329. Il Libro dello Zohar a cura di Michael Laitman

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329. Il Libro dello Zohar a cura di Michael Laitman
329. Il Libro dello Zohar a cura di Michael Laitman
Scritto da Rosario Castello
Martedì 29 Gennaio 2013 00:00 - Ultimo aggiornamento Martedì 04 Dicembre 2012 14:43
Il Libro dello Zohar è il più misterioso e, allo stesso tempo, il più importante dei libri della
Kabbalah. Negli ultimi anni, è diventato sempre più evidente che, sebbene Il Libro dello
Zohar risalga a diciotto secoli fa, è stato scritto appositamente per i nostri tempi. Rabbi
Yehuda Ashlag (Baal HaSulam) lo ha reso accessibile a ognuno di noi e ha ridato vita a
ciò che i nostri cuori avevano dimenticato da così tanto tempo.
La profondità della saggezza de Il Libro dello Zohar è protetta da mille porte.
– Rabbi Yehuda Ashlag (Baal HaSulam),
dalla “Prefazione al Libro dello Zohar”.
Fin dall’alba dell’umanità, uomini straordinari risalirono la scala spirituale per raggiungere i livelli
più elevati di unione con la Forza Superiore, il Creatore. Chiamiamo questi uomini “kabbalisti”.
Attraverso questa unione, essi hanno compreso che tutta la realtà nel suo complesso, dai
mondi spirituali più elevati, giù fino al nostro mondo, si basa sull’amore e sulla dazione. Essi
hanno capito che non c’è nulla nel mondo a parte questa Forza e che tutto ciò che succede
nella realtà avviene solo per far sì che l’umanità possa vivere permanentemente con questa
consapevolezza.
I kabbalisti hanno cercato e trovato le risposte a tutte le domande che hanno posto: lo scopo
della nostra vita, la struttura del mondo e come possiamo determinare il nostro destino.
Trascrissero ciò che scoprirono in libri come Raziel Hamalaach (L’Angelo Raziel), Sefer Yetzira
(Il Libro della Creazione),
Etz Chaim
(L’Albero della Vita) e altri.
Di tutti i libri, il più fecondo, misterioso e profondo è Il Libro dello Zohar (Il Libro dello
Splendore), che descrive il sistema nascosto della Guida Superiore. Descrive i mondi, i grandi
poteri che li governano e come colui che sceglie di studiare la
Kabbalah
influenzi il destino proprio e di tutta l’umanità.
Lo Zohar spiega anche il modo in cui ogni evento discende come una cascata dal Mondo
Superiore al nostro e in che veste esso si manifesti. Ma ciò che rende unico e straordinario lo
Zohar
è il fatto di non poter essere stato scritto per i suoi contemporanei; fu invece rivolto alla
generazione che sarebbe vissuta duemila anni più tardi: la nostra.
Svelare i misteri
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La nostra generazione si trova alle soglie della redenzione, se solo sapremo divulgare alle
masse la saggezza di ciò che è nascosto.
– Baal HaSulam, da “La Chiamata del Messia”
Il ventesimo secolo ha portato cambiamenti senza precedenti, che hanno dato avvio a una fase
completamente nuova, che i più grandi kabbalisti hanno descritto per secoli nei loro scritti. Il più
grande cambiamento in assoluto è il fatto che, in questo secolo, i kabbalisti hanno dichiarato
che lo studio della Kabbalah non è soltanto permesso, ma è una necessità!
Anche ne Il Libro dello Zohar è scritto che la saggezza della Kabbalah sarebbe stata diffusa a
cominciare dal 1840. Vilna Gaon (GRA) grande kabbalista del diciottesimo secolo, scrisse nel
suo libro
Kol Ha-Tor
(Voce di una Tortora) che il processo di rivelazione della
Kabbalah
sarebbe iniziato nel 1990. Nel Capitolo 11 del suo libro
Even Shlemah
(Un onere perfetto e giusto), egli affermò anche che la redenzione
dipende in primo luogo
dallo studio della
Kabbalah
.
Rav Kook spiegò che “le altissime domande spirituali che una volta potevano essere risolte
solamente da chi era grande ed eccellente, ora devono essere risolte a vari livelli, nell’ambito
dell’intera nazione” (Eder Ha Yaker ve Ikvey HaTzon, pag. 144).
Ma è stato Baal HaSulam a trasformare le parole visionarie dei kabbalisti in una realtà tangibile.
Egli si rese conto che era arrivato il momento di permettere a tutti di studiare Il Libro dello Zohar
. Sosteneva che, attraverso lo studio dello Zohar, l’umanità intera si sarebbe innalzata e
avrebbe raggiunto il mondo spirituale.
Sulla base di questa visione, Baal HaSulam si dedicò alla composizione di un testo
comprensibile, accurato e sistematico, che interpretasse Il Libro dello Zohar. Il suo obiettivo era
quello di svelare il libro a tutti gli uomini e di renderlo adatto alle anime della nostra
generazione.
Nell’introduzione al suo Commentario allo Zohar, spiegava i motivi per cui lo aveva scritto: “Ho
chiamato il testo HaSulam (La Scala) per indicare che il mio commentario ha la funzione di una
scala. Se avete una soffitta stracolma di ogni ben di Dio, vi basterà una scala e tutta
l’abbondanza del mondo sarà nelle vostre mani”.
Accelerare la divulgazione della Saggezza
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Scritto da Rosario Castello
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Tutti i kabbalisti hanno sognato la nostra generazione, quando tutta l’umanità avrebbe potuto
scoprire i tesori meravigliosi che erano in suo possesso. Essi pregarono affinchè, attraverso la
lettura delle fonti autentiche che ci hanno tramandato, anche noi, come loro, raggiungessimo
l’unione con la Forza Superiore. Nel suo Commentario allo Zohar, Baal HaSulam ci ha lanciato
una fune, “un salvagente”. In questo modo, egli ci ha aperto la strada verso un futuro di
abbondanza e prosperità.
Baal HaSulam ci esorta a un maggiore impegno nello studio della saggezza della Kabbalah e
ad accelerare la divulgazione della saggezza. Egli sapeva che solo la saggezza della
Kabbalah
può elevare il mondo fino al regno spirituale e all’eternità che i kabbalisti hanno sperimentato
nel corso delle generazioni.
Il dizionario Webster definisce una generazione come “un gruppo di individui nati e vissuti nella
stessa epoca”. Al contrario, nella Kabbalah una generazione è una fase spirituale. secondo i
grandi kabbalisti, come il Santo ARI, la nostra generazione (ovvero la nostra fase spirituale) è
iniziata nel sedicesimo secolo.
Più indugiamo a compiere l’ascesa spirituale che la nostra generazione dovrebbe realizzare,
maggiore sarà il nostro disagio. Il regno spirituale, che determina ciò che succede nel nostro
mondo, aumenterà la sua pressione su di noi, finché non ci decideremo a raggiungerlo.
Ecco le parole del grande kabbalista Rabbi Avraham Azulai, nella sua Introduzione al libro Ohr
ha Chama,
(La Luce del Sole): “Ho trovato scritto che il divieto di cui sopra a impegnarsi apertamente nella
saggezza della verità fu solo per un certo periodo, fino alla fine del 1490. Da quel momento in
poi … la decisione è mutata ed è stato concesso il permesso di addentrarsi ne
Il Libro dello Zohar
”. E dal 1540 è diventato segno meritorio l’impegno di un sempre maggiore numero di uomini,
poiché sarà grazie a questo impegno, e non altro, che arriverà il Re Messia. Non è dunque
opportuno essere negligenti”.
“Ma i saggi capiranno che la loro elevazione arriverà dal Creatore, l’Albero della Vita. E i giusti
brilleranno come le stelle del firmamento” (Daniele, 12:3).
“Grazie al testo di Rabbi Shimon, Il Libro dello Zohar, e alla Forza Soprannaturale che
riconduce tutte le cose al Creatore, alla fine dei giorni i figli di Israele mangeranno dell’Albero
della Vita, che è
Il Libro dello Zohar, e
saranno riscattati dall’esilio grazie alla misericordia del Creatore” (
Naso
, 90).
tratto da “Zohar. La Luce della Kabbalah” a cura di Rav Michael Laitman – Edizioni Urra –
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