Ti porto Gubbio in Borsa

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Ti porto Gubbio in Borsa
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Gubbio oggi - Mensile - Anno XXIV - n. 6 - Sped. A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Perugia - € 2,50
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LUGLIO-AGOSTO 2014
Ti porto Gubbio in Borsa
Alessandro Ronchi pronto a portare in
Borsa la prima società quotata eugubina.
• La città torna sovrana
All'interno:
"I Misteri di Gubbio"
• Gubbio città della Sport
• Teatro romano riparte la stagione
CONTENUTI
Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio
LUGLIO-AGOSTO 2014
Editoriale
Aspettando l'effetto Nibali,
un'idea per il (ciclo) turismo locale
Attualità
La città torna sovrana
Bilancio, la quadratura del cerchio
Teatro Romano, sciolti i nodi sull'agibilità
Istituito il Tavolo dello sviluppo economico
La calda estate di Gubbio tra musica e cultura
Al via la riqualificazione di via Da Vinci
Ti porto Gubbio in Borsa
Addio al gioiello degli Appennini
Associazioni
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Giovane banda 16
Costume
Giovane ba Morsi & Rimorsi 18
La rinuncia di Benedetto 22
AVIS GUBBIO 24
Sport
Gubbio, città dello Sport
Fontanelle Branca
Gubbio tra vecchio e nuovo
Polisportiva Gubbio nel segno della continuità
Trofeo Fagioli verso le "nozze d'oro"
Open Città di Gubbio, trionfa Fago
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Gubbio oggi più
Rubriche 34
GUBBIOrosa 38
I fatti del mese 40
La Satira 41
GUBBIOieri42
Luglio-Agosto 2014
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Mensile indipendente di informazione della città di Gubbio
Mensile indipendente di
informazione cittadina Aut. Trib.
PG N. 37/91 del 28-11-1991
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Aspettando l'effetto
Nibali, un'idea per il
(ciclo) turismo locale
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Ernst Hemingway scriveva che per conoscere a
fondo il fascino di una terra bisogna percorrerla
in bici. "Solo sudando per le sue salite ed esaltandosi nelle sue discese, si puo' cogliere la personalita di un luogo".
Sara' che le recenti gesta di Vincenzo Nibali hanno riacceso l'entusiasmo per le due ruote piu'
mitiche. Sara' che l'idea di andare alla ricerca di
flussi turistici alternativi e legati ad ambiente e
patrimonio naturalistico e' quasi un dovere. Sta
di fatto che anche dalle nostre parti - in Umbria e
perche' no, nel comprensorio Eugubino - i tempi
sono piu' che maturi per riflettere sulle opportunità che un turismo di nicchia così in crescita, in
Italia come in Europa, potrebbe aprire. E la facilita' relativa con cui potrebbe attecchire. Proprio
perché a sua volta si tratta di un circuito che tende a toccare luoghi non facilmente accessibili,
lontani dai traffici caotici. Ambienti come i nostri
che, almeno per una volta, sono avvantaggiati
dall'isolamento viario.
Un recente studio commissionato dal Parlamento Europeo alla European Cyclists' Federation, ci
dice che sarebbero 25,6 milioni i cicloturisti pernottanti nel mondo, per un valore complessivo di
54 miliardi di euro all'anno. I casi studio europei
mettono in evidenza come lo sviluppo di itinerari
cicloturistici possano avere interessanti ricadute
sulle economie locali, in termini di creazione di
imprese e posti di lavoro.
Gli esempi cui ispirarsi sono quelli delle ciclovie
dell’Alto Adige che restano, purtroppo, un unicum in Italia.
E' in auge un interessante progetto che vorrebbe
ripercorrere con jna pista ciclabile l'antico itinerario ferroviario da Fossato di Vico ad Arezzo:
un'idea a suo modo originale e ambiziosa che legandosi agi itinerari Francescani e alla Via Fran-
L’editoriale di:
Giacomo
Marinelli Andreoli
http://giacomo-marinelli.blogspot.com
http://twitter.com/giacomomarinel1
cigena (che già godono di una certa pubblicità in
ambito ciclo turistico) - potrebbe diventare occasione di richiamo per italiani e stranieri non alternativa ma complementare ai flussi attuali.
Il cicloturismo appare al tempo stesso, uno degli
"strumenti" piu' idonei per favorire una piu forte
coesione nella proposta turistica di un comprensorio - Eugubino-Gualdese - che non e' mai riuscito a coalizzarsi davvero nella proposta di un
pacchetto unico: pur avendo molte "cartucce" da
sparare. Ognuno pero ha voluto farlo con la propria doppietta ( con risultati alquanto modesti).
Non e' solo un problema nostro, tanto che Paesi europei con un decimo del nostro patrimonio
artistico ci sorpassano pedalando a doppia velocità.
Se e' vero che la crisi ci porta a cambiare abitudini di vita (come quella di lasciare l’auto a casa e
optare per la bicicletta) e' altrettanto vero che un
pensierino concreto su questo versante andrebbe fatto, da istituzioni regionali e locali.
Tra gite domenicali, raduni, escursioni a corto
e medio raggio per il weekend o anche veri e
propri tour di più giorni on the road, solo considerando le 142 associazioni FIAB (Amici della
Bicicletta) presenti in Italia, queste organizzano
ciascuna ogni anno una trentina di gite e vacanze sulle due ruote, con una media di trenta partecipanti e 50 km percorsi: un totale di 4.200
escursioni e viaggi l’anno, che muovono quasi
130.000 persone in tutta Italia, per un totale di
6.300.000 km, pari a 157 volte e mezzo il giro del
mondo. La meta sono itinerari selezionati, con un
giusto mix di citta' d'arte e ricchezze naturalistico-ambientali: che anche il nostro comprensorio
possa aspirare a farne parte sarebbe una novità
auspicabile. .
ATTUALITA' - Politica
di Marco Montedori
La città torna sovrana
Il primo appuntamento partecipativo è nato su iniziativa dell’assessore Rughi e del Sindaco Stirati.
Un
momento storico dopo un
anno “buio” di commissariamento.
Così lo hanno considerato i tanti eugubini presenti a Palazzo Pretorio,
e non ha mancato di sottolinearlo il
nuovo sindaco, Filippo Mario Stirati,
durante il primo consiglio comunale.
“La città torna a essere sovrana”: è stato il passaggio più significativo del discorso del primo cittadino, che poi si è
commosso durante il giuramento sulla Costituzione repubblicana, ricevendo un lungo applauso dall'assemblea.
Assise quasi al completo - unica assente Sara Mariucci - per l'insediamento
che segna il ritorno ai normali organi
democratici dopo il governo del commissario Maria Luisa D'Alessandro.
Un altro momento di intensa commozione è stato l'omaggio a Gianfrancesco Chiocci, “professore, giornalista e
uomo di cultura”. Un minuto di silenzio, poi la consegna di un mazzo di
fiori alla vedova del compianto professore, scomparso a maggio.
LA NUOVA GIUNTA
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A seguire, la comunicazione ufficiale
della composizione della Giunta.
Questa la squadra: vicesindaco è
Rita Cecchetti, con deleghe alle Politiche sociali, Sanità, Politiche educative e del diritto allo studio, pari
opportunità e edilizia socio residenziale (social housing).
www.gubbiooggi.it
Giordano Mancini, bilancio, patrimonio; politiche manutentive, energetiche ed infrastrutturali;
Lorenzo Rughi, sviluppo economico;
fondi europei; turismo; marketing territoriale; artigianato; commercio; agricoltura e agroalimentare; politiche innovative per il lavoro e l’impresa;
Augusto Ancillotti, cultura; sistema
museale; valorizzazione e promozione del patrimonio antropologico, folclorico, archeologico, storico
e artistico; formazione, rapporti con
l’università e la ricerca; sinergie territoriali e relazioni con istituzioni nazionali ed internazionali.
Alessia Tasso, Piano Opere Pubbliche, Ambiente; ciclo dei rifiuti; mobilità; smart city; decoro urbano; tutela,
valorizzazione e recupero del patrimonio architettonico.
Lorena Anastasi, risorse
umane e organizzazione;
informatizzazione (agenda digitale), semplificazione amministrativa e
accesso ai servizi comunali; trasparenza; politiche giovanili e associazionismo.
Francesco Pierotti, partecipazione territoriale;
gemellaggi; pratica sportiva; gestione
e promozione dei servizi e degli impianti sportivi; istruzione ed edilizia
scolastica; sicurezza urbana.
Il primo cittadino riserva a se stesso
le deleghe all’urbanistica, alla rigenerazione urbana, al paesaggio e al
centro storico.
LE ELEZIONI DEGLI
ORGANI
Una prima riunione di natura “tecnica” con l'elezione della commissione
elettorale, composta da Stefano Ceccarelli, Massimo Ceccarelli e Luca Barilari (membri effettivi) e da Moreno
Zebi, Sara Mariucci e Alessio Bazzurri
(membri supplenti). Qualche scintilla con le opposizioni per l'elezione
del presidente del Consiglio, quando
i gruppi di maggioranza hanno presentato Giuseppe Biancarelli. Perplessità espresse nel metodo e non
nel merito della persona, tanto che
alla terza sospensione si è trovato un
accordo e Biancarelli è stato eletto
alla seconda votazione con 18 preferenze. Infine, l'ufficio di presidenza è stato completato con l'elezione
dei vicepresidenti Virna Venerucci e
Mattia Martinelli.
ATTUALITA' - politica
di Marco Montedori
Bilancio, la quadratura del cerchio
Estate di fuoco per la Giunta Stirati alle prese con le difficoltà economiche
dell’Ente Tassa sui rifiuti, si attende la “stangata” per gennaio 2015.
arrivare da fondi europei e regionali, per aiutare a risolvere questioni
annose come quelle dei Puc e per
dare uno slancio a una serie di investimenti nei settori dello sviluppo
economico e del turismo, per i quali
altrimenti Palazzo Pretorio avrebbe
ben poco da mettere sul piatto.
“Non andremo comunque oltre agosto”, ha dichiarato Stirati, ben consapevole dell’importanza di chiudere la partita prima possibile per
non lasciare troppe questioni in sospeso, prima fra tutte la determinazione delle aliquote e delle tariffe.
E a proposito di tasse, da metà luglio nelle case dei contribuenti eugubini sono arrivati gli avvisi di pagamento della prima rata della Tari,
la nuova tassa sui rifiuti.
Per il momento, visto che non sono
state ancora fissate le aliquote, nelle prime due rate i cittadini saranno
chiamati a corrispondere un acconto che corrisponde al 60% della
vecchia Tares.
Non ci vuole comunque molta fantasia per immaginare che le cifre
saranno riviste al rialzo, viste le difficoltà economiche dell'Ente.
Senza considerare che la Tares era
già aumentata rispetto alla Tarsu,
visto che il gettito complessivo,
pur con diverse modulazioni per
famiglie e imprese, era cresciuto
di circa il 30%.
Il versamento Tari sarà “diluito” in
3 rate: la prima con scadenza il 31
luglio, le seconda 31 ottobre e la
terza il 31 gennaio.
Per quanto riguarda la prima rata,
sarà possibile pagarla anche entro il
31 agosto senza sanzioni. Una decisione presa dalla Giunta visti anche
i ritardi nel recapitare le cartelle.
“I contribuenti dovranno semplicemente, al pari delle precedenti Tarsu e Tares, provvedere a effettuare i
versamenti, sulla base dei dati evidenziati nell’avviso, tramite modello F24 presso un qualsiasi sportello
bancario o postale oppure tramite
home banking”.
Nell’avviso di pagamento, spiega
ancora Palazzo Pretorio, sono inseriti due modelli F24 precompilati pronti per il versamento. Per il
conguaglio, da versare entro il 31
gennaio, sarà effettuato un nuovo
invio postale una volta deliberate
le tariffe per il 2014.
Per conoscere l’entità della “stangata” che attende gli eugubini,
dunque, occorrerà attendere il via
libera al bilancio preventivo.
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lla fine la corsa contro il tempo è stata evitata: con il rinvio concesso dal Governo per
l’approvazione del bilancio 2014
dal 31 luglio al 30 settembre, la
nuova Amministrazione avrà un po’
di respiro per stilare il documento.
Ma non per questo l’impresa sarà
meno difficile: tra i tagli dello Stato
centrale e le difficoltà direttamente legate dell’Ente (come i mancati
accantonamenti negli anni scorsi
per la gestione post mortem della
discarica di Colognola), chiudere il
bilancio sarà davvero un banco di
prova impegnativo per il sindaco
Filippo Mario Stirati.
E per far tornare i conti non si può
che percorrere una strada: tagliare
o rimodulare i servizi, seppur mantenendone la qualità, e aumentare
le tasse, seppure con un'attenzione
a famiglie e imprese in difficoltà.
Tanto è vero che, viste le tantissime
criticità, il commissario Maria Luisa
D’Alessandro aveva scelto di rinviare ogni decisione alla futura Amministrazione investita da un preciso
mandato dei cittadini.
Una possibile “salvezza” potrebbe
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ATTUALITA'
di Martina Cancellotti e Marco Montedori
Teatro Romano, sciolti i nodi sull'agibilità
In programma questa estate eventi, concerti e spettacoli.
Progetti in grande pensati per il rilancio del luogo nei prossimi anni.
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litativo. Questo è stato reso possibile
grazie alla collaborazione con il Tsu e
con la Soprintendenza, che si è adoperata nella rimozione degli ostacoli
e auspichiamo di procedere con spirito costruttivo anche per il futuro".
Un primo passo verso un rilancio
di alto livello? "Il Teatro romano
- spiega Stirati - è stato in passato
attrattiva per un pubblico di appassionati stranieri e deve tornare ad
essere il punto di riferimento della
cultura estiva regionale e nazionale. Lo abbiamo affermato con forza
nell'incontro avuto con la presidente della Regione Umbria Marini e su
tale linea intendiamo proseguire, per
un rilancio adeguato, anche in sinergia con forze economiche private".
Ribadisce quanto detto da Stirati,
l’assessore alla Cultura Augusto Ancillotti: "I problemi
non sono risolti in assoluto
- ha commentato - ma diciamo che siamo riusciti a trovare un modo per conviverci.
Non abbiamo nulla da invidiare per bellezza a un altro
prestigioso teatro all'aperto
come quello di Taormina, e
la qualità degli spettacoli si
somma alla incomparabile
visione della città di pietra.
Questo luogo torna a vivere
per diverse iniziative, come
quelle dedicate alle Tavole Eugubine o i concerti di
"Gubbio No Borders", ma
anche per le rappresentazioni del Teatro stabile".
Rappresentazioni che saranno all'insegna del divertimento intelligente, con titoli contemporanei ma con spunti collegati
alla tradizione, come lo spettacolo
di un inedito Paolo Rossi, protagonista assoluto di una maratona che
va da Molière, passando per Jannacci e Gaber, fino a Shakespeare.
Sarà presente anche l'eugubino
Fabio Vagnarelli che recita con gli
"Oblivion", un ensemble di attori,
tra musica, canto e danza.
I prezzi saranno contenuti, "a portata di tasche" degli spettatori, per favorire la più ampia partecipazione.
La mini-stagione comincerà il 2
agosto con "L'importante è non
cadere dal palco", lezioni di teatro
con Paolo Rossi, per la prima volta
sul palco del Teatro romano.
Secondo appuntamento il 7 agosto con "Mistero Buffo", testo del
premio Nobel Dario Fo con Ugo
Dighero, e chiusura il 13 agosto
con "Othello la h è muta" testi di
Davide Calabrese e Lorenzo Scuda con gli Oblivion.
 Augusto Ancillotti, assessore alla Cultura
GUBBIO - Con queste parole il sindaco Filippo Mario Stirati ha annunciato il primo impegno rispettato dall’Amministrazione.
Il Teatro Romano, infatti, torna a rivivere dopo lo stop forzato dell'anno scorso. La città così si riappropria di uno dei simboli della sua
cultura con le iniziative estive più
importanti che avranno luogo proprio in questo edificio storico, a
partire dalla mini-stagione teatrale.
"Era un impegno preso - ha affermato con soddisfazione il primo cittadino - e sono lieto di annunciare che
è stato mantenuto. In una situazione
di ristrettezze economiche e comprensibili difficoltà, siamo riusciti a
mettere in piedi una stagione che, anche se ridotta, è di ottimo profilo qua-
ATTUALITA' - Economia
di Martina Cancellotti
Istituito il Tavolo dello sviluppo economico
Il primo appuntamento partecipativo è nato su iniziativa
dell'assessore Rughi e con il supporto convinto del sindaco Stirati.
l’assessore Lorenzo Rughi 
sa delineata durante il Tavolo permanente dello sviluppo economico.
Il primo appuntamento è avvenuto
il 17 luglio e ha visto una grande
partecipazione a palazzo Pretorio
di imprenditori, presidenti di associazioni e cittadini per confrontarsi
sull’operato amministrativo.
"Stiamo lavorando per costruire percorsi virtuosi e la composizione delle
deleghe costringe a operare insieme,
consapevoli che progettare significa
anche sintonizzarsi con le opportunità", ha esordito nel suo intervento Stirati.
Opportunità che vengono create
riprendendo le relazioni, confrontandosi e istituendo una rete con i
comuni limitrofi umbri e marchigiani, ma soprattutto con la Regione.
Il sindaco, infatti, ha sottolineato
come le priorità siano l'approvazione
del bilancio, la questione dei Puc ma
allo stesso tempo la definizione del
Quadro strategico di valorizzazione.
"Il Qsv - ha dichiarato - è un tassello
importante che permette di convogliare risorse. Il presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha ripetuto
più volte che, senza questo strumento, rischiamo di non avere finanziamenti straordinari sul territorio".
Da qui, la necessità di attivarlo
il prima possibile. In prima linea,
però, ci sono anche la "partita" dei
Fondi europei e delle "aree interne", oltre che la necessità di garantire un riequilibrio socio-economico del territorio eugubino rispetto
agli altri comprensori dell'Umbria.
Durante l'incontro, inoltre, è stata
annunciata la costituzione di un ufficio comunale che si occuperà di
euro-progettazione, per costruire
una rete che sappia cogliere le opportunità dei Fondi europei.
Al centro di questa azione di rilancio dell'economia eugubina ci sono
le risorse eccellenti del territorio, le
bellezze artistiche e paesaggistiche,
la filiera dei prodotti dell'artigianato
artistico e dell'agroalimentare, cercando di valorizzare la tipicità e la
qualità, facilitando il più possibile la
creazione di reti di impresa.
Tra gli obiettivi quello di costruire
un modello di città a "misura di turista" per incrementare le presenze
di visitatori e, di conseguenza, gli
addetti e il reddito delle imprese
che direttamente o per indotto vivono di turismo.
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rende il nome di "Verso Gubbio 2020", il documento
dell’assessore Lorenzo Rughi
che pone le basi di un nuovo modello di sviluppo economico in cui
centrale è la creazione di una rete
tra tutte le realtà locali.
"La città non può ripartire senza una
sinergia tra tutte le sue forze", ha
commentato il sindaco Filippo Mario
Stirati che ribadisce questo concetto
dal giorno del suo insediamento.
Un gioco di squadra che coinvolge
tutta la comunità - a partire dalle
istituzioni ai settori comunali, dalle associazioni del territorio ai cittadini - identificato come la base
su cui puntare per far uscire la città dall'isolamento economico, turistico, relazionale, nonchè culturale e progettuale.
Dalla volontà di far ritrovare a Gubbio una dimensione regionale, nazionale ma anche europea, viene
attuata un'azione di governo preci-
[email protected]
ATTUALITA' - Eventi
di Martina Cancellotti
La calda estate di Gubbio
tra musica e cultura
SUMMER FESTIVAL,
25 ANNI DI SUCCESSI
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Un quarto di secolo per il Gubbio
summer festival che celebra 25 anni
di successi. «Un traguardo impensato» lo ha definito Katia Ghigi, direttore artistico dell’evento che è ora in
corso e si concluderà il 5 settembre.
Venticinque anni che saranno festeggiati con un'edizione straordinaria nei numeri: oltre 200 giovani alle masterclasses, 20 corsi, 30
docenti di fama internazionale, 16
concerti in cartellone e, novità di
quest'anno, 6 esibizioni di giovani
gruppi umbri nella sezione "Omaggio al Gubbio summer festival".
Tenendo conto delle difficoltà del periodo, inoltre, la decisione di mantenere molto basso il prezzo dei biglietti promuovendo un abbonamento a
costi stracciati (25
euro per 4 concerti).
Il programma del
festival privilegia
nel cartellone tanto l’esibizione dei
Photostudio maestri quanto la
ribalta per gli allievi e i talenti locali ed umbri.
I concerti, infatti,
sono sempre preceduti da uno spazio di dialogo per
Photostudio
artisti e gruppi.
www.gubbiooggi.it
E’ questa una novità importante dell’edizione 2014.
Tra le collaborazioni assicurate quest'anno
anche
quella
dell'attore Flavio Insinna che sarà in città il 1
agosto e ha rinunciato al compenso
per devolverlo in beneficenza.
NO BORDERS, NON SOLO JAZZ
Si ripete da 13 edizioni e rappresenta un concentrato sì di performance acustiche ma anche di emozioni
legate alla cultura. “Gubbio no borders”, se da un lato propone l’aspetto spettacolare, dall’altro non dimentica quello educativo, come tiene a
specificare il direttore responsabile
del festival Luigi Filippini.
Tema che unisce ogni appuntamento del cartellone, che prenderà il
via il 13 agosto e si concluderà il 3
settembre, è la “scuola che vorrei”
con lezioni di religione, filosofia,
italiano, senza dimenticare - ovviamente - la musica.
Sul palco del Teatro Romano e del
refettorio di San Pietro sarà possibile
assistere a incontri culturali a cominciare dal 16 agosto con “La Guastuglia Romana” a cura di Luana Cenciaioli, per poi proseguire il 18 con “La
religione aperta di Aldo Capitini” con
Piergiorgio Giacchè e Raniero Regni.
Grandi nomi in città:
Insinna e Rossi per il
Summer Festival, Tosco e
Paiella per il No Borders.
Il 20 agosto si terrà il dialogo sulle nuove frontiere e il commento del libro
“L’uccello di filosofia” di Deleuze con
Pierpaolo Casarin e Paolo Perticari.
Due giorni dopo, invece, è in programma “Ingredienti e trucchi di
scrittura comica” con Beppe Tosco.
Per la musica, invece, omaggio ai
New Trolls con “Il sole nascerà” il
15 agosto, mentre il 17 sarà il momento di Max Paiella.
Si prosegue il 19 con “The lady
sings in blues” di Patrizia Conte
quintet e il 21 con “Sound zero” di
Gegè Telesforo quartet.
Gli ultimi due appuntamenti sono
anche quelli più attesi con il 25 agosto “Quintorigo experience”, il concerto per i 70 anni dalla nascita di
Jimy Hendrix, e il 3 settembre con la
lezione concerto di Dodi Battaglia.
“Gubbio No Borders” vede il patrocinio di Regione, Provincia di Perugia e Comune, oltre alla collaborazione di Lumsa, Soprintendenza
per i beni archeologici dell’Umbria
e vari soggetti privati.
ATTUALITA'
di Martina Cancellotti
Al via la riqualificazione di via Da Vinci
La costruzione del centro è finanziata dalla Gold Holding. I lavori saranno completati entro 18 mesi.
Presenti per la cerimonia di presentazione dei lavori il sindaco Filippo
Mario Stirati, il vescovo Mario Ceccobelli e Giuseppe Colaiacovo, amministratore delegato della Gold
Holding che ha investito su questo
progetto di valorizzazione, che sarà
portato a termine entro 18 mesi e
vede la partecipazione esclusivamente di aziende di Gubbio.
"L'intervento - ha sottolineato Colaiacovo - graviterà sulle imprese eugubine e rappresenta una boccata
d'ossigeno rilevante per il territorio.
Investire nel settore dell'edilizia significa contribuire alla crescita delle
infrastrutture".
Ha poi aggiunto: "Quello che verrà
realizzato non è un classico centro
commerciale ma un'opera di riqualificazione di un'intera area. Il progetto è stato studiato con questa
precisa finalità che porterà alla costruzione di una struttura architettonica particolare, unica sul territorio".
Entusiasta anche il sindaco che ha
espresso compiacimento per gli
interventi che creano opportunità
professionali e generano risorse in
un periodo di crisi economica.
"Il binomio "lavoro-impresa" dobbiamo declinarlo con grande forza
- ha dichiarato Stirati - L'Amministrazione sarà sempre disponibile a
facilitare e agevolare operazioni che
possano creare ricchezza per tutta la
comunità, sempre nei limiti del Piano regolatore generale".
Il primo cittadino, che ha mantenuto le deleghe relative a urbanistica,
centro storico, rigenerazione urbana e paesaggio, ha tenuto a ribadire in questa occasione quali saranno le azioni su cui ruoteranno gli
interventi futuri: "Non ci attendono
fasi espansive ma di riqualificazione. - ha dichiarato - Non dobbiamo
impoverire il cuore della città ma migliorarlo cercando, al tempo stesso,
di valorizzare le aree limitrofe attraverso un lavoro di qualità anche da
un punto di vista architettonico".
Partner dell'iniziativa "Leonardo da
Vinci" del gruppo Gold sono Monacelli costruzioni, Rigel impianti, Ingenia, Energy project, Eureka, Progtec,
l'architetto Giuseppe Lepri e lo studio Menichetti e Caldarelli.
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La
"posa della prima pietra"
sancisce il via definitivo
all'intervento di costruzione del centro "Leonardo da Vinci",
situato nell'omonima via di Gubbio.
E’ un gesto simbolico che però apre i
lavori di realizzazione di una struttura
in grado di riqualificare un'area strategica tra le più importanti per la città.
Il complesso, infatti, è basato su
una concezione innovativa e sarà
costituito da tre grandi blocchi
principali, collegati da una moderna galleria che mette in comunicazione le diverse realtà direzionali,
commerciali e residenziali.
La realizzazione sarà effettuata con
materiali frutto di una ricerca avanzata, grazie all'impiego di elementi
ecocompatibili e capaci di integrare al meglio il complesso di servizi
nel tessuto urbano.
[email protected]
ATTUALITA'
Redazione
Ti porto Gubbio in Borsa
Alessandro Ronchi pronto a portare in Borsa la prima società quotata eugubina.
M
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entre non lontano da qui c’è
chi dalla Borsa si prepara a
uscire e chi non è più titolare
della sua impresa o chi ha ceduto al
migliore offerente, c’è chi dalle nostre parti, seppur di dimensioni molto minori, sfida i mercati ed è pronto
per la prima volta a portare in Borsa
un’impresa eugubina.
Si tratta di Alessandro Ronchi, laureato in Scienze Economiche e Bancarie
presso l’Università di Siena.
Dal 2001 al 2004 è stato controller
della rete distributiva presso Carlsberg
Italia e dal 2004 al 2006 è stato controller industriale presso Colacem SpA.
Nel 2006, con estremo coraggio lasciando alle spalle una posizione solida, è fondatore e CEO di AriaDSL,
guida la fase di start up dell`azienda
fino il 2010, raccogliendo 63 milioni
di Euro da investitori e venture capital
per la costruzione di una rete 4G che
copra il digital divide in Italia.
Oggi Alessandro, insieme ai soci Alessandro Frizzoni e Flavio Ubaldi, dopo
essere confluito in “GO internet” della
famiglia di Franco Colaiacovo, guidata
dal presidente Giuseppe Colaiacovo,
è pronto al grande passo che dovrebbe avvenire proprio in questi giorni
(con i mercati non si scherza e il condizionale è sempre d’obbligo).
www.gubbiooggi.it
E’ partito da Milano il roadshow di
presentazione di GO, l’Internet Service Provider controllato per il 75% da
Gold Holding e per il restante 25%
indirettamente dal top management.
Dal 2011 GO opera principalmente
nel mercato delle telecomunicazioni mobile ed internet in banda larga
attraverso l’utilizzo della tecnologia
Broadband Wireless Access (BWA)
ed offre a famiglie e imprese servizi di connessione internet e voce
utilizzando tecnologie wireless di
quarta generazione (4G) mediante i
protocolli Wimax e LTE.
Il mercato di riferimento a oggi è
rappresentato da Marche ed Emilia
Romagna. Dopo la tappa milanese, il
roadshow è proseguito in Gran Bretagna, Svizzera, Spagna.
Il debutto sull’AIM Italia di Borsa Italiana è previsto con una forbice di
prezzo compreso tra 2,75€ e 4,00€
per azione, per un lotto minimo di
500 azioni.
Nell’iter di quotazione, Go internet
S.p.A. è affiancata da Banca Popolare
di Vicenza come Global Coordinator e
Nomad e da Methorios Capital in qualità di Advisor Finanziario.
Protiviti agisce come Business Advisor
mentre K&L Gates è il consulente legale dell’operazione.
Revisore dei conti è Reconta Ernst &
Young, iCorporate per le Public Relations e CDR per le Investor Relations.
“In un gruppo industriale come il nostro
- sottolinea il presidente Giuseppe
Colaiacovo - potrebbe incuriosire l’investimento nelle settore internet. Credo
particolarmente in progetti sfidanti e il
successo avuto da ‘Go internet’ dimostra che l’intuizione era giusta”.
“Operiamo prevalentemente su tre
segmenti di mercato. - spiega Ronchi In primis, il cosiddetto settore ‘mobile
only’, un fenomeno in grande crescita,
per cui le famiglie abbandonano la linea fissa e la usano solo per l’adsl. Poi
portiamo soluzioni ad hoc a chi vive
in zone ‘digital divide’, nelle aree rurali o collinari, non raggiunte dall’adsl.
Infine, abbiamo un prodotto specifico
per le zone industriali: ci siamo accorti che molte aziende non sono servite
ATTUALITA'
Alessandro Ronchi 
Il mercato è in forte crescita grazie anche al calo di chi ricorre alla rete fissa.
Rispetto al 2012, il numero di linee
fisse telefoniche (twisted pair cabling)
è diminuito. La quantità è diminuita di
730.000 linee (-1.2 milioni negli ultimi due anni): si è osservato un trend al
ribasso (l’ammontare delle linee è sceso a 450.000 dal 2011 al 2012).
Nel 2013 il traffico mobile internet è
aumentato del 32.7%, il quale risulta
in linea con la crescita corrispondente
dell’anno precedente (+34.3%).
Si pensa che nei prossimi anni ci sarà
un aumento delle stazioni mobili rispetto alle linee telefoniche fisse.
L’offerta che Ronchi & Co. hanno
messo in piedi è davvero esclusiva e
senza eguali. Ready to GO: il dispositivo desktop 4G è auto-installante ed è in pronta consegna presso i
punti vendita al dettaglio.
L’attivazione e la messa online sono
una questione di minuti. Il GOBOX può
essere facilmente installato dal cliente autonomamente senza l’aiuto di un
tecnico. Prova & Compra: il cliente può
ritirare il GOBOX CPE da un negozio affiliato e provarlo per 5 giorni.
Ovunque senza alcuna restrizione di
dati: il servizio 4G è mobile, il device 4G può essere utilizzato ovunque
all’interno dell’area di copertura.
Il servizio è illimitato, non viene posto
alcuni limite sui Gigabyte che possono essere trasferiti.
Nessuna tassa di rete fissa Telecom
Italia: non richiede una linea fissa
per la casa da Telecom Italia. Best in
class Customer Care: i clienti hanno
il supporto personalizzato da parte
di chi risponde al telefono.
La strategia della società è chiara e
concreta: rafforzare la leadership nelle Marche e Emilia Romagna, attraverso l’installazione di nuovi apparati ed
espandere il servizio a più comuni; aumentare la capacità della rete 4G e la
velocità a 100 Mbits; acquisire nuove
licenze in Italia e all’estero.
Impostare partnership strategiche e
joint venture con operatori internazionali in nuovi mercati potenziali; dati e
traffico voce su reti H3G e TIM.
Inoltre, sulla base degli previsti sviluppi tecnologici, fornitura di connessione
internet su smartphone e tablet, i quali
dovrebbero presto avere un’interfaccia radio 3.5GHz già “a bordo”. 13
Luglio-Agosto 2014
bene dall’adsl, e noi forniamo loro un
servizio ad hoc, molto potente”.
“Gli utenti che vogliono sottoscrivere
il servizio - continua Alessandro - non
hanno tempi di attesa: vanno in uno dei
300 negozi in cui siamo presenti, acquistano e installano il ‘Go box’ e accendono internet immediatamente. Inoltre
è uno strumento mobile, può essere installato ovunque ci sia copertura: quindi uno se lo può portare dietro, nelle seconde case, o anche in ufficio…”.
“L’attuale congiuntura tecnologica candida questa società a essere la rivelazione del settore in Italia - conclude Colaiacovo - Per la crescita non escludiamo
nessuna soluzione: anche la Borsa è
alla portata. In un mercato del credito
in difficoltà nell’accompagnare le società allo sviluppo, il ricorso al mercato dei
capitali può essere un percorso vincente, anche nel brevissimo periodo”.
A fine maggio 2014 GO ha registrato 18.814 clienti attivi ed è leader di
mercato nelle due regioni.
Le Base Station attualmente installate (cioè gli apparati che consentono il
collegato alla banda larga) sono 393,
dislocate in 177 siti, le quali garantiscono la copertura di rete per circa 350
mila persone nelle Marche e per circa
150 mila persone in Emilia Romagna.
Le Base Station coprono circa l’8,5%
della popolazione e il 5% del territorio complessivo delle due regioni.
La Società si avvale di una rete distributiva composta da circa 300
punti vendita affiliati.
[email protected]
ATTUALITA'
Redazione
Addio al gioiello degli Appennini
L'impatto sociale e psicologico della cessione di
Indesit è già rilevante anche sul nostro territorio.
U
na cessione agli americani
di Whirlpool. Non lo stiamo scrivendo oggi nell’estate 2014, ma lo avevamo scritto nell’estate 2013.
Gubbio Oggi aveva dedicato la
copertina all’epilogo della storia
di Indesit già un anno fa.
La grande industria fabrianese
che impiega centinaia di persone
dalla fascia appenninica, Gubbio
inclusa, è oggi finita nelle mani
degli americani e i prossimi anni
si profilano carichi di tavoli sindacali, battaglie, confronti, scontri, sofferenze e speranze.
Il percorso di una società che
è stata testimonial delle multinazionali tascabili italiane si è
infranta contro gli errori di un
Luglio-Agosto 2014
14
www.gubbiooggi.it
decennio in cui non è riuscita a
sfondare in nuovi mercati, non è
riuscita a sfondare nella ricerca,
non è riuscita a stabilire grandi
alleanze. Così, non appena la crisi ha cominciato a mordere si è
ritrovata in un vicolo cieco.
A rimetterci sono ovviamente i
lavoratori che, già preoccupati
per le vicende degli ultimi anni,
piombano adesso nell’incertezza più completa in attesa di capire quali saranno le reali intenzioni degli americani.
Non bisogna farsi prendere dalla
disperazione, ma ragionare, capire i propri punti di forza e sedersi
al tavolo con cognizione di causa.
Il fuggi fuggi o il panico non sono
la reazione più corretta, razionale, ragionevole.
E’ il destino di
una grande realtà
familiare italiana
che nel momento
di passaggio alla
nuova generazione non ha saputo
cogliere le occasioni e le opportunità presenti,
inanellando erro-
ri che, nella loro sommatoria, si
sono rivelati fatali.
La grande visione imprenditoriale di Vittorio Merloni con la sua
inarrestabile crescita mai fermatasi, e mai stata in discussione,
si è fermata solo di fronte ai suoi
problemi di salute.
Questo imprevisto non ha trovato preparati i familiari e il management che, caricati anche della
crisi internazionale particolarmente severa con il settore della
meccanica e dell’elettrodomestico, hanno condotto l’azienda
verso un percorso di sopravvi-
ATTUALITA'
venza coronato con la cessione.
E’ il grande problema delle famiglie imprenditoriali italiane che
troppo spesso rinunciano alla visione di lungo periodo concentrandosi sul breve periodo, sui
piccoli conflitti interni, sulle dinamiche locali in cui sono coinvolte.
Si tratta di una grande lezione e
di un esempio da tenere presen-
te al fine di preservare sempre
e comunque i patrimoni socioeconomici che le imprese del
territorio portano con sé.
Le imprese sono un bene comune
e non sono mai un nemico. In questa ottica è importante guardare
chi dà forza all’economia, fino anche a dare un contributo di suggerimenti, di stimolo e di aiuto.
Chi ben amministra non teme il
contributo costruttivo affinché quanto di buono c’è in
una comunità venga preservato e
mai svenduto, valorizzato e mai abbandonato.
IL RISIKO DEL LAVORO
riportando una linea di produzione turca
e ha dirottato i piani cottura originariamente destinati in Polonia. E poi due hub,
quello europeo di Whirlpool che ha scommesso su Comerio (Varese) decidendo la
progressiva chiusura di Trento.
E ovviamente il polo di Fabriano, quartier generale della multinazionale, legato a doppio fila agli impianti di Albacina e Melano. Infine due siti un po’ più
decentrati ma strategici per entrambe:
Comunanza, (Ascoli Piceno), 600 operai,
dove Indesit ha implementato le lavatrici a carica frontale. Siena, impianto in
cui Whirlpool ha destinato la fattura dei
congelatori «a pozzetto».
Numeri sul tavolo del ministero dello Sviluppo Economico che sta seguendo con
la dovuta cautela il possibile riassetto nel
settore degli elettrodomestici afflitto da
una cronica sovracapacità produttiva e
gestito dal frequente ricorso agli ammortizzatori sociali.
A ben vedere l’acquisizione di Indesit è
soltanto l’ultima di un’azienda che è diventata la lepre mondiale grazie all’incorporazione nel 2006 di Maytag.
Un primato perso solo negli ultimi due
anni per la crescita della cinese Haier che
nell’era della Grande Crisi ha raddoppiato
la quota di mercato e ora veleggia attorno
al 12%. Proprio due punti sopra Whirlpool che – in teoria – con la quota di Indesit
(2,8%) si riappropria della leadership.
Dice Michele Costabile, ordinario di marketing all’Università Luiss, che l’ alleanza
si inserisce all’interno di un naturale processo di consolidamento basato sullo sviluppo delle cosiddette «piattaforme», in
altri termini gli «scheletri» sui quali vengono disposte lavatrici, lavastoviglie, piani
cottura prima di produrle. Schema in atto
anche nell’automotive.
Consolidamento che si giustifica anche
sul lato dei «costi».
L’interrogativo maggiore è che entrambe
aggrediscono la «pancia del mercato», il
60% dei potenziali clienti.
Pur con i dovuti distinguo: Whirlpool ha
un portafoglio più eterogeneo di prodotti. Indesit ha marchi segmentati allo stesso
modo il tutto il mercato, tra cui Hotpoint
Ariston (di gamma intermedia) e il brand
di nicchia Scholtès.
15
L’integrazione sarebbe invece possibile
sui mercati, con Whirlpool leader in Stati
Uniti e Sud America e Indesit fortissima in
Russia ed est europeo.
Sarà la classe media brasiliana (in crescita) a
salvare i posti di lavoro italiani?
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Il “risiko” dei posti di lavoro per Indesit e
per tutta la zona industriale collegata a Fabriano è di non poco conto. Fabriano è più
al centro del mondo dell’elettrodomestico.
Ci sono Paesi europei che ormai hanno
preso il suo posto e la cessione agli americani non fa altro che indebolire, inevitabilmente e inesorabilmente, il bacino
umbro-marchigiano.
Fabio Savelli fa una lucida analisi della situazione cercando di non drammatizzare da un lato, ma di guardare con
estrema attenzione a cosa potrebbe accadere nei prossimi mesi e anni.
Ottomila addetti italiani, di cui circa
3mila colletti bianchi impiegati in ambito commerciale, nelle risorse umane,
nell’amministrazione e controllo, nella
finanza e la logistica.
Due centri di ricerca - su cui aleggia la
prospettiva di una razionalizzazione
- uno a Cassinetta di Biandronno (nel
Varesotto), l’altro a Fabriano (Ancona)
dove il prodotto viene disegnato complessivamente da circa mille ingegneri
e designer.
Due stabilimenti contigui in Campania,
uno a Napoli dove la multinazionale americana Whirlpool produce lavatrici da incasso, l’altro a Caserta, in cui Indesit sta
[email protected]
ASSOCIAZIONI - Banda Comunale di Gubbio
a cura di Francesco Riccardini
Giovane banda
S
e ce ne fossimo ricordati,
il 18 maggio di quest'anno
avremmo festeggiato il secondo compleanno della BANDA
COMNALE DI GUBBIO. Se non ce
ne siamo ricordati, vuol dire che
il presente appartiene ormai ad
una recuperata normalità e il
percorso, seppur in salita, e lo
sarà sempre, non presenta più
le asperità e le curve a gomito di due anni fa. Se un pittore
fosse incaricato di rappresentare il momento della ricostituzione della BANDA COMUNALE
DI GUBBIO non lo illustrerebbe
molto diversamente da un barcone nel Canale di Sicilia, in
balia delle onde, stracolmo di
disgraziati dal futuro incertissimo, governato da pochi e stravolti traghettatori. Sulla barca
uomini, donne e bambini. Molti
bambini. L'omonimia col nostro
Direttore è solo casuale.
Uomini e donne titubanti ma
consapevoli delle scelte e dei
rischi, i bambini un po' spaventati e incoscienti, tuttavia
emozionati dall'avventura che
Luglio-Agosto 2014
16
SCADENZE DI AGOSTO
16 AGOSTO
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IVA MENSILE
IVA TRIMESTRALE
INPS ARTIGIANI COMMERCIANTI
INPS DIPENDENTI
IRPEF DIPENDENTI
IRPEF LAVORO AUTONOMO
3 RATA INAIL
LA DATA DI SCADENZA PUO’ ESSERE SOGGETTA A VARIAZIONI
ASSOCIAZIONI - Banda Comunale di Gubbio
ne, di costituire la nuova linfa di
questo antichissimo organismo,
facendo gruppo e mostrando a
tutti il loro entusiasmo, la loro
preparazione, la loro simpatia, il
senso di appartenenza.
Un grazie di cuore per l'allegria
e la spensieratezza che hanno
portato, un grazie di cuore per il
senso civico e la professionalità
con la quale hanno arricchito il
nostro sodalizio.
Ecco, per GUBBIO OGGI, una carrellata di foto.
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Luglio-Agosto 2014
si presenta loro davanti. I loro
genitori perplessi e preoccupati
fino agli ultimi istanti.
Proprio sui giovani la BANDA
COMUNALE DI GUBBIO ha voluto investire il proprio futuro.
Critiche aspre e prevenute avevano diagnosticato il formarsi di
un organismo debole e mediocre, proprio perché composto
da un alto numero di ragazzi. Gli
stessi ragazzi hanno sfatato critiche e timori, dimostrando di
essere all'altezza della situazio-
[email protected]
COSTUME
di Simone Zaccagni
Morsi & Rimorsi
G
Luglio-Agosto 2014
come i bambini che il giorno dopo i ceri
Piccoli mostrano il livido sulla spalla...
E pensare che Suarez, al suo terzo episodio di cannibalismo, era andato pure
in analisi per reprimere tali comportamenti: spero che lo psicologo sia almeno onesto da restituirgli i soldi…
L’Italia, in quell’infausta partita contro
l’Uruguay, in cui le bastava il pareggio,
ha giocato solo negli ultimi 9 minuti (una volta subìto lo svantaggio): se
avesse giocato così dall’inizio una rete
gliel’avremmo fatta.
Ma l’Italiano è questo: pigro, fa le cose
solo se non c’è alternativa, quando ha
l’acqua alla gola, o peggio si accontenta
e non immagina nemmeno che allargando l’orizzonte si trovino cose migliori.
È lo stesso motivo per cui a scuola si
accontenta del 6, che sposa quella con
cui è stato fidanzato 15 anni anche se
non la sopporta più, che va in vacanza
da 30 anni nella stessa spiaggia, spendendo 1500 euro per una pensione
due stelle quando con gli stessi soldi
potrebbe andare in un resort a 5 stelle di qualsiasi mare del mondo, sicuramente più pulito
È stato un mondiale mediocre dove ha
vinto la squadra meno peggio, o se volete la meglio organizzata, senza campioni
ma con il teamgeist, lo spirito di squadra.
Lo ricorderemo per la sonora sconfitta
del Brasile proprio ad opera della Germania a Belo Horizonte. Ti veniva voglia, mentre vedevi i Tedeschi (per l’occasione in pigiama a righe orizzontali)
entrare in area tranquilli come si entra
dal pizzicagnolo, di dire di fermarsi e
rifare le squadre; speravi che il Cristo
Redentore si fosse messo in porta al
posto di Júlio César, con le sue enormi
braccia di pietra; ad un certo punto rivalutavi anche lo 0-5 che il Perugia ha
inflitto al Gubbiaccio, quest’anno.
Quell’incredibile 1 a 7 mi ha fatto tornare in mente reminiscenze liceali: la
battaglia decisiva contro Pirro fu a Ma-
leventum. In seguito alla vittoria romana la città venne ribattezzata Beneventum (da cui l'odierna Benevento), nome
più adeguato alla felice circostanza.
Chissà se la ribattezzeranno Malo Horizonte? Ma per quanto concerne i personaggi, il mondiale ne è stato privo:
gli allenatori tutti impostati, con la
giacca anche a 35 gradi, esasperanti e
noiosi come le loro squadre.
Löw, l'allenatore della Germania, quando parlava sembrava il pupazzo di un
ventriloquo, dal modo in cui muove la
bocca, tanto che ti spinge a vedere se
dalla schiena c'è qualcuno che lo manovri. Non è stato nemmeno spontaneo quando gioiva a coppa conquistata. Oppure, volete mettere il freddo e
ritmico applauso della Merkel dopo il
gol di Götze, in confronto alle braccia
spalancate di Pertini, come avesse voluto abbracciare tutti gli Italiani, nella
 Pertini al Bernabeu
www.gubbiooggi.it
 Chiellini mostra i segni del morso (Ansa)
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eneralmente infilo sempre il
calcio nei miei contributi, almeno una frase, un personaggio,
una citazione, ce la metto, anche quando parlo di tutt’altro argomento.
Questo perché, come dice De Gregori
(che stavolta sostituisce la citazione di
Guccini), il calcio è metafora della vita
e con esso si può spiegare qualsiasi
episodio, sentimento, valore della nostra esistenza.
La vita come una carriera calcistica, un
provino come esame di maturità ed un rigore come specchio dei propri valori. Nel
calcio, nelle sue regole e nei suoi rappresentanti ci sono le metafore più adatte
per raccontare le nostre esistenze.
La divisione dei ruoli, lo scopo (fare
gol, vincere), la tattica, la gestione
del gruppo, la metabolizzazione delle sconfitte: sembra davvero che ogni
aspetto di questo sport si presti facilmente a essere simbolo della vita di
tutti i giorni. Per questo, forse, il gergo
calcistico è oggi uno dei bacini a cui si
attinge maggiormente per spiegare gli
avvenimenti in modo chiaro e conciso.
“Fare gioco di squadra”, “salvarsi in
corner”, “fare un clamoroso autogol” o
accettare “la dura legge del gol” sono
ormai espressioni figurate che non
hanno bisogno di spiegazioni: vengono dal mondo dello sport ma sono
entrate a pieno titolo nella lingua comune. Beh, insomma, visto che sono
appena finiti i mondiali, e visto che i
prossimi saranno fra quattro anni, questa volta parlo proprio di calcio!
Perlomeno inizio con esso, poi magari ci infilo qualcos’altro, in un’anomala inversione di ruoli (vedete? Anche
questa è metafora calcistica…).
Poi, prometto di non farlo più, almeno
fino al 2018…
Questo torneo non passerà alla storia, se non per l’immagine di Chiellini,
che si abbassa la maglietta e fa vedere
all'arbitro il segno del morso di Suarez,
Un diario semiserio del
Mondiale appena vissuto: le
immagini che ricorderemo,
i personaggi che lo hanno
caratterizzato.
COSTUME
Divisi dalla nascita... 
non sono tifosi, ma appassionati o turisti che come ciliegina ci hanno messo la partita. Ho visto partite dal vivo
sia di Champion's che di serie A e l'atmosfera è totalmente diversa.
La Nazionale è una festa, la squadra di
club è fede e sofferenza. Infine basta
con la demagogia, con i calciatori che
prendono troppi soldi, che sono dei vagabondi. Innanzitutto ormai gli Italiani
non è che prendano più così tanti soldi,
non c’è più Moratti, quello che ha pagato un milione di euro per partita giocata a Recoba, Berlusconi i soldi li deve
dare a Veronica, Tanzi e Cragnotti sono
in galera. Tanto per fare un paragone, la
somma degli stipendi di Cavani e Suarez supera di gran lunga tutti quelli dei
titolari dell’Italia messi insieme.
Va beh, obietterete voi, ma il Costa
Rica no. È vero, ma per fortuna a calcio
vince chi gioca meglio, non chi guadagna più soldi, altrimenti il mondiale
lo vincerebbe sempre il Brunei o l’Arabia Saudita. E se pensate che i calciatori guadagnino comunque troppo,
sappiate che le scuole calcio accettano volentieri iscrizioni. E un po’ come
quando mi accusano, da insegnante, di
usufruire di troppi giorni di ferie: l’università era libera e aperta a tutti…
Di positivo allora che c’è stato? Sicuramente i passi avanti che ha fatto l’umanità: il 28 giugno 1914 a Sarajevo
l'assassinio dell'arciduca Francesco
Ferdinando d'Asburgo-Este scatenò la
I Guerra Mondiale, esattamente 100
anni dopo iniziavano gli ottavi di finale del Mondiale.
Beh, diciamo che ci è andata meglio
questo secolo…
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Luglio-Agosto 2014
notte del Bernabeu? Oppure l’anarchica e confusionaria esultanza degli
Azzurri a Berlino, con tanto di taglio di
capelli e trofeo conteso, o meglio rubato al compagno che l’alzava, con quella
dei Tedeschi che a Rio hanno sollevato
la coppa in rigoroso ordine alfabetico?
Non ci sono stati i Maturana, i Bora
Milutinović, o il leggendario Tubilando del Camerun 1978, che batteva le
punizioni che spettavano agli avversari
uscendo dalla barriera o lo sceicco che,
scendendo dalla tribuna, entrò in campo con le babbucce e minacciò di ritirare la squadra del Kuwait, perché secondo lui era stata penalizzata dall'arbitro.
Lo ricorderemo per il belga Fellaini, che con quei capelli assomiglia a
Nando Paone, quello che faceva i film
con Troisi. O per il brasiliano Marcelo,
uguale a Ficarra.
Lo ricorderemo per Argentina – Svizzera, immaginando papa Bergoglio che a
fine partita consola (o sfotte…) le sue
guardie svizzere, o sempre in tema di
papi, il derby pontificio della finale,
vinta in questo caso dall’Emerito Benedetto XVI.
Lo ricorderemo forse anche per Ghana
– Germania, dove i due fratelli Boateng
si sono sfidati da avversari: dicono che
vedere giocare due fratelli contro ad
un mondiale sia una delle favole del
calcio moderno. Io invece penso che
sia una delle storture di questo sport,
che vede le nazionali ormai sullo stesso piano delle squadre di club, con
tanto di campagna acquisti tramite le
naturalizzazioni.
Lo ricorderemo come il mondiale delle difese e dei portieri: un torneo noioso, dove le partite sono state molto
equilibrate per la incredibile paura di
giocare (un dato: fra ottavi e quarti 12
partite, più della metà sono andate ai
supplementari e solo 2 partite, Francia-Nigeria e Uruguay-Colombia, hanno avuto più di un gol di scarto).
Lo si è fatto soltanto nei minuti finali
dei regolamentari e dei supplementari, per il resto tattica e catenaccio (e l'Italia che ne era maestra quest'anno ha
voluto fare il calcio totale...).
Ecco che allora nel Brasile gli attaccanti curavano la fase difensiva (ma quando mai...) e i giocatori decisivi sono i
centrali difensivi, Hummels per la Germania, e una sfilza di portieri che sono
i veri protagonisti di questo mondiale.
Lo ricorderemo per quegli odiosi tifosi che appena inquadrati ridevano e si
mettevano a ballare anche se la loro
squadra stava perdendo. E poi non capisco come facessero ad accorgersi subito di essere ripresi, significa che stavano più attenti al maxischermo che a
ciò che avveniva in campo.
A dire il vero non sopporto nemmeno quei tifosi che vanno mascherati,
con i costumi manco fosse carnevale.
E ridono e scherzano anche quando le
squadre sono ai rigori. Io quando guardo le partite a casa, ma soprattutto
allo stadio, sono tesissimo.
Per quelli è tutto una festa...
La festa si fa alla fine. Se si vince.
Questo è lo sport. Se vi piace fare la
Ola, scherzare e ridere, andate al circo.
Questo perché la maggior parte delle
persone che va a vedere un mondiale
 Papi contro...
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COSTUME - Il Cantastorie
a cura di Nazareno Darena
La rinuncia di Benedetto
Il cantastorie racconta nel suo stile uno dei fatti più clamorosi
del secolo: l'abdicazione del Papa.
I
mmaginiamo adesso, per un momento, di tornare indietro nel
tempo: quando i nostri nonni erano ragazzetti e di trovarci in piazza
del Mercato per la fiera di Maggio o
per quella di San Giovanni.
Sullo sfondo lo stupendo logo di
Gubbio: il Palazzo dei Consoli e la
Loggia dei Tiratoi. La piazza, contornata di gelsi (nutrimento per
il baco da seta), brulica di gente:
donne vestite di scuro, con gonne lunghe, dedite a vendere pentole e tegami di coccio di varie
misure, altri venditori di mercanzia varia. Poi uomini (quasi tutti
col cappello) che parlano fra loro
di vari argomenti: del podere, del
raccolto futuro, di attrezzi agricoli,
di armenti e naturalmente anche
di donne (non mi dilungo in questo colpo d'occhio, ma vengono in
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www.gubbiooggi.it
mente quelle stupende fotografie,
da antiche lastre in bianco e nero,
che mi sono rimaste impresse).
Non distante dal monumento del
Fante c'è il Cantastorie, che racconta, cantando, fatti realmente accaduti e indica i vari momenti della
storia con una bacchetta su cartelli appesi. E' contornato da un folto
capannello di gente silenziosa ed
intenta ad ascoltare. Strimpella una
chitarra per ritmare il tempo ed ogni
tanto fa un simpatico ritornello.
Ha, da presso, un pappagallo sul
trespolo che, a richiesta, pesca un
foglietto da una scatoletta: è l'oroscopo che le giovani speranzose
apprezzano molto (lo chiamavano
"la Pianeta”).
Pertanto, come detto sopra, immaginiamo che oggi (maggio 2013)
non esistessero radio, televisioni,
giornali, riviste, telefonini e tutto
ciò chiamato "media”: che cosa
avrebbe raccontato il Cantastorie?
Non ho alcun dubbio!
Un fatto eclatante: la rinuncia di
Papa Benedetto XVI.
Ecco come l'avrebbe cantata!
COSTUME - Il Cantastorie
Benedetto: "Il fatto eclatante"
Rit.
Lo I.O.R. I misteri, la bella Emanuela, le
svizzere guardie ch'ordivano mute:
nelle Mura Leonine eran già note, discordie e amarezze in lunga sequela...
E poi Gabriele, sembrava un brav'uomo,
segreti di stato, rubava al Sovrano,
vien poi condannato dal giudice umano,
ma Sua Santità gli concede il perdono.
Rit.
Un sol precedente nel tempo passato, avvenne intorno la fin del duecento,
Celestin del Morrone, assai scontento, che il
sommo Alighieri ha ben ricordato…
E dopo il Polacco che tutto s'è dato, c'è un
Papa tedesco un po' basso e canuto,
da tanti prelati amato e temuto, studioso
erudito dal riso forzato.
Rit.
Gravose missioni lo hanno avvilito, eventi
diversi, acciacchi e dolori,
ignobili scandali e immani pensieri, ma
Fede e Mozart lo hanno aiutato...
Per noi di Gubbio è stato importante e
sono contento: pertanto vi dico:
che l'Albero nostro accese col dito. E ammiro il coraggio del fatto eclatante.
Ritornello finale
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Ritornello
Un fatto eclatante è stato annunciato, entrati da poco nel terzo millennio,
al soglio di Pietro da solo un settennio, il
Papa alemanno ha già rinunciato…
Stupore nel mondo ha Lui provocato,
oriente e occidente ha tutti allibiti,
i libri di storia saranno riempiti, per l'alto
mandato, abbandonato.
[email protected]
AVIS GUBBIO
In occasione dei festeggiamenti per i 60 anni dalla fondazione
dell’Avis Gubbio (2 Maggio 1954), il Consiglio Direttivo dell’associazione ha deciso di indire un bando di concorso per la creazione di un logo che celebri questa importante ricorrenza.
La partecipazione al concorso è stata massiccia ed ha visto
l’adesione di tante persone (studenti, professionisti, avisini e
semplici amatori).
È stata, poi, nominata una commissione composta da Loris
Ghigi (presidente) Giovanni Rossi (consigliere Avis) e Giuliano
Picchi (grafico) che ha vagliato gli elaborati pervenuti ed, infine, ha scelto il logo vincitorem, creato da Benedetta Riccardini.
Questo simbolo verrà usato, limitatamente a quest’anno,
sulla carta intestata dell’Avis Gubbio e in tutte le manifestazioni che andremo a sostenere, inoltre verrà stampato su
gadget che distribuiremo durante la 60^ Festa del Donatore
in programma per Ottobre.
Gabriele Damiani
Presidente pro tempore Avis Gubbio
Da 60 anni l’Avis Gubbio opera sul territorio eugubino garantendo il funzionamento del servizio sanitario e delle terapie trasfusionali grazie al gesto
anonimo, gratuito e volontario di centinaia di Donatori che quotidianamente si recano all’ospedale per
effettuare questo nobile gesto.
Sono più di mille gli iscritti all’associazione e, con
questa pagina messa a disposizione da Gubbio
Oggi, vogliamo sinceramente ringraziare tutti i Donatori di sangue della città di Gubbio!
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GRAZIE
Facciamo anche un appello ai lettori affinché si
iscrivano all’Avis. L’estate, infatti, è sempre stato un
periodo difficile, per quanto riguarda le donazioni
di sangue, per cui è importante ampliare la base as-
www.gubbiooggi.it
sociativa così da assicurare scorte di sangue adeguate alle esigenze trasfusionali.
Per informazioni consultate il sito www.avisgubbio.it
oppure inviate una mail all’indirizzo [email protected]
SPORT - Varie
Redazione
Gubbio, città dello Sport
Arriva a Gubbio il "Mese dello Sport" dal 29 Agosto al 4 Ottobre.
Si parte con la Notte Bianca, poi molteplici iniziative curate dalla Leukos.
segno di equitazione e tennis, mentre l 28
la novità sar il primo torneo di Bubble Football. Sabato 4 e domenica 5 ottobre infine la grande pallavolo torna con Spirito di
Squadra: quatto i team presenti, tra cui Città
di Castello (che parteciperà anche alla Notte Bianca), Modena, in ritiro a Gubbio nei
giorni precedenti, Verona e un team dell'Est.
La vocazione di Gubbio come città dello Sport è stata messa in evidenza negli
interventi del sindaco Stirati e dell'assessore Pierotti alla presentazione del
Mese dello Sport.
"La nostra è un'adesione convinta - ha affermato il sindaco di Gubbio Filippo Mario
Stirati - ad una iniziativa che arrichisce le
attività estive a livello cittadino. Tutti gli appuntamenti sportivi del “Mese dello Sport”
tenderanno a valorizzare la nostra città,
con il coinvolgimento di fatto di tutte le re-
Fontanelle Branca
Il
Fontanelle Branca dei Presidenti Giorgio Saldi e Fausto Fioroni sta scaldando i motori per affrontare la stagione
sportiva alle porte. Tanti i buoni propositi sia
presso il "Marco Minelli" di Fontanelle che il
"Santa Barbara" di Branca, sempre all'insegna della sana competizione, dell'amicizia e
del socializzare. Questa realtà, che fra pochi
mesi soffiera' sulla 41sima candelina e che
da 12 anni e' saldamente unita al Branca, ha
recentemente rinnovato e ufficializzato lo
staff tecnico che guiderà le 8 squadre bianco azzurre nei rispettivi campionati.
La Prima Categoria, reduce da un'annata
molto positiva che ha visto la disputa dei
play off, è stata affidata ad una grande conoscenza del calcio eugubino: Bartolomeo
"Meo" Di Renzo. Vecchia gloria rossoblu
come infaticabile centrocampista, mister Di
Renzo ha sposato appieno la causa bianco
azzurra. Con lui lavoreranno il preparatore
dei portieri Fabrizio Bisciaio ed il massaggiatore Claudio Bellucci, entrambi confermati
nei rispettivi ruoli.
Venendo alla stagione, con la collaborazio-
ne degli infaticabili Francesco Bazzucchi,
Riccardo Tittarelli e Fabio Marchi, "Meo" ha
allestito una rosa competitiva: confermati gli
estremi difensori Lapazio e Marchi, in difesa
confermati Balinelli, Belardi, Francioni, Lauri,
Paradisi e Urbani A., ai quali si aggiunge il neoacquisto Mattia Urbani e dalla Juniores arrivano Melensi e Minelli; il centrcampo vede le
conferme di Radicchi e Tognoloni, rinforzato
dagli acquisti di Benedetti, Cerbella, Fugnanesi, Gaggiotti e Panetta, e da Cacciamani prodotto del settore giovanile. In attacco confermatissimo il trio Ghirelli, Lisarelli e Passeri, ai
quali vengono aggiunti Genghini e Tognoloni
provenienti dalla Juniores.
Il settore giovanile, guidato dal responsabile Claudio Ghirelli, si presenta con il solito
plotone di tanti bambini e ragazzi pronti a
divertirsi e maturare con i colori bianco azzurri. Dopo attente valutazioni, quest'anno è
stato deciso di dividere il settore giovanile in
attività agonistica e attività di base.
L'attività aginistica sarà coordinata da Raffaele Rossi, e comprenderà juniores, allievi
e giovanissimi. La Juniores, che nella scorsa
altà sportive del nostro territorio. In vista
del prossimo anno, è in agenda una calendarizzazione degli eventi al fine di eseguire
una programmazione completa degli stessi
per tutto l'arco del 2015. Personalmente conclude Stirati - credo che il turismo sportivo sia un settore focale e su cui attingere
con continuità, e per questo motivo contiamo di accrescere ulteriormente sotto questo punto di vista, al fine di rendere sempre
più fruibile tale risorsa”.
Aggiunge Francesco Pierotti “Voglio evidenziare l'entusiasmo e le capacità dell'associazione Leukos, divenuta negli anni un
vero e proprio fiore all'occhiello della città,
soprattutto per la capacità di commistionare tante associazioni per poi inscenare eventi così importanti che, oltre al lato sportivo e
a quello ludico, hanno in primis delle notevoli finalità sociali”.
Tutto è pronto, si riparte
col solito entusiasmo.
stagione ha conquistato per la prima volta
nella storia della societa' l'accesso al campionato regionale A1, viene affidata ai tecnici Alessio Pierini e Salvatore Gnagni. Gli
Allievi Regionali allenati da Alvaro Passeri;
gli Allievi Provinciali allenati da Francesco
Cicognola. Un altro ex rossoblu, Sauro Pugnitopo, guiderà i Giovanissimi Regionali.
L'attività di base sarà coordinata da Alessio
Pierini, e comprende: gli Esordienti a 11 allenati da Alessio Casagrande; gli Esordienti
a 9 allenati da Roberto Piccotti ed Alessio
Fata; i Pulcini allenati da Maurizio Mosca e
Daniele Ceccacci; i Piccoli Amici affidati a
Stefano Vagnarelli e Raffaele Rossi. Tutte le
attività motorie, attività di base in particolare, saranno seguite e gestite dal Prof. Giorgio
Butto'. Confermati i preparatori dei portieri
Danilo Gaggiotti e Angelo Ghirelli, ed il fisioterapista Simone Cappannelli.
Sono aperte le iscrizioni per la scuola calcio,
per informazioni rivolgersi presso la segreteria dell'impianto sportivo "Marco Minelli" di
Fontanelle oppure consultando il sito internet www.fontanellebranca.it.
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T
roppo grande il successo della Notte Bianca dello Sport, negli
anni scorsi, per non pensare di farne il traino per una mese di eventi, tutti nel segno dello sport, o meglio della
cultura dello sport.
Si chiama "Mese dello Sport" il programma delle iniziative messe in scena dall'associazione Leukos in programma a Gubbio dal 29 agosto al 4 ottobre.
Si parte con la Notte Bianca dello Sport
(venerdì 29 agosto) che punta a ripetere i
sensazionali numeri delle scorse edizioni
(20mila presenze l'anno scorso)con ben
69 associazioni partecipanti.
Sabato 6 settembre sarà la volta del Rock
Festival Gubbio, 1° Builder and Rock Festival, seguito dal doppio evento Corrigubbio
- Run For You di domenica 14.
Il fine settimana del 19, 20 e 21 sarà nel
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SPORT - Calcio
di Giacomo Branco
Gubbio tra vecchio e nuovo
E' ripartito il Gubbio verso il prossimo, complesso, campionato di Lega
Pro tra preziose conferme, novità interessanti e suggestivi "dejavù".
C'
eravamo lasciati, nell'ultimi
numero di “Gubbioggi”, con
dubbi amletici ed enigmi
degni della Sfinge su quello che sarebbe stato il futuro del Gubbio, tra
iscrizione al campionato, riassetto
societario, rinnovo dell'accordo con
il Parma, scelta del nuovo staff tecnico, ricostruzione della squadra e
chi più ne ha, più ne metta.
 Presentazione Acori con Bonura, Notari, Fioriti e Pannacci.
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Ora, in una notte di mezza estate,
sappiamo innanzitutto che l'A.S. Gubbio 1910 si è regolarmente iscritto al
prossimo campionato di Lega Pro( a
differenza di molte altre squadre blasonate) rimanendo così per 17 anni
consecutivi tra i professionisti.
In società il clima è tornato a rasserenarsi, con il repentino dietrofront
di Sauro Notari che, dopo aver ratificato le dimissioni da vice-presidente, è tornato prepotentemente
sulla cresta dell'onda offrendo un
sostanzioso aiuto proprio in chiave
iscrizione, divenendo poi dopo votazione in assemblea co-presidente a fianco di Marco Fioriti, rimasto
in sella assieme al vice-presidente
Rodolfo Mencarelli.
Quindi c'è stata la diaspora di Stefano Giammarioli, che ha lasciato
Gubbio dopo una vita passata prima da giocatore, poi da responsabile del settore giovanile e quindi
da Direttore Sportivo, sposando la
causa della Cremonese per ricomporre il binomio con Gigi Simoni,
neo-presidente del club grigiorosso. Al suo posto la società ha optato per una scelta interna al fine di
garantire “l'eugubinità” del ruolo ,
con Giuseppe Pannacci nuovo Ds.
Uscita di scena anche per un'altra
bandiera del recente passato eugubino come Alessandro Sandreani,
capitano coraggioso in campo e caparbio dirigente fuori, che ha deciso di lasciare l'incarico di Direttore
Tecnico per provare ad affrontare
nuove sfide professionali, mentre è
stato confermato Luciano Ramacci
nel ruolo di Team Manager.
Dopo tutto questo “tourbillon”
ai piani alti, c'era da nominare lo
staff tecnico e costruire, praticamente da "ex novo", la squadra.
E qui si è materializzato un mix di
“Retrò” e “New Age”: dopo la deci-
SPORT - Calcio
 Il centrocampista del
Gubbio Nicola Malaccari
esperienza che possano formare la
spina dorsale del Gubbio che verrà.
Comunque sia, l'obiettivo primario resta la salvezza, come annunciato a più riprese da società
ed allenatore, in quello che sarà
l'anno zero della Lega Pro, con
l'unificazione tra Prima e Seconda Divisione e suddivisione in
tre gironi da 20 squadre: si parte
domenica 31 Agosto con la prima
giornata, mentre la stagione regolare si chiude il 10 Maggio, prima delle volate playoff-playout.
Si prospetta un
tragitto lungo
e tortuoso, ma
questo Gubbio
vuol dimostrare
ancora una volta di meritare un
posto nel calcio
che conta e, citando Manzoni,
ad oggi possiamo solo dire che
rimandiamo “Ai
posteri l'ardua
sentenza”.  Il neo-fantasista rossoblù Daniele Casiraghi
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sione di non continuare il rapporto con Giorgio Roselli, la società
ha puntato sulla voglia di riscatto
di Leonardo Acori, tornato sulla
panchina del Gubbio a distanza di
15 anni, dopo il bienno d'oro 9799 con lo storico approdo della
compagine rossoblù tra i Pro.
Suggestivo anche lo staff di lavoro
scelto dal tecnico di Bastia Umbra
in simbiosi con la società: vice è
Marco Bonura, lo scorso anno tecnico della formazione Allievi rossoblù nonché ex centrocampista di
qualità e quantità, che Acori ebbè
con se proprio nell'anno del ritorno in serie C2; stesso discorso per
Giovanni Vecchini, indimenticato guardiano della porta rossoblù
proprio nel primo periodo “acoriano” e ora preparatore dei portieri
dopo l'addio di Massimiliano Prete.
Preparatore atletico invece è Alessandro Scaia, ex Foligno, Perugia e
Castelrigone, nonché figlio di quel
Remedio Scaia che guidò il Gubbio nell'oramai lontano 1982.
Capitolo “rosa”: rinnovato (anche
se a cifre inferiori rispetto allo scorso anno) l'accordo di collaborazione con il Parma Calcio, il Ds Pannacci ha dovuto compiere numeri
circensi per allestire una squadra
competitiva in tempi brevi, visto
che il ritiro è partito il 19 Luglio.
Dopo le partenze di giocatori storici come Bartolucci (Scandicci),
Radi (Barletta) e Boisfer (Sestri
Levante), con i soli Malaccari (ma
resterà?) e Laezza sotto contratto,
il neo Ds eugubino ha portato alla
base sinora solo elementi di prospettiva, come il difensore polacco Lasicki, il fantasista Casiraghi e
l'attaccante Cais, oltre alle conferme del centrocampista Domini ed
del centravanti Luparini.
Come detto, il gruppo è sinora giovanissimo, con diversi elementi in
prova e tanti ragazzi provenienti
dal settore giovanile eugubino e
per questo da qui alla fine del calcio-mercato sono stati annunciati
anche gli arrivi di 3-4 elementi di
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SPORT - Pallacanestro
 Il play Ambrosini in penetrazione
di Giacomo Branco
Polisportiva Gubbio nel
segno della continuità
In archivio la stagione della Polisportiva Gubbio
Basket, arrivata ad un passo dalla finalissima di
Promozione. Ed ora si progetta il futuro.
U
na grande famiglia per una
grande passione.
Questo è la A.S.D. Polisportiva
Gubbio, società nata nel 2010 da un
gruppo di persone spinte dal desiderio
di alimentare tutto l'entusiasmo per lo
sport e, in tal caso, per la pallacanestro.
Wilson Severini, ad oggi presidente
della Polisportiva Gubbio, Cesare Minelli, Anselmo Ambrogi e Piero Viola,
assieme ad altri amici ed appassionati,
sono riusciti a creare in pochi anni una
vera e propria cittadella dello sport,
che ha la propria “casa” presso la palestra del Cva di San Marco, struttura rimodernata e di estremo impatto sia visivo che funzionale, come dimostrano
le due Final Four ospitate prima di Serie D e poi di Promozione (quest'ultima
vinta lo scorso anno) di pallacanestro.
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E proprio la disciplina della cosiddetta “arancia” resta il fulcro della società, che si è sempre ben distinta nelle
varie annate sin qui vissute arrivando
all'atto finale anche nella stagione
appena trascorsa: “Il bilancio annuale è senza dubbio positivo - dichiara
Viola, coach della sudetta formazione di pallacanestro - perchè abbiamo
sostanzialmente confermato il gruppo
che ha iniziato questa avventura quattro anni or sono, inserendo nel tempo
altri elementi che si sono subito ambientati al meglio e confermando la
volontà e lo spirito della nostra società, ovvero un'apertura totale a chiunque abbia la passione per il basket, sia
che possa dare una mano sul parquet
o che voglia semplicemente venire ad
allenarsi e far parte di un gruppo, ante-
ponendo sempre il lato umano a quello
prettamente agonistico”.
Eppure i risultati, come detto, non
sono certo mancati nonostante la
classica beffa in coda, sfiorando soltanto così il vittorioso bis “Abbiamo
ottenuto il 2° posto in regular season
nel campionato di Promozione – continua Viola – in un girone composto da
14 squadre, alcune anche di fuori regione e con un livello medio competitivo sia per qualità che per organizzazione generale: poi c'è stata la Final Four,
ospitata nel PalaGiontella di Bastia
Umbra, dove abbiamo perso in semifinale contro il Fracta Trestina per 57 –
68, vincendo poi la finalina per il terzo
posto al cospetto dell'Eagles Todi”.
Una gara, quella contro gli Altotiberini,
che lascia un po' di rammarico “Ave-
SPORT - Automobilismo
vamo sempre vinto in stagione regolare
contro il Trestina – prosegue il coach
eugubino – ma abbiamo avuto delle
difficoltà a preparare l'atto finale negli
allenamenti causa infortuni e problematiche varie e tale concausa di eventi ha
avuto il suo inevitabile riflesso in semifinale, anche se il Fracta ha comunque
meritatamente raggiunto la finale”. Una
finale poi persa contro i padroni di casa
del Bastia, che dopo aver dominato la
prima fase ha dimostrato anche neille
sfide senza domani di essere il quintetto migliore della categoria.
Ed ora si guarda già al futuro “Ancora
non sappiamo in quale categoria giocheremo – analizza Viola – perchè è in
atto l'ennesima riforma dei campionati. In ogni caso i nostri
obiettivi non variano,
sempre nel segno della continuità ed in proiezione del futuro, che
speriamo possa essere
lungo e roseo”.
Affinche questo accada,
determinante sarà fornire la suddetta continuità anche alla gestione della palestra di San
Marco, una struttura
che raccoglie circa 200
persone al giorno e che
racchiude un vero e
proprio caleidoscopio
sportivo e motorio, come il Calcio a 5
(con la squadra di Mister Andrea Mosca che si appresta ad iniziare il quarto
anno di Serie D), lo Spinning, le varie
attività riservate ai più piccoli e molto altro ancora: “La speranza e che non
ci siano problemi in tal senso – chiosa
Viola – perchè la palestra di San Marco
è il vero fiore all'occhiello del progetto
Polisportiva e cambiare ora gestione
potrebbe esser deleterio per tutto il movimento che anima il Cva”.
E sicuramente perdere una realtà sana
e coinvolgente come la Polisportiva
Gubbio sarebbe un peccato sia a livello cittadino che regionale ma tutto lascia intendere che il sodalizio eugubino
possa continuare il percorso sin qui intrapreso cercando anche di accrescere,
sia numericamente che qualitativamente, il lodevole lavoro svolto sinora.
La guardia Lombardini al tiro 
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SPORT - Automobilismo
di Luca Tosti
Trofeo Fagioli verso le "nozze d'oro"
49° edizione in arrivo con diverse novità per il "Trofeo Luigi Fagioli", in
attesa delle nozze d'oro previste per il 2015.
N
el silenzio di un anno non ha
mai smesso di lavorare, allacciare rapporti e studiare novità e strategie per rendere anche l'edizione di quest'anno, la 49esima,
ancora una volta indimenticabile.
Stiamo parlando della macchina organizzativa del “Trofeo Luigi Fagioli”, storico appuntamento
dell'estate eugubina che nell'ultima settimana di agosto, porterà
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nella città dei Ceri bolidi e piloti di
prima fascia sia di livello nazionale che internazionale, a cimentarsi lungo i tornanti che portano da
Gubbio a Madonna della Cima.
La novità principale nel week end
tra il 22 e il 24 agosto 2014 sarà la
conferma della massima titolazione
nazionale del CIVM, ovvero il Campionato Italiano Velocità Montagna,
ma le sorprese non finiscono certamente qui: da quest'anno infatti la
cronoscalata che parte da Gubbio e
sale fino alla Madonna della Cima
entra a far parte delle tre gare di
finale, ovvero quelle decisive per
l'assegnazione del titolo di campioni italiani nelle varie categorie
presenti alla manifestazione.
Le iscrizioni, fa sapere il comitato
organizzatore, sono aperte on line
sul sito www.trofeofagioli.it, dal 21
luglio scorso con chiusura fissata
per il 18 agosto a mezzanotte.
Il programma prevede per il 22
agosto le verifiche tecniche per le
auto dei concorrenti, sabato 23 al
via le due manche di prove libere
e gara fissata per la domenica successiva. Infine, come una sorta di
ciliegina sulla torta, gli organi sportivi dell'Aci hanno conferito a Gubbio la doppia validità nazionale:
oltre al CIVM, il 49° Trofeo Fagioli ritrova la titolazione della serie
cadetta, il Trofeo Italiano Velocità
Montagna (TIVM), per il quale si assegnerà un punteggio maggiorato.
L'evento prevede anche la gara
nazionale riservata alle sempre affascinanti auto storiche e la partecipazione delle vetture di scaduta
omologazione.
Ad ufficializzare e a presentare la
nuova edizione del Trofeo Fagioli
è stato uno dei principali addetti ai
lavori, Andrea Brunetti, che spiega
non senza una punta d'orgoglio, le
SPORT - Automobilismo
 il vincitore delle ultime 9 edizioni Simone Faggioli.
Zytek, vettura con la quale l'anno
passato abbattè il suo stesso precedente record assoluto del tracciato.
Quest'anno il pilota toscano, che
non ha mai negato di inserire la tappa eugubina tra quelle preferite in
assoluto, salirà nell'abitacolo con
l'obiettivo prestigioso di vincere per
il decimo anno consecutivo e cucirsi virtualmente sul petto (i calciofili
ci permetteranno il prestito del termine) la fatidica “stella d'oro”.
E restando in materia aurea, l'imminente edizione accompagnerà
la celebre cronoscalata verso le
cosiddette “nozze d'oro”, che saranno festeggiate nel 2015 con la
50esima edizione del “Fagioli”. 31
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difficoltà attraverso cui deve farsi
strada ogni anno e in particolare in
questa edizione, la manifestazione,
lanciando anche un appello ad istituzione e alla città per impegnarsi
maggiormente in futuro pal fine
di garantire una kermesse divenuta ormai un appuntamento fisso
nel panorama nazionale delle gare
automobilistiche in salita: “Anche
quest'anno ci troviamo a parlare di
una nuova edizione del Trofeo Luigi Fagioli, e questa di per se già può
essere considerata una notizia con i
tempi che corrono, considerando il
periodo di crisi che si sta attraversando e diviene sempre più complesso raccogliere le cifre giuste per
assicurare lo spettacolo delle corse in salita qui a Gubbio. La 49esima edizione rappresenta per tutto
il comitato una vittoria, l'esempio
di come grazie
alla
collaborazione di tutti, l'impegno e
le conoscenze
maturate
in questi anni,
possano permettere all'evento di
andare avanti. E' chiaro serve un
aiuto da parte di tutti, per difendere
quello che secondo me rappresenta
un patrimonio sportivo per la città
di Gubbio, un patrimonio paragonabile nella stessa maniera a quello
che è la Gubbio Calcio o le altre realtà sportive che offre il nostro comprensorio. Vedere ogni anno piloti di
fama internazionale come Faggioli,
Iaquinta, Scola, Isolani, Nappi, Iacoangeli e tantissimi altri che non sto
qui a citare, dimostra quanto sia importante non perdere assolutamente la possibilità di portare avanti
l'impegno, per questo chiediamo per
l'immediato futuro un aiuto in qualsiasi modo da parte di tutti”.
Riparte dunque la caccia al campione italiano ed europeo in carica Simone Faggioli su Osella FA30
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SPORT - Tennis
di Giacomo Branco
Open Città di Gubbio, trionfa Fago
Il ciociaro Matteo Fago è il vincitore del 36° Open Città di Gubbio.
Ottima l'organizzazione del Circolo Tennis Gubbio nonostante il maltempo.
E'
Matteo Fago del Circolo Parioli Roma il vincitore della
36esima edizione del torneo “Open Città di Gubbio – Memorial Francesco Ledda”, terza tappa dell'Umbria Tennis Grand Prix “I
viaggi di Jacopone”.
Il tennista nativo di Ceprano, classe
1987, ha superato in finale Mario
Radic, il 32enne croato che per ben
5 anni è stato grande protagonista
proprio al Circolo Tennis Gubbio,
con cui ha conquistato anche la ri-
Mario Radic (foto di Chiara Spigarelli) 
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balta della Serie B.
6/4, 7/6 il risultato
dell'atto finale in favore dell'atleta ciociaro, attualmente
al numero 936 Atp
ma destinato a scalare posizioni in tal
senso, mentre Radic
conferma il suo ottimo feeling con il torneo eugubino dove
ha collezionato tre successi (2005,
2007, 2008) e quattro secondi posti (2009, 2010, 2011, 2014).
Al termine della finalissima ha avuto luogo la premiazione del torneo,
alla presenza dei rappresentanti
del Circolo Tennis Gubbio Roberto
Nuti, Raoul Lepri e Luca Ceccarelli e
del delegato regionale Fit Maurizio
Mencaroni, il quale ha ringraziato gli
organizzatori per l'ottima riuscita di
una manifestazione che anno dopo
Matteo Fago (foto di Chiara Spigarelli) 
anno si consolida come appuntamento di grande prestigio secondo
solo al Challenger Atp di Todi.
Protagonista inattesa dell'edizione
2014 è stata la pioggia: la semifinale tra Radic e Di Mauro (poi vinta per
6/2, 6/3 dal croato) è stata sospesa
per ben due volte a causa del maltempo e giocata, di fatto, in tre atti
tra sabato 26 e domenica 27, mentre la finalissima è andata in scena
proprio per tale motivo lunedì 28.
SPORT - Tennis
Il percorso di Fago verso il titolo è passato prima per il successo
sull'eugubino Riccardo Capannelli
ai quarti e poi con la sofferta vittoria
in semifinale contro Massimo Capone, arrivata al tie break del terzo set.
Tra gli altri atleti in gara, applausi per
Samuele Ramazzotti, classe 1999,
che ha dimostrato anche nei campi
eugubini di essere uno dei migliori
prospetti del tennis nazionale, duellando alla pari contro avversari ben
più esperti e formati a tale livello.
Inoltre non si può non citare proprio Riccardo Capannelli, che dopo
aver brillantemente superato il
primo tempo ha ceduto soltanto a
quello che sarebbe poi divenuto il
vincitore del torneo. Da segnalare
anche il pubblico, accorso sempre
numeroso presso il circolo eugubino nonostante le suddette instabili
condizioni meteorologiche.
A margine della conclusione dell'
Open, il Circolo Tennis Gubbio ha
dato il via ad una bella e importante iniziativa, rappresentata dal premio dedicato alla memoria di Francesco Ledda da assegnare ad un
giovane sportivo eugubino che durante l'anno si è contraddistinto per
le sue doti tecniche e morali: L'auspicio degli organizzatori è quello
di rendere questa premiazione un
appuntamento fisso e significativo
per lo sport del nostro territorio,
allo scopo di ricordare una figura come quella di
Francesco Ledda
che ha dato tanto alle realtà del
comprensorio, dal
nuoto al tennis
fino al calcio, e
proprio per questo dal prossimo
anno tale premio sarà votato dalle
varie società sportive cittadine che
sceglieranno ognuna il proprio candidato.
Quest'anno il vincitore è stato Lorenzo Vergari, giovane e talentuoso
tennista del circolo eugubino, che
incarna appieno i valori del premio
per educazione e moralità.
Infine, la terra rossa del Circolo
Tennis Gubbio ha ospitato anche
un'altra bellissima iniziativa: il tennista Stefano Galvani infatti, ha
trascorso il pomeriggio con i tanti
bambini accorsi in via Leonardo da
vinci, regalando loro un importante approccio al tennis, sia a livello
pratico che teorico.
Si è trattato di un bel momento di
sport, salutato dal grande divertimento dei più piccoli, con Galvani
che si è dimostrato oltre ad atleta
anche una persona dal notevole
spessore umano.
Un'edizione di estremo spessore,
sia dal punto di vista tecnico che da
quello sociale, con l'appuntamento
che tornerà la prossima estate per
l'edizione 2015.
Galvani con i ragazzi del circolo 
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GUBBIO OGGI PIÙ - Riceviamo & Pubblichiamo
Cincinnato
Gubbio tra storia, cultura ed elezioni
Un punto di vista critico e costruttivo sui recenti eventi cittadini.
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Ci voleva poco a comprendere che la storia, per la verità piccola
e misera, degli ultimi anni avrebbe riservato agli eugubini un
panorama al limite del drammatico e del cinico. La storia o forse
meglio la cronaca si sarebbe comunque rivelata nei suoi aspetti
negativi e soprattutto carica di mancanza di prospettive positive
e forse anche di speranze. Dieci anni di “ Goraccismo” hanno
fatto emergere una città divisa, devastata dall’arroganza di un
potere che ha messo in discussione i sostanziali fondamenti della
stessa vita democratica. Scontri tra poteri, interessi, epurazioni culturali, sostituzione ed emarginazione di quanti “osavano”
esporre critiche ad un potere prevaricatore e non rispettoso di
quel corretto e sano confronto che sono da sempre le basi della democrazia, che potrà avere anche limiti ma è pur sempre il sistema più rispettoso della vita dei cittadini e delle loro istanze come
ci insegnava il grande statista Aldo Moro. Lo svolgersi sostanziale di un corretto confronto e dibattito è stato di fatto impedito
anche per il latitare di una larga parte di strati sociali e politici
che avrebbero potuto opporsi al declino di Gubbio preferendo il
quietum vivere ed una sorta di rassegnata acquiescenza. Forse il
potente di turno non si è neppure accorto di aver creato un clima
intimidatorio e torbido, se c’erano cittadini che non volevano
neppure essere intervistati dalle televisioni e soprattutto temevano che qualunque osservazione o critica avrebbe reso difficile la
loro esistenza e messo in discussione anche i diritti ed i legittimi
interessi di abitanti di questa storica, nobile e straordinaria città. Una gestione ideologica e settaria che ha favorito interessi di
parte ed impedito oltretutto anche investimenti e crescita economica e sociale. Gubbio si è così persa nell’oblio di una illusione.
Essere governata con il pugno di ferro, rivelatosi storicamente
un pugno di carta pesta, ha solo degradato l’immagine che nel
corso di secoli la città ha avuto la capacità di conquistarsi. Triste
declino di un comune che ha avuto sindaci come Salciarini, Bei,
Nuti, Neri, Panfili, Barboni, Corazzi. Ora si dirà ma che valore
può avere oggi tutto questo e questa sintetica analisi. La parentisi
Guerrini ci fa giungere ai nostri giorni ed alle ultime elezioni comunali. La Gubbio che si presenta oggi è una città stanca, priva
di prospettive di sviluppo, con aziende in crisi certamente anche
per effetto della crisi nazionale, che stanno determinando pesanti
condizioni soprattutto per i giovani ed i lavoratori. Le elezioni
ci hanno portato così alla ribalta sostanzialmente una estrema
sinistra ed una destra devastate; una forza come quella del Movimento cinque stelle che sull’onda del “Grillismo” ha ottenuto
un rimarchevole successo. La vera competizione c’è stata tra due
esponenti del PD: Stirati e Palazzari che hanno, soprattutto il
primo goduto di un consenso in parte estraneo allo stesso Partito Democratico con l’aggiunta di Socialisti, ex UDC, semplici
cittadini che chiedevano il superamento dei vecchi metodi di governo della “res publica” e soprattutto una nuova classe dirigente
che aprisse il cuore degli uomini e delle donne eugubine ad una
ritrovata nuova speranza di un futuro migliore rispettoso di una
corretta vita democratica quale merita una città come Gubbio.
I candidati esprimevano queste aspirazioni ma i fardelli hanno
evidentemente avuto un peso favorendo il vincitore delle elezioni
Stirati. La sfida e le prospettive della nuova maggioranza si vedrà con le scelte e la gestione che si profilano all’orizzonte. Sembreranno parole ma una città senza speranza muore ed in molti
hanno espresso il loro voto nell’auspicio di potersi riprendersi da
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una situazione agonizzante che si sbarazzasse di condizionanti
eredità. Ciò che in particolare è mancata in questi ultimi anni
è stata una visione strategica del futuro di Gubbio. Quale idea
dello sviluppo? Servono infrastrutture di cui si è parlato poco
o niente. Ma vi sembra che Gubbio possa pensare che basti la
Madonna del Ponte - Mocaiana per risolvere gli squilibri infrastrutturali storici in cui si trova anche per la sua posizione geografica? Già negli anni sessanta una lungimirante classe politica
aveva avviato con il piano regionale di sviluppo l’importante
collegamento viario con la realizzazione della Branca Schifanoia che doveva costituire l’asse portante per lo sviluppo del territorio nord appenninico. Sono trascorsi ormai cinquanta anni
e le scelte programmatiche regionali alla faccia del cosiddetto
riequilibrio territoriale non hanno trovato risposta. Occorrono
iniziative politiche per accelerare quei collegamenti di Gubbio
con la superstrada per raggiungere velocemente Perugia e l’Alto
Tevere. E perchè non attivarsi per collegare Gubbio ad Assisi?
Quale modo migliore per favorire l’accesso alla nostra città ed
il collegamento con le infrastrutture principali della regione. E
questa è solo una delle questioni che possono contribuire ad una
strategia di sviluppo che certamente va elaborata coinvolgendo
imprenditori nell’avvio di investimenti anche in nuovi settori a
partire dalle moderne tecnologie. Impegnare un’intera comunità in un’opera di rilancio dell’immagine della città, una nuova
fruizione dei nostri musei, dei nostri palazzi, delle tradizioni
che vanno migliorate e rafforzate nelle modalità di presenza, visibilità e organizzazione. Una campagna di web-marketing che
offra alle migliaia di turisti l’occasione di venire a Gubbio e
trovarsi un’accoglienza organizzata capace di garantire le aspettative dei visitatori. Non siamo neppure riusciti a promuovere
mostre come ad esempio una mostra di pittura e scultura “ dal
duecento al quattrocento” nonostante abbiamo avuto straordinari pittori come Ottaviano Nelli, Mello da Gubbio, Guiduccio
Palmerucci, Palmerino di Guido e altri eredi dell’insegnamento
di Giotto. In particolare abbiamo dimenticato le connotazioni
più importanti della nostra città e che ne costituiscono la peculiarità storica: Federico da Montefeltro, Mastro Giorgio Andreoli, San Francesco e il Lupo. Una città medioevale che con la
sua pietra, i suoi monumenti , conserva ancor oggi il fascino del
Medioevo e del passato. Forse la Città Medioevale più bella e
meglio conservata d’Italia, ma lasciata a se stessa, non guidata e
sorretta da iniziative di elevato spessore culturale. Oggi si parla
di recupero edilizio dei centri storici: ma la storia di Gubbio nel
dopoguerra a visto il fiorire lungimirante di un’ associazione che
ha segnato il vanto urbanistico di Gubbio in Italia e che è stata quasi del tutto abbandonata. Recuperare questo straordinario
patrimonio, riflettere e agire sulla via del recupero di un ruolo,
che non esito a dire colpevolmente lasciato a se stesso, in sintesi
elaborare una strategia per recuperare dignità, cultura, arte, storia, capace di orientare la comunità eugubina verso una nuova
fase di sviluppo e un cammino per una nuova stagione di crescita
socio-culturale. Formare una nuova classe dirigente, garantire
occasioni di crescita culturale e sociale degli eugubini, pensare
in grande ed abbandonare i giochi di bottega che hanno impantanato la classe politica eugubina è il ruolo cui sono chiamati i
nuovi amministratori per essere all’altezza della storia e della
cultura di una splendida città come Gubbio.
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GUBBIO OGGI PIÙ - Varie
di Martina Cancellotti
I colori dell'anima,
le opere di Bossi in mostra
Sarà inaugurata il 2 agosto l'esposizione della pittrice
nei locali della Galleria della Porta.
I
colori dell’anima. Non c’è altro
modo di definire la mostra di Lucia
Bossi che inaugura la personale il 2
agosto alle 17 nei locali della Galleria
della Porta, lungo Corso Garibaldi.
Quello in cui riesce la pittrice è di catturare un’emozione e di imprimerla su
tela, immortalarla in una pennellata.
E così c’è la rabbia, ma anche l’amore, l’odio, la calma e la tranquillità
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o la paura, tutte sensazioni che però
sono legate a fatti e vicende reali, a
temi sociali e questioni relazionali
che ognuno di noi si ritrova a dover
affrontare nel corso della vita.
E così ogni opera racconta un fatto, che
è legato a una rappresentazione astratta
e un’identità cromatica ben precisa.
Rappresentazione che, però, non
può non suscitare una reazione da
parte di chi guarda, nessuno escluso.
Basta osservare un qualsiasi quadro
di Bossi per rimanere in estasi: ogni
sua creazione, infatti, richiede una
risposta, una presa di posizione, una
reazione. Quello che così emerge è
un vortice emotivo in cui ognuno ne
è travolto e trascinato.
Un vortice fatto di linea, di pennellate, di onde e soprattutto dell’intensità delle tonalità.
La tensione di ogni opera, infatti, è
strettamente legata allo stato emotivo
I piatti di oggi
PASTA AL FORNO AI POMODORINI
Ingredienti per 4 persone:
•280g pasta tipo reginette
(mafalde)
•120g di ricotta
•100g di pomodorini rossi
•100g pomodorini gialli
a cura di:
AGRITURISMO L'OCA BLU
Loc. Monteluiano 9 - Gubbio
Tel: 075/9275206 - www.ocablu.com
POLLO AI PEPERONI MISTI
Ingredienti per 4 persone:
•60g grana grattugiato
•10g di basilico
•10 g prezzemolo
•Olio extravergine
•Sale
Lavate i pomodorini e il basilico, disponete tutto
in una teglia, salate leggermente, e mettete in forno
a 200°C circa fino a quando non scolerete la pasta.
Nel frattempo lavate e tritate il prezzemolo, raccogliete in una ciotola la ricotta, il prezzemolo, il grana e
lavorate il tutto con una forchetta.
Cuocete la pasta, scolatela e versatela nella ciotola con il composto di
ricotta, condite con due cucchiai d’olio.
Trasferite il tutto in una pirofila, distribuitevi sopra i pomodorini,
spolverate con un po’ di grana e infornate per 5 min circa.
www.gubbiooggi.it
di chi l’ammira: è come se ne facesse
parte anche lui diventando una pedina fondamentale per il significato della creazione, ha dichiarato Bossi che
spiega come da una semplice passione
per la pittura nata anni fa e dopo un
periodo di pausa, è tornata a dipingere ma rivoluzionando il suo stile.
Questa mostra così nasce dal bisogno
di raccontarsi, di cogliere i momenti più rappresentativi della vita di
chiunque (come l’incontro tra due
amanti) e di riportarci alla riflessione
su tematiche attuali (vedi la guerra).
Un bisogno che ha portato Bossi
a realizzare tutte le opere in circa 2
mesi: , ha infine concluso l'artista.
L'esposizione è aperta a tutti con ingresso gratuito fino al 20 agosto.
•1 pollo di medie •½ peperone verde
dimensioni
•1 cipolla
•1 peperone giallo •Olio extravergine
•1 peperone rosso •Sale
Tagliate il pollo a pezzi. Lavate i peperoni, apriteli eliminandone
i semi e tagliateli a striscioline, sbucciate la cipolla e affettatela.
Scaldate due cucchiai d’olio in un tegame e rosolatevi il pollo,
per circa 4/5 min, fino a che non è ben rosolato, tiratelo su e
mettetelo da parte. Nello stesso tegame fate appassire la cipolla,
e poi unitevi i peperoni, fateli cuocere per qualche minuto, aggiungete poi il pollo, salate, e fate cuocere per circa 50 min, o
fino a quando non sentirete di aver raggiunto una consistenza
morbida della carne. Durante la cottura, e preferibile tenere il
tutto chiuso con un coperchio, che leverete solo gli ultimi 10
minuti. Buon appetito.
GUBBIO OGGI PIÙ - Lettere
La scuola amica
Un genitore ringrazia le insegnanti del “G. Matteotti” per aver reso la vita più semplice e
"normale" alla figlia malata di diabete.
E’ una testimonianza sincera, piena di speranza, che abbiamo deciso di pubblicare senza modificare nessuna parola, nessuna virgola. Un’esperienza vissuta da una bambina diabetica e dai suoi genitori che hanno spiegato come, grazie al supporto di una istituzione come quella scolastica, la vita
possa essere affrontata con maggiore forza e gioia nella sua quotidianità, nonostante le difficoltà.
E’ proprio la quotidianità spesso a essere un ostacolo, a trasformarsi in una lotta, che con l’aiuto
e l’ascolto, ma anche l’empatia e alcune accortezze da parte di terzi, può essere migliore per chi
deve fare i conti con qualsiasi tipo di disagio o di malattia.
“Si sente spesso parlare di integrazione, ma ancora molte persone non sanno ciò che è, oppure non la vogliono mettere in pratica o per posizione presa o per ignoranza. Cosa peggiore è quando ciò porta alla discriminazione di bambini ignari di così
tanta cattiveria, soprattutto se questi si trovano loro malgrado a vivere in una condizione di salute che non hanno scelto.
Sono un genitore di una bimba colpita in tenera età da diabete e spesso mi trovo a combattere per lei, per farle vivere uno stile
di vita il più possibile simile ai suoi coetanei, perché così deve essere, con le dovute accortezze.
Tutto dipende dall’intelligenza delle persone con cui ti devi confrontare e spesso scontrare: capita che, a volte, chi ti sta vicino non
voglia comprendere e ti ostacoli, costringendoti poi ad allontanare tua figlia da coloro che la vedono diversa.
Oggi con questa lettere voglio sì denunciare ciò, ma anche e soprattutto ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e ci aiutano in questo cammino così difficile.
Grazie alle insegnanti dell’Infanzia e della Primaria della Direzione Didattica primo Circolo “G. Matteotti” di via Perugina, che pur spaventate inizialmente della situazione, hanno
fatto l’impossibile per far sentire mia figlia come gli altri bambini e hanno dato a noi genitori quella tranquillità e serenità di cui avevamo bisogno.
Grazie a i genitori dei suoi compagni che ci sono sempre venuti incontro e le hanno voluto bene.
Grazie a tutti coloro che non l’hanno fatta sentire diversa!”.
B. C.
I riti alternativi al procedimento penale ordinario.
L’intento del legislatore di abbreviare i tempi
della giustizia ha portato alla previsione di
riti alternativi rispetto a quello ordinario.
Tra questi, troviamo il giudizio abbreviato e
il patteggiamento.
Il giudizio abbreviato ha una chiara funzione
premiale per l’imputato, ma risulta essere conveniente anche per la “macchina giustizia”, la
quale, grazie a questo tipo di rito, ha un risparmio in termini di energie processuali.
Indipendentemente dal reato che viene contestato all’imputato, egli potrà chiedere che il
processo venga definito sulla scorta del contenuto del fascicolo delle indagini preliminari.
In tal modo viene escluso il dibattimento,
cioè l’acquisizione delle prove nella dialettica tra le parti.
Poiché il giudizio abbreviato comporta la rinuncia alla fase dibattimentale, la richiesta
spetta esclusivamente all’imputato e il giu-
dice, preso atto di tale richiesta, ha l’obbligo
di accoglierla. La scelta di rinunciare alla fase
dibattimentale è mossa dal fatto che grazie
al giudizio abbreviato, in caso di condanna,
l’imputato beneficia di una riduzione di pena
di un terzo. La scelta può essere fatta sino
all’ultimo momento utile prima delle conclusioni delle parti in udienza preliminare.
Laddove manchi tale udienza, la scelta può
avvenire sino all’apertura del dibattimento.
Il giudizio abbreviato è escluso nel procedimento penale dinanzi al Giudice di Pace.
Passando al patteggiamento, esso è definito
come “applicazione della pena su richiesta
delle parti”.
Infatti, presuppone un accordo sull’entità
della pena da irrogare e implicitamente anche sull’affermazione di colpevolezza.
La richiesta può provenire sia dal P.M.
che dall’imputato e può essere formulata
a cura di:
Studio Legale Associato
Gagliardi - Lupini
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Giudizio abbreviato e patteggiamento
fino alla presentazione delle conclusioni in
udienza preliminare e fino alla dichiarazione
di apertura del dibattimento in caso di rito
direttissimo.
Per addivenire al patteggiamento è necessario l’accordo tra l’imputato e il P.M. sulla pena da applicare e la quantità della pena
pattuita non deve eccedere i cinque anni di
pena detentiva.
La competenza a decidere in merito al patteggiamento è del giudice procedente.
I benefici che derivano dal patteggiamento
sono lo sconto di un terzo della pena detentiva e l’estinzione del reato se l’imputato non
commette un reato della stessa indole nel
termine di 5 o 2 anni, a seconda se si tratti
di delitti o contravvenzioni.
La sentenza di patteggiamento è inappellabile ed è esclusivamente ricorribile in Cassazione per motivi di legittimità.
[email protected]
GUBBIO OGGI PIÙ - GUBBIOrosa
Silvia Stirati
Andrea Monacelli
Duomo di Gubbio
(Dal Video di Studio Sannipoli)
Ornella Pierucci
Gaetano Scala
Chiesa di S. Giovanni
(Dal Video di Studio Sannipoli)
Luglio-Agosto 2014
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www.gubbiooggi.it
Tiziana Calandrini
Francesco Lauri
Chiesa di Nerbisci
(Dal Video di Studio Sannipoli)
Veronica Caselunghe
Davide Rogari
Chiesa di Padule
(Dal Video di Studio Sannipoli)
Elisa Capponi
Alessio Bei
Duomo di Gubbio
(Dal Video di Studio Sannipoli)
Pierucci Marta
Pascolini Carlo
Chiesa di San Maria al Corso
(foto di Ars fotografica)
GUBBIO OGGI PIÙ - GUBBIOrosa
Benedetta Bartolini
Frenguellotti Emiliano
Chiesa di Mocaiana
(foto di Ars fotografica)
Chiara
Simone
Chiesa di San Giovanni
(foto di Aedi Photographers)
Simona
Luca
Basilica di S. Ubaldo
(foto di Aedi Photographers)
Francesca
Luca
Chiesa di San Giovanni
(foto di Aedi Photographers)
Tanti tanti auguri di buon compleanno
sorellona ti voglio un mondo di bene
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Michela
Graziano
Chiesa di Colpalombo
(foto di Aedi Photographers)
[email protected]
I Lions nel Progetto Martina
Il Nuovo Direttivo di
Scelgo Gubbio
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Nell'ultima assemblea plenaria, eletto il nuovo direttivo
di Scelgo Gubbio che risulta composto da Sabina Clementi, Gabriele Tognoloni, Matteo Vinti, Giorgio Mariotti,
Anna Maria Bartoletti, Claudia Fofi, Massimiliano Morelli.
La prima riunione del direttivo ha portato alla nomina di
Matteo Vinti come presidente di Scelgo Gubbio, Giorgio Mariotti come vicepresidente e Gabriele Tognoloni
come portavoce. Tra gli altri incarichi individuati, Sabina
Clementi è segretaria, Anna Bartoletti tesoriere e Daniele Morini addetto stampa. «Quello che stiamo portando
avanti – spiega il neo-presidente di Scelgo Gubbio, Matteo Vinti – è il lavoro iniziato a fine 2013 con i gruppi
tematici che hanno preparato il programma e la campagna elettorale. Il nostro “laboratorio di idee” non si è
fermato e ora è arrivato davvero il momento di passare
dalle parole ai fatti». Ecco allora che Scelgo Gubbio si
sta organizzando, con un nuovo statuto in vista e la formazione di gruppi di lavoro, per collaborare in maniera
concreta con le
altre forze di
coalizione che
sostengono
l'amministrazione
comunale.
Scelgo
Gubbio vuole
continuare a essere una realtà
aperta a tutte le
collaborazioni,
le idee e i progetti che possono
arrivare
dagli eugubini.
www.gubbiooggi.it
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha elogiato il “Progetto Martina”, iniziativa dei Lions d'Italia per sensibilizzare i giovani al corretto stile di vita e per
tutelare la salute nel segno della lotta al
cancro. Anche il Lions Club Gubbio Piazza Grande fin dal 2011 ha attuato questo Service Nazionale in collaborazione con
USL Umbria 1 e Associazione eugubina per la
lotta contro il cancro. Negli anni passati sono stati
coinvolti gli alunni dell'Istituto Tecnico Statale “Maria
Letizia Cassata” e dell’Istituto di Istruzione Superiore
“G.Mazzatinti” e in quest'ultimo anno scolastico è stato
rivolto agli alunni delle classi terze dell’Istituto di Istruzione “M. Gattapone”. Coordinatrice del progetto per il
nostro club è Anna Maria Bartoletti. Napolitano ha incontrato nei giorni scorsi il professor Mino di Maggio,
Lion coordinatore nazionale di “Progetto Martina” e, durante il colloquio è emersa una panoramica delle tematiche su cui il progetto si basa, partendo dall'alimentazione come “azione” fondamentale per la prevenzione
contro il cancro. Il Progetto Martina si pone l'obiettivo di
dare informazioni agli studenti delle scuole superiori di
2° grado sui vantaggi che si ottengono seguendo stili di
vita corretti e sugli accorgimenti da mettere in atto per
evitare alcuni tumori o per scoprire gli altri in tempo
utile alla cura.
Elezioni aelc 2014
L'AELC di Gubbio ha svolto le elezioni tra tutti gli associati per il rinnovo dei rappresentanti del consiglio. Ieri
si è giunti alle nomine delle cariche. Confermata alla
Presidenza la signora Oriettta Migliarini Colaiacovo, vice
presidenti Benvenuto Procacci e Maria Antonella Baccarini, tesoriere Valeria Graziani, segretario Sergio Pelagatti,
consiglieri Antonietta Pierotti, Alba Sannipoli, Maria Concetta De Rose e Manuela Morelli, revisore dei conti Danilo Ragni Calzuola, Rita Lucarini e Paolo Fioroni.
GUBBIO OGGI PIÙ - La Satira
Come i giovani
vedono la
politica...
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Trova
l'intruso:
indicazioni
per il nuovo
piano del
traffico
del centro
storico.
[email protected]
Torneo dei Quartieri 1986
Una tradizione eugubina che si ripete ogni 14 agosto. Il corteo storico del quartiere di San Martino
sale le scale del Palazzo dei Consoli: giovani dame e cavalieri negli abiti d'epoca. Alla fine saranno
proprio loro ed essere premiati come miglior corteo. Il Torneo invece se lo aggiudicherà il quartiere
di Sant'Andrea, con Carlo Mariotti, che confermerà la vittoria dell'anno precedente (foto Gavirati).
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