Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di

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Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di
Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica
Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di
funzionamento tra Consorzi Universitari
- luglio 2000 -
DOC 8/00
Il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario è previsto dall’articolo 2 della legge 370/99 e alla data
dell’insediamento, avvenuto il 19 aprile 2000, è subentrato all’Osservatorio per la valutazione del sistema universitario.
Il Comitato nazionale è organo istituzionale del MURST con il compito di: fissare i criteri generali per la valutazione delle
attività delle università; predisporre una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario; promuovere la
sperimentazione, l'applicazione e la diffusione di metodologie e pratiche di valutazione; determinare la natura delle informazioni e
dei dati che i nuclei di valutazione degli atenei sono tenuti a comunicare; attuare un programma annuale di valutazioni esterne
delle università o di singole strutture didattiche; effettuare valutazioni tecniche su proposte di nuove istituzioni universitarie statali
e non statali in vista dell'autorizzazione al rilascio di titoli aventi valore legale; predisporre rapporti sullo stato di attuazione e sui
risultati della programmazione; predisporre studi e documentazione sullo stato dell'istruzione universitaria, sull'attuazione del
diritto allo studio e sugli accessi ai corsi di studio universitari; predisporre studi e documentazione per la definizione dei criteri di
riparto della quota di riequilibrio del fondo per il finanziamento ordinario delle università; svolgere per il Ministro attività
consultive, istruttorie, di valutazione, di definizione di standard, di parametri e di normativa tecnica, anche in relazione alle
distinte attività delle università, nonché ai progetti e alle proposte presentate dalle medesime.
Con decreto del 4 aprile 2000 sono stati nominati i seguenti membri: dott. Giuseppe De Rita (presidente), prof. Luigi Biggeri,
Prof. Carlo Calandra Buonaura, dott. Giuseppe Catalano, prof. Alessandro Corbino, dott. Guido Fiegna, prof. Alessandro Figà
Talamanca, dott.ssa Daniela Primicerio, prof.ssa Anna Laura Trombetti Budriesi. In occasione della riunione di insediamento del
Comitato, il prof. Biggeri è stato eletto vice-presidente.
Il decreto istitutivo assegna al Comitato nazionale una segreteria amministrativa e tecnica per assicurare il supporto
necessario. Inoltre, per le esigenze derivanti dall'attività del Comitato nazionale, possono essere affidati incarichi ad esperti, a
gruppi di lavoro, enti e società specializzate per lo svolgimento di ricerche, studi e indagini.
I documenti prodotti dal Comitato nazionale si articolano nelle seguenti tipologie:
DOC
Documenti prodotti dal Comitato in ottemperanza alle disposizioni di legge o su richiesta di parere da parte del
Ministro;
RdR
Rapporti di ricerca prodotti da altri per conto del Comitato;
REPRINT
Relazioni presentate a convegni e articoli pubblicati in altra sede da parte di componenti del Comitato. Il
contenuto di tali studi è, ovviamente, responsabilità degli autori e non frutto del lavoro collegiale del
Comitato.
Ulteriori informazioni sul Comitato nazionale e sulla documentazione fin qui prodotta sono contenute nel sito internet:
www.murst.it/valutazionecomitato. La documentazione prodotta precedentemente dall’Osservatorio è contenuta nel sito internet:
www.murst.it/osservatorio.
Tel.06/5991.2809/2069 – fax 06/5991.2223 – e_mail: [email protected]
INDICE
Premessa
1.
Caratteristiche generali dei Consorzi
2.
Consorzi e programmi interuniversitari
3.
Ruolo dei Consorzi
4.
Indicazioni sui criteri di ripartizione dei contributi di funzionamento
5.
Raccomandazioni per applicare proficuamente i criteri di ripartizione
Appendice - Analisi dei singoli consorzi
Premessa
Con lettera del 3.2.2000 (prot. n.306) il Direttore del Dipartimento Affari Economici ha
richiesto al preesistente Osservatorio per la valutazione del sistema universitario indicazioni
circa l’individuazione di criteri per la ripartizione dei contributi di funzionamento tra
Consorzi Interuniversitari di interesse nazionale, indicati dallo stesso Dipartimento.
Quanto segue è il risultato dell’analisi effettuata dal Comitato sulla documentazione
pervenuta da parte dei Consorzi Interuniversitari (con esclusione di quelli relativi
all’elaborazione automatica e al servizio di calcolo) a seguito delle richieste avanzate
dall’Osservatorio con nota del 18.2.2000 (prot. n.114) e contiene sia le richieste indicazioni
sui criteri di ripartizione dei contributi di funzionamento, sia alcuni suggerimenti per
implementarli.
Il Comitato non ha effettuato una valutazione di merito scientifico della missione e
dell’attività di questi Consorzi: essa richiederebbe l’analisi dettagliata dei risultati conseguiti,
dei lavori pubblicati, delle risorse globalmente disponibili e del loro utilizzo in rapporto agli
obiettivi da raggiungere, che può essere affidata solo ad esperti degli specifici settori
scientifici.
1.
Caratteristiche generali dei Consorzi
I Consorzi in esame sono nati in gran parte tra la fine degli anni 80 e la metà di quelli 90
e hanno ricevuto il riconoscimento formale da parte del MURST qualche anno dopo la loro
costituzione (schede sintetiche su struttura, attività, ecc. di ciascun consorzio sono riportate
nell’Appendice).
La loro struttura organizzativa è la stessa con qualche leggera (ma a volte significativa)
variante: vi è un Consiglio Direttivo, costituito da rappresentanti delle Università consorziate,
di regola nominato dal Consiglio di Amministrazione delle stesse; un Direttore eletto tra i
membri del Consiglio Direttivo, e, di norma, un Consiglio Scientifico di varia composizione
(in qualche caso è costituito da rappresentanti delle unità di ricerca, in altri dei responsabili
dei singoli gruppi presenti in ogni sede, in una minoranza dei casi da poche persone
particolarmente autorevoli o rappresentative); infine un Collegio di Revisori di nomina
MURST.
Le finalità generali sono quasi sempre le stesse e possono così riassumersi:
(i)
(ii)
(iii)
(iv)
(v)
promozione e coordinamento della ricerca universitaria in specifici settori;
formazione post-universitaria e aggiornamento del personale docente ricercatore;
promozione di attività di tipo applicativo, consulenza organizzata ad enti e
imprese;
rappresentanza nazionale e internazionale della comunità scientifica coinvolta;
costituzione di laboratori di interesse comune, anche per lo sviluppo di attività di
servizio;
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(vi)
sostegno alla partecipazione a programmi europei e gestione amministrativa degli
stessi.
Il numero di sedi coinvolte italiane varia da uno-due (ICRA-CUGRI) a diverse diecine
(40 nel INSTM). Di conseguenza è molto diversa la dimensione della comunità scientifica
italiana rappresentata (da una singola persona nel caso dell’ICRA a oltre 2000 persone nel
caso dell’INCA). Va tuttavia precisato che questi numeri elevati sono solo indicativi, in
quanto non è stata presentata una composizione dettagliata del personale universitario
aderente a ogni Consorzio (Non è escluso, anzi è probabile che vi siano gruppi e/o individui
che aderiscono a più strutture consortili).
Le discipline coperte sono prevalentemente chimica, nelle sue varie accezioni,
biochimica, medicina, ambiente e risorse territoriali, telematica e informatica.
L’ammontare del bilancio varia da qualche centinaio di milioni (INBB, ICRA etc.) a 56 miliardi e non ha una sempre una diretta relazione con le dimensioni della comunità
scientifica coinvolta e con il finanziamento MURST. In diversi casi una parte significativa
del budget viene dalla partecipazione a progetti Europei, da commesse esterne da parte di enti
locali o imprese, da proventi di prestazioni verso terzi, e, più recentemente, da progetti della
legge 488/92 (Cluster CIPE). Il contributo del MURST viene erogato come contributo di
funzionamento e si è mantenuto essenzialmente costante negli ultimi anni. In alcuni casi il
bilancio preventivo 2000 presenta richieste significativamente superiori a quelle passate,
motivate dalla previsione di un finanziamento cospicuo del Piano Nazionale della Ricerca.
In genere il personale dipendente è costituito da personale amministrativo, assunto a
tempo determinato o messo a disposizione dall’università sede del Consorzio, da borsisti e
assegnisti. In alcuni casi sono state effettuate assunzioni (prevalentemente di amministrativi) a
tempo indeterminato, non sempre motivate dalle dimensioni del bilancio.
All’atto della formazione del Consorzio, o della adesione ad esso, ogni università versa
una quota consortile che varia tra i dieci e i 50 Ml. La differenza è probabilmente dovuta al
fatto che gli Atenei fanno gravare questa quota sui fondi di ricerca dei dipartimenti interessati.
Il patrimonio è il frutto degli investimenti in materiale inventariabile (strumentazione,
computer, mobilio etc.) effettuati presso le sedi universitarie, presso la sede amministrativa
e/o, in qualche caso, presso un laboratorio proprio, dislocato fuori dall’università. Si tratta in
generale di patrimoni modesti (ammontano a qualche miliardo nei Consorzi maggiormente
stabili) soprattutto perché molto frammentati tra le diverse sedi.
In molti Consorzi la parcellizzazione degli interventi è la regola. Questo riguarda sia la
spesa per la ricerca sia le borse di studio o gli assegni. Tipicamente ogni Unità di Ricerca
riceve una somma come contributo alla sua attività o una borsa di studio per consentire il
reclutamento, temporaneo, di collaboratori giovani. Il coordinamento si manifesta nella
programmazione degli investimenti più consistenti (tipicamente tra i 100 e i 200 milioni) di
materiale inventariabile presso sedi specifiche. Questo tipo di investimento programmato
dovrebbe portare a risparmi e a un migliore utilizzo delle risorse.
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La spesa di formazione riguarda Scuole Nazionali per laureati o dottorandi, seminari di
appoggio a corsi di Scuole di Specializzazione, workshops su argomenti specifici. In non
pochi casi si registra un’elevata spesa per convegni scientifici (ICRA, CINRO etc.).
L’analisi dei bilanci mette in evidenza consistenti residui da un anno all’altro. Questo
sembra essere la conseguenza dei ritardi nelle erogazioni da parte MURST e dell’incertezza
circa i tempi con cui esse avvengono.
2.
Consorzi e programmi interuniversitari
Tradizionalmente uno dei motivi per dare vita a strutture consortili era quello di rendere
attiva e visibile una rete di ricerca, che potesse fare domanda in modo organizzato al MURST
per acquisire fondi del bando MURST 40%. Questo tipo di organizzazione evitava domande
frammentate e, almeno in linea di principio, sembrava consentire una miglior
programmazione degli interventi e un migliore uso delle risorse. Ne è prova il fatto che in
molti casi questi Consorzi sono stati in grado di elaborare programmi di ricerca pluriennali
per i settori di loro interesse.
Con l’introduzione nel 1997 del bando PRIN, che prevede la valutazione dei programmi
da parte di revisori e il loro finanziamento completo per i costi ritenuti accettabili, e il
progressivo aumento della somma a disposizione per questo bando, alcune di queste reti si
sono trovate in difficoltà per l’impossibilità di formulare proposte che contenessero tutte le
sedi consorziate e i gruppi associati e nello stesso tempo fossero ragionevolmente focalizzate
e accettabili a livello internazionale. Altre hanno avuto notevole successo, perché, anziché
presentare una singola proposta, hanno differenziato le loro richieste o per la migliore
specializzazione tematica.
Quantunque le risorse dei bandi PRIN non rientrino nel bilancio dei Consorzi, non vi è
dubbio che una valutazione delle ricerca da essi svolta dovrebbe tener conto della loro
partecipazione a tali bandi, perché normalmente le risorse finanziarie resesi disponibili in
questo modo superano largamente il bilancio annuo del Consorzio. A titolo di esempio si
possono citare il Consorzio INSTM, che nei bandi 1997 e 1998 ha acquisito risorse per
almeno 3.9 e 5.5 Mldi rispettivamente a fronte di un contributo MURST per il funzionamento
dell’ordine di 1 Mldi anno e il Consorzio CIRMMP che ha acquisito nei bandi 1997 e 1999
risorse per oltre 4 Mldi a fronte di un contributo MURST di circa 850 Ml annui. In alcuni casi
i piani pluriannuali elaborati dai Consorzi tengono conto di queste risorse come di risorse
proprie sulla base dell’argomento che “i Consorzi sono dirette emanazioni delle università”
Il fatto che la ricerca sia in gran parte finanziata per altra via pone il problema del ruolo
dei Consorzi non in quanto forme organizzate di coordinamento scientifico, ma in quanto
strutture con proprie iniziative di ricerca (cioè iniziative che non siano la somma di quanto
può essere fatto nell’ambito delle singole sedi universitarie con un’azione concertata come nei
PRIN).
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3.
Ruolo dei Consorzi
Prima di affrontare il problema della definizione di criteri di assegnazione delle risorse
ai Consorzi Interuniversitari, vale la pena di domandarsi se effettivamente queste strutture
svolgono un ruolo importante nella ricerca, nella formazione post-universitaria e nella
promozione delle tecnologie o se le strutture di ricerca esistenti (CNR, altri enti pubblici di
ricerca) possano sopperire a queste esigenze in modo adeguato. In secondo luogo occorre
precisare quale è il ruolo del MURST come ente finanziatore e se sia corretta una politica che
sostiene queste strutture indipendentemente da programmi specifici.
L’analisi della documentazione pervenuta conferma che i Consorzi si pongono in molti
casi come strutture che rappresentano delle importanti componenti della ricerca universitaria.
Questa funzione si manifesta in modo particolare nella capacità di formulare un programma di
ricerca nazionale per i settori scientifici pertinenti nel quale si tiene conto delle specifiche
componenti in ogni sede universitaria e delle esigenze della ricerca nazionale in termini di
investimenti strumentali importanti, della partecipazione a programmi internazionali etc.
Questa funzione di programmazione della ricerca nazionale, svolta informalmente fino agli
anni 70 dal CNR, manca da tempo nella ricerca universitaria sia per la mancanza di un Piano
pluriannuale delle ricerca sia perché la ricerca universitaria è tradizionalmente frammentata in
numerosi gruppi molto gelosi della propria autonomia.
D’altra parte la crescente importanza dei finanziamenti MURST per programmi
nazionali o centri rispetto ai finanziamenti erogati dal CNR e il ruolo dei programmi europei,
che vedono nelle università la componente di ricerca più attiva, portano inevitabilmente gli
universitari verso una maggiore autonomia di programmazione rispetto a un ente pubblico
che, pur rivendicando il proprio ruolo generalista, non è di fatto in grado di rappresentarli
adeguatamente, specie dopo la forte emarginazione dei Gruppi Nazionali che, all’interno del
CNR, avrebbero dovuto rappresentare la ricerca universitaria.
Un’altra funzione importante che viene svolta da molti Consorzi è quella della
formazione post-universitaria (scuole per laureati o dottorandi, master interuniversitari, etc.).
In questo settore i Consorzi possono operare in modo complementare alla formazione
universitaria, in quanto prospettano un servizio formativo su scala nazionale che di norma le
università non sarebbero in grado di offrire. Un buon esempio è fornito dalle scuole di
dottorato, che consentono a una larga percentuale di dottorandi di frequentare corsi tenuti da
specialisti di alta qualificazione, la cui presenza non potrebbe essere assicurata presso le
singole sedi.
La crescente importanza che rivestono i programmi dell’Unione Europea nella ricerca
scientifica e tecnologica internazionale e la necessità di competere con Paesi di maggior
tradizione scientifica, ha portato le comunità accademiche più attive ad organizzarsi anche per
un miglior successo nella partecipazione a bandi internazionali. Non vi è dubbio che alcuni
dei Consorzi analizzati partecipano in modo molto attivo a questa competizione.
L’aggregazione Consortile, oltre a fornire risorse addizionali per il cofinanziamento di questi
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progetti, consente di indirizzare l’attività di ricerca lungo le linee programmatiche indicate
dalla Unione Europea.
Un quarto elemento importante dell’attività dei Consorzi riguarda la partecipazione a
laboratori internazionali, il loro utilizzo e, in qualche caso, la gestione di specifiche attività
presso tali strutture. L’uso di grandi facilities internazionali, in passato limitato alla Fisica, è
divenuto una componente importante dell’attività scientifica di chimici, mineralisti, biologi,
medici etc. Si pensi in proposito alla crescente importanza che rivestono le sorgenti di
neutroni e di luce di sincrotrone per la risoluzione delle strutture delle molecole di interesse
biologico o per la progettazione di farmaci. Lo stesso dicasi per la partecipazione a
programmi spaziali in settori quali il telerilevamento, le telecomunicazioni etc. In tutti questi
casi la partecipazione organizzata garantisce un miglior ritorno scientifico dell’investimento
nazionale.
Con il bando sulle infrastrutture di ricerca (L. 488/92) emesso nel 1996, è emersa
un’altra funzione dei Consorzi: la possibilità di interventi sul territorio con una ricaduta socioeconomica della ricerca svolta. Il fatto che la comunità universitaria relativa a certi settori
disciplinari si sia presentata in forma organizzata partecipando al bando con programmi
concordati con enti di servizio e/o imprese, ha portato ad assegnare ai Consorzi la gestione e
realizzazione di programmi che hanno o possono avere una valenza socio-economica. Per
alcuni Consorzi ciò ha implicato un aumento considerevole delle risorse a bilancio a partire
dal 2000 per il prossimo triennio. D’altra parte alcuni dei Consorzi analizzati operano da
tempo di intesa con enti di servizio locali e nazionali (Comuni, Regioni, Protezione Civile
etc.) in forme che non sarebbero possibili senza un coordinamento tra sedi universitarie.
Alla luce di queste considerazioni appare chiaro che la politica adottata dal MURST
consistente nell’erogare ai Consorzi riconosciuti un fondo di funzionamento è, allo stato
attuale e in assenza di più precise indicazioni programmatiche sulla ricerca universitaria, da
ritenersi corretta, perché viene incontro alle motivate esigenze di ricerca e formazione di
un’estesa e qualificata comunità scientifica.
Il Comitato ritiene peraltro che si debbano definire dei criteri per la creazione di nuovi
Consorzi al fine di evitare la loro proliferazione. Su tale argomento il Comitato intende
tornare predisponendo un apposito documento, anche in considerazione degli sviluppi relativi
alla programmazione della ricerca nazionale.
4.
Indicazioni sui criteri di ripartizione dei contributi di funzionamento
Sulla base dell’analisi delle attività dei Consorzi e della precisazione delle funzioni che
essi possono svolgere per il miglioramento della ricerca nazionale, il Comitato propone questi
criteri per l’erogazione delle risorse:
i)
si ritiene, in primo luogo, che sia importante sostenere quei Consorzi che abbiano
mostrato capacità di programmazione pluriannuale della loro attività e le cui linee
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di ricerca siano coerenti con il Piano Nazionale di Ricerca, recentemente elaborato
dal MURST;
5.
ii)
va riconosciuto un particolare sostegno a quei Consorzi che mostrano di essere in
grado di acquisire risorse dall’Unione Europea e/o da bandi internazionali per una
parte significativa del loro bilancio;
iii)
vanno sostenuti i Consorzi che svolgono attività di formazione rivolte a giovani
laureati e dottorandi perché, per molti settori della ricerca avanzata, possono
fornire l’unica opportunità di formazione qualificata disponibile dopo la laurea;
iv)
si ritiene opportuno che venga incoraggiata l’attività di quei Consorzi che,
attraverso l’utilizzo di fondi nazionali destinati alla ricerca industriale e allo
sviluppo (L. 46/82 e D.L. 207/97, L. 488/92), mostrano di saper collaborare
efficacemente per il miglioramento delle attività produttive e delle condizioni
socio-economiche del Paese;
v)
si raccomanda di limitare l’uso del fondo di funzionamento per convegni o
conferenze, che, pur potendo costituire momenti di incontro con la comunità
internazionale, raramente contribuiscono in modo significativo alla crescita della
ricerca nazionale.
Raccomandazioni per applicare proficuamente i criteri di ripartizione
Poiché il Ministero eroga un finanziamento destinato al funzionamento, si suggerisce di
adottare i criteri sopra indicati con riferimento soltanto ad una parte percentuale del contributo
totale e di attribuire l’altra parte sulla base del contributo assegnato ai Consorzi nell’ultimo
anno; in modo da arrivare a regime, cioè applicando soltanto i criteri proposti al totale del
fondo nell’arco di tre-quattro anni.
Inoltre, considerato che i temi scientifici di interesse dei consorzi sono limitati, si
suggerisce di incaricare della ripartizione una Commissione composta da tre esperti
indipendenti che valuti i programmi e il resoconto scientifico di ogni consorzio sulla base dei
criteri sopra definiti.
Al fine di rendere più adeguato il lavoro della Commissione, i Consorzi dovrebbero:
a)
chiarire sulla base di quali criteri vengono finanziate le singole unità di ricerca e
viene stabilito l’ammontare delle risorse a loro disposizione; una rigorosa
selezione può consentire in molti casi una migliore programmazione ed evitare la
dispersione delle risorse;
b)
specificare la partecipazione dei docenti universitari ai loro programmi
(indicandoli nominativamente, con la sede di appartenenza, e specificando il loro
impegno), in modo da chiarire la partecipazione complessiva dei docenti e la loro
eventuale partecipazione a più consorzi; in assenza di tali informazioni è difficile
avere un’idea precisa della comunità scientifica interessata e dell’impegno dei
singoli.
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c)
è auspicabile che venga avviata una valutazione periodica dell’attività di ricerca
scientifica dei Consorzi, secondo forme e criteri da stabilirsi, per verificare
l’efficacia della struttura consortile nel raggiungimento di obiettivi scientifici non
ottenibili con semplici collaborazioni tra le sedi e la coerenza in rapporto alla
programmazione nazionale della ricerca.
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Appendice - Analisi dei singoli consorzi
CINRO: Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Oncologica
E’ stato costituito nel 1990; ha sede a Genova presso il Centro per le Biotecnologie avanzate,
che, in base a un accordo, mette a disposizione gli spazi. Aderiscono 10 università. Non
dispone di proprio personale ma si avvale di collaborazioni, prestazioni occasionali e
consulenze per i suoi progetti di ricerca. Il bilancio consuntivo del 1999 ammonta a 3325 Ml,
di cui dal MURST per funzionamento 1500 Ml, introiti autonomi per 15 Ml e residui
dall’anno precedente per 1770 Ml. La spesa per ricerca (inclusa quella del personale coinvolto
nelle attività) è circa 1300 Ml, 300 Ml la spesa per Congressi e attività formative, 700 ml
quella di funzionamento.
Vi è una quasi completa corrispondenza tra questo gruppo e quello che si è presentato con
successo ai bandi PRIN 1997 e 1999, ottenendo un finanziamento di alcuni miliardi.
Il bilancio preventivo 2000 ammonta a 6480 Ml, di cui 3300 dal MURST, 2470 di disavanzo
e 500 da introiti propri. L’aumento del finanziamento MURST è previsto in quanto viene
prospettato un maggiore finanziamento al PNR, quello da introiti propri in ragione delle
nuove possibilità fornite dalle modifiche alla Legge 46/82, che consentono l’accesso ai
finanziamenti anche ai Consorzi. La relazione scientifica, pur dettagliando le attività di
ricerca, non fornisce un quadro della ripartizione dei fondi tra i gruppi e dei criteri per essa
adottati. Il Consorzio gestisce numerose iniziative formative (giornate di studio, incontri con
l’esperto, workshops) e congressi a carattere nazionale e internazionale. Il Consorzio prevede
di promuovere un master interuniversitario per la ricerca in Chirurgia Oncologica.
CUGRI:Consorzio Interuniversitario per la previsione e prevenzione grandi rischi
E’ stato costituito nel 1993 ad opera delle università di Salerno e Napoli con l’obiettivo di
fornire supporti organizzativi, tecnici e finanziari ai consorziati nel campo dei grandi rischi.
Per la sua realizzazione erano stati stanziati da una legge precedente (n. 730/87) 14 Mldi
come contributo speciale utilizzabile per beni inventariabili. La sede amministrativa è situata
presso il Dipartimento di Ingegneria Civile di Salerno e sedi operative presso le due università
consorziate. L’attività è organizzata per progetti e programmata con cadenza triennale.
Collabora attivamente con i Gruppi Nazionali del CNR, in particolare ha inglobato al suo
interno le unità operative del Gruppo Nazionale Difesa Catastrofi Idrogeologiche del CNR.
Ha il compito di fornire supporto nel campo della geologia, ingegneria geotecnica, idraulica,
strutturale e industriale secondo le finalità dell’attività della Protezione Civile. Ha usufruito
nel periodo 1996-1998 di fondi CNR e di enti locali, in particolare di fondi POP-FESR della
regione Campania nel 1994-95. Ha istituito, all’interno di vari dipartimenti delle due
università, laboratori con funzioni specifiche.
Il bilancio consuntivo 1998 ammontava a 4.8 Mldi (2.8 residui, 1.7 dal Comune di Napoli,
550 Ml dal POP, 160 Ml dal MURST e 200 Ml dal CNR)
Ha due dipendenti e non dispone di personale distaccato.
CIB: Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie
Fondato nel 1987 raccoglie 23 università con diversi gruppi di ricerca (fino a 25 per sede) e
associa oltre 2000 ricercatori operanti nel settore delle biotecnologie. Ha sede amministrativa
a Trieste, direzione a Urbino e segreteria operativa a Parma. Trieste è anche la sede di uno
specifico Laboratorio del Consorzio, situato presso l’Area di Ricerca triestina. Per ogni sede
dispone di un’unità di personale assunta con una borsa di studio annuale e rinnovabile. Nel
biennio 98-99 ha stipulato 33 contratti annuali con personale ricercatore e erogato 3 borse di
studio per ogni sede consorziata. Nel 1999 disponeva di un patrimonio strumentale di 5 Mldi
distribuito sulle varie sedi universitarie. Il bilancio consuntivo 1999 ha registrato entrate per
2.8 Mldi, delle quali 1 Mldi dal MURST, circa altrettanto dal Commissario di Governo di
Trieste e qualche centinaio di milioni dalla Sanità.
Ha predisposto un Piano Triennale 2000-2002, nel cui ambito ha avanzato richiesta di 6300
Ml per il 2000.
FOR.COM:Consorzio Interuniversitario Fomazione per la Comunicazione
Fondato nel 1990 ha sede a Roma. Consorzia 8 università italiane e alcuni atenei stranieri. Ha
la finalità di promuovere e partecipare a iniziative di formazione a distanza a tutti i livelli da
quello primario a quello universitario (laurea a distanza in materie quali giurisprudenza,
scienze politiche etc.) e alla formazione post-universitaria. E’ costituito da: i) un centro
tecnico-operativo deputato alla progettazione dei percorsi didattici e dei materiali didattici. ii)
una rete di poli presso le strutture territoriali per la ricerca e la pianificazione dei bisogni
formativi (prevalentemente nel Mezzogiorno). Le facoltà coinvolte sono prevalentemente di
Scienze
Politiche,
Scienza
della
Comunicazione,
Giurisprudenza,
Scienza
dell’Amministrazione, Lettere, etc. Il personale ammonta a nove unità e due unità distaccate.
Il bilancio 1999 ammontava a 7 Mldi, circa 4 dei quali provenienti da introiti dei corsi a
distanza e 1.4 Mldi di contributo MURST.
ICRA: International Center for Relativistic Astrophysics
Si tratta di un Consorzio del tutto anomalo rispetto agli altri. Vi è una sola sede italiana
(Roma La Sapienza) consorziata con Specola Vaticana, ICTP, Third World Academy,
Stanford, Washington, Hafei, etc. L’attività consiste nell’organizzazione, ad opera dell’unico
ricercatore interessato (R. Ruffini) di workshop e congressi con soggetti relativi all’astrofisica
relativistica (5 avvenimenti nel 1999). Il contributo MURST (420 nel 1997, 660 nel 1998, 545
nel 1999) è stato nell’ultimo anno inferiore alle spese sostenute (735 Ml). Per il 2000 sono
previste entrate per 1050 e uscite per 1339. Il bilancio consuntivo 1999 ha visto entrate per
circa 700 Ml dal Comune di Pescara, di 75 Ml dal MAE e di 36 Ml dall’ASI.
CIRC-MSB: Consorzio Interuniversitario di Ricerca in Chimica dei Metalli nei Sistemi
Biologici
Costituito a Roma nel 1992, ha ottenuto il riconoscimento MURST nel 1995. Ha sede a Bari e
ad esso aderiscono diciotto atenei con 202 unità di personale universitario. Il personale
dipendente è costituito da tre unità amministrative; il personale in formazione da qualche
diecina di borsisti e da alcuni assegnisti. Utilizza locali resi disponibili dalle università e per
un Laboratorio dall’Area di Ricerca di Napoli. Il bilancio 1999 era pari a 980 Ml, dei quali
310 dal MURST e circa 200 da attività commerciali. Per l’anno 2000 il Consorzio ha attivato
contratti di ricerca per oltre 300 Ml con ditte del settore farmaceutico e bioteconologico.
CSGI:Consorzio Interuniversitario Sviluppo dei Sistemi Interfase
Costituito nel 1994 ha sede a Firenze e consorzia sei sedi universitarie con l’impegno di circa
100 ricercatori. Ha la struttura tipica e ha personale assunto con borse o con contratti di
collaborazione (circa 21 persone). Oltre ai gruppi che operano presso i Dipartimenti
universitari dispone di due laboratori esterni. Il bilancio consuntivo 1999 ammontava a 3448
Ml dei quali 800 dal MURST, 650 dalla UE, 685 da terzi, 130 dal CNR.
La rete di ricerca ha partecipato al bando PRIN 1998 acquisendo 917 Ml. Il bilancio
preventivo 2000 ammonta a 5364 e prevede un aumento del finanziamento MURST.
CoNISMA: Consorzio Interuniversitario per le Scienze del Mare
Consorzia 24 università. Ha sede a Genova e dispone di due dipendenti a contratto. Per la
propria attività si avvale di consulenti e di personale in formazione (76 borsisti o
collaboratori presso le università). La spesa inventariabile è modesta. Il consuntivo 1999
ammontava a 4744 Ml, dei quali 396 erano il finanziamento MURST, 1971 provenienti dalla
UE, 1742 dalla regione Puglia, circa 200 da enti esterni). Ha formulato un dettagliato Piano
delle proprie attività per il triennio 2000-2002.
CNIT: Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
Costituito nel 1995 (riconoscimento nel 1997) ha sede amministrativa presso l’università di
Parma e consorzia 22 atenei. Ha due dipendenti amministrativi a tempo indeterminato, uno in
contratto formazione lavoro e 12 ricercatori con contratti a tre anni. Il bilancio consuntivo è
stato nel 1999 pari a 2989 Ml, dei quali 594 dal MURST, 1645 dall’ASI e 488 Ml da progetti.
Prevedono per il 2000 un contributo di fondi strutturali (Cluster CIPE L. 488) pari a 1584 Ml.
CINIGEO: Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Ingegneria delle Georisorse
Fondato nel 1988 raccoglie quattro sedi universitarie con circa 32 ricercatori ed ha sede a
Roma Tor Vergata. Dispone di un amministrativo assunto a tempo determinato e uno
distaccato dall’Università. Il bilancio 2000 prevede entrate per circa 300 Ml da progetti
esterni e 270 Ml di contributo MURST per il funzionamento. Non è disponibile il consuntivo
1999: il preventivo prevedeva entrate MURST per 700 Ml circa, che probabilmente non si
sono verificate.
CIRMMP: Consorzio Interuniversitario Risonanze Magnetiche di Metalloproteine
Paramagnetiche
Partecipano a questo consorzio le università di Firenze, Bologna e Siena. La sede è a Firenze
presso la facility NMR di cui è responsabile il Prof. Bertini e lo scopo del consorzio è quello
di promuovere lo studio delle proprietà delle proteine attraverso l’uso di tale facility. Il
Laboratorio, che è riconosciuto come Large Scale Facility dalla Unione Europea e sostenuto
nell’ambito della iniziativa europea per questi laboratori, è stato in gran parte realizzato con
fondi del MURST (nei bandi 97 e 99 il gruppo di ricercatori associati al consorzio ha ottenuto
risorse per circa 4.5 Mldi). Il personale è costituito da tre tecnici con contratto a tempo
determinato, da collaboratori e borsisti. Il contributo MURST per il funzionamento è stato nel
1998 di 864 Ml, quello della UE è stato di 1258 Ml, mentre si sono avuti fondi esterni per
circa 300 Ml.
CINBO: Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Bio-oncologia
Ha sede amministrativa presso lo CSATA di Bari e direzione a Chieti, che è una delle quattro
università consorziate. Quantunque il preventivo 2000 ammonti a 950 Ml (con una spesa
prevista per congressi e corsi di 320 Ml e per attrezzature di 165 Ml) il bilancio consuntivo
negli anni dal 1994 al 1998 ammonta a poche diecine di milioni. Presenta un Piano Triennale
per il periodo 2000-2002.
CINMPIS: Consorzio Interuniversitario Nazionale Metodologia e Processi Innovativi di
Sintesi
Costituito nel 1994 e riconosciuto dal MURST nel 1998 con l’adesione di 13 Atenei. Dispone
di un unico Consiglio formato dai rappresentanti delle università. Ha un dipendente
amministrativo a tempo determinato e un’unità di personale distaccata dall’università. Per il
personale di ricerca si avvale di collaborazioni e consulenze. Nel 1999 ha ricevuto un
contributo MURST di 190 Ml su un bilancio di circa 450 Ml. Nel 2000 prevede entrate per
760 Ml da Piani Nazionali di Ricerca.
CIRC : Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Cardiovascolare
E’ stato costituito nel 1996 con la finalità di promuovere ricerca e diffondere conoscenze
sull’apparato cardiovascolare. Ha sede legale a Bologna e dodici università consorziate. Non
dispone di personale proprio o distaccato: la spesa di personale riguarda personale in
formazione (nel 2000-2001 15 borse di studio, 2 dottorati di ricerca, 1 assegno). A differenza
della maggior parte dei consorzi, che ha un'unità operativa per sede universitaria, le unità
operative corrispondono a singoli gruppi di ricerca: questo porta a un Consiglio Scientifico
con molti componenti. Svolge attività di formazione avvalendosi delle strutture dell’università
di Bologna. Il bilancio consuntivo del 1999 ammonta a poco più di 1 Mldo, con un contributo
MUSRT pari a 686 Ml. Le maggiori voci di spesa sono le borse di studio (423 Ml) e le spese
pubblicitarie e di promozione (217 Ml).
Il programma scientifico è articolato per progetti e per il 2001 viene prevista una spesa di
3820 Ml, divisa il 1500 Ml per didattica e formazione, 2160 Ml per ricerca e 160 Ml per
allestimento di laboratori specialistici.
INSTM: Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali
E’ stato costituito come Consorzio INCM (Interuniversitario Chimica dei Materiali) nel 1992
e riconosciuto dal MURST nel 1994. Nel 1998 sono confluiti del Consorzio gruppi chimici
precedentemente organizzati in altri due Consorzi. Ha sede in Firenze e 40 università
consorziate. Coordina l’attività di circa 900 docenti universitari e oltre 200 dottorandi/borsisti.
Ha due dipendenti amministrativi a tempo indeterminato e uno a tempo determinato e due
ricercatori a contratto, oltre al personale in formazione. L’attività scientifica è articolata in
otto sezioni tematiche i cui direttori compongono il Consiglio Scientifico.
Il Consorzio è molto attivo nell’acquisizione di fondi da bandi nazionali e internazionali. Nel
corso del 1999 a fronte di un contributo di 1163 Ml da parte MURST, si sono acquisiti 1800
Ml da enti esterni, 1200 Ml dalla Unione Europea e un ulteriore miliardo da finanziamenti di
agenzie nazionali. E’ previsto un finanziamento di oltre 4 miliardi sui fondi CIPE che verrà
erogato nel corso del 2000.
Il Consorzio opera per piani triennali ed effettua investimenti in strumentazione di elevato
costo presso le università consorziate. Non vengono specificati i criteri di ripartizione tra le
sedi e l’ammontare delle somme erogate.
INBB: Istituto Nazionale Biotecnologie e Biosistemi
Costituito nel 1993 ha ottenuto riconoscimento dal MURST nel 1995; raccoglie gruppi di 23
università italiane. Ha sede legale presso l’università di Roma Tor Vergata e sede operativa in
Roma. Dispone di un Laboratorio Nazionale a Osilo (SS) di circa 350 mq compresa la
foresteria. Dispone di due unità di personale amministrativo mentre si avvale di
collaborazioni per il personale di ricerca ed eroga qualche borsa di studio. Ha una struttura
peculiare rispetto agli altri Consorzi sia per la composizione del Direttivo sia per l’assenza di
un Consiglio Scientifico. Ha ricevuto un finanziamento MURST per il funzionamento a
cominciare dal 1998. Nel 1999 il bilancio è stato pari a 332 Ml di cui 297 dal MUSRT. Le
spese hanno riguardato: l’organizzazione di convegni, l’attività di formazione, borse di studio,
investimenti presso il Laboratorio di Osilo, etc. Nel 1999 ha iniziato la partecipazione ad
alcuni PNR e a bandi nazionali (L. 95/95, L. 46/82 etc.) i cui introiti sono previsti per il 2000.
CINI: Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica
Costituito nel 1989 è stato riconosciuto nel 1992; le università consorziate sono 13
corrispondenti a 393 unità di personale docente e a 82 dottorandi. E’ organizzato in sette
sezioni nazionali e 13 unità di ricerca e programma le proprie attività per Piani Triennali.
Opera di intesa con il CINE e il CNIT per una gestione unitaria dei problemi relativi al
trasferimento tecnologico nel settore dell'informatica e delle telecomunicazioni. Ha in fase di
realizzazione un Laboratorio nazionale per la multimedialità a Napoli assieme al CNIT e la
realizzazione nell’area pugliese di una rete telematica regionale, finanziati entrambi dalla
legge 488 (Cluster CIPE). Ha tre ricercatori dipendenti a tempo indeterminato e si avvale di
collaborazioni per la gestione amministrativa. Dispone di spazi attrezzati presso il CILEA e
presso le università di Napoli e Pavia. Il bilancio 1999 ammonta a circa 1 Mldo, con
contributi MURST per 315 Ml, CNR per 120 Ml ed ENEA per 145 Ml.
Consorzio Interuniversitario Trapianti di Organo
E’ stato costituito nel 1994, ha sede a Roma al Policlinico Umberto I presso la II Clinica
Chirurgica. Si avvale di quattro dipendenti (amministrazione e segreteria) a tempo
indeterminato. Supporta l’Organizzazione Centro-Sud per i Trapianti d’Organo. Il consuntivo
del 1998 registra proventi dal MURST per 1.6 Mldi (di cui 800 di competenza del 1997), 324
Ml dall’Istituto sperimentale di Zootecnia e circa 60 Ml dall’Istituto Superiore di Sanità. La
spesa riguarda, oltre al personale, attrezzature scientifiche, borse di formazione, spese di
ricerca.
INCA: Consorzio Interuniversitario per la Chimica dell’Ambiente
Costituito nel 1993 e riconosciuto dal MURST nel 1994, consorzia 28 università. Ha sede
legale presso l’università di Venezia e sede amministrativa presso il Parco Tecnologico. Il
personale dipendente è costituito da tre dipendenti amministrativi a tempo indeterminato e di
cinque ricercatori a tempo determinato. I ricercatori universitari associati sono oltre 2000.
L’attività scientifica è articolata in quattro sezioni tematiche. L’attività formativa prevede
scuole di formazione sulla chimica pulita e borse di studio. Dispone di un Laboratorio a
Marghera che svolge anche attività di servizio e consulenza. Il contributo di funzionamento
del MURST è pari a 1200 Ml annui, ma il bilancio ha registrato negli ultimi anni entrate di
diverse centinaia di milioni da contratti e da commesse di enti esterni. Ha formulato un Piano
triennale ed effettuato, unico tra i Consorzi considerati, una valutazione internazionale delle
proprie attività e delle unità di ricerca.
Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario
le pubblicazioni degli ultimi 12 mesi
DOC
Alcune valutazioni sulle bozze dei decreti riguardanti la determinazione delle classi delle lauree
universitarie e delle classi delle lauree specialistiche universitarie, Doc 1/00, maggio 2000
Parere sui criteri per la determinazione della disponibilità di posti per studenti per i corsi universitari
ad accesso limitato, Doc 2/00, maggio 2000
Parere sui criteri per la determinazione della disponibilità di posti per studenti per i corsi universitari
ad accesso limitato. Valutazioni dell’offerta potenziale formativa e criteri per determinare il
numero di posto a livello nazionale, Doc 3/00, giugno 2000
Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non
correlate alla trasformazione degli Isef. Parte I - a.a 1999/2000. Università di Pavia, Doc 4/00,
giugno 2000
Relazione tecnica sulle proposte di nuove istituzioni del corso di laurea in Scienze motorie non
correlate alla trasformazione degli Isef. Parte II - a.a 2000/2001. Università di Chieti, Ferrara e
Udine, Doc 5/00, luglio 2000
Primi risultati della rilevazione “Nuclei 2000" sul sistema universitario italiano, Doc 6/00, luglio
2000
Verifiche della disponibilità di dotazioni nella Università non statale della Valle d’Aosta: prima
verifica, Doc 7/00, luglio 2000
Individuazione dei criteri per la ripartizione dei contributi di funzionamento tra Consorzi
Universitari, Doc 8/00, luglio 2000
Le pubblicazioni del Comitato sono disponibili in Internet alla pagina:
http://www.murst.it/valutazionecomitato/pubblic.htm
quelle del preesistente Osservatorio sono disponibili in Internet alla pagina:
http://www.murst.it/osservatorio/pubblic.htm