Scheda informativa per i medici della Svizzera Italiana

Transcript

Scheda informativa per i medici della Svizzera Italiana
Scheda informativa per i medici 1995-2015nsul
ico
med
della Svizzera Italiana
GFP icino
T
ulen
cons
i
d
i
ta
nn
20 a qualifica
no. 151
giugno 2015
Lo studio medico / dentistico nella forma di società anonima (I) 1
La gestione di uno studio medico o dentistico in forma di società anonima sta suscitando sempre più interesse
anche da noi: questa tendenza è iniziata a partire dal momento in cui la LAMal ha introdotto la possibilità per i
liberi professionisti del settore ambulatoriale di avere lo statuto di salariato anche fuori dagli istituti ospedalieri.
Il fenomeno si è accentuato con il successivo riconoscimento da parte della LAMal dei “centri medici” quali fornitori di prestazioni sanitarie di base. Di conseguenza anche le regolamentazioni cantonali hanno abbandonato
gli ostacoli che ancora esistevano qua e là e per finire pure SASIS, l’ente che attribuisce i numeri RCC, ha introdotto la possibilità per queste società di ottenere un proprio numero di concordato per la fatturazione delle prestazioni mediche. In questa newsletter e nella prossima vengono illustrati gli aspetti più significativi legati a questo argomento.
In sintesi: i due scenari a confronto
Azienda individuale
Società
Lo studio medico o dentistico è un’ azienda individuale, in cui il titolare riveste lo statuto fiscale di indipendente.
Gestisce l’attività personalmente e di essa è responsabile illimitatamente con l’intero suo patrimonio; ha
l’obbligo di tenere la contabilità se il suo fatturato
supera CHF 500’000;
La fiscalità comprende i redditi conseguiti con lo
studio e gli altri proventi della famiglia. Le imposte
comunali vengono ripartite, di regola, nella misura del
50% fra il comune di domicilio e quello in cui lo studio
ha la sede.
Quale libero professionista organizza la propria previdenza in modo libero, discrezionale, in base alle
proprie necessità.
Se lo studio comprende altri professionisti (per cui si è
di fronte ad uno studio medico / dentistico associato)
la gestione è regolata da un contratto di società
semplice, in cui sono definiti diritti e doveri di ogni
socio. Lo statuto rimane comunque quello di indipendente con le caratteristiche indicate in precedenza.
Con la trasformazione dello studio in società di capitale (S.A., Sagl) il professionista diventa salariato.
La responsabilità della gestione è del Consiglio di
Amministrazione (probabilmente composto dallo
stesso medico, da solo o con altri colleghi/soci oppure
con altre persone di sua scelta). La tenuta della contabilità è obbligatoria.
La fiscalità si sdoppia:
• da una parte la società è un soggetto fiscale imponibile per l’utile d’esercizio generato e per il capitale proprio alla fine di ogni anno; le imposte
comunali sono dovute al domicilio di sede della
società;
• dall’altra parte il salariato è imposto per lo stipendio netto percepito, per i dividendi prelevati dalla
società (nella misura del 60%) e per gli altri proventi
della famiglia. Le imposte comunali sono dovute
interamente al domicilio del salariato.
La previdenza è basata sulle disposizioni legali e sullo
stipendio percepito, per cui la sua definizione è meno
liberale rispetto a quella dell’indipendente.
A quale scopo una società al posto dell’ azienda individuale?
I motivi per cui un professionista sceglie questa impostazione sono svariati:
• Riduzione dell’onere contributivo AVS.
Il titolare di uno studio medico/dentistico è soggetto ai contributi AVS per l’intero reddito conseguito. Con il passaggio all’impostazione societaria
è soggetto ai contributi unicamente lo stipendio
percepito, mentre restano esenti le distribuzioni di
dividendo.
• Ottimizzazione fiscale.
Il reddito conseguito con l’attività dello studio
medico/dentistico non è più tassato integralmente
presso il libero professionista, ma viene condiviso
con la società; il primo percepisce uno stipendio
che entra nella sua imposizione fiscale, la seconda
è tassata sul reddito d’esercizio da cui è stato
dedotto lo stipendio anzidetto. Si realizza così una
certa diminuzione della progressione fiscale. L’aliquota societaria è lineare, ossia non è progressiva
in funzione del reddito imponibile. Va comunque
rilevato che vi è una doppia imposizione quando
l’azionista preleva l’utile societario sotto forma di
dividendo (che gli viene computato al 60% nei suoi
redditi imponibili). Il vantaggio fiscale e contributivo è più significativo per i redditi elevati e ovviamente quando non tutto l’utile aziendale viene
prelevato come dividendo, ma in tal caso si crea
un debito d’imposta latente (la tabella alla prossima pagina presenta tre esempi numerici).
1 Meno frequente è la forma della società a garanzia limitata. Vi sono alcune differenze (capitale sociale di 20’000 anziché di 100’000; designazione
dei soci responsabili della gestione) ma per il resto sono valide le stesse regole applicate alla società anonima.
za
.
Redditi disponibili a confronto fra azienda individuale e società
contribuente sposato, moltiplicatore comunale 80%
Caso A
Caso B
Caso C
Studio in forma di azienda individuale
Reddito studio prima dei contributi AVS
Meno contributi AVS 10%
Reddito imponibile
200'000
-20'000
180'000
500'000
-50'000
450'000
500'000
-50'000
450'000
Meno imposte
-40'973
-147'396
-147'396
Netto disponibile
139'027
302'604
302'604
dividendo:100% dell'utile
(32'880)
Studio in forma di società
Presso la società
Utile lordo prima dello stipendio al titolare
Meno stipendio al titolare
Meno quota D.L. contributi AVS 6%
Reddito prima delle imposte
Meno imposte
Risultato netto da distribuire
Presso il titolare
Stipendio lordo
Meno contributi quota titolare AVS 6%
Più dividendo
Meno quota di dividendo esente da imposta (40%)
Differenza
dividendo:50% dell'utile
(115'475)
200'000
-150'000
-9'000
500'000
-200'000
-12'000
500'000
-200'000
-12'000
-8'120
32'880
-57'050
230'950
-57'050
230'950
41'000
disponibile
150'000
-9'000
32'880
Totale imponibile
Meno imposte
Dividendi non prelevati
Totale netto disponibile presso il titolare
dividendo:100% dell'utile
(230'950)
288'000
imponibili
150'000
-9'000
32'880
-13'152
disponibile
200'000
-12'000
230'950
160'728
288'000
imponibili
200'000
-12'000
230'950
-92'380
disponibile
200'000
-12'000
115'475
326'570
-33'837
0
140'043
-98'222
0
320'728
1'016
18'124
imponibili
200'000
-12'000
115'475
-46'190
257'285
-70'849
115'475
348'101
45'497
creazione di un debito latente
d'imposta
Nota
• Trasmissione a terzi dell’attività.
La cessione dell’attività ad un subentrante in caso di
pensionamento o di decesso è connessa con l’imposizione dell’utile di liquidazione. Pur considerando le
agevolazioni introdotte con la Riforma dell’imposizione
imprese II, la trasmissione dello studio comporta un
onere fiscale e contributivo AVS non indifferente,
soprattutto in presenza dell’immobile aziendale 2. Per
contro la cessione delle azioni di una società non
genera oneri di questo tipo.
• Tesaurizzazione dell’utile.
Se gli utili aziendali vengono accumulati, la società
diventa un “salvadanaio” da cui prelevare dividendi
durante il pensionamento; essa assume pertanto il
ruolo di strumento previdenziale supplementare. In
questo caso la società dovrà scorporare lo studio se
esso viene venduto a terzi: il ricavato, dedotti i valori
contabili fiscali, sarà evidentemene imposto nella
società quale utile.
Ci sono degli svantaggi nell’impostazione societaria?
• La società genera degli utili che spesso sono distribuiti
solo parzialmente sotto forma di dividendo. Viene così
a costituirsi, anno dopo anno, un accumulo di risultati
d’esercizio che, in caso di vendita della società,
andrebbe ad influenzare il prezzo di vendita, insieme
con le riserve legali, il capitale sociale versato e il presumibile goodwill. Il prezzo potrebbe in questo modo
raggiungere cifre elevate, difficili da sostenere da parte
dei potenziali acquirenti e diventare un ostacolo nel
trapasso di proprietà.
• Come evidenziato all’esempio C della tabella qui in
alto, sempre in caso di vendita, gli utili accumulati e non
distribuiti racchiudono in sé un debito latente di
imposta, a carico dell’acquirente che verrebbe ad esplicarsi al momento del prelievo dei dividendi. Questo
debito latente va considerato nella definizione del
prezzo di vendita.
• L’accertamento del reddito imponibile nello statuto di
salariato segue disposizioni assai più rigide rispetto al
caso del professionista indipendente, che ha la possibilità di ricuperare maggiormente determinati costi dalla
sfera privata.
• le coperture assicurative e previdenziali subiscono
un’importante ristrutturazione. Infatti nella qualità di
salariato, le coperture sono commisurate allo stipendio
percepito e in tal modo si restringe notevolmene la
possibilità di adeguarle al fabbisogno concreto del
professionista, contrariamente a quanto egli può fare
nello statuto di indipendente. In particolare risulta difficile coprire assicurativamente i costi fissi dello studio
per il caso di incapacità lavorativa.
• Il trapasso dello studio ad una società avviene senza
riprese fiscali di riserve occulte. Tuttavia viene inserito
un termine di cinque anni entro cui la proprietà della
società non può essere ceduta o l’entrata di nuovi azionisti non è ammessa, a meno di far nascere a quel
momento la tassazione dell’utile di liquidazione.
La presentazione di questo tema viene continuata nel prossimo numero, con gli aspetti pratici, in particolare relativi alla
fase di trasformazione e alle questioni della fatturazione delle prestazioni mediche ai pazienti.
continua
2 Si
vedano in proposito le newsletter num. 149 (aprile 2015) e 150 (maggio 2015).
GFP mediconsul Ticino SA - Via Lisano 3 - C. P. 358 - 6908 Massagno - www.mediconsul.ch – [email protected]
[email protected]
tel. 091 967 20 52
[email protected]
tel. 091 967 21 62
[email protected]
tel. 091 967 20 86