Qualità delle annate

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Qualità delle annate
2012 - La campagna 2012 è iniziata con un inverno alquanto particolare, caratterizzato da una
prima parte, i mesi di Dicembre e Gennaio, con temperature piuttosto miti rispetto alla media,
con massime anche di 15° nelle zone meglio esposte. Precipitazioni assenti per tutto il mese
di Gennaio e poi finalmente un'abbondante nevicata nei giorni 30,31 e 1 Febbraio con oltre 60
cm. di accumulo a terra. Subito dopo la nevicata è arrivato il grande freddo. Le prime due
settimane di Febbraio hanno registrato temperature "polari", abbondantemente sotto lo zero
anche in pieno giorno, con picchi di -19° alle ore 9:00. La neve è quindi rimasta sul terreno per
tutto il mese svolgendo una funzione protettiva sulla vite, mentre altre piante d'alto fusto,
fichi, olivi, allori non hanno resistito al grande freddo. L'inizio della stagione vegetativa è stato
così ritardato ad inizio Aprile e piuttosto rallentato. La primavera è però decorsa senza
particolari eventi, fresca all'inizio, piuttosto calda nel mese di Maggio con precipitazione
abbondanti. Il caldo e la buona disponibilità idrica hanno accelerato il ciclo vegetativo
recuperando il tempo perduto ad inizio stagione. Le temperature si sono tuttavia mantenute
piuttosto fresche anche nel mese di Giugno ed il grande caldo è arrivato solo nella seconda
metà di Agosto dove si sono registrate massime di 38°C. Due giorni di abbondanti piogge a
fine Agosto hanno interrotto un lungo periodo di clima secco creando altresì le condizioni ideali
per la maturazione dell'uva Nebbiolo. Il mese di Settembre è da sempre il momento cruciale
per la definizione della qualità dell'annata. Dopo due settimane molto positive, con giornate
calde e notti fresche, la terza settimana del mese ha visto il ritorno di un clima piuttosto afoso
con qualche pioggia e nebbie mattutine. Per fortuna nell'ultima settimana del mese si sono
ristabiliti condizioni di clima asciutto e fresco, bloccando sul nascere possibili manifestazioni di
marciume o altri problemi. La vendemmia è stata volutamente ritardata di qualche giorno
rispetto alla previsioni ed è iniziata il giorno 1° Ottobre per terminare il giorno 12 con clima
ancora perfetto. Da subito si è notata l'ottima sanità e qualità delle uve raccolte, in particolare
l'elevata qualità e quantità delle sostanze fenoliche che garantiscono una spiccata attitudine
delle uve a fornire vini ben strutturati che si prestano all'invecchiamento. Il tenore alcolico
risulta in genere buono, un po' inferiore alle gradazioni elevatissime dell'annata 2011, anche
questo segno di vini equilibrati e di buona bevibilità. I presupposti sono quindi tutti all'insegna
di un'annata a cinque stelle!
2011 - La vendemmia 2011 si ricorderà nel tempo come un'annata fuori dagli schemi, dal
clima altalenante e con rese in vigneto non eccessive. L'inverno è trascorso in modo regolare
sia per quanto riguarda le temperature che per quanto concerne le precipitazioni che si sono
intensificate soprattutto nel mese di marzo (176 mm di media mensile contro i circa 90 mm del
2010), determinando una buona disponibilita` idrica nel suolo ad inizio campagna. Le
temperature elevate del mese di aprile, con massime sopra i 20 °C ed una media mensile di 16
°C hanno causato un inizio di stagione vegetativo anticipato. Tra la fine del mese di giugno e
l'inizio del mese di luglio le temperature medie giornaliere non sono state particolarmente alte
(22°C di media), questa situazione non ha pero` determinato un rallentamento sull'andamento
fisiologico della vite. Si è tornati poi ad un clima molto caldo con temperature sopra le medie
stagionali nella seconda metà di Agosto. Per l'uva Nebbiolo, è stata davvero provvidenziale la
pioggia caduta durante il primo fine settimana di settembre (circa 20 mm), che unita ad un
abbassamento delle temperature notturne della seconda parte del mese, ha consentito di
raggiungere un pregevole equilibrio delle componenti fenoliche dell'uva favorendone lo
sviluppo. Senza dubbio il vitigno che si e` adattato meglio a quest'annata, ancora una volta, è
stato proprio il Nebbiolo. Le uve che sono arrivate in cantina, la vendemmia si è svolta
nell'ultima settimana di Settembre e nella prima di Ottobre, posseggono tutte le caratteristiche
che vengono richieste per i grandi vini di questa zona: bassa resa in vigneto, ottima quantità di
tannini e buon colore oltre che ad un quadro aromatico davvero interessante.
Quest'annata è stata sicuramente molto impegnativa per i viticoltori dal punto di vista
agronomico, e` stato fondamentale curare l'equilibrio tra vite, suolo e clima così come
mantenere una produzione equilibrata in vigneto. Il risultato però è decisamente promettente
ed i vini del 2011 saranno potenti, strutturati e longevi.
2010 - L'anno 2010 è iniziato con un inverno freddo e alquanto nevoso. In particolare l'ultima
nevicata dell'anno è arrivata tardi, il giorno 15 Marzo con ben 30 centimetri di neve a
Barbaresco. Questo ha causato un inizio del ciclo vegetativo ritardato tanto che le prime
gemme
sono
sbocciate
intorno
al
6
di
Aprile
invece
che
a
fine
Marzo.
La primavera ha confermato un clima piuttosto freddo e piovoso, con temperature sotto le
medie stagionali anche nella prima quindicina di Giugno. Solo dal 24 del mese è arrivato il
caldo con temperature massime intorno ai 32° - 34°C e giornate afose per circa un mese.
Già a fine Luglio il clima si è rinfrescato, venti da nord con temperature fresche al mattino
(17°C) e più calde di giorno (30°C alle ore 16:00) ma con umidità piuttosto bassa. La vite ha
in queste settimane recuperato il tempo perduto ad inizio stagione. Questo clima molto
piacevole si è bruscamente interrotto a metà Agosto. I giorni 14 e 15 del mese sono stati
stranamente molto piovosi ed anomali con temperature fredde e nebbie "autunnali".
Il 16 è tornato il caldo estivo, ma questa vola decisamente umido, favorevole allo sviluppo di
muffe nei grappoli in via di maturazione. Questo pericolo, più grave per i vitigni a maturazione
precoce, era comunque anche presente nei vigneti di Nebbiolo, ma per fortuna la fine del mese
ha portato un calo deciso delle temperature notturne (12°C alle ore 08:00 e 24°C nel
pomeriggio) che hanno frenato i possibili marciumi.
Si è arrivati così al mese di Settembre, il più importante per la buona riuscita dell'annata. Tre
piogge intense hanno caratterizzato il mese, nei giorni 7, 19 e 27 seguiti poi da un'ulteriore
intensa pioggia il giorno 4 di Ottobre. D'altra parte, tra una pioggia e l'altra, le giornate sono
state splendide con molto sole, poca umidità e temperature fresche. Le uve sono così sempre
asciugate bene e la maturazione è continuata, seppur a ritmo rallentato, per tutto il mese.
Dopo la pioggia del giorno 27 si è deciso di non attendere oltre e la raccolta è iniziata il giorno
30 di Settembre cominciando con i vigneti giovani e le vigne più soleggiate mentre si è atteso
ancora nelle zone più "fresche" dove un'ulteriore concentrazione di aromi e zuccheri poteva
essere possibile.
La pioggia del giorno 4 di Ottobre ha rallentato le operazioni vendemmiali che sono riprese il 7,
con uve asciutte e sotto un tiepido sole autunnale, terminando definitivamente il giorno 14 di
Ottobre.
Il Barbaresco del 2010 sarà un ottimo vino, equilibrato ed elegante non così possente come le
annate che lo precedono, ma sicuramente in grado di donare belle sensazioni a chi saprà
aspettare qualche anno… in linea con le classiche annate del 2004 e 2005.
2009 - Il ciclo vegetativo della vite è iniziato normalmente a fine marzo con il
germogliamento, dopo quello che possiamo ben dire è stato uno degli inverni più rigidi e
senz'altro quello più nevoso degli ultimi trent'anni: circa due metri di precipitazioni nevose a
Barbaresco.
Anche il mese di Aprile ha fatto registrare temperature piuttosto fredde e soprattutto piogge
molto abbondanti. Per contro Maggio e Giugno hanno portato un clima decisamente più caldo
ed anche asciutto: lo sviluppo vegetativo e la fioritura si sono svolti nel migliore dei modi
anche se il raccolto è da subito sembrato non abbondante, probabilmente a causa delle piogge
e del freddo primaverili. Così si è arrivati a Luglio che ha alternato giornate calde ed afose ad
altre più asciutte e gradevoli. Ad Agosto il calore e l'afa si sono protratti per tutto il mese con
temperature intorno ai 30 - 35° di giorno e anche temperature notturne piuttosto elevate
(oltre i 25°). Dopo qualche giornata più fresche ad inizio Settembre, l'estate è tornata ed è
continuata per tutto il mese.
Alla metà del mese la gradazione zuccherina molto elevata e l'acidità decisamente bassa
facevano pensare ad un'uva ormai pronta per la raccolta. Così dopo i due giorni di pioggia il 20
e 21 si è deciso di non indugiare oltre e la vendemmia è iniziata il girono 24 di Settembre e si
è protratta fino al 7 di Ottobre: il clima è rimasto "estivo" ed asciutto durante tutta la raccolta.
Ancora un'ottima vendemmia quindi con gradazioni zuccherine elevate, uva molto sana e
buona evoluzione degli aromi: è ancora presto per giudicare il vino che si otterrà ma possiamo
dire che siamo di fronte ad una vendemmia che dovrebbe donare vini di grande qualità,
armonici e relativamente morbidi.
2008 - Un'altra annata eccellente per l'uva Nebbiolo sulle colline del Barbaresco.
L'inverno è stato caratterizzato da precipitazione piuttosto abbondanti, con ben tre nevicate a
Barbaresco e moltissima neve in montagna.
A questo è seguita una primavera in generale piuttosto piovosa con temperature sotto le
medie stagionali ad Aprile, caldo nel mese di Maggio per finire con la prima metà di Giugno
alquanto fredda. L'inizio dell'estate è coincisa con l'arrivo del caldo anche intenso che si è
prolungato per tutto Giugno e Luglio.
Agosto e Settembre sono stati mesi mediamente caldi e decisamente asciutti, cattivo presagio
per la stagione dei tartufi, ma ottimo viatico per una buona vendemmia!
La raccolta dei Nebbioli è iniziata il giorno 4 Ottobre, più tardi rispetto alle ultime annate, ma in
linea con le annate più classiche.
Il clima è stato ideale e la raccolta si è protratta per due settimane con ottimi risultati
qualitativi. Le uve sono mediamente meno zuccherine che nel 2007, ma presentano ottimi
tannini, frutto intenso e buona acidità. Un'annata classica e più austera del 2007… per palati
forti!
2007 - Il 2007 ha segnato il nuovo record assoluto d'anticipo della raccolta. Tuttavia, la
vendemmia anticipata, non è stata conseguenza del caldo estivo. L'estate 2007 è stata
piacevole con settimane calde alternate ad altre più fresche e ventilate. L'anticipo della
raccolta è stato causato dal clima invernale.
L'inverno 2006/2007 è stato estremamente asciutto e mite: le temperature non sono mai
scese sotto lo zero, la neve non si è vista e neanche la pioggia. Questa stagione invernale così
mite ha determinato un anticipo dell'inizio del ciclo vegetativo della vite di circa due settimane
(metà marzo anziché la fine del mese).
Raccolta anticipata quindi, ma stagione lunga che ha consentito un buon sviluppo di aromi,
tannini e colore. La breve grandinata del 3 di Agosto, con danni quantitativi variabili dal 10% al
20%, non ha per nulla pregiudicata la qualità dato che la stagione è proseguita all'insegna del
bel tempo e l'umidità relativa è rimasta al di sotto delle medie stagionali.
La vendemmia è iniziata il 16 di Settembre per i vigneti più maturi, ed è proseguita con molta
calma ed alcune pause per due settimane. L'uva si presentava in ottime condizioni, con un
buon
rapporto
buccia/succo
ed
una
riduzione
quantitativa
di
circa
il
25%.
Alla svinatura il colore era ben sviluppato ed il vino nuovo rivelava notevole intensità aromatica
ed un bel finale asciutto, ricco e penetrante… Non ci pare di esagerare se paragoniamo il
Barbaresco 2007 a quello del 2001, armonico, completo e potente allo stesso tempo: due
annate diverse nei tempi, ma simili nei risultati e… quasi "perfette"!
2006 - L'annata 2006 è partita bene all'insegna del bel tempo primaverile; in particolare il
caldo elevato della prima metà di maggio ha provocato una fioritura anticipata intorno al 25 del
mese (normalmente la fioritura del Nebbiolo avviene nei primi giorni di giugno). Le
temperature si sono abbassate all'inizio di giugno, ma senza pregiudicare il buon andamento
della fioritura e dell'allegagione: si sono così create le condizioni per un raccolto abbondante.
Luglio ha fatto registrare temperature elevate al disopra delle medie stagionali. Invece la prima
metà di Agosto ha visto un clima più mite e piacevole con giornate calde alternate ad altre più
fresche e ventilate. A differenza di altre regioni d'Italia le precipitazioni sono state comunque
scarse e quindi in generale si può parlare di una stagione relativamente siccitosa soprattutto
per quei vigneti meglio esposti, più caldi ed asciutti. Il raccolto abbondante ha reso
fondamentale ancora di più il diradamento estivo dei grappoli al fine di riequilibrare la
produzione e consentire una buona maturazione. Si è quindi arrivati a Settembre con l'uva in
buone condizioni sanitarie e tenori zuccherini piuttosto elevati; per contro lo sviluppo del frutto
e degli aromi, in particolare proprio nei vigneti meglio esposti e più caldi, era ancora in ritardo.
Due piogge intense hanno caratterizzato un mese di Settembre per il resto ancora decisamente
estivo: la prima intorno al giorno 10, ha in qualche modo aiutata la ripresa della maturazione
aromatica ed è stata quindi positiva. La seconda pioggia è arrivata più tardi, il 25 e 26 di
Settembre, su un'uva ormai matura. Inutile quindi aspettare oltre e non appena il sole ha
asciugato i grappoli, la vendemmia è iniziata, il giorno 29 di Settembre, per concludersi il 7 di
Ottobre dopo nove giorni di bel tempo che hanno permesso di raccogliere uva di ottima qualità
e sanità. Il 2006 sarà quindi un ottimo Barbaresco con gradazione alcolica naturale superiore a
13,5°, colore intenso e buona acidità: un buon vino da invecchiamento che prosegue la linea
positiva delle annate precedenti 2004 e 2005.
2005 - L'andamento climatico del 2005 è stato particolare, ma tutto sommato più che buono.
L'inizio dell'estate molto precoce con le temperature del mese di Giugno ben al di sopra delle
medie stagionali è proseguito con la prima quindicina di Luglio relativamente "fresca" e, nella
seconda metà del mese, di nuovo il gran caldo estivo. Agosto non ha rispettato le previsioni e
si è rivelato meno caldo del solito, ma esente dalle piogge che hanno interessato altre regioni
d'Italia. Tutto sommato una bella estate, asciutta, non troppo afosa. Particolare cura è stata
dedicata al diradamento estivo dei grappoli in esubero per garantire una buona maturazione
del raccolto che a fine Agosto si presentava in buone condizioni e pronto per la "volata finale".
Settembre ha dapprima spaventato un po' a causa di alcune giornate di pioggia nella prima
settimana, ma il clima è poi rimasto decisamente estivo con caldo intenso in pratica fino alla
fine del mese. In particolare le temperature notturne non sono mai scese di molto rispetto a
quelle diurne, fatto questo che favorisce la maturazione degli zuccheri, ma limita l'ispessimento
della buccia. Proprio per questo a Barbaresco si è deciso di anticipare la raccolta: anziché la
prima settimana di Ottobre, la vendemmia è iniziata il 24 di Settembre: l'uva era matura, in
ottima forma ed era inutile esporla al rischio di piogge autunnali che avrebbero compromesso
la qualità. La raccolta è finita il 30 di Settembre, ed il 2 di Ottobre è arrivato l'autunno con
piogge intense e prolungate per tutta la settimana: poco male visto che l'uva ormai era tutta in
cantina ed i primi risultati più che incoraggianti!
2004 - Abbiamo da poco concluso una vendemmia di "ottimi numeri". Ci riferiamo ai dati
rilevati sui mosti delle uve raccolte che evidenziano ottima gradazione zuccherina, elevata
materia colorante e anche una buona intensità di tale materia. Insomma dati che ci fanno
parlare di una grande vendemmia. Il decorso stagionale del 2004 è stato "tranquillo", né
troppo caldo, né troppo freddo, con precipitazione primaverili nella media ed un'estate
piuttosto asciutta. Dopo gli eccessi diametralmente opposti, del 2002 e del 2003, il 2004 ha
donato una stagione ideale per la vite senza troppi stress: si è subito capito che si trattava di
un'annata "in salute" e dalla produzione piuttosto abbondante.. Così, nel periodo estivo,
particolare attenzione è stata usata nei diradamenti, con più di un passaggio in vigneto,
arrivando così a Settembre con una produzione sufficientemente equilibrata. Lo splendido
clima di Settembre, giornate calde e notti fresche, ha permesso una maturazione ottimale di
colore ed aromi ed ha permesso di ritardare la raccolta che è iniziata piuttosto tardi, l'8 di
Ottobre con indubbio beneficio per la complessità degli aromi stessi e per la gradazione
zuccherina. L'uva raccolta si presentava sana e "succosa", fatto non sempre positivo poiché
significa spesso, vino non molto concentrato. I numeri però erano ottimali e questo ci fa ben
sperare: in fondo l'uva raccolta nel mitico 1990 era in tutto simile a quella di quest'anno!
2003 - Come saranno i vini del 2003? Cominciamo col dire che siamo di fronte ad un'annata
che dieci anni fa sarebbe stata definita anomala, ma che oggi si inserisce in una serie di
vendemmie che hanno in comune il "gran caldo estivo". Una serie iniziata con il 1997 e
proseguita nel 2000. Tali annate sono caratterizzate da raccolte piuttosto anticipate che
producono vini di elevata gradazione alcolica, superiore ai 14°, a causa del notevole accumulo
di zuccheri nel periodo estivo. La raccolta del Nebbiolo a Barbaresco nel 2003 è iniziata il 22 di
Settembre e si è completata il giorno 28, una di quelle rare vendemmie in cui non si raccoglie
ad Ottobre. Come spesso accade nelle annate precoci, il frutto è potente e maturo, con note
evidente di ciliegie sottospirito e spezie. I tannini sono morbidi e, a completare questa
sensazione di morbidezza, contribuisce l'acidità piuttosto bassa. Insomma un vino importante
che
dovrebbe
essere
già
pienamente
godibile
fin
dai
primi
anni
di
vita.
Il rovescio della medaglia di queste maturazioni accelerate, sta in una minore complessità del
frutto ed in un colore non molto intenso: le sostanze responsabili del fruttato e del colore si
sviluppano meglio nelle vendemmie tardive, quando cioè l'uva beneficia di una lunga
permanenza in vigneto con giornate calde e notti fresche. A vinificazione ultimata il Barbaresco
2003 mostra comunque un colore più che buono ed un "bel naso" con aromi fruttati piacevoli
ed aperti: insomma le preoccupazioni per gli aspetti negativi sono alquanto mitigate nei
risultati ottenuti. Ecco quindi il Barbaresco 2003: un vino ottimo, potenzialmente grande che
forse non sarà ricordato per la complessità, ma certamente per la grande pienezza sul palato,
dall'impatto intenso ed avvolgente e di ottima bevibilità. Da consumare quindi sin dai primi
anni di vita, ma capace di invecchiare bene in bottiglia per 12 - 15 anni. Alla salute!
2001 - Sarà un'altra vendemmia da ricordare? Oggi possiamo dire che il cauto ottimismo
dell'autunno si è trasformato in piacevole certezza: la vendemmia 2001 è da considerasi
ottima.
Vediamo com'è andata nel dettaglio. L'inverno è stato caratterizzato da un andamento
climatico diverso rispetto a quello degli anni precedenti, con una quantità superiore di pioggia
caduta. Una buona disponibilità idrica nel terreno e le temperature superiori alle medie
stagionali, hanno favorito, a partire dal mese di Marzo, un germogliamento anticipato, in linea
con le ultime annate, ma soprattutto regolare lungo tutto il capo a frutto.
L'evento climatico più significativo del mese di Aprile è stata una violenta grandinata che ha
colpito la periferia della città di Alba e parte del comune di Treiso il giorno 16. Una grandinata
così presto nella stagione è alquanto inusuale e non causa in genere nessun danno qualitativo,
ma, con la recisione dei giovani tralci, una netta riduzione della quantità del raccolto. Le
elevate temperature di Maggio, unite alla buona dotazione idrica del terreno hanno permesso
un successivo sviluppo vegetativo piuttosto rapido, recuperando il tempo perduto e
producendo un'ottima superficie fogliare. La fioritura è avvenuta con condizioni climatiche e
termiche ideali ed è iniziata l'ultima settimana di Maggio per il Nebbiolo, qualche giorno in
anticipo rispetto alle media delle ultime annate. L'estate ha avuto un decorso "normale", ma il
grande caldo di Agosto è arrivato un po' in ritardo (dopo ferragosto) proseguendo sino alla
metà di Settembre, quando il clima è rimasto ancora decisamente estivo ed asciutto, ma le
nottate sono diventate più fresche. Per le varietà a maturazione più tardiva, nebbiolo e
barbera, non ci sono stati problemi particolari anche se la prolungata afa estiva, unita alla
buona disponibilità idrica del terreno hanno rallentato un po' la concentrazione d'aromi e, in
generale, favorito l'ingrossamento dell'acino. La vendemmia è iniziata il 2 Ottobre: il giusto
equilibrio tra zuccheri, acidità, sostanza colorante è arrivato prima del previsto. La
concentrazione degli aromi non pareva essere quella delle grandi annate ma si capiva che non
si sarebbe potuto andare più in là. Avanti con la raccolta quindi, iniziata e finita con un bel sole
autunnale.
Appena pigiate le uve Nebbiolo da Barbaresco si sono presentate in ottime condizioni di sanità,
con buona gradazione zuccherina, buona struttura e ricchezza polifenolica. Possiamo quindi
dire che il giudizio sull'annata è decisamente confortante: i vini del 2001 paiono oggi più ricchi
ed equilibrati di quanto si poteva supporre al momento della raccolta. Il 2001 si aggiunge
quindi alle annate precedenti a continuare una sequenza positiva (siamo arrivati a sette
vendemmie consecutive) ormai più che storica!
2000 - Il secolo inizia bene a Barbaresco con un'altra ottima annata, la sesta consecutiva!
E' stata un'annata dal clima bizzarro: un inverno mite ed una primavera molto calda e piovosa
che aveva favorito lo sviluppo delle malattie fungine delle foglie, soprattutto la peronospora,
richiedendo ai viticoltori particolare attenzione e perfetta scelta dei tempi d'intervento.
Contrariamente alle aspettative, vista la partenza "bruciante", Luglio ha portata una brusca
diminuzione delle temperature: è stato invero uno dei mesi di Luglio più freddi degli ultimi
cento anni! Il caldo è arrivato nella seconda metà di Agosto con un notevole innalzamento
delle temperature, anche di quelle notturne, e l'arrivo di giornate afose che sono durate per
quasi tutto Settembre. Le varietà più precoci, il Dolcetto in particolare, hanno sofferto questa
situazione anomala e molti acini sono "cotti" sotto i raggi del sole ed il caldo umido, una specie
di appassimento precoce avvenuto quando ancora la maturazione non era ideale.
Per il Nebbiolo, alquanto resistente ai capricci del tempo, il gran caldo di Settembre ha avuto
solo effetti benefici garantendo un eccellente accumulo zuccherino.
Il 2000 è stata sì
un'annata anticipata, ma non così tanto come molti credevano, o come è successo per altri tipi
di uva. Aver atteso qualche giorno in più ha garantito un colore migliore ed aromi fruttati più
intensi, a parità di grado zuccherino. La vendemmia è iniziata il 29 di Settembre e si è
protratta per 14 giorni, terminando prima delle grandi precipitazioni di fine mese. Il primo fine
settimana di Ottobre ha sì portato qualche pioggia che ha fermato le operazioni vendemmiali
per un paio di giorni, ma non compromesso la qualità. Le uve raccolte la settimana successiva
presentavano infatti, le stesse caratteristiche di quelle raccolte prima: gradazione zuccherina
elevata, perfetta sanità, colore buono, aromi intensi. I presupposti sono più che buoni per
un'altra ottima annata.
1999 Una buona vendemmia, quella del 1999, grazie ad un inizio estate con un clima
estremamente favorevole: asciutto, caldo, luminoso; sia la fioritura che l'allegagione si sono
svolte in condizioni ideali ed il raccolto si preannunciava ottimo ed abbondante.
In agricoltura però, le variabili sono tante ed alcune decisamente imprevedibili. Infatti a metà
Giugno, l'arrivo di aria fredda ha portato nubi fredde e minacciose all'orizzonte e nelle prime
ore del mattino del 14 Giugno è arrivata una breve, ma violenta grandinata.
Il violento temporale ha colpito soprattutto la zona Sud-Ovest del Comune di Barbaresco
risparmiando
il
resto
del
paese
ed
i
Comuni
di
Neive
e
Treiso.
La perdita del raccolto è variata tra il 20% e 80% a seconda dei vigneti colpiti.
Quando la grandinata arriva così presto nella stagione vegetativa, il danno qualitativo non è
mai troppo grave. I grappoli infatti sono molto piccoli e non hanno ancora iniziato l'accumulo
zuccherino: gli acini danneggiati seccano e cadono a terra, o comunque essendo ancora verdi
non creano problemi di marciume. La condizione fondamentale per poter ben superare il
trauma causato dallagrandine è che il clima dell'estate si assesti al bello: questo è proprio
quello che è avvenuto nel 1999. Il mese di Agosto è trascorso senza precipitazioni rilevanti,
anche se con umidità relativa molto elevata. La vendemmia è incominciata a Barbaresco negli
ultimi giorni di Settembre e si è svolta per una quindicina di giorni con un clima ideale. Alcune
avvisaglie di temporali all'inizio di Ottobre si sono dissolte nel nulla, lasciando un cielo terso
con notti fresche e giornate calde per la maggior parte del mese. L'ultima annata del secolo ha
donato Nebbioli da Barbaresco di ottima qualità, sani, con tenore zuccherino buono, tale da
garantire vini di 13° di alcool e più; i mosti avevano un bel colore e le bucce erano piuttosto
spesse, sintomo di buona concentrazione di aromi: insomma un'altra ottima vendemmia per
chiudere in bellezza il millennio: giudicheremo tra qualche mese l'effettiva qualità dei vini che
però possiamo già anticipare sin d'ora come ottima se non addirittura grande.
1998 abbiamo fatto poker! ancora una grande vendemmia per il Barbaresco dopo quelle
straordinarie del 1997 e 1996 e l'ottima 1995. Forse non era mai successo nel passato di poter
parlare di quattro splendide annate consecutive. L'andamento climatico del 1998 ha ricalcato
da vicino quello del 1997 con estate calda ed autunno asciutto che hanno garantito ottima
maturazione, sanità dell'uva, ricchezza di colore e frutto. Nei valori medi il tenore zuccherino
delle uve, seppur ottimo, è meno elevato di quello del 1997; l'acidità è buona con un equilibrio
finale molto armonico. Nella valutazione globale i vini che si stanno affinando confermano i
giudizi lusinghieri espressi sulle uve: colori intensi, tannini gradevoli, profumi ampi, ottima
struttura che lasciano presagire un nuovo grande millesimo.