Gestione del sanguinamento da varici esofagee
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Gestione del sanguinamento da varici esofagee
Dott. Giuseppe Sabatino Dirigente Medico di I livello Struttura Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Update in tema di: diagnosi e trattamento delle emorragie gastrointestinali Emorragie da rottura di varici esofagee STORIA NATURALE DELLE VARICI ESOFAGEE L’aumento della pressione portale è associata allo sviluppo di circoli collaterali che convogliano il sangue del circolo portale a quello sistemico. Shunt porto-sistemici: -Vene gastroesofagee -Vene emorroidarie -Vena ombelicale (ricanalizzazione) -Vene della parete addominale e dei tessuti retroperitoneali -Vena renale sinistra Diagnosi delle varici gastroesofagee L’endoscopia digestiva superiore è considerata il gold standard nella diagnosi delle varici gastroesofagee È stimato che il 30-50% dei pazienti con ipertensione portale presenterà un sanguinamento variceale con una mortalità del 20%. Questo significa che 30-50 persone dei VOSTRI 100 pazienti cirrotici avrà un sanguinamento variceale e che 6-10 di essi moriranno! Fattori di rischio per il primo sanguinamento da varici esofagee • La pressione portale riflette la pressione intravariceale e deve essere superiore a HVPG >10 mmHg per lo sviluppo di varici esofagee. Non è stata stabilita una relazione lineare tra la pressione portale ed il rischio di sanguinamento, anche se una HPVG >12 mmHg è comunque considerata un fattore di rischio per il sanguinamento • Dimensione delle varici esofagee • Parete delle varici • Gravità della patologia epatica (CHILD, MELD) CLASSIFICAZIONE ENDOSCOPICA DELLE VARICI ESOFAGEE FORMA E DIMENSIONI F1 occupano <1/3 del raggio lume andamento rettilineo F2 occupano <2/3 del raggio del lume andamento tortuoso e dilatate F3 aggiungono il centro del lume appaiono dilatate, tortuose aspetto pseudotumorale CLASSIFICAZIONE ENDOSCOPICA DELLE VARICI ESOFAGEE PARETE Red Wale Markings (RWM): segni rossi lineari Cherry Red Spot (CRS): ectasie venosi puntiformi del diametro di circa 2 mm Hematocystic Spot (HCS): dilatazioni cistiche di colore rosso vivo di circa 4 mm di diametro Rossore Diffuso: area iperemica su una o più varici RISCHIO DI EMORRAGIA DA VARICI ESOFAGEE PROBABILITA’ DI SAGUINAMENTO AD 1 ANNO Strie rosse longitudinali Classe di Child A B C Dimensione delle varici Assenti + ++ +++ F1 6% 8% 12% 16% F2 10% 12% 16% 23% F3 15% 19% 24% 34% F1 10% 15% 20% 28% F2 16% 23% 30% 40% F3 26% 33% 42% 52% F1 20% 28% 36% 44% F2 30% 38% 48% 60% F3 42% 54% 64% 76% Profilassi primaria: terapia farmacologica NSBB (Non-cardioselective β-blockers): propranololo, carvedilolo, nadololo provocano vasocostrizione dei vasi splancnici riducendo l’output cardiacoriduzione del flusso sanguigno all’azygosriduzione della pressione delle varici esofagee Studi osservazionali hanno dimostrato una riduzione del 10-12% in HVPG dopo somministrazione di propranololo con diminuzione del sanguinamento variceale e dello scompenso epatico Il carvedilolo presenta un effetto vasodilatatore dovuto al blocco dei recettori α1 riducendo le resistenze portocollaterali e con un’azione sulle cellule stellate riduce altresì le resistenze intraepatiche Potenziali effetti avversi: bradicardia sintomatica, asma, insufficienza cardiaca, affaticamento, insonnia, ipotensione, disfunzioni sessuali Profilassi primaria: terapia farmacologica In alternativa ai NSBB sono stati proposti altri farmaci Isosorbide mononitrato: con il suo effetto vasodilatatore è efficace quanto il propranololo, ma che è stato in seguito WARNED PPI: in uno studio randomizzato placedo-controllo è stata riportata una riduzioone della mortalità con il rabeprazolo dopo eradicazione delle varici esofagee, ma il suo uso rimane ancora controverso in quanto in pazienti cirrotici con scompenso ascitico è associato ad un aumentato rischio di peritonite batterica spontanea, di infezioni da Clostridium difficile ed inoltre ad un aumento della mortalità. Profilassi primaria: endoscopia Legatura delle varici esofagee: si esegue posizionando anelli elastici a livello delle varici in modo da causare una strozzatura delle vene con successiva trombosi e necrosi (in 24h). Dispositivi da 6 a 10 lacci: la varice viene aspirata all’interno del cilindro trasparente e successivamente stretta dall’elastico. Si inizia dalla regione cardiale procedendo in senso craniale a spirale, posizionando un laccio ogni 6-8 cm. Vanno posizionati almeno 2 lacci su ogni cordone varicoso Profilassi primaria: endoscopia Una Cochrane meta-analysis di 1504 pazienti ha comparato VBL con l’uso di NSBB e sembra non esserci una differenza nella mortalità per sanguinamento variceale Scleroterapia: non è raccomandata in quanto da sola o in associazione con VBL, NSBB non ha apportato alcun beneficio e presenta complicanze iatrogene quali la formazione si stenosi esofagee Raccomandazioni per la profilassi primaria del sanguinamento da varici esofagee Trattamento farmacologico con NSBB: il dosaggio va adeguato in base alla tolleranza del paziente e al grado di bradicardia (max 50-55 bpm)(livello 1a grado A) e va interrotto in caso di peritonite batterica spontanea, ipotensione e insufficienza renale (livello 2b grado B): – Propranololo al dosaggio di 40 mgx2/die (max 320 mg/die) come prima scelta (liv 1a grado A). – Carvedilolo (6,25 mg/die, max 12,5 mg) o Nadololo (40 mg/die, max 240 mg/die) come seconda scelta (liv 1b grado A) Trattamento endoscopico: VBL va utilizzata in caso di controindicazioni all’uso di NSBB (livello 1a grado A) Raccomandazioni nella profilassi primaria del sanguinamento variceale: sorveglianza Gestione del sanguinamento da varici esofagee I più importanti fattori predittivi dell’outcome del paziente con sanguinamento sono: - Child-Pugh score - MELD score (se >19 è associato al 20% di mortalità a 6 settimane) - HVPG hepatic Venous Pressure Gradient Ed inoltre vanno sempre considerate le comorbilità: CIC, IMA, IRA, IRC…che influenzano il trattamento da intraprendere Gestione del sanguinamento da varici esofagee I più importanti fattori predittivi dell’outcome del paziente con sanguinamento sono: - Child-Pugh score - MELD score (se >19 è associato al 20% di mortalità a 6 settimane) - HVPG hepatic Venous Pressure Gradient Ed inoltre vanno sempre considerate le comorbilità: CIC, IMA, IRA, IRC…che influenzano il trattamento da intraprendere Gestione del sanguinamento da varici esofagee: considerazioni generali Valutazione del paziente – – – – – Anamnesi: abuso di alcol o droghe, comorbidità Monitoraggio continuo di FC, PA, SpO2 Valutazione dello stato emodinamico Monitoraggio di TC, e bilancio idrico Esami ematobiochimici: emocromo, funzionalità renale, indici di coagulazione, indici di funzionalità epatica, gruppo sanguigno e compatibilità – Valutare la presenza di polmonite, ascite, encefalopatia Il paziente ha necessità di essere monitorato da personale qualificato ed esperto nella gestione del sanguinamento gastrointestinale da varici esofagee, spesso in collaborazione con Anestesisti e rianimatori. Ed in caso di necessità di intubazione tracheale il paziente deve essere ricoverato in terapia intensiva Gestione del sanguinamento da varici esofagee: considerazioni generali • Posizionamento di 2 accessi venosi (16-18G) al momento del ricovero • Stabilizzazione emodinamica: – Plasma expanders per mantenere una pressione sistolica >100 mmHg – Emotrasfusione fino ad ottenere valori di Hb di 7-8 gr/dl. N.B. il valore di Hb da ottenere dipende anche dalle comorbilità del paziente (es. pz cardiopatico) • Stato coagulativo – Infusione di piastrine (se <50000/mm3) – Infusione dei fattori della coagulazione (se INR >1,5 la norma) Gestione del sanguinamento da varici esofagee: trattamento farmacologico • Vasopressina e suoi analoghi (in monoterapia o associati alla nitroglicerina) • Somatostatina e suoi analoghi • Terapia antibiotica • PPI Gestione del sanguinamento da varici esofagee: trattamento farmacologico VASOPRESSINA Riduce il flusso portale, quello dei suoi circoli collaterali e quindi quello variceale Effetti avversi: aumento delle resistenze periferiche, riduzione la gittata cardiaca, bradicardia, vasocostrizione delle arterie coronarie + Nitroglicerina: aumenta gli effetti della vasopressina sul flusso portale minimizzando gli effetti sul circolo cardiaco La Vasopressina in monoterapia o in associazione con Nitroglicerina riduce il rischio di fallimento nel controllo del sanguinamento variceale ma non ha alcun effetto sulla sopravvivenza del paziente Gestione del sanguinamento da varici esofagee: trattamento farmacologico TERLIPRESSINA Analogo sintetico della vasopressina. Ha un effetto immediato di vasocostrizione sistemica seguito da un effetto sul flusso portale dovuto ad una sua lenta conversione in vasopressina. Dose raccomandata: 2 mg IV/4-6h per massimo 5 giorni o fino all’arresto del sanguinamento In una Cochrane meta analysis di 7 placebo controlled trials è dimostrato che Terlipressina riduce il rischio di fallimento del controllo del sanguinamento e migliora il tasso di sopravvivenza dei pazienti. Nello stesso studio sono state messe a confronto terlipressina, vasopressina e VBL senza trovare significative differenza sul controllo del sanguinamneto o sulla sopravvivenza del paziente Gestione del sanguinamento da varici esofagee: trattamento farmacologico SOMATOSTATINA (e il suo analogo OCTREOTIDE) provoca vasocostrizione splancnica, riduce il flusso e la pressione portale. Tuttavia il meccanismo d’azione non risulta ancora completamente chiarito. Dose: Somatostatina: 250 mg/h iv Octreotide: 50 μg iv in bolo seguiti da infusione di 25-50 μg/h Da una metanalisi è dimostrato che somatostatina ed octreotide sono efficaci tanto quanto la terlipressina nel sanguinamento da varici esofagee Gestione del sanguinamento da varici esofagee: trattamento farmacologico Terapia antibiotica per la profilassi delle infezioni da Gram – è consigliata in ogni paziente cirrotico con sanguinamento da varici indipendentemente dalla presenza di un infezione in atto. Come prima scelta vengono prese in considerazione le cefalosporine di III generazione (ceftriaxone 1 gr ev/die), ma la scelta della terapia antibiotica va comunque misurata sulla base delle resistenze locali e sulla loro disponibilità. Infusione di Inibitori della Pompa Protonica in associazione a terapia vasocostrittiva dopo l’emostasi delle varici esofagee non si è dimostrata efficace nel miglioramento della sopravvivenza o nell’incidenza del risanguinamento, ed inoltre aumenta l’incidenza della peritonite batterica spontanea. Gestione del sanguinamento da varici esofagee: endoscopia L’endoscopia deve essere eseguita subito dopo la rianimazione del paziente e inizio della terapia farmacologica (comunque entro 24h dal ricovero). Inoltre deve essere eseguita da un team di esperti in questo tipo di urgenze. La protezione delle vie aeree è considerata fondamentale nei casi in cui il rischio di inalazione è alto. - LEGATURA ENDOSCOPICA DELLE VARICI (VBL): è attualmente considerato il trattamento endoscopico di scelta e comparata con la scleroterapia presenta maggiore sicurezza sia sul controllo del sanguinamento che sulla sopravvivenza del paziente - Iniezione intravariceale di CIANACRILATO non sembra offrire benefici rispetto alla legatura. - Sono in corso ulteriori studi sulle polveri emostatiche (Hemospray). Un singolo studio condotto su 9 pazienti attesta assenza di risanguinamneto nelle 24h Gestione del sanguinamento da varici esofagee - Posizionamento della Sonda di Sengstaken-Blackmore: controllo del sanguinamento nel 90% dei casi ma gravato da complicanze quali: ulcera esofagea, polmonite ab ingestis in più del 15-20% dei pazienti. Nonostante ciò va utilizzato come trattamento salva-vita in caso di sanguinamento non controllato farmacologicamente ed endoscopicamente. E comunque deve essere rimosso dopo massimo 24-48h - Posizionamento di Stent Esofageo (SX-Ella Danis stent) è uno stent metallico ricoperto che viene posizionato endoscopicamente e può rimanere in sede per 2 settimane. Non ha alcun effetto sulle varici gastriche - Transjugular intrahepatic portosystemic stent-shunt (TIPSS): deve essere eseguito in caso di sanguinamento da varici esofagee non controllato con il trattamento farmacologico ed endoscopico - Trapianto epatico Raccomandazioni: controllo del sanguinamento da varici esofagee nel paziente cirrotico 1. Resuscitation e initial management • • • • • Team di medici esperti nel trattamento di questa patologia (liv 5 grado D) Emotrasfusioni fino al raggiungimento di valori di Hb compresi tra 7 e 8 nel paziente emodinamicamente stabile. (liv 1b grado B) Infondere piastrine se il paziente presenta piastrinopenia < 50000/mm con sanguinamento attivo ed emodinamicamente instabile (liv 5 grado D) Infondere plasma fresco congelato se il firbinogeno ematico <1 gr/L (liv 5 grado D) e un Tempo di Protrombina>1,5 volte la norma (liv 5 grado D) Infondere complessi protrombinici se il paziente è in terapia con Warfarin Raccomandazioni: controllo del sanguinamento da varici esofagee nel paziente cirrotico 2. Timing dell’endoscopia digestiva superiore: - Immediatamente dopo la rianimazione del paziente con sanguinamento massivo in atto (liv 5 grado A) - Entro 24h dal ricovero in tutti i pazienti con sanguinamento gastroesofageo (liv 2b grado A) 3. Controllo del sanguinamento - Terapia antibiotica in tutti i pazienti con sanguinamento da varici esofagee (presunto o accertato) (liv 1 a grado A) - Terapia farmacologica con agenti vasocostrittori: vasopressina o terlipressina fino all’arresto del sanguinamento per un massimo di 5 giorni (liv 1 a gradoA) - VBL è il trattamento endoscopico di I scelta (liv 1 a grado A) - Posizionamento TIPSS entro 72h dall’arresto del sanguinamento nei pazienti con Child B e C (<14) (liv 1 b gradoB) - PPI non sono raccomandati 4. Fallimento nel controllo del sanguinamento - Posizionamento della sonda si Sengstaken-Blackmore - Posizionamento di TIPSS PROFILASSI SECONDARIA DEL SANGUINAMENTO DA VARICI ESOFAGEE È consigliata una terapia farmacologica con NSBB (propranolo o nadololo) in combinazione con VBL (liv 1 a grado A), ma in caso di controindicazioni specifiche entrambi questi metodi di trattamento possono essere utilizzati in monoterapia (liv 1 a grado B). Nel caso in cui si utilizzi una monoterapia con NSBB non è indicata una EGDS di controllo. Timing per la legatura endoscopica delle varici esofagee in profilassi secondaria Gli studi in letteratura indicano che VBL deve essere eseguita ogni 2-4 settimane fino all’eradicazione delle varici esofagee Dopo l’eradicazione delle varici esofagee deve essere eseguita una EGDS di controllo a 3 e 6 mesi e se presenti varici esofagee queste vanno legate (liv 1 b grado B) Il posizionamento di TIPSS va preso in considerazione qualora VBL non riesca a eradicare le varici esofagee (liv 1 a gradoA) GRAZIE