SOS ARTIGIANATO

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SOS ARTIGIANATO
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27/02/2004 n. 46)
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Parma
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130
febbraio
2010
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Il credito irraggiungibile,
la morsa del fisco,
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amministrazioni:
Domenico Capitelli (CNA)
racconta il futuro incerto
delle PMI del parmense
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A soli 50 centesimi, Il Mese Parma,
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In breve
Artigiani in allarme
Sarà l’anno più duro. Parola
di Domenico Capitelli (CNA)
CittàcheCambia
14
p.14 Ex Salamini: inizia il
dibattito sulla Porta Est
Verso la riqualificazione
p.14 Cerchi un parcheggio?
Segui i cartelli luminosi
Da marzo la nuova segnaletica
p.16 Ampliamento in vista per
il Cimitero di Marore
Oltre 350 sepolture in più
p.17 Stazione, area Nord:
edifici in costruzione
E nel piazzale un ponte-bus
Innovazione
18
p.18 Il futuro della ricerca
inizia dal Tecnopolo
Pronto nel 2011
p.20 Tecnologie e sport
fanno la differenza
Due progetti per i disabili
Società
30
p.22 Polizia Municipale,
formazione e...torrette
10 agenti in arrivo
p.24 Questione di immagine,
l’Università cambia look
Parte la nuova campagna
p.25 Il volontariato si sfoglia
su una pagina web
Il sito di Forum Solidarietà
p.27 Solare termico, via ai
nuovi prestiti agevolati
Per chi installa gli impianti
p.28 Più controlli, più
sicurezza alimentare
Nel 2009 migliaia di verifiche
p.30 Concluso il
nuovo Pronto Soccorso
Inaugurazione in vista
p.33 La terra di confine tra
medicina e odontoiatria
Le TMD ai Martedì dell’Ordine
p.34 Cooperative sociali
alla conquista del mercato
A Parma oltre 110 milioni all’anno
p.36 L’unione fa la forza.
Col.Ser si amplia ancora
Intervista a Cristina Bazzini
p.37 Visit Parma: il web
per le eccellenze
Il sito di Confesercenti
p.38 Via Saffi, la città antica
col sapore del paese
Storia di una rinascita
p.40 Consumi 2009,
termometro in ascesa
I dati Ascom: meglio del 2008
p.42 Cavàl pist, in difesa
di una tradizione
Proteste contro il divieto
p.43 Associazionismo: quando
l’unione fa la forza
Intervista a Ugo Margini
Sport
p.44 Stagione primavera-estate
Rivoluzione-mercato
nel Parma FC
p.46 Abbonato al Tardini?
Tifi gratis col Lavezzini
Per girone di ritorno e Coppa
p.48
Provincia
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n° 130 febbraio 2010
Aut. tribunale di Parma N.16
del 22.4.99
Editore
Edicta p.s.c.r.l.
via Torrente Termina, 3/b – PARMA
N° iscrizione al ROC: 9980
Registrazione ISSN: 1592-6230
Redazione
via Torrente Termina 3/b – PARMA
Tel. 0521251848
Fax 0521907857
e-mail: [email protected]
Direttore responsabile
Simone Simonazzi
[email protected]
Art director
Pietro Spagnulo
[email protected]
Coordinamento editoriale
Ilaria Gandolfi
[email protected]
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Grafica
Davide Pescini, Manuela Rinieri
Un mese in Consiglio
Filo diretto con la Regione
Psicologia e Polis
Stili di vita
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Pagine di Sport
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Poste Italiane
spedizione in abb.
postale DL 353/2003
(conv. in L il
27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 1. DCB
Parma
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Economia
Le rubriche
p.15
p.24
p.25
p.27
p.27
p.45
Economia
Salute
Primo Piano
p.8
IL MES
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Sommario
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Redazione
Matteo Bianchi, Erika Ferrari,
Rosaria Frisina, Fabrizio Furlotti,
Diana Pastarini, Daniele Paterlini,
Mauro Simonazzi, Erika Varesi
Hanno collaborato
Francesca Asti, Valentina Bagarelli,
Eleonora Bellomi, Irene Bertoli, Mattia
Boselli, Eugenio Fedolfi, Giuseppe
Gigli, Rita Ferrari, Valerio Parmigiani,
Vincenzo Pirillo, Matteo Sartini,
Serena Sasso, Alessandro Trentadue
Pubblicità e abbonamenti
Tel. 0521/921346-921755
Grazie alla collaborazione dei principali centri commerciali e delle
istituzioni di Parma, puoi ritirare gratuitamente le riviste Edicta
anche nei nuovi Mese Point: scopri sulla mappa quello più vicino.
Continuerai a trovare il Mese anche in edicola, in biblioteca
e nei punti informativi della città
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Cristina Cattani, Alessio Dondi,
Gianluca Gala, Maria Lombardi,
Maria Carla Magni
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Chiuso in tipografia il 3/2/2010
In breve
Dall’Italia
tutela dei diritti
In vigore la
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Dal 1° gennaio 2010 è entrata
in vigore la class action, ovvero la
possibilità di svolgere cause collettive di classe. La legge italiana,
molto più debole di quella americana, non potrà essere applicata
agli illeciti commessi prima del
16 agosto 2009.
dal governo
Piano straordinario
contro le mafie
Dall’agenzia per gestire i beni
sequestrati alla mappa informatica delle cosche, dal sostegno
alle vittime del racket al codice
unico antimafia; a gennaio il Consiglio dei ministri ha dato il via
libera ad un piano straordinario
contro le mafie. Per l’agenzia si
procederà con un decreto, mentre il resto rientrerà in un disegno
di legge.
bologna
Cinzia-gate,
Delbono lascia
SALUTE
7 di cuore, sette giorni
per la prevenzione
SICUREZZA
Tre nuove telecamere
in piazza Duomo
Al via l’8 febbraio “Sette di Cuore”, la settimana di sensibilizzazione
sulle malattie cardiovascolari organizzata da Ospedale e Ausl di Parma, in collaborazione con l’Associazione per l’Assistenza e la Ricerca in
Cardiochirurgia. In piazza Garibaldi
da lunedì 8 a domenica 14 febbraio
i cardiologi incontreranno i cittadini
per la valutazione di eventuali fattori
di rischio. Programma completo su
www.ao.pr.it e www.ausl.pr.it.
Proteggere il Duomo e il Battistero da atti vandalici e episodi di
inciviltà: per questo il Comune, con
il sostegno economico di Banca
Monte, ha installato nella zona tre
nuove telecamere, che si vanno ad
aggiungere a quella già presente
nella piazza. Le tre macchine, di cui
due brandeggiabili, sono collegate
a Vigili, Questura e Carabinieri. Il
costo complessivo dell’intervento
ammonta a circa 30.000 euro.
organizzato dall’università di parma
Elezioni Regionali 2010:
inizia il gioco di previsione!
LAVORO
Istat: disoccupazione
ancora in aumento
Il mercato del lavoro continua
a segnare rosso, sia in Italia
che in Europa: il tasso di disoccupazione a dicembre 2009 è
salito all’8,5% dall’8,3% di novembre. Lo rende noto l’Istat
precisando che il tasso di disoccupazione è in crescita di
1,5 punti percentuali rispetto
allo stesso mese dell’anno precedente: è il dato peggiore da
gennaio 2004.
È successo
a Parma
Flavio Delbono ha rassegnato le dimissioni dalla carica di
primo cittadino di Bologna nella
seduta del Consiglio comunale del 28 gennaio, in seguito
al procedimento che lo vede
indagato per peculato, abuso
d’ufficio e truffa aggravata. Ancora incertezza sulla data delle
elezioni, che potrebbero essere
in marzo, in giugno o anche in
autunno.
La Facoltà di Economia dell’Università di Parma (e in particolare il Laboratorio di Economia Sperimentale) ha reso noto le
prime proiezioni del Gioco di Previsione sulle prossime Elezioni Regionali, organizzato per la prima volta in Italia da parte di
un’Università. I giochi di previsione sono applicazioni sperimentali pensate per stimare l’esito di un determinato evento futuro
attraverso le informazioni raccolte presso gruppi numerosi di
persone. Per il 92,89% di coloro che hanno risposto prevarrà
la coalizione di centro sinistra, anche se con un calo di circa 6
punti percentuali rispetto alle elezioni del 2005. Per saperne di
più: http://www.experimentaleconomics.unipr.it
Da Haiti a ParmAbitare, da Verdi al Consiglio delle
cinque di mattina: un mese di notizie in poche righe
parma-vicofertile raddoppia
Il 9 gennaio il sindaco
Vignali riceve Paolo Besozzi,
Commissario straordinario per
l’Asse ferroviario Pontremolese, per discutere dell’avvio del
raddoppio del tratto cittadino
della Parma-La Spezia
VINCENZO e PIETRO AL TOP
Nella classifica del Sole24Ore
sul gradimento degli amministratori Bernazzoli è al 60%,
Vignali al 58,5%
[6] febbraio
gennaio 2010
2010 IL
IL MESE
MESE MAGAZINE
MAGAZINE
parmabitare + 44
L’assessore Pellacini e il
presidente di ParmAbitare
Leoni firmano i contratti di
servizio per 44 nuovi alloggi
di ParmAbitare a Vicofertile
sud e in via Ferrarini, area
ex Pezziol: i lavori prenderanno il via entro febbraio
MARIA LUIGIA, NUOVO LOOK
Si conclude a gennaio al
liceo Maria Luigia una serie
di interventi di manutenzione
straordinaria e abbattimento
delle barriere architettoniche: costo, oltre 337mila
euro stanziati da Provincia
di Parma, Regione Emilia
Romagna e Stato
parma per haiti:
pronto il comitato
Il 25 gennaio si riunisce per la prima volta
il Comitato per Haiti
voluto dal Comune
di Parma: tra prime
iniziative previste una
raccolta fondi e una
di farmaci, materiale
sanitario e generi
alimentari. Info:
www.parmanews.net
progetto “mi muovo”
Accadeva a
febbraio 2000
Cresce il
bike sharing.
Finanziamenti
dalla Regione
premiato anche il parma fc
Sant’Ilario 2010, 5
medaglie e 7 attestati
Cinque medaglie d’oro e sette attestati di civica benemerenza sono sati consegnati dal sindaco di Parma durante la cerimonia del patrono della città, Sant’Ilario di Poitiers, lo scorso
13 gennaio. Le medaglie d’oro sono assegnate alla Comunità
Educativa Biondi, all’imprenditore Gianni Grassi, allo scrittore
e critico letterario Giuseppe Marchetti, all’Istituto Salesiano
San Benedetto e al Parma Football Club. Sette invece gli attestati di civica benemerenza, assegnati a Paolo Camaioni,
per l’inserimento lavorativo dei disabili; ad Anna e Gianfranco
Carrera, una famiglia impegnata nell’accoglienza e nell’animazione missionaria; al Comitato Provinciale dei Volontari della
Protezione Civile, per il ruolo giocato nelle emergenze e nelle
calamità naturali; alla Comunità di Sant’Egidio, per il servizio
a favore di anziani e delle fasce più deboli della popolazione;
a Emilia Borella Contino, per la sua attività nella sezione femminile nella Croce Rossa di Parma; a Francesco Mineo, per la
sua opera all’interno dell’Unitalsi; e a Alberto Zanchetti, per
i progressi scientifici e clinici a livello mondiale nella terapia
dell’ipertensione legati al suo nome.
Potenziare il servizio di bike sharing con nuove bici e nuovi stalli,
totem e cartellonistica. Lo prevede il
protocollo d’intesa in materia di bike
sharing firmato a fine gennaio a Bologna tra Regione Emilia-Romagna
e i comuni capoluogo, che vede
in Parma la città che ha ottenuto i
maggiori stanziamenti a livello regionale (249mila euro). L’intesa
sul progetto regionale denominato
“Mi muovo in bici” punta all’omogeneizzazione dell’accessibilità ai
servizi, sia attraverso le tecnologie,
sia tramite regole condivise tra le
città aderenti, costituendo così una
vera e propria rete di trasporti integrati su tutta la regione con la quale
i cittadini potranno muoversi su più
mezzi con un unico biglietto.
CULTURA
Iniziano i lavori per
la Casa della Musica
Il Comune avvia nei primi
giorni di febbraio 2000 il recupero di Palazzo Cusani, in
piazzale San Francesco, destinato a diventare sede della
Casa dell Musica. L’edificio
era inagibile dal terremoto
del 1984.
europa
Efsa a Parma, via
alla candidatura
Il 16 febbraio 2000 viene
firmato un protocollo d’intesa tra Regione Emilia Romagna e le principali istituzioni
della città per sostenere la
candidatura di Parma come
sede dell’Authority Europea
della Sicurezza Alimentare.
insieme per il volontariato
Il 27 gennaio il delegato del
Sindaco per la cooperazione
internazionale, Ferdinando
Sandroni, incontra Ben Jedou
Belgacem, presidente dell’associazione immigrati tunisini
“Verdi”: Belgacem offre la
disponibilità a reperire nuovi
volontari per le associazioni
del territorio tra i giovani e le
donne tunisine
conto alla rovescia
per cibus 2010
nevica, SALTA PARMA-INTER
un giorno di regno
Venerdì 29 gennaio l’opera
buffa di Verdi inaugura la
stagione lirica 2010 del
Regio. Tra gli interpreti
Anna Caterina Antonacci,
e Paolo Bordogna (nella
foto, nei panni del signor
La Rocca). Info su www.
teatroregioparma.org
Attorno alle 4 di mattina
di domenica 31 gennaio
inizia a nevicare su Parma
e provincia: smetterà solo
cinque ore dopo. I dieci
centimetri di neve caduta
impediscono lo svolgimento
di Parma-Inter: si recupera il
10 febbraio
il consiglio delle 5...
Si svela una delle novità di
Cibus 2010, a Parma dal 10
al 13 maggio: un’area espositiva per le catene distributive
estere, che esporranno le
loro linee a marchio premium
e incontreranno le aziende
per implementarle con i
prodotti Made in Italy
Il 1° febbraio il presidente
della Provincia Bernazzoli e
l’assessore Fellini partecipano
al Consiglio comunale di
Borgotaro, convocato alle 5
del mattino in stazione. «Un
modo per ribadire la vicinanza delle istituzioni ai disagi
che i viaggiatori subiscono
per i disservizi delle ferrovie»
IL
IL MESE
MESE MAGAZINE
MAGAZINE febbraio
gennaio 2010
[7]
Primo Piano
Artigiani in
allarme
15.000 piccole-medie
imprese parmensi
affrontano l’anno
più duro. E chiedono
l’impegno degli enti locali
Capitelli (Cna): «Crisi all’apice»
DI ILARIa gandolfi
Il 2009 è stato l’annus horribilis
per gli artigiani di Parma e provincia, ovvero per una rosa ampissima di mestieri con cui quotidianamente ci tocca avere a che fare:
dal panettiere alla parrucchiera,
dall’antennista alla sarta, dal
gommista al tipografo, dall’autotrasportatore al costruttore. Circa 15.000 imprese di piccole o
medie dimensioni che, secondo i
dati della Camera di Commercio
di Parma, nei primi nove mesi del
2009 hanno visto calare produzione, vendite, domanda, export
(cfr dati nella pagina a fianco).
Il morale è basso, dunque. A
settembre 2009 i vertici di CNA
Parma hanno preso carta e penna per rivolgere alle istituzioni
locali - Provincia e Comuni - una
serie di considerazioni e richieste:
La lettera
Sette proposte
alle istituzioni
Ecco i 7 suggerimenti
contenuti nella lettera di CNA
Parma a Provincia e Comuni:
1. Bandi più accessibili alle PMI
2. Zone franche per i
neoimprenditori
3. Irap ridotto per le piccole
aziende che mantengono
l’occupazione
4. Tariffe commisurate ai rifiuti
effettivamente prodotti
5. Agevolazioni per i lavoratori
autonomi
6. Semplificazione burocratica
7. Accordi con le banche per
crediti anticipati alle imprese
[8] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
sette problemi e sette soluzioni
possibili. «Non che ci aspettassimo una risposta a tutte le proposte – constata cinque mesi
dopo Domenico Capitelli, direttore provinciale dell’associazione - né volevamo avanzare delle
rivendicazioni pure e semplici. Si
trattava solo di suggerimenti che
consideriamo - ancora oggi - utili
per dare una mano alle imprese,
senza gravare troppo sui bilanci
delle amministrazioni. Ci aspettavamo interesse, l’apertura di un
confronto per arrivare ad una valutazione comune della situazione
e delle soluzioni possibili: nulla di
tutto ciò. L’unica cosa che abbiamo registrato è stato un certo fastidio, come se avessimo cercato
di invadere il campo di azione di
qualcun’altro». Nello stesso periodo di questo appello caduto nel
vuoto, un sondaggio sugli associati CNA dell’intera regione tastava umore e aspettative delle PMI
per il 2010. L’80% degli intervistati prevedeva «ancora molti mesi
difficili»: almeno fino alla seconda
metà del 2010 (39%), se non
addirittura al 2011 (28%).
Direttore, oggi è cambiato
qualcosa? Per gli artigiani il
traguardo della ripresa è più
vicino?
«Tutt’altro, i prossimi sei mesi saranno probabilmente il passaggio
più difficile. Nel 2009 le nostre
imprese hanno fatto un grandissimo sforzo per mantenersi attive, in
una posizione di stabilità - anche
in termini di occupazione - in attesa di capire quanto lontana fosse
l’inversione di tendenza; oggi purtroppo le idee sono più chiare, di
fronte ad un calo di fatturato del
20-30% rispetto all’anno precedente – in qualche caso anche più
pesante - si è capito che il periodo di recupero sarà molto lungo.
I prossimi, per la maggior parte
delle imprese, saranno i mesi delle
decisioni più difficili».
Ripercorriamo la lettera agli
enti locali: la prima constatazione è la difficoltà, per le
piccole aziende, a partecipare
ai bandi proposti da queste
istituzioni. È una questione di
requisiti tecnico-professionali?
«Non si tratta assolutamente di
competenze: tant’è che molte
volte questi lavori gli artigiani li
fanno, ma in subappalto, a condizioni economiche dettate dall’alto,
quasi sempre svantaggiose. Spesso le amministrazioni richiedono
requisiti speciali in modo da semplificare le procedure di selezione:
può esser chiesto, ad esempio,
l’aver svolto precedentemente
determinati volumi di lavoro per
il pubblico. Non dico che non
esistano casi in cui questi requisiti sono importanti; certamente,
però, ci sono molti bandi che, con
un minimo di impegno da parte
del pubblico, potrebbero essere
di più facile partecipazione anche
per le piccole e medie imprese».
«Ci aspettavamo
interesse. Invece
abbiamo raccolto solo
un certo fastidio»
Come?
«Strutturando gare che di fronte
a importi elevati favoriscano la
formazione di Associazioni Temporanee di Imprese, in modo che
il possesso dei requisiti speciali
debba essere calcolato in capo
alle ATI, e non a ogni concorrente.
Il fatto che una sola grande realtà
possa gestire un bando, diciamo,
di oltre sei anni, magari subappaltando il tutto a ditte che vengono
da fuori provincia, non mi sembra
né giusto né utile: le piccole imprese sono il tessuto economico
del parmense, pagano le tasse
a quelle stesse amministrazioni,
sono vincolate ad un rapporto di
responsabilità con il territorio: è
facile capire che questo si rifletta
anche nella qualità del loro lavoro».
Secondo problema, le tasse.
La proposta di CNA è sollevare
le neo imprese dal pagamento
delle tasse locali nei primi anni
di vita dell’azienda. Di recente
il Comune di Parma ha presentato un progetto sulle aree a
fiscalità agevolata per i neo
nel 2009
0
383
imprese
artigiane
nel parmense
hanno chiuso
i battenti
da settembre 2008 a
settembre
2009: 167
erano di
costruzioni
-12%
nella
produzione
dell’artigianato manifatturiero
nel periodo
gennaio-settembre 2009.
Nel 2008
era -2%
dalla pasticceria al restauro, dall’estetista al meccanico
-12% Artigianato, chi era costui?
nelle
vendite
del manifatturiero da
gennaio a settembre 2009;
nei primi 9
mesi del 2008
era -1%
-11%
il calo della
domanda,
in peggioramento
rispetto alla
flessione
registrata nel
2008 (-1,7%)
-2%
il calo medio
dell’export
nei primi
nove mesi
del 2009.
L’anno precedente era
aumentato
del 1,5%
dati
ufficio
studi della
camera di
commercio
di parma
La rete dei mille mestieri
Per il dizionario Sabatini Coletti
artigiano è «chi esercita un’attività
lavorativa a livello familiare o con
un numero limitato di operai».
La legge, invece (la n° 443 del
1985) definisce attività artigianale «la produzione di beni, anche semilavorati, o prestazioni di
servizi» svolta entro determinate
dimensioni (ad esempio: 18 dipendenti per le aziende che non
lavorano in serie, 9 per aziende
che lavorano in serie purché con
lavorazione non del tutto automatizzata). Ma chi sono, nel
concreto, gli artigiani? Di seguito
una panoramica dei mestieri che
rientrano nella categoria.
Alimentare: panificazione, paste
fresche e secche, gastronomia,
formaggi, lavorazione delle carni
e del pesce, conserve vegetali,
liquori, pasticceria, gelateria.
Artistico e tradizionale: lavorazione metalli e pietre preziose,
ceramica, restauro beni culturali,
mobili, ferro battuto, strumenti
musicali tradizionali.
Benessere e sanità: acconciatore, estetista, fisioterapista,
odontotecnico, palestre, podologo, dietista.
Comunicazione e terziario
avanzato: informatici, grafici,
fotografi, editori/stampatori, litografi, tipografi, consulenti-programmatori delle ITC.
Costruzioni: edilizia ed affini,
produzione di ceramiche refrattarie, piastrelle, mattoni tegole,
recupero e restauro del patrimonio architettonico, storico,
culturale ed artistico, produzione
e lavorazione dei manufatti in
cemento, escavazione e trasformazione dei materiali lapidei e
del marmo.
Moda: settori tessile, abbigliamento, calzature, pellicceria, sartoria e attività connesse.
Autotrasporti: trasporto di prodotti industriali, agroalimentari ed
a temperatura controllata (ATP);
trasporto petrolifero e chimico, di
collettame, veicoli, rifiuti e merci
pericolose; trasporti eccezionali,
trasporto di materiali da costruzione, di cementi e inerti.
Installazione e impianti: settore termico, del gas, idrico, elettrico ed elettronico, antennistico,
ascensoristico, dei riparatori di
apparecchi elettrodomestici.
Produzione: manifattura metalmeccanica di produzione in
conto proprio e in contoterzi, del
legno e arredamento, della nautica da diporto e della chimicagomma-plastica.
Servizi alla comunità: calzolai,
carrozzieri, meccanici/elettrauto,
gommisti, centri di revisione per
auto e moto veicoli, soccorritori
stradali e depositerie, autodemolitori, imprese di pulizia e tintolavanderia.
in breve
-3,6%
il calo del
il valore
aggiunto
totale previsto
nell’economia
parmense
nel 2009. La
performance
peggiore
sarà quelladell’industria
(-10,5%) e
dei servizi
(-1,1%). Salgono invece
agricoltura
(+1,9%) e
costruzioni
(+1,8%).
Per Emilia Romagna e Italia
le previsioni
ancora più
negative, rispettivamente
-4,8 e -5%
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[9]
Primo Piano
Storie di artigiani
chi comincia - cristian pallamidesi
chi cresce - NICOLA RIFINO
«Iniziare in piena crisi, una
sfida. Ma il 2010 promette bene»
«Per crescere? Impegno, spese
oculate. E una buona banca»
Neat Solution è una nuova agenzia di
comunicazione, pubblicità e marketing,
nata l’ottobre scorso da un’idea di Cristian
Pallamidesi e di un suo socio. «La scelta
di avviare l’attività in piena crisi economica è stata una vera sfida. Siamo partiti da
zero ed abbiamo già un discreto numero
di clienti, che nel 2010 speriamo di incrementare. Per fortuna non abbiamo avuto bisogno di un grosso investimento iniziale. Oggi nessuno ti incentiva ad aprire
un’attività, o ti aiuta a coprire le spese iniziali. Il nostro, poi,
è un settore tecnologico di nicchia. Quando ci siamo iscritti
al registro artigiani è stato difficile persino inquadrarci in una
categoria». [V.P.]
Tra le imprese che non hanno risentito della
crisi c’è la ditta di Nicola Rifino, la RN, specializzata in tinteggi, finiture e stucchi. Nel 2009
può vantare un fatturato venti volte superiore
a quello del 2001, anno d’inizio dell’attività.
«Il segreto per vincere la crisi è un grande
impegno quotidiano e una gestione oculata
delle spese. Lavoro inoltre con ditte di un
certo spessore, con le quali ho instaurato un rapporto di fiducia,
e che non mi hanno mai dato problemi nei pagamenti. Molto importante è stato anche l’appoggio della mia banca. Mi sono stati
molto vicino, consigliandomi sulle scelte da fare. Ho avuto anche
la possibilità di dilazionare le tasse in cinque rate grazie ad un
finanziamento di dodici mesi a interessi bassissimi». [V.P.]
imprenditori, cosa ne pensa?
«Non possiamo non giudicare
con favore questa iniziativa, ora
si tratta di fare in modo che non
resti sulla carta. Si era parlato di
un tavolo operativo in cui definire l’applicazione delle misure, lo
aspettiamo: i nostri associati ci
stanno già chiamando per avere
informazioni. Speriamo di essere
coinvolti, sono anni che chiediamo
alle amministrazioni di procedere
con la logica della sussidiarietà».
Un incoraggiamento per chi
inizia, insomma. Ma quanto
incide il fisco su chi, artigiano,
lo è già?
«Molto. Il carico fiscale pesa soprattutto sulle piccole e piccolissime imprese: a fronte di una situazione per cui le imprese pagano
molto e i lavoratori ricevono poco,
le pmi
Sono vincolate al
territorio da un legame
di responsabilità
sportello unico?
Sburocratizzare
vuol dire togliere
potere: in Italia è difficile
le BANCHE
I criteri di accesso al
credito sono rimasti al
mondo prima della crisi
il Governo Berlusconi proclama a
intervalli regolari l’avvio della riforma, salvo poi smentirsi puntualmente. C’è poi la questione dei tributi locali, che quasi sempre non
sono commisurati al reddito effettivo prodotto dalle aziende, ma ad
altri criteri: è il caso della tassa sui
rifiuti, che in molti Comuni della
provincia viene calcolata in base
ai dati catastali e ai metri quadri
dell’azienda. Ma è possibile che
io, autotrasportatore, debba pagare una tassa basata sull’ampiezza
del mio deposito mezzi, quando
gli unici rifiuti che produco sono
speciali e già pago per smaltirli?
Bisogna seguire l’esempio dei Comuni che hanno trasformato questa tassa in tariffa».
Quinto punto, agevolazioni
per i lavoratori autonomi…
«Faccio un esempio: la Provincia
di Parma ha firmato un accordo
con 36 Comuni e 7 enti gestori
per la rateizzazione dei pagamenti
delle bollette di acqua, luce e gas
le persone a rischio di perdita del
lavoro a seguito di crisi aziendale.
Perché non pensare a iniziative simili anche per i lavoratori autonomi, oltre che per i dipendenti?».
Un’altra richiesta: la semplificazione delle procedure burocratiche richieste dalle amministrazioni pubbliche alle
aziende. Ma non c’era lo sportello unico?
«Qualcosa è stato fatto: è il caso di
Parma, Traversetolo e di qualche
altra realtà, anche se l’optimum
(appoggiare in un punto una pratica e lì ritirare la risposta) non è an-
[10] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
cora stato raggiunto. Lo sportello
unico nella sua accezione iniziale
è di fatto rimasto sulla carta: semplificare significa togliere potere,
in Italia questo non è mai facile».
Ultimo tasto dolente, i crediti
nei confronti delle pubbliche
amministrazioni. Si può quantificare il peso del ritardo dei
loro pagamenti sulla vita delle
imprese artigiane?
«In termini di tempo si tratta di
spesso di anni; se si considera
un importo medio compreso tra
i 50 e 100mila euro, si capisce
quanto grave sia la ripercussione
per un’azienda medio-piccola, in
cui anche 10mila euro fanno la
differenza. Capiamo i vincoli delle
amministrazioni, che sono strette
nelle maglie illogiche del patto di
stabilità, ma chiediamo di verificare la possibilità di stipulare accordi
con le banche locali per anticipare
i crediti alle imprese. Un’iniziativa
simile è stata proposta da Banca
Monte Parma con Sace SpA; il
tetto minimo dei crediti, 100mila
euro, rischia però di essere troppo
elevato perché possa tradursi in
un’opportunità per molti dei nostri
artigiani».
POLIAMBULATORIO
P
R
I
V
A
T
O
IN BREVE
chi si ritira - nicola mendogni
«Tasse, concorrenza, lavori non
pagati: ecco perchè chiudo»
Falegname dal 1958, Nicola Mendogni nel
tempo si è specializzato nella costruzione di
tetti in legno, esercitando la professione di
Maestro d’ascia. Tanti i lavori di prestigio,
dalla ristrutturazione del Torrione Farnese a
quella dell’Antica Corte Pallavicina. Poi nel
2009 la decisione di chiudere bottega. «Ho
smesso per colpa della troppa concorrenza.
Ormai le grandi imprese riuscivano a proporre prezzi più bassi e
i clienti preferivano risparmiare. Alcune volte è capitato però che
mi richiamassero per rimediare ai pessimi lavori ricevuti». Tasse
e insoluti i problemi principali: «Finito un lavoro, i complimenti arrivavano immediatamente; per i soldi bisognava aspettare
spesso molti mesi». [V.P.]
80%
l’
M I C R O N
Dir. San. Dott. Antonino Corsello
Spec. In Igiene Pubblica - Aut. San. N° 161207 del 9/11/2005
degli
artigiani
emiliano
romagnoli, in
un sondaggio TrendER
di settembre
2009, prevedeva «ancora
molti mesi
di crisi»
53
milioni di
euro
è il valore
delle garanzie
concesse nel
2009 dalla
filiale di Parma di Unifidi:
le domande
per accedere
al fondo sono
state 1.298
il
70%
delle
richieste
riguardavano
domande di liquidità: fino al
2008 la parte
maggiore delle domande
riguardava gli
investimenti
ANALISI CLINICHE
CENTRO PRELIEVI
PRELIEVI
Da lun. a sab.7.45-10.30
• Chimica Clinica
• Microbiologia
• Ematologia
• Immunologia
• Test Allergologici (Rast)
• Test Citotossico (Intolleranze alimentari)
• Marcatori Tumorali e dell’epatite
POLIAMBULATORIO
CARDIOLOGIA
Dott. Pier Luigi Bonati
DERMATOLOGIA
Dott. Pierangelo Barella
Dott.ssa Francesca Satolli
ECOGRAFIA, ECODOPPLER
Dott. Giuliano Bruschi
Dott. Guido Squarcia
GINECOLOGIA
Prof. Bruno Andrei
Dott. Maurizio Poletti
ORTOPEDIA E TRAUMATOGIA
ENDOCRINOLOGIA
Dott. Gabriele Soncini
Dott.ssa Elisabetta dall’Aglio
Dott.ssa Claudia Guareschi
SCIENZE DELL’ALIMENTAZIONE
Dott.ssa Elisabetta dall’Aglio
MALATTIE DEL RICAMBIO
Dott.ssa Claudia Guareschi
CONSULENZE ALIMENTARI PIANI NUTRIZIONALI
Dott.ssa Cristina Lamberti
Biologo Nutrizionista
PSICOTERAPIA
Dott.ssa Pierangela Bonardi
PSICOLOGIA
A proposito di banche: l’accesso al credito è ancora difficile?
«Sì. I criteri per valutare l’affidabilità
delle aziende sono rimasti al mondo prima della crisi; uno di questi
parametri è l’aumento o la stabilità del fatturato, ma quanti sono
gli artigiani che, nell’ultimo anno,
possono soddisfarlo? A questo
proposito vorrei evidenziare l’impegno della Camera di Commercio, che con la Provincia ha messo
a disposizione delle imprese attraverso i Consorzi fidi un maxifondo
di garanzia che ha consentito di
mantenere “liquide” molte azien-
de in difficoltà. Analoga azione ha
fatto la Cassa edile per le imprese
del settore di riferimento».
Qualche riscontro dagli associati?
«Nel corso del 2009 la filiale di
Parma di Unifidi ha esaminato
1.298 domande di finanziamento, deliberando la concessione di
garanzie per oltre 53 milioni di
euro. Quasi il 70% di questi finanziamenti era relativo a richieste di
liquidità, quando fino al 2008 la
richiesta maggiore riguardava gli
investimenti: un bel segnale di
allarme».
Dott.ssa Giada Moreni
Dott.ssa Antonina Pellegrino
Dott.ssa Francesca Cenci
Dott.ssa Valentina Robuschi
NEUROLOGIA
Dott. Giovanni Magnani
Specialista in Neurologia e Fisioterapia
Dott. Augusto Scaglioni
Specialista in Neurologia, Fisioterapia e
Elettromiografia
Dott. Luigi Corcione
ONCOLOGIA
CHIRURGIA SENOLOGIA
OTORINOLARINGOIATRIA
Dott. Pierluigi Piccolo
Dott. Giuseppe Marletta
Orario d’apertura
Dal lunedì al venerdì 7.45-12.30 / 16.00-18.30
Sabato 7.45-12.00
Via Collegio dei Nobili, 4 - 43100 PARMA
Tel. 0521 287002 - 0521 283888
[email protected]
ILILMESE
MESE
MAGAZINE
MAGAZINEfebbraio
ottobre 2009
2010 [11]
www.micronsanita.it
CittàcheCambia
Il Comune avvia
il percorso per la
riqualificazione.
Negozi, uffici, hotel,
locali e residenze:
imprenditori e
architetti al lavoro
per ripensare
l’ingresso della città
1
Il progetto
la vecchia fabbrica
La “Nuova Officina F.lli Salamini”
(nell’immagine in rosso) ha
chiuso i battenti nel ‘69. Nei
prossimi anni l’area ospiterà
alberghi, negozi, uffici, spazi
pubblici e percorsi ciclopedonali
2
la porta della città
La riqualificazione della zona
attorno all’ex fabbrica (ambito
“A”) è prevista dal PSC 2007
e prevede anche insediamenti
residenziali, direzionali e spazi
verdi. Sarà l’ingresso Est di Parma
3
la via emilia bis
I tracciati ipotizzati per la nuova
strada (in verde e in rosso)
collegheranno le tangenziali Nord
e Sud alla via Emilia in località
Sant’Ilario/Ponte Enza, liberando
l’ex Salamini dal traffico pesante
Ex Salamini: inizia il
dibattito sulla Porta Est
DI ILARIA GANDOLFI
C’era una volta la fabbrica. Un
luogo importante ma non propriamente piacevole, perché rumoroso, trafficato, sporco, poco vivibile: per questo gli insediamenti
produttivi erano concepiti come
recinti, zone chiuse e avulse dal
contesto. Luoghi da frequentare
solo lo stretto necessario. «Poi –
spiega l’architetto Dario Costi, che
con Parma Urban Center proprio a
febbraio presenterà gli esiti di uno
studio sull’evoluzione delle zone
produttive a Parma - l’economia
cambia, la città cresce e si stringe
sempre più a questi luoghi, fino ad
abbracciarli». Così «città e fabbrica
si contagiano a vicenda: gli hangar
si mischiano ai negozi, i locali notturni ai parcheggi e alle palestre, le
strade ad alto traffico agli ingressi
degli uffici».
Questo è, oggi, la zona dell’ex Salamini. Capannoni e negozi in ordine sparso, aziende, locali pubblici
e spazi abbandonati, qua e là qualche villa in disuso sul ciglio della
via Emilia: gli urbanisti lo definiscono “disordine urbano”, volendo
indicare una zona cresciuta senza
un’identità né una logica di valorizzazione o protezione dal traffico. Una di quelle periferie uguali
ovunque.
C’è un fatto, però: l’ex Salamini è
l’ingresso orientale della città. E
La sfida: da
non-luogo ad area
attrattiva e con una
precisa identità
[12] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
in queste settimane il Comune di
Parma, con la consulenza di Parma
Urban Center, ha dato il via al dibattito su come farla diventare davvero la porta Est di Parma. «Il primo
passo è stato incontrare gli operatori insediati – spiega Francesco
Manfredi, assessore all’Urbanistica
– che, anche se in modo differenziato tra loro, ci hanno chiesto una
nuova sistemazione dell’area, in
grado di valorizzare le loro attività.
Quindi abbiamo indetto un concorso di idee, a cui hanno partecipato undici studi: una valutazione
tecnica degli elaborati è stata già
compiuta da una commissione di
esperti. Da gennaio, poi, abbiamo
aperto la discussione coinvolgendo le associazioni di categoria».
«Con Cna, Gruppo Imprese Artigiane, Confartigianato Apla, e Unione
Parmense Industriali - prosegue
Manfredi - stiamo intavolando un
dibattito che dovrà condurci alla
stesura di un piano strategico sulla riqualificazione del complesso.
Questa traccia verrà poi passata
a STT (Società di Trasformazione
del Territorio), la holding del Comune che operativamente curerà
la riqualificazione».
Oggetto del concorso di idee era
l’area, più ampia, compresa tra la
linea ferroviaria Milano-Bologna e
la tangenziale Sud: un’ambito di
riqualificazione previsto dal Piano
Strutturale Comunale del 2007.
Il cuore di questo comparto è appunto l’ex Salamini, una distesa di
oltre 144mila metri quadrati affacciata sulla via Emilia, in cui i partecipanti del concorso sono stati
chiamati ad immaginare un nuovo
quartiere con funzioni direzionali,
commerciali e ricettive: in altre pa-
gestita da parma urban center
E in San Quirino arriva la
vetrina della città che cambia
Non manca molto alla riapertura di San Quirino. L’ex
chiesa in fondo a via Romagnosi - già sede di un teatro,
di un’attività commerciale e
chiusa definitivamente dopo
le lesioni e le fratture causate
dal terremoto del 1984 - verrà
restituita alla città in primavera,
presumibilmente nel mese di
maggio. Con una delibera del
30 dicembre scorso, infatti, la
Giunta Comunale ha assegnato
in concessione l’ex chiesa di
San Quirino, di proprietà comunale, all’associazione Parma Urban Center, che la utilizzerà
come sede di conferenze e seminari, e come spazio espositivo per l’allestimento di mostre da loro organizzate. «Si tratta
di un monumento straordinario – ha commentato Dario Costi,
presidente del PUC – che presto i parmigiani potranno ammirare
e frequentare nella sua nuova funzione. La nostra intenzione è
quella di mantenere l’edificio così com’è: la cupola ellittica ha
degli affreschi molto belli e ancora ben conservati. Certo altri
dipinti sono un po’ rovinati, ma non li modificheremo, così come
i tre metri più bassi di parete che sono in parte scrostati: stiamo
pensando se coprirli di pannelli o lasciarli così». Tutti gli interventi
di adeguamento allestitivo e di preparazione per il nuovo spazio
espositivo del PUC inizieranno non appena San Quirino verrà
liberata da alcuni blocchi di schede elettorali del Tribunale di
Parma, di cui l’edificio è stato finora deposito: un intervento che
si sta attuando proprio in questi giorni, in seguito all’autorizzazione concessa dal Ministero della Giustizia. Come primo evento
inaugurale da svolgere nell’ex chiesa, il Parma Urban Center ha
già in programma “Architettura italiana contemporanea. Critica e
progetto: cinque idee di casa”: una rassegna di cinque incontri
tra critici d’architettura e progettisti italiani contemporanei sul
tema dell’edilizia residenziale. Il calendario delle altre iniziative
del PUC si trova sul nuovo sito www.parmaurbancenter.it. [A.T.]
Con la via Emilia Bis
traffico più leggero
e spazi a misura
di bici e pedoni
role uffici, negozi, alberghi. Tutto
attorno (l’area parallela a via Marconi a Sud e quella verso la ferrovia a Nord) residenze, percorsi ciclopdonali e spazi verdi. Sì, perché
il nuovo quartiere non sarà più il
margine di una tangenziale, ma un
luogo in cui si potrà camminare,
andare in bici, fermarsi. Una componente importante del progetto è
infatti la via Emilia Bis, la bretella
che che unirà la tangenziale Nord
(nella zona della Certosa) alla
via Emilia in località ponte Enza,
bypassando l’area di cui stiamo
parlando. Anche chi arriverà dalla
tangenziale Sud, nell’ipotesi del
Comune, per dirigersi a Nord non
dovrà più passare dall’ex Salamini,
ma si collegherà alla bretella più a
Est. «Dai progetti che hanno partecipato al concorso, tra loro molto
diversificati - conclude Manfredi
- sono emersi elementi di grande
interesse. I nodi da sciogliere sono
tanti: agevolare le attività produttive insediate; dare un’identità ben
riconoscibile al luogo, puntando
sulla qualità architettonica; gestire
il nodo viabilistico in funzione della
futura via Emilia bis, prevedendo
pure i servizi che arricchiranno il
parcheggio scambiatore dall’altra
parte della via Emilia. In ultima analisi, si tratta di definire il modo in
cui la città si stempera nella campagna». C’era una volta la fabbrica,
da oggi si disegna la città.
in breve
144
mila
metri quadri
è l’estensione dell’Ex
Salamini. Il
progetto di
riqualificazione riguarda in
realtà un’area
più ampia,
compresa tra
la ferrovia
Milano-Bologna e la
tangenziale
Sud
la ricerca
del puc
A febbraio Parma
Urban Center
presenterà
gli esiti di
uno studio
sull’evoluzione degli
insediamenti
produttivi
di Parma:
è uno dei
primi in Italia
(info: www.
parmaurban
center.it
Il PUNTO
DI ILARIA GANDOLFI
Redattrice CittàcheCambia - [email protected]
Pietà per il
povero toboga!
SU DI LUI NE HANNO dette di tutti i colori. L’alieno, il mostro, il ragno; persino al sindaco Vignali, in un’occasione
non del tutto informale, è sfuggito di chiamarlo “toboga”.
È il sovrappasso ciclo-pedonale che fa “bella” mostra di
sè all’intersezione tra tangenziale Nord e via Emilia Est.
Dopo anni di commenti denigratori e lettere al direttore, di
occhiate perplesse e di striscioni appesi al suo corrimano
(da “Rosi ti amo” a “Tutti a Napoli con i crociati”) l’evoluzione della città si appresta a fare giustizia sul povero
aggeggio. La riflessione sulla riqualificazione della zona
dell’ex Salamini avviata dal Comune, infatti, rende più evidente cosa volesse essere il toboga: un tentativo infelice sicuramente maldestro, magari non del tutto consapevole
- di unire la città con la periferia, il regno delle macchine
con quello dei piedi e delle due ruote. Maldestro, perché
per rendere l’estremo Est di Parma un luogo a misura di
gambe e due ruote (in altre parole: un luogo vivibile) c’era
ovviamente bisogno di qualcosa di più; in mezzo a tir,
sciami di macchine, gas di scarico, stretti tra lo sbocco
della tangenziale Nord e l’ingesso della Sud, indiscutibilmente a rischio di vita, gli eventuali ciclisti o pedoni sul toboga – personalmente mai visti – rischiavano di sembrare
come pesci fuori d’acqua. Il progetto del Comune per l’ex
Salamini - di cui è una variabile strategica la famosa via
Emilia Bis - è un tentativo di affrontare il problema alla
radice: per dirla con le parole usate da Francesco Manfredi, si è capito che la sfida è rendere l’area «un punto
di equilibrio/contatto tra la città lenta - quella della qualità delle relazioni - e la città veloce, quella dello sviluppo
economico e delle reti viarie». Non è tema da licenziare in
fretta: della questione sentirete parlare più e più volte su
queste pagine. Nel frattempo, pietà per il toboga!
Dai F.lli Salamini ad oggi.
Piccola storia dell’area
La storia dell’ex Salamini - ripercorsa dalla
tesi di Andrea Barabino, laureatosi nel 2008
alla Facoltà di Architettura dell’Università di
Parma - inizia attorno al 1957, quando la
“Nuova Officina Fratelli Salamini” (produzione di lavatrici) da viale Mentana si trasferisce
sul posto: il primo corpo cresce lungo la via
Emilia, per poi espandersi verso Nord. E dopo?
«Problemi economici - scrive Barabino - condizionano le ambizioni dei Salamini, che sono costretti ad interrompere il processo di crescita della fabbrica e, nel ‘69, a sancire il
suo fallimento». I capannoni esistenti vengono frazionati, ai vecchi
se ne aggiungono di nuovi. Con l’adozione del piano particolareggiato del’84 il Comune dà avvio ad una trasformazione dell’area,
mantenendo una destinazione principalmente produttiva ma prevedendo anche l’insediamento di attività artigianali, commerciali,
terziarie e ricreative. Nel passaggio le originarie facciate sulla via
Emilia acquistano l’aspetto attuale, esattamente a metà tra il centro
direzionale e i capannoni di un tempo.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[13]
CittàcheCambia
Cerchi un
parcheggio?
Segui i cartelli
luminosi
Se da una lato le politiche del
bilità di posti auto nei principali
Comune sono orientate a un
parcheggi di accesso al centro
maggiore controllo e limitazione
città. I parcheggi coinvolti dal
degli accessi al centro di Parma,
progetto sono 7: Fleming, Abbedall’altro vi è la volontà di facilitaveratoia, Toschi, Duc, Dus, Barilla
re gli automobilisti nell’individuaCenter, Goito. «Qesta soluzione è
re i parcheggi situati nelle zone
frutto anche dei diversi incontri
limitrofe al centro
che si sono svolti
città. L’entrata in Mora: «Soluzione con le associafunzione dei varchi
zioni di categoria
individuata con
elettronici, prevista
di Parma» spiega
per giugno, sarà le associazioni di
Davide Mora, asinfatti precededuta, categoria»
sessore alla Monel mese di marzo,
bilità del Comune
dall’installazione di un sistema
di Parma. «La volontà comune è
automatizzato d’indirizzamento
quella di rendere più agevole il
ai parcheggi pubblici.
percorso di indirizzamento degli
Il progetto, della cui realizzazioautomobilisti verso i parcheggi
ne è stato incaricata Infomobility,
collocati attorno al centro storico
prevede l’installazione di 40 pandella città». Il piano prevede la
nelli che informino sulla disponicollocazione di 14 pali dotati di
MOBILITà SOSTENIBILE nel 2010 il progetto esteso anche al montanara
Quartiere Lubiana, al via la zona 30
Sensi unici,
restringimenti
di carreggiata,
ma anche nuovi
marciapiedi e
adeguamento
dell’illuminazione
DI ERIKA FERRARI
La sperimentazione della zona
30 nel quartiere Lubiana è ormai
entrata nel vivo, mentre si stanno
svolgendo i primi incontri per dare
avvio al progetto anche nel Montanara. «Le modifiche viabilistiche
apportate per istituire la zona 30
nel Lubiana, oltre alla semplice limitazione, hanno comportato altri
importanti interventi come l’asfaltatura delle strade, la realizzazione di marciapiedi, la sistemazione
dell’illuminazione e un nuovo assetto di alcune vie con ristringimento della carreggiata per ridur-
[14] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
re la velocità delle vetture» spiega
Davide Mora, assessore alla Mobilità di Parma. Il quartiere è stato inoltre dotato, all’inizio di via
Hiroshima, via Marzabotto e via
Da Vinci, di totem e segnaletica
di individuazione della zone 30,
che saranno posizionati anche su
via Copernico. Proprio su questa
strada si è però riversato un maggiore traffico di accesso al quartiere, che si cercherà di limitare
tramite l’istituzione sperimentale
del doppio senso di marcia sia su
via Da Vinci sia su via Del Campo.
Nel frattempo sarà mantenuto anche il doppio senso di marcia su
via Zarotto da via Case Bianche,
in quanto questa disposizione non
ha aggravato la situazione viabilistica della rotatoria di via Mantova.
Altra accorgimento che sarà mantenuto è il cordolo spartitraffico
posto su via Sidoli, che impedisce
agli automobilisti di svoltare a sinistra su via Marzabotto: dalla sua
introduzione, circa 2 anni fa, sono
state registrate 200 auto in meno
che dalle 7.30 alle 9 attraversano in quel punto il quartiere. «La
zona 30 è un progetto che nasce
dal basso, dalla richiesta della cittadinanza. Certamente quando la
progettualità si trasforma in provvedimenti ci si scontra con criticità
concrete, che di volta in volta si
cerca di superare, anche grazie al
confronto con i Quartieri».
I NUMERI
7
i parcheggi
interessati
dal piano:
Fleming,
Abbeveratoia,
Toschi, Dus,
Duc, Barilla
Center, Goito
40
i pannelli
luminosi
Da marzo saranno attivi i nuovi
pannelli segnaletici che indicheranno
la disponibilità di posti auto nei
parking situati nei pressi del centro
uno o più pannelli luminosi, posizionati sulle principali direttrici di
ingresso della città (ad esempio
via Emilia, via Mantova, via Trento, ponte Nazioni), che informino
in tempo reale della presenza e
della disponibilità di posti nei parcheggi più vicini al punto in cui
si trova l’automobilista. «I pannelli
luminosi sono un primo tentativo
con il quale si cerca di ridurre il
traffico nel centro storico, dando
agli automobilisti la possibilità di
parcheggiare la propria vetture in
zone limitrofe, e raggiungere comodamente a piedi il cuore della
città. Questa soluzione permetterà di semplificare l’individuazione
dei parcheggi, aumentandone
anche l’utilizzo» conclude Mora.
iniziative di mobility management
La navetta interscolastica per
il Maria Luigia e la Sanvitale
Le attività di mobility management del Comune di Parma, volte a ridurre l’uso delle
auto per gli spostamenti in
città, coinvolgono anche i percorsi casa-scuola. Da ottobre
2009 il Comune ha attivato
un pulmino-navetta dedicata
ai bambini della 5a elementare del Convitto Maria Luigia che
ogni mattina, partendo dal Barilla Center, li trasporta in totale
sicurezza a scuola, anche grazie alla presenza a bordo di un
accompagnatore. Dai primi di gennaio il servizio di navetta
interscolastica è stato esteso anche ai bimbi della 4a elementare e agli alunni delle classi primarie 4a e 5a della scuola Jacopo Sanvitale. Attraverso questa iniziativa il Comune vuole
proporre una soluzione alternativa all’utilizzo dell’auto privata per il trasporto dei figli a scuola, contribuendo a ridurre il
fenomeno di congestione del traffico privato, che al mattino
coinvolge le aree limitofe ai due istituti. Il servizio è stato
infatti introdotto in seguito alla decisione di ritirare ai genitori
degli alunni delle classi interessate i permessi di accesso
mattutini alla zona delle scuole.
installati
su 14 pali
posizionati
nelle principali direttrici
di ingresso
della città
Un mese in Consiglio
DI ILARIA GANDOLFI
Su www.parmanews.net, il notiziario on line del Comune di Parma, è possibile seguire lo svolgimento dei Consiglio comunale a partire dal tardo pomeriggio, mentre
un sintetico resoconto delle commissioni consiliari viene
pubblicato entro le 10 della mattina successiva. Di seguito una sintesi delle sedute del mese di gennaio.
19/1 - Il Tardini e gli europei 2016
Il Consiglio approva, con la sola
astensione di Ablondi (Rifondazione)
e La Mantia (Gruppo Misto), un documento del consigliere Agoletti (Insieme per Parma) in cui il parlamentino si impegna ad inserire «in caso di
assegnazione dell’evento all’Italia e di
accoglimento della candidatura di Parma, l’intervento
di adeguamento dello stadio nel programma triennale
delle opere pubbliche».
26/1 - Partecipate e trasparenza
davide
mora
assessore
alla Mobilità
del Comune
di Parma
che segue il
progetto con
Infomobility
Il consigliere Ablondi (Rifondazione) lamenta la
mancata ricezione di alcune informazioni richieste al
presidente di STT. Il giorno successivo in una nota
dell’Ufficio Stampa il Comune chiarirà che «la richiesta
di accesso agli atti delle società partecipate deve avvenire in una forma mediata, attraverso la segreteria
generale e non direttamente alle società stesse».
27/1 - La Giornata della Memoria
Il Consiglio comunale e
provinciale celebrano insieme la
Giornata della Memoria 2010.
«Non dimenticare l’orrore» è per il
presidente del Consiglio comunale
Elvio Ubaldi una necessità. Il
presidente del consiglio provinciale
Berselli cita invece Primo Levi: «Comprendere è
impossibile, conoscere è necessario». Seguono gli
interventi di membri dell’ISREC e di alcuni ragazzi
delle superiori che lo scorso anno hanno visitato i
campi di concentramento di Auschwitz e Birchenau.
Clicca e guarda: il Consiglio in Video
Dopo ogni seduta del Consiglio comunale, nell’homepage di Parmanews.net troverai “Il Consiglio
in Video”: i momenti più salienti della discussione
sintetizzati in brevi filmati on stream. Nella Videogallery puoi invece vedere i filmati delle sedute
passate.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[15]
CittàcheCambia
cimiteri l’intervento è il 3° stralcio del progetto previsto dal prc
Nuovo ampliamento in vista
per il camposanto di Marore
La struttura
ospiterà cappelle,
arcate e avelli
singoli. Lavori
in partenza nella
prossima primavera
in breve
i numeri del
progetto
La nuova
struttura sarà
larga circa
12 metri,
lunga 22,
alta 12 e
contornata
da portici.
Lungo i suoi
tre piani
ospiterà 12
cappelle, 7
arcate e 240
avelli singoli,
per un totale
di 356 loculi
DI IRENE BERTOLI
Via libera al progetto definitivo per il terzo stralcio
dell’ampliamento del cimitero di
Marore. Si tratta di un prolungamento di un “braccio” esistente, situato nella zona Ovest del
camposanto (verso via Traversetolo), che ospiterà oltre 350
avelli: sarà alto circa 12 metri
e diviso su tre piani, accessibili
a tutti grazie ad un ascensoremontacarichi. «Marore - afferma
Paola Colla, presidente di Ade
SpA - si sta caratterizzando
come secondo polo cimiteriale
della città. In questi anni si è
lavorato molto affinché potesse
raggiungere l’autosufficienza:
grazie all’ampliamento e alla
rotazione delle sepolture (tramite i piani di esumazione ed
estumulazione annuali) si potrà
rispondere alle richieste giacenti presso Ade, consentendo ai
parmigiani di usufruire di strutture private quali cappelle o
arcate. Il progetto predisposto,
inoltre, corregge alcune imperfezioni rispetto alle precedenti
edificazioni, che miglioreranno
la fruibilità del camposanto».
«Con questo ampliamento, terzo stralcio di un progetto ben
più ampio - conferma Giorgio
[16] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
Aiello, assessore ai Lavori Pubblici - l’Amministrazione Comunale ha inteso dare una risposta
forte alle necessità di Ade, non
solo per la tipologia della nuova
struttura, ma anche per rassicurare una sufficiente disponibilità
per i prossimi 20 anni». «Inoltre
il progetto - aggiunge Paolo
Zoni, assessore ai Servizi Cimiteriali - comporterà, secondo le
previsioni del Piano Regolatore
Cimiteriale (PRC), la riqualificazione delle parti esterne nel lato
Sud e Ovest del cimitero, con
nuovi accessi e parcheggi e una
rivisitazione dei percorsi interni
di collegamento tra i reparti».
La spesa prevista per la realizzazione dell’opera - disegnata
dall’architetto Silvano Carcelli
in esatta attinenza al progetto
complessivo, firmato da Architetti Associati Giandebiaggi &
Mora - ammonta a 1 milione e
450 mila euro. Nelle prossime
settimane verrà approvato il
progetto esecutivo; bisognerà
invece attendere la primavera
per l’inizio dei lavori, che dovrebbero terminare nel giro di
un anno.
Stazione, area
Nord: edifici in
costruzione
Nella zona retrostante la ferrovia si
lavora per realizzare i nuovi palazzi.
E in piazzale Dalla Chiesa presto un
attraversamento per gli autobus
DI ERIKA FERRARI
Il progetto di riqualificazione
della stazione di Parma ha da
mesi coinvolto tutta la zona circostante: dal lato Sud, quello di
piazzale Dalla Chiesa, fino all’area
Nord, quella più periferica della
città. Il fulcro della riconcettualizzazione dello spazio pubblico è
l’area compresa fra la via ferrata
e via Brennero, dove al termine
dell’intervento, sarà inaugurata
la nuova piazza pubblica che si
ricongiungerà fisicamente a piazzale Dalla Chiesa: il centro storico
della città sarà finalmente unito
alla parte più moderna, caratte-
Completato il piano
-1 che ospiterà il
parcheggio delle
auto private
rizzata dai nuovi insediamenti
residenziali. Proprio sull’area
Nord del cantiere - dove il progetto di riqualificazione prevede
attività commerciali, ricettive e
appartamenti - è stato di recente
completato il piano -1, quello che
sarà adibito a garage per le auto
dei privati, per proseguire con
l’edificazione del livello superiore che ospiterà invece edifici dal
moderno design, parte integrante
del nuovo spazio pubblico.
Anche i lavori che coinvolgono
direttamente l’area della ferrovia
stanno procedendo velocemente. Dopo l’entrata in funzione
dei binari 7 e 8, l’intervento si è
ora concentrato sulla coppia 5 e
6 per realizzare le palificate necessarie a sostenere il sottopas-
saggio carrabile e pedonale per il
collegamento fra la piazza a Nord
e quella a Sud della ferrovia. La
volontà di Stu Stazione è quella
di completare entro l’anno non
solo le opere in atto sui binari
5 e 6, ma anche le successive,
che coinvolgeranno i binari 1 e
2. Anche piazzale Dalla Chiesa
vedrà l’intensificarsi delle attività di riqualificazione. Dopo aver
completato le opere di cinturazione idraulica, gli operatori sono
ora impegnati, nell’area adiacente alla palazzina viaggiatori, nella costruzione di un ponte che
scavalcherà la parte del piazzale
portata a una quota inferiore: in
questo modo gli autobus potranno continuare a transitare nella
zona, mantenendo inalterato il
servizio pubblico. Da aprile e fino
alla fine dell’anno in quest’area il
cantiere diverrà infatti più esteso,
con conseguente modifica della
viabilità provvisoria del piazzale.
I NUMERI
7%
la pendenza
imposta
a piazzale
Dalla Chiesa
per raggiungere la
profondità
di 8,5 metri
al di sotto
della ferrovia
e quindi
congiungersi
con la zona a
Nord
interventi temporanei
Per i binari 6 e 7 una
pensilina provvisoria
Un progetto che come quello della Stazione - Ex Area Boschi, coinvolge una così ampia porzione del tessuto urbano di una città,
può essere causa di limitazioni provvisorie
alla viabilità e provocare disagi a chi vive o
utilizza i servizi della zona oggetto dei lavori. Situazioni che però sono temporanee, e
necessarie per dotare la città di nuovi spazi
funzionali, commerciali e di servizi più efficienti. I lavori ora in corso sulla zona delle
rotaie hanno ad esempio richiesto la demolizione della pensilina fra i binari 6 e 7 e la
temporanea assenza dei cartelloni informativi sul servizio dei treni: una situazione di
disagio provvisoria legata alla complessità
dell’intervento, che sarà risolta al più presto
da Stu Stazione, con la predisposizione una
pensilina temporanea, in attesa della definitiva copertura.
QUI SOPRA LA FUTURA PIAZZA E IN ALTO I LAVORI IN PIAZZALE DALLA CHIESA
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[17]
Innovazione
Il futuro della ricerca
inizia dal Tecnopolo
Oltre ventitre milioni di euro e una superficie di cinquemila metri quadri
per sei centri interdipartimentali all’avanguardia in altrettanti settori
applicata rivolta alla domanda
esterna di imprese e industrie
del nostro territorio, che già sono
riconosciute a livello nazionale e
non solo per il loro valore produttivo. Dal settore agroalimentare a quello farmaceutico, dalla
logistica alle biotecnologie, dal
packaging alla visione artificiale: questi
sono alcuni dei settori di specializzazione dei sei Centri
interdipartimentali di
ricerca che troveranno sede nel Tecnopolo: Biopharmanet
Tec, Cim, Cipack,
Comt, Rfid & Vislab,
Siteia Parma, riuniti
in un’unica struttura
così da creare sinergia e collaborazione
rivolta all’innovazione di diversi tipi di
industria.
Il nuovo Tecnopolo di Parma –
che fa parte della Rete di Alta
Tecnologia promossa dalla regione (una rete di dieci nuovi
poli della tecnologia che oltre
al nostro comprenderà quelli di
Bologna, Forlì-Cesena, Reggio
Emilia, Modena, Piacenza e Ferrara) – sorgerà presso il Campus
universitario su un’area di 5.000
metri quadrati complessivi, di cui
2.200 occupati dall’infrastruttura. Sarà un grande “capannone”
che si svilupperà su due livelli:
un’area destinata ai laboratori
di ricerca industriale, e un open
space comune e condiviso in cui
verranno collocati gli uffici e il
nuovo personale che si occuperà
di ricerca applicata, così da ottimizzare gli spazi, evitare divisioni e favorire la collaborazione tra
i membri dei sei centri.
Per la realizzazione del nuovo
Tecnopolo verranno investiti
23.273.000 euro, di cui 13milioni finanziati dalla Regione Emilia Romagna e il resto dall’Univer-
sità di Parma: la cifra complessiva
comprende sia la realizzazione
della nuova infrastruttura sia l’attivazione e lo sviluppo dei programmi di ricerca dei sei Centri
interdipartimentali.
Per ricevere il finanziamento, in
seguito alla firma del protocollo
l’Università deve siglare altri due
accordi attuativi con la Regione:
il primo riguarda la realizzazione dei programmi di ricerca dei
centri (entro metà luglio l’Università dovrà costituirli tutti e
Biopharmanet Tec
C. I. M.
CIPACK
COMT
DI ALESSANDRO TRENTADUE
Il futuro comincia a Parma. Nel
nuovo Tecnopolo che sta per
nascere. Qui si svilupperà una
ricerca scientifica d’eccellenza
in grado di creare risorse per lo
sviluppo del territorio e di tutto
il Paese. È ufficiale: lo ha stabilito l’accordo di programma
firmato il 15 gennaio scorso tra
Università degli Studi di Parma
e Regione Emilia Romagna, che
pone le basi per la creazione di
uno spazio dedicato alla ricerca
Un grande open
space per favorire
la collaborazione e
l’interdisciplinarietà
Innovazione nei
prodotti per la salute
Sistemi di misura
all’avanguardia
Packaging per
farmaci e alimenti
Sperimentazione di
farmaci biologici
Ambiti di ricerca: farmaceutica,
medicina rigenerativa.
Settori industriali di riferimento:
biomedicale, chimica industriale.
Si occupa di ricerca pre-competitiva e industriale su argomenti di
drug discovery (processo di scoperta di un farmaco), drug delivery
(ottimizzazione della terapia per un
medicinale) e qualità dei medicinali,
da proporre alle aziende per lo sviluppo di prodotti innovativi.
Ambiti di ricerca: qualità e sicurezza degli alimenti trasformati,
tracciabilità molecolare e sistemi
per la rintracciabilità
Settori industriali di riferimento: lavorazione e conservazione di carni,
frutta e ortaggi, prodotti caseari, oli,
grassi, produzione di pane e pasta.
Lavora con complesse strumentazioni di misura all’avanguardia, promuovendo la conoscenza e l’impiego di nuove metodiche.
Ambiti di ricerca: packaging alimentare e farmaceutico.
Settori industriali di riferimento:
chimica industriale, gomma e plastica, trasporti e stoccaggio, automazione e meccanica industriale.
Coordina attività di ricerca applicata
all’imbottigliamento e al packaging
in particolare: analisi di materiali
innovativi, impianti evoluti per la
qualità e l’igiene delle confezioni
alimentari e farmaceutiche.
Ambiti di ricerca: marcatori prognostici e predittivi della risposta
terapeutica, farmaci anticorpali e
immunoterapia.
Settori industriali di riferimento:
oncologia, farmacologia, biotecnologie mediche.
Sviluppa nuove piattaforme genetico-molecolari per il monitoraggio
clinico del paziente oncologico e
sperimenta farmaci biologici per terapie anti-tumorali personalizzate.
[18] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
I VOLTI
firmato l’accordo di programma
DI DIANA PASTARINI
Università e Regione insieme per
potenziare scienza e industria
«Ho toccato il futuro salendo su un’auto che viaggiava senza
guidatore. Una delle tante ricerche che verranno portate avanti
nel Tecnopolo di Parma». Queste le parole di Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive, che ha
rappresentato la Regione alla firma dell’accordo di programma per la realizzazione del nuovo polo della tecnologia. «Nella
Rete regionale di Alta Tecnologia che andrà a costituirsi – continua Campagnoli – il Tecnopolo di Parma è una dimostrazione
dell’avanzata connessione tra ricerca e industria, sia nel settore
agroalimentare, sia nella qualità e sicurezza di prodotti, packaging e logistica». Soddisfatto anche il secondo firmatario del
protocollo, il Rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti: «La Regione si è impegnata nel sostenere lo sviluppo di
una rete di Tecnopoli, e la garanzia concreta che ne arrivi uno
anche a Parma è senza dubbio un fatto positivo soprattutto
per il sistema produttivo locale. Tuttavia noi ci meritiamo un
riconoscimento in più rispetto agli altri: siamo stati i primi infatti
ad avere un progetto ultimato e avanzato di Tecnopolo, che
otterremo unicamente grazie alle nostre risorse economiche».
sei e avviare le procedure di
selezione del personale); il secondo, la realizzazione dell’infrastruttura (sempre entro sei
mesi dalla firma del protocollo
bisogna avere già affidato i lavori al progettista). Si conta di
concludere queste procedure
prima dell’estate: si dovrà poi
assegnare l’appalto (attraverso
una gara europea), e se tutto
procede regolarmente il Tecnopolo sarà pronto entro la fine
del 2011.
Redattrice Innovazione - [email protected]
DUCCIO
CAMPAGNOLI
Assessore
regionale
alle Attività
Produttive
gino
ferretti
Rettore
dell’Università di Parma
2011
la fine dei
lavori
per il nuovo
Tecnopolo
13
milioni di
euro
il campus: evidenziata in rosso l’area del nuovo polo
SITEIA PARMA
RFID & VIS LABs
Tutto per il settore
agroalimentare
Visione artificiale e
radiofrequenze
Ambiti di ricerca: agroalimentare, macchine e impianti per la
trasformazione, il confezionamento
e la conservazione degli alimenti.
Settori industriali di riferimento:
costruttori di macchine e impianti
per l’agroalimentare, grande distribuzione.
Si occupa di ricerca industriale e
trasferimento tecnologico nel settore agroalimentare e meccanoalimentare.
Ambiti di ricerca: visione artificiale, radio frequency identification.
Settori industriali di riferimento:
automobilistico, grande distribuzione, tessile, impiantistica, pubblica
amministrazione. RFID e VIS LAB
uniscono competenze su veicoli
automatici, sicurezza stradale e
assistenza alla guida (radar, laser
scanner e telecamere) con l’applicazione RFID per l’identificazione
a radiofrequenza degli oggetti.
Il PUNTo
lo stanziamento
dell’Università
di Parma
per la nuova
struttura e lo
sviluppo dei
programmi
di ricerca
dei 6 centri.
L’investimento complessivo è di
23.273.000
euro
Ricerca. Questa
sconosciuta
A.A.A. I migliori cercasi. Il Cnr di Pisa ne vuole
dieci, è disposta a pagarli (quale stranezza per dei
ricercatori), a valorizzarli (sì, questa parola esiste
davvero) e investire su di loro (un fenomeno decisamente paranormale). Eugenio Picano, direttore
dell’Istituto e noto “fregato” delle intercettazioni della procura di Bari sui concorsi pilotati di cardiologia
(lui era il migliore ed è stato bocciato), tuona contro
la “meritofobia” e il nepotismo clientelare imperante
nel nostro paese. E cerca di invertire la rotta.
In bocca al lupo, visto e considerato che da noi: la
ricerca nel senso universalmente noto (che vuol dire
in tutto il mondo tranne che in Italia) non esiste;
la carriera dei docenti universitari non è quasi mai
stabilità dal merito, ma dall’età e dagli agganci; le
ultime legislature hanno sempre inesorabilmente tagliato risorse e fondi al settore “Ricerca&Sviluppo”;
il sistema è talmente baronale che molti senior
pubblicano per anni a loro nome ricerche dei loro
studenti. Ma se si trattasse solo di un manipolo di
studenti frustati da agguerriti accademici ottuagenari, nessuno leverebbe le barricate. Che invece cominciano ad essere necessarie visto che il “nostro”
disinteresse si traduce in: crisi dell’industria che non
riesce a produrre innovazione; necessità di importare brevetti e tecnologie dall’estero; crollo della
competitività a livello internazionale e conseguente impoverimento dello status culturale del paese.
Eppure si continua a non investire, a metterci una
pezza dopo, anziché porre le basi prima. Il difetto principale sembra proprio essere una questione
oculistica: siamo miopi, siamo talmente abituati a
voler (dover?) raccogliere frutti (anche acerbi) subito che non seminiamo nulla per ottenere intere
piantagioni domani. La fuga dei cervelli è finita.
Perché se ne sono già andati tutti.
LA PROVINCIA DI PARMA
In testa per domande
di marchi e brevetti
Il parmense è ai primi posti in Italia per domande di brevetti e di marchi, sia in rapporto
al numero di aziende sia in assoluto. Lo rileva
l’interessante “Progetto Osservatorio Brevetti
e Marchi 2009”, elaborato da
Unioncamere-Dintec sui dati
europei del decennio 19992008. La Camera di Commercio di Parma, che ha contribuito alla stesura del testo,
segnala che a nostra provincia
risulta quarta in regione sul totale delle domande presentate
all’Ufficio Europeo dei brevetti
e terza per le domande di marchio all’Ufficio
per Armonizzazione nel Mercato Interno.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[19]
Innovazione
Rassegna stampa
19/1 BAMBINI PRODIGIO... DI OGGI. Cameron Cohen ha
11 anni, un lungo ricovero lo costringe a letto. E lui? Inventa un applicazione per I phone, approvata e già commercializzata da Apple. Il ricavato? All’ospedale naturalmente!
Le notizie più “innovative” apparse sui
giornali italiani nel mese di gennaio
Il progetto che non c’è
I volti
Ogni mese un personaggio di Parma
racconta al giornale come vorrebbe veder
cambiare la propria città
Il Tempio del silenzio
Parma ha accelerato decisamente, nell’ultimo decennio, la sua proiezione internazionale, optando lucidamente per il modello di città
aperta e cosmopolita; ma anche per quello di
“città viva” anziché quello di città-museo. Su
tali presupposti pare coerente esporre la proposta - solo accennata nel saluto che portai
a nome del Forum Interreligioso in occasione
dell’inaugurazione del Tempio della cremazione: una realizzazione che ben si adatta a
una città che intende proporsi come “casa di
tutti” i cittadini, in un contesto fattosi sempre più pluralistico, anzi ormai multietnico e
quindi multireligioso. La proposta consiste
nella predisposizione di uno spazio, aperto
al pubblico, qualificato come “il Tempio del
Silenzio”: organizzato al suo interno con la
massima sobrietà, meglio se del tutto pri-
GIoVANNI
PAOLO
BERNINI
Agenzia per
le Politiche
a favore dei
Disabili del
Comune di
Parma
Un bancomat multifunzione
con comandi vocali per agevolare
le operazioni da parte delle persone ipovedenti, un’innovazione
presente sul territorio nazionale
solo in altre due città. Un servizio offerto dalla nuova agenzia
BNL – Gruppo BNP Paribas di
Parma, in occasione dell’apertura della nuova filiale dell’istituto
bancario in viale Mentana. Questa nuova tipologia di bancomat
consente di effettuare in totale
Presidente
Ist. Biblioteche
[20] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
Arriva il bancomat multifunzione
per ipovedenti e una serie di corsi
di musica, teatro, danza e attività
sportive per ragazzi con disabilità
DI VALENTINA BAGARELLI
Luciano
Mazzoni
vo di riferimenti simbolici oppure viceversa
contrassegnato da una pluralità di simboli, il
quale possa accogliere chiunque, nella giornata, senta il bisogno di fermarsi, di sostare
in silenzio. Detto spazio - eventualmente ricavato in qualche contenitore inutilizzato con
dimensioni anche modeste - potrebbe poi
ospitare gruppi di meditanti od anche piccole
comunità religiose prive di un proprio luogo
di culto. Nella sua nudità esso potrà farsi di
tanto in tanto rifugio, come è la cavità del
cuore, per quanti desiderano rimanere nel
pieno silenzio, in riflessione, in ascolto.
Certo, ho presenti le possibili obiezioni: Parma
è già dotata di parchi, giardini, chiese ed altri
luoghi di culto. Ma ribatterei che i fattori di disturbo sono crescenti (specie il frastuono che
genera un vero inquinamento acustico) e che
non tutti gli spazi religiosi sono appropriati per
tutti; ed ancora che i luoghi citati non si prestano appieno alla funzione delineata.
Sarebbe bello poter affiancare al Museo del
Suono il Tempio del silenzio: la città capitale
della Musica potrebbe offrire anche questa dimensione, come luogo emblematico della centralità della persona umana rispetto al mondo,
spesso caotico, che gira troppo in fretta.
Tecnologie e
sport fanno
la differenza
autonomia e sicurezza le principali operazioni bancarie, grazie
al supporto vocale che fornisce
assistenza durante tutto il periodo di interazione con l’apparecchio. «La tecnologia rappresenta
una vera e propria rivoluzione
per l’autonomia delle persone
con disabilità – spiega Giovanni
Paolo Bernini, Agenzia Politiche
a favore dei Disabili – e in particolar modo per le persone non
vedenti, favorendone l’accesso
alla conoscenza, all’informazione e ai servizi e migliorandone
DI VALENTINA BAGARELLI
CRISTINA
SASSI
Assessore
all’Ambiente
del Comune
di Parma
È nato il nuovo Regolamento
comunale del verde pubblico e
privato, uno strumento accessibile a tutti per consentire una
maggiore informazione riguardante i lavori di ampliamento e
salvaguardia delle aree verdi della città. Non solo, questo nuovo
Regolamento, che va a sostituire
il precedente, è dotato di ben 63
articoli di procedure da attuare
nelle varie situazioni, e da un
glossario che rende la terminologia tecnica comprensibile anche ai semplici appassionati. Le
novità prevedono l’eliminazione
dell’obbligo di richiesta in caso
di potatura, la formula del “silenzio\assenso” (se entro 30 giorni dall’inoltro della domanda del
singolo, non perviene un rifiuto
Il Verde Urbano è
fonte primaria di
benessere,
tutelare il patrimonio
arboreo di un città
significa anche
avere a cuore
la qualità della vita
di tutti i cittadini
Assessore Cristina Sassi
28/1 L’ATTESA è FINITA. Finalmente
Steve Jobs svela I Pad: a metà tra cellulare, computer, I Pod... e I Book per
leggere i giornali in formato digitale
27/1 DIMMI COME DORMI. L’amore si
vede dal sonno: la posizione che si assume al momento di addormentarsi diventa
un test per la solidità del rapporto
la qualità della vita. In questa
ottica, le innovazioni che oggi
presentiamo costituiscono strumenti preziosi pensati per semplificare la vita quotidiana di chi
ha problemi di mobilità legati
alla propria disabilità visiva». Il
progetto, richiesto dal Comune
di Parma e tempestivamente realizzato da
BNL, è stato condiviso con la presidenza
dell’UIC (Unione Italiana Ciechi) che ha
messo a disposizione
il proprio centro di
competenza per le
tecnologie
accessibili. Ma questa non è
l’unica tecnologia per
non vedenti che offre
il Comune di Parma,
infatti sono già attivi:
il Kapten - un dispositivo satellitare Gps
a comandi vocali che
funziona come telefono, radio, lettore mp3
e navigatore satellitare; e il Sticknavigator
- il bastone brevettato
dall’artigiano Roberto
Torelli, dotato di sensori che segnalano la
presenza di ostacoli, di luce di
posizione e di sirena antiscippo.
Ultima iniziativa per ragazzi con
disabilità, di grave e medio livello, è il nuovo pacchetto “Benessere e sport”, che offrirà corsi di
espressività artistica e teatrale,
corsi di pallavolo, kickboxing e
un laboratorio musicale. Entro
marzo è prevista l’attivazione
di corsi di pet-therapy, basket,
judo, autodifesa, danza, tennis,
tiro con l’arco e nuoto.
Le attività possono essere svolte presso le strutture che organizzano i corsi o presso “la Casa
nel bosco” nel parco di Marano,
luogo accessibile e accogliente
che l’Agenzia Disabili ha realizzato quest’anno in un parco
pubblico vicino alla città, per
offrire spazi di socializzazione
e divertimento. Le attività sono
state concepite per i ragazzi e
per le famiglie, prevedono una
durata di tre ore, intervallate da
momenti di pausa e di merenda
per tutti.
è previsto anche il servizio di
trasporto gratuito. Il progetto ha
avuto l’approvazione e la concreta collaborazione del Comitato italiano paralimpico.
«Le innovazioni
devono servire per
semplificare e
rendere migliore la
vita delle persone»
Idee e progetti
sugar award 2010
Parma premiata
per Ecologistics
Sostenibilità economica,
impatto ambientale, cooperazione
pubblico-privata nella distribuzione umana delle
merci. Sono queste le linee guida
che hanno visto premiate le città
di Parma e Rotterdam, vincitrici del
Sugar Award 2010, dal nome del
progetto finanziato dalla Comunità
Europea che premia le amministrazioni virtuose in materia di distribuzione urbana delle merci. Parma è
stata premiata nella categoria “città
di piccole e medie dimensioni” per
il progetto Ecologistics, promosso
dal Comune di Parma e co-finanziato dalla Regione.
pdf scaricabile on line
Guida Fao ai prodotti
tipici del mondo
REGOLAMENTO COMUNALE PIù INFORMAZIONI PER ENTI E PRIVATI
Verde pubblico: nuove regole per
tutelare la qualità della vita
da parte del Comune, la richiesta
è di conseguenza accettata) e il
“procedimento unico” (non sarà
più necessario fare domande e
compilare moduli, ma esisterà
un’unica modulistica da consegnare una sola volta allo sportello comunale così da agevolare
il rapporto tra cittadino e Comune). Inoltre sono previste Sette
Classi di Sanzioni in caso di non
rispetto del Regolamento che
verranno applicate dalla Polizia
Municipale formata precedentemente conformemente al proget-
to. Protagonisti
del Regolamento
sono gli alberi e
le aree verdi. Per
i primi, il Regolamento elenca una
serie di istruzioni
per la cura, le potature, le distanze dagli edifici e
la verifica delle
condizioni di stabilità e sicurezza, mentre per le aree verdi, si
da particolare attenzione alla tutela del valore storico, architetto-
nico e botanico
soprattutto del
Giardino Ducale,
del Parco della
Cittadella,
del
giardino San Paolo e del Parco
Eridania. Un Regolamento questo che altro non
è che un invito
a proteggere e rispettare il patrimonio verde come importante
risorsa per la città e per la qualità
della vita di ognuno di noi.
La Fao pubblica “Linking people,
places and products”, una guida
sulle materie prime, le regole della
tradizione e la produzione dei prodotti tipici del mondo, nel costante
rispetto dell’ambiente. Proponendo
44 casi di studio (dal Parmigiano
Reggiano all’esotico queso chontalegno del Nicaragua), la guida
propone diversi modi per produrre
cibi buoni valorizzandone la qualità
e il legame con le persone, la cultura, le risorse del luogo da cui provengono. Il legame con il territorio
è proprio il punto nodale della guida, la vera possibilità di sviluppare
il prodotto di origine sul mercato,
traendo dei benefici in termini economici e di sviluppo locale. Scarica
il pdf all’indirizzo: www.foodquality-origin.org/guide/guide.pdf
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[21]
Società
Polizia Municipale:
formazione e... torrette
Fecci: «Nuovi strumenti e supporti per una professione sempre più
complessa». Presto in arrivo 10 operatori in più; altri 15 entro il 2012
DI ERIKA FERRARI
Sicurezza, prevenzione e vicinanza ai cittadini. Dopo un anno
di intensa attività come assessore alla Sicurezza del Comune di
Parma, Fabio Fecci ribadisce con
forza le priorità del suo assessorato, presentando le prossime
novità per la città di Parma. «è
stato un compito molto difficile,
ma altrettanto produttivo» sottolinea Fecci. «Dopo il caso Bonsu
è stato necessario ridare fiducia
al corpo della Polizia Municipale
e preparare gli agenti ad affrontare le sfide che quotidianamente li
attendono. Oggi essere un operatore della Polizia Municipale è più
complicato rispetto al passato. Il
vigile urbano resta il primo punto
di riferimento per il cittadino ma
deve anche dimostrarsi competente in ambiti sempre più diversificati».
L’agente di Polizia Municipale è
infatti coinvolto in varie mansioni,
che comprendono: il presidio del
stanziati 750mila euro
167 telecamere per il
sistema di videosorveglianza
Sono ben 167 gli occhi elettronici puntati sulla città, utilizzati come deterrente per atti criminali o vandalici e come
strumenti per reperire informazioni in caso di incidenti stradali. Per il sistema di videsorveglianza sono stati stanziati nel
2009 dal Comune di Parma 250mila euro; somma prevista
anche per ogni singolo periodo del piano di investimento
triennale 2010-2012. Solo nello scorso anno sono state installate a Parma 35 nuove telecamere e vi è l’intenzione di
ampliare ulteriormente il sistema con altri 50 dispositivi, da
acquistare nel corso dell’anno in corso. Le telecamere sono
posizionate nei punti ritenuti maggiormente sensibili come
lo stadio Tardini, la zona del Duomo e del Battistero, viale
Toschi, l’Oltretorrente, i borghi storici. Nuovi dispositivi elettronici saranno invece installati nei quartieri Lubiana, Pablo,
Molinetto; nel 2010 sarà inoltre completata la rete predisposta nella zona del San Leonardo. Un ulteriore progetto
di videosorveglianza che sarà sviluppato da piazza Garibaldi
nel 2010 è quello del quartiere Montanara, per il quale il
Governo ha previsto un finanziamento di 168mila euro. Il
sistema di telecamere cittadine sarà infine esteso nelle zone
maggiormente a rischio, anche grazie all’ausilio, dove possibile, di collegamenti wireless.
[22] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
territorio, il controllo della sicurezza stradale, l’attività di polizia
giudiziaria, annonaria e di edilizia. «La nostra priorità è quella
di investire sulla formazione del
personale per dotare gli agenti di
supporti e di strumenti innovativi,
necessari per svolgere al meglio
la proprio professione» prosegue
Fecci. Solo nel 2009 sono stati
svolti circa 10.000 corsi di formazione per il personale e sono
stati acquistati due nuovi uffici
mobili: mezzi di servizio dotati di
particolare strumetazione, come il
sistema di videosorveglianza e la
torre faro, utilizzati per il presidio
fisso di alcuni punti sensibili della
città. Un altro punto sul quale l’assessore alla Sicurezza di Parma è
intervenuto più volte è quello del
numero degli agenti in servizio.
Attualmente gli operatori impiegati sono 181; secondo i parametri
regionali gli agenti in servizio in
una città come Parma dovrebbero essere 218. «L’intensa attività
svolta in questo anno ha richiesto
la presenza degli agenti anche
con turni straordinari, rispetto il
servizio ordinario. Per questo stiamo provvedendo all’assunzione
di 10 nuovi agenti, la cui spesa è
stata inserita nel bilancio 2009 e
ci impegneremo affinché il Corpo
possa arricchirsi, entro il 2012, di
ulteriori 15 operatori» puntualizza
Fecci.
Il 2009 per il settore sicurezza
del Comune è stato anche l’anno
in cui sono state introdotte sperimentalmente alcune novità. Ad
esempio hanno preso ufficialmente servizio gli 8 vigili di quartiere,
sperimentazione a marzo i primi 100 dispositivi
C’è un problema?
Basta fare click!
DI ERIKA FERRARI
La sicurezza in un “click”. Quello che può sembrare un semplice
slogan è in realtà un innovativo
strumento di protezione individuale, che dal mese di marzo
sarà sperimentato dal Comune di
Parma. Attraverso il dispositivo
elettronico (una sorta di piccolo
telecomando), efficace all’interno dell’anello delle tangenziali, la
persona in pericolo potrà inviare
via gprs o sms un messaggio di
richiesta d’aiuto alle Forze di Polizia: in tempo reale il luogo della
segnalazione sarà individuato
l’assessore fecci e il sindaco
vignali alla presentazione di click
I NUMERI
181
le unità
impiegate
attualmente
nella PM di
Parma: 3
Commissari,
15 Ispettori,
163 operatori
167
telecamere
compongono
I vigili di quartiere; nell’altra pagina il comandante
jacobazzi (a sinistra) con il nucleo cinofilo
che entro l’anno in corso potrebbero diventare 20; ed è stato
attivato il servizio H24, ossia il
quarto turno (01-07), in funzione
durante i weekend. «Si tratta di un
servizio che permette di intensificare i controlli per la sicurezza
stradale e contrastare fenomeni
di degrado urbano, da svolgere in
stretta collaborazione con le altre
Forze dell’Ordine. La volontà è di
estendere l’H24 anche a un giorno infrasettimanale».
Durante i prossimi mesi potremmo inoltre assistere all’inaugu-
razione di quattro presidi fissi in
punti strategici di ingresso della
città. «Si tratta di torrette attrezzate al loro interno come dei veri
e propri uffici dove si troverà un
agente a cui le persone potranno rivolgersi per ricevere informazioni o chiedere assistenza».
In primavera potremo vedere in
servizio anche Paco e Ax, i due
pastori tedeschi del nuovo nucleo
cinofilo del Comune di Parma,
costituito con funzioni di controllo del territorio e di prevenzione
dello spaccio davanti alle scuole.
su una mappa interattiva, con
il nome e il numero di cellulare
della persona che ha attivato la
richiesta. Nelle fase sperimentale
saranno distribuiti 100 dispositivi alle categorie ritenute più a
rischio come gli anziani o coloro
che svolgono un lavoro notturno,
da individuare tramite un bando
pubblico. «Con questo dispositivo proseguiamo un percorso avviato da tempo, per rendere Parma una città sempre più sicura»
ha commentato il sindaco Pietro
Vignali. «Si tratta di uno strumento, che se usato con grande senso di responsabilità, può aiutare
e rendere più sicura la vita delle
persone». Il progetto è stato sviluppato dal Settore Sicurezza e
dal Settore Sistemi Informatici e
Telematici del Comune in collaborazione con BT Enìa (il fornitore del sistema) e Ivri (la società
che gestirà la trasmissione del
segnale d’allarme). Il costo è di
circa 25mila euro di cui 16mila a
carico del Comune e la restante
parte finanziata da BT Enìa e Ivri.
Click è dotato di due tasti: uno
per segnalare un allarme grave,
l’altro per comunicare la propria
presenza in un certo punto della città, individuando quindi una
situazione di pre-allerta. Una
volta attivato il segnale, la persona sarà contattata sul cellulare e individuata dal sistema di
videosorveglianza, se presente
nella zona. «Questo apparecchio
permetterà d innalzare i livelli di
percezione di sicurezza» prosegue l’assessore Fabio Fecci.
«Durante la sperimentazione, che
durerà circa sei mesi, valuteremo
anche ulteriori possibilità tecnologiche, come l’inserimento di un
dispositivo vocale che consenta
la comunicazione con la centrale
operativa».
il sistema di
videosorveglianza di
Parma
4
presidi
fissi
attrezzati
come veri e
propri uffici
saranno collocati, entro
i primi mesi
dell’anno,
in altrettanti punti di
ingresso
della città
Il PUNTO
DI ROSARIA FRISINA
Redattrice Società e Salute - [email protected]
Avere il diritto
di sentirsi sicuri
CITTÀ CHE FANNO I CONTI quotidianamente con rapiine e borseggi, paesi in cui si scatenano tensioni con
gli immigrati, territori in cui si muore a diciotto anni
per uno “sgarro”, quartieri diventati ghetto della criminalità. Il problema sicurezza è relativo. Dipende dal
numero degli abitanti, dalla storia di un luogo, dalle
risorse, dagli investimenti e anche dalla percezione
che si ha di un posto. Vi stupirebbe se qualcuno vi
dicesse di sentirsi più sicuro a Palermo piuttosto che a
Milano? Due città dove la criminalità ha preso forme
e pieghe diverse, in cui si può vivere “bene” ma se si
sa come comportarsi, secondo regole non scritte. “Se
mi conosci mi eviti”. A Palermo o a Reggio Calabria
può diventare omertà, a Milano o a Roma coprifuoco. Quando un cittadino si sente veramente sicuro?
Bastano i normali presidi delle forze dell’ordine o è
necessario il ricorso a strategie in stile sindaco Giuliani? In alcune parti d’Italia è stata più volte invocata la
mano dura alla “prefetto di ferro”, in altre si investe in
soluzioni tecnologiche a supporto della polizia municipale, in altre ancora si è arrivati a ordinanze severe
come il divieto di mangiare e di bere per strada o di
indossare il burqa. Ma c’è qualcosa in più nella paura
di una donna ad uscire la sera, nell’anziano, e non
solo, che diffida dall’aprire la porta di casa persino al
postino, in chi spende per impianti antifurto trasformando la propria casa in un bunker, in chi per strada
preferisce nascondere la borsetta sotto il cappotto? Il
diritto alla sicurezza non garantito porta la società ad
essere fobica e diffidente, ad autotutelarsi e a chiudersi
in se stessa. Una società sana ha invece bisogno di
azioni di controllo e prevenzione efficaci, ha bisogno
di respirare quel clima di fiducia e senso di protezione
che rende le città più vivibili e le persone più sicure.
circa 38 gli uomini impiegati
Ampliato anche il
servizio dei Volontari
Progetti di ampliamento in
vista per i “Volontari per la
sicurezza”. Dopo il decreto
Maroni gli operatori, oltre a
vigilare nel Parco Ducale e
nel Parco Ferrari, svolgono
servizio anche in alcune strade, fra cui via San Leonardo
e via Verdi. Attualmente il
gruppo, con compiti di controllo e segnalazione, è composto da circa 30 carabinieri
e 8 finanziari in congedo, ma
potrebbe essere presto arricchito anche dalla presenza
dei vigili urbani in congedo.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[23]
Società
Filo diretto con la Regione
Gian Carlo Muzzarelli: «Il PTR per un territorio più inclusivo»
GIAN CARLO MUZZARELLI
Assessore alla
Programmazione e Sviluppo
territoriale, Cooperazione col
Sistema delle Autonomie e
Organizzazione della
Regione Emilia Romagna
Da marzo 2009 Gian Carlo Muzzarelli è assessore
alla Programmazione e Sviluppo territoriale, Cooperazione col Sistema delle Autonomie e Organizzazione della Regione Emilia Romagna.
Una delega molto vasta: come spiegherebbe
ai cittadini il ruolo? «Questo incarico ha due dimensioni strategiche, entrambe foriere di una forte
responsabilità. Da una parte lo sviluppo del territorio e la tutela delle garanzie per la sua sostenibilità;
dall’altra la valorizzazione delle risorse umane, che
sono prerequisito per la crescita dei servizi e per
l’efficienza dell’intero sistema-regione».
Quali sono le principali sfide che si trova davanti, e quali le strategie per affrontarle?
«Il primo obiettivo è accompagnare il territorio oltre la crisi, innanzitutto sostenendo le imprese in
termini di competitività, formazione, ricerca, innovazione; ma anche garantendo una pubblica amministrazione in cui la semplificazione sia la parola
d’ordine».
La Giunta regionale ha adottato negli ultimi
mesi del 2009 il nuovo Piano Territoriale Regionale. Quali innovazioni ha introdotto questo
strumento? «Il Ptr nasce da un percorso di confronto con le autonomie e le comunità locali iniziato
nel 2007; è un vero e proprio punto di riferimento
per capire come dovrà essere l’Emilia-Romagna del
futuro. L’idea è creare una regione competitiva e
attraente, da un punto di vista economico, sociale e
culturale. Welfare, green economy, sostegno delle
piccole medie imprese, reti di collegamento, innovazione, infrastrutture: il Ptr è lo strumento con cui
interpreteremo le trasformazioni per contribuire a
creare comunità aperte in una società aperta».
Un esempio? «Uno degli obiettivi è ridurre il consumo di territorio, immaginando un nuovo modo di
programmare lo sviluppo delle città, che devono
essere ripensate come luoghi inclusivi, da un punto
di vista ancor prima sociale che urbanistico».
[Ilaria Gandolfi]
Questione d’immagine:
l’Università cambia look
Parte sulle pagine del Mese la nuova
campagna pubblicitaria dell’Ateneo di Parma
DI ALESSANDRO TRENTADUE
L’Università di Parma rinnova
la sua immagine, e lo fa con una
nuova campagna pubblicitaria
lanciata proprio su questo numero del Mese Magazine (pag 63).
Nuova sia dal punto di vista grafico, sia dal messaggio che vuole
veicolare. “Università di Parma.
Radici solide. Crescita vera”: così
recita l’headline, uno slogan che
leggeremo su cartelloni, manifesti, giornali e internet per i prossimi due anni, e che insieme all’elemento grafico attirerà l’attenzione
dei ragazzi indecisi sul percorso
accademico da scegliere e la città dove farlo. Un’idea creata con
Industree, agenzia pubblicitaria di
Reggio Emilia, che aveva già curato l’ultima campagna dell’Università di Parma, quella con la
fotografia dei due ragazzi visti
di spalle in bicicletta e lo slogan
“Studiare a Parma ti porta lontano”. Ma adesso l’approccio della
comunicazione è completamente
diverso. «La nuova grafica rappresenta un forte salto di qualità
rispetto alla precedente» analizza
Brunella Marchione, responsabile del settore comunicazione
dell’Università. «L’ultima campagna era sì molto tranquillizzante,
ma poco in linea con il nostro target: i diciottenni e diciannovenni
Colori accesi e
grafica stile MTV.
Ma nel messaggio
storia e solidità
che scelgono di iscriversi all’Università. Abbiamo dunque deciso
di avvicinarci alla realtà di questi
giovani, scegliendo una grafica molto più affine ai loro gusti.
Niente fotografia, solo sagome
nere stile Mtv, e colori molto ac-
[24] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
cesi: il giallo e l’azzurro cyan (il colore dell’Università) che si alternano sullo sfondo
e sui monumenti disegnati». Ma
dietro alla grafica innovativa compare un messaggio antico e di
tradizione. L’università di Parma,
infatti, è una delle più antiche
d’Italia, e grazie alle sue “radici
solide” permette una “crescita
vera” nell’insegnamento e soprattutto nella maturazione dei ragazzi che decidono di frequentarla.
Inoltre, a sostegno dell’Ateneo, è
presente la stessa città, Parma, a
cui si è voluto dare un maggior
rilievo, inserendola nell’immagine
con i monumenti stilizzati che
risaltano sullo sfondo. Insomma
la nostra Università è un “mondo
che ti aspetta” - come recita il testo sotto il logo che si è scelto di
mantenere dall’ultima campagna
- sia per i ragazzi appena usciti
dai licei e che per i neolaureati
della triennale che hanno appena terminato la loro formazione
accademica. Dopo il
lancio su questo numero
de Il Mese Magazine, la campagna pubblicitaria dell’Ateneo
troverà spazio su altri mezzi di
comunicazione di Parma e provincia (stampa, radio, televisione), e comparirà su siti sottoforma di banner. Poi, soprattutto
nei mesi di marzo e aprile - in
concomitanza con il periodo di
immatricolazione e di orientamento - si diffonderà attraverso
manifesti e affissioni su tutto il
territorio nazionale, in particolare
nelle regioni da dove proviene un
gran numero di futuri studenti:
dalla Sicilia alla Puglia, dal Veneto alle Marche, dalla Liguaria alla
Lombardia. Infine, non mancherà
la ripresa della nuova immagine
sul nuovo sito www.unipr.it, che
verrà inaugurato a maggio.
Il volontariato
si sfoglia su una
pagina web
è on line il nuovo sito di Forum Solidarietà.
Parole d’ordine: chiarezza e interattività.
Per rendere protagoniste le associazioni
DI ROSARIA FRISINA
Colori leggeri, un design moderno, un’interfaccia piacevole,
una maggiore fruibilità per orientarsi meglio all’interno dei servizi
offerti dal volontariato e scoprire
la grande varietà
di proposte delle
associazioni
di
Parma e provincia. Il sito di Forum Solidarietà
(www.forumsolidarieta.it) cambia
volto e lo fa con
stile. Lo stile di
chi è consapevole
che nell’era della
comunicazione on line un portale non è una “home page vetrina”, ma una finestra aperta sul
mondo. «Il restyling del sito non
è stato solo grafico, risponde ad
un’esigenza di maggior chiarezza
e semplicità rispetto alla precedente versione che era molto ricca di informazioni e materiali ma
poco interattiva: non era possibile
ad esempio caricare immagini o
video» spiega Francesca Moretti
responsabile della comunicazione
di Forum Solidarietà.
Facilità di aggiornamento, foto
e videogallery, la sezione news
più leggibile, una navigazione
più immediata. «Lo spazio delle
associazioni che prima si trovava
nella bacheca ora ha una home
page propria, parallela alle news»
continua la Moretti. «L’obiettivo
del nuovo sito è quello di essere al servizio delle associazioni,
uno strumento di comunicazione
per promuovere le loro attività.
Speriamo infatti che proprio le as-
in breve
e invece
dal vivo...
La sede
di Parma
di Forum
Solidarietà
si trova in
borgo Marodolo 11
(tel. 0521
228330).
Sportelli
periferici si
trovano anche a Borgo
Val di Taro,
Fidenza e
Traversetolo
sociazioni diventino protagoniste
attive, inviandoci segnalazioni e
notizie da pubblicare» prosegue
Moretti. «Inoltre vorremmo che il
sito assolvesse contemporaneamente ad una duplice funzione:
avvicinare i cittadini al volontariato,
raccontandone
l’identità, le proposte, le iniziative; e avvicinare il
volontariato ai cittadini, ma in modo
interattivo».
Il sito da spazio
infatti a tutte le associazioni tramite
un database consultabile da chiunque e un portale del volontariato,
dove è possibile segnalare un sito
e accedere alle organizzazioni
che hanno un sito web.
Direttamente dall’home page il
navigatore può, inoltre, consultare i servizi, i corsi aggiornati al
2010, i progetti sia in corso sia
conclusi, le news, l’agenda degli
eventi (un calendario organizzato per giorni o per periodi), i
bandi e i finanziamenti reperibili
anche tramite ricerca per data
di scadenza. «Una sezione che
in futuro arricchiremo sempre di
più è “Fare volontariato” dedicata
a chi vuole diventare volontario e
accedere allo sportello di orientamento» conclude Moretti. «Restano poi, come nella precedente
versione, il tasto della Rassegna
Stampa con gli articoli aggiornati
e la newsletter settimanale a cui
iscriversi direttamente dalla home
page, lasciando la propria mail
nella casella apposita e cliccando
su iscriviti».
Psicologia e Polis
La vita della città, i segreti della mente
Se l’inconscio
parla su Facebook
Divieto di macellazione di carne equina: su Facebook ben 300 interventi di parmigiani “in rivolta” contro la proposta di legge. Dalle questioni più
importanti - come quella dell’attentato a Berlusconi
- agli spunti di costume, Facebook si propone sempre di più come un mezzo privilegiato, attraverso il
quale la gente può soddisfare facilmente il desiderio di esprimere la propria opinione. è lo strumento
che, con la sua semplicità di uso e immediatezza
comunicativa, invita ad esprimere un’opinione? O
è la gente che ha bisogno di esternare, di dire la
propria, e per farlo sceglie quello che ritiene l’unico
canale di comunicazione veramente libero?
Il commento
DI GIULIANA NICO*
Un convegno nel 2000 intitolato “Internet: benessere, inquietudini e disagio” proponeva una riflessione
su alcune emozioni legate all’accesso alla rete. Ermete Ronchi, uno psicosocioanalista bresciano, ipotizzava che internet potesse essere pensata come una
delle espressioni dell’inconscio, in quanto espressione “spontanea” e “libera” della collettività di cui
ciascuno fa parte, come se fosse una grande piazza
nella quale era possibile interagire e dove sarebbe
stato opportuno - proprio come nel caso dell’inconscio per la psicoanalisi - introdurre delle “isole” di
pensiero che aiutassero ad orientarsi nella navigazione. Veniva sottolineato l’impatto sulle persone di un
aumento così imponente delle possibilità di scambio
e di conoscenza offerte da questa rivoluzione tecnologica. Inoltre venivano osservate alcune reazioni
connesse all’accesso ad internet: eccitazione per
l’aumento della visibilità e dei contatti interpersonali,
senso di potenza derivato dalla sensazione di governare le cose con un click, evitamento del contatto
fisico, shock di fronte a un’esposizione “globale”, dipendenza. La questione fondamentale, oggi, riguarda
però il rischio di una recrudescenza delle restrizioni
delle possibilità di accesso. Mentre in dicembre il
Ministro Maroni annunciava l’intenzione di oscurare
alcuni siti che inneggiavano alla violenza contro Berlusconi, in novembre il governo aveva già congelato
i fondi per portare la banda larga di 20 Megabit al
96% della popolazione entro il 2012, passo indispensabile per continuare a garantire l’accessibilità
ad internet per una fascia di popolazione in crescita.
In effetti, le emozioni di cui occuparsi sono soprattutto quelle legate alla libertà e al rapporto con il potere.
Sembra che l’identità sociale di ognuno oggi rischi
particolarmente di essere costruita all’interno di rapporti implicitamente censori, che tendono a limitare la
partecipazione e danno la sensazione di essere sottoposti ad un addormentante coprifuoco mediatico.
* Psicologa e psicoterapeuta [email protected]
ILILMESE
MESEMAGAZINE
MAGAZINEdicembre
febbraio 2009
2010
[25]
Società
Carpe diem?
Temporary Station!
La nuova stazione di Parma
uno spazio moderno e flessibile da dedicare al business
agli eventi e al tempo libero
Centostazioni S.p.a. è l’azienda nata dalla partnership tra Ferrovie
dello Stato e Archimede 1, compagine privata con capofila SAVE
S.p.a. La sua mission è quella di valorizzare e gestire 103 fabbricati
viaggiatori in Italia, tra cui la stazione di Parma
' 2 5 0 0 / & % 2 2 /6 ) % $ % , ,/ 3 4!4/
I nuovi spazi della stazione di Parma rappresentano una grande occasione per sviluppare la propria
attività promozionale e commerciale, anche temporanea, in una location dal layout innovativo
e funzionale. Un target ampio ed eterogeneo, costituito non solo dai viaggiatori ma anche da
www.centostazioni.it
[26] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINEfrequentatori e cittadini in cerca di novità e opportunità
[email protected]
AMBIENte rinnovato l’accordo tra provincia e banca monte
Stili di vita
Solare termico: via ai nuovi
prestiti agevolati a tasso zero
Ogni mese consigli dagli esperti
su tendenze e nuovi modi di vivere
Qualche idea su
come So-stare
nei gruppi
DI IRENE BERTOLI
Produrre energia sicura, efficiente e pulita: la Provincia continua a
sostenere il risparmio energetico
e le fonti rinnovabili sul territorio.
Oltre a promuovere diversi progetti sul fotovoltaico, piazzale della
Pace scommette sul solare termico: a gennaio, infatti, è stata rinnovata, per il terzo anno, la convenzione con Banca Monte Parma per
l’erogazione di prestiti agevolati a
tasso zero a chi intenda installare
pannelli solari termici per la produzione di acqua calda o sostituire
la vecchia caldaia con una nuova
a condensazione e ad alto rendimento. L’iniziativa è rivolta a proprietari, affittuari o persone con la
disponibilità di immobili situati sul
territorio provinciale. Banca Monte
mette a disposizione finanziamenti
fino a un massimo di 5.000 euro,
rimborsabili in cinque anni con procedure veloci e semplificate, senza il pagamento di alcun tasso di
interesse. La famiglia, oltre al vantaggio delle detrazioni fiscali del
55%, può rateizzare l’investimento
senza eventuali interessi. La quota
di interessi viene pagata dalla Provincia di Parma, che per la nuova
convenzione ha messo a disposi-
zione un budget di 100mila euro.
In questo primo anno e mezzo
sono stati più di 270 gli interventi finanziati, per oltre 1.250.000
euro, con un investimento della
Provincia per il pagamento degli
interessi di 125.000 euro: ogni
euro trasferito sul territorio da parte di piazzale della Pace ha generato, dunque, un valore economico
di circa 10 euro, aumentando di
dieci volte l’investimento iniziale.
Oltre ad aver fatto da volano economico, il progetto ha portato
benefici anche sull’ambiente, contribuendo a ridurre le emissioni di
anidride carbonica. I vantaggi per
l’ambiente sono evidenti soprattut-
to là dove i pannelli solari termici
vanno a sostituire un eventuale
scaldabagno elettrico. A una famiglia media di 4 persone servono
circa 7,7 kWh al giorno per produrre acqua calda sanitaria con
uno scaldabagno elettrico; tale
consumo di energia, se prodotta
da fonti convenzionali, è responsabile dell’emissione in atmosfera
di circa 5,40 kg di CO2 al giorno.
I cittadini interessati ad usufruire del finanziamento agevolato a
tasso zero possono rivolgersi agli
gli sportelli di Banca Monte Parma, dove potranno ottenere tutte
le informazioni e avviare la pratica
per la concessione del prestito.
Qui Parmaalimenta
Haiti, Rosarno e la Comunità Europea
Il 2010 è l’Anno Europeo per la Lotta alla Povertà
e all’Esclusione Sociale. Ma per combattere questa
piaga sono ancora molti i passi da fare.
Chi vive in condizioni di povertà estrema si trova
in una situazione di particolare vulnerabilità, privato
della possibilità di difendersi dai soprusi e vittima
predestinata degli eventi. I tragici fatti delle scorse
settimane hanno mostrato le conseguenze devastanti subite dai più vulnerabili.
Il terribile sisma che si è abbattuto su Haiti ha colpito uno dei paesi più poveri al mondo, in cui la
maggior parte della popolazione vive al di sotto
della soglia di povertà. Vittime principali di questa
catastrofe sono state le migliaia di persone che già
erano costrette a vivere in condizioni di estremo
disagio, in baracche all’interno di bidonville, senza
cibo e senza fonte di reddito. La situazione sta manifestando la sua gravità anche durante le operazioni di soccorso: chi è sopravvissuto è afflitto dalla
scarsità di acqua e cibo e le cronache riportano di
“guerre tra poveri” per ottenere gli aiuti.
La povertà è molto spesso presente nei paesi in via
di sviluppo, in cui la fame e la mancanza di acqua
potabile rappresentano le grandi sfide per la sopravvivenza quotidiana.
Povertà ed emarginazione sociale sono però presenti anche in Italia. I fatti di Rosarno hanno portato
alla luce la situazione di quegli immigrati che nel
nostro paese sono costretti a vivere in condizioni
inumane, relegati ai margini della società, spesso
sfruttati per pochi euro al giorno.
La Commissione Europea ha designato il 2010
quale anno europeo della lotta contro la povertà
e l’esclusione sociale: un’occasione per rinnovare
l’impegno verso la solidarietà, la giustizia e l’inclusione sociale. Non esiste una formula per estirpare
la povertà e l’emarginazione sociale, ma una cosa
è certa: non possiamo sconfiggerle senza l’aiuto di
tutti e scegliendo progetti efficaci.
.
A quanti di voi sarà capitato di
partecipare a infuocate riunioni
di condominio oppure di avere
un litigio con un collega di lavoro? Esperienze del genere sono
molto comuni, come comune è
la tendenza di attribuire la colpa
al cattivo carattere di chi ci sta
di fronte. Se però facessimo più
attenzione, scopriremmo che tali
situazioni si verificano all’interno
di un gruppo, dentro un sistema
di relazioni variegato e dal fragile
equilibrio, che andrebbe vissuto
con maggiore consapevolezza.
Per imparare a gestire meglio i
rapporti di gruppo un’utile lettura può essere il volume curato
da Barbara
Rossi “Sostare
nei
gruppi: proposte per
esperienze
di benessere”, da
poco pubblicato dalle
edizioni di
La Meridiana. Un libro
di carattere divulgativo, semplice
da leggere, in cui alcune psicologhe raccontano le proprie esperienze maturate nel campo delle
terapie di gruppo, spiegando
come queste dinamiche possono
essere applicare anche alla normale vita quotidiana. Tutta la nostra esistenza è infatti segnata da
relazioni di gruppo, dalla famiglia
alla scuola, dal lavoro agli amici.
«Il gruppo va considerato come
uno strumento nelle nostre mani.
Bisogna imparare a utilizzarlo
bene, affinché sia fonte di benessere e non di problemi» spiega la
Rossi. «Il segreto è non guardare
l’altro come un possibile nemico,
ma impegnarsi a dialogare, a riconoscere le diversità, perché
solo accettando le differenze si
possono evitare i conflitti». Il punto di partenza, quindi, è quello di
accettare il confronto. Ogni persona che ci circonda può diventare lo specchio attraverso il quale prendere coscienza di quello
che siamo davvero, e magari
spingerci a migliorare. Spesso,
infatti, come ci ricorda la Rossi,
«ciò che ci dà più fastidio nell’altro è quello che non riusciamo ad
accettare in noi stessi». Provare
per credere. [V.P]
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[27]
Salute
Più controlli, più sic
Migliaia di verifiche e solo l’1,3%
di irregolarità. Questi i risultati
dell’attività 2009 del Servizio
Veterinario e Igiene Alimentazione
Nutrizione dell’Ausl di Parma
Un banco gastronomico. nell’altra pagina, DA SINISTRA, COZZOLINO, FABI, PIRONDI E ZILIOLI
DI DANIELE PATERLINI
Crisi o non crisi, il tema della
sicurezza alimentare rimane tra
i più sentiti. Basta sfogliare un
qualunque quotidiano per notare
con quale evidenza viene trattato un sequestro di derrate non
in regola, tanto che questo tipo
di notizie appartiene al ristretto
novero di quelle che generano
allarme sociale. E non può che
essere così nel nostro Paese,
che fonda una buona parte della
propria economia e molta parte della propria immagine sulle produzioni agroalimentari e
sull’enogastronomia. Sono passati tanti anni dalla tragica vicenda del vino al metanolo e oggi
esiste un sistema di controllo
capillare, tanto all’origine e alla
produzione degli alimenti, quanto alla fase finale, quella della
loro distribuzione, che fa capo al
Servizio Sanitario, cioè alle Ausl
presenti in ogni provincia.
Una garanzia e una sicurezza
tanto per il consumatore che
per la filiera produttiva, come
confermano i dati delle attività. E
quelli locali sono particolarmente
significativi. Parma, capitale della
Food Valley e sede dell’EFSA, è
infatti particolarmente esposta
da questo punto di vista. Ma i
dati presentati lo scorso 12
gennaio relativi ai controlli effettuati sul territorio provinciale
dal Dipartimento Sanità Pubblica dell’Azienda Usl nel 2009,
permettono di affermare che le
[28] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
situazioni di irregolarità sono limitate e residuali, interessando
solo l’1,3% del totale degli accertamenti in ambito alimentare.
Si tratta di un dato significativo e importante, che arriva a
tre anni dall’introduzione delle
nuove normative comunitarie in
materia di sicurezza alimentare:
la correttezza e la professionalità contraddistinguono aziende
Formazione e informazione
113 corsi e 4.121 attestati:
Parma esempio per la regione
I servizi del Dipartimento Sanità Pubblica dell’Ausl di Parma,
hanno svolto nel corso del 2009 un intenso programma di
formazione ai propri operatori su temi del controllo ufficiale,
condotto sulla base dell’analisi di rischio.
L’accento è stato posto in particolare sul concetto della trasparenza e del rispetto delle procedure di controllo predisposto
a livello regionale. Per gli alimentaristi sono stati organizzati
113 corsi di formazione e sono stati rilasciati 4.121 attestati.
I programmi di aggiornamento sono stati 10 ed hanno interessato 376 operatori. L’attività di formazione, che è complementare e altrettanto importante di quella di controllo, proseguirà anche nel 2010, anzi il modello formativo parmigiano
sarà adottato anche dalle altre AUSL della regione.
e commercianti parmigiani. Ma
va rilevato che per raggiungere
questo risultato è stato necessario un complesso lavoro di formazione presso gli operatori. Come
ha spiegato Gianluca Pirondi,
direttore del Dipartimento Sanità Pubblica dell’Ausl di Parma:
«Tre anni fa abbiamo iniziato un
percorso complesso per formare
i lavoratori e informare le imprese. Si sono susseguiti incontri e
iniziative di confronto, abbiamo
coinvolto le associazioni imprenditoriali, i consorzi di tutela, le
organizzazioni sindacali e quelle
del commercio. In sintesi abbiamo accompagnato l’intero comparto verso il raggiungimento di
un obiettivo, che oggi, a distanza
di tre anni, ci sembra raggiunto e
i dati lo confermano».
Per Massimo Fabi, direttore
generale dell’Ausl «Parma si è
confermata come il luogo dove
la sicurezza degli alimenti è più
forte. I nostri dipartimenti sono il
riferimento regionale negli ambiti
della vigilanza, del controllo, della
formazione e dell’informazione».
I dati: nel 2009 il Sian (Servizio
curezza alimentare
Acque potabili
Reti idriche e fonti pubbliche:
nessuna difformità su 1.726 prelievi
Igiene Alimenti Nutrizione) ha
effettuato 990 controlli presso le
aziende produttrici e quelle della
ristorazione, con 1.380 accessi
aziendali e solo 13 casi di irregolarità (305 kg di prodotti sequestrati). Tra i 546 campioni di prodotto analizzati, solo uno (fagiolini
di provenienza estera con tracce
di prodotto fitosanitario non ammesso) è risultato irregolare.
Lo Svet (Servizio Veterinario) ha
controllato nel 2009 il 96,6% degli allevamenti locali e 15 macelli.
Le prescrizioni comminate sono
state 853 per prodotti a base
carne e 918 nei prodotti a base
latte.
Il controllo delle acque potabili riveste un ruolo fondamentale tra le attività del SIAN (Servizio Igiene e Alimenti
Nutrizione) dell’Ausl. I dati confermano l’intensa attività:
nel corso del 2009 sono stati effettuati 1.726 prelievi a
fonti e reti idriche. Di questi ben 608 nell’area Sud Est,
492 nell’area di Parma, 204 nella Bassa Ovest e 422 nella
zona Val Taro e Val Ceno (notoriamente ricca d’acqua). Le
ricerche sui campioni hanno riguardato sia la composizione chimica, che la purezza batteriologica. In particolare si
segnalano 173 campioni destinati alla ricerca di residui di
prodotti fitosanitari, in particolare diserbanti.
Va comunque rilevato che non sono state individuate difformità nei confronti dei parametri di sicurezza, relativamente
all’acqua distribuita dagli acquedotti.
«Il piano di controllo prevede che
nel volgere di 3 o 4 anni siano
verificate tutte le attività presenti in provincia - ha spiegato
Francesco Zilioli direttore del
Servizio Igiene Alimentazione
Nutrizione - tra le modalità di
controllo è stata introdotta la
tecnica dell’audit; si tratta di un
esame sistematico dei processi
gestionali e operativi del sistema produttivo e della verifica
della capacità di mantenenrlo
affidabile nel tempo».
«La sanzione non è il fine del
controllo» ha evidenziato Paolo
Cozzolino direttore del Servizio
Veterinario «Al contrario, attra-
verso i controlli il produttore alimentare riesce a prendere piena
consapevolezza di tutte le fasi
produttive e delle loro criticità.
L’attività viene infatti scomposta
in tanti segmenti su cui agiscono
i controlli. Il produttore sa quindi in ogni specifico passaggio
cosa va corretto e cosa invece
va bene: questo è fondamentale
nella verifica gestionale e per la
qualità finale».
I controlli del Servizio Veterinario
Controlli
Attività controllabili
Attività controllate
Verifiche
% verifiche non conformi
Sanzioni
Sospensioni attività
Allevamenti
suini
201
146
4.777
4,9
9
0
Allevamenti
bovini carne
361
346
4.165
1,4
9
0
Allevamenti
bovini latte
1.497
1.497
19.485
4,2
90
4
Prodotti a
base di carne
371
371
12.147
7,0
2
0
Prodotti a
base di latte
282
282
6.443
14,2
3
2
I controlli e provvedimenti del Servizio Igiene Alimentazione Nutrizione
Ambiti di Intervento
Produzione Primaria
Aziende
controllate
prescrizioni
impartite
Sanzioni
Denunce
giudiziarie
Proposte di
sospensione
Sequestri
12
7
0
0
0
0
Trasformazione
232
505
33
0
3
0
Bar e ristorazione veloce
143
308
15
0
2
0
Ristorazione tradizionale
214
444
28
1
4
1
Ristorazione collettiva
219
342
11
5
2
3
Commercio al dettaglio
129
137
27
2
2
4
Commercio all’ingrosso
40
64
3
1
0
0
1
0
1
1
0
1
990
1807
118
10
13
9
Trasporti
Totale
Fonte: Ausl Parma
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[29]
Salute
Una struttura
moderna con
spazi triplicati,
strumentazione
all’avanguardia
e una maggiore
capacità di
accoglienza
DI DANIELE PATERLINI
Il nuovo Pronto Soccorso di
Parma è realtà: lunedì 15 febbraio verrà presentato alla città
e giovedì 18 febbraio entrerà
in funzione. La nuova struttura sorge in via Abbeveratoia,
nell’area adiacente alla precedente.
Triplicati gli spazi (3.490,65
metri quadri è la superficie
dell’area del piano funzionale),
I medici lavoreranno
in équipe nelle sale
dedicate ai diversi
codici di emergenza
potenziata la capacità di accoglienza (18 postazioni per
codici verdi e gialli, 8 per codici rossi e 10 posti letto per
pazienti in attesa) e aumentato
il personale sanitario, con un
organico di 30 medici e 88 tra
infermieri e operatori.
Nei nuovi ambienti è soprattutto la tecnologia avanzata
a sostenere una diversa concezione dell’assistenza, con il
paziente al centro delle funzioni di cura, fulcro dell’attività
del personale sanitario.
L’organizzazione del lavoro
sarà supportata dagli strumenti tecnologici, posti a servizio
del paziente: gli saranno fisicamente vicini, consentiranno
di ridurre al minimo gli spostamenti (a breve sarà installata
anche una nuova TAC).
I medici lavoreranno in équipe negli ambienti aperti delle
grandi sale riservate a codici
rossi, gialli e verdi, nelle quali
la privacy sarà garantita da divisori mobili, che separeranno
LA FOLTA PLATEA ALL’INCONTRO DI FORMAZIONE per il personale
Il nuovo Pronto
Soccorso di Parma
apre le porte alla città
le singole postazioni. Le forme
arrotondate delle aree di assistenza (open space) consentiranno al personale sanitario
di mantenere sotto stretta osservazione tutto quanto avviene, con l’ausilio di sofisticati
sistemi digitali previsti in ogni
postazione, che invieranno in
tempo reale i parametri vitali
alla centrale di monitoraggio.
Segnali acustici e visivi (telecamere con zoom) completeranno infine la vigilanza a distanza.
L’intero edificio sarà inoltre
[30] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
sottoposto a video sorveglianza attraverso telecamere
orientabili, posizionate anche
nell’area dell’elisoccorso, a tutela della sicurezza di pazienti
e operatori.
La struttura di emergenzaurgenza
sarà
completata
nell’estate 2010 con l’apertura dell’area riservata ai codici
bianchi e ai pazienti deambulanti (7 ambulatori - di cui 3
ortopedici - e un’ampia sala
d’attesa con uno spazio riservato ai bambini) che nel frattempo saranno visitati negli
ambulatori dell’attuale Pronto
Soccorso. Con la riqualificazione di quest’area, destinata
ad ospitare la Medicina d’Urgenza, il progetto della nuova
struttura giungerà al termine,
entro la fine del 2010.
Il nuovo Pronto Soccorso è
costato 18.300.000 euro. Il
finanziamento statale è pari a
10.000.000 euro, 4.000.000
euro sono destinati dalla
Regione Emilia-Romagna e
4.300.000 euro sono investiti
dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria.
Sopra, nell’immagine, i due emicicli centrali colorati in giallo e verde
evidenziano l’area dedicata ai ricoveri di media gravità. L’ultima
parte, nella cartina di color rosso, è riservata ai pazienti più gravi
(cosiddetti “codici rossi”). Gli accessi pedonali e carrabili rimangono
su via Abbeveratoia (a destra nell’immagine). L’area color bianco, di
prossima apertura a giugno, sarà invece riservata alla sala d’attesa
e ai “codici bianchi”, cioè agli interventi meno urgenti
presenti autorità nazionali e locali
Lunedì 15 febbraio
l’inaugurazione ufficiale
La cerimonia inaugurale
del nuovo Pronto Soccorso
è in programma lunedì 15
febbraio alle 15.30, nella
sala congressi dell’Ospedale. Interverranno il Ministro
della Salute Ferruccio Fazio,
il presidente della Regione
Emilia-Romagna Vasco Errani, il prefetto Paolo Scarpis, il sindaco Pietro Vignali, il presidente della Provincia Vincenzo
Bernazzoli, il Rettore dell’Università Gino Ferretti, l’assessore
alle Politiche per la salute della Regione Giovanni Bissoni, il
direttore generale dell’Azienda Usl Massimo Fabi, il direttore
del dipartimento di Emergenza-urgenza del Maggiore Franco Servadei e il direttore generale dell’Azienda OspedalieroUniversitaria Sergio Venturi.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[31]
Salute
Dal 18 febbraio a Parma
IL TUO NUOVO
PRONTO SOCCORSO
L’Ospedale di Parma
si arricchisce di un nuovo
Pronto Soccorso.
Una struttura d’eccellenza realizzata
per offrire alla comunità i più alti
standard qualitativi nel trattamento
delle emergenze sanitarie
e della medicina d’urgenza.
Tecnologie, competenze
e architetture all’avanguardia per
la massima efficienza dei servizi,
ma anche per garantire il massimo
dell’accoglienza in un ambiente
a misura di persona.
[32] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
tracce.com
Accogliente, moderno, a misura di persona.
La terra di confine
tra medicina e
odontoiatria
Ai Martedì dell’Ordine un incontro sulle
malattie temporomandibolari. Il dolore si fa
più gestibile, la ricerca esplora nuove cause
DI VALENTINA BAGARELLI
Proseguono i Martedì dell’Ordine, gli incontri pensati dall’Ordine
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Parma
per l’aggiornamento degli iscritti
e l’approfondimento delle tematiche più innovative legate alla professione. Il 2 febbraio si è parlato
delle malattie temporomandibolari
(in inglese Temporomandibular
Disease - TMD), un gruppo di affezioni muscolo scheletriche che
riguardano l’articolazione temporomandibolare, i muscoli masticatori e le strutture correlate, come
i legamenti. «Anche se la diagnosi
e il trattamento di questo tipo di
malattie sono dominio dell’odontoiatria già da molti decenni - ha
affermato il dottor Guido Maria
Macaluso (professore associato
di Malattie Odontostomatologiche,
Università degli Studi di Parma) - il
settore delle TMD sta subendo un
radicale cambiamento, soprattutto
grazie a un notevole aumento delle
conoscenze riguardanti la gestione
del dolore in generale».
IN BREVE
I MARTEDì
DELL’ORDINE
Il 16 e il 23
febbraio in
programma
altri due
appuntamenti
dedicati al
trattamento,
farmacologico e non, del
Diabete Mellito tipo 2.
Per informazioni e
iscrizioni:
0521.
208818
oppure www.
ordinemedici
parma.it
La problematica maggiore nel trattamento delle TMD è oggi l’area di
confine fra competenze professionali diverse interessate da queste
patologie: una “terra di nessuno”
in cui il paziente incontra spesso
grosse difficoltà. Il dottor Giovanni
Mauro, medico chirurgo specialista
in Odontostomatologia, ha posto dunque l’attenzione «sul ruolo
dell’odontoiatria, che deve essere in grado di diagnosticare con
esattezza e tempestività un dolore
orofacciale di propria sicura pertinenza (cioè un dolore di origine
dentale, parodontale o un TMD)
e, nel caso di dolore facciale non
dipendente da queste patologie,
orientare il paziente allo specialista
più appropriato».
Qual è la la causa delle TMD? Il
dottor Francesco Ravasini, odontoiatra, ha spiegato che le teorie
eziologiche di queste patologie
stanno evolvendo da un tradizionale inquadramento odontoiatrico ad
un modello medico biopsicosociale: «In particolare le ricerche in corso in questo campo si focalizzano
su fattori di suscettibilità genetica e
ambientale, nonché sulle potenzialità adattive individuali».
«Nel corso degli ultimi 20 anni - ha
concluso il dottor Macaluso - si è
assistito alla transizione dalla situazione quasi “mitologica” di una
scienza reputata astrusa, legata ad
una terminologia esoterica e ostica, alla attuale realtà di un approccio sempre più basato sull’evidenza. Speriamo, con questa serata, di
aver contribuito a sfatare alcuni di
questi miti e di aver riportato nel
dominio della realtà quella che resta una scienza affascinante, non
fosse altro perchè vero ponte fra
medicina e odontoiatria».
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Orari di apertura
Da Lun a Ven 7.30-12.00/14.30.19
Sabato 7.30 alle 13.00
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010 [33]
Tel.: 0521.287178 / 282635
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Economia
COOP SOCIALI TIPO A
Gestiscono servizi socio
sanitari ed educativi, cioè
centri di aggregazione,
ludoteche, centri anziani,
centri rieducativi, strutture
assistenziali e servizi
domiciliari. Operano sia
con privati, che con enti
pubblici.
COOP SOCIALI TIPO B
Svolgono attività produttive finalizzate all’inserimento nel mondo del
lavoro dei cosiddetti
soggetti svantaggiati
fisici e psichici, ragazze
madri, ex detenuti, ex
tossicodipendenti. Operano in qualsiasi settore.
Cooperative sociali alla
conquista del mercato
Non è un’esagerazione. Parma vanta un comparto da oltre 110 milioni
all’anno e due colossi di livello nazionale, Pro.Ges e AuroraDomus
DI DANIELE PATERLINI
Uno dei tratti più importanti
della cooperazione parmense è
certamente quello sociale. Servizi
sociosanitari, assistenza, campo
educativo, queste sono solo alcune delle mille sfaccettature che
il comparto ha assunto nel breve
volgere di un trentennio, da quando cioè all’inizio degli anni Ottanta
si sono costituite le prime cooperative attive in questo ambito. Ma
oggi come sta il settore? Come
risponde alle crescenti difficoltà
Project financing e
global service: per
essere competitivi le
dimensioni contano
della committenza pubblica? E
qual è il valore aggiunto che la
cooperazione dà al mercato nel
campo dei servizi alla persona?
Tante domande che possono
però servire ad inquadrare meglio
una realtà che non sempre considerata con sufficiente attenzione.
Se trent’anni fa una forte spinta
ideale ha mosso i primi tentativi
di auto organizzazione dei servizi alla persona, oggi a Parma
esistono due colossi capaci di
dar lavoro a migliaia di persone
e misurarsi a livello nazionale, il
gruppo Pro.ges e AuroraDomus,
cui si affiancano un’altra decina di
realtà in grado di fornire servizi
a 360°, ma soprattutto, nel caso
delle cooperative sociali di tipo B,
inserire in ambito lavorativo oltre
200 persone socialmente svantaggiate.
I numeri del comparto sono abbastanza esplicativi: 110 milioni
di euro di fatturato complessivo
al 31 dicembre 2008, 3.658 occupati in quella data, con una netta prevalenza femminile (3.151
unità) e una forte coesione, dal
momento che le cooperative vantano una base sociale costituita
da 3.370 persone. «La forza del
comparto sta anche nella sua
storia, mentre altrove le cooperative sociali sono sorte a partire dall’inizio degli anni Novanta,
quando sono state promulgate le
leggi specifiche, a Parma esistevano realtà con già dieci anni di
esperienza alle spalle, tanto da
iniziare allora, la fase due, quella delle aggregazioni societarie,
per costituire imprese più forti e
solide». Paolo Ampollini, vicepresidente di GE.S.IN. il gruppo che
comprende, tra le altre, la cooperativa sociale Pro.ges., conosce
bene questa fase, essendo stato
uno dei soci della Cooperativa
Gulliver, una realtà specializzata
nei servizi educativi, che proprio
[34] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
il nuovo marchio è operativo dal 1 gennaio
AuroraDomus: una fusione da
50 milioni di euro e 2.000 soci
Annunciata qualche mese fa, la fusione per incorporazione
della Cooperativa Aurora con la Cooperativa Domus è diventata
effettiva il 1 gennaio. Presidente della nuova realtà è Marina Morelli, già alla guida di Aurora. La nuova realtà parte con numeri
di tutto rispetto, 50 milioni di fatturato, duemila soci e competenze che spaziano dal sistema sanitario a quello educativo. AuroraDomus fa parte del Gruppo Cooperativo Paritetico, insieme
a Col.Ser. L’operazione è stata ben accettata dalla consistente
base sociale, che ha votato all’unanimità l’incorporazione della
Domus all’interno di Aurora: «è stata una grande soddisfazione,
perchè significa che la base ha capito le prospettive di sviluppo
della nuova società».
I NUMERI
FISCALITÀ
Le coop sociali di tipo
B devono destinare
almeno il 30% dei posti
di lavoro a persone
svantaggiate. Per il
personale svantaggiato l’azienda frusice di
aliquote previdenziali e
assicurative ridotte.
all’inizio degli anni Novanta partecipò alla fondazione di Pro.Ges.
«Fu un processo di incorporazione, ma anche di contaminazione
– spiega ancora Ampollini – ogni
aggregazione, infatti, forniva valore aggiunto e competenze nuove, questo, insieme alla serietà
del lavoro e allo sviluppo delle
progettualità, ha fatto crescere
Pro.Ges.». Partendo da una base
di 200 soci e da un fatturato di 3
miliardi di lire, oggi Pro.Ges conta 1.725 soci e oltre 57 milioni
Duttilità e flessibilità
sono i punti di forza
delle coop: l’ente
pubblico lo apprezza
di euro di fatturato «e siamo in
grado di affrontare le nuove sfide del mercato, come il project
financing, quella formula mista
pubblico privato, che oggi è la
più utilizzata nei grandi progetti», conclude Ampollini. L’unione
fa la forza, in sintesi. E il vecchio
detto vale anche per il competitor
locale di Pro.Ges., la cooperativa
Aurora, che proprio nel mese di
gennaio si è fusa con un’altra
grande realtà del mondo cooperativo, la Domus, costituendo un
insieme da 50 milioni di fatturato e 2000 soci. Marina Morelli,
OCCUPAZIONE
A Parma le coop sociali
(tipo A e tipo B) occupano quasi 3.700 lavoratori. Di questi 3.370 (al
31-12-2008) sono soci.
In particolare le coop di
tipo B riescono a fornire
un lavoro ad oltre 200
persone svantaggiate.
la presidente di AuroraDomus
sintetizza così il percorso che
ha portato alla fusione: «Aurora
è nata nel 1985, con l’obiettivo
di promuovere il lavoro associato
femminile, in particolare rivolto
ai servizi alla persona. Domus è
nata nel 1982 specializzandosi
nelle attività verso anziani, bambini, disabili. Ora le due realtà
uniscono le competenze e questo permetterà di mettere a frutto
tante sinergie, basti pensare ai
servizi integrati alla persona, ma
soprattutto possiamo ambire a
diventare un partner decisivo nella programmazione sociale degli
enti pubblici». Imprese più strutturate e dimensionate, grazie anche ai processi di fusione: questa
sembra essere la strada per affrontare il mercato nazionale. Più
forza significa anche essere in
grado di partecipare a bandi impegnativi, che una committenza
pubblica sempre più in difficoltà
nel mettere a disposizione fondi
per il sostegno sociale, sta sempre più predisponendo. Al già citato project financing, si affiancano anche soluzioni con appalti di
lungo termine, che prevedono la
fornitura di global service, cioè il
servizio chiavi in mano, dall’operatore sanitario al manutentore,
tanto per intenderci. «In questo
senso la cooperativa è in grado
di offrire una flessibilità che le
imprese di capitali non riescono
a garantire – spiega la Morelli –
110
milioni
L’INTERVENTO
DI DANILO AMADEI
Presidente del CSS
di euro di
fatturato nel
2008. A tanto
ammontava
il valore della
produzione
della
cooperazione
sociale a
Parma.
69%
la percentuale
di lavoratori
svantaggiati
su un totale
di 138 alla
fine del 2008,
occupati dalla
cooperativa
Sirio, la più
importante
tra le tipo B
della nostra
Provincia.
22%
gli stranieri
occupati
nella
cooperazione sociale a
Parma.
Il maggior
numero di
addetti è
impiegato
da Pro.Ges
e Aurora.
Significativa
la percentuale di soci:
94,66%
Novità e sfide
da raccogliere
Danilo Amadei è il Presidente, recentemente rieletto,
del Consorzio Solidarietà Sociale di Parma. Abbiamo
voluto parlare con lui riguardo alla situazione del mondo della cooperazione sul nostro territorio, in particolar
modo per quello che riguarda le cooperative di tipo “B”,
che si occupano di inserimenti lavorativi.
“In un momento difficile per il mondo del lavoro, come
quello che stiamo attraversando, possiamo tranquillamente sostenere che le cooperative sociali reggono
bene l’urto della crisi e offrono opportunità di lavoro.
Tutte le cooperative registrano degli incrementi, e credo
sia dovuto al fatto che abbiamo la possibilità di dare
risposte a domande a cui il mercato, da solo, non riesce
a fare fronte. Il lato sociale, che per le cooperative è di
fondamentale importanza, diventa valore aggiunto”.
Ma Amadei non vuole nascondere le difficoltà: “E’ evidente che anche per le cooperative le difficoltà possono
diventare insidiose, specialmente se, nel prossimo futuro, dovesse proseguire il taglio dei fondi provenienti
dall’ambito pubblico e dalle fondazioni, su cui ci basiamo per il sostentamento. Tuttavia le cooperative continuano la loro opera nonostante tutto, e si destreggiano
attraverso gli ostacoli anche grazie alla lunga esperienza di cui sono dotate. Normalmente, una cooperativa
nasce in mezzo alle difficoltà, e con le difficoltà ha a che
fare tutti i giorni: ovvio che sia allenata a superarle”.
Quali sono le nuove problematiche che le cooperative
per l’inserimento nel mondo lavorativo si trovano ad
affrontare? “Si tratta di disagi sociali creati dalla società moderna: dobbiamo far fronte, ad esempio, al problema dei cinquantenni che si ritrovano senza lavoro
e che non sanno come reimpiegarsi per i pochi anni
che li dividono dalla pensione. Tuttavia, le cooperative
sono già attrezzate per far fronte a questo tipo di problemi, avendo un forte radicamento sociale riescono a
comprendere prima le difficoltà che nascono in seno
alla società e sanno comeaffrontarle. E i dati, alla fine,
danno ragione al nostro impegno”. [M.S.]
bisogna infatti tener conto che
nella programmazione di una
cooperativa come AuroraDomus,
che è a mutualità prevalente, ai
soci viene riservata una grande
attenzione, che si traduce anche
in corsi di formazione, preventivi
e successivi all’inizio del rapporto
di lavoro, per garantire una cultura
di impresa condivisa e una forza
lavoro capace di rispondere alle
sfide del mercato». «Solo da pochi
anni si stanno strutturando realtà
private nel mercato – spiega Paolo Ampollini – alcune provengono
dall’estero, come la Générale de
Santé, il grande gruppo francese,
che in tempi recenti ha operato al
Centro Cardinal Ferrari di Fonta-
nellato, tuttavia l’orientamento al
profitto immediato di una società per azioni, mal si concilia con
molte delle attività svolte dalle cooperative sociali, che così riescono a fornire un servizio globale
e allo stesso tempo un’economia
di scala, che, nel caso di appalto pubblico, va poi a beneficio
di tutta la collettività». Il mercato
sta quindi diventando più difficile
e competitivo, i fondi pubblici (e
delle fondazioni bancarie) diminuiscono, ma a Parma le cooperative sociali, reagiscono, si evolvono e ampliano gli orizzonti: un
segnale di vitalità e intraprendenza, ma anche la dimostrazione di
una formula vincente.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[35]
Economia
L’INTERVISTA
L’unione fa la forza. Il gruppo
Col.Ser si amplia ancora
Nel 2009 la fusione con Euroservice, nel 2010 si forma il gruppo con
Aurora. La presidente Cristina Bazzini spiega come crescere con coerenza
Quindi rimarranno le storiche
attività del gruppo.
«Se intende la movimentazione
delle merci, la gestione dei magazzini, l’handling aeroportuale,
la custodia, il fattorinaggio, direi
proprio di sì. Ma abbiamo già
aggiunto le nuove offerte, che
spaziano dai servizi alla persona.
Abbiamo ottenuto per due volte,
nel 2007 e nel 2009, il premio
Mepa, riservato alle imprese che
meglio interpretano la novità del
mercato elettronico della Pubblica Amministrazione».
La sfida del mercato
«Tempo di crisi: è
meglio rimanere con i
piedi per terra. Vogliamo
però migliorare la
redditività e valorizzare
l’esistente»
cristina bazzini
DI DANIELE PATERLINI
la sede di col.ser
Carta d’identità
Cristina Bazzini
Cristina Bazzini 50 anni, è Presidente di Col.Ser Servizi, Presidente del Gruppo Cooperativo Paritetico Col.Ser-AuroraDomus e riveste
diversi incarichi a livello Nazionale
e Regionale all’interno di Confcooperative. Approdata giovanissima
nel mondo della cooperazione
come Responsabile Commerciale e Amministrativa di COLSER,
quando la cooperativa contava circa 80 lavoratrici, è oggi alla guida
di un Gruppo di 5000 soci.
II Gruppo Cooperativo Paritetico
Col.Ser AuroraDomus conferma il
risultato economico del 2008,
cioè un fatturato di oltre 60 milioni di euro, un risultato eccezionale, rispetto al 2007: si è trattato
infatti di un aumento del 35%.
Ma le novità sono anche altre:
con la fusione tra le cooperative
Aurora e Domus, il Gruppo Paritetico dal 1 gennaio può contare
su un fatturato aggregato di 110
milioni di fatturato e 5.000 soci.
Ne parliamo con Cristina Bazzini,
presidente del Gruppo.
Presidente, il gruppo Col.Ser è
diventato un colosso. Che caratteristiche assumerà?
«Col.Ser è nata nel 1975 per
operare nel settore della sanificazione e dell’igiene ambientale. Da
allora si sono aggiunti altri campi
di attività. Nel campo dei servizi
alla persona siamo presenti da
tempo, da quando cioè abbiamo
rilanciato la cooperativa Domus.
[36] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
Ora con AuroraDomus credo che
la nostra offerta sia più completa, capace di rispondere alle crescenti sfide di mercato e inoltre
abbiamo assunto una dimensione
che ci permette di svolgere un
ruolo da protagonisti sul mercato
nazionale».
Oggi si parla sempre più di
servizi integrati. Cosa richiede
il committente pubblico alle
imprese?
«La gestione di un appalto e contemporaneamente la soluzione di
una miriade di piccoli problemi ad
esso connessi. Una sorta di chiavi
in mano. La sfida per l’impresa
è quella di attivare una sostanziale economia di scala. Su questa e sull’efficienza si misura la
competitività. Col.Ser è cresciuta
aggregando altre realtà, vorrei ricordare nel 2009 la fusione con
la toscana Euroservice: ognuna
di esse ha aggiunto capacità e
progettualità. Oggi siamo tra i
pochi a poter affrontare le gare
europee».
I valori cooperativi come si
mantengono in una realtà
così grande?
«Il socio e il lavoro sono sempre
al centro dell’azione. Faccio un
esempio. Nell’area delle ceramiche abbiamo molti cantieri. Lì la
crisi ha colpito duramente, come
è noto, e come azienda abbiamo
creato un fondo a sostegno della
disoccupazione interna, una sorta di preammortizzatore veloce
per sostenere il momento di difficoltà di quei lavoratori. Non va
poi dimenticato l’azione formativa costante: i soci rappresentano
il capitale della cooperativa».
Quali obiettivi economici vi
ponete?
«Dati i tempi di crisi, rimaniamo
con i piedi per terra. Ci proponiamo però di migliorare la
redditività per poter consolidare
ancor di più la cooperativa, aver
fondi per investimenti e per alcuni progetti di grande portata.
Come metodo però non ci distacchiamo dai valori fondanti,
quindi lavorare per reti associative, valorizzare l’esistente ed
essere aperti alle proposte di
altre realtà che condividono la
nostra politica».
TACCUINO
agricoltura
sicurezza
Crisi
internazionalizzazione
Dopo anni di
basse quotazioni,
i prezzi all’origine
del Parmigiano
Reggiano sono
in ripresa. Da tre
mesi sono al di sopra degli 8 euro
al kg, e sono bastati quelli dell’ultimo bimestre del 2009 (8,32 a
novembre e 8,56 a dicembre)
a determinare un prezzo medio
d’annata pari a 7,68 euro/kg, cifra al di sotto dei valori medi del
2007 (7,80 euro/kg), ma decisamente superiore a quelli del 2008
(7,40 euro/kg). Stabili i consumi
nazionali, cresce l’export: +7%
in totale (+9,1% area UE, +5%
Giappone). Alla base del risultato
il calo di produzione e il ritiro di
forme dal commercio.
Un freddo cantiere ad Alessandria, una cisterna
da verificare e il
fatale incontro
con il destino.
Bruno Montixi 41 anni e Ruddi Cariolato di 46 anni, dipendenti della
Tecnogas di Fidenza, hanno perso
la vita per una fuoriuscita di gas e
nessuno ha potuto soccorrerli. Era
il 12 gennaio. Non passano che pochi giorni e all’alba di domenica 17
un autista della Bartolini, si schianta in via Abbeveratoia e muore carbonizzato. Jean Sebastien Lejeaux,
francese ma residente a Viarolo,
aveva 30 anni. Ogni incidente ha
la sua causa, ma la crisi non può
essere un motivo per abbassare la
soglia di sicurezza.
Una buona
notizia. Il rischio
di chiusura dello stabilimento
parmense della
Faram (colosso
dell’arredamento
direzionale)
è stato scongiurato. Non solo,
per i lavoratori dell’impianto di
via Paradigna si aprono interessanti prospettive. Infatti alla
chiusura del tavolo istituzionale
per affrontare la crisi, dove ha
partecipato la Provincia di Parma
(con il vicepresidente Pier Luigi
Ferrari e l’assessore Manuela
Amoretti) i sindacati, la Provincia
di Treviso e i rappresentanti del
nuovo azionista di maggioranza,
Francesco Mio, è stato deciso il
potenziamento dell’impianto.
L’apertura di
un “Punto Parma” a Sidney è
il primo passo
per la promozione dell’economia parmense in Australia. Lo
ha annunciato il 19 gennaio il
presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari nell’incontro “L’Australia a portata di business”, organizzato con la Camera
di Commercio italiana in Australia
di Sydney. All’invito hanno risposto una trentina di imprese. Il
comparto agroalimentare è il più
interessato. L’Australia ha basse
barriere protezionistiche e, grazie
ai recenti accordi internazionali, fa
parte dell’area di libero scambio
dell’Estremo Oriente.
Il Parmigiano è in
ripresa, vola l’export
Tre morti sul lavoro
in un solo mese
Salvata la Faram.
Sarà potenziata
Un “punto Parma”
a Sydney
marketing nasce www.visitparma.com, un progetto di confesercenti
Visit Parma: il web per le eccellenze
Ristoranti, prodotti
tipici, gastronomie
e cantine. E ancora,
eventi e recensioni.
Arte e cibo per
promuovere il
lato migliore della
provincia
DI DANIELE PATERLINI
Quale miglior vetrina, se non
internet, per presentare il meglio
dell’offerta turistica di Parma? Nasce con questa finalità il sito web
visitparma.com, un progetto di
Confesercenti Parma dedicato alla
ristorazione, ai locali, agli eventi e
al territorio in generale. L’organizzazione dei contenuti privilegia,
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infatti, la vocazione all’eccellenza
enogastronomica della provincia
di Parma. Il visitatore troverà esaustive schede dei locali, delle produzioni tipiche, dei ristoranti e dei
punti vendita specializzati. Ogni
giovedì il sito si ripresenterà ag-
PRESTITI
giornato nei contenuti, con notizie
sulle manifestazioni del week end,
con recensioni gastronomiche e
proposte capaci di coniugare arte
e cibo. Una newsletter settimanale, poi, permetterà di informare
tempestivamente tutti coloro che
A TUTTE LE CATEGORIE
a
saranno interessati a trascorrere qualche giorno nel parmense.
«Questo progetto ha un fondamentale valore strategico – sottolinea il
responsabile marketing di Confesercenti, Antonio Vinci – quello di
promuovere il nostro patrimonio di
locali e ristoratori offrendogli uno
spazio di visibilità, ma soprattutto
un marchio, quello di Visit Parma, che vuole essere sinonimo
di qualità e accoglienza, gusto e
atmosfera. Caratteristiche di cui
andiamo fieri e che mettiamo volentieri a disposizione di chi, come
noi, crede che un futuro migliore
sia possibile».
Il sito visitparma.com oltre alla
schedatura dei locali andrà arrichendosi di contenuti che riguardano la gastronomia e il tempo
libero. Senza dimenticare i turisti:
una sezione apposita sarà dedicata a Food Valley, il tour operator di
Confesercenti Pama.
0
.00 euro
2
da 000
50.
Parma - Via Cavour, 15 - Tel 0521 283927 e Via D’Azeglio, 4 - Tel 0521 281073
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[37]
Economia
Speciale “I volti del Commercio”
I fiori di
Daniela
Tra quadri
e pennelli
Il mago
delle bici
Caffè e
chiacchiere
Un bicchiere C’è anche il
di buon vino “cavalär”
«Questa - spiega
Daniela Gualerzi,
fiorista - è la via più
antica di Parma. Qui
si trova tutto: negozi,
un’istituzione importante come i Salesiani,
e a due passi ci sono
Duomo e Battistero...
consiglio a chi vuole
aprire un’attività di
fare un pensiero su
via Saffi».
Prosciutti, strumenti
musicali e tutte le
buone cose per cui
Parma è conosciuta
nel mondo: sono
i temi preferiti dei
quadri di Mario
Brandini, che ha la
sua Bottega d’Arte in
via Saffi. Una volta ne
ha regalato uno anche a Zucchero, che
«ha molto gradito!»
L’officina di riparazione cicli di Fulvio Pia
è attiva in via Saffi
dal ‘62 ed è anche la
prima che apre al mattino: le saracinesce si
alzano alle 7.30. «Grazie ad una maggiore
presenza della Polizia
e alla videosorveglianza - racconta - la
strada ora è molto più
sicura».
«Via Saffi - spiega Nicolò Amarù del bar
La Tazza d’Oro - è
molto bella e speriamo lo diventi anche
di più: il rilancio in
atto sta dando risultati più che positivi. Il
bar è aperto da due
anni, abbiamo già
una buona clientela
abituale e anche occasionale».
Marco Caggiati,
nella sua enoteca,
vende vino e liquori
da 25 anni. «Via
Saffi è una buona
via, ci si conosce
tutti e ci sono buoni
rapporti. Speriamo
che tramonti l’idea
dell’isola pedonale,
che sarebbe un danno per la vivibilità e la
sicurezza della zona».
Altro che quei
“bacchettoni” che
vorrebbero bandirlo:
in via Saffi il cavallo
pesto si compra dal
1955, anno in cui ha
aperto la macelleria
di Antonio Leporati.
«Negli anni scorsi la
strada è stata un po’
trascurata, ma grazie
ai commercianti le
cose vanno meglio».
Via Saffi,
la città antica
col sapore
del paese
DI ILARIA GANDOLFI
Una giornata di festa. Con
bancarelle
d’abbigliamento,
musica, esposizioni di piccoli
oggetti d’artigianato, giochi per
i bambini e leccornie da gustare, curiosando tra un evento e
l’altro, tra una vetrina e un’altra.
Così i commercianti di via Saffi festeggeranno, nei prossimi
mesi - la data è ancora da fissare, ma per conoscerla basterà
stare attenti ai giornali e al passaparola - la rinascita di questa
strada, una delle più antiche del
centro storico.
«Ho aperto nel 1989» spiega
la signora Daniela Gualerzi,
fiorista. «A quei tempi era una
strada piena di negozi: se si voleva trovare qualcosa si andava
in via Saffi, c’era di tutto e di
più, anche le bancarelle di frutta
e verdura». Uno di quei luoghi
Storia della
rinascita
(non solo
commerciale) di
una delle strade
più “parmigiane”
del centro
cittadini, insomma, dove ci si
sentiva quasi in paese, come in
Oltretorrente. Erano gli anni in
cui Bar Saffi era “la clinica della
Malvasia” - che veniva bevuta
rigorosamente nella scodella e il giovedì da via Repubblica a
viale Mentana si spargeva il profumo della spalla cotta. «Il giorno
di San Valentino o per la Festa
della Donna - ricorda ancora
la signora Gualerzi - al mattino
presto passavano gli operai del-
[38] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
la Bormioli a comprare qualche
fiore per le signore. C’era sempre movimento, non ho mai avuto paura a rimanere da sola in
negozio, anche a tarda sera».
E poi cos’è successo? «Negli
anni molte cose sono cambiate:
alcuni negozi si sono trasferiti,
molti hanno chiuso, colpa anche del prezzo esorbitante degli
affitti. La via, così, è diventata
gradualmente meno sicura e attraente». Spaccio, prostituzione,
piccoli episodi di criminalità con
i quali “la città” - la peggiore
possibile - si è ripresa il “paese”.
Ma i commercianti di via Saffi non sono stati a guardare; si
sono messi insieme e hanno
cercato un’idea per risollevare
la situazione.
Nell’unico modo in cui potevano
farlo: proponendo occasioni di
aggregazione, momenti di festa
e pretesti per far riaffezionare i
cittadini a questa centralissima
via, una delle più antiche del
centro storico. Ecco l’idea della
festa, che sarà organizzata con
i NUMERI
30
sono i
negozianti
Matilde e i
suoi tesori
Golosità...
brasileire
Frutta e
verdura
Il suo negozio di
bomboniere, “Feeling”
è aperto da vent’anni,
ma il mestiere cambia
continuamente: «Bisogna evolversi ogni
giorno - spiega Matilde Castagna - ed
essere molto creativi
per intercettare i gusti
dei clienti. A loro offro
una scelta di quasi
5.000 prodotti!»
«Questa pasticceria
- racconta Antonio
Guarracino - è
aperta da oltre cinquant’anni, ma noi la
gestiamo da sette. I
nostri clienti sono tutti
molto golosi e apprezzano ogni giorno
le nostre specialità,
che comprendono anche dolci meridionali
e brasiliani».
«Via Saffi in sè spiega Roberta
Rosi, fruttivendola - è
sempre stata una via
tranquilla, con molto
movimento. Forse
maggiori problemi ci
sono nelle trasversali,
dove i vicoli sono
meno illuminati e
meno battuti. Ora
però hanno installato
le telecamere».
attivi oggi
in via Saffi:
oltre a quelli
che si raccontano nella
striscia a lato
anche un
idraulico, una
scuola di musica, alcuni
ristoranti,
una pelletteria, un
minimarket,
alcuni bar,
una tabaccheria e un
negozio di
computer...
occhio
alla festa
il supporto di Edicta Eventi: il
primo passo di un progetto che i
commercianti porteranno avanti
anche con la collaborazione del
Comune e delle associazioni di
categoria. La zona di via Saffi e
via Repubblica, infatti, rappresenta uno dei nove centri commerciali naturali che dovrebbero
diventare operativi proprio in
queste settimane.
Ha sicuramente aiutato a migliorare la situazione anche il Comitato Saffi, presieduto dal signor
Giuseppe Dazzi, residente qui
da 78 anni: «Mettendo sotto la
luce dei riflettori la questione
della sicurezza abbiamo ottenuto l’attenzione dell’amministrazione, sono aumentati i controlli
dei vigili.
Ora le cose vanno decisamente
meglio, vediamo segnali positivi
anche dal punto di vista culturale: ha appena aperto una libreria.
Ma a dover prendere in mano la
situazione siamo soprattutto noi
cittadini». Quindi su le maniche: i
negozianti di via Saffi hanno già
cominciato.
Nei prossimi mesi i
commercianti
di via Saffi organizzeranno
una giornata
di eventi per
festeggiare il
risveglio della
strada: in
programma
bancarelle,
dolciumi,
musica ed
esposizioni
di artigianato
artistico, oltre
ovviamente ai
negozi aperti.
La data è ancora da stabilire, ma verrà
pubblicizzata
sulla stampa
e sui media
della città
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[39]
Economia
Consumi 2009,
Parma in lenta ripresa
Si respira ancora aria di crisi, ma per i commercianti parmigiani arrivano
boccate d’ossigeno. L’indagine Ascom: i dati migliorano rispetto al 2008
I NUMERI
100
euro
la spesa
media pro
capite delle
famiglie parmigiane
nel 2009
17
per cento
la percentuale degli intervistati che
ha registrato
un aumento
delle vendite
nel periodo
natalizio
DI ELEONORA VITI
Da un lato i commercianti
dall’altro i consumatori: come
si è chiuso il 2009 per il commercio parmense? Un anno
segnato ancora dalla crisi:
sono state numerose le piccole e medie imprese, in generale, che hanno dovuto superare
o stanno cercando di superare
un momento tutt’altro che roseo per la loro attività. Ma gli
imprenditori, anche in questo
difficile frangente, hanno dimostrato di voler fare la loro
parte per difendere l’attività, i
livelli occupazionali e il valore
produttivo-qualitativo del nostro territorio.
Per avere una panoramica
complessiva dell’andamento
dell’anno appena concluso,
Ascom Confcommercio ha realizzato, attraverso il proprio
Centro Studi, la consueta indagine territoriale su un campione significativo di aziende
commerciali di Parma e provincia, volta a rilevare le percezioni circa l’andamento delle
vendite del 2009, rivolgendo
particolare attenzione al pe-
vendite anno 2009
[40] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
riodo natalizio e ai primi saldi
2010.
«Le famiglie stanno imparando
a spendere bene e a risparmiare, ottimizzando le risorse
economiche a loro disposizione, senza rinunciare alla corsa
ai regali»- dice Cristina Mazza,
Nel 2009 le vendite
sono state ancora
in calo, ma è andata
meglio del 2008
vicedirettore Ascom Parma.
«Gli acquisti ci sono stati, anche se non spinti da particolare euforia; la conferma arriva
altresì dalla nostra indagine
che evidenzia una ritrovata
propensione a spendere, seppur restando in cifre contenute: la spesa media pro capite
resta di fatto inferiore ai 100
euro».
Crisi e consumi nel 2009
Le sensazioni rilevate sul campo attraverso le interviste evi-
denziano segnali non positivi,
ma nemmeno allarmanti. Se è
vero che la percezione predominante dei commercianti è
quella di un calo delle vendite
(lo afferma oltre il 45% degli
operatori intervistati) è altrettanto vero che a fine 2008 la
percentuale era ben più alta
(51,6%); inoltre, se l’anno
scorso solo il 6% dichiarava
vendite in aumento, il dato
oggi supera il 13%.
Vendite pre-natalizie
Nei giorni antecedenti il Natale il Centro Studi Ascom aveva
effettuato, con le stesse modalità, un’indagine sulle vendite nel periodo pre-natalizio.
Da un confronto con lo stesso
periodo del 2008 emergono
segnali positivi: quest’anno il
30% degli intervistati ha dichiarato infatti vendite in aumento rispetto all’anno scorso,
quando la stessa percentuale
era inferiore al 3 per cento:
indice questo di una lenta ma
costante ripresa.
Natale 2009
Un accenno di ripresa confermato dalle vendite natalizie. Il
consuntivo finale vede infatti
un miglioramento rispetto al
Natale 2008: oltre il 16% delle aziende commerciali intervistate ha dichiarato un aumento
delle vendite (contro il 4% del
passato Natale);e quasi il 50%
ha registrato vendite stabili; il
restante 33% percepisce vendite in diminuzione (percentuale che nel 2008 era pari al
50%).
«Quest’anno le scelte dei parmigiani per i regali di Natale
- commenta Ugo Margini, presidente Ascom Parma e presi-
dente Confcommercio Unione
Regionale - si sono orientate
principalmente ai prodotti alimentari e ai sempre classici
profumi e prodotti per il corpo in genere. La gente, è vero,
non fa pazzie ma non rinuncia
ai regali: lo conferma il dato
raccolto sia a livello provinciale
che regionale, che vede i commercianti riscontrare una sempre maggiore attenzione del
consumatore al prezzo. L’andamento dei consumi, come
ultimamente accade, è comunque avvenuto a “macchia di leopardo” con settori che hanno
I consumatori sono
sempre più attenti al
prezzo e acquistano
durante i saldi
ottenuto risultati positivi ed
altri no: al vestito in più forse
si rinuncia, ma difficilmente si
taglia su cene e gastronomia».
«Le prime sensazioni raccolte
in merito all’inizio dei saldi
invernali - conclude Cristina
Mazza - confermano i segnali
registrati anche negli anni passati: sempre più i consumatori
rimandano i propri acquisti nel
periodo dei saldi in quanto l’attenzione al prezzo si dimostra
essere prioritaria».
A gennaio 2010 la percentuale di operatori che ha dichiarato vendite in aumento durante
i saldi è stata del 16% (nel
2009 era il 10%); è infine
notevolmente scesa anche la
percentuale di intervistati che
ha percepito un calo delle vendite, solo l’1,2%, (nel 2009
era stato il 24%).
Saldi a
gennaio
2010
I parmigiani
non hanno
rinunciato
ai regali:
l’orientamento è stato
soprattutto
verso i prodotti alimentari e quelli
per la cura
del corpo in
generale
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[41]
Economia
Cavàl pist,
in difesa di
una tradizione
Proteste del gruppo
macellerie equine
di Ascom contro la
proposta di legge:
«Non si può mettere
in dubbio l’esistenza
di un mercato»
A Parma
le prime
macellerie aquine
risalgono
all’Ottocento.
Oggi se ne
contano più
di sessanta
in tutta la
provincia
I contenuti
della bozza
di legge
non trovano
fondamento
né in campo
etico né in
quello sanitario
DI VINCENZO PIRILLO
Giù le mani dal “cavàl pist”.
Questo il grido che si è più volte levato lo scorso mese nella
nostra città. Il nuovo anno è infatti iniziato con la diffusione
sui mezzi d’informazione della
proposta di legge dell’On. Paola
Frassinetti di vietare la macellazione dei cavalli ( “Norme per
la Tutela degli equini e loro riconoscimento come animali d’affezione”). Immediate sono state le
proteste del Gruppo macellerie
equine di Parma, che attraverso
la voce del proprio presidente,
Giorgio Benassi, ha inviato una
lettera ai parlamentari per invitarli a bloccare la proposta. «Già
in passato c’erano state idee del
genere, contro le quali abbiamo
usato l’arma del silenzio» ricorda
Benassi. «Questa volta abbiamo
deciso di intervenire con forza
UNA MACELLERIA EQUINA
perché non si può mettere ciclicamente in dubbio l’esistenza
del nostro mercato».
Un mercato che a Parma ha radici
storiche profonde. Le prime macellerie equine risalgono all’Ottocento ed oggi, tra città e provincia, se ne possono contare più di
sessanta. Nel corso del tempo la
carne di cavallo è diventata una
vera istituzione cittadina. Tanti i
piatti entrati nella tradizione culinaria, dal pesto alla tagliata dallo
stracotto fino alla tartara. Questo
ha portato Parma ad essere la
prima città in Italia per consumo
procapite di questo alimento.
«Anche in altre regioni l’utilizzo
della carne equina è in aumento» spiega Benassi. «Non si può
pensare di bloccare un mercato
in crescita anche a livello nazionale. Oltretutto le motivazioni
della bozza di legge non trovano
fondamento né in campo etico
né sanitario». Attualmente per
la macellazione è obbligatorio
utilizzare solo cavalli cresciuti in
allevamenti con un’alimentazione
a base di biada ed erba, mentre
è vietato l’uso di quelli d’affezione o di quelli destinati a scopo
sportivo. Un’apposita anagrafe
equina costringe infatti i proprietari a decidere fin da subito il
destino del proprio animale vietandone un successivo cambio
di destinazione.
L’allarme per adesso sembra
rientrato. Non solo il ministro
dell’Agricoltura, Luca Zaia, ha
rassicurato affermando di essere
in «disaccordo con la proposta di
trasformare tutti i cavalli in animali d’affezione», ma le stesse
obbiezioni sollevate dal gruppo
macellerie equine di Ascom hanno raccolto il parere favorevole
di altri parlamentari, sensibili
all’argomento.
disponibile un questionario per tutti gli operatori del settore terziario
Microcriminalità. L’indagine
di Ascom Confcommercio
I sempre più frequenti episodi di delinquenza e gli atti di
microcriminalità cui Parma sta assistendo negli ultimi anni sono
da considerarsi un segnale d’allarme. Contro i fenomeni di
microcriminalità dobbiamo tutti alzare la guardia. E renderci
disponibili a fare la nostra parte. Per questo Ascom Confcommercio ripropone l’ottava edizione dell’indagine provinciale
sulla criminalità al fine di monitorare la percezione del livello di
sicurezza nel nostro territorio mettendo a disposizione presso
la sede di via Abbeveratoia a Parma e quelle territoriali di Fidenza, Salsomaggiore e Borgotaro, un breve questionario da
[42] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
compilare in forma assolutamente
anonima.
La sicurezza è infatti un bene primario: per i cittadini così come per le
imprese. Vivere e lavorare in un ambiente protetto è una garanzia per la
qualità della vita. Le risposte degli
operatori saranno indispensabili per
aiutare a capire qual è la reale percezione del tasso di criminalità a Parma città e provincia. I risultati potranno poi così essere un ottimo punto di partenza per
individuare, insieme alle istituzioni ed agli enti locali preposti,
risposte e sistemi mirati di prevenzione contro delinquenza e
microcriminalità.
Associazionismo:
quando l’unione
fa la forza
Margini: «Un’associazione di categoria può
offrire competenze specifiche, convenzioni e
attuare un’importante azione sindacale»
DI MATTIA BOSELLI
Potersi confrontare con un
interlocutore preparato e competente su tutte le materie che
riguardano il sistema mercato e
impresa; avere “alle spalle” una
struttura in grado di rappresentare un intero sistema capace di
sviluppare un dialogo forte con
le istituzioni e gli istituti di credito. Sono queste, in sintesi, le motivazioni principali che spingono
ogni anno le attività commerciali
ad aderire a un’associazione di
categoria.
«Il commerciante è come un’automobile da corsa» spiega Ugo
Margini, presidente Ascom Confcommercio Parma, prendendo a
riferimento proprio l’immagine al
centro della campagna di tesseramento della Confcommercio, il
pitstop. «Si deve ripartire e noi
siamo il team che mette l’operatore in condizione di dare il
meglio, sul lavoro come in gara.
Quando il commerciante avrà
bisogno, noi ci saremo: per le
www.
ascom.pr.it
Diventando
associato
Ascom è
possibile
accedere ad
un’area riservata on line,
sul sito www.
ascom.pr.it,
all’interno del
quale si possono trovare
comunicazioni di servizio,
opportunità,
e rassegna
stampa
gomme, per il carburante... Mettiamo infatti a disposizione tanti
servizi, oltre all’attività sindacale
e di lobby, che esercitiamo nelle
sedi opportune, quella regionale
e quella nazionale. Ed offriamo
anche numerose convenzioni». Si
va da quelle bancarie, con tassi e
condizioni decisamente interessanti presso i più importanti istituti di credito, a quelle nel campo
della sicurezza, con sconti sulla
manutenzione di impianti antincendio e verifica della messa a
terra; e l’elenco potrebbe continuare, ad esempio la novità di
quest’anno è data dai vantaggiosi
prezzi per energia e gas ottenuti
grazie all’accordo con un grande
partner nazionale. «Quello passato è stato l’annus horribilis - prosegue Margini - caratterizzato da
un deciso segno negativo. Però
il Paese ha retto meglio di altri e
meglio delle aspettative. Le vendite natalizie, per esempio, non
sono andate male. Ed i saldi sono
partiti addirittura con una crescita del 20%. Questo può essere
veramente un anno di rinascita,
non penso ci siano all’orizzonte
elementi preoccupanti che possano far venir meno questa ripresa». Ma il presidente di Ascom
ha anche un altro desiderio per
il 2010: «Far capire ai nostri governanti, italiani ed europei, che
bisogna creare le condizioni per
il rafforzamento del commercio.
I politici devono aver presente
che se muore il commercio nei
centri storici anche questi ultimi
muoiono, e insieme a loro muore
il turismo. Dev’essere garantita
la libera concorrenza, e facilitare
l’accesso, anche con i mezzi privati, ai centri storici».
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[43]
Sport
1
2
Inizio d’anno in salita
per il Parma, che nel
mese di gennaio ha
fatto un solo punto
in quattro partite. E il
mese di febbraio sarà
ancora più difficile...
Calcio Mercato: Hernan
Crespo torna a vestire
la maglia gialloblu.
Avrà il numero 77,
come l’anno di nascita
dei Boys. Giudizi divisi
tra i tifosi gialloblu
I prossimi incontri:
7/2/10 Palermo-Parma
10/2/10 Parma-Inter
14/2/10 Parma-Lazio
21/2/10 Cagliari-Parma
28/2/10 Parma-Samp
07/3/10 Siena-Parma
3
Stagione primavera-estate
Francesco Guidolin dopo la sconfitta di Catania. Sotto, Nicola Amoruso che sembra scusarsi con i tifosi gialloblu
Rivoluzione nel
Parma: partono
Amoruso, Budel,
Mariga, Pisanu
e Cordova,
arrivano Crespo,
Jimenez e
Baccolo
DI SERENA SASSO
Il calcio, come la moda, deve
cambiare rapidamente. C’è la
squadra per la stagione autunnoinverno, che viene presentata tra
agosto e settembre e che vale
fino a gennaio. Poi si cambia. A
gennaio si prepara la squadra
per la stagione primavera-estate.
Sono gli effetti della liberalizzazione (all’italiana) del calcio mer-
cato. Ma il calcio, a differenza
della moda, si gioca in un anno
intero e il mercato di gennaio
così come è adesso, senza regole, produce effetti surreali, per
cui i tifosi non sanno il sabato
sera se la domenica mattina un
giocatore vestirà la maglia della
propria squadra o quella dell’avversario. Facciamo due esempi:
uno ipotetico e uno che è avvenuto realmente. Dal punto di
[44] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
vista teorico, una società potrebbe acquistare i migliori giocatori
della squadra avversaria la sera
prima dell’incontro e schierarli in
campo.
Dal punto di vista di ciò che è
avvenuto realmente, nell’attuale
compraventita, il 14 marzo Nicola Amoruso, che attualmente è il
capocannoniere del Parma, verrà
a giocare al Tardini da avversario,
vestendo la maglia nerazzurra
dell’Atalanta.
Insomma, il calcio mercato, così
come si è venuto definendo in
questi ultimi anni, è diventato ridicolo. Proprio per evitare questi effetti di un calcio sempre più privo
di “un’anima” (e di un minimo di
decenza), che in Europa le regole sono differenti. Le squadre che
partecipano alla Champions devono presentare una rosa di giocatori
all’inizio del torneo e per quell’anno possono utilizzare solo quei
giocatori, fatta eccezione per i casi
in cui qualche giocatore dovesse
subire un infortunio molto grave
e quindi fosse inutilizzabile. Solo
in quel caso è possibile acquistare nuovi giocatori, i quali tuttavia
non possono essere calciatori che
fanno parte della rosa di una delle
squadre impegnate in Champions.
Come si vede, non sarebbe così
complicato evitare gli aspetti paradossali del calcio mercato italiano primavera-estate, basterebbe
applicare le stesse regole che già
valgono in Europa.
IL PUNTO
BUON INIZIO ANNO PER I CROCIATI
I ragazzi di Torresani si sono
rilanciati in campionato
Una fantastica
prestazione
da
parte dei Crociati
Noceto chiude un
gennaio che ha
rilanciato le ambizioni gialloblu, e
permette ai ragazzi
del coach Torresani
di guardare al futuro con fiducia, avendo ormai messo un rassicurante margine
di 8 punti tra se stessi e la zona play out. La vittoria per 2 a
0 sul campo della Villacidrese, rivale diretta nella corsa per la
salvezza, porta infatti i nocetani a 31 punti, quando mancano
solo 12 partite al termine del campionato: la zona pericolosa
è a 23 punti, i play off sono appena più in alto, a quota 36,
sognare diventa quindi lecito. La difficile trasferta in terra sarda
è stata decisa da un gol di La Cagnina arrivato al ventunesimo
del secondo tempo, poi una lunga sofferenza fino alle battute
finali dell’incontro, dove l’espulsione dell’attaccante avversario
Caddai prima, e il gol di Miftah su rigore in pieno recupero poi,
hanno messo al sicuro i tre punti. I Crociati avranno immediatamente occasione di testare le loro rinnovate ambizioni, visto
che il prossimo incontro, dopo la sosta del 7 febbraio, li metterà di fronte all’Alto Adige, avversario ostico, che si trova al
secondo posto in classifica a soli tre punti dalla vetta. Ma tutto
febbraio sarà difficile: dopo l’Alto Adige, sarà infatti la volta del
Pavia, appaiato in classifica ai trentini e con dichiarate velleità di
promozione, e infine della Pro Vercelli, formazione che sta rapidamente risalendo posizioni su posizioni, dopo un avvio zoppicante. Per Torresani e compagnia, quello di arrivare ai play off
potrebbe diventare una concreta possibilità; l’importante è non
distrarsi, in un campionato che si conferma più equilibrato che
mai, con ribaltamenti e pronostici sovvertiti ogni domenica, e
con le insidie che si nascondono dietro ad ogni pallone.
pagine di sport
I rivali d’Italia
La copertina è rosa, come il colore di
una tra le più ambite maglie ciclistiche;
l’immagine, in copertina, ha cristallizzato nella storia uno dei momenti più significativi dello sport mondiale, il mitico
passaggio della borraccia (chi l’ha passata? Chi l’ha ricevuta?). L’autore è uno
dei narratori per eccellenza del ciclismo,
quel Giampaolo Ormezzano che ha saputo narrare i duelli a due ruote come un
romanzo epico. Ecco tutti gli ingredienti
per un grande libro, “Coppi & Bartali.
Due amici che l’Italia voleva rivali, raccontati dai figli”, San Paolo Edizioni, 176
pagine, 14 euro, consigliato dalla libreria
Mondadori di Parma. Il grande duello,
la grande amicizia, la rivalità vissuta per
Giampaolo
Ormezzano,
Coppi & Bartali.
Due amici che
l’Italia voleva
rivali, raccontati
dai figli, San
Paolo, 14 euro
DI MAURO SIMONAZZI
hernan
crespo
L’argentino
torna a vestire
la maglia
gialloblu quattordici anni
dopo il suo
primo arrivo a
Parma
luis jimenez
Cileno,
compirà
ventisei anni
il 17 giugno.
Arriva dal
West Ham in
prestito, ma
è di proprietà
dell’Inter
francesco
valiani
Ventinove
anni, arriva
dal Bologna.
Potrebbe
essere la vera
sorpresa in
positivo per
Guidolin
Redattore Sport - [email protected]
La questione morale
Nella tradizione culturale anglosassone la morale
ha sempre svolto una funzione importante. Probabilmente per l’influenza del calvinismo o perché lo
stesso sistema giuridico fondato sulla Common Law
non prevede una distinzione così netta tra ciò che è
legale e ciò che è morale. Fatto sta che la stampa
inglese ha sempre faticato a comprendere quello che
accadeva nel nostro paese.
Ad esempio, quando Berlinguer pose il problema
della “questione morale”, in realtà per i giornalisti
inglesi si trattava semplicemente di un richiamo
alla legalità. Ma essendo la corruzione connaturata
alla politica italiana, Berlinguer sentiva l’esigenza
di invitare a non praticare la corruzione per motivi
“morali”, non essendo sufficienti i motivi politici o
semplicemente il rispetto della legalità.
Nell’ultimo rapporto “Doing Business 2009”, che è il
risultato dell’indagine che compie la Banca Mondiale
per dare i dati oggettivi di quello che viene definito l’
“enviroment business”, una sezione è dedicata alla
giustizia civile. L’Italia è posizionata 156ma su 181
paesi, superata da stati come Angola, Gabon, Guinea e Sao Tome. Per fare un confronto con i paesi
europei, la Germania è al nono posto, la Francia al
decimo e l’Inghilterra al ventiquattresimo. La magistratura, in questi ultimi quindici anni, è stata assai
bistrattata.
José Mourinho, che è un uomo intelligente con una
predisposizione particolare per le lingue (ha iniziato
la sua carriera allo Sporting Lisbona come traduttore dell’allenatore Bobby Robson), ha capito subito
come girano le cose in Italia e non ha perso tempo.
Le esternazioni di Mourinho post-derby, le accuse
di complotto e le intimidazioni alla classe arbitrale
sono una perfetta parodia della politica italiana. Se
esitesse un rapporto “Doing Footoball 2009”, probabilmente anche lì vedremmo il declino dell’italia
calcistica. Ci sono ragioni politiche (e calcistiche), in
Italia, che la ragione non riesce a comprendere.
forza dai due campionissimi, raccontata
dai figli, Andrea Bartali e Marina Coppi.
Simbolo e speranza di un’Italia tutta da
rifare dopo la guerra, sublimazione della
capacità di un intero paese di soffrire e
vincere. Coppi e Bartali furono in grado
di far sognare gli italiani davanti alla radio,
di evitare addirittura una guerra civile,
nel 1948, quando spararono a Togliatti
mentre Bartali trionfava al Tour. Ma anche capaci di divederli, con i democristiani che si accaparravano il granitico Bartali
e i comunisti che andavano fieri del libertino Coppi. Rivalità che tra i due era
sfumata, eterea, assolutamente annullata
in quel gesto che riassume in sé tutto il
senso dello sport e della competizione
leale, quella borraccia sospesa a metà tra
una mano che passa e l’altra che afferra.
Una poesia tutta da riscoprire, quella tra
i due campioni. Una leggenda capace di
emozionarci come poche altre.
Albert Einstein
«Meglio essere
ottimisti e avere torto,
che essere pessimisti e
aver ragione»
Groucho Marx
«Il matrimonio è la
causa principale dei
divorzi nel mondo»
Jim Morrison
«La droga è la speranza
di chi speranza non ne
ha più»
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[45]
Sport
[46] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
basket il 14 febbraio arriva l’umana venezia
Abbonato al Tardini?
Tifi gratis il Lavezzini
Accordo tra Parma FC e Basket Parma per
tutto il girone di ritorno e la Coppa Italia
”Per continuare a tifare
gialloblu vieni al PalaCiti”. Potrebbe essere questo lo slogan dell’accordo siglato fra Parma FC e
Lavezzini Basket Parma,
che permetterà a tutti gli
abbonati della formazione guidata da Francesco
Guidolin di poter assistere gratuitamente alle
partite casalinghe delle
ragazze ducali. Quando?
il lavezzini basket parma
Per tutto il girone di ritorno del massimo campionato italiano di pallacanestro e per le partite di Coppa Italia. Come?
Semplicemente presentando all’ingresso del Palaciti di via Toscana
l’abbonamento del Parma Fc. Infatti gialloblu sono i medesimi colori
che associano le due società e lo scudetto crociato è per entrambi il
simbolo che le rappresenta.
Ora gli appassionati del calcio potranno vedere e soprattutto tifare
di persona le gesta di Zara e compagne, impegnate sia nei match
di campionato sia di Coppa Italia. Per i sostenitori della squadra del
presidente Tommaso Ghirardi, quindi, un’opportunità in più che va
ad impreziosire il proprio abbonamento, nella speranza che possano
incitare anche l’altra formazione gialloblu del Presidente dell’A.S.D.
Basket Parma Gianni Bertolazzi.
Le prossime partite interne del Lavezzini sono domenica 14 febbraio
contro l’Umana Venezia, domenica 28 febbraio con la Pool Comense,
domenica 21 marzo, ospite il Cras Taranto, e domenica 5 aprile contro l’Acer Priolo (tutte le gare hanno inizio alle ore 18.00).
iscrizioni entro il 19
Imparare a gestire
impianti ed eventi
L’Università di Parma, in collaborazione con StageUp sport
& leisure business, istituisce per
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la prima volta un Corso di Perfezionamento e Alta Formazione
in Organizzazione dello sport e
degli impianti sportivi. Lo scopo
è quello di formare nuove figure
nel campo dell’organizzazione
sportiva, con particolare attenzione alla gestione degli impianti, in un momento in cui la costruzione di nuove strutture e il loro
utilizzo, con criteri più produttivi
di quelli passati, è un’esigenza
universalmente sentita.
La scadenza per le domande di
ammissione è fissata al 19 febbraio. L’organizzazione didattica
e tutta la tempistica sono sul sito
www.mastermoss.it. Per informazioni: 0521 281248.
PRESTITI
agenda
10/02
Allena
Mente
Quarto appuntamento
con il ciclo
di incontri su
rugby, sport
ed educazione. “Quando
il gioco si fa
duro”, al Centro Congressi,
ore 17.30
14/02
Chiude
Mondo
Ghiaccio
Dopo tre
mesi di attività incessante,
chiude la
pista di
pattinaggio in
Oltretorrente.
Arrivederci
all’anno prossimo
18/02
Kids Cup
Al PalaLottici
di via Noveglia
la manifestazione di
atletica indoor
giovanile
19-20/02
Convegno
FIJLKAM
“Movimento,
Sport e apprendimento
scolastico”,
le attività
propedeutiche
al judo e alla
lotta. Al Centro
Congressi di
via Toscana
27/02
Rugby
nel piatto
Nuovo appuntamento con
“Allenamente”.
Si parla di
alimentazione
A lezione di
Nordic Walking
con UISP Parma
La Uisp si fa in tre per il Nordic Walking. Tris di
proposte a partire da febbraio per questa disciplina, per la quale verranno organizzati corsi insieme
ad un istruttore certificato Anwi (Associazione Nordic Walking Italia).
Al Parco Ducale, il 6 febbraio con ritrovo alle 14.20
davanti al chiosco all’interno del giardino. Si parte alle 14.30 con la lezione base, poi sabato 13
alle 14.30 prima lezione tecnica a cui seguirà il
20 febbraio la seconda lezione tecnica, sempre alle
14.30. Ancora al Parco Ducale sabato 13 febbraio
alle 10.30 (ritrovo alle 10.20 davanti al chiosco)
lezione base, seguita alle 14.30 dalla prima lezione tecnica. Il tutto si conclude il 20 febbraio alle
10.30 con la lezione tecnica 2. Al Parco Ex Eridania: per il 13 febbraio il ritrovo è previsto alle
ore 10.20 davanti all’ingresso di viale Barilla. Prima
lezione di base è alle 10.30 mentre la lezione tecnica 1 è alle 14.30 e il giorno dopo si conclude
con la lezione tecnica 2 alle 10.30.
Ma che cos’è il Nordic Walking? Questa disciplina
veniva utilizzato negli anni Trenta come metodo di
allenamento estivo per i fondisti dello sci. Da questa esperienza i ricercatori e i medici dello sport
hanno sviluppato una nuova disciplina di tendenza.
Il Nordic Walking è uno sport di origine finlandese
che favorisce salute e resistenza, con un consumo
energetico fino al 46 per cento superiore rispetto ad una camminata normale. Per informazioni e
prenotazioni contattare l’istruttore Anwi Prof. Bonini Francesco 335 457669. Iscrizioni allo 0521
707423. E-mail: [email protected].
PER TUTTI I DIPENDENTI,
PUBBLICI, STATALI E AI PENSIONATI
Parma - Via Cavour, 15 - Tel 0521 283927 e Via D’Azeglio, 4 - Tel 0521 281073
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[47]
Provincia
il territorio chied
sopra un momento del sopralluogo della provincia con i tecnici della regione sulla frana di orzale. a fianco la frana di ci
Il maltempo
che ha colpito
il parmense
ha mostrato
una montagna
fragile, con un
diffuso dissesto
idrogeologico.
Per la Provincia
sono necessari
piani per
l’intervento
preventivo
DI ERIKA FERRARI
«Un territorio fragile» è l’appello
rinnovato con forza dalla Provincia
di Parma dopo le intense precipitazioni che si sono abbattutte sul
parmense nel periodo natalizio.
Smottamenti, frane, allagamenti:
la nostra provincia chiede aiuto e
lo chiede in tempi celeri, per non
aggravare ulteriormente la condizione di pericolo. «Le principali
criticità sono collegate all’assetto
idrogeologico per la parte montana del territorio e alla sicurezza
idraulica per la pianura» spiega
Ugo Danni, assessore provinciale
alla Difesa del suolo.
L’Ente di piazzale della Pace è da
anni impegnato in attività straordinarie per la messa in sicurezza
idraulica e per il consolidamento
del nostro territrio: una programmazione necessaria che però
richiede finaziamenti consistenti,
per i quali le risorse provinciali
[48] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
non bastano. «Noi disponiamo di
una conoscenza che ci giunge
dalla “Carta del Dissesto del territorio montano” - prosegue Danni
- approvata dalla Regione, che ci
mostra come nel parmense siano
presenti sia frane attive sia frane
quiescenti (frane che possono riattivarsi naturalmente), ponendo
la nostra provincia fra quelle con
il più alto numero di dissesti idrogeologici. Si pensi solo al fatto
che il 56% del territorio è di tipo
montano».
Gli intensi fenomeni di maltempo,
che hanno recentemente coinvolto il parmense, hanno concentrato l’attenzione pubblica su un
discorso di stretta attualità, quello
della fragilità del territorio, imputabile a «una mancanza di regimentazione corretta delle acque.
Lo spopolamento della montagna
ha fatto sì che oggi nessuno interviene per regolarizzare il corso dei torrenti, e l’acqua lasciata
libera di scorrere a valle produce erosioni e piene improvvise.
Senza il giusto sostegno a valle,
il territorio montano si sgretola
e frana» precisa Danni. Le frane
rilevate sono molto numerose,
ma per fortuna tutte di modesta
entità, causa però di danni diffusi a strade e infrastrutture. Fra
le tante molto preoccupante è la
frana di Orzale di Lugagnano, nel
Comune di Monchio, dove la strada principale del paese è stata interrotta, isolando un’abitazione in
cui vivono anche anziani.
Con il maltempo di fine anno sono
stati richiesti 47 nuovi interventi
urgenti (in realtà i punti critici sa-
Istituiti Tavoli tecnici
per individuare le
priorità e sollecitare
il Governo
Nella sezione PROVINCIA:
TERRE VERDIANE
50
L’Unione Terre Verdiane
ha istituito il primo tavolo
tecnico, con il quale
confrontarsi e individuare
un percorso progettuale
condiviso da tutto il territorio
SOCIALE
è operativo il consultorio
familiare di Felino. Un
servizio al quale rivolgersi
per ricevere assistenza e
informazioni sulla salute
delle donne
52
LAVORI IN CORSO
56
Il Cipe ha approvato il primo
lotto della Bretella Ti-Bre.
Il collegamento stradale
unirà il casello A15-A1
di Fontevivo a un nuovo
casello a Trecasali
valorepaese
A Fontanellato un piano
di marketing territoriale
per la promozione culturale
e commerciale del borgo
storico e delle diverse
iniziative annuali
60
l’intervista
de aiuto
62
Il sindaco di Noceto,
Giuseppe Pellegrini,
illustra l’impegno
dell’amministrazione per
assicurare una rete di servizi
alla persona di qualità
isone. sotto, da sinistra gli assessori ugo danni e andrea fellini
rebbero di più, ma la vicinanza di
certi smottamenti ha permesso di
intervenire contemporaneamente
su più fronti), coinvolgendo 36
strade provinciali e 19 comuni.
«Per la solo viabilità sono stati
registrati danni per 4 milioni e
200mila euro» prosegue Andrea
Fellini, assessore provinciale alla
Mobilità. «L’immediata attivazione
dei tecnici della Provincia e delle
aziende che collaborano con noi
ci ha permesso di non chiudere
alcuna via di comunicazione. Solo
su 7 strade è stato necessario
attivare il senso unico alternato»
prosegue Fellini.
«Se vogliamo essere veramente
efficienti e efficaci - puntualizza
ancora Danni - occorre una programmazione degli interventi, da
effettuare in modo preventivo su
ampie aree». Proprio per questo a
novembre sono stati formati i Tavoli tecnici di cui fanno parte Provincia, Comunità Montane, Comu-
ni, Autorità di Bacino, Consorzi di
Bonifica, Aipo e Servizi Tecnici di
Bacino. «Entro gennaio i Tavoli
devono fornire le informazione
per aggiornare la Carta del Dissesto e individuare un programma delle priorità. Questo servirà a
sollecitare l’autorità nazionale per
sostenere piani di prevenzione»
continua l’assessore alla Difesa
del suolo. Nelle zone in cui la
Provincia era intervenuta in modo
straordinaria nei mesi scorsi non
sono stati registrati danni, a testimonianza che un’azione preventiva può realmente aiutare a
contenere le criticità. Ora, dopo la
dichiarazione dello stato di emergenza per il parmense - come lo
stesso presidente della Regione
Vasco Errani aveva richiesto servono fondi nazionali per poter
avviare piani di messa in sicurezza del territorio che facciano
capo a una programmazione di
lungo periodo.
I NUMERI
56%
il territorio
parmense
caratterizzato
da area
montana
47
interventi
urgenti
sono stati
attuati dopo
le precipitazioni di
dicembre
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[49]
Provincia
Terre Verdiane
membri i componenti sono otto
Il tavolo
tecnico delle
Terre Verdiane
tipo adottato dall’Unione sovracomunale. «Il tavolo tecnico non
Un luogo di confronto nel quaè una doppia Giunta - precisa il
le potere discutere e affrontare
coordinatore dell’Unione Terre
insieme gli aspetti maggiormenVerdiane Massimiliano Grassi - è
te tecnici e pratici del territorio
meno formale, caratterizzato da
amministrato. Il tavolo tecnico,
una grande apertura dialogica,
istituito a metà del
indipendente dalnovembre scorso Quarantelli: «I
le aree politiche
dall’Unione
Tere concentrato su
cittadini
devono
re Verdiane, si
obiettivi pratici e
pone come scopo avere le stesse
amministrativi: una
principale proprio opportunità»
volontà che è viciquello di indivina al modo di senduare un percorso progettualetire dei cittadini. Questo perchè
amministrativo condiviso dai
l’Unione Terre Verdiane vede la
membri dell’Unione, ma slegato
necessità di confrontarsi sui proda indirizzi di natura politica.
getti e sulle iniziative in corso».
Dalla sua costituzione, avvenuIl nuovo organismo è composto
ta a fine 2009, il tavolo tecnico
da otto membri rappresentati
può essere riconosciuto come
da sindaci e da consiglieri coil primo esperimento di questo
munali dei paesi dell’Unione: il
DI ERIKA FERRARI
vicesindaco di Fidenza Stefano
Tanzi (in sua vece l’assessore
Giovanni Carancini del Comune
di Fidenza), il sindaco di Roccabianca Giorgio Quarantelli
presidente UTV, il sindaco di Salsomaggiore Terme Massimo Tedeschi, il sindaco di Fontanellato
Maria Grazia Guareschi, il sin-
daco di Busseto Luca Laurini, il
consigliere comunale di Busseto
Gian Arturo Leoni, il consigliere
di Soragna Monica Muscimarro e
il coordinatore UTV Massimiliano
Grassi. Questi otto membri non
percepiscono alcun gettono di
compenso per la loro partecipazione al tavolo, che si riunisce a
attività condivise in rete catasto, sportello unico per le imprese, protez
Con l’Unione garantiti servizi di qua
Quarantelli e
Grassi fanno il
punto sulle sfide
del 2010 e sui
risultati raggiunti,
come la gestione
associata
DI ERIKA FERRARI
I crescenti tagli economici
e i vincoli finanziari a cui sono
sottoposte gli enti locali hanno
portato molte amministrazioni
a scegliere forme aggregative
come le Unioni di Comuni che
permettono di ottimizzare i costi
dei servizi tramite la gestione associata. «I costi dei singoli servizi
- spiega il coordinatore Massimiliano Grassi - sono troppo alti
se esulano da una economia di
scala che mette in rete, e dunque
mette a sistema, una pluralità di
Comuni. Il ruolo dell’Unione Terre Verdiane dal 2010 è, in primo
luogo, quello di un ente pubblico
sovraordinato che amministra e
gestisce tecnicamente alcuni importanti servizi di cui le persone
hanno bisogno».
Fra i servizi offerti a livello di
Unione rientrano il catasto, la
Polizia Municipale, la gestione
[50] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
degli impianti per il riscaldamento pubblico, la protezione civile,
«tutti servizi che i Comuni da soli
non potrebbero garantire» sottolinea il presidente Giorgio Quarantelli. «Si tratta inoltre di servizi
che non si basano sugli introiti
delle multe. Abbiamo ridotto il
numero delle contravvenzioni, a
riprova che le azioni preventive
e repressive messe in atto negli
scorsi anni dal Corpo Unico della Polizia Municipale dell’Unione
Terre Verdiane stanno ora dando
i loro frutti. Dopo anni di mirate
scelte incisive sulla sicurezza, le
contravvenzioni sono calate e
i singoli enti investono di più in
seno all’Unione per garantire la
IL PRESIDENTE DELL’UNIONE TERRE
il progetto coinvolge 4.000 studenti
“Classe del Futuro”, per un
insegnamento multimediale
A FIANCO IL MUNICIPIO DI FIDENZA, SEDE DELL’UNIONE
Da novembre è attivo il nuovo
organismo con cui l’associazione
intercomunale si confronta su
temi pratici e amministrativi
martedì alterni e a porte chiuse,
in Rocca Sanvitale a Fontanellato
o nella sede dell’Unione presso il
Municipio di Fidenza.
«Il tavolo tecnico oltre alla Giunta
- prosegue il presidente Giorgio
Quarantelli - è un ulteriore strumento per non fare una valutazione solo partitica della geografia attorno alla via Emilia. Non ci
devono essere paesi di serie A o
zione civile
alità
VERDIANE GIORGIO QUARANTELLI
di serie B, ma tutti devono avere
opportunità e servizi di qualità».
Una piattaforma che ha quindi lo
scopo di individuare una visione
comune dell’amministrazione del
territorio, di agevolare la diffusione e l’omogenizzazione di
servizi che presentino un medesimo standard di qualità per tutti
i cittadini dei Comuni delle Terre
Verdiane.
prevenzione e il servizio di Polizia Municipale».
L’UTV è quindi un ente che sta
percorrendo un cammino di crescita, come dimostra il recente
ingresso per il servizio di Polizia
Municipale dei Comuni di Polesine e Zibello, prima, e di Cadeo
e Medesano, poi. «La sfida che
ci attende è anche interna: fare
comprendere ai consiglieri comunali dei singoli enti che non è
più produttivo ragionare restando
chiusi sul “proprio orto”, cercando soltanto il beneficio concreto
immediato» continua Quarantelli.
«La “spesa” significa dare “servizi” alla persona, dare “qualità”
di vita, comunicare l’identità e le
caratteristiche del territorio. UTV
dà “lavoro” sviluppando progetti,
cercando “finanziamenti” rapportati alla dimensione, ed è presente ai tavoli tecnici provinciali
e regionali quando si discute di
aree geografiche».
La formazione scolastica per i ragazzi delle Terre Verdiane
diventa sempre più interattiva e orientata al confronto con l’Europa. Grazie al progetto “La Classe del Futuro”, coordinato fino
a fine 2009 da Giovanni Rastelli, assessore con delega alla
Classe del Futuro all’interno dell’Unione, per oltre 4.000 studenti delle scuole elementari e medie dei Comuni delle Terre
Verdiane, la didattica si svolgerà attraverso supporti multimediali, come
le lavagne luminose. Si tratta di un
progetto territoriale di ampio raggio
che coinvolge 8 istituti scolastici divisi in 21 plessi didattici e che ha
permesso a ben 140 insegnanti di
seguire corsi specialistici di aggiornamento: 264 ore di formazione
mirata che hanno previsto anche
scambi con le scuole europee
LA CLASSE DEL
come quelle svedesi, irlandesi, spaFUTURO
gnole, cipriote, tedesche, finlandesi
Nella foto la dotazione in un’ottica di integrazione e conin uso agli alunni
fronto dei metodi di insegnamento.
delle scuole coinvolte Tra il 2007 e il 2010 l’Unione Terre
Verdiane ha investito 598mila euro,
oltre ai 300mila euro stanziati dalla Fondazione Cariparma.
«Con la “Classe del Futuro” sono state allestite 15 aule miltimediali, 6 stazioni di editing con pc e videocamera, 18 lavagne
Lim interattive con 18 videoproiettori; sono stati inoltre dati in
dotazione agli studenti delle classi coinvolte 145 notebook e
forniti 115 banchi per l’allestimento della classe 2.0» spiega
Rastelli. «Il progetto è attivo dal 2004 nelle scuole delle Terre
Verdiane e può essere interpretato come un ulteriore tassello
delle possibilità di sviluppo condiviso del territorio, che va oltre ai confini del singolo Comune». L’attività della “Classe del
futuro” è monitorata dal professore Rivoltella e dall’Università
di Piacenza al fine di individuare le reali possibilità offerte alla
didattica dalle tecnologie multimediali.
un finanziamento per i progetti annuali
Dalla Regione 180mila euro
per la gestione associata
L’attività dell’Unione Terre
Verdiane, volta all’ottimizzazione e all’omogeneità dei servizi
offerti ai cittadini, è stata premiata dalla Regione Emilia Romagna con un finanziamento
annuale per il 2009 di 108mila
euro: una quota superiore di ben
il 50% rispetto ai 45mila euro
inizialmente stimati. A questo finanziamento vanno poi aggiunti
i fondi destinati a singoli progetti che permetteranno di rafforzare ulteriormente l’azione complessiva di promozione e
di crescita che l’Unione svolge sui comuni amministrati, oltre
a rafforzare l’influenza dell’ente sulle scelte strategiche di
larga scala. «Il lavoro in Unione sta conducendo a un graduale ammodernamento di vari aspetti operativi, soprattutto
nella gestione delle pratiche catastali ed edilizie, garantendo
un’uniformità di trattamento e di gestione dei dati che in futuro garantirà una marcata semplificazione burocratica e quindi
migliori servizi» puntualizza il presidente delle Terre Verdiane
Giorgio Quarantelli.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[51]
Provincia
Sociale
la sede all’interno del polo sanitario del paese
Il consultorio per le
famiglie di Felino
è attivo il nuovo centro “in rosa” in cui operano
un’ostetrica e un ginecologo. I cittadini vi si possono
rivolgere per ricevere consulenza e assistenza
FELINO
Un punto di ascolto e di assistenza per tutte le donne; un
luogo a servizio dei cittadini del
territorio, dove poter ricevere informazioni e consigli sulla sfera
sanitaria e affettiva femminile.
Sono queste, in sintesi, le finalità del nuovo consultorio familiare di Felino, che dopo l’apertura
avvenuta lo scorso giugno, è
dal mese settembre pienamente
operativo.
Il consultorio ha sede nel Poliambulatorio dell’AUSL di Felino (in via Perlasca 9/11) e
può contare sulla presenza di
un’ostetrica e di un ginecologo.
IN ALTO il polo sanitario di felino
«Il nuovo servizio completa la
proposta di assistenza sanitaria
rivolta alle donne e ai bambini
fin dalla nascita» commenta Rosina Trombi, assessore comunale alla Sanità e ai Servizi Sociali.
«Tutto ciò è stato reso possibile
dall’impegno economico e politico dell’amministrazione, consapevole di dover volgere la sua
attenzione a una comunità in
costante incremento demografico, e dall’investimento di risorse
effettuato dall’Ausl di Parma, che
con questo servizio continua a
perseguire l’obiettivo di un’assistenza sanitaria territoriale sempre più vicina alle persone».
L’ostetrica è presente tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9.30
gli utenti in un anno sono state registrate 11.500 presenze
In biblioteca Sorbolo è... in giallo
Nell’ambito degli
incontri dedicata
al thriller, ospiti
il 14 febbraio gli
scrittori parmigiani
Varesi e Barilli
LA SEZIONE PER RAGAZZI
DI EUGENIO FEDOLFI
SORBOLO I racconti gialli
non sono prerogativa esclusiva
dei grandi, ma possono diventare anche un ottimo spunto educativo per la formazione dei più
giovani. Lo dimostra l’iniziativa
“Sorbolo in giallo”, organizzata
all’interno della manifestazione
“Biblioteca e dintorni”. Si tratta
di una serie di laboratori per
studenti con i quali imparare a
scrivere un vero e proprio thriller, anche grazie ai consigli di
due affermati giallisti parmigiani:
[52] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
Davide Barilli e Valerio Varesi,
che incontreranno il pubblico
sorbolese domenica 14 alle ore
17 nella sala Clivio del Centro
Civico di via Gruppini. Gli appuntamenti di “Sorbolo in giallo” confermano la vivacità della
biblioteca comunale, che ha
da poco festeggiato i 20 anni
di attività. La biblioteca, oltre a
essere luogo privilegiato di studio e di lettura, è anche il fulcro
dell’attività culturale del paese.
Nel 2009 le presenza registrate
sono state 11.500, e gli utenti attivi sono oltre 1.000: solo
nell’anno passato sono stati
presi in prestito quasi 8.000 dei
14.000 volumi posseduti nella
ricca collezione. La posizione di
centralità della biblioteca, situata all’interno del Centro civico,
la vicinanza al piccolo parco
pubblico e la disponibilità di
sala mostre, sala riunioni e sala
polivalente, la rendono la sede
naturale dell’attività culturale del
territorio.
Una vocazione che si ritrova
anche nelle numerose iniziati proposte, che hanno portato
grandi e piccini alla scoperta del
mondo delle favole, della storia
locale e della memoria civile,
dell’arte della fotografia e della
musica rock.
Per informazioni
0521 669 644
L’ambulatorio, che potenzia i
servizi già presenti (Igiene pubblica, Punto prelievi, Pediatria di
Comunità e Infermiere domiciliare) si trova all’interno del nuovo Polo sanitario, inaugurato lo
scorso anno. Una delle attività
che coinvolgerà il Consultorio di
Felino nei prossimi mesi sarà il
programma regionale di screening per la diagnosi precoce
del tumore del collo dell’utero. è
infatti in corso l’invio, da parte
dell’Azienda Sanitaria, degli inviti per la partecipazione alla campagna di prevenzione, che ha
durata triennale e si concluderà
il 30 novembre 2012. Nella lettera di invito, sono indicati gioralle 11.30 ed è a disposizione
no, luogo e ora per l’esecuzione
delle donne per informazioni indel pap-test.
dividuali sui temi che riguardaIl Consultorio familiare di Felino
no: la contraccezione, i problemi
rappresenta quindi un ulteriore
della menopausa, la gestione
punto di riferimento per rispondella gravidanza, la dimissiodere ai bisogni della famiglia,
ne appropriata madre-bambino
della
donna,
dopo il parto,
della coppia e
l’allattamento
dell’adolescenal seno e tutto Rosina Trombi:
quello che può «Il servizio completa za. Le attività e
i servizi, orgacoinvolge la sa- l’offerta sanitaria
nizzati seconlute femminile.
do il lavoro di
Fondamentale rivolta alle donne»
équipe di proanche la prefessionisti specializzati, qualifisenza dello specialista ginecocano ulteriormente l’offerta salogo, presente tutti i mercoledì
nitaria, valorizzando in particolar
(ad eccezione del primo) di ogni
modo la prevenzione e la tutela
mese, a cui è possibile rivolgersi
della salute.
per visite e consulenze.
il polo
sanitario
La nuova
struttura
è stata
inaugurata
nel febbraio
2009. Al
suo interno,
strutturati su
due livelli,
sono inseriti
gli ambulatori dell’Ausl
(Igiene pubblica, Punto
prelievi,
Vacinazione
e Pediatria,
Infermieria
domiciliare)
e i medici
di medicina
generale
dell’Associazione
Prometeo
l’iniziativa per elementari e medie
A Soragna un aiuto per
il doposcuola dei bimbi
SORAGNA “Non vuoi fare i
compiti da solo… vieni in biblioteca!!” è lo slogan dell’iniziativa
organizzata
dall’associazione
Impronte, in collaborazione con
il Comune di Soragna, la Biblioteca e l’Ausl di Fidenza, per aiutare i bambini delle elementari
e medie nel fare i propri compiti. Il progetto si svolge all’interno della Biblioteca comunale
con il sostegno di volontari ed
educatori. Il servizio, totalmente
gratuito, è stato particolarmente apprezzato dalle famiglie di
Soragna. L’iniziativa si svolge
il martedì dalle 14.30 alle 16,
per i bimbi delle scuole medie,
e dalle 16 alle 17.30, per quelli
delle elementari; il giovedì dalle
15.30 alle 17.30 per i ragazzi delle scuole medie; il sabato
mattina dalle 9.30 alle 11.30
per le elementari. Fare i compiti
in biblioteca permette, oltre a
ricevere un aiuto concreto nello svolgimento degli esercizi,
anche di socializzare con gli
altri bambini: un’occasione per
imparare e stare insieme, apprendendo divertendosi. Quello
che solitamente è vissuto negativamente nella giornata dei
ragazzi, si trasforma in un’occasione d’aggregazione e di
amicizia. Per informazioni 0524
597005. [G.L.]
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[53]
Provincia
Sociale
200milA EURO L’INVESTIMENTO ANNUO
A scuola
con l’équipe
educativa
sopra la scuola galaverna di collecchio. a fianco, da
sinistra gli assessorI boselli e brunazzi
COLLECCHIO
DI VALENTINA BAGARELLI
Il Comune di Collecchio, attraverso l’Azienda Pedemontana
Sociale, mette a disposizione annualmente 200mila euro per lo
sviluppo di percorsi scolasti rivolti
a minori disabili, che garantiscano alle scuole locali il personale
A Collecchio è attivo un gruppo
di professionisti che assiste gli
studenti disabili. Il progetto è
curato in collaborazione con
l’Istituto Comprensivo
scorso anno. L’équipe educativa–
educativo-assistenziale necessaassistenziale si integra con l’Istirio alle esigenze delle famiglie.
tuto Comprensivo in accordo coi
Il progetto prevede quattro edudocenti refrenti,
catori a tempo
al fine di essepieno che si ag- Il personale dovrà
re sempre pregiungono a tre partecipare a tutte
presso il
educatori part
le riunioni collegiali sente
complesso scotime e a un opelastico. «Ancora
ratore sanitario, di programmazione
una volta - sotle quali disponitolinea Giovanni Brunazzi, assesbilità sono state incrementate di
sore alle Politiche Scolastiche di
30 ore settimanali rispetto allo
Collecchio - l’amministrazione realizza un intervento significativo
in termini di quantità e qualità»,
mettendo a disposizione professionisti che saranno parte di un
gruppo multi professionale di lavoro, che comprende docenti, insegnanti di sostegno e personale
ausiliario tecnico e amministrativo. Questo nuovo servizio, oltre
ad essere costantemente monitorato, avrà l’obbligo di partecipare
Il premio al concorso ha partecipato la classe 2ab della pelacani
All’Ilarietto anche gli studenti di Noceto
I ragazzi
descrivono il loro
paese come un
luogo piacevole
in cui vivere e con
servizi efficienti
DI VALENTINA BAGARELLI
NOCETO L’attenzione che il
Comune di Noceto rivolge ai temi
della convivenza civile sono stati nuovamenti sottolineati con la
partecipazione della scuola media del paese al premio “Ilarietto”,
avvenuta a gennaio nel Municipio
di Parma. L’Ilarietto è il concorso
che da diciassette anni coinvolge
i ragazzi delle scuole medie ed
elementari di Parma, che si cimentano in testi descrittivi della
propria città. Dal 1996 anche
gli alunni nocetani partecipano a
questa iniziativa, che quest’anno
ha visto coinvolti i ragazzi della
2aB dell’istituto Pelacani. I migliori elaboratori sono stati quelli di
Maria Chiara Delchini e di Wiliam
Conti. Nel complesso i giovani nocetani hanno ritratto il loro
paese come un luogo piacevole
in cui vivere, in cui sono presenti servizi efficienti: fra i maggiori
temi sottolineati dagli alunni della
Pelacani spiccano quelli legati alla
[54] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
un momento della giornata
sicurezza, agli spazi verdi, alla
solidarietà e la necessità di adottare metodi educativi più rigorosi,
maggiormente vicini a quelli del
passato. «Sono orgoglioso dei
nostri ragazzi - ha sottolineato
il sindaco Giuseppe Pellegrini - i
quali hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. Per questo sto
pensando a un progetto che possa coinvolgerli attivamente, e che
dia seguito a questo concorso».
a tutte le riunioni collegiali di programmazione e verifica dell’attività educativa e didattica, di accordasi opportunamente con le
figure sanitarie di riferimento e di
partecipare, quando richiesto, alla
sottoscrizione del piano educativo individualizzato. «Un impegno
preso per assicurare educatori
di appoggio veramente funzionali all’attività scolastica» precisa
Marco Boselli, il quale ricorda
anche come questo servizio sia
reso possibile dalle competenze
attribuite ai Comuni in materia di
diritto allo studio, anche in riferimento all’Accordo di Programma Provinciale per l’integrazione. L’iniziativa si inserisce in un
quadro più ampio di attività e di
servizi sviluppate del Comune
di Collecchio nei confronti delle
problematiche giovanali e delle
loro famiglie.
Iniziative
attività formative
Laboratori creativi
e socializzazione
COLLECCHIO A Collecchio è
attivo il progetto “Comunità Educativa” che propone diverse attività
formative da svolgere nel tempo
extra- scuola, il cui obiettivo principale è di migliorare l’integrazione
fra i ragazzi. L’iniziativa è strutturata in una serie di incontri che si
svolgono tutti i martedì dalle 15
alle 16.30 presso la scuola media
“Galaverna”. Fra i diversi appuntamenti in programma vi è anche il
corso gratuito di canto corale per il
gruppo della scuola, tenuto dall’insegnante Alessandra Marconi ed
aperto ai ragazzi della seconda e
terza media, con incontri settimanali. Da gennaio, e fino ad aprile,
tutti i lunedì dalle 14.45 alle 16.45,
presso “Casa I Prati”, si terranno
inoltre i laboratori teatrali condotti
da Carlo Ferrari di “Progetti & Teatro”. Per maggiori informazioni,
contattare la professoressa Cecilia
Vezzani allo 0521 805419.
il personaggio donna dal forte impegno
Intitolata a Vilma Preti
la Biblioteca di Sala
SALA BAGANZA La nuova Biblioteca comunale di Sala
Baganza, situata al piano terra
della Rocca Sanvitale, è stata di
recente intitolata a Vilma Preti amministratrice, consigliere del
Comune di Parma per 17 anni e
insegnante di Storia e Filosofia scomparsa nel 1985. Vilma Preti
è ricordata soprattutto per la sua
lotta finalizzata a portare nella
politica l’impegno, il pensiero, le
acquisizioni storico-critiche di cui
il movimento femminista fu promotore negli anni ’70. La Preti fu
inoltre tra le protagoniste della
rivista “Progetto Donna”, una rivista bresciana, che a quel tempo
rappresentava per eccellenza il
luogo del dibattito della “politica
di genere”. «La scelta di intitolare
a Vilma Preti la Biblioteca - spiega il sindaco Cristina Merusi - ha
un significato importante, legato
alla figura di questa donna straordinaria, intellettuale capace di
percorrere i tempi e insegnante
in grado di trasmettere passione
ai suoi alunni».
I NUMERI
News dal territorio
200
mila euro
annui
la somma
complessiva a
disposizione
del Comune
di Collecchio per il
personale
educativoassistenziale
Pedemontana Sociale:
Buriola il nuovo presidente
8
gli operatori
del gruppo
dell’équipe
educativa: 4
educatori a
tempo pieno,
3 educatori
part-time e
1 operatore
sanitario
I RAPPRESENTANTI DELL’AZIENDA CONSORTILE
PEDEMONTANA Cambio al timone per l’Azienda
Speciale Consortile “Pedemontana Sociale”, la cui
presindenza è passata da Cristina Merusi, sindaco di
Sala Baganza a Luigi Buriola, sindaco di Montechiarugolo. Nata dall’accordo fra i Comuni di Collecchio,
Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo, per la gestione collettiva di servizi socio-assistenziali rivolti a minori, disabili, anziani e famiglie, la
Pedemontana si trova ad affrontare i bisogni di oltre
46.600 persone. A carico dell’Azienda ci sono 544
minori, 275 adulti, 180 disabili e ben 1.524 anziani.
«è stato un avvio delicato - ha commentato Buriola
- ma ora la Pedemontana ha trovato un clima di collaborazione, che va portato avanti». Il bilancio previsionale di quest’anno è di oltre 7,3 milioni di euro, con
un aumento di 275mila euro rispetto al 2009.
Più sicuro il cimitero di Montecchio
MONTECCHIO Nuovi servizi sono previsti al cimitero di Montecchio Emilia, grazie alla convenzione
sottoscritta dall’amministrazione comunale con la
Cooperativa “La Vigna”. Tramite un inserimento lavorativo gestito eclusivamente dalla cooperativa, saranno garantiti presso il cimitero i servizi di custodia,
di manutenzione ordinaria, di cura delle aree verdi e
dei servizi igienici, di sorveglianza e di sicurezza. In
questo modo sarà sempre presente una figura fissa di
riferimento che, oltre ad occuparsi in modo continuativo del mantenimento, del giusto decoro e della sicurezza del luogo, sarà il referente delle richieste e delle
segnalazione dei cittadini. Di durata annuale, la convenzione avrà un costo complessivo di 34mila euro,
coperta integralmente dalle entrate derivanti dalle luci
votive. Avere unificato la gestione di questi servizi in
un’unica figura stabile e conosciuta ha contribuito a
una maggiore efficienza gestionale del Comune e a
un più alto livello di sicurezza per i cittadini.
A Torrile “A tu per tu col Notaio”
TORRILE Il sistema normativo nazionale, che regola la nostra vita pubblica, è per la maggioranza
dei cittadini un groviglio di leggi, spesso di difficile
comprensione. Per semplificare la conoscenza di alcune di queste importanti norme della vita privata e
professionale delle persone, il Comune di Torrile ha
organizzato la serie di incontri “A tu per tu col Notaio”, condotti dalla dottoressa Giuseppa Maria Pulvirenti. Gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgono
alle 18.45 nella Sala Polivalente di San Polo. Fra i
temi delle prossime serate “Il Notaio e le cessioni
d’azienda” (18 febbraio) e “Comunione legale dei
beni, separazione e fondo patrimoniale” (4 marzo).
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[55]
Provincia
Lavori in corso
accordo fra istituzioni un protocollo fra parma, verona e la spezia
Approvato il collegamento
fra Fontevivo e Trecasali
Il Cipe ha sbloccato il primo lotto della Bretella Ti-Bre. Si tratta di 12
chilometri che uniranno il casello A15-A1 alla nuova uscita “Terre Verdiane”
513,5 milioni di euro da parte di
Autocisa. Manca ancora qualche
I grandi progetti della rete infrapassaggio legato alla convenziostrutturale parmense entrano nel
ne da stipulare ma credo che si
vivo dopo l’approvazione da parte
possa pensare all’apertura del
del Cipe del primo lotto funziocantiere entro l’anno».
nale del collegamento fra A15 e
Il costo complessiva stimato per la
Autobrennero: 12 chilometri che
Bretella è di 2,73 miliardi di euro
uniranno il cafinanziati in parsello A15-A1 di Bernazzoli:
te dallo Stato
Fontevivo al cae in parte da
sello “Terre Ver- «Entro quest’anno la Autocisa. Con
diane”, che sarà probabile apertura
lo sblocco del
realizzato a Tre- dei cantieri»
primo lotto sacasali. «Si parla
ranno realizzate
di quest’opera
anche alcune
da 40 anni - commenta Vincenzo
opere compensative: la variante
Bernazzoli, presidente della ProViarolo-Ronco Campo Canneto; il
vincia di Parma - e ora finalmente
collegamento Fontanellato-Fonteviene sbloccato il primo stralcio
vivo; il collegamento tra il casello
della Bretella. Un’opera rilevante,
di Trecasali e San Secondo, parte
che comporta un finanziamento di
integrande dell’asse cispadano; il
DI ERIKA FERRARI
collegamento tra il ponte Montanini e il casello Parma Ovest (la
così detta tangenziale di Noceto).
Sul nuovo casello di Trecasali è
intervenuto anche il presidente
dell’Unione Terre Verdiane, Giorgio Quarantelli, spiegando come
«la scelta di nominare il nuovo casello “Terre Verdiane” permetterà
al nostro territorio, in larga parte
il progetto la struttura sarà dotata di impianto solare termico e di pann
Iniziano i lavori per la palestra di Po
L’opera sorgerà
a fianco della
scuola elementare.
L’investimento
di 1,75 milioni
di euro è
interamente a
carico del Comune
DI MARZIA GRASSI
FONTEVIVO Inizieranno in
primavera i lavori che porteranno alla costruzione della nuova
palestra di Ponte Taro, un’opera
aspettata da tempo dai cittadi-
ni del Comune di Fontevivo. La
gara per l’affidamento dei lavori
si è infatti appena conclusa, individuando nel Consorzio Pegaso
la ditta vincitrice dell’appalto.
Stando a quanto previsto dal
progetto, il nuovo edificio dovrà
essere costruito nelle adiacenze della scuola elementare di
Ponte Taro, vicino al parco “Ida
Mari“. La palestra, oltre a luogo
dedicato alle scuole del paese,
potrà essere utilizzata anche
dal resto della cittadinanza, che
potrà servirsene in orario extrascolastico. La realizzazione della palestra comporterà, inoltre,
alcuni interventi sulla viabilità
della zona al fine di facilitare
[56] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
l’ingresso alla futura struttura.
L’opera da 1,75 milioni di euro,
interamente finanziata dal Comune, dovrebbe concludersi
in un anno: nel 2011, quindi,
non solo i residenti di Ponte
Taro, ma anche gli appassionati di sport potranno usufruire di
questi nuovi spazi. Il progetto,
elaborato dall’architetto Giorgio
Avanzini, prevede un campo
centrale, una tribuna da 100
posti, due sale aggiuntive per le
più svariate attività e uno spazio
esterno riservato al parcheggio.
Nel progetto è stata dedicata
un’attenzione particolare agli
aspetti più innovativi legati al
risparmio energetico e all’am-
la scuola di ponte taro
I NUMERI
News dal territorio
2,7
miliardi
di euro
l’investimento
previsto per la
realizzazione
complessiva
della Bretella
Ti-Bre
Le prossime sfide
dell’Unione Pedemontana
513
milioni di
euro
la firma della nuova intesa fra le tre province.
da sinistra miozzi, bernazzoli e giacomelli
coincidente con l’area rappresentata dall’Unione, di emergere».
La notizia dell’approvazione del
Cipe è giunta nell’ambito del tavolo interistituzionale per il corridoio
intermodale Ti-Bre, che si è svolto
lo scorso mese a Parma. «Riteniamo il corridoio un’opera strategica
per tutto il paese. è un obiettivo
sul quale, progressivamente, abbiamo fatto convergere la volon-
nelli fotovoltaici
onte Taro
tà di tante istituzioni ed enti» ha
spiegato Bernazzoli, protagonista
con il presidente della Provincia di
Verona, Giovanni Miozzi, e il vice
presidente della Provincia della
Spezia, Maurizio Giacomelli, di
un accordo che li impegna a promuovere azioni concrete, come la
creazione di una società pubblicoprivata per gestire il serivizio di
trasporto su rotaia.
biente, prevedendo l’utilizzo di
moderni impianti.
La stessa struttura esterna è
stata concepita secondo rigidi
standard progettuali, che evitino
inutili sprechi, andando ben oltre i vincoli imposti dalla legge
vigente. La scelta di moderne
tecniche per la costruzione del
complesso sportivo permetterà,
infatti, di contenere le emissioni
nocive in atmosfera e, contemporaneamente, di ottenere un
risparmio sulla bolletta energetica.
Proprio per questo saranno implementati un impianto solare
termico (per la fornitura dell’acqua calda) e un impianto fotovoltaico da 10 kw di potenza:
quest’ultimo non produrrà energia solo per il complesso sportivo ma, tramite l’allaccio alla rete
elettrica pubblica, potrà essere
utilizzato anche dalle abitazioni
dei cittadini privati.
l’importo
finanziato da
Autocisa per
la realizzazione del primo
lotto funzionale dell’infrastruttura
I SINDACI DELLA PEDEMONTANA
PEDEMONTANA Un nuovo presidente per l’Unione
Pedemontana Parmense. Il passaggio di consegna fra
il sindaco di Felino Barbara Lori, presidente uscente, e
il neo eletto Alberto Pazzoni, sindaco di Traversetolo, è
avvenuto il 19 gennaio. Per i cinque Comuni dell’Unione (Collecchio, Sala Baganza, Felino, Traversetolo e
Montechiarugolo) il 2010 sarà un anno importante,
durante il quale potenziare la gestione associata e intensificare i servizi gestiti, come lo sportello unico per
le imprese, la protezione civile e la Polizia Municipale.
Proprio la Polizia Municipale sarà integrata con l’assunzione di più agenti e con la realizzazione di una
nuova centrale operativa, grazie a un finanziamento
regionale di 400mila euro, previsto nel’ambito dall’Accordo di Programma Triennale. La gestione associata
proseguirà nel rispetto dei punti centrali dello Statuto
dell’Unione: il policentrismo, il carattere democratico e
l’assenza di costi aggiuntivi (i componenti degli organi
di governo non sono retribuiti).
dal 3 febbraio la nuova localizzazione
Più spazio per il mercato
settimanale di Sorbolo
SORBOLO Il mercato di Sorbolo cambia casa. Dalla tradizionale sede di piazza della Libertà
e via Giovanni XXIII, i venditori
ambulanti si trasferiranno in una
nuova area, compresa fra via Martiri della Libertà (fino all’incrocio
con via Clivio), via Gramsci (fino
all’intersezione con viale delle
Rimembranze) e piazza della Libertà. A disposizione ci sarà uno la piazza di sorbolo
spazio più ampio collocato in una
posizione maggiormente centrale: «L’ampliamento e la ricollocazione del mercato rappresentano un’occasione di sviluppo
per il nostro paese» ha affermato il sindaco Angela Zanichelli.
«Per questo, in accordo con i commercianti della rete fissa, abbiamo deciso di trasferirlo interessando, oltre alla piazza, anche
le centralissime via Martiri e via Gramsci. Si tratta di uno spostamento sperimentale, che sarà mantenuto solo se giudicato
soddisfacente dai cittadini». La nuova collocazione sarà attiva
dal 3 febbraio e sarà mantenuta fino a luglio, quando verrà valutato il gradimento da parte dei cittadini. [Eugenio Fedolfi]
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[57]
Provincia
Lavori in corso
per i privati mutui e agevolazioni
Un Comune
dalla parte
dell’ambiente
SOPRA UNA VIA DEL CENTRO DI MONTECHIARUGOLO.
A DESTRA L’ASSESSORE MAURIZIO OLIVIERI
MONTECHIARUGOLO
DI VINCENZO PIRILLO
Un Comune a misura d’ambiente. Questo è il futuro progetto degli amministratori di Montechiarugolo, contenuto nel nuovo
“Documento di politica energetica”, approvato lo scorso novembre dal Consiglio Comunale. Si
tratta di un testo preliminare, al
cui interno sono state tracciate le
linee guida che la Giunta dovrà
seguire nei prossimi interventi in
materia di risparmio energetico e
fonti rinnovabili.
«Siamo entrati in un momento
storico cruciale, nel quale sarà
necessario compiere scelte politiche responsabili nel rispetto e
nella tutela dell’ambiente» afferma Maurizio Olivieri, assessore
all’Uso e Tutela dell’ambiente di
Montechiarugolo. «Il nostro Co-
L’amministrazione locale di
Montechiarugolo ha approvato il
“Documento di politica energetica”
Entro un mese un nuovo impianto
fotovoltaico da 3 megawatt
mune non si farà certo trovare
impreparato».
Nel “Documento di politica energetica” grande importanza viene
riservata al fotovoltaico, il settore nel quale Il Comune investirà
maggiormente nei prossimi anni.
Attualmente sono due gli impianti fotovoltaici in funzione, uno
sopra la scuola media e l’altro
sopra la casa protetta, per una
potenza complessiva di 50 kilowatt. Altri due, con le medesi-
me caratteristiche, sono in fase
di costruzione. «Sono impianti
significativi ma piccoli - spiega Olivieri -, che il Comune ha
deciso di ampliare per poter a
breve arrivare a un quantitativo
di energia proveniente da fonti
rinnovabile pari al 20% del totale
di energia utilizzata dal Comune,
ovvero l’obiettivo minimo fissato
dai protocolli internazionali. Con
l’approvazione del documento
di indirizzo sulla politica ener-
stazione ecologica l’accesso sarà regolato con un badge elettronico
Langhirano: 71% per il porta a porta
L’ottimo risultato
permetterà di
ridurre la tariffa
del 5%. In un
anno oltre 6.300
tonnellate di rifiuti
differenziati
DI ERIKA FERRARI
LANGHIRANO La raccolta
differenziata fa bene all’ambiente
e contribuisce ad alleggerire le
spese domestiche. Lo dimostra
il Comune di Langhirano dove,
a un anno dall’introduzione del
[58] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
servizio porta a porta, «la tariffe
di raccolta e smaltimento dei rifiuti sarà ridotta del 5%» ha annunciato il sindaco Stefano Bovis.
Questa possibilità è conseguenza diretta di una raccolta che nel
corso di un solo anno ha già raggiunto la percentuale del 71,4%,
per un totale di oltre 6.300 tonnellate di rifiuti differenziati e di
una riduzione degli indifferenziati, passati in tre anni da 4.881
a 2.533 tonnellate. «L’ottimo
risultato raggiunto è frutto della
collaborazione dimostrata dai cittadini - ha continuato Bovis – le
cui buone pratiche hanno contribuito a creare un beneficio che
andrà a favore di tutti, dei privati
e delle imprese del territorio». Il
porta a porta si inserisce in un
contesto più ampio di attenzione
all’ambiente, che ha permesso
nel 2009 di introdurre il servizio
“Ingombranti su appuntamento”:
il ritiro gratuito presso la propria
abitazione di oggetti difficilmente
trasportabili come elettrodomestici o mobili, grazie al servizio
svolto dagli operatori di Enìa.
Durante l’anno saranno inoltre
introdotti nuovi servizi, come «il
badge elettronico per la stazione
ecologica, che permetterà ai cittadini di accedere all’area a orari
differenziati, e al Comune di registrare l’accesso alla stazione e
quindi monitorarne l’utilizzo».
costruire impianti sulle proprie
getica, il Comune ha deciso di
abitazioni».
perseguire una gestione consaNel documento non si parla solo
pevole dei consumi della “macdi fotovoltaico. A breve saranno
china comunale” e di raggiugere
sostituite le armature (parte finale
obiettivi certificabili di risparmio
della lampada) dei lampioni strae abbattimento delle emissioni
dali, che rappresentano l’80%
climalteranti».
della spesa elettrica del Comune,
Per raggiungere questo traguarmentre è già stata decisa la codo è in corso di costruzione un
struzione di un
impianto fotoimpianto che
voltaico a terra Maurizio Olivieri:
produrrà biogas
che dovrebbe «Ottenere il 20%
dai reflui bovini
essere operae dagli scarti
tivo entro un di energia da fonti
dell’industria
mese, e che rinnovabili»
alimentare, con
avrà una polo scopo non solo di generare
tenza di quasi 3 megawatt (sarà
energia rinnovabile, ma anche di
capace di soddisfare i bisogni di
tutelare le falde acquifere circomille famiglie). Nei prossimi mesi
stanti.
verranno effettuati studi su ogni
edificio di proprietà pubblica per
quantificare consumi e criticità,
e valutare la possibilità di introdurre impianti a risparmio energetico.
Per avvicinare i privati al fotovoltaico sono invece previsti mutui
specifici e agevolazioni. «Siamo
di fronte a interventi, che oltre a
tutelare l’ambiente, rappresentano un vantaggio economico per i
consumatori» continua l’assessore. «Abbiamo inoltre l’intenzione
di convogliare una parte degli
investimenti su impianti fotovoltaici pubblici, ai quali potranno
partecipare
economicamente
quei cittadini impossibilitati a
risultati il 70% dei rifiuti riciclati
A Fontanellato vince la
raccolta differenziata
FONTANELLATO La raccolta differenziata viaggia veloce a Fontanellato. L’obbiettivo
del 66,80%, prefissato per il
2009, è stato superato di due
punti, raggiungendo addirittura
il 70%, se si considera anche
lo smaltimento dei metalli nella
stazione ecologica. Un dato ancora più importante se messo in
relazione alla vocazione turistica
del paese, come rilevato dai parametri di Legambiente. Questo
risultato è stato reso possibile
grazie all’adozione del sistema
di raccolta porta a porta che ha
dimostrato la sua validità, soprattutto se applicato a un sistema
incentivante: il territorio comuna-
le è stato diviso in 5 zone e per
ciascuna sono fatti dei rilievi per
valutare la percentuale di rifiuti
riciclati. L’amministrazione ha
quindi deciso di non aumentare
la tariffa rifiuti, mantenendo lo
stesso importo del 2009. Addirittura, grazie a questo sistema, la spesa delle famiglie per
la raccolta dell’anno in corso,
potrebbe addirittura diminuire
rispetto all’anno passato. Come
un vero e proprio premio al merito, i cittadini delle 3 zone più
virtuose avranno infatti diritto ad
una riduzione significativa della
spesa, che alleggerirà la prima
fatturazione della tariffa rifiuti
del 2010. [Eugenio Fedolfi]
nel 2010 l’aggiornamento del pae
Il Piano di gestione del verde
pubblico di San Secondo
SAN SECONDO A San Secondo si lavora per il verde
pubblico e per uno sviluppo sostenibile dell’ambiente. L’ufficio tecnico e l’Assessorato all’Ambiente del Comune hanno
infatti presentato il “Piano di gestione del verde urbano”, che
permetterà all’amministrazione locale di gestire in modo integrato le varie essenze arboree e piante presenti sul territorio.
«Il documento è frutto di un attento
lavoro - spiega Massimiliano Dall’Argine, consigliere comunale con
delega all’Ambiente - di individuazione, mappatura e digitalizzazione
delle piante presenti nel comune. Il
passo successivo sarà la creazione
del catasto del verde urbano nel
quale saranno indentificate, con le
relative caratteristiche, ognuna delle
essenze censite». “Il piano di gestioIL PARCO DAVANTI
ne del verde urbano” rientra in una
ALLA ROCCA
più ampia pianificazione progettuaNella foto una
le, che il Comune di San Secondo
delle aree verdi
intende sviluppare entro la fine del
di San Secondo
2012. Fra i vari progetti vi è la pubblicazione di un libro su piante ed
essenze del territorio comunale, la realizzazione di nuove aree
verdi e la riqualificazione di quelle esistenti. «Entro l’anno in
corso abbiamo inoltre l’intenzione di aggionare il PAE - Piano
delle Attività Estrattive, lo strumento con il quale sono regolamentate le cave di nuova formazione e quelle dismesse» prosegue Dall’Argine. Un’altra serie di iniziative coinvolgeranno
invece l’isola ecologica: è infatti prevista una riunione pubblica
con i cittadini per valutare il livello di gradimento del servizio e
ricevere suggerimenti o idee per il suo sviluppo. La volontà del
Comune è quella di trasformare l’isola ecologica in un centro di
conferimento rifiuti urbani che permetta di sviluppare l’attività
di riciclo, anche grazie all’istituzione stabile di un polo per il
conferimento di materia riutilizzabile. [Erika Ferrari]
PRODUZIONE ANNUA di OLTRE 36.000 KWH
Energia alternativa sul tetto
della scuola di Neviano
NEVIANO è entrato in funzione l’impianto fotovoltaico
installato sul tetto del nuovo
complesso scolastico di Neviano. Si tratta di 144 moduli di
pannelli integrati, che occupano
300 metri quadrati di superficie. La potenza dell’impianto
è di 32,4 kw e si presuppone
che possa produrre energia fino
a 36,65mila kwh all’anno. Con
queste prestazioni potrà essere coperto l’attuale fabbisogno
del complesso scolastico e, stando alle ipotesi progettuali, in
soli dieci anni si riuscirà ad ammortizzare la spesa dell’impianto. Secondo l’amministrazione, i pannelli permetteranno
di ottenere in bilancio un beneficio di ben 300mila euro.
L’investimento iniziale è stato infatti di 250mila euro, mentre
le risorse derivanti dal Conto Energia sono pari a 390mila
euro (19,5 mila euro per vent’anni). L’attività dei pannelli
fotovoltaici permetterà invece di guadagnare 200 mila euro,
grazie alla scelta dello scambio di energia sul posto, per un
beneficio totale di 590 mila euro.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[59]
Provincia
ValorePaese
promozione marketing territoriale
Fontanellato,
fra tradizione
e sviluppo
laborazione con il Comune, oltre
ai tradizionali eventi che caratterizzano la vita del borgo, come
“Città dei Mercati”, “Città d’Arte,
DI VINCENZO PIRILLO
Turismo e Cultura”, e “Cittaslow”.
Uno strumento moderno incaLo schermo cattura l’attenzione
stonato dentro un pezzo di storia.
del pubblico tramite foto, filmati
Si tratta del pannello elettronico
e messaggi brevi, in un punto di
installato sotto il
grande visibilità tra
Voltone di Fonta- Altieri: «Il paese la zona della Rocnellato, l’arco di come un centro
ca e via Marconi,
volta che dall’antica
dove si trovano
fossa circondaria commerciale
mercati, negozi,
conduce al centro naturale»
locali e caffè. «La
storico. L’opera è
nostra idea è stafrutto della collaborazione tra il
ta quella di far gruppo - spiega
Comune e l’associazione “FonPasquale Scarfato, presidente
tanellato centro”, che riunisce
dell’associazione “Fontanellato
trenta commercianti del paese. Il
centro” - di creare un unico tabelmonitor funge da vetrina-video,
lone dove pubblicizzare gli eventi
in cui presentare tutte le iniziative
organizzati in paese e le promorealizzate dall’associazione in colzioni di ogni commerciante. è
FONTANELLATO
incontri il 13 febbraio la presentazione del volume dedicato al castello
I turisti premiano la Rocca di Sala
Nel 2009 i visitatori
sono stati 5.000.
Il maniero è
anche sede della
Biblioteca e centro
di attività culturali
la rocca sanvitale
SALA BAGANZA Nel corso
del tempo la Rocca di Sala Baganza è progressivamente diventata un punto di riferimento
per le attività culturali del territorio e centro di socializzazione
per la comunità locale.
Uno sviluppo merito anche
dell’impegno e degli investimenti effettuati dall’amministrazione salese.
Oltre ad attuare interventi più
tecnici come la realizzazione
di una nuova Sala Convegni, la
scelta di collocare la Biblioteca
comunale al piano terra della
[60] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
Rocca Sanvitale - oggi sede di
un patrimonio librario di circa
8mila volumi - e il restauro del
Giardino, il Comune si è impegnato a organizzare incontri
culturali, laboratori per bambini
e famiglie, visite guidate, concerti, mostre d’arte moderna e
di artisti locali.
«Si tratta di iniziative che stanno riconsegnando alla comunità
salese, ma anche al territorio,
un luogo vicino alle persone, da
vivere e non solo da ammirare:
la Rocca non è mai stata nella
nostra storia un monumento
simbolico e inaccessibile ma
parte integrante e cuore della
vita del paese» ha commentato
il sindaco Cristina Merusi. Una
valorizzazione turistica e sociale che in questi anni ha attirato
l’attenzione di un numero crescente di turisti, basti pensare
che nel 2009 la Rocca è stata
visitata da 5.000 persone, contro le 3.300 dell’anno precedente.
Il patrimonio storico e culturale
rappresentato dal maniero salese potrà essere approfondito il
13 febbraio, in occasione della
presentazione della monografia
della Gazzetta di Parma dedicata alla Rocca Sanvitale, volume
inserito nella collana “Rocche e
Castelli della provincia”. Per informazioni 0521 331342.
I NUMERI
News dal territorio
60
il numero
dei negozi
di Fontanellato aperti tutte
le domeniche
mattina
Roccabianca e Torrechiara:
due cuori e un castello
150
il numero
dei mercati
a sinistra dall’alto la rocca vista da via marconi e un
mercatino serale organizzato a fontanellato.
qui sopra un angolo del centro storico
Dal monitor installato all’entrata del
borgo storico alla newsletter delle
attività cittadine: una collaborazione
vincente fra pubblico e privato
uno strumento utile non solo per
i cittadini, ma anche per i turisti».
La vetrina-video è parte di un progetto multicanale più ampio, che
ha previsto lo sviluppo di un sito
internet dove ogni commerciante dell’associazione ha il proprio
spazio e una newsletter alla quale
tutte le persone interessate a ricevere notizie sulle attività cittadine
possono iscriversi compilando
una cartolina ritirabile presso i
commercianti dell’associazione.
«L’idea di Fontanellato che vogliamo comunicare è quella di un
centro commerciale naturale, con
60 negozi aperti tutte le domeniche mattina e 150 mercati organizzati durante l’anno» sottolinea
il vicesindaco Domenico Altieri.
organizzati
annualmente
nel borgo
storico della
Bassa
IL CASTELLO DI ROCCABIANCA
Ritorna in occasione della festa di San Valentino l’iniziativa “Due cuori e un castello”: l’itinerario
emozionale che coinvolge i castelli di Torrechiara e
Roccabianca, uniti da una delle più travolgenti love
stories del Rinascimento padano. I manieri ospitano
preziose testimonianze della storia d’amore quattrocentesca tra il nobile feudatario che li costruì, Pier
Maria Rossi, e la sua amante Bianca Pellegrini. Il 14
febbraio i due castelli sveleranno i tesori e le vicende
amorose che li caratterizzano, grazie alle visite guidate che si svolgeranno al mattino a Torrechiara, a
opera dell’Associazione Melusine, e nel pomeriggio
a Roccabianca con la partecipazione di Alessandra
Mordacci. Se Torrechiara è celebre per gli affreschi
della Camera d’Oro, Roccabianca lo è per le Storie di
Griselda, dalla centesima novella del Decamerone di
Boccaccio. Il romantico tour coniuga inoltre ad arte,
cultura anche i piaceri del gusto, con la possibilità di
assaporare una merenda di prodotti tipici della “Bassa”. Per info e prenotazioni 0521 228152
PARKS TRAIL L’INIZIATIVA è LA PRIMA DEL GENERE ORGANIZZATA NELLA BASSA
Nella Parma Morta con il Winter Trail del Po
Il 21 febbraio la
gara podistica
nella riserva di
Mezzano Inferiore.
Una giornata fra
sport e natura
MEZZANI Sport e natura
nuovamente insieme a Mezzani,
grazie alla prima edizione del
“Winter Trail del Po – memorial
Giorgio Giorgi e Paolo Reverberi”.
L’appuntamento podistico, patrocinato dall’Unione Bassa Est, è
rivolto non solo agli sportivi, ma
anche a chiunque voglia trascor-
rere una giornata immersa nelle
suggestioni della Riserva Parma
Morta, alla scorperta del caratteristico ambiente fluviale parmense.
La gara si svolgerà domenica 21
febbraio ed è organizzata dal Comune di Mezzani in collaborazione con il gruppo sportivo “La Veloce” e la polisportiva dell’Unione
Bassa Est. «La gara è inserita nel
circuito “Parks Trail” - spiega il
vicesindaco Giacomo Conti – che
contraddistingue gli eventi sportivi organizzati in ambienti naturali.
Quello di Mezzani è il primo appuntamento simile che si svolge
nel territorio della Bassa». Il Winter
Trail del Po prevede due percorsi: una gara competitiva riservata
un sentiero della riserva parma morta
ai tesserati che si snoderà per 10
chilometri; e un percorso più breve di 3 chilometri aperto a tutti. Il
ritrovo è alle 9 presso la scuola
elementare di Mezzano Inferiore,
mentre la gara o la più sempli-
ce passeggiata nel circuito della
Parma Morta avranno inizio alle
10. I vincitori saranno premiati
con le terracotte dell’artista locale
Cristalli. Per informazioni 0521
707429, www.uispparma.it.
IL MESE MAGAZINE febbraio 2010
[61]
Provincia
L’INTERVISTA
«A Noceto una rete di servizi
di qualità per la persona»
Il sindaco Pellegrini sottolinea l’attenzione rivolta alla scuola.
Alle elementari garantite almeno due sezioni a tempo pieno
ambito scolastico è stata rinnovata la convenzione con l’Auser per
la fornitura di volontari che assistino i bambini, ad esempio presenziando all’uscita dalla scuola
o sui pullman. Infine ci siamo impegnati per garantire almeno due
sezioni per il tempo pieno alle
elementari».
Servizi scolastici
«Con l’Auser è stato
siglato un accordo per
l’assistenza degli alunni
da parte dei volontari
dell’associazione»
In che modo?
«Dato che i fondi stanziati dal Governo erano sufficienti per attivare
una sola sezione a tempo pieno,
mentre le richieste dei genitori
erano maggiori, abbiamo ritenuto
opportuno intervenire finanziando la presenza di un educatore
professionale per una seconda
sezione».
Parliamo di sicurezza. Qual è
la situazione attuale?
«A Noceto sono attive circa 36
telecamere per la videosorveglianza. Il nostro impegno è quello di potenziare questo circuito,
assicurando maggiore controllo
al paese. Abbiamo di recente
siglato anche l’accordo con l’Ivri,
che da gennaio collabora con la
Polizia Municipale e i Carabinieri
per la sorveglianza in modo continuativo del nostro territorio».
IL CENTRO DI NOCETO
Sicurezza
«Siglato un accordo
con l’Ivri per il controllo
del territorio in sinergia
con Polizia Municipale
e Carabinieri»
Mobilità lenta
«Stiamo lavorando per
realizzare un percorso
ciclabile fra Noceto,
Collecchio, Medesano
e il Parco del Taro»
GIUSEPPE PELLEGRINI
DI ERIKA FERRARI
Presente da quattordici anni in
Consiglio comunale, dopo avere
coperto le deleghe di assessore
al bilancio, gestione risorse umane e lavori pubblici, Giuseppe
Pellegrini è ora sindaco di Noceto. Diplomato in ragioneria, e
consulente fiscale per le aziende,
ha collaborato con giornali economici come Il Sole 24 Ore e
Italia Oggi.
Quali saranno le priorità per il
2010 a Noceto?
«Quello che stiamo affrontando è
una crisi generalizzata che purtroppo porta a un contenimento
[62] febbraio 2010 IL MESE MAGAZINE
della gestione amministrativa.
Il nostro impegno per il nuovo
anno è sicuramente quello di non
ridurre i servizi alla persona fino
ad ora garantiti, che hanno raggiunto ottimi livelli prestazionali».
Quali fra i più recenti servizi
attivati?
«Certamente va ricordata l’accordo siglato con la cooperativa Il
Papavero per l’accesso convenzionato all’asilo nido privato da
lei direttamente gestito. In questo modo è stato offerto, a chi
ancora escluso dalle graduatorie
comunali, la possibilità di accedere al nido con lo stesso costo
del servizio pubblico. Sempre in
Fra i grandi progetti di Noceto, vi è la tangenziale. Cosa
può dire in merito?
«Il progetto definitivo è già stato
presentato e, dopo l’approvazione del Cipe del primo lotto della
bretella Fontevivo-Nogarole Rocca - di cui la tangenziale è fra le
opere viarie connesse - il percorso è ormai lineare e certamente i
lavori avranno inizio a breve».
Vi sono dei progetti futuri per
la mobilità ciclabile?
«Ci stiamo confrontando con i
Comuni di Collecchio, Medesano,
Fornovo e il Parco del Taro per
individuare un percorso ciclopedonale che metta in collegamento i nostri territori, da realizzare
anche grazie a finanziamenti europei o regionali».
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