Comunicato stampa post-gara

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Comunicato stampa post-gara
Pieve S. Stefano, 26 luglio 2015
TERZA IMPRESA DI CHRISTIAN MERLI ALLO SPINO: SIMONE
FAGGIOLI, ALLE PRESE CON PROBLEMI ALLA SUA NORMA, MANCA LA
CINQUINA E FINISCE SETTIMO ASSOLUTO
Clamoroso allo Spino, verrebbe da dire. Si attendeva la cinquina di Simone
Faggioli, ma alla fine … ecco il tris di “Mago Merlino”, come a Pieve Santo
Stefano hanno ribattezzato Christian Merli. Il trentino di Fiavè, al volante della
Osella Fa 30 Evo seguita da patron Enzo e dalla Avon per lo sviluppo degli
pneumatici, firma infatti per la terza volta l’albo d’oro della cronoscalata
automobilistica Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino, che ha consumato
l’edizione numero 43 sui 6 chilometri netti della provinciale 208 con i galloni di
tappa numero 9 del campionato italiano di velocità in montagna (Civm) 2015 e
di prova valevole per il trofeo nazionale di specialità e per il Fia International
Hill Climb Cup. Dopo 5 tappe del campionato italiano di velocità in montagna
nelle quali il pluricampione fiorentino aveva piazzato sempre l’en plein,
raggiungendo la vetta della classifica con 100 punti, ecco le noie sopraggiunte
alla Norma M20 Fc che costituiscono una sorpresa in assoluto, perché non
abbiamo memoria di problemi tecnici domenicali che avevano afflitto il “re”
attuale della specialità, scivolato addirittura al 16esimo posto nella classifica
assoluta di gara 1 con il tempo di 2’56”23. Merli, in netto progresso con la sua
vettura, ha piazzato un 2’36”13 con il quale ha messo le mani sul trionfo e
aggiunto un 2’34”80 con il quale lo ha legittimato, anche se il record sul
tracciato (2’31”23) rimane saldamente nelle mani di Faggioli. Il portacolori
della Vimotorsport chiude quindi in 5’10”93 alla media di quasi 139 orari e
rilancia ulteriormente l’interesse in testa al campionato. “Oggi è filato tutto
liscio a noi, mentre a Faggioli è andato tutto storto, un po’ come era successo
al Bondone ma a parti invertite – ha commentato un Merli molto soddisfatto –
ma questo è lo sport dell’automobile. Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro
sulla vettura e prova ne sia che in gara 2 ho migliorato il tempo”. Vittoria nel
2007 con l’Osella, poi nel 2011 con la Picchio e ora di nuovo con l’Osella Fa 30
Evo: qual è la più bella? “La prima resterà particolare, ma questa mi fa piacere
in particolare per il team: da troppo tempo stavamo infatti mangiando “pane
duro” e ora ci godiamo questo successo”. Il Team Faggioli ha lavorato sodo fra
le due gare, ma il motore non era ancora a puntino e comunque il
pluricampione italiano ed europeo è stato capace di uno scatto d’orgoglio in
gara 2 che gli ha fruttato un eccellente 2’37”72, secondo miglior tempo che
significa settimo posto assoluto e soprattutto punti importanti per la classifica.
“I problemi elettrici hanno penalizzato la prima prova – ha spiegato Faggioli –
e anche nella seconda si sono ripresentati, tanto che nemmeno pensavo di
aver realizzato 2’37”. Ora bisogna pertanto lavorare sulla macchina”. Alle
spalle di Merli, l’umbro Michele Fattorini su Osella Pa 2000, il cui bilancio è più
che positivo: 2’38”01 e 2’38”81 i suoi tempi, grazie ai quali si aggiudica
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l’assoluto nel gruppo E2B e altri punti che lo avvicinano a Domenico Scola nella
speciale graduatoria per il titolo italiano Under 25. “Un fine settimana che
reputo perfetto – ha dichiarato Fattorini – e ringrazio ancora il team per quello
che ha saputo fare. La messa a punto della vettura a livello aerodinamico ha
prodotto i suoi frutti”. Staccato, anche se meritatamente terzo, il giovane
marsalese Francesco Conticelli su Osella Pa 21 Evo, che ha emulato le gesta
del padre, Vincenzo, terzo nel 2012 e quarto un altro giovane, il 26enne Paride
Macario su Osella Fa 30, a meno di 2” complessivi da Conticelli. “Premesso che
mi dispiace per Faggioli – ha detto Conticelli junior - relativamente alla mia
prestazione sono più di uno i motivi di contentezza: l’aver risolto il problema ai
freni emerso nelle prove, il modo con il quale ho interpretato il percorso e il
fatto che ero fermo da 4 gare. E poi, l’ottavo posto di mio padre rende
ulteriormente positiva la giornata”. Nella gara che lo aveva visto esordire lo
scorso anno, Macario è andato in continuo crescendo fin dalle prove: 2’43”70
in gara 1 e 2’42”90 in gara 2. “Ho sempre tenuto dei margini a disposizione –
queste le parole di Macario – perché sto cercando di procedere per gradi. Ma
va bene così, anche se avrei potuto rischiare qualcosa in più e magari
piazzarmi ancora meglio”. Quinto posto per il trentino Matteo Moratelli, autore
anch’egli di una maiuscola prestazione su Osella Pa 2000 e sesto per il sardo
Omar Magliona, che con la sua Osella Pa 21/S Evo consolida ulteriormente la
leadership nel gruppo prototipi Cn, nonostante un paio di “scodate” nella prima
salita che tuttavia non gli hanno impedito di fissare il nuovo record di categoria
in 2’44”88; nettamente staccati gli agguerriti avversari: il potentino Achille
Lombardi, nono assoluto e l’Under 25 Luca Ligato, sempre su Osella Pa 21/S
Evo. Detto del settimo posto di Faggioli e del nono di Lombardi, a completare
la “top ten” ci sono Vincenzo Conticelli, ottavo con la Osella Pa 30 Zytek e
l’altro siciliano Samuele Cassibba su Tatuus Formula Master, che con il decimo
piazzamento (e primo di classe nella 2000 della E2M sul forte veronese Karim
Sartori) riscatta una domenica da dimenticare per il padre: prima della
partenza delle “formula”, infatti, lo spettacolo dello Spino è stato sospeso per
una quarantina di minuti a seguito proprio dell’incidente capitato all’esperto
siciliano Giovanni Cassibba, la cui Wolf C.L.W. si è girata nei pressi del
tornante dell’Acquedotto e ha urtato con la parte posteriore la rotoballa che gli
ha attutito l’impatto con il guard-rail. Illeso il pilota, ma danni ingenti alla
vettura. Appena fuori dai primi dieci è il migliore fra gli stranieri, il ceco Vaclav
Janik su Norma M20 Fc, mentre lo svizzero Tiziano Riva su Reynard Cosworth
si è fermato in gara 2. Alla scuderia Speed Motor di Gubbio la coppa per
scuderie, grazie a Michele Fattorini, Paride Macario e Adolfo Bottura, che per
oltre 18” hanno preceduto il trio Merli-Moratelli-Pedrotti della Vimotorsport. E
passiamo agli altri raggruppamenti. Vola verso il nuovo titolo italiano nel
gruppo Gt il padovano Roberto Ragazzi sulla Ferrari 458 Challenge Evo, per
effetto anche dell’incidente in cui è incappata la Porsche 997 di Francesco
Leogrande che, seconda dopo gara 1 per soli 34 centesimi, è finita fuori strada
nella stessa zona in cui ha battuto Cassibba. Grande anche nella regolarità,
oltre che nella velocità, Ronnie Bratschi su Mitsubishi Lancer Evo 8. Prima volta
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allo Spino e subito trionfo in E1 per il 28enne svizzero: 3’01”36 e 3’01”05 i suoi
riscontri, davanti all’Alfa Romeo 155 del capoclassifica Marco Gramenzi, che
specie in gara 1 era andato vicinissimo a Bratschi (3’01”67) e alla Lancia Delta
di Fulvio Giuliani, in ritardo a causa della scelta delle gomme a mescola dura.
Avvincente la sfida in classe 2000, che si è risolta in favore della Renault New
Clio di Luigi Sambuco sull’Alfa Romeo 156 di Ferdinando Cimarelli e sulla
Renault Clio Proto di Daniele Pelorosso, ritirato dopo gara 1. La rivelazione fra
le Silhouette si chiama comunque Manuel Dondi: il bolognese vince
meritatamente la categoria con la Fiat X 1.9. Altra vittima illustre in E1:
l’ingegnere calabrese Giuseppe Aragona su Peugeot 106, a causa di una guasto
tecnico. Battaglia al fotofinish in gruppo A, dove le Honda Civic di Serafino
Ghizzoni e Paolo Parlato si spartiscono una vittoria a testa: Ghizzoni lo supera
di 2”66 poi Parlato lo precede di 2”45 e alla fine Ghizzoni è primo nel computo
totale per appena 21 centesimi. Si avvicina sempre più alla consacrazione
tricolore nel gruppo N il sorrentino di Trento, Antonio “O Play” Migliuolo, che
con la Mitsubishi Lancer Evo si rende autore di due salite praticamente in
fotocopia (3’15”39 e 3’15”69), staccando nettamente le altre due omologhe
vetture del rivale diretto Giovanni Del Prete e dell’intramontabile 75enne “Zio
Lino”, al secolo Lino Vardanega. In classe 1600, Giovanni Regis su Peugeot 106
restituisce con interessi i 19 centesimi di secondo beccati in gara 1 da Rocco
Errichetti sulla stessa vettura. Nella Racing Start, fuori gioco fin da gara 1 il
pescarese Roberto Chiavaroli per problemi al cambio della sua Honda Civic, è
Antonio Scappa su Renault Clio Rs a mettere in fila tutti nella “Plus” con il
miglior tempo in entrambe le salite (3’21”34 e 3’20”34), davanti a Giuliano
Pirocco e all’eugubino Paolo Biccheri, entrambi su Renault New Clio. Curiosità:
Biccheri ha tolto il terzo posto al concittadino Fabio Mariani, che in gara 1
aveva fatto meglio. Il pugliese Oronzo Montanaro si aggiudica per somma di
tempi la sfida delle Mini Cooper S con Nicola Novaglio, che però in gara due gli
soffia il primo posto per 57 centesimi (davvero punti d’oro per il campionato) e
Giovanni Grasso su Renault Clio Rs si prende la gloria fra le aspirate per 1”53
in totale sul pilota Luca Senesi di Pieve Santo Stefano, secondo con la Honda
Civic sia in gara 1 che in gara 2.
Fra le storiche, si è concretizzata la doppietta in casa Peroni con figlio Stefano
davanti al padre Giuliano: 6’03”43 il tempo complessivo delle due manche per
il primo su Osella Pa 8/10, 6’15”63 quello del secondo su Osella Pa 3, inferiore
di appena 1”28 alla prestazione dell’Osella Pa9/90 di Franco Cremonesi, che si
classifica terzo assoluto. Fuori dal podio Piero Lottini, anche lui su Osella
Pa9/90, mentre il beniamino di casa Ennio Bragagni Capaccini (che avrebbe
potuto benissimo insidiare i due Peroni) è stato bloccato da un incidente nella
parte alta del percorso e sullo stesso punto nel quale si girà lo scorso anno con
la Fiat 500. Stefano Peroni è di conseguenza leader anche del IV
raggruppamento, Giuliano Peroni ha dominato il II raggruppamento e la
Porsche 906 di Mario Sala si è imposta nettamente nel I; nel III, invece,
vittoria per l’Ams Sport di Mauro Ceccarelli, il conduttore che era allo Spino
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anche il 5 settembre di 50 anni, nella edizione inaugurale. Infine, Emanuele
Aralla su Renault Formula Europa, quinto assoluto, ha fatto suo il V
raggruppamento e il veterano Roberto Brenti su Renault 5 Gt Turbo bagna la
sua partecipazione numero 33 allo Spino con la 20esima affermazione di classe
e la settima piazza assoluta.
Sono stati complessivamente 157 i conduttori a succedersi sulla linea di
partenza: 44 fra le storiche e 113 fra le moderne, in una domenica di sole e
con un venticello che ha reso senza dubbio più gradevole il clima, favorendo
ulteriormente l’affluenza di qualche migliaio di spettatori, che hanno gratificato
gli sforzi organizzativi di Pro Spino Team e Valtiberina Motorsport.
43° CRONOSCALATA PIEVE SANTO STEFANO-PASSO DELLO SPINO
LE CLASSIFICHE
Classifica assoluta: 1. Christian MERLI (Osella Fa30 Evo Rpe) in 5'10”93; 2.
Michele FATTORINI (Osella Pa2000 Honda) a 5”89; 3. Francesco CONTICELLI
(Osella Pa2000 Honda) a 13”99; 4. Paride MACARIO (Osella Fa30 Zytek) a
15”67; 5. Matteo MORATELLI (Osella Pa2000 Honda) a 19”35; 6. Omar
MAGLIONA (Osella Pa21 Evo Honda) a 20”62; 7. Simone FAGGIOLI (Norma
M20 Fc Zytek) a 23”02; 8. Vincenzo CONTICELLI (Osella Pa30 Zytek) a 23”49;
9. Achille LOMBARDI (Osella Pa21 Evo Honda) a 27”61; 10. Samuele
CASSIBBA (Tatuus Formula Master) a 28”90.
Classifiche dei gruppi
Racing Start: 1. Oronzo Montanaro (Mini Cooper) in 6'57”49; 2. Nicola
Novaglio (Mini Cooper) a 0”82; 3. Andrea Marchesani (VW Polo 6R) a 13”40; 4.
Mario Tacchini (Mini Cooper) a 14”22; 5. Giovanni Grasso (Renault Clio) a
28”82.
Gruppo N: 1. Antonino “O Play” Migliuolo (Mitsubishi Lancer Evo) in 6'31”08;
2. Giovanni Del Prete (Mitsubishi Lancer Evo) a 5”40; 3. Lino Vardanega
(Mitsubishi Lancer Evo) a 10”39; 4. Giovanni Regis (Peugeot 106) a 27”14; 5.
Rocco Errichetti (Peugeot 106) a 28”93.
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Gruppo A: 1. Serafino Ghizzoni (Honda Civic Type-R) in 6'47”50; 2. Paolo
Parlato (Honda Civic Type-R) a 0”21; 3. Emanuele Finestauri (Peugeot 106) a
37”46; 4. Andrea Lapi (Peugeot 106) a 39”03; 5. Biagio Corallo (Citroen Saxo)
a 1'00”77.
Gruppo E1-E2S: 1. Ronnie Bratschi (Mitsubishi Lancer Evo) in 6'02”41; 2.
Marco Gramenzi (Alfa Romeo Dtm) a 2”38; 3. Fulvio Giuliani (Lancia Delta Evo)
a 6”44; 4. Manuel Dondi (Fiat X1/9) a 8”32; 5. Luigi Sambuco (Renault New
Clio) a 16”31.
Gruppo GT: 1. Roberto Ragazzi (Ferrari 458 Challenge) in 6'14”44; 2. Bruno
Jarach (Ferrari 458 Challenge) a 15”68; 3. Rosario Parrino (Porsche 997 Gt3) a
21”56; 4. Guido Sgheri (Porsche 996 Gt3) a 29”90.
Gruppo prototipi CN: Omar Magliona (Osella Pa21 Evo) in 5'31”55; 2. Achille
Lombardi a 6”99; 3. Luca Ligato a 18”00; 4. Franco Manzoni a 29”44; 5.
Stefano Crespi a 34”31 (tutti su Osella Pa21 Evo Honda).
Gruppo E2/B: 1. Michele Fattorini in 5'16”82; 2. Francesco Conticelli a 8”10;
3. Matteo Moratelli a 13”46; 4. Simone Faggioli a 17”13; 5. Vincenzo Conticelli
a 17”60.
Gruppo E2/M: 1. Christian Merli in 5'10”93; 2. Paride Macario a 15”67; 3.
Samuele Cassibba a 28”90; 4. Franco Cinelli (Lola-Cms Evo Judd) a 31”01; 5.
Adolfo Bottura (Osella Fa30 Zytek) a 31”25.
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