Bollettino nov. 2015

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Bollettino nov. 2015
LA PAZ, BOLIVIAX
FABIO SIMONI
TRIMESTRALE INDIPENDENTE
- EL PAZ A LA PAZ CHANGEMASS
SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015X
NUMERO PRIMO
n EDITORIALE
3 mesi, 1/4 del totale del tempo a
mia disposizione già è trascorso…
Mi piace vivere e lavorare a La
Paz, e soprattutto “mi ci piaccio”.
In
questi
tre
mesi
ho
avuto
l’occasione
di
conoscere
meglio
Fundapim e Fundawi, permettendomi
di capire meglio la loro maniera di
lavorare e dunque di riuscire a
contestualizzare e definire il mio
apporto professionale.
Inutile confermarvi che le sfide
sono tante, anzi tantissime, e che
il tempo è poco, anzi pochissimo…
però
anche
la
vecchia
fidata
“voglia di fare” è tanta, anzi
tantissima.
Questi
primi
tre
mesi
hanno
generato la giusta quantità di
informazione
necessaria
ad
un
corretto e funzionale svolgimento
delle mie future attività all’interno
delle due ong.
Ho
potuto
viaggiare
al
“campo”,
conoscendo realtà decisamente diverse,
non solo dalla nostra ma anche da quella
della
stessa
La
Paz.
Ho
dovuto
riflettere su molti miei modi di fare e
mi sono rimesso in questione sia sul
piano
professionale
che
su
quello
personale.
La Paz mi sta cambiando e spero di
riuscire a cambiarla un po’ anche io.
-SOMMARIOn ANNO ZERO ----------- [2]
n PROGETTO ------------[6]
n POLITICA ---------- [12]
PUNTO DI PARTENZA
IL PROGETTO MISSIONE21
RIFORMA COSTITUZIONALE
n PROGETTO ------------ [3]
n POLITICA ------------[9]
n PROGETTO ---------- [13]
THE DREAM TEAM(S)
REFERENDUM 2015
VIVERE AL CAMPO
n LA PAZ -------------- [4]
n LA PAZ -------------[10]
n ANALISI ----------- [15]
NUESTRA SEÑORA DE LA
PAZ
ACOSTUMBRANDOSE
NUMERI NUMERI NUMERI
n ATTUALITÀ ----------[11]
n TRADIZIONE -------- [16]
MAR PARA BOLIVIA
APTHAPI
email – [email protected]
blog – www.changemass.wordpress.com
per maggiori informazioni sull’associazione o su altri progetti – www.comundo.org/it
giornale dall’elevato costo di CHF 0.- / copie supplementari su richiesta tramite email
errori dell’edizione precedente: Denis (pag. 3), Uyuni (pag. 6)
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[2 ]
n ANNO ZERO
-PUNTO DI PARTENZAPRONTI AD ARRIVARE…
È il 23 agosto 2015, ore 14 in punto,
principali di La Paz. In effetti ho
arrivo con i miei genitori all’aeroporto
dovuto stare tranquillo, praticamente a
di Milano Malpensa. Mancano 5 ore alla
letto, per circa 10 giorni, tempo che
partenza, troppa voglia di partire o
l’antibiotico facesse effetto.
calcolato
male
i
tempi?
Probabilmente un po’ di entrambi…
Circa 25 ore di viaggio, scali
OSPEDALE PUBBLICO “ARCO IRIS”
compresi,
di
cui
l’ultima
ora
Se vi dico che l’ospedale pubblico boliviano
passata su di un coccodrillo di
è differente da quello svizzero ci credete?
lamiera che da Santa Cruz (Bolivia)
Una volta ritirato il mio ticket alla
mi ha portato, non mi spiego
reception e pagato 60 bolivianos (~9 CHF) per
tutt’ora bene come, all’aeroporto
la visita medica mi sono diretto alla sala
internazionale di El Alto.
d’attesa. Almeno un centinaio di persone
Recuperata la mia valigia (una
aspettavano il proprio turno, bambini che
delle prime a uscire dal magico
correvano, altri che piangevano, persone
buco del nastro trasportatore!!!),
anziane che dormivano sulle panchine, gente
ho potuto varcare, non senza un po’
che tossiva, altra che sospirava, e molta
di ansia, la porta che finalmente
altra ancora. Dall’altra parte 15 dottori
mi introduceva ufficialmente su
circa cercavano di tenere il ritmo imposto
suolo boliviano.
dai continui nuovi arrivi.
Alla fine del tunnel, scusatemi
Mi sono subito chiesto quando sarebbe
l’espressione, c’era ad aspettarmi
arrivato il mio turno, alla fine ho però
Socrates, direttore di Fundapim.
dovuto aspettare solamente un’ora prima di
Non
sono
riuscito
a
capire
vedere un dottore.
esattamente dove mi trovavo che già
eravamo in macchina, sfrecciando
Malgrado la bronchite e soprattutto
tra le strade tutte uguali di El Alto, a
grazie al prezioso aiuto cibernetico di
destinazione di La Paz.
Camilla sono poi riuscito a trovare un
Al momento di cominciare la discesa
appartamento tutto mio nella zona nord
verso La Paz, Socrates ha fatto una
di Sopocachi. Un due locali spazioso con
pausa, così da concedermi un momento per
una bella cucina e soprattutto una
osservare dall’alto la città nella quale
doccia
calda,
purtroppo
senza
avrei vissuto per un anno. Vi assicuro
riscaldamento, ma qui è normale. Sono a
che pochi momenti nella mia vita mi
circa 20 minuti a piedi dal centro e a
hanno “coupé le souffle” come la vista
20min di minibus da Piazza Murillo (sede
di La Paz nel suo intero. Più vallate
del
governo).
Unico
difetto
la
congiunte
tra
loro
ricoperte
morfologia del suolo, per tornare a casa
completamente da costruzioni e strade,
mia bisogna arrampicarsi per circa 1km
dalla cima delle loro scoscese pareti
per una strada molto ripida…
sino al fondovalle, assurdo!!! Prima di
Se volete farvi un giro su Google Maps
partire
avevo
visto
numerose
foto
per vedere dove si trova dovrete cercare
sull’estensione della città, ma nessuna
“Rosendo
Gutierrez
1063,
La
Paz,
aveva saputo prepararmi allo spettacolo
Bolivia”, la casa si trova all’angolo
al
quale
ho
avuto
la
fortuna
di
tra la Rosendo Gutierrez e la Jaimes
assistere.
Freyre,
è
un
piccolo
complesso
di
I primi giorni li ho passati a casa di
appartamenti che si chiama “Caserita
Laura,
una
cooperante
svizzera
che
Apart Hotel”.
lavora
a sostegno dei diritti delle
Due settimane dopo il mio arrivo a La
donne. Lei e il suo compagno boliviano
Paz
ero
finalmente
guarito
dalla
Riack hanno cominciato a presentarmi la
bronchite,
possedevo
un
numero
di
vita di La Paz. I loro racconti mi hanno
cellulare
boliviano,
avevo
un
subito motivato e invogliato a esplorare
appartamento tutto mio, cartina della
questa nuova città.
città in tasca, gambe pronte e polmoni
Purtroppo, come piccolo ricordo dalla
coscienti della sfida.
Svizzera, mi sono portato una bella
Ero finalmente arrivato a La Paz ed ero
bronchite…
ho
quindi
conosciuto
pronto a farmi catturare dalla città.
l’ospedale pubblico prima delle piazze
FS
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[3 ]
n PROGETTO
-THE DREAM TEAM(S)I MIEI DUE GRUPPI DI LAVORO
Come ben sapete lavoro in due organizzazioni, Fundapim e Fundawi, quello che però
ancora non sapete è chi fa parte di queste due ONG, ecco perché vi presento i due
super gruppi di lavoro.
FUNDAPIM
Da sinistra a destra:
Socrates Endara (Direttore Generale)
Angela Santoro (Progettista)
Luzmira Marin (Coordinatrice Progetti)
Henry Casas Tito (Tecnico Agronomo)
Julio Cesar Laura Guarachi (Tecnico
Agronomo)
Ruben Flores (Tecnico Agronomo)
Assenti sulla foto:
Marlen Coca Ameller (Assistente di
Direzione)
Maria Teresa Quenallata Ponce
(Amministratrice)
Don Humberto (Contabile)
FUNDAWI
Da sinistra a destra:
Galo Mamani (Coordinatore Progetti)
Reynaldo Esquibel (Tecnico Agronomo)
Paulino Guarachi (Direttore Generale)
Monica Cruz (Amministratrice)
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[4 ]
n LA PAZ
-NUESTRA SEÑORA DE LA PAZUN PO’ DI STORIA NON FA MAI MALE…
VISTA SULLA CITTA DI LA PAZ / LA PAZ (2015)
La città di Nuestra Señora de La Paz è
stata fondata il 20 ottobre 1548 dal
capitano Alonso de Mendoza. Al suo
principio
sottomessa
alla
monarchia
spagnola, in effetti il re di Spagna
godeva dell’ultima parole su tutte le
questioni politiche. Ovviamente questa
situazione creava non pochi momenti di
tensione tra la popolazione indigena ed
il governo spagnolo, tanto che nel 1781
ci fu una prima rivoluzione indigena.
Rivoluzione guidata da Tupac Katari, il
quale assediò la città impedendo il
passaggio di persone e merci. Il suo
assedio non durò però a lungo, fu
sconfitto e catturato dagli spagnoli, i
quali lo condannarono a morte. Tupac
Katari resta ancora oggi un simbolo
della rivolta indigena.
Il
16
luglio
1809
è
una
data
fondamentale per la città di La Paz. I
cittadini, guidati da Pedro Domingo
Murillo, presero le armi ed istituirono
il primo governo libero dell’America
Latina. Purtroppo per Murillo il suo
governo libero durò poco, e il 29
gennaio
1810
venne
impiccato
pubblicamente in piazza. Prima di morire
pronunciò la sua più celebre frase:
“Compatriotas, yo muero, pero la tea que
dejo encendida nadie la podrà appagar,
viva la libertad!”. [ITA: “Compatrioti,
io muoio, ma la torcia che ho lasciato
accesa nessuno la potrà spegnere, viva
la libertà!”].
Bisognerà aspettare il 1825 (anno in
cui la Bolivia conquistò l’indipendenza)
per vedere trionfare il popolo indigeno,
quando nella battaglia di Ayacucho i
patrioti
boliviani
sconfissero
definitivamente l’esercito spagnolo. Da
allora la repubblica cambiò numerose
volte
di
governo,
creando
forti
instabilità politiche e sociali, dando
vita a numerose rivolte. Non per niente
il palazzo del governo è conosciuto con
il nome di Palacio Quemado [ITA: Palazzo
Bruciato].
Verso fine del ‘800, e più precisamente
terminata la guerra federale del 1898 –
1899, La Paz assunse la sede del governo
(potere
esecutivo
e
legislativo),
diventando così la capitale politica
dell’amministrazione
nazionale.
La
capitale costituzionale boliviana e sede
del potere giudiziario è invece la meno
conosciuta città di Sucre.
Oggi la città di La Paz è situata lungo
i bordi del fiume Choqueyapu il quale la
attraversa da Nord a Sud. È divisa in 9
macro
distretti
ognuno
con
una
“subalcaldía” [ITA: sotto municipio] con
precise responsabilità amministrative, 7
sono i distretti urbani mentre 2 quelli
periferici.
Il centro storico e commerciale della
città è situato nella parte nord della
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
città. Un po’ più a sud-ovest del centro
c’è il distretto di Cotahuma con il
quartiere di Sopocachi (dove vivo io…),
uno dei quartieri residenziali storici
della
città,
carico
di
storia
e
impregnato della cultura paceña.
A sud della città vi è la “Zona Sur”,
il
nuovo
quartiere
residenziale
e
WHIPALA
La Wiphala (nome quechua) è un
emblema quadrato, composto da numerosi
piccoli
quadrati
ai
colori
dell'arcobaleno
(colori
inspirati
dalla bandiera inca), che oggi viene
usato come bandiera per rappresentare
i popoli indigeni andini (Bolivia,
Perù, Ecuador, ed alcune parti di
Argentina, Chile e Colombia).
Il
presidente
Evo
Morales,
di
origine Aymara, ha voluto aggiungere
un senso politico a questa bandiera in
Bolivia accostandola regolarmente alla
bandiera
nazionale
boliviana.
Sottolineando
così la
nozione
di
“Stato Plurinazionale” votata nella
nuova Costituzione del 2009.
[5 ]
soprattutto
commerciale,
costruito
seguendo l’immagine occidentale.
Questo quartiere ha poco a vedere con
la vera La Paz, ma attira molti turisti,
boliviani
con
soldi
e
capitali
stranieri.
La città di La Paz è stata recentemente
inserita tra le “nuove 7 più belle città
del
mondo”.
Devo
ammettere
che
all’inizio non capivo bene quali fossero
le ragioni di tale premio, credo di aver
già visto altre città decisamente più
belle di La Paz. Però è anche vero che
nessuna città mi ha mai sorpreso e
lasciato a bocca aperta come la vista
dall’alto della città di La Paz, se poi
consideriamo che i suoi cittadini sono
riusciti
ad
organizzare
e
rendere
possibile la vita a 4’000 metri sopra il
livello
del
mare,
il
termine
di
“bellezza”
prende
tutto
un
altro
significato.
Se dovessi descrivere la città di La
Paz in una sola frase probabilmente
scriverei:
“La Paz è una città con una grande
anima commerciale con lo sguardo rivolto
verso l’occidente che cerca di non
dimenticare
le
proprie
radici
e
tradizioni”.
FS
DOMINANDO LA CITTA DI LA PAZ / LA PAZ (2015)
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[6 ]
n PROGETTO
-IL PROGETTO MISSIONE21IL PROGETTO IN DETTAGLIO…
Attualmente
Missione21
(fondazione
svizzera
di
Basilea)
finanzia
un
progetto di sviluppo agricolo sia con
Fundawi che con Fundapim. I progetti
hanno
debuttato
ad
inizio
2014
e
prenderanno fine nel 2017 (4 anni in
totale),
e
hanno
come
scopo
di
incrementare
e
diversificare
la
produzione agricola della popolazione
della zona. Come conseguenza le comunità
potranno sia alimentarsi in modo più
bilanciato
e
salutare,
prevenendo
malattie legate alla mancata nutrizione,
sia vendere la quantità non consumata,
generando
quindi
un
ingresso
che
permetterà loro di aumentare la loro
qualità di vita.
Entrambi i progetti portano, oltre ad
un discorso di produzione, un occhio di
riguardo
anche
a
temi
come
la
protezione
dell’ambiente,
la
salvaguardia della diversità culturale e
l’importanza della ruolo della donna.
FUNDAWI
Il
progetto
con
Fundawi
coinvolge
attualmente 3 comunità: Choquecoa (11
famiglie), Pallcapampa (3 famiglie), e
Chiuani (4 famiglie), per un totale di
18
famiglie.
Si
è
cercato
di
far
partecipare
il
maggior
numero
di
beneficiari,
anche
per
far
sì
che
SOURCE: GOOGLE MAPS
Temi che in gergo vengono chiamati i
“temi trasversali”, cioè quei temi che
sempre
devono
essere
tenuti
in
considerazione,
indipendentemente
dall’obiettivo del progetto.
Il mio ruolo è di aiuto al coordinatore
del
progetto
per
entrambe
le
organizzazioni. Devo supportare la parte
di sistematizzazione dell’informazione
per
trasmettere
all’organizzazione
strumenti
migliori
in
gestione
di
risorse.
Sia Fundawi che Fundapim sono piccole
organizzazioni
e
non
contano
con
sufficiente personale per permettere al
coordinatore di seguire da vicino sia il
lavoro al campo che quello d’ufficio. A
me il compito di trovare il modo più
efficiente ed efficace per riorganizzare
il suo lavoro e quindi permettergli di
tener d’occhio entrambe le funzioni
della sua posizione.
trasmettano le conoscenze apprese alle
altre famiglie della zona che non hanno
potuto
e/o
voluto
partecipare
al
progetto, aumentando così l’impatto del
progetto.
Con l’assistenza tecnica di Fundawi
ogni comunità produce vari tipi di
verdura e coltiva differenti qualità di
fiori.
All’inizio del progetto il problema
principale riscontrato era l’assenza di
un mercato per la produzione agricola.
In effetti è complicato per una famiglia
che abita lontano da centri abitati
trovare un mercato dove proporre la
propria
merce.
Si
è
quindi
molto
lavorato
per
riuscire
a
trovare
possibili soluzioni dove le famiglie
produttrici potessero commercializzare i
propri prodotti.
Oggi però Fundawi si scontra con un
problema ben più grande, una crescita
preoccupante della sfiducia da parte
delle
famiglie
beneficiarie,
basti
pensare che all’inizio del progetto
contava con più di 50 famiglie, oggi
solo 18… Il motivo è molto semplice,
mancanza
di
risultati
significativi
dovuti ad una scarsa assistenza tecnica
da parte nostra. Ma il vento cambia, o
meglio il team, in effetti l’équipe
attuale è tutta nuova e motivata nel
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[7 ]
riguadagnare il terreno perso.
Le
sfide
future
saranno
trovare un mercato più grande
e rimotivare la popolazione
del municipio di Sorata.
Dal punto di vista dei temi
trasversali Fundawi si sta
muovendo discretamente bene.
Ci
si
prende
cura
dell’ambiente
utilizzando
esclusivamente
prodotti
biologici,
vi
è
un
forte
rispetto
della
diversità
culturale, e il ruolo della
donna
è
valorizzato
con
incarichi
importanti
all’interno delle comunità.
Con
il
mio
arrivo
la
fondazione ne ha approfittato
per rimettere in discussione
DON GERONIMO AL LAVORO CON GALO / COMUNITA CHIHUANI, SORATA (2015)
tutto
il
loro
sistema
organizzativo. Si lavora in
vista e insieme abbiamo costruito nuovi
équipe quasi tutto il tempo ed abbiamo
strumenti in gestione di progetti.
avanzato
molto,
tanto
che
vari
Il lavoro amministrativo procede quindi
cambiamenti da noi proposti sono già
molto
bene e non posso che essere più
stati
accettati
dalla
direzione
di
che
fiducioso
per il futuro del progetto
Mission21. Tutto il team è stato molto
e
dell’associazione
stessa.
disponibile ad ascoltare il mio punto di
FUNDAPIM
Il progetto con Fundapim si suddivide
in 7 sotto-progetti, ognuno collegato
con una comunità ben precisa. Nella
comunità
di
Combaya
(municipio
di
Combaya) si allevano bovini da latte con
14 famiglie e si migliora la produzione
di sementi di patate lavorando con altre
12 famiglie. Nella comunità di Sorecaya
(municipio di Combaya) vi sono due
progetti,
uno
di
miglioramento
di
produzione di patate che coinvolge 32
famiglie, mentre l’altro di allevamento
di “cuyes” (maialini d’india) in 10
famiglie. A Ticamblaya (municipio di
Comabaya) si allevano bovini da latte
con ben 22 famiglie. Nella comunità di
Pusapusa
(municipio
di
Combaya)
si
realizza una produzione di piselli con 8
famiglie.
Da
ultimo,
ma
non
per
importanza, con la comunità Tocoraya
(municipio di Mocomoco) si allevano
cuyes in 8 famiglie.
Ogni sotto-progetto è stato adattato
alle possibilità del terreno nel quale
le varie comunità vivono.
Al momento ci scontriamo con diversi
problemi, sia interni che esterni. La
mancata organizzazione non ci permette
di avere gli strumenti necessari per il
controllo del processo del progetto e
quindi non si anticipano i problemi
maggiori
e
di
conseguenza
non
si
SOURCE: GOOGLE MAPS
prendono in tempo le dovute decisioni.
Inoltre la popolazione beneficiaria non
è
molto
partecipativa
e
vuole
più
ricevere che condividere, questo anche
dovuto ad una mancanza di risultati che
Fundapim
aveva
promesso
loro.
La
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[8 ]
riuscita del progetto
sarà
in
gran
parte
determinata
da
come
riusciremo
a
rimotivare le famiglie
beneficiarie,
bisogna
far capire loro che
sono parte integrante
del
processo
di
cambiamento e non solo
l’utente ricevente del
prodotto
della
cooperazione.
Per quanto ho potuto
constatare
fino
ad
ora,
l’unico
tema
trasversale
che
il
progetto
attacca
veramente è quello di
protezione
e
cura
dell’ambiente.
In
effetti attualmente si
fa
largo
uso
di
pesticidi
e
si
sta
cercando
di
far
CHOLITA PREPARA UNA PASTELLA A BASE DI ACQUA, UOVA, E FARINA / COMBAYA
passare
le
famiglie
(2015)
all’utilizzo
di
prodotti biologici.
CRIANZA DE CUYES
Invece i temi di interculturalità e di
Il
Cuy
(maialino
d’india)
è
un
genere si approcciano solo sommariamente
simpatico animaletto che spesso viene
e senza la dovuta importanza. Sarà molto
allevato in Bolivia.
importante cambiare al più presto questa
Se in Europa è destinato a diventare
tendenza nel corso del progetto.
un
tenero
compagno
di
giochi
per
In diverse occasioni la fondazione ha
qualche
bambino,
in
questa
parte
del
cercato di rimettere in discussione il
mondo è più apprezzato per la sua
sistema organizzativo, anche grazie al
carne…
mio apporto. Purtroppo in questo primo
Carne che dicono sia più nutriente e
mese di lavoro il team di lavoro è già
ricca di proteine di qualsiasi altro
cambiato
più
volte
e
quindi
di
tipo di allevamento di bestiame.
conseguenza anche il mio lavoro avanza
Il gusto di questo animaletto si
molto lentamente. Il direttore mi ha
avvicina molto a quello di un coniglio,
recentemente confermato che l’equipe non
non per niente fanno parte della stessa
dovrebbe più cambiare e che quindi si
famiglia di roditori.
potrà cominciare a costruire su basi più
solide, speriamo in bene…
UNA REALISTA PROIEZIONE
Entrambe le organizzazioni hanno ancora
ben due anni di tempo per raggiungere
l’obiettivo iniziale, e cioè quello di
incrementare
significativamente
la
produzione agricola così da migliorare
sia la nutrizione che gli ingressi in
termini economici delle varie famiglie
produttrici che beneficiano dell’aiuto
del progetto.
Due anni che comportano una marea di
sfide, alcune molto importanti altre
meno significative ma comunque utili
alla riuscita del progetto. La chiave di
riuscita sarà quindi tenere alta la
pressione e soprattutto apportare la
indispensabile “voglia di fare”…
FS
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[9 ]
n POLITICA
-REFERENDUM 2015MAGGIORE AUTONOMIA PER IL DIPARTIMENTO…
Il 20 settembre 2015 il popolo
di La Paz è stato chiamato alle
urne per approvare o rigettare
lo
“Statuto
Autonomo
del
Dipartimento”.
Con questo statuto il governo
vuole offrire più responsabilità
alla
amministrazione
del
dipartimento, il quale avrebbe
più
libertà
nel
gestire
le
proprie risorse e di conseguenza
sarebbe
meno
dipendente
dal
governo.
Molti
giornali
pro
statuto hanno descritto questa
possibilità di libertà come un
taglio del cordone ombelicale
dall’attuale sistema centrista.
Oltre al dipartimento di La Paz
anche Oruro, Potosí, Cochabamba
e Chuquisaca hanno elaborato il loro
statuto autonomo e quindi sono stati
chiamati al voto.
I restanti dipartimenti di Santa Cruz,
Beni, Pando e Tarija non hanno ancora
finito di elaborare la scrittura del
loro statuto e quindi il loro referendum
avverrà più tardi.
IN VERDE I DIPARTAMENT CHIAMATI AL VOTO
Il 20 settembre scorso la città era
impegnata a votare rispettando le regole
che il “Buon Governo” impone.
VIGNETTA SATIRICA DI AL AZAR
Ovvero le seguenti 4 semplici regole:
§ Vietato
il
consumo
di
Alcool
(tranquilli, come tutti abbiamo fatto
scorta i giorni precedenti…)
§ Vietato
l’utilizzo
di
veicoli
a
motore, privati o pubblici che siano
§ Vietato portare armi da fuoco (spero
che questa regola sia sempre valida…)
§ Vietato assembramenti pubblici (a
partire da 5-6 persone)
Grazie al buon governo ho avuto la
possibilità di vivere in una città di 1
milione di abitanti senza vedere una
sola macchina in circolazione, camminare
per le strade vuote, normalmente molto
trafficate, era surreale. Devo ammettere
che si sta molto bene anche senza auto…
Una volta contati i voti il governo ha
dovuto rassegnarsi ad una clamorosa
sconfitta, lo statuto autonomo è stato
bocciato
in
tutti
e
cinque
i
dipartimenti in causa, quasi sempre con
secchi 70% di no. Di motivazioni da
parte dei politici coinvolti ne ho
sentite
molte,
c’è
chi
parlava
di
pessima informazione, chi di messaggi
chiari al governo, chi si ricamava la
giustificazione che meglio gli calzava,
e così via. Devo però confidarvi che non
mi interessano molto, a me è interessato
vivere tra la gente questa battaglia
politica e cercare di capire cosa loro
pensavano di tutta questa storia.
FS
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[10]
n LA PAZ
-ACOSTUMBRANDOSEUN MESE DI VITA A LA PAZ
Per fare il punto della situazione dopo
un mese dal mio arrivo a La Paz prendo
in prestito il titolo di una canzone dei
Litfiba, “È il mio corpo che cambia”.
Mia madre mi ha sempre detto che bisogna
sapere ascoltare il proprio corpo per
sapere anticipare alcune situazioni. A
La Paz è facile ascoltarlo, poiché il
corpo, o per lo meno il mio, grida… e a
squarciagola… Non sono mai stato uno
sportivo d’élite, però sono sempre stato
più che attivo fisicamente, non ho mai
avuto problemi di salute e ho sempre
mangiato correttamente. Però a 3600
metri s.l.m. tutto cambia, il punto di
vista, i propri riferimenti, tutto è
diverso. I primi giorni non riconoscevo
più il comportamento del mio corpo, e
tutt’ora a volte fatico a capirlo.
Tutto diventa quasi una sfida, il
semplice camminare può causare problemi,
non appena la strada sale la forza nelle
gambe scende, e vi assicuro che le
strade possono salire molto, altro che
Losanna… . Bisogna mettere in atto
alcune strategie per cercare di evitare
sforzi eccessivi, per esempio utilizzare
i
trasporti
pubblici,
i
quali
meriterebbero un’analisi da livelli di
dottorato
in
scienze
sociali,
però
cercherò di riassumervi la situazione in
poche righe.
Il
parco
veicoli
del
servizio
di
trasporto pubblico della città di La Paz
è composto da 6 tipi di mezzi. Il
classico TAXI, identico al servizio
europeo, solo un pelo meno caro… . Il
TRUFI, il MINIBUS e il MICRO, che
eseguono un percorso fisso fermandosi su
richiesta per far salire o scendere un
passeggero. Questi mezzi differiscono
tra loro solo per dimensione (trufi il
più piccolo e micro quello più grande) e
prezzo (trufi il più caro e micro il più
economico).
Il
PUMAKATARI,
è
una
recentissima linea di bus inserita dal
municipio di La Paz per raggiungere le
zone della città più lontane. Ed infine
il TELEFERICO (tecnologia svizzera !!!),
linea di ovovie che collegano El Alto
con Centro, Sopocachi e Zona Sur.
Il
mezzo
maggiormente
usato
è
il
minibus,
il
quale
è
un
normale
furgoncino che può trasportare da 6 fino
a 12 persone. Ogni minibus ha un punto
di partenza e un punto di arrivo fissi,
ma il percorso tra i due è completamente
a scelta del conducente, che informa i
passeggeri tramite dei cartelli colorati
che attacca contro il parabrezza. Solo
che non sempre è facile, e sicuro,
riuscire a leggere le scritte e quindi
sapere se bisogna fermare il minibus in
corsa
oppure
no…
Invece
il
micro,
essendo mastodontico,
è
più
facile
da
fermare, però anche
più
lento.
Il
teleferico è ideale
per percorrere lunghe
distanze,
però
non
esiste
un
collegamento
tra
Centro e Sopocachi. A
seconda del bisogno
la scelta del mezzo
di trasporto diventa
fondamentale per non
restare imbottigliato
nelle vive strade di
La Paz.
In effetti succede
sempre qualcosa per
le vie della città.
La
Paz
è
molto
animata.
Numerosi
sono i suoi mercati
che
riempiono
le
MICRO, «PACHIDERMICO» MEZZO DI TRASPORTO BOLIVIANO / LA PAZ (2015)
strade di bancarelle
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
che vendono l’inimmaginabile,
vestiti,
cappelli,
cibo,
elettrodomestici, utensili da
cucina, materiale da ufficio,
attrezzi
da
lavoro,
calzature, articoli sportivi,
film,
dvd,
ecc…
si
può
trovare tutto ciò di cui si
ha bisogno.
Altro fattore che riempie,
o meglio blocca, le strade
sono le varie manifestazioni
e
scioperi
che
animano
soprattutto il centro della
città. Senza poi contare le
famose “entradas”, e cioè
feste
in
onore
di
un
qualsiasi santo, i boliviani
sono
molto
religiosi,
soprattutto
quando
bisogna
rendere grazie, festeggiando
(e bevendo…) tutta la notte.
E comunque il paceño è una persona alla
quale piace vivere la città, facendo
passeggiate,
mangiando
qualcosa
in
compagnia, rilassandosi in un parco con
la propria compagna/o, e così via,
riempendo quindi le strade di La Paz con
il proprio buon umore.
[11]
ENTRADA DI VILLA DOLORES / EL ALTO (2015)
È per tutto ciò che il primo passo
quando si arriva a La Paz è quello di
“abituarsi”, o come dice il popolo
locale acostumbrarse…
FS
n ATTUALITÀ
-MAR PARA BOLIVIA-
UN POSSIBILE SBOCCO SULL’OCEANO PACIFICO?
Il 24 settembre 2015 la Bolivia ha
vinto la prima battaglia per recuperare
un accesso al mare.
La Corte Internazionale di Giustizia
dell’Aia, principale organo giudiziario
delle Nazioni Unite, si dichiarò ieri
competente nel decretare se la Bolivia
abbia diritto a riavere parte della
costa che perse nel 1904 durante la
guerra con il Chile.
Inutile dirvi che il popolo boliviano
ne ha subito approfittato per scendere
in strada a festeggiare. Cortei di
bambini,
scolari,
lavoratori,
associazioni, sindacati,… tutti hanno
improvvisato una manifestazione e per
quasi due ore La Paz ha vibrato al suono
di cori che urlavano Mar para Bolivia!!!
Questo primo verdetto della corte apre
quindi il dialogo tra Bolivia e Chile al
fine di trovare una soluzione pacifica a
questo storico litigio.
Si stima che la decisione finale possa
arrivare al più tardi fra 5 anni.
FS
VIGNETTA UMORISTICA DI ROSSELL
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[12]
n POLITICA
-RIFORMA COSTITUZIONALECERCANDO DI ETERNIZZARE IL POTERE
Evo Morales è più di un presidente per
questa nazione. Il popolo boliviano lo
chiama
hermano,
compañero,
e
probabilmente ha ragione. Sono pochi i
presidenti che riescano a incarnare così
da vicino i valori di un popolo in
disperato bisogno di essere ascoltato, e
lui ci è riuscito.
Eletto per la prima volta nel 2005,
interruppe il suo mandato nel 2009 per
far
votare
una
costituzione
più
rispettosa della tradizione e cultura
del popolo indigeno, la “Costitución
Politica
del
Estado”
(CPE),
ripresentando la sua candidatura al
posto di primo cittadino.
I boliviani approvarono la costituzione
e Morales riprese le redini del paese a
partire da gennaio 2010. Rielezione che
venne considerata come la sua prima
elezione
dall’introduzione
della
riformata costituzione. Quindi finito il
suo primo mandato di 5 anni nel 2015
venne rieletto per la “prima” volta. Ora
si trova nel suo secondo mandato che
prenderà fine nel 2020, al termine del
quale dovrà passare lo scettro del paese
al suo successore, come previsto dalla
attuale CPE.
Però Evo non ha tanta voglia di andare
in pensione presidenziale… In effetti a
metà
Settembre
2015,
una
singolare
proposta è arrivata sui tavoli del
parlamento. La proposta consiste nella
modifica dell’articolo 168 della CPE,
articolo che definisce che il presidente
e il vice-presidente possano essere
rieletti
una
singola
volta.
Se
la
modifica dovesse essere accettata la
riforma costituzionale permetterebbe a
Morales e al suo vice Alvaro Garcia
Linares di ricandidarsi per una seconda
rielezione e quindi un terzo mandato
presidenziale.
La
proposta
sarà
probabilmente
accettata dal parlamento, anche perché
il
partito
di
Morales,
il
MAS
(“Movimiento Al Socialismo”), detiene
largamente
la
maggioranza.
Quindi
l’approvazione
della
proposta
sarà
sicuramente rigirata al popolo boliviano
tramite referendum automatico in caso di
modifica della costituzione.
In seguito a questa notizia mi sono
chiesto fino a che punto far parte dei
“buoni” ci permetta di credere di essere
EVO MORALES
PRESIDENTE DELLO STATO PLURINAZIONALE DI BOLIVIA
gli unici ad avere ragione. Il fatto di
essere
amato
dal
popolo
dovrebbe
permettere a Morales di restare al
potere per un periodo totale di 20 anni
(2005-2025) in un governo che si dice
democratico? Cambiare a piacimento la
costituzione non è forse ritenersi al di
sopra della democrazia? Potrebbe questo
governo diventare una nuova forma di
“dittatura democratica”?
Probabilmente sto esagerando, però è
certo che oggi molta gente in Bolivia ha
timore di quelle che potrebbero essere
le conseguenze sul sistema politico e
democratico boliviano in caso di un
terzo mandato di Morales.
FS
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[13]
n PROGETTO
-VIVERE AL CAMPOCORTA ESPERIENZA DI VITA AL CAMPO NEL MUNICIPIO DI SORATA
Il
21
ottobre
2015
sono
partito per tre giorni al campo
con i tecnici di Fundawi al
fine di visitare le comunità
con
le
quali
l’associazione
lavora. I primi due giorni
abbiamo
visitato
le
loro
coltivazioni
per
fare
una
piccola
valutazione
e,
se
necessario, prendere le dovute
misure. Mentre l’ultimo giorno,
venerdì 23, abbiamo organizzato
un
atelier
sul
cambio
climatico, atelier realizzato
in
compagnia
dell’ISEAT
(Istituto Superiore Ecumenico
Andino di Teologia).
Sono stati tre giorni molto
intensi che hanno messo a dura
prova le motivazioni per le PICCOLA PAUSA DURANTE IL VIAGGIO CHE PORTA A SORATA / SORATA (2015)
quali mi trovo oggi in Bolivia.
Ho
conosciuto,
anche
se
l’estate, quando, da circa metà novembre
superficialmente, la quotidianità di 3
a fine febbraio, la stagione delle
comunità autoctone (Chihuani, Choquecoa,
piogge la fa da padrona… I pendii della
e Pallcapampa) del municipio di Sorata.
valle sono molto ripidi e quello che
Con Galo e Reynaldo (tecnici Fundawi) ho
quindi è un panorama eccezionale da
quindi infilato il naso nella realtà
fotografare è in realtà un inferno da
alla
quale
queste
comunità
sono
coltivare.
confrontate ogni giorno.
Da Sorata bisogna viaggiare circa 40
Sorata è situata in una bella vallata a
minuti con il bus e quindi camminare una
circa
2’600
metri
d’altitudine,
la
mezz’oretta al fine di raggiungere le
temperatura
durante
il
giorno
può
varie comunità con le quali Fundawi
raggiungere addirittura i 27-28° poiché
lavora. Le strade sono sterrate e piene
la valle la ripara dall’aria fredda
di buchi, difficili da percorrere in
dell’altipiano. Come in
molte regioni
macchina, ma questo non preoccupa più di
della
Bolivia
le
piogge
sono
rare
tanto gli abitanti della zona, loro la
durante quasi tutto l’anno salvo durate
macchina non ce l’hanno. Quando scendono
a Sorata per vendere i loro
prodotti devono pagare un taxi o
un
minibus,
il
quale
ne
approfitta per alzare le tariffe
viste le difficoltà d’accesso
del luogo.
Ogni comunità è costituita da
varie famiglie che posseggono
piccole parcelle coltivabili di
terra,
le
quali
sono
quasi
sempre adiacenti alla casa della
famiglia. Le case sono per lo
più
costruite
usando
mattoni
costituiti da un composto di
terra argillosa e paglia, il
tetto è formato da una sottile
lamiera, mentre il pavimento è
semplicemente
inesistente…
L’acqua
corrente
spesso
non
DOÑA CALEDONIA ATTENTA DURANTE UN CORSO DI CAPACITAZIONE / arriva all’interno della casa, e
SORATA (2015)
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[14]
una lampadina al centro della
stanza è l’unico indicatore
di presenza di elettricità.
Il più delle volte la casetta
è formata da una sola stanza,
di circa 3×4 metri, nella
quale
l’intera
vita
della
famiglia
è
organizzata;
cucina a gaz, letto, sala, …
con precarie, per non dire
inesistenti
condizioni
igieniche.
Alcune
famiglie
più fortunate hanno però una
casa su due piani e quindi
separano
la
cucina
dalla
camera da letto. Il bagno è
CORSO SUL MEDIO AMBIENTE CON LE COMUNITA / SORATA (2015)
sempre all’esterno della casa
e varia da un elementare buco
addormentarmi quella notte.
nel
suolo
a
un
nostro
classico
Essere a confronto con persone che
gabinetto.
vivono in una situazione di vera povertà
La seconda sera abbiamo avuto l’onore
non è mai piacevole, ma quando queste
di essere ospitati da una famiglia della
persone, malgrado la grande fatica che
comunità
di
Pallcapampa,
più
ogni
giorno
compiono,
non
riescono
precisamente
da
Doña
Feliza
e
Don
minimamente a migliorare la propria
Roberto, ci hanno offerto la cena e dato
situazione fa ancora più male.
un posto dove dormire. Vinta la prima
In
mezzo
a
tutta
quella
povertà,
mutuale situazione d’imbarazzo siamo poi
difficoltà
e
apparente
vuotezza
ho
riusciti a condividere molti pensieri e
ricevuto uno dei regali più belli di
storie di vita. Io parlando loro della
tutta la mia vita. E sono stati proprio
mia Svizzera e di perché mi trovassi in
coloro che sembrava non avessero niente
Bolivia, mentre loro mi parlavano su
a
donarmelo.
Mi
hanno
regalato
la
come amano la propria terra e sono
certezza di trovarmi nel posto giusto.
coscienti della loro fortuna. L’umiltà è
Negli occhi avevano la speranza che io
un concetto che smette di essere tale e
possa fare qualcosa di concreto per la
prende tutt’altra forma ascoltando tutto
comunità.
ciò che hanno potuto raccontarmi durante
A me, ora, regalare loro qualcosa di
quella breve cena a base di prodotti da
mio, o di me…
loro
coltivati.
Ho
fatto
fatica
a
FS
IO
E EDWIN, FIGLIO DI DON ROBERTO E DOÑA FELIZA / SORATA (2015)
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[15]
n ANALISI
-NUMERI NUMERI NUMERIQUANDO STAR MEGLIO TI FA DANNO…
Ah
la
statistica!!!
Mi
è
sempre
piaciuta
“un
sacco”…
Trovare
il
minimo
comun
denominatore
di
elementi
apparentemente
differenti,
associarli
tra
di
loro,
definire legami di casualità,
riuscire
a
sistematizzare
comportamenti e modi di fare
complicati, eccetera eccetera…
Sarei in grado di rimanere ore
davanti
ad
un
computer
elaborando qualsiasi tipologia
di
tabella
descrittiva,
statistica
inferenziale,
regressione, eccetera eccetera…
Ma qual’è il punto di non
ritorno? Quando la statistica
esagera?
A
partire
da
che
momento la matematica non può
più
spiegare
la
complessa
realtà nella quale viviamo?
Vi starete chiedendo perché vi parlo di
numeri, statistiche,… nel quadro di
un’esperienza
di
cooperazione
internazionale
in
Bolivia.
Ebbene,
sarete d’accordo con me che i “numeri”
hanno
un’influenza
non
da
poco
su
chiunque, ogni giorno siamo confrontati
con scelte numeriche e le conseguenze
condizionano la nostra vita e quella
degli altri. Vale lo stesso ragionamento
per le nazioni.
Da circa 5 anni la banca mondiale ha
portato la Bolivia da “lower income
country” a “lower-middle income country”
(paese
a
reddito
medio-basso).
L’incremento di benessere “statistico”
ha
incitato
numerose
organizzazioni
elaboratrici di progetti di cooperazione
allo sviluppo a lasciare il paese, e di
conseguenza il capitale investito in
Bolivia
(sempre
nel
quadro
della
cooperazione) è diminuito.
Si può senza dubbio dire che in
confronto a 10 anni fa la Bolivia sta
globalmente meglio. Da allora i prezzi
dei minerali sono cresciuti, creando
molta ricchezza nel paese e generando
quindi molti nuovi ricchi. La forte
crescita ha pure beneficiato
la fascia più povera, la quale
è fortemente diminuita, però
con un incremento di qualità
di vita decisamente inferiore
a quello dei nuovi ricchi. A
dimostrazione che in Bolivia
sono
in
pochi
ad
aver
beneficiato
realmente
di
questo
periodo
economico
favorevole, basti pensare che
il
rapporto
medio
tra
la
fortuna di un ricco e di un
povero oggi è di circa 8’000 a
1.
Ed ecco quindi la triste
verità, l’aumento complessivo,
però
mal
distribuito
in
termini assoluti, di ricchezza
in Bolivia ha indotto alcune
organizzazioni a partire dal
paese,
lasciando
dei
vuoti
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
significativi e riducendo i fondi per le
associazioni rimaste. É molto importante
considerare che le categorie di “income”
della banca mondiale sono basate sullo
GNI (Gross National Income) per capita,
cioè il reddito lordo pro capita creato
da
“nazionali”
sia
in
patria
che
all’estero. Purtroppo queste categorie
non
considerano
in
alcun
caso
la
distribuzione
sulla
popolazione
del
reddito creato, non identificando quindi
se la crescita del reddito sia uniforme
attraverso la popolazione, e forse sono
pure un po’ vecchiotte (definite nel
1989…).
Probabilmente
per
risolvere
questo
problema
di
identificazione
bisognerebbe ripensare la definizione di
ricchezza di un paese… Ma non è cosa
facile.
[16]
Ed ecco perché vi parlavo di limiti
della
statistica.
Usare
pochi
indicatori, o addirittura uno solo, per
valutare una situazione può portare ad
equivocarsi. La banca mondiale dice che
la Bolivia è un paese a reddito mediobasso, e pure che la proporzione di
poveri è diminuita della metà. Tutto
vero, ma se la soglia della povertà
assoluta è fissata a 1,90 dollari al
giorno, la domanda è molto semplice, una
persona che vive con il doppio (3,8$)
può
essere
considerata
completamente
fuori rischio dalla povertà assoluta?
Vi lascio rispondere da soli a questa
domanda…
FS
n TRADIZIONE
-APTHAPI-
L’ARTE DI SAPER CONDIVIDERE…
bestiame. Gli alimenti
vengono
posati
per
terra
sopra
ad
un
"aguayo" al centro del
gruppo di persone che
partecipa all'apthapi.
Tra i vari alimenti che
si
possono
trovare
durante
questo
banchetto
andino
vi
sono
una
quantità
infinita
di
patate,
fagioli
macinati
con
cipolle,
carne
essiccata,
choclo
e
mote (tipi di mais),
formaggio
fritto,
pesciolini
interi
fritti, platano cotto,
uovo fritto o sodo,
varie verdure e tanto
altro che non ho ancora
APTHAPI IN COMPAGNIA DELLE COMUNITA DEL MUNICIPIO DI SORATA / SORATA (2015)
avuto il piacere di
provare.
L'apthapi è un momento durante il quale
Una volta che le varie famiglie hanno
si condivide il pasto o con altre
adagiato i loro prodotti sull'aguayo al
comunità o all'interno della comunità
centro del gruppo, spesso un membro
stessa. Si tratta di una tradizione
della
comunità
dice
una
preghiera
boliviana che si pratica soprattutto in
ringraziando chi di dovere, quindi a
campagna, zona rurale più attaccata alla
turno ci si serve usando le mani,
cultura tradizionale andina. La parola
scegliendo
le
pietanze
di
proprio
deriva dal vocabolo "apthapiña" che
gradimento.
significa "raccogliere dal raccolto".
L'apthapi
non
solo
permette
di
Ogni famiglia offre parte del risultato
condividere quanto prodotto dalle varie
della
propria
raccolta
agricola
o
famiglie/comunità, ma in più consente a
prodotti derivanti da allevamento di
- EL PAZ A LA PAZ - SETTEMBRE – NOVEMBRE 2015
[17]
persone che spesso vivono lontane di
incontrarsi e discutere tra di loro.
È una tradizione che mi ha molto
colpito, perché è la dimostrazione che
la condivisione è la chiave della vera
ricchezza. Un apthapi è un pranzo molto
ricco e con vari prodotti, solo una
famiglia
benestante
riuscirebbe
a
cucinarsi tante pietanze in un solo
pasto. Invece, grazie alla condivisione,
famiglie
da
più
ristretti
budget
riescono
a
beneficiare
di
questa
diversità culinaria. Questo concetto si
può certo adattare ad altri ambiti e
contesti.
Anche alla nostra latitudine europea
sta crescendo lentamente un idea di
economia
che
utilizzi
maggiormente
l'idea di condivisione, gli inglesi la
chiamano "sharing economy". Si tratta di
un'economia che sostituisce in parte
l'aspetto consumistico personale della
nostra economia con un concetto più
partecipativo
e
comunitario.
Noi
potremmo
chiamarla
una
consumazione
collaborativa.
Tutti conoscono i successi di vari siti
internet che permettono di condividere
il
mezzo
di
trasporto
durante
un
viaggio, o di affittare la propria casa
in brevi momenti di assenza, o di tanti
altri servizi ancora. Un altro bel
esempio del quale vorrei brevemente
raccontarvi e quello del sito internet
www.pumpipumpe.ch. Questo sito svizzero
permette di condividere vari oggetti di
propria
scelta
con
il
vicinato. Il sito permette di
comandare
l'icona
autocollante di ogni oggetto del
quale si vuole far beneficiare
anche
il
proprio
vicinato,
tale simbolo va poi incollato
sulla propria bucalettere al
fine di informare i possibili
beneficiari.
L'apthapi ci insegna quindi
che
è
importante
ispirarsi
dalle nostre tradizioni e dal
nostro
passato
per
sapere
quali
sono
le
scelte
innovatrici da fare per il
futuro.
Il
baratto,
lo
scambio, la condivisione. ecc…
erano
valori
e
tradizioni
presenti anche nella nostra
cultura che però, purtroppo,
APTHAPI CONDIVISO CON LA COMUNITA CHIHUANI / SORATA (2015) in parte abbiamo dimenticato.
FS
GRAZIE MILLE PER I VOSTRI BELISSIMI MESSAGGI ED IL VOSTRO INSTANCABILE SUPPORTO
EMOTIVO IN QUESTA STUPENDA ESEPERIENZA CHE MI STA AIUTANDO A CRESCERE SIA DAL PUNTO
DI VISTA PROFESSIONALE CHE DA QUELLO PERSONALE
Vi ricordo che tengo un blog tramite il quale potete seguirmi settimanalmente nelle
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