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Mangiare a Pistoia: 10 indirizzi top per
conoscere la nuova Capitale Italiana
della Cultura
L’anno che verrà vedrà la Toscana brulicante di eventi ed iniziative; soprattutto sarà l’anno
di Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017. Una città ricca di storia tutta da scoprire,
menzionata dalla Lonely Planet nella lista delle 10 città città da visitare nel mondo, circondata dalla
bellezza naturale delle montagne dell’Appennino Toscano. Un centro storico racchiuso nella
cerchia muraria trecentesca dove spiccano il Duomo, il Campanile della Cattedrale di San Zeno
con il suo particolarissimo orologio, il Palazzo del Podestà, la Torre di Catilina e, a coronare il tutto,
la vivacità dei pistoiesi intenti a godersi la città tra chiese e piazze suggestive, in particolare Piazza
della Sala, dove pullulano locali, ristoranti e botteghe d’autore. La cucina pistoiese vanta piatti che
vanno assolutamente assaggiati, dalla farinata con le leghe (striscioline di cavolo nero) ai
maccheroni all’anatra, dallo zimino di lampredotto al gustosissimo carcerato, una pappa ottenuta
dalla cottura del pane raffermo nel brodo delle interiora del vitello. Curiosi di sapere dove? Ecco i
nostri 10 indirizzi top di Pistoia che vi consigliamo di provare, tra una visita al Palazzo Fabroni
(museo di arte contemporanea) e una passeggiata nell’imperdibile Pistoia sotterranea.
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La BotteGaia (via del Lastrone, 17): osteria segnalata e chiocciolata da Slow Food, è un indirizzo
sicuro che offre una cucina basata su materie prime selezionate e attente alla stagionalità, che
spazia tra i piatti della tradizione a quelli più contemporanei: Maccheroncini al sugo d’anatra,
risotto ai carciofi e una superba trippa alla fiorentina, giusto per darvi un’idea. Da non perdere la
selezione di formaggi della Montagna Pistoiese e la mousse di castagne e cachi. Poco distante
troverete il negozio I sapori della BotteGaia, per acquistare i numerosi prodotti del territorio e i vari
Presidi Slow
Enoteca Baldo Vino (piazza San Lorenzo, 5). Il loro motto (e non solo il loro) è: La vita è troppo
breve per bere vini mediocri. Potete quindi immaginare la mentalità con cui la cantina è stata
impostata: chicche del territorio si aggiungono alle tantissime etichette dai nomi altisonanti, che
accompagnano una cucina sia di mare che di terra. Qualche esempio? Tartara di salmone
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selvaggio su insalatina di finocchi e salsa wasabi, zuppetta di orzo e funghi o gli gnudi di ricotta di
pecora e spinaci su ragu di manzo. Per concludere nel migliore dei modi, non fatevi mancare una
porzione di necci di farina di castagne dell’Orsigna con ricotta.
Trattoria dell’Abbondanza (via dell’Abbondanza, 10/14): la nuova gestione ha saputo prendere le
redini di questo locale dove potrete mangiare piatti moderni e ben eseguiti come l’uovo a bassa
temperatura su fonduta di pecorino e miele al tartufo, il maialino laccato e la guancia di vitella
marinata alla birra Bruton cotta, anch’essa, a bassa temperatura. Se vi piace il pesce concedetevi
le crocchette di razza alle olive taggiasche o il baccalà su crema di broccolo romano, davvero
ottimi.
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Taverna Gargantuà (piazzetta dell’Ortaggio, 11/12): nato dall’idea di Paolo Boccardi e Francesco
Innocenti, il locale è situato nel cuore della movida pistoiese, a Piazza della Sala. Qui si mangia
sempre con piacere e con gusto, dall’aperitivo a qualcosa di più sostanzioso. Cosa assaggiare? Le
specialità sono i taglieri, primo tra tutti quello del Gargantuà con verdure al forno e stracciatella di
burrata oppure il tagliere da spiaggia: scampi crudi con maionese agli agrumi e pesce spada. Tra i
primi piatti svettano la pasta e fagioli alla toscana e i rigatoni al ragù di scamerita. Ottima la tartare
con carpaccio di funghi e interessante la selezione di formaggi.
Bisteccatoscana: (via Sant’Andrea,30): gli amanti della bistecca non possono ripartire da Pistoia,
senza aver prima messo piede da Bisteccatoscana. Concedetevi al massimo un antipasto di
salumi e crostini prima di compiere la vostra missione: siete qui esclusivamente per la bistecca.
Oltre a Pistoia, anche una succursale fiorentina: patiti della ciccia, non avete che l’imbarazzo della
scelta.
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CasaMia Bistrot (via Udine, 44): un piccolo bistrot dove regna la passione per la cucina e il buon
vino. Si può stuzzicare l’appetito con qualche ostrica, oppure deliziarsi con del baccalà al vapore e
crema di finocchi e arancia, oppure, per gli amanti del crudo, provare il carpaccio di ventresca e
cipolla di Tropea. Non mancano anche piatti di carne e dessert: vi suggeriamo di concludere in
bellezza con un’ottima cheesecake ai lamponi.
Voronoi ( piazza degli Ortaggi, 14/17): una ristocaffetteria sempre nella Sala, il cuore pulsante di
Pistoia, dove sorseggiare un buon cocktail oppure scegliere tra tanti piatti sfiziosi: fritto di
paranza, crostone di cavolo nero (qui rivisitato con aggiunta di prosciutto arrosto di Cinta Senese)
uovo ghiacciato e burro al tartufo. Se non resistete al richiamo della carne, la tartare di manzo
leggermente scottata con maionese alla senape e tartufo è di sicuro il piatto che fa al caso vostro.
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Toscana Fair (via Bonellina, 46): un ristorante che sa di agriturismo, con tanto di orto da cui
provengono le svariate materie prime che si riversano nel menu. A cena, non perdetevi le
lasagnette di verdure, i cappellacci all’anatra e, per un peccato di gola difficile da dimenticare,
concedetevi il gran fritto dell’aia.
Le Zie del Lampredotto (via Quattro Novembre, 45): amanti delle frattaglie, questo è il vostro
paradiso: trippa, lampredotto, musetto, nervetti, durelli e chi più ne ha, più ne metta,
il carcerato compreso, uno dei piatti della tradizione pistoiese. Chi non ami il gusto particolare del
quinto quarto può sempre rifarsi con dell’ottima pappa al pomodoro, zuppa di cipolle o con la
farinata al cavolo nero.
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Ristorante Atman a Villa Rospigliosi (via Borghetto 1, località Lo Spicchio, Lamporecchio): anche
se non siamo proprio a Pistoia città, non si può non citare il raffinatissimo Atman, regno di Igles
Corelli. Lo chef stellato crea capolavori che potrete ritrovare nei vari menu degustazione: Traguardi
volanti con il godimento puro della pappa al pomodoro; Il nuovo che avanza con la zuppa di pesce
in iperbarica; Ricordati che la solitudine tiene compagniacon un’inusuale tartare di cervo; La luna
che tramonta dentro di noi con i cannoli croccanti ripieni di spuma di baccalà. Un’esperienza
imperdibile per tutti gli amanti della cucina gourmet.