1. Nasce TELT, la società che costruirà la parte transazionale della
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1. Nasce TELT, la società che costruirà la parte transazionale della
Anno 2015, Numero 865 5 marzo 2015 Tribunale R.G. n. 431/2008 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI & CONCESSIONI Investimenti Nasce TELT, la società che costruirà la parte transazionale della Torino-Lione E’ finalmente nata la società che dovrà costruire la sezione transazionale della Nuova Linea Torino Lione (NLTL). La prima assemblea dei soci che si è svolta a Parigi, infatti, ha definito il Consiglio di amministrazione e le cariche operative. La società creata ha preso il nome di TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin) e sostituisce in quanto promotore dell’opera, LTF (Lyon Turin Ferroviaire), che da ottobre 2001 a febbraio 2015 ha curato gli studi e i lavori preliminari. La struttura della società All’assemblea dei soci hanno preso parte Michele Mario Elia - Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato Italiane (FS) -, per l’Italia, e François Poupard, Direttore Generale delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Mare, per la Francia. Il nuovo assetto societario, spiega una nota, si configura con una partecipazione delle quote al 50% tra Ferrovie dello Stato Italiane (FS) e lo Stato francese. L’assemblea, su indicazione dei due Stati, ha nominato Hubertdu Mesnilper alla carica di Presidente e Mario Virano per il ruolo di Direttore Generale. Entrambi fanno parte del nuovo Consiglio di amministrazione, che si è già insediato, insieme a 8 consiglieri. Per l’Italia i consiglieri designati sono: Paolo Emilio Signorini (Capo Dipartimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), Oliviero Baccelli (Professore dell’Università Bocconi), Stefano Scalera (Ministero dell’Economia e delle Finanze), Roberto Mannozzi (Direttore Centrale Amministrazione, Bilancio e Fiscale di FS). Per la Francia i consiglieri sono invece: Marie-Line Meaux (Presidente della Quarta Sezione del Consiglio generale dell'Ambiente e dello Sviluppo sostenibile), Olivier Rolin (Vicedirettore dello Sviluppo e della Gestione delle reti ferroviarie e di navigazione della Direzione delle Infrastrutture di Trasporto), Franck Lirzin (Ingegnere capo dell'Ufficio trasporti della Direzione generale del Bilancio), Vincent Lidsky (Ispettore generale delle Finanze). Adesso, con la nascita di TELT la Torino-Lione ad alta velocità si avvia verso una ulteriore fase di costruzione dell'infrastruttura. Le dimissioni di Virano da Commissario Per effetto della nomina a Direttore generale di TELT, Virano si è già dimesso, scrivendo al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi, dalle cariche di Commissario di governo, Presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione e Presidente della commissione intergovernativa italo-francese. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Il vertice di Parigi Dopo la creazione di TELT, sempre a Parigi, si è svolto un vertice bilaterale tra i governi italiano e francese. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il Presidente francese Francois Hollande hanno quindi firmato l'accordo addizionale all'intesa siglata nel dicembre 2012. Le delegazioni dei due governi, infine, hanno messo a punto il dossier per chiedere alla Ue il cofinanziamento della sezione transnazionale, con la speranza di ottenere (la decisione è attesa tra la giugno e luglio), la quota massima possibile, il 40%. La corposa documentazione, curata da decine di persone, sarà consegnata il 26 febbraio a Bruxelles. Ma resta ancora un tassello da definire, quello del certificatore dei costi, oggi stimati in 8,6 miliardi di euro per la sezione internazionale, che va da Bussoleno a St.Jean de Maurienne. Ma sarà solo questo ente terzo a dare le cifre definitive. (lestradedell’informazione.it, 24 febbraio 2015) Egitto, 150 mld per infrastrutture e grandi opere: Italia in prima linea per i lavori Vi sono in ballo investimenti per 150 miliardi di dollari per realizzare in Egitto 15-20 mega progetti infrastrutturali nei settori energia, ferrovie, strade, estrazione mineraria e trasporto energia, acqua potabile e sistemi idrici, abitazioni (un milione di abitazioni per la fascia medio-bassa della popolazione), raddoppio del Canale di Suez, ampliamento aeroporto del Cairo, energie rinnovabili e autostrade digitali. Se ne discuterà alla conferenza mondiale di Sharm el Sheik, dal 13 al 15 marzo, ma nel frattempo il governo italiano – che vuole far crescere l’import/export portandolo dagli attuali 5 miliardi a 6 miliardi nel 2016 - ha iniziato a scaldare i motori e a mettere in relazione il mondo economico imprenditoriale italiano con le istituzioni e le autorità egiziane. Proprio in questi giorni, infatti, una ampia e articolata delegazione italiana – guidata dal vice ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda e formata 90 aziende, 5 gruppi bancari, 5 associazioni imprenditoriali – si è recata al Cairo, incontrando il presidente egiziano Al Sisi e il ministro dell’Industria e del Commercio Mounir Fakhry Abdel Nour. “La crisi libica – ha sottolineato Calenda – ha contribuito a rafforzare i rapporti tra i due Paesi, Italia e Egitto”. Il grande paese africano punta ad una rapida crescita con un +6% di Pil in un paio di anni e già adesso vi sono commesse in ballo per 2,5 miliardi che possono interessare le aziende italiane. Di qui la grande partecipazione a questa missione di sistema - organizzata da Confindustria, Abi, Agenzia-Ice, Rete Impresa Italia, Alleanza delle Coop, Unione Camere e dai ministeri dello Sviluppo e degli Esteri- durante la quale sono stati organizzati circa mille incontri di business. Fra i tanti anche quello, durato più di due ore, con il presidente Al Sisi che si è impegnato personalmente a risolvere alcune questioni che dopo la primavera araba hanno coinvolto aziende italiane nel Paese. E’ questo l’aspetto che più preoccupa gli investitori italiani, quello 2 IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti di una instabilità dovuto alle forti incertezze della situazione politico-militare della vicina Libia. “Noi scommettiamo – ha spiegato Calenda – sulla capacità dell’Egitto di rimanere stabile. Il Paese oggi sta svolgendo un ruolo fondamentale per l’Europa nell’area Nordafricana, per questo dobbiamo stargli vicino politicamente ed economicamente. E dobbiamo scommettere sulla capacità dell’Egitto di creare stabilizzazione in tutta l’area”. E i primi risultati già si vedono. Anche grazie a generosi aiuti esteri (18 miliardi di dollari dai Paesi del Golfo, in particolare da Arabia Saudita, Emirati e Kuwait), sono ripartiti i consumi, sia quelli privati (+4,9% nel terzo trimestre del 201), sia quelli pubblici (+8,85%), sia l’export (+15%), con una crescita del Pil nel terzo trimestre del 2014 del 6,8 per cento. (Sole24ore, 24 febbraio 2015). Via libera del Cipe al terzo lotto della strada L'Aquila-Amatrice E’ arrivato venerdì scorso l’ok del Cipe al progetto definitivo del lotto III della strada statale 260 “Picente”, da San Pelino a Marana di Montereale. Costo di 24,6 milioni di euro, interamente finanziati nell’ambito del contratto ANAS 2007-2009, si legge nel comunicato ad esito della seduta del Comitato. L'intervento è parte della pianificazione generale in corso di realizzazione relativa alla direttrice Rieti-L'Aquila-Amatrice ed è inserito nell'intesa generale quadro e nell'allegato infrastrutture. La strada si snoda in parte nella Regione Lazio, interessando la Salaria tra Rieti ed Amatrice, la SS 260 tra Amatrice ed il bivio del Cermone, la SS 80 fino a L'Aquila e la SS 17 dell'Appennino abruzzese ed appulo sannitico fino a Navelli, dove prosegue fino alla valle del Tirino. Il progetto approvato dal Cipe, per un importo di circa 25 milioni di euro, sviluppa l'adeguamento stradale della SS 260. I lavori per il IV lotto, per un importo di 79 milioni, sono in corso di aggiudicazione. (ADN Kronos, 23 febbraio 2015) Piano nazionale aeroporti: via libera dalla Conferenza Stato-Regioni “L’Italia, finalmente, non è più il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per sé, spesso generando perdite, sprechi e inefficienze”. È quanto si legge nel comunicato stampa diffuso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito dell’intesa da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, in merito al piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro Maurizio Lupi. “Dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari – prosegue il comunicato – e la deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, che l’aveva già approvato preliminarmente nella riunione del 30 settembre 2014, il piano verrà sottoposto alla firma del presidente della 3 IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Repubblica. Il decreto sarà quindi inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana”. 10 bacini di traffico Come anticipato nei giorni scorsi, il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo, “determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica”. Procedendo da Nord a Sud, i 10 bacini individuati sono: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro-Nord, Centro Italia, Campania, Mediterraneo-Adriatico, Calabria, Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale, Sardegna. 3 aeroporti intercontinentali e 9 aeroporti inseriti nella core network europea In questi bacini sono stati individuati innanzitutto 3 “aeroporti strategici intercontinentali”, ossia Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Venezia. Altri 9 aeroporti sono definiti “strategici inseriti nella core network europea”: Torino Caselle (a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le città di Torino e Milano, un sistema di alleanze con l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell’intero bacino del Nord Ovest), Bologna, Pisa/Firenze (a condizione che i due scali realizzino la gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari. Aeroporti di interesse nazionale All’interno di ciascun bacino vi sono, inoltre, aeroporti considerati “di interesse nazionale”. Rientrano in questo elenco Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero. Tutti questi aeroporti rientrano nella categoria a due condizioni: la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all’interno del bacino di utenza; la dimostrazione, tramite un piano industriale corredato da un piano economico-finanziario, che l’aeroporto è in grado di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario anche tendenziale e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio. “La mancanza di queste condizioni – spiega il comunicato del Ministero – determinerà l’uscita dello scalo dall’elenco degli aeroporti di interesse nazionale”. Infine, il piano prevede che la qualifica di aeroporti di interesse nazionale sia attribuita anche a quegli scali che “garantiscono la continuità territoriale di regioni periferiche e aree in via di sviluppo o particolarmente disagiate, qualora non sussistano altre modalità di trasporto, in particolare ferroviario, adeguate a garantire tale continuità”. (lestradedell’informazione.it, 20 febbraio 2015). IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 4 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Un 2014 in chiaroscuro per il settore delle costruzioni in Europa Sono molti i numeri da interpretare per capire l’andamento di fine 2014 nel settore delle costruzioni, con segni positivi e negativi che si susseguono in Europa e nel nostro paese. Per avere un quadro chiaro o – per meglio dire – completo, è infatti necessario analizzare le tendenze registrate a fine anno rispetto ai mesi precedenti e allo stesso periodo del 2013, ma tenere presenti anche le medie complessive dello scorso anno. A tal proposito Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, segnala che a dicembre 2014, rispetto al mese precedente, la produzione nel settore delle costruzioni è scesa dello 0,8% nell’area euro e dello 0,5% nei 28 stati della UE. Inoltre, sempre a dicembre 2014, rispetto al dicembre 2013, la produzione nel settore delle costruzioni è scesa del 3,5% nell’area euro e dello 0,5% nella UE. L’ultimo mese dello scorso anno, quindi, non ha fatto registrare performance brillanti in Europa, ma bisogna sottolineare che complessivamente, nei 12 mesi del 2014, la produzione media nelle costruzioni ha registrato un buon incremento rispetto all’anno precedente: del 2% nell’area euro e del 3% nella UE. Andamento del settore in Italia Per quanto riguarda l’Italia, Eurostat segnala alcuni dati contrastanti. Infatti, il nostro paese ha registrato uno degli incrementi più alti in Europa tra novembre e dicembre 2014 (+2,3%), ma anche una delle performance più negative se si paragona dicembre 2014 allo stesso mese del 2013 (-5,2%). Andamento negli stati membri Tra gli stati membri a dicembre 2014, rispetto al mese precedente, le perdite più evidenti sono state registrate in Ungheria (-6,5%), Repubblica Ceca (-3,3%) e Germania (-2,9%), mentre le performance migliori sono state ottenute da Romania (+7,2%), Italia (+2,3%) e Polonia (+1%). Per quanto riguarda il confronto tra dicembre 2014 e dicembre 2013, notevoli decrescite sono avvenute in Slovacchia (-9,8%), Repubblica Ceca (-7,8%), Francia (-7,5%), Italia (-5,2%) e Germania (-4.7%), mentre un andamento particolarmente positivo è quello ottenuto ancora una volta dalla Romania (+15%), seguita da Svezia (+9,4%), Polonia (+4,8%), Regno Unito (+4,7%) e Slovenia (+4,6%). (Dati Eurostat, febbraio 2015). IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 5 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Campania: lavori sull'Amalfitana, al via la gara per 4,6 milioni di euro1 Lavori al via per la statale Amalfitana che collega Positano ad Amalfi lungo la famosa costiera. E' stata avviata, infatti, "con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale italiana, la gara per l' appalto integrato da 4,6 milioni di euro per i lavori di risanamento dei costoni rocciosi ad elevato rischio crollo che incombono, complessivamente, su circa un chilometro della Statale 163". Lo ha comunicato ieri, in una nota, l'assessore alla Protezione civile e alla Difesa del Suolo della Regione Campania Edoardo Cosenza. "Si tratta - ha spiegato Cosenza - di un intervento strategico di messa in sicurezza di un asse viario importantissimo, ma ad alto rischio idrogeologico e già interessato da numerosi e frequenti crolli di materiale roccioso". I lavori L'intervento interesserà tre tratti della Statale: dal km 10,260 al km 10,740 nel comune di Positano, dal km 22,300 al km 22,456 nel comune di Furore e dal km 26,300 al km 26,560 nei comuni di Conca De' Marini ed Amalfi. "Offriamo così - sottolinea l' assessore alla Protezione Civile e alla Difesa del Suolo - una soluzione strutturale a una situazione critica che mette a repentaglio la sicurezza degli automobilisti e degli abitanti della zona: l' area dell' intervento é interamente rossa per il rischio idrogeologico, essendo classificata R4 (il livello più elevato della scala) per le frane". "Il progetto definitivo - ha continuato - é stato elaborato dalla struttura tecnica interna all' Autorità di Bacino regionale Campania Sud e ha visto la collaborazione dell' Anas. E' finanziato con i fondi dell' Accordo di programma per la Difesa del suolo stipulato tra Governo e Regione Campania e affidato attualmente al governatore Caldoro in qualità di commissario". "L'intervento, che attua il Piano di Assetto idrogeologico dell' Autorità di Bacino, é lo stralcio di un più ampio progetto che vale circa 11 milioni di euro, e che é già stato redatto, in via definitiva, dai progettisti interni all' ente", ha concluso l' assessore Cosenza. 1 Il Mattino, 3 marzo 2015. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 6 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Genova: il progetto di una funivia contro il traffico2 Una funivia lunga oltre 6 chilometri potrebbe collegare nei prossimi anni la Valbisagno, a Genova, e risolvere così i problemi legati alla congestione stradale. E’ questo il progetto presentato di recente a Confindustria da un gruppo di professionisti uniti in associazione temporanea d’impresa. Secondo le previsioni, la realizzazione dell’opera, che avrebbe un costo di circa 90 milioni di euro, si dovrebbe concludere in 4 anni, verrebbe divisa in due fasi, con la costruzione di un tronco iniziale tra Brignole a Staglieno nel primo biennio e successivamente di una seconda tratta fino a Molassano. Un impianto, quello disegnato, che sfrutterebbe anche la presenza di alcuni ponti e piastre già esistenti, evitando così di costruirne di nuovi. Una volta messa in funzione la funivia dovrebbe essere in grado di trasportare 3600 passeggeri l’ora, per un totale di circa 40 mila persone l’anno, pari al 60% di coloro che giornalmente si spostano in Valbisagno. Per quanto riguarda i tempi di percorrenza, i passeggeri dovrebbero essere in grado di effettuare l’intera tratta, lungo la quale sono state previste 15 stazioni intermedie, in 20 minuti. Secondo i promotori del progetto, oltre che essere un’opera utile alla collettività, la realizzazione dell’impianto a fune sarebbe in grado di generare importanti ricadute di ritorno di investimento; alla luce di ciò, si sono rivolti alle amministrazioni locali, auspicando una loro manifestazione di interesse volta ad avviare una proficua collaborazione pubblico-privato. Terzo Valico, Cociv: gare online per lavori da 1,7 miliardi3 Passo in avanti per gli appalti in termini di innovazione. Il Consorzio Cociv, general contractor del Terzo Valico, infatti, metterà on-line 14 gare elettroniche, con procedura comunitaria, per un valore di lavori pari a circa 1,7 miliardi di euro. A queste gare se ne aggiungeranno altre per la parte dell’Infrastruttura eseguita direttamente da Cociv o subappaltata, arrivata già adesso a quota 300 milioni di euro. Si tratta di una fetta significativa degli importi relativi all’opera che, secondo le ultime stime, avrà un costo totale di circa 6,3 miliardi. Indubbi i vantaggi sia in termini di risparmio di tempi, sia di diminuzione del rischio ricorsi. La piattaforma telematica utilizzata dal Consorzio, guidato da Salini-Impregilo e partecipato da Condotte e da Civ, sarà messa a punto da I-Faber, del gruppo Unicredit. 2 3 Lestradedell'informazione.it, 3 marzo 2014. ADN Kronos, 2 marzo 2015. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 7 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti “Ten-T, l'Italia presenta progetti per 2,5 miliardi4 Consegnata a Bruxelles la lista dei progetti italiani che aspirano ai finanziamenti in base ai bandi europei per il Trans-European transport network (Ten-T) del 2014 nell'ambito dei quali sono stati stanziati circa 12 miliardi di euro. A presentarla il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha sottoposto all'esecutivo di Bruxelles un piano organico contenente 71 proposte progettuali per un costo totale di 6 miliardi e 822 milioni di euro che verranno spesi entro il 2020 in base a un crono-programma ben determinato. Per quanto riguarda il contributo europeo la richiesta di Roma è di 2 miliardi e 471 milioni di euro. I finanziamenti comunitari necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati dal Ten-T ammontano in totale a livello europeo a 26 miliardi di euro. Si tratta di soldi pensati come capitale di “avviamento” che possa stimolare altri investimenti degli Stati membri destinati a completare collegamenti transfrontalieri difficili e linee che altrimenti non sarebbero costruite. Su 71 progetti presentati dal ministero guidato da Maurizio Lupi la maggiora parte (32) riguardano il settore ferroviario, con una richiesta di contributo di 2 miliardi e 236,9 milioni di euro che costituiscono il 90,5 per cento della richiesta totale. Tra questi ci sono: la realizzazione dell'alta velocità nel Terzo Valico dei Giovi, il potenziamento tecnologico ed infrastrutturale sul Corridoio "Mediterraneo" (rispettivamente sulle linee "Milano-Venezia", "Treviglio-Brescia" e "Torino-Milano-Venezia"), il potenziamento tecnologico, infrastrutturale ed intermodale dei nodi di Roma e Napoli e 3 progettazioni per il collegamento ferroviario degli aeroporti di Venezia, Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Per il ministero si tratta di una “scelta strategica di puntare sulla infrastrutturazione ferroviaria, in coerenza con quanto già successo negli ultimi anni nel nostro Paese dove il 70 per cento degli investimenti infrastrutturali in grandi opere è stato destinato alla rete ferroviaria”. Al settore marittimo sono state destinate 15 delle 71 proposte presentate alla Commissione per un valore di 130,2 milioni, 3 al settore aereo (45,3 milioni), 9 al settore stradale (20,9 milioni). Prevista anche la richiesta di un contributo di 8,7 milioni per progetti pilota di stazioni di rifornimento a ricarica elettrica e LNG (gas naturale liquefatto), e di 20,9 milioni per lo sviluppo del sistema idroviario padano-veneto. Per quanto riguarda il settore stradale si tratta di 2 progettazione preliminari (Anas) per l'ammodernamento degli svincoli del GRA del nodo di Roma e per il by-pass urbano per il nodo di Palermo, 4 proposte per lo sviluppo di azioni pilota per servizi di ITS sui corridoi nazionali stradali (Consorzio European ITS European Platform), una proposta per l'implementazione del servizio delle chiamate di emergenza E- 4 Corriere della sera, 27 febbraio 2015. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 8 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Call e 2 proposte sul tema Eco-Driving e per l'implementanzione di un sistema di gestione traffico centralizzato (ARCESE). L'Italia sarà attraversata da 4 corridoi del Ten-T: lo Scandinavo-mediterraneo, asse nord-sud che dalla Finlandia e dalla Svezia passa attraverso la Germania, le Alpi e l'Italia; il Baltico-adriatico, che collega il Mar Baltico al Mare Adriatico passando dalla Polonia meridionale alla Regione delle Alpi orientali e all'Italia settentrionale; il Reno-alpino che collega i porti del Mare del Nord di Rotterdam e Anversa con il Mar Mediterraneo a Genova attraversando la Svizzera e infine il Mediterraneo, quello della Torino-Lione, che collega la Penisola iberica con il confine tra Ungheria e Ucraina. Porti: consegnato al ministro Lupi il Piano strategico5 Puntare alla nuova organizzazione dei porti e della logistica del Bel Paese per far crescere il settore. Con questo obiettivo ha lavorato il Comitato per la portualità e la logistica che ieri ha consegnato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi le conclusioni dello studio per la definizione del “Piano Strategico della portualità e della logistica”, previsto dall’art. 29 della Legge 164 dell’11 novembre 2014 (Sblocca Italia). Il Comitato, composto da rappresentanti delle diverse articolazioni della portualità e logistica nazionale, ha lavorato negli ultimi tre mesi per fornire al governo una base di analisi e di linee di indirizzo per un ammodernamento del sistema portuale e logistico italiano, al fine di rendere ancora più centrale ed efficiente l’offerta di servizi di trasporto e logistica e candidando la portualità italiana a cogliere la crescita economica mondiale aumentando le proprie quote di mercato. Il ministro ha ringraziato il Comitato, presieduto dal capo di gabinetto del Ministero delle Infrastrutture Giacomo Ajello, per il lavoro svolto e si è riservato di riconvocare il tavolo per presentare le conclusioni di sintesi legislativa che il governo proporrà nelle prossime settimane. 5 ADN Kronos, 27 maggio 2014. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 9 Istituto Grandi Infrastrutture APPALTI e CONCESSIONI Investimenti Dissesto idrogeologico, 5 mld del Fondo di Coesione per la messa in sicurezza del territorio6 Il dissesto idrogeologico è una assoluta priorità del governo. A ribadirlo è il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che nel fornire un bilancio dell’ultimo anno di lavoro dell’Esecutivo in questo ambito ha posto l’accento sulle attività condotte volte alla semplificazione del sistema. Uno snellimento delle procedure che ha consentito di sbloccare ingenti risorse economiche che giacevano inutilizzate a causa di cavilli burocratici. "Oggi possiamo dire che gran parte di quei 2,3 miliardi che erano bloccati nelle contabilità speciali dei commissari sono cantieri", ha riferito il ministro. "Abbiamo sempre detto che questo non basta, che abbiamo bisogno di molte più risorse e di un piano nazionale; oggi abbiamo già a disposizione tutti i dati delle Regioni, che ci indicano le priorità, e destineremo 5 miliardi del Fondo di Coesione proprio per il dissesto idrogeologico. Avevamo detto un piano settennale con 7 miliardi e questo stiamo facendo". In effetti l’impegno del governo per la messa in sicurezza del territorio appare evidente, come dimostra la notizia recente dello stanziamento di altri 700 milioni di euro, direttamente utilizzabili per intervenire prioritariamente nelle regioni Lombardia, Toscana, Liguria e Calabria. Ulteriori 400 milioni di euro saranno poi disponibili da fine marzo per un’altra serie di attesissime opere. Nell’ambito delle iniziative di Governo nel contrasto al dissesto, figura inoltre il coinvolgimento dei cittadini attraverso lo strumento del Web; sul sito internet www.italiasicura.governo.it gli utenti possono infatti controllare lo stato di avanzamento dei lavori in atto nel proprio Comune e, da qualche giorno, rimanere informati anche riguardo alle opere più specificamente indirizzate all’edilizia scolastica, grazie all’attivazione della sezione “Un cantiere al giorno”, dedicata a questo ramo interventi. 6 Corriere della sera, 26 febbraio 2015. IGI Istituto Grandi Infrastrutture Via Cola di Rienzo, 111 - 00192 Roma tel. 06/3608481 - fax 06/36084841 [email protected] - www.igitalia.it 10