Meravigliarsi per crescere
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Meravigliarsi per crescere
nat6 DAITIilTTRVTNTO DH.TASSTSSORT (urruRAr.r ArstRvtzr Dttcoiluilt DIVIGilZA, DOIT. MARO BAGNARA Credoche la presentazione di un libro sia sempreuna bella e simpaticafesta, perché un libro rappresentasempre una nuovaluce,rappresenta una nuova vita. Amo paragonarela presentazioneo l'uscita di un libro alla nascitadi un bambino;forse I'accostamentoè azzardato,però credoche il positivo che un libro può offrire è veramenteinteressante,veramentestimolante,poi, un libro è sempreun atto d'amore. Un atto d'amoredichiaratodall'autore in modo, credo, eccezionale,perché non mi è mai capitatodi trovareuna dedicacosì'composita, così familiare, oltre alla sig.raPatrizia,anchealle due figlie Elisa e Francesca,"con amore per sempre",ai genitori,che pure sono presenticometutta la famiglia in questo libro. alle sorelle.che hannoilluminato l'avvocatoCarlo che ha scoperto oltre 25 anni fa la Dinamica Mentale Base, poi agli amici delI'I.S.I., I'Istituto Serblinper I'Infanzia e per I'Adolescenza,di cui grandeanimatrice è appuntola sig.ra Patrizia,e poi non ultima ancheuna dimensione che potrebbeesserereligiosa,dal mio punto di vista, ma potrebbeessereanche non strettamente religiosa,"all'architetto", dice, "per aver decisoche potevaesserciun postoancheper me". Credoche già questededicheci diano il taglio precisodi questovolume; un atto d'amore,comedicevo,alle persone care, ma direi un atto d'amore anche a tutti quelli che ha conosciuto, che sta conoscendoe soprattuttoche conoscerà. Comeresponsabile dei ServiziCulturali, ringrazioI'avvocatoSpillareper questoatto d'amoreche rivolge a tutti, perché,effettivamente,il libro è una testimonianza,secondome, d'amore versola società,versoquelli chehanno bisogno, ma anche verso quelli che pensanodi non aver bisognodegli altri. E' un libro che va-letto e riletto con molta attenzione,con molta umiltà e soprattuttocon grandedisponibilità perché giustamenteI'autore precisa che è difficile rivolgersia chi non è disponibile,lo ha imparatomolto bene dal suo grandemaestroMarcelloBonazzola,che qui, viene presentatocome una speciedi architetto,anchese ha semprerifiutato di essereI'architetto cheimponee si impone. Devo dire che questocoinvolgimento ci porta a scoprireuna dimensionedella vita entusiasmante. Certamenteil libro ha un taglio autobiograficoperché I'autorepresenta un po' dellesueespeienze, la suacrescita,il recuperodi se stesso,la sua meravigliadi fronte alla vita e presentaquestasua esperienza attraversoancheuna serie molto concateîata di 27 capitoli per arrivare ad una sintesifinale in l0 punti fondamentali che intitola Decaloper;c'è sempreun per,c'è sempreunaprospettiva positiva, e finisce per darci veramente una testimonianzanotevole. Però,secondome,non è lui il protagonista,o almenoio I'ho letto e I'ho interpretatocosì;il protagonista è I'Uomo con la suapositività,con i suoivalori; I'uomo che,ovviamentedeverealizzare,anchecon I'aiuto di altri, il proprio sviluppopersonale. Mi sonopiaciuti in modo particolare alcuni concetti;il primo che gli è derivato, ovviamente,dal maestro,che gli fa una bellissimapost-fazione: "L'uomo goccianel mare della vita": ogni gocciaha la suaimportanza,anchese poi è destinataad evaporareattraverso la forza sublimantedel sole. Un altro concetto:"L'uomo nel mosaicodella vita". I'uomo-tessera. tutti hannola lo- 0 ro importanza,tutti siamo normali, però nella nostranormalitàciascunodi noi ha un ruolo fondamentale;"la commedia,non la tragedia", anche questoè molto importante,la vita non è tragica,la vita è una commediacioè un drammanon nel sensonegativodel termine,in cui ognunoha il suoposto, ha il suoruolo,ha la suaparte. Per finire, poi, ancheuna prospettiva escatologica: I'individuoin rapporto ' all'infinito. L individuonasce.si sviluppa,si afferma, ottieneanchedei risultati,ha delle soddisfazionidi cui non si deve mai sentirepago,né tantomenoschnvizzato, e può ancheguardarecon serenità alla morteperchédopo la morteci può essereunaproiezioneall'infinito. Mi piace sottolineareI'introduzíone del prof. Papisca. chedice"è unapresa di posizione",io direi è una bella risposta,"degli operatoridella speranza controi killersdellasperanza". Indubbiamenteè un libro che induce alla speranza, non solo alla speranzadi un qualcosache avverrà,ma direi che induce alla certezzache un qualcosa c'è già, e ognunoha un qualcosada riceveree, soprattuttoda dare agli altri, perchéciascunoè destinatoa starebene con sé soltantonellamisurain cui si riescea convincereche anchegli altri possonostarebenecon sestessi. Quindi è una prospettivaveramente positiva,un inno alla vita, un inno alla solidarietàe per questocredoche dobbiamo esseremolto riconoscentialI'avvocatoSpillareed a quanti collaboranoinsiemecon lui. DAITNIERVTNIO DEITASSTSSORT (ofituilt ArsrRvrzr s00Au DH. DoILsAt{IE DtvtctilzA, SARRA((0 Debbodire che in generemi è difficile leggereun libro di geno.invece,tro- AIUII vandomiin viaggio ho presoil libro, I'ho iniziato alle otto del mattinoed alle cinque del pomeriggioI'avevo finito. Il che significache è un libro che,nonostantetratti della DinamicaMentale di Base,che potrebbesembrareun argomentodi difficile applicazionedi studio,è postoall'attenzionedel lettore con un linguaggioestremamente facile, estremamente comprensivo,autobiografico,non sottoil profrlo del raccontoma sottoil profrlo dell'esperienza chesi vuole trasmettere. Ho letto questolibro partendoda quel concettoche I'autore scrive nelle prime pagine,di normalità:"l'uomo 6+ 6-". L'uomo che non si deve tnnalzare sopragli altri, I'uomo che non è inferiore agli altri, I'uomo che è di una normalitàlapalissiana,pari a tanti uomini che sonopresentisu questopianeta. Però comincia subito a diventareinteressante il concettodell'uomochepuò esseremaestroed allievo contemporaneamente. Maestroper quel poco che può dare agli altri ed allievo per quel tantochepuò apprendere dagli altri. Ma c'è una funzioneimportanteche,a mio avviso,Spillarepresentain questo libro: è la funzione,il valore,che si vuole dare alla persona;il valoreche parteda questoconcetto:tu sei un uomo importante,lo sei perchécosì tì senti,ma sicuramente tutti gli altri si sentonoimportanti come te. C'è un problema:tu devi valorizzaregli altri per capirequal è I'impofanza, la tua importanzanel mondo.E' interessantissimo questopassaggioperchéti fa capireche non puoi essereisolatonel mondoin cui vivi ma devi esseresempre in continuacomparazione con gli altri per capirli, per poter trasmettere ma ancheper poter ricevere.Ritengo chedi questolibro (me ne sonogià far to dare una copia perchédevo farne omaggio ad una personache lavora con me), ne farò temadi discussione. di confronto con i dirigenti, con gli operatorisocialiche lavoranonell'assessorato per i servizi sociali,perché ritengocheapramolto la mentea quella che può essereI'esperienza di contatto con la gente.Ci sonodei passaggi che sonointeressantissimi, ma ce n'è uno in particolaresul quale mi sono soffermatoduranteil viaggioe durante la lettura; leggevodi quei due avvenimentitragicicheci sonostati:il giovane universitarioche ha uccisoil papàe del papàche ha uccisoil figliolo a fucilate.Mi sonoricordatochenelleprime pagine,nella prima metàdel libro c'era proprio il confrontogenitore/figlio: è un capitoloveramente importante che deveesseremotivo di riflessioneda partedi chi leggeràquestolibro, ma io direi che questariflessione deveessereuna riflessionecongiunta da farsi in famiglia proprio con figli, fra genitoree figlio e tra figlio e genitore.Deveessereil momentoin cui uno dei duepossadire: abbiamodifferenzegeneràzionali. abbiamomotivi per cui forse non riusciamoa comprenderci.buttiamolisul tavolo,ragioniamo sulla scortadi quelloche uno scrittore,Spillare.ha messonel suolibro.Allora vediamocomequestolibro possaancheriaprire un colloquio fra padree hglio, fra componentidella famiglia, fra componentidella società. E' un libro di un estremointeresseed un'altracosache voglio sottolineare è la conclusione versole ultime pagine: 'Amare per dare un sensoalla vita". Amare che pone,però, un'affermazione importante:bisognadare.Ma per darebisognaavere,ma prima di avere bisognaconoscersi. Se non ci si conosce non si sa che cosa si può dare e pertanto il discorso è chiuso. Io devo farle proprio i complimenti:è veramenteun bel libro. DAI.I'INTERVEilTO Dfl PROF. AIITOIIIO PAPISCA Venendoqui, mi sonodetto:"Non prepararòuna scaletta,vediamocosami dice la mentee il cuore,una volta introdotti nell'atmosferadi questoincontro e vediamocosami ispira I'atmosfera". Ci sonotantecosepositive,qui dentro. Uaspettoche mi toccaparticolarmente è vedereche ci sonogiovanissimi,giovani, adulti,un po'più adulti,ci sono rappresentate le istituzionie le famiglie. Quindi abbiamouno spaccatodi società,di societàattentaa valori, attenta a valori umani universali,da cui viene una lezione,e questolibro viene presentatonel contestoche è proprio del libro stesso,che è quellodell'educarsi,educarsiinsieme,guardandoal futuro in modo positivo,in modo costruttivo. Con I'avvocatoSpillarela comunicazione è statanel segnodella speraîza; la speranzaè una virtù attiva, non significa mettersi lì ed aspettareche qualcosaaccada;significa darsi da fare, ovviamenteavendodegli obiettivi, credendoin qualchecosadi importante, ma bisognaagire,non bisognarestareseduti.fermi. chiusi. E il libro è una lezione,una lezionemoltoumile; quello che più contapoi per la validità del libro è il messaggioche scaturisce e la bontà del libro sta nella facilità con cui si coglieil messaggio, un messaggiotutto educativo,una lezíonetrasmessaattraverso una testimonianza, attraverso.se volete. il filo della confessionee di una crescita,di un divenire, sul camminodellaperfettibilità. Per me è illuminanteproprio la conclusionedel libro, la conclusionedi quantoscritto da spillare: "Nel terzo millennio puntareancorasull'Uomo può sembrareda un lato un azzndo o un'idea superata,ma nel rispettodelI'idea di libertà e di quelladi non dare mai nienteper scontato,potrebbeessere la scopertapiù rivoluzionaria.Forse è proprio questala stradada seguire per diventareabitanti adeguatidel nostro Villaggio Globale". Ecco qui la grande sfida per l'Uomo del nostro tempo: è quella di riuscire ad interionzzarevalori umaniuniversaliche aiutino a percorrerele stradedel nostro pianeta.Il Villaggio Globaleè qualche cosadi moltovicinoa noi, non a caso ci sono stati degli autori che hanno scritto un rapportoimpofante intitolato: "Il nostrovicinatoglobale".Il mondo lo abbiamoin casasotto varie forme: un mondopiuttostoconfuso,rissoso, tanto più interdipendentequanto più rissoso.Ma un mondochedeveessere vissuto nel segnodell'umano e quandodico nel segnodell'umanosignifica che bisogna stare in questo mondo in modo attivo, in modo da controllarequello che avviene,in modo da non adattarsipassivamente. Questoè il momentoin cui bisogna porre l'educazione,il processoformativo,,al primo posto di qualsiasipro- Aqlgl MENTE gramma.Io, nel mio piccolo, dico: "Quando i governantimetterannoal primo postodei programmielettoralie dei bilanci I'educazione,ecco,quello saràun momentodi vera presadi coscienzaresponsabile".Bisognaarrivare a questopassodi maturitàpolitica, oltre che culturale.L'educazione,certo, awiene nel privato,nell'extrascolastico e, chiaramente,soprattuttoin famiglia. Ma I'educazionedovrebbepure essereun obiettivo primario delle PubblicheIstituzioni. E quindi stasera vedocon grandesoddisfazione i dueillustri Assessoriche parlano,oltre che da sensibili,ancheda competentidi educazionee che salutanoI'uscita di questolibro educativocon grandeconvinzioneed entusiasmo. Credo che bisognaattentamente riflettere,in questomomentoin cui, a tutti i livelli, c'è incertezza,c'è confusionee c'è motivo per essere perplessi e preoccupati, perchè effettivamente i processidi mutamentosonocosìintensi, così pervasivi,così veloci, che si è un pò tutti in crisi! Ma dove sta allora la nostradignità,la nostraessenzadi umano?Non può staredove c'è la rinuncia,la passività,lo staredietro il carro, il subire.E qui c'è la lezione, tutta nel titolo: "Meravigliarsiper crescere".Meravigliarsinel momentoche viviamo,così globalizzatoe cosìrissoso. Meravigliarsi di essereancoraattenti all'essenzadell'umano,meravigliarsi di sentirela responsabilitàdelI'umano, meravigliarsi del sentire I' importanza,l'urgenzadellaPoesia. Il nostrotempoci offre delle ciambelle di salvataggioveramenteeccezionali. E allora,rimbocchiamocile maniche con questacaricadi speranza,andiamo alla scopertadei segni dei tempi, dei talenti della storia, che ci sono anche nel nostrotempo,pur così confusoe rissosoed esercitiamoquestasperanza, proprio andandoa trovarei pertugi,gli interstizi, nel segnodel positivo e del bene,chepureci sono. Io credocheil nostroPaeseabbiatanto bisogno,oggi, di una formazionecivile e politica fatta all'insegnadei grandi valori umaniuniversali. All'avvocatoSpillare,cosadevo dire alla fine? Che sonostatomolto lieto di esserein minima parte partecipedella sua "avventuraeducativae letteraria", e dico letteraria perchè sa scrivere molto bene!Si leggebenissimo!Cosa gli possodire? Oltre che incoraggiarlo ad andareavantinel suo percorso,nel suo impegno,nel suo servizioeducativo, io lo incoraggereiad andareavanti anchenel suo camminoletterarioche, chi lo sa, potrebbeanche diventare poetico,nel segnosempredell'essenzialità dell'espressione ! Ad maiora,quindi! ilItRVtNro Dtu.A stG.RA I.UCIAIIA BIAilqARDI Grazieal prof. Papiscae speriamoche qualchenostro governanteaccolgail suo appelloalla crescitadell'educazione. A quantoso io, siamoil paeseche spendemeno per I'educazionedelle giovani generazioni, speriamo che 2 qualcunostaserarecepiscail suo messaggio. Prima di dare la parola all'autore del libro, vorrei raccontarvibrevemente I'incontro con Carlo e Patrizia. La casaeditriceè nataI'anno scorso, quindi siamomolto giovani,almenoin sensolavorativo,ed è natada una mia riflessioneche dura da vent'anni su una frasecheun mio illustre omonimo, che era mio padre,mi scrissein una letteranegli anni '60; sapevoappena leggere. Mi dice questo(l'ho riprodottosul nostro catalogo):"La verità, cara mia, è che le caseeditrici sonopiene di fannulloni frenetici, di gente che non combinauna madonnadalla mattina alla sera,ma dà I'impressione,fallace, di star lavorando;pensa,si beccano perfinol'esaurimentonervoso". Io, in questagabbiadi fannulloni frenetici ho lavoratoper vent'anni ed ho continuatoper vent'annia vederesempre i soliti nomi, semprei soliti titoli riveriti, ossequiati dai vari direttori editoriali.E gli altri? Così,dopo vent'annidi questavita, se si può chiamarein questomodo, passataall'ombra delle redazionia tradurre, a fare prefazioni,curatele,ecc.,ho pensatoche bisognavarimboccarsile manichee fare qualcosa.Con questo intento abbiamocreatoquestapiccola struttura;ci siamo presentatisu Internet, sui giornali e nelle varie fiere, con questospirito molto sempliceche, per me, è particolarmentecongeniale;non amo le cosecomplicate,difficili, intellettualistiche. Carlo scrissealla casaeditricedicendo solamente:"Ho scritto questo,vedete un po' voi". Che cos'è "questo?"Un manuale?Un diario?Non lo sapevamo. Abbiamo cominciatoa leggerlo,diciamo la verità, un po' scettici.Figurati: un avvocato!Figurati: DinamicaMentaledi Base!Mah! Piano piano siamo andati avanti nella letturadi questo...,poi vedremocome definirlo. E leggendoquestolibro io ho fatto varie scoperte:prima di tutto io e Spillareabbiamola stessaetà; e questaè statauna scopertache ha portato ad un altro tipo di scoperta:io questolibro lo conoscevogià perché era il raccontodelle "grandi domande" aMl che chi ha la nostroetà si è trovatoad affrontare;cioè I'esigenzadi diventare "grandi", l'esigenzadi "dare qualcosatt.,. Io vengodalla provinciatoscanache è molto simile alla realtàche ho visto a Vicenza.Ci mettevanoi panni, da noi si chiamavano"crescenza",ci compravano il cappottodi tre taglie, anche quattro,mi dicono, superiorialla tua perché,tanto,ci si crescevadentro. Ho scoperto,anche,che I'università che io ho fatto a Pisae lui a Bari, erano diversegeograficamente,lontanissime, però molto simili, perchégli stessi percorsiche ha fatto Carlo, io li ho sperimentati,avendofatto facoltàcompletamentediverse,sulla mia pelle; mi sono accortache avevamogli stessi problemi, le stessetensioni di chi era troppo giovane nel '68, era un po' troppovecchionel '78 e, quindi, si è trovatoin questafasedi passaggiotremendain cui non sapevamonemmeno noi quali eranoi nostri valori e le nostremisure. Io questecosele ho vissuteper cui, più andavoavanti in questolibro, più ad un certo punto,ho detto che questolibro potevo, tranquillamente,averlo scrittoio! Un'altra scopertache ho fatto è che gli avvocatisannoscriverelNon lo ritenevo possibile.Pensavoche si limitassero a qualchememoria. Poi, man mano che leggevo,mi chiedevo:"checos'èquestolibro?E un romanzo?". No, non è un romanzo. Un diario? Forse è una confessioneha detto il prof. Papisca,forse anchequello.Che cos'è?Un manuale?Nemmeno.Una guida turistica al benessereper chi vuol starebène?Forseanchequello. Andando avanti, mi sono accortache non era niente di tutto questo,ma era un po'di tuttoquesto. Da qui I'avventura!Lo facciamo?Lo pubblichiamo?Il salto nel buio! Perché pubblicareun libro è sempreun saltonel buio. Nella redazionece ne siamoinnamorati, ci leggevamodei brani I'uno con I'altro:sentiquesto!No, sentiquest'altro! Questoè ancorameglio!Ecc. Ci è piaciuto così tanto che il nostro direttore commerciale,che è qui presenteed è sedutolì, dietro alla tastiera, il sig. Alvaro Bertani, che oltre ad esseredirettorecommercialeè ancheun ottimo musicista,ha voluto scrivere per questolibro un brano,che poi abbiamo intitolato (chi leggeràil libro, e sperosianonumerosi,capiràil perché) "Setu staibeneanch'iostobene". È I'auguriochefaccioanchea voi. II.PARERT DIUNA GIOVANE I.TTTRICT Ciao Ely, alloracomeva?Proprioi0 minuti fa ho terminatodi leggereil libro di tuo padrellSonostatasu anche fino a notte tardaper leggerlo,tale era la mia vogliadi conoscere I'esperienza di tuo padre!Sonomoltele considerazioni chetra me e me ho fatto. Sarebbe eccessivostarequi ad espofele tutte; comunquedi tempo davantine abbiamo perpotemeparlare!!! Beh, grazieal libro (intendoa ciò che tuo padremi ha saputotrasmettere)mi sono convintache è arrivataI'ora di frequentareal più prestoil primo seminar che sarà tenuto da tua madre o qualchealtro istruttore!Per cui ti prego di informarmiriguardoalla data. Non so che molla sia scattatadentrodi me (peccatonon sia successoprimal!!!) ma ho capitoche forseavevo sbagliatofino ad ora ad averedei qualsivogliapregiudiziriguardoa questo tipo di attività...forse peccavodi presunzione!ComunqueI'importanteè arrivarcie forsedevoanchetenerepresenteche ognunoha un suo tempo di maturazione. Del resto ho notatoche ultimamente sono cambiata,ho più fiducia in me stessa,ho capito che devo avereil coraggio di prenderedelle decisionida solae non semprefare affidamentosugli altri! Altrimenti come potrei dire che sto vivendo,se mi rifugio dietro agli altri e le loro decisioni...alla fine non sarebbepiù MIA la vita! Bisogna sapersiassumere le proprieresponsabilità, non averpauradel giudizio che gli altri possonodare sul tuo conto (certoè difficile,perchéancoraadesso mi vengonole cosiddette"pare" su quello che gli altri possonopensaresu di me!). Forseanchele personeche ho incontrato fino ad ora mi hanno aiutato a cambiare... ancheperchéio pensoche 7 tutte le esperienze,compresequelle negative,ti aprono nuovi orizzonti, ti aiutano a comprenderemolti aspetti della vita, ti dannouna visione a 360' gradi di ciò cheti circonda. Ora vado,perchémi attendela mia famiglia, chemolte volte non so neanche io come faccia a sopportarmi,a capirmi! Sonotalmentebirbante... Ho già parlatocon mia mammadi tutto questo,le ho detto che develeggere il libro e sto pure tentandodi convincerla a frequentareil seminar(sono matta, eh?). Comunque,faccio tutto questoperchélo voglio e ne sonorealmenteconvinta... non perchédevo. Barbanodi Grisignanodi Zocco (Vi), 20-3-200r Mariangela - 19 anni Grazie,Mariangela, della bella testimonianzae di avercipermessodi pubblicare integralmentela tua lettera.E' bello vedereche, al contrario di un certo mododi pensaredi oggi, i giovani hannodentrodi sé le stesse"cose" che abbiamodentro noi "vecchi" (e chesarannodentropure ai giovani del futuro) e sonoperfettamentecapaci di scoprirleda soli. In boccaal lupo che, comesempre,prima crepa,meglioè. Patrizia Serblin