bollettino n° 10 del 14/10/14

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bollettino n° 10 del 14/10/14
ROTARY INTERNATIONAL
Distretto 2041
ROTARY CLUB MILANO
fondato nel 1923
primo Rotary Club italiano
BOLLETTINO N. 10 – 2014/2015 del 14 Ottobre 2014
Prof.ssa Paola Schwizer
“ La buona governance per la buona Gestione: il modello ITA “
Presiede :
Soci Presenti:
Percentuale:
Carlo Loi
44 di cui 18 DOF
34 %
ASCOLI – BALESTRINI - BALLARINO – BARRA CARACCIOLO - BASTIA BERGMANN - BORASIO – BRACCHETTI A. – BRACCHETTI G. – BURKHARDT –
CARBONARA – CASTELLI - DEGLI ESPOSTI - FEZZI – GANDOLFI – GHIGLIENO GRANELLI – GUASTAMACCHIA – ITALIANI – LOI – MENEGHELLI - MONTI –
MORO – MUSCO - NAPODANO – OBERTI – PANZA – PAPARELLE - PORRETTI RAVERDINO – RIBOLDI – RIVIERE V. – ROSSI – RUMI - SALAMON –
SALVETTI B. – SALVETTI F. - SCHWIZER – SPINA – STOPPANI – TOSOLIN VIGO - WEISZ – ZANONE POMA.
Ospiti di Club: Dott. Domenico Berti - Rotaract
Ospiti di Soci: Avv. Franco Vigliano – Responsabile Italia Ashurst - Ghiglieno
Nostri soci in altri club: Dott.ssa Giovanna Burkhardt relatrice al RC. Mi. Fiera del 8 Ottobre
u.s.
PROSSIME CONVIVIALI
MARTEDI’ 21 Ottobre ore 20,30 Palazzo Bocconi
Prof. Giulio Sapelli
“ Da Mattei al terzo millenio: gas, petrolio, shale gas metafora di civiltà “
Nato a Torino nel 1947
Docente di Storia Economica e di Analisi Culturale dei Processi Organizzativi presso
l'Università degli Studi di Milano.
Direttore del Corso Post Laurea in Economia, Impresa e Discipline Umanistiche tra oriente ed
occidente della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Nel 1983 è stato tra i fondatori dell'Assi, Associazione per lo studio e la storia dell'impresa, di
cui è stato presidente fino al 1993.
E’ stato Direttore Scientifico della Fondazione Feltrinelli e Presidente della Fondazione del
Monte dei Paschi di Siena.
Sede e segreteria del Club: Corso Indipendenza,16 20129, Milano, Italia Tel. +39 02 7639.4996 - Fax +39
02 7639.6839 www.rotarymilano.it - email [email protected]
Dal 1997 è Ricercatore Emerito presso la Fondazione Eni Enrico Mattei.
È stato Consigliere di Amministrazione e Componente dell'Audit Commitee dell'Eni e
Consigliere di Amministrazione di CoopLombardia
Dal 2001 è stato Consigliere di Amministrazione di Fs Holding Spa e Presidente dell'Audit
Committee.
Dal 2003 è Consigliere di amministrazione di Unicredit banca d'impresa, di cui presiede l'Audit
Committee, e Presidente di S+R investimenti e gestioni.
Nel 2005 ha fatto parte del Comitato per la riforma del sistema di controllo interno dell?ENI per
ottemperare ai dettanti del Sarbanex-Oxley Act.
È altresì Presidente di Meta Spa.
E’ il nuovo Presidente di ASAM
Molti suoi lavori sono pubblicati e tradotti in inglese, francese,
spagnolo,portoghese,tedesco,russo, giapponese.
Dal 2012 fa parte del RUSSIAN VALDAI CLUB
MARTEDI’ 28 Ottobre ore 20.00 Palazzo Bocconi
Dott. Bruno Pavesi
World Bachelor in Business-La cultura come impresa che trasforma la città:
Via Rontgen Campus Bocconi
MARTEDI’ 4 Novembre Ore 13.00 Palazzo Bocconi
Avv. Annamaria Bernardini De Pace
“ La famiglia quale base dello sviluppo: tra stabilità e divorzio breve “
CRONACA DELLA GIORNATA
Il Presidente Loi con il consueto tocco di campana saluta tutti i presenti ed i loro ospiti che
prega di accogliere con un caloroso applauso di benvenuto, ringrazia inoltre tutti i soci che
durante la sua breve convalescenza gli hanno scritto parole di conforto che lo hanno commosso.
La Relatrice di oggi Prof.ssa Paola Schwizer presentata da Zanone Poma ci parlerà di :
“ La buona governance per la buona gestione: come migliorare le performance aziendali
anche attraverso efficaci regole di gestione. Il modello italiano ”
Nel maggio 2013 sono stata nominata Presidente di Nedcommunity, l’associazione italiana degli
amministratori non esecutivi e indipendenti, componenti degli organi di governo e controllo delle
imprese. L’associazione è stata fondata dieci anni fa, da un gruppo di amministratori (tra i quali
alcuni associati al nostro Rotary): Mario Zanone Poma, Attilio Piero Ferrari, Gianfranco NegriClementi, Franco Morganti, Fabrizio Rindi, Paolo Pasini, Francesco Taranto, Francesco Denozza,
Luigi Arturo Bianchi. Ad oggi, Nedcommunity conta circa 370 associati, dei quali almeno due terzi
amministratori o sindaci di società quotate o di grandi dimensione e un terzo esperti di corporate
governance.
La nostra mission è quella di favorire il continuo sviluppo della cultura della corporate governance e
valorizzare il ruolo degli amministratori di società, soprattutto di quelli indipendenti, interagendo
con tutti gli organismi e le istituzioni, nazionali e internazionali, che perseguono finalità analoghe
o complementari.
Svolgiamo la nostra attività su vari fronti, tra i quali:
• la pubblicazione di una rivista on line trimestrale, “La Voce degli Indipendenti”;
• “comunità di pratica” in cui gli associati incontrano esponenti di primo piano della business
community;
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•
•
•
Reflection Groups e Think Tank su temi di rilevanza per l’efficace operato dei consigli di
amministrazione;
Road Show rivolti ad aziende familiari in collaborazione con associazioni industriali
provinciali;
pubblicazioni e ricerche;
convegni e altre iniziative di formazione.
Con il patrocinio del Comune di Milano, abbiamo pubblicato e diffuso lo scorso anno il “Manuale
della buona governance per amministratori di società a partecipazione pubblica”. Il Manuale – che è
stato inviato da Pisapia a tutti gli amministratori da lui nominati – ha voluto rispondere ad una
esigenza che si ritiene sentita: quella di fornire un ausilio ed un supporto di conoscenze in particolare
agli amministratori che un Comune designa nei CdA di sue aziende interamente possedute o
partecipate. Spesso questi amministratori vengono scelti per “competenza” rispetto alla specifica
missione dell’ente e si trovano nella necessità di acquisire una maggior conoscenza di quanto la legge
pone a loro carico in materia di diritti, doveri e responsabilità.
Dal giugno di quest’anno, Nedcommunity è membro ufficiale di ecoDa, European Confederation of
Directors’ Associations, in rappresentanza dell’Italia. Ciò consente uno scambio a livello
internazionale con altre associazioni analoghe e un dialogo più diretto con la Commissione Europea,
fortemente impegnata negli ultimi anni in un allineamento degli standard di governo e controllo
delle società negli Stati membri.
Ma veniamo ora alla questione di fondo che ispira il lavoro di Nedcommunity: perché la buona
governance è fondamentale per le imprese?
La governance è il modo con cui le imprese sono dirette e controllate. Fornisce la struttura
attraverso cui sono definiti gli obiettivi della società, i mezzi per perseguire tali obiettivi e il modo in
cui le performance sono monitorate. Favorisce la disciplina del processo decisionale e la presa di
buone decisioni, migliorando la trasparenza e la fiducia delle controparti e degli investitori e
riducendo quindi il costo del capitale. Una governance di qualità dovrebbe quindi fornire incentivi
adeguati al consiglio di amministrazione e al management affinché perseguano l’interesse
dell’impresa, facilitandone la crescita e l’efficienza.
Disciplinare, con leggi o regolamenti di settore, i sistemi di corporate governance non è però cosa
facile. La governance implica infatti una serie di relazioni tra il management, il consiglio, i soci e gli
altri stakeholder. Come ha sottolineato più volte anche il Governatore della Banca d’Italia Visco,
parlando
di
governo
societario
delle
banche,
“la
qualità della governance non può essere valutata solo sulla base del
disegno
della
struttura
(l’organigramma, lo statuto, i regolamenti interni, ecc.): al di là del modello teorico contano le
competenze, i comportamenti, il modo in cui le persone interagiscono tra loro, i valori che esse
esprimono e la loro capacità di svolgere un ruolo attivo.
Se prendiamo ad esempio il caso di Lehman Brothers, la banca che ha scatenato la crisi con il
proprio fallimento nel settembre 2008, e analizziamo la struttura del suo consiglio di
amministrazione, vediamo come gli amministratori non avevano profili professionali e quindi
competenze adeguate per poter controllare lo sviluppo del business della banca (fortemente esposta
sui derivati e su prodotti complessi) o “sfidare” le decisioni dell’amministratore delegato.
Il sistema capitalistico italiano presenta numerose peculiarità che incidono sugli assetti di governo
delle imprese. Il modello dominante è ancora quello dell’impresa padronale, in cui l’imprenditore si
occupa a tutto tondo della gestione aziendale. Tra le società quotate (meno di 300), prevale il
modello dell’impresa ad azionariato concentrato. Il primo azionista detiene in media il 47% del
capitale e la situazione appare stabile negli ultimi decenni. Molto rari sono invece i casi di proprietà
diffusa, sul modello della public company anglosassone.
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Nel mondo delle quotate, i principali azionisti sono le famiglie di imprenditori (oltre la metà in
termini numerici) e lo Stato, che controlla il 41,7% delle imprese in termini di capitalizzazione.
Le società quotate si sono peraltro allineate nel tempo a standard relativamente uniformi di
corporate governance, seguendo passo passo le evoluzioni nei principi del Codice di autodisciplina e,
in parte, nelle leggi. Se prendiamo ad esempio due società come Telecom e Brembo, molto diverse
in termini di assetto proprietario, notiamo che la struttura dei relativi consigli di amministrazione è
piuttosto uniforme. Entrambe hanno una maggioranza di amministratori indipendenti ed hanno
recepito la legge sulle quote di genere. Le professionalità degli amministratori sono elevate e
piuttosto diversificate.
Le imprese non quotate sono invece molto indietro nell’evoluzione dei propri assetti di governance
e nella strutturazione e trasparenza dei sistemi di gestione. Dominante è, nel panorama dei circa 6
milioni di imprese registrate in Italia, il modello del family business, nel quale una famiglia, da
almeno due generazioni, detiene la maggioranza del capitale e costituisce la parte principale del topmanagement. Le imprese che rientrano in questa definizione rappresentano circa il 70% delle
imprese su scala mondiale e l’80% delle imprese italiane. Tra queste, secondo una stima dell’Unione
Europea, il 30% non supera il successivo passaggio generazionale.
La crisi ha determinato un inasprimento del tasso di fallimenti e, date le premesse, il miglioramento
della governance può essere una soluzione utile per evitare il dissesto.
Le imprese italiane inoltre, e soprattutto le PMI, sono soggette a vincoli esterni molto pesanti.
Burocrazia, giustizia, clientelismo, corruzione sono tutti fattori che creano pesanti svantaggi
competitivi e incidono sulla difficoltà dei virtuosi di emergere, sul costo dello spreco che questi
inducono e sulla dimensione dell’evasione fiscale.
L’Italia è inoltre un Paese con alto individualismo, dove il sistema dell’istruzione scolastica fornisce
un'ottima preparazione in tema di "allenamento del cervello" e cultura, ma non incide
adeguatamente sulla capacità delle persone di lavorare in gruppo; questa capacità, insieme alla
condivisione delle informazioni, è una delle basi fondamentali di sviluppo sano della governance di
un’impresa.
Per tali motivi, il percorso verso un buona (e indispensabile) governance è più difficile e lungo di
quello che dovrebbe essere, soprattutto per le PMI le quali - in contrapposizione ad una
regolamentazione quasi sempre troppo complessa - non ne hanno ancora maturato un’adeguata
percezione e valorizzazione dei potenziali benefici.
Ma soprattutto per alcune imprese più orientate all’export – le poche in grado di sopravvivere e
avere successo nell’attuale scenario economico – la capacità di presentarsi ai propri partner, fornitori
e clienti con requisiti e caratteristiche allineate a quelle vigenti a livello internazionale è diventata
un’esigenza imprescindibile.
Proprio per questo motivo, Nedcommunity ha avviato un progetto per la declinazione degli
standard di buona governance sulle PMI. Il documento, che sarà presentato a breve, contiene
innanzitutto una serie di “meta principi” (cultura, etica, trasparenza, competenza, equo trattamento
dei soci e degli altri stakeholder, check and balance, prevalenza della sostanza sulla forma), che
devono spirare l’ambiente nell’impresa, l’atteggiamento e le modalità di comportamento che sono
richiesti agli attori per creare i presupposti di una governance che funzioni.
La parte centrale del documento è invece rappresentata dai Principi di Corporate Governance delle
PMI, che rappresentano i meccanismi suggeriti per implementare una sistema di governo societario
trasparente, in grado di assicurare una migliore strutturazione dei processi decisionali, e di
supportare lo sviluppo delle imprese e la relativa stabilità in una prospettiva di medio e lungo
termine. In altri termini, si propone alle PMI un percorso di maturazione della propria governance,
che prevede un grado crescente di apertura a professionisti – advisor, manager, consiglieri di
amministrazione indipendenti – esterni alla famiglia e un conseguente miglioramento nella disclosure
delle proprie scelte di gestione, a supporto della credibilità e sostenibilità dei piani di sviluppo
aziendale.
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Un progressivo miglioramento nella composizione e nel funzionamento dei consigli di
amministrazione è un traguardo auspicato per tutti i tipi di imprese. Le evidenze mostrano che i
consigli del passato erano culturalmente omogenei, curavano prevalentemente la forma ed avevano
un ruolo per lo più di ratifica di decisioni prese in altri contesti. Un CdA utile deve invece saper
prendere buone decisioni, attraverso un confronto ampio, vivace e costruttivo fra punti di vista
differenti. Ciò richiede la presenza di profili e professionalità diversificati e una distinzione di ruoli
tra amministratori esecutivi – cui spettano i compiti di gestione – e amministratori non esecutivi e
indipendenti, portatori di conoscenze maturate all’esterno dell’impresa e in grado di vigilare con
autonomia di giudizio sulla gestione sociale, contribuendo ad assicurare che essa sia svolta
nell’interesse complessivo della società e in assenza di conflitti di interesse. Il ruolo e il contributo
degli indipendenti deve differenziarsi in base al tipo di assetto proprietario: più orientato al controllo
sul management in casi di azionariato diffuso; volto alla tutela delle minoranze in presenza di
azionisti di controllo; teso a superare problemi di opacità nella gestione e a garantire continuità in
presenza di problemi di successione nelle piccole imprese a controllo familiare.
In definitiva, per qualunque tipo di impresa, la governance non è un’opzione che possa essere
sostituita da qualche altra cosa, ma è una necessità, e quindi un traguardo non rinunciabile.
Sono intervenuti i soci : Guastamacchia, Borasio e Ascoli
COMUNICAZIONI DALLA SEGRETERIA
OTTOBRE
Giovanni Napodano il 20
Roberto de Franchis e Michele Monti il 21
Pietro De Carolis il 23
Paolo Bergmann il 25
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ll socio Aurelio Ascoli
Parlerà brevemente martedì 21 ottobre c.m. alle ore 21:00 al Civico Planetario su:
“Le radici dell’Ingegneria Nucleare italiana: la nascita del CISE”. Seguirà, alle 21:10, la
proiezione del documentario: “Il caso CIRENE – indagine su un progetto atomico Italiano” di
A. Forti e A.M. Lombardi.
Il programma è allegato al bollettino
LIBRETTI TASCABILI
È stata approvata a grande richiesta la ristampa dei libretti tascabili
A.R. 2014/2016.
Si invitano pertanto, i soci che desiderano apportare delle variazioni ai dati
personali, di provvedere al più presto inviandoli in Segreteria.
Riguardo le fotografie, è indispensabile che esse siano a colori e recenti.
Chi desidera sia pubblicato il n° di cellulare è pregato di
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comunicarlo.
COMUNICAZIONE DEL TESORIERE
Incasso quote semestrali di associazione al club con sistema SDD
Leggere allegata comunicazione del Tesoriere
Vacciniamo Milano 2014:
Vi ricordiamo che è ancora in corso la raccolta fondi per sostenere la vaccinazione HPV
per il 2014. Potete sostenere e far sostenere questa iniziativa sia donando una dose di
vaccino con un contributo di soli 50 €
Sia acquistando il libro
“ C’ERA UNA VOLTA IL DISTRETTO 46 “
DI RITA PIZZAGALLI
Con offerta libera A PARTIRE DA 50 €
Fondazione Rotary Club Milano per Milano
Per sostenere al nostra Fondazione si può donare il 5 per mille
C.F. 97483950156
Teatro Franco Parenti: Sono sempre disponibili per i consoci 5 posti gratuiti , telefonando al
n. 02.5999.5203
COMUNICAZIONI DAL DISTRETTO
Organigramma e Annuario Distrettuali Sono disponibili online su GeRo le versioni aggiornate dell’Organigramma
Distrettuale 2014-15 (aggiornato al 8/10/2014) e dell’Annuario Distrettuale
2014-15 (aggiornato al 9/10/2014).
CONVENZIONE DISTRETTO CON AUXOLOGICO Informiamo che la convenzione con l’Istituto Auxologico Italiano è stata rinnovata
anche per l’anno 2014. I soci potranno usufruire di tariffe agevolate presso le varie
sedi dell’Istituto Auxologico. Dettagli sulla convenzione e tariffario saranno inseriti su GeRo a breve. SEMINARIO FONDAZIONE ROTARY 15 novembre 2014 dalle ore 9 alle ore 13 Banca Popolare di Milano, Sala delle Colonne, Via San Paolo 12 – Milano
CONVEGNO AQUAPLUS
16 ottobre 2014 dalle ore 18.00 alle ore 20.00
SALONE INTERNAZIONALE DELLA RICERCA E SICUREZZA ALIMENTARE
c/o Sociatà Umanitaria, Via Daverio, 7 Milano In allegato trasmettiamo bozza della locandina relativa al Convegno Aquaplus, che la Società
Umanitaria organizza in occasione della Giornata mondiale per l'alimentazione il 16 ottobre p.v. 6
Poiché il programma allegato riguarda l’operatività di Club e commissioni del nostro Distretto, è
auspicabile una partecipazione rappresentativa di tutti i Club. La segreteria Distrettuale può essere contattata per le adesioni. 7