno ha modificato i criteri garantendo l'accesso solo a chi ne avesse fatto richiesta attraverso il sito web dell'agenzia delle entrate a partire dalle 10 del 6 maggio. Una “corsa al click” durata appena 35 secondi, il tempo di dare fondo al plafond stanziato di 1,62 miliardi di euro. Secondo i legali consultati da Unindustria la norma viola il principio di non retroattività. “Molte imprese avevano già avviato i piani di investimento, ma invece di essere premiate si sono sentite ingannate dal governo. Tra i nostri associati c'è un grande senso di frustrazione - dice Maurizio Marchesini, presidente di Unindustria - il tessuto industriale bolognese è fatto essenzialmente di imprese ad alta specializzazione in settori tecnologicamente fra i più avanzati, che investono nella ricerca quote considerevoli. Moltissime hanno perciò presentato la domanda per il credito d’imposta. E siamo convinti, anche se nessuno finora ha fornito dati circostanziati, che fra quelle 22 mila imprese che in tutta Italia hanno ricevuto il diniego, quelle bolognesi siano parecchie centinaia”. Nel frattempo, in settembre l’agenzia delle entrate ha deciso di rinviare sine die un secondo “click day”, questa volta legato ai i rimborsi Irap alle imprese: una decisione che è stata appresa con grande soddisfazione dall’associazione di via San Domenico. “Ci auguriamo che la decisione dell’agenzia delle entrate sancisca l’abbandono di un metodo che equivale nei fatti ad una lotteria, e che venga trovata definitivamente una soluzione alternativa – ha sottolineato Marchesini - Quando sono in causa aspetti delicati quali agevolazioni economiche o rimborsi di legge, non possono esservi altri criteri di valutazione che la documentazione presentata dalle imprese e i loro diritti oggettivi”. il presidente Maurizio Marchesini ha incontrato, insieme al consigliere delegato Marco Gasparri, le imprese del circondario di Imola per un confron- to sull’attuale congiuntura e per presentare il programma delle attività associative.“Il Circondario Imolese è un territorio importante - ha detto FARE 107 CONTRO LA CRISI IL SETTORE METALMECCANICO METTE IN CONTATTO DOMANDA E OFFERTA Il Settore Metalmeccanico di Unindustria Bologna ‘fa rete’ per contrastare la crisi con un’ iniziativa volta ad agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta. Il progetto si rivolge alle aziende che, nonostante le difficoltà del momento, stanno valutando investimenti produttivi in macchinari strumentali, utensili, attrezzature. “Fammi sapere a chi vuoi promuovere i tuoi prodotti, dimmi da chi vorresti ricevere le offerte: provvederemo noi a facilitare il contatto’. E’ lo slogan dell’iniziativa che si caratterizza anche per condizioni di finanziamento particolarmente vantaggiose per gli acquisti, grazie ad una linea dedicata definita da Unindustria Bologna insieme alla Cassa di Risparmio di Cento, che ha messo a disposizione un plafond iniziale di cinque milioni di euro. In pratica l’iniziativa funziona così: sulla base di indicazioni mirate ricevute dalle aziende, Unindustria Bologna provvede a favorire l’inMarco Bettini, presidente del settore metalcontro tra imprese metalmeccaniche associate, interessate da una parte ad acquistare macchinari meccanico di Unindustria Bologna di ogni genere, dall’altra a venderli. Chi vende dovrà garantire un prezzo dedicato per le imprese associate e dovrà sostenere un contributo di almeno il 50% degli interessi complessivi del finanziamento agevolato per l’investimento. Chi compra godrà del finanziamento dedicato frutto dell’accordo tra Unindustria Bologna e Cassa di Risparmio di Cento; avrà un costo del finanziamento calmierato dal contributo di almeno il 50% degli interessi complessivi a carico del venditore; avrà la possibilità di accedere ai benefici della Tremonti Ter se l’ acquisto e’ effettuato entro il 30 giugno dell’anno prossimo (sgravio del 50% del valore acquisito sulla base imponibile ai fini Ires). L’iniziativa è partita a settembre e terminerà il 28 febbraio 2010. “Con questa iniziativa intendiamo facilitare contatti commerciali tra associati – spiega Marco Bettini, presidente del Settore Metalmeccanico di Unindustria Bologna – chi vende dovrà garantire condizioni di assoluto favore e farsi carico di parte degli oneri finanziari. Il coinvolgimento di Cassa di Risparmio di Cento, partner del settore metalmeccanico di Unindustria Bologna, è stato importante per ottenere con tempestività un plafond per finanziare gli acquisti a condizioni di esclusivo favore, che renderanno l’accollo di parte degli oneri finanziari non particolarmente gravoso”. il presidente di Unindustria - come numero di imprese ed attività produttive, nonché un grande esempio Una fase dell’incontro con le aziende associate del circondario imolese al Golf Club “Le fonti” di Castel San Pietro 108 FARE di sinergie tra le aziende, un modello che Unindustria intende valorizzare”. Perché, ha ricordato sempre il numero uno di via San Domenico “l’Associazione è il capannone di fianco alle nostre imprese, la prima porta a cui bussare, l’interlocutore a noi intellettualmente più vicino per confrontarsi, chiedere, trovare supporto, avere soluzioni”. Parlando della crisi, che ha investito anche il territorio imolese con pesanti riflessi su alcune importanti realtà locali, Marchesini ha ricordato le azioni difensive messe in campo da Unindustria sul fronte del capitale umano e delle relazioni sindacali e sul versante dell’accesso al credito. “Il nostro sguardo è però già rivolto alle azioni del dopo crisi che andranno in tre direzioni principali – ha poi aggiunto Marchesini – le sinergie di filiera, che vedranno Unindustria come luogo privilegiato di incontro e dialogo tra piccola e grande impresa; le aggregazioni, per favorire sinergie e reti tra imprese; la cultura tecnica, da valorizzare, promuovere e sostenere in quanto cuore e motore della vasta area della meccanica e di quello che Pressione Fiscale Locale effettiva: valore medio (%) per dimensione d’impresa Micro imprese Piccole imprese Medie imprese Grandi imprese Incidenza dei tributi locali sulla Pressione Fiscale Locale 2007 35.20 40.28 23.17 15.66 Come impatta nel 2007 la fiscalità sulle imprese del bolognese (quota % della pressione sugli utili ante imposte) Pressione fiscale complessiva (PFC) Pressione fiscale locale (PFL) Irap Ici Tarsu/Tia Tosap/Cosap Icp/Dpa 91,4% 4,5% 3,2% 0,6% 0,3% Pressione Fiscale Locale effettiva: valore medio (%), anni 2005-2007 66% 32% Totale campione 2007 32.31 FARE 109 2006 36.51 2005 37.85 mi piace definire l’orgoglio metalmeccanico”. Sui temi legati più specificamente al territorio imolese si è soffermato invece il consigliere delegato Marco Gasparri. “Con le sue 180 imprese, che danno lavoro a circa 6500 persone, la delegazione di Imola rappresenta una componente significativa sia della nostra associazione, sia dell’economia provinciale – ha sottolineato Gasparri – il presidente Maurizio Marchesini ha ben colto l’importanza del rapporto diretto tra imprenditori per affrontare insieme i problemi e intendiamo applicare la stessa ricetta anche nella nostra realtà associativa locale, facendo di Unindustria, anche qui a Imola, il motore delle relazioni e delle sinergie tra imprese e imprenditori”. ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA SHANGHAI CAOHEJING HI-TECH PARK E UNINDUSTRIA Unindustria entra nell’high tech valley di Shangai per promuovere lo sviluppo tecnologico ed economico tra Bologna e la Cina. Il tutto grazie ad un accordo di cooperazione che è stato firmato a Roma, in occasione della visita in Italia della delegazione cinese guidata dal presidente Hu Jintao, tra Shanghai Caohejing Hi-Tech Park, uno dei principali parchi industr iali high-tech della Cina, ed Unindustria Bologna. A sottoscrivere l’accordo sono stati Alberto Vacchi, consigliere delegato di Unindustria Bologna per l’internazionalizzazione, e Qingzhou Chen, chairman del Parco industriale cinese. Shanghai Caohejing Hi-Tech Park, membro della International Association of Science Parks (IASP), è una delle 110 FARE “IS BOLOGNA”: DIECI AZIENDE METALMECCANICHE DELLA SUBFORNITURA INSIEME SUI MERCATI INTERNAZIONALI E’ nata per iniziativa del settore metalmeccanico di Unindustria Bologna “IS Bologna”, la prima aggregazione di piccole e medie imprese complementari della stessa filiera. L’obiettivo della collaborazione è duplice: presentarsi sul mercato come un unico interlocutore e poter offrire ai clienti un servizio di qualità a 360 gradi, azzerando il rischio di difetti, senza ritardi nelle consegne, con prodotti garantiti e personalizzati, con pagamenti e fatturazioni semplificati. “IS Bologna come Integrated Subcontractor Bologna, ma anche come ‘E’ Bologna’, per sottolineare che con questa iniziativa vogliamo portare sui mercati internazionali il tratto distintivo e la qualità della subfornitura metalmeccanica bolognese. spiega Marco Bettini, presidente del Settore Metalmeccanico di Unindustria Bologna L'internazionalizzazione dei mercati ci ha imIl momento della costituzione di IS Bologna posto una nuova architettura, ma non ci siamo arresi e abbiamo studiato forme innovative di aggregazione per essere presenti da Bologna con le nostre piccole imprese su tutti i mercati”. Dieci le aziende metalmeccaniche che fanno parte dell’aggregazione: Meccanica Sarti (lavorazioni meccaniche), Fiocchi Libero (lavorazioni meccaniche), CB (lavorazioni meccaniche), FAM (fonderia), Fonderia Atti (fonderia), Fonderie Palmieri (fonderia), Wegaplast (stampaggio plastica), OZ (carpenterie), Tecnolamiera (carpenterie), Tinti & Tolomelli (carpenterie). IS Bologna ha esordito oltre confine a novembre - grazie anche al patrocinio e al supporto di Unindustria Bologna e Cassa di Risparmio di Cento - in occasione di Elmia Subcontractor a Jonkoeping in Svezia, la principale fiera scandinava della subfornitura meccanica ed al Midest, il salone della subfornitura di Parigi. prime zone di sviluppo tecnologico ed economico della Cina. Sono concentrate nel Parco numerose imprese moderne e tecnologicamente avanzate, e vi ha sede anche un incubatore internazionale di imprese high tech. Molteplici le ragioni dell’interesse degli operatori economici cinesi per Bologna: la città, infatti, è uno dei più importanti centri industriali e commerciali dell'Italia. Inoltre, attraverso sistemi di network attivi ed efficienti tra i diversi livelli di business - compresi il mondo della ricerca, le università, le associazioni di imprese e la pubblica amministrazione - si sono rapidamente sviluppati a Bologna distretti basati sull'economia della conoscenza e sull'innovazione. L’accordo ha l’obiettivo di promuo- vere lo sviluppo economico e tecnologico tra le due aree, e prevede l’avvio di una collaborazione che sia di Stretta di mano tra Alberto Vacchi e il Chairman di Shanghai Caohejing Hi-Tech Park in occasione dell’accordo di cooperazione reciproco vantaggio per identificare nuove prospettive di sviluppo e per la gestione di zone industriali e di trasferimento tecnologico. Grazie all’accordo, Shanghai Caohejing HiTech Park ed Unindustria Bologna potranno scambiarsi staff per visite mirate allo scambio di esperienze, formazione e per discutere tematiche di mutuo interesse, con l'obiettivo di sviluppare progetti in comune. Potranno, anche, organizzare incontri e attività di business per promuovere la cooperazione commerciale, gli investimenti e la cooperazione tecnologica tra le imprese dei due territori. BEST TALENT AWARD: UN PREMIO PER LE AZIENDE CON I MAGGIORI TALENTI Il settore Terziario Innovativo di Unindustria Bologna lancia il premio Best Talent Award, un progetto che supporterà a titolo gratuito le aziende del territorio bolognese nella mappatura dei propri talenti. Il Best Talent Award, creato da Six Seconds Italia – partner di Unindu- stria Bologna nell’iniziativa e società leader internazionale nello sviluppo delle persone e delle organizzazioni – ha il patrocinio della rivista “L’Impresa” e intende fornire un innovativo strumento alle aziende. La partecipazione al premio darà alle imprese associate ad Unindustria Bologna la possibilità di svolgere a titolo assolutamente gratuito un check up dei propri talenti e di ricevere in cambio un report di sintesi dei risultati ottenuti. Sarà per esse una occasione per interrogarsi su quanti talenti ci siano al loro interno e su quale capitale tangibile stiano costruendo il loro futuro. “Le persone sono una fondamentale leva che può sostenere le nostre imprese in questo difficile momento economico e che può aiutarci a costruire le basi per la ripresa – commenta il Presidente del Settore Terziario Innovativo, Cristiano Cobianchi - con il lancio di questo premio intendiamo promuovere un nuovo approccio al capitale umano: non più un’entità intangibile, ma un bene di cui è possibile misurare le competenze e le performance”. CASA: FIAIP BOLOGNA HA ADERITO A UNINDUSTRIA Il Collegio Provinciale di Fiaip Bologna (la Federazione italiana agenti immobiliari professionali), che rappresenta sul ter r itor io oltre 400 agenzie immobiliari, ha aderito a Unindustria. Già a livello nazionale Confindustria e Fiaip avevano sottoscritto un accordo per rafforzare il proprio legame per incrementare la rappresentatività organizzativa e sindacale del sistema confederale. La Fiaip bolognese e Unindustria attiveranno iniziative comuni allo sco- po di incrementare lo scambio di beni e servizi. In particolare gli associati Fiaip forniranno a condizioni di favore la loro consulenza alle aziende associate a Unindustria, offrendo in particolare i loro servizi di promozione e intermediazione. “Si tratta di una importante occasione di ulteriore sviluppo per la nostra federazione. – ha commentato Libero Calamosca, presidente del Collegio Provinciale della Fiaip – le sinergie che deriveranno da tale accordo, infatti, possono essere molto importanti per la crescita economica del territorio bolognese. Nei prossimi mesi sarà necessario un dialogo sempre più stretto con le istituzioni pubbliche. E non solo”. “Siamo particolarmente lieti di questa adesione che estende e rafforza la rappresentanza della nostra associazione - ha affermato il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini – Con l’ingresso di Fiaip, Unindustria Bologna si arricchisce di una componente storicamente radicata e dinamica del tessuto economico locale, alla quale mette a disposizione i servizi e la cultura d’impresa del sistema associativo”. “TORRI DELL’ACQUA”: NASCE A BUDRIO L’ASSOCIAZIONE PER IL DISTRETTO DELLA PROTESICA Nasce con il patrocinio di Unindustria Bologna l’associazione per il distretto della protesica. L’associazione che ha sede a Budrio, presso il complesso “Le Torri dell’Acqua” recentemente ristrutturato, è promossa da Comune e Fondazione Cocchi di Budrio, insieme a Istituti Ortopedici e Inail, Centro protesi di Vigorso di Budrio e molte delle FARE 111 ILLUSTRATE AI SINDACI LE PROPOSTE DI UNINDUSTRIA SULLA FISCALITÀ LOCALE “Fiscalità locale: impatto sul bilancio delle aziende bolognesi e proposte per il futuro”; è stato il titolo del convegno organizzato da Unindustria Bologna nella Sala Farnese di Palazzo d’Accursio. L’incontro è stato l’occasione per presentare agli amministratori locali ed ai Parlamentari del territorio i risultati del recente studio realizzato da Unindustria Bologna sull'impatto che la fiscalità locale (Irap, Ici, Tarsu, Tosap o Cosap, pubblicità) ha sui bilanci delle imprese (ne abbiamo parlato anche su “Fare” n° 7). L’Associazione ha analizzato i bilanci di un campione di 1000 aziende: uno studio dal quale è emerso che la pressione fiscale locale nel 2007 ha inciso per il 32% sugli utili ante imposte, con situazioni ancor più negative per le imprese più piccole. Unindustria ha formulato una serie di proposte di politica fiscale e di gestione delle entrate per la città metropolitana di Bologna, con l’obiettivo di avviare un processo di rinnovamento nella gestione delle entrate locali in attuazione del federalismo fiscale. Tra i partecipanti al dibattito erano presenti i sindaci di Bologna, Flavio Delbono, di Imola, Daniele Manca, e di Calderara di Reno, Irene Priolo. I risultati della ricerca condotta da Unindustria sono stati illustrati da Massimiliano Marzo, professore associato di Economia politica all'Università di Bologna, e da Patrizia Pasquini, consulente giuridico. Il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini, ha illustrato quindi le proposte dell’Associazione. aziende del territorio. L’associazione per la protesica nasce per perseguire scopi legati allo sviluppo del distretto protesico, in termini di promozione dell’informazione e delle opportunità offerte dalle strutture pubbliche e private operanti sul territorio. Storicamente attivo nel Comune di Budrio, il distretto protesico è un polo di sviluppo significativo. Ogni anno, infatti, vi approdano più di 10mila persone che alimentano l'indotto. “Esprimiamo viva soddisfazione per l’annunciato varo dell’iniziativa Torri dell’Acqua che vede la partecipazione dell’Associazione per la Protesica – ha detto il presidente degli industriali di Bologna, Maurizio Marchesini - Il patrocinio oneroso di Unindustria a questo progetto testimonia ancora una volta la nostra attenzione per il terri- 112 FARE torio produttivo, che punta a fare delle eccellenze locali un esempio mondiale”. maceutico) nel settore healthcare, alla luce delle ormai diversificate esi- IL DESIGN DELLA SALUTE Mettere il design al servizio delle imprese. Anche in un settore in grande evoluzione come quello della salute. Il tema è stato affrontato da esperti di livello mondiale nel corso del convegno “Il design della salute. Biomedicale, care, wellness”, organizzato da Design Center Bologna con il patrocinio di Unindustria e Aster, nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il meeting ha offerto una visione approfondita della trasformazione del ruolo del servizio e del prodotto (a partire da quello ospedaliero e far- Fabio Rangoni, consigliere delegato di Unindustria Bologna per Innovazione, Ricerca, Università genze dell’utente, facendo una fotografia delle possibilità offerte dallo FARE 113 sviluppo delle tecnologie e delle modificazioni degli scenari di mercato (l’avvento dei farmaci generici e delle parafarmacie, ad esempio). Alla giornata ha partecipato Fabio Rangoni consigliere delegato di Unindustria per Innovazione, Ricerca e Università, e presidente di Mortara Rangoni Europe, leader mondiale di apparecchi per elettrocardiologia e sistemi di monitoraggio coronarico intensivo. Presso l’azienda di Casalecchio gli studenti del Corso di secondo livello in Design Grafico dell’Ac- cademia di Belle Arti di Bologna hanno realizzato un progetto di concept design per apparecchiature domestiche che è stato presentato con una mostra nella giornata del convegno. “Il design della salute. Biomedicale, care, wellness” è stata la seconda conferenza della serie “Scenari”, che il Design Center di Bologna organizza annualmente per monitorare i settori produttivi più innovati dell’ Emilia Romagna, e favorire lo scambio di conoscenze tra imprese e progettisti. DESK DI UNINDUSTRIA A BELGRADO PER LE IMPRESE BOLOGNESI CHE OPERANO CON LA SERBIA Un nuovo desk a Belgrado per le imprese che vogliono fare business in Serbia. L’iniziativa è di Uninidustria Bologna ed è stata presentata da Gino Cocchi, consigliere delegato della stessa Uninidustria per l’internazionalizzazione, in occasione del convegno “Serbia: mercato e piattaforma per l’Est Europa”, organizzato dall’associazione di via San Domenico. La Serbia rappresenta un mercato con interessanti prospettive di Gino Cocchi, consigliere delegato di Unindustria Bologna per l’internazionalizzazione, crescita e una piattaforma strategica per l’area dell’Est presenta il nuovo desk dell’associazione a europeo. E, grazie ad un accordo preferenziale con la Belgrado Russia attrae anche numerosi investitori internazionali, interessati ad entrare nel mercato russo a dazio zero. L’Italia è da sempre un Paese importante per la Serbia, cui ha concesso linee di finanziamento per privilegiare l’acquisto di tecnologia italiana. Una qualificata capacità e tradizione meccanica rendono le imprese serbe un partner ideale per molte aziende del nostro territorio, senza trascurare il grande apprezzamento del made in Italy, nelle espressioni più tradizionali dell’industria manifatturiera. Il nuovo Desk di Unindustria, aperto recentemente in collaborazione con la società Roncucci & Partners, ha come obiettivo quello di assistere le imprese che vorranno cogliere le numerose opportunità offerte da quest'area. 114 FARE LA FESTA DEI GIOVANI IMPRENDITORI Nella splendida cornice di Villa Capriata, a Castenaso, si è svolta la festa dei Giovani imprenditori di Unindu- Il presidente di Unindustria, Maurizio Marchesini e il presidente del Gruppo Giovani, Andrea Paladini alla festa dei Giovani Imprenditori a Villa Capriata stria Bologna. Nel corso della serata il presidente dei giovani industriali bolognesi, Andrea Paladini, ha consegnato al Design Center di Bologna il contributo in denaro che il Gruppo ha deciso di donare all’ente per favorire la crescita di nuove figure professionali del design al servizio dell’impresa. Per l’occasione è stato presentato ufficialmente il nuovo sito web w w w.giovaniunindustria.bo.it che, ha detto Paladini, rappresenta “il miglior contenitore per tutti i progetti e le idee che segnano la nostra esistenza ed il nostro sviluppo”. All’evento è intervenuto anche il presidente di Unindustria Bologna, Maurizio Marchesini. ANTONIETTA ZACCARINI PRESIDENTE DI ASSORTOPEDIA Antonietta Zaccarini, amministratore delegato e vice presidente della Sanitaria Sant’Orsola srl (Rizzoli Antonietta Zaccarini, nuova presidente di Assortopedia Ortopedia), è la nuova presidente di Assortopedia, l’associazione nazionale delle aziende ortopediche che riunisce le imprese più importanti ed innovative nel settore della produzione e distribuzione di presidi ortopedici per persone disabili. Antonietta Zaccarini è la prima presidente donna dal momento della costituzione dell’Associazione. “Assortopedia è l’unica associazione del comparto che aderisce al Sistema Confindustria, con la finalità di rappresentare un gruppo di aziende con specifici requisiti e regole etiche di comportamento – ha detto durante il primo consiglio direttivo Antonietta Zaccarini -: l’obiettivo del mio mandato è riqualificare il settore aumentandone la forza e l’influenza nei confronti della Pubblica Amministrazione, oltreché implementare le collaborazioni tra pubblico e privato”. “Le criticità del comparto al netto della crisi mondiale? La mancata riforma del testo fondamentale del settore, il Nomenclatore Tariffario (datato 1999) che definisce le regole di accreditamento e di erogazione dei servizi, nonché le sue tariffe continua Antonietta Zaccarini -, i ritardati pagamenti della PA e l’assenza di studi con dati certi sul settore; problematiche che vanno ad accumularsi a quelle date dall’esercizio abusivo della professione, dai costi dell’energia e delle materie prime”. “Il 2008 ha visto una leggera flessione del 3% nel settore – conclude la neo presidente di Assortopedia – ma le potenzialità d’incremento esistono eccome: la mia strategia è quella di creare gruppi di lavoro presieduti da un consigliere che si candidi per il coordinamento e la formulazione di proposte innovative”. UNINDUSTRIA E L’OPERA DELL’IMMACOLATA Bussa alla porta di Unindustria Bologna, trovandola aperta, la fondazione Opera dell’Immacolata impegnata a promuovere l’integrazione sociale di giovani e adulti disabili (per lo più mentali) e svantaggiati attraverso la ‘terapia’ del lavoro. Obiettivo centrato fin dagli anni ’60. Con l’inserimento in azienda di più di 400 persone (in media se ne formano 50 l’anno) e un intenso giro di commesse acquisite in conto terzi nei settori della meccanica, elettrotecnica e del confezionamento. Articolato il meccanismo socio-formativo messo in atto dall’Opera per assicurare a uomini e donne di ogni età quella dignità sociale che altrimenti resterebbe un’incognita. E che gli può essere restituita, facilitandogli, appunto, anche la ricerca di un lavoro. In primis, c’è la formazione. Nella sede di via Decumana, l’Opera ha aperto un centro in cui si ‘insegna’ un mestiere a chi non ce l’ha oppure si organizzano corsi di aggiornamento per chi ha già un’occupazione o deve cambiare la mansioni a seguito di ristrutturazione organizzativa interna all’impresa. Aggiornarsi e riconvertirsi verso altre mansioni sono filoni di intervento con una doppia valenza. Da un lato possono diventare un’ulteriore rete di salvataggio dei lavoratori coinvolti; dall’altro, sono anche un valido ‘strumento’ in mano all’imprese che potrebbero aver difficoltà nel ricollocare al loro interno queste figure professionali. All’Opera, teoria, ma non solo. Accanto alle normali lezioni, sono previsti, infatti, anche stage assistiti in azienda e attività di orientamento e accompagnamento all’impiego per le fasce più deboli tra i deboli. Per coloro, invece, che ancora non hanno trovato uno sbocco occupazionale, l’Opera ha creato un Centro di lavoro protetto, struttura socio-riabilitativa dove si attua la ‘terapia’ occupazionale diurna. In pratica sia in via Decumana (50 posti) che in via del Carrozzaio (70 posti), si svolgono attività di montaggio, confezionamento e piccola meccanica grazie a commesse assicurate dalle industrie del territorio secondo “un rapporto – sottolinea Maria Grazia Volta, direttore generale dell’Opera – abbastanza consolidato”. Per di più con i nomi più illustri del nostro tessuto produttivo. Da Ova Bargellini a Beghelli. Da ultimo, di recente, l’Opera si è rivolta anche agli stranieri e, a seguito di un accordo con la Prefettura, nella terza sede in via Emilia Ponente, ha dato vita ad un centro-sportello di assistenza burocratico-amministrativa. (Giacomo Ruggero) FARE 115 APERTE AI BOLOGNESI LE PORTE DI CASA MORANDI Casa Morandi riapre le porte alla città. Lo scorso ottobre la dimora del grande pittore bolognese è diventata museo dopo diversi anni di attesa e di lavori. Ci sono voluti 16 anni e una collaborazione tra Comune di Bologna, Mambo e Unindustria, per restituire lo spazio alla città e ai viaggiatori che vorranno visitarla. Nell’appartamento al primo piano di via Fondazza 36, Giorgio Morandi visse e dipinse dal 1910 al 1964, anno della sua morte. L’attenta opera di restauro realizzata dell’architetto Massimo Iosa Ghini, ha permesso la ricostruzione degli ambienti e degli spazi dove il maestro di Grizzana realizzava i suo capolavori. L'appartamento di via Fondazza con le sue finestre che danno sul piccolo giardino, più volte presente sulle tele di Morandi, contiene tanti oggetti appartenuti al pittore. La zona giorno mostra libri, oggetti e reperti archeologici, e la sala polivalente può essere utilizzata per incontri. Ci sono anche installazioni audio-video che mostrano brevi documentari. Le stanze più significative per Morandi stesso, seppure restaurate, non sono state snaturate ma lasciate come erano all'inizio del secolo scorso. Nello studio, per esempio, dove il pittore lavorava e dormiva, c'è il suo cavalletto, i suoi pennelli, i suoi colori. La sala fotografia, con diversi scatti, è la testimonianza dei rapporti di Morandi con tanti personaggi dell'arte, del cinema, della musica e la cultura a lui contemporanei: Ghirri, Folon, Berengo Gardin. L’intervento di restauro di “Casa Morandi” è stato portato a temine dal Comune di Bologna con il sostegno decisivo di Unindustria. “Quando circa un anno e mezzo fa Unindustria Bologna decise di collaborare con il Comune di Bologna e con la Galleria d’Arte Moderna per questa iniziativa, contribuendo per la metà degli investimenti necessari, lo fece con l’intento di dare alla propria comunità un segno tangibile del proprio impegno per il territorio – ha detto il presidente di Unindustria, Maurizio Marchesini, intervenendo all’inaugurazione di Casa Morandi - I cittadini bolognesi e i visitatori italiani e stranieri potranno da oggi ‘scoprire’ l’opera di uno dei massimi artisti del Novecento in uno spazio, unico e irripetibile, come la sua casa, così intimamente legata al centro storico di Bologna e alla sua comunità. Con questo progetto gli imprenditori bolognesi intendono inoltre dare un contributo concreto per promuovere la rinnovata importanza di quel legame tra cultura del sapere e cultura del fare sul quale si fonda il futuro della città”. La casa museo Morandi è aperta dal martedì alla domenica dalle 11 alle 16. L’ingresso è gratuito. Foto di Roberto Serra 116 FARE