SPOGLIARSI DAVANTI AD UNA WEBCAM
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SPOGLIARSI DAVANTI AD UNA WEBCAM
Quadrimestrale di ECPAT-Italia n°19 ECPAT-Italia ONLUS Vicolo Scavolino, 61 00187 - Roma - E-mail [email protected] - Tel.: 06.97277372 - Fax: 06.69380406 CF 96383100581 SPOGLIARSI DAVANTI AD UNA WEBCAM STORIE DI NUOVE VIOLENZE CHE CORRONO SU INTERNET E CELLULARI Fabio Bellumore - Comunicazione e Ufcio Stampa “Autostrade che uniscono tanti punti della terra”, così sentiamo spesso denire i mezzi di comunicazione più in voga e utilizzati del momento: i cellulari di nuova generazione ed internet. Si scrive una lettera dall’Italia che dopo un secondo verrà letta in Francia, si discute in chat con gli amici di Napoli, Milano, Palermo restando ognuno davanti al proprio computer, ci si scambiano foto delle vacanze inviandole con i messaggi del cellulare (mms), si riescono a vedere i volti delle persone con le quali discutiamo attraverso le telecamerine poste sopra ai nostri computer (webcam). Tutte cose che anni fa non potevamo immaginare. puter. Un gioco - così lo hanno denito i protagonisti - che è costato ai maschietti, non imputabili perché sotto i 14 anni, una segnalazione al Tribunale dei minori, mentre la ragazzina ha giurato di non farlo più. Sulle prime aveva accusato i tre coetanei di averla minacciata per costringerla a spogliarsi, poi ha ritrattato e si è scusata….” Queste “autostrade virtuali”, sulle quali si incontrano tante persone, hanno però dei “vicoli bui”. Accanto a quello ormai frequentatissimo della pornograa minorile (scambio di foto e video in cui bambini e adolescenti sono vittime di abuso) oggi ce ne sono altri, che rappresentano le “nuove violenze nei confronti di bambini e adolescenti”. Uno su tutti è rappresentato dal nuovo e ormai frequente pratica di richiedere foto o lmati, sia in diretta che registrati, di adolescenti che si spogliano magari davanti ad una webcam. Immaginando che siano molti i casi simili sommersi, quindi sconosciuti agli inquirenti, possiamo denire la pratica di spogliarsi, lmarsi ed essere fotografati attraverso la webcam, una allarmante emergenza del rapporto giovani e mezzi di comunicazione (vedi approfondimento a pagina 4). “I meccanismi si ripetono” afferma Gianlugi Me responsabile del Progetto Virtual Parent e docente all’Università di Tor Vergata: “si crea un primo contatto nei social network, si rafforza il contatto in chat, vengono fatte delle richieste esplicite di spogliarsi o di incontrarsi non più virtualmente ma nel reale. Nel caso venga negato l’incontro scatta il ricatto” Negli ultimi mesi la cronaca ha riportato circa una decina di fatti di questo genere. L’Espresso del 30 ottobre scriveva: “si faceva inviare via mms foto pornograche da una tredicenne… Nel cellulare utilizzato dall’uomo sono state trovate (e sequestrate) le immagini che la ragazzina si era scattata. Immagini hard. Immagini in pose molto spinte, rese più fantasiose anche dall’impiego di oggetti particolari acquistati in qualche sexy shop . Pur giovanissima, alla tredicenne non è mancato il senso degli affari: così ogni fotograa era ripagata con una ricarica telefonica. Lei, comunque, non sapeva (o almeno non sospettava) che il suo interlocutore fosse un navigato quarantacinquenne separato: con lo sconosciuto «parlava» solo attraverso gli sms e lui si era spacciato per un diciassettenne o poco più.” Recentemente, il 3 dicembre, il quotidiano Il Tirreno riportava questa notizia: “Spogliarello per gioco a 12 anni. Ha acceso la webcam del computer di casa, si è connessa a Messenger, la chat più popolare e popolata del web, e ha improvvisato uno strip tease, mentre tre suoi coetanei la riprendevano con il cellulare dallo schermo del loro com- Il parere del Presidente di ECPAT-Italia Marco Scarpati, tornato di recente dal Brasile, dove si è tenuto il Terzo Congresso Mondiale in cui si è discusso molto delle nuove forme di sfruttamento legate alle nuove tecnologie: “Come possiamo chiedere ai nostri gli di non spogliarsi davanti alla videocamera posta sopra al loro computer, se il modello presentato ogni giorno dai nostri media e non solo, fortemente ambito dai ragazzi, è quello di modelle, veline, letterine, tronisti e non tronisti che fanno del proprio corpo uno strumento per arrivare al successo?”. Gli fa eco Françoise Barner, Vice Presidente di ECPAT “Secondo noi, è fondamentale cercare di cambiare il tipo di relazione fra uomo e donna e di insegnare alle nuove generazioni altri valori: il rispetto dell’altro, la totale accettazione della diversità e dell’orientamento sessuale. A proposito di questa emergenza dovremmo iniziare a parlare, nelle case e nelle scuole, non tanto di educazione sessuale quanto di educazione alla sessualità, ossia come la sessualità possa portare gioia, piacere e felicità a tutti e due i partner se avviene nel rispetto reciproco.” Terzo Congresso Mondiale Un Genitore Virtuale Due pagine di “Speciale” Contro le violenze in Chat Pagine 2 - 3 L’anno che se ne va. Pagina 4 Difcoltà e opportunità del Sostegno. Pagina 5 La tolleranza sociale della prostituzione di minori. Intervista a Perla Goseco Pagina 7 I Giovani della Scuola di Samba fanno festa Il Tavolo dei Rappresentanti al completo Attività ricreative per i Giovani al Congresso a in internet, il trafco di bambini, le crescenti migrazioni. A differenza del documento precedente questa volta il congresso è entrato nel dettaglio delle azioni da portare avanti per ampliare i piani nazionali di azione, impeEDITORIALE DEL PRESIDENTE MARCO SCARPATI gnando le nazioni presenti ad una maggiore cooperazione in tutti i settori, per lottare efcacemente contro lo sfruttamento sessuale dei bambini. AlCosa è accaduto al Terzo Congresso Mondiale contro lo Sfrut- tissimo è l’impegno richiesto nel campo della prevenzione, l’unico che può tamento Sessuale di Bambini e Adolescenti, svoltosi a Rio de garantire un reale successo delle politiche di aiuto all’infanzia. Janeiro dal 25 al 28 novembre? Vi racconto tutto prendendo come “Prevenzione al primo posto: accettata la proposta di ECPAT-Italia.” spunto le mie “parole da Rio”. In quei giorni ho tentato di raccontare al Il Congresso ha accolto la nostra proposta di mettere al primo posto mio staff e alla stampa quell’immenso movimento: dalla cerimonia iniziale dell’agenda degli anni a venire la prevenzione dello sfruttamento sessuale ai lavori, dalle proposte di ECPAT-Italia alle curiosità, dal documento nale dei bambini. Linea che ha caratterizzato le attività di ECPAT-Italia in questo no ai progetti futuri. ultimo anno: la formazione agli ambasciatori in partenza per i paesi a rischio di sfruttamento; le campagne contro il turismo sessuale a danno di minori; la pressione sugli organi di stampa afnché si parlasse del fenomeno in una Il Brasile è vittima di un furto d’infanzia. maniera non scandalistica; la formazione agli operatori che lavorano con Di una rapina… Lo sfruttamento sessuale vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale e altro ancora. è un “gioco” in mano a uomini che non “La regina di Svezia che prende appunti”: una nota curiosa. Al worsi rendono conto di depredare l’umanità kshop di presentazione delle attività della cooperazione italiana era presenintera. te la Regina di Svezia che, proprio come ogni altro convegnista, prendeva Luiz Inácio Lula da Silva - Presidente della Repubblica del Brasile appunti e ha chiesto chiarimenti sulle attività svolte dalla nostra cooperazione in collaborazione con ECPAT e Unicef. Una lezione per i rappresen“Un’umanità meravigliosa e delle relazioni fatte di rabbia e politi- tanti di governo e per noi tutti: ci vuole tanta umiltà per essere davvero ca.” Così ho commentato la cerimonia di apertura del 25 novembre 2008. grandi. Quali altre parole avrei potuto utilizzare per dire che avevo davanti a me “I lavori si stanno concludendo e centinaia di ragazzi stanno dan137 rappresentati di Governo di tutto il mondo, 3000 persone, 300 giovani, zando nello spiazzo di fronte all’ingresso dell’aula plenaria”. Così riuniti per trovare il modo di mettere ne a questo orribile sfruttamento? raccontavo ai collaboratori in Italia la serata in cui si chiudeva il Congresso, Quale altra parola associare se non “rabbia da impotenza” al discorso del 28 novembre. Quello che mi ha colpito di più è stato vedere i tanti ragazzi Presidente del Brasile Lula, quando ha denito il suo Paese “vittima di un e ragazze presenti ed il loro confrontarsi su come combattono e come, furto d’infanzia, di una rapina”? al ritorno, avrebbero continuato a combattere lo sfruttamento sessuale. “Tanto lavoro e tante propo- Erano immersi in continui e improvvisati gruppi di lavoro per dare e riceste.” Tre giorni di lavori intensi fatti vere consigli. di gruppi di discussione su cooperazione investigativa; nuove forme Abbiamo fallito di nuovo nell’intento di mettere ne allo di violenza nel cyberspace (groosfruttamento sessuale dei bambini, ma la risposta che ming); rapporto tra migrazione e viene dalla partecipazione a questo Terzo Congresso trafco di minori; responsabilità Mondiale mi permette di dire che la nostra lotta non si delle aziende e molto altro. Prifermerà. Sì, noi possiamo continuare a tenere alta l’attenma di partire avevo una speranza: zione sullo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti in tutto il mondo. Sì, trattare, nei vari gruppi di lavoro, noi possiamo aumentare la nostra capacità di proteggere i bambini ovunque essi lo sfruttamento come un crimine siano. E sì, noi possiamo farlo nonostante le difcoltà economiche. Continueremo da sconggere e non parlare solamente dei sentimenti che esso ad andare avanti perché nei nostri cuori tutti sappiamo che non sarà mai provoca. Ciò si è realizzato perché accettabile che i bambini diventino le vittime di un tale crimine Amihan Abueva - Presidente ECPAT-International erano presenti tantissimi esperti. CONGRESSO MONDIALE: UN’UMANITÀ MERAVIGLIOSA “ “ Grazie alla loro esperienza siamo entrati nel merito dei problemi. “Completo e di alto livello” il documento nale uscito dal Congresso “Dichiarazione di Rio e Piano d’azione per prevenire e contrastare lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti.” Il Piano d’Azione di Rio contiene importanti proposte e nuove strategie per contrastare le nuove forme di sfruttamento sessuale, come la pedopornogra- “ “ “Uno sguardo in avanti”. La dimensione e il livello della delegazione inviata dal governo italiano a Rio fa sperare che l’Italia voglia nalmente adottare un piano d’azione per la protezione dell’infanzia dallo sfruttamento sessuale, piano che il nostro paese si era impegnato ad adottare nel 1996 e che ancora non è stato elaborato. Il ministro Carfagna, di ritorno da Rio, ha dichiarato che per la prossima primavera si potrà realizzare un congresso italiano su questi temi. La commissione Giustizia della Camera ci ha convocati per parlare di questo tema ed iniziare un percorso che porterà alla presentazione di una nuova legge in materia di aiuto e difesa dell’infanzia. È un bel momento per ECPAT e per chi ci sta vicino, perché molti cominciano ad ascoltarci. 2 Foto di Gruppo per Marisa Letícia e la Regina Sílvia NO ALL’EROTIZZAZIONE DI BAMBINI E ADOLESCENTI ATTRAVERSO I MEDIA: spesso in abbigliamento provocante e succinto. Non mancano, poi, testi di canzoni famose che si riferiscono alla donna in un modo fortemente indecente, o riviste per adolescenti che dispensano consigli sull’importanza di presentarsi sessualmente attraenti per stuzzicare l’interesse dei maschi. Uno strumento particolarmente pernicioso è il marketing di cui i bambini, che costituiscono un importante fascia di consumatori, sono spesso il target . Hanno fatto scalpore le diverse campagne pubblicitarie di Calvin Klein che già nel 1995 ritraeva ragazzini e ragazzine impuberi in atteggiamenti molto provocanti. Persino il mercato dei giocattoli e quello dell’abbigliamento per bambine stanno contribuendo alla sessualizzazione dell’infanzia e dell’adolescenza, a tutto discapito di un sano ed equilibrato sviluppo delle bambine stesse. È stato, infatti, rilevato che la precoce erotizzazione produce delle conseguenze su diversi aspetti della personalità. La necessità UN CHIARO MESSAGGIO DAL CONGRESSO MONDIALE DI RIO Alessia Altamura - ECPAT-International “ “Se pensiamo alla televisione, ai media, alla nostra società in generale, ci accorgiamo che tutto ormai parla di sesso”: così il Presidente Lula da Silva nel suo discorso di apertura del Terzo Congresso Mondiale contro lo Sfruttamento Sessuale di Bambini e Adolescenti tenutosi recentemente a Rio de Janeiro. I giovani, secondo Lula, sono esposti quotidianamente a un bombardamento mediatico fatto di messaggi “erotizzanti” e spesso contraddittori, che li portano a farsi un’idea distorta della sessualità. Per prevenire la diffusa sessualizzazione dei ragazzi e delle ragazze attraverso i media e porre ne all’ipocrisia che circonda e alimenta lo sfruttamento sessuale, Lula ha fatto appello alle famiglie afnchè garantiscano un’adeguata educazione sessuale all’interno delle mura domestiche. Il tema dell’erotizzazione dei bambini e degli adolescenti sui mezzi di comunicazione di massa è stato più volte ripreso nel corso del Congresso Mondiale, costituendo anche l’oggetto di un workshop. Se da un lato si è posto l’accento sul ruolo positivo che i media possono rivestire, vuoi riportando storie di sfruttamento sessuale in maniera etica e non sensazionalistica, vuoi veicolando efcaci messaggi di sensibilizzazione - si pensi all’uso di radio, TV, Internet, etc. nelle varie campagne di prevenzione promosse in tutto il mondo -, dall’altro è stato ricordato che l’industria della comunicazione può contribuire allo sfruttamento attraverso un’inappropriata rappresenta- Non basta l’intervento singolo per proteggere i bambini dallo sfruttamento sessuale. Dobbiamo chiedere a tutti gli attori in gioco in questa lotta di costruire insieme sistemi integrati di protezione dei bambini. Nils Kastberg, Direttore Unicef per America Latina e Caraibi. “ “ Festa per la Chiusura dei Lavori “ La Regina Sílvia di Svezia ad un Workshop Bambini e adolescenti non sono solo le vittime dello sfruttamento sessuale ma sono anche parte della soluzione. Abbiamo avuto un’occasione unica in questo Congresso, quella di avere i giovani come partner alla pari. Lennart Reinius Presidente del Gruppo ONG zione dei bambini e dei giovani. Come dimostrato da uno studio dell’American Psychological Association pubblicato nel 2007, la sessualizzazione fa sì che un bambino o un adolescente acquisisca valore esclusivamente in virtù del suo sex appeal o del suo comportamento sessuale e venga, quindi, percepito come un oggetto sessuale “pronto” ad essere usato da altri come tale. L’erotizzazione, soprattutto delle ragazzine, passa attraverso un ampio spettro di mezzi di comunicazione. Numerose ricerche hanno rivelato che in televisione, per esempio, i personaggi femminili appaiono spesso in modo più attraente dei maschi. Allo stesso modo, molti sono i video musicali che contengono immagini di natura sessuale, in cui le donne si presentano 3 di imitare modelli di bellezza proposti dalla moda può tradursi in disturbi alimentari e in un’ossessione per il proprio aspetto sico e il giudizio altrui. Ancor più grave, l’esposizione a continui messaggi sessuali può incoraggiare le bambine ad impegnarsi in precoci atteggiamenti seduttivi verso i maschi di cui ignorano le conseguenze oppure può indurre ad una visione distorta della sessualità intesa come mera merce di scambio. Il documento nale del Congresso di Rio affronta indirettamente il tema dell’erotizzazione dei bambini e adolescenti, proponendo anche delle precise contromisure. Nella Dichiarazione conclusiva i partecipanti si impegnano, infatti, a rafforzare la loro azione “per combattere la tolleranza sociale e la compiacenza che contribuiscono allo sfruttamento sessuale dei bambini […], e in particolare quei valori e credenze […] che alimentano la visione del bambino come oggetto e merce di scambio”. In termini di misure concrete, il Piano d’Azione di Rio fa poi appello al concetto di Responsabilità Sociale delle Imprese, invitando i media, l’industria dell’intrattenimento e il mercato della pubblicità ad adottare politiche, standard e codici di condotta che garantiscano il rispetto dei diritti dei bambini, nonchè ad assicurarne l’applicazione attraverso la creazione di meccanismi indipendenti di monitoraggio o speciche ispezioni. Progetti Un Genitore Virtuale contro le Violenze in Chat Rosamaria Bertè - Collaboratrice Prof. Me Nella cronaca recente è sempre più frequente imbattersi in articoli che riportano notizie sul fenomeno dell’adescamento di minori attraverso i nuovi strumenti di socializzazione e comunicazione presenti sulla rete, quali ad esempio le Social Network (SN) o i sistemi di messaggistica istantanea (IM). Le nuove tecnologie di comunicazione sono sempre più sosticate ma l’aumento di potenzialità sul fronte delle opportunità è direttamente proporzionale a quello del rischio, la vulnerabilità degli individui aumenta in rapporto alla quantità di informazioni personali che vengono rilasciate “nella rete sociale”, specialmente nel caso dei minori, vittime ideali per i predatori sociali, i cui scopi possono andare da “innocue” ricerche di marketing, al grooming, alla molestia sessuale, al ricatto ed alla violenza. I ragazzi, infatti, crescono immersi in una cultura digitale, della quale sono fortemente affascinati e in cui sono protagonisti attivi in grado di creare risposte positive e di inuenzare positivamente la qualità dei contenuti, e molto spesso si dimostrano, dal punto di vista tecnico, più esperti degli adulti che dovrebbero “assisterli” e guidarli nella scoperta di questo mondo virtuale. Utilizzano Internet per cercare informazioni sugli argomenti di loro interesse o per fare ricerche per la scuola e approfondimenti per i compiti a casa; per scaricare a pagamento suonerie, musica, giochi e lm o per comprare libri, cd, dvd e quant’altro rientri nei loro interessi; chat room, servizi di IM, blogs, forums o i giochi interattivi per restare in contatto tra di loro e per conoscere gente nuova online. La maggiore competenza “tecnologica” dei ragazzi, però, non rispecchia sempre una reale conoscenza delle possibili insidie presenti in rete. I contenuti nocivi a cui i ragazzi potrebbero essere esposti navigando in Internet ed utilizzando le altre tecnologie digitali sono: contenuti e comportamenti illegali, offensivi e/o inappropriati alla loro età o maturità, che possono generare a loro volta comportamenti dannosi; bullismo online, pornograa, grooming, contenuti violenti. Il naturale desiderio umano di comunicare con altre persone, combinato agli effetti molteplici derivanti dalla tecnologia della rete, può indurre in modo particolare l’adolescente ad avere un atteggiamento espansivo e quindi pericoloso, infatti il 43% degli adolescenti ha dichiarato di essere stato invitato attraverso Internet a incontrare uno sconosciuto e circa il 40% dei bambini tra gli 11 e i 17 anni di aver ricevuto e-mail o pubblicità esplicitamente a sfondo sessuale. Esiste una tecnica particolare, denominata grooming, utilizzata anche attraverso i più moderni strumenti di SN e IM, in cui l’adulto potenziale abusante “cura” (dall’inglese “grooms”) la potenziale vittima, in un primo momento per entrare in contatto online inducendo gradualmente il bambino a superare le resistenze attraverso tecniche di manipolazione psicologica e, successivamente, per conquistarne a poco a poco le condenze e la ducia necessaria che può portare all’incontro ofine. Il grooming può comportare conseguenze così traumatiche sulle giovani vittime che rende difcile condare l’accaduto ai propri genitori o altri adulti. Diversi studi dimostrano che la maggior parte di contenuti a sfondo pedolo e sessuale sono trasmessi attraverso le scambiati in sistemi peer to peer; il fenomeno è in continuo aumento. La motivazione più plausibile alla base della quale si fonda l’utilizzo di tali sistemi da parte di pedoli, è che queste persone si sentono in questi contesti al sicuro, inattaccabili e non facilmente rintracciabili. Per il rilascio di informazioni personali presso siti di SN e di IM non è, allo stato 4 dell’arte, disponibile una soluzione tecnologica adeguata, in quanto il problema non è legato alla raggiungibilità o meno di siti sulla Internet, ma alla natura delle informazioni rilasciate (e.g. dati anagraci, numero di telefono cellulare etc) ed alla incapacità degli attuali sistemi di prevenire l’anonimato, il furto d’identità ed il controllo dei contenuti. Per questo motivo, spesso sono utilizzati alcuni software di nicchia, il cui impiego è rivolto ad utenti con buona familiarità delle tecnologie informatiche ed i cui scopi originari sono di natura prettamente tecnica. Proprio un software di questa categoria ha aiutato, ad esempio, una madre inglese a denunciare un predatore americano, Jason Bower, 26 anni, di Hudson Falls, New York, accusato di grooming per abuso di minore nei confronti del proprio glio di 15 anni. Una alternativa a tali sistemi è rappresentata dai sistemi di monitoraggio in cui l’obiettivo è registrare tutta l’attività svolta dal controllato (e.g. adolescente), in cui, perciò, tutti gli indirizzi sono consultabili a priori. Un software di questa categoria è rappresentato, e.g., da Virtual Parent, il cui progetto è frutto della collaborazione tra il CNR – Istituto Applicazioni e Calcolo “Mauro Picone”, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, ECPAT Italia, Land srl, nanziato con fondi del Programma PITT dalla Filas S.p.A., nanziaria Lazio Sviluppo. L’obiettivo primario del progetto è offrire al genitore la possibilità di controllare ofine l’attività del minore in un tempo breve e in maniera mirata, intercettando tempestivamente possibili adescamenti o molestie dei quali il minore potrebbe diventare vittima. Inoltre, si è cercato di sostituire, quanto più possibile, l’accompagnamento del genitore nell’attività sulla rete, fornendogli uno strumento di consultazione dell’attività di messaggistica istantanea semplice e rapido, in cui sia possibile, per un genitore che abbia una familiarità media con la tale tecnologia, apprendere i contenuti ritenuti pericolosi nelle sessioni effettuate dal minore. Tale strumento consente, in linea generale, ad esempio, di intercettare in tempo reale le possibili minacce. Occorre però precisare che, sebbene per il genitore sia possibile controllare le attività del proprio glio, ai minori è riconosciuta la libertà di corrispondenza, della quale deve essere tutelata la segretezza, anche da parte dello stesso genitore. Questi non può limitarla se non in casi in cui l’interferenza nella vita privata del glio minore risulti indispensabile per tutelarne l’integrità sica e morale. Per tale motivo è sempre raccomandato segnalare al proprio glio la presenza di software di monitoraggio. HANNO PARLATO DI VIRTUAL PARENT: Panorama; Repubblica.it; Il Messaggero.it; Eco Radio e altri media di larga diffusione Progetto Amore L’anno che se ne va: le difficoltà e le opportunità del Sostegno Intervista alla referente del Progetto Amore Intendi dire che alcuni sostenitori non accettano di aiutare un altro bambino? Purtroppo accade. Alcune persone si affezionano, comprensibilmente, al bambino che sostengono, alla sua fotograa, no al punto di non riuscire ad accettare la sua uscita dal progetto e di interrompere il percorso intrapreso. Questo per noi è fonte di grande dispiacere, perché ci troviamo a dover lasciare in attesa per mesi o spesso per anni tanti altri bambini che vivono in condizioni di estremo disagio. Progetti futuri per i bambini cambogiani? Vorremmo replicare in altre 5 scuole il progetto di formazione realizzato l’anno scorso, e che ha visto partecipare più di 350 insegnanti, operatori e 10.000 studenti. Ma allo stesso tempo, dovremo fronteggiare la crisi economica e le sue ripercussioni sulla capacità dei nostri sostenitori italiani di mantenere l’impegno del sostegno a distanza. La referente di ECPAT-Italia per il progetto di sostegno a distanza AMORE, Letizia Taroni, in partenza per la Cambogia, fa il punto sul lavoro svolto quest’anno per i bambini. Quando partirai per la Cambogia? La partenza è prevista per il 16 gennaio. Resterò in Cambogia per quasi due settimane, per vericare l’andamento del progetto, visitare le scuole, afancare gli operatori locali nel lavoro quotidiano ed incontrare alcune famiglie. Inoltre potrò monitorare i risultati di due progetti: il progetto di formazione sui diritti dell’infanzia e adolescenza e la prevenzione dello sfruttamento sessuale, realizzato l’anno scorso in quattro scuole, e la sistemazione delle biblioteche scolastiche nanziata dell’azienda italiana Gruppo EUROVO. Prima di “andare sul campo” per vericare l’andamento del progetto, è possibile tracciare un bilancio del 2008? Il 2008 non è stato un anno facile e probabilmente la situazione rimarrà difcile anche nel 2009. In Cambogia la crisi alimentare ed economica stanno mettendo a rischio la vita di milioni di persone. Il costo del riso, alimento di base della popolazione, in pochissimi mesi è aumentato del 20%. Come ben sappiamo la miseria rappresenta una delle prime cause dello sfruttamento, perché su di essa fanno leva i trafcanti. Inoltre la crisi colpisce, in Italia, tanti padrini e madrine, che si ritrovano impossibilitati a proseguire nell’impegno assunto. Dall’altro lato, abbiamo visto che la solidarietà e l’adesione al progetto si è diffusa grazie al “passa parola” di tanti sostenitori e volontari. Veniamo ad una delle questioni più difcili da spiegare: l’uscita di bambini ed adolescenti dal progetto di sostegno a distanza. Ci puoi spiegare cosa accade? La questione dell’uscita volontaria di bambini e adolescenti dal progetto è una situazione reale che deve essere affrontata e spiegata con attenzione. Le cause di quest’uscita sono in generale di due tipi: una volta raggiunta l’età dell’adolescenza, 14-16 anni, ragazzi e ragazze decidono di interrompere il percorso scolastico per entrare nel mondo del lavoro e poter così contribuire al mantenimento della famiglia. Questa è la preoccupazione primaria di ogni individuo in Cambogia, a causa della miseria dilagante. La seconda causa d’uscita dal progetto è il trasferimento delle famiglie dalla città, Phnom Penh, verso le campagne. Esiste quindi una forte migrazione interna? Sì. La Cambogia è un paese ancora in maggior parte rurale. Molte famiglie vivono in campagna, dove possono produrre ciò che consumano grazie alla coltivazione e all’allevamento di qualche animale. Quando però decidono di trasferirsi in città alla “ricerca” di migliori condizioni di vita, la situazione cambia e spesso non in meglio. Le famiglie si ritrovano a dover vivere in una stanza in aftto (20/25 dollari al mese) o in una capanna abusiva lungo la strada, a svolgere piccoli lavori (dall’autista di moto-taxi al venditore ambulante, muratore, alla raccolta di materiali di recupero) che gli permettono di guadagnare uno o due dollari al giorno, quando sono fortunati, o nulla. In questi casi diventa difcile mandare o mantenere i gli a scuola. Se poi subentra un evento inaspettato, come la malattia di uno dei familiari, un incidente o la perdita del lavoro, la situazione diventa insostenibile. Le famiglie decidono così di ritornare nel villaggio rurale da cui erano venuti o di raggiungere altri familiari in un’altra provincia, di nuovo alla ricerca di fortuna. Cosa si può fare in questi casi? Gli operatori cercano di capirne le motivazioni e di accertare i programmi della famiglia. Quando possibile segnaliamo altre realtà che offrono assistenza in caso di necessità. Una volta fatto questo, il nostro compito si esaurisce e cerchiamo di introdurre nel progetto di sostegno quei bambini che aspettano da mesi, a volte da anni, di avere anche loro un padrino o una madrina. Perché un sostenitore dovrebbe continuare aiutando un altro bambino? Ogni sostenitore dovrebbe sempre ricordare che l’elemento fondamentale del sostegno a distanza è la possibilità di aiutare concretamente un altro essere umano in difcoltà, a prescindere da quale nome abbia. Il dispiacere di non poter aiutare più quel bambino è comprensibile, ma bisogna anche capire che il proprio aiuto potrà raggiungere qualcun altro ugualmente bisognoso. EUROVO PER I BAMBINI CAMBOGIANI “CAPPUCCETTO ROSSO… IL LIBRO DI ANTOLOGIA… IL MANUALE DI MATEMATICA…” QUALE CONTRIBUTO HANNO DATO I LIBRI ALLA NOSTRA CRESCITA? Leggere è una delle prime cose “da grandi” che fanno i bambini. Leggere signica imparare a capire, parlare e pensare. Ma soprattutto permette di sognare. Permette all’individuo di orientarsi nel mondo e nella realtà, perché prima impara a leggere, e poi leggerà per imparare. Vogliamo dare ai bambini della Cambogia le stesse opportunità. Perché i beneci sociali di una maggiore cultura nei giovani si ripercuotono positivamente su tutta la comunità. Il Gruppo EUROVO ha deciso di afancare ECPAT-Italia in questo investimento nell’educazione a favore di più di 12.000 bambini cambogiani. Grazie alla donazione natalizia il Gruppo EUROVO ha fornito materiale per le biblioteche di sette scuole di Phnom Penh. LIBRI PER BAMBINI; SCAFFALI PER LIBRI; LIBRERIE; SEDIE; TAVOLI PER BAMBINI; MATERIALE EDUCATIVO PER BAMBINI; TAPPETI GOMMATI PER GIOCO; OROLOGIO DA MURO; MAPPAMONDO E CARTINE. 5 Volontariato ECPAT Commenti a caldo sulle recenti iniziative “ “ Festa del volontariato di Scandiano (RE) – 8/9 Novembre 2008 La Festa del volontariato di Scandiano è stata un grandissimo successo. Il banchetto è stato accolto con molto interesse da parte dei tanti che non conoscono ECPAT. Essere presenti in quest’occasione ci ha dato la possibilità di incontrare, conoscere e farci conoscere dalle altre associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio, di presentare i progetti di ECPAT-Italia e manifestare l’entusiasmo dei volontari reggiani. Sono molto contento. (Davide, volontario ECPAT-Italia di Reggio Emilia) GIOVEDI’ 20 novembre - Incontro pubblico a Bari sul tema della protezione dell’infanzia presentando ECPAT-Italia e la sua mission. È stato un successo dal punto di vista della sensibilizzazione, il resto lo vedremo col tempo. Non eravamo in tanti, ma è stata una presenza di qualità, cioè hanno partecipato persone realmente interessate. C’era un discreto numero di ragazzi e questo mi rende felice, perché avevo lavorato molto in questo senso. Mi hanno fatto molte domande (è stata la prima volta) sui motivi che impediscono ai bambini di liberarsi, di fuggire, sui meccanismi che li tengono imprigionati e ho potuto rispondere. L’applauso nale mi ha dato conferma di essere riuscita a trasmettere la passione che mi anima nel messaggio che spero di aver comunicato. (Loredana, volontaria di Bari, dopo essere intervenuta all’incontro per ECPAT) “ “ “ “ “ Cena di Benecenza a favore di ECPAT Italia. 10 dicembre Roma La serata organizzata dal dott.Ettore Farcomeni, volontario del gruppo di Roma, è riuscita molto bene. Lui e la moglie hanno curato tutto nel minimo dettaglio. C’erano circa 90 persone, tutte interessate alla mission di ECPAT, combattere lo sfruttamento sessuale. Alcuni hanno colto l’occasione per saperne di più sul sostegno a distanza e chi è già sostenitore ha avuto la possibilità di ricevere la letterina del bambino/a. Ettore ha accolto gli ospiti donando loro una spilletta di ECPAT, poi ha organizzato una lotteria a premi. Cosa non di poco conto per la riuscita di una serata del genere: abbiamo mangiato veramente bene. Inne abbiamo fatto un grande brindisi per ringraziare tutti e per augurare buone feste. Davvero una bella serata. Grazie a Ettore e a sua moglie per questo bell’evento! (Serena Fortuna, collaboratrice ECPAT-Italia. Il giorno dopo la cena) Da schiavi a Bambini. Musica e parole contro lo sfruttamento sessuale. Giovedì 27 novembre a Roma, alle 20.30 presso l’Apollo 11, è andato in scena uno spettacolo tratto da “Il Rumore dell’erba che cresce” di Marco Scarpati. La serata di ieri è stata un successone. C’erano 100 sedie in sala ma non sono bastate. Saremo stati circa 150. C’erano alcuni volti conosciuti del mondo delle spettacolo che hanno recitato il libro di Marco Scarpati. C’era la musica tra un brano e l’altro del libro: molto molto bella la musica dell’orchestra Mosbanda. C’era l’entusiasmo, la concretezza, il travolgimento, la sintonia e l’allegria dei volontari. C’era tutto questo e ancora di più... Stavo per dimenticare di dire che c’è stata molta generosità delle persone arrivate a teatro.” (Fabio Bellumore, collaboratore ECPAT, il giorno dopo l’evento.) “ Rubrica Grazie a... AI NOSTRI TRADUTTORI I volontari: Alessandra, Alessandro, Cristiana, Elisa, Francesca, Marina, Marinella, Michela e Valeria, e i collaboratori:Allegra, Francesca, Francesco, Montse e Serena per la grande opera di traduzione delle tantissime letterine dei bambini e dei rispettivi padrini aderenti al Progetto Amore. A TRAVEL NO STOP Il portale del travelling italiano con sede a Palermo il 24 novembre, in occasione di un evento, ha premiato ECPAT e donato all’organizzazione i fondi raccolti per la vendita di un libro di ricette, scritte da giornalisti. A TRAVELLING INTERLINE Nel mese di settembre la rivista di turismo e cultura ha pubblicato il nostro appello per i bambini della Cambogia. 14.000 copie distribuite nelle agenzie, compagnie aeree e società aeroportuali. AL GOING-Informagiovani Sabato 13 dicembre presso la biblioteca Guglielmo Marconi (Roma) si è svolto il seminario “Turismo sostenibile: un’idea in più per le tue vacanze”. Hanno tenuto il seminario il Cts ed ECPAT. A VOLA GRATIS La campagna per i bambini della Cambogia, legata al progetto Amore e’ arrivata a migliaia di persone attraverso la newsletter telematica dell’operatore del turismo online. A CHI HA FATTO GLI AUGURI CON ECPAT Tante persone hanno scelto anche quest’anno di acquistare i biglietti di natale ECPAT. In questa maniera oltre a fare gli auguri hanno permesso al nostro messaggio di arrivare a migliaia di persone. 6 Intervista La tolleranza della prostituzione di bambini e adolescenti. Il brutto segnale della cancellazione del film Children in the Dark “Uscito ad agosto in Giappone dove è vietato ai minori di 12 anni ha riscosso un certo successo al botteghino, il lm “Children in the dark” sul turismo sessuale con i minorenni è stato censurato senza alcuna spiegazione dalla commissione del Festival di Bangkok, la rassegna cinematograca internazionale in programma questa settimana.” (Dal quotidiano nazionale IL TEMPO del 24 settembre - Bangkok - Thailandia). La cancellazione del lm “Children in the Dark” ha scosso molto la nostra organizzazione e, da subito, ci ha interrogato sul perché e come il dramma della prostituzione dei bambini possa essere negato e tollerato. Per capire il punto di vista dell’organizzazione abbiamo intervistato il Direttore delTurismo di ECPAT-Italia, Perla Goseco. Direttore, ci potrebbe presentare il lm “Children in the Dark”? Children in the Dark non è un lm da oscar ma è fatto bene, intenso e schietto. Parla senza fronzoli di un problema serio, presente non solo nel sud-est asiatico ma anche in altre parti del mondo dove la miseria contribuisce alla prostituzione dei bambini e al trafco di organi.La storia è quella di due giapponesi,un giornalista e un volontario, che vanno inThailandia per aiutare i ragazzi e ragazze intrappolati nel mercato del sesso. Un attacco diretto ed esplicito ai viaggiatori giapponesi e agli altri “occidentali” che approttano della estrema povertà di paesi economicamente vulnerabili e che arricchiscono i mercanti del sesso con bambini. Quali erano i commenti della stampa thailandese e internazionale sulla cancellazione? I commenti sono unanimi: richiedendo la cancellazione del lm dal festival, il TAT (Tourism Authorities of Thailand) non ha migliorato la reputazione della Thailandia. Perché questo fatto ha avuto tanta risonanza a livello mondiale? La risposta è semplice. Se un lm viene tolto dalla programmazione di un festival internazionale non per ragioni artistico-tecniche ma perché “lede l’immagine” del paese ospitante, il lm farà più notizia. La critica rileva che è un lm estremamente duro. Questo giustica la cancellazione? È vero. È un lm duro che rispecchia una dura realtà. Ma è stato incluso dai programmatori del festival per un pubblico adulto. Come ha detto un giornalista thailandese, i programmatori volevano far vedere come il paese (Thailandia) è percepito all’estero per poi aprire uno spazio di discussione all’interno del Festival. Cancellandolo si è persa un’occasione - anche per ribadire al mondo quello che il TAT aveva fatto nel passato per combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini e adolescenti. Nel 2001, infatti, aveva afancato l’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo) nella lotta contro questo problema. Appena uscita la notizia lei ha parlato di una “indicibile tolleranza sociale”. Prima di tutto, come spiegherebbe in poche parole la tolleranza sociale? L’accettazione ovvero la percezione errata della prostituzione dei bambini e adolescenti come una cosa normale. Perchè ha parlato di “indicibile tolleranza sociale”? Quello che è accaduto al Festival Internazionale è un brutto segnale perché viene da importanti luoghi di cultura di un paese: quello del cinema e delle autorità del turismo. Pensiamo a cosa sarebbe accaduto se in Italia non fosse stato presentato il lm Gomorra di Matteo Garrone. Sarebbe stato come negare l’esistenza della camorra! Quindi è un brutto segnale anche per le istituzioni? Purtroppo anche molti “leaders” di questi paesi tollerano la prostituzione dei bambini e adolescenti perché contribuisce molto alle entrate di valuta preziosa. L’importante per loro è che non si sappia! Ed è qui che “casca l’asino”: perché queste cose si sanno, come nel caso della Thailandia. Togliere Children in the Dark da un lm festival non ha eliminato il problema dal paese. Non lo ha neanche insabbiato, perché è diventato un caso di censura spregevole ad alta risonanza. Perché un governo può tollerare che generazioni dei suoi bambini vengano fatti preda di “clienti” locali o viaggiatori che cercano sesso facile? Miopia, il non capire che il turismo irresponsabile lascia terra bruciata. Non capire che a lungo termine il turismo di qualità, rispettoso dei diritti dei bambini, potrebbe essere anche economicamente vantaggioso. a cura di Fabio Bellumore - Comunicazione e Ufficio Stampa Lei è di origini lippine ma al contrario di molti suoi connazionali non nega il problema dello sfruttamento sessuale dei bambini e adolescenti. Tocco con mano la reticenza di ammettere che orisce un mercato sessuale nel mio paese d’origine. Nessuno sano di mente salterà di gioia nell’ammettere che esiste il problema a casa propria. C’è il tabù sessuale che inibisce persino alcuni assistenti sociale nel parlare di sesso in modo professionale. Poi c’è la vergogna, sentimento comprensibile. Ma bisogna avere il coraggio di superare questa vergogna. Negare il problema non risolve, né migliora l’immagine del paese. Tanto vale ammetterlo e dire cosa si fa per combatterlo come ha fatto la Presidente Gloria Arroyo delle Filippine che in un articolo ha parlato “di leggi severe e degli sforzi del governo.” Un segnale forte quello della Presidente. Si, ma rimarrà un mero segnale se le famiglie poverissime continueranno ad affogare nel fango dopo ogni tifone, se le donne sono costrette ad emigrare per fare le badanti, lasciando i gli piccoli a badare a se stessi con padri assenti. Certo cambiare i retaggi culturali è un processo lento, richiede tempi anche biblici. Ci dia un esempio di cosa si può fare per un paese come le Filippine, dove la tolleranza del problema è forte. Arginare, contenere il danno. Per esempio, i progetti della cooperazione allo sviluppo che mirano al cambiamento culturale saranno più efcaci se accompagnati da progetti di micro-nanziamento. Una famiglia senza disperati problemi economici non manda i gli a prostituirsi. “E se quel bambino fosse tuo glio?” recita così lo slogan della campagna, voluta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo, contro i viaggi del sesso con minori. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla, ha lanciato la campagna con una conferenza stampa che ha avuto luogo il giorno 11 novembre. L’iniziativa, che vede la collaborazione di operatori dell’industria turistica e di ECPAT Italia, si propone l’adozione di un codice di turismo etico e una campagna di comunicazione capillare. Da novembre, infatti, lo spot, le locandine e i banner sono pubblicati sui maggiori siti, quotidiani e tv nazionali. 7 Documenti da Rio e dal Seminario Nazionale (Roma) Contro lo sfruttamento sessuale, le richieste dall’Italia e dal Mondo. Le più importanti raccomandazioni uscite dal Seminario Nazionale organizzato da ECPAT-Italia e Unicef il 21 Ottobre 2008. La responsabilità sociale d’impresa Nel settore turistico compiere azione di sensibilizzazione costante verso tutti i soggetti operanti in esso (tour operator, agenzie, industria turistica locale), incoraggiando tutte le possibili sinergie tra i diversi stakeholder, pubbliche amministrazioni incluse, per impedire i viaggi nalizzati allo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti. Fornire alle famiglie gli strumenti necessari per un utilizzo consapevole e sicuro di Internet e delle tecnologie informatiche in generale e approntare tutte le soluzione necessarie per dirimere il potenziale conitto tra azioni per la sicurezza e diritto alla privacy, al ne di realizzare pienamente il superiore interesse dei bambini e degli adolescenti, nel pieno rispetto della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Lo sfruttamento sessuale a ni commerciali e le sde emergenti Predisporre un Piano Nazionale Infanzia con un documento addizionale che preveda delle azioni di prevenzione, contrasto e intervento sullo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti; Creare forme di collaborazione e di coordinamento sistematico tra le istituzioni e le associazioni che lavorano in questo campo Istituire un sistema efciente di analisi e raccolta dei dati, nonché un sistema di referral; Le strategie di cooperazione internazionale Uniformare a livello internazionale i termini ed il linguaggio da utilizzare per la descrizione dello sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti e dei fenomeni ad esso correlati, afnché la cooperazione internazionale possa predisporre programmi ad hoc; Facilitare la cooperazione tra i vari sistemi giudiziari attraverso la creazione di linee guida sull’azione di contrasto dello sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti che tengano conto delle differenze esistenti tra i vari ordinamenti giuridici; Promuovere il coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti non solo nelle fasi di preparazione dei progetti, ma anche in quelle successiva di valutazione della loro efcacia, soprattutto in relazione alla qualità degli interventi di ascolto, assistenza e recupero delle vittime di sfruttamento sessuale. Le più importanti raccomandazioni approvate al Terzo Congresso Mondiale. I governi dovranno fornire al Comitato per i Diritti del Bambino informazioni speciche sull’attuazione del Piano d’Azione Nazionale nel proprio paese. Una relazione sui risultati raggiunti sarà presentato all’Assemblea Generale dell’ ONU nella sessione del prossimo anno. Nei prossimi cinque anni si dovranno stabilire, a livello nazionale, istituzioni indipendenti sui diritti del bambino come i focal point, le commissioni per i diritti del bambino. Entro il 2009 si dovrà creare una banca dati afdabile sullo sfruttamento sessuale dei bambini. Entro il 2013 si dovranno stabilire meccanismi regionali per scambiare informazioni relative allo sfruttamento sessuale dei minori; Entro il 2013 creare un sistema nazionale per riferire e dare seguito alle incidenze dello sfruttamento sessuale dei minori. Questo raccoglierà sia i rapporti informativi da parte delle istituzioni riconosciute, dalle informazioni da Telefono Amico, dalle istituzioni di assistenza all’infanzia e adolescenza e dal sistema giudiziario. Questo creerà un canale di informazione diretta che riguarda tutti i minori; Richiedere l’abolizione della doppia incriminazione nei casi di sfruttamento sessuale di minori (ossia quando il colpevole non può essere giudicato a meno che non ci siano leggi pertinenti sia nel paese di origine che nel paese dove il crimine sia stato commesso); I paesi si dovranno impegnare a lavorare in più stretta collaborazione con l’Interpol sulla Banca Dati sullo sfruttamento dell’immagine dei minori e a stabilire un ufcio speciale per i crimini nei confronti dell’infanzia. Si dovranno sviluppare politiche per stimolare e appoggiare il settore aziendale, specialmente quello dei Viaggi/Turismo, le istituzioni nanziarie, quelle relative ad Internet, e quelle relative alla pubblicità e all’intrattenimento perché adottino dei codici di condotta. Rafforzare e armonizzare i vari tipi esistenti di servizi di protezione all’infanzia. Richiedere agli organi di cooperazione internazionale (Agenzie di cooperazione internazionale) cosi come alle più importanti istituzioni nanziarie, comprese quelle che regolano il sistema per l’assegnazione di fondi, di valutare le politiche che hanno inuenza sui bambini al ne di assicurare che i loro nanziamenti appoggino la realizzazione dei loro accordi. Introdurre leggi che criminalizzino l’acquisto (o qualsiasi forma di remunerazione) di sesso con minori. TESSERAMENTO SOCI 2009 da Gennaio è possibile rinnovare la tessera di Socio ECPAT-Italia. Sostieni ECPAT-Italia VERSAMENTO SU C/C POSTALE N° 83359000 BONIFICO SU BANCOPOSTA Codice IBAN: IT 47 N 07601 03200 000083359000 Pubblicazione Quadrimestrale Coordinamento Editoriale: Françoise Barner, Allegra Morelli, Yasmin Abo Loha, Marco Scarpati, Fabio Bellumore Collaboratori: Francesco Cotrona, Letizia Taroni, Serena Fortuna Grafica ed impaginazione: Marcello Dall’Osso - Colt Stuff © Arti Grafiche, Fabio Bellumore