La gestione del rischio da materiali con amianto presenti negli edifici

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La gestione del rischio da materiali con amianto presenti negli edifici
La gestione del rischio da materiali con
amianto presenti negli edifici
Incontro rivolto ai
Tecnici dei Comuni
Piacenza, 13 novembre 2014
A cura di Anna Bosi
Referente per Rischio da Amianto negli Ambienti di Vita e di Lavoro
Dipartimento Sanità Pubblica
AUSL di Piacenza
Contributo del dottor Giuseppe Biasini
Direttore di ARPA Sezione di Piacenza
All’organizzazione degli incontri hanno
partecipato anche
Per AUSL:
•Giorgio Passera
Dipartimento Sanità Pubblica
•Marco De marzo
•Alessandra Pompini
•Silvia Barbieri Comunicazione e Marketing
Per Comune:
•Gaetano Fedele
Servizio Ambiente
•Daniela Rossi
•Francesco Zoncati
•Sara Pellizzari CEAS Infoambiente
Per ARPA RER: Orietta Sala ARPA Sezione di Reggio Emilia
Obiettivi specifici dell’incontro di oggi
• Fornire informazioni utili per riconoscere i
materiali
• Illustrare gli elementi tecnici e normativi per
attuare la valutazione del rischio e la gestione
dei materiali presenti negli edifici pubblici
• Contribuire ad attivare percorsi condivisi
per la gestione delle situazioni critiche
Per la progressiva
dismissione dell’amianto
AMIANTO
Ignifugo e resistente al calore
Fonoassorbente
Resistente alle aggressioni chimiche e fisiche
Facilmente filabile
Come isolante termico nei cicli industriali con alte o con basse
temperature
Per coibentare edifici, industriali e civili, in particolare per quelli
ad uso pubblico
Nei mezzi di trasporto (freni, frizioni, guarnizioni, coibentazione di
treni, navi e autobus)
Manufatti di forme varie in funzione dell’utilizzo, filati e tessuti
A. Romanelli ~ Corso amianto RE-R: Modulo generale, Bologna 25 marzo 2014
Effetti dell’amianto sulla salute
(Come lavorare protetti dal rischio amianto;
Manuale di prevenzione per addetti ad amianto Reg. Emilia-Romagna, Sett. 2005)
A. Romanelli ~ Corso amianto RE-R: Modulo generale, Bologna 25 marzo 2014
Produzione Nazionale AMIANTO GREZZO 1945-1992
1976: 164.788 tonn.
Stati Uniti
Italia
Italia
150.000
Tonnellate
100.000
Stati
Uniti
“Stime
più pessimistiche indicano :
50.000
500 kg per italiano di materiali
contenenti amianto nel 1992”
Fonte: II Rapporto ReNaM
Fonte: B Terracini, III Rapp. ReNaM
2010
0
1
9
4
5
1945
1
9
5
0
1
9
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Ed. ISPESL Roma Ottobre 2006
1
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Anno
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1975
1980
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1
9
8
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1985
1
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1990
RUSSIA
CINA
CANADA
RUSSIA
CANADA
CINA
RUSSIA
«L’amianto nel mondo in cifre (tonn)» (www.inrs.fr)
In Italia
dall’aprile 1994
la Legge 257/1992
Ha vietato
la produzione, la commercializzazione,
l’importazione e l’uso di amianto
o di prodotti contenenti amianto
Nell’Unione Europea
l’uso dell’amianto è stato vietato
dopo 12 anni (nel 2006)
A tutela della salute e sicurezza
dei lavoratori si applica
il D.Lgs. 81/08
Per le seguenti attività lavorative che possono
ancora comportare esposizione ad amianto:
• MANUTENZIONE
• RIMOZIONE
• SMALTIMENTO E TRATTAMENTO
RIFIUTI
• BONIFICA AREE
Il DM 6/9/1994
contiene le normative e le metodologie
tecniche per:
Identificare i materiali con amianto
Valutare il rischio
Scegliere i provvedimenti idonei per la bonifica
Tenere il rischio sotto controllo
Il DM 6/9/1994 contiene anche le
indicazioni tecniche per:
Realizzare correttamente le operazioni di
manutenzione
Effettuare in sicurezza gli interventi di bonifica
Eseguire il campionamento dei materiali e
le analisi di laboratorio delle fibre
I materiali con fibre di amianto
sono così definiti nel DM 6/9/1994:
• COMPATTI: duri, che possono essere sbriciolati o
ridotti in polvere solo con l’impiego di mezzi
meccanici (per esempio il cemento-amianto).
Possono rilasciare fibre in aria solo se vengono
abrasi, segati, perforati, spazzolati oppure se
deteriorati.
• FRIABILI: che possono essere facilmente sbriciolati o
ridotti in polvere con la semplice pressione manuale,
possono liberare fibre spontaneamente per la scarsa
coesione interna.
Il materiale con Amianto Non
comporta un Rischio per la salute se:
• In Buone condizioni
• Non viene manomesso
• Non viene danneggiato
Il rischio è correlato
alla possibilità di rilascio
di fibre in aria che possono essere inalate
Le fibre vengono trasportate in aria dal vento in
funzione di molti fattori che sono scientificamente
imprevedibili.
Anche l’acqua piovana è in grado
di trasportare le fibre.
Le fibre diventano Pericolose se Respirabili:
• Lunghezza maggiore di 5 µm
• Diametro minore di 3 µm
• Lunghezza/Diametro maggiore di 3
Dipartimento di Sanità Pubblica
L===
D <<<
L <<<
D===
LANE MINERALI:
stesso DIAMETRO,
AMIANTO:
stessa LUNGHEZZA,
Diametro sempre più piccolo
Lunghezze sempre più corte
Diapositiva a cura di
Orietta Sala –ARPA
Reggio Emilia
Immagini di una fabbrica di manufatti in cemento-amianto
Lastre di Coperture in cemento-amianto
Manufatti vari
(con 10-15% di amianto)
Serbatoi per
acqua
Fioriere
“Canne ad intercapedine
per scarico fumi
ventilazione ed esalazione”
Pavimenti con
mattonelle in
“vinil-amianto”
Polimero con
10-25% di
amianto
Guarnizioni
Ferodo
Ganasce
freni
Materiali con contenuto di amianto variabile
Materiali Friabili
Tubazione rivestita di
cordone con amianto
Anche fino al 100% di
amianto
Particolare di tubazione rivestita con malta
contenente amianto
Malta con 6-10% di amianto
Il risultato di urti
con materiali
stoccati
Nel locale caldaia
Intonaco spruzzato
Anche fino al 85% di
amianto
Cartoni isolanti
Contenuto di amianto variabile anche fino al 100%
Frammenti di
controsoffitto
Contenuto di amianto
Variabile
Frammenti di intonaco
Cartone sotto mensola in legno sopra
ad un termosifone in una casa
Contenuto di amianto variabile anche fino al 100%
Dipartimento di Sanità Pubblica
Differenti dall’amianto per : colore,
consistenza, ……hanno sostituito l’amianto
Diapositiva a cura di Orietta Sala –
ARPA Reggio Emilia
FIBRE ARTIFICIALI VETROSE:
VETRO, ROCCIA, CERAMICHE
Dopo aver individuato i materiali sospetti
(DM 6/9/1994):
• Ricercare la documentazione sui materiali
utilizzati
• Risalire alla data di costruzione dell’edificio o
di produzione del manufatto (se prima del 1994)
• Effettuare ispezione e campionamento dei
materiali sospetti
La certezza della presenza di amianto si
ottiene solo dal risultato delle analisi di
laboratorio del campione
Dipartimento di Sanità Pubblica
Per il campionamento…
OCCORRE:
Guanti
Maschera
ACQUA
prima del prelievo
Pinze o tenaglie
CAMPIONAMENTO
MCA
Forbici
Diapositiva a cura di
Orietta Sala –ARPA
Reggio Emilia
Dipartimento di Sanità Pubblica
Per il campionamento…
OCCORRE:
Provette/ contenitori
Zona prelievo:
INCAPSULANTE
CONSEGNA AL LABORATORIO
CAMPIONAMENTO
MCA
Diapositiva a cura di
Orietta Sala –ARPA
Reggio Emilia
Dipartimento di Sanità Pubblica
RIEPILOGANDO:
♦Prelevare i campioni nei punti già danneggiati e facilmente
accessibili, eventualmente previa bagnatura con acqua
♦Evitare interventi distruttivi
♦Indossare sempre i DPI
♦Restaurare con l’incapsulante la zona di prelievo
♦Impiegare strumenti che limitino la dispersione di polveri e
fibre
La quantità di MCA campionato dovrà essere
un’aliquota minima, rappresentativa e che non comporti
grave danneggiamento del materiale in situ
CAMPIONAMENTO
MCA
Diapositiva a cura di
Orietta Sala –ARPA
Reggio Emilia
Dipartimento di Sanità Pubblica
LE ANALISI
Rivolgersi ad AUSL per informazioni
Diapositiva a cura di
Orietta Sala –ARPA
Reggio Emilia
Come riconoscere con certezza la presenza
di amianto nei materiali
CAMPIONAMENTO e ANALISI di laboratorio
I costi sono a carico del proprietario
Presenza / Assenza di
AMIANTO
(la concentrazione % non è necessaria)
Analisi relativamente semplice
e poco costosa: MO LP
Per determinare le fibre aerodisperse
in ambiente confinato
Conteggio delle fibre
• Con tecnica MOCF
(Microscopia Ottica a Contrasto di Fase)
• Con tecnica SEM
(Microscopia Elettronica a Scansione)
che distingue l’amianto dalle altre fibre
Tecnica molto
complessa e
costosa
Il DM 6 settembre 1994
(art.12 c.2 e art.6 c.3 Legge 257/92)
•
•
•
•
•
Contiene
le Normative e le Metodologie tecniche per:
l’identificazione dei materiali con amianto
il processo diagnostico per la Valutazione del Rischio
e la scelta dei provvedimenti
il controllo e le procedure di custodia e manutenzione
le misure di sicurezza per gli interventi di Bonifica
il campionamento e l'analisi delle fibre aerodisperse.
Legge 257/1992 art.12 c.3
Qualora non si possa ricorrere a tecniche di
fissaggio e
solo nei casi in cui i risultati del processo
diagnostico la rendano necessaria
• le Regioni dispongono la rimozione dei
materiali contenenti amianto sia floccato che in
matrice friabile.
• Il costo delle operazioni di rimozione è a carico
dei proprietari degli immobili
Valutazione del rischio (DM 6/9/1994)
•
•
•
•
•
•
Il pericolo per la salute legato alla presenza di
materiali con amianto dipende dalla
possibilità di rilascio di fibre che costituisce
un rischio potenziale a causa di:
Danneggiamento
Cattive condizioni del materiale
Friabilità del materiale
Presenza di Vibrazioni
Movimenti di persone o macchine
Le correnti d’aria
Valutazione della potenziale esposizione a fibre:
• Esame delle condizioni al fine di stimare
il pericolo di un rilascio di fibre dal
materiale
• La misura della concentrazione di fibre
aerodisperse all’interno dell’edificio
DM 6/9/1994
Il Monitoraggio delle fibre
Non può rappresentare da solo un criterio adatto
per valutare il rilascio
in quanto consente di misurare la concentrazione di
fibre presente nell’aria
al momento del campionamento
senza ottenere alcuna informazione sul pericolo
che l’amianto possa deteriorarsi nel corso del
tempo
DM 6/9/1994
Strumenti per Accertamento presenza e
per valutazione di possibile
danneggiamento dei materiali con
amianto (DM 6/9/1994)
• Scheda A: Dati edificio e Indicazioni sui materiali
sospetti
• Scheda B: per materiali applicati a spruzzo
• Scheda C: per rivestimenti isolanti di tubi e caldaie
• Scheda D: per pannelli ed altri materiali
• Scheda E: per coperture in cemento amianto da cui
sono state sviluppate le Linee Guida
Per stimare il rilascio di fibre in aria
nel corso dell’ispezione visiva
occorre considerare:
•
•
•
•
Il tipo di materiale
Le condizioni di degrado del materiale
La possibilità di futuri danneggiamenti
L’accessibilità del materiale
Se in un edificio viene rilevata la
presenza di materiali con amianto
E’ necessario che
il Proprietario dell’immobile e/o
il Responsabile dell’attività
che vi si svolge
metta in atto un
Programma di Controllo e Manutenzione
al fine di ridurre al minimo
l’esposizione degli occupanti
Programma di Controllo e
Manutenzione (DM 6/9/1994)
• Mantenere in buone condizioni i
materiali
• Prevenire il rilascio di fibre
• Intervenire correttamente se si verifica
rilascio
• Verificare periodicamente le condizioni
del materiali
Il Piano di Manutenzione e Controllo (DM 6/9/1994)
Il proprietario dell’immobile e/o responsabile dell’attività che vi
si svolge dovrà:
• Designare figura responsabile con compiti di controllo e
coordinamento
• Tenere idonea documentazione da cui risulti l’ubicazione dei
materiali con amianto
• Garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante gli
interventi manutentivi, con specifica procedura di
autorizzazione (sistema organizzato)
• Fornire corretta informazione agli occupanti dell’edificio
• In caso di friabili: far ispezionare l’edificio almeno 1
volta all’anno da personale competente che redige
rapporto corredato di fotografie da inviare all’AUSL
che può prescrivere un monitoraggio ambientale
periodico delle fibre aerodisperse all’interno
dell’edificio
Cosa NON deve fare il proprietario di una
copertura con lastre in cemento/amianto:
•
•
•
•
Camminare sulla copertura
Pulire e/o spazzolare la copertura
Effettuare la pulizia dei canali di gronda
Tagliare, forare, smussare, rompere
In caso di necessità di manutenzioni:
Garantire il rispetto di efficaci misure di
sicurezza durante gli interventi manutentivi,
con specifica procedura.
Nel caso di manutenzioni sulle
coperture è necessario:
• Utilizzare di attrezzature a bassa velocità,
dotata di aspirazione e filtri assoluti HEPA
• Con distribuzione preliminare di pellicolante
• Con DPI idonei per le vie respiratorie, tuta e
guanti
Pavimenti in vinil amianto
• Piastrelle di 30x30 cm o 40 x40 cm
• Dure, difficilmente scalfibili, se piegate si
spezzano di netto
• Sono state fissate solitamente con colle
contenenti fibre di amianto (0,5 -2%),
• In fase di rimozione deve essere utilizzata
attrezzatura dotata di dispositivo di
captazione polveri con filtri HEPA
Per mantenere i pavimenti in
vinil amianto in buone condizioni
•
•
•
•
Effettuare le normali pulizie con stracci umidi
Incerare i pavimenti periodicamente
Evitare utilizzo di spazzole con setole dure
Evitare lucidatrici con dischi abrasivi duri
spatole, carte abrasive
• Non danneggiare o smuovere le mattonelle
• Non effettuare buchi
• Sigillare le fessure con prodotti sigillanti
>10%
Tratto da EPA (Ente Protezione Ambientale Americana)
contenuto nel DM 6/9/1994
La bonifica
«tra teoria e realtà»
A cura di Marco De Marzo e
Alessandra Pompini
Dipartimento Sanità Pubblica
AUSL di Piacenza
Per quei materiali che incidono sulla
Salute Pubblica
la Normativa italiana
incentiva azioni integrate
tra l’Autorità Sanitaria
e gli Enti Pubblici competenti
• I Comuni e la Provincia hanno la
proprietà di alcuni edifici aperti al
pubblico tra cui le scuole
• I Sindaci sono Autorità Sanitaria
competente per la Salute Pubblica
Il Dipartimento di Sanità Pubblica–AUSL di PC
Per gestire il rischio da amianto
negli Ambienti di Vita e di Lavoro
in maniera omogenea in tutta la Provincia
Si è organizzato con
un Referente unico e un gruppo di tecnici
che per la tutela
della Salute Pubblica e dei Lavoratori
effettuano attività:
•
•
di Supporto tecnico, di Informazione e Assistenza
di Vigilanza e Controllo delle imprese durante le
attività di Bonifica
Bonifiche effettuate nelle SCUOLE
in estate 2014: 5 totali e 3 parziali
In comune di Piacenza:
• 3 rimozioni Totali: Copertura in due palestre,
Pavimentazione scuola
• 2 rimozioni Parziali: scuole
• 1 messa in sicurezza di un pavimento
In provincia 2 rimozioni totali:
• 1 Copertura Scuola Media
• 1 Pavimentazione Scuola Media
Le coperture degli edifici con
lastre in cemento-amianto
• Con il passare del tempo
• In presenza di fattori di degrado e/o di
danneggiamento
Perdono la consistenza iniziale e diventano più
o meno friabili permettendo la dispersione delle
fibre di amianto in aria
(trasportate da vento e acqua piovana)
Lastra nuova al
microscopio
Lastra «invecchiata»
al microscopio
Particolari di lastre in
cemento-amianto
installate da tanti anni
Lastre dopo un
incendio
Copertura gravemente
danneggiata
I principali parametri da valutare in una
copertura in cemento-amianto:
•
•
•
•
Compattezza del materiale
Evidenza di affioramento di fibre
Presenza di Sfaldamenti, crepe, rotture
Presenza di materiale friabile o polverulento
in gronda
• Presenza di materiale polverulento conglobato
in piccole stalattiti in corrispondenza dei punti
di gocciolamento
La Regione Emilia Romagna
ha predisposto le
«Linee Guida per la valutazione dello stato di
conservazione delle coperture in cementoamianto e per la valutazione del rischio»
www.arpa.emr.it/.../amianto/...regionale/
Linee_Guida_
Azioni conseguenti al giudizio
• Se Discreto (5-10): valutare lo stato della copertura
ogni 3 anni ed adottare una procedura operativa per i
lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria
• Se Scadente (11-20) : prevedere un intervento di
bonifica da effettuarsi entro 3 anni, in caso di
contiguità del manufatto a luoghi con presenza di
persone e/o in vicinanza di scuole o luoghi di cura il
tempo si riduce ad 1 anno
• Se Pessimo (21-27): prevedere un intervento di
bonifica entro 18 mesi, in caso di contiguità del
manufatto a luoghi con presenza di persone e/o in
vicinanza di suole o luoghi di cura il tempo si riduce a
6 mesi
Presenza di rotture e crepe
Fibre affioranti ben visibili
Per tutte le lastre in cemento/amianto
a copertura degli edifici
Le fibre di amianto (10-15% )
si liberano in aria a causa:
•Degli agenti atmosferici (pioggia, vento, grandine,
sole)
•Di muschi e licheni
Si tratta di un processo che nella normalità non
genera situazioni di emergenza per la salute
pubblica tali da richiedere l’emissione di
provvedimenti «contingibili ed urgenti»
BONIFICA
Danneggiamenti lastre a causa di eventi eccezionali:
• Rotture di porzioni importanti evidenti (es. a
causa di grandine, sollecitazioni meccaniche,..)
• Dispersione di porzioni di lastre rotte a causa di
eventi atmosferici eccezionali (es:Trombe d’aria)
• Frantumazione del materiale a seguito di
Incendio/Terremoti/Crolli
Sono situazioni che, dopo valutazione specifica,
potrebbero richiedere un provvedimento
«contingibile ed urgente» in quanto fonte di
pericolo immediato per la salute pubblica
BONIFICA
Dove trovare informazioni
Le diapositive degli incontri e materiale
informativo verranno inseriti sul sito
AUSL di Piacenza-Dipartimento Sanità Pubblica
Siti utili su web:
• ARPA e AUSL di varie Regioni
(tra cui Emilia Romagna)
• INAIL
• SUVA (Svizzera)
• INRS (in francese)
Schede monografiche per la corretta
identificazione e gestione dei materiali
•
•
•
•
•
Tubazioni coibentate con materiale isolante
Canne fumarie in cemento/amianto
Tubazioni in cemento/amianto
Pavimentazioni in vinil amianto
Serbatoi/Cassoni/vasi di espansione in
cemento/amianto
• Pannelli vari
Predisposte da Alessandra Pompini – Sito AUSL di Piacenza
La Struttura delle schede
•
•
•
•
•
Come identificare il materiale sospetto
Dove può essere localizzato
Cosa fare per tenerlo sotto controllo
Quali le imprese che possono eseguire i lavori
Schema decisionale per predisporre
l’eventuale intervento di bonifica
AUSL di Piacenza
Dipartimento Sanità Pubblica
Per informazioni Tecniche e Normative:
• Piazzale Milano, 2 a Piacenza
• Via San Rocco, 39 a Fiorenzuola
Riferimenti telefonici ed e-mail:
0523/317806/08/09 a Piacenza
0523/989803/08/06 a Fiorenzuola
[email protected]
[email protected]