Personaggi n.1-2011 – Andy, l`arte sulla pelle 4

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Personaggi n.1-2011 – Andy, l`arte sulla pelle 4
REM
farmene uno e poi di pagarmi!
Domanda libera, se vuoi aggiungere qualcosa che non ti ho chiesto. Dai… fattela tu ...
Voglio chiedermi cosa vorrei per i prossimi vent’anni. Sì, voglio chiedermi questo. Vorrei dedicare più tempo alla pittura,
ma soprattutto alla mia famiglia e a mio figlio, Lorenzo, di
4 anni. Se lo vorrà, farlo innamorare del mio lavoro e
farlo diventare una persona corretta e speciale, proprio
come il suo papà…
Andrea, per come io lo ricordo e per come
ora mi appare, è proprio così, lui ci scherza: ma è davvero un tipo un po’ speciale…
E credo inoltre che la sua indole eclettica e
la sua innata capacità trasformista, unite a
buone dosi di acutezza e buona volontà,
lo abbiano portato a costruirsi un mestiere che gli consente di vivere bene e
con grandi soddisfazioni personali,
rimanendo pur sempre in armonia con le sue passioni di base,
in contatto con il suo essere e
non distante dai suoi sogni,
permettendo così alla sua
creatività di rivelarsi senza venire soffocata o
repressa, ma manifestandosi appieno
spaziando in altri
campi, perché
no… anche in
quello
di
essere un
ottimo padre.
giapponese è impagabile.
Un corpo
tatuato bene
è una meraviglia non ancora
del tutto apprezzata. Un corpo senza
tatuaggio è un corpo
e basta.
Quella del tatuaggio è
una moda che dura ormai
da circa vent’anni. Credi passerà?
Qui la risposta è nella domanda:
non può una moda durare vent’anni. Considero un tattoo una droga
(meglio questa di altre). Ci si avvicina
per moda e ci si tatua per passione.
Il tuo corpo è per più di metà tatuato. Raccontamelo.
La metà corpo che dici è quella dietro, dove
non ho più un pezzetto di pelle libera. Rappresenta un drago che lotta con un samurai e l’ho
eseguito a Losanna da Filip Leu. I polpacci sono
opera di Hua, un giovane tatuatore di Taiwan e sono
due carpe Kai, una in fase di trasformazione durante
la risalita (alcune leggende giapponesi dicono di carpe
che una volta risalita la corrente si trasformano in drago);
ci sono poi delle peonie, spruzzi d’acqua, una lotta interiore, un dualismo in bilico tra l’essere una cosa o l’altra: nessuna delle due parti prevale, forse perché alla fine… io sto bene
così. Il resto del mio corpo è in evoluzione e ho tatuaggi di vari
artisti. Ma non vedo l’ora di dare un appuntamento a me stesso,
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