percorsidistoria

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percorsidistoria
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P E R C O R S I D I ST O R I A
mente vista la grande
quantità di materiale da
sgomberare e la natura
del terreno. La zona di
esplosione era larga 20
metri; la configurazione della Forcella, dopo
l’esplosione, aveva una
larghezza di 15 metri sul
punto più stretto, cioè
all’altezza della grotta
est. Della grotta ovest
non vi era più traccia e
il centro di esplosione si
trovava sotto il centro di
questa, di modo che la
Forcella veniva ad avere,
come parete laterale, lo
sperone che scendeva KXi^XZfdd\dfiXk`mX[\ccX^l\iiX(0(,$(0(/#
dall’Ago all’imboccatura \jgfjkXXcc\ekiXkX[\ccX>Xcc\i`X[\c:Xjk\cc\kkfKf]Xe\$;fcfd`k`
della grotta est, leggermente intaccata dall’esplosione con alcune scre- aderiva alla parete di fondo di legno e il loro lato
polature interne”.
opposto creava, con la parete rocciosa della grotIl Maggiore Menotti Garibaldi, nel suo datti- ta, un corridoio di transito per la rapida uscita dal
loscritto, cita il nome dei Caduti: Tenente Flavio rifugio.
Rosso, tredici uomini di truppa (Delletto Antonio,
La sistemazione dei nostri sulla Forcella a V era
Donati Giacomo, Pecchia Salvatore, Trigiani in precarie condizioni di difendibilità poiché la
Generoso, Artese Virgilio, Giorgioni Giuseppe, quota 3125 sulla spalla ovest della Forcella era
Verecchia Silvestro, Magone Francesco, Graziano ancora in mano agli austriaci.
Ferdinando, Sibilla Francesco, Elia Pietro, Merlini
Il 24 ottobre avvenne lo sfondamento delle noAndrea, Negri Evaristo), due feriti (Caporale stre linee a Caporetto e gli austriaci che occupavaGarzone Giuseppe, Sergente Morello Domenico). no il ghiacciaio vi issarono grandi cartelli a vanto
Per creare maggiori possibilità di difesa e per della loro vittoria. Questi cartelloni, abbattuti dai
una più facile comunicazione con quota 3065, fu nostri, ebbero l’effetto di accelerare i preparativi
subito completato lo scavo interrotto del tratto A per una progettata azione contro la quota 3125 e
della galleria di attacco, fin sulla grotta inferiore.
di sollecitare negli Alpini la volontà di compiere
Vicino al pianerottolo dal quale fu iniziato lo un’azione nella Marmolada per confermare la loro
scavo del tratto B, c’è tutt’oggi una grande grotta superiorità militare.
dove ci sono due grossi travi di legno ben squaIl 28 ottobre un nucleo di otto coraggiosi Alpini
drati che hanno ancora infissi due grossi bullo- di Agordo, comandati dal sergente Giacomo
ni che bloccavano un grande compressore che Dall’Osbel e dal Caporalmaggiore Pietro
permise di completare lo scavo del tratto A della Dall’Osbel, iniziò la scalata della quota 3125 che
galleria.
fu completata senza incidenti e, dopo una breve
Durante i lavori di riabilitazione turistica della lotta, fu catturato il piccolo presidio nemico.
vecchia galleria di attacco alla Forcella a V, poi
Dopo questa coraggiosa e spettacolare azione
denominata Galleria Rosso, ci accorgemmo che dei nostri Alpini, sulla Marmolada torna il silendietro usciva del ghiaccio e scoprimmo una gran- zio.
de grotta piena di ghiaccio.
Sul fronte dell’Isonzo gli ultimi avvenimenti di
Un Alpino addetto ai lavori, riuscito a penetrare ottobre indussero il nostro schieramento a portartra i due tavolati, trovò una bomba a mano Sipe ap- si sul Piave, determinando per ragioni strategiche
pesa con un filo di ferro a un montante in legno tra l’arretramento della IV Armata dalle linee fino ad
i due tavolati. Evidentemente questa bomba veni- allora occupate sulle alte vette dolomitiche.
va utilizzata per illuminare il rifugio, infatti vi era
In questo grave e triste frangente, i soldati sepanche uno stoppino ancora odorante di petrolio.
pero dimostrare al Paese e ai politici di allora
Eliminato il ghiaccio trovammo due grandi ta- quale etica e comprensione sostenessero la loro
volati di legno sovrapposti. Il loro lato maggiore fede nei destini della Patria.
n. 126 marzo/aprile 2009