Chiesa parrocchiale a San Biagio di Casalecchio di Reno
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Chiesa parrocchiale a San Biagio di Casalecchio di Reno
U4 - C i Segnalazioni MATERIALI E PROGETTO 4 LA TRADIZIONE RINNOVATA Chiesa parrocchiale a San Biagio di Casalecchio di Reno, Bologna DALLA RELAZIONE DI PROGETTO L’assunto condiviso con il parroco, la comunità parrocchiale e i referenti della Diocesi era che si dovesse fare una chiesa moderna, ovvero legata alla funzionalità celebrativa conseguente alla riforma liturgica del Concilio, conforme al sentire delle persone che in ogni ambito chiedono sempre maggiore partecipazione, conforme al senso di Comunione crescente che i nostri pastori cercano, ma anche e soprattutto che avesse uno spazio con senso del sacro. Si è ritenuto di ricercare il senso del sacro non solo con effetti di luce – peraltro importanti – ma anche e soprattutto con riproposizioni di percezioni antiche e consolidate dello spazio ovvero tramite l’utilizzo di forme a volte simboliche, a volte formali e reintroducendo un’arte fortemente espressiva ed integrata con la forma dell’involucro e con le parti che lo compongono: la forma architettonica, l’arte, ed un linguaggio “comune” dovrebbero comunicare quella riconoscibilità su cui si fonda la percezione del sacro. In ogni parte del progetto si è cercato di portare avanti questo assunto. La realizzazione è frutto di un lungo lavoro di progettazione partecipata, di scambio di pareri e consigli con diverse persone: principalmente con il parroco, poi con i suoi consiglieri e con l’Ufficio Nuove Chiese della Diocesi di Bologna. La Chiesa è formata da due elementi distinti - Aula e Cappella feriale - collegate da un ampio atrio a cui viene attribuita la funzione di accoglienza in prolungamento con il porticato esterno ed il sagrato. Nell’atrio si percepisce immediatamente il luogo della Custodia Eucaristica, Cristo quale elemento “sorgente e culmine” ispiratore della Vita cristiana ed a cui si attribuisce il ruolo centrale che ha simbolicamente in tutto il progetto. Il luogo della Custodia è infatti il centro su cui è costruita la Chiesa: analizzando la pianta infatti riscontriamo che da esso si dipartono le linee delle pareti che delimitano l’Aula come tutte le linee d’impianto del fabbricato. Le pareti coincidono in modo forte e simbolico con braccia ideali – braccia che accolgono – che convergono in un centro che non è casuale ma è l’origine di tutto: la Vita vera è qui simbolicamente richiamata quale origine geometrica delle linee che reggono la costruzione ovvero le pareti, le travi del coperto, le linee del pavimento. La nicchia che costituisce il luogo della Custodia Eucaristica è visibile anche all’esterno del fabbricato dall’interno del cortile e anche dalle Opere Parrocchiali così che, chi sa cosa rappresenta e conosce il contenuto di questa piccola abside, può sentire la Sua presenza discreta riversarsi nell’attività quotidiana. L’aula è a forma semicircolare per sottolineare che 5 LATERIZIO SANMARCO PER IL RIVESTIMENTO DELLE FACCIATE DELCHIESA. è l’assemblea stessa che celebra tramite il suo presbitero; per aumentare la partecipazione con una migliore visibilità si è preferito avere una forma più larga che lunga. Questo senso di partecipazione è stato colto perfettamente dall’artista che ha proposto ai piedi della croce la comunità per antonomasia, la comunità degli apostoli a rappresentare l’intera Chiesa. La forma aperta a ventaglio ha un centro che, come evidenziato, non è interno all’aula stessa: questa impostazione non è contrastante con l’intenzione di avere un forte senso della centralità, la qual cosa è affidata all’altare dalle significative proporzioni e dalla convergenza delle linee delle travi del coperto, delle pareti e del pavimento. La Chiesa ha forma semicircolare con un punto di origine e due forti raggi che la delimitano. In realtà il semicerchio è leggermente irregolare, ovvero si tratta di un settore di una spirale proprio di una chiocciola: quelle chiocciole così presenti/tipiche del materiale a pavimento, chiocciole/conchiglie marine così vicine alle forme primordiali della vita, così capaci di esprimere il senso della natura. Possiamo dire che la forma della Chiesa deriva dall’intersezione di un qualcosa che si ispira alla vita così come era all’origine con le pareti che simbolizzano il messaggio che sgorga da Colui che rende tutto autentico. Si è cercato di proporre quindi una forma moderna a cui è affidato un significato simbolico, come avevano un significato simbolico le piante a croce. LA NUOVA Il laterizio, materiale edilizio fra i più antichi, rimane uno fra i prodotti più versatili ed efficaci sotto il profilo compositivo – forse l’unico che possa essere direttamente associato al concetto di costruzione – e fra i più performanti per le sue qualità estetiche, statiche e isolanti. Per questo motivo, la ricerca e l’innovazione di prodotto rimangono fra i principali motivi di competizione da parte dei produttori. Nel caso dei paramenti faccia a vista della Chiesa di S. Biagio a Bologna, SanMarco Terreal Italia ha fornito mattoni della sua Linea Classico SanMarco a pasta molle, frutto di una ricerca di argille e sabbie che rispondessero alle esigenze architettoniche e formali del progettista. Il metodo produttivo, che ricalca l’artigianalità e il sapere delle antiche a mano, segue la tecnologia “a pasta molle”, la più idonea a rispondere alle istanze prestazionali del faccia a vista. In questo dialogo tra tradizione ed innovazione, anche l’aspetto cromatico costituisce motivo di personalizzazione progettuale: rosso classico è il colore scelto, ottenuto miscelando argille purissime, prive di efflorescenze e senza aggiunta di coloranti o additivi per rispondere ai requisiti della bioarchitettura. Oltre a tavelle e listelli della stessa linea, i mattoni Classico SanMarco hanno dimensione 12x25x5,5 cm e consentono l’impiego di 60 pezzi circa al mq. SanMarco Terreal Italia è la prima Azienda italiana ad aver certificato i propri mattoni per muratura in categoria 1, perciò soggetti al controllo da parte di un istituto esterno che ne certifica i livelli prestazionali e l’aderenza ai parametri di conformità CE. 6 SCHEDA TECNICA - Committente: Parrocchia di S. Biagio - Progetto architettonico e D.LL.: Ing. Aldo Barbieri - Collaboratori: Ing. Alessio Erioli, Ing. Fausto Frezzotti - Strutture: Ing. Aldo Barbieri, Ing. Saverio Simonazzi - Impianti meccanici e elettrici: P.I. Emilio Bianchi - Acustica: P.I. Daniele Antonello - Illuminotecnica: P.I. Lolli Raffaele - Coordinamento per la sicurezza: Ing. Aldo Barbieri - Progetto: 1996- 2001 - Realizzazione: 2005 - 2007 - Impresa esecutrice: Società Emiliana CEFA-SECEFA S.a.s. - Artisti: Philip Moroder Doss, Progetto Arte Poli, Prof. Luigi E. Mattei FORNITORI - Mattoni a pasta molle per la facciata: SanMarco Terreal Italia srl. Strada alla Nuova Fornace – 15048 Valenza - Copertura: Holz Albertani Spa Via Nazionale, 43 25050 Sellero BS - Banchi chiesa: Caloi Industria Srl Via Conegliano,40 – 31058 Susegana TV - Marmo: Quintarelli Srl Via Croce di Schioppo, 2 – 37020 S. Anna d’Alfaedo VR - Lampade: Thorn Europhane Spa Via G.di Vittorio, 2 – 40057 Granarolo Emilia BO - Vetrate artistiche: Progetto Arte Poli Srl Via Bresciana, 67/b – 37139 Verona Fotografie: Paolo Cola, Bologna ARTIGIANI - Falegnameria: Diamanti Casa snc Via della Repubblica, 670/a – 40038 Vergato BO 7