La Pila n.18 - Sezione Scout San Giorgio Agno – Bioggio

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La Pila n.18 - Sezione Scout San Giorgio Agno – Bioggio
La Pila
Giornalino della sezione scout
San Giorgio Agno - Bioggio
n.18 - feB. 2011
Redazione
Anno IV, numero 18
Sezione Scout San Giorgio Agno - Bioggio
Cariboni Claudia
6934 Bioggio
Tel. 0041 91 604 55 02
http://www.sesga.ch
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero:
Avocette, Coccinella, Leonessa, Pantera,
Riccio.
Se vuoi partecipare scrivendo sul
prossimo numero consegnaci il materiale,
possibilmente per email, entro:
sabato 2 aprile 2011.
Il giornalino esce 5 volte all’anno.
Abbonamento sostenitori 20.-
Editoriale
Cosa fai al sabato pomeriggio?
Faccio dello scoutismo! Bravo, ma
cos’è lo scoutismo? Lo scoutismo é…
tante cose! Bene, ma come faccio a
farcele stare tutte in questa pagina?
Mah, forse potresti scrivere cosa
non è lo scoutismo! Buona idea!
Allora mi servirò di alcune citazioni
tratte dagli scritti, di circa 80 anni
fa, del fondatore del movimento
scout Robert Baden-Powell.disti
“Lo scoutismo non è una scienza
da studiare solennemente, né una
collezione di dottrine e di testi.”
“Non è imprimere e inculcare
una serie di nozioni in base ad
un sistema stereotipato.”
“Non è un codice militare per
inculcare disciplina ai ragazzi a suon di
addestramento formale reprimendone
l’individualità e lo spirito di iniziativa.”
Capito! Ma come si fa allora a
trasmettere il pensiero scout, se non
si possono seguire questi “collaudati
schemi”? Sembra più difficile! Si, e
probabilmente per fare attività con i
ragazzi ci vorrà più tempo, pazienza,
costanza, flessibilità, fantasia,
esperienza, buon senso, intuito, ecc.,
ma se tutto funziona bene (fare
combaciare un branco di “testoni”
grandi e piccoli, compreso chi scrive ;-),
non è mai scontato), i risultati saranno
veramente gratificanti e “duraturi”.
Ci vuole anche impegno e rispetto
da parte di tutti, perché lo scoutismo:
“Non è un’agenzia di recapito
espresso a disposizione del pubblico.”
Di conseguenza le attività del
sabato non sono un “parcheggio”
o dove basta mandare, ad esempio,
un sms alle 13.57(!) avvisando che
Tizio non verrà oggi perché “ha un
altro impegno” o ancora, dove si
partecipa solo quando fa “comodo”
e non c’è niente di meglio da fare.
Mi scuso con i più piccoli, che magari
leggeranno l’editoriale e non capiranno
tutto. Ma non preoccupatevi!
Continuate tranquillamente “solo”
con la gioia, la spontaneità e la
passione che vi viene, e deve venire
dal cuore (i grandi a volte sono troppo
“seri” vero?); perché lo scoutismo:
“È un gioco allegro all’aperto, dove
si può vivere insieme l’avventura
come fratelli più anziani con fratelli
più giovani, crescendo in salute
e felicità, in abilità manuale e in
disponibilità a aiutare il prossimo”
Buon divertimento!
Pantera
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Le prossime attività
Anche quest’anno il nostro gruppo scout, come da diverse
stagioni, consegnerà sabato 26 febbraio 2011 ai malati del
comune di Bioggio, al Cigno Bianco di Agno e agli ospedali un
piccolo pensiero.
È veramente un’attività molto arricchente per i nostri lupetti
oltre ad essere apprezzata dalle persone malate.
Domenica 13 febbraio invece si terrà ad Agno la fiera di San Provino.
La nostra sezione sarà presente con una bancarella, dove venderemo dei piccoli
lavori manuali e i soliti MITICI biglietti della lotteria (i più economici di tutto il
mercato).
Mi raccomando venite tutti a trovarci : vi aspettiamo!
Leonessa (CSZ)
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tecnica scout per i lupetti
Quest’anno nel nostro gruppo lupetti ci sono molti piedi teneri ed è quindi
importante insegnare loro le avventure di Mowgli.
I racconti del Libro della Giungla che narrano le avventure di Mowgli sono utilizzati
come filo conduttore nelle attività dei Lupetti, la branca più giovane del movimento
scout. Quest’uso venne approvato da Rudyard Kipling (l’autore del libro) dopo una
richiesta diretta da parte di Robert Baden-Powell, il fondatore dello scoutismo.
Attraverso i vari personaggi della storia (positivi e non) vengono incarnati qualità
e difetti soggettivi.
Vi presentiamo alcuni personaggi del Libro della Giungla, nei prossimi numeri ne
seguiranno altri!
AKELA
“Buona caccia a tutti coloro che osservano la legge della
giungla”
Lupo solitario, capo del branco dei lupi di Seeonee. Figura alla
quale vengono attribuite diversi pregi quali dignità e moralità
profonde, ed assolutamente umane; è il garante della legge
che, anche a costo della vita, intende difendere e ricordare
con coraggiosa saggezza. Legato a Mowgli da un amore quasi
paterno, proprio per la sua esperienza ed il suo valore che
mette al servizio dei lupi, viene considerato anche la guida
spirituale del branco
BAGHEERA
“Zampe agili e silenti, occhi che vedono jnell’oscurità, orecchie che odono il vento
nelle tane, denti bianchi e taglienti”
La pantera nera, astuta, audace e forte,
ma allo stesso tempo dolce e cortese,
riscatta con un toro grasso Mowgli alla
Rupe dei Consiglio. Esperta della vita,
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con saggi consigli guida il cucciolo d’uomo nella vita della giungla. Terribile per la
forza che la sorregge, è però nello stesso tempo padrona dell’enorme energia che
racchiude in sé.
KAA
“Cuor leale e lingua cortese fanno strada nella giungla”
Il pitone delle rocce, non intrattiene rapporti col
branco dei lupi, essendo della giungla di mezzo, ma
è comunque uno dei più fedeli compagni di caccia
di Mowgii. Kaa è una delle figure più importanti del
Libro della giungla: accompagna infatti Mowgli in
molte delle sue avventure, fino ad essere uno dei pochi
che lo saluterà alla Rupe del Consiglio dopo la Corsa
di primavera. Di lui risaltano l’amore per Mowgli e la
disponibilità ad aiutarlo in ogni occasione, la forza e
la saggezza.
BALOO
“La giungla è grande e il cucciolo è piccolo”
L’orso bruno, maestro della legge, che parlò in favore
di Mowgli la notte della sua accettazione nel branco;
parlando per lui e assumendosene la responsabilità. Guida
saggia e sincera, insegna la legge ai cuccioli del branco e
conduce Mowgli nelle sue prime esperienze e conoscenze
nella giungla. Giustamente orgoglioso per quanto il
cucciolo d’uomo impara, nutre nei suoi confronti un
affetto intimo e profondo.
Avocette e Leonessa
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Dizionario scout
L‘obiettivo di questa pagina è di presentare nella maniera più semplice la realtà
e alcune parole di questo grande Movimento educativo che si è diffuso in tutto
il mondo con un successo incredibile Nel 1907, venti ragazzi parteciparono
nell’isoletta inglese di Brownsea, al primo campo scout della storia. Oggi si contano
40 milioni di ragazze e ragazzi in ogni continente.
Amicizia Il quarto articolo della “legge” nella versione originale proposta
da Baden è così formulato: L’esploratore è amico di tutti e fratello di ogni altro
esploratore, quale che sia il paese, la classe sociale o la confessione religiosa a cui
appartiene. Ciò è stato chiaramente dimostrato,secondo Baden Powell, quando i
Jamboree hanno radunato migliaia di esploratori di moltissimi paesi diversi.
B.P.
Nome con cui viene affettuosamente chiamato Baden- Powel
dagli scout di tutto il mondo. Il primo a chiamarlo in questo modo fu una ragazza,
che scrisse una lettera nel 1901, la quale portava come indirizzo soltanto queste
due lettere. Baden Powell ha inteso queste due lettere anche con un significato
“nascosto” e per lui più importante Be Prepared, in italiano Sii Pronto.
B.A.
Buona Azione, impegno in ogni appartenente allo scoutismo di
compiere ogni giorno un piacere a favore di qualcuno. Dal punto di vista concreto
è certamente questo uno degli elementi principali della educazione morale nello
scautismo.
Buona Strada Saluto augurale che si scambiano i Rover (camicie verdi). Significato
simbolico inteso come strada alla scoperta della vita.
Per il momento è tutto, alla prossima con nuove parole!
Salutissimi Scout da Leonessa
(tratto dal Dizionario Scout di Vittorio Pranzii e Nicolò Pranzini. Padre e figlio con
l’amore per lo scoutismo)
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storia degli stemmini - lupetti
STORIA DEGLI STEMMINI
Il ritrovamento di alcuni antichi libri illustrati, dimenticati da chissà quando nei
bui sotterranei sezionali, mi permette di mostrarvi l’evoluzione grafica che le varie
insegne dei lupetti hanno avuto negli anni. Per semplicità dividerò la loro storia in
due periodi (vecchio e nuovo), iniziando dalle “specialità”. Prima del cambiamento
grafico, avvenuto al “passaggio” tra i due periodi, gli stemmini arrivarono fino al
numero di 32, erano di disegno semplice, ricamati e bordati in rilievo su dei “tondini”
di stoffa. Quelli nuovi invece, presentano dei disegni più elaborati, ricamati in modo
più “fine e piatto” su una specie di tela rigida e sono solo 23.
La maggior parte di essi comunque é sopravvissuta:
Periodo vecchio
Periodo nuovo
Diversi però hanno cambiato il colore di fondo del gruppo e/o il gruppo stesso:
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Periodo vecchio
Periodo nuovo
Qualche stemmino non esiste più ufficialmente…
Periodo vecchio
…mentre qualche altro è stato aggiunto:
Periodo nuovo
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Le insegne delle sestene sono restate uguali, cambiando solo il materiale
(anche se noi usiamo le nostre plastificate ;-):
L’insegna
per la
promessa:
Grigio
Verde
Arancione
Viola
(periodo vecchio: 12 colori / periodo nuovo: 11 colori)
una
volta
non
esisteva nella branca
lupetti, noi usavamo
quella di “piede
tenero”
che ora
è così:
Progredendo nel cammino di lupetto si potevano inoltre
ricevere delle stelline di metallo
(da mettere sul cappellino):
oggi diventate di stoffa:
Esiste anche la
periodo
“Croce di Gerusalemme”
vecchio
(non usata da noi attualmente):
periodo
nuovo
Infine le strisce gialle di stoffa per il capo-sestena e il vice capo-sestena: sono le
uniche cose che non sono cambiate, anche se una volta venivano messe attorno al
braccio sinistro.
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Nota: una volta la camicia del lupetto era blu scuro e la divisa comprendeva anche
il cappellino (blu scuro a strisce gialle), l’anello di metallo per il foulard e il cinturone
con la fibbia, entrambi con la testa del lupo. Tutti questi oggetti sono comunque
ancora acquistabili.
Curiosità: in Svizzera le “lupette” sono chiamate “api” (non in Ticino). Le insegne di
sestena sono esagonali (come le cellette dell’alveare) con il disegno dell’ape in vari
colori. Hanno l’anello del foulard, la fibbia della cintura e anche l’insegna “giovane
ape” con il loro simbolo. Gli stemmini di “specialità” sono invece uguali a quelli dei
lupetti, anche se un tempo avevano i loro (erano 19: ad es. libellula, dita di fata,
usignolo, mani agili, ecc.).
Pantera
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Che tempo farà?
Prevedere il tempo meteorologico senza l’ausilio di mezzi tecnologici, basandoci
solo sull’osservazione dei segnali che la natura ci mostra, è una conoscenza che
stiamo perdendo.
Dai media siamo bombardati di bollettini e previsioni per lo più esatte ed esaurienti.
Tuttavia, quando siamo sprovvisti dei consueti mezzi di comunicazione (ad esempio
in campeggio), può essere utile ed anche divertente rispolverare questi consigli
della cosiddetta “saggezza popolare”, per cercare di pronosticare il tempo che farà.
Si potrebbe essere tentati di non credere a questi detti tradizionali e considerarli
con “sufficienza”, ma sovente risultano essere ben fondati, anche perché in fin
dei conti poggiano su “basi scientifiche”. Ad esempio chi non ha mai sentito:
“Rosso di mattina, la pioggia si avvicina”? (Un cielo rosso all’alba indica spesso una
forte umidità nell’aria, siccome il sole riflette le nuvole. Questo segno annuncia
generalmente un temporale.) Inoltre questi motti non sono una nostra esclusiva,
ma esistono anche in altri paesi e lingue (…in rima). Il famoso: “Rosso di sera, bel
tempo si spera” diventa in francese: “Rouge le soir, espoir” ed in inglese: “Red sky
at night, gives a sailor delight”.
Di seguito trovate una piccola lista di osservazioni naturali (alcune anche “curiose”),
che potrete integrare con altre derivanti da vostre esperienze e/o dei vostri parenti
e conoscenti.
Segni di bel tempo:
- Tra giorno e notte vi è un grande sbalzo di temperatura (4-6° C).
- Rugiada mattutina, mattina fredda.
- Cappa di nuvole sulle o al di sopra delle montagne.
- Foschia nelle valli, in quota limpido.
- Nebbia mattutina che si scioglie velocemente o diminuisce.
- Scia corta che si disperde subito dietro gli aeroplani.
- Il fumo sale in verticale e si disperde velocemente.
- Le rondini e le allodole volano alte.
- Frinire serale dei grilli, gracchiare delle rane.
- Apparizione dell’arcobaleno (soprattutto di pomeriggio).
- Un cielo molto limpido al crepuscolo annuncia una notte
fredda con possibilità di gelate.
- La luna è nitida e chiara.
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- Le stelle sono brillanti e come immobili.
- Gli uccelli cantano al mattino presto.
- I ragni tessono la loro tela con dei fili lunghi (dalla loro lunghezza si può giudicare
la durata del bel tempo). La tela viene modificataogni 24 ore; se queste modifiche
avvengono verso le 16 o le 17, si può contare su una bella notte chiara.
Le pigne dei pini reagiscono all’umidità. Se l’aria
è secca le scaglie si “accartocciano” e la pigna si
apre.
Prima della pioggia, le scaglie assorbono l’umidità
dell’aria e la pigna ritrova la sua forma naturale.
Tempo umido
Tempo secco
Segni di brutto tempo:
- Le stelle si vedono difficilmente o scintillano molto.
- Il gallo canta ancora alle 22.00.
- Cielo a pecorelle, che appare dopo il bel tempo
(“Cielo a pecorelle, acqua a catinelle”).
- Corona di nuvole intorno alla cima delle montagne (la cima senza nuvole).
- La nebbia mattutina, molto spessa, non finisce mai di alzarsi.
- Prima della pioggia i reumatismi sono più dolorosi.
- Alone attorno al sole e alla luna (lento peggioramento).
- Scia molto lunga e persistente dietro gli aeroplani.
- Il fumo sale in diagonale e si disperde lentamente.
- Le rondini volano basse, i pesci saltano fuori dall’acqua.
- Nessun vento durante la pioggia (incessante brutto tempo).
- Zanzare insistenti, che volano molto basse (temporale in avvicinamento)
(tenere d’occhio una nostra esplo…).
- I gatti si puliscono a lungo.
- Le mucche si radunano al centro del pascolo.
- Le capre diventano bellicose.
…e ne esistono molte altre, a dipendenza anche dalla regione dove si abita (al mare,
in montagna, al polo nord, ecc). In ogni caso, se si è in buona compagnia, ci si può
divertire anche quando piove tanto, tantissimo, troppo! (v. CE09) vero? ;-)
Pantera
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le nuvole
Una nuvola, o più scientificamente una nube, si forma grazie al vapore acqueo che,
condensandosi, forma piccole goccioline o cristalli di ghiaccio, solitamente di 0,01
mm di diametro. Quando si formano agglomerati di miliardi di queste goccioline,
appare visibile la nuvola, di un tipico colore bianco, dovuto all’alta riflessione della
luce sulla superficie di queste goccioline. Maggiore sarà la quantità di goccioline
e maggiore il suo spessore, più scura essa apparirà. Le nubi temporalesche sono
infatti più scure!
Esse sono rappresentative - e sono a loro volta causa - di complessi fenomeni
meteorologici, come la pioggia, la neve e la grandine. Le goccioline possono
formare precipitazioni solo quando (creando dei cristalli più grandi o scontrandosi)
diventano sufficientemente grandi e pesanti da cadere giù dalla nuvola.
Nella loro pressoché infinita varietà (di forme, trasparenza, altezza, ecc.) sono stati
individuati quattro tipi fondamentali di nubi:
• i cirri, che appaiono come filamenti lunghi e bianchi; sono costituiti da cristalli
di ghiaccio che li rendono traslucidi, e grazie alla loro disposizione si può sapere
la direzione del vento in quota.
• i cumuli che appaiono come grumi o globuli, isolati o a gruppi, di dimensioni
e forme diversissime, bianchissimi se colpiti dalla luce del sole, grigiastri se
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all’ombra; sovrastano una corrente ascensionale (dal basso verso l’alto);
• gli strati, spesso di estensione orizzontale notevole;
• i nembi, la cui base appare grigia scura e che sono portatori di pioggia.
Sulla base dei quattro tipi fondamentali, solitamente si classificano le nubi secondo
l’altezza della loro base dal suolo e la loro estensione. Si formano quindi altri quattro
gruppi: nubi alte (prefisso cirro-), nubi medie (prefisso alto-), nubi basse (prefisso
strato-) e nubi a sviluppo verticale (prefisso cumulo-).
Da questa classificazione, che a prima vista può sembrare complicata, si possono
estrarre i dieci tipi principali di nubi. Vediamo ogni tipo di nube che tempo
atmosferico porta:
Cirri in gran numero: precipitazioni spesso persistenti, oppure la fine di un’attività
temporalesca. Cirri poco estesi, di struttura irregolare e molto lenti nei movimenti:
bel tempo.
Cirrocumuli: possibili temporali o rovesci (cielo a pecorelle, acqua a catinelle).
Cirrostrati: nessun tipo di precipitazione.
Altocumuli: cambiamento del tempo, possono anticipare l’arrivo di temporali.
Altostrati: possono dare origine a pioviggine, o anche trasformarsi in nembostrato
e dare origine a pioggia o a neve se le condizioni lo permettono.
Stratocumuli: precedono schiarite. Nonostante il loro inquietante aspetto,
producono solo pioggia leggera.
Strati: rendono una giornata “nuvolosa”. Quando questo tipo di nube riesce a
raggiungere il suolo, dà origine alla formazione della nebbia.
Nembostrato: precipitazioni persistenti, che possono anche durare per più giorni.
Cumuli: indicatori di estrema instabilità atmosferica e precursori di intensi temporali.
Cumulonembi: temporali anche violenti prevalentemente in estate.
Riccio
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Look parade
L’Emo:
L’emo è spesso associato ad un certo tipo di moda
relativa all’abbigliamento. Attualmente, sia i ragazzi
che le ragazze usano spesso jeans stretti ed aderenti,
hanno una lunga frangia asimmetrica in testa e
gli occhi truccati di nero. Sono frequenti t-shirt
aderenti raffiguranti le band preferite, cintura con
le borchie colorate con tonalità accese, scarpe da
skater o in generale scarpe nere.
Il Tamarro o Truzzo:
Il truzzo solitamente si veste con piumino senza maniche
preferibilmente di colore fluorescente, porta scarpe
parecchio tristi dai colori più improbabili, usa spesso jeans
aderenti, camicie strette sbottonate con il colletto tirato
su. Non possono mancare gli occhiali da sole giganteschi.
Eccovi alcuni esempi del loro linguaggio : Stai manzo
(stai calmo), Oh tipa (quando iniziano a parlare con una
ragazza).
Rapper:
Nel tempo, si è formata anche una moda di vestire
che ha caratterizzato i rapper. Negli anni ‘80, grazie
a gruppi come i Run DMC, per esempio, erano molto
usate le tute e scarpe Adidas, i cappelli Kangol, grosse
collane d’oro e vistosi anelli
(i cosiddetti “bling bling”)
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Il Punk:
L’abbigliamento punk è la moda tipica della subcultura
punk. Nell’idea iniziale dei suoi precursori, lo stile
doveva caratterizzarsi come un rifiuto dei canoni della
moda stessa e delle regole. Tuttora molti punk vestono
pantaloni stracciati, giacche di pelle e utilizzano lo stile
Mohicano per quanto riguarda i capelli
Il Nerd:
Il nerd è definito anche come una persona che sta sempre
davanti al computer, giorno e notte, senza alcuna vita sociale.
Lo stereotipo dell’immagine del nerd consiste in un uomo
giovane con grossi occhiali con la montatura nera , pantaloni
dall’orlo alto (i cosiddetti pinocchietti) . Indossa camicie e in
generale abiti troppo formali per le circostanze.
Skater:
A partire dalla fine degli anni ottanta fino ad
oggi, lo stile skater è divenuto anche un tipo
d’abbigliamento, mutato nel corso del tempo.
In origine gli indumenti da skate erano stretti,
pantaloni attillati, e portati a vita alta con una
cintura, maglie di flanella o felpe col cappuccio
(dette “hoodies”), scarpe del tipo “slip ons” o “hi
top”, solitamente della Vans, ma anche le popolari
Converse all star.
Coccinella
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cartonline dal mondo
Con questo numero inizia una nuova rubrica (tra l’altro “in tema con il tema” del
prossimo campeggio estivo), dove pubblicheremo le eventuali cartoline che, molto
gentilmente, ci spedirete dai vostri viaggi in giro per il mondo. Ringraziamo già sin
d’ora il gradito pensiero!
La prima della serie arriva dalla Lapponia e ce l’ha inviata il nostro lupetto Loris
Galli! Grazie per il pensiero!
La Lapponia è una regione geografica a nord, oltre il circolo polare artico, suddivisa
fra Svezia, Norvegia, Finlandia (da dove è stata spedita la cartolina) e Russia.
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Attività: Quack quack - 5 febbraio 2011
Incontro Crème: Bosco Luganese, 27 novembre 2011