L`aggiornamento delle conoscenze e delle

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L`aggiornamento delle conoscenze e delle
Direzione generale istruzione e cultura
Buone practiche
N°1:
Done
e
tecnica
Formazione
Commissione europea
Introduzione
L’aggiornamento delle conoscenze e delle competenze professionali è diventato indispensabile per fare fronte
alle nuove esigenze dell’economia e del mercato del lavoro. La formazione lungo tutto l’arco della vita è oggi
più che mai una necessità per ogni individuo. Il programma Leonardo Vinci, dal 1995 il principale strumento
comunitario al servizio della formazione professionale, fornisce risposte concrete a queste nuove necessità.
I risultati dei progetti sostenuti nel quadro di questo programma meritano una diffusione possibilmente ampia
presso gli operatori della formazione professionale, le parti sociali e le istanze decisionali a livello politico. In
seguito sarà necessario adattarli ad altri gruppi, svilupparli, utilizzarli in altri settori professionali ed introdurli
nei sistemi nazionali.
È a questo scopo che la direzione generale per l’istruzione e la cultura, che gestisce il programma Leonardo
Vinci, ha realizzato la serie di opuscoli «Leonardo da Vinci — Buone pratiche» contenenti informazioni sui
risultati del programma. Questi opuscoli sono concepiti per fare conoscere a un vasto pubblico alcuni esempi
di buone pratiche nel quadro del programma. I progetti qui presentati sono stati scelti sulla base dell’impatto e
dell’originalità dei loro risultati. Questa selezione rappresenta solo un piccolo campione di ciò che il
programma ha prodotto tra il 1995 ed il 1999. È con grande piacere che vi presento questo opuscolo
realizzato dalla direzione generale per l’Istruzione e la cultura, nella speranza che possa suscitare il vostro
interesse.
Viviane Reding
Membro della Commissione europea
responsabile per l’istruzione e la cultura
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Introduzione «Donne e tecnica»
L’accesso delle donne alle professioni tecniche è ancora molto ristretto. Nonostante l’uguaglianza tra gli
uomini e le donne in materia d’accesso alla formazione professionale sia sancita dai testi comunitari (1), è
inevitabile constatare che una carriera nei settori scientifici e tecnologici resta appannaggio maschile.
Questo divario dipende soprattutto dagli stereotipi che troppo spesso continuano a limitare le donne nella
scelta del tipo d’istruzione e di formazione. Alcuni pregiudizi sono saldamente ancorati in seno alla famiglia e
alla società ed emergono nel momento in cui le ragazze si apprestano a scegliere la loro formazione. I genitori
o gli insegnanti spesso le dissuadono dal seguire una formazione troppo tecnica, che le condurrebbe a
professioni tradizionalmente maschili in cui la presenza delle donne non è ancora completamente accettata.
Da parte loro, le donne non sempre hanno fiducia nella loro capacità di fare una scelta non convenzionale. La
formazione professionale riveste dunque un ruolo molto importante nella realizzazione delle pari opportunità,
che comincia in famiglia e continua a scuola, sia a livello degli studenti, sia dei formatori e degli orientatori.
Uno degli obiettivi del programma Leonardo da Vinci concerne la promozione delle pari opportunità tra gli
uomini e le donne. Nella prima fase del programma (1995-1999) molti progetti erano incentrati sulle pari
opportunità d’accesso alla formazione e alle professioni tradizionalmente maschili. La finalità di questi progetti
era di abbattere le barriere socioculturali che spesso sono alla base dei pregiudizi che determinano alcune
scelte professionali delle donne. I progetti riguardavano il ruolo dell’orientamento professionale nella scelta di
una carriera meno convenzionale, l’elaborazione di moduli di formazione tecnica specifici per le donne, la
sensibilizzazione dei formatori alle pari opportunità.
Questi progetti hanno dato in generale buoni risultati. In molti casi hanno contribuito a migliorare le prassi
della formazione professionale e a sensibilizzare gli operatori del settore sulla necessità di ricercare un
migliore equilibrio tra i sessi in sede di formazione e sul luogo di lavoro.
Quest’opuscolo presenta alcune delle buone prassi ed esperienze più significative emerse in questi progetti,
le quali meriterebbero di essere ulteriormente sviluppate e adattate alle esigenze di apprendimento
permanente in una società sempre più basata sulla conoscenza.
Per ulteriori informazioni sul programma Leonardo da Vinci e per consultare la versione elettronica di
quest’opuscolo:
http://europa.eu.int/comm/education/leonardo/leonardo2_fr/html
o rivolgersi a:
Commissione europea
DG Istruzione e cultura
Programma Leonardo da Vinci
Unità «Valorizzazione e diffusione dell’innovazione»
B7-04/67
B-1049 Bruxelles
Fax (32-2) 295 57 23
E-mail: [email protected]
(1)
Memorandum sull’apprendimento permanente; Strategia-quadro comunitaria per la parità tra donne e uomini (2001-2005). Il Consiglio
europeo di Stoccolma (marzo 2001) ha incluso nelle sue conclusioni la necessità di incoraggiare le donne ad intraprendere carriere scientifiche
e tecniche.
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ARTEMIS E DIANA
Le pari opportunità devono cominciare fin dall’orientamento professionale, nel momento in cui i
giovani, e in particolare le ragazze, fanno le loro scelte professionali.
Le ragazze sono ancora troppo spesso indirizzate verso professioni tradizionalmente femminili, che non
richiedono una formazione professionale specializzata e che, in alcuni paesi europei, rientrano nei settori
economici in declino. La finalità del promotore di questi due progetti Leonardo da Vinci, ovvero l’organismo
greco di formazione e orientamento professionale Iekep, era di promuovere le pari opportunità in termini di
carriera professionale stimolando le donne ad accedere ai settori in cui sono sottorappresentate, in particolare
i settori più tecnici. Quest’azione di «mainstreaming» si è svolta su due piani: a livello delle allieve e a livello
degli orientatori. Le giovani donne andavano incoraggiate a seguire i loro interessi professionali; i formatori
dovevano essere sensibilizzati al problema dei pregiudizi esistenti nell’ambito dell’orientamento professionale.
Artemis (1995) ha prodotto uno strumento d’orientamento professionale in versione elettronica che presenta
24 profili di donne che hanno intrapreso con successo professioni piuttosto insolite: meccanico, tecnico,
informatico, elettricista, responsabile di marketing o della produzione ecc. Questo materiale è accompagnato
da una guida specifica destinata agli orientatori. I risultati del progetto Artemis sono stati ulteriormente
sviluppati nel progetto DIANA (1997), che ha realizzato 2 moduli di formazione e di sensibilizzazione, in
inglese e greco, destinati alle ragazze della scuola secondaria (13-18 anni). I corsi sono di eccellente qualità e
si presentano di facile uso per l’utente. Sono completati da una formazione degli orientatori, volta a renderli
consapevoli della necessità di combattere taluni stereotipi nell’esercizio della loro professione, per realizzare
una reale uguaglianza tra uomini e donne. I moduli DIANA sono stati adottati dal sistema scolastico greco e,
regolarmente utilizzati, fanno parte del programma didattico nazionale. I risultati di Artemis sono stati
ulteriormente diffusi in un altro progetto Leonardo del 1999, Womancareer.
Per ulteriori informazioni sui progetti rivolgersi a:
Sig.ra Kassandra Teliopoulos
IEKEP-Institute of Training and Vocational Guidance
34a Averof Str.
GR-14232 Atene
E-mail: [email protected]
Tel. (30-1) 258 69 70/71
Fax (30-1) 258 69 72
http://www.iekep.gr
http://users.hol.gr/íiekep/artemis/en/index.htm
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CEEWIT
Una buona conoscenza delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione è oggi
fondamentale per l’inserimento professionale delle donne, in particolare per le donne che vivono
situazioni d’isolamento geografico.
Il progetto irlandese Ceewit si rivolge in particolare alle donne residenti in zone rurali, spesso isolate e dunque
svantaggiate sul piano dell’accesso alla formazione professionale e al mercato dell’occupazione. I rapidi
sviluppi del settore tecnologico rendono indispensabile una formazione continua e una buona conoscenza di
Internet. Internet è tuttavia ancora poco diffuso in talune regioni rurali, quelle più svantaggiate, e in particolare
tra le donne di queste regioni.
In risposta a tali esigenze, il progetto Ceewit ha messo a punto nel 1998 un eccellente strumento on line di
formazione a Internet, destinato in primo luogo alle donne delle zone rurali. Si tratta di uno strumento di
autoformazione all’utilizzo di Internet, di semplice comprensione e di facile uso. È adeguato alle esigenze
specifiche di questa categoria di donne, alla loro necessità di combinare vita familiare e vita professionale, e
tiene peraltro conto delle loro difficoltà a muoversi per seguire corsi di formazione. La metodologia Ceewit,
alla base del corso, si presenta molto interessante. Le allieve possono formarsi in modo autonomo,
avvalendosi dell’assistenza di un tutore a distanza. L’autoformazione si combina inoltre con il lavoro di gruppo
tra le partecipanti. Le allieve sono intensamente sollecitate ad interagire, a scambiare opinioni e a trovare
insieme soluzioni a problemi comuni. Il corso è costituito da 13 moduli lineari: ogni sessione è indipendente
dalle altre e può essere seguita in qualunque momento dalla formazione.
I corsi sono stati sperimentati, con buoni risultati, tra ottobre 1999 e dicembre 2000 nei 4 paesi partner del
progetto (Irlanda, Norvegia, Islanda, Slovacchia). La formazione è disponibile su Internet in lingua inglese.
Sono accessibili anche le versioni nelle tre altre 3 lingue del partenariato. Il partenariato ha recentemente
ottenuto da parte della Commissione europea l’autorizzazione a commercializzare i risultati del progetto.
Per ulteriori informazioni sul progetto rivolgersi a:
Sig.ra Mary Keane
Greenfield Coordinators Ldt
IRL-Newport County Mayo
Tel./Fax (353) 984 14 99
E-mail: [email protected]
http://www.ismennt.is/vefir/ceewit/ire/ceewitweb
http://www.ceewit.net
http://www.ismennt.is/vefir/ceewit/isl/kennari
http://www.ismennt.is/vefir/ceewit/isl/nemandi
http://www.tuke.sk/on-line/ceewit
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CUWAT
Un progetto inteso ad introdurre il concetto di pari opportunità tra uomini e donne nella struttura di
base dei programmi didattici di tipo scientifico.
I corsi di formazione professionale in materie tecniche e scientifiche sono in generale impostati su programmi
didattici che tradizionalmente non attirano le donne. Il promotore, l’associazione norvegese degli ingegneri, ha
elaborato questo progetto Leonardo da Vinci in primo luogo per mettere a fuoco le ragioni della scarsa
partecipazione delle donne ai corsi di formazione tecnologica e quindi offrire soluzioni.
Per allargare il campo d’azione delle donne nel mercato del lavoro ed agevolarne l’accesso a professioni
tradizionalmente maschili, il partenariato del progetto (Norvegia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi,
Danimarca, Grecia, Svezia) ha ritenuto fondamentale cambiare l’approccio pedagogico dei corsi di formazione
scientifica. Il programma didattico elaborato dal progetto CuWat si è ispirato alle esigenze reali del mondo
dell’industria e dell’ingegneria. Oggi c’è una forte domanda di profili scientifici che combinino competenze
tecniche con competenze generalmente poco sviluppate nei corsi di formazione: flessibilità, adattabilità,
fiducia in se stessi, capacità di relazioni sociali, facilità di comunicazione, creatività, conoscenze linguistiche,
apprendimento rapido in nuovi settori, attitudine a lavorare in gruppo, capacità di affrontare e risolvere
situazioni impreviste. È dimostrato che le donne hanno in generale una predisposizione a queste
metacompetenze che, ai fini di una buona carriera, sono importanti quanto le conoscenze tecniche.
L’introduzione di piani di studio scientifici che integrino queste competenze potrebbe richiamare un maggior
numero di donne.
L’approccio CuWat è stato proposto a molte università e ad istituti scientifici e tecnici nei paesi del
partenariato. I principi di base del programma didattico sono stati introdotti in alcuni corsi di formazione. La
facoltà d’ingegneria della città di Aarhus ha completamente riorganizzato i suoi corsi in base al programma
CuWat, per attirare un maggior numero di donne nei suoi corsi di formazione scientifici e per meglio
valorizzare le competenze potenziali delle donne. Il programma didattico ha avuto un’ampia diffusione ed è
stato presentato nel corso di molte conferenze scientifiche.
Per ulteriori informazioni sul progetto rivolgersi a:
Sig.ra Bjørnhild Stokvik
Guristuveien 14
N-0690 Oslo
Tel. (47) 91 68 46 01 o 91 23 08 86 04
E-mail: [email protected]
Sig.ra Mona Dahms
Associate Professor
Department of Communication Technology
Aarlborg University
Danimarca
Tel. (45) 96 35 86 77 o 96 35 80 80
Fax (45) 98 15 67 40
E-mail: [email protected]
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POTENZIARE L’OCCUPABILITÀ
DELLE DONNE GIOVANI E ADULTE
Un progetto di formazione di formatori elaborato a partire dalla presa di coscienza in ambito
scolastico dell’importanza dell’accesso delle donne alle professioni tecniche.
L’occupabilità delle giovani donne comincia a scuola. È nell’ambiente scolastico che le aspirazioni
professionali delle ragazze devono essere sostenute dai formatori. Tuttavia, accade spesso il contrario: le
famiglie e gli insegnanti sconsigliano le ragazze di seguire una carriera troppo tecnica.
Il progetto di ORFE, un organismo di formazione e d’orientamento francese, intendeva sensibilizzare il
personale degli istituti di formazione alla formazione tecnica delle donne, proponendo loro al contempo
percorsi di lavoro che prevedevano la collaborazione con le imprese, per facilitare l’inserimento professionale
delle donne.
Realizzato in collaborazione con diversi partner europei (Austria, Danimarca, Regno Unito, Paesi Bassi),
questo progetto Leonardo da Vinci ha elaborato nel 1995 un modulo di formazione trilingue (FR, EN, D),
destinato agli insegnanti e diviso in quattro parti:
— prendere coscienza della problematica «donne e tecnologia»;
— prendere coscienza del ruolo del formatore e della sua capacità di mutare la situazione;
— ampliare le competenze sociali dei formatori;
— collaborare con le imprese.
Il modulo comprende una serie di interessanti materiali pedagogici di comunicazione verbale e non verbale
(seminari d’espressione teatrale, video delle interviste effettuate presso le imprese sull’occupabilità delle
donne nelle professioni tecniche) da utilizzare in classe. Il progetto ha realizzato inoltre un CD-ROM sulla
problematica «donne e tecnologia» e un manuale contenente esempi di occupabilità delle donne in 12
imprese di tipo tecnico.
Il modulo ha incontrato ampia diffusione presso le istituzioni preposte alla formazione dei formatori. Nel corso
del progetto sono stati organizzati incontri con le imprese per sensibilizzarle sul tema in questione. A sei anni
dall’inizio del progetto, il modulo è ancora piuttosto diffuso e richiesto in Francia. Il ministero francese
dell’Istruzione sta riproducendo il CD-ROM in 400 copie per distribuirlo agli orientatori. Il progetto ha prodotto
un grande impatto, soprattutto a livello regionale, ma anche a livello europeo: i risultati del progetto hanno
costituito la base per il lancio di un’iniziativa NOW nel Regno Unito, nel quadro dei fondi strutturali.
Per ulteriori informazioni sul progetto rivolgersi a:
Francine Got
FETE (Femmes et Techniques)
2, rue Mozart
F-21000 Dijon
Tel. (33) 380 43 28 34
Fax (33) 380 45 29 73
E-Mail: [email protected]
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E-QUAL
Un progetto per agevolare l’accesso delle donne alle nuove professioni nel settore delle tecniche
ecologiche.
Il progetto E-Qual è stato elaborato dal centro tedesco di formazione in ecotecniche LIFE, in associazione con
il Regno Unito, i Paesi Bassi e la Danimarca. E-Qual parte dalla constatazione che a livello europeo il numero
di donne che partecipa ad azioni di formazione o che ha trovato un’occupazione in una professione tecnica è
ancora ampiamente insufficiente. Nell’ambito della formazione professionale, inoltre, è stata osservata una
notevole carenza di contenuti in materia di tutela ambientale. Per colmare queste lacune, E-Qual ha realizzato
4 sistemi modulari di formazione professionale iniziale destinati alle donne, in tedesco e in inglese, nei
seguenti settori:
— energia e ambiente
— energia solare
— sistemi fotovoltaici: introduzione
— sistemi fotovoltaici: applicazione
Il progetto E-Qual ha prodotto risultati importanti a livello dei paesi partner. Fino ad oggi, i moduli di
formazione sono stati seguiti da oltre 200 donne, in particolare grazie all’impiego di un linguaggio chiaro e
semplice, adeguato ai principianti. Nei Paesi Bassi, i moduli hanno esercitato un’influenza diretta sui
dispositivi e soprattutto sul contenuto della formazione professionale nel settore elettrotecnico. È attualmente
in corso di realizzazione la versione in lingua ceca dei moduli. Il progetto E-Qual ha peraltro costituito la base
di numerosi progetti Leonardo che hanno ulteriormente sviluppato le esperienze derivate dal progetto iniziale.
I moduli sono costantemente aggiornati e adattati dal promotore che, grazie all’esperienza Leonardo, ha
avviato proficue collaborazioni con molte scuole, istituti di formazione e reti che si occupano della promozione
delle donne nelle professioni non tradizionali e in particolare dell’integrazione delle questioni ambientali nella
formazione professionale.
Per ulteriori informazioni sul progetto rivolgersi a:
Sig.ra Maria Roos
LIFE e.V.
Dircksenstr. 47
D-10178 Berlino
Tel. (49-30) 30 87 98/21
Fax (49-30) 30 87 98/20
E-mail: [email protected]
http://www.life-online.de
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DONNE E INFORMATICA
Un’analisi che individua le differenze tra donne e uomini nell’accesso e nell’uso delle nuove
tecnologie. Un progetto inteso ad aiutare le donne a familiarizzarsi con la società dell’informazione e a
trovare una migliore collocazione in un mercato del lavoro in piena trasformazione tecnologica.
Molti studi sulle donne e l’informatica rivelano la scarsa presenza delle donne in questo settore professionale
e il divario esistente tra le tecnologie dell’informazione e il mondo delle donne. La popolazione adulta
femminile non dimostra grande interesse ad utilizzare il computer al di fuori del luogo di lavoro. In ambito
scolastico, l’introduzione di novità tecnologiche è accolta timidamente dalle ragazze.
Alla luce di tali constatazioni, il presente progetto Leonardo ha realizzato nel 1996 uno studio sulla posizione
delle donne nei confronti dell’innovazione tecnologica nei tre paesi di un partenariato che coinvolgeva Italia,
Francia e Regno Unito. I risultati dell’indagine sono stati peraltro presentati in un video realizzato in situazione
di formazione continua, che permette di valutare la percezione del problema della differenza tra uomini e
donne in relazione alle innovazioni tecnologiche. Si tratta di una serie di interviste filmate in corsi serali, in
autoformazione e in quartieri popolari, con i vari operatori della formazione professionale: formatori,
insegnanti, utenti. Tutti i risultati del progetto sono disponibili su Internet in inglese e italiano.
Talune osservazioni emerse nell’ambito di questo studio sono particolarmente sorprendenti. Gli ostacoli
all’accesso delle donne all’informatica sono ancora fortemente connessi con l’influenza esercitata dalla
società e dalla famiglia sulle scelte professionali delle donne. Le donne iniziano ad utilizzare il computer con
almeno un anno di ritardo rispetto agli uomini e, nella grande maggioranza dei casi, questo primo approccio
avviene nell’ambiente di lavoro o durante gli studi: la mancanza di tempo delle donne per un apprendimento
più ludico va a loro discapito. Spesso la mancanza di fiducia in se stesse rappresenta il primo ostacolo
all’utilizzo del computer. Le donne sono più caute nell’approccio rispetto ai loro colleghi uomini, ma lo studio
dimostra anche che, una volta superato il primo impatto, sono più metodiche e determinate
nell’apprendimento.
Il promotore del progetto, la società italiana Ticonuno, ha realizzato una vasta campagna di diffusione dei
risultati dell’indagine, soprattutto a livello italiano. I prodotti del progetto «Donne e informatica» sono stati
presentati nel corso di alcune conferenze sulle nuove tecnologie presso università italiane e sono utilizzati in
vari corsi d’informatica finanziati dal Fondo sociale europeo (FSE), ai quali Ticonuno partecipa in qualità di
formatore.
Per ulteriori informazioni sul progetto rivolgersi a:
Sig.ra Attilia Cozzaglio
Ticonuno srl
Via Tadino 24
I-20124 Milano
Tel. (39) 022 04 66 02
Fax (39) 022 04 74 17
E-mail: [email protected]
http://www.url.it/speciali/leonardo/index.htm
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JASS
Motivare le donne con formazione scientifica o tecnica a creare la propria impresa: un progetto di
analisi e sviluppo di strategie.
Il promotore ComEAST, un organismo creato a livello regionale nel quadro del programma Comett, che
agisce come punto di contatto tra il mondo dell’istruzione ed il mondo delle imprese, ha sviluppato nel 1997
questo progetto Leonardo Vinci sulla base di una necessità constatata inizialmente a livello regionale. Nei
nuovi Länder tedeschi molte donne possiedono un’eccellente formazione scientifica, ma molto spesso, non
hanno il coraggio di intraprendere una carriera indipendente e di creare la propria impresa. A titolo d’esempio,
nel 1998 nel Land Sassonia-Anhalt, solo il 22 % delle imprese è stato fondato da donne. Il progetto mirava a
comparare questa situazione con quella di altre regioni europee ed a sviluppare strumenti di formazione per le
donne decise ad intraprendere una carriera indipendente.
Il promotore del progetto ha condotto analisi ed indagini empiriche nei paesi partner (Germania, Belgio,
Spagna, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito) presso fondatrici di imprese, studentesse e donne partecipanti a
corsi di formazione specifici incentrati sulla creazione di imprese, al fine di comprendere quali erano le
necessità di formazione e gli atteggiamenti delle donne dotate di formazione scientifica e tecnica rispetto alla
creazione della propria impresa.
I risultati dell’analisi sono stati utilizzati come base per lo sviluppo di tre moduli di formazione basati sulle
necessità specifiche delle future imprenditrici. Il contenuto dei moduli riguarda la creazione di imprese, la
gestione e la strategia d’impresa nonché la formazione delle future imprenditrici. I moduli sono redatti in lingua
tedesca ed inglese e rivolti sia alle donne disoccupate che alle donne che rientrano sul mercato dopo un
periodo d’interruzione. Il progetto è stato sviluppato nel quadro del lavoro della rete WITEC (cfr. scheda
specifica).
I moduli JASS fanno attualmente parte del programma (con l’aiuto del fondo sociale europeo) a sostegno
della creazione di imprese del ministero del Lavoro del Land Sassonia-Anhalt, che era anche uno dei partner
del progetto. I moduli sono utilizzati in corsi di formazione professionale per donne, ma anche per uomini. I
risultati del progetto JASS saranno prossimamente oggetto di un seminario sulla formazione professionale
organizzato dai ministeri tedeschi dell’economia e della formazione.
Per ulteriori informazioni sul progetto:
Sig.ra Ute Wanzek
Gender-Institut Sachsen-Anhalt GbR
WITEC — Women in Science, Engineering and Technology
Ebendorfer Strasse 3
D-39108 Magdeburg
Tel. (49-391) 506 65 77/60
Fax (49-391).506 65 70
E-mail: [email protected]
http://www.uni-magdeburg.de/akaa/comeast/jass_ger.html
http://www.g-i-s-a.de
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WITEC: SCIENZA, INGEGNERIA E TECNOLOGIA
Un modulo di formazione destinato ad aumentare la capacità di impiego delle donne in settori
tradizionalmente maschili attualmente in piena espansione.
La rete europea «Women in Science, Engineering and Technology» — WITEC —, sorta nel 1988 con il
sostegno del programma europeo Comett, sviluppa da molti anni tutta una serie di varie attività per favorire la
capacità di impiego delle donne nei settori della scienza, dell’ingegneria industriale e della tecnologia. Questo
progetto Leonardo è stato concepito nel 1995 e realizzato dalla rete WITEC per offrire moduli di formazione
nel settore delle tecnologie dell’informazione adeguati a necessità ed interessi delle donne che desiderano
iniziare un’attività in questi settori.
Il progetto ha realizzato 6 corsi di formazione di breve durata (4-5 giorni ciascuno) indirizzati ai diversi gruppi
target: donne con una qualifica tecnica, donne che aspirano a creare la propria impresa, donne operatrici
della formazione e consulenti di carriera. I corsi sono incentrati su vari temi, come l’aggiornamento delle
competenze per le donne che rientrano sul mercato del lavoro dopo un’interruzione; le forme di lavoro
flessibile; le competenze di base nel settore multimediale; le potenzialità di Internet nelle imprese; ecc. Una
guida per gli istruttori completa i 6 moduli. I corsi sono stati provati dai vari membri della rete (12 paesi
europei) ottenendo un grande successo presso il pubblico interessato. Parallelamente è stata svolta una
vasta campagna di diffusione dei risultati del progetto presso molti centri di formazione. Il progetto ha
confermato il persistente divario tra donne ed uomini per quanto riguarda l’utilizzo delle nuove tecnologie e la
necessità di continuare a sviluppare attività di sostegno.
Questo progetto è complementare alle attività della rete WITEC, ed è legato ad altri progetti Leonardo Vinci
nello stesso settore: il progetto JASS (cfr. scheda specifica) ed il WWW Resource Centre for Women in SET,
un centro di risorse interattivo che offre su Internet delle informazioni preziose sui corsi e le opportunità di
carriera per le donne nei settori delle scienze, dell’ingegneria industriale e delle tecnologie.
Per ulteriori informazioni sul progetto:
WITEC UK — Sheffield Hallam University
City Campus
Howard Street
Sheffield S1 1WB
UK
Tel. (44-114) 225 20 41/40 33
Fax (44-114) 225 20 46
E-mail: [email protected]
http://www.shu.ac.uk/witec
http://www.setresource.net
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WOMEC
Le donne nell’industria: corso di orientamento rivolto alle donne nel settore edile, metallurgico e
dell’ingegneria industriale elettrica
L’obiettivo del progetto WOMEC (1998) era quello di realizzare moduli di formazione teorica e pratica in settori
come quello edile, quello metallurgico e quello elettrico, tradizionalmente poco accessibili alle donne.
L’obiettivo era di familiarizzare le donne a queste professioni, incoraggiarle a seguire carriere tecniche e
successivamente di migliorarne le opportunità occupazionali.
Il promotore del progetto, l’istituto finlandese di formazione Adulta in cooperazione con i paesi partner del
progetto, i Paesi Bassi, l’Irlanda e Repubblica ceca, ha realizzato tre moduli di formazione nei suddetti settori.
I corsi, rivolti in primo luogo alle donne, sono tuttavia aperti anche agli uomini. I prodotti sono disponibili in
versione cartacea, su CD-ROM e su Internet.
La fase pilota del progetto ha dato risultati molto soddisfacenti, tenuto conto del fatto che lo scopo di WOMEC
riguardava l’orientamento professionale in settori molto tecnici: 23 studentesse su 26 hanno ottenuto il
certificato finale ed hanno proseguito il loro iter professionale in campo tecnico. Una parte di esse ha trovato
un’occupazione nei settori interessati, altre hanno avuto accesso a corsi di perfezionamento professionale.
Nel 2000 rimanevano solo 2 studentesse disoccupate.
I moduli sviluppati nel quadro di WOMEC sono ora diventati corsi permanenti di formazione nei paesi partner
del progetto. Inoltre, sono attualmente in corso delle trattative con il ministero ceco dell’istruzione per ottenere
il riconoscimento delle qualifiche dei corsi di WOMEC nel sistema nazionale di formazione della Repubblica
ceca.
Per ulteriori informazioni sul progetto:
Sig.ra Sirpa Valtonen
Adulta Ltd — Institute for Further education
Wärtsilänkatu 61
FIN-04440 Järvenpää
Tel. (358-9) 27 19 02 29
Fax (358-9) 27 12 71 90 311
E-mail: [email protected]
http://www.adulta.fi/womec
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WOQUATEWO
L’acquisizione di nuove qualifiche nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie
dell’informazione è diventata fondamentale nelle nuove forme d’organizzazione del lavoro. Inoltre
rappresenta una chiave importante per l’integrazione delle donne nella vita dell’impresa.
La globalizzazione dei mercati costringe le imprese a modificare i propri sistemi di produzione, gestione e
organizzazione del lavoro, ma molto spesso le donne non sono associate a questo processo di
ristrutturazione interna delle imprese. Il progetto Leonardo Vinci del 1996 mirava a migliorare le competenze
delle donne nei settori delle nuove tecnologie per aiutarle ad adattarsi alle nuove forme di lavoro e partecipare
in modo più attivo alla riorganizzazione delle imprese in cui lavorano.
Il promotore, l’ente tedesco «Arbeit und Technik» (lavoro e tecnica), in collaborazione con i paesi partner del
progetto, Danimarca, Regno Unito ed Italia, ha svolto, inizialmente, uno studio presso 40 imprese in Europa
sulle esigenze di qualificazione delle donne nel settore delle tecnologie dell’informazione applicate alle nuove
strutture del lavoro. Le relazioni nazionali derivanti da questo studio sono poi servite da base per
l’elaborazione di un modulo di formazione continua a distanza nel settore multimediale destinato alle donne.
Il progetto WOQUATEWO ha prodotto una guida metodologica per l’analisi delle necessità di formazione nelle
imprese. Si tratta di uno strumento destinato ai responsabili delle risorse umane e della formazione nelle
piccole e medie imprese. La guida è stata redatta in inglese e in tedesco e può essere utilizzata nell’analisi
dei fabbisogni di formazione sia per le donne che per gli uomini. Il progetto ha inoltre realizzato un modulo di
formazione per le donne riguardante la «pianificazione del lavoro per le donne nella produzione industriale»,
basato su una serie di esercizi. Si tratta di una formazione assistita via computer realizzabile sul luogo di
lavoro in tedesco ed italiano.
Il progetto WOQUATEWO ha usufruito di una buona diffusione a livello del partenariato. Attualmente la guida
e il modulo sono usati da imprese in Germania, Italia e Danimarca ai fini della formazione del proprio
personale.
Per ulteriori informazioni sul progetto:
Sig.ra Ileana Hamburg
Sig.ra Doris Beer
Institut Arbeit und Technik –IAT im Wissenschaftszentrum NRW
Munscheidstr. 14
D-45886 Gelsenkirchen
posta elettronica: [email protected] ; [email protected]
Tel. (49-209) 170 72 05
Fax. (49-209)170 71 10
http://iat-info.iatge.de/
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WOTEC: la tecnologia è donna
La sensibilizzazione alle pari opportunità comincia a scuola e nelle famiglie. È in questi due ambienti
che WOTEC cerca di combattere gli stereotipi relativi alle donne nelle professioni tecniche.
Il progetto è sorto nel 1997 dalla constatazione che nelle professioni molto qualificate e ben pagate, a forte
contenuto tecnologico, le donne sono ancora fortemente sottorappresentate. In particolare nei tre paesi
partner del progetto (Italia, Francia, Grecia), la proporzione di donne tecniche di alto livello resta debole,
principalmente a causa del fatto che esse scelgono altri settori: gli istituti universitari di formazione
professionale e gli istituti universitari tecnici sono ancora raramente frequentati dalle giovani donne. Anche
quando seguono questo tipo d’insegnamento, sembra che le giovani donne siano frenate dalle idee loro
inculcate sul ruolo degli uomini e delle donne nella società. Questi stereotipi, profondamente ancorati nelle
mentalità, sia nella famiglia che a scuola, rafforzano una falsa immagine della donna incapace di esercitare
lavori tecnici.
WOTEC ha condotto interessanti attività di riflessione e d’informazione tra studenti, insegnanti e madri di
studenti sulla parità delle opportunità tra uomini e donne nella formazione e nell’accesso alle professioni
tecniche. L’approccio pedagogico del progetto era basato sul lavoro di gruppo svolto in seminari misti
(studenti, insegnanti e genitori). I seminari avevano lo scopo di iniziare i giovani studenti (a partire dalla scuola
materna!) ai lavori manuali e tecnici e di suggerire nuove forme d’insegnamento nelle scuole professionali e
tecniche. Il progetto ha contribuito a sensibilizzare gli insegnanti, i tecnici ed i genitori alle necessità ed alle
difficoltà che le giovani donne incontrano quando vogliono intraprendere una carriera tecnica.
I «quaderni» e un CD-ROM risultanti dai percorsi analizzati ed indicizzati, descrivono i lavori sviluppati in ogni
scuola partecipante. Il prodotto ha uno stile diretto, pur invitando il lettore a riflettere sul problema degli
stereotipi sessuali. Attualmente, il promotore sta costituendo un’associazione per la diffusione e lo sviluppo
futuro dei risultati di WOTEC. I quaderni sono già stati distribuiti in molte scuole e regioni dei paesi
partecipanti al progetto, con lo scopo, a lungo termine, di adeguare le pratiche in materia di orientamento
professionale per incoraggiare le donne nelle loro scelte professionali.
Per ulteriori informazioni sul progetto:
Sig.ra Vanna Galassi
ITIS «A. Meucci»
Via di Scandicci 151
I-50143 Firenze
Fax (39) 055 71 08 76
E-mail: [email protected]
http://www.zeusnet. g r/wotec
Sig.ra Mara Del Sette
Regione toscana — Servizio Formazione
professionale
Piazza della Libertà 15
I-50129 Firenze
Tel. (39) 05 54 38 20 63
Fax (39) 05 54 38 23 55
E-mail: [email protected]
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