Preve_disturbi_ansia

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Preve_disturbi_ansia
Disturbi D‟ansia
DPNFB
Università di Pisa
Classificazione dei Disturbi d'Ansia
(DSM-IV-TR)
Disturbo di Panico con/senza Agorafobia
Agorafobia in assenza di Disturbo di panico
Fobia Specifica
Fobia Sociale
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Disturbo Post-traumatico da Stress
Disturbo Acuto da Stress
Disturbo d’Ansia Generalizzato
Disturbo d’Ansia dovuta a C.M.G.
Disturbo d’Ansia Indotto da sostanze
Disturbo d’Ansia N.A.S.
Ansia
- stato emotivo a contenuto spiacevole,
associato ad una condizione di allarme e
di paura in assenza di un pericolo reale
- attesa apprensiva, con anticipazione
pessimistica di eventi negativi
-”paura senza oggetto”
Fobia
paura di una situazione o di un oggetto,
immotivata o sproporzionata rispetto al
pericolo reale rappresentato da essi e
tale da sfuggire al controllo del soggetto
Disturbo da Attacchi di
Panico
Disturbo da Attacchi di Panico
‘ Si caratterizza per il ricorrere di stati
d’ansia acuti ad insorgenza
improvvisa e di breve durata assai
difformi per intensità e per
caratteristiche fenomeniche’
Disturbo da Attacchi di panico:
Epidemiologia
Prevalenza
1,5-5% (DAP)
3-5,6% (AP)
Donne/Uomini
2-3/1
Età media
15-35 anni
Disturbo da attacchi di panico
Attacchi di panico
Ansia
anticipatoria
Evitamento
Attacchi di Panico: manifestazioni somatiche

Sensazioni di caldo e di freddo

Dolore precordiale, oppressione toracica, sensazione di
soffocare…

Sensazioni vertiginose

Nausea, crampi e dolori addominali

Parestesie

Cefalea

Tachicardia, sudorazione, polipnea, inspirazioni forzate

Aumento della PA sistolica

Tremori

…….
Attacchi di Panico: manifestazioni
psicosensoriali
 Derealizzazione, sensazione di 'jamais vù'
 Modificazioni dell'intensità luminosa
 Modificazioni dell'intensità uditiva
 Sensazione epigastrica tipo ‘aura’
 Depersonalizzazione
 Sensazioni vestibolari
 Accelerazione del corso del pensiero
 Modificazione percettiva delle distanze
 Rallentamento della nozione del tempo
Attacchi di Panico: manifestazioni soggettive
 Sensazione di malessere
 Sensazione di annientamento
 Sensazione di catastrofe imminente
 Paura di morire
 Paura di perdere coscienza
 Paura di impazzire
 Paura di perdere il controllo
 Paura di provocare disastri
 Paura di attirare l'attenzione
Attacchi di Panico: manifestazioni
comportamentali
 Mantenimento dell'autocontrollo
 Interruzione delle attività svolte
 Fuga dal luogo o dalla situazione
 Raramente atti incontrollati e pericolosi
Fenomeni critici, intercritici e post-critici
 Attacchi di panico maggiori
 Attacchi di panico minori
- numero limitato di sintomi
- ridotta intensità della
sintomatologia
 Attacchi di panico atipici
 Sintomatologia post-critica ed intercritica
Attacchi di Panico Atipici
Sintomi a carattere parossistico o persistente
- confusione o stordimento
- sentirsi disorientato
- sensazione di camminare sulla gommapiuma
- gambe rigide
- disagio in presenza di prospettive indefinite
- intolleranza a luci, rumori, profumi
- disagio in ambienti caldo-umidi
- sentirsi sul punto di perdere il controllo
- disagio al buio
- attacchi di panico 'non fearful' (40%)
- sensazione di perdere la vista o l'udito per alcuni secondi
- sentirsi 'come se si fosse rotto qualcosa nel cervello o nel corpo'
- Comparsa dei sintomi di panico durante il sonno
Aspetti clinici
-Modalità di insorgenza:
-AP situazionali
-AP spontanei (“a ciel sereno”)
-Condotte di evitamento
-Ansia anticipatoria
-Bisogno di un compagno accompagnatore
-Ricerca di assistenza medica
Ansia Anticipatoria
- Situazione scatenante
- Svenire davanti agli altri
- Perdere il controllo/impazzire
- Avere un attacco di cuore/morire
- Fobofobia/paura di un nuovo attacco
Evitamento (o auto-esposizione forzata)
-Restare da solo in casa o uscire da solo
-Viaggiare da solo
-Spazi aperti o chiusi
-Performance
Meetings)
pubbliche
(Parlare
in
pubblico,
-Altri posti o situazioni (Ospedale, Dentista, File,
Ristoranti , Attività sessuale, Nuotare, medicazioni
con anestesia)
Profilo dell‟episodio
livello
Attacco di panico
spontaneo
10
Episodio di ansia
anticipatoria
0
0
1
2
3
D.W. Sheehan, 1983
4
5
minuti
30
40
50
60
10
Profilo dell‟episodio
livello
Attacco di panico
situazionale
10
Episodio di ansia
anticipatoria
0
0
1
2
3
D.W. Sheehan, 1983
4
5
minuti
30
40
50
60
Disturbo da Attacchi di Panico:
Trattamento Farmacologico
 BDZ (diazepam, alprazolam..)
 SSRI (paroxetina, citalopram, sertralina..)
 TCI (imipramina, trimipramina…)
Fobia Sociale
Fobia Sociale
‘......La paura fondamentale degli esseri
umani è basata sul timore primitivo del
rifiuto che porta all'abbandono da parte del
gruppo.... La paura di essere criticati o
disapprovati, di essere considerati di
scarso valore per la società e di
conseguenza rifiutati, diventa paura di
essere scacciati.....'
tratto da " La paura degli altri "
di J. Marshall
Longanesi Editori
Fobia Sociale: Definizione
‘....paura ed evitamento di situazioni nelle
quali l'individuo è esposto al giudizio
degli altri, per il timore di apparire
imbarazzato, ridicolo, incapace, goffo o
di agire in modo inopportuno ed
umiliante.....’
Cassano, Perugi, 1992
Fobia Sociale
“.....In studio non ho problemi a parlare, ma a
quelle maledette cene ho il terrore di fare o dire
qualcosa
di
imbarazzante.…..di
rovesciare
qualcosa, inciampare, mandare un boccone di
traverso......Ho paura di rendermi ridicolo.......
Sudo, tremo, arrossisco .…”
Fobia Sociale: Performance e situazioni
che provocano disagio
 Telefonare in pubblico
 Mangiare o bere in locali pubblici
 Prendere la parola o svolgere attività di fronte ad un pubblico
 Lavorare quando si è osservati
 Scrivere quando si è osservati
 Urinare nei bagni pubblici
 Entrare in una stanza quando tutti sono già seduti
 Parlare ad un convegno o sostenere un esame
 Esprimere disaccordo a persone poco conosciute
 Fare una relazione ad un gruppo di persone
 Tentare di conoscere qualcuno
 Partecipare ad incontri di piccoli gruppi
Fobia Sociale: Performance e situazioni
che provocano disagio
 Parlare a persone autorevoli
 Andare ad un ricevimento
 Avvicinare persone dell‟altro sesso
 Parlare con persone poco conosciute
 Incontrare estranei
 Essere al centro dell‟attenzione
 Guardare negli occhi persone poco conosciute
 Restituire merce ad un negozio
 Dare un ricevimento
 Resistere alle pressioni di un venditore
Fobia Sociale: Forme cliniche
 FS specifica
 FS generalizzata
FS primaria
FS secondaria
Fobia Sociale: Quadro Clinico (1)
 Disagio nelle situazioni interpersonali
 Incapacità di controllare le proprie reazioni emotive
 Ipervalutazione del giudizio degli altri
 Paura di apparire ridicolo e di comportarsi in maniera
inadeguata
 Timore sproporzionato rispetto alla reale entità delle
situazioni da affrontare
Fobia Sociale: Quadro Clinico (2)
 Timore di essere osservati, di divenire oggetto di
scherno da parte degli altri
 Le difficoltà di stabilire rapporti interpersonali e
sociali sono vissute in modo egodistonico
 Elevazione dei livelli d'ansia
 Evitamento delle situazioni o delle performance che
provocano disagio
Fobia Sociale: Quadro clinico (3)
 Manifestazioni Neurovegetative
- palpitazioni
- vertigini
- rossore
- tremori
- sudorazione
- vampate di caldo
Fobia Sociale: Epidemiologia (DSM IV)
 Prevalenza (6 mesi)
0.9 - 2.5%
 F/M
1: 1
 Età di insorgenza
15 - 25
Fobia Sociale: Decorso
La fobia sociale tende ad assumere un
decorso
cronico,
progressivamente
invalidante, senza remissioni spontanee.
Fobia Sociale: Complicanze
 Abuso di sostanze (BDZ, analgesici, caffeina,
nicotina etc.): 2.3%
 Abuso di Alcool: 21.5%
 Condotte autolesive
 Depressione: 28.5%
Fobia Sociale: Trattamento
farmacologico
 SSRI
 BDZ
 IMAO,RIMA
 β-Bloccanti
Disturbo da Ansia
Generalizzata
(GAD)
'...Quando sento la sirena di un‟autoambulanza
penso subito che sia accaduta una disgrazia a
uno dei miei cari...'
'...Ho vietato a mio figlio di andare a giocare a
pallone; sarei stata troppo male al pensiero che
potesse farsi del male...'
'...Non riesco a rilassarmi, sono continuamente
preoccupato per qualcosa. La sera non riesco a
prendere sonno fino a quando non sono
rincasati i miei figli che ormai sono grandi...'
'Uno degli uomini più in vista della città mi
raccontava che aveva redatto una lista dei
cinquanta avvenimenti che aveva più temuto
accadessero negli ultimi 10 anni ...
...ebbene aveva concluso che sinora
nessuno di questi si era verificato, ma il
pensiero lo aveva fatto star male come se
realmente fossero accaduti ...'
Shader, 1989
Disturbo da Ansia Generalizzata
„stato di eccessiva e incontrollabile
preoccupazione
verso
molteplici
circostanze di vita, con manifestazioni a
carico della sfera somatica e cognitiva‟
Disturbo da Ansia Generalizzata
 Esperienza soggettiva di sensazioni spiacevoli (es.
presentimenti) (Lader and Marks, 1971)
 Preoccupazioni, ruminazioni, insicurezza(Roth and
Mounty, 1982)
 Iperattività del Sistema Nervoso Autonomo
(Redmond, 1979)
GAD : Epidemiologia
 Pochi studi con i criteri attuali
 Incidenza > DAP (6.5% vs 2.4%/ anno)
 M/F=1/2
 Sottodiagnosticato sia nella pratica clinica
di base che nella popolazione psichiatrica
GAD : Quadro clinico
Componente
psichica
Componente
somatica
-
Apprensione
Continua preoccupazione
Stato di allarme o ipervigilanza
Ridotta concentrazione, disturbi
mnesici
- Sintomi neurovegetativi non
gravi
ma persistenti
- Disturbi del sonno
- Tensione motoria
Ipervigilanza
Stato d'allerta
Sussulti improvvisi
Difficoltà di concentrazione
Sensazione di essere sul filo del rasoio
Insonnia iniziale o sonno con frequenti risvegli
Irritabilità
Nervosismo
Tensione Motoria
Tremori
Contrazioni muscolari
Tensione muscolare
Mialgie
Irrequietezza ('gambe senza riposo')
Facile faticabilità
Iperattività Neurovegetativa
Polipnea e respiro corto
Palpitazioni
Mani fredde e sudate
Bocca asciutta
Senso di testa confusa
Digestione lenta e nausea
Diarrea
Minzione frequente
Vampate
Nodo alla gola
GAD
Esordio
- Precoce: 'Born in that way'
- Sfumato
- Collegato
ad
eventi
stressanti
Decorso
- Andamento protratto
- Frequenti complicanze
GAD: Complicanze
Dipendenza e/o abuso (alcool, BDZ,
antalgici…)
Demoralizzazione
Malattie somatiche associate (ulcera
peptica,
ipertensione,
malattie
cardiache)
GAD: Diagnosi Differenziale
Disturbo d'Ansia Organico
 Endocrinopatie (per es. Ipertiroidismo)
 Malattie cardiovascolari, respiratorie,
sistemiche
 Neoplasie, deterioramento mentale
 Abuso di sostanze (caffeina, stimolanti,
BDZ)
 Farmacoterapie
Aspetti Cognitivi
¤ Fonte di pericolo
¤ Capacità di percepire
elementi rassicuranti
¤ Sensibilità alla
rassicurazione
GAD
DP
Esterna
Interna
Caratteristiche cliniche
Differenziali
GAD
DP
Esordio
Graduale
Improvviso
Decorso
Continuo
Fasico
Fenomenica Ansiosa
Persistente
Critica
ManifestazioniNeurovegetative
Gastroenteriche Cardiorespiratorie
Intensità
Minore
Maggiore
Richiesta d'aiuto
Rara
Frequente
Evitamento
Assente
Frequente
GAD: Trattamento Farmacologico
 BDZ
 TCA
 Trazodone
 SSRI
 Beta-bloccanti
 Buspirone (Richels e Coll., 1982, Cohn e
Coll., 1986)
 Gepirone (Csanolosi e Coll., 1987)
 Ipsapirone (Borison e Coll., 1990)
GAD: Trattamento non farmacologico
 Tecniche di Rilassamento
Training Autogeno
EMG biofeedback
Ipnosi
 Terapia Cognitivo-Comportamentale
 Psicoterapia di sostegno
 Forme di meditazione trascendentale non
religiose
Disturbo Post-Traumatico
da Stress
Disturbo post-traumatico da Stress
Definizione:
Il DPTS è caratterizzato da sintomi di
sofferenza psichica che insorgono in
seguito all'esposizione ad un evento
stressante:
 oggettivamente molto grave
 non comune per l'esperienza umana
 con minaccia per la vita propria, dei
propri cari o di persone vicine
Disturbo post-traumatico da Stress
Iter storico:




Nevrosi traumatiche
Nevrosi di guerra
Nevrosi da combattimento
Sindrome da campo di concentramento
Disturbo post-traumatico da Stress
Incidenza nella popolazione generale:
0,5-1%
Prevalenza del DPTS in vari gruppi:
Soggetti esposti ad inondazione
Soggetti esposti all'eruzione del monte S. Elena
Ex prigionieri II guerra mondiale
Reduci americani dal Vietnam
Profughi cambogiani rifugiati in U.S.A.
Sopravvissuti a campi di concentramento nazisti
5%
3.3%
67%
26%
50%
85%
Disturbo post-traumatico da Stress
Eventi causa di DPTS
√ prigionia
√ tortura
√ deportazione
√ campi di concentramento
√ situazioni di guerra
√ esposizione a combattimento
√ esposizione a bombardamenti
√ disastri naturali (terremoti, tifoni, alluvioni)
√ disastri aerei e dei trasporti
Disturbo post-traumatico da Stress
Eventi causa di DPTS
√ gravi incendi
√ disastri ed incendi industriali
√ incendi a centrali nucleari
√ incendi e distruzione di locali pubblici
√ attentati ed azioni terroristiche
√ rapimenti e sequestri
√ rapine
√ stupro
√ gravi violenze fisiche
√ gravi incidenti stradali
Disturbo post-traumatico da Stress
Insorgenza:
 acuta, immediatamente dopo l'esposizione al
trauma
 ritardata, settimane o mesi dopo il trauma
Disturbo post-traumatico da Stress
Quadro clinico:
 Sintomi di tipo 'positivo‘
- sofferenza legata al rivivere attuale del trauma
- sogni angosciosi e ricorrenti dell'evento
- illusioni
- allucinazioni
- flashback fino a stati dissociativi
- iperarousal
- difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno
- esagerate reazioni di allerta agli stimoli
- difficoltà a concentrarsi
- irritabilità
Disturbo post-traumatico da Stress
Quadro clinico:
 Sintomi di tipo 'negativo'
- intorpidimento
- insensibilità o paralisi ('numbing') emozionale
- paralisi affettiva
- evitamento di stimoli che ricordano il trauma fino all'amnesia
psicogena
- diminuzione degli interessi
- alterazione dei rapporti interpersonali
- distacco, estraniamento dagli altri
- riduzione delle capacità affettive
- riduzione della libido
- inibizione della capacità di infuturazione
Disturbo post-traumatico da Stress
Profilo medio dei sintomi riportati da soggetti con diagnosi di DPTS
in una comunità esposta all'eruzione del vulcano S. Elena del 1980
perdita libido
colpa
evitamento
agitazione
perdita appetito
fatica
pensieri di morte
apprensione
tensione motoria
ipervigilanza
iperattività neuroveg.
difficoltà a concentrarsi
paralisi emozionale
pensieri intrusivi
insonnia
0
10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 %
Disturbo post-traumatico da Stress
Diagnosi:
 Presenza di un evento stressante, traumatico, al
di fuori della comune esperienza umana.
Sintomi di tipo intrusivo con riesperienza del
trauma.
 Sintomi di evitamento e/o paralisi emozionale
 Sintomi persistenti di aumentato arousal
 durata dei sintomi di almeno 1 mese
Disturbo post-traumatico da Stress
Diagnosi differenziale:
- Disturbi d'adattamento
√ eventi più comuni e di minore gravità oggettiva
√ durata del disturbo inferiore ai 6 mesi
√ mancano sintomi quali pensieri intrusivi, riesperienza del
trauma, evitamento.
- Disturbo d'ansia generalizzata
√ in comune vi sono i segni di iperreattività vegetativa e
motoria
√ mancano sintomi quali pensieri intrusivi, riesperienza del
trauma, evitamento.
- Depressione
- Distimia
Disturbo post-traumatico da Stress
Comorbidità di Asse I:
√ Abuso di alcool
√ Dipendenza da alcool
√ Abuso di altre sostanze
√ Disturbo distimico
√ Depressione maggiore
√ Schizofrenia
√ Disturbo d'adattamento
√ Disturbi Bipolari
23.3 %
13.1 %
18.4 %
9.7 %
9.3 %
5.4 %
5.4 %
1.3 %
Disturbo post-traumatico da Stress
Comorbidità di Asse II:
√ Personalità borderline
√ P. Antisociale
√ P. Istrionica
√ P. dipendente
√ P. Paranoide
5.8 %
2.4 %
2.1 %
1.5 %
1.3 %
Disturbo post-traumatico da Stress
Decorso:
 acuto:
- durata < 3 mesi
 cronico: - durata > 3 mesi
- frequente sviluppo di complicanze
(Depressione, Abuso di alcool o altre
sostanze)
Disturbo post-traumatico da Stress
Prognosi:
Fattori di prognosi favorevole
Fattori di prognosi sfavorevole
-eventi di minore gravità oggettiva
- eventi di gravità estrema
- insorgenza entro 6 mesi dal trauma
- durata dei sintomi < 6 mesi
- buon supporto sociale
- assenza di lesioni fisiche
- buon adattamento preesistente
- insorgenza dopo 6 mesi
- durata dei sintomi > 6 mesi
- scarso supporto sociale
- lesioni o malattie fisiche
- disturbi preesistenti
Disturbo post-traumatico da Stress
Terapia farmacologica:
- SSRI (sertralina)
- TCA ( imipramina, amitriptilina)
- IMAO (fenelzina, tranilcipromina)
- Beta bloccanti
- BDZ
- Neurolettici
- Litio
- Carbamazepina
Disturbo
Ossessivo-Compulsivo
DOC: definizione
Disturbo caratterizzato dalla presenza di
ossessioni
e
compulsioni
ricorrenti,
sufficientemente gravi da costituire una
notevole perdita di tempo (almeno 1 ora al
giorno) o da causare disagio marcato o
interferenza significativa con il normale
funzionamento sociale e lavorativo del
soggetto.
OSSESSIONI
Idee, pensieri, immagini o impulsi
persistenti
non
prodotti
volontariamente, che invadono la
coscienza, che sono privi di senso,
sgradevoli e che il soggetto tenta di
ignorare o sopprimere
DOC: Ossessioni
• Sporco
• Contaminazione (germi, escrementi, liquido seminale, radiazioni etc.)
• Aggressività auto o eterodiretta
• Ossessioni dubitative (chiusura delle serrature, del gas, luce acqua
etc.)
• Ossessioni numeriche (calcoli matematici, date etc.)
• Ossessioni sessuali (proposte sessuali, impulsi incestuosi, fantasie di
stupro, omosessualità etc.)
• Ossessioni religiose (idee di commettere peccati, bestemmie, gesti
sacrileghi etc.)
• Ossessioni filosofico-esistenziali (essenza e perchè del mondo,
esistenza di Dio etc.)
COMPULSIONI
Comportamenti ripetitivi apparentemente
finalizzati o atti mentali, messi in atto
secondo certe regole o in maniera
stereotipata
DOC: Rituali
•
Pulizia
•
Ordine
•
Simmetria
•
Numerici
DOC: Epidemiologia
 Prevalenza nella popolazione generale:
2-3%
 Prevalenza nella popolazione psichiatrica:
1%
DOC: Forme Cliniche
•
Ossessioni
di
contaminazione
associate a rituali di pulizia
•
Ossessioni di dubbio associate a
rituali di controllo
•
Ossessioni di simmetria associate a
rituali di ordine e numerici
•
Lentezza ossessiva primaria
•
Pensiero magico
RESISTENZA
 Sforzo volontario attuato contro
ossessioni e le compulsioni
le
 Bassi livelli di resistenza sono
spesso correlati con una maggiore
gravità del disturbo
INTERFERENZA
 Disagio dovuto alle ossessioni e
alle compulsioni
 Possibili conseguenze negative
sull'adattamento socio-lavorativo
INSIGHT:
 Consapevolezza dei sintomi/segni
 Attribuzione dei sintomi/segni al
disturbo
DOC: Fattori che possono influenzare l'evoluzione
•
Scarsa adesione al trattamento
•
Esordio precoce ed insidioso
•
Decorso ingravescente
•
Trauma in epoca perinatale
•
Familiarità
DOC: Diagnosi Differenziale
Depressione
Maggiore
Ruminazioni e non vere ossessioni
Evoluzione episodica
Esordio più tardivo
Schizofrenia
Comportamenti stereotipati
Assenza di resistenza
Convinzione, non dubbio patologico
Tourette
Sintomi automatici
Possibile associazione (45-75%)
D.Controllo
impulsi
Piacere legato all‟attività,
assente in una vera compulsione
DOC:Trattamento
 Terapia Farmacologica
• TCI (clomipramina,…)
• SSRI (fluvoxamina, fluoxetina, sertralina,
paroxetina,…)
 Psicoterapia
• Psicoterapia cognitivo-comportamentale
Terapia del DOC:
Fase iniziale: 1-2 settimane
mg/die
CLOMIPRAMINA
50 - 100
FLUVOXAMINA
50
FLUOXETINA
20
PAROXETINA
20
SERTRALINA
50
Terapia del DOC: fase terapeutica (1-6 mesi)
mg/die
CLOMIPRAMINA
300 - 400
FLUVOXAMINA
150 - 300
FLUOXETINA
60 - 80
PAROXETINA
60 - 80
SERTRALINA
50 - 200
Terapia del DOC: fase di mantenimento
(1-3 anni)
mg/die
CLOMIPRAMINA
50 - 100
FLUVOXAMINA
100 - 150
FLUOXETINA
20 - 40
PAROXETINA
20 - 40
SERTRALINA
50
Fobie Semplici o
Specifiche
Fobie Semplici
condizioni psicopatologiche caratterizzate
dalla paura irrazionale di un oggetto o di
una situazione specifici
Fobia specifica
 Animali
 Sangue, ferite, aghi
 Altezze
 Temporali e agenti atmosferici
 Alimenti
 Spazi (pseudoagorafobia)
Fobia specifica: Quadro Clinico
 Paura marcata e persistente di oggetti o
situazioni chiaramente discernibili,
circoscritte
 L‟esposizione allo stimolo fobico provoca
quasi invariabilmente un‟immediata risposta
ansiosa
 Il paziente riconosce che questa paura è
eccessiva (non sempre nei bambini)
Fobia specifica: Quadro Clinico
 Lo stimolo fobico è solitamente evitato o
sopportato nel timore
 Evitamento, paura e ansia anticipatoria
interferiscono significativamente con
l‟adattamento socio-lavorativo del soggetto
Fobia specifica:Epidemiologia
Prevalenza lifetime:
7,2-11,3%
Età di Insorgenza: picco nell‟infanzia e
verso i 25 anni.
Distribuzione per sesso: F/M = 2:1
Fobia degli Animali: F/M = 8:1
Fobia del proprio sangue: F/M = 1:1
Fobia specifica: diagnosi
differenziale
Le fobie specifiche differiscono dalla
maggior parte degli altri disturbi d‟ansia
per i livelli dell‟ansia intercorrente.
Gli individui con fobia specifica non
presentano ansia pervasiva: la loro paura
è limitata a oggetti o situazioni specifici e
circoscritti.
Fobie Semplici: Terapia
Tecniche Comportamentali:
-Desensibilizzazione sistematica
-Esposizione massiva (flooding)
-Esposizione in vivo
-Esposizione in immaginazione
-Partecipant
modelling
ed
rinforzato.
esercizio