5 g documento di classe pasticceria
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I.P.S.S.A.R. “UGO TOGNAZZI” Viale Salvo D’Acquisto, 61 A-B-C VELLETRI Documento del Consiglio di Classe 5 G Indirizzo "Servizi per l'enogastromomia e l'ospitalità alberghiera" Articolazione "Enogastronomia" Opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” Anno scolastico 2015/ 16 Pagina 1 di 69 INDICE DEL DOCUMENTO Indice del documento 1. Presentazione della scuola 2. Profilo Indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità pag. 2 pag. 3 Alberghiera” 3. Presentazione della classe: a. Profilo della classe b. Rapporto con le famiglie c. Evoluzione della classe d. Quadro riepilogativo della classe e Composizione del Consiglio di classe e continuità didattica 4. Organizzazione didattico-formativa a. Organi interni coinvolti. b. Obiettivi educativi-interdisciplinari c. Obiettivi formativi cognitivi presenti nel POF d. Interazione docenti – alunni pag. 4 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 7 pag. 8 pag. 8 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag. 9 pag. 10 5. Valutazione delle competenze pag. 11 6. Valutazione della condotta pag. 12 7. Attività svolte a. Manifestazioni culturali, visite guidate e viaggi d’istruzione b. Progetto cinema c. Alternanza scuola-lavoro pag. 13 pag. 13 pag. 13 pag. 14 8. Simulazioni della terza prova d’esame 9. Consuntivo delle attività disciplinari pag. 16 pag. 16 Allegati: Copie di simulazioni 3^ prova effettuate. Griglia di valutazione 3^ prova. Programmi delle singole discipline. 2 1. PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’Istituto Professionale per i servizi Alberghieri e della Ristorazione di Velletri nasce nell’anno scolastico 2003/2004 come sezione associata all’attuale Istituto Tecnico Commerciale e Professionale “Cesare Battisti di Velletri. Negli anni successivi ha avuto una notevole crescita ed a decorrere dall’ a. s. 2010/2011 è divenuto autonomo assumendo la denominazione ”Ugo Tognazzi”. L’Istituto ha avuto una forte impennata nel numero di studenti nel corso degli ultimi anni . L’Istituto nel corrente anno scolastico presenta un organico di 60 classi, servendo una popolazione di circa 1258 alunni provenienti da un vasto bacino di utenza comprendente oltre Velletri, anche i Comuni limitrofi della Provincia di Roma e ed alcuni della Provincia di Latina. L’I.P.S.S.A.R. ha sede in Via Salvo D’Acquisto in un edificio di nuova costruzione, costituito da un adeguato numero di aule ed altri locali adibiti ad uso didattico, tra i quali due Laboratori di Cucina, un Laboratorio di Sala Bar, un laboratorio di Pasticceria, un Laboratorio di Ricevimento, il Ristorante della scuola, due Laboratori di Informatica, un Auditorium ed una Palestra e un Laboratorio Bar. La popolazione studentesca proviene per la maggior parte da zone poco fornite di servizi socioculturali e sostanzialmente modeste sotto il profilo degli stimoli e delle motivazioni concrete. Frequenti pertanto sono le problematiche legate sia al disagio scolastico sia a quello socioaffettivo con i conseguenti tassi - alquanto consistenti - di dispersione e di assenteismo, specie nelle classi iniziali. Il territorio nel quale opera l’Istituto è organizzato con strutture amministrative e comunali, come la Procura, il Tribunale, il Catasto e conta Istituti scolastici di ogni ordine e grado. L’Istituto realizza progetti che prevedono stages presso strutture alberghiere e della ristorazione distribuite sul territorio nazionale; favorisce inoltre la partecipazione di gruppi di studenti ad iniziative culturali, celebrative e folcloristiche organizzate o patrocinate da vari Enti. 3 2. Profilo Indirizzo “Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera” L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione servizi. Il diplomato dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera lavorerà in tutte le aziende dove è richiesta la preparazione di piatti caldi o freddi, l’accoglienza dei clienti e l’assistenza durante il consumo dei pasti oltre il servizio di sala bar o front-office. Le diverse articolazioni previste per questo diploma quali l’ Enogastronomia, i Servizi di Sala e Vendita, i Prodotti Dolciari Artigianali e Industriali e l’Accoglienza Turistica offriranno agli studenti specifiche competenze direttamente applicabili ai contesti lavorativi che richiedono una buona competenza culturale abbinata alla tecnica pratica. Il diploma consentirà l’accesso a qualsiasi Facoltà Universitaria, nonché la possibilità di sostenere concorsi pubblici e di esercitare un’attività in proprio. L’indirizzo servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera dopo un biennio unitario con discipline dell’area comune ( uguale per tutti i tipi d’istruzione professionale) e materie di indirizzo, si articola in: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” “Prodotti Dolciari Artigianali e Industriali ” e “Accoglienza Turistica”. I percorsi degli Istituti professionali proseguono con un secondo biennio e un quinto anno. Primo biennio: finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi agli assi culturali dell’obbligo d’istruzione. Secondo biennio: le discipline dell’area d’indirizzo assumono precise connotazioni con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti nel quinto anno, un’ adeguata competenza professionale di settore. • L’ Enogastronomia, nel secondo biennio e 5° anno, dà maggior peso ai laboratori di indirizzo, permette di approfondire le tematiche del settore , promuove le tradizioni locali, nazionali ed internazionali ed individua le nuove tendenze enogastronomiche. • I servizi di sala e vendita, nel secondo biennio e 5° anno, danno maggior peso ai laboratori di indirizzo, permettendo di approfondire le tematiche del settore e di interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche al fine di adeguare la produzione e la vendita alla richiesta dei mercati e del cliente, valorizzando i prodotti tipici. 4 • I servizi di Accoglienza Turistica, nel secondo biennio e 5° anno, danno maggior peso al laboratorio di indirizzo e permettono di approfondire le tematiche del settore e di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici. • L'opzione "Prodotti dolciari artigianali e industriali" afferisce all'articolazione "Enogastronomia". Il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno ed ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione e sul controllo di qualità del prodotto alimentare. Il profilo professionale in termini di competenze, che sono sviluppate ed integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, comprende: Controllare i prodotti sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, igienico, nutrizionale e gastronomico; Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando e innovando i prodotti tipici; Agire nel sistema della qualità relativo alla filiera produttiva delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno; Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali delle produzioni industriali e artigianali dolciarie e da forno individuando le nuove tendenze di filiera; Applicare le normative vigenti, nazionali ed internazionali, in fatto di sicurezza alimentare, trasparenza e tracciabilità dei prodotti; Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto; Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi; Condurre e gestire macchinari e impianti di produzione del settore dolciario e da forno. Sbocchi Professionali: Aziende di tipo artigianale ed industriale del settore enogastronomico dolciario e da forno; Formazione Tecnica Superiore; Università. 5 3. LA CLASSE 5^G Enogastronomia a. Profilo della Classe Il percorso formativo come gruppo classe nasce al terzo anno con la scelta dell'opzione "Prodotti dolciari artigianali e industriali" che afferisce all'articolazione "Enogastronomia". La classe che si presenta all’esame è il risultato di un secondo biennio e quinto anno nei quali la maggior parte delle discipline di indirizzo sono state sviluppate per la prima volta all'interno di un istituto professionale "Alberghiero". Le nuove discipline caratterizzate da un maggior tasso di aspetti complessi e teorici hanno reso più impegnativo lo studio da parte degli alunni. In quarta, le difficoltà nell'affrontare materie più articolate sono emerse con maggior evidenza. Queste difficoltà insieme ad un comportamento non sempre adeguato ed un generalizzato scarso impegno hanno reso necessario la non ammissione alla classe successiva di cinque studenti. La continuità didattica non è sempre stata garantita nel corso del triennio, in quanto il gruppo docente ha subito significative variazioni. In quinta sono cambiati i docenti di Italiano/Storia, Diritto, Chimica, T.O.G.P.P. e Inglese. Continuità con la classe quarta solo per Pasticceria, Matematica, Alimenti, Francese e Religione. L'attuale composizione è di 17 studenti, una componente femminile composta da dodici elementi e una maschile composta da cinque elementi. Il livello generale di preparazione è attestato a livelli mediamente sufficienti. Le conoscenze, in qualche caso, vanno oltre l’apprendimento mnemonico e rivelano una discreta capacità di analisi e di approfondimento. L’abitudine all’ascolto, consolidato con il tempo, e la partecipazione attenta alle lezioni, hanno portato, in alcuni casi, ad un livello conoscitivo accettabile. D’altro canto è doveroso sottolineare le numerose assenze che hanno inciso significativamente sul profitto di diversi allievi. Alcuni presentano ancora delle difficoltà nella produzione scritta in italiano e nell’esposizione in lingua straniera. I rapporti tra docenti e discenti, basati sulla correttezza e sulla reciproca onestà di intenti, hanno reso più semplice, culturalmente vivace e qualche volta anche stimolante, il lavoro di tutti. Per quanto riguarda le materie TOGPP e Diritto/Economia aziendale, si rileva che al momento non esistono libri di testo per l’indirizzo Pasticceria di tali discipline, per questo motivo i docenti hanno utilizzato appunti, schemi e materiale vario ricavato da più testi seguendo le linee guida del Ministero. Tutti gli studenti hanno svolto attività professionalizzanti di alternanza scuola-lavoro, effettuando stage presso aziende del settore professionale di riferimento. Durante queste attività gli alunni hanno evidenziato interesse ed un buon livello di professionalità nelle mansioni assegnate. L'attività in azienda si è svolta fondamentalmente in due periodi: in quarta, nella 6 seconda parte dell'anno scolastico, ed in quinta, all'inizio dell'anno scolastico. Da sottolineare, che sul piano del profilo professionale, il gruppo classe ha partecipato ad alcune manifestazioni attinenti al loro indirizzo. b. Rapporto con le Famiglie Durante l’anno scolastico, sono stati attivati due colloqui pomeridiani con le famiglie, oltre agli incontri predisposti nell’ambito dell’orario antimeridiano dei diversi docenti. Tuttavia è emersa una limitata partecipazione da parte dei genitori. c. Evoluzione della Classe a.s.2013-14 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 BIAGIOLI GIORGIA BOCCIA MANUEL CAROSI BEBORAH CASTELLANI EMILY CHIARI ELEONORA CICCONI DAMIANO COCULO SARA CONSALVI MIRIANA COPPOLA GIORGIA DAL POZ TONY FIORE VERONICA IACOPPINI MARZIA MARRAFINI ELISA MOSCATELLI MARTA ROSA GIUSEPPE SPIRIDIGLIOZZI LORENZO TOSI VALERIA III G III G III G III G III G III G III G III G III G III G III G IV E III G III G III G III G III G a.s. 2014-15 IV sez. A IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV G G G G G G G G G G G G G G G G G a.s. 2014-15 Debiti form. SI SI SI SI SI SI A.s. 2015-16 VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG VG 7 d. Quadro riepilogativo della Classe Iscritti Maschi Femmine Promossi senza debito Promossi con debito Ripetenti e. 17 5 12 11 6 0 Composizione del Consiglio di Classe e continuità didattica Materia Religione Italiano Storia Inglese Francese Alimenti Matematica Ec. Aziendale Pasticceria Ed. Fisica T.O.G.P.P. Lab.Microbiologia/Igie ne Chimica Docente T.I. Ruffolo Luigia Saccoccia Tiziana Saccoccia Tiziana Canale Ermelinda Castellucci Anna Elena Larosa Liliana Quaglia Rosa Maria Busillo Emilia De Martino Andrea Vellucci Vincenzo Franchi Carlo Strummiello Rossana Pagliaro Rossella X X X X X X X X T.D. X - X X 3^ G X - 4^ G 5^ G X X X X X - X X X X X X X X X X X X X Coordinatore del CdC: prof.ssa Castellucci Anna Elena Rappresentanti Alunni: Chiari Eleonora e Coculo Sara Rappresentante Genitori: Sig.ra Martinelli Anna Maria 8 4. ORGANIZZAZIONE DIDATTICO - FORMATIVA a. Organi interni coinvolti: • Dipartimenti (riunioni di programmazione dell’attività didattica all’inizio dell’anno scolastico e riunione finale di verifica) • Consiglio di Classe (riunioni con o senza la componente genitori/ alunni per la programmazione didattica generale e per le relative verifiche secondo il calendario deliberato dal Collegio docenti) b. Obiettivi educativi - interdisciplinari Monoennio finale c. EDUCATIVI Interiorizzare la figura professionale del proprio settore lavorativo Assumere un comportamento responsabile nella società civile Ricercare motivazioni e stimoli per una partecipazione ampia al dialogo educativo CULTURALI Ampliare il proprio bagaglio culturale per un consapevole inserimento nella società e nel mondo del lavoro Appropriarsi, razionalizzare e rendere efficace i contenuti proposti dalle varie discipline in termine di conoscenze, competenze e abilità Possedere un metodo di studio efficace per il proseguimento negli studi Obiettivi formativi cognitivi presenti nel POF e fatti propri dal CdC 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. esprimersi in modo chiaro, logico e pertinente comprendere un testo e individuarne i punti fondamentali procedere in modo analitico e sintetico nel lavoro e nello studio relativizzare e contestualizzare fenomeni ed eventi interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali documentare adeguatamente il proprio lavoro operare in modo autonomo ed in équipe 9 d. Interazione docenti – alunni Materie Metodologia Lezione frontale Religione Italiano Storia Inglese Francese Matematica Alimenti Pasticceria Diritto/Econ. aziendale T.O.G.P.P. Scienze Motorie Chimica Lab.Microbiologia/Igien e si si si si si si si si si si no si Gruppi Lavoro si si si si si si si si no nnosi no no Verifiche Approfon dimenti Colloqui si si/ si si si si si si si si / no si si si si si si si si si si si no Recupero Prove Simulazioni Scritte/Prat si si/ si si si si si si si si si si / si si si si si si si si si si no in corso classe recu pero si si si si si si si si si sisisi si si si / si / si / / / / / / / / 10 5. VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Sono state utilizzate le griglie di valutazione approvate dal Collegio Docenti e presenti nel P.O.F. dell’Istituto, di seguito riportate: VOTI GIUDIZIO INDICATORI 1-2 NEGATIVO 3-4 Ha una conoscenza gravemente lacunosa. Non è in grado di procedere alle applicazioni. Si esprime con un linguaggio scorretto partecipa in modo passivo e Lavora in modo scarso e opportunistico. Non Ha una conoscenza parziale di tipo esclusivamente mnemonico. INSUFFICIENTE disinteressato. mostra alcun progresso nell’apprendimento Sa in 5 SCARSO 6 SUFFICIENTE 7 DISCRETO 8 BUONO 9-10 Mancanza di indicatori OTTIMO genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe anche se con qualche errore. Si esprime con un linguaggio impreciso. Partecipa in modo poco attivo. Lavora saltuariamente, mostra progresso nell’apprendimento in situazione isolate. Ha una conoscenza essenziale. Applica le conoscenze in situazioni analoghe. Si esprime con linguaggio sufficientemente corretto. Partecipa in modo interessato, ma poco attivo. Lavora con regolarità ma senza approfondire. Mostra qualche progresso Ha una conoscenza sicura. Sa applicare le conoscenze in nell’apprendimento. situazioni analoghe in modo autonomo. Si esprime con linguaggio chiaro e corretto. Partecipa in modo attivo. Lavora costantemente. Mostra un progressivo apprendimento. Ha una conoscenza sicura. Sa applicare le conoscenze in situazione nuove. Rielabora in modo personale le conoscenze si esprime in modo chiaro e corretto. Partecipa in modo attivo e continuo. Lavora costantemente. Mostra un progressivo Ha una conoscenza completa ed approfondita. Sa apprendimento. applicare le conoscenze a situazioni nuove. Rielabora in modo personale le conoscenze, dimostrando significative capacità critiche. Si esprime con linguaggio ricco e appropriato. Partecipa in modo critico e costruttivo. Lavora con costanza autonomia e responsabilità. Mostra un progressivo apprendimento, in molte situazioni quale risultato di lavoro autonomo. 11 6. VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA La valutazione dei comportamenti Il Collegio dei Docenti ha predisposto e deliberato i seguenti criteri di valutazione del comportamento degli studenti: 1. Rispetto nei confronti delle persone, degli strumenti di lavoro, degli arredi e in generale degli ambienti di studio e di socializzazione; 2. Rispetto delle idee altrui, con conseguente superamento dei pregiudizi, dell’individualismo e dell’esibizionismo; 3. Autocontrollo sia nella sede scolastica che al di fuori di essa nel caso di attività e interventi educativi particolari, come viaggi di istruzione, visite guidate, partecipazione ad eventi culturali o sportivi; 4. Frequenza regolare dei corsi; 5. Assolvimento regolare degli impegni di studio; 6. Partecipazione attiva e responsabile alla vita della comunità scolastica nel rispetto delle sue regole; 7. Disponibilità alla collaborazione. Pertanto si ritiene che sia eccellente (voto 10), ottimo (voto 9) o buono (voto 8) il comportamento caratterizzato dalla presenza in vario grado di tutti i requisiti. Discreto (voto 7) il comportamento in cui siano riscontrabili in misura più attenuata tutti i requisiti e pur in presenza di note disciplinari per infrazioni di grado lieve o medio (si veda regolamento di disciplina). Per la valutazione di sufficienza (voto 6) sono da considerarsi irrinunciabili i primi tre requisiti e potranno essere presenti note disciplinari per infrazioni di grado più grave. La valutazione insufficiente (voto 5) potrà essere deliberata e opportunamente motivata nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni. La valutazione del comportamento può essere riassunta nella seguente tabella Indicatori Rispetto nei confronti delle persone, degli strumenti di lavoro, degli arredi ed in generale degli ambienti di studio e socializzazione. Rispetto delle idee altrui, con superamento dei pregiudizi, dell’individualismo. Autocontrollo sia nella sede scolastica che al di fuori di essa nel caso di attività e interventi educativi particolari, come viaggi di istruzione, visite guidate, partecipazioni ad eventi culturali e sportivi, stage. Frequenza regolare dei corsi. 10 9 ***** **** 8 7 *** ** 6 * ***** **** *** ** * ***** **** *** ** * ***** **** *** ** * Assolvimento regolare degli impegni di studio. ***** **** *** ** * Partecipazione attiva e responsabile alla vita della comunità scolastica nel rispetto delle sue regole. Disponibilità alla collaborazione. ***** **** *** ** * ***** **** *** ** * 12 7. ATTIVITA’ SVOLTE a. MANIFESTAZIONI CULTURALI , VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE OGGETTO LUOGO “Your First EURES Job”. Auditorium Progetto organizzato con Città Metropolitana di Roma Capitale DATA 17/12/2015 DURATA 1 ora Auditorium 29/01/2016 1 ora Teatro Alba Radians di Albano Laziale 22/03/2016 Una giornata scolastica Velletri 29/04/2016 Una giornata scolastica Incontro ARSIAL Regione Lazio. Tema: Prodotti agroalimentari, tipici e tradizionali e della loro relazione con la biodiversità Spettacolo teatrale “Così è se vi pare” di L. Pirandello Alla scoperta del Monte Artemisio b. Nell’ambito del “ PROGETTO CINEMA” gli alunni hanno assistito alla proiezione dei seguenti film : FILM CINEMA “Augustus” DATA Gli Ultimi saranno Ultimi Velletri 10/12/2015 Il Labirinto del Silenzio Velletri 02/02/2016 Perfetti Sconosciuti Velletri 16/03/2016 RACE.Il Colore della Vittoria Velletri 19/04/2016 13 c. PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Coordinamento: Prof.ssa DI GIOVANNI BATTISTA Silvana L’Istituto organizza e realizza periodi di alternanza scuola- lavoro per tutti gli studenti delle classi terze, quarte e quinte. Il Progetto di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO permette di introdurre una metodologia basata su processi di apprendimento che promuovono la formazione attraverso il lavoro e privilegiano la dimensione esperienziale, rafforzando al contempo i rapporti tra l'offerta formativa delle scuole e lo sviluppo socio-economico delle diverse realtà territoriali. I risultati delle passate esperienze confermano la validità del progetto in quanto si è assistito ad un aumento della motivazione, dell’interesse, una evidente acquisizione di competenze e quindi una maggiore sicurezza negli studenti nel ripensare al proprio progetto di vita. Le finalità del progetto sono quelle di formulare e attuare una forma di apprendimento flessibile integrando momenti di apprendimento all’interno dell’istituzione scolastica a momenti di formazione in azienda, che assumono il carattere di vere e proprie occasioni di acquisizioni di competenze, come previsto dall’art. 4 della legge 53/03, dal dl n77 del 15/4/2005 e nelle linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali (d.p.r. 15 marzo 2010, n. 87, articolo 8, comma 6). Il progetto si pone inoltre come uno degli strumenti per favorire l’incontro fra la domanda del mondo del lavoro e l’offerta che viene erogata dal mondo della scuola: questo si realizza, , con il coinvolgimento delle associazioni di categoria o aziende, attraverso la definizione di percorsi indirizzati a far acquisire competenze, con certificazione finale, agli allievi che partecipano al piano dell’alternanza scuola lavoro. Gli obiettivi principali del progetto intendono Preparare gli studenti ad affrontare con responsabilità ed autonomia gli impegni di lavoro futuri; migliorare la preparazione professionale degli allievi, collegando le conoscenze teoriche ed le esperienze pratiche; abituare gli alunni alla soluzione di problemi ed all'analisi di processi; favorire tecniche di comunicazione, in modo che gli alunni acquisiscano la capacità di porsi adeguatamente nei rapporti con le persone; formare gli studenti con l’approccio di learning by doing; motivare gli studenti all’apprendimento; valorizzare l’esperienza concreta che gli allievi potranno vivere partecipando al progetto, in modo da favorire e consolidare gli apprendimenti in atto; 14 accrescere il livello motivazionale facilitando la comunicazione, il lavoro di gruppo. Valutazione finale I periodo di alternanza scuola lavoro non sono fini a sé stessi ma rientrano a pieno titolo nella valutazione finale del percorso formativo di ciascun alunno. In particolare: Per le classi terze, l’esperienza di alternanza, debitamente certificata, verrà riportata in Consiglio di classe, convocato per lo scrutinio finale, dove concorrerà, secondo quanto stabilito nel POF, alla valutazione finale dell’allievo, compresa l’attribuzione dei crediti secondo le linee del POF. Per le classi quarte, oltre alla modalità seguita per le terze, al termine dell’anno scolastico ci sarà una verifica delle competenze acquisite nel percorso d’alternanza, in funzione dell’attività svolta (test e/o colloqui).Tali prove, in linea con i progetti multidisciplinari presentati dai vari CDC, potranno riguardare anche le discipline degli assi culturali coinvolti, al fine del rilascio della Certificazione delle competenze. Per le classi quinte, la verifica delle competenze è parte integrante dell’Esame di Stato. Particolare attenzione è stata dedicata alla formazione pratico-operativa degli allievi mediante l’organizzazione e la partecipazione ad eventi, ivi comprese tutte le manifestazioni esterne del territorio. Gli alunni della classe hanno svolto lo stage dal 1/10/15 al 3 /10/15. 15 8. VALUTAZIONE STAGE (a ALUNNO / A CLAS SE BIAGIOLI Giorgia VG BOCCIA Manuel VG CAROSI Deborah VG CASTELLANI Emily VG CHIARI Eleonora VG CICCONI Damiano VG COCULO Sara VG VG CONSALVI Miriana COPPOLA Giorgia VG DAL POZ Tony VG FIORE Veronica VG IACOPPINI Marzia VG MARRAFINI Elisa VG MOSCATELLI Marta VG ROSA Giuseppe cura dell’ I.T.P. Prof. De Martino Andrea) STRUTTURA LOCALITA’ ORE COMP L. Pasticceria VOGLIE PAZZE Pasticceria CIMORONI CAKAO Di Moliterno Roberto Pasticceria ARTE del DOLCE Pasticceria CIMORONI HILTON Latina 108 Genzano 132 Cisterna 90 Velletri 132 Genzano 156 Roma 160 Artena 144 Valmontone 168 Cisterna 108 Genzano 132 Labico 162 Lariano 85 Cisterna 90 Albano 126 Albano 126 Pasticceria FIORINI Pasticceria PELLEGRINI Pasticceria VOGLIE PAZZE Pasticceria CIMORONI EFFEMME Srl GOLOSITA’ CAFFE’ CANDIDI Pasticceria ROSSI Sandro Pasticceria AL DUOMO Pasticceria AL DUOMO SPIRIDIGLIOZZI Lorenzo VG Pasticceria CIMORONI Genzano 110 TOSI Valeria VG Caffè CANDIDI Lariano 85 16 SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME PRIMA PROVA Prima Simulazione: 21 gennaio 2016 Seconda Simulazione: 17 febbraio 2016 SECONDA PROVA Prima Simulazione: 6 aprile 2016 Seconda Simulazione: 5 maggio 2016 TERZA PROVA Prima Simulazione: 23 marzo 2016 Tipologia B : N° 2 quesiti a risposta singola per materia Tipologia C : N° 4 quesiti a risposta multipla per materia. Durata della prova: 90’ Discipline coinvolte: STORIA - FRANCESE - MATEMATICA - EDUCAZIONE FISICA - Seconda Simulazione: 20 aprile 2016 Tipologia B : N° 2 quesiti a risposta singola per materia Tipologia C : N° 4 quesiti a risposta multipla per materia. Durata della prova: 90’ Discipline coinvolte: PASTICCERIA – T.O.G.P.P. – INGLESE – DIRITTO - 17 9. CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA’ DISCIPLINARI RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: ITALIANO Insegnante: SACCOCCIA Tiziana Testo adottato: Letterautori. Ed. Verde. Dal Secondo Ottocento al Post Moderno. Vol.3 Autori: B. Panebianco. M. Gineprini. S. Seminara Ed. Zanichelli Ore settimanali : 3 Ore annuali previste: 99 Ore annuali svolte: 89 Temi generali: Il secondo Ottocento: Contesto – Generi – Autori: Pascoli – D’Annunzio – Il primo Novecento: Contesto – Narrativa – Autori: Pirandello –Svevo – Lirica – Autori: Quasimodo – Ungaretti - Montale – Il Dopoguerra: La Narrativa Italiana Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate si no si Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi no no si Computer Registratore Lavagna luminosa no no no Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si no Prova strutturata Relazione Problema si no no Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni in parte in parte in parte in in parte parte in in parte parte si in parte in parte in parte 18 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: STORIA Insegnante: SACCOCCIA Tiziana Testo adottato : Voci della Storia e dell’Attualità. Vol. 3. L’età Contemporanea Autori: BRANCATI – TREBI - PAGLIARANI – Ed. La Nuova Italia Ore settimanali : 2 Ore annuali previste: 66 Ore annuali svolte: 45 Temi generali: Dall’Unità d’Italia alla prima Guerra Mondiale – L’età dei Totalitarismi e la seconda Guerra Mondiale – La Guerra Fredda – L’Italia della Prima RepubblicaMetodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate no no no Computer Registratore Lavagna luminosa no no Prova strutturata Relazione Problema si Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni si no si no no no si no no in parte in parte in parte si in parte si In parte si In parte 19 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: INGLESE Insegnante CANALE Ermelinda Testo adottato : THAT’S CATERING Ore settimanali : 3 Ore annuali previste: 99 Ore annuali svolte: 70 Temi generali: Marketing – H.A.C.C.P. – Food Poisoning . Scotland ( shortbread ) – Ireland ( Irish Stew ) – The USA ( Apple Pie ) – Literary bites – Charlie and the Chocolate Factory - Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi ( Film ) Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si si si si si si Lezione interattiva Esercitazioni guidate Prove strutturate no si si no Computer Registratore Lavagna luminosa si si Prova strutturata Relazione no Problema si si Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no si si si In parte pparte In parte si no In parte In parte 20 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: FRANCESE Insegnante: CASTELLUCCI Anna Elena Testo adottato: Saveurs de France Autore: A. Bailly – I. Medeuf Ed. Ducroz Ore settimanali : 3 Ore annuali previste: 99 Ore annuali svolte: 63 Temi generali: Produits régionaux: Pain d’épice – Beurre – Pastis – Cidre – Biscuits rose de Reims. Les épices. Les régions françaises et les gâteaux. Géographie de la France. Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si Lezione interattiva Esercitazioni guidate Prove strutturate no si si no Computer no Registratore no Lavagna luminosa si Prova strutturata Relazione no Problema si si Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no no in parte in parte in parte in parte in parte sì in parte in parte in parte 21 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: MATEMATICA Insegnante : QUAGLIA Rosa Maria Testo adottato : Matematica Bianco S – U – V Autori: M. Bergamini - A. Trifone - G. BarozziEd. Zanichelli Ore settimanali : 3 Ore annuali previste: 99 Ore annuali svolte: 61 Temi generali: Richiami generali di Algebra e di Geometria Analitica; Funzioni e Limiti; Derivate di Funzione; Studio Completo di Funzione. Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi Lezione interattiva Esercitazioni guidate Prove strutturate si sì si no Computer no Registratore no Lavagna luminosa Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si Prova strutturata Relazione no Problema Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no no si si si in parte in parte in parte in parte in parte ninparte parte si si si 20 22 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: ECONOMIA AZIENDALE Insegnante : BUSILLO Emilia Testo adottato --------------------------- _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ La Docente ha fornito gli studenti di appunti, ricerche e dispense sui quali gli stessi hanno potuto studiare. Ore settimanali : 2 Ore annuali previste: 66 Ore annuali svolte: 46 Temi generali: Fonti di finanziamento dell’impresa. Imprese. Società. Patrimonio, reddito e risultati di gestione. Scritture contabili. Bilancio di esercizio. Marketing. Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali sì si Lezione interattiva no Esercitazioni guidate Prove strutturate Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi si si no Computer Registratore Lavagna luminosa Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica sì sì si Prova strutturata Relazione Problema Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no si si si no si sì si si in parte si si si si si si si si 23 21 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA Insegnante: VELLUCCI Vincenzo Testo adottato MOVE- Ore settimanali: 2 Ore annuali previste: 66 Ore annuali svolte: 38 Temi generali: Potenziamento schema corporeo. Capacità coordinative, condizionali, Giochi di squadra . teoria. Regole dei giochi trattati. Alimentazione . Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali Supporti didattici: Biblioteca Palestra Audiovisivi Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si si si si si si Lezione interattiva Esercitazioni guidate Prove strutturate no no no no Computer Registratore no Lavagna luminosa no no no Prova strutturata Relazione Problema Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no no si si si si si si si si si 24 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: Alimentazione LAROSA Liliana Insegnante Testo adottato : Conoscere gli Alimenti Autori: S. Rodato Ed: CLITT Ore settimanali : 3 Ore annuali previste: 99 Ore annuali svolte: 46 Temi generali: Microrganismi e Tossinfezioni; Malattie Batteriche; Contaminazioni Biologiche; H.A.C.C.P.; Alimentazione in ogni fascia di età; Tipologie Dietetiche; Allergie e Intolleranze; Bioenergetica e Dietoterapia. Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate si si si Supporti didattici: no Computer no Registratore no Lavagna luminosa Biblioteca Laboratori Audiovisivi si no no Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si no Prova strutturata Relazione Problema si si no Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni si si si si si si si si si n o 25 23 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: PASTICCERIA Insegnante: D E M A R T I N O A n d r e a Testo adottato: Pasticceria di base Ed. ALMA Ore settimanali : 3 Ore annuali previste: 99 Ore annuali svolte: Temi generali: Impasti base – Creme e Derivate – Gelato e Sorbetto – Pasticceria secca, fresca, salata – Piccola Pasticceria Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si si si si si si Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate no si no no Computer Registratore no Lavagna luminosa Prova strutturata Relazione Problema Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no no no no si in parte in parte in parte in parte in parte si si in parte in si parte 26 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi Insegnante F R A N C H I C a r l o Testo adottato: -------------------- Il Docente ha fornito gli studenti di appunti sui quali gli stessi hanno potuto studiare. Ore settimanali : 4 Ore annuali previste: 132 Ore annuali svolte: 90 Temi generali: Metrologia e Sistema Internazionale di Misura – Concetti base di Meccanica ( Analisi Settoriale, Statica, Macchine Semplici, Macchine di Settore ) – D.L.81/08: Sicurezza sul Posto di Lavoro – Processi Produttivi – Approvvigionamento e Diffusione Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate si si si no Computer no Registratore no Lavagna luminosa si si Prova strutturata Relazione no Problema Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no no si si si in parte in parte in parte parte in parte in parte si si in parte in inparte parte 27 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: CHIMICA Insegnante S T R U M M I E L L O R o s s a n a Testo adottato:----------------------------------------- Ore settimanali : 1 Ore annuali previste: 33 Ore annuali svolte: 21 Temi generali: Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali si si si Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi no Computer no Registratore no Lavagna luminosa Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica no Prova strutturata no Relazione no Problema Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni si si no no no no si si no si si si si si si si in parte ininparte parte 28 RELAZIONE FINALE DELLA DISCIPLINA: RELIGIONE Insegnante: R U F F O L O L u i g i n a Testo adottato: Il Maestro di Tavola Autore: Solani Ed. EDB Ore settimanali : 1 Ore annuali previste: 33 Ore annuali svolte: 24 Temi generali: I nuovi interrogativi dell’uomo e il ruolo della religione nella società contemporanea. I principali cambiamenti del ‘900. L’‹Altro› come valore: dal riconoscimento del tu alla questione ecologica. Papa Francesco e il ruolo della Chiesa oggi ( con particolare riferimento alla “Laudato sii” ). Metodologia: Lezione frontale Lavori di gruppo Lavori individuali Supporti didattici: Biblioteca Laboratori Audiovisivi Strumenti di verifica: Interrogazione Esercitazione Prova pratica si si si si si si Lezione partecipata Esercitazioni guidate Prove strutturate si si si Si/no/in parte no Computer Registratore Lavagna luminosa si no Prova strutturata Relazione no Problema si si Obiettivi conseguiti: Comunicare efficacemente Analizzare nuclei tematici, problemi e processi Effettuare collegamenti Compiere operazioni di sintesi Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo Lavorare in gruppo Acquisizione di conoscenze specifiche Leggere criticamente fatti ed eventi Compiere scelte e prendere decisioni no no no si si si si si si si si si 29 Il Consiglio di Classe: FIRMA BUSILLO EMILIA CANALE ERMELINDA CASTELLUCCI ANNA ELENA DE MARTINO ANDREA FRANCHI CARLO LAROSA LILIANA PAGLIARO ROSSELLA QUAGLIA ROSA MARIA RUFFOLO LUIGIA SACCOCCIA TIZIANA STRUMMIELLO ROSSANA VELLUCCI VINCENZO PIRRONE SABRINA ( potenziamento di Diritto ) Velletri, 15 MAGGIO 2016 Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Sandra Tetti 30 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzl" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione PROGRAMMA DI FRANCESE anno scolastico 2015/16 Classe V G Prof.ssa CASTELLUCCI Anna Elena Libro di testo: Saveurs de France ; di I. Médeuf - B. Monaco – A. Bailly; ed. Ducroz CONTENUS: - Le Beurre - Le Pain d’Epice. Différence entre le pain d’épice alsacien et celui de Dijon. - Les diffèrents types de Sucre. - La Batterave. - Le Café. Le culte du café. - Le Biscuit rose de Reims. - Les épices. Les épices en pâtisserie. Recettes. * - Le parfum Vanille - Le Cidre - Le Pastis GRAMMAIRE: Ripasso e consolidamento delle strutture grammaticali studiate gli anni precedenti con particolare riferimento alle competenze grammaticali seguenti: - La phrase interrogative - La phrase négative - L’article partitif - Le comparatif - L’impératif - L’impératif négatif - L’impératif et l’emploi du pronom complément direct et indirect 31 - Les gallicismes CIVILISATION: - La France physique - Les régions françaises; les départements et les villes - Les desserts typiques de chaque région française** * Ogni alunno ha studiato una spezia a sua scelta e in più ha fatto delle ricerche sull’utilizzo della stessa in pasticceria. **Ogni alunno ha studiato una regione francese a sua scelta. Gli Alunni L’Insegnante 32 ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI ALBERGHIERI E LA RISTORAZIONE “ UGO TOGNAZZI ” - VELLETRI RELAZIONE E PROGRAMMA DISCIPLINA : MATEMATICA DOCENTE: Prof.ssa. Rosa Maria Quaglia CLASSE : A. S. : 5^ G 2015/2016 PROFILO DELLA CLASSE. Gli allievi hanno mostrato un atteggiamento generalmente positivo nei confronti della materia ma solo per una parte della classe la partecipazione e l’impegno sono da considerarsi costanti, attivi, produttivi e positivi i risultati raggiunti. Va quindi rilevato che gli esiti ottenuti in merito agli obiettivi prefissati sono globalmente sufficienti per una parte della classe e per qualche alunno anche di buon livello; gli altri, pur dotati di buone capacità, non hanno conseguito risultati finali soddisfacenti inoltre, la discontinuità nell’impegno e/o nella presenza hanno condizionato il livello di acquisizione della disciplina che risulta superficiale e poco approfondita. OBIETTIVI DISCIPLINARI. In sintesi gli obiettivi generali, raggruppati per affinità tematica sono: Classificare le funzioni , studiarne il limite e le principali propriètà . Calcolare le derivate di funzioni elementari e riconoscerne le principali proprietà. Studiare le singole caratteristiche di semplici funzioni intere e fratte e tracciarne il grafico. 33 CONTENUTI DISCIPLINARI. Richiami generali di algebra e di geometria analitica. Funzioni e limiti. Derivate di funzioni elementari. Studio completo di una funzione algebrica razionale. RICHIAMI GENERALI DI ALGEBRA e di GEOMETRIA ANALITICA Le equazioni di 1° grado e di 2° grado. Le disequazioni di 1° grado e di 2° grado. Le equazioni e le disequazioni frazionarie. Il piano cartesiano. I punti del piano cartesiano. Il concetto di funzione. Rappresentazione grafica di funzioni elementari note: retta, parabola, iperbole. FUNZIONI E LIMITI La funzione reale di una variabile reale: definizione, classificazione, dominio. Lo studio e la rappresentazione del dominio di funzioni o razionali intere e fratte o irrazionali intere e fratte Lo studio del segno della funzione e la relativa rappresentazione grafica. La determinazione dei punti d’intersezione con gli assi cartesiani. I limiti di funzioni : concetto di limite e simbologia. Il calcolo dei limiti finiti e infiniti. Il calcolo dei limiti che presentano forma indeterminata del tipo Asintoti e determinazione degli asintoti orizzontali , verticali , obliqui. . DERIVATE DI FUNZIONI La definizione di derivata. Il calcolo della derivata del primo ordine. Le derivate di funzioni elementari:funzione costante; potenza n-esima; funzione reciproca. Il teorema sulla derivazione della funzione somma del prodotto,del quoziente STUDIO COMPLETO DI UNA FUNZIONE Ricerca dei punti di massimo, di minimo e di flesso di una funzione reale. Criteri necessari e sufficienti e metodo dello studio del segno della derivata prima. 34 Lo studio completo della funzione algebrica razionale. La funzione razionale fratta. Libro di testo: Matematica.bianco S-U-V ; M. Bergamini - A.Trifone – G.Barozzi. Zanichelli. STUDENTI 1. _________________________ 2. _________________________ 3. _______________________ DOCENTE Prof.ssa Rosa Maria Quaglia ------------------------------------------ 35 I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzi" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione PROGRAMMA V ANNO a.s. 2015/2016 Docente: TIZIANA SACCOCCIA Materia:ITALIANO Indirizzo: PASTICCERIA prodotti dolciari artigianali e industriali Classe: 5G CONTENUTI Il Decadentismo –Idee e correnti Il Simbolismo Caratteri principali Charles Baudelaire: lettura e analisi della poesia Corrispondenze Cenni sui poeti simbolisti francesi Scapigliatura ed Estetismo Caratteri principali Oscar Wilde: analisi del romanzo Il ritratto di Dorian Gray. Il Decadentismo italiano Giovanni Pascoli: la poetica del fanciullino; i temi di Myricae. Lettura e analisi delle poesie: Temporale, Il lampo, Il Tuono, Lavandare, X Agosto Gabriele D’Annunzio: il panismo; le Laudi; lettura e analisi della poesia La pioggia nel pineto. Estetismo e superomismo: analisi del romanzo Il Piacere. Il romanzo della crisi 36 Luigi Pirandello: la poetica; analisi del saggio L’Umorismo; Novelle per un anno: lettura e analisi della novella Il treno ha fischiato; Il fu Mattia Pascal: lettura di pagine scelte; il teatro pirandelliano: Così è se vi pare (la classe ha assistito allo spettacolo teatrale). Il teatro nel teatro Sei personaggi in cerca d’autore. Italo Svevo: la trilogia dell’inettitudine Una vita; Senilità; La coscienza di Zeno. Lettura di pagine scelte dal romanzo La coscienze di Zeno. Le avanguardie storiche e la cultura delle riviste Il Crepuscolarismo: caratteri generali. Guido Gozzano: da I colloqui lettura e analisi L’amica di nonna Speranza Il Futurismo: Filippo Tommaso Marinetti, il Manifesto futurista e il Manifesto tecnico della letteratura futurista. Aldo Palazzeschi: da L’incendiario analisi della poesia E lasciatemi divertire! La poesia tra le due guerre Giuseppe Ungaretti: la poetica; analisi della raccolta poetica Allegria, lettura delle poesie Il porto sepolto, In memoria, Veglia, San Martino del Carso; dalla raccolta Il dolore lettura e analisi della poesia Non gridate più L’Ermetismo: Salvatore Quasimodo. Dalla raccolta Ed è subito sera lettura e analisi della poesia omonima; dalla raccolta Giorno dopo giorno lettura e analisi della poesia Alle fronde dei salici. Eugenio Montale: la poetica. Analisi della raccolta poetica Ossi di seppia; lettura delle poesie Meriggiare pallido e assorto e Spesso il male di vivere ho incontrato. Da Satura lettura e analisi della poesia Ho sceso, dandoti il braccio. Il Neorealismo (anche con riferimento al cinema) : caratteri generali. La letteratura partigiana e memorialistica: cenni Per la realizzazione del percorso multidisciplinare è stata data la possibilità agli studenti di approfondire autori diversi da quelli proposti nel programma. VELLETRI, 12/05/2016 L’insegnante Tiziana Saccoccia 37 I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzl" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione PROGRAMMA V ANNO a.s. 2015/2016 Docente: TIZIANA SACCOCCIA Materia:STORIA Indirizzo: PASTICCERIA prodotti dolciari artigianali e industriali Classe: 5G CONTENUTI I problemi post-unitari Destra e Sinistra storica Le conquiste coloniali italiane Il mondo all'inizio del '900 L’età giolittiana: la legislazione sociale; il fenomeno migratorio; lo sviluppo industriale; la politica interna: la riforma elettorale, il Patto Gentiloni e la politica clientelare La guerra di Libia Nazionalismo e socialismo rivoluzionario La prima guerra mondiale Le cause Lo scoppio della prima guerra mondiale, l’intervento italiano, la svolta del 1917 e la fine della guerra La rivoluzione russa Le conseguenze politiche ed economiche: la società delle Nazioni, i trattati di pace La formazione dei regimi totalitari La formazione dell'Unione Sovietica e del regime stalinista. Le difficoltà economiche e sociali al’indomani del conflitto. La crisi del liberalismo: la questione fiumana e il biennio rosso. Lo stato fascista in Italia. La repubblica di Weimar. Il nazismo al potere. Propaganda e culto della personalità Ideologia nazista e antisemitismo Ritmi dell'economia mondiale La crisi del 1929 e le risposte delle democrazie: gli Usa e il New Deal. La politica economica fascista: dirigismo e autarchia Pagina 38 di 69 Verso la seconda guerra mondiale Il patto d’Acciaio La guerra civile in Spagna L'espansionismo nazista La seconda guerra mondiale Il crollo della Polonia e della Francia L’intervento italiano Le operazioni di guerra fino alla svolta del 1942-43 La Shoah La caduta del Fascismo in Italia e la Resistenza La vittoria degli alleati Cenni sulle conseguenze politiche ed economiche dopo la seconda guerra mondiale. La formazione del mondo bipolare. Cenni sull' Italia repubblicana: costituzione e istituzioni. . VELLETRI, 12/05/2016 L’insegnante Tiziana Saccoccia 39 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzl" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Via S. D'Acquisto, 61 A-B-C 00049 VELLETRI (Roma) - Cod. Min. RMRH06000V tel. 0696195083 - fax 0696100068 - www.alberghierovelletri.gov.it PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOL. 2015/2016 DOCENTE: FRANCHI CARLO M A T E R I A : Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi I N D I R I Z Z O : Enogastronomia - Prodotti dolciari artigianali e industriali (Pasticceria) CLASSE: V G CONOSCENZE Contenuti Abilità MODULO 1: METROLOGIA Richiami di metrologia: Grandezze fisiche in generale, fondamentali e derivate, Grandezze fisiche scalari e vettoriali, Unità di misura, S.I. di misura, multipli e sottomultipli, Equivalenze e conversioni; uso della notazione scientifica, incertezza di misura, misure dirette e indirette, taratura e azzeramento degli strumenti di misura e controllo. Esempi ed applicazioni su strumenti e misure di settore. Deve essere capace di utilizzare correttamente le unità di misura e valutare l’incertezza di misura. Scegliere opportunatamente le apparecchiature di misura definendone le caratteristiche metrologiche, i sensori e le condizioni di taratura. MODULO 2 : CENNI DI STATICA, CINEMATICA E DI DINAMICA Introduzione alla meccanica e alle macchine: Elementi di statica, cinematica e dinamica. Applicare leggi della cinematica e della dinamica all’analisi della 40 trasmissione del moto in macchine del settore al fine di calcolare le condizioni di esercizio dei loro Principi di termodinamica, per descrivere il organi mobili di lavoro. funzionamento di semplici macchine e conseguente Interpretare schemi e disegni riportati sui introduzione alla legge dei gas. manuali d’istruzione e sulla documentazione Esempi ed applicazioni del settore. tecnica a corredo di macchine del settore. Le machine semplici, concetto di macchina. MODULO 3 : SICUREZZA NEL SETTORE ALBERGHIERO E RISTORAZIONE Decreto Legislativo n. 81/2008: definizione di rischio e pericolo, valutazione dei rischi presenti in ambiente ristorativo e di pasticceria relativi a : ambiente di lavoro; movimentazione manuale dei carichi; posture erette e statiche per periodi prolungati; attrezzature di lavoro (rischio di natura infortunistica ed esposizione ad agenti fisici; rischio incendio ed elettrico; rischi di natura igienico – ambientali (microclima, temperatura); rischio chimico e rischio biologico; fattori psicologici e psicosociali. Riconoscere, valutare e prevenire situazioni di rischio. Operare nel rispetto delle norme relative alla sicurezza ambientale e della tutela della salute. IL SISTEMA DI QUALITA’ Il sistema di qualità e la gestione dell’azienda secondo un sistema di qualità. I principali organismi di formazione (ISO CEN UNI), in particolare le norme ISO 9000 e ISO 9001 applicate al settore turistico. MODULO 7: TECNICHE DI GESTIONE DEGLI ACQUISTI E DELLE SCORTE La funzione logistica e il supply chain management, la logistica aziendale sia nelle imprese industriali che mercantili. Il magazzino: tipologie e caratteristiche di funzionamento dei trasportatori industriali; La funzione approvvigionamento e i piani d’acquisto, previsione degli acquisti in funzione delle vendite in realtà industriali del settore ristorativo e dolciario. Il lotto economico d’acquisto e il punto di riordino. Applicare metodi per ottimizzare volumi di acquisto e costi di gestione delle materie prime. Illustrare, utilizzando caratteristiche tecniche schemi e disegni, le e operative delle macchine utilizzate nell’industria del cioccolato e dei prodotti lievitati da forno. 41 PRODOTTO PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE Tipologie di produzione e di automazione. Piani di produzione e i flussi di produzione . Differenza tra tipo di produzione e tipo di processo produttivo. Piani di produzione e i flussi di produzione con riferimento alle specifiche delle macchine da utilizzare e al loro lay-out. ATTIVITÀ DI LABORATORIO Individuazione dei rischi e dei pericoli presenti nel laboratorio di pasticceria interno alla scuola. Uso corretto dei dispositivi di sicurezza installati sui macchinari. Descrizione del funzionamento dei macchinari principalmente utilizzati durante l’attività di laboratorio: planetarie, forni di cottura, abbattitori, frigoriferi e bilance. VELLETRI 03/05/2016 L’insegnante 42 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzl" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Via S. D'Acquisto, 61 A-B-C 00049 VELLETRI (Roma) - Cod. Min. RMRH06000V tel. 0696195083 - fax 0696100068 - www.alberghierovelletri.gov.it PROGRAMMA D’INGLESE Materia: INGLESE anno scolastico 2015/2016 DOCENTE: Prof.ssa Ermelinda Canale CLASSE : VG Dal libro di testo : O. Cibelli, Daniela d’ Avino, “ That’s Catering” edito da Clitt Module 1 CATERING LAND Unit 4 – People working in Catering - Marketing - The Marketing Mix Advertising Module 2 FOOD SAFETY WATCH Unit 1 Food Contamination Unit 2 - Food borne Diseases Bacteria & Food Poisoning Food Contamination: the Invisible Challenge. Personal Hygiene HACCP Food Safety & Food Hazards HACCP 43 - Critical Control Points - The HACCP involves seven steps. - The Origin of HACCP Appendix Literary Bites Roald Dahl, Charlie and the Chocolate Factory , plot Visione del film by Tim Burton CULTURE - Thanksgiving/ Black friday Analysis of 3 menus: Scotland-25Th January (Robert Burns night –shortbread The USA:4th July “Independence Day”- Apple pie Ireland: 17th March “Saint Patrick day” – Irish coffee Programma da svolgere entro maggio The Healthy Eating Pyramid The Mediterranean Diet and Pyramid Vegetarians’ diet Eating disorders/ diabetes Chocolate Gli alunni L’insegnante 44 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzl" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DIRITTO VG PASTICCERIA Prof.ssa Emilia BUSILLO Lo svolgimento del programma è stato molto difficoltoso mancando questo indirizzo del libro di testo, non essendo ancora disponibile per nessuna casa editrice. Mi sono avvalsa, dunque delle linee guida ministeriali adattandole alla classe. Quindi gli alunni hanno approfondito lo studio quasi esclusivamente su appunti e piccole ricerche. Nonostante ciò il risultato raggiunto appare accettabile. ARGOMENTI SVOLTI: . Fonti di finanziamento-fonti interne.fonti esterne . Imprenditore-forme giuridiche d’impresa-società di persone-società di capitali-patrimonio-reddito e risultati di gestione-costi e ricavi . Elementi di contabilità-scritture contabili-bilancio d’esercizio . Elementi del sistema tributario italiano-IVA . Haccp-tracciabilità e rintracciabilità . Budget L’insegnante Emilia Busillo 45 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio I.P.S.S.A.R. "Ugo Tognazzl" Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Programma di Laboratorio di Chimica e Biologia Classe V G Prof. Strummiello Rossana La nomenclatura chimica: ossidi acidi e basici Acidi binari e ternari Sali binari e ternari L’alcool: generalità, uso e fonti industriali La distillazione del vino Processo di saponificazione: produzione di un sapone di base I terreni di coltura: naturali, selettivi, elettivi, differenziali, composizione chimica La sterilizzazione in campo microbiologico Sterilizzazione a secco: flambatura, arroventamento, ultravioletti, filtrazione Sterilizzazione a calore umido I metalli pesanti negli alimenti Firma del docente 46 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.P.S.S.A.R. “Ugo Tognazzi” Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Via S. D’Acquisto, 61 A-B-C 00049 VELLETRI (Roma) - Materia: ENOGASTRONOMIA pasticceria Docente: De Martino Andrea Ripetizione anno precedente PREPARAZIONI DI BASE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Classe: 5 G Pasta frolla ingredienti e metodologie di impasto Pasta sfoglia ingredienti, il panetto, le pieghe e la cottura Pan di Spagna ingredienti, corretta esecuzione e cottura Biscotto arrotolato I bignè ingredienti, proporzioni degli ingredienti e la preparazione I prodotti lievitati il lievito e gli altri protagonisti LA GELATERIA 1. Il gelato, caratteristiche delle miscele, caratteristiche fisiche del gelato, il ruolo dell'aria nel gelato, la pastorizzazione e la miscelazione, omogeneizzazione della base per il gelato. ESERCITAZIONI PRATICHE DI CUCINA/PASTICCERIA Cheese cake Impasto della pizza in teglia Arancini siciliani Pasta sfoglia Macarons 47 Panna cotta ai mirtilli Pasticceria secca: pasta di mandorle Tartufi al rhum Brutti ma buoni Creme caramel Frappe di carnevale Castagnole Cannoli Siciliani Baci di dama Tortino al cioccolato Bombe alla nutella Torta ricotta pera e cioccolato Delizia di fragole e amarene Rosticceria mista Babba al rhum Calzone fritto con ricotta Ovis mollis Bignè fritto e al forno di San Giuseppe Pastiera di grano Pastiera di ricotta e cioccolato Torta sbrisolona Torta Sacher Torta caprese Gli alunni _________________________ _________________________ _________________________ Il Docente __________________ 48 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.P.S.S.A.R. “Ugo Tognazzi” Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Via S. D’Acquisto, 61 A-B-C 00049 VELLETRI (Roma) - Programma di Religione Cattolica Classe V G Anno scolastico 2015-2016 Prof.ssa Luigina Ruffolo I nuovi interrogativi dell’uomo e il ruolo della religione nella società contemporanea. L’ “altro da me” come valore: dal riconoscimento del tu alla questione ecologica. Il Concilio Vaticano II; presupposti e principali cambiamenti socio-culturali del ‘900. Origine dell’ ateismo contemporaneo Il rapporto libertà/legge, in particolare riferimento agli attuali fenomeni dell’ integralismo religioso. Il Giubileo nella storia. Il Giubileo della “misericordia” di Papa Francesco. Il valore simbolico del viaggio. L’enciclica Laudato sii Riflessioni sul ruolo della Chiesa nella società contemporanea. Il rapporto cultura-religione nel mondo occidentale alla luce degli avvenimenti di Parigi. Il rapporto sviluppo-progresso in relazione al quarantesimo anniversario dalla morte di Pasolini 49 Il rapporto cibo, cultura, religione. Gli alunni _________________________ _________________________ _________________________ Il Docente __________________ 50 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.P.S.S.A.R. “Ugo Tognazzi” Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione VELLETRI (Roma) PROGRAMMA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE A.S. 2015/16 CLASSE V G Docente : Prof. Vellucci Vincenzo Libri di testo utilizzato: MOVE movimento sport attività e salute AUTORI: GOTTIN , DEGANI CASA EDITRICE: SEI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Essere consapevole del percorso effettuato per conseguire il miglioramento delle capacità di: compiere attività di resistenza, forza, velocità, mobilità ed equilibrio; coordinare azioni efficaci in situazioni complesse. Essere in grado di: utilizzare le qualità fisiche e neuro-muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici; applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute; socializzare attraverso uno degli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni; mettere in pratica le norme di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni. Conoscere: le informazioni teoriche riguardanti gli argomenti svolti; le caratteristiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati; i comportamenti efficaci ed adeguati da adottare in caso d’infortuni. 51 ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI Durante l’anno sono state trattate le seguenti unità didattiche: Unità Teoriche: Organizzazione micro e macro del corpo umano , dalla cellula agli apparati Descrizione di tessuto specifico Sistema scheletrico : classificazione delle ossa , tessuto osseo spugnoso e compatto , lesioni ossee e cenni di primo soccorso in traumi ossei Colonna vertebrale : classificazione delle vertebre , curvature fisiologiche della colonna e sua conformazione globale , paramorfismi e dimorfismi del rachide Il sistema muscolare : classificazione dei muscoli ( striati scheletrico e cardiaco, liscio) , caratteristiche del muscolo ( contrattilità, eccitabilità ed estensibilità) , organizzazione microscopica della fibra muscolare , il sarcomero come unità contrattile, classificazione delle fibre muscolari ( rosse e bianche) . Traumatologia muscolare ( strappo , contrattura, stiramento e crampo) L’apparato locomotore Sistema articolare : anatomia dell’articolazione tipo, classificazione delle articolazioni, traumi articolari: distorsione, lussazione,sublussazione e distrazione legamentosa L’apparato cardio-circolatorio ( il cuore e i vasi sanguigni, anatomia e fisiologia cardiaca, parametri cardiovascolari , frequenza cardiaca, gittata sistolica e gittata cardiaca , circolazione polmonare e sistemica, adattamenti centrali e periferici del sistema cardiovascolare durante esercizio fisico ) , lesioni e traumi vascolari : emorragia venosa ed arteriosa , cenni di primo soccorso Il cuore nel concetto di salute L’apparato respiratorio : anatomia e fisiologia respiratoria, lo scambio gassoso, parametri respiratori ( frequenza respiratoria e adattamenti del sistema respiratorio durante pratica sportiva) , salute del sistema respiratorio ( fumo e tabagismo) Le capacità motorie condizionali: forza , velocità e resistenza ( classificazione delle discipline sportive ) Metabolismo nell’esercizio fisico: sistemi energetici e produzione di ATP ( sistema C-P, glicolisi aerobica, glicolisi anaerobica e metabolismo di Lipidi e Proteine ) Macroelementi ed alimentazione dello sportivo Classificazione delle discipline sportive secondo l’impegno metabolico richiesto : attività aerobiche , anaerobiche e alternate La logica di gioco e regolamenti degli sport di squadra : volley, basket, calcio a 5 e tennis tavolo Storia dello sport : l’organizzazione dell’educazione fisica nel XIX secolo, le Olimpiadi Moderne , l’educazione fisica in Italia nell’Ottocento e nel Novecento , sport durante i regimi totalitari e nel dopoguerra 52 Concetto di salute: stili di vita , fattori di rischio modificabili ed immodificabili, l’alcool e l’alimentazione Unità Pratiche: Esercizi a carico naturale Esercizi di stretching Esercizi di mobilizzazione articolare Esercizi per il potenziamento fisiologico: addominali, dorsali , piegamenti ecc. Esercizi di destrezza Esercizi per il mantenimento ed il controllo dell’equilibrio Esercizi di coordinazione semplice e complessa Test valutativi sulle capacità condizionali e coordinative : forza ( jump test,long jump test) flessibilità (pedana centimetrata) , resitenza ( corsa e resistenza dei singoli gruppi muscolari) velocità ( test propedeutici all’avviamento delle discipline sportive) Esercizi a coppie e a piccoli gruppi Esercizi di educazione posturale Corsa: allenamento alla velocità ed alla resistenza Esercizi di educazione respiratoria per il controllo segmentario Esercizi ed attività fisica in ambiente naturale (escursioni e cenni di attività outdorr) Esercizi per la coordinazione oculo-manuale ed oculo-podalica Giochi propedeutici dei fondamentali dei giochi di squadra ed individuali Pallavolo: tecniche e fondamentali di gioco battuta palleggio e ricezione, arbitraggio Pallacanestro: tecniche e fondamentali di gioco ( tiro, palleggio e fasi di gioco) Pallamano (test lancio della palla) Tennis tavolo : fondamenti della disciplina e regole di gioco Calcio a 5 ( tiro , esercitazione su possesso e gestione della palla) Velletri 12/05/16 Firma docente ……………………… Firme alunni …………………………………… …………………………………… 53 INDICAZIONI METODOLOGICHE La metodologia utilizzata consiste nell’alternanza tra il metodo induttivo e quello deduttivo. Mira dunque a sollecitare, nella rielaborazione dei contenuti, quanto più possibile le risorse individuali e personali affinché risulti più solida l’acquisizione delle competenze e delle abilità perseguite dall’intervento didattico e il processo di apprendimento segua gli interessi e le curiosità dei ragazzi che, così facendo hanno modo di maturare secondo un piano di studi più consono alle esigenze personali. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Il conseguimento degli obiettivi didattici, individuati all’interno di quelli indicati dai programmi ministeriali e in relazione ai bisogni degli studenti rilevati con la valutazione iniziale, è stato verificato con correttezza metodologica nel rispetto dei principi di validità, affidabilità, ed obbiettività. All’interno del singolo obiettivo è stato valutato il significativo miglioramento di ogni studente in stretta relazione con la complessità delle “prestazioni motorie” difficilmente valutabili con criteri tipicamente oggettivi. Tali criteri sono stati, invece, applicati per le valutazioni degli apprendimenti teorici. Sono considerati obiettivi minimi per il raggiungimento della sufficienza, oltre ad un adeguato comportamento nel rispetto delle regole, un affinamento delle capacità motorie di base nella risoluzione di problemi motori in situazioni di gioco, ed un’adeguata assimilazione dei concetti teorici. VALUTAZIONE DEI RISULTATI I risultati raggiunti, sulla base del percorso didattico-educativo proposto nel corso dell’anno scolastico, sono soddisfacenti. I ragazzi hanno reagito con entusiasmo ad ogni proposta educativa sia motoria che teorica partecipando a pieno a tutte le lezioni e raggiungendo un grado di consapevolezza del significato di sport in senso ampio: socializzazione, rispetto delle regole, salute e benessere, spettacolo. VERIFICHE Al termine di ciascun argomento trattato è stata effettuata una verifica sia teorica che pratica , al fine di accertare l’apprendimento delle conoscenze e delle relative competenze. È stata valutata, inoltre, la capacità di assimilazione soggettiva e di rielaborazione personale dei singoli alunni. CONSIDERAZIONI FINALI Nel complesso, gli alunni, laddove hanno incontrato difficoltà di esecuzione motorie, si sono impegnati al massimo secondo le loro capacità. Lacune dovute alla mancanza di esperienze pregresse specifiche sono state parzialmente colmate attraverso l’autonoma rielaborazione all’interno di un contesto didattico improntato sul metodo globale e ludico. 54 IPSSAR UGO TOGNAZZI VELLETRI Materia: Scienza degli alimenti Anno Scolastico 2015/2016 Classe V^ G PAST. Prof.ssa Liliana Larosa Biologia degli alimenti: :i cinque gruppi alimentari . I nuovi prodotti alimentari :alimenti light ,fortificati ,arricchiti e supplementari;alimenti funzionali ,innovativi,di gamma ,integrali,biologici,,alimenti destinati ad un ‘alimentazione particolare ,integratori alimentari ,nutrigenomica e nutraceutica; le nanotecnologie . Contaminazione da metalli. Contaminazioni fisiche ,chimiche e biologiche . Contaminazioni radioattive . Prioni e malattie prioniche ; Virus. Batteri: classificazione, riproduzione , spore batteriche, crescita batterica,tossine batteriche. Infezioni e tossinfezioni . Principali malattie batteriche di origine alimentare: salmonella, colera,tifo e paratifo, clostridium botulinum, .staphilococcus aureus, listeriosi, dissenteria bacillare . Lieviti e muffe. tossinfezioni da muffe e micotossine. Parassitosi da protozoi :amebiase e giardiase ;parassitosi da metazoi: platelminti e nematodi (teniasi ). Igiene degli ambienti di lavoro. Sanificazione: detergenza, disinfezione, disinfestazione. Igiene del personale. Il Sistema HACCP. Analisi dei CCP. Qualità degli alimenti. Qualità totale. Controllo di qualità. Certificazione. Direttive e norme ,frodi alimentari ,.etichettatura. Additivi alimentari. Classificazione degli additivi: coloranti, aromatizzanti. Alimentazione equilibrata e LARN. Bioenergetica e peso teorico.Metabolismo basale. Fabbisogno energetico totale giornaliero ed attività fisica . Peso teorico .Tipo morfologico .Indice di massa corporea. Massa grassa e massa magra. Peso teorico durante l'accrescimento. Linee guida per una sana alimentazione . Valutazione del fabbisogno di energia , fabbisogno di nutrienti. Linee guida per una sana alimentazione. Alimentazione nelle diverse condizioni fisiologiche e tipologie dietetiche : in gravidanza, in allattamento, nella prima infanzia,nell'età scolare,nell'adolescenza, nell'età adulta,nella terza età,nello sport. Dieta mediterranea. Dieta vegetariana. dieta eubiotica. Dieta macrobiotica. Dieta a zona. Cronodieta, dieta Montignac , limiti delle diete dimagranti . Dieta in particolari condizioni fisiologiche : malattie e indicazioni dietetiche nell’obesita’ nell’aterosclerosi , nell'ipertensione, nel diabete, nella gotta .Cancro e alimentazione : fattori alimentari cancerogeni e anticancerogeni . Disturbi del comportamento alimentare:anoressia ,bulimia .Malnutrizione da carenza di nutrienti . Allergie ed intolleranze alimentari Firme alunni Prof.ssa Liliana Larosa 55 56 SIMULAZIONE TERZA PROVA: STORIA 1) Che cos’è il Patto Gentiloni? a) Un accordo politico tra Giolitti e i cattolici, stipulato durante la guerra di Libia b) Un accordo tra Giolitti e i cattolici, stipulato in occasione delle elezioni del 1913 c) Un accordo segreto tra Giolitti e i socialisti in funzione anticattolica d) Un accordo tra Giolitti e i socialisti per vincere le elezioni del 1913 2) Perché, dopo la prima guerra mondiale, per l’Italia si parlò di “vittoria mutilata”? a) Alla fine della guerra ci furono molti mutilati di guerra b) La vittoria dell’Italia fu considerata poco importante c) L’Italia non ottenne tutti i territori che aveva chiesto come ricompensa d) L’Italia aveva ricevuto in cambio della Dalmazia la città di Fiume 3) Perché Francia, Inghilterra e altre potenze sostennero i “bianchi zaristi” con l’invio di soldati? a) Per evitare una catastrofe di vite umane b) Per aiutare la classe operaia c) Per evitare che la rivoluzione potesse estendersi fuori dai confini russi d) Per sostenere il libero mercato mondiale 4) Perché Stalin concentrò le proprie attenzioni sulle campagne e sulle fabbriche? a) Erano i settori più produttivi b) Voleva portare avanti un’opera di eguaglianza sociale c) Voleva che l’Unione Sovietica crescesse economicamente per diventare una potenza mondiale d) Per eliminare i kulaki e dare più potere ai Soviet 5) Analizza ed esponi le principali differenze tra neutralismo e interventismo e il contenuto del Patto di Londra __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 6) Illustra i provvedimenti del Comunismo di guerra e della Nep ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 57 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO I.P.S.S.A.R. “Ugo Tognazzi” Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione Terza prova Scienze Motorie CLASSE 5 sez. G 1) CONSIDERANDO LA COLONNA VERTEBRALE, INDICARE LA SUDDIVISIONE SEGMENTARIA DELLE ZONE, CON RIFERIMENTO AI MOVIMENTI CHE ESSA PUO’ EFFETTUARE: C7,D12,L5,S4,COCCIGEE 4, CON MOVIMENTI DI SOLA FLESSO-ESTENSIONE SUL PIANO FRONTALE C7,D12,L5,S5,COCCIGEE 4 , CON MOVIMENTI DI ROTAZIONE SUL PIANO TRASVERSALE, FLESSO-ESTENSIONE SUL PIANO SAGITTALE ED INCLINAZIONE SUL PIANO FRONTALE C8,D11,L5,S4, COCCIGEE 4 ,CON MOVIMENTI DI SOLA INCLINAZIONE SUL PIANO FRONTALE NESSUNA DELLE PRECEDENTI 2) L’UNITA CONTRATTILE DEL MUSCOLO E’ RAPPRESENTATA DA: DALLA MIOFIBRILLA COSTITUITA DA MIOCITI DALL’ORIGINE E DALL’ INSERZIONE MUSCOLARE DAL SARCOMERO, COME ELEMENTO COSTITUITO DA FILAMENTI PROTEICI COINVOLTI NELLA CONTRAZIONE DALLE FIBRE BIANCHE (LENTE ) E DALLE INTERMEDIE 3) NELLA TRAUMATOLOGIA ARTICOLARE COME VIENE DEFINITA UNA DISTORSIONE? UNA FUORIUSCITA MOMENTANEA DEI CAPI ARTICOLARI DALLA SEDE ANATOMICA UN MOVIMENTO INNATURALE E FORZATO DEI CAPI ARTICOLARI RISPETTO AI LORO MOVIMENTI FISIOLOGICI UN’INTERRUZIONE DELLA CONTINUITA’ OSSEA L’AUMENTO DI LIQUIDO SINOVIALE ALL’INTERNO DELL’ARTICOLAZIONE 4) IN ALCUNE OSSA QUALI STRUTTURE SONO PRESENTI E CHE FUNZIONE HANNO? 58 OSTEOCLASTI ED OSTEOBLASTI , HANNO IL RUOLO DI USURARE L’OSSO OSTEOCITI CON FUNZIONE EMOPOIETICA CANALE MIDOLLARE CON PRESENZA DEL MIDOLLO SPINALE CANALE MIDOLLARE CON PRESENZA DEL MIDOLLO OSSEO CHE SVOLGE FUNZIONI EMOPOIETICHE 5) DESCRIVERE COSA SI INTENDE PER PARAMORFISMO DELLA COLONNA VERTEBRALE , FACENDO UN ESEMPIO CHE HA COME RIFERIMENTO LE SUE VARIAZIONI FISIOLOGICHE . …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 6) CONSIDERANDO IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE , INDICARE QUALI SONO I PARAMETRI DI RIFERIMENTO EMODINAMICI , SPECIFICARE COSA INDICANO E COME POSSONO VARIARE DURANTE L’ESERCIZIO FISICO . …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 59 60 61 SIMULAZIONE DI 3^ Prova FRANCESE Classe V^ G Indirizzo : PASTICCERIA 1. Le laboratoire où le sucre se fabrique par photosynthèse clorophyllienne est : ▪ la feuille ▪ la tige ▪ la racine ▪ la fleur 2. La cassonade est : ▪ un gâteau ▪ un type de sucre ▪ une boisson ▪ un type de beurre 3. La vanille est : ▪ une épice ▪ un corps gras ▪ un type de sucre ▪ un biscuit 4. Le biscuit rose de Reims est : ▪ un biscuit sec et rond ▪ un biscuit rose fourré de crème ▪ un dessert aux fuits rouges ▪ un biscuit sec cuit deux fois 5. Qu’est-ce que c’est le beurre ? Définition , caractéristiques, emploi en cuisine. 6. Qu’est-ce que c’est le cidre ? Définition, histoire, types et caractéristiques. 62 Materia: Enogastronomia-Pasticceria CLASSE 5° ___ Prof. De Martino Andrea Nome e Cognome_____________________________ 1. Le creme si ottengono: a amalgamando uova e pan grattugiato b amalgamando e cuocendo uova, zucchero, addensanti e latte c dalla miscela di latte uova e zucchero d amalgamando e cuocendo uova, zucchero e latte 2. L’OGM è un alimento: a geneticamente modificato b Trattato con pesticidi c Biologico d Non commestibile 3. L’haccp è: a un sistema sanitario di autocontrollo b un sistema tributario c un sistema fiscale d un sistema complesso 63 4. Gli abbattitori di temperatura classificati in: a positivo-negativo b grandi dimensione e piccole dimensioni c da banco e fisso d verticale e orizzontale 5. Quanti e quali tipi di paste di base conosci? 6. Che cos’è una torta caprese? 64 Materia: Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi 1. Il candidato illustri lo scopo della certificazione di Qualità ISO 9000? ...………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… Il candidato elenchi e descriva gli organi di vigilanza ai fini dell’ applicazione del D. Lgs. 81/08 : ...………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. 3. L’uso dell’abbattitore permette di abbassare la temperatura al cuore dei cibi appena cotti fino a +3°C. La velocità di questo processo è fondamentale perché permette di ridurre al minimo la proliferazione batterica, che si verifica in massima misura quando la temperatura del cibo si trova nell’intervallo A. tra +100°C e +65°C B. tra +65°C e +10°C C. tra +10°C e +3°C D. sotto i 3°C 4. La norma UNI EN ISO 9001:2000/2008, riguardante i sistemi di gestione della qualità nelle aziende, si applica solo a qualche tipo particolare di organizzazione? A. Sì, si applica in particolare alle industrie manifatturiere. B. E’ applicabile a tutte le organizzazioni indipendentemente dal tipo, dimensioni o prodotto fornito. C. E’ applicabile solo alle medie e grandi aziende. D. Si applica a tutte le organizzazioni purché con più di 10 addetti. 5. La più piccola frazione di una grandezza che è possibile misurare con un dato strumento si dice: A. Portata C. Approssimazione B. Prontezza D. Sensibilità. 65 6. Il valore della potenza o forza motrice (P) della seguente macchina semplice, costituita da una leva di secondo genere caratterizzata dai seguenti dati: massa (M) =100 kg; bR = 0,30 m; bP = 0,90 m; accelerazione di gravità ( g ) = 9,81 m/s2 M R P bR bP risulta di A. 33 N ; B. 981 N; C. 327 N; D. 294 N. 66 SIMULAZIONE DI 3 ^ PROVA CLASSE 5G 1. WHICH OF THESE STATEMENTS IS CORRECT? a. Foodborne diseases are any diseases resulting from eating healthy food. b. The most common causes of food borne illnesses are only bacterial such as Salmonella and Escherichia Coli. c. The reason why people can suffer from food borne diseases is handling raw food. d. Food borne illness is any illness caused by Pathogenic Bacteria or Viruses, Chemical poisoning, Natural Contaminants and results from the consumption of contaminated food. 2. THE POSITIVE ASPECTS OF H.A.C.C.P. ARE: a. High food wastage & running costs. b. Unhealthy and satisfied customers . c. Customers suffering from food poisoning. d. Low food wastage & running costs. 3. ST PATRICK IS FAMOUS BECAUSE: a. He wrote a book using the Latin alphabet b. He used the shamrock to teach the Irish the meaning of the Holy Trinity c. He used the shamrock to drive the snakes away from the country. d. He preached Anglicanism to the Irish. 4.ON THE 25 JANUARY THE SCOTTISH CELEBRATE : a. Their national indipendence. b. Robert Burns’s haggis c. Robert Burns’s death d. Robert Burns’s birthday. 5.H.A.C.C.P. is a compulsary preventive approach to food safety. Globalization and modernity are some of the causes. Can you explain why? --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------6. The U.S.A traditions : Thanksgiving and Indipendence are two American holidays. Speak about them. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 67 Simulazione III prova a.s. 2015/2016 Materia: Diritto e tecniche amministrative Classe V F Prof.ssa Busillo E. Candidato/a___________________________ 1. Il candidato spieghi, brevemente, la differenza tra fonti interne e fonti esterne di finanziamento. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. 2. Il candidato spieghi, brevemente, quali sono i principali prestiti bancari ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ...………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………... ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. 68 Per ciascun quesito scegliere un’unica opzione, barrando la lettera corrispondente. 1. Le fonti interne di finanziamento sono: a. L’insieme dei debiti a medio e lungo termine b. Rappresentate solo dall’autofinanziamento c. Il capitale conferito dai soci d. Le obbligazioni emesse da una SPA 2. L’autofinanziamento è: a. Il capitale prestato dai soci all’impresa b. Il capitale conferito dai soci all’impresa c. L’utile non distribuito d. L’utile distribuito 3. L’apertura di credito in c/c consente di: a. Prelevare le somme concesse fino al massimo del fido concesso b. Scontare cambiali e RI-BA con scadenza non superiore ai quattro mesi c. Smobilizzare tutti i crediti a breve termine d. Ottenere un prestito abbinato a un pegno su beni mobili 4. Le fonti esterne di finanziamento sono: a. Gli utili non distribuiti b. L’aumento di capitale sociale c. La sottoscrizione di azioni da parte di terzi d. L’insieme dei debiti dell’impresa 69