Primo Piano - Comune di Cornate d`Adda

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Primo Piano - Comune di Cornate d`Adda
Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale di Cornate d’Adda
GIUGNO 2015
Primo Piano
L
a nostra Pro Loco si costituisce il 13 aprile 2005: chi l’ha voluta, Fedele Molteni, non è più tra di noi, ma vivo è il ricordo di quanto ha
lasciato alla comunità. Gli anniversari sono anche occasione di bilanci e 10 anni non sono pochi.
Pro Loco, “a favore di un luogo” promuovendo le bellezze del territorio, le attrattive turistico – culturali e la ricerca delle tracce del
passato realizzano quella connessione con l’oggi che è il senso profondo di ogni ricerca. Così è stato il nostro contributo a Cornate d’Adda?
(segue a pag. 19)
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Non facciamo le
nozze coi fichi secchi
n. 58 Giugno 2015
Distribuzione gratuita
Registrazione n. 1571
08/02/02 Tribunale di Monza
Editore
Comune di Cornate d’Adda
Direttore responsabile
Valentina Viola
Comitato di redazione
Ailin Belloni, Vittorio Alberganti, Beatrice
Frigerio, Guido Stucchi, Luca Gerlinzani, Marta
Scotti, Beatrice Cogliati, Luca Girardi
e-mail:
[email protected]
Tiratura
4.000 copie
Progetto grafico
Raccolta pubblicità - Stampa
Editori - Riuniti scrl - ROC 23246
Via Guido Galimberti, 8/D - 24124 BG
Tel: 035. 36 92 015 - [email protected]
Distribuzione
a cura del Comune
Hanno collaborato
a questo numero
Silvana Radaelli, Rosanna Pirola,
Roberto Beretta
Redazione c/o l’URP
Comune di Cornate d’Adda
Via Volta, 29
Tutti i dirittti riservati.
E’’ vietata ogni riproduzione anche parziale.
I trasgressori verranno perseguiti
a norma di legge.
Q
uesto è oramai il sesto anno in cui
l’amministrazione da me presieduta si accinge a fare il bilancio preventivo.
Con il bilancio di previsione, il Consiglio
Comunale decide la programmazione
delle attività del Comune e individua le
risorse economiche e gli interventi per i
quali le stesse saranno utilizzate.
In sei anni abbiamo dovuto affrontare mille
difficoltà nel far tornare i conti di bilancio,
stante la crisi economica galoppante ed i
continui tagli statali.
Il trend negativo non si è, purtroppo,
invertito e quest’anno ci troviamo ancora
una volta alle prese con i conti da far
tornare.
Dal Governo Monti in poi lo Stato ha
tagliato al nostro Comune quasi un
milione e mezzo di euro. Soldi che quindi
mancano all’appello. Aggiungiamoci
il drastico calo delle entrate dovuto in
primo luogo alla quasi scomparsa degli
oneri di urbanizzazione, al minor gettito
IRPEF datosi che i redditi sono diminuiti,
alla sempre più crescente evasione fiscale,
agli aumentati bisogni delle famiglie ed
al continuo aumento dei soggetti in
difficoltà, soprattutto minori.
Ciò nonostante non solo continuiamo
ad offrire gli stessi servizi ma, anzi, sono
certamente maggiori (soprattutto a favore
dei soggetti più deboli) rispetto a sei anni
or sono.
In questo quadro economico di difficoltà,
però, fa una certa rabbia continuare a
sentire proclami televisivi da parte di chi ci
governa, laddove si continua a sostenere
che le tasse sono diminuite e che il paese
è uscito dalla recessione.
Se le tasse (statali) sono diminuite (ma
non mi sembra) è solo perché tolgono
risorse ai Comuni, costringendo così gli
enti locali ad aumentarle per pareggiare i
conti. Così “loro” fanno bella figura mentre
i poveri Sindaci devono passare per quelli
che aumentano le imposte.
Purtroppo, non bastano i proclami romani
ma spesso ci si mette anche qualche
cittadino che forse non ha ben compreso
che le risorse sono appena sufficienti per
i servizi essenziali; dobbiamo, quindi,
rinunciare ai servizi non indispensabili, se
non superflui. E non sono “scuse” (come
a volte mi sento dire) ma semplici dati
matematici e contabili.
Ora, però, siamo arrivati ad un punto che
neppure le tasse bastano più. E certo, non
possiamo fare le nozze con i fichi secchi
ma fare i conti con quello che abbiamo
e che incassiamo, mantenendo i servizi
essenziali, offrendo sempre comunque
anche la qualità.
I tempi sono (oramai) cambiati, e se non
ce ne rendiamo conto noi cittadini per
primi, a Roma possono continuare a fare
proclami.
Il Sindaco
Avv. Fabio Quadri
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Dal
Prima
Comune
pagina
Ordinanza contro
lo spreco di acqua potabile
CONSIDERa
L'ACQUA
UNA RISORSA...
NON SPRECARLA...
Anche quest’anno, con l’arrivo della
stagione estiva, ci troviamo ad affrontare
l’emergenza acqua dovuta a sprechi
causati anche da un uso improprio di
questo prezioso bene.
Per evitare gli sprechi di acqua potabile,
il Sindaco ha emesso l’ordinanza n° 51
del 05 giugno 2015 che recita:
“su tutto il territorio comunale, dalla
data della presente Ordinanza fino al 30
settembre 2015, durante la fascia oraria
compresa tra le ore 6.00 e le ore 22.00,
sia vietato il prelievo dall’acquedotto di
acqua potabile per uso extra-domestico
e, in particolare, per l’innaffiamento
di orti, giardini, aree a verde privato,
il lavaggio di autovetture e simili, il
lavaggio di spazi ed aree pubbliche
e/o private, il riempimento di vasche e
piscine (anche di piccole dimensioni),
nonché ogni altro uso improprio
e diverso dalle normali necessità
domestiche e produttive.
Sono esentati dall’osservanza della
presente Ordinanza coloro che utilizzino
l’acqua potabile per il mantenimento
delle aree a verde pubblico, nonché
per scopi di pubblica utilità, oltre
ai commercianti, imprenditori ed
agricoltori che impieghino l’acqua
quale elemento indispensabile al
mantenimento della produzione e nel
luogo in cui le stesse hanno sede.”
Il controllo è demandato agli agenti della
Polizia Locale.
Per i trasgressori sarà applicata
una sanzione pecuniaria da un
minimo di € 25,00 ad un massimo
di € 500,00.
Guido Stucchi
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Economia
Comune di
Cornate d’Adda
Rendiconto gestione 2014
le entrate correnti
Per poter fornire servizi alla collettività, il Comune ha acquisito risorse da:
cittadinistatoregioneprovincia e altri enti
€ 6.906.365
€ 81.991
€ 29.027
€ 155.009
€ 7.172.391
In particolare l’importo di
€ 6.906.365
deriva da
ENTRATE TRIBUTARIE
€ 4.596.483
tra cui: FONDO SPETTANTE
AL COMUNE
€ 871.379
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE€ 2.309.882
le spese correnti
Come sono state spese le entrate correnti raccolte?
ANNO 2013
ANNO 2014
AMMINISTRAZIONE GENERALE POLIZIA LOCALE ISTRUZIONE CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO VIABILITÀ E ILLUM.PUBBLICA
AMBIENTE E TERRITORIO SETTORE SOCIALE SVILUPPO ECONOMICO SERVIZI PRODUTTIVI - Farmacia
QUOTE CAPITALE MUTUI
IN AMMORTAMENTO
€ 1.515.705 € 318.501 € 726.049 € 138.724 € 51.383 € 305.522 € 1.256.648 € 1.363.865 € 35.506 € 1.220.613 € 1.508.829
€ 336.405
€ 696.903
€ 129.231
€ 49.443
€ 325.802
€ 1.246.469
€ 1.376.839
€ 32.936
€ 1.178.924
€ 99.778 € 105.094
TOTALE
€ 7.077.294 € 6.986.875
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Economia
Comune di
Cornate d’Adda
le entrate in c/capitale
ANNO 2013
proventialienazione benicontributitrasferimentitrasferimenti da
concessioni ediliziepatrimonialidallo statodalla regionealtri enti e privati
€ 223.985
€ 40.812
€ -
€ -
€ 430.207
ANNO 2014
Le entrate in conto capitale realizzate sono le seguenti:
proventialienazione benicontributitrasferimentitrasferimenti da
concessioni ediliziepatrimonialidallo statodalla regionealtri enti e privati
€ 932.806
€ 246.983
€ -
€ 27.644
€ 482.424
TOTALE € 695.004
TOTALE € 1.689.857
le spese in
c/capitale
Le spese di investimento che
il comune ha finanziato
si riassumono come segue:
INVESTIMENTI
€ 1.649.934
LAVORI PUBBLICI ESPROPRIAZIONI
BENI MOBILI
€ 1.543.350
€-
€ 44.613
L'interventO finanziaRIO per lavori pubblici è il seguente:
Realizzazione Tangenziale di Cornate
TOTALE
AVANZO DI
AMMINISTRAZIONE
ESERCIZIO 2014
TRASFERIMENTI DI
CAPITALE A PRIVATI
€ 61.971
€
1.543.350
€ 1.543.350
Avanzo di amministrazione
2.752.065,24
così suddiviso:
Fondi vincolati - TOTALE
Fondi per finanziamento spese in conto capitale
Fondi non vincolati
236.042,94
1.864.449,28
651.573,02
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Le nostre botteGhe
Il Molino
La storia di un negozio storico del nostro comune mantenuto
E
sistono attività nel nostro territorio che, nonostante il passare del tempo e il cambiare delle abitudini e costumi, sono rimaste inalterate ed hanno sempre continuato a svolgere gli stessi servizi con il trascorrere degli anni.
Tutto ciò si realizza con il tramandare la passione di un mestiere di generazione in
generazione e soprattutto grazie alla capacità di saper raccogliere tale dedizione. È
necessario inoltre che i locali e ciò che vi si svolge all'interno rimangano gli stessi di
una volta. Questi sono i principali requisiti per poter ottenere la nomina di "Negozio
Storico".
Nel nostro Comune, nello specifico a Colnago in via De Amicis, è presente un negozio
che ha ottenuto questo riconoscimento: si tratta del "Molino" della famiglia Colombo.
Il Molino ha infatti iniziato la sua attività di macinazione e vendita al minuto in sede
fissa di farine tra la fine dell'ottocento e gli inizi del novecento grazie a Santino Colombo; poi è stato rilevato da Giuseppe Colombo nel 1937 ed infine dal 1976 è gestito da
Franco Colombo. Tale negozio ha sempre mantenuto la stessa sede e gli stessi locali
dall'origine nonostante il cambiare delle generazioni; più precisamente gli ambienti
non hanno mai subito ristrutturazioni ma sono stati solo oggetto di interventi di ordinaria amministrazione al fine di assicurare gli standard di igiene e sicurezza.
In origine l'impianto di molitura era costituito da più "mole" in pietra (una delle quali
in ceppo dell'Adda) azionate da un gruppo elettrico con motore di 5 cavalli; questo
macchinario era utilizzato per la trasformazione del mais in farina gialla da polenta e
per la trasformazione del grano in farina bianca per la vendita al dettaglio ed ai panifici
locali, ma anche per conto di terzi, ad esempio contadini dello stesso paese o delle
zone limitrofe che vi portavano il loro raccolto da macinare.
A partire dal 1949 questa apparecchiatura funzionò solo per la macinazione del mais
poichè fu introdotto un nuovo mulino elettrico a cilindri esclusivamente per la produzione di farina bianca.
Infine a partire dal 1970 la macinazione è effettuata unicamente mediante il mulino
elettrico a cilindi per la produzione della farina di granoturco bramata, ovvero la farina
gialla da polenta, coltivata in proprio e poi destinata alla vendita al dettaglio; inoltre
vengono macinate anche farine portate da terzi ed altre destinate all'alimentazione
zootecnica. È importante sottolineare che il proprietario sia anche coltivatore diretto
della materia prima che viene poi macinata e designata alla vendita; infatti questa attività rientra nell'ambito del progetto "km zero" che riconosce alla produzione artigianale
un vantaggio rispetto alla produzione industriale per la freschezza dei prodotti (più
precisamente, la macinazione avviene settimanalmente al bisogno) e per la sicurezza
di non contenere ogm. Un punto in più a favore della produzione in proprio di materia
prima è riconosciuto anche dal punto di vista ambientale poichè la coltivazione e la
lavorazione avvengono in loco, evitando di utilizzare trasporti con mezzi inquinanti.
Il mantenimento dell'attività e dell'impianto mantenutisi inalterati nel tempo rispetto
alla situazione originaria è stata diverse volte oggetto di visite guidate da parte di scolaresche del nostro Comune e di quelli limitrofi: ciò dimostra soprattutto l'importanza
culturale dell'attività e dei suoi prodotti, ritenuti di rilievo per la tradizione locale e per
la loro tipicità e specificità.
Beatrice Frigerio
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Le nostre botteGhe
enutosi inalterato nel tempo
I
l Molino ci racconta come viene prodotta la farina gialla. Il mais o granoturco viene introdotto in una "bocca" che si trova al piano terra. Mediante nastri trasportatori dotati di facchini, cioè di nidi di metallo, viene convogliato in un cassone di
raccolta (situato al secondo piano), quindi viene pulito per mezzo di una ventola per
passare infine, attraverso tubi di condotta, nei laminatoi a cilindri. Questi laminatoi
sono le macchine che hanno sostituito l'antico lavoro delle "mole". In questo modo
avviena la fase della prima rottura; a questa ne seguono poi almeno altre tre.
Attraverso i facchini il mais per essere nuovamente pulito passa nella marsigliese, caratteristica macchina di origine francese costituita da buratti, ovvero setacci; avviene
qui la separazione della crusca dalla parte "nobile". Tutte le fasi della rottura sono
importanti, ma quella determinante per la produzione della farina gialla da polenta è
senz'altro quest'ultima. Da tale rottura si ricava infatti il germe di mais, elemento da
cui si può estrarre l'olio di mais oppure elemento ulilizzato come sottoprodotto per
uso zootecnico.
Uscito dalla marsigliese il mais -ormai quasi farina- passa in una serie di buratti a
setacci piani ad oscillazione libera che costituiscono il plansichter (buratto di origine tedesca che rappresenta il tipo più moderno di macchina abburattatrice); esso è
costituito da una serie di setacci posti orizzontalmente l'uno sopra l'altro tenuti da tiranti, formanti due grossi cassoni di legno, uniti fra loro da un telaio meccanico orizzontale. Tutta la macchina è dotata di un movimento di rotazione in un piano orizzontale, procedimento che riprende l'analogo movimento che si faceva setacciando
a mano. Ogni setaccio riceve il prodotto, cede al di sotto la parte fina e trattiene la
più grossa. Alcuni scanali separatoi portano il primo prodotto ai setacci successivi, il
secondo agli scarichi diretti.
Alla fine di questo processo di abburattamento la farina gialla viene convogliata attraverso i suddetti canali in un apposito cassone, pronta per il confezionamento.
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Le nostre botteGhe
1
BOCCA:
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MARSIGLIESE
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La macchina quiistrae nella separazione della crusca
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NASTRO CON FACCHINI E CASSONE
DI RACCOLTA
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5
PLANSICHTER E CASSONE DI RACCOLTA
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(preceatore porta il mais
Il nastro trasporirtto nella bocca) al cassone di
dentemente inseo al secondo piano. In seguito
raccolta situatediante una ventola.
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Sulla sinistra si può notare
cciare tutto il prodotto.
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del prodotto finito.
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VENDITA E CONFEZIONAMENTO
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Prima
Scuola
pagina
La bambina dagli
occhi di smeraldo
L
o spettacolo teatrale che la classe III
C della scuola secondaria di Cornate
d'Adda ha messo in scena lo scorso
8 maggio 2015 presso il Cine Teatro ARS,
ha preso avvio su suggerimento della
professoressa Sabina Arlati. Ho accolto
subito il suggerimento della collega ma,
considerata la presenza di diverse alunne
frequentanti corsi di danza classica e moderna, ho pensato di integrare il testo letterale con la trama del balletto “Coppelia”
di Delibes.
In classe abbiamo letto il copione teatrale e visto il balletto, dopodiché ho steso
una bozza del copione che ho presentato
ai ragazzi. Ciascun alunno ha letto il copione immedesimandosi nel personaggio
che meglio si avvicinava al proprio carattere e personalità, solo dopo sono state
assegnate le parti.
Siamo passati, poi, ad occuparci della colonna sonora, ascoltando brani di compositori russi e la scelta è ricaduta su Stravinskij.
Per le coreografie le ragazze hanno creato tutto da sole mettendo a frutto la loro
esperienza, fantasia e creatività. L'aver lasciato liberi i ragazzi di scegliere la propria
parte ha fatto sì che si immedesimassero
al meglio nei loro personaggi ed infatti i
risultati sono stati eccellenti: tutti hanno
trovato il proprio ruolo e non hanno faticato a studiare parti a memoria e a rappresentarle davanti al numeroso pubblico
che in religioso silenzio ha seguito in platea.
È stato molto bello il momento in cui
ciascun alunno ha analizzato le proprie
capacità: “Cosa so fare io? Come posso
contribuire?”; la buona riuscita di questo
spettacolo è la dimostrazione che tutti nel
teatro possono trovare uno spazio, poiché le varie abilità di ciascuno possono
andare ad arricchire in molti modi l’opera
teatrale.
Credo che questa sia un'esperienza molto
importante per i giovani perché offre la
possibilità di “fingere” nel reale, di “giocare” con il proprio “essere” dando però la
possibilità di conoscersi meglio e di acquisire fiducia in se stessi.
Silvana Radaelli
Professoressa di musica
presso la Scuola Secondaria
di Cornate d’Adda
Editori Riuniti
una scelta per:
progettazione grafica
stampa digitale e offset.
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Asilo Nido
ASILO NIDO AQUILONE
sono aperte le iscrizioni per l'anno educativo 2015/2016
Ciao…. siamo i bambini che frequentano
l’asilo nido Aquilone di Cornate d’Adda;
in questa bella struttura facciamo tante
cose belle. Qualcuno di noi arriva presto
al mattino alle 7,30 perché i nostri genitori iniziano a lavorare a quell’ora ma altri
entrano più tardi anche fino alle 9,00. Possiamo fermarci fino alle 13,30 oppure fino
alle 16,30 o alle 18,00.
Quando siamo al nido facciamo tanti giochi e attività: laboratori musicali, creativi,
di travestimento, simbolici, di racconto
favole, di travasi con diversi materiali di
cucina e anche laboratorio di gioco con
le parole inglesi.
Le educatrici sono molto attente a noi, ci
portano in bagno e ci cambiano i pannolini tante volte al giorno così siamo sempre puliti e asciutti. Ci seguono quando
mangiamo e ci incoraggiano ad usare
le posate. Se dobbiamo fare il pisolino al
mattino e se ci fermiamo per il riposo pomeridiano abbiamo il nostro lettino…. ed
è proprio bello far la nanna tutti assieme!
Appena il tempo lo permette, usciamo in
giardino a giocare e fare le attività all’aperto. Ci divertiamo molto.
Vengono a giocare con noi la mattina
dalle 8,30 alle 11,30 anche quei bambini
che potrebbero stare con i nonni tutto il
giorno ma preferiscono divertirsi con noi
qualche ora per poi pranzare a casa.
Le iscrizioni sono già aperte quindi non
perdete tempo venite a trovarci, noi siamo qui e siamo contenti se arriveranno
nuovi amici!!!!!!
ASILO NIDO AQUILONE
Via O. Fallaci
Info: Tel. 039/5290347
e-mail: [email protected]
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Uno di Noi
In ricordo di
Cesare Balsamo
Cesare Balsamo si è spento all’alba di sabato 16/05/2015 presso l’ospedale Bassini
di Cinisello.
La cerimonia funebre si è svolta lunedì
18 pomeriggio nella piccola e pittoresca
chiesa di Santa Maria Assunta di Sesto
San Giovanni, gremita di parenti e amici
(parte dei quali provenienti da Cornate
d’Adda); chiesa della quale lui, in qualità di architetto e direttore lavori, aveva
eseguito diverse opere di restauro. Nell’omelia l’officiante, nel delinearne la figura,
ha avuto modo di evidenziare la riconoscenza e l’ammirazione per quanto da lui
fatto con la sua costante e discreta presenza a supporto della comunità. Cesare
Balsamo, un galantuomo di sani principi,
socialista d’altri tempi, sempre disponibile
e mai sopra le righe, ha svolto la sua attività lavorativa a Sesto San Giovanni dove
aveva una casa, lo studio e la famiglia ma
ha sempre avuto nel cuore Cornate d’Adda dove, profondo conoscitore del territorio e delle persone, ha partecipato fino
all’ultimo alla vita politica e sociale e ha
progettato e costruito la sua originale ed
amatissima casa che negli ultimi anni abitava insieme alla moglie.
Attore e attento testimone della vita politica degli anni ‘80 e ’90, anni che hanno
segnato una costante crescita sia economica che sociale della nostra Comunità,
aveva intuito sin da allora, da vicesindaco,
la necessità di uno sviluppo ambientale,
economicamente sostenibile e socialmente includente,che valorizzasse il territorio. Geniale e in anticipo con i tempi,
aveva capito l’importanza del naviglio in
tempi non sospetti ed aveva effettuato
per la regione Lombardia, in qualità di
coordinatore e responsabile delle analisi
economiche, un progetto di fattibilità sul
"Recupero del territorio del Naviglio di Paderno", ancora oggi attualissimo.
Tra le altre cose ha ideato e realizzato
una cartolina sul “trasporto postale su
laghi, fiumi e navigli” per la manifestazione filatelica di Cornate d’Adda del
1983. Cesare, grazie per quanto fatto e
per l’esempio e gli insegnamenti che
hai lasciato, nonché per il tempo che hai
voluto dedicare alla comunità di Cornate.
“Che il cielo stellato rimanga sempre sopra di te e la morale dentro di te.” Requiescat in pace.
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Alimentazione
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Beatrice Cogliati
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Sport
1965 – 2015
I nostri primi 50 anni
Società affiliata Atalanta
C
inquant’anni fa nel bar dell’oratorio
di Cornate d’Adda nasceva l’U.S.D.
CORNATESE, grazie all’iniziativa
del compianto Don Alberto Villa e di colui che è da considerarsi il vero e proprio
fondatore: Franco Brivio.
Proprio in questi giorni la Cornatese ha
festeggiato i sui 50 anni con una serie di
manifestazioni tenutesi al Centro Sportivo Comunale dal 28 aprile al 2 giugno. La
sera del 1° giugno è stata dedicata completamente alla celebrazione di questo
evento. Sono stati invitati tutti i giocatori
che in questi anni hanno vestito la maglia gialloverde, con ovvia partita “vecchie
glorie”, e consegnato una targa ricordo a
tutti i dodici presidenti che in questi cinquant’anni si sono alternati alla guida della società. Durante la serata Don Matteo
ha celebrato la S. Messa a suffragio di tutti
coloro che purtroppo ci hanno lasciato.
In questo periodo sono stati organizzati
una serie di tornei, per tutte le categorie,
dai Piccoli Amici (2009) fino alla Juniores.
In totale sono state disputate ben 174 partite che hanno visto scendere in campo
952 giocatori. Il clou è stato martedì 2
giugno: sul campo, diviso in quattro campetti, si sono avvicendate, in 72 partite,
ben 170 piccoli calciatori nati nel 2007 di
16 squadre diverse. Durante la calda giornata abbiamo avuto la visita dei pompieri
di Vimercate che con la loro autobotte
hanno rinfrescato tutti i partecipanti. Tutte le foto saranno presto disponibili sul
sito www.cornatese.it e sulla pagina Facebook di U.s.d. Cornatese.
Un grazie di cuore va al Gruppo Alpini di
Cornate d’Adda, guidato dal capogruppo
Franco Gelmi, che per tutta la durata della
manifestazione ha assicurato un perfetto
servizio cucina, allietandoci a volte con
dei bellissimi canti.
Unione Sportiva Cornatese
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Sport
Roberto Beretta:
ultratrailer
U
ltratrailer: definizione per lo più sconosciuta che identifica chi come me
fa dei km a piedi in “natura”. Personalmente se dovessi invece autodefinirmi,
mi sento un viaggiatore e sognatore, che
trae forza dalla madre Terra che sento scorrere sotto i miei piedi. Fango, rocce, erba,
acqua ogni elemento rende tutto unico.
Ogni sentiero percorso ha la sua storia, lo
stesso sentiero in periodi diversi mi dona
pace, serenità e consapevolezza della fortuna che ho nel poter correre in “libertà”.
Uno zaino in spalla, con all’interno un antivento, il cellulare per le emergenze, una
borraccia e degli snack è il minimo indispensabile per quando si decide di stare in
giro delle ore. Sì perché io non misuro i km
nelle mie uscite, ma le ore che sto in giro.
Questo per me è fondamentale, nessun
garmin a scandire il tempo. Solo ascoltarmi, capire se quel giorno sono in forma e
posso osare o se è un giorno no e rientrare.
La macchina fotografica poi è spesso mia
fedele compagna, il mio viaggiare è turismo, la testa bassa tipica di chi pensa solo
ad allenarsi non mi appartiene. La natura
coi suoi colori, le vette coi loro panorami,
la fauna che ti guarda diffidente, tutte situazioni che prima vengono impresse nella
mia mente e poi da uno scatto. Alcune foto
sono senza significato, ma se le ho scattate
in quel momento io ho colto un qualcosa
che purtroppo la tecnologia non sempre
può carpire. E poi quando si è stanchi , rallentare ancor di più e vedere che poi non è
così male camminare. Alla fine è passione
per la montagna, correre o camminare è
una condizione fisica, che va assecondata
in base al proprio volere. A me piace andarci
libero di camminare o correre, anche se in
vero cerco sempre di arrivare al mio massimo sforzo perché poi nella bella stagione
mi piace fare le gare , e qui seppur io non
mi sento un agonista nato, il pettorale mi
porta ad osare. Non sempre sia ben inteso,
alcune gare sono fatte per il puro piacere di
stare in compagnia o vedere posti nuovi. Sì,
compagnia! Alla fine il mondo del trail è fatto di persone come me, e negli anni ne ho
conosciute davvero tante, e molte di queste
sono diventate anche degli ottimi amici con
cui condividere allenamenti, gare, pre gare
e soprattutto terzi tempi (il dopo gara). Non
esistono differenze tra campioni e/o corridori della domenica, ognuno ha il suo ritmo,
la forza dei primi è pari alla determinazione
degli ultimi. Essere tutti allo stesso tavolo a
mangiare un piatto di pasta nel post gara è
azzerare quelle differenze che solo i numeri
vogliono esprimere. Questo è il mio essere
ultratrailer, e chi mi chiede “ ma chi te lo fa
fare?” …non ha che da leggere queste righe
e se ancora non ha capito: mettiti un paio di
scarpe e prova a correre in un bosco, capirai
che non si smette mai di imparare.
Roberto Beretta
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Storia
I 15 Martiri
L
a piazza principale del nostro paese
è dedicata ai “15 Martiri” ma alcuni
di noi non ne conoscono il motivo. In
data 23 aprile, due giorni prima del settantesimo anniversario della Liberazione dal
Nazifascismo, nella sala Jannacci-Gaber
in Villa Sandroni, si è tenuto un incontro
sull’argomento. La serata “15 martiri: Perché? Storia e memoria della Piazza di Cornate” ha avuto come relatore il dott. Sergio
Fogagnolo, figlio di Umberto Fogagnolo,
uno dei quindici martiri di Piazzale Loreto,
che ci ha mostrato il film-documentario
“Partiti per Bergamo”.
La mattina del 10 agosto 1944 vennero
prelevati dal carcere di San Vittore quindici
partigiani: Gian Antonio Bravin (Commerciante), Giulio Casiraghi (Tecnico
della Ercole Marelli), Renzo del Riccio
(Operaio meccanico), Andrea Esposito (Operaio), Domenico Fiorani (Perito
industriale), Umberto Fogagnolo (In-
gegnere della Ercole Marelli), Tullio Galimberti (Impiegato), Vittorio Gasparini
(Dottore in Economia e Commercio e Capitano degli Alpini), Emidio Mastrodomenico (Agente della Polizia di Stato), Angelo Poletti (Operaio della Isotta Fraschini),
Salvatore Principato (Docente di scuola
elementare), Andrea Ragni (Partigiano
della formazione Garibaldi), Eraldo Soncini (Operaio della Pirelli Bicocca), Libero
Temolo (Operaio della Pirelli Bicocca), Vi-
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Storia
tale Vertemati (Meccanico).
Con la scusa di un trasferimento a Bergamo, essi vennero invece portati in Piazzale Loreto, dove furono fucilati da un
plotone composto da alcuni militi della
legione “Ettore Muti” della Repubblica
Sociale Italiana per ordine del comando
nazista guidato dal capitano T. Saevecke, in seguito chiamato “Il boia di Piazzale Loreto”.
In un comunicato delle SS, si afferma che
la strage fu attuata come risposta ad un
attentato contro un camion tedesco parcheggiato in viale Abruzzi a Milano che
provocò il ferimento dell’autista e la morte
di sei civili. La strage dei quindici partigiani
è stata identificata come un atto di puro
terrorismo, che aveva uno scopo prettamente intimidatorio, ovvero quello di fermare i sentimenti di Resistenza che stavano nascendo e portare la popolazione
a collaborare e garantire ai nazisti la massima libertà. La fucilazione avvenne alle 6
del mattino. I corpi dei quindici martiri partigiani, definiti “mucchio d’immondizia” dai
militi fascisti, furono esposti sotto al sole
cocente di agosto e fu impedito ai familiari
di rendere loro omaggio.
Il documentario, reperibile anche nella nostra Biblioteca comunale, ha dato voce ai
testimoni della strage, ai familiari delle vittime. Ha parlato degli ultimi istanti della loro
vita, della loro storia, delle loro battaglie.
Ha fatto in modo che noi potessimo ricordare anche il loro sacrificio per una nazione libera dal nazifascismo, dall’oppressione e dalla tirannia. Ed è proprio per questo
motivo che noi dovremmo essere fieri del
nome che porta la nostra piazza. Questo
nome ci ricorda che dovremmo ogni giorno difendere quella libertà conquistata con
il sangue e il sacrificio di migliaia di uomini
e che ha portato alla nascita della nostra
Costituzione e della Repubblica Italiana.
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Prima
pagina
Cultura
Da maggio a ottobre l’evento d’arte contemporanea del Gruppo Koinè
Sentieri d'acqua, percorsi sui quali la storia ha appoggiato secoli di lavoro umano, dove ha
depositato passioni, cure, commerci, traffici, conoscenze…
L
’Adda è storicamente un luogo di
sperimentazione a cavallo tra natura e tecnica: ben prima della rivoluzione industriale, che ha stravolto
l’idea stessa del nostro fiume, Leonardo
da Vinci ha qui immaginato per la prima
volta alcune delle sue creazioni artistiche e tecnologiche più geniali. Il nuovo
sguardo “ambientalista” che oggi abbiamo
conquistato nei confronti dell’ambiente
naturale, così diverso da quello dei nostri
padri, ci conduce spesso a considerare la
natura come un oggetto immutabile (che
è di fatto una contraddizione in termini).
Sorprendere, modificare, sovvertire la natura sembra invece essere il provocatorio tema comune dell’opera collettiva di
Koinè “LE CHIUSE”, che svolge, attraverso 12 interventi “site-specific”, un percorso
tra i luoghi più suggestivi del Naviglio tra
Paderno e Cornate.
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Cultura
Scuola
Siano magiche apparizioni o ritrovamenti
“archeologici”, inattese geometrie luminose o inediti fuori - scala, tutte le opere
sembrano avere un unico obiettivo: la ricostruzione di tracce, naturali o artificiali, umane o animali, per ricostruire una
memoria del luogo (anche immaginaria)
e nel contempo ri-costruire la memoria
dello spettatore. “Oggetti trovati”, come
scriveva André Breton, che ci costringono
ad un viaggio nella memoria (la nostra e
quella dei luoghi) ma anche nella fantasia.
Un intervento inedito e di grande forza
espressiva, sospeso tra surrealismo e metafisica, che si affianca con bellezza im-
prevista alla passione di chi ogni giorno
s’impegna per il recupero e la valorizzazione di questo territorio ancora spesso
troppo poco conosciuto...la Pro Loco di
Cornate d’Adda!
Vittorio Alberganti
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Prima
Pro Loco
pagina
Notizie dalla Pro Loco
(seguedalla copertina)
Nello scorrere gli “eventi” che abbiamo realizzato in questi anni nasce la convinzione di aver lavorato su piani diversi ma tutti
convergenti “a favore del luogo”. Già nel
maggio 2005 a cura di Fedele Molteni viene pubblicata la copia anastatica dell’opera
del Meani “ Cenni storico – statistici sul Comune di Cornate, 1877” preziosa opera del
Segretario Comunale di allora. Cruccio di
Fedele era il non aver trovato una fotografia dell’autore: con altri preziosi documenti
l’abbiamo rintracciata noi e da quest’anno
eccola sulla tomba di Meani nel cimitero
cittadino, da noi restaurata per l’occasione. Fedele nel 2007 pubblica “Il mistero dei
mort de San Cerech e di Campo San Maurizio” e nel 2012 la sua opera omnia “L’intreccio...tra la storia di Cornate d’Adda e
la storia italiana”: un’ideale complemento
dell’opera del Meani!
trali, è ben visibile l’intenso reticolo di linee
elettriche che l’attraversa. Non più filari di
viti ma inquietanti fili! Abbiamo messo a
disposizione dei cittadini una corposa dispensa sull’argomento non dimenticando
notizie sui campi elettromagnetici, questione parecchio dibattuta.
Ogni anno l’appuntamento con il “Mercatino di Natale” è stata l’occasione per offrire
La nostra Pro Loco ha sviluppato nel tempo una attività di accoglienza e divulgazione accompagnando migliaia di persone
sui siti che la natura e la storia hanno generosamente donato al territorio: l’Adda, il
Naviglio e gli impianti idroelettrici costruiti
tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 dalla
Edison. Per divulgare occorre studiare e approfondire gli argomenti in questione. Nel
tempo questo continuo esercizio ha consentiti di raccogliere una massa di materiale
costruito “in casa” addirittura a volte più attendibile di quello ufficiale: il Naviglio non
è di Leonardo ma ha una storia complessa
che abbiamo ricostruito e riassunto in una
mostra dedicata e con la riscoperta di una
nota di Luca Beltrami, del 1903, sugli studi
di Leonardo per “rendere navigabile l’Adda”.
La Centrale Bertini del 1898 non è stata la
prima in Europa e seconda al mondo dopo
quella del Niagara, altre l’hanno preceduta
anche in Italia, bensì prima al mondo per
tecnologia e turbine simili alle sue furono
poi impiegate sul Niagara!
Cornate è un paese elettrico: oltre alle Cen19
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Pro Loco
ai cittadini due nostri prodotti: cibi nostrani
tradizionali e mostre tematiche particolarmente apprezzate perché incentrate sul paese, le sue tradizioni e le sue persone.
Con l’operazione “dervem i casetunn” il materiale fotografico raccolto ci ha permesso
di realizzare mostre sui coscritti, i matrimoni, la vita quotidiana…fatica premiata nel
vedere la commozione scorrere sul viso di
molti cornatesi nel rivedersi e rivedere persone magari dimenticate!
dello scorso marzo/aprile, tutto il materiale
divulgativo raccolto nel tempo è stato organizzato su dispense dedicate ed è stata
una gradevole sorpresa la partecipazione di
molti giovani interessati e ora pronti ad affiancare gli accompagnatori storici. Come è
stato di soddisfazione l’esserci trovati pronti
Altri appuntamenti ormai consolidati “L’aperitivo in musica” alla Esterle, Ville Aperte in
Brianza, 6inBrianza, Camminmangiando…
Quest’anno stiamo pensando ad un evento particolare che sottolinei il traguardo
“decennale” quale ringraziamento ai molti
Soci, all’Amministrazione Comunale ed ai
Cittadini tutti per la vicinanza smpre dimostrataci.
Tra le tante attività svolte, quella della ge-
a rivestire di contenuti operativi la vocazione turistica del nostro paese perseguita
dall’Amministrazione Comunale.
Dieci anni densi di lavoro e soddisfazioni
dunque, dieci anni iniziati con Fedele Molteni, proseguiti con forza dal secondo Pre-
stione dello Stallazzo è quella che ci ha
particolarmente impegnati in quanto dà
certamente una forte visibilità “culturale”
ma richiede anche un notevole sforzo organizzativo per la maggior parte sostenuto
dai nostri volontari.
Per ultimo, è da rimarcare l’aver operato un
ideale raccordo temporale con l’indicazione iniziale del nostro Fedele: studiare, ricercare e diffondere le notizie del “luogo”.
Con il Corso “La Pro Loco sale in cattedra!”
sidente Virgilio Airoldi e ora in corso con il
mio secondo mandato: con la convinzione
di aver ben operato “a favore dei nostri luoghi” e con l’impegno e l’augurio per una Pro
Loco viva e al passo con i tempi, a tutti un
saluto.
Rosanna Pirola
Presidente
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I Gruppi Consiliari
L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
POSSIAMO ANCORA PARLARE DI
DEMOCRAZIA?
Posizioni e iniziative del gruppo Vivere Insieme:
Le recenti elezioni, che hanno interessato 22 milioni d’italiani, hanno
certificato l’ormai scarso interesse, ma dovremmo dire disaffezione,
che i cittadini hanno per la politica.
Solo un italiano su due si è recato alle urne.
Certo, l’aver posto il turno elettorale durante “un ponte” non poteva
portare ad un risultato differente. Tuttavia non possiamo certo
pensare che la data sia stata scelta a caso, visto che è notorio come
l’elettore di centro-destra sia quello più propenso a scegliere il mare
piuttosto che la cabina elettorale.
Nel Consiglio Comunale del 2 aprile è stato approvato il piano edilizio
che autorizza un ulteriore ampliamento del centro commerciale Il
Globo. Anziché un edificio su tre piani, come previsto dal progetto
originario, verrà realizzato un complesso su due livelli con parcheggi
sulla copertura, simile a quelli esistenti. L’espansione interesserà una
superficie di 106.000 mq e avverrà nell’area a fianco del Decathlon
ora occupata da parcheggi, a chiusura del rettangolo commerciale
già completato su tre lati.
Vivere Insieme si è opposto a tale provvedimento: siamo contrari
all’idea di espandere ancora Il Globo, che occupa già un’area
molto vasta. L’ennesimo ingrandimento renderà sempre più acuti
i problemi causati da tale struttura, troppo spesso nascosti dagli
apparenti vantaggi in termini di comodità e offerta per i cittadini:
l’attrazione della grande distribuzione metterà ancora più in
difficoltà il commercio locale e porterà nel nostro territorio
un notevole flusso di automobili dirette verso Il Globo. Non
vogliamo neppure immaginare come sarebbe la situazione se
venisse realizzata la Pedemontana, con un casello nei pressi di
Cornate d’Adda! Per questo motivo abbiamo chiesto che venga al
più presto realizzata la tangenziale di Cornate, per deviare il traffico
verso ovest, alle spalle del centro sportivo comunale.
Durante la discussione in Consiglio Comunale, il Sindaco ha
ricordato che il progetto di espansione risale al 2008, volendo con
ciò sottolineare che i meriti (o le colpe) di tale scelta non sono
da attribuire all’attuale Giunta, impossibilitata a fare altrimenti.
Ricordiamo però che l’accordo del 2008 prevedeva l’impegno
de Il Globo a realizzare da subito la già citata tangenziale, al cui
finanziamento avrebbe contribuito con oltre un milione di euro.
Nel 2014 sono state inaugurate la nuova via Volta, la nuova via de
Amicis, la nuova piazza di Porto, opere per le elezioni, in gran parte
finanziate con oneri di urbanizzazione versati da Il Globo. Nessuna
traccia però della tangenziale, opera utile per i cittadini. Perché su
questo punto l’accordo non è stato rispettato?
Ci troviamo, così, in una situazione in cui una parte importante
delle regioni italiane e dei comuni saranno gestite da soggetti che
rappresentano solo una minima parte dell’elettorato.
Ma, ovviamente, qualcuno vuole che le cose vadano in questo
modo e ci riesce con il consenso dei propri elettori.
Elettori (di sinistra) che mentre per anni hanno urlato che si stavano
facendo leggi ad personam oggi se ne stanno zitti zitti, anche
quando è palese che vengano applicate leggi contra personam.
Basti pensare alla legge Severino che è stata applicata solo nei
confronti di Silvio Berlusconi, facendolo decadere da Senatore,
mentre in Campania abbiamo sia il presidente della Regione (De
Luca) che il Sindaco del capoluogo (de Magistris) che, pur avendo
subito una condanna penale (per altro, riferita proprio alla loro
attività politiche) hanno tranquillamente potuto partecipare alle
competizioni elettorali e governare i loro territori.
Tutto questo accade in un paese (l’Italia, ovviamente) che con la
sinistra al potere ha fatto scendere ulteriormente il P.I.L., ha aumentato
a dismisura le tasse, ed ha ampliato anche la disoccupazione, senza
dare alcuna prospettiva di crescita per le aziende.
Non siamo noi a dirlo, ma i dati pubblicati periodicamente dall’ISTAT.
Sennonché, il pifferaio magico di Firenze, così come è stato bravo
a farsi nominare Presidente del Consiglio senza essere stato eletto,
è molto bravo ad usare i mezzi d’informazione e a creare l’illusione
che tutto vada per il meglio. E purtroppo, molti ci credono.
E’ questa la “loro” democrazia.
Tra marzo e aprile Vivere Insieme ha raccolto 300 firme contro la
proposta di espansione avanzata da Italcementi di Calusco d’Adda,
con la quale chiede di quadruplicare la quantità di combustibile,
inserendo nei forni anche varie tipologie di rifiuti (plastiche,
pneumatici, fanghi). Le intenzioni dell’azienda sono note dal 15
ottobre 2014, ma chi ci governa ha ritenuto di non comunicarle alla
cittadinanza, almeno fino alla nostra mobilitazione: qui nessuno
legge l’Eco di Bergamo, ma l’aria la respiriamo tutti! Ora i nostri
amministratori hanno deciso di partecipare alle riunioni, in corso da
tempo, tra i comuni della zona interessati ad affrontare insieme il
problema (meglio tardi che mai!); speriamo abbiano successo.
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I Gruppi
Scuola
Consiliari
Elezioni Amministrative e Flat Tax
Cosa dice la Lega
parlare dritti al cuore ed alla testa delle persone. Dove governiamo
facciamo i fatti, non parole! Noi facciamo proposte reali, in favore
degli Italiani. Le vere riforme da fare sono quelle economiche e non
le baggianate della legge elettorale o quella finta sul lavoro. Se non
riparte l’economia non serve a niente la legge sul lavoro. Come fare
tutto questo?
Semplice, RIDURRE LE TASSE CHE GRAVANO SUI CITTADINI E
SULLE AZIENDE! TAGLIARE LE SPESE! Noi proponiamo una tariffa
unica per tutti al 15%, la FLAT TAX. Ci accusano di dire stupidate,
ma più aumentano le tasse e più aumenta l’evasione fiscale, ora a
415 Miliardi di Euro, e meno soldi ci sono per spingere i consumi e
quindi la domanda interna. Tagliare le spese vuol dire, ad esempio,
far si che nella sanità, un posto letto costi in egual modo a Venezia,
a Milano, a Roma, a Palermo,ecc. Sapete che pulire gli ospedali a
Palermo costa il doppio rispetto a Milano! Perché? In quali tasche
finiscono quei soldi? Se solo si applicassero i costi uguali, in tutte
le Regioni, si risparmierebbero 20 miliardi di Euro. Ci sarebbero i
soldi per restituire il maltolto a tutti i pensionati. Queste non sono
vanterie sull’avere guadagnato alle elezioni uno 0,01% in più o cose
simili. Noi diciamo grazie ai milioni di elettori che hanno premiato
la Lega, grazie per aiutarci a cambiare questo nostro povero Paese.
Carissimi Cittadini, si sono appena concluse le elezioni
Amministrative 2015, elezioni che vedevano al voto 7 Regioni ed
una serie di comuni (venti capoluoghi di provincia).
Come volevasi dimostrare, con l’arrivo dei risultati finali, tutti
proclamano la loro bravura ed il loro successo, andando a ripescare
i voti ottenuti, in passate elezioni più convenienti numericamente,
confrontandoli poi con queste ultime. Così fa il NCD, con Alfano,
che dice di avere preso più voti rispetto alle politiche (per forza
non esistevano ed erano nel PDL), così fa M5S che si vanta di avere
aumentato i propri voti, rispetto alle amministrative del 2010, e così
via via in un coro di vanterie, tutti vincitori.
E la Lega?
Beh, è inutile vantarsi andando indietro a cercare i dati più
vantaggiosi, noi riteniamo che si debba sempre fare il confronto con
le elezioni più vicine, dove l’elettorato ha espresso il proprio parere
ed è più reale. Ebbene, prendiamo i dati delle Europee. Signori,
l’unico movimento che ha davvero vinto e triplicato i suoi voti è LA
LEGA!! Gli altri solo tanti paroloni, perché hanno perso tutti! La Lega
è il primo partito del Centrodestra guadagnando quasi un milione di
voti sia al Nord, sia al Centro, sia al Sud! La gente ha premiato il nostro
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