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Consigli pratici: Fotografare la natura - parte 1
Il pregio della fotocamera non sta nel suo potere di trasformare il fotografo in un artista, ma nel
dargli
lo
stimolo
di
continuare
a
guardare,
a
guardare...
Brooks Atkinson
Fotografare le bellezze della natura è forse uno dei più interessanti campi della fotografia. Una semplice
passeggiata, già piacevole di per sè, può diventare fonte di gioia e farci vedere cose ben conosciute come un
paesaggio, una villa antica, un fiore o un animale, con occhi diversi se portiamo con noi una fotocamera. Ci
vorrà forse più tempo per spostarsi da un posto all'altro, ma è tempo meglio speso perché siamo più
consapevoli
del
mondo
intorno
a
noi.
Anche se si può usare qualsiasi camera, chi intende fare le cose seriamente scoprirà presto che con una certa
attrezzatura si ottengono migliori risultati.
Equipaggiamento base
Gli obiettivi di una camera di alta gamma possono comprendere un macro da 100mm ed uno zoom da 28135mm. Per riprendere piccoli oggetti si possono usare entrambi, tenendo presente che i fiori risaltano meglio
se sono compresi in un contesto un poco più ampio. Naturalmente gli stessi accorgimenti valgono anche se si
usa
una
camera
compatta,
dipende
solo
da
quanto
vogliamo
avvicinarci
al
soggetto.
Treppiede. Un tipo molto pratico da usare ha il supporto centrale che può essere ruotato in quasi tutte le
posizioni, con due vantaggi. Il supporto orizzontale consente di allargare di più le tre gambe in modo da avere
la camera più vicina al suolo, e poi funge da contrappeso alla camera che può assumere più ampie angolazioni.
L'albero centrale del treppiede è stato ruotato
in posizione quasi parallela al suolo.
Posizionamento e bloccaggio a sfera. Una comune staffa di fissaggio consente solo limitati movimenti, perciò
una testa a sfera rappresenta una eccellente soluzione per il lavoro all'aperto, anche se più costosa.
Con una staffa a L si può rapidamente montare la camera in posizione orizzontale o verticale mantenendola al
centro del tripode e quindi più stabile.
Con l'apposita staffa è facile fissare la camera in posizione orizzontale o verticale.
Fra i vari tipi di fotocamere disponibili sarebbero da preferire quelle chi hanno il monitor orientabile.
Zainetto per trasportare il tutto. Senz'altro da preferire quelli impermeabili per non dovere preoccuparsi di
un improvviso acquazzone, come spesso accade in montagna. Molto pratico il mantello tipo poncho che ripara
sia
lo
zaino
che
chi
lo
trasporta.
Riflettori, diffusori e tendine da sole. Sono collassabili, facilmente trasportabili e si usano per controllare
la luminosità eccessiva e/o per bloccare il vento che farebbe muovere il soggetto.
Una piccola tenda di materiale translucido
diminuisce il contrasto eccessivo e ripara dal
vento
Tecniche operative di base
Le tecniche usate dipendono ovviamente dalle situazioni, ma generalmente comprendono le seguenti:
Il fuoco manuale è quasi essenziale per poter posizionare il piano di fuoco critico esattamente al posto
desiderato. In modalità macro, meno della metà della profondità di campo disponibile va lasciata davanti al
soggetto,
il
resto
sullo
sfondo.
Compensazione dell'esposizione manuale o automatica (autoexposure bracketing). Non tutte le camere hanno
questa funzione, che consente di catturare una serie di foto con diversi valori di esposizione. Spesso è anche
possibile
specificare
gli
intervalli
di
esposizione
ed
il
numero
di
scatti
della
serie.
Autoscatto o comando manuale, da scegliere in base alla situazione. Se tutto è calmo e senza vento, è
preferibile l'autoscatto perché elimina ogni possibilità di introdurre movimenti con lo scatto manuale. Con un po'
di pratica si impara anche a scattare con tanta leggerezza da non provocare alcuna vibrazione alla camera.
In presenza di brezza, si tiene il dito sul pulsante pronti a scattare la foto non appena la brezza si calma e la
pianta si stabilizza. Oppure si preme a metà corsa e si aspetta una pausa del vento. Così si predispone
l'esposizione
e
basta
solo
premere
a
fondo
il
pulsante
al
momento
giusto.
Per ottimizzare la profondità di campo, si cerca di comporre la foto in modo che tutti gli elementi importanti
si trovino alla stessa distanza dall'obiettivo, o quasi.
Consigli pratici: Fotografare la natura - parte 2
Il pregio della fotocamera non sta nel suo potere di trasformare il fotografo in un artista, ma nel
dargli
lo
stimolo
di
continuare
a
guardare,
a
guardare...
Brooks Atkinson
Vento e sole
I due maggiori problemi che si incontrano quando si fotografano i fiori sono senza dubbio il vento ed il sole, con
il vento che rappresenta il problema maggiore. Certo, capita anche di vedere belle foto di soggetti mossi dal
vento e riprese a bassa velocità di otturatore, in cui si può quasi sentire soffiare il vento. In generale però,
possiamo dire che il movimento è il nostro nemico. Per fortuna anche nelle giornate di brezza ci sono dei
momenti di pausa, basta essere pazienti e aspettare il momento giusto.
Gigli selvatici fotografati in pieno sole. Anche
le loro ombre aggiungono qualcosa alla foto.
Primi piani e macro
Il modo di comporre una foto dipende dallo scopo che ci prefiggiamo di raggiungere. Per esempio, se
intendiamo produrre immagini di tipo documentaristico è preferibile inquadrare un fiore nel suo contesto,
mostrando anche alcune delle sue foglie, per rendere l'immagine descrittiva del soggetto e dell'ambiente. Se
invece vogliamo produrre delle belle immagini per il solo piacere di ammirarle, allora non esiste altra regola che
soddisfare il nostro gusto estetico.
Se si fotografa un fiore è preferibile
inquadrare anche una foglia per rendere
l'immagine più descrittiva.
Angoli
Inquadrare un soggetto dall'alto in basso è pratica comune e spesso dà buoni risultati, ma talvolta occorre
appoggiare la camera a livello del terreno. E' importante che tutti gli elementi più importanti presenti
nell'inquadratura si trovino sullo stesso piano rispetto alla camera, per potere metterli tutti perfettamente a
fuoco.
Per catturare questa immagine la camera è stata
appoggiata a terra con il monitor orientabile rivolto
verso l'alto.
Flash
Con scarsa luminosità o con il vento si usa il flash con tempi di posa molto brevi (1/2000) per bloccare i
movimenti. Un'altro vantaggio del flash è che si può usarlo in combinazione con la compensazione
dell'esposizione per scurire lo sfondo. Nelle due foto sottostanti, quella a sinistra è stata ripresa con la
compensazione
a
"-2",
quella
a
destra
a
"0".
Si può anche regolare la potenza del flash in combinazione della compensazione dell'esposizione in modo da
avere un completo controllo dell'illuminazione sia del soggetto illuminato dal flash che dello sfondo illuminato
dalla luce ambientale.
Compensazione -2
Compensazione 0
Sfondi
Lo sfondo è un elemento chiave di una fotografia. Un fiore quasi si confonde sullo sfondo ricco di molti altri
soggetti secondari, ma risalterà meglio su uno sfondo sfocato. Fortunatamente la profondità di campo nelle
riprese
ravvicinate
è
piuttosto
ridotta,
quindi
risulta
facile
avere
lo
sfondo
sfocato.
Una tecnica speciale consiste nell'usare la tendina da sole che non solo attenua e diffonde la luce e ripara dal
vento, ma se viene posizionata nel modo giusto, rende lo sfondo di un grigio chiaro uniforme. Questo tipo di
sfondo può essere facilmente selezionato ed eliminato con un programma di fotoritocco ed il soggetto inserito in
un'altra scena. Invece, eliminare uno sfondo ricco di elementi risulterebbe un'operazione lunga e difficile.
Fiori di piselli ornamentali fotografati con la
tendina da sole. Immagine di tipo didattico.
Gli stessi fiori sullo sfondo di un prato.
Immagine artistica.