Egitto, pronti a rilanciare

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Egitto, pronti a rilanciare
A T T U A L I T À
Incontro al Cairo tra i vertici del governo e i tour operator italiani di Astoi
Egitto, pronti a rilanciare
Zaazou: «Vogliamo tornare ai numeri del 2010, possiamo farcela»
Nei saloni barocchi dell’ottocentesco Manesterly Palace, sulle rive del Nilo, la delegazione di Astoi Confindustria
Viaggi guidata dal presidente Nardo Filippetti ha incontrato gli esponenti del governo egiziano: il primo ministro
Hesnam Quandil, il ministro del turismo Mohamed Abbas
Zaazou ed il ministro dell’aviazione civile Wael al-Maaddawi. L’Ente del Turismo Egiziano e Egyptair – presenti per
il vettore il chairman Tawfic Assy e Hussein Sherif, vp commercial – hanno organizzato in poco tempo l’incontro con
i tour operator italiani: perché l’Italia è tra i primi cinque
mercati per l’Egitto, e il governo vuole supportare energicamente il turismo, seconda industria del Paese.
Filippetti: «Fondamentali i dettagli»
Filippetti ha riportato serenamente difficoltà e incertezze del tour operating, insistendo sull’importanza dei dettagli: anzitutto la sicurezza, che va garantita ai clienti soprattutto sul Sinai. «I tour operator potranno tornare a investire
– ha detto – solo quando la situazione sarà stabilizzata. Gli
italiani sono viaggiatori giovani e non tutti esperti, spesso
non parlano altre lingue, dunque il personale italiano residente è fondamentale». Dunque bisogna che l’Egitto ne consenta se necessario il rimpatrio sul charter, anche dopo soggiorni prolungati; è inaccettabile che gli italiani non possano superare il 10% degli addetti nei villaggi; e la complessa
burocrazia egiziana non può costringere il personale per tre
mesi nel paese senza lavorare. E ancora: Filippetti ha insistito sulla necessità che l’Egitto supporti con incentivi i charter dei t.o. italiani, ha chiesto trasparenza sugli accordi tra
Egitto e compagnie low cost, proprio mentre sta per parti-
re il volo di easyJet tra l’Italia e Sharm. E il rincaro del carburante non dovrà incidere sui prezzi degli alberghi, che il
governo egiziano dovrebbe invece supportare.
Massima coesione tra governo e trade
Il ministro del turismo Mohamed Abbas Zaazou – un
professionista del tour operating con esperienza nel settore privato – ha riportato i numeri della crisi: gli arrivi italiani sono scesi dagli 848mila del 2010 a 458mila nel 2011, risaliti solo a quota 570mila nel 2012. Governo e trade si batteranno insieme su più livelli, in piena unità di intenti, ha
assicurato il ministro: con incentivi per riportare in Egitto
i charter italiani, puntando sull’intermodalità per itinerari
combinati su Luxor, Aswan, Santa Caterina, e il rilancio della Valle del Nilo è ai primi posti. «L’Egitto è sicuro – ha detto Abbas Zaazou – e lo sarà ancora di più dopo le elezioni.
Ma i media parlano solo di quel miglio quadrato di piazza
Tahrir, dove gli egiziani esprimono i loro pensieri».
n. 02 30 gennaio 2013
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Botta e risposta a tutto campo
Poi è scesa in campo la nutrita e autorevole delegazione
italiana, per un animato brain storming con le autorità e
gli operatori egiziani, tutti intorno al tavolo: i rappresentanti di Alpitour, Costa Crociere, Eden Viaggi, Going, Hotelplan, Kuoni-Best Tours, Metamondo, Mistral, Settemari,
Swantour, Viaggi dell’Elefante, Flavia Franceschini, dg Astoi,
Renzi e Cruciani, entrambi vp Astoi per l’intermediazione,
con il ministro del turismo egiziano e quello dell’aviazione
civile, i vertici di Egyptair. Moderatore Mohamed El Gabbar, direttore dell’Ente del Turismo in Italia.
Il ministro Zaazou ha indicato l’obiettivo 2013: «Tornare ai numeri del 2010, nel 2012 gli italiani sono aumentati
del 29%, possiamo farcela», ha detto in tono gioviale agli
attoniti operatori italiani, aprendo un accesissimo botta e
risposta: «Non abbiamo ancora avuto gli incentivi charter
della scorsa stagione»…«ma è stata firmata la direttiva per
imporre pagamenti a 60 giorni» ha risposto Zaazou. «E cosa succede con il volo easyJet?»…«Possiamo competere –
ha ribattuto Hussein Sherif di Egyptair – abbiamo 14 voli
per Roma e 14 per Milano, pronti a raddoppiare e triplicare i posti a prezzi molto speciali. Vogliamo aprire su Bologna, Verona, Catania. Smart Air farà base a Sharm e Marsa
Alam e l’intermodalità sarà incentivata»… Sarebbe bello
riavere il Milano - Luxor: «Nessun problema – dice Sharif –
e con ottimo pricing, dateci solo un buon load factor». E via
così, nell’eccitazione generale. E le voci di un aumento del
visto da 15 a 25 dollari? «No, si arriverà a 20 solo in alcuni
aeroporti». E i prezzi del carburante? «Se cresce sarà notificato con molto anticipo, e gli albergatori saranno tutelati. Avremo anche gas naturale e nuove forme di energia pulita». È in approvazione, ha assicurato il ministro, anche la
nuova campagna pubblicitaria, con tanto di comarketing:
«Ma a noi serve subito in televisione.. «Cominceremo con
quella dello scorso anno». E arrivano nuove low cost?.. A fine serata gli obiettivi del ministro Zaazou non sembrano
più tanto irraggiungibili, e si passeggia nel parco sul Nilo.
Cristina Ambrosini