dal FVG una finalista nazionale - Federazione Regionale Coldiretti

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dal FVG una finalista nazionale - Federazione Regionale Coldiretti
n.10 ottobre 2015
IL COLTIVATORE
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POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE . D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N° 46) ART. 1. COMMA 1, CNS UD
M e n s i l e d e l l a Fe d e r a z i o n e R e g i o n a l e C o l d i re t t i d e l F r i u l i Ve n e z i a G i u l i a
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ERMACORA
“Bene
le nuove risorse
all’agricoltura”
OSCAR GREEN
ecco i vincitori
dell’edizione 2015
Sommario
REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 55 DEL 10.04.1951
ISCRITTO AL ROC (Registro degli operatori di comunicazione)
AL NUMERO 16747
COLTIVATORE FRIULANO N. 10
27 Ottobre 2015
EDITORE
Federazione Regionale Coldiretti del Friuli Venezia Giulia
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all’Unione Stampa Periodica Italiana
EDITORIALE 04 NAZIONALE 05 06 07 08 REGIONALE 10 12 13 14 15 16 18 19 UDINE 20 21 22 23 PORDENONE 24 25 26 27 GORIZIA 28 29 TRIESTE 30 BACHECA 31 bene le nuove risorse all’agricoltura
oscar green: un buon piazzamento per l’azienda Barbariol
oscar green: i vincitori di questa edizione
contraffazione: vale 60 miliardi di euro
salgono a 18 i paesi nell’ue che vietano le coltivazioni ogm
terranostra: accordo con angelo po grandi cucine
approvato finalmente il psr 2014-2020
pac 14-20, ecco gli importi provvisori dei nuovi titoli all’aiuto 2015
pac 14-20, al via gli anticipi 2015 sui pagamenti
vitivinicolo
malga montasio in oltre 500 alla festa della transumanza
legge stabilità, rispettati gli impegni su imu e irap agricole
don bonetti: dialogo con la ricerca scientifica
consorzio pianura friulana
nitrati: il vecchio regolamento ha subìto alcune variazioni
campagna amica: gli appuntamenti autunnali
“fieste de blave” a grions proclamati i vincitori
l’editoriale di cesare bertoia
ruralità degli immobili attenzione ai requisiti
formazione obbligatoria patentino prodotti fitosanitari
formazione obbligatoria per la sicurezza alimentare
l’intervento di antonio bressan
medea, lis rosis riapre il punto di campagna amica
l’intervento di alessandro muzina
compro vendo
IL PUNTO COLDIRETTI
GIORNALE ON LINE
PER LE IMPRESE AGRICOLE
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editoriale 4
Editoriale
Accolte le nostre richieste, ma occorre sforzo maggiore
BENE LE NUOVE RISORSE ALL’AGRICOLTURA
MA LA VERA PARTITA SI GIOCA CON IL BILANCIO
L’ho dichiarato alla stampa e qui lo ribadisco, in
modo che sia chiaro e trasparente ciò che Coldiretti Fvg sta facendo con la Regione e di come
la Regione risponde alle nostre richieste. Dicevo
che ho plaudito pubblicamente la Regione per lo
stanziamento di ulteriori 5 milioni di euro che
si aggiungono ai 7 stanziati recentemente per
l’agricoltura e a quelli che ha destinato ai consorzi di bonifica. Lo sforzo sostenuto in questi
mesi non è poca cosa ed occorre riconoscerlo
come occorre ringraziare la presidente Debora Serracchiani e l’assessore Cristiano Shaurli. Il rapporto che abbiamo intessuto, culminato con un incontro ufficiale con la presidente e
l’assessore all’agricoltura, è quindi proficuo. Il
confronto con i massimi vertici regionali è costante e loro hanno compreso lo sforzo che sta
facendo il primario e noi non possiamo che essere soddisfatti per quanto fatto fino ad oggi.
Ma siamo anche consapevoli che la vera partita
si giocherà con il prossimo bilancio. La Regione
s’è trovata un tesoretto di oltre 50 milioni di euro
e quindi ci sono spazi per interventi importanti a
sostegno del settore. Siamo consapevoli che le
necessità sono molte, ma l’agricoltura ha dato
tanto in questi anni e crediamo sia ora che riceva
qualcosa. Anche perché ciò che si investe nel pri-
mario ha effetti positivi in tutta l’economia regionale. Noi non delocalizziamo, non decentriamo
le produzioni. Tutto resta qui. E ogni euro investito in agricoltura ne produce almeno tre, perché gli imprenditori agricoli ci mettono dei loro e
li investono nelle imprese, per innovarle, migliorarle, per consentire il ricambio generazionale.
I bisogni dell’agricoltura sono noti: il Fondo
di rotazione va ulteriormente implementato
sia per quanto riguarda il capitolo degli investimenti sia per quanto riguarda quello delle
passività. I giovani in agricoltura vanno sostenuti e occorre sostenere il comparto zootecnico, sicuramente il più sofferente. Il crollo del
prezzo del latte ha messo in ginocchio proprio
le aziende migliori, quelle che hanno investito, sono cresciute, si sono dotate delle migliori tecnologie. Le reti dei mutui contratti sono
diventate insostenibili con un prezzo del latte
così basso e le aziende vanno in crisi. Vanno
aiutate. Così come occorre aiutare tutti i settori
della zootecnia, dai conigli ai suini dagli avicoli
agli equini. Se perdiamo ancora nuova aziende corriamo il rischio di non tenere in piedi il
sistema. Se questo collassa non perdiamo solo
posti di lavoro, ma anche la cura dei territori.
Occorre intervenire adesso. Adesso o mai più.
Dario Ermacora
presidente Coldiretti Friuli Venezia Giulia
5 OSCARGREEN
OSCAR GREEN, UN BUON PIAZZAMENTO
PER L’AZIENDA DI CRISTINA BARBARIOL
Non ce l’ha fatta l’aziende agricola del Fvg, quella di Cristina Barbariol di Budoia di Pordenone, a vincere un Oscar.
Era fra i finalisti dell’edizione Oscar Green 2015 di Coldiretti, che quest’anno, in occasione di Expo, è diventata anche la prima giornata dedicata all’innovazione con
le idee creative dei giovani imprenditori, ma già il fatto
di essere stata selezionata è motivo di orgoglio per lei
e per la Coldiretti del Fvg che l’ha sostenuta e seguita
in questa avventura. I premi sono stati consegnati il 2
ottobre all’Expo alla presenza di migliaia di giovani di tutte le regioni italiane e anche dall’estero venuti a Milano
per partecipare all’Oscar Green, il premio alle imprese più
innovative promosso dai giovani della Coldiretti. #scommettosuitalia. Cristina Barbariol, 37 anni, dell’azienda
agricola Andreazza Roberto di Budoia (Pn) era candidata
nella categoria Campagna Amica, categoria dedicata alle
imprese che in maniera innovativa raggiungono direttamente il consumatore finale rispondendo alle esigenze di
qualità dei prodotti e dando lustro ai prodotti tipici italiani,
senza tralasciare le ripercussioni positive sullo sviluppo e
la promozione del territorio nonché sulla sfera sociale. L’azienda è Punto di Campagna Amica e i prodotti, raccolti
manualmente vengono venduti in giornata nello spaccio.
Il progetto che ha portato l’azienda di Cristina e Roberto
in finale a Expo si chiama “Facci-AMO la polenta”, con
cui dal 2013l’azienda ha avviato una solida collaborazione
con le Pro Loco e le associazioni che organizzano le feste
paesane, garantendo la fornitura di polenta alla spina a
km0 che viene preparata grazie al coinvolgimento di ragazzi di età compresa dai 13 ai 20 anni diversamente
abili o in situazioni di svantaggio sociale. L’azienda An-
dreazza durante l’evento è stata sostenuta calorosamente
anche dalla folta delegazione arrivata da Budoia, composta in primis dai ragazzi del Progetto, che hanno voluto
essere a Expo per tifare Cristina e la polenta alla spina.
I VINCITORI DI QUESTA EDIZIONE
C’è chi ha inventato la carne senza carne facendo gustare in tranquillità porchetta, fiorentina e salumi rigorosamente ottenuti dal grano e quindi privi di trigliceridi e colesterolo, chi ha ideato la App salva truffe
nell’olio, chi ha aperto il primo Agricinema, ma anche chi coltivando la terra è rimasto l’ultimo custode
di un’antica isola e chi ha puntato sulle coccole contadine. Sono i vincitori del concorso “Oscar Green”
2015, premiati dai ministri delle Politiche agricole,
Maurizio Martina, e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti
assieme al presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, alla Delegata dei giovani Maria Letizia Gardoni,
al presidente dei giovani Confindustria Marco Gay.
“I nostri giovani incarnano le potenzialità e la forza del
nostro territorio un tessuto produttivo ricco, capillare,
che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei
processi di mondializzazione dell’economia e delle idee”
dichiara il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
OSCARGREEN 6
CATEGORIA WE GREEN
IL MUSCOLO DI GRANO
Lucia Marascio - Calabria
Dalla porchetta alla fiorentina, dal filetto agli straccetti,
dagli hamburger ai salumi, tutto rigorosamente fatto di
frumento e legumi, ecco il “muscolo di grano”, la carne
senza colesterolo. Si possono gustare tutti i tagli, dal pollo,
alla cotoletta, alle salsicce, o ancora polpette, spezzatino e
ragù. Puoi passare ai salami o ai prosciutti, e apprezzarli
in padella o al forno. È identico alla carne, sia crudo che
cotto. Sia quando lo vedi appeso come un salame con la
pelle intorno, fatta solo con il grano, sia quando lo vedi in
un banco della carne come in macelleria. O ancora su una
teglia da forno, in padella o sopra un tagliere da roastbeef.
Non ci si crederebbe, ma il sapore è davvero simile alla carne. E se lo si cucina con le stesse spezie o con gli stessi sughi è molto difficile distinguerlo. Non è seitan e non è soia
o tofu. E non è pensato soltanto per vegetariani o vegani.
Ma per chiunque ha voglia di mangiare qualcosa di buono
e di salutare. Allunga le tavole di casa e arricchisce i menù
degli chef. Il muscolo di grano nasce non per rispondere
alle esigenze dei vegetariani, ma per soddisfare un carnivoro come l’inventore che, a un certo punto, per problemi
di salute, non poteva più mangiare carne ma la desiderava comunque. Sia al sguardo che al palato. Il muscolo di
grano ha pelle, nervo e fibra, come un taglio di manzo,
ma è fatto soltanto di farina di frumento e legumi. È una
proteina nobile, ripulita da trigliceridi colesterolo e grassi.
Viene trasformato, messo sottovuoto e pastorizzato. Lo si
può conservare a lungo fuori da frigorifero e fare impazzire gli invitati a cena. Le prossime frontiere di muscolo di
grano? Non si sa, l’orizzonte di questa azienda si espande
progressivamente e intanto i prodotti conquistano l’Expo.
CATEGORIA IMPRESA 2.TERRA
L’APP SALVATRUFFE
Pietro Barachini - Toscana
Quando la tecnologia tutela l’extravergine. È proprio il
caso di dirlo. Pietro, della pianta d’olivo conosce vita, storia e anche i miracoli. L’amico Dario invece i miracoli li fa
con le invenzioni e la tecnologia. Se è vero che ‘Dio li fa
e poi li accoppia’, ecco come si garantisce futuro a una
azienda e a una tradizione. Tutta la storia delle piante, dal
ramoscello staccato dall’olivo madre fino all’ultimo olio
del ramoscello, si tradurrà in un certificato disponibile a
tutti gli appartenenti al circuito dell’extravergine toscano
e nelle etichette dei suoi clienti, attraverso codici ‘Qr’.
Questi due futuristi dell’agricoltura hanno realizzato anche il metodo Coi, che ruota attorno al mondo di ‘I Olive’.
Insomma la vera lotta alla contraffazione dell’extravergine. Se fino ad oggi poteva bastare avere qualche assaggiatore certificato sospettoso di essere troppo amico
dell’azienda così da favorire qualche produttore a danno
di altri e dei consumatori, ecco il sistema rivoluzionario
che trafigge l’artificio. Una giuria di assaggiatori certificati, che agiscono da diverse parti del mondo, riceveranno il campioncino dell’olio, senza sapere neppure da chi
sia stato prodotto, e lo valuteranno attraverso i sistemi
scientifici del sistema ‘Coi’. Ecco come diventa credibile la
valutazione su cosa realmente sia e cosa no extravergine.
CATEGORIA PAESE AMICO
L’ULTIMO AGRICUSTODE
DELL’ISOLA Paolo Andrich - Veneto
Nove residenti e l’ultimo agricustode, un unico imprenditore agricolo rimasto a presidio del territorio e dell’isola
che ha dato i natali a Venezia. Un’isola visitata da milioni
di turisti ma anche scelta da colonie di fenicotteri. Eccoci nel primo porto della laguna, dopo che Altino, la vera
prima isola abitata, fu insabbiata. Gli abitanti si spostarono quindi a Torcello, per poi passare alla grande storia di
Venezia. Torcello non è stata mai completamente abbandonata, ma consumata sì. Qui oggi c’è Paolo a coltivare i
carciofi e a preservare la casa museo, dove resistono le
pitture e le opere di suo zio, l’artista Lucio Andrich. Poi
un gruppo di giovani, quelli del ‘Flamingo art media’ che,
insieme agli abitanti del posto, ai pescatori e a Coldiretti
si dicono “malintenzionati” a combattere questa battaglia
per difendere la storia e il presente di quest’isola. Partono dall’agricoltura e si tuffano nella narrazione video delle
bellezze isolane, per fare sapere al mondo che qui si vuole
continuare ad essere come si è sempre stati. A Torcello
non c’è né una farmacia, né un forno, la vita degli isolani
è caratterizzata dall’acqua, sulla quale sembrano scivolare
di continuo, di giorno e di notte, per raggiungere la terra
ferma e trovare soluzione alla benché minima necessità.
Tuttavia qui Hemingway scrisse ‘Al di là del fiume’, mentre
Egidia Sartori, clavicembalista ha composto opere meravigliose e i fenicotteri trovano il loro rifugio e ogni tramonto la sua ninna nanna, prima di accoccolarsi nella notte.
CATEGORIA CAMPAGNA AMICA
L’AGRICINEMA
Federica Pascali - Puglia
In azienda da Federica il sole del levante fa da sveglia
ogni mattina e dona al territorio terra rossa, muri a secco e olivi secolari. È custode di alberi millenari a cui gli
abitanti del posto, da generazioni, tramandano i nomi
per continuare a identificarli. Oggi Federica ha sfruttato gli antichi locali aziendali per rispolverare pellicole e
poltrone e ha inaugurato l’Agricinema Iris, un luogo di
ritrovo per gli amanti del cinema che per la tutta la durata del film sgranocchiano cibo a km0. Ingrediente principale degli snack l’olio extravergine aziendale. Federica
ha deciso di recuperare l’antico e abbandonato cinema
per riproporlo in azienda, come una tappa, nel percorso
turistico tra degustazioni e visioni. L’antico proiettore, le
vecchie sedie, e poi l’avvolgi bobine e i contratti che la
nonna siglava con le grandi case cinematografiche come
la Warner Bros e la Dino De Laurentis, sono oggi rispolverati per una esperienza multimediale e multisensoriale, tra olio, uliveti e indimenticabili tramonti. Dopo il film
in azienda si assaggiano incredibili oli e si degustano ortaggi prodotti in masseria e ci si sofferma, proprio come
si faceva un tempo, per regalarsi istanti di autenticità
contadina, catturati da antiche e contemporanee visioni.
CATEGORIA FARE RETE
LE COCCOLE CONTADINE
Cristina Moretti - Umbria
Borgobrufa è una SPA Resort a Torgiano, in provincia di
Perugia che ha al suo interno una vera e propria isola del
gusto della Bottega Italiana di Campagna Amica. Grazie
a questa iniziativa i visitatori della SPA, un piccolo borgo che ruota attorno al benessere, possono gustare, fin
dalla colazione, i sapori autentici dell’agricoltura locale
e italiana delle imprese di Coldiretti. Ma non basta solo
mettere le eccellenze locali nel menù, aderire a Campagna amica nel piatto e portare a tavola le stagioni e
i suoi soli frutti. Si trasformano le olive, le viti e altre
meraviglie della terra francescana in prodotti cosmetici
utilizzati per i massaggi e i trattamenti di benessere e,
infine, si conducono gli ospiti nelle aziende agricole, attraverso percorsi turistici, per fare conoscere oltre che
i prodotti, anche i volti di chi li produce e le loro storie.
Borgobrufa infatti è un Agriwellness speciale dove ci si
va per fare una vera esperienza sensoriale, non soltanto
per farsi coccolare da un centro benessere. Si sposa una
filosofia, oltre che un territorio, una storia e una cultura.
7 nazionale
Ma anche l’italian sounding di matrice italiana produce danni ingenti
CONTRAFFAZIONE: VALE 60 MILIARDI DI EURO
LA PIRATERIA DEL CIBO MADE IN ITALY
La contraffazione, la
falsificazione e l’imitazione del Made in
Italy alimentare nel
mondo ha superato il
fatturato di 60 miliardi di euro, con quasi
2 prodotti di tipo italiano su 3 in vendita
sul mercato internazionale che in realtà non hanno nulla a
che fare con la realtà
produttiva
nazionale. E’ quanto emerge
da una analisi della
Coldiretti
divulgata
in occasione dell’incontro “La lotta alla
contraffazione e alla
pirateria” ad Expo. “Il
falso Made in Italy a
tavola - sottolinea la Coldiretti - colpisce in misura diversa tutti i diversi prodotti, dai salumi alle conserve, dal
vino ai formaggi ma anche extravergine, sughi o pasta e
riguarda tutti i continenti”. In realtà - precisa la Coldiretti
- a differenza di quanto avviene per altri articoli come la
moda o la tecnologia, a taroccare il cibo italiano non sono
i Paesi poveri, ma soprattutto quelli emergenti o i più
ricchi a partire proprio dagli Stati Uniti e dall’Australia.
In testa alla classifica dei prodotti più taroccati secondo la Coldiretti ci sono i formaggi partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano che, per esempio,
negli Stati Uniti in quasi nove casi su dieci sono sostituiti dal Parmesan prodotto in Wisconsin o in Cali-
fornia. Ma anche il Provolone, il Gorgonzola, il pecorino Romano, l’Asiago o la Fontina Poi ci sono i nostri
salumi più prestigiosi dal Parma al San Daniele che
spesso “clonati” ma anche gli extravergine di oliva e
le conserve come il pomodoro san Marzano che viene
prodotto in California e venduto in tutti gli Stati Uniti.
Secondo la Coldiretti almeno in un Paese su quattro tra quelli che partecipano ad Expo sono realizzate
e vendute diffusamente fantasiose ed imbarazzanti interpretazioni di piatti e prodotti alimentari falsamente italiani in sfregio all’identità del Made in Italy.
In questo contesto particolarmente positiva è stata l’esperienza dell’esposizione universale con molteplici iniziative
divulgative per far conoscere agli stranieri le caratteristiche
peculiari dei prodotti alimentari originali. Alle quali - precisa
la Coldiretti - si è aggiunta il piano per l’export annunciato
dal Governo italiano che prevede, per la prima volta, azioni di contrasto all’italian sounding a livello internazionale”.
A queste realtà - continua la Coldiretti - se ne aggiunge una ancora più insidiosa: quale è quella dell’italian
sounding di matrice italiana, che importa materia prima (latte, carni, olio) dai Paesi più svariati la trasforma
e ne ricava prodotti che successivamente vende come
italiani senza lasciare traccia attraverso un meccanismo di dumping che danneggia e incrina il vero Made
in Italy, perché non esiste ancora per tutti gli alimenti l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta.
Un vuoto normativo da colmare come chiedono il 96,5%
dei consumatori italiani che ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta sulla base della consultazione pubblica on line sull’etichettatura dei prodotti
agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche
Agricole (Mipaaf) che ha coinvolto 26.547 partecipanti
sul sito del Mipaaf dal novembre 2014 a marzo 2015.
È il piatto anticrisi visto che costa meno di ¼ del dopoguerra
È BOOM DELL’EXPORT DELLE UOVA MADE IN ITALY
Sono aumentate del 20% le esportazioni di uova Made in Italy nel
primo semestre del 2015 rispetto
allo scorso anno, con la produzione
nazionale che è aumentata a 12,6
miliardi di pezzi lo scorso anno. È
quanto emerge dal rapporto presentato dalla Coldiretti in occasione della giornata mondiale dell’uovo che è
stata festeggiata insieme ad Assoavi
a Expo in occasione del ventennale
dalla sua istituzione per ricordare il
ruolo centrale delle uova nel nutrire
le popolazioni del mondo. Dall’analisi
della Coldiretti le uova si dimostrano essere il vero piatto anticrisi con
i prezzi che in Italia nel 2014 sono
risultati pari in media a 0,24 euro
al pezzo, un importo di poco superiori a un quarto degli 0,84 euro a
pezzo che si pagavano nel 1945.
Grazie alla produzione nazionale l’Italia - sottolinea la Coldiretti - è praticamente autosufficiente. In termini
numerici nel 2014 ogni italiano ha
consumato in media 218 uova, delle
quali 142 tal quali mentre le restanti sotto forma di pasta, dolci ed altre preparazioni alimentari. Le uova
di gallina - sottolinea la Coldiretti
- hanno rinnovato la gamma delle
tipologie offerte e il proprio styling,
ma sono anche all’avanguardia nel
sistema di etichettatura obbligatorio
a livello europeo che consente di distinguere tra l’altro la provenienza e
il metodo di allevamento con un codice che con il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento.
“Con il sistema di etichettatura delle uova è stato avviato in Europa un
percorso di trasparenza importante
per garantire ai consumatori scelte di
acquisto consapevoli in merito all’origine e alle caratteristiche della produzione che manca ancora purtroppo
per molti alimenti”, ha affermato il
presidente della Coldiretti Moncalvo.
Particolarmente esaltante - sottolinea la Coldiretti - è stato l’aumento degli acquisti di uova biologiche.
Complessivamente il fatturato delle
vendite di uova in Italia è pari a 1,5
miliardi di Euro con circa il 45 per
cento del prodotto che è utilizzato
nell’industria alimentare per la preparazione di pasta, dolci e altri prodotti.
nazionale 8
SALGONO A 18 I PAESI NELL’UE
CHE VIETANO LE COLTIVAZIONI OGM
Le superfici seminate a transgenico nell’UE in calo nel 2014
Come l’Italia altri 18 Stati membri hanno notificato alla
Commissione europea la richiesta di vietare la coltivazione di Ogm sul loro territorio entro i termini stabiliti dalla Direttiva 412/2015 (art. 26 quarter “Misure
transitorie”). Lo rende noto la Coldiretti alla scadenza dei termini nel sottolineare che il totale di 19 Stati membri è composto da Austria, Bulgaria, Cipro,
Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,
Malta, Olanda, Polonia, Slovenia, e Ungheria, mentre la Gran Bretagna ha presentato domanda per Scozia, Galles e Irlanda
del nord ed il Belgio per la Vallonia. Si
tratta - sottolinea la Coldiretti - di una
conferma della crescente opposizione agli
organismi geneticamente modificati in
agricoltura in tutta Europa, dove riguarda
la stragrande maggioranza dei Paesi, perché
non hanno mantenuto le promesse miracolistiche. Le superfici seminate a transgenico nell’Unione
Europea nono solo sono del tutto marginali rispetto al
totale ma addirittura in calo nel 2014 con una diminuzione del 3 per cento, a conferma della crescente diffidenza nei confronti di una tecnologia che non rispetta le promesse, secondo l’analisi del rapporto annuale
2014 dell’“International Service for the Acquisition of
Agri-biotech Applications” (ISAAA).
La superficie Ogm in Europa nel 2014 - precisa la Coldiretti - conta oggi appena 143.016 ettari di mais Bt
coltivati in soli 5 Paesi sui 28 che fanno parte dell’Unione. Peraltro ben il 92 per cento di mais biotech europeo è coltivato in Spagna dove sono stati seminati 131.538 ettari mentre le superfici coltivate
sono residuali in Portogallo, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania. In Italia la richiesta di esclusione di tutto il territorio
dalla coltivazione di tutti gli OGM autorizzati a livello europeo è stata fatta alla
Commissione Europea dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, di concerto con il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e il
Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in attuazione della nuova Direttiva europea 2015/412
dell’11 marzo 2015, che consente agli Stati membri di
vietare al proprio interno la coltivazione degli organismi
geneticamente. Una decisione che - conclude la Coldiretti - trova d’accordo quasi 8 cittadini su 10 (76 per
cento) che si oppongono oggi al biotech nei campi secondo una indagine Ixe’.
BOOM DELLA SPESA GREEN
SUPERATI I 20 MILIARDI DI EURO
Nonostante la crisi il biologico sta crescendo in maniera costante
Dal biologico al chilometro zero fino alle denominazioni
di origine è svolta green degli italiani con un spesa che
supera complessivamente i 20 miliardi di fatturato nel
2015 per effetto di un deciso orientamento a fare scelte
guidate oltre che dal prezzo, anche da attributi di salubrità e naturalità dei prodotti. È quanto emerge da una
analisi della Coldiretti presentata in occasione di Italia
del Bio con la mostra mercato delle produzioni biologiche
e tipiche provenienti da tutte le regioni a Torino. Un tripudio di prodotti biologici e tipici ma anche innovazioni
improntate al benessere e alla sostenibilità ambientale
come - sottolinea la Coldiretti - il latte d’asina in polvere
che, per le sue caratteristiche, è il più simile a quello
materno e può essere utilizzato nei casi di intolleranza;
ma anche il sapone di alloro, la spugna di zucca o il bagnetto piccante di pomodoro peperone.
A sostenere i consumi è il fatto che - sottolinea la Coldiretti - l’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a
livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp che salvaguardano tradizione e biodiversità, la leadership nel numero di imprese che coltivano
biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati
di vendita a chilometri zero che non devono percorrere
lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma
anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con
residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare
organismi geneticamente modificati come avviene in 23
Paesi sui 28 dell’Unione Europea.
L’Italia è l’unico Paese - sottolinea la Coldiretti - che può
vantare 273 prodotti a denominazione di origine (Dop/
Igp) superiori a quelle registrate dalla Francia, oltre ventimila agriturismi ma è anche al vertice della sicurezza
alimentare mondiale con il minor numero di prodotti
agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea
(1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%). Ma l’Italia è anche il Paese con le regole
produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti
alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero
a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino
al divieto di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in altri Paesi dell’Unione Europea, dove si assiste ad
un crescendo di diktat alimentari finalizzati a surrogati,
sottoprodotti e aromi vari che snaturano l’identità degli
alimenti. E sul territorio nazionale c’è anche il maggior
numero di agricoltori biologici a livello europeo. Secondo
un’analisi Coldiretti su dati Sinab, il nostro Paese conta
49.070 imprese biologiche, in aumento del 12% rispetto
all’anno precedente, mentre cresce anche la superficie
coltivata, salita a quasi 1,4 milioni di ettari (+5%). Le
aziende bio italiane sono il 17% di quelle europee, una
percentuale che ci rende campioni continentali del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e
Polonia (25.944, 10% di quelle europee).
La rete di vendita diretta degli agricoltori di Campagna
Amica - conclude la Coldiretti - ha quasi diecimila riferimenti dove acquistare lungo tutta la Penisola prodotti
alimentari a chilometri zero con una azione di sostegno
alle realtà territoriali e un impegno contro l’inquinamento
ambientale per i trasporti che non ha eguali negli altri
Paesi dell’Unione e nel mondo.
9 regionale
SISTEMA SERVIZI COLDIRETTI FRIULI VENEZIA GIULIA
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iniziattivitàecessazionidi
PartiteIVA
iscrizionievariazionipresso
leCamerediCommercio
costituzionedisocietà
redazionecontratti
dichiarazionedeiredditi
contabilitàIVA
denuncedisuccessione
autorizzazioniperl’apertura
diserviziagrituristicieper
lavenditadiprodottiagricoli
tenutaregistriambientali
dichiarazioniMUD
sicurezzasullavoro
SERVIZIOPAGHE
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consulenzaaziendaleper
idatoridilavoroagricoli
assistenzasindacalein
materiadilavoroinagricoltura
pratichediassunzionee
cessazionedeilavoratori
delsettore
gestionecontabiledelle
pagheerelativiadempimentimensiliedannuali
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fascicoloaziendale
domandepremiounico
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domandesvilupporurale
UMA
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settoredellapescaed
acquacoltura
regionale 10
CUCINE SCONTATE
GRAZIE ALL’ACCORDO
TERRANOSTRA-ANGELO PO
GRANDI CUCINE
Risparmio del 35% sul prezzo di vendita per gli agriturismo associati
Il 26 settembre, nel roof garden del padiglione Coldiretti
di Expo, Terranostra ha sottoscritto un accordo con Angelo Po Grandi Cucine Spa, azienda produttrice di attrezzature per la ristorazione professionale, inserita nell’elenco delle “aziende No Food” di Campagna Amica. In base
all’accordo, l’azienda riconoscerà agli agriturismo di Terranostra numerose agevolazioni, tra cui uno sconto del
35% sul prezzo di vendita di prodotti finiti; un’attività di
pre-vendita (sopralluoghi, progettazione e preventivi ad
hoc); una attività di post-vendita (assistenza in garanzia
di Vanessa Orlando
e fuori garanzia con specifiche proposte di manutenzione
ordinaria e straordinaria degli impianti nuovi e/o esistenti); uno sconto del 10% sul prezzo di vendita dei ricambi.
L’accordo, inoltre, prevede l’organizzazione congiunta di
corsi di formazione per gli agriturismo che si svolgeranno
nella sede della ditta Angelo Po Grandi Cucine di Carpi in
provincia di Modena e nelle sedi dislocate sul territorio
nazionale delle agenzie esclusiviste di vendita Angelo Po.
Un bonus del 3% sul netto sarà riconosciuto per ogni partecipante ai corsi.
L’impiego di moderne attrezzature per la ristorazione
professionale può essere un’opportunità in più per aumentare la gamma dei servizi da offrire ai clienti e per
conseguire maggiori occasioni di reddito, investendo nella
trasformazione e nella vendita diretta delle proprie produzioni.
La partecipazione ai corsi inoltre potrà dare la possibilità
di acquisire una maggiore professionalità e competenza
in materia di sicurezza alimentare, di trasformazione delle materie prime e di accorgimenti per risparmiare in cucina. Per info Vanessa Orlando, tel. 0432595803, e-mail:
[email protected]
ECCO IL CALENDARIO
DEGLI INCONTRI PER GLI AGRITURISMO
Terranostra Fvg ha organizzato una serie di riunioni territoriali per aggiornare i soci, approfondendo con loro alcune tematiche, sulle ultime novità legate all’attività agrituristica. Si confida quindi in una larga partecipazione
agli incontri, durante i quali si parlerà di rideterminazione
delle ore lavorative (nuova tabella IAP) (Delibera Giunta
Regionale n. 552/2015); di adesione al Marchio Nazionale Agriturismo (Delibera Giunta Regionale n. 974/2015);
di istruzioni sull’obbligo di indicazione degli allergeni nel
caso di vendita di prodotti sfusi/preincartati e nel caso di
PROVINCIA
GIORNO
DATA
somministrazione di cibi (Reg. UE 1169/2011); di rinnovo delle cariche sociali e variazioni dello statuto dell’Associazione.
Ai soci presenti verrà inoltre consegnato un campione
omaggio di bustine di zucchero personalizzate con loghi
e siti web di Terranostra FVG e Campagna Amica a scopo promozionale per tutti gli Agriturismo aderenti alla
Rete di Terranostra Campagna Amica. Per informazioni
Vanessa Orlando (0432 595803, e-mail: [email protected]).
LUOGO
ORARIO
11 redazionale
regionale 12
La Regione annuncia 10 incontri sul territorio di Marco Malison
APPROVATO FINALMENTE IL PSR 2014-2020
DOPO UNA LUNGA CONTRATTAZIONE CON L’UE
Dopo una lunga e complessa contrattazione con la Commissione Europea finalmente anche il PSR del Friuli Venezia Giulia è stato approvato. Il ponderoso documento
(930 pagine + allegati tecnici!) è consultabile e scaricabile dal sito istituzionale della regione all’indirizzo web
www.regione.fvg.it nella sezione “economia e imprese”
> “agricoltura”.
Nei prossimi numeri di questa rivista cercheremo di proporre una sintesi delle 16 misure attivate (tab. 1) che
nel complesso prevedono un totale di una cinquantina
di interventi. Ad ogni buon conto l’assessore alle Risorse
Agricole Cristiano Shaurli ha annunciato che la Regione
sta organizzando una decina di incontri territoriali per
illustrare il programma a tutta la cittadinanza con l’intenzione di aprire quanto prima i bandi. Considerato che
l’argomento è molto vasto raccomandiamo a tutti gli associati di partecipare a questi incontri pubblici di informazione generale. Ciò consentirà alla nostra organizzazione
di far seguire riunioni mirate su tematiche specifiche e di
raggiungere un maggior grado di approfondimento.
Naturalmente, a lucro di tempo, invitiamo gli interessati
a sfruttare la rete internet e iniziare a consultare il documento con particolare riferimento al capitolo 8 nel quale
vengono descritte le misure. Ma prima di entrare nel dettaglio degli interventi con i relativi vincoli, requisiti, spesa ammessa, ecc., raccomandiamo di porre la massima
attenzione sulle modalità di accesso al programma (tab.
2). Da mesi l’amministrazione regionale ribadisce l’intenzione di voler privilegiare approcci collettivi rispetto
a quelli individuali con particolare riferimento allo sviluppo delle filiere e alla gestione integrata agro ambientale.
Pertanto gli agricoltori, se vorranno assicurarsi priorità,
dovranno proporre progetti strutturati che guardano oltre la singola realtà aziendale e coinvolgono il territorio
con un preciso orientamento al mercato.
Piano finanziario del PSR 2014-2020. Per ogni misura è indicata la spesa
pubblica prevista con dettaglio della quota a carico del bilancio comunitario (FEASR).
MISURA
SPESA
PUBBLICA €
DI CUI FEASR €
PESO
1
Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione
5.000.000
2.156.000
1,69%
2
Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle
aziende agricole
6.900.000
2.975.280
2,33%
3
Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
3.400.000
1.466.080
1,15%
4
Investimenti in immobilizzazioni materiali
94.100.000
40.575.920
31,78%
5
Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e
da eventi catastrofici e introduzione di misure di prevenzione
/
/
/
6
Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese
21.500.000
9.270.800
7,26%
7
Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali
16.850.000
7.265.720
5,69%
8
Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e miglioramento della redditività
delle foreste
24.000.000
10.348.800
8,10%
0,34%
9
Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori
10
Pagamenti agro-climatico-ambientali
11
Agricoltura biologica
12
Indennità Natura 2000
13
Indennità a favore di zone soggette a vincoli naturali
14
Benessere animale
15
Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia delle foreste
16
Cooperazione
17
Gestione del rischio (solo PSRN - PAI)
18
(misure specifiche per la Croazia)
19
LEADER
20
Assistenza Tecnica
TOTALE
1.000.000
431.200
29.000.000
12.504.800
9,79%
7.000.000
3.018.400
2,36%
1.500.000
646.800
0,51%
40.000.000
17.248.000
13,51%
1.000.000
431.200
0,34%
/
/
/
14.300.000
6.166.160
4,83%
/
/
/
/
/
/
20.440.000
8.813.728
6,90%
10.141.725
4.373.112
3,42%
296.131.725
127.692.000
100,00%
13 regionale
Modalità di approccio al PSR 2014-2020 del FVG
COME
CHI
DOVE
PERCHÈ
Singoli richiedenti
Tutto il territorio
regionale
Offrire risposte adeguate rispetto a bisogni puntuali
Paternariato di soggetti privati
del comparto agricolo-forestale
e agroalimentare
Tutto il territorio
regionale
Rafforzare la competitività e aumentare il valore
aggiunto del settore
Soggetti privati del comparto
agricolo-forestale e
agroalimentare
Tutto il territorio
regionale
Favorire un ricambio generazionale solido e
sostenibile
Gruppi Operativi PEI
(comprendono il settore
della ricerca e quello della
conoscenza)
Tutto il territorio
regionale
Creare connessione tra il sistema agro-forestale e
la ricerca, per risolvere problematiche o sviluppare
opportunità mediante l’innovazione
Poli o reti di imprese
Tutto il territorio
regionale
Rafforzare e migliorare lo sviluppo di innovazione
aziendale e l’integrazione in filiera
Progetti collettivi agroclimatico-ambientali
Paternariato pubblico-privato
(PPP)
Tutto il territorio
regionale
Ottenere benefici ambientali e climatici più incisivi
e corenti
Strategie di sviluppo
locale (SSL) nell’ambito
dell’approccio LEADER
Gruppi di Azione Locale (GAL)
Area montana e zona
omogenea del Carso
Rafforzare la governance locale nelle aree più
marginali e con maggiori problematiche
Paternariato pubblico-privato
(PPP)
Aree rurali non
interessate da
approccio LEADER
Valorizzare il territorio rurale e le sue risorse in
un’ottica multisettoriale volta a creare nuovo valore
per il sistema agro-forestale regionale
Singoli richiedenti
Tutto il territorio
regionale
Offrire risposte adeguate rispetto ai bisogni puntali
Progetti Integrati (PI)
Progetti di Filiera (PF)
Pacchetto GIOVANI
Progetti di innovazione
Progetti di
sperimentazione e
innovazione
Strategie di cooperazione
per lo sviluppo territoriale
Domande di aiuto
individuali su determinate
misure
PAC 14-20, ECCO GLI IMPORTI PROVVISORI
DEI NUOVI TITOLI ALL’AIUTO 2015
Gli uffici Caa di Coldiretti sono a disposizione dei soci di Giorgio Piccagli
Nella prima decade di ottobre Agea ha concluso il
complesso meccanismo di
calcolo che ha consentito
l’ottenimento dei valori ,
anche se per il momento ancora provvisori , dei
nuovi titoli all’aiuto richiesti con la Domanda Unica
2015. Come noto, l’applicazione della Nuova Riforma PAC
14-20 ha configurato nuovi criteri e meccanismi per l’assegnazione degli aiuti alle superfici coltivate e classificate
come ammissibili.
I dati provvisori dei nuovi Titoli all’aiuto restituiti ai CAA,
che hanno contribuito nell’interesse delle imprese assistite alla fondamentale e delicatissima fase di avvio della
Riforma e del meccanismo di ridistribuzione degli aiuti
disponibili, riguardano prevalentemente il valore del cosiddetto Pagamento di Base , vale a dire la componente
più consistente degli aiuti erogabili calcolata sulla base
del valore dei pagamenti erogati per la campagna 2014.
A questa componente degli aiuti già valorizzata, ancorchè non in forma definitiva, può essere aggiunta autonomamente con un semplice calcolo (circa il 50% del pagamento di base, cioè del valore dei nuovi Titoli all’aiuto)
la quota di aiuto collegata al cosiddetto “inverdimento” o
“greening”.
In virtù di quanto disposto dalla normativa comunitaria,
i Titoli definitivi saranno calcolati entro il termine massimo del 1° aprile 2016, dopo la conclusione dei controlli
amministrativi ancora in corso, sulle richieste di assegnazione pervenute con la presentazione della Domanda
Unica 2015.
Ciascun titolare di DU 2015 può verificare la propria situazione accedendo al portale www.sian.it nella sezione
servizi>consultazione>esito>calcolo titoli 2015-2020. In
alternativa può contattare gli uffici del CAA di zona per
conoscere il valore degli aiuti a lui assegnabili per quanto concerne le due componenti principali vale a dire il
Pagamento di Base e il Greening. Questi valori potranno
essere quantificati e riferiti per ciascuna delle 6 annualità
(dal 2015 al 2020) di applicazione della Nuova Riforma
PAC. Questa possibilità assuma particolare importanza
in riferimento all’articolato meccanismo di applicazione
della Convergenza Interna che comporta un progressivo e annuale riavvicinamento degli aiuti ad Ha al valore
medio nazionale per ogni anno di applicazione della Riforma, nonché una rimodulazione del valore degli aiuti
complessivi erogabili in dipendenza al diverso budget annualmente destinabile agli aiuti diretti stabilito dalla UE
per il periodo della nuova programmazione 2015 -2020.
Al valore degli aiuti così quantificato, va ancora aggiunta, eventualmente, la componente legata agli aiuti aggiuntivi richiesti alla Riserva Nazionale per la fattispecie
Giovani Agricoltori o Nuovi Agricoltori (tipologia di aiuti
aggiuntivi con priorità nell’assegnazione e quindi sicuri)
o anche per gli aiuti supplementari collegati alle zone
Montane (l’erogazione dipenderà per questa fattispecie
dalla quantità delle richieste presentate in base al budget
residuo in Riserva Nazionale), nonché quella relativa agli
aiuti accoppiati richiesti in DU che per il nostro areale
regionale possono essere collegati all’attività Zootecnica,
alla coltivazione della soja o alla coltivazione di uliveti per
la produzione di olio a DOP.
regionale 14
AL VIA GLI ANTICIPI 2015 SUI PAGAMENTI
RICHIESTI IN DOMANDA UNICA
di Giorgio Piccagli
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della UE del 01
ottobre 2015 il Regolamento di esecuzione della Commissione europea che dispone la possibilità per gli Stati
membri di avviare,anche per il 2015,la corresponsione
degli anticipi sui pagamenti degli aiuti diretti richiesti con
la presentazione della Domanda Unica 2015. Tale facoltà
si estende anche all’ambito dello Sviluppo Rurale che potrà beneficiare , rispetto agli aiuti del primo pilastro (DU
2015) di una percentuale di anticipo superiore.
Il Regolamento esecutivo predisposto dalla Commissione UE, dispone infatti la possibilità, a decorrere dal
16/10/2015, di poter anticipare sino al 70% (nel 2014
è stato anticipato il 50%) degli aiuti diretti richiesti a
pagamento con la DU 2015, e sino all’85% del sostegno
erogabile nell’ambito del PSR per gli animali e le misure
a superficie (agroambiente, indennità natura 2000, indennità compensativa per le aree soggette a svantaggi
naturali, benessere degli animali, servizi silvo-climatici-
ambientali e salvaguardia della foresta).
Lo sblocco del meccanismo degli anticipi anche per il corrente anno, dopo le complesse e concitate fasi di avvio
della presentazione della DU 2015, rappresenta un elemento di sicura positività per le imprese, che nel panorama di stagnazione generale dei mercati e di costi
crescenti, anche in assenza di un valore definitivo per
gli aiuti richiesti, peraltro non certamente addebitabile
ai singoli richiedenti, né al sistema dei CAA, potranno
ottenere comunque una significativa quantità di risorse
in anticipo sui pagamenti richiesti a poco più di tre mesi
dalla chiusura delle attività di presentazione della DU.
Nel corso dell’ultima decade del mese di ottobre sono
pertanto attesi i primi decreti di pagamento a cui seguirà, una volta concluse le articolate e complesse procedure di verifica e controllo delle richieste presentate, il
pagamento del saldo sugli aiuti definitivamente attribuiti
ai beneficiari richiedenti.
LA CIMICE ASIATICA ARRIVA IN FRIULI
ATTACCA ORTICOLE, FRUTTIFERI E VITE
La lotta è ancora problematica: non esistono prodotti registrati
Non è il caso suscitare eccessivi allarmismi ma vale il principio che i nemici, per combatterli, è anzitutto necessario conoscerli. Ci riferiamo alla Cimice marmorata asiatica
(Halyomorpha halys) che si preannuncia come un serio
problema per l’agricoltura dei prossimi anni, soprattutto per le orticole, i fruttiferi e la vite. Originaria dell’Asia
orientale è entrata in Piemonte e in Lombardia nel 2012,
presumibilmente attraverso la Svizzera e si sta diffondendo in tutta la pianura padana, compreso il nord est.
All’aspetto è simile a un’altra specie locale (Raphigaster
nebulosa) con la quale facilmente si confonde; ma la sua
biologia è assai differente. È estremamente polifaga anche
se predilige leguminose, soia e rosacee arboree (melo,
pero, pesco ecc.) sulle quali si ciba succhiando linfa e altri
liquidi zuccherini attraverso l’apparato bocca pungentesucchiatore.
Essendo una specie “esotica” nel nostro territorio non ha
predatori o parassiti naturali che ne controllino la popolazione. Inoltre, mentre nei climi freddi presenta una sola
generazione all’anno, alle nostre latitudini compie almeno
due cicli riproduttivi tra la primavera e l’autunno e conseguentemente il numero degli individui aumenta in modo
esponenziale.
di Marco Malison
Rinvenuta anche in Fvg nella scorsa stagione si è rivelata
un parassita particolarmente dannoso sul melo. I danni
su frutti, simili a quelli causati dalla butteratura amara,
sono stati osservati a metà settembre in vari meleti della
destra Tagliamento. Le punture sui frutti, se avvengono
in prossimità della raccolta, possono passare inosservate salvo poi manifestarsi in modo evidente all’atto della
commercializzazione dopo in periodo più o meno lungo di
frigoconservazione.
Sulla vite i danni diretti al grappolo sono limitati mentre
assai più temibile sembra essere l’alterazione dell’aroma
dei vini allorché, specie in caso di vendemmia a macchina,
un gran numero di cimici vengono inglobate nel mosto.
La lotta insetticida è alquanto problematica anche perché
ad oggi non esistono prodotti registrati specificatamente
per questa specie. In teoria tutti gli insetticidi neurotossici
hanno un buon effetto abbattente ma siccome l’insetto
è un ottimo volatore la re-infestazione da colture vicine
non trattate è molto probabile. Inoltre tali principi attivi
normalmente non sono selettivi e risultano molto dannosi
per i pronubi (api, bombi ecc.) e per l’acarofauna utile. La
modalità di nutrizione dell’animale rende inefficaci molti
insetticidi per ingestione.
Per questo motivo, in attesa di comprendere meglio il ciclo
biologico dell’insetto, si stanno sperimentando sistemi di
difesa passiva come reti di protezione o sistemi di cattura
massali attraverso trappole a ferormoni.
15 VITIVINICOLO
di Marco Malison
DAI DIRITTI DI REIMPIANTO ALLE AUTORIZZAZIONI
DECRETO MINISTERIALE BLOCCATO DALLE REGIONI
Dal 1° gennaio 2016 lo storico regime dei diritti di reimpianto vigneti sarà sostituito
Ormai è noto a tutti i viticoltori che a partire dal 1° gennaio
2016 lo storico regime dei diritti di reimpianto vigneti sarà
sostituito con il nuovo sistema di gestione basato sulle
autorizzazioni. In queste settimane numerosi associati si
rivolgono ai nostri uffici per avere informazioni sul futuro
del potenziale produttivo viticolo regionale o suggerimenti
per la propria strategia di sviluppo aziendale. Le risposte
purtroppo non sono né semplici né sicure per i motivi che
di seguito andiamo a specificare.
Gli ultimi regolamenti delegati ed esecutivi sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il 9 aprile 2015, data a partire dalla quale gli stati membri sono
stati messi nelle condizioni di adottare le disposizioni nazionali per l’assegnazione delle nuove autorizzazioni in ragione dell’1% del potenziale viticolo nazionale (per l’Italia
parliamo complessivamente di circa 6.500 ettari all’anno).
A fine luglio il Ministero per le Politiche Agricole ha presentato una bozza di decreto ministeriale attuativo ma,
ancora una volta, il disaccordo tra Regioni che rivendicano
la potestà primaria in campo agricolo, ha impedito l’emanazione del provvedimento. Un film purtroppo già visto
in occasione del decreto ministeriale 1213/2015 quando,
dopo una serie di “fumate nere” in Conferenza Stato Regioni, il Ministro Martina si è visto costretto a forzare la
mano e (giustamente) ad imporre la libera trasferibilità
dei diritti di reimpianto su tutto il territorio nazionale …
almeno fino al 31 dicembre prossimo. Mentre scriviamo
proseguono serrate le trattative e anche l’ipotesi di una
gestione centralizzata con un bando unico nazionale potrebbe tramontare a vantaggio di una gestione regionale
delle nuove autorizzazioni.
Coldiretti, nel ribadire l’esigenza di una semplificazione
amministrativa del comparto vitivinicolo, ritiene che sia
necessario fare presto e bene perché l’assenza di regole
può danneggiare pesantemente il settore. Non dispiace
l’ipotesi di un unico bando di assegnazione nazionale, ma
si ritiene comunque necessario adottare opportuni accorgimenti per evitare fenomeni speculativi o di accaparramento di autorizzazioni visto e considerato che la loro distribuzione sarà gratuita. A titolo esemplificativo è stato
proposto di fissare un tetto massimo di assegnazioni per
azienda (es. 5 ettari), un tetto minimo garantito esente
da decurtazioni proporzionali in caso di esubero di richieste, l’esclusione o la penalizzazione per coloro che negli
ultimi anni hanno venduto diritti di reimpianto, sanzioni
per chi ottiene autorizzazioni e poi non pianta, l’obbligo a
mantenere la conduzione del nuovo vigneto per un certo
numero di anni ecc. Sarebbe peraltro possibile introdurre
meccanismi di salvaguardia garantendo una distribuzione
delle autorizzazioni che tenga conto degli attuali potenziali
viticoli regionali.
Se i dubbi sulle nuove autorizzazioni sono un fatto grave
che pesa sulle imprese, ancor peggiore è la situazione di
incertezza per chi ha intenzione di acquistare diritti sul
mercato (ammesso che li trovi a un prezzo sostenibile!).
Premesso che il regolamento comunitario precisa che i
trasferimenti saranno possibili solo fino al 31 dicembre di
quest’anno, l’italica burocrazia non ha chiarito ancora se
tale data debba intendersi il termine ultimo per la sottoscrizione delle scritture private, oppure per la loro registrazione, o per la presentazione delle domande di trasferimento o ancora per l’emissione degli attestati trasferiti a
cura delle pubblica amministrazione. Non è cosa da poco
se si pensa che normalmente una pratica di trasferimento
diritti tra regioni diverse necessita di un paio di mesi. In
mancanza di precise disposizioni ministeriali il rischio che
ogni Regione/Provincia adotti una propria interpretazione
sulle scadenze diventa una certezza. Un primo segnale
in tal senso arriva dalla Puglia dove, con una determinazione dirigenziale, è già stabilito che, per consentire
la conclusione dei provvedimenti entro il 31 dicembre, le
domande di trasferimento diritti con tutta la documentazione di rito dovranno essere presentare entro e non
oltre il 1° dicembre.
Per evitare contenziosi e perdite di diritti (e quindi di potenziale viticolo) Coldiretti ritiene che l’emanando decreto
ministeriale debba fare chiarezza anche su questa problematica cercando di evitare eccessive ed inutili rigidità. Il
diritto di reimpianto rappresenta un bene prezioso tanto
per chi acquista quanto per chi vende. E poiché perdita di
potenziale viticolo costituisce un danno anche per l’intero
paese non si vede a chi possa giovare fare decadere i diritti non utilizzati. Ricordiamo infatti che, in base alle più
recenti norme comunitarie, con il 1° gennaio 2016 sono
abolite anche le riserve regionali che sino ad oggi hanno
funzionato come “camera di compensazione”. Su questo
punto una rettifica del Regolamento UE appare quanto
mai opportuna.
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MALGA MONTASIO IN OLTRE 500 ALLA FESTA
DELLA TRANSUMANZA A SELLA NEVEA
Organizzata dall’Associazione Allevatori in collaborazione con la coop Malghesi della Carnia
Oltre 500 persone, fra italiane ed austriache (a giudicare
dalle targhe delle automobili) hanno assistito la mattina
di domenica 13 settembre alla prima festa della transumanza delle bovine ospitate questa estate a malga Montasio (400 in tutto), una ventina delle quali ha raggiunto
Sella Nevea accolte dal sindaco di Chiusaforte Fabrizio
Fuccaro, dal presidente dell’Associazione Allevatori Renzo
Livoni, dal direttore Andrea Lugo e dalle note di 40 fisarmoniche. La prima festa della transumanza è stata organizzata dall’Associazione Allevatori del Fvg, che gestisce
malga Montasio di proprietà della Associazione Friulana
Tenutari Stazione Taurine ed operatori fecondazioni animale, in collaborazione con la cooperativa Malghesi della
Carnia Val Canale e del rifugio Divisione Julia di Sella
Nevea. La festa è continuata nel pomeriggio. Dopo un
pranzo all’agriturismo di malga Montasio e al punto di
ristoro installato nelle vicinanze del rifugio Divisione Julia
a Sella Nevea, si è svolta la prima edizione della rassegna internazionale Fisarmonicisti Alpe Adria presentata
da Luigino Squalizza.
Le origini della festa della transumanza si perdono nella
notte dei tempi: è nata per festeggiare il rientro delle
bovine dagli alpeggi, una sorta di festa del ringraziamento da parte degli allevatori, dei malgari e dei pastori
per aver riportato gli animali sani e salvi dalle malghe di
montagna nelle stalle a valle.
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Associazione Regionale Terranostra Friuli Venezia-Giulia
Per INFO: 0432/595803 - [email protected]
NELLA LEGGE DI STABILITÀ ANCHE
CONTRIBUTI SULLA SPESA ASSICURATIVA
Stanziati dal Governo 140 milioni al Fondo di solidarietà nazionale
Il
Governo ha presentato la
legge
di
stabilità nella quale è previsto uno stanziamento di 140
milioni di euro in due anni al Fondo di Solidarietà Nazionale necessari per liquidare gli arretrati dei contributi
sulle assicurazioni agevolate stipulate fino al 2014. È una
promessa mantenuta del ministro Martina il quale, dopo
aver appreso che con le risorse comunitarie le aziende
agricole assicurate avrebbero ricevuto poco più del 42%
della somma attesa, si era impegnato affinché lo Sato
integrasse le somme mancanti. Ora ci aspettiamo che
l’iter parlamentare non stravolga la proposta di legge.
Anche il Condifesa FVG su questa partita si è esposto
economicamente come non mai facendosi in prima battuta garante per conto dei soci nei confronti del Ministero affinché venisse posticipata la data del 17 aprile
2015 per il pagamento completo della quota assicurativa riguardante il 2014, evitando così che l’azienda non
dovesse anticipare l’intero contributo prima di averlo
materialmente percepito. Condifesa ha poi rimodulato la
riscossione tenendo in considerazione solo l’ammontare del contributo erogato, rimandando il saldo dopo che
Agea avrà liquidato il contributo completo. Altri hanno
riscosso e basta.
Ora si volta pagina, finite le incertezze, per i contributi delle coperture assicurative agevolate di quest’anno
le risorse saranno attinte quasi esclusivamente da fondi
europei e precisamente dall’OCM Vino e soprattutto dal
PSRN, capitoli che hanno una dotazione certa e capiente
fino al 2020.
Dal punto di vista procedurale la situazione oggettivamente è un po’ articolata in quanto è la prima volta che
si utilizzano fondi dallo Sviluppo Rurale, fatto che ci costringe a seguire delle regole e procedure nuove, ma
con la solita pazienza e tenacia, riusciremo, in stretta
collaborazione con i CAA, a far percepire alle aziende i
contributi spettanti.
Non ci siamo certo dimenticati di coloro che degli anni
pregressi si sono visti bloccare pagamenti per anomalie per lo più fasulle. In modo particolare per i casi del
2013, dopo più di un anno di continue battaglie siamo
riusciti a far sbloccare i pagamenti a buona parte delle
aziende nostre socie, ne rimangono ancora, passo dopo
passo contiamo di risolvere i problemi anche alle aziende
rimanenti.
Siamo in prossimità dell’inizio di una nuova annata agraria. Il Condifesa FVG è pronto a fare la propria parte
per offrire alle imprese della nostra regione un’ampia
offerta di prodotti, servizi ed agevolazioni utili a mettere
in sicurezza il reddito dagli effetti avversi di un clima
sempre più estremo ed imprevedibile, dalle fitopatie ed
epizoozie, pertanto non appena sarà disponibile il Piano
Assicurativo Nazionale 2016 sarà sul territorio con una
energica informazione.
regionale 18
LEGGE STABILITÀ, RISPETTATI GLI IMPEGNI
SU IMU E IRAP AGRICOLE
Il presidente del Consiglio Renzi sta onorando la parola data
“Ad un mese esatto sono stati rispettati gli impegni assunti per il taglio delle tasse a chi vive di agricoltura che
viene esentato dal pagamento dell’Imu e dell’Irap come
aveva annunciato il presidente del Consiglio Matteo Renzi all’incontro con i trentamila della Coldiretti ad Expo il
15 settembre nella giornata dell’agricoltura italiana”. Lo
ha sottolineato il presidente della
Coldiretti Roberto Moncalvo commentando l’approvazione della legge di stabilità da parte del Governo che nel pacchetto “Tornare alla
terra” prevede, tra l’altro, l’azzeramento dell’Irap agricola e la cancellazione dell’Imu per i coltivatori
diretti e per gli imprenditori agricoli
professionali sia per i terreni situati
in pianura sia per quelli ubicati nelle aree montane, dove l’esenzione
è estesa a tutte le tipologie di contribuenti.
Una operazione che non comporta
per il settore un aggravio in termini di imposte e quindi dei costi di
produzione su voci importanti come
il gasolio agricolo agevolato che invece era stato pesantemente ridimensionato negli ultimi anni. La riduzione degli oneri fiscali consente
alle imprese agricole professionali
di recuperare risorse per gli inve-
stimenti finalizzati all’innovazione e alla crescita dell’occupazione in un settore particolarmente dinamico come
l’agroalimentare Made in Italy.
Tra i vari provvedimenti di interesse per il settore agricolo, anche il finanziamento di 140 milioni di euro in
due anni per il programma di agevolazioni assicurative
in agricoltura contro le calamità naturali. Altri 45 milioni di euro sono
destinati al rinnovo delle macchine
agricole, puntando su tecnologie
innovative, sicure e sostenibili. Il
fondo, creato presso l’Inail, è destinato a finanziare gli investimenti
per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli e forestali. La misura
ha l’obiettivo di favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza
a favore dei lavoratori, l’abbattimento delle emissioni inquinanti e
l’aumento dell’efficienza delle prestazioni.
Confermato l’intervento inserito nel
Piano latte del Ministro Martina con
l’aumento della compensazione Iva
da 8,8 per cento al 10 per cento
per i produttori di latte fresco. Il risparmio fiscale conseguente per le
aziende del settore vale circa 0,5
centesimi di euro per litro venduto.
INFORTUNI SUL POSTO DI LAVORO
L’INAIL PUÒ RIVALUTARE IL DANNO
Gli operatori dell’Epaca a disposizione dei soci
A seguito di un infortunio subito sul posto di lavoro,
l’Inail, al fine di garantire corrispondenza tra il danno
subito e l’indennizzo erogato, può procedere ad una
nuova valutazione del danno. La revisione dei danni in
seguito agli infortuni si prescrive in 10 anni. In caso
di costituzione di una rendita mensile (derivante da
infortunio), la revisione può essere disposta dall’Istituto (revisione attiva) o richiesta direttamente dall’in-
di David Mucci
fortunato (revisione passiva). Nel caso si ravvisasse
un peggioramento della propria situazione sanitaria,
avvenuto in seguito ad un infortunio già riconosciuto, il medico del Patronato Epaca è a disposizione per
fare le opportune valutazioni ed in caso chiedere la
visita di revisione all’Inail. Come sempre, gli operatori del Patronato Epaca sono a disposizione per fornire tutte le informazioni e l’assistenza necessaria.
BERTOIA, GANDIN ED ERMACORA
I DELEGATI PER L’ASSEMBLEA NAZIONALE
“UE.COOP significa soprattutto mettere in pratica con coerenza, trasparenza ed etica quello che sappiamo fare, in
modo sostenibile tutelando e salvaguardando la cultura
di ogni territorio, le tradizioni, la qualità della vita e la
socialità intesa come massima espressione di una relazione sana e costruttiva tra le persone”. Queste le parole
del presidente Cesare Bertoia all’assemblea regionale di
UE.COOP FVG, svoltasi nella sede di Udine per eleggere i
rappresentanti friulani che parteciperanno all’assemblea
nazionale del 5 novembre in cui verrà eletto il nuovo presidente nazionale.
Durante l’incontro, alla presenza del coordinatore nazio-
nale Vincenzo Sette, che ha voluto condividere alcune riflessioni sulla malacooperazione e l’utilizzo improprio del
modello cooperativo, è stato anche approvato il nuovo
testo statutario adeguandolo a tutte le realtà regionali. Nell’occasione è stata ribadita la necessità di creare
delle dinamiche di rete fra le varie cooperative aderenti, proponendo l’organizzazione di incontri su tematiche
di interesse comune. Oltre al presidente Bertoia, quale
delegato di diritto, parteciperanno ai lavori assembleari
di novembre Paola Gandin della Terranova Cooperativa
Sociale Onlus e Dario Ermacora del Consorzio Agrario del
Friuli Venezia Giulia.
19 regionale
DIALOGO CON LA RICERCA SCIENTIFICA
L’Enciclica “Laudato sì” di Papa
Francesco chiede il massimo
impegno alla ricerca scientifica perché offra un contributo
conoscitivo per determinare gli
effetti degli Ogm sul piano ambientale e sanitario perché essi
investono la famiglia umana nel
suo insieme e non solo gli aspetti produttivi ed economici. Non
chiede una conoscenza preconcetta o ideologica, ma una giusta valutazione dei rischi e
benefici. Su questa questione delicata e controversa l’enciclica propone un’analisi precisa e informata, cogliendo il vero punto critico degli organismi geneticamente
modificati: il loro impiego “distrugge la complessa trama
degli ecosistemi, diminuisce la diversità nella produzione
e colpisce il presente e il futuro delle economie regionali”.
I produttori hanno bisogno di avere notizie obiettive e
indipendenti sulla salvaguardia della biodiversità e in
merito al principio di precauzione. Anche i consumatori
devono avere diritto di poter leggere ovunque sulle etichette se un alimento è stato prodotto a partire da Ogm
per rispettare coloro che non vogliono assumerli secondo
il principio della libera scelta e di democrazia alimentare.
Le coltivazioni con organismi geneticamente modificati
nel 2014 stanno interessando 181milioni di ettari in 28
Paesi in tutto il mondo e sono in continua crescita. Viene
esasperata la specializzazione delle colture tralasciando le tecniche agronomiche tradizionali come il sistema
della rotazione. L’immissione nella terra di organismi
manipolati produce la perdita progressiva di biodiversità e viene ridotta la sua evoluzione naturale. Ciò porta ad erodere le produzioni tipiche locali e di qualità di
un territorio, alterando l’agroalimentare storico, distintivo del suo modello di alimentazione. Va difeso il ruolo strategico dell’agricoltore che resiste a quelle nuove
modalità di produzione che mettono il brevetto al seme.
di don Paolo Bonetti . Consigliere ecclesiastico Coldiretti Fvg
mese
di
di
mese mese
di
ASPARAGI
ASPARAGI
ASPARAGI
ii prodotti
che
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questo
prodotti
che trovate
trovate
al Mercato
Mercato
questo mese
mese
i prodotti
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al Mercato
questo mese
CICORIA
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PORRO
PORRO
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in provincia
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Quando
acquistaAl momento dell’acI finocchi migliori devoQuando
acquistaAl momento dell’acI finocchi migliori devoacquistaAl momento dell’acI finocchi
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no avere forma
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fresco, ben maturo
e
sode e devono
avere
marroni. Assicuratevi che i broccoli un peso superiore rispetto al loro volume sodo. Una zucca ha queste caratterisi che
senza
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fresco,
ben centro
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marroni. Assicuratevi
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sodo. avere
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e devono
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Udine
non abbiano zone molli o steli scolo- apparente. Le foglioline devono apparire stiche se, dandogli dei leggeri colpetUdineXX
centro
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Piazza8.00
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riti o viscidi e che le foglie non siano fresche e di un colore verde brillante. Il fi- ti, emette un suono sordo. Il picciolo,
lunedì
-12.00
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-12.00
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deve essere
e ben dei
nocchio trova
ampio impiego
in cucina:devono
in inoltre,
15.30
appassite e che i broccoli abbiano nocchio trova ampio impiego in cucina: in inoltre, deve essere morbido e ben giovedì
giovedìIl 15.30
-19.30
19.30 Piazza XX
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in insalate,
gratinato,
lunedì 8
un odore pulito. I broccoli si conser- pinzimonio, in insalate, gratinato, lessato, ancorato alla zucca. La buccia deve
vano
in un sacchetto
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in in salsine,
essere
pulita
non devedeve
presentare
nei risotti.
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cru- in
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Ottimo
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Piazzale
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mercoledì
8.00
mercoledì
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-12.00Udine “
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in in salsine, nei risotti. Ottimo il gambo
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BIETOLA
VERZA
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Prima di acquistare un
La melanzana deve
Codroipo
- al-coperto
proprio alleato per la
cavolfiore, è opportuno
essere soda e luex
Foro
Boario
Piazza
Giardini
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è
opportuno
essere
soda
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luex
Foro
Boario
Piazza
Giardini
CARCIOFI
BIETOLA verificare che esso sia
VERZA
salute, le sue fibre
cida, consistente e
8.30
-12.30
salute, le sue fibre sabato
verificare che esso sia
cida, consistente e
sabato
8.30
-12.30
aiutano
a
mantenere
La
mela
è
un
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sodo
e compatto
e che
dalla pelle La
ben melanzana
tesa,
Prima
di acquistare
un
deve
Codroip
aiutano a mantenere
sodo e compatto e che
dalla pelle ben tesa,
Cividale
sotto controllo
riducendone
le foglie siano croccanti
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di macchie.
liscia e senza ammaccature;
il piccio-soda
proprio
alleato del
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la
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è opportuno
essere
e lu- ilil colesterolo
Cividale
del
Friuli
exstazione
Foro B
colesterolo riducendone
le foglie siano croccanti
e prive di macchie.
liscia e senza ammaccature;
il piccio- sotto controllo
area
antistante
vecchia
i livelli nel sangue.
Un’accortezza chesalute,
si
Si consiglia di cuocerli
vapore
deve essere brillante e fresco,
area
stante
vecchia
stazione
le anti
sue
fibre
verifial
cheper
essolo
cida, menconsistente
e
sabato
8
i livelli nel sangue.
Un’accortezza che si ferroviaria:
Si consiglia di cuocerli
alcare
vapore
per
lo sia
deve essere brillante e fresco,
mensabato
8.30
-12.30
evitare che perdano nell’acqua di tre la protuberanza alla base è indice di dovrebbe avere è quella di riporre le mele
ferroviaria:
sabato 8.30 -12.30
avere è quella di riporre le mele
evitare che perdano
nell’acqua
di etre
la protuberanza alla basedalla
è indice
di dovrebbe
aiutano
a mantenere
sodo
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che
pelle
ben
tesa,
cottura tutte le vitamine ed i minera- una polpa compatta e con pochi semi. lontano dalle patate. Le mele infatti sedalle patate.
Le
mele infatti
se- Udine
cottura
tutte
le croccanti
vitamine ed
i minerauna polpa compatta
e conammaccature;
pochi semi. lontano
“Sant’Osvaldo”
Cividale
sotto
controllo
il colesterolo
riducendone
le foglie
siano
di macchie.
e senza
il piccioetilene che
potrebbe
accelerare
Udine
“Sant’Osvaldo”
li.
Un cucchiaio
di aceto eoprive
di limone
La polpa liscia
della melanzana
si scurisce molto cernono
Piazzale
dell’Oratorio
cernonomenetilene che
potrebbe
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cucchiaiodidi cuocerli
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La
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da
aggiungere
durante la cottura,
ri- velocemente,
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meglio metterla
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da aggiungere durante la cottura, ri- velocemente, quindi meglio metterla a ba- troppo la maturazione delle patate, tra gli Via
ferroviar
Via
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di zolfo. gnodi
con acqua
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evitare
che il perdano
tre lae limoneuna
protuberanza
alla base è indice di
8.00
--12.30
duce di molto il forte odore di zolfo. gno con acqua e limoneuna volta tagliata. ortaggi più sensibili a questo gas naturale. giovedì
giovedì
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Le
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RADICCHIO
RUCOLA
Le proprietà
nutrizioPassons
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Dante
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8.00
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si acquista
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martedì
8.00
12.30
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sono affatto
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duce di moltocavoli
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cavoli più grandi hanradicchio è molto imgiovedì 8
sono affatto indiffeno un sapore meno
portante che le foglie
renti, tanto che questo
no un sapore meno
portante che le foglie
renti, tanto che questo Manzano
Manzano
forte dei più piccoli. Conserva il cavolo non siano appassite o troppo bagna- frutto può essereSPINACI
dato ai bambini in ma--San
forte dei più piccoli. Conserva il cavolo non siano appassite o troppo bagna- frutto può essere dato ai bambini in ma- Via
ViaR.
R.Braida
Braida
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Nicolò
Passon
intero fino a quando RADICCHIO
decidi di usarlo. Se te, non devono essere troppo
scure e niera regolare, già a partire dallo svezvenerdì
15.30
-18.30
RUCOLA
Le proprietà
nutriziointero fino a quando decidi di usarlo. Se te, non devono essere troppo
scure e niera regolare, già a partire dallo svezvenerdì
15.30
-18.30
Piazzale
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cavolo,
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macchiate
e il cespo deve essere
leg-si zamento.
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devi conservare metà cavolo, avvolgilo macchiate e il cespo deve essere leg- zamento. La pera può essere mangiata
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conservarlo
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im- snack, perché è riccasono
per bene nella pellicola
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germente aperto. Se la parte
esterna è anche
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nel frigorifero per non più di due giorni. del cespo fosse leggermente appassi- fruttosio, uno zucchero naturale, il quanel frigorifero per non
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Se alcune delle foglie sono appassite la- ta, bisogna eliminarla insieme alla base le, oltre ad avere un alto potere dolcifi
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www.udine.coldiretti.it
devi conservare metà cavolo, avvolgilo
macchiate
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legzamento. La pera può essere mangiata
www.campagnamica.it - www.udine.coldiretti.it
per bene nella pellicola e conservarlo germente aperto. Se la parte esterna anche come snack, perché è ricca di
nel frigorifero per non più di due giorni. del cespo fosse leggermente appassi- fruttosio, uno zucchero naturale, il quaSe alcune delle foglie sono appassite la- ta, bisogna eliminarla insieme alla base le, oltre ad avere un alto potere dolcifivale e cucinale come vuoi.
altrimenti può risultare molto amara. cante, riesce a dare energia e a saziare.
venerdì
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udine 20
CONSORZIO PIANURA FRIULANA
ELETTI PRESIDENTE E DEPUTAZIONE
Il Consiglio dei Delegati del neocostituito Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, nato dalla fusione del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento e
del Consorzio di Bonifica Bassa Friulana, ha eletto, nella riunione di insediamento del 30 settembre, il presidente e la Deputazione amministrativa.
Eletto a larga maggioranza presidente del nuovo ente,
Roberto De Nicolò, imprenditore agricolo di Precenicco,
nell’accettare la carica ha dichiarato di voler essere “il
presidente di tutti, agricoltori, urbani, pescatori e acquacoltori, e portavoce delle esigenze irrigue, idrauliche
e manutentive di un territorio complesso e composito”.
Nella stessa seduta sono stati eletti vice presidenti Giorgio Venier Romano e Tiziano Venturini. A completare la
Deputazione amministrativa Rosanna Clocchiatti, Gianni
Nata, Luca Candotto, Daniele Giovanatto, Philip Thurn
Valsassina e Pierfranco Zanone in rappresentanza degli
agricoltori, Mauro Donda per gli urbani, Giancarlo Bianchini e Salvatore Benigno per le amministrazioni locali.
Il nuovo consorzio è uno dei maggiori in Italia per dimensioni economiche, finanziarie ed industriali, con un territorio di riferimento di 200 mila ettari estesi su 85 comuni
estesi tra Tagliamento ed Isonzo, tra Gemona e Lignano.
Unico consorzio per la provincia di Udine, avvia la propria attività confidando in un maggior sostegno della Regione per dare continuità alla manutenzione dei
canali e delle pompe idrovore, ma anche per la trasformazione degli impianti irrigui per l’ottimizzazione
della risorsa acqua in modo da rendere possibile l’estensione del servizio irriguo alle zone ancora scoperte.
VENDITA DIRETTA A MARANO LAGUNARE
IL GRAN CALDO PESA SULLA STAGIONE
L’eccesso di caldo ha
pesato sull’attività della Pesca di Campagna
Amica a Marano che s’è
conclusa l’11 settembre,
in anticipo sui tempi e
che ha dato la possibilità ai cittadini per tre
mesi, ogni venerdì, di
acquistare direttamente
dai pescatori a Marano, in piazza dello Squero, il pesce fresco di giornata. La Pesca di Campagna Amica tornerà con
la nuova stagione l’ultima settimana di marzo del 2016.
Positivo il commento di Roberto Marani, rappresentante dei
pescatori in seno a Coldiretti. “Nonostante le alte temperature anche dell’acqua abbiamo registrato un buon fatturato
che, vista la crisi, è da considerarsi un grande successo”.
Ecco cosa è stato venduto: 400 chili di seppie, 80 chili di
sogliole e altrettanti di ombrine, 500 chili di orate, 100 chili
di latterino, 30 di passere, 1.000 di cefali,50 di branzini, 50
di gamberi e 30 di anguille. Quest’anno non si sono pescati
ne ghiozzi né canocchie perché la pesca di queste specie
era sospesa. Sono 10 le aziende ittiche che per ora hanno
aderito a Impresa Pesca Coldiretti e che hanno posto in
vendita ogni venerdì dalle 10 alle 13 i prodotti del mare.
“È questo – ha detto il presidente di Coldiretti Gino Vendrame – uno dei molti progetti di filiera che Coldiretti sta
sviluppando in Fvg per ridurre il più possibile il ruolo degli
intermediari, per avvicinare il mondo della produzione a
quello dei consumatori, per un rapporto diretto, leale nel
quale chi propone della merce prime del prodotto ci metta
la sua faccia. Un modo anche per ridurre il costo dei prodotti agroalimentari e per assicurare un corretto margine
al pescatore”. Il vantaggio per il consumatore è stato evidente: trovare pesce fresco acquistato direttamente dalle
mani di chi lo ha appena pescato a un prezzo vantaggioso
perché non ci sono intermediari. A ciò si aggiunge la certezza di un prodotto del territorio e la qualità e la freschezza di un prodotto garantito appena pescato. L’iniziativa di
Coldiretti ha avuto come obiettivo anche quello di incentivare il consumo di pesce per il suo alto valore nutrizionale e salutistico, assicurando il made in Italy del pescato.
65^ Giornata Provinciale del Ringraziamento
sabato 7 novembre 2015 alle ore 19
nella Basilica delle Grazie in Udine
Presiederà la Santa Messa S. E. monsignor Andrea Bruno Mazzocato Arcivescovo di Udine
e concelebrerà il Consigliere Ecclesiastico Provinciale don Gianni Molinari.
La liturgia sarà accompagnata dal Coro Musiche d’inCanto di Coseano
e dal Coro Parrocchiale di Mereto di Tomba diretti dal maestro Cornelio Piccoli
21 udine
Il vecchio regolamento ha subìto alcune variazioni
di Diana Pestrin
NITRATI: SI AVVICINA IL PERIODO DI BLOCCO
ALLO SMALTIMENTO DEI REFLUI ZOOTECNICI
Il Regolamento risalente al 23 gennaio 2013 che disciplina l’utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati ed il
programma d’azione nelle zone vulnerabili ai nitrati, ha
subito alcune variazioni in merito alle modalità di trasmissione della documentazione relativa alle comunicazioni sia
esse semplificate o complete. In particolar modo le stesse
dovranno essere inoltrate telematicamente per il tramite
del SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive) del
comune in cui ha sede legale l’azienda, trenta giorni prima dello spargimento (nel caso di nuova comunicazione).
Ogni eventuale aggiornamento, rispetto alla comunicazione iniziale (variazioni nel quantitativo di azoto prodotto o/e nelle aree aziendali omogenee se superiore al 20%), dovrà essere comunicato entro il 31/12
dell’anno in cui la variazione ha avuto luogo. Il Regolamento prevede dei periodi di divieto di spandimento
dei reflui zootecnici in zona vulnerabile come di sotto
evidenziati e che non c’è più la possibilità per le aziende di richiedere una deroga a tale blocco, la stessa potrà essere rilasciata solamente dalla Giunta regionale.
Per chiarimenti in materia rimangono a disposizione il
personale del servizio tecnico economico di zona o presso la sede nella persona di Diana Pestrin che risponde
al 0432 595951 – e-mail [email protected].
PERIODI DI DIVIETO SMALTIMENTO REFLUI IN ZONA VULNERABILE NITRATI
Periodo di divieto
Utilizzazione
DAL 1° NOVEMBRE AL 29 GENNAIO
DAL 1° NOVEMBRE AL 28 FEBBRAIO
•
•
•
Letami
Concimi azotati e ammendanti organici
Liquami nei terreni a prato, cerali autunno vernini e
colture ortive e legnose
•
Liquami per colture differenti dal punto precedente
• VALUTAZIONIPOSIZIONIPREVIDENZIALI
• PENSIONILAVORATORIAUTONOMIEDIPENDENTI
(PUBBLICIEPRIVATI)
• PENSIONIDIREVERSIBILITÀ
• SUPPLEMENTIDIPENSIONE
• ASSEGNISOCIALI
• INVALIDITÀCIVILE
• GESTIONEINFORTUNISULLAVORO
• MALATTIEPROFESSIONALI
• CONSULENZAMEDICO-LEGALE
NumeroVerde
800.66.77.11
• PRESTAZIONIASOSTEGNODELREDDITO:
MATERNITÀ,ASSEGNIFAMILIARI,DISOCCUPAZIONE
• IMMIGRAZIONE
CIVIDALE DEL FRIULI
ViaLibertà,47-0432.732405
[email protected]
LATISANA
ViaRisorgimento,2-0431.59113
[email protected]
SAN DANIELE DEL FRIULI
ViaMontefesta,3-0432.957881
[email protected]
TOLMEZZO
ViaPaluzza,33-0433.2407
[email protected]
CONTATTI
CODROIPO
VialeGiardini,5/6-0432.906447
[email protected]
PALMANOVA
ViaMazzini,18-zi-0432.928075
[email protected]
TARCENTO
ViaDante,87-0432.785058
[email protected]
UDINE OVEST
PiazzaleCella,55-0432534343
[email protected]
UFFICIO PROVINCIALE
EPACA UDINE
ViaDanieleMoro,16-0432.59591
[email protected]
GEMONA DEL FRIULI
ViaOsoppo,245-0432.981282
[email protected]
PONTEBBA
PiazzadelPopolo,19-0428.90279
[email protected]
www.epaca.it
udine 22
DA CARLINO A UDINE GLI APPUNTAMENTI di Valentina Urbani
AUTUNNALI CON I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA
I mercati di Campagna Amica sempre al centro dell’attenzione
Con
l’arrivo
dell’autunno le
vie e le piazze dei centri
storici si rianimano
grazie alle manifestazioni
di
valorizzazione
del territorio
e dei prodotti
tipici di questa
stagione,
con
in
prima
linea
i
gazebo
gialli
del
mercato
di
Campagna
Amica.
A Carlino l’appuntamento con la fiera dei prodotti tipici
quest’anno è stato arricchito. Nella mattinata di sabato
19 settembre sono scesi in piazza gli alunni della scuola
secondaria di Carlino per partecipare al laboratorio didattico dal titolo “Siamo quello che mangiamo” organizzato
dalla federazione Coldiretti di Udine. Inserito nel più ampio
contesto del progetto “educazione alla Campagna Amica”,
nell’insegnamento di sane abitudini alimentari, soprattutto alle giovani generazioni, l’obiettivo del laboratorio, che
ha riscosso molto interesse da parte degli studenti, era
proprio quello di creare futuri consumatori consapevoli
insegnando la corretta lettura delle etichette dei prodotti.
Alla presenza del presidente di Sezione di Carlino-Marano Giuliano Todesco, del consigliere delegato di Carlino
Claudio Battaglia e del sindaco di Carlino Diego Navarria,
i ragazzi si sono così cimentati nel confronto di varie tipologie di prodotto, cogliendo in particolare le differenze
tra etichette di prodotti agricoli e industriali, andando ad
individuare la scelta più sana ed imparando quindi a prediligere prodotti locali, a km 0, stagionali con l’esortazio-
ne ad incontrare le realtà agricole del territorio friulano.
Domenica 20 settembre è stata invece la volta del mercato di Campagna Amica a Carlino. Durante l’arco della giornata i visitatori hanno potuto apprezzare alcune
produzioni tipiche del territorio friulano, dalle mele delle
valli del Natisone, alle pere di Bertiolo, fino ai vari gusti
di miele prodotti tra le colline e le montagne friulane.
Durante la mattinata anche la presenza delle telecamere di TeleFriuli, con la diretta della trasmissione il Campanile della domenica, ha contribuito a dare visibilità
alle aziende e al progetto della filiera agricola italiana.
Altro appuntamento, che dopo il successo dell’anno passato, ha visto presenti nuovamente le aziende di Campagna
Amica, è stata la Festa delle Castagne, svoltasi domenica
11 ottobre in Via Cussignacco, a Udine. Un’opportunità che
ha permesso alle aziende di incontrare e conoscere nuovi
consumatori o semplicemente di consolidare il rapporto
con la propria clientela che già ogni lunedì mattina e giovedì pomeriggio è solita rivolgersi al mercato settimanale
di Campagna Amica, organizzato in piazza XX settembre.
I visitatori sono così stati invitati a gustare con gli occhi,
ma anche con il
Le aziende agricole presenti ai mercati:
palato, i formaggi prodotti alle
Az. Agr. Dreosti Corrado
porte di Udine,
Soc. Agr. Là di Cjastelan
le mele autocAz. Agr. Gattesco Daniele
tone delle valli
del Natisone e di
Az. Agr. Cester Natalino
Pocenia, il mieAz. Agr. Pozzar Adriano e Mauro s.s.
le del cividalese
Az. Agr. Durì Riccardo
fino alle confetture e ai trasforAz. Agr. Valnatisone di Pierigh Mauro
mati
vegetali
Soc. Agr. Cisorio s.s.
di Mortegliano.
ANCHE LE AZIENDE DI COLDIRETTI
A GEMONA FORMAGGI E DINTORNI
Festeggiata la Giornata del Ringraziamento
di Vanessa Orlando
Domenica 18 ottobre a Gemona
del Friuli un Mercato di Campagna
Amica all’insegna del bel tempo
durante la manifestazione ‘Gemona Formaggio….e dintorni’ che è
stata anticipata di tre settimane
per scongiurare il rischio pioggia.
Le vie del centro storico di Gemona
sono così diventate una soleggiata
vetrina delle specialità enogastronomiche di eccellenza del territorio locale e di altre regioni italiane
e dei prodotti a kilometro zero nel
contesto della kermesse dedicata ai formaggi e dove da anni la
Coldiretti Udine organizza la Festa
del Ringraziamento, alla quale erano presenti il presidente
provinciale Coldiretti Gino Vendrame, la presidente di zona
Coldiretti Annamaria Foschiatti, il presidente del consiglio regionale Franco Iacop e il sindaco di Gemona Paolo Urbani.
I produttori di Campagna Amica hanno riempito via XX Settembre, nell’area sottostante la loggia del Municipio, con i
gazebo gialli e le bandiere di Campagna Amica, accogliendo
i visitatori in un mercato vetrina delle produzioni agricole del
territorio:
mieli, frutta
e
ortaggi,
confetture, mele e
succhi
di
mela, farine di mais, formaggi,
salumi e anche lumache e oli
essenziali, tutti di produzione
locale, made in Fvg. Le aziende presenti in vendita diretta
sono state Melamangio di Gianni Nata di Sedegliano, Natura Essenziale di Moira Totis di
Martignacco, Che Lumaca di
Consuelo Bravin di Buja, Gattesco Daniele di Mortegliano, Apicoltura Clemente Alessandro di
Duino-Aurisina, Cester Natalino
di Bertiolo, Andreazza Roberto
di Budoia, Carpenedo Gianni di
Maniago, La Quercia di Paravano Silvia di Mortegliano, Lis Rosis di Felchero Andrea di Medea.
23 udine
“FIESTE DE BLAVE”
A GRIONS
PROCLAMATI I VINCITORI
Sono stati proclamati i vincitori della 17^ edizione de “Fieste de blave”
di Grions del Torre organizzata in collaborazione con la Coldiretti di Udine con il patrocinio della Provincia
di Udine e del Comune di Povoletto.
Quest’anno sono stati 140 gli espositori provenienti da tutta la regione che
sono stati giudicati da una giuria composta da Lorenzo Onesti, Ezio Stefanutti e Bruno Nadalutti. A portare il saluto delle istituzioni c’erano l’assessore regionale all’agricoltura, Cristiano Shaurli, il presidente della
Provincia di Udine, Pietro Fontanini, il sindaco di Povoletto, Andrea Romito con gli assessori Macor e Bernardinis, il direttore del CrediFriuli Paolo Dallagnese.
Al primo posto tra le aziende agricole quella di Matilde
Poiana di Ziracco; in seconda posizione Agostino Listuzzi
di Pavia di Udine e in terza Elia Del Giudice di Basiliano.
Nella sezione mais speciale primo assoluto è risultato Beniamino Ferrari di Tricesimo, seguito da Vittorino Mauro di Campoformido e Agostino Dri di Bicinicco.
Il migliore della qualità mais bianco è stato Dino Buttazzoni di Pavia di Udine. Al secondo posto Paolo Meroi di Buttrio e al terzo Federico Guion di Premariacco.
Nella sezione amatori ancora Ziracco sugli scudi. È
stato Dario Giaiotti a calamitare i voti della giuria di
esperti. In seconda posizione la sua compaesana Anna
Giaiotti e in terza Tullio Marnicco di Pavia di Udine.
SICUREZZA SUL LAVORO
E FORMAZIONE OBBLIGATORIA
Al via le iscrizioni dei corsi organizzati dalla Coldiretti
Coldiretti è in fase di organizzazione dei corsi per la
formazione obbligatoria nell’ambito della sicurezza sul
lavoro così come riportato nella tabella.
Chi intende iscriversi, può contattare:
Elena Zorzettig
0432 595812 - [email protected]
CORSO
durata
pordenone 24
SUL TERRITORIO CON LE IMPRESE
PER DARE FORZA AI PROGETTI
Importante conoscere ed affrontare le problematiche locali
Cesare Bertoia
Presidente Coldiretti Pordenone
. Abbiamo appena concluso l’esperienza di Expo. Gli ultimi mesi
del 2015 gli stiamo dedicando con
particolare attenzione al territorio.
Gli incontri di zona, con la presenza del nuovo direttore, rappresentano un’opportunità.
Conoscere e affrontare le problematiche locali diventa
strategico. L’obiettivo è quello di programmare un’attività che dia risposte alle imprese.
Con la pubblicazione del Psr, in attesa dei regolamenti,
seguiranno anche gli incontri informativi della Regione.
Non da meno sono le analisi sulla situazione dei vari comparti. La zootecnia sta soffrendo in maniera pesante. Dal
latte agli avicoli, dai mercati dei conigli a quello dei suini i
dati continuano ad essere preoccupanti. Questo provoca
effetti negativi e scompensi in tutta la filiera agricola e
non solo. Ma le azioni messe in atto dalla nostra organizzazione sono numerose. L’auspicio è che gli effetti positivi di tanto lavoro arrivino presto alle imprese.
In questi mesi sono state fatte importanti riunioni sul
territorio insieme al commissario del Consorzio Cellina
Meduna per un confronto con i soci sui punti di criticità
della rete irrigua, dovuti alla stagione di grande siccità,
che abbiamo superato grazie all’impegno di tutto il personale del consorzio di bonifica. Nei prossimi mesi saremo chiamati al rinnovo del Consorzio Cellina Meduna.
Un percorso che dovremo affrontare con grande determinazione ma anche con serenità e soprattutto tralasciando le vicende del passato. La priorità è dare governabilità ad un ente al servizio del nostro territorio che
rappresenta sviluppo e innovazione per le imprese e manutenzione e salvaguardia dell’ambiente.
Lo faremo coinvolgendo la base, parlando di progetti e
programmi. Lo scopo è quello di raccogliere idee e proposte da consegnare al nuovo consiglio di amministrazione.
Con la massima collaborazione ed un adeguato coinvolgimento, dobbiamo lavorare con uno spirito di squadra
che ci dia la forza che la nostra associazione ha dimostrato anche nei momenti più difficili.
Le grandi manifestazioni come Expo e il Brennero sono
due esempi di quanto possiamo fare. I risultati ottenuti,
sono il frutto di progetti concreti e seri e la dimostrazione
che dobbiamo continuare su questa strada.
FESTEGGIATO IL SECONDO ANNO
AL MERCATO DI SAN VITO
L’evento organizzato dai produttori di Campagna Amica
Secondo compleanno per il mercato
coperto di Campagna Amica a San
Vito al Tagliamento. I produttori agricoli che fanno parte dell’associazione
hanno voluto festeggiare insieme ai
clienti.
Tra gli altri è intervenuto il direttore
di Coldiretti Antonio Bertolla che dopo
aver rivolto gli auguri, ha ringraziato
per l’impegno ed ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti.
“Questo –ha affermato- è un esempio concreto della rete di Campagna
Amica. Promuovere e valorizzare le
produzioni agricole tipiche legate al
nostro territorio –ha aggiunto- è un
obbiettivo che ci siamo posti da anni
con il progetto per una filiera tutta
agricola e tutta italiana.
Coldiretti – ha concluso – continuerà
a difendere l’ agricoltura tramite l’alleanza con i consumatori. I mercati di
Campagna Amica, anche con il loro
ruolo di portatori di una nuova mentalità di attenzione al cibo , potranno
Nelle foto i produttori agricoli con i clienti e al centro il direttore Antonio Bertolla
ancora distinguersi ad una condizione: mantenendo le promesse fatte
ai consumatori e conservando così la
loro fiducia”.
Per l’intera mattinata i produttori
agricoli hanno proposto degustazioni
di formaggi, salumi, conserve e altri
prodotti tipici abbinati ai vini locali.
Non è mancata la torta con le candeline molto apprezzata dai clienti.
25 pordenone
RURALITÀ DEGLI IMMOBILI
ATTENZIONE AI REQUISITI
Tutte le informazioni negli uffici della Coldiretti
Il decreto
Nel 2011 è stato pubblicato il decreto
26 luglio 2012 del Ministro dell’economia e delle finanze (in G.U. n. 185
del 9 agosto 2012) con il quale sono
state definite le modalità per l’inserimento negli atti catastali della sussistenza del requisito di ruralità degli
immobili.
La dichiarazione di sussitenza
Pertanto, da quell’anno, la ruralità
dei fabbricati, ad esclusione di quelli
strumentali già iscritti nella categoria
D10, è annotata nei citati atti catastali nel seguente modo: “Dichiarata
sussistenza dei requisiti di ruralità
con domanda ......... del ..........“.
Perdita della ruralità
Per le unità immobiliari, quali fabbricati rurali, sia adibiti a civile abitazione che strumentali, che perdono il requisito della ruralità e che non hanno
subito modifiche tali da comportare
un diverso classamento e rendita, è
necessario presentare apposita ri-
chiesta di aggiornamento al competente Ufficio dell’Agenzia del Territorio (ora Agenzia delle Entrate), entro
il termine di 30 giorni da quello in cui
il fabbricato ha perso tali requisiti.
Negli atti del catasto, in corrispondenza della UIU interessata, verrà
apposta la seguente annotazione:
Cancellazione, a seguito di richiesta
prot. n ... dell’annotazione relativa
ai requisiti di ruralità apposta in data
.............
Qualora tali termini non vengano
rispettati sarà comminata una sanzione.
Verifica Agenzia delle Entrate
Gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate
provvedono alle opportune verifiche
delle domande di ruralità, delle relative autocertificazioni e delle richieste
(perdita o acquisizione della ruralità)
nonché all’accertamento del classamento e dei requisiti stessi di ruralità
a seguito delle dichiarazioni presentate con la procedura DOCFA.
Le precisazioni
Riassumendo, relativamente alle richieste di ruralità è stato chiarito con
l’Agenzia Entrate, ex Agenzia Territorio, quanto segue: qualora i requisiti
necessari per il mantenimento della
ruralità vengano a mancare per decesso oppure per cessazione dell’attività agricola dell’utilizzatore, è necessario presentare la richiesta di
cancellazione di annotazione ruralità
entro 30 giorni dal decesso o dalla
cessazione.
La successione
In caso di successione, qualora uno
degli eredi abbia comunque i requisiti per il proseguo della ruralità il termine per la richiesta della continuità
dell’annotazione è lo stesso, ovvero 30
giorni dalla morte dell’ex intestatario.
Informazioni
Gli uffici della Coldiretti sono a completa disposizione per tutte le informazioni del caso e per la predisposizione delle pratiche.
A PORDENONELEGGE
DUE EVENTI TARGATI COLDIRETTI
Un appuntamento al mercato di Campagna Amica
Due sono stati gli eventi targati Coldiretti per l’edizione
2015 di Pordenonelegge. La festa del libro con gli autori
già da anni vede Coldiretti impegnata a sostenere questa
importante manifestazione che non ha solamente un valore culturale, ma anche quella di valorizzare e promuovere il territorio.
Il tempo migliore della nostra vita è il titolo del romanzo di Antonio Scurati, che è stato presentato assieme a
Emanuele Trevi.
Il libro racconta la storia di Leone Ginzburg e di altri forti
personaggi di grande rilievo, illustri per destino e per vocazione, accanto alla storia delle persone comuni, delle
memorie personali e della sparsa inadeguatezza dei documenti e dei “reperti” dell’esistenza.
Il secondo appuntamento si è invece svolto nello spazio antistante del mercato coperto di Campagna Amica
a POrdenone dove è stato presentato Il quaderno delle
terre di Pordenone. Storie di luoghi e di cibo.
Un incontro con Stefania Savocco e Elisabetta Michielin.
Il volume è una narrazione collettiva che lega i diversi
cibi a Pordenone, alla sua microstoria, ai suoi luoghi fisici
e culturali, con particolare attenzione a quelli meno noti
e conosciuti. Simpatico al termine il buffet di Campagna
Amica, organizzato e offerto dalle aziende Luca Del Zotto, Silvio Martini e dalla cooperativa Pn produttori.
Nelle foto sopra parte del pubblico durante gli eventi
pordenone 26
FORMAZIONE OBBLIGATORIA
PATENTINO PRODOTTI FITOSANITARI
Novità, obblighi e regole su chi può utilizzarli
dove acquistarli e come impiegarli
• Il patentino è obbligatorio sia per l’acquisto
che per l’utilizzo dei fitofarmaci;
• Il patentino è obbligatorio per tutti gli utilizzatori professionali indipendentemente dalla
classe tossicologica dei prodotti;
• Il patentino viene rilasciato dalla Provincia
previa frequenza di un corso di 20 ore ed il superamento di un esame;
• Il patentino è valido per 5 anni ed è rinnovabile attraverso corsi di aggiornamento validati
della durata di 12 ore
• Anche i periti agrari e laureati in scienze agrarie ed equipollenti;
dovranno partecipare agli aggiornamenti;
• Il patentino viene richiesto in caso dI controllo dai tecnici Asl, Nas, Ispettori Forestali e dai
controllori Agea;
• Tutti i trattamenti vanno registrati, entro 30
giorni e comunque entro la data di raccolta,
sul registro dei trattamenti;
AT T E N Z I O N E
I patentini non rinnovati
entro la scadenza
vanno rifatti ex novo
con corso ed esame
Il programma dei corsi
per il rilascio dei nuovi patentini
o di quelli scaduti e non rinnovati
sarà comunicato a breve termine
CALENDARIO CORSI
RINNOVO PATENTINO
Casarsa della Delizia
Cantina La Delizia
• Lunedì 26 ottobre ore 20.00
• Martedì 27 ottobre ore 20.00
• Mercoledì 28 ottobre ore 20.00
• Giovedì 29 ottobre ore 20.00
Spilimbergo
Casa dello Studente
• Lunedì 02 novembre ore 20.00
• Martedì 03 novembre ore 20.00
• Mercoledì 04 novembre ore 20.00
• Giovedì 05 novembre ore 20.00
Pordenone
Sede Coldiretti Provinciale
• Lunedì 09 novembre ore 20.00
• Martedì 10 novembre ore 20.00
• Mercoledì 11 novembre ore 20.00
• Giovedì 12 novembre ore 20.00
San Quirino (località San Foca)
Centro civico (ex scuole elementari)
• Lunedì 16 novembre ore 20.00
• Martedì 17 novembre ore 20.00
• Mercoledì 18 novembre ore 20.00
• Giovedì 19 novembre ore 20.00
Informazioni e iscrizioni al corso in tutti gli uffici zona
o contattando
il tecnico Enrico Puiatti allo 0434.239335
27 pordenone
FORMAZIONE OBBLIGATORIA
PER LA SICUREZZA ALIMENTARE
Responsabili
dell’autocontrollo
Addetti
del settore alimentare
A chi è rivolto:
Titolari, legali rappresentanti e/o delegati responsabili haccp che operano in imprese della
“somministrazione, produzione e trasformazione complessa” ovvero: agriturismi o aziende
con produzione, trasformazione e somministrazione di alimenti e bevande, ecc.
A chi è rivolto
Addetti di imprese registrate e/o riconosciute che operano una manipolazione a rischio
(lavorazione carne, trasformazione casearia,
preparazione di conserve alimentari, produzione in conto proprio di succo/sidro, cantine, agriturismi ecc..)
Durata:
8 ore
Durata:
3 ore
Scadenza:
ogni 5 anni
Scadenza:
ogni 2 anni
Argomenti del corso
• Rischi e pericoli alimentari (chimici, fisici, microbiologici) e loro prevenzione
• Conservazione degli alimenti lungo la filiera
alimentare
• Metodi di autocontrollo e principi del sistema
HACCP
• Obblighi e responsabilità dell’operatore del
settore alimentare
• Le principali parti costitutive di un piano di autocontrollo
• Identificazione dei punti critici e loro monitoraggio, misure correttive e verifiche
• Prerequisiti, GMP, HACCP, documentazione
• Esempi applicativi, individuazione e controllo
dei rischi nelle principali fasi di processo della
specifica impresa del settore alimentare.
Argomenti del corso
• Nozioni di igiene degli alimenti
• Nozioni sulle principali malattie trasmissibili
con alimenti
• Nozioni sull’igiene della persona
Informazioni
e iscrizioni al corso
in tutti gli uffici zona
o contattando
il tecnico Ottaviano Marson
allo 0434.239323
Il mancato adempimento degli obblighi di formazione
è sanzionato ai sensi del decreto legislativo
6 novembre 2007, n. 193
l’intervento
gorizia 28
di Antonio Bressan - presidente Coldiretti Gorizia
EXPO HA RIPORTATO L’AGRICOLTURA
AL CENTRO DEL DIBATTITO DEL PAESE
Di grande importanza la cancellazione dell’Imu e dell’Irap
Il 2015 è un anno di straordinaria
importanza per l’agricoltura e non
soltanto per Expo che ha riportato
il tema della produzione alimentare al centro del dibattito nel nostro
Paese, ma anche e soprattutto per
le conquiste che Coldiretti è stata
capace di cogliere. Siamo reduci
dalla grande, partecipata ed entusiasmante giornata dell’agricoltura, che è coincisa con
la nostra assemblea nazionale, che ci ha visto portare a
casa due importanti risultati per le nostre imprese, che
valgono diverse migliaia di euro: la cancellazione dell’Imu sui terreni agricoli e l’abolizione dell’Irap per le imprese agricole. Due imposte che in questi anni di crisi
hanno gravato in modo pesante sui nostri bilanci. Una
conquista che vale oltre un miliardo di euro per il sistema
Italia. Un annuncio, seguito in questi giorni dai disposti
della finanziaria 2016, fatto dal presidente del Consiglio
Matteo Renzi, davanti ad una assemblea di oltre 15.000
soci che hanno letteralmente invaso per l’occasione
Expo. Un risultato, questo – come ha sottolineato il nostro presidente nazionale Moncalvo – che non nasce per
caso, ma che è il risultato di quanto andiamo sempre affermando, ovvero la serietà e la credibilità che Coldiretti
è stata capace di costruire, diventando una forza di rappresentanza con una grande reputazione, non soltanto
una forza di rappresentanza di una categoria, ma anche
una forza sociale. Una organizzazione che, attraverso le
grandi battaglie cominciate nel 2000, con la grande crisi
prodotta dalla mucca pazza, è stata capace di avviare un
forte percorso di cambiamento e di rigenerazione di un
comparto che fino a quel momento era vissuto dal sistema paese come minoritario e residuale. Questa estate
ci regala anche un altro grande risultato con la chiusura
della questione della introduzione degli Ogm che ci ha
sempre visti contrari. Anche in questo caso la nostra capacità di trovare alleanze nella società, ma soprattutto di
essere capaci di proporre un modello alternativo di sviluppo con il progetto di Campagna Amica e della Filiera
agricola tutta italiana, ha reso possibile la riaffermazione
di un modello di agricoltura sostenibile, sana ed italiana.
Rimane ancora purtroppo quella che definirei la vergogna
del Brennero. Siamo tornati con le nostre bandiere e con
i nostri soci a presidiare questo valico e a smascherare il
grande imbroglio del falso made in Italy, che vale per le
nostre imprese, in particolare zootecniche, diverse decine di miliardi di euro. Non possiamo accettare un’Europa
che è incapace di decidere sui grandi problemi che affliggono il mondo, vedi l’immigrazione di migliaia di profughi
che fuggono dalla guerra, ma che è pronta a dirci che il
nostro formaggio lo dobbiamo fare con il latte in polvere.
Su questo tema saremmo ancora chiamati ad impegnarci,
come lo saremo anche sul caporalato, forme vergognose
di sfruttamento della manodopera in agricoltura in particolare nelle regioni del sud Italia. Abbiamo però anche
la speranza nel futuro e nei giovani che credono nel lavoro e che si impegnano in agricoltura. Oscar Green, che
quest’anno per l’occasione è stato celebrato a Milano,
è a ricordarci la speranza nel futuro, ma soprattutto la
capacità unica che ha il nostro mondo Coldiretti di saper coniugare con sapienza ed intelligenza l’innovazione e la tradizione in un binomio assolutamente vincente. Pertanto cari soci avanti perché il futuro è nostro.
NO AL FORMAGGIO SENZA LATTE
MOLTE FIRME RACCOLTE ANCHE A GRADO
Presidio estivo di Coldiretti Gorizia sulla spiaggia
Molti turisti della località balneare di Grado hanno potuto sottoscrivere nel corso della stagione estiva la raccolta di firma no al formaggio senza latte. All’ingresso
della spiaggia un presidio di agricoltori ha avuto modo,
grazie alla collaborazione della GIT, la società che si
di Paolo Cappelli
occupa della gestione dell’impianto balneare, di distribuire materiale informativo sul tentativo che l’UE sta
facendo di imporre all’Italia la possibilità di produrre formaggio con latte in polvere ed altri succedanei.
Da parte della maggioranza dei turisti, compresi molti
stranieri, il sostegno, accompagnato con la firma, alla
petizione, tutti nella
consapevolezza dell’importanza della tutela del made in Italy, della qualità e della
qualità e della distintività della filiera lattiero-casearia.
Soddisfazione per l’iniziativa, che viene attualmente ripetuta ai mercati di Campagna Amica ed in occasione di
tutti gli eventi che vedono Coldiretti presente sul territorio, è stata espressa dal presidente della Federazione di
Gorizia Antonio Bressan e dal direttore Ivo Bozzatto. “Il
riscontro da parte dei turisti, e più in generale da parte della popolazione, è il segno chiaro e inequivocabile - hanno detto presidente e direttore - della grande
reputazione che Coldiretti è stata capace di costruirsi
sul tema della sicurezza alimentare e della difesa delle produzioni nazionali. La riconoscibilità di Coldiretti su
queste tematiche dimostra come la nostra organizzazione sia capace di interpretare i bisogni della società”.
29 gorizia
MEDEA, LIS ROSIS RIAPRE
IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA
Dopo una pausa estiva, riapre il punto vendita dell’azienda
agricola Lis Rosis di Andrea Felchero e Donatella Spollero.
L’azienda Lis Rosis è anche agriturismo e fattoria didattica
ed è una delle prime aziende che ha aderito al circuito di
Campagna Amica della provincia di Gorizia. Lis Rosis rappresenta un interessante modello di interpretazione della
multifunzionalità in agricoltura. In una decina di anni è
stata capace di reinventarsi trasformandosi da classica
azienda cerealicola-zootecnica ad azienda protagonista
della filiera, attraverso i suoi prodotti di eccellenza rappresentati dai salumi e dagli asparagi tutti di propria produzione. All’inaugurazione del rinnovato punto presenti il
sindaco di Medea Igor Godeas. l’ex sindaco Alberto Bergamin, l’agronomo Claudio Fabbro. Il sindaco Godeas ha sottolineato l’importanza che ha l’agricoltura per il territorio
di Medea ed in particolare realtà come quelle di Felchero
che riescono ad essere attrattive anche a livello turistico.
Dello stesso tenore l’intervento di Bergamin che ha voluto ricordare il percorso che la famiglia Felchero ha
intrapreso da una decina di anni, faticoso e difficile, ma che sta dando ragione alle scelta imprenditoriali. Nel punto di Campagna Amica di Felchero sarà possibile acquistare non soltanto i prodotti dell’azienda, ma
una numerosa gamma di altri prodotti provenienti da
diversi punti di Campagna Amica di Gorizia e Trieste.
di Paolo Cappelli
I MERCATI
I MERCATI
di CAMPAGNA
AMICA
CAMPAGNA
AMICA
ininDI
provincia
di UDINE
li trovi
provincia di GORIZIA li trovi
I MERCATI
I MERCATI
Gorizia AMICA
di CAMPAGNA
CAMPAGNA
AMICA
ininDI
provincia
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UDINE
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provincia di GORIZIA li trovi
via Garibaldi
lunedì e giovedì 8.00 -13.00
Gradisca d’Isonzo
via Regina Elena
8.00 - 13.00
I MERCATI martedì
DI CAMPAGNA
AMICA
piazza Unità d’Italia
IN PROVINCIA
DI
GORIZIA
venerdì 8.00 -13.00
Monfalcone
Gorizia
piazza Falcone e Borsellino - mercoledì 8.00 -13.00
via Garibaldi
Mossa
lunedì e giovedì
8.00 -13.00
piazza del Municipio - mercoledì 9.00 -13.00
Gradisca d’Isonzo
via Regina Elena
martedì 8.00 - 13.00
piazza Unità d’Italia
venerdì 8.00 -13.00
Monfalcone
piazza Falcone e Borsellino - mercoledì 8.00 -13.00
Mossa
piazza del Municipio - mercoledì 9.00 -13.00
Info CAMPAGNA AMICA:
sede provinciale 0481 581811
[email protected]
www.campagnamica.it
Parrocchia di San Rocco
Centro per le Tradizioni popolari di
Borgo San Rocco
65^ Giornata del Ringraziamento Provinciale
Comune di Gorizia
La Federazione Provinciale Coldiretti di Gorizia
Le rivolge cortese invito a partecipare alla tradizionale celebrazione eucaristica
Info CAMPAGNA AMICA:
sede provinciale
domenica 15 novembre
2015 alle ore0481
10.30581811
Parrocchia
di San Rocco - Gorizia
[email protected]
www.campagnamica.it
Presiederà la Santa Messa
l’Arcivescovo Metropolita di Gorizia S. E. Monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli
Seguirà benedizione dei mezzi agricoli, saluto delle autorità
e momento conviviale con prodotto del territorio a KM0
Antonio Bressan
presidente Coldiretti Gorizia
Sorella terra protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei
beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla … Dimentichiamo che noi stessi siamo terra. Il nostro stesso corpo è costituito
dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.
PER INFORMAZIONI SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: Paolo Cappelli - cel. 366 3012151
trieste 30
l’intervento
di Alessandro Muzina - presidente Coldiretti Trieste
LA GRANDE EREDITÀ DI EXPO È LA CONSAPEVOLEZZA
DI UN GRANDE PAESE E DI UNA GRANDE AGRICOLTURA
Cosa abbiamo messo nella valigia
partendo da Expo? Innanzitutto il
nostro Paese ha centrato in pieno il
tema, il cibo, che non mi stancherò
mai di dire che non è una moda,
e non ha padroni, ma produttori
agricoli. E nella storia del pianeta
questo tema ha sempre avuto – soprattutto in questo periodo storico
- una valenza universale, in un unica parola racchiude tradizione, etica, solidarietà, diritti,
trasparenza, valore economico, salvaguardia del territorio, cambiamenti climatici, biodiversità, speranza, dignità. Tutto ciò che ci sembrava lontano, da casa nostra,
si dimostra di giorno in giorno il problema trasversale.
La battaglia del formaggio con il latte in polvere: mentre
eravamo al Brennero, in Francia, le autostrade attorno
Parigi, erano bloccate dai trattori. A Bruxelles migliaia
di agricoltori manifestavano. In Slovenia è stato proclamato uno sciopero nazionale. La Russia ha detto no
agli Ogm, mentre in Romania li offrono gratis. A Berlino
300mila persone dicono no agli Ogm. Poi la storia del
Terrano. Mentre Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino fanno squadra sul Pinot Grigio. Quanto vale essere
propositivi, con idee, fatti come l’etichettatura, l’origine
dei prodotti agricoli, la salvaguardia del vero made in
Italy, la trasparenza , la legalità, il caporalato, il prezzo minimo di produzione, il taglio dell’Imu, dell’Irpef, il
mantenimento dell’Iva, del gasolio agevolato, il registro
unico dei controlli, la compensazione dell’Iva su latte
e carne? C’è un’enorme differenza tra essere consape-
voli di quanto valgono effettivamente i nostri prodotti,
tanto da essere copiati e imitati, leader nel mondo per
qualità, o cercare di inventare o clonare per andare sul
mercato. Ma anche in questo qualcosa sta cambiando.
Nella saturazione di offerta, alcuni grandi gruppi distributivi stanno omologando i prodotti sotto proprio
marchio, al fine di tagliare spese pubblicitarie e portare i prezzi al minimo. Noi abbiamo creato una nuova
sensibilità verso il cibo, che va coltivata costantemente, con le nostre battaglie, con il dialogo ai consumatori, nelle scuole, nella società civile, aprendo le porte
delle nostre aziende, riportando i prodotti agricoli nelle piazze. Siamo stati gli unici a farlo anche ad Expo.
Questo atteggiamento propositivo, anche di sfida , di gruppo,
non di parte, aperto a collaborazioni, con gruppi distributivi,
progetti di filiera crea un nuovo tipo di paniere, di offerta.
Un passaggio che va colto superando campanilismi e diffidenze, tra persone che amano il lavoro agricolo e che con
emozione presentano i propri prodotti. Una alleanza che da
forza a tutto il comparto delle campagne italiane ricche di
prodotti di nicchia che non possono e non devono scendere a patti con i sottocosti, perché all’interno del prezzo c’è
la legalità, l’orgoglio delle persone, la fatica del produrre..
Il futuro di un territorio, e anche quello del sistema
Paese, devono andare di pari passo in una logica di
pari doveri e diritti nel sistema Europa, e anche oltre.
Scelte scellerate provocano asti, divisioni che poco hanno a che vedere con la memoria storica. Non ci sono
altre strade da percorrere. A chi crede ancora di correre da solo gli auguro buona fortuna anche se è evidente che è una scelta un po’ azzardata di questi tempi.
TRIESTE: OLTRE 1000 FIRME RACCOLTE
PER LA TUTELA DEL FORMAGGIO MADE IN ITALYdi Paolo Cappelli
Trieste: in poco più di due giorni sono
state raccolte oltre 1000 firme a sostegno della iniziativa di Coldiretti a
favore del formaggio made in Italy.
La raccolta di firme è stata effettuata
in occasione della terza edizione della manifestazione Trieste Next, il Salone Europeo della Ricerca Scientifica
che si è svolto dal 25 al 27 settembre.
Promosso dal Comune e dall’Università di Trieste e da VeneziePost/Post
Editori in collaborazione con tutti gli
enti di ricerca e di alta formazione
del territorio, Next è un progetto che
si pone come obiettivo la diffusione
della conoscenza di un’eccellenza,
quella del territorio triestino caratterizzato dal successo nell’ambito
della ricerca scientifica, puntando a
favorire il dibattito sui temi chiave
dello ricerca e dello sviluppo. Coldiretti, partner di questo importante
evento, è stata presente con un proprio presidio in piazza Unità d’Italia,
sede principale della manifestazione.
Nel corso delle due giornate i cittadi-
ni ed i visitatori hanno potuto degustare i prodotti agricoli offerti dalle
aziende del territorio triestino e nel
contempo hanno potuto sottoscrivere la petizione di Coldiretti contro la
produzione di formaggi con il latte in
polvere. Viva soddisfazione è stata
espressa dal presidente di Coldiretti
Trieste Alessandro Muzina e dal direttore Ivo Bozzato, entrambi hanno
sottolineato come Trieste sia decisamente sensibile alle iniziative di Coldiretti ed al Progetto di Campagna
Amica che vede già diverse aziende presenti ai mercati di campagna
amica della città giuliana con grande
riscontro da parte della popolazione.
Muzina ha inoltre sottolineato come
Coldiretti Trieste collabora attivamente con le scuole e l’amministrazione comunale in diversi progetti di
educazione alimentare. “Siamo un
organizzazione – ha detto - con una
grande reputazione e la risposta che i
cittadini di Trieste ci hanno dato è un
segno di speranza per il nostro grande progetto di una agricoltura improntata alla tutela del made in Italy”.
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