- Challenger

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SERIOUS
MACHINERY
Novembre 2011 Numero 19
LA RIVISTA OFFERTA DA CHALLENGER
P10-11
25 anni sui cingoli!
Sfida nell’Antartico – P4-5
L’Italia arriva a quota cinquecento – P12
TerraGator gestisce i gasdotti – P6
Prevenire la compattazione del suolo – P8-9
2 www.challenger-ag.com
Crescita
sulla giusta
traiettoria
SERIOUS
MACHINERY
In
questo
numero
Aumento di produttività
grazie all’MT865
3
Sfida sul ghiaccio
4-5
I TerraGator impegnati nella
manutenzione degli oleodotti
6-7
Lancio VIP per macchine usate
Gestione del suolo:
i vantaggi dei cingoli
I cingoli Challenger festeggiano
le nozze d’argento
8-9
10-11
Agritechnica, la fiera europea per le attrezzature agricole
organizzata a novembre in Germania, evidenzia trend
estremamente positivi per i macchinari agricoli e
continuerà a favorire la crescita. Le riserve alimentari sono
in calo, i costi delle materie prime sono al di sotto dei livelli storici, i carburanti biologici continuano ad
incrementare il consumo di cereali, la popolazione è in aumento e le diete alimentari in fase di evoluzione:
tutti questi fattori favoriscono investimenti a lungo termine nel settore delle attrezzature agricole.
Challenger offre un’ampia gamma di prestigiosi prodotti e si serve delle risorse globali della casa madre
AGCO per garantire alla clientela servizi e assistenza eccellenti. Nell’ambito del gruppo AGCO, Challenger
è un marchio globale di prima qualità operante nel settore macchinari e mirante a soddisfare le esigenze
di produttori professionali e commerciali a cui si deve il 75% della produzione agricola mondiale.
Le attrezzature Challenger garantiscono:
• Tecnologia innovativa
500° anniversario dei
trattori in Italia
12
Stabilimenti produttivi
nel mondo
13
• Produzione, prestazioni ed efficienza elevate
• Qualità, durata e affidabilità senza paragoni
• Livello di assistenza tra i migliori del settore
• Elevatissimi livelli di soddisfazione della clientela
Con l’MT765C un risparmio di
manodopera e carburante
14-15
Concessionari in primo piano
16-17
Nuovo ruolo per Attrezzature
per applicazioni
Tour di dimostrazioni del RoGator
18
Novità – Responsabile delle
vendite in Francia; modelli
in scala; appuntamento a cena;
convenzione partner
19
I guardiani del suolo
20
© AGCO Limited 2011
Un numero sempre crescente di aziende agricole si sta
rivolgendo a Challenger per procurarsi le soluzioni più
recenti in materia di trazione. Secondo le previsioni, nel
2011 le vendite totalizzate dal marchio in Europa, Africa
e Medio Oriente dovrebbero registrare un incremento di
circa il 40% rispetto all’anno precedente.
Ci auguriamo che quest’ultimo numero di Serious Machinery sia di vostro gradimento e non vediamo
l’ora di dare il benvenuto ai visitatori al nostro stand di Agritechnica.
Il Team Challenger
Il marchio Challenger di AGCO produce
un’ampia gamma di macchinari agricoli ad
elevate prestazioni e specifiche avanzate per il
settore agricolo e per i contoterzisti professionisti.
Tra i prodotti, trattori cingolati, attrezzature per
applicazioni, trattori gommati, mietitrebbiae
imballatrici.
The Editor
Serious Machinery
AGCO Netherlands B.V.
Horsterweg 66a
5971 NG
Grubbenvorst
Paesi Bassi
Se preferisci ricevere Serious Machinery regolarmente
via e-mail, collegarsi al sito Web riportato sopra e
seguire le istruzioni di abbonamento.
Email: [email protected]
Sito Web: www.challenger-ag.com
www.challenger-ag.com
“Lavoriamo con l’MT865 ormai da sette anni, mentre il
RoGator è arrivato nel luglio 2011,” spiega Udo Uhlich,
che gestisce l’attività aziendale. “Il trattore cingolato è il
veicolo che fornisce l’efficienza più elevata in assoluto.”
Agricola Landwirtschaft è un’azienda in continuo
movimento. Di recente, Uhlich si è dedicato alla
costruzione di un nuovo impianto per biogas, di
capannoni per il bestiame e di una nuova struttura di
essiccazione del frumento. Grazie all’acquisizione di
un’azienda agricola confinante, inoltre, il gestore di
Agricola Landwirtschaft sta dando impulso anche alla
coltivazione del luppolo e ha da poco acquistato una
nuova trebbiatrice per luppolo. Tra i progetti futuri, poi,
si scorge all’orizzonte un altro impianto per biogas: di qui
la necessità di acquisire l’applicatore TerraGator 8333, in
modo da poter effettuare l’elaborazione del substrato e lo
spandimento da entrambi gli impianti.
In possesso di una mandria di bestiame da latte di 450
unità, Uhlich coltiva 500 ettari a pascolo, 100 a luppolo,
300 a orzo invernale, 1.000 a frumento invernale, 130 a
barbabietola da zucchero e 600 ettari a mais, il tutto con
l’aiuto di 45 dipendenti. L’azienda sorge su un’area di
coltivazione mista, caratterizzata da una varietà di tipi di
suolo. Il terreno dell’area coltivata comprende alcuni
rilievi con inclinazioni di oltre il 10%. Come conseguenza
delle crescenti esigenze di colture per la produzione di
biogas, la superficie totale piantata a mais della regione
è in aumento già da diversi anni.
L’azienda ha ridotto l’aratura dell’80%, privilegiando un
approccio a lavorazione minima, e l’MT865 è quindi
impiegato per circa 1.000 ore all’anno in operazioni di
sarchiatura, preparazione del terreno e dei letti di semina.
“Il trattore cingolato offre un’efficienza superiore per la
coltivazione del suolo,” rileva Uhlich. “Riusciamo a
svolgere più lavoro e con prestazioni più elevate perché
l’MT865 è in grado di utilizzare attrezzi con larghezza
operativa di 10-12 metri. Considerati i cavalli di questo
motore, solo un trattore cingolato può trasferire la potenza
al suolo in modo efficiente. Apprezziamo molto la
La potenza e la produttività dei macchinari Challenger
hanno un ruolo di primo piano per l’azienda Agricola
Landwirtschaft, che coltiva 3.000 ettari nel Land
Sassonia-Anhalt della Germania.
Al parco veicoli dell’azienda, che dispone già di un
trattore cingolato MT865 e di un’irroratrice RoGator 600,
si aggiungerà, all’inizio del 2012, anche un applicatore
TerraGator 8333.
larghezza operativa anche del RoGator 600, oltre che la
sua sospensione del braccio e capacità del serbatoio.
E il TerraGator ci ha convinto attraverso le sue prestazioni
e produttività elevate.”
“La produttività è complessivamente cresciuta, anche
perché utilizziamo il sistema Il sistema Auto-Guide su
tutte le macchine. Questo semplifica l’attività dei
conduttori delle macchine e riduce i costi quali il
consumo di carburante,” riassume Uhlich.
“L’obiettivo è quello di eseguire più lavoro in meno tempo.
La velocità oraria di lavoro dell’MT865 varia, ovviamente,
in funzione dell’attrezzo utilizzato, ma con un coltivatore
Horsch Terrano FX da 12 metri riusciamo a coprire circa
12-13 ettari/h. La velocità con un erpice a disco Vaderstad
Carrier è di 20 ettari/h, mentre con un coltivatore
Amazone Centaur da 7,5 metri otteniamo circa 6 ettari/h.
La trazione sull’MT865 è buona e, ovviamente, abbiamo
una compattazione del suolo ridotta.”
• Agricola acquista le proprie attrezzature Challenger
presso il concessionario LKS Starkenberg
Landmaschinen. Ulteriori dettagli su questa azienda
si trovano alle pagine 16-17.
Udo Uhlich (a sinistra) e uno dei
suoi driver Thomas Nowacyk con
l’MT865 dell’azienda.
PiU lavoro in
meno tempo
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Sfida da
200
tonnellate
sul ghiaccio per i trattori
Challenger
Due trattori Challenger MT765 acquistati quattro anni
fa dalla British Antarctic Survey (BAS) per attività di
trasporto hanno completato il compito erculeo di
trasportare strutture dal peso mastodontico di 200
tonnellate attraverso il tavolato di ghiaccio Brunt.
La BAS sta costruendo una nuova stazione di ricerca,
battezzata Halley VI, dislocata 15 km più nell’entroterra
rispetto all’attuale Halley V, situata in una zona ora a
rischio per la possibilità che si verifichi un fenomeno
denominato “calving”, vale a dire l’improvviso distacco
di una massa di ghiaccio. I MT765B sono stati
impiegati al fine di incrementare la produttività nel
trasporto dei carichi dalla nave al cantiere e all’inizio del
2011 hanno affrontato la sfida più ardua, vale a dire il
traino a destinazione degli enormi moduli per la nuova
stazione di ricerca.
Martin Bell, Deputy Project Manager per BAS, è stato
il pianificatore e organizzatore di questo progetto
logistico di straordinaria portata: “I Challenger hanno
offerto prestazioni ottimali, superando le nostre
aspettative”, dichiara.
“Fissato su supporti a loro volta montati su sci, il
modulo principale pesava circa 200 tonnellate, ma la
forza di strappo necessaria a spostarlo è risultata tre
volte superiore. “Ciò avviene perché gli sci possono
rimanere congelati saldandosi alla superficie nevosa,
mentre il peso del modulo ne ha provocato lo
sprofondamento per 15-25 cm. Per riuscire a spostarlo
siamo ricorsi a tutta la potenza del trattore, pari a oltre
1.200 CV, con un unico enorme sforzo di trazione.
Una volta in funzione, i due Challenger hanno
funzionato a dovere, trainando l’attrezzatura per 15 km
ad una velocità di 6,5 km (o 4 miglia) all’ora. Per motivi
di sicurezza, abbiamo impiegato un ulteriore trattore
per facilitare le operazioni di sterzo nel caso in cui la
superficie nevosa finisse per cedere sotto il peso dei
moduli e dei veicoli da traino”.
Martin e il suo collega Ben Norrish sono rimasti alla
guida dei trattori Challenger durante l’intera operazione.
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“Con i due MT765Bs connessi in serie, abbiamo
comunicato via radio e siamo quindi riusciti ad uniformare
il rapporto di slittamento di entrambe le macchine, in
modo da assicurarci che nessuno dei due trattori
sopportasse un carico superiore all’altro e garantendo
così la massima efficienza”, ha dichiarato Martin.
“Avanzando sul ghiaccio, ci si è offerto uno spettacolo
straordinario. Abbiamo ottenuto dai Challenger una
potenza ottimale, con un consumo pari a circa 60 litri
all’ora del nostro carburante JET AI” (Avtur, lo stesso
carburante usato dai jet Jumbo, utilizzabile fino ad una
temperatura di 70 gradi sotto zero).
“Naturalmente si è trattato di un’esperienza stressante,
ma i Challenger mi hanno aiutato a semplificare
moltissimo quello che pensavo si sarebbe rivelato un
compito estremamente difficile. È risultato evidente che
avevamo scelto proprio i veicoli giusti, rivelatisi
pienamente all’altezza del compito”.
Come sottolinea Martin, nonostante l’attenzione
suscitata da questa immensa operazione di trasporto
dei moduli, i trattori MT765B avevano già offerto un
contributo essenziale al progetto Halley VI durante i
quattro anni precedenti.
Trasferimento del carico dalla nave sul bordo della banchina.
“La consegna in tempi brevi dei carichi dalla nave al
cantiere di assemblaggio dei moduli è risultata
fondamentale per i nostri piani”, prosegue Martin.
“In una situazione come questa, il tempo è tutto.
Per scaricare la nave e consentirle di ripartire avevamo
bisogno di utilizzare i Challenger 24 ore al giorno.
Secondo le previsioni originarie, il trasporto del carico
avrebbe dovuto richiedere 14 giorni, ma i Challenger
sono riusciti nell’impresa in appena sette grazie alla
capacità di spostarsi sul ghiaccio a velocità elevata”.
Fra un periodo di intenso lavoro e quello successivo,
le macchine sono rimaste inutilizzate per otto mesi
all’anno, periodo corrispondente all’inverno antartico.
“Una volta giunta la primavera, abbiamo provveduto a
liberare i Challenger dalla neve e ad eliminare il
ghiaccio, preparandoci alla stagione successiva”,
spiega Martin. “Durante il periodo di rimessa invernale,
la temperatura scende spesso a 50 gradi sotto zero.
I Challenger operano con carburanti adatti alle basse
temperature e presentano riscaldatori nella camera
d’acqua per facilitare l’avviamento dopo l’inverno”.
Si tratta di un ambiente proibitivo e di un regime
estenuante per qualsiasi macchina, ma i Challenger
hanno superato la prova brillantemente con il massimo
dei voti.
Martin Bell (a sinistra) e Ben Norrish, hanno condiviso l’avventura del trasporto sul ghiaccio.
“Abbiamo sempre potuto contare su un’assistenza
ottimale da parte del nostro concessionario britannico
TNS e dei suoi addetti”, aggiunge Martin. “Siamo
contenti di aver instaurato rapporti di stretta
collaborazione con i partner e ne apprezziamo davvero
l’operato e gli sforzi fatti per assisterci”.
Il grande sforzo. Due trattori Challenger MT765B trascinano il modulo rosso da 24 metri x 14 e
200 tonnellate dell’Halley VI lungo 15 km. Diversi moduli blu più piccoli da 60-90 tonnellate
hanno anch’essi dovuto essere trainati fino alla nuova destinazione.
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Il TerraGator diventa essen
la manutenzione delle co
Grazie alle sue eccellenti prestazioni fuoristrada,
il modello TG2244 rappresenta la macchina
ideale per i terreni bagnati circostanti le
condutture. Le macchine sono dotate di gru e la
carrozzeria viene utilizzata per riporre gli attrezzi
e il kit per saldatura.
Il modello Challenger TerraGator 2244 è stato
specificatamente modificato come veicolo di manutenzione
da impiegare nei gasdotti e oleodotti in Russia.
Per raggiungere i possibili punti di manutenzione, i
veicoli devono viaggiare su strada a velocità di 50-100
km e su percorsi accidentati. Ecco perché la leggerezza
del battistrada del TerraGator diventa essenziale”.
I team che si occupano dell’imponente rete di gasdotti
e oleodotti che si estende in tutta la Russia ha da poco
impiegato nuove reclute. Sfruttando le eccellenti
prestazioni fuoristrada del Challenger TerraGator 2244,
sono state impiegate 18 unità come veicoli addetti
alla manutenzione.
“Quando il terreno si disgela dopo inverni
estremamente freddi, la struttura superficiale resta
bagnata per periodi molto lunghi e le strade risultano
fortemente danneggiate dal ghiaccio”, spiega Age Krug,
responsabile marketing prodotti Challenger per le
attrezzature di applicazione. “Su questi terreni, è
praticamente impossibile guidare con i normali
veicoli fuoristrada. I TerraGator sono progettati
specificatamente per operare su superfici bagnate
morbide senza danneggiarle. Di conseguenza, anche
se si tratta di macchinari essenzialmente agricoli,
questi veicoli risultano anche una soluzione intelligente
per risolvere questo problema industriale”.
Le macchine sono state acquistate da Argus Group,
un’azienda specializzata nella costruzione di condutture
da utilizzare in gasdotti e oleodotti. La Russia è un
fornitore di energia leader a livello globale ed è
responsabile del 17% della produzione di gas
mondiale. Possiede il sistema di gasdotti più grande al
mondo, capace di garantire una fornitura ininterrotta e a
lunga distanza di gas ai clienti russi ed esteri. I gasdotti
si estendono per circa 160.000 km e 165 società di
distribuzione del gas si occupano della manutenzione
di 445.300 km di gasdotti.
“La manutenzione delle condutture risulta di
fondamentale importanza per garantire la continuità e
l’affidabilità della fornitura a milioni di clienti”, afferma
Age. “La copertura dei servizi per la rete delle
condutture è incentrata sulle stazioni di manutenzione e
di servizio situate a intervalli compresi tra 75 e 150 km.
“I modelli TG2244 rappresentano unità più o meno
standard. Per aumentare la trazione, viene montato un
differenziale a slittamento limitato sull’assale
posteriore. Per fronteggiare le rigide temperature
invernali (fino a –40 e persino –50° C), le macchine
sono dotate di una batteria aggiuntiva e di un sistema
di riscaldamento del motore. Per ragioni di conformità
alla normativa stradale russa, per viaggiare a 40 km/h,
la macchina non deve superare i 2,55 m di larghezza,
pertanto le unità sono dotate di pneumatici 800/65R32
(anziché dei più comuni 1050/50R32) e di parafanghi di
dimensioni ridotte. Anche la scaletta di accesso è stata
ridotta leggermente”.
“Inoltre, i TerraGator sono dotati di gru utilizzate per
sollevare componenti di maggiori dimensioni.
La carrozzeria dei TG viene utilizzata per riporre gli
www.challenger-ag.com
ziale per
ndutture
attrezzi e il kit per saldatura, mentre, a bordo, viene
caricato anche un tendone che può essere eretto sulle
condutture se sono richiesti interventi di saldatura”,
continua Age.
“Il direttore commerciale di Argus Group, Gevork
Dzhanibekyan, lavorava in precedenza per il
distributore Challenger, Zeppelin Rusland, pertanto
dispone di una buona conoscenza delle caratteristiche
del TerraGator. Le sue competenze, unite alla visione
del direttore del reparto di sviluppo aziendale di Argus
Group, Igor Goncharov, ci hanno aiutato a realizzare
l’intero progetto”, spiega Age.
Igor Goncharov sottolinea: “Abbiamo scelto il modello
TerraGator perché era l’unica macchina in grado di
soddisfare i nostri requisiti. Grazie ai suoi pneumatici
a pressione ridotta sul terreno, è in grado di percorrere
tratti stradali estremamente danneggiati. Inoltre,
Challenger è stata l’unica azienda ad ascoltare le nostre
richieste e si è mostrata preparata ad apportare alcune
modifiche al prodotto. Durante tutte le negoziazioni,
il team Challenger si è dimostrato molto flessibile nel
rispetto delle sue promesse”.
Argus Group ha revisionato il primo TerraGator 2244
nell’ottobre 2010 e, attualmente, ha ordinato 18 unità.
L’azienda si è procurata tutte le certificazioni necessarie
per l’utilizzo della macchina nel settore del petrolio e
del gas. “Ovviamente, questa applicazione altamente
specializzata richiede un livello eccellente di assistenza,
pertanto tutto il personale dedicato è stato formato e le
parti fondamentali sono disponibili in magazzino”,
aggiunge Age Krug. “In tal modo, Argus Group e
Challenger soddisfano i rigorosi standard di settore
relativi alla qualità e al supporto. Guardando al futuro,
si prevede di raggiungere le 30 unità all’anno, una
prospettiva molto allettante per le vendite del nostro
TerraGator, una macchina che sta dimostrando la sua
straordinaria versatilità anche al di fuori del tradizionale
ambiente agricolo”.
Una macchina TerraGator usata
ottiene la certificazione VIP.
Un vero
trattamento
da VIP
Per le nuove macchine per applicazioni TerraGator usate,
Challenger ha avviato il nuovo programma VIP.
“Le macchine TerraGator occupano un mercato specializzato
e le vendite vengono gestite direttamente da Challenger”,
spiega Dirk van den Oever, responsabile vendite, attrezzature
per applicazioni BeNeLux e vendita usato. “Possiamo disporre
di informazioni interessanti sulle aziende che utilizzano le
macchine, sulla loro storia e su quando è probabile che i
modelli usati siano disponibili sul mercato. Il nostro nuovo
programma VIP offre un trattamento speciale per le macchine
con 6.000-10.000 ore di esercizio alle spalle”.
Le macchine usate vengono trasportate nello stabilimento di
Challenger a Grubbenvorst nei Paesi Bassi, dove vengono
sottoposte ad un controllo costituito da 175 punti, restando
fino a cinque settimane in officina. I principali componenti
e le parti usurabili (inclusi assali e trasmissioni) vengono
ricostruiti e vengono montati nuovi attacchi. I modelli vengono
aggiornati con i più recenti sistemi software e hardware e il
pacchetto include una formazione completa per il conducente
e l’installazione da parte di specialisti Challenger.
“Le macchine, trasformate e rimesse praticamente a nuovo,
costano circa il 50-70% del prezzo di una macchina nuova”,
aggiunge Dirk. “Ogni unità viene dotata di un’etichetta
indicante l’anno di rigenerazione e viene fornita con un
certificato approvato VIP. Le macchine TerraGator con la
certificazione VIP di Challenger offrono al cliente l’assoluta
garanzia di trovarsi in eccellenti condizioni estetiche e
tecniche. Non sarà necessario esaminare la macchina prima
dell’acquisto. Le macchine usate vengono rigenerate
completamente, in modo da risultare pronte per affrontare
molti altri anni di lavoro ad alta produttività”.
Per visualizzare le macchine TerraGator con la
certificazione VIP attualmente in vendita, visitare
il sito www.Challenger-ag.com e fare clic sul link
corrispondente alle macchine usate.
Ciascuna macchina VIP è dotata
di un’etichetta indicante l’anno
di rigenerazione.
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Ecco il terzo numero della nostra serie sulla gestione del suolo.
In questo numero, verranno illustrati alcuni vantaggi
dei cingoli rispetto agli pneumatici.
Il fattore fondamentale:
La superficie di contatto dei cingoli
Se due trattori presentano lo stesso peso, quello con la
superficie di appoggio maggiore eserciterà una pressione
inferiore sul terreno. L’area di contatto dei cingoli sarà
sempre maggiore di quella degli pneumatici, creando, di
conseguenza, una minore compattazione.
La compattazione della superficie si verifica nei primi
15 cm dal suolo a causa della pressione esercitata sul
terreno dall’attrezzatura. Poiché i trattori cingolati Challenger
MT800C e MT700C presentano una sola superficie di
appoggio lunga su ciascun lato, anziché quattro piccole
superfici di appoggio su ciascun lato degli pneumatici, la
pressione sul terreno è notevolmente inferiore.
Ad esempio, l’area di contatto per un Challenger MT700C
con cinghie in gomma di 762 mm è pari a 3,7 m2. Un
trattore gommato con pneumatici anteriori di tipo
600/70R30 e pneumatici posteriori di tipo 710/70R42
presenta un’area di contatto pari a 1,2 m2. Con le ruote
gemelle, l’area di contatto è raddoppiata, ma comunque
inferiore rispetto a quella di un modello MT700C. Inoltre,
le ruote gemelle rendono un trattore troppo largo per la
guida su strada, a differenza di un trattore cingolato
Challenger, che rientra nei limiti di larghezza consentiti.
Un trattore a due ruote motrici con pneumatici di tipo
800/70R38 presenta un’area di contatto pari a 2,7 m2 o al
73% dell’area di contatto di un Challenger MT700C.
Ridurre la pressione degli
pneumatici E utile?
Anche il minimo aumento dell’area di contatto riduce la
pressione sul terreno. Tuttavia, la dinamica degli
pneumatici non funziona esattamente come ci si possa
aspettare! Il carico dell’assale collocato sugli pneumatici
non diminuisce a pressioni inferiori degli pneumatici, ma
passa semplicemente dal centro dello pneumatico al di
sotto delle pareti laterali, la cui rigidità assicura che il
peso venga trasferito al terreno.
di appoggio, l’area di contatto totale non si avvicina
minimamente a quella fornita dai cingoli.
Compattazione interfilare
tra le ruote gemelle
La rigidità delle pareti laterali comporta l’applicazione
della pressione verso il basso e diagonalmente verso
l’esterno. Le forze angolate tra gli pneumatici con ruote
Benché la riduzione della pressione degli pneumatici
potrebbe produrre un aumento marginale della superficie
Fig 1 – L’effetto di “compattazione interfilare” riduce le rese
Fig. 2 – Pressione degli pneumatici pi� carico sull’assale = compattazione
10.5
9.7
7.3
8.2
8.4
9.1
9.9
7.9
% di compattazione
60
Resa di mais in tonnellate/ettaro
8
50
55%
40
A
1.24 bar
(18 psi)
30
20
A Un elevato carico sull’assale
con un’alta pressione degli
pneumatici, ad esempio, di un
trattore gommato con 1,2 bar
(18 psi), crea la massima
percentuale di compattazione.
51%
B
0.41 bar
(6 psi)
10
41%
C
1.24 bar
(18 psi)
36%
D
0.41 bar
(6 psi)
0
A
Riga 1
Riga 2
Riga 3
Riga 4
Riga 5
Riga 6
Riga 7
Trattore gommato (Key Agricultural Services Inc, Macombe, Il)
Riga 8
5.080 kg
di carico
sull’assale
B
5.080 kg
di carico
sull’assale
C
2.630 kg
di carico
sull’assale
D
2.630 kg
di carico
sull’assale
2.540 kg
di carico sul
pneumatico
2.540 kg
di carico sul
pneumatico
1.315 kg
di carico sul
pneumatico
1.315 kg
di carico sul
pneumatico
B Un elevato carico sull’assale con
una pressione degli pneumatici
inferiore riduce la compattazione,
ma solo del 4 percento.
C Carichi ridotti sull’assale e
un’elevata pressione degli
pneumatici producono
significativamente una
compattazione minore rispetto
ad elevati carichi sull’assale.
D Per raggiungere la minima
percentuale di compattazione,
combinare carichi ridotti
sull’assale con una bassa
pressione sul terreno, come
nel caso dei trattori cingolati
Challenger.
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gemelle creano una compattazione ancora maggiore,
un effetto noto come “compattazione interfilare”. Non si
tratta solo del solco di suolo visibile sulla superficie:
l’effetto di compattazione dell’area filare si estende in
profondità nel suolo.
Una ricerca ha dimostrato che la compattazione più
intensa causata dai trattori gommati, insieme all’ulteriore
pressione sul suolo creata tra configurazioni a due o a
tre ruote, causa un calo della resa.
L’effetto della compattazione interfilare è chiaramente
visibile nell’illustrazione (Fig. 1), riferita ad una coltura
seminata utilizzando un trattore articolato ed una
piantatrice a 24 file. I risultati del raccolto misurati da un
monitoraggio della resa hanno dimostrato un calo del
28% nell’interfilare, creando un profilo “W” nel grafico
della resa.
La zona di compattazione è più ampia e profonda con
gli pneumatici con ruote gemelle rispetto ai cingoli.
PiU assali, meno pressione
Elevati carichi sull’assale, come quelli esercitati dai trattori
gommati, fanno penetrare la compattazione in profondità
nel suolo, fino a 75 cm al di sotto della superficie.
La serie Challenger MT800C standard, tuttavia, con
l’assale motore, l’assale delle ruote tendicingoli e i quattro
assali delle ruote intermedie, esercita un carico sul
terreno dell’85% inferiore rispetto ai trattori articolati
medi. Un tipico trattore Challenger MT700C, con le sue
tre ruote intermedie, esercita un carico del 50% inferiore
rispetto a un trattore gommato medio.
In termini di creazione di compattazione del suolo, i
trattori gommati hanno un ulteriore svantaggio, in quanto
richiedono un peso aggiuntivo sotto forma di zavorra per
svolgere in modo efficace le operazioni sul campo, a
differenza dei trattori cingolati che, invece, distribuiscono
semplicemente il carico sull’intera lunghezza del cingolo
per ridurre al minimo il potenziale di compattazione.
Il montaggio di due o tre ruote per incrementare l’area di
contatto con il terreno aumenta il peso complessivo del
trattore, che accresce il carico sull’assale. La larghezza
aggiuntiva della superficie di appoggio delle ruote
gemelle raddoppia anche le dimensioni della zona di
compattazione, rispetto alle configurazioni con ruote
singole o ai cingoli.
Per favorire l’individuazione delle diverse profondità di
compattazione, gli esperti hanno specificato tre diverse
zone di compattazione: strato superficiale, primo
sottosuolo e sottosuolo profondo. La pressione di
contatto con il terreno interessa solo lo strato superficiale,
ma quando viene aggiunto il carico sull’assale, viene
compattato il primo sottosuolo. Il carico sull’assale da
solo è direttamente correlato alla compattazione del
sottosuolo profondo.
Di conseguenza, per ridurre la compattazione profonda,
sono richiesti più assali, non pneumatici diversi. Il modo
più efficace per ridurre al minimo la compattazione
profonda consiste nell’utilizzare un trattore multi-asse,
come il trattore cingolato Challenger, in grado di trainare
attrezzi che presentano anche carichi ridotti sull’assale.
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10 www.challenger-ag.com
25 anni su
Il 2012 segna il 25° anniversario dei primi trattori agric
Le serie MT700 e MT800 di nuova gen
Un Challenger 65 del 1987.
I primordi
Sviluppo del moderno sistema a cingoli
1890 – 1930
Gli americani
Benjamin Holt e
Daniel Best sono i
pionieri del concetto
dei trattori cingolati.
Holt crea il marchio
“Caterpillar”, mentre,
nel 1925, le aziende
Holt e Best si fondono
per creare la
Caterpillar Tractor Co.
con l’obiettivo futuro
di concentrarsi sulle
attrezzature di
movimentazione
della terra.
1976
Invenzione del cingolato
lubrificato a tenuta che ha
consentito di ridurre i costi
di manutenzione del
sottocarro. L’isolamento
costante del perno del
cingolo viene assicurato
da un lubrificante di
rivestimento, che riduce
al minimo il contatto diretto
tra i metalli e rallenta il
processo di usura.
I progettisti Caterpillar
iniziano a sviluppare un
trattore agricolo a quattro
ruote motrici, ma presto
comprendono che un
trattore agricolo in grado di
sfruttare le loro competenze
nel settore dei cingolati
avrebbe rappresentato una
proposta migliore.
1979
Prime fasi di collaudo su
uno “pneumatico senza
talloni” per le grandi pale
caricatrici gommate. Si tratta
sostanzialmente di un
battistrada sostituibile
avvolto saldamente intorno
alla superficie esterna di una
serie di pneumatici lisci.
Lo sapevate?
1980s
Viene realizzata una versione
modificata di una livellatrice,
dotata di quattro assali e di
pneumatici per autocarri,
guidata in retromarcia (in
modo da far trovare il motore
davanti all’operatore), per
contribuire a dimostrare la
possibilità di utilizzare
cingoli in gomma ad attrito
per bulldozer “veloci” o
trattori agricoli. Questa
configurazione dimostra
che per azionare i cingoli è
sufficiente un solo assale.
Viene creato un muletto di
prova di un trattore agricolo,
realizzato assemblando parti
di bulldozer e pale caricatrici
gommate, denominato “BAT”
(Belted Agricultural Tractor,
trattore agricolo cingolato).
1986
La produzione del modello
Challenger 65, con il
rivoluzionario sistema
Mobil-trac (MTS), viene
avviata presso lo
stabilimento Caterpillar di
Davenport, Iowa (Stati Uniti).
Il sistema MTS offre agli
agricoltori tutta la trazione e
la bassa compattazione del
terreno propri dei cingoli,
uniti a caratteristiche di
manovrabilità e velocità.
1991
Il modello Challenger 65
diventa il modello 65B con
una potenza aumentata di
285 CV. Lancio del modello
Challenger 75B da 325 CV.
Il modello Challenger 65 è
dotato di un motore Cat
3306 ad iniezione diretta con
turbocompressore, in grado
di erogare una potenza lorda
di 270 CV a 2.100 giri/min.,
di una trasmissione
Powershift a 10 marce avanti
e 2 retromarce, nonché di
uno sterzo differenziale in
grado di fornire una potenza
costante a entrambi i cingoli
durante le svolte. La velocità
massima su strada è risultata
pari a 29 km/h.
1995
Lancio del modello
Challenger 55 da 270 CV.
1987
Nei campi degli Stati Uniti,
vengono messi all’opera i
primi trattori agricoli
Challenger 65 con cingoli
in gomma.
Oltre un chilometro di cavo in acciaio corre all’interno di ogni cingolo Challenger in modo da
assicurare la tensione richiesta per sostenere le condizioni di lavoro più difficili.
1993
Introduzione dei modelli
per coltivazioni interilari
(35 e 45), dotati di
regolazione della larghezza
della carreggiata su
larga scala.
1998
Iniziano i lavori ai prodotti
Challenger di prossima
generazione, noti come
GEN III. Questo programma
di sviluppo è culminato nelle
serie MT700 e MT800.
2002
AGCO acquisisce i diritti
del prodotto e il marchio
Challenger da Caterpillar.
2002/2003
Lancio dei modelli MT700
(235-306 CV) e MT800
(340-500 CV) con nuove
trasmissioni, miglioramenti
del sistema Mobil-Trac,
sistema di guida automatica
opzionale e sollevatore
sterzante e attacco anteriore,
nonché una lussuosa cabina
e il centro di gestione del
trattore. Il modello MT800
presenta una straordinaria
area di contatto con il
terreno pari a 300 cm.
2003
In Ucraina, un Challenger
MF865 traina una
seminatrice di 18,35 m per
stabilire un nuovo record
mondiale : 571.9 ettari di
orzo in 24 ore.
2004
La produzione si trasferisce
a Jackson, nel Minnesota
(Stati Uniti).
www.challenger-ag.com
ui cingoli
coli Challenger con cingoli in gomma.
nerazione vengono lanciate nel 2002/03.
2005
Lancio delle serie MT700B
(269-320 CV) e MT800B
(350-570 CV), dotate di
motori Tier III con tecnologia
Cat ACERT. Il modello
MT875B da 570 CV diventa
il trattore più potente al
mondo, disponibile
in commercio.
2006
Lancio del trattore MT800B
Scraper per applicazioni
speciali, dotato di una
speciale piastra di attacco in
grado di sostenere un carico
fino a 9.000 kg.
Un record mondiale per la coltivazione nel 2007: 644 ettari in 24 ore.
2007
I trattori MT765B
contribuiscono alla
costruzione di una nuova
stazione di ricerca per il BAS
(British Antarctic Survey).
Alimentati con carburante
per aerei e in grado di
sopportare temperature fino
a –50 ° C, i trattori vengono
utilizzati per il trasporto di
materiali da costruzione
dalla banchina del porto
sino alla sede della nuova
stazione Halley VI.
2007
Con un’incredibile prova di
potenza ed efficienza, un
modello MT875B, dotato di
una serie di dischi Gregoire
Besson XXL di 14 m di
larghezza, è riuscito a
coltivare 644 ettari in 24 ore.
Guidato dal navigatore
satellitare e lavorando a una
profondità di 14 cm su un
terreno argilloso e sabbioso
di consistenza media o
pesante, il trattore ha
raggiunto un eccezionale
ritmo di lavoro pari a 26,8
ettari/ora con un consumo
di carburante davvero
economico di appena
4,42 litri/ettaro.
Il sistema Mobil-Trac per una riduzione delle
caratteristiche di trazione, flottazione e compattazione.
Del 20.000° trattore cingolato.
2008
Produzione del 20.000°
trattore cingolato Challenger
(un modello MT835B)
presso l’impianto di
produzione di Jackson.
2008
Lancio del modello MT700C
e MT800C – con un nuovo
design, una cabina
riprogettata, sistema di
controllo ISOBUS integrato e
un nuovo sistema idraulico.
2012
Challenger celebra i 25 anni
sui cingoli con lo speciale
modello con livrea pitonata
MT865C realizzato per
l’anniversario (vedere i
dettagli a pagina 12).
Uno dei più recenti trattori MT765C.
Il sistema
Mobil-trac
oggi
Negli anni, i progettisti Challenger hanno
sottoposto il rivoluzionario sistema Mobil-Trac
ad una serie di affinamenti essenziali.
Grazie ai più recenti aggiornamenti del sistema
Mobil-Trac, i modelli delle serie Challenger
MT800C e 700C (discendenti diretti del
capostipite Challenger 65) offrono una guida
migliore, livelli più elevati di velocità, mobilità,
trazione e flottazione, nonché una minore
compattazione.
Il sistema Mobil-Trac dispone del passo più
lungo (3.000 mm) della sua categoria, con cingoli
di quattro larghezze, due configurazioni del
battistrada e due valori di larghezza delle ruote
motrici, dei tendicingoli e delle ruote intermedie.
L’interasse più lungo genera una minore
pressione sul terreno ed è più efficiente nella
trazione sui terreni normali. L’area di appoggio
più lunga conferisce inoltre maggiore stabilità ed
equilibrio in qualsiasi applicazione. La velocità
massima di trasporto del modello MT800C è pari
a 39,6 km/h, superiore a quella di qualunque altro
trattore cingolato.
Le sospensioni Opti-Ride rendono semplice e
priva di vibrazioni la guida su strada o nei campi.
Le molle ad alta tecnologia Marsh Mallow isolano
la barra rigida sospesa dallo chassis del trattore.
I carrelli di destra e sinistra si alzano e si
abbassano in modo indipendente e l’assale
oscilla sotto lo chassis tramite una barra
stabilizzatrice per permettere a ciascun carrello
di passare agevolmente sopra gli ostacoli.
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12 www.challenger-ag.com
Presentazione del nostro
nuovo trattore
con livrea
FIELD PYTHON
State cercando un prodotto originale da aggiungere alla
vostra flotta di trattori? Cosa ne pensate di questo
trattore Challenger dalla straordinaria livrea pitonata,
dotato di una vasta gamma di opzioni che assicurano
un migliore comfort per il conducente e
prestazioni superiori?
Per festeggiare il 25° anniversario dei
trattori Challenger, abbiamo realizzato
questo straordinario trattore MT865C in
edizione limitata. Tra le sue funzioni
speciali, figurano una gamma completa
di opzioni, tra cui: doppie luci
Nightbreaker® (sei luci HID (HighIntensity Discharge) allo xeno), gradini
anteriori basculanti, cinghie da 91,5 cm
(36 poll.), attacco a 3 punti sterzante, cabina
comfort con climatizzatore deluxe, alette parasole per
l’operatore da ogni lato, sedile VRS semi-attivo deluxe
con rivestimento in pelle, sistema di gestione della
macchina basato su telemetria AGCOMMAND, ampie
ruote intermedie Poly, deflettori monopezzo, cinque
distributori idraulici, 16 pesi per ruota tendicingolo
e sistema di guida automatica TopCon System 150.
Si tratta di uno straordinario pacchetto che combina
una fantastica esperienza di guida con una
maggiore produttività.
“Abbiamo scelto il modello pitonato per le sue
caratteristiche simili al trattore cingolato Challenger”,
dichiara Gaston Haesen, specialista nell’assistenza
prodotti. “È un modello potente, elegante e silenzioso che
offre spostamenti economici e fluidi, praticamente senza
alcun impatto. Inoltre, avvisa anche i prodotti concorrenti
di rimanere a distanza di sicurezza!”
Per l’anniversario, oltre alla versione in grandezza
naturale, Challenger sta producendo anche un’edizione
limitata di 1000 modelli in scala del trattore con livrea
pitonata. Per ordinare una di queste miniature speciali,
contattate il concessionario Challenger locale o visitate il
punto vendita online all’indirizzo www.ChallengerStore.com
Una livrea d’oro per il
trattore cingolato numero 500
Challenger ha festeggiato la vendita
in Italia del suo cinquecentesimo
trattore cingolato con la consegna
di uno speciale MT765C con
livrea d’oro.
relazione commerciale che prosegue
tutt’oggi.
Il trattore è stato consegnato al
soddisfattissimo nuovo proprietario,
il contoterzista ed agricoltore Luigi
Gulinelli, di San Bartolomeo, in
provincia di Ferrara, nel corso di una
cerimonia tenutasi presso la sede
italiana di Challenger, a Parma.
“L’Italia si annovera fra i principali
mercati europei per i macchinari
Challenger”, spiega Andrea Tavernari,
Responsabile Vendite Challenger.
“Challenger detiene una quota del
mercato italiano dei trattori cingolati
superiore al 75%, nonché un 23%
del mercato nazionale per tutti i
trattori compresi nella categoria
270-570 CV”.
Per Luigi Gulinelli, da tempo
convinto dei vantaggi offerti dai
macchinari cingolati, si tratta del
sesto Challenger. Ha acquistato il suo
primo modello, un MT765, nel 2005
dal concessionario Reni Macchine di
Bologna, inaugurando una fiorente
Luigi Gulinelli lavora con uno staff
di 20 persone con contratto a tempo
indeterminato e amministra 3500
ettari di terreno, suddivisi tra 159
aziende agricole. Niente male per un
uomo nato da una delle famiglie più
povere del piccolo paese da cui
proviene e che ha abbandonato la
scuola all’età di 12 anni. La terra è
la sua vita da oltre 65 anni.
I suoi Challenger vengono impiegati
per il 50% del tempo in operazioni
di aratura, dai suoli duri argillosi
dell’entroterra fino al terreno
sabbioso più soffice in prossimità
delle coste. I Challenger vengono
inoltre utilizzati per la semina e in
abbinamento con una potente
seminatrice frangizolle.
“I Challenger sono estremamente
affidabili e io non li risparmio”,
dichiara il signor Gulinelli. “Quello
che entusiasma di queste macchine
è che non creano ulteriori problemi
oltre a quelli che inevitabilmente si
presentano durante il lavoro!
Luigi Gulinelli (al centro) con Andrea
Tavernari, Responsabile Vendite Challenger
per l’Italia (a sinistra) e Vanni Belluti,
Responsabile Servizi di mercato AGCO.
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I prodotti Challenger, fra cui trattori cingolati e gommati, macchine per
applicazioni e macchinari per il raccolto, vengono realizzati, sia in Europa
sia nelle Americhe, in conformità ai più severi standard di produzione.
Produzione globale
Jackson, Minnesota, Stati Uniti
Jackson produce trattori cingolati Challenger MT700C e
MT800C, trattori articolati, irroratrici Spra-Coupe e RoGator
e macchine per applicazioni TerraGator. Nel gennaio 2011,
l’azienda ha annunciato l’intenzione di dedicarsi anche alla
produzione di trattori gommati di potenza elevata per la
coltivazione interfilare. Il progetto prevede l’ampliamento
dello stabilimento di produzione mediante l’edificazione
di un’ala aggiuntiva di 7.000 metri quadrati e la costruzione
di un centro visitatori all’avanguardia.
Quello di Beauvais è l’impianto di produzione
di trattori più grande di tutta la Francia.
Hesston, Kansas, Stati Uniti
Sono stati i tecnici Hesston ad introdurre le imballatrici
grandi negli anni ‘70. Oggi, lo stabilimento produce
attrezzature per la fienagione e il foraggio, mietitrebbia,
andanatori, attrezzature di piantumazione e spandiconcime.
Beauvais, Francia
Lo stabilimento di Jackson, in Minnesota,
è il centro di produzione per i trattori
gommati Challenger.
Grubbenvorst, Paesi Bassi
Fulcro delle attività Challenger in Europa, Africa e Medio
Oriente (EAME), lo stabilimento di Grubbenvorst produce
attrezzature per applicazioni TerraGator e RoGator e funge
da centro di preparazione per i trattori cingolati MT e le
macchine Spra-Coupe in ambito EAME.
Leader riconosciuto nella progettazione e produzione di
macchinari agricoli in Europa, lo stabilimento di Beauvais
produce trattori gommati con potenza da 65 a 370 CV.
Questo sito da 25 ettari è il principale produttore di
trattori in Francia nonché il massimo esportatore
nazionale di macchinari agricoli. I trattori gommati
Challenger prodotti presso lo stabilimento sono destinati
ai mercati nordamericano, africano, mediorientale ed
est-europeo/asiatico.
Breganze, Italia
Lo stabilimento di Breganze produce mietitrebbia ormai
da cinquant’anni. La sede attuale, inaugurata nel 1979,
è un impianto di produzione di mietitrebbia leader nel
settore e centro di eccellenza. Questo è fra l’altro
l’impianto di produzione per gli scuotipaglia di fascia
intermedia Challenger.
Hesston: realizzazione di presse Challenger
per balle quadre di grandi dimensioni.
Beloit, USA
Lo stabilimento di Beloit, in Kansas, produce attrezzi per
la coltivazione fra cui scalpelli, coltivatori, frangizolle a
disco, dissodatori e seminatrici.
Fargo, USA
Lo stabilimento di Fargo, nel Nord Dakota, produce
seminatrici pneumatiche e attrezzature di coltivazione,
fra cui seminatrici a disco singolo e doppio e
pneumatiche fino a 18 m di larghezza.
Mogi das Cruzes, San Paolo, Brasile
Mogi produce trattori gommati Challenger WT400
e WT500: macchine robuste e resistenti impiegate
sui mercati di tutto il mondo per un’ampia gamma
di operazioni.
Processo produttivo a Grubbenvorst,
Paesi Bassi.
Grubbenvorst
Paesi Bassi
Beauvais
Francia
Breganze
Italia
Fargo,
Nord Dakota, USA
Beloit
Kansas, USA
Jackson
Minnesota, Stati Uniti
Hesston
Kansas, Stati Uniti
Mogi das Cruzes
San Paolo, Brasile
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14 www.challenger-ag.com
MT765C: risparmi
fino al 25%
in di manodopera e carburante
Il raccolto di patate di Stanislaw Kuduk ammonta a
30.000 tonnellate: un’autentica montagna di patatine fritte!
Le coltivazioni di patate, a cui sono dedicati oltre 550 ettari, sono essenziali per la sua
azienda agricola da 2.400 ettari di Boleslawiec, nella Polonia sudoccidentale. Le patate
vengono vendute alle principali aziende nazionali produttrici di generi alimentari e
trasformate in patatine in busta e da friggere.
Oltre alle patate, presso l’azienda agricola si coltivano anche grano, mais, colza, cipolle,
barbabietole e carote. Durante la stagione del raccolto vengono impiegati circa 30
lavoratori; l’azienda dispone inoltre di nove camion di proprietà per il trasporto dei
prodotti, nonché di ampi magazzini.
Poco più di un anno fa, la flotta di Kuduk si è arricchita di un trattore cingolato
Challenger MT765C, ora impiegato per l’aratura, la semina e la piantumazione delle
patate in questa regione collinosa dove si alternano sabbia e argilla leggera e le
precipitazioni atmosferiche si aggirano intorno ai 680-780 mm annui.
L’agricoltura di precisione si è affermata quale elemento essenziale del regime agricolo e
il personale utilizza sistemi di utilizza il sistema Auto-Guide tramite GPS con una stazione
base RTK per incrementare la precisione di navigazione entro un margine di 2-3 cm.
“Il Challenger MT765C ci garantisce un incremento dei profitti e un funzionamento a
prova di errore”, dichiara Stanislaw a proposito del nuovo acquisto. “Non ci sono altri
trattori sul mercato in grado di distribuire altrettanto uniformemente il proprio peso sul
terreno. Questa macchina contribuisce a salvaguardare la struttura del suolo, non perde
velocità sui pendii e consuma meno carburante”.
Il Challenger viene utilizzato con un coltivatore Vaderstad Cultus (4,8 metri) ed una
seminatrice Vaderstad Rapid 900S (9 metri). A partire da fine marzo, la piantumazione
delle patate diventa la priorità numero uno e il MT765C opera senza sosta in abbinamento
ad una piantatrice Grimme GL 34 T e ad un erpice Amazone. Grazie alla potenza
Il Challenger MT765C impiegato al massimo della potenza con una piantatrice di patate ed un erpice Amazone KG.
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del Challenger (per mantenere una velocità costante sono
necessari almeno 300 CV), le operazioni di semina e
rincalzatura vengono ora effettuate in un unico passaggio:
ciò è di per sé sufficiente, secondo Stanislaw, a garantire
risparmi del 20-25% per carburante e manodopera.
“Durante l’alta stagione, utilizziamo il Challenger 12 ore al
giorno, sei giorni alla settimana”, spiega il nostro. “Anche
nelle peggiori condizioni, il MT765C è in grado di operare
praticamente senza slittamento. I cingoli sono inoltre
ideali sui nostri terreni in pendenza e, operando con la
seminatrice da 9 metri, riusciamo a coprire in media 11
ettari all’ora”.
“Oltre a tutto ciò, l’operatore può attendersi il massimo
comfort: la macchina è di facile utilizzo e la cabina
garantisce un’ottima visibilità”.
L’azienda ha acquistato il suo MT765C dal concessionario
Agrarada di Domaniów, gestito da Johan Kruijthoff e dal
suo partner Arek Brzyski. Fondata nel 1999 e operante
come concessionario Challenger dal 2009, Agrarada
fornisce un pacchetto completo di supporto per quanto
riguarda vendite, assistenza e parti di ricambio.
Sinistra: Johan Kruijthoff e il suo cliente Stanisław Kuduk.
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I CONCESSIONARI
I CONCESSIONARI
Mais, carote
e vino sul menU
di AGRI33!
Agri33 dimostra le qualità di un modello Challenger.
Margaux, Pauillac e St Julien sono soltanto alcuni fra i
famosi vini prodotti nella regione francese del Médoc.
Non mancano però anche vasti campi di mais, che si
contendono lo spazio con le viti e i pini marittimi tipici di
questa zona. L’introduzione di vegetali come fagioli, ma
soprattutto carote, ha imposto la necessità di ridurre i
tempi di alternanza fra raccolti diversi: di conseguenza,
i trattori trovano impiego tutto l’anno.
In questo scenario, Challenger è riuscita, grazie agli sforzi
del concessionario Jean-Claude Cantillac, Direttore di
Agri33, a gettare le basi del successo dei trattori cingolati
MT. Dalla sede di Cestas, nei pressi di Bordeaux,
Jean-Claude e il suo team di 54 dipendenti si sono
adoperati, sin dal 2006, per promuovere il trattore
cingolato Challenger.
Prima dell’entrata in scena dei trattori, Agri33 era stata
inizialmente istituita come fornitore specializzato di
attrezzature per attività agricole e forestali. Oltre a
Challenger, il concessionario gestisce altri due marchi
del gruppo AGCO, vale a dire Valtra e Massey Ferguson.
“Si tratta di marchi ideali per il nostro mercato, che vanta
una clientela assai diversificata”, spiega Jean-Claude.
Oggi, ad Agri33 si deve un terzo delle vendite Challenger
in Francia. “Challenger offre la perfetta soluzione per
terreni instabili e sabbiosi (costituiti al 90% da sabbia)
e per i tratti di terreno che necessitano di attrezzi grandi”,
spiega Jean-Claude.
Sfruttando all’estremo l’idoneità ai terreni sabbiosi, STAM
(Société de Travaux Agricoles Martignéens), uno fra i
principali clienti di AGRI33, utilizza un MT765B
agganciato ad una ruspa per la movimentazione di sabbia
sulle spiagge della vicina Hourtin, sulla Costa d’Argento.
Oggigiorno, Agri33 gode di un’ottima reputazione come
fornitore professionista operante in vari settori
dell’industria, fra cui quelli delle attrezzature per attività di
selvicoltura e giardinaggio. L’azienda gestisce inoltre una
fiorente attività di noleggio macchinari.
L’inaugurazione di una nuova sede a Labouheyre (Landes)
conferma il desiderio di Agri33 di ampliare la propria
base clienti. “Accordiamo grande importanza ai servizi
da noi erogati e alle relazioni con la clientela”, aggiunge
Jean-Claude.
Nella Francia sudoccidentale, una regione ricca di
tradizioni e famosa per le sue fiere paesane, l’ospitalità
assume grande importanza. Fedele allo spirito locale,
Agri33 organizza a scadenza semestrale giornate a “porte
aperte” che attraggono regolarmente centinaia di clienti.
Un app
special
LKS Starkenberg Landmaschinen fa onore al proprio slogan
aziendale “Prestazioni, competenze, affidabilità”.
Per un concessionario Challenger con sede a Thüringen, nella
regione Sassonia-Anhalt della Germania orientale, la
specializzazione è il fattore chiave, come afferma Tilo Leipnitz,
manager dell’azienda.
“Manteniamo ridotto il nostro portafoglio di prodotti al fine di
fornire un servizio di buona qualità ai clienti”, dichiara. “Miriamo
a diventare esperti nel nostro settore. Vogliamo che la gente dica:
“Se ti serve un prodotto specializzato, rivolgiti a LKS Starkenberg
perché offre il servizio e le competenze migliori”.
L’azienda, fondata nel 2004, inizialmente vendeva macchine
Challenger. “Molti dei nostri principali clienti richiedevano
trattori di alta potenza e con maggiore trazione”, continua Tilo,
che gestisce l’azienda insieme al nipote Adrian. “Le macchine
cingolate Challenger erano di grado di soddisfare tutti questi
requisiti: ecco perché si sono rivelate un prodotto di
grande successo”.
Aratura con un MT 865C
a Domaine Saint Jean.
Il concetto del trattore cingolato è ampiamente diffuso nel
settore, pertanto risulta fondamentale convincere i clienti sulla
superiorità delle macchine Challenger rispetto ai prodotti
concorrenti. Nel 2010, l’azienda ha venduto cinque trattori
cingolati MT, otto irroratrici RoGator 600 e due applicatori
TerraGator. “Come noi, il cliente che sceglie un modello
Challenger è molto specializzato”, aggiunge Tilo.
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I CONCESSIONARI
E il
vincitore e…
Congratulazioni al concessionario britannico Peacock &
Binnington, vincitore del prestigioso riconoscimento
Challenger Business Partner of the Year Award for
Europe, Africa and Middle East (EAME) (Business Partner
Challenger dell’anno per Europa, Africa e Medio
Oriente (EAME)).
Con sede a Brigg, Lincolnshire, nell’Inghilterra orientale,
Peacock & Binnington copre un territorio comprendente
il cuore agricolo del North Lincolnshire e del South ed
East Yorkshire.
Esterno degli stabilimenti Starkeberg: Tilo Leipnitz
(a destra) con l’autista Sven Wunderlich e il
meccanico Roland Köhler.
roccio
izzato
“Il riconoscimento si riferisce a due aspetti fondamentali
del successo riscontrato da P&B sul mercato Challenger”,
spiega Martin Hamer, Direttore Vendite nazionali
Challenger. “Il concessionario si è dimostrato
estremamente abile nel vendere grandi quantità di trattori
e irroratrici Challenger, incrementando le vendite nel corso
degli anni e ampliando l’attività per garantire un efficiente
supporto per quanto riguarda ricambi e assistenza, in
conformità agli standard qualitativi richiesti”.
“Degno di riconoscimento è inoltre il successo raggiunto
da P&B nel coinvolgere il 10% più importante dei
produttori agricoli britannici, potenziali utenti chiave di
attrezzature Challenger. In più, P&B è in grado di offrire
un servizio impeccabile, conforme alle esigenze di clienti
professionisti di questo calibro: quando sono in ballo
contratti di ampia portata per la fornitura di prodotti
agricoli ai principali supermercati non ci si possono
permettere errori. P&B si è assicurata di avere a
disposizione i tecnici specializzati, la tecnologia e gli
efficienti sistemi di back-up necessari per operare a
questo livello”.
“Con l’acquisizione del marchio Challenger da parte di
AGCO nel 2002, ci è immediatamente saltata agli occhi la
qualità del prodotto e la sua idoneità per le grandi aziende
agricole operanti in questa fertile regione del Paese”,
afferma Les Bacon, Direttore Vendite di Peacock &
Binnington. “Abbiamo gradualmente incrementato le
attività di vendita, grazie soprattutto all’inaugurazione di
una nuova sede a Selby, e istituito il team di supporto
necessario a garantire ai clienti Challenger un livello di
assistenza conforme alle loro aspettative”.
Un gruppo di dirigenti Challenger ha fatto visita alla sede
principale di P&B, a Brigg, in occasione della consegna
del premio: oltre ad incontrare i team P&B
amministrativo, di vendita e di addetti ai ricambi e
all’assistenza, sono stati accompagnati presso diverse
aziende agricole per discutere in prima persona il
successo di Challenger nella regione.
Graham Main, Amministratore Delegato di P&B, ha
commentato: “Per Les e il resto del team si tratta di un
fantastico riconoscimento. In seguito alla nomina a
concessionario Challenger, abbiamo venduto oltre
120 nuove unità e molti clienti sono ora al terzo
acquisto consecutivo”.
Anche il settore delle irroratrici è considerato in forte espansione.
“Le irroratrici sono i “medici” dell’agricoltura”, sottolinea. “Con il
loro aiuto, gli agricoltori adattano i raccolti alle circostanze future.
Anche la produzione a biogas è un importante settore in
espansione. “In questo settore, sono richieste macchine
specializzate in grado di proteggere i raccolti, ad esempio, da
insetti come la diabrotica del mais”, afferma. “Nelle colture
intensive, il modello RoGator 600 si distingue per la sua altezza
di lavoro regolabile da 75 cm fino a 120 cm”.
Secondo Tilo, esiste un maggiore potenziale per le macchine
TerraGator nell’applicazione dei residui di biogas una volta
riciclati in un terreno arabile.
Con due sedi, a Starkenberg e Balgstädt, LKS impiega 30
dipendenti, tra cui 12 meccanici. L’azienda gestisce, inoltre, una
società contoterzista, che fornisce servizi per la coltivazione, la
semina, il raccolto, l’insilato e l’imballaggio.
“I nostri dipendenti hanno ideato lo slogan aziendale
“Prestazioni, competenze, affidabilità”: ecco perché lo
sostengono completamente”, afferma Tilo. “La combinazione
di prodotti affidabili e personale dedicato è la garanzia del
successo aziendale”.
LKS continuerà a mantenere il proprio ruolo specializzato di
grande successo e a concentrarsi fortemente su una gamma
selezionata di prodotti. Come commenta Tilo, in questo caso,
meno significa definitivamente di più!
Peacock & Binnington si aggiudica il riconoscimento Challenger come miglior business partner. (Da sinistra
a destra): Nigel Watson, Direttore Vendite regionale Challenger, Gary Rollinson, Amministratore Delegato
Challenger EAME, Dorus Van Esch, Direttore Vendite e Distribuzione Challenger, Martin Hamer, Direttore
Challenger per le Vendite nazionali, Derek Blow, P&B, Les Bacon, Direttore Vendite P&B, René Van Driel,
Direttore Challenger per il Marketing prodotti, Graham Wright, Direttore Finanziario P&B e Graham Main,
Amministratore Delegato P&B.
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18 www.challenger-ag.com
Collegamento fra esigenze del
mercato e sviluppo tecnico
SM: Quali sono le sue nuove
responsabilità?
HvD: In qualità di Responsabile
marketing prodotto per le Attrezzature per
applicazioni, rappresento essenzialmente
l’anello di collegamento fra il mercato e lo
sviluppo tecnico. Lavorando sulle
irroratrici RoGator e Spra-Coupe e sui
prodotti TerraGator, determino le esigenze
dei clienti e trasformo questi dati in
richieste che sottoponiamo all’attenzione
dello sviluppo tecnico. Sono inoltre
responsabile delle strategie di introduzione
dei nuovi prodotti sul mercato.
Hubertus von Dungern.
Hubertus von Dungern è il nuovo
Responsabile marketing di prodotto
Challenger per le Attrezzature per
applicazioni. Serious Machinery lo ha
intervistato poco dopo l’inizio della sua
attività nel nuovo ruolo, che ha base a
Grubbenvorst, nei Paesi Bassi.
SM: Ci può parlare della
sua formazione?
HvD: Sono nato nell’azienda agricola di
famiglia a Vexin, a ovest di Parigi, ma ho
doppia nazionalità in quanto i miei
genitori sono originari della Germania.
L’azienda è ora gestita da mio fratello; io
do una mano quando posso, nel tempo
libero. Volevo lavorare nel settore
agricolo, quindi mi laureai in ingegneria
agraria all’ENESAD di Digione.
SM: Ci descriva la sua carriera
professionale.
HvD: Iniziai a lavorare per AGCO, la casa
madre di Challenger, nel 1998, e in questo
modo acquisii esperienza nella linea di
prodotti per la cura di prati e giardini, nello
stabilimento francese di Beauvais. Sono poi
passato ad un ruolo più generico, nel reparto
Amministrazione e studi di vendita (Sales
Administration and Studies), dove ho
lavorato su ricerche di mercato e previsioni
su un’ampia gamma di attrezzature per tutti
e 4 i marchi AGCO. In quel periodo ho fatto
parte del team che svolse le prime ricerche
relative all’irroratrice RoGator 600, compresa
la gestione del focus group di clienti. Sono
quindi passato a Challenger all’inizio del
2010, divenendo Responsabile marketing
prodotto per il mercato francese del marchio.
SM: Quali sono le prospettive di
mercato per le attrezzature per
applicazioni Challenger in Europa,
Africa e in Medio Oriente?
HvD: Le unità vendute previste per il
2011 dovrebbero essere all’incirca 100
per il modello RoGator, 55 per TerraGator
e 40 per Spra-Coupe. Il mercato è
complessivamente piuttosto stabile, ma
potremmo anche vedere un aumento del
10-15% nel 2012, a seconda
dell’andamento dei redditi agricoli. In
generale, sono i contoterzisti che tendono
ad acquistare i modelli TerraGator e gli
agricoltori acquistano perlopiù i modelli
Spra-Coupe, mentre il RoGator è popolare
presso entrambe le categorie di clienti.
SM: Quali sono i punti di forza
delle attrezzature per applicazioni
Challenger?
HvD: I clienti vogliono la massima
redditività del capitale investito. E, dalle
attrezzature Challenger, i clienti ottengono
un’operatività che ha qualità e capacità
elevate, applicazioni rapide e di
precisione, bassa compattazione e
comfort di prima classe per il conducente.
La formula è semplice: applicare la giusta
quantità di prodotto al posto giusto e al
momento giusto. Le sostanze nutrienti e
chimiche sono materiali costosi e la loro
applicazione di precisione può consentire
di risparmiare quantità di denaro notevoli.
Oltre a questo, ovviamente, vanno
considerati i vantaggi per l’ambiente che
si ottengono irrorando meno materiali
sulle colture.
SM: Quali sono gli sviluppi previsti
per il futuro?
HvD: Ci concentreremo su ulteriori
prodotti di questo tipo. L’idea cardine
di questi prodotti è ridurre i costi di
applicazione per l’utente finale
mantenendo, al tempo stesso, la
conformità a tutte le normative di legge.
Questo si tradurrà, specie nel breve
periodo, nell’applicazione sui motori della
tecnologia SCR (Selective Catalytic
Reduction), per ridurre le emissioni e
aumentare l’economia dei consumi di
carburante. Un altro progetto, attualmente
ancora allo stadio di abbozzo concettuale,
è l’ElectRogator. Si tratta di un banco di
prova sulla fattibilita’ di trasmissioni
elettriche nel mondo agricolo. Sono
tantissime le cose che ci attendono
all’orizzonte.
Sulla strada con RoGator
“Vedere una simile affluenza di clienti alla fiera itinerante Challenger la scorsa estate
è stato un vero piacere”, dichiara Thom Sanders, Specialista Assistenza prodotti per
applicazioni Challenger.
In occasione di questa importante iniziativa promozionale finalizzata a promuovere
la nuova irroratrice RoGator 600, il team Challenger ha visitato dieci sedi diverse
in Svizzera, Germania, Austria e Francia, per poi concludere il tour nei Paesi Bassi
all’inizio di luglio.
Il funzionamento dell’irroratrice RG655 e di un modello MT700C è stato illustrato
mediante presentazioni dinamiche, sessioni di guida e prova ed effetti audiovisivi.
Sono state inoltre allestite postazioni estremamente informative, in grado di fornire
particolari in merito ad AGCOMMAND, alla tecnologia Norac di controllo dell’altezza
del braccio e agli pneumatici Michelin Spraybib.
“I visitatori hanno davvero apprezzato l’impiego di piccole strutture esclusive, che
hanno dato loro l’opportunità di osservare da vicino i più recenti modelli Challenger
in un ambiente tranquillo e rilassato, esente dalle distrazioni di una grande fiera
nazionale”, ha aggiunto Thom Sanders.
Eventi esclusivi per i clienti Challenger.
www.challenger-ag.com
NEWS
NovitA dalla
Francia
Convention
dedicata
agli impegni
futuri
La Partner Convention tenutasi a inizio anno in Bulgaria
è stata uno degli eventi più importanti dedicati ai
concessionari mai organizzato da Challenger.
Nella storica città di Plovdiv, gli addetti di oltre 50
concessionari dislocati in dieci Paesi diversi e dipendenti
Challenger provenienti da tutta Europa si sono riuniti per
discutere un’ampia gamma di argomenti nell’intento di
ottimizzare ulteriormente i servizi offerti alla clientela.
La Convention ha offerto ai partner Challenger
(rivenditori, concessionari e importatori) la possibilità di
conoscere alcuni membri del team Challenger in Europa
e l’opportunità di condividere le esperienze con i
loro colleghi.
Intitolata “Commitment to the Future” (Impegni per il
futuro), l’iniziativa è stata concepita come un’esperienza
ad elevata partecipazione con una forte comunicazione
bidirezionale e ha compreso una varietà di seminari.
Luogo di ritrovo per i tre giorni del convegno è stata
la sede recentemente aperta a Plovdiv di Varex,
concessionario Challenger dal 2008.
“La Convention ha riscosso grande successo e sono stati
discussi diversi significativi argomenti che non
mancheranno di avere profonde ripercussioni”, dichiara
Gary Rollinson, Amministratore Delegato di Challenger
per Europa, Africa e Medio Oriente.
Florent Guilleman è stato nominato
Direttore Vendite Challenger per la Francia.
Prima di assumere il nuovo ruolo,
Florent ricopriva la carica di Direttore
Marketing (segmento Trattori agricoli)
per il marchio Massey Ferguson, in vari
Paesi europei. Florent, che vanta un
master in ingegneria agricola ed una
laurea in Vendite e Marketing, ha
ricoperto in passato la carica di Direttore
Prodotti e Direttore Sviluppo Prodotti per
altre aziende leader nel settore delle
macchine agricole.
Florent Guilleman e Challenger
alla conquista della Francia.
Nuovi
mini Challenger
La linea Challenger di modellini in scala si è appena
arricchita di due nuovissimi articoli, un trattore
MT800C ed un’irroratrice RoGator 600.
Realizzati in scala 1:32, questi modellini
pressofusi perfetti fin nei minimi dettagli sono
entrambi prodotti in edizione limitata: affrettatevi
dunque ad ordinarli! Sarebbero dei fantastici regali e,
dopotutto, al Natale mancano soltanto poche settimane.
Contattate il concessionario Challenger di
zona o visitate il negozio virtuale al sito
Web: www.ChallengerStore.com
Tutta la potenza Challenger in scala 1:32.
Indovina
chi
viene
a
cena?
Cena all’aperto con una marcia in più! In occasione del settantacinquesimo anniversario di CUMELA,
l’Associazione dei contoterzisti olandesi, Challenger ha allestito questa spiritosa scena che vede un gruppo di
guidatori seduti di fronte ad una lauta cena al crepuscolo dopo una giornata di lavoro nei campi. “L’immagine
vuole simboleggiare le lunghe giornate e il duro lavoro che questi driver si trovano ad affrontare”, dichiara Thom
Sanders, specialista assistenza prodotti per applicazioni di Challenger. “Tuttavia, straordinari macchinari come il
Challenger TerraGator e i trattori prodotti da Fendt, facilitano l’esistenza ed innalzano gli standard, cosa che vale
anche per il cibo!”
Speciali ringraziamenti vanno al contoterzista Kurstjens di Grubbenvorst, Paesi Bassi, che ha fornito
i macchinari ed i modelli per la scena.
Delegati alla conferenza.
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20 www.challenger-ag.com
Challenger ha lanciato una nuova piattaforma promozionale che ribadisce il
ruolo di “guardiano della terra” propostosi dal marchio.
Lo slogan ‘Your Soil Our Territory’ (La vostra terra, il nostro territorio) si
ispira al circolo virtuoso imperniato sul miglioramento della struttura del
suolo, il rispetto per l’ambiente, l’arricchimento della qualità del suolo e
l’incremento del ritorno sull’investimento.
“L’invidiabile posizionamento del marchio si deve al sistema a cingoli
Challenger, che da 25 anni dimostra la sua affidabilità, nonché ad una
produzione e prestazioni di indubbia qualità”, spiega Ryan Jackson,
Responsabile Marketing Challenger. “Nel corso dei prossimi mesi, i clienti
avranno l’opportunità di apprezzare il nuovo leit motiv che caratterizzerà
tutte le comunicazioni pubblicitarie e promozionali aziendali”.
Cat®, Caterpillar® e Challenger® sono marchi commerciali depositati di Caterpillar
Inc e sono utilizzati sotto licenza da AGCO.
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