ASSICURAZIONE INAIL: Indicare nell`apposito

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ASSICURAZIONE INAIL: Indicare nell`apposito
ISTRUZIONI ALLA COMPILAZIONE DEL PROGETTO DI PIP
PREMESSA
Il Piano di Inserimento Professionale serve a permettere l’acquisizione di esperienze,
conoscenze e competenze da parte del Giovane inserito, con lo scopo di migliorare la sua
possibilità di inserimento stabile nel mercato del lavoro. A tal fine il Progetto di PIP
prevede delle sezioni che tendono ad analizzare in modo dettagliato l’attività che il
Giovane dovrà svolgere, con particolare attenzione alle mansioni, alle competenze che
dovrà acquisire in relazione al profilo professionale scelto.
La complessità del Progetto, ovvero la richiesta di dettagliare le quattro mansioni, è
motivato dalla necessità di fornire al Giovane una pianificazione dell’attività lavorativa e
formativa in cui sarà impegnato.
Il Progetto è composto da cinque sezioni: 1) Anagrafica Giovane; 2) Anagrafica Azienda
Ospitante; 3) Profilo Professionale oggetto del PIP; 4) Attività oggetto del PIP; 5) Visione
d’insieme del Progetto. Le sezioni Profilo Professionale, Attività oggetto del PIP e Visione
d’insieme del Progetto sono divise in sottosezioni. La sezione “Attività oggetto del PIP”
chiede di individuare, con riferimento al Profilo Professionale, le quattro mansioni principali
cui verrà adibito il Giovane durante lo svolgimento del PIP. Una volta completate tutte le
sezioni del Progetto lo stesso deve essere firmato negli spazi di propria competenza.
Il Progetto sia in forma cartacea che in formato elettronico, unitamente alla modulistica,
dovrà essere consegnato all’Associazione di Categoria di riferimento che provvederà ad
inviarlo all’Agenzia Regionale del Lavoro nei termini e con le modalità previste. Il file dovrà
essere salvato con la seguente estensione: pip2005.[cod. az.].[cod. cv.], prendendo i
riferimenti per il Cod. Az. dalla Sez. 2 Anagrafica Azienda Ospitante e per il Cod. Cv dalla
Sez. 1 Anagrafica Giovane Beneficiario.
Non potranno esserci differenze tra la versione elettronica in formato Excel e la stampa,
pena la non ammissibilità del Progetto.
Il COD. PIP è un codice attribuito al Progetto dall’Agenzia Regionale del Lavoro.
Le seguenti Istruzioni sono state scritte utilizzando a titolo esemplificativo e per fornire
degli esempi il Profilo Professionale Cod. ISTAT 6.4.1.3 - (agricoltori e lavoratori agricoli di
fiori e piante ornamentali di vivai e di ortive protette o in orti stabili) - GIARDINIERE.
Per avanzare tra i riquadri da compilare evidenziati in giallo, si consigliare di utilizzare il
tasto TAB.
SEZ. 1 ANAGRAFICA DEL GIOVANE BENEFICIARIO:
È necessario completare correttamente tutti i campi indicati e in particolare:
CODICE CV: È il codice curriculum assegnato dalla Banca Dati Curriculum dell’Agenzia
Regionale del Lavoro a seguito del caricamento on-line del curriculum stesso, ricordandosi
di barrare la casella di manifestazione interesse per i PIP. Il curriculum così caricato, va
stampato, firmato e poi consegnato o spedito all’Agenzia Regionale del Lavoro, allegando
una foto formato tessera. Chi abbia già caricato il proprio CV può esclusivamente rientrare
con il codice e la password assegnati e barrare la casella PIP.
E-MAIL: indicare un indirizzo e-mail per facilitare le comunicazioni ed informazioni che
l’Agenzia del Lavoro può fornire in tema di orientamento al lavoro e gestione del PIP.
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N. DI TELEFONO CELLULARE: È importante fornire tale numero di telefono affinché
l’Agenzia Regionale del Lavoro possa effettuare il monitoraggio e comunicare informazioni
relative all’andamento del PIP, nonché inviare ai candidati informazioni urgenti via SMS.
TITOLO: Cliccando nell’apposita tendina che compare posizionandosi sul relativo
riquadro, compaiono i titoli da selezionare tra: Diploma, Laurea, Qualifica.
Indicare nel riquadro successivo come sottolineato, l’indirizzo del titolo di studio: es.
Laurea in Economia e Commercio o Qualifica di Idraulico. Nel caso in cui il Giovane sia in
possesso di diverse qualifiche professionali, indicare la qualifica più coerente con il Profilo
Professionale oggetto del PIP. Qualifiche non coerenti con il Progetto di PIP prevedono
come da Avviso l’esclusione del Progetto presentato.
SEZ. 2 ANAGRAFICA AZIENDA OSPITANTE:
Questa sezione deve essere completata con i dati dei soggetti utilizzatori; i campi dedicati
all’azienda ospitante si riferiscono quindi sia alle Aziende, sia alle Associazioni di
Categoria nel caso in cui richiedano l’attivazione di PIP per le proprie sedi.
È necessario completare correttamente tutti i campi indicati salvo quelli che non sono
compilabili dalle Associazioni di Categoria .
DENOMINAZIONE AZIENDA: Indicare per le Aziende il nome dell’azienda come risulta
dall’iscrizione al registro delle Imprese e per le Associazioni di Categoria il nome indicato
in Convenzione.
COD. AZ.: È il codice attribuito dalla Banca Dati dell’Agenzia Regionale del Lavoro dopo il
caricamento on-line della “Scheda Azienda” per le Aziende e della “Scheda Associazione”
per le Associazioni di Categoria. Tale scheda una volta compilata va stampata, firmata dal
rappresentante legale dell’Azienda o dal referente dell’Associazione di Categoria e spedita
o consegnata all’Agenzia Regionale del Lavoro.
C.F.: Il codice fiscale dell’azienda rappresenta l’elemento identificativo dell’azienda stessa
pertanto è un campo obbligatorio e non va confuso con la partita Iva, anche se può avere
la stessa serie numerica.
COD. ISTAT: È il codice di attività economica dell’azienda, meglio conosciuto come cod.
Atteco. Viene indicato nelle visure della Camera di Commercio presso la quale è iscritta
l’Azienda Ospitante. Indicare il codice di importanza “P”.
ISCRIZIONE AL REGISTRO DELLE IMPRESE N.: Indicare il Registro delle Imprese
presso il quale l’azienda è registrata ed il numero di iscrizione.
ASS.NE DI CATEGORIA DI APPARTENENZA: Indicare l’Associazione di Categoria a cui
l’azienda è associata e attraverso la quale si presenta il progetto di PIP. Questo dato deve
essere riportato anche dalle stesse Associazioni di Categoria quando compilano il
Progetto come soggetti utilizzatori.
CONV. N.: Riportare il numero della convenzione stipulata tra Agenzia Regionale del
Lavoro e l’Associazione di Categoria alla quale l’Azienda ospitante è associata e la data di
stipula della convenzione stessa. Questo dato deve essere riportato anche dalle stesse
Associazioni di Categoria quando compilano il Progetto come soggetti utilizzatori.
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SEDE LEGALE: Indicare la città, l’indirizzo e la provincia della sede legale dell’azienda
ospitante/Associazione di Categoria. Può coincidere o meno con la sede operativa
dell’Azienda dove il Giovane andrà a svolgere il PIP. Le Associazioni di Categoria
dovranno riportare l’ubicazione della propria sede provinciale.
E-MAIL: Indicare un indirizzo e-mail. Per i Soggetti Ospitanti è importante fornire ed
utilizzare un indirizzo di posta elettronica al fine di rendere operativa tale modalità di
comunicazione tramite l’ausilio del sistema informatico di cui si avvarrà l’Agenzia
Regionale del Lavoro per informazioni varie durante lo svolgimento dei PIP.
REFERENTE AZIENDALE: È colui che si occupa della procedura dei PIP, dei contatti con
l’Associazione di Categoria e con l’Agenzia Regionale del Lavoro. Il ruolo di referente
aziendale può essere ricoperto anche dallo stesso Tutor Aziendale, ma non è obbligatorio
che sia la stessa persona.
SEDE DI SVOLGIMENTO DEL PIP: È la sede operativa del Soggetto Utilizzatore dove il
giovane andrà a svolgere la sua attività. Può coincidere o meno con la sede legale dello
stesso Soggetto Utilizzatore. Tale sede è importante al fine di ricondurre il PIP alla
distribuzione tra le Province dei PIP stessi in base alle risorse destinate ad ognuna di
esse, e quindi alla determinazione complessiva del numero dei PIP attivabili.
N. DI ANNI DI ATTIVITÀ DELL’AZIENDA: Indicare in cifre da quanti anni opera l’azienda.
I periodi inferiori all’anno vanno arrotondati all’unità inferiore. Esempio: due anni e dieci
mesi = 2.
CODICE AZIENDA INPS: Indicare il numero attribuito all’azienda da parte dell’INPS in
modo che sia possibile individuare la sede provinciale di competenza e poter provvedere
alle necessarie comunicazioni INPS relative al PIP ed in particolar modo per non
procurare ritardi nelle comunicazioni dello sgravio e del relativo conguaglio.
TUTOR AZIENDALE: Si intende per Tutor Aziendale, quel dipendente dell’Azienda
Ospitante che seguirà per tutta la durata del PIP il Giovane, preoccupandosi del suo
inserimento in Azienda e del corretto svolgimento del PIP così come indicato nel Progetto.
Il Tutor Aziendale è quindi la prima persona alla quale il Giovane si potrà rivolgere per
qualsiasi tipo di problema che incontrerà durante il PIP.
TUTOR ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA: È colui che, nominato dalla propria
Associazione di Categoria, seguirà i rapporti con l’Azienda associata beneficiaria del PIP e
con l’Agenzia Regionale del Lavoro per tutte le comunicazioni del caso.
SEZ. 3 PROFILO PROFESSIONALE OGGETTO DEL PIP
È necessario ricondurre l’attività che il Giovane andrà a svolgere durante il PIP, ad un
profilo professionale che andrà scelto tra un elenco (che riprende la classificazione ISTAT
del ‘91) consultabile sul sito della Regione al’indirizzo internet: www.regionesardegna.it
all’interno del S.I.L. Sardegna nella pagina dell’Orientamento. Una volta trovato il profilo
professionale corrispondente all’attività del Giovane, riportarlo nel progetto indicando così
come previsto dalla suddetta classificazione ISTAT: il CODICE ISTAT che è formato da
una serie di quattro numeri, la relativa categoria professionale più la voce professionale
corrispondente scelta tra le più coerenti con l’attività cui verrà adibito il giovane.
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3.1 – DESCRIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE: Riportare una descrizione generale
della professione senza fare riferimento al Giovane selezionato. Tale descrizione deve
avvenire sulla base dell’esperienza dell’Azienda Ospitante che spiegherà quindi come al
suo interno viene esercitata tale professione, quale importanza ricopre per l’azienda
stessa e per il comparto produttivo di riferimento.
3.2 – DESCRIZIONE DELLA SPENDIBILITÀ DEL PROFILO PROFESSIONALE ALL’INTERNO
DELL’AZIENDA: Descrivere le reali prospettive di inserimento lavorativo del Giovane
all’interno della stessa azienda ospitante al termine del PIP; cioè dire se l’azienda sta
valutando di procedere all’assunzione di un nuovo dipendente con la qualifica
professionale corrispondente a quella del PIP.
3.3 – DESCRIZIONE DELLA OCCUPABILITÀ DEL PROFILO PROFESSIONALE CON
RIFERIMENTO AL MERCATO DI LAVORO REGIONALE, LOCALE E DEL COMPARTO:
Indicare le possibilità di trovare lavoro che il Giovane avrà, con riguardo al Profilo
Professionale oggetto del PIP, al termine dello PIP stesso (qualora non trovi occupazione
nella stessa azienda ospitante). L’ambito nel quale effettuare tale analisi è quello del
Mercato del Lavoro Regionale, di quello prettamente locale e del relativo comparto
produttivo, intendendo con esso i settori produttivi ai quali può essere ricondotto il Profilo
Professionale oggetto del PIP (es. Commercio, Agricoltura etc.)
SEZ. 4 ATTIVITÀ OGGETTO DEL PIP
I Profili Professionali ricomprendono varie mansioni (es. Il profilo professionale di
Giardiniere prevede tra le varie mansioni “La Potatura” “L’Irrigazione” etc). In questa
sezione si chiede di descriverne quattro per il profilo professionale indicato nel progetto
alla sez. 3.1. Per ognuna di queste quattro mansioni è previsto una parte dedicata nel
Progetto che dovrà essere compilato così come di seguito specificato.
MANSIONE N. 1-2-3-4. Occorre indicare quattro mansioni. Indicare nell’apposito riquadro,
una mansione riconducibile al Profilo Professionale che sarà svolta dal Giovane nel corso
del PIP sia sotto forma di attività lavorativa che formativa.
4.1 DESCRIZIONE DELLA MANSIONE: Fornire una descrizione dei compiti di cui la
mansione sopraindicata è composta e l’utilizzo di quali supporti tecnologici o macchinari
sia richiesto per l’espletamento della stessa. Questa descrizione va fatta tenendo conto
della mansione in generale e non in riferimento a come verrà svolta dal Giovane nel corso
del PIP es. (“Potatura” La potatura si effettua con finalità artistico/estetiche ma anche
curative al fine di assicurare alla pianta una corretta… e si effettua nei periodi… con
l’ausilio di strumenti quali cesoie manuali di varie misure e forme specifiche, tagliasiepe
elettriche o con motore a scoppio. Segue poi la raccolta e lo smaltimento dei rami e del
fogliame seguendo le norme sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti…).
4.2 COMPETENZE IN ENTRATA DEL GIOVANE: Con la descrizione delle Competenze in
Entrata si vuole sapere se il Giovane ha già effettuato degli studi attinenti alla mansione
specificata (es. Diploma Istituto Agrario), se ha già conseguito una Qualifica Professionale
che attesti la conoscenza e competenza riguardo l’espletamento della mansione (es.
Corso Regionale per Forestali) o se abbia effettuato anche solo a titolo personale
esperienze di lavoro similari (ad es. Hobby del giardinaggio, cura dell’agrumeto di famiglia,
volontariato etc.). Tali competenze devono essere verificate dall’azienda dall’analisi del
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curriculum del Giovane, ma sopratutto devono emergere durante un colloquio conoscitivo
da effettuarsi prima della predisposizione del Progetto.
4.3 OBIETTIVO CHE SI INTENDE RAGGIUNGERE: Qui invece si chiede di descrivere quali
tra i compiti di cui è composta la mansione, il Giovane sarà in grado di svolgere in
autonomia al termine del PIP; allo stesso modo indicare quali supporti tecnologici e
macchinari necessari per l’espletamento della mansione, avrà imparato ad utilizzare e
condurre in autonomia. Il che vuol dire che è anche possibile che il Giovane nell’arco di
tempo limitato ai sei mesi, considerando anche il suo potenziale, non sia in grado di
imparare tutti i compiti relativi alla mansione o non tutti con lo stesso grado di abilità.
Quindi specificare i risultati che si presume verranno raggiunti alla fine del PIP e quali no,
dandone anche una motivazione.
4.4 COMPETENZE IN USCITA DEL GIOVANE: Si chiede di indicare cosa concretamente il
giovane imparerà, sia come conoscenze teoriche che esercizio pratico, durante il corso del
PIP per poter svolgere correttamente ed in autonomia la mansione descritta e poter quindi
raggiungere gli obiettivi riportati nel punto 4.2.
4.5 FORMAZIONE: Questa sezione è dedicata alla descrizione dell’attività formativa,
organizzata nella stessa azienda ospitante o all’esterno, che deve essere prevista in
misura non inferiore al 20%(192 ore) della durata complessiva del PIP (960 ore) e non
superiore al 40% (384 ore). Attenzione però che entro tali limiti deve essere ricompresa la
formazione Tecnica, quella in Affiancamento da indicare in questa sezione riservata alle
singole mansioni, ma anche la formazione di tipo Trasversale che verrà descritta nella
sezione 5 dedicata alla Visione d’Insieme.
Barrare con una X la tipologia di Formazione prevista.
4.5.1 Formazione Tecnica: Per tale tipo di Formazione si intende l’attività formativa
diretta ad insegnare nella pratica i compiti indicati nella mansione (es. nella potatura i rami
vanno recisi all’altezza del… con un taglio netto per non lasciare sfilacciature…) e la
conoscenza e l’utilizzo degli strumenti usati per l’esecuzione della stessa (illustrare il
funzionamento e la corretta impugnatura di un tagliasiepe con motore a scoppio e il suo
corretto rimessaggio e manutenzione). Spiegare anche il perché della scelta di tale tipo di
formazione e del soggetto erogatore.
Indicare infine nell’apposito riquadro il totale delle ore dedicate durante tutto l’arco del PIP
a tale formazione e dove verrà svolta (cioè all’interno dell’azienda, dall’Ass.ne di
Categoria, altro Ente di Formazione etc.).
4.5.2 Formazione in Affiancamento: Per tale tipo di formazione si intende l’attività di
insegnamento prestata direttamente sul luogo di lavoro dal Tutor aziendale o da altre
persone che affianchino il Giovane nell’apprendimento dei compiti relativi alla mansione.
Indicare anche i motivi che hanno portato a scegliere tale tipo di formazione per acquisire
le competenze e conoscenze relative alla mansione e l’importanza che essa ricopre.
Indicare infine nell’apposito riquadro il totale delle ore dedicate in tutto l’arco del PIP a
questo tipo di formazione per la relativa mansione.
4.6. TOTALE ORE: Indicare negli appositi riquadri il totale delle ore di formazione nell’arco
del PIP, così come risulta dalla somma delle ore totali dedicate alla Formazione Tecnica
ed in Affiancamento precedentemente indicate nei punti 4.5.1 e 4.5.2. ed inoltre il totale
delle ore lavorative (max 80%-min.60% delle 960 ore totali di svolgimento del PIP), relative
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sempre alla singola mansione. Quindi in questa sezione non vengono riportare le ore
relative alla eventuale Formazione Trasversale che verrà indicata nella sezione 5.
SEZ. 5 VISIONE D’INSIEME DEL PROGETTO
5.1 OBIETTIVI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE CON IL PIP E MODALITÀ: Al fine di
fornire una visione di insieme di tutto il Progetto del PIP, si chiede di descrivere quali
Obiettivi generali si intendono raggiungere con esso, tenendo in considerazione tutte le
mansioni (quindi non solo quelle descritte nella sezione 4) facenti capo al profilo
professionale oggetto del PIP, cercando anche di indicare i tempi in cui il Giovane se ne
occuperà nel corso dei sei mesi. Quindi qui si chiede qualcosa di diverso rispetto alla
descrizione dettagliata dello svolgimento delle singole mansioni; dare cioè una immagine
complessiva del progetto dove le varie parti e fasi di cui è composto (mansioni, attività
lavorative, formative e anche relazionali) si integrano omogeneamente al fine di ottenere
un chiaro risultato finale.
5.2 COMPETENZE IN ENTRATA DEL GIOVANE IN RELAZIONE AL PROFILO
PROFESSIONALE: Con la descrizione delle Competenze in Entrata si vuole sapere se il
Giovane ha già effettuato degli studi attinenti al Profilo Professionale oggetto del PIP
(quindi in generale e non rispetto alla mansione come richiesto nella sez. precedente; es.
per il profilo di Giardiniere un Diploma in Agraria), se ha già conseguito una qualifica
Professionale coerente (es. Corso Regionale per Giardinieri) o se abbia effettuato anche
solo a titolo personale esperienze di lavoro similari (ad es. Hobby del giardinaggio, cura
dell’agrumeto di famiglia, tirocini, volontariato etc.).
5.3 COMPETENZE IN USCITA ACQUISIBILI CON IL PIP: In questa sezione si chiede di dare
una visione globale delle competenze che il giovane avrà acquisito al termine del PIP.;
non si tratta di un riassunto delle competenze in uscita già descritte in precedenza per le
singole mansioni, ma piuttosto di descrivere il grado di professionalità raggiungibile in
relazione al profilo professionale oggetto del PIP. E di aggiungere quelle competenze non
riportate all’interno delle singole mansioni, ad es. quelle di tipo relazionale.
5.4 FORMAZIONE TRASVERSALE: Si chiede di descrivere quella attività formativa diretta
allo sviluppo e all’acquisizione di capacità di interazione del giovane, dirette o indirette,
con altri soggetti, che sarà a carico dell’Associazione di Categoria. Nello specifico i temi
trattati riguarderanno: Sicurezza e igiene sul posto di lavoro, Diritto del Lavoro e
Sindacale, Orientamento tecniche e strumenti di ricerca attiva del lavoro, Organizzazione
economica, comportamenti relazionali. Specificare la programmazione e l’articolazione dei
diversi moduli formativi, cioè da chi, come, dove, e quando tale formazione verrà
effettuata. Quindi negli appositi riquadri indicare il totale delle ore dedicate a questo tipo di
formazione nell’arco di tutto il PIP e dove verrà erogata.
5.5 ORARIO DI SVOLGIMENTO DEL PIP: Servendosi dei campi predisposti, spiegare come
sarà articolato l’orario di lavoro del giovane indicando dettagliatamente se dovrà effettuare
dei turni di lavoro e la loro frequenza nel corso delle settimane dei mesi o dell’intero
periodo del PIP. Tenere presente che il totale delle ore settimanali di attività complessiva
sarà comunque sempre pari a 40.
5.6 RIPARTIZIONE DELLE ORE DI ATTIVITÀ LAVORATIVA E FORMATIVA. (da non
compilarsi da parte dell’utente): Riepilogo della suddivisione delle attività conteggiate in
ore, da svolgere durante il PIP.
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5.7 INDENNITÀ PREVISTE: In tale spazio vengono riportate l’Indennità Convenzionale (pari
a € 3,87 Euro l’ora per 160 ore per un totale di € 619,20) e l’Indennità Aggiuntiva, da
erogarsi mensilmente. La previsione dell’ Indennità Aggiuntiva da corrispondere al
Giovane da parte dell’azienda è facoltativa, così come è discrezionale la previsione del
suo ammontare, ma una volta prevista ne è obbligatoria l’erogazione mensile contestuale
a quella convenzionale prevista dal PIP con le stesse regole e modalità.
5.8 TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE INDENNITÀ E DELLO SGRAVIO: In questa tabella
risultano i totali delle indennità e dello Sgravio mensile che il sistema calcola
automaticamente. L’utente non dovrà quindi compilare nessun campo.
ASSICURAZIONE INAIL: Indicare nell’apposito riquadro, i riferimenti della posizione
assicurativa INAIL cioè il nuovo PAT appositamente richiesto per il Giovane Beneficiario.
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