6 - Legaparco

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6 - Legaparco
www.gazzetta.it lunedì 19 marzo 2012 1,20 €
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
ITALIA
n
67
anno 116 ­ Numero
Anno
Serie A / 28“
IL PAGELLONE DOMANI A TORINO SEMIFINALE DI RITORNO DI COPPA ITALIA
Juve­Milan allo specchio
Vucinic e Ibra sono al top
Misuriamo la condizione, i punti di forza e quelli deboli delle squadre
Zlatan: «Andiamo a Torino per ribaltare l 1­2. E poi sotto col Barcellona>
BOCCI, DELLA VALLE, GRAZIANO, OLIVERO, PASOTTO PAGG. 10­11­12
3 Mirko Vucinic (a sin.) e Zlatan Ibrahimovic INSIDE­GETTYIMAGES
MORATTI
PARTITE
BOLOGNA CHIEVO
CAGLIARI CESENA
CATANIA LAZIO
FIORENTINA JUVENTUS
INTER ATALANTA
LECCE PALERMO
PARMA MILAN
SIENA NOVARA
UDINESE NAPOLI
Stasera (ore 20,45)
ROMA GENOA
INTER
NON NE PUO PIU
FUGA DALL EUROPA
2­2
3­0
1­0
0­5
0­0
1­1
0­2
0­2
2­2
CLASSIFICA
MILAN
60
JUVENTUS 56
LAZIO
48
NAPOLI
47
UDINESE 47
ROMA*
41
INTER
41
CATANIA
41
BOLOGNA 36
PALERMO 35
(1 2)
* Una partita in meno.
** Sei punti di penalizzazione.
CHIEVO
35
ATALANTA**34
CAGLIARI 34
GENOA*
33
SIENA
32
FIORENTINA 32
PARMA
31
LECCE
26
NOVARA 23
CESENA
17
NAPOLI
­ATAL
A
MILITO NTA 0­0
SBA
UN AL
TRO P GLIA
E
LA CR
ISI CO NALTY
NTINU
A
ilCommento
GIORNATA
Cavani show
Butta un rigore
poi prende
l’Udinese
Pozzo duro con Rocchi
«Era impresentabile»
Espulso Guidolin
Stasera Roma­Genoa
ALLE PAGINE 14­15­16
di ALBERTO CERRUTI
C’è chi è in fuga per lo scudetto e chi è in fuga
dall’Europa. Milano, unica città capace di
festeggiare con due squadre dieci coppe dei
Campioni/Champions League, scopre le realtà opposte di Milan e Inter. Indirettamente, ma non casualmente, il volo dei rossoneri e l’occasione perduta dai nerazzurri sono
sintetizzati dal ritorno in trasferta di Berlusconi, dopo 18 anni, e dall’abbandono di
Moratti che lascia la tribuna d’onore nell’intervallo. Alla fine del campionato mancano
dieci giornate e molto può ancora succedere. Molto ma non tutto.
Impreca e poi lascia
lo stadio in anticipo.
E deciso a prendere
in mano la situazione.
Forlan rifiuta il cambio.
Duro scontro
Branca­Oriali
LE ALTRE VINCONO CAGLIARI E NOVARA
E’ super Catania
Lazio k.o. ma 3a
ALLE PAGINE 17­19­21
IL CASO COMUNICATO FIORENTINA
Viola­Corvino
Ora è divorzio
L ARTICOLO A PAGINA 22
GOZZINI A PAGINA 13
3 Diego Milito,
32 anni. Nella foto
piccola (in alto)
l amarezza del
presidente Massimo
Moratti ieri in
tribuna a San Siro
GETTY IMAGES
CALAMAI, DALLA VITE,
ELEFANTE, IARIA, TAIDELLI
DA PAGINA 2 A PAGINA 9
IL DRAMMA DECISIVE LE PROSSIME ORE
Muamba, quattro
arresti cardiaci
BOLDRINI A PAGINA 24
F.1. LA MCLAREN VINCE IN AUSTRALIA, SECONDO VETTEL
TENNIS ALL AZARENKA IL TITOLO DONNE
IL ROMPI PALLONE
Subito Button, ma Alonso c’è
DI GENE GNOCCHI
Il ferrarista arriva quinto: «Adesso dobbiamo reagire»
Federer re di Indian Wells
Doma il bombardiere Isner
ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI, CORTINOVIS DA PAG. 30 A PAG. 35
MARTUCCI A PAGINA 43
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Massa spiega il motivo del suo ritiro:
«Ho finito la benzina perché mi hanno
dato la Ferrari mimetica di Lapo Elkann»
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SERIE A 28a GIORNATA
QUELLA POLTRONA SENZA PRESIDENTE NEL SECONDO TEMPO...
NUOVE SCINTILLE IL D.T. E L’EX DIRIGENTE AI FERRI CORTI
Branca: «Lavoro sul futuro»
Oriali: «Spero altrove...»
E risposta... Ed ecco la replica
MATTEO DALLA VITE
MILANO
Se le dicono. Senza filtro. Ecco Marco Branca (d.t.
dell’Inter) e Gabriele Oriali
(dirigente dell’Inter fino a
Triplete incluso).
Botta... Nel pre-match con-
tro l’Atalanta, Marco Branca
dice a Sky: «Stiamo lavorando da tempo sul nostro futuro. Io responsabile di quel
che sta succedendo? Non
scappo mai di fronte alle
mie responsabilità, le prendo tutte e anzi magari a fine
stagione le spiegherò perché alcune sono giuste e altre sono inesattezze. Le accuse di Oriali? Non replico,
anche perché quando era
qua non era dirigente e non
s’è occupato mai di mercato
se non i primi 2 anni della
mia gestione. Io sono qui
dal 2003 e devo rispondere
nulla perché lui non conosceva le cose della Società
come il Presidente e il sottoscritto».
1
S
Gabriele
Oriali il 9
marzo: «Branca
ha lavorato bene
all’inizio, ma non
era solo.
Nelle ultime due
stagioni ha fatto
scelte illogiche»
S
Marco
Branca ieri:
«Oriali non
decideva nulla
sul mercato,
non era
nemmeno un
dirigente
effettivo»
di Oriali a Mediaset: «Con tutti i problemi che ha l’Inter e
che lui, Branca, ha contribuito a creare, farebbe meglio a
pensare a quello... Lui stesso
sa che molte trattative le abbiamo fatte insieme, fino alla
cessione di Ibra al Barça che
ha portato avanti Moratti. Lo
confermano anche Milito e
Thiago Motta che mi ringraziano sempre di essere approdati all’Inter, e anche durante le trattative in entrata di
Ibra e Vieira io e Branca eravamo insieme in sede-Juve.
Ma la cosa che mi preoccupa
di più è che Branca sta lavorando per il prossimo anno:
fosse vero spero stia lavorando per il futuro di un’altra
squadra, non dell’Inter. Era
giusto dargli i meriti passati,
ma da due anni lavora da solo e i risultati si vedono. Forse invidiava un po’ il mio rapporto con Mancini e Mou. Ha
detto che non ero un dirigente: sbagliato, ero nel censimento, firmavo documenti e
andavo in panchina».
2
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Polveriera
Lo 0-0, un vaffa, Forlan, il vuoto
E irrompe la rabbia di Moratti
Milito sbaglia un altro rigore, il presidente impreca, vede nello spogliatoio
i 40’ finali con l’Atalanta e se ne va. Ranieri resta in bilico: ora tutti a rischio
ANDREA ELEFANTE
MILANO
La faccia, più che le parole.
Lo sguardo livido, più che il «vaffa» catturato dalle telecamere
che a Massimo Moratti è scappato a fine primo tempo, prima di
lasciare la sua poltroncina di tri-
buna per un viaggio negli spogliatoi senza ritorno. L’espressione
ferita, più che le frasi smozzicate
nell’intervallo, quando ancora
sperava in un guizzo mai nato.
Ieri bastava guardarlo, il presidente, per capire che la misura è
colma e ora davvero non ne può
più. Che non rimuginava amarezza e delusione qualsiasi, che la
giornata di ieri non gli scivolerà
addosso, non scivolerà addosso
all’Inter, come tante altre. Bastava guardarlo in faccia quando se
n’è andato da San Siro con qualche minuto d’anticipo sul fischio
finale a quell’inutile 0-0; ma ancora prima, molto prima, quando aveva cominciato a intuire come sarebbe finita. Sul rigore sba-
gliato da Milito: la faccia di questa stagione diventata calvario,
quasi agonia.
Tutto in quel rigore C’era tutto, in
quel tiro: il non saper approfittare di certi regali; la capacità di
dare coraggio all’avversaria invece che di fargliene perdere; la ripetitività di certi errori, perché
Verona non era così lontana; la
presunzione di cercare la precisione invece che la concretezza
della botta, ma allo stesso tempo
l’approccio molle all’appuntamento con un pezzo di destino;
l’inarrestabile crisi del gol della
squadra. E anche quel canto della curva, che ha anestetizzato l’errore continuando a cantare «sia-
mo sempre con voi», e ha cantato
fino alla fine, e poi alla fine non
ha neanche fischiato più di tanto. Quasi non riuscisse a trovare
la voglia, più che la forza, di contestare.
In tv, nello spogliatoio Moratti in-
vece sì, ha raschiato il fondo della sua voglia e della sua forza e
dopo 45’ è sceso nello spogliatoio, dove già tante volte aveva dovuto consolare, rincuorare, incitare. Una pacca sulla spalla a Milito e poi lì è rimasto, a vedersi il
secondo tempo in tv, con il d.t.
Branca e il d.s. Ausilio, aspettando fino quasi all’ultimo che succedesse qualcosa, magari in extremis. E per qualcosa, non intendeva vedere Ranieri chiedere a Forlan di entrare per andare a giocare sulla fascia e poi ritrovarsi in
campo Faraoni. Un giocatore che
di fatto rifiuta di entrare in campo e un allenatore che ne prende
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
#
...QUEL SECONDO FLOP CONSECUTIVO DAL DISCHETTO DI MILITO
3
4
I NUMERI
3
I rigori
sbagliati
L’Inter ha
ottenuto 6 rigori
a favore in
campionato, ma
ne ha sbagliati la
metà, ben 3. Di
questi, uno l’ha
sbagliato Pazzini
(calciando fuori
con l’Udinese
alla 14a), gli altri
due Milito (oltre
a quello di ieri,
si era fatto
parare da
Sorrentino il tiro
in Chievo-Inter
0-2 il 9 marzo)
4
I pareggi
a San Siro
In questo
campionato
l’Inter ha
ottenuto in casa
4 pareggi
(oltre a 6 vittorie
e 5 sconfitte)
1 L’espressione di insofferenza di Massimo Moratti,
66 anni in tribuna a San Siro PHOTOVIEWS
2 Il posto lasciato vuoto a fine primo tempo: il presidente
ha visto parte del secondo tempo in una sala riservata dello stadio,
lasciando l’impianto a pochi minuti dalla fine PHOTOVIEWS
3 Andrea Consigli, 25 anni, devia il rigore di Diego Milito,
32 HG-CANNAS
Inter
atto quasi senza battere ciglio, anzi apprezzandone più tardi, in
conferenza stampa, la lealtà, per
avergli spiegato di non sentirsela. Una squadra che si è incartata
e chi la guida che non sa più come scartarla.
Giorni
dall’ultima
vittoria in
casa
L’ultima vittoria
dell’Inter
a San Siro
in campionato è
del 22 gennaio,
2-1 con la Lazio
Con chi ripartire Perché la notte
Il mancato
ingresso
dell’uruguaiano è
stato lo specchio
del momento
Questa è la rotta Una sensazione
di vuoto lancinante, e Moratti
chiuso in quella saletta dello
spogliatoio ha capito che toccherà anzitutto a lui colmarlo.
Lui che non guarda quest’Inter
con occhi estranei, che tanto
più adesso di quest’Inter si sente il primo responsabile: nel senso che anche la società sa di non
potersi non assumere certe responsabilità; e nel senso che
ora sarà la società a dover indicare la rotta per prima. Facendo
sentire la sua presenza, il suo peso. Alla squadra: perché le parole senza riscontri spese fino ad
oggi, tante, non basteranno
57
Il patron adesso
ha due mesi di
tempo per capire
davvero come e
con chi ripartire
più, come non sono bastate
quelle concilianti che Moratti
ha continuato a cercare. E all’allenatore: che è stato sostenuto
per quanto possibile, ma se possibile sarà aiutato ancora di più.
Anche se Moratti in cuor suo
sperava potesse essere il tecnico ad aiutare di più l’Inter.
post Atalanta, salvo sorprese,
non porterà al presidente consigli di rottura: Ranieri resta un allenatore in bilico per il vortice dal
quale è stato risucchiato, ma cambiarlo adesso potrebbe significare fare un salto nel vuoto e non
solo mandare al massacro qualcuno, chiunque, nella settimana che porta alla
Juventus. Ma i prossimi due mesi, da qui fino a metà maggio, saranno una lunga transizione attiva verso
un domani diverso.
Già adesso, da subito,
è ora di ricompattare e
poi di cominciare a ricostruire; di gettare le prime
basi per un rafforzamento
societario e tecnico. Di capire come, e con chi, ripartire
davvero fra qualche mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimo
Moratti
ilCaso
DIEGO FORLAN
Il gran rifiuto
«No, mister
lì non gioco»
«Non me la sento di fare la fascia». Così per Obi
entra Faraoni. Ranieri: «E’ stato onesto e leale»
LUCA TAIDELLI
MILANO
Minuto 65 di Inter-Atalanta. Nel tentativo di rianimare i
suoi, Ranieri decide di sostituire
Obi con Forlan. Il tecnico e Diego
confabulano a bordo panchina,
ma alla fine il posto del nigeriano lo prende Faraoni. Nel dopo
gara gli interessati cercano di
edulcorare la pillola, ma di fatto
- pur con toni molto civili - si è
trattato di un «rifiuto tattico».
No, grazie Questa la spiegazione
del tecnico: «Forlan non si è rifiutato di entrare. Gli ho chiesto se
se la sentiva di farmi la fascia e
lui mi ha risposto "No, mister. Se
devo entrare preferirei giocare
in un altro ruolo". E io l’ho ringraziato. E’ stato onesto e leale». Resta il fatto che il no di Forlan - già
infastidito quando contro il Marsiglia era toccato a lui lasciare il
posto a Pazzini - ha impedito a
Ranieri di fare la mossa che riteneva più utile per la squadra e
che il 32enne che doveva raccogliere l’eredità di Eto’o (quello
che con Mou faceva anche il terzino...) non ne esce benissimo.
Zarate e Novara Forlan non lo
ammetterà mai, ma probabilmente ci era rimasto male pochi
minuti prima, quando al posto di
Milito - quindi potendo agire da
punta - è andato in campo Zarate, che giusto ieri compiva 25 anni. E se è vero che (quando non
era in infermeria) l’uruguagio si
era adattato in più ruoli, torna in
mente il 12 febbraio, giorno del
suo ultimo rientro: l’Inter era sotto con il Novara e Ranieri provò
la mossa della disperazione con
un 4-2-4 in cui a Forlan fu chiesto di stare largo a destra. Compito assolto alla lettera, visto che il
biondo pestò quasi i piedi al guardalinee limitandosi a qualche
Diego Forlan,
32 anni, in
panchina
durante il
match contro
l’Atalanta.
L’uruguaiano
veniva da
cinque gare
consecutive
da titolare
PEGASO
cross. Quella serata deve aver segnato uno spartiacque, perché
dopo Forlan ha giocato cinque
gare consecutive da titolare. E
sempre da attaccante.
Versione concordata Diego, pizzicato in giro venerdì oltre l’una
di notte malgrado il mattino dopo ci fosse allenamento, ieri in zona mista ha tradito un certo nervosismo. Prima ha tirato dritto come tutti i compagni - di fronte
alle tv, poi si è fermato perché
qualcuno gli ha chiesto se fosse
vero che si era rifiutato di entrare. «Non è vero. E non è vero che
è stata una scelta tattica. Ranieri
ha spiegato come sono andate le
cose». Visto che Forlan non poteva sapere cosa stava dicendo il
tecnico ai media, c’è il sospetto
che nello spogliatoio i due, capito che la cosa sarebbe venuta a
galla, abbiano concordato la versione da dare.
Ognuno ora tiri le conclusioni
che crede. Di certo è un altro segnale di una squadra non così
compatta. E non ci stupiremmo
se, malgrado abbiano entrambi
un contratto sino al 2013, nella
prossima stagione nessuno dei
due fosse più all’Inter. Con Forlan che potrebbe riavvicinarsi a
casa. In un campionato con ritmi
più blandi. E dove non gli facciano fare la fascia.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 28a GIORNATA
Solo l’arbitro fa peggio dell’Inter
La squadra di Ranieri senz’anima, Consigli para tutto e alla fine all’Atalanta viene negato un rigore
INTER
ATALANTA
0
0
(4-4-2)
Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; J. Zanetti, Poli (dal 32’ s.t. Castaignos), Cambiasso, Obi (dal 21’ s.t. Faraoni); Milito (dal 19’ s.t. Zarate), Pazzini.
ALLENATORE Ranieri
PANCHINA Castellazzi, Forlan, Palombo,
Ranocchia
AMMONITI Lucio e Samuel per gioco falloso
(4-4-2)
Consigli; Raimondi, Ferri, Manfredini, Bellini (dal 40’ s.t. Stendardo); Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Carrozza (dal
32’ s.t. Ferreira Pinto), Marilungo (dal 9’
s.t. Gabbiadini)
ALLENATORE Colantuono
PANCHINA Frezzolini, Bonaventura, Cazzola, Tiribocchi.
AMMONITI Bellini, Moralez, Carmona e Cigarini per gioco falloso
GIUDIZIO 77
ARBITRO Gava di Conegliano
NOTE Spettatori 40.000 circa dei quali 1.720 paganti per un incasso di 60.515 euro; 36.890
abbonati per una quota di 1.208.563 euro. Angoli: 4-3. In fuorigioco: 3-2. Recuperi: primo tempo
3’; secondo tempo 5’.
Il simbolo della partita: Mauro Zarate, 24 anni, con le mani nei capelli, mentre Andrea Consigli, 25, esulta LAPRESSE
LUCA CALAMAI
MILANO
Stavolta al Meazza non ci
sono né lacrime né fischi. Solo
un imbarazzato silenzio. La fotografia del momento dell’Inter
è il volto di Moratti. Una maschera di ghiaccio che lascia
aperta la porta a qualsiasi ipotesi. E’ normale che il presidente
nerazzurro le pensi tutte per ribellarsi all’attuale mediocre
scenario. La squadra di Ranieri
non va oltre lo 0 a 0 con l’Atalanta perdendo, probabilmente,
l’ultimo treno per la zona Champions e per rimettere in piedi
una stagione a dir poco deludente. Anzi, continuando di
questo passo, l’Inter rischia di
scivolare fuori anche dall’area
Europa League che potrebbe essere utile per non perdere una
dimensione internazionale e
giustificare una rosa ampia.
Ostacoli Ancora una volta i ne-
più la differenza sulla destra e
che Pazzini sembra un corpo
estraneo dentro una squadra
che non arriva mai a crossare
dal fondo e lo cerca solo con
lunghi lanci. Un non senso tattico avendo un centravanti come
lui. Gli altri big sono dispersi, a
cominciare da Forlan in evidente conflitto ideologico con l’allenatore.
Parafulmine Per fortuna dei nerazzurri almeno stavolta Julio
Cesar fa il vero Julio Cesar. Il
portiere, al 17’ s.t., scatta come
una molla per deviare una velenosa girata di testa del giovane
e talentuoso Gabbiadini. E l’altro regalo lo confeziona il mediocre arbitro Gava che, dopo
aver ignorato un possibile secondo rigore per l’Inter (deviazione di braccio di Carrozza),
completa la sua domenica da 4
in pagella ignorando un clamoroso fallo di Lucio su Gabbiadini. Insomma, tutto sommato
l’Inter può aggiungere al suo
dossier-domenicale anche la
fortuna. Un rigore contro non
visto e il bomber Denis infortunato. Meglio che l’Inter si concentri sui suoi errori. E mentre
la squadra nerazzurra si interroga, presidente in testa, su come
vivere questo tormentato finale
di campionato, l’Atalanta è sempre più vicina alla quota salvezza. Una grande impresa calcolando da dove era partita.
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POSSESSO PALLA
INTER 53%
TIRI IN PORTA
IIIII
INTER 5
INTER 71%
ATALANTA 3
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO
23’ Calcio di rigore a favore dell’Inter per un
contatto in area Bellini-Pazzini. Batte Milito e
Consigli respinge.
24’ Colpo di testa in mischia di Samuel bloccato
in due tempi da Consigli.
INTER 6
LUCIO E MAICON
SBANDANO
OBI E POLI O.K.
GABBIADINI
CHE TALENTO
INTER 5,5
JULIO CESAR 6,5 Compie un
mezzo miracolo sulla girata di testa
di Gabbiadini.
MAICON 5 Viaggia con due marce
in meno.
SAMUEL 6 Sfiora il gol con una
bella incornata.
ATALANTA 44%
TIRI FUORI
III IIIIII
DI L.CAL.
LUCIO 4,5 Atterra in area
Gabbiadini che lo aveva saltato in
dribbling. Non è più affidabile come
un tempo.
VANTAGGIO TERRITORIALE
ATALANTA 47%
le Pagelle
II
ATALANTA 2
NAGATOMO 5,5 Ci mette impegno.
Ma la qualità?
IL MIGLIORE
h 6,5 ZANETTI
SECONDO TEMPO
12’ Conclusione dalla distanza di Poli deviato in
tuffo da Consigli.
Classe e muscoli. Un campione
senza età.
17’ Colpo di testa in girata di Gabbiadini e grande
parata di Julio Cesar.
POLI 6,5 Sbaglia poco, ma sceglie
sempre la giocata più semplice.
Sfiora il gol con una potente
conclusione dalla distanza.
35’ Possibile calcio di rigore per un intervento di
Lucio su Gabbiadini. L’arbitro Gava fa continuare.
CASTAIGNOS 5,5 Entra quando
l’Inter ha poca benzina nel motore.
CAMBIASSO 5,5 Ha esperienza in
quantità industriale ma non ha più il
cambio di passo.
OBI 6,5 Una spina nel fianco della
difesa dell’Atalanta.
FARAONI 6 Porta una ventata di
freschezza.
MILITO 4 Calcia male il rigore e
l’errore gli taglia le gambe.
ZARATE 5,5 Conclude spesso, ma
senza mai impegnare Consigli.
razzurri mescolano in maniera
curiosa sfortuna ed errori. In
pole-position alla seconda voce
c’è sicuramente il rigore sbagliato al 23’ p.t. da Milito. Massima
punizione concessa dall’arbitro
Gava per un abbraccio in area
Bellini-Pazzini. Sul dischetto
va El Principe, ma il suo destro è
moscio e il portiere Consigli devia in angolo. Un altro rigore
sbagliato dall’attaccante argentino dopo quello di venerdì scorso a Verona con il Chievo. Il giocatore era nelle condizioni psicologiche giuste per tornare a
calciare dagli undici metri? Ah,
saperlo. Sull’azione successiva
la squadra nerazzurra costruisce una nuova clamorosa azione da gol, con un colpo di testa
a botta sicura di Samuel. Ma
Consigli compie un altro miracolo domando il pallone in due
tempi. E, allora, torna a galla il
concetto di sfortuna. L’Inter
continua a trovare sulla sua
strada portieri che indovinano
la partita della vita. Per completare la sua domenica da copertina l’estremo difensore dell’Atalanta, al 12’ s.t., vola a deviare
in angolo una velenosa conclusione dalla distanza di Poli.
PAZZINI 5,5 Conquista un rigore,
ma non arriva alla sufficienza. Ma
almeno un cross decente quando
arriverà?
Segnale Errori, sfortuna ma an-
FERREIRA PINTO 6 Si allunga bene
palla al piede.
che mediocrità. Un dato su tutti: il migliore dell’Inter è ancora
Javier Zanetti, alla faccia dei
38 anni. Il capitano ci mette
cuore e gambe ma intorno al
vecchio campione c’è poco.
Non sfigurano i ragazzini Obi e
Poli, anche se raramente vanno
oltre il compitino. Però non si
può chiedere a loro di cambiare
faccia a questa grigia Inter. La
verità è che, senza Sneijder,
non c’è qualità nella partenza
del gioco; che Maicon non fa
All. RANIERI 5 Non riesce a
riaccendere l’Inter dopo
l’eliminazione dalla Champions.
ATALANTA 6
MIGLIORE
h 7,5 ILCONSIGLI
Para il rigore e le conclusioni
insidiose di Samuel e Poli. Un muro.
RAIMONDI 5,5 Soffre la rapidità di
Obi.
FERRI 6 Un combattente.
MANFREDINI 6,5 Fa a sportellate
con Pazzini. E vince il duello.
BELLINI 5,5 Poteva rovinare la
partita dell’Atalanta con
quell’abbraccio a Pazzini punito con
il calcio di rigore (Stendardo s.v.)
SCHELOTTO 6 Macina chilometri
sulla destra. Fa bene Prandelli a
seguirlo con attenzione.
CIGARINI 6 Regia ordinata. Poteva
essere da espulsione un suo
intervento su Obi.
CARMONA 5,5 Troppo falloso.
MORALEZ 6,5 Si muove con abilità
tra le linee.
CARROZZA 6 Grande generosità.
MARILUNGO 5,5 Non convince.
GABBIADINI 6,5 Il ragazzo ha
talento vero. Il numero su Lucio
meritava il rigore.
All. COLANTUONO 6 La sua
Atalanta continua a stupire.
TERNA ARBITRALE:
GAVA 4 Non vede un rigore
per l’Atalanta e un altro per
l’Inter. Non espelle Cigarini.
Giachero 5; Comito 5
6
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SERIE A 28a GIORNATA
Rischio euro-crac
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NEL 1999-2000
L’ULTIMA ASSENZA
DALLE COPPE
Dopo 12 anni l’Inter può finire fuori dalle coppe
con ricavi sotto quota 200. E col fair play Uefa...
MARCO IARIA
I tifosi nerazzurri magari
ci prenderanno per uccelli del
malaugurio, ma arrivati a questo punto, con l’Europa che si
allontana e le giornate che scorrono via, una domanda è d’obbligo: cosa succederebbe, economicamente parlando, se l’Inter non si qualificasse per la
prossima Champions League?
Risposta a bruciapelo: una perdita da 30 milioni. Più o meno.
Un calcolo esatto non si può fare perché i ricavi dipendono anche dalle prestazioni sportive.
Per dire, nella fantastica annata 2009-10 il titolo di campione
d’Europa produsse introiti per
circa 68 milioni, tra premi Uefa, botteghino e bonus degli
sponsor. E la scorsa stagione,
con l’Inter uscita ai quarti, ne arrivarono 46. Ecco perché, individuando in 30 il numero magico, ci siamo tenuti stretti: una
specie di minimo garantito ritagliato su misura per il club di
Moratti, alla luce del suo bacino d’utenza (e quindi dei potenziali incassi da stadio), dei suoi
237
i milioni incassati dall’Inter
come premi Uefa da quando la
Coppa Campioni (1992-93) è
diventata Champions League
68
i milioni derivanti dalla vittoria
della Champions nel 2009-10,
tra premi Uefa, botteghino e
bonus degli sponsor
-86
i milioni di rosso del bilancio
2010-11. Per il fair play Uefa, il
deficit massimo è di 45 milioni
sommando gli esercizi ’12 e ’13
risultati recenti e del mercato
televisivo italiano (fattori che
incidono nel market pool, fetta
molto consistente dei proventi
elargiti da monsieur Platini).
Passato Certo, l’Inter non è abituata a fare questi calcoli, avendo partecipato senza interruzioni alle ultime dieci edizioni della Champions. Considerando
pure l’ex Coppa Uefa ora Europa League, Zanetti e soci frequentano gli stadi del Vecchio
Continente da ormai dodici anni: risale, infatti, al 1999-2000
l’ultima assenza dalle coppe, figlia di un ottavo posto in campionato. Insomma, i nerazzurri
sono soliti sguazzare nel lusso
— musichetta, adrenalina,
quattrini, tanti quattrini — e lo
testimonia la classifica storica
dei premi Uefa: tra il 1992-93,
prima edizione della Champions, e il 2010-11 l’Inter ha incassato 237 milioni collocandosi al nono posto tra le società
più remunerate (Manchester
United primo a quota 400). Dividete per le dieci Champions
giocate in quel lasso di tempo e
avrete una media annuale di
L’ultima assenza
dell’Inter dalle coppe
europee risale al 1999-2000
dopo che i nerazzurri
chiusero il campionato
precedente all’8o posto (in
panchina la girandola
Simoni, Lucescu, Castellini
e Hodgson, nella foto)
mancando anche l’accesso
alla Uefa. Poi l’Inter ha
inanellato 12 partecipazioni
di fila nei trofei continentali.
Nel 2000-01 e 2001-02 ha
giocato in Uefa, poi è stata
sempre in Champions.
La delusione di Milito e Poli per il pareggio con l’Atalanta PHOTOVIEWS
23,7 milioni, cui aggiungere i ricavi al botteghino e i surplus generati sul fronte commerciale.
Futuro Una pioggia di denaro, e
ciononostante i bilanci dell’Inter versano in profondo rosso:
-207 nel 2006-07, -148 nel
2007-08, -154 nel 2008-09, -69
nel 2009-10, -87 nel 2010-11.
Immaginate per un attimo, solo
per un attimo se il tesoretto
Champions venisse a mancare.
L’esercizio 2012-13 sarebbe un
bagno di sangue, il fatturato al
netto delle plusvalenze (che la
scorsa stagione è stato di 217
milioni) crollerebbe sotto quota 200 e verrebbe mangiato
quasi interamente dagli stipendi (pari a 190 milioni nel
2010-11). Ma c’è di più. Mancare il treno per l’Europa, proprio
in questo momento, equivale a
un harakiri. Da questa stagione
i conti dei club vengono monitorati dall’Uefa nell’ottica del fair
play finanziario, le cui sanzioni
scatteranno a partire dal
2014-15. L’Inter è già nella lista
dei cattivi e per convincere
Nyon di aver messo la testa a
posto deve dimostrare di poter
invertire il trend riducendo i costi (in assenza di moltiplicatori
dei ricavi nel breve termine).
Se il prossimo anno non ci fossero nemmeno i soldi della Champions, tutto si complicherebbe.
E la manciata di milioni risparmiati per i premi qualificazione
non versati alla squadra sarebbe soltanto una magra consolazione.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 28a GIORNATA
La rassegnazione
di Ranieri: «Faccio
con ciò che ho...»
Il «no, grazie» di Forlan, un mercato invisibile
Il tecnico dell’Inter non nasconde lo scontento
MILANO
Che aria tira? Poi, eccoci tornare a ciò che è successo con Diego Forlan: fra loro, scintille ci-
Sono questi i momenti in cui... Il
rigore dell’Atalanta «si può dare, a noi per esempio ce ne hanno dati anche di peggio»; il progetto del futuro che già sta nascendo (parole di Marco Branca) lo sente suo. «Se mi sento
coinvolto nel disegno dell’anno prossimo? Fino adesso sì:
stiamo lavorando, guardando,
valutando giocatori, programmando. Poi ci saranno i risultati, le decisioni del presidente:
io dico che quando le cose non
vanno bene, be’, è lì che si vedono un allenatore e un presidente...».
MATTEO DALLA VITE
Bisogna capire che cos’è
successo. E bisogna anche capire cosa succederà. Di certo
quel che è capitato a gennaio
(mercato in entrata praticamente invisibile, per ora) a
Claudio Ranieri non è andato
giù. Lui, il tecnico, fatica anche
a tornarci sopra all’argomento, però prima ricorda un’altra
volta la storia di Thiago Motta
(«Non volevo che andasse, ma
lui piangeva tutti i giorni con
Moratti...») poi sgancia la conclusione: realistica sì, ma anche abrasiva verso chi c’è. «Inutile ripensare a gennaio - dice
Ranieri -, questo è e con questo
bisogna fare...». Che è un dato
di fatto. Ma anche - forse un’ammissione di scontentezza globale (non aver avuto i ricambi a gennaio) che può creare scossoni interni.
(possibile) perla buttata e se
non fosse che Moratti deve trattenersi. «Il presidente è venuto
all’intervallo a caricarci, lo ha
fatto come al solito, con molta
serenità. Qual è l’obiettivo
ora? L’obiettivo era battere
l’Atalanta, la squadra ha fatto
bene, ma è mancata la rapidità
e l’incisività offensiva. La porta dello spogliatoio chiusa?
Non succede niente: in 40 anni
di carriera non ho mai avuto a
che fare con un gruppo così coeso, il giorno dopo l’eliminazione dalla Champions non mancava nessuno, e lo spirito era lo
stesso di sempre, alto. Io sono
contento di allenare un gruppo così, che non molla».
La smorfia di Claudio Ranieri, 60 anni, allenatore dell’Inter LAPRESSE
vili nel recente e quel «no grazie» di ieri pomeriggio. «Lui
non si è rifiutato di entrare - fa
il tecnico -. Gli ho chiesto: te la
senti di farmi la fascia? E lui mi
ha risposto: "No, mister: se devo entrare preferirei entrare in
un altro ruolo". E’ stato onesto». Una cosa è certa: Ranieri
ha visto strozzato il proprio piano di reazione. «Se è vero - risponde a precisa domanda di
un conduttore televisivo - che
chi è in panchina è lì apposta
per entrare in caso di chiamata? Certo...». Il tutto non sa certo di vento tranquillo. Forse,
chissà, ma di certo non è - onestà e paraventi a parte - un refolo di serenità.
Un gruppo così Il pari con l’Ata-
lanta passa quasi in secondo
piano se non fosse l’ennesima
Dobbiamo andarcene tutti? E’ in
un momento così che - banale
ma vero - l’unione fa la forza.
«Se è vero che inconsciamente
i giocatori pensano già al prossimo anno? Oddio, può essere,
di certo ci va tutto storto, abbiamo sbagliato quasi più rigori di
quelli realizzati (3 e 3, ndr)...
Il terzo posto? Ci siamo riempiti la bocca anche troppo, ora teniamo la bocca chiusa anche
per rispetto dei tifosi... E’
un’annata che va così, che dobbiamo fa’? Andare tutti a casa?».
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d
HANNO
DETTO
S
Javier
Zanetti
«Gara a senso
unico, loro
hanno fatto solo
ripartenze, noi
abbiamo creato
le palle gol»
S
Andrea Poli
«Lo 0-0 fa
rabbia. Ora
bisogna ripartire
per affrontare la
Juve a testa alta
e senza nessun
timore»
L’ALLENATORE DELL’ATALANTA
Ira Colantuono:
«Con quel rigore
saremmo salvi»
«Lucio ha fatto un bel fallo su
Gabbiadini. Noi più forti delle
assenze, è mancato solo il gol»
LUCA TAIDELLI
MILANO
Per una «piccola» come l’Atalanta fare un
punto a San Siro è sempre stata cosa da champagne. Ma se di fronte hai un’Inter sulle ginocchia
e nel finale ti viene negato un rigore sacrosanto,
il punto ti fa girare i santissimi. «Ci dispiace attacca infatti Stefano Colantuono -. Potevano
essere tre punti e saremmo stati quasi salvi. Lucio ha fatto un bel fallo su Gabbiadini. Ne prendiamo atto, è inutile stare qui a discutere. La
squadra ha fatto anche stavolta una grande prestazione nonostante le assenze. Non abbiamo
corso grandi pericoli e anche nella ripresa abbiamo creato i presupposti per vincere. Forse non
siamo stati molto incisivi, sbagliando spesso l’ultimo passaggio, però ci siamo difesi bene».
Cape e Gabbia E mentre Michele Ferri mostra la
S
Yuto
Nagatomo
«Mi spiace per
Milito. Visto il
momento, era un
rigore difficile da
tirare. Avremmo
meritato di più»
maglietta «Cape, mòla mia» («Cape, non mollare») per Daniele Capelli che «si è fatto male dopo avere recuperato da un brutto infortunio» e il
ds Pasquale Marino lascia San Siro con un eloquente «Oggi meglio non parlare...», Colantuono si sofferma su alcuni singoli: «Gabbiadini va
fatto crescere con calma. Oggi ha fatto molto bene quando è entrato. Se capisce, e lo sta capendo, che le partite che deve fare sono queste, giocherà titolare. Schelotto? Deve capire che ha delle qualità importantissime e spesso le nasconde
da solo». Paura invece per Marilungo, che in seguito a un contrasto con Lucio è uscito dal campo in barella e tra le lacrime. «Credo si tratti di
una piccola distorsione» conclude Colantuono.
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10
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Tra Serie A
e Coppa Italia
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
COSi’ IN CAMPIONATO
Rossoneri a 60
Bianconeri a 56
Il Milan è al comando in
campionato con quattro
lunghezze di vantaggio sulla
Juventus, ma ha dovuto
lungamente rincorrere i
bianconeri per ritrovare la
supremazia della stagione
scorsa. Negli scontri diretti, fra
l’altro, sono ampiamente in
vantaggio gli uomini di Conte, che
hanno vinto in casa 2 0 a inizio
ottobre e pareggiato 1 1 a San
Siro due settimane fa
DOPO IL 2-1 A SAN SIRO
Conte, basta un pari
Allegri, almeno 2 gol
Momenti caldi tra Storari e Ibra ANSA
La Juventus ha battuto il
Milan all’andata a San Siro per
2 1. Il Milan per passare in finale,
una finale che gli manca dal 2003,
Brivido Juve-Milan
Domani supersfida in Coppa
Un trailer per lo scudetto
JUVE
Finora hanno lottato e polemizzato, adesso si affrontano in un duello
dentro o fuori: chi vincerà andrà in finale. Ecco in quale stato ci arrivano
CONDIZIONE
MILAN
Antonio Conte, 42 anni
IN FORMA
HJL
Tutto esaurito allo «Juventus Stadium». Una
partita importante, forse la più importante giocata da Juve e Milan in coppa Italia negli ultimi
anni. Una partita che Allegri vuole vincere perché il suo Milan è primo in campionato, ma finora non ha mai battuto i bianconeri. Una partita
avvelenata dal gol non concesso a Muntari e
da tanti altri episodi arbitrali. Una partita, infine, che il Milan deve giocare con rabbia, ma anche con giudizio, perché gli infortunati sono
tanti e fra poco più di una settimana a Milano
arriva il Barcellona. Mentre Conte e la sua squadra possono muoversi più sicuri, grazie al vantaggio acquisito dalla Juve all’andata (2-1 a San
Siro) e alla sicurezza psicologica derivata dai 4
punti presi al Milan in due gare di campionato.
Domani a Torino si gioca non solo per arrivare
alla finale di coppa, ma anche per definire la
supremazia in Italia. Per questo nessuno mollerà niente. Neppure il Milan, anche se la superpartita di Champions preme.
a cura di ALESSANDRA BOCCI e MIRKO GRAZIANO
IL PROBLEMA
Vidal e Marchisio
di nuovo brillanti
Vucinic alla Ibra
Uno spettacolo!
Manca il «killer»
L’ultimo difetto
La trasferta di Firenze ha
confermato la ritrovata
brillantezza della banda Conte,
tornata alla vittoria dopo quattro
pareggi consecutivi. Fuori dal
«tunnel» anche Vidal e Marchisio,
gli uomini chiave nel travolgente
inizio di stagione bianconero.
Quando il cileno e l’azzurro stanno
bene, salgono l’intensità, la
cattiveria e la pericolosità del
«sistema Conte». Insieme a Pirlo, i
due formano un reparto con pochi
eguali in Europa. Contro il Milan
saranno cuore, mente e gambe di
una Juventus che andrà a caccia
del 32˚ risultato utile consecutivo,
che poi vorrebbe dire finale di
Coppa Italia assicurata.
E’ Mirko Vucinic l’uomo in più
della Juventus attuale. Anche per
questo Antonio Conte non ha
ancora deciso se escludere il
montenegrino dall’undici iniziale in
una competizione nella quale, là
davanti, ha fin qui dato spazio alle
cosiddette seconde linee. Il 28enne
ragazzo di Niksic ha letteralmente
cambiato marcia dal secondo
tempo di Bologna in poi: rete del
pareggio al Dall’Ara, prestazione
super e due pali a Marassi contro il
Genoa, infine varie delizie con gol a
Firenze. Quando si esprime ai
massimi livelli è roba da primi dieci
giocatori al mondo. Difetta però in
continuità: è questo l’ultimo salto di
qualità di cui la Juve ha bisogno.
Alla Juventus manca un
Ibrahimovic, l’uomo che ti permette
di scollinare positivamente anche
quelle giornate così così dal punto
di vista del gioco. Oggi nessuno fra
gli attaccanti bianconeri può
garantire a Conte una simile
«polizza». Vucinic è il genio del
gruppo, spesso le sue idee non
trovano però la giusta freddezza
sotto porta. Insomma, i bianconeri
hanno quasi sempre bisogno della
prestazione perfetta a livello di
squadra per portare a casa i tre
punti. E in questo senso, è corretto
riconoscerlo, il lavoro di Conte
(iniziato appena sei mesi e mezzo
fa) ha finora avuto un peso
straordinario.
CONDIZIONE
Massimiliano Allegri, 44 LAPRESSE
HJL
dovrebbe vincere 2 0, o con
almeno due gol di scarto. Per la
Juventus sarebbe la decima
Coppa Italia, per il Milan la sesta
(la seconda dell’era Berlusconi).
La finale si giocherà a Roma il
20 maggio. Supercoppa Italiana
probabilmente a Pechino o
Shangai, il prossimo agosto
S
Arturo Vidal
(LAPRESSE) è
nato a Santiago
del Cile il 22
maggio 1987. In
questa stagione,
24 presenze e 3
reti
HJL
IN FORMA
S
Mirko Vucinic
(FORTE) 28 anni, è
nazionale
montenegrino.
Prima stagione
alla Juventus:
cinque le reti
finora realizzate
HJL
IL PROBLEMA
Ibrahimovic al top
E la squadra gioca
Emanuelson,
trequarti di qualità
Sulle fasce
poco turnover
Ormai in campionato il Milan
ha trovato una continuità di
risultati che fa aumentare il tasso
di autostima e anche la tranquillità
della squadra, e Allegri spera che
questo influisca sulle possibilità
di rimonta in coppa Italia.
Ibrahimovic segna con regolarità,
perciò l’allenatore può andare
avanti nonostante le assenze
in attacco (Pato, Boateng e in
questi giorni Robinho). Una volta
superata la Juve, la squadra
ha cominciato a giocare meglio,
anche se a sprazzi. La condizione
psicologica in questo momento
è decisamente buona, nonostante
il brutto sorteggio (Barça)
in Champions.
Il miglior Ibra di sempre, e
non solo: la sorpresa di queste
settimane, con la squadra orfana
di Boateng, è Urby Emanuelson,
trasformato da Allegri da
seconda linea quasi anonima in
trequartista decisivo. Urby
continua a sbagliare molti gol, ma
ha imparato a giocare nel calcio
italiano e la sua flessibilità tattica
gli ha permesso di adattarsi in
breve tempo a un ruolo chiave.
Molto criticato nelle sue prime
apparizioni al Milan, ora sta
convincendo tutti. Quando
Boateng tornerà, è possibile che
Allegri lo sposti a centrocampo;
ma contro la Juve la zona dietro
le punte sarà ancora sua.
L’assenza di Abate, che
potrebbe rientrare per il ritorno di
Champions con il Barça, apre un
problema di difficile soluzione per
Allegri. Con tante partite e pochi
giocatori disponibili per il ruolo di
terzino destro, il tecnico dovrà
riadattare Bonera alla fascia
destra. In questo modo
guadagnerà in fase difensiva, ma
perderà in spinta. D’altra parte,
Zambrotta è fuori condizione e
Mesbah non è adatto a giocare
sulla fascia destra. L’esterno
algerino potrebbe essere
schierato contro la Roma a
sinistra perché Antonini è
squalificato, ma a Torino
dovrebbe esserci Antonini.
S
Zlatan
Ibrahimovic
(ANSA),
trent’anni,
seconda
stagione al
Milan. Ha
segnato 20 gol
S
Urby
Emanuelson
(ANSA), 25 anni,
cresciuto
nell’Ajax. Al
Milan dal
gennaio 2011, ha
segnato 3 gol
HJL
S
Marco
Borriello
(REUTERS) è nato
a Napoli il 18
giugno 1982. La
Juve lo ha preso
a gennaio: 9
presenze e 0 gol
HJL
S
Ignazio
Abate (FORTE)
si è infortunato
dopo
Milan-Lecce.
Allegri spera di
recuperarlo per
Barça-Milan
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
11
#
COPPA ITALIA DOMANI JUVE-MILAN
Chi con Ibra: Maxi o El Shaarawy?
Lo svedese: «Andiamo a Torino per ribaltare l’1-2. Barcellona, ti affronterò senza problemi»
FABIANA DELLA VALLE
MARCO PASOTTO
MILANO
«Difficile, ma andiamo a
Torino per ribaltare il risultato», dice Ibrahimovic alla stampa svedese. E sul Barcellona:
«nessun problema a incontrarlo, è una storia passata. Sorteggio sfortunato per il Milan, ma
possiamo batterlo». Il Milan
per domani non è al tutti guariti, però qualche letto comincia
a liberarsi. Ieri mattina ha salutato i ritorni in gruppo di Nesta,
Boateng e Merkel, più Seedorf
che sabato ha giocato un’ora
con la Primavera. Probabilmente l’olandese sarà l’unico convocabile per la gara di Coppa Italia, però per Allegri è comunque importante sapere che Nesta e Boateng ormai sono sulla
via della guarigione. Ieri chi ha
giocato a Parma ha fatto solo lavoro di scarico in palestra, gli
altri (compresi Maxi Lopez,
Aquilani e Gattuso, entrati nei
minuti finali), hanno fatto prima lavoro atletico e poi tattico
e hanno chiuso con la partitella
su campo ridotto. Nesta, Merkel e Seedorf hanno fatto tutto
con il gruppo, Boateng invece
ha saltato la parte finale. L’allenamento di oggi darà qualche
indicazione in più sull’undici
anti-Juventus, anche se le assenze ancora numerose rendono le scelte di Allegri quasi tutte obbligate.
Van Bommel può farcela Il tecni-
co rossonero non sembra intenzionato a fare troppo turnover,
anche se alcuni giocatori (vedi
Thiago Silva) hanno giocato
tantissimo e magari avrebbero
bisogno di tirare un po’ il fiato.
Rispetto alla gara del Tardini in
difesa la novità sarà il rientro di
Mexes, che ha saltato le ultime
tre partite di campionato per
squalifica. L’inserimento del
francese accanto a Thiago permetterà ad Allegri di spostare
Bonera a destra, per coprire il
vuoto lasciato dall’infortunio
di Abate. L’alternativa potrebbe essere Zambrotta, però il terzino ha giocato a Parma dopo
due mesi e probabilmente farebbe fatica a reggere due parti-
Gazzetta.it
Gazza
Tvf
GUARDA TUTTI I GOL
E GLI HIGHLIGHTS
DELLA GIORNATA DI A
Dalla goleada della
Juventus a Firenze alla
prodezza di Legrottaglie
che porta il sempre più
sorprendente Catania in
zona Europa: riguarda sul
sito tutti i gol e gli highlights
delle sfide della 28a giornata
di Serie A.
EXTRA TIME: MESSI,
PAZZO BAYERN E IL
DRAMMA DI MUAMBA
Extra Time, la videorubrica settimanale di calcio estero, non può che dedicare un ampio capitolo alle magie di Messi nella Liga.
Spazio al pazzo Bayern di
Bundesliga. E dall’Inghilterra i drammatici momenti
dell’infarto a Muamba.
PROBABILE FORMAZIONE
GDS
te consecutive. Quindi sarebbe
più logico puntare su Bonera,
che al Tardini ha giocato molto
bene da centrale ma è già stato
impiegato 6 volte a destra con
un buon rendimento. A sinistra
dovrebbe essere confermato
Antonini, visto che sarà squalificato sabato con la Roma. A centrocampo Allegri conta di recuperare Van Bommel, che ha saltato Parma per un problema alla schiena, con la conferma di
Nocerino e Muntari, perché
Aquilani non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Sulla trequarti ci sarà Emanuelson, ancora
più carico dopo il gol nell’ultima trasferta, in attacco niente
da fare per Robinho, che non
ha ancora smaltito la botta alla
caviglia destra. Quindi il partner di Ibrahimovic sarà uno tra
Maxi Lopez ed El Shaarawy (visto che Pato è out e Inzaghi è
l’ultima scelta). Il Faraone è
partito titolare al Tardini, quindi Allegri potrebbe dare spazio
all’argentino, che però è appena rientrato dopo l’infortunio
al polpaccio: il tecnico dovrà valutare oggi se Maxi è pronto per
giocare dall’inizio.
La rivincita A Milanello c’è grande voglia di provare a ribaltare
l’1-2 di San Siro. Per i rossoneri
è anche una questione di orgoglio: in tre partite tra campionato e Coppa Italia non sono mai
riusciti a battere la Juventus
(due sconfitte e un pari). Vincere sarebbe un modo per dimostrare anche sul campo di meritare il primato in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stephan El Shaarawy, 19 anni, insieme a Maxi Lopez, 27 LIVERANI
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
COPPA ITALIA DOMANI JUVE-MILAN
E Del Piero prepara
la notte da grande Juve
Il capitano sarà titolare e carica i tifosi: «Stadium esaurito,
squadra in forma, tutti insieme per raggiungere la finale»
G.B. OLIVERO
MILANO
L’immagine più bella l’ha
scelta Antonio Conte. Dopo anni di digiuno — ha raccontato
l’allenatore a Firenze — la Juve
ha la possibilità di sedersi finalmente a una tavola imbandita.
E il banchetto può cominciare
domani sera con la qualificazione alla finale di Coppa Italia. I
bianconeri hanno riscoperto il
gusto di vivere le grandi vigilie
e adesso vogliono ritrovare le
emozioni di una sfida secca come quella di Roma: l’ultima finale giocata dalla Juve risale al
20 agosto 2005, Supercoppa
italiana persa contro l’Inter ai
supplementari dopo un gol regolare di Trezeguet annullato
per fuorigioco inesistente dall’arbitro De Santis. E l’ultima finale vinta è quella del 3 agosto
2003, sempre Supercoppa italiana, stavolta contro il Milan
battuto ai rigori.
Possibili novità Quel giorno, al
Giants Stadium di New York,
Antonio Conte era in panchina
insieme all’allenatore Lippi e alle altre riserve mentre Alessandro Del Piero era titolare. Accadrà la stessa cosa domani sera e
poteva non essere così scontato. E’ vero che in Coppa Italia
PROBABILE FORMAZIONE
GDS
finora il tecnico ha dato spazio
ai giocatori meno impiegati in
campionato, ma adesso la tavola è imbandita e l’idea è quella
di accomodarsi con il vestito
della festa. Questo non significa che non ci saranno novità rispetto a Firenze, ma che la squadra non dovrebbe essere stravolta come nelle altre gare di
Coppa. In porta ci sarà Storari,
in attacco Del Piero e poi si vedrà. E’ ipotizzabile un cambio
di modulo con il ritorno al
3-5-2: in questo caso potrebbe
uscire Pepe (o spostarsi a sini-
Alessandro Del Piero, 37 anni, ha segnato alla Roma in Coppa Italia ANSA
stra, con De Ceglie in panchina) con l’inserimento di Chiellini come terzo centrale. Nel ruolo di centravanti è forte la candidatura di Borriello, ma è difficile rinunciare a un Vucinic scintillante. Allora potrebbe essere
Del Piero il centravanti con Mirko seconda punta. Non è comunque da scartare nemmeno
la riproposizione del 4-3-3.
L’attimo fuggente L’atmosfera a
Vinovo è ottima. Lo dimostra il
post di Claudio Marchisio su Facebook: «Grande vittoria a Fi-
Ale manda un
messaggio ad
Abidal e Muamba:
«Forza ragazzi,
tifiamo per voi»
renze, abbiamo concretizzato
più delle altre volte le occasioni. Questo è un grande gruppo
che non molla mai». La Juve
non vede l’ora di scendere in
campo domani, lo stadio sarà
esaurito per l’ennesima volta e
Del Piero si gode l’adrenalina
dell’attesa. Ale non è titolare
dalla gara di andata dell’8 febbraio: giocò in coppia con Borriello ed entrambi furono sostituiti a metà ripresa sull’1-1. In
questa stagione il capitano della Juve ha giocato solo una volta dal primo all’ultimo minuto:
l’8 dicembre contro il Bologna
(Coppa Italia: 2-1 ai supplementari). Ma adesso il passato
non conta. Conta il presente,
conta fare una grande partita
per battere il Milan, per dimostrare che l’impiego part-time
non ha fiaccato il morale e la
condizione di Ale, per ringraziare Conte della fiducia. In attesa
di scoprire il futuro, infatti,
quella di domani è la partita
più importante dell’anno. E in
campo ci va Del Piero, che ieri
sul suo sito Internet ha mandato un messaggio ottimistico ai
tifosi dedicando anche un commosso pensiero a due colleghi
sfortunati: «Ci voleva questa vittoria netta e senza discussioni,
ci dà grande fiducia sia per il
campionato sia per preparare
al meglio l’importantissima sfida di Coppa Italia contro il Milan. Lo Juventus Stadium sarà
esaurito... Tutti insieme per raggiungere l’obiettivo della finale! Oggi però il mio pensiero va
a due ragazzi, Fabrice Muamba
e Eric Abidal. Chi ha visto le immagini di Muamba non può
che essere sconvolto, non riesco a pensare a un campo da calcio come luogo di sofferenza e
non di gioia. Forza Fabrice, tutti tifiamo per te! Come tifiamo
per Eric Abidal. Ha ancora una
partita da vincere, sono sicuro
che ce la farà».
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L’ANTICIPO / 1
Il Milan vola con
Emanuelson e Ibra
Parma k.o.
PARMA-MILAN
0-2
MARCATORI Ibrahimovic su rigore al 17’
p.t.; Emanuelson al 10’ s.t.
PARMA (3-5-2) Mirante 7; Zaccardo 4,5,
Paletta 5, A. Lucarelli 5,5; Jonathan 5, Mariga 6 (dal 26’ p.t. Musacci 6), Valdes 6,
Morrone 5,5 (dal 28’ s.t. Okaka 5,5), Biabiany 6 (dal 18’ s.t. Valiani 5,5); Floccari
5,5, Giovinco 5. (Pavarini, Ferrario, Santacroce, Modesto). All. Donadoni 6.
MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6,5; Zambrotta
5,5, Bonera 6,5, T. Silva 6, Antonini 6; Nocerino 6,5, Ambrosini 6,5, Muntari 5,5
(dal 46’ s.t. Gattuso s.v.); Emanuelson 7,5
(dal 41’ s.t. Aquilani s.v.); Ibrahimovic 7, El
Shaarawy 6 (dal 32’ s.t. M. Lopez s.v.).
(Amelia, Yepes, Mesbah, Inzaghi). All. Allegri 7.
NOTE ammoniti Zaccardo, Paletta, Antonini e Muntari.
ARBITRO Banti di Livorno.
L’ANTICIPO / 2
Cinquina Juventus
Vucinic il migliore
Fiorentina distrutta
FIORENTINA-JUVENTUS
0-5
MARCATORI Vucinic al 7’, Vidal al 28’
p.t.; Marchisio al 10’, Pirlo al 22’, Padoin al
27’ s.t.
FIORENTINA (4-3-3) Boruc 5; Cassani
4,5, Natali 5, Nastasic 5, Pasqual 5,5; Olivera 5 (dal 1’ s.t. De Silvestri 5), Montolivo 6,5, Lazzari 5,5; Cerci 4, Amauri 5, Vargas 6. (Neto, Salifu, Gamberini, Acosty,
Kharja, Marchionni). All. Rossi 4,5.
JUVENTUS (4-3-3) Buffon 6,5; Lichtsteiner 6, Caceres 6, Bonucci 6,5, De Ceglie
6,5; Vidal 6,5 (dal 25’ s.t. Padoin 6,5), Pirlo 7, Marchisio 7; Pepe 6,5, Matri 6 (dal 14’
s.t. Quagliarella 6), Vucinic 8 (dal 25’ s.t.
Borriello 6). (Storari, Chiellini, Giaccherini, Del Piero). All. Conte 7.
NOTE espulso Cerci, ammoniti Lichtsteiner e Olivera.
ARBITRO Bergonzi di Genova.
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
SERIE A
story
Da Toni al Gila
Colpi e risultati
di Pantaleo
Fiorentina nel tunnel
Finisce l’era Corvino
Società e responsabile dell’area tecnica si separano dopo 7 anni
Il k.o. con la Juve ha fatto da acceleratore. «Decisione comune»
ALESSANDRA GOZZINI
FIRENZE
2005-06
Toni
Arrivano anche Frey e Montolivo.
Quarto posto annullato con Calciopoli
2006-07
Mutu
Sesto posto per effetto penalizzazioni,
qualificazione in Europa League
Alle diciannove di ieri sera si è conclusa una storia lunga sette anni: Pantaleo Corvino non è più il responsabile dell’area tecnica della Fiorentina,
ruolo che copriva dall’estate
del 2005. Il divorzio è idea comune anche se il tonfo del
weekend ha fatto scattare l’allarme rosso e la necessità di intervenire per accelerare il processo di ricostruzione. Con l’ex
d.s. iniziò il ciclo di gloria viola: per questo, fuori dal messaggio ufficiale che lampeggia
sul sito web della società, i fratelli Della Valle esprimono
massimo rispetto e riconoscenza eterna al loro ormai ex dirigente.
Decisione La scelta non è del
2007-08
Osvaldo
Archiviata la bufera dello scandalo
del calcio, la Viola si piazza quarta
tutto maturata due sere fa, nella notte del tonfo contro la Juve (la contestazione ha fatto infuriare i Della Valle): è invece
una valutazione che la proprietà aveva costruito nelle ultime
settimane, con l’idea finale che
il periodo di collaborazione
con Corvino avesse già raggiunto l’apice della sua produttività e che il rapporto fosse ormai esaurito. C’entra anche la
situazione familiare del d.s.,
LA SQUADRA
Da domani
ritiro
anticipato
2008-09
Jovetic
Ma anche Gilardino, Felipe Melo e
Vargas. Arriva un altro quarto posto
2009-10
Marchionni
Con lui, anche De Silvestri. La squadra
chiude 11a e negli ottavi di Champions
2010-11
Boruc
In più Cerci, e a gennaio Behrami.
La Viola chiude in nona posizione
2011-12
Lazzari
In più Kharja, e a gennaio Amauri.
Attualmente la classifica dice 15˚ posto
FIRENZE (a.g.) Dopo la
notte della «manita» juventina,
scatta l’anticipatissimo ritiro. Il
tonfo casalingo contro la Juve
è vissuto dal tifo come la
massima delle umiliazioni (ieri
un mini striscione allo stadio:
«fate schifo»): anche per
ritrovare serenità lontano dalla
piazza, la Fiorentina ha scelto
in vista della trasferta di
Genova una sede fuori dalla
Toscana. Oggi sarà identificata
con precisione la meta, di certo
la partenza scatterà domani,
alla ripresa degli allenamenti.
L’obiettivo è preparare al
meglio l’uscita di Marassi:
scelta promossa e condivisa
anche dalla squadra, che dopo
il crollo con la Juve ha avuto un
lungo confronto negli spogliatoi
(Pasqual e Montolivo, gli ultimi
a uscire, hanno lasciato lo
stadio solo alle 2 del mattino).
Nel vertice della notte i
giocatori hanno discusso tra
loro sull’assoluta necessità di
compattare il gruppo e di
rispettare il pubblico viola.
Rossi si è anche detto disposto
a farsi da parte nel caso in cui
si ritenga che il problema è lui.
Si è discusso anche del gesto
di Cerci e della sua impresa al
contrario: stupido calcetto a
De Ceglie e rosso diretto dopo
venti minuti di partita. Già dopo
il k.o. Andrea Della Valle aveva
fatto intendere la delusione per
il gesto dell’esterno, amarezza
da tutti condivisa. Cerci ha
infranto il regolamento interno
e oltre alla squalifica si
prenderà i provvedimenti del
suo club, sarà difficile rivederlo
all’opera in viola.
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Andrea Della Valle, 46 anni, accanto al fratello Diego, 58 e a Pantaleo Corvino, 62 EMBLEMA
da ieri in città ma rimasto per
un po’ lontano da Firenze per
seguire le condizioni della madre; la società ha ritenuto non
fosse più completamente sereno per svolgere il suo incarico
con gli stessi frenetici ritmi di
prima. E’ anche il pensiero di
Corvino, che dopo sette anni
vissuti a Firenze (trentacinque
quelli percepiti, battuta sempre riproposta) riteneva fosse
arrivato il momento per concludere la sua storia viola, dopo un ciclo intensissimo di la-
I NUMERI DELLA CRISI
Rossi ha la media peggiore di Mihajlovic
E rispetto a un anno fa mancano 5 punti
(f.v.) La crisi della
Fiorentina emerge anche dalle
cifre. Ad esempio: la
media-punti di Rossi nelle 18
gare di campionato con lui alla
guida è 1,11. Aveva fatto meglio
Mihajlovic nelle prime 10
giornate con 1,20. Le sconfitte
subite dalla Viola sono 12 (4 in
casa e 8 in trasferta): è già una
in più rispetto a tutto il torneo
2010-11. E ancora: 5 punti in
meno rispetto al 28˚ turno del
campionato scorso. Nelle
ultime 7 gare i toscani hanno
raccolto 4 punti.
voro. Dalla società fanno poi
sapere che maggiori responsabilità verranno girate a Vincenzo Guerini, club manager.
Comunicato Questo il testo dell’annuncio dato online dalla società: «La Fiorentina rende noto, d’accordo con il direttore
Pantaleo Corvino, che il suo
contratto di responsabile dell’area tecnica non verrà rinnovato alla scadenza. Questo permetterà alla società di cominciare da subito a ragionare sul
proprio futuro e sulla strategia
da attuare con chiarezza e trasparenza. A Pantaleo Corvino,
che ha operato per molti anni
in società con totale autonomia e fiducia, vanno i nostri ringraziamenti. Noi non dimentichiamo infatti che, a prescindere dalle ultime due stagioni calcistiche che non hanno soddisfatto nessuno, società per prima, Corvino ha portato la Fiorentina a essere protagonista
nel calcio di alta qualità, sia italiano che internazionale». In
sintesi: nei primi quattro anni
di gestione la Fiorentina è stata l’unica squadra (con l’Inter)
che si è sempre piazzata tra le
prime quattro, una volta agli
ottavi di Champions, una semifinale di Europa League e una
di Coppa Italia, oltre quattro titoli nazioni del settore giovanile. Poi il nono posto dell’inizio
era Mihajlovic e la triste classifica attuale.
Sostituti Con il contratto in scadenza a giugno, Corvino è di
fatto già libero di trovarsi una
nuova sistemazione. Per il futuro viola si fanno tanti nomi: da
Bigon (Napoli) a Leonardi
(Parma), da Sartori (Chievo) a
Amedeo Carboni, da Oriali fino al sogno Rui Costa, amatissimo ex ed attuale d.s. del Benfica.
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14
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SERIE A 28a GIORNATA
LA VOLATA
PER IL TERZO POSTO
CHE VALE LA CHAMPIONS
Doppio colpo Cavani
C’è l’uomo in più
Napoli da rimonta
Udinese infuriata
I friulani vanno sul 2-0, poi Fabbrini è espulso
Il Matador sbaglia un rigore, poi firma il 2-2
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA CECERE
UDINE
Lo spareggio Champions va...
alla Lazio: già, il goriziano
Reja, sconfitto al pomeriggio,
trova di sera il pareggio del
Friuli che gli serviva per conservare un punto di vantaggio sulle più immediate inseguitrici.
Ma il pressing di Udinese e Napoli (scese in campo con un inevitabile restyling da turnover)
non può che preoccuparlo: so-
no squadre vive, tenaci, pericolosissime. Rialzatesi immediatamente dalle delusioni di coppa, hanno dato vita a una sfida
appassionante, addirittura elettrica nella ripresa.
Lacune Una Udinese cinica, in-
fallibile con tre tiri in porta
somma due gol e un palo e sente i tre punti in saccoccia. I bianconeri fino al 60’ controllano il
meritato doppio vantaggio su
un Napoli fin lì poco pericoloso
e agonisticamente depotenziato dalla sberla di Londra. Le reti di Pinzi e Di Natale evidenziano le lacune della retroguardia
partenopea. Che si fa trovare
sempre impreparata o fuori posizione sulle percussioni a fondo campo di Fabbrini (prima rete) e Pasquale (raddoppio),
quando per giunta ancora Pinzi riesce a colpire di testa (palo
pieno) in mezzo all’area. Sulla
respinta del legno c’è il tap-in
di un Di Natale lasciato incredi-
Fallito il sorpasso
alla Lazio,
che conserva
un punto
di vantaggio
bilmente solo: Totò non esulta,
ma avvicina di nuovo Ibra nella
classifica cannonieri.
severa decisione di Rocchi infiamma lo stadio e mette Guidolin nei guai.
Svolta La svolta del match vie-
La mossa Subito infatti Mazzarri toglie un difensore e inserisce la punta che ha in panchina, Vargas. E siccome sullo 0-2
aveva già immesso Hamsik per
Gargano, ecco che l’Udinese è
costretta a rintanarsi nella propria metà campo, rassegnata a
subire l’assedio. L’infortunio
della vigilia occorso a Ferronet-
ne da un incrocio di gambe,
parso fortuito dagli spalti, fra
Campagnaro e Fabbrini. L’arbitro ravvisa della malizia nell’intervento dell’attaccante e gli
sventola il secondo giallo. Detto che Fabbrini avrebbe potuto
evitare di contrastare Campagnaro, in zona ininfluente, la
LA REAZIONE DEI FRIULANI
Pozzo: «Rocchi pietoso
Direzione disastrosa»
Il patron: «Spiace
essere presi in
giro». Guidolin:
«Ho esagerato,
giusto il mio rosso»
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI
UDINE
La rabbia del popolo friulano che fischia più Rocchi dei
nemici napoletani, De Sanctis
e Inler, è espressa dal patron.
Gianpaolo Pozzo ne ha viste
tante in 26 anni di calcio, ma
così no. «L’arbitro era in una
condizione disastrosa, totalmente fuori forma. E uno, in
una condizione così, non deve
arbitrare. Devo sempre supporre la buona fede, ma spero
che ora chi decide per gli arbitri gli dia un po’ di riposo, lo
lasci fuori per parecchi mesi».
Le immagini della tv mostrano mille volte quel contatto
tra Fabbrini e Campagnaro
che costa al talento pisano il
secondo giallo e quindi l’uscita determinante dal match e
sembra quasi che Fabbrini si
scansi. «Quella è stata incredibile, ma tutto l’atteggiamento, da quando si vinceva 2-0,
lascia perplessi, non la singola
decisione. In 26 anni ho visto
tanti errori, tante cose, ma
questa è una partita che difficilmente dimenticherò nella
vita. Tutta Italia ha visto quel
che è successo e stavolta l’arbitro è stato determinante. È la
L’intervento di Diego Fabbrini, 21 anni, che pesta il piede a Hugo
Campagnaro, 31. Per Rocchi merita il giallo: è il secondo, sarà espulso SKY
seconda partita che va così (il
riferimento è a Novara dove
era stato annullato un gol valido a Danilo e non concesso un
rigore ndr). Mi spiace esser
preso in giro». Pozzo è anche
abbastanza signore da accettare il confronto con i commentatori di Sky Panucci e Marocchi che difendono Rocchi.
Guidolin Esce il proprietario en-
tra il tecnico. Francesco Guidolin, alla centesima panchina
con l’Udinese, ha tanta amarezza: «I ragazzi in spogliatoio
erano arrabbiati, spero di essere riuscito a calmarli. Ma non
voglio parlare dell’arbitro e di
quel che è successo. Essere
espulso non è una bella cosa,
l’ho presa giustamente perché
in un momento di massimo
stress ho esagerato». L’allenatore ha urlato a Rocchi: «Dategliene un altro». Di rigore. Sa
Guidolin che questa partita
l’aveva vinta in condizioni difficili, facendo debuttare Coda
in difesa e praticamente Pereyra (che a parte la coppa aveva giocato solo 6’ con la Juve),
con tanti big fuori gioco da Isla
a Basta, da Badu a Benatia. E
questo gli brucia: «Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi, di stare in questo ambiente.
La nostra classifica dopo questa partita poteva essere splendida, è bellissima ugualmente
per quello che siamo noi». Ora
deve ricaricare nuovamente i
suoi giocatori per affrontare
sabato sera la difficile sfida di
Palermo e riprendersi quel
che all’Udinese è stato tolto in
una notte che sembrava bellissima con un Pinzi straordinario e il solito Totò protagonisti. La vittoria in casa manca
dal 1˚ febbraio.
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
15
2
1 Edinson Cavani, 25 anni, su
punizione sorprende Handanovic
e riapre la gara con il gol dell’1-2
2 Il sinistro vincente del 2-2
3 L’esultanza dell’uruguaiano, che
aveva sbagliato un rigore sul 2-0
per l’Udinese ANSA/AFP/REPORPRESS
UDINESE
NAPOLI
la Moviola
2
DI FRANCESCO CENITI
2
(3-5-1-1)
Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra (dal 41’ s.t. Ekstrand), Pinzi, Pazienza, Asamoah, Pasquale; Fabbrini; Di Natale (dal 28’ s.t. Floro Flores).
PANCHINA Padelli, Armero, Torje, Abdi,
Fernandes. ALLENATORE Guidolin.
ESPULSI Fabbrini al 15’ s.t. per doppia
ammonizione (gioco scorretto e c.n.r.),
Guidolin al 31’ s.t. per proteste.
AMMONITI Coda, Domizzi, Floro Flores
per gioco scorretto.
1
(3-4-1-2)
De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro,
Britos (dal 19’ s.t. Vargas); Zuniga, Inler,
Gargano (dal 9’ s.t. Hamsik), Dossena;
Dzemaili; Cavani, Pandev.
Fabbrini-rosso:
scelta severa
Dubbi sul rigore
PANCHINA Rosati, Fernandez, Aronica, Fideleff, Ammendola.
ALLENATORE Mazzarri.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Cannavaro, Cavani per comportamento non regolamentare.
GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Pinzi (U) al 28’ p.t.; Di Natale (U) al 7’, Cavani (N) al 36’ e 40’ s.t.
3
Il fallo di mano di Domizzi SKY
ARBITRO Rocchi di Firenze.
NOTE spettatori paganti 6.790 per un incasso di 135.967 euro; abbonati 14.871. Angoli 4-7.
In fuorigioco 1-1. Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t.
POSSESSO PALLA
PASSAGGI POSITIVI
UDINESE 34%
NAPOLI 66%
TIRI IN PORTA
III
IIIIIIII II
NAPOLI 8
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO
c GOL! 28’ Di Natale serve in profondità
Fabbrini che mette in mezzo dove Pinzi
insacca a porta vuota.
39’ Gargano ci prova da lontano,
Handanovic sventa in tuffo.
42’ Pandev smarca in area Dzemaili il
cui sinistro è bloccato dal portiere.
sbaglia, calciando dritto per
dritto proprio sul corpo dell’immobile Handanovic.
I meriti Manca appena un quarto d’ora alla fine e per l’Udinese sembra fatta: dopo aver
scampato un pericolo del genere... E invece accadono due cose inimmaginabili: 1) Guidolin appena ha Rocchi a portata
di voce gli dice qualcosa che irrita l’arbitro e viene espulso;
2) Cavani invece di deprimer-
si si mette a giocare come una
furia per riscattare l’errore. E
tutta la squadra viene contagiata da questa smania di rivincita e prende a soffocare di
nuovo i friulani. Attaccando
con lucidità e intensità il Napoli si merita il punto colto alla
fine. E chi è a regalarglielo?
Colui che fin lì era stato il peggiore: ma certo, Cavani! Aveva sbagliato dagli undici metri? E allora indovina una punizione (36’) dai 18-20: anche
NAPOLI 84%
TIRI FUORI
UDINESE 3
ti obbliga Guidolin a lasciare
immutato uno schieramento
che comincia inevitabilmente
a soffrire. In questo quadro si
inserisce di nuovo Rocchi che
punisce con il rigore un mani di
Domizzi a centro area: il tocco
c’è, ma Rocchi non valuta l’impatto di Cannavaro sul difensore friulano. Dalla tribuna si è
notato in modo netto che il primo ad ostacolare l’avversario è
stato il capitano del Napoli. Sul
dischetto si porta Cavani che
UDINESE 65%
stavolta Handanovic non si
muove, solo che il pallone è
ben indirizzato. Passano quattro minuti e l’attaccante si ripete: sbuca in area sulla sinistra
e calcia col mancino molto forte, proprio addosso al portiere
in uscita. Il pallone passa sotto
il corpo di Handanovic e sbatte sul primo palo e si infila sul
palo opposto. Pareggio raggiunto con questa carambola,
ma Napoli non ancora sazio. È
Zuniga, al 90’, a farsi luce in
IIII
UDINESE 2
NAPOLI 4
SECONDO TEMPO
c GOL! 7’ Pasquale crossa teso, Pinzi gira di
testa e trova il palo, Di Natale è veloce al tap-in
28’ Contrasto in area tra Cannavaro e Domizzi
che tocca di mano: Cavani sbaglia il rigore
c GOL! 36’ Punizione dal limite: Cavani
sorprende Handanovic c GOL! 40’ Cavani
sbuca in area e di sinistro fulmina il portiere
area fino a giungere a pochi
metri dal portiere: qui scarica
un destro potentissimo e sembra fatta. Un angelo trascina
invece Handanovic sulla traiettoria e la beffa delle beffe viene sventata. Le squadre meritano applausi convinti: ci hanno divertito. Beh, tutti forse
no: la famiglia Pozzo ad esempio, pare che non andrà in pizzeria per un po’ di tempo. Qui
sono tutte napoletane doc.
Furia Udinese contro
Rocchi (un po’ in confusione
nella ripresa), sotto accusa per
la seconda ammonizione a
Fabbrini che avrebbe agevolato
la rimonta del Napoli. Questo
l’episodio al 15’ della ripresa: il
giocatore dell’Udinese colpisce
con i tacchetti, forse in modo
involontario, la caviglia di
Campagnaro che stava
ripartendo. Scelta severa, ma
soprattutto poco coerente con
quello che avviene qualche
minuto dopo: calcione di Pinzi a
Campagnaro, minimo da giallo e
invece l’arbitro non estrae
nessun cartellino. Nel primo
tempo Fabbrini era stato
ammonito dopo un battibecco
con Pandev. Al 29’ della ripresa
rigore per il Napoli e altre
polemiche: il mano di Domizzi è
netto, ma c’è un però. Sullo
stacco aereo Cannavaro mette
un braccio sulle spalle
dell’avversario, ostacolandolo.
Resta da capire quanto, ma non
sarebbe stato uno scandalo
dare fallo contro il Napoli. Resta
nervoso Guidolin nonostante la
parata di Handanovic: espulso.
Pochini, infine, i 3’ di recupero.
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le Pagelle
DI PIERFRANCESCO ARCHETTI
UDINESE DI NATALE ANCORA UNA VOLTA SUPER
6
h 7,5
6,5
Non vince in
casa in A dal
1˚febbraio,
stavolta ha
poche colpe
l’allenatore Guidolin
il migliore Pinzi
Con Pereyra e Coda spiazza
tutti: non cambia modulo ma
trova interpreti freschi. Si fa
coinvolgere nel nervosismo
della ripresa, sbagliando, e
viene espulso.
Ritorna a compiti di artigianato
aggressivo sul centro destra, ma
si fa trovare da centravanti per il
secondo centro stagionale e
anche nel raddoppio piglia il palo.
Esce in piedi da tanti grovigli.
NAPOLI INLER LUCIDO NELL’ASSALTO FINALE
6
h7
6
Fatiche anche
mentali dopo
la Champions,
il pari è come
una vittoria.
l’allenatore Mazzarri
il migliore Cavani
La cautela è quasi obbligata
dopo Londra e prima della
semifinale di Coppa Italia. Ma le
sue riserve non sono come
quelle udinesi: allora lo salva
Cavani.
Sbaglia il rigore che potrebbe
riaprire la partita tirandolo
proprio male. È il peggiore fino a
quel momento. Se ne accorge e
cambia la sua partita e il destino
del Napoli: sale a quota 18 gol.
7
6
6,5
6
6
6
6
5,5
5,5
5,5
6
6
Handanovic
Coda
Danilo
Domizzi
Pereyra
Pazienza
De Sanctis
Campagnaro
Cannavaro
Britos
Zuniga
Inler
Sicuro sui tiri
da fuori di
Gargano e
Dzemaili, quasi
colpito dal
rigore di Cavani
che lo buca
sotto le gambe:
più difficile
deviare una
stangata di
Zuniga,
sarebbe stata
la beffa.
Mai un minuto
in questo
campionato,
causa
infortunio non
giocava dal
maggio scorso:
talvolta tempi
sfuocati
(ammonito al
26’), inizia però
l’azione del
primo gol.
Quando il
match diventa
una bolgia,
cerca di tenere
lontani dal
cuore dell’area
i napoletani
arrembanti.
Spesso ci
riesce e i suoi
prendono gol
su punizione o
dal lato.
In affanno
giovedì in
Europa League,
si riprende con
maniere
brusche ed
efficaci
soprattutto su
Pandev. Viene
spinto sul
rigore, ma
dopo rischia il
secondo giallo.
L’altra
sorpresa:
soltanto sei
minuti prima di
questa partita.
Sta a destra,
copre a lungo
le due fasi con
agonismo e
puntualità.
Stanco, non
intercetta
Cavani per il
pari.
Nella scorsa
stagione era
dall’altra parte:
centrale con
Dzemaili da
controllare, dà
a lungo
equilibrio
all’Udinese poi
però si
schiaccia
troppo sulla
difesa.
Uno dei sei ex
della partita,
prende più
insulti degli
altri. Poco
lavoro per tutta
la partita, sui
gol deve
guardare,
lasciato
scoperto dai
compagni.
E’ in ritardo sui
gol perché
spostato verso
il cross come
tutta la difesa
del Napoli. In
affanno per la
stagione dura,
paga come altri
il triplo
impegno
settimanale.
Parecchie
respinte senza
badare allo
stile, forse
quando lo
cerca fa partire
la scena
dell’1 0. Preso
sul tempo
anche dopo,
guadagna un
rigore di
mestiere.
Sesta da
titolare, al
posto di
Aronica sul
centro sinistra.
Non avrebbe
avversari
terribili, però
lascia passare
troppo
soprattutto nel
primo tempo:
cambiato per la
rimonta.
Maggio è
rimasto a casa,
il colombiano
viene piazzato
a destra e
soffre
Pasquale. Si
riprende come
tutto il Napoli in
superiorità,
sfiora il 3 2 con
una botta nel
finale.
Fischiato da
quello che era il
suo pubblico,
non riesce a far
girare il Napoli
anche per
l’opposizione di
Asamoah. È più
lucido
nell’assalto che
porta al pari.
6
6,5
6
7,5
6
s.v.
5,5
6
5,5
5,5
6
5,5
Asamoah
Pasquale
Fabbrini
Di Natale
Floro Flores
Ekstrand
Gargano
Dossena
Dzemaili
Pandev
Hamsik
E. Vargas
Se la vede
spesso con
Inler, lo segue
anche fuori
dalla sua zona.
Riesce a
limitare l’amico
nel primo
tempo, ha più
difficoltà dopo
quando va in
riserva.
Preferito ad
Armero sul lato
sinistro, corre
tanto e
costringe
Zuniga a stare
basso per
limitarlo. Una
botta da fuori
pericolosa, il
cross per il 2 0
gli fa prendere
applausi.
Terza
apparizione dal
primo minuto in
campionato.
Cade spesso,
non sempre ha
ragione, però è
lucido e
intelligente
sull’assist
dell’1 0.
Il secondo
giallo è troppo
severo.
Squisitezza di
carattere
tecnico e il
solito centro in
casa al Napoli:
il settimo negli
ultimi tre
incontri (20˚ al
Friuli in questa
stagione).
Non esulta
contro i suoi
paesani.
Dà il cambio a
Di Natale al 28’
del secondo
tempo, non
riesce a
combinare
granché però la
gara è tutta
nell’altra area.
Nel finale per
Pereyra,
cercando di
chiudere a
destra quando
il Napoli ha già
pareggiato.
Lui non si
ferma mai però
stavolta perde
il duello con
Pinzi e finisce
negli spogliatoi
prima del
tempo. Una
bella apertura
non viene
sfruttata da
Cavani.
Si rialza
quando
l’Udinese non
ha più fiato.
Prima la
terribile catena
di destra
avversaria è in
carrozzeria, lui
per un’ora va
poco in
profondità.
Trequartista
nel primo
tempo, fa
rimpiangere
Hamsik di cui
prende il posto.
Nel secondo
tempo torna a
centrocampo,
sbriga
faccende più
agevoli.
Subito dentro
perché Lavezzi
è stato lasciato
a casa, riesce
raramente a
rendersi
pericoloso. Un
tiro al via non
procura danni
all’Udinese, ma
non dà seguito.
Entra sul 2 0
al 9’ del
secondo
tempo, al posto
di Gargano.
Ma si mette
davanti, dove
c’era Dzemaili e
poi galleggia tra
centrocampo
e attacco
cercando il
colpo.
Rileva Britos
dal 19’ s.t.
Qualche
partenza senza
esito, ma non è
mai pericolo.
TERNA ARBITRALE: ROCCHI 5 Troppo duro con Fabbrini anche perché non ammonisce su falli simili (vedi Domizzi e Pinzi). E sul rigore non vede la mano di Cannavaro su Domizzi. Niccolai 6; Copelli 6.
16
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SERIE A 28a GIORNATA
ilPersonaggio
EDINSON CAVANI
Il Matador mai sazio
Si mangia i rigori
ma sbrana gli avversari
Per l’uruguaiano, in questo torneo, terzo errore dal dischetto su 5.
«Handanovic l’avrebbe parato anche se avessi tirato alto. Un punto
guadagnato, si era messa male per colpa nostra. Ora la Coppa Italia»
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO
UDINE
Altro che resa! Nemmeno il rigore sbagliato, il terzo
su 5 in questo campionato, lo
ha demotivato. Anzi, da quell’errore Edinson Cavani ha
tratto le energie necessarie
per avviare la rimonta. Fino a
quel momento, s’era visto poco o niente, l’attaccante uruguaiano. E l’immagine di un
giocatore distrutto dopo la prodezza di Handanovic, aveva lasciato pochi margini per sperare in un’inversione di tendenza. Invece, Cavani s’è caricato
sulle spalle un Napoli stanco e
poco lucido, dopo le fatiche di
Champions League, che è venuto fuori soltanto quando
Rocchi ha mostrato il cartelli-
no rosso a Fabbrini per un banale fallo su Campagnaro. È
stato quello il momento della
svolta, della rinascita napoletana. Spingere e chiudere
l’Udinese nella propria metà
campo è stata la cosa più semplice da fare, a quel punto. La
squadra ha cominciato piano
piano a pressare ed a cercare il
suo punto di riferimento fino a
quando non l’ha trovato. E lui,
non ha tradito nonostante l’ennesimo errore dal dischetto.
Terzo errore Un problema che
dovrebbe far riflettere, perché
s’è capito che Cavani non è un
rigorista. L’interessato più che
dell’errore ha discusso sulla
bravura del portiere udinese:
«Anche se l’avessi calciato alto, l’avrebbe preso. Handanovic ormai aveva deciso di rima-
nere al centro della porta e
l’ha presa con la gamba. Non
dobbiamo dare sempre la colpa agli attaccanti, perché spesso il merito è anche dei portieri. Complimenti ad Handanovic che ha indovinato la traiettoria del rigore», ha detto l’attaccante napoletano nel dopo
partita.
Quattro minuti Gli sono bastati
soltanto quattro minuti per
meritarsi il voto più alto. Senza quella doppietta, la sua prestazione sarebbe stata giudicata sotto la sufficienza. Invece,
le sue prodezze hanno permesso al Napoli di restare attaccato all’Udinese e di guadagnare
un punto sulla Lazio che è terza. Un buon pareggio, insomma, quello del Friuli. «È stato
un punto guadagnato, sicuramente, perché l’atteggiamento che abbiamo avuto negli ultimi minuti del secondo tempo avremmo dovuto averlo fin
dall’inizio della partita. La gara si era messa male per colpa
nostra. Ci stiamo giocando il
terzo posto, anche se sarà molto dura perché abbiamo delle
squadre davanti che lotteranno come noi fino alla fine.
Adesso dobbiamo continuare,
non mollare, tutto serve e
l’esperienza serve per migliorare».
Coppa Italia Ed ora, ha un’altra
pratica da chiudere, Cavani.
Mercoledì sera, al San Paolo si
giocherà la semifinale di ritorno di Coppa Italia, contro il
Siena. Al Napoli basterà vincere anche 1-0 per accedere alla
finale avendo perso all’andata
2-1. «Ci teniamo molto a questa partita, perché potremmo
vincere un primo trofeo. Mi
aspetto una grande prestazione da tutta la squadra», ha concluso l’attaccante uruguaiano.
La rabbia di Edinson Cavani, 25, dopo il 2˚ gol LAPRESSE
4
I NUMERI
4
le partite
casalinghe
consecutive
senza successi
in campionato
per l’Udinese
(k.o. con il Milan
e tre pari
di fila). L’ultimo
successo
al Friuli è il 2-1
sul Lecce
del 1˚ febbraio.
5
le vittorie
consecutive
da cui
era reduce
il Napoli
in campionato.
La serie è stata
stoppata
dal pareggio
di ieri sera.
300
le presenze
in serie A per
De Sanctis
(3 con la Juve,
194 con
l’Udinese e
103 col Napoli).
GLI AZZURRI
Mazzarri:
«Meritavamo
noi la vittoria»
UDINE Walter Mazzarri
va sempre controcorrente:
«Meritavamo la vittoria». Il
tecnico del Napoli non replica
ai durissimi commenti di
Gianpaolo Pozzo, «non si
risponde mai a un
presidente», non parla
dell’arbitro, ma ringrazia i suoi
giocatori: «Perché hanno fatto
una grande prestazione. Ci
tengo a precisare proprio
questo. Nel primo tempo
siamo stati padroni del campo.
Abbiamo subito un gol beffa,
ma onestamente potevamo
anche essere in vantaggio di
uno o due gol». Tattica ottima.
Il Napoli è andato al riposo in
svantaggio e dopo 7 minuti
della ripresa ha subìto il
raddoppio. Poi c’è stata
l’espulsione decisiva di
Fabbrini, ma Mazzarri non
menziona niente. Accenna
solo ai rigori sbagliati: «Sono
giovani, succede». E non parla
neppure degli obiettivi futuri:
«Non ho mai detto dove si
deve arrivare». Per lui si va
avanti di giornata in giornata.
E ora l’impegno fondamentale
è quello di mercoledì contro il
Siena. Il Napoli deve
agguantare la finale di coppa
Italia ribaltando, come qui al
Friuli, un’altra situazione
sfavorevole. Tornerà il Pocho
Lavezzi, l’uomo incaricato di
distruggere i sogni del Siena e
portare il Napoli a giocarsi una
finale. Dopo la terribile
delusione della Champions
League.
fr.vell.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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IL POSTICIPO STASERA ROMA-GENOA
Luis Enrique all’assalto del Genoa
«Tranquilli, la Roma è in crescita»
I giallorossi
cercano i 3 punti
contro i rossoblù
che non hanno mai
vinto all’Olimpico
Champions League. Tra l’altro,
i precedenti raccontano come i
rossoblù abbiano sì vinto a Roma, però mai allo stadio Olimpico. Insomma, da Stekelenburg a Osvaldo, tocca ai ragazzi di Luis Enrique far sì che non
ci sia una prima volta del genere.
MASSIMO CECCHINI
ROMA
Disney: l’accordo Tra l’altro, per
La scoperta della perdita
dell’innocenza è un rito di passaggio che coinvolge tutti. Per
questo a Roma, pur alla vigilia
di un impegno importante come quello contro il Genoa, il
clamore suscitato dall’inchiesta che vede alcuni dirigenti
giallorossi al centro di una presunta macchinazione ai loro
danni da parte di noti esponenti della comunicazione cittadina tiene banco più del timore
di Gilardino e Palacio.
L’inchiesta Ovvio che l’innocenza calcistica (se pure sia mai esistita) è stata persa tanto tempo
fa, ma le commistioni fra informazione e dossier impastati di
massoneria, pagamenti di procure, sms e ricatti (in cui ogni
cosa è solo terribilmente presunta) ha alzato il velo su una
serie di commistioni inquietanti, facendo salire il livello di diffidenza ai massimi storici.
Adesso la palla è passata al procuratore Capaldo, che presto
interrogherà di nuovo tutti:
parti lese (Baldini, Baldissoni e
Sabatini) e indagati (Corsi, Lo-
Luis Enrique, 41, vuole la 2a vittoria di fila dopo l’1-0 di Palermo FORNASARI
Oggi ci sarà l’ok
all’accordo con la
Disney. Inchiesta
dossier: presto
gli interrogatori
monaco, Roberto e Francesco
Renga) per verificare accuse e
difese, ma dopo anni di approfondimenti su retroscena societari e finanziari svolti spesso
con grande puntualità, tira
un’aria di stanchezza (qualcuno direbbe di normalizzazione) impossibile da non notare.
«Basta parlare di bilanci, debiti
e ricapitalizzazioni, occupiamoci solo di calcio», è lo slogan
che filtra in queste ore. Se sia
giusto o meno lo lasciamo decidere al lettore, di sicuro però
chi ha la testa ingombra solo di
pallone è Luis Enrique.
Talismano Olimpico «Io sto vedendo un miglioramento nella
mia squadra già da tanti mesi»,
ha detto con ottimismo l’allenatore spagnolo. Motivo in più
per i giallorossi — sia pure orfani di capitan Totti, Pjanic, Juan
e il lungodegente Burdisso —
per puntare a quella vittoria
che riavvicinerebbe davvero
l’Europa, che conta, quella di
non mancare al match, in mattinata tornerà dagli Stati Uniti lo
stesso Baldini, dove ha stabilito le linee guida dell’accordo
stipulato con la Disney. Girava
voce, infatti, che nel pomeriggio di ieri (ora italiana) ci sarebbe stata una conferenza stampa congiunta Pallotta-Baldini
che avrebbe ufficializzato l’accordo con il colosso mondiale
dell’entertainment in realtà
non avvenuta. L’accordo, però,
non è in discussione e quindi
probabilmente sarà ufficializzato oggi stesso. Una buona notizia insomma, che — alla luce
dello stop della Lazio, del mezzo passo falso dell’Inter e dello
scontro diretto tra Udinese Napoli — andrebbe anabolizzata
anche da un successo col Genoa. In fondo, sarebbe un biglietto da visita migliore da presentare anche alla stessa Disney. Volete mettere avere un
partner al lavoro nello spazio
(calcisticamente) angusto compreso tra la Sicilia e le Alpi piuttosto che in volo nella business
class europea rappresentata
dalla Champions? Topolino e
Pippo hanno già le valigie pronte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA (4-3-1-2)
GENOA (4-3-1-2)
OGGI ore 20.45 ARBITRO Giannoccaro
PANCHINA 1 Lobont, 11 Taddei,
2 Cicinho, 30 Simplicio, 7 Marquinho,
14 Bojan, 40 Piscitella.
ALLENATORE Luis Enrique.
BALLOTTAGGI
Josè Angel -Taddei 60-40%, Greco-Marquinho 60-40%.
SQUALIFICATI
nessuno.
DIFFIDATI
Cassetti, Juan e Heinze.
INDISPONIBILI
Burdisso (70 giorni), Totti (4 giorni), Juan
(50 giorni), Pjanic (7 giorni), Cassetti
(7 giorni).
ALTRI Curci, Perrotta, Viviani.
PANCHINA 22 Lupatelli, 36 Sampirisi,
18 Alhassan, 10 Birsa, 19 Jorquera,
9 Zé Eduardo, 11 Jankovic. ALL. Marino.
BALL. Belluschi-Jankovic 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI Granqvist, Rossi, Jankovic,
Kucka. INDISP. Bovo (7 giorni), Granqvist (45 gg), Antonelli (15 gg), Kucka
(30 gg), Constant (35 gg), Sculli (5 gg).
ALTRI Scarpi, Marchiori, Molinelli,
Krajnc, Sturaro, Wiliam, Zima, Meucci.
TV Sky Calcio 1 HD e SuperCalcio HD;
Premium Calcio e Calcio HD2.
INTERNET www.gazzetta.it
QUI GENOA
Marino vuole
sfatare il tabù
in trasferta
GENOVA (f.g.) Prima la
festa a Pegli (per Frey:
trentadue candeline ieri,
anche se lui ha dedicato il suo
pensiero ad Abidal e a
Muamba: «Siamo tutti con voi.
Non mollate»), poi in campo le
prove anti Roma (con le
riserve schierate come se
fossero gli uomini di Luis
Enrique), infine la partenza per
Roma, dove il Grifone stasera
proverà a sfatare quei numeri
preoccupanti del Grifone fuori
casa (32 gol subìti lontano dal
Ferraris sui 48 totali al
passivo). E lo farà puntando
proprio sui quei giocatori che
sulla carta incarnano alla
perfezione l’idea di calcio
totale del tecnico giallorosso:
centrocampisti che difendono
e difensori che spingono,
come accadrà con la catena di
destra Rossi Mesto (il primo,
soprattutto, ha giocato
davvero ovunque) e,
probabilmente, con Belluschi
reinventato trequartista.
Proprio lui, passato dal ruolo
di punta centrale nelle giovanili
del Newell’s Old Boys a quello
di centrocampista, esterno di
fascia e, quindi, rifinitore abile
negli inserimenti. Passarella,
nel River, lo definiva un
«tuttocampista» e il nome dice
tutto. Oggi dovrebbe essere lui
il perno fra centrocampo e
attacco in un Genoa alle prese
con l’ennesima emergenza.
Tutt’altro che una novità.
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
17
SERIE A 28a GIORNATA
le Pagelle
I DUE TECNICI IL PRESIDENTE SICILIANO PULVIRENTI DICE: «GUARDARE ALLE COPPE? PERCHE’ NO»
Montella: «Adesso siamo maturi»
Reja: «La Champions resta la meta»
FRANCESCO CARUSO
STEFANO CIERI
CATANIA
Aveva cominciato al mattino l’Etna con sonori boati e
lunghe colonne di cenere. Ha
proseguito dopo pranzo il Catania tuonando contro la Lazio e
arrampicandosi fino al sesto
posto, col sesto risultato utile
consecutivo: frutto degli ultimi 12 punti. Concludeva la
giornata di botti il presidente
Pulvirenti: «Il sesto posto è
l’obiettivo che dobbiamo sforzarci di tenere da qui alla fine e
guardare, perché no, all’Europa League». A Montella, allena-
tore rivelazione del campionato, toccava poi raccogliere la
patata bollente: «La classifica
ci piace sempre di più, che sia
poi sesto, ottavo o settimo posto, lo vedremo cammin facendo. Abbiamo meritato la vittoria contro la Lazio, a tratti praticando anche grande calcio. A
differenza della prima parte
del campionato, ora abbiamo
imparato a gestire la differenti
fasi dell’incontro. Dimostrando di essere diventati maturi».
E sulle sue prospettive future
taglia corto: «Io qui sto molto
bene. A Catania esistono le condizioni ideali per lavorare e bisogna dar merito alla società
che riesce a scegliere giocatori
che io non sarei stato in grado
di trovare. Questo permette di
lavorare bene, a volte gli allenatori prendono più meriti di
quanto meriterebbero».
Lazio delusa Edy Reja se la pren-
de con la sfortuna, ma anche
con la sua squadra. «Non meritavamo di perdere, abbiamo
preso gol sull’unica occasione
creata dal Catania nella ripresa. Klose è stato abbagliato dal
sole e non è riuscito a respingere la palla che poi è finita sul
piede di Legrottaglie. Ma noi
dovevamo essere più cinici sottoporta. Abbiamo creato quattro palle-gol nitide senza riuscire a concretizzarne una». Due
Edy Reja, prima dell’espulsione ANSA
le ha sbagliate proprio Klose:
«Anche a lui può capitare di essere poco lucido». Nel finale è
stato invece poco lucido proprio Reja: «La mia espulsione?
Ho solo detto all’arbitro che
non aveva visto un fallo. Decisione esagerata». Ma il tecnico
trova ugualmente il lato positivo: «Col Bologna avevamo perso male. A Catania invece la
prestazione è stata buona. Teniamo presente che avevamo
ancora molti assenti e che Brocchi e Radu rientravano dopo
tanto tempo. Per la Champions
non ci arrendiamo, la Lazio si
giocherà fino in fondo le sue
possibilità». E al terzo posto
continua a credere anche il presidente Lotito: «Non meritavamo di perdere, anzi avremmo
potuto vincere se avessimo
sfruttato una delle tante occasioni create. Reja? Non è in discussione. E’ il nostro allenatore e continuerà ad esserlo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Clamoroso al Cibali
Catania, 41 come l’Inter
Lazio k.o, ma rimane 3a
Ancora un gol di Legrottaglie lancia i siciliani in zona Europa
La squadra di Reja meglio che col Bologna, ma quanti errori
Il gol di Nicola Legrottaglie, 35 anni, che regala la vittoria al Catania, ora in zona Europa. E’ il quarto gol per il difensore centrale dei siciliani ANSA
CATANIA
LAZIO
1
0
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Legrottaglie (C) al 35’ del s.t.
CATANIA (4-3-3) Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi,
Almiron (dal 30’ s.t. Ricchiuti); Barrientos
(dal 28’ s.t. Llama), Bergessio, Gomez
(dal 46’ s.t. Lanzafame) PANCHINA Kosicky, Capuano, Seymour, Ebagua ALLENATORE Montella.
LAZIO (4-2-3-1) Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Radu; Ledesma, Brocchi; Mauri, Hernanes (dal 35’ s.t. Rocchi), Candreva (dal 40’ s.t. Kozak); Klose. PANCHINA
Bizzarri, Diakite, Konko, Alfaro, Zampa
ALLENATORE Reja.
ARBITRO Romeo di Verona
ESPULSI Reja, allenatore della Lazio, al
49’ del s.t. per proteste AMMONITI Spolli
(C), Klose (L) e Dias (L) per gioco scorretto, Gomez (C) e Mauri (L) per simulazione
NOTE Spettatori paganti 8.200, incasso di
89.350 euro; abbonati 9.206, quota non
comunicata. Tiri in porta: 3-3 (un palo).
Tiri fuori: 5-3. In fuorigioco: 3-0. Angoli:
4-0. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
CATANIA
A Catania primavera in
anticipo. Sole, 23 gradi di massima e classifica impressionante, in senso buono. Sesto posto
temporaneo, in condominio
con Inter e Roma, che staserà
deve giocare col Genoa. I punti
sono 41, la salvezza è acquisita
e d’ora in poi si sgomiterà per
l’Europa League, che da queste
parti sarebbe un evento perché
qui le euro-coppe finora le hanno viste in tv. Catania con gli
stessi punti dell’Inter: clamoroso al Cibali versione 2.0. Battuta la Lazio, che incassa la seconda sconfitta di fila e ripiomba
nel tunnel. Grazie al pareggio
tra Udinese e Napoli la squadra
di Reja conserva però il terzo
posto e la cosa ha del miracoloso.
L’uomo partita E’ stata gara vera
per un’ora, poi - verso il 20’ della ripresa - ha cominciato a tirare vento di pareggio. Succede,
di questi tempi. Quando il risultato pareva scritto, quando
sembrava che non ci si sarebbe
schiodati dallo 0-0 perché il
punto andava bene a tutti, all’improvviso è arrivato il gol
spacca-equilibrio. L’ha segnato
Nicola Legrottaglie, con botta
al volo su angolo di Lodi e con
difesa della Lazio semi-appisolata. Lo stesso Legrottaglie poco prima aveva murato Klose
solitario e cincischiante davanti a Carrizo. Il «vecchio Legro»,
giunto al 4˚ centro stagionale,
è un atleta di Cristo e in settimana aveva presentato «Missione
Paradiso», iniziativa di solidarietà. Pregare aiuta e il tiro al
volo di ieri assomiglia a un atto
di fede. «Quando conosci Dio,
non puoi più credere al caso»,
ha detto Nicola in sala stampa.
clic
CLAMOROSO AL CIBALI
L’URLO FU CONIATO
DOPO UN K.O. ALL’INTER
Successe il 4 giugno
1961: Inter battuta a
sorpresa all’ultimo turno a
Catania, nello stadio siciliano
che allora era nominato
«Cibali», ora «Angelo
Massimino». I nerazzurri
persero lo scudetto. Al 2-0 di
Calvanese, Sandro Ciotti
chiese la linea a «Tutto il
calcio minuto per minuto» e
urlò «Clamoroso al Cibali!».
Frase che poi ha ispirato
libri, trasmissioni tv, siti e
che ancor oggi spesso
ripetiamo davanti a un
evento sportivo imprevisto.
La bravura di Montella Quella di
di S.V.
BENE BERGESSIO
BARRIENTOS NO
LEDESMA ISPIRA
E STAVOLTA
KLOSE TRADISCE
CATANIA 6,5
CARRIZO 6 Un’unica vera parata:
su Dias, per giunta in fuorigioco.
BELLUSCI 6 Esce ammaccato, ma
vivo dal duello con Candreva.
IL MIGLIORE
h 7,5 LEGROTTAGLIE
Fa miracoli in difesa, quando
disattiva Klose a tu per tu con
Carrizo, e in attacco, quando
pesca il gol decisivo. «San Nicola»,
ora pro nobis.
SPOLLI 6,5 Solido «compare» di
Legrottaglie. Non elegante, ma
ruspante (nel senso che è una
ruspa).
MARCHESE 6 Qualcuno con ironia
lo chiama Maldini dell’Etna.
Esagerati. Non è però scarso
come qualcun altro lo dipinge.
IZCO 6 Più quantità che altro.
Corre a tappare le falle.
ieri non è stata la miglior partita del Catania di Montella, perché si è giocato troppo su Gomez, perché alla fine della fiera
è stato decisivo un episodio su
palla inattiva e perché qualche
prestazione individuale - per
esempio quelle di Almiron e
Barrientos - è stata al di sotto
degli abituali standard. Le occasioni gol però sono arrivate
ugualmente - Bergessio di testa ha sfiorato l’incrocio, Almiron si è mangiato un gol fatto e la mano dell’allenatore si è vista lo stesso. Questo Catania è
squadra organizzata, che cerca
di far girare palla e si allarga o
attacca la profondità a seconda
delle situazioni. Difficile districarsi nella melassa di passaggi,
scambi e incroci che anima il
gioco del Catania da Lodi in su.
Qui si dice che Montella resterà un’altra stagione, ma il coro
delle sirene di Ulisse è incessante. Montella all’Inter. No, all’Udinese o alla Lazio. Di sicuro
«full Monty» è pronto per un ulteriore salto, con massimo rispetto del Catania e dei suoi tifosi.
LODI 6 Suo il corner per Legro gol
e suo un clamoroso tentativo di
autogol: baci il palo che lo salva da
figuraccia epocale.
Sicilia amara Un mese fa a Paler-
BIAVA 5,5 Indiziato numero uno
per il gol: c’è lui su Legrottaglie.
mo la Lazio aveva beccato 5
gol, ieri la sconfitta di Catania.
Sicilia amara, e per fortuna di
Reja le trasferte sull’isola sono
finite. Intendiamoci, le due battute d’arresto non sono paragonabili. Alla Favorita la Lazio
non aveva preso palla, era stata umiliata. Al Cibali si è confrontata alla pari con una delle
squadre più in palla del momento. Ha scontato le assenze
(Lulic, Gonzalez e Matuzalem)
e il fatto di aver scelto la linea
dell’appagamento, di aver lasciato al Catania le briglie della
partita. Pigliamoci un punto e
via, è stata a lungo la filosofia.
Ed è servita a poco, in svantaggio di una rete, la massiccia
iniezione di attaccanti: Reja ha
chiuso col «tridentino», Klose
più Kozak e Rocchi. Nell’arco
del pomeriggio erano state create tre opportunità importanti:
Mauri davanti a Carrizo e palla
fuori; Dias di testa e paratona
di Carrizo (anche se l’eventuale gol sarebbe stato annullato
per fuorigioco); Klose disinnescato da Legrottaglie a porta
spalancata. L’occasione più clamorosa è stata però casuale,
l’«autopalo» di Lodi a un minuto dal 90˚. Morale spicciola:
quando si punta al minimo, è
difficile arrivare al massimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALMIRON 5 Si incarta davanti a
Carrizo, pappandosi un gol fatto, e
da quel momento sbaglia
parecchio (Ricchiuti s.v.)
BARRIENTOS 5,5 Abbiamo visto
Barrientos più ispirati.
LLAMA 6 Con uno slalom fa
ammonire Dias.
BERGESSIO 6,5 Centravanti di
spole e di sponde. Gran
lavoratore. Vicino al gol con
capocciata che affila un incrocio.
GOMEZ 5,5 Fa cilecca di testa, a
un passo dalla porta. Tanto
spreco lo condiziona: non è mai
decisivo (Lanzafame s.v.)
All. MONTELLA 6,5 Fortunato
perché trova un gol «episodico».
Bravo perché il Catania più della
Lazio crede nei tre punti.
LAZIO 6
MARCHETTI 6 Nessuna parata di
rilievo. Il Catania vede poco la
porta.
SCALONI 5,5 Esce vivo dai faccia
a faccia con Gomez ed è già
qualcosa, ma che patimenti.
DIAS 6 Di forza su Bergessio, che
un po’ lo fa dannare, e su chiunque
altro
RADU 6 Regge i 90 minuti e non è
poca cosa.
IL MIGLIORE
h 6,5 LEDESMA
Con un lancio mette Mauri davanti
a Carrizo. Con una punizione
imbocca Dias di testa. Piede
caldo.
BROCCHI 6 Arrugginito, come è
logico dopo mesi di sosta ai box,
ma tiene botta fino all’ultimo.
MAURI 5,5 Vivace, però poteva
giocarsi meglio l’imbeccata di
Ledesma.
HERNANES 5,5 S’agita molto,
combina poco (Rocchi s.v.).
CANDREVA 6 I suoi sprint a
sinistra creano fastidi. Peccato
che i cross siano fuori misura
(Kozak s.v.)
KLOSE 5 Uno del suo livello non
può addormentarsi davanti a
Carrizo come gli capita al 13’ della
ripresa. Lui dà la colpa al sole...
All. REJA 6 Lazio dignitosa, ma un
po’ farraginosa.
TERNA ARBITRALE:
ROMEO 6 Bene nel complesso.
Così così per alcuni falli di
dubbia attribuzione
Viazzi 6; Liberti 6
18
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile,
essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge
9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al
lavoro, indipendentemente dalle modalità di
assunzione e quale che sia il settore o ramo di
attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge.
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SERIE A 28a GIORNATA
CAGLIARI
CESENA
3
0
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-0
MARCATORI Pinilla al 14’ e su rigore al 46’
p.t. e al 12’ s.t.
CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Ekdal, Conti, Nainggolan (dal 35’ s.t. Perico); Cossu; Pinilla (dal
20’ s.t. Larrivey), Thiago Ribeiro (dal 13’
s.t. Ibarbo). PANCHINA Avramov, Ariaudo,
Bovi, Nenè. ALL. Ficcadenti.
CESENA (4-3-2-1) Antonioli; Comotto,
Moras, Rossi, Lauro; T. Arrigoni (dal 1’ s.t.
Malonga), Colucci, Martinho; Santana (dal
17’ s.t. Djokovic), Parolo; Mutu (dal 27’ s.t.
Del Nero). PANCHINA Ravaglia, Rodriguez,
Benalouane, Rennella. ALL. Beretta.
ARBITRO Russo di Nola.
ESPULSI Colucci (Ce) al 15’ s.t. per doppia
ammonizione (proteste e g. scorretto) e
Rossi (Ce) al 33’ s.t per doppia ammonizione (proteste e gioco scorretto)
AMMONITI Thiago Ribeiro (Ca) e Canini
(Ca) per g. scorr., Santana (Ce) per prot.
NOTE paganti e incasso non comunicati; abbonati
e quota non comunicati. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori
5-0. In fuorigioco 6-4. Angoli 9-4. Rec.: p.t. 1’, s.t.
0’
Il primo dei tre gol di Mauricio Pinilla, 27 anni. Il cileno è arrivato a quota 5 reti con il Cagliari ANSA
C’è super Pinilla
L’ex Ficcadenti
affonda il Cesena
Il cileno (3 gol) e l’arbitro rilanciano il Cagliari
E Beretta precipita a -14 dalla salvezza
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI
CAGLIARI
L’uomo in più è quello
che lui non conosceva. E per
questo Massimo Ficcadenti, festeggiando dopo 4 mesi il suo
ritorno tra le rovine del Sant’Elia, alla fine lo definisce «un
rinforzo decisivo». Il Cagliari si
rialza dopo tre sconfitte di fila,
vede il sereno e ringrazia Pinilla, prezioso esempio di centravanti portafortuna: se non gioca, si perde. Il povero Cesena
sprofonda invece nella più cupa depressione mentre Beretta,
fingendo di ignorare certe cifre
terribili, si sta ancora chiedendo: perché a me? Perché a noi?
Facciamo nostra una domanda
che non ha risposte: perché l’arbitro ha voluto infierire sui più
deboli? «Già eravamo nervosi
per la classifica, se poi aggiungiamo certi errori... Anche noi
abbiamo una dignità che va ri-
spettata», mormora il tecnico.
In tutta sincerità, non possiamo dargli torto, dopo aver visto
Russo di Nola combinarne di
ogni colore.
Che errori Partiamo dalle cose
brutte, allora. Il primo gol è tutt’altro che limpido per due motivi: c’è una carica di Thiago Ribeiro su Antonioli (che ha i segni
dei tacchetti sul torace) e poi Pinilla sembra in fuorigioco al
momento del tiro. Rigore numero 1: Parolo tocca leggermente
Thiago Ribeiro che finisce a terra dopo un paio di secondi e altrettanti passi. Evidente caso di
caduta in differita. Rigore numero 2: Cossu casca ma nessuno lo sfiora. Che non sia in gran
forma l’arbitro lo dimostra
quando estrae il secondo giallo
per Colucci e non Santana, autore di un’entrataccia su Ibarbo. Detto tutto il male possibile
di Russo, restano i meriti del Cagliari. Che sono notevoli. Intan-
IL TECNICO RITROVATO
«Sono qui per
lavorare bene
Ce la faremo»
CAGLIARI «Sono felice:
è la mia prima tripletta in Italia.
È una vittoria della squadra:
senza non si va da nessuna
parte». Pinilla gioisce e
filosofeggia: sale a quota 5 e il
Cagliari lascia le sabbie mobili
della zona salvezza. «Ero certo
di una nostra grande prova.
Son qui per lavorare e chiudere
bene, ripartendo da un ottimo
rapporto con giocatori e
presidente» dice Ficcadenti. E
Cellino? Il patron rimarca la
questione stadio: «Il Sant’Elia è
un dramma: l’anno prossimo
giocheremo a Trieste».
m.f.
to, comincia nel modo giusto: il
vecchio-nuovo 4-3-1-2 di Ficcadenti prevede un uomo di fantasia dietro le punte e libero di
spaziare (via dunque all’equivoco tattico: Cossu meglio trequartista o esterno?) e una linea di centrocampo ben assortita: Conti play accanto ai muscolari Ekdal, che ha preso il posto
di Dessena, k.o. in settimana, e
Nainggolan. Poi la difesa, tornata compatta e affidabile dopo la
notte orribile del San Paolo.
L’1-0 dopo pochi minuti facilita
le cose, il 2-0 prima dell’intervallo spazza via le ultime paure. Nel secondo tempo Ficcadenti fa qualche esperimento,
togliendo i due attaccanti: dentro Ibarbo e lo scalpitante Larrivey.
Che numeri Non vince dal 15
gennaio, da allora ha perso 8
volte e pareggiato due, non segna dal 19 febbraio, è ultimo
con 17 punti a -14 dalla salvezza, è la squadra con più espulsi
(10). E poi il bilancio personale
di Beretta: un punto in 5 partite, 4 delle quali finite con almeno un uomo in meno e zero gol
segnati. Numeri pazzeschi, da
seduta psicanalitica. Eppure, la
squadra, partita con una paura
che si tagliava a fette, dopo
l’1-0 un minimo di reazione
l’ha mostrata. Poi è arrivata la
doccia gelata del primo rigore e
fiducia e autostima sono finite
chissà dove. A quel punto Beretta ha provato anche a cambiare
modulo passando al 4-3-3 con
una punta in più (Malonga, perche Iaquinta è in tribuna). Niente da fare. La partita è segnata e
con la partita il destino di un
campionato da rottamare al
più presto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
le Pagelle
di G.LO.
CONTI E COSSU RENDONO AL MASSIMO, DISASTRO ROSSI E MORAS
CAGLIARI 7
AGAZZI 6,5 Si fa vedere con un
gran volo sulla pericolosa
punizione di Mutu.
PERICO S.V.
COSSU 7 Ficcadenti gli affida le
chiavi della squadra. Da
trequartista, là dove rende al
massimo.
PISANO 6 Dalle sue parti non c’è
traccia di avversari.
h
CANINI 6 Dimentica in fretta la
tremenda serata di Napoli.
E bravo il cileno. Torna dopo tre
partite, segna 3 gol, ne sfiora un
altro in acrobazia. Insostituibile.
ASTORI 6 Come Canini: il giorno
giusto per ritrovare serenità.
AGOSTINI 6,5 Qualche buona
spinta sulla fascia. Senza
dannarsi.
EKDAL 6,5 Corsa e idee. Manda in
confusione Martinho.
CONTI 7 Davanti alla difesa: dà
ordine e pulizia.
NAINGGOLAN 6,5 Al rientro
dall’infortunio: la solita spinta
importante.
IL MIGLIORE
8 PINILLA
LARRIVEY 6 In campo a giochi
fatti, forse dopo la tripletta al San
Paolo sperava in qualcosa di
meglio.
THIAGO RIBEIRO 5 Si divora un
gol già fatto. Resta ai margini.
IBARBO 6 Corre corre, poi a un
certo punto il campo finisce...
ALL. FICCADENTI 7 Rieccolo dopo
4 mesi. Non fa rivoluzioni e la
squadra risponde come lui si
aspettava.
CESENA 5
h
IL MIGLIORE
6 ANTONIOLI 6
Pronti via, replica alla grande alla
rovesciata di Pinilla. Per il resto è
innocente.
COMOTTO 5 Male: non un guizzo,
una idea, uno slancio.
MORAS 4 Malissimo: lancia in rete
quel pasticcione di Thiago Ribeiro.
E fa altri errori assortiti.
ROSSI 4 Malissimo, come sopra:
regala l’angolo dal quale nasce
l’1 0. Instabile, come tutto il
reparto.
MALONGA 5 Non poteva toccare
a lui il compito di raddrizzare la
partita.
COLUCCI 5 Lento, di testa come
di gambe. E fatica a tenere Cossu.
MARTINHO 5,5 Comincia da
interno, a metà del primo tempo
va a fare uno dei due trequartisti.
Cosi e così.
SANTANA 5 Giornataccia anche
per lui. Mai visto saltare l’uomo, la
sua specialità.
DJOKOVIC 5 Entra a partita finita,
non può incidere.
PAROLO 5 L’ombra del giocatore
brillante di un anno fa. Con
Ficcadenti in panchina.
LAURO 6 Uno dei pochi a salvarsi.
Da segnalare un paio di buone
chiusure.
MUTU 5,5 Sono sue le uniche due
occasioni. Ma è appesantito.
T. ARRIGONI 5 Impalpabile. E’
maggiorenne da poco, da
rivedere.
ALL. BERETTA 5,5 Poveraccio,
l’incubo continua. E la fortuna non
lo aiuta.
DEL NERO S.V.
TERNA ARBITRALE: RUSSO 4 Pesanti dubbi sull’1-0, molto ma molto generoso il primo rigore, inesistente il secondo. Vuoto 5; Tegoni 5
LA GAZZETTA DELLO SPORT
19
20
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SERIE A 28a GIORNATA
REAZIONE BOLOGNA
DELUSIONE COSMI
Pioli: «E’ stata
una bella prova
di carattere»
Mutti: «In bilico,
ma sono sereno»
E arriva Panucci
BOLOGNA (a.to) Stefano
Pioli si tiene stretto il pari:
«Sono contentissimo per il
risultato e soprattutto per il
carattere che ha mostrato la
mia squadra recuperando due
volte lo svantaggio dice
l'allenatore del Bologna . Nella
ripresa siamo cresciuti forte e
alla fine il pareggio è giusto».
Di Carlo invece si rammarica
per la mancata vittoria: «Tra
andata e ritorno abbiamo
avuto molte più occasioni, ma
noi abbiamo preso solo un
punto e loro quattro. Abbiamo
fallito il raddoppio e il terzo gol.
Ma sono comunque felice per
la bella reazione».
LECCE Serse Cosmi
stavolta non è contento: «La
partita si era messa come
meglio non potevamo chiedere,
poi c'è crollato il mondo
addosso. Il cammino si è un po’
complicato». Bortolo Mutti
invece sorride: «Il risultato ci
consente di mantenere una
buona classifica. Ero a rischio?
Lo sarò anche domenica: non
mi preoccupo». Christian
Panucci conferma: è il nuovo
responsabile dell'area tecnica
del Palermo, l’avventura
comincia domani. «È successo
tutto nelle ultime ore ha
confermato a Sky
un'occasione importante».
Il tiro-gol di Alessandro Diamanti che riagguanta il Chievo LIVERANI
Il Chievo
è generoso
Diamanti
firma il pari
Gialloblù protagonisti e avanti
con Andreolli e poi Thereau
Calo finale. Di Vaio a quota 10
BOLOGNA
CHIEVO
2
2
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Andreolli (C) 27’ pt; Di Vaio
(B) 14’, Thereau (C) 24’, Diamanti (B) 36’
st
BOLOGNA (3-4-1-2) Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti (1’ st Kone), Mudingayi, Perez, Rubin (1’ st Morleo); Ramirez (31’ st Acquafresca); Diamanti, Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Cherubin, Krhin,
Taider. ALLENATORE Pioli
CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Andreolli, Acerbi, Dramè; Luciano (18’ st Hetemaj), Rigoni, Bradley; Thereau (31’ st
Cruzado); Paloschi (33’ st Moscardelli),
Pellissier. PANCHINA Puggioni, Dainelli,
Cesar, Sammarco. ALLENATORE Di Carlo
ARBITRO Irrati di Pistoia
AMMONITI Rubin (B), Rigoni, Paloschi, Luciano, Acerbi (C) gioco scorretto
NOTE Spettatori 17.446 (di cui abbonati 13.225).
Incasso euro 180.379 (quota abbonati 142.086).
Angoli 8-1. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 4-5. Fuorigioco 2-3. Recuperi zero pt-3’ st
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
BOLOGNA
Dovevano essere davvero
stanchi Thereau e Paloschi, i
due migliori, per uscire a un
quarto d’ora dalla fine: una coppa il mercoledì, forse? Altrimenti non si spiegano i due cambi
nel finale, con il Chievo davanti
2-1, meglio organizzato del Bologna, più pericoloso, ma con il
risultato ancora in bilico. Sarà
un caso, sarà che Cruzado e Moscardelli faticano a capirci qualcosa, sarà che il Chievo allunga
i reparti: ma al 36’ st arriva il
bel 2-2 di Diamanti che fa la prima giocata da «10», dribbling e
diagonale, dopo l’uscita di Ramirez che così lo restituisce al
suo ruolo preferito. Pari che
non fa male a nessuno, vista la
classifica che sembra quella di
B con una decina di squadre in
una manciata di punti. Meglio
accontentarsi. Ma per il Chievo
un’occasione persa, come riconosce Di Carlo.
Una botta di... Persa soprattutto
David Di Michele fermato in area da Aguirregaray: niente rigore LEZZI
le Pagelle
DI ANDREA TOSI
GILLET EVITA
IL TRACOLLO
PALOSCHI
APRE GLI SPAZI
BOLOGNA 6
GILLET 6,5 Evita il tracollo nel
primo tempo salvando su Dramè.
RAGGI 5,5 Sbanda con il reparto.
PORTANOVA 5,5 Fuori posizione
sui gol degli avversari.
ANTONSSON 5 All’inizio non vede
mai Paloschi.
PULZETTI 5,5 Molta quantità e
tanta confusione.
KONE 6 Fisico e più energia.
MUDINGAYI 6 Regge come può un
centrocampo in difficoltà.
PEREZ 5,5 Perde il pallone del
secondo vantaggio esterno.
RUBIN 5 Impalpabile sulla fascia.
se hai fatto meglio di un Bologna che, nelle ultime undici gare, era finito solo una volta al
tappeto. Persa se vai anche in
vantaggio con una bella botta
di..., visto che l’1-0 nasce da un
tiraccio di Pellissier che sbatte
sulle zone posteriori di Andreolli. Persa, infine, se con Bradley,
Paloschi e Pellissier puoi chiudere il conto, e sbagli, mentre il
Bologna fatica a reagire. Pioli
cerca di sorprendere il Chievo
schierando i due fantasisti quasi in linea con Di Vaio sempre
largo: Ramirez centrale e Diamanti esterno. Ma non sconvolge i piani dell’ordinatissimo
Chievo: blindato a centrocampo dalla cerniera Bradley-Rigoni-Luciano, «cattivo» quando
serve, e sempre in superiorità
in mezzo. Soprattutto a destra,
dove si appoggia Thereau (per
disturbare Perez) e dove l’eccellente Paloschi rientra fino a beccarsi un’ammonizione da mediano.
MORLEO 6 Entra e dà profondità.
Super Thereau Chiuso sotto il
HETEMAJ 6,5 Ruba la palla che
origina l’effimero 1 2.
primo tempo, Pioli corre ai ripari cambiando gli esterni per «allargare» il Chievo: Kone va come un matto a destra, Morleo è
preciso dall’altro lato, Ramirez
arretra. Insomma c’è di nuovo
equilibrio e, su tiro sbagliato di
Perez, sottorete Di Vaio non
sbaglia: 1-0, gol numero 10,
quarto anno di fila in doppia cifra. Ma Thereau, meno appariscente di Ramirez ma tre volte
più utile, è dovunque, anche in
area: su palla scippata da Hetemaj a Perez, più cross di Pellissier, il francese infila da due
passi il 2-1. Il Chievo però ricambia il favore concedendo il
finale al Bologna. E tutti contenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL MIGLIORE
h 6,5 DIAMANTI
Fatica, poi guida la rimonta.
RAMIREZ 5,5 Non trova i punti di
riferimento (Acquafresca s.v.).
DI VAIO 6,5 Tocca quota dieci gol,
quarta stagione al Bologna sempre
in doppia cifra.
All. PIOLI 6 Squadra di carattere
anche quando non fa gioco.
CHIEVO 6,5
SORRENTINO 5,5 Non
impeccabile su Diamanti.
FREY 6 Mai in affanno.
ANDREOLLI 6,5 Segna senza
accorgersene, ma non è solo
fortuna.
ACERBI 6 Perde Di Vaio una sola
volta, nel complesso positivo.
DRAME' 6,5 Fa tanta roba bene,
ma fallisce il facile raddoppio.
LUCIANO 6 Prova di sostanza col
puntiglio dell’ex (Cruzado s.v.).
RIGONI 5,5 Non tiene Diamanti.
BRADLEY 6 Tanto fosforo al
servizio del collettivo.
h
IL MIGLIORE
7 THEREAU
Gol da opportunista, tante sponde.
PALOSCHI 6,5 Si muove aprendo
gli spazi (Moscardelli s.v.).
PELLISSIER 6 Entra con decisione
nelle azioni dei gol.
All. DI CARLO 6 Il pareggio gli sta
stretto, i cambi non convincono.
TERNA ARBITRALE:
IRRATI 6,5 Da semidebuttante
dirige senza errori sensibili.
Padovan 6,5; Manganelli 6
Che rischi
il Palermo
ma Muñoz
recupera
Di Michele su rigore porta in
vantaggio il Lecce prima del
rosso a Oddo. E Mutti resiste
LECCE
PALERMO
1
1
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Di Michele (L) su rigore al 6’,
Muñoz (P) al 15’ p.t.
LECCE (3-5-2) Benassi; Oddo, Miglionico, Esposito (dal 44’ s.t. Corvia); Blasi
(dal 38’ s.t. Obodo), Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci (dal 22’ s.t. Tomovic),
Brivio; Muriel, Di Michele. PANCHINA Petrachi, Di Matteo, Giandonato, Bojinov.
ALLENATORE Cosmi.
PALERMO (3-5-2) Viviano; Muñoz, Mantovani, Labrin; Aguirregaray, Migliaccio,
Donati, Bertolo, Balzaretti (dal 35’ s.t. Acquah); Ilicic (dal 27’ s.t. Zahavi), Hernandez (dal 15’ s.t. Budan). PANCHINA Tzorvas, Della Rocca, Vazquez, Milanovic. ALLENATORE Mutti.
ARBITRO Tagliavento di Terni.
ESPULSI Oddo (L) 17’ p.t. g.sc., Bertolo (P)
41’ p.t. c.n.reg.. AMMONITI Muñoz (P), Bertolacci (L), Giacomazzi (L), Brivio (L),
Aguirregaray (P) e Mantovani (P) g. sc.
NOTE Paganti 4.572, incasso di 53.294 euro; abbonati
3.905, quota di 41.655,54 euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori
1-2. In fuorigioco 6-3. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
GIUSEPPE CALVI
LECCE
Presidente, faccia il bravo
e accetti questo pareggio. Maurizio Zamparini saprà mandare
giù l’1-1 della sfida al «Via del
Mare». Nella sua villa, avrà meditato subito il cambio di allenatore; poi si sarà almeno tranquillizzato, con il punto pesantissimo. Il risultato, però, vale
quanto una condanna per la mediocrità espressa da Lecce e Palermo, alla quale si è «adeguato» l’arbitro Tagliavento, al
rientro dopo Milan-Juventus.
Partenza sprint Mantenendo in
classifica il vantaggio di 9 punti
dalla formazione salentina, Bortolo Mutti salva la panchina,
che pure avrà scricchiolato tantissimo nei primi 12 minuti. Già
in vantaggio al 6’ con Di Michele, su rigore concesso per un
blocco di Muñoz su Bertolacci,
il Lecce ha sprecato due clamorose occasioni per andare addirittura sul 3-0. Proprio Bertolacci, su invenzioni di Muriel e «velo» di Di Michele, ha indugiato
troppo davanti a Viviano (eccezionale ribattuta d’istinto). Dopo aver sbandato, il Palermo si
è lasciato piacevolmente travolgere, in 2 minuti, da un insolito
destino. Al 15’, complice
un’uscita maldestra di Benassi,
si è consumato il riscatto di
Muñoz, che di testa ha firmato
il pareggio. Al 17’, su palla persa da Bertolacci, Oddo ha commesso fallo (ultimo uomo?) su
Hernandez, fuori area, subendo un’espulsione forse esagerata, con Esposito quasi in linea
con l’uruguaiano.
Difese allegrissime Con Tomovic al posto di Bertolacci, il Lecce pensa a fare diga. Mutti, che
propone una difesa a 3, con
l’esordiente Labrin, attende invano la svolta in fase offensiva:
Ilicic ed Hernandez (in fuga verso la porta, è bloccato per un fallo «invisibile») a tratti risultano
imprendibili, eppure non finalizzano. E al 41’ ci si mette l’ingenuo Bertolo, che reagisce,
colpendo Delvecchio: altro
«rosso». Nella ripresa, Giacomazzi e compagni sfiorano il
raddoppio ma Delvecchio, Muriel e Di Michele (chiede un rigore per contatto con Aguirregaray) sbattono su Munoz e Viviano, determinante su Miglionico e Giacomazzi. Balla la difesa del Palermo, che non approfitta degli errori grossolani dei
marcatori leccesi: Ilicic e Zahavi sono fermati da Benassi ed
Esposito. Resiste così un pareggio ricco di emozioni eppure povero di contenuti tecnici. Zamparini saprà dimenticare. E Cosmi, nonostante tutto, può continuare a sperare nella salvezza.
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le Pagelle
DI GENNARO BOZZA
MURIEL CREA
SCOMPIGLIO
HERNANDEZ
E’ UNA SPINA
LECCE 5,5
BENASSI 5 Grave l’errore sul gol.
ODDO 4,5 Fa il cross del rigore,
ma fa il patatrac con l’espulsione.
MIGLIONICO 5 Quasi sempre in
difficoltà.
ESPOSITO 6 Soffre all’inizio, poi
giuste misure. (Corvia s.v.)
BLASI 5,5 Poca spinta, quasi mai
riesce a incidere. (Obodo s.v.)
DELVECCHIO 6,5 Sfiora il gol.
GIACOMAZZI 6 Una barriera a
centrocampo, ma si ferma lì.
BERTOLACCI 5,5 Il rigore, e poi
sbaglia clamorosamente
raddoppio.
TOMOVIC 6 Consistenza in difesa.
BRIVIO 6 Sacrificato in difesa con
il Lecce in 10.
IL MIGLIORE
h 6,5 MURIEL
Dribbling e rapidità, provoca
scompiglio e crea assist.
DI MICHELE 6 Segna su rigore, si
trascina dietro i difensori.
All. COSMI 6 Bravo col 4 3 2, ma
non cambia con le squadre in 10.
PALERMO 6
VIVIANO 7 Alcune belle parate
frenano il Lecce.
MUNOZ 6 Grave errore, poi il gol.
MANTOVANI 5,5 In difficoltà
contro gli avanti leccesi.
LABRIN 5,5 Soffre su Muriel.
AGUIRREGARAY 6 Buone
iniziative sulla fascia.
MIGLIACCIO 6,5 Più di uno spunto
in costruzione.
DONATI 6 Fa il suo dovere.
BERTOLO 4,5 Grave ingenuità.
BALZARETTI 5,5 Poco brillante,
non spinge. (Acquah s.v.)
HERNANDEZ 7 Una spina per il
Lecce, provoca l’espulsione.
BUDAN 6 Si muove bene, bel
lancio per Zahavi.
h
IL MIGLIORE
7 ILICIC
Uomo ovunque, recupera palloni e
li trasforma in occasioni da gol,
perfetti lanci per Hernandez.
ZAHAVI 6,5 Sfiora due volte il gol.
All. MUTTI 6 Il 3 5 2 è una novità,
poi diventa 3 4 2 per necessità.
TERNA ARBITRALE:
TAGLIAVENTO 5,5 Rigore
giusto, espulsioni dubbie e
ferma Hernandez lanciato.
Giallatini 6; Alessandroni 6
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
21
SERIE A 28a GIORNATA
Novara in rincorsa: 2a vittoria di fila
Tesser dà un’altra scossa: un Siena inguardabile battuto 2-0 con le reti di Rigoni e Porcari
SIENA
NOVARA
ser, non è rimasto altro che aggrapparsi a Brienza e a San Bogdani (stavolta all’asciutto dopo tre gol in tre gare), oltre a
ingaggiare un infinito duello
verbale con Gonzalez durato
fino all’inevitabile cambio perché l’argentino in questo momento è solo il clone venuto
male del giocatore che proprio
a Novara fece faville (16 in B).
Così, dopo tre successi di fila,
la partita che i toscani avevano immaginato come quella
dello scatto salvezza, dopo un
avvio con qualche folata di
Brienza, si è trasformata in
una lenta agonia.
0
2
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Rigoni al 27’, Porcari al 36’
s.t.
SIENA (4-4-2) Pegolo; Vitiello, Terzi,
Rossettini, Del Grosso; Giorgi (dal 29’ s.t.
Grossi), Vergassola, Gazzi (dal 26’ s.t.
Parravicini), Brienza; Gonzalez (dal 18’
s.t. Larrondo), Bogdani. PANCHINA Farelli, Belmonte, Pesoli, Mannini. ALLENATORE Sannino.
NOVARA (5-3-2) Ujkani; Morganella, Lisuzzo, Paci, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Rigoni (dal 41’ s.t. Mazzarani); Mascara (dal 18’ s.t. Caracciolo), Jeda (dal
38’ s.t. Radovanovic). PANCHINA Fontana, Centurioni, Rinaudo, Morimoto. ALLENATORE Tesser.
Occasioni C’è subito aria di No-
ARBITRO Celi di Bari.
AMMONITI Morganella (N) e Terzi (S) per
gioco scorretto.
NOTE paganti 2.268, incasso 7.795,50;
abbonati 7.623, quota 68.781. Tiri in porta. 1-4. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 3-0.
Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’.
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO DI CHIARA
SIENA
Capire fino in fondo il
torneo del Novara è forse più
difficile rispetto a una sfida
rompicapo col cubo di Rubik.
Per lo spettacolo visto ieri al
Franchi ci sarebbe da parlare
di salvezza tranquilla, invece
siamo alla 28a giornata e i tre
punti centrati strapazzando il
Siena, sommati agli altri tre di
una settimana fa contro l’Udinese, potrebbero risultare addirittura dannatamente inutili
per il Novara, ancora a meno 8
dal Parma. Ed è fin troppo banale chiedersi dove poteva essere il Novara senza la parentesi Mondonico (il picco a San Siro con l’Inter, poi un lento crollo), ma è anche vero che prima
dell’esonero del tecnico della
doppia promozione la squadra non dava più segni vitali:
La festa del Novara dopo il gol del 2-0 di Filippo Porcari, 27 anni ANSA
misteri del calcio. Tesser (ieri
alla prima vittoria in Serie A in
trasferta dopo diciotto partite), anche con scelte delicate
(tribuna per Rubino, panchina iniziale per Caracciolo), ha
ridato al Novara la voglia di
lottare alla vigilia della sfida
da terz’ultimo posto con il Lecce.
La chiave Bel Novara, allora,
ma troppo brutto il Siena di
Sannino che ha costruito gran
parte del tetto-salvezza in casa (24 punti su 32) e che contava su questa sfida per chiudere i conti anche col Novara, dopo averlo già fatto col Cesena.
Ma a questi livelli aggiungere
alla lista degli infortunati bianconeri (D’Agostino, Calaiò e
Bolzoni) anche Destro (noie al
polpaccio sinistro, ha dato forfeit a poche ore dal match) era
chiedere troppo. Così a Sannino, al primo k.o. contro Tes-
IL TECNICO DEL SIENA
Sannino deluso:
«E’ mancata
l’aggressività»
SIENA Attilio Tesser ci
crede: il Novara può fare il
miracolo. «Stiamo bene — ha
detto di testa e di gambe. Ci
proviamo, la montagna è
durissima da scalare.
L'esonero? Il calcio è questo».
«Dispiace — ha detto il tecnico
del Siena Giuseppe Sannino —
perché non è la prima volta
che accade: facciamo trenta,
non riusciamo mai a fare
trentuno. Senza aggressività
siamo un'altra squadra.
Mercoledì a Napoli? Sfida di
prestigio per tifosi e città, ma
l’obiettivo rimane la salvezza».
Alessandro Lorenzini
vara in campo. Mascara al 33’
del primo tempo spreca una
palla-gol clamorosa: Rigoni se
ne va sulla destra, palla in mezzo e Mascara da cinque metri
tutto solo «regala» il pallone a
Pegolo. Secondo tempo e si riparte con Jeda (7’) che centra
la traversa e sugli sviluppi Lisuzzo manda alto di testa. Un
quarto d’ora dopo, la punizione di Rigoni da 25 metri finisce fuori di un filo. Ma pochi
minuti prima Tesser aveva azzeccato il cambio che avrebbe
sconquassato la partita: esce
Mascara, entra Caracciolo che
regala due assist a Rigoni e
Porcari. Quasi due azioni fotocopia. Al 27’ Caracciolo fa
sponda di testa per Rigoni: naturale il destro del trequartista, palla nell’angolo e settimo
gol in campionato, poi la corsa
verso la panchina di Tesser
per un abbraccio che dice tanto... Il Siena non c’è, nessun
sussulto se non uno spunto di
Grossi da sinistra. E il sipario
cala definitivamente al 36’: Rigoni da sinistra apre per Caracciolo, stop (di petto) a seguire
dell’attaccante per il destro al
volo da fuori area di Porcari.
Tutto fin troppo bello, quasi
da non crederci.
le Pagelle
di F.D.C.
BRIENZA E’ UN FURETTO
CARACCIOLO FA LA DIFFERENZA
SIENA 5
NOVARA 7
PEGOLO 6 Paratona su Mascara.
Senza colpe sui gol.
UJKANI 6 Presenza che dà
sicurezza al reparto.
VITIELLO 5 In difficoltà sulle folate
di Rigoni.
MORGANELLA 5 Assente, abulico.
Spesso in ritardo su Brienza.
TERZI 5,5 Qualche incertezza di
troppo.
LISUZZO 6,5 Concede poco a
Bogdani, si mangia un gol sullo
0 0.
ROSSETTINI 5,5 Alla distanza
cede anche lui.
DEL GROSSO 5,5 Avvio sprint, poi
cala.
GIORGI 5,5 Buona gamba, ma
pochi guizzi.
GROSSI 5 Non incide.
VERGASSOLA 5,5 Tanta
esperienza: stavolta non basta. A
un certo punto la stanchezza si è
fatta sentire.
GAZZI 6 Crea e protegge: gli
riesce per un’ora. Avrebbe
bisogno di tirare il fiato.
PARRAVICINI 5 Cerca di dare
ordine.
IL MIGLIORE
h 6,5 BRIENZA
PACI 6,5 Tiene a bada Gonzalez e
poi Larrondo.
GARCIA 6,5 E’ il migliore della
difesa. Bella conferma e
complimenti a Mondonico che lo
ha inventato centrale di sinistra.
GEMITI 5,5 Non spinge quasi mai.
PORCARI 6,5 Quantità e poi una
magia. Rinato con Tesser.
PESCE 6,5 Non si ferma un attimo.
Motorino tuttofare.
h
IL MIGLIORE
7 RIGONI
Crea e si inventa un gol. Non
tradisce mai. E’ uno dei «rinati»
con il ritorno di Tesser.
MAZZARANI s.v.
Un furetto, imprendibile. Vicino al
gol in due occasioni. Tiene per
mano la squadra, è l’ultimo ad
arrendersi.
MASCARA 5 Incredibile l’errore
commesso a cinque metri da
Pegolo. Lo ammette lui stesso su
Twitter...
GONZALEZ 4 Inguardabile, quasi
un peso per il Siena.
CARACCIOLO 7 Entra e il match
gira: due assist e la squadra sale.
Nel momento decisivo fa la
differenza.
LARRONDO 5 Difficile fare peggio
di Gonzalez. La buona volontà c’è e
sfiora la rete nel finale.
BOGDANI 5,5 C’è intesa con
Brienza, ma stavolta rimane
all’asciutto..
ALL SANNINO 5,5 Brutta botta,
sbraita ma senza Destro non trova
rimedi.
JEDA 6 E’ in chiara ripresa dopo
un periodo nerissimo. Sfortunato
in occasione della traversa.
RADOVANOVIC s.v.
ALL. TESSER 7 Azzecca i cambi, è
riuscito a dare la scossa alla
squadra.
TERNA ARBITRALE CELI 6 Sulla carta un match salvezza, è
stata una passeggiata. Preti 6; Musolino 6
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SERIE BWIN Il posticipo della 31a giornata (ore 20.45)
Pescara-Brescia, gol per tutti
L’attacco atomico contro una difesa bunker: chi vince può fare un balzo per la A
PESCARA
BRESCIA
D’ANGELO-LAFFRANCHI
PESCARA
(4-3-3)
22 ANANIA
2 ZANON
6 ROMAGNOLI
5 CAPUANO
14 BALZANO
26 NIELSEN
10 VERRATTI
4 CASCIONE
9 SANSOVINI
17 IMMOBILE
11 INSIGNE
All. ZEMAN
BRESCIA
(3-5-2)
1 ARCARI
25 MARTINEZ
21 DE MAIO
19 CALDIROLA
15 ZAMBELLI
7 EL KADDOURI
14 SALAMON
4 MARTINA RINI
23 DALLAMANO
9 PIOVACCARI
80 JONATHAS
All. CALORI
PANCHINA
1 Ragni, 15
Bocchetti, 24
Martin, 23 Kone,
20 Gessa, 7
Soddimo,
19 Maniero.
PANCHINA
12 Leali, 2 Zoboli,
3 Daprelà,
8 Vass, 24
Cordova,
18 Rossi,
11 Feczesin.
ARBITRO Massa di Imperia
GUARDALINEE Costanzo-Marrazzo
PREZZI da 10 a 36 euro.
TV Sky Calcio 2 HD e Premium Calcio 1
(andata 3-0)
PESCARA Zeman ha tutti a disposizione
eccetto Brosco e Caprari. Confermata la
formazione delle ultime settimane. Squalificati nessuno. Diffidati Anania, Zanon,
Cascione e Soddimo.
BRESCIA Restano a casa gli indisponibili
Accardi, Budel, Kamalu e Mandorlini. Probabile la conferma del 3-5-2, con Jonathas e Piovaccari a far coppia. Squalificati nessuno. Diffidati De Maio e Salamon.
Tutto esaurito all’Adriatico (18mila spettatori) questa
per la sfida promozione tra il Pescara (se vince è primo) e il Brescia (se vince è a un punto dai
playoff). E’ il confronto tra il miglior attacco del torneo (63
gol) e una difesa che in trasferta è imbattuta nel 2012. Che serata tra Zeman e Calori!
Pescara A Brescia è stato solo di
passaggio, stasera Zdenek Zeman è l’ex più atteso: «La loro
forza è una difesa solidissima,
con Calori hanno trovato i giusti equilibri e nel ritorno hanno
fatto quasi i nostri punti (22 a
20, ndr): vuol dire che vanno a
ritmo da promozione. I loro pregi? Sanno quello che fanno e si
esprimono bene». Subisce poco
e fa paura davanti questo Brescia: «Se il loro portiere ha raggiunto un record d’imbattibilità, vuol dire che i meccanismi
funzionano. Ho visto le loro ultime partite, giocano bene insieme, di squadra. E hanno singoli
importanti, soprattutto Jonathan ed El Kaddouri: danno
qualità e segnano». Il Pescara
comunque ha le idee chiare:
Zdenek Zeman, 64 anni LAPRESSE
Alessandro Calori, 45 anni LIVERANI
LA POLEMICA USCITA DI CATTIVO GUSTO
Il sindaco di Chieti: «Zeman è un rom»
La replica: «Ce l’ha con me o con loro?»
PESCARA «Zeman a
Chieti? Meglio se non viene, è
un mezzo rom. E mi è anche
antipatico perché io sono
juventino». L'incredibile uscita
di cattivo gusto è di Umberto
Di Primio, sindaco di Chieti,
che ospite di una tv abruzzese,
ha così commentato i volantini
anti Zeman comparsi in città
dopo la candidatura del boemo
per il Premio Prisco (in lizza
anche Montella e Sannino),
che si assegnerà il 7 maggio. Il
tecnico del Pescara ha
risposto per le rime: «Il
sindaco fa polemica perché è
di Chieti e cerca di fare
qualcosa per il suo popolo,
forse così pensa di avere
qualche voto in più. Credo che
non conosca bene le etnie, non
ho capito se voleva offendere i
rom o me. Non mi dà fastidio
che si cerchi di colpirmi, mi dà
fastidio l’ignoranza, in questo
caso di parla di etnie ma non le
conosce». La controreplica di
Di Primio: «Sinceramente non
so neanche di quale etnia sia
Zeman, se l'ho offeso gli
chiedo scusa».
«Noi vogliamo andare in vetta». Per farlo, Zeman si affida al
tridente delle meraviglie: Sansovini, Immobile e Insigne, autori di 45 reti in tre.
Brescia Se il Pescara ha un attacco extralusso, il Brescia da viaggio mette paura. Con la gestione-Calori, lontano dal Rigamonti, ha saputo soltanto vincere: 5 su 5 (a spese di Livorno,
Vicenza, Empoli, Cittadella,
Gubbio), altro record nella storia del club (dopo i 907 minuti
di imbattibilità di Arcari). L'ultima rete subita in trasferta risale al 3 dicembre, a Varese, con
Scienza in panchina (2-2, pareggio di Neto Pereira al 22' della ripresa): sono trascorsi 473'.
L'ultima sconfitta è addirittura
datata primo novembre, a Verona, contro l'Hellas (1-0, decise
Pichlmann nel finale). «Vorrei
che questa cavalcata continuasse — dice Calori, che medita di
schierare due punte più El Kaddouri — il Pescara ha ritrovato
entusiasmo con Zeman, gioca a
memoria e produce tanto, ma
concede anche qualcosa. Di sicuro non faremo catenaccio:
proviamo a vincere. In una sfida così possiamo dimostrare di
che pasta siamo fatti, occorre
un salto di qualità se vogliamo
tenere testa a una squadra di
vertice». Grande emozione per
il d.s. Andrea Iaconi, l’altro ex
della serata essendo stato per
tanti anni manager del Pescara
e architetto di questo Brescia.
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LA SITUAZIONE
Il Torino è primo
Ma ha soltanto
2 punti di margine
Questa la situazione in
serie B dopo 31 giornate: Torino
p. 63; Pescara* 61; Verona 60;
Sassuolo 59; Padova 50; Varese
49; Reggina 46; Sampdoria e
Brescia* 45; Bari (-4) e Grosseto
41; Juve Stabia (-4) 39; Cittadella
38; Modena 36; Livorno 34;
Crotone (-1) ed Empoli 31;
Vicenza 29; Gubbio 27; Ascoli (-7)
26; AlbinoLeffe 25; Nocerina 22.
(* una partita in meno). Queste le
partite del prossimo turno.
Venerdì 23 (ore 20.45): Sassuolo
-Empoli (1-1). Sabato 24 (ore 15):
Ascoli-Pescara (1-4); Bari-Juve
Stabia (0-1); Brescia-Grosseto
(0-2); Cittadella-Sampdoria (0-0);
Crotone-AlbinoLeffe (3-1);
Livorno-Modena (0-1); NocerinaVerona (1-1); Torino-Gubbio (0-1);
Varese-Reggina (2-3). Lunedì 26
(ore 20.45): Vicenza-Padova (1-2).
SAMPDORIA Samp di
nuovo in campo oggi pomeriggio
al Mugnaini. Sabato rientra
Gastaldello dopo la squalifica, ma
mancheranno ancora Castellini e
Padalino, mentre Iachini spera di
recuperare Berardi e Obiang.
ALBINOLEFFE Sarà
valutata oggi la posizione di
Salvioni, che ha fatto solo 2 punti
in 7 gare all’AlbinoLeffe. In caso
di esonero e di mancato ritorno
di Fortunato, potrebbe toccare
ad Alessio Pala della Primavera.
22
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
IL KETCHUP, I CINQUE GOL DELLA JUVE
E L’INCREDIBILE RINASCITA DI TORRES
laLezione
di ALESSANDRO DE CALÒ
n paio di anni fa, Cristiano Ronaldo aveva
U
tirato fuori la storia del ketchup. Il grande
antagonista di Messi, l’asso che assicura inesorabilmente un gol a partita al Real Madrid, era
finito nel mirino della critica e dei tifosi portoghesi perché con la maglia della Seleçcao non ce la faceva più a segnare. Zero. Sedici mesi di digiuno, senza neanche
un golletto. Tranquilli — diceva in sostanza Ronaldo — è inutile preoccuparsi troppo. Quando vuoi
far uscire un po’ di ketchup dalla bottiglia, picchi con la mano sul fondo del vetro e non succede niente. Poi, a un certo punto, la salsa
viene fuori tutta assieme, di colpo, senza
dallaPrima
laVignetta
L’INTER IN FUGA DALL’EUROPA
RESTA IL RUOLO DI GUASTAFESTE
di ALBERTO CERRUTI
è chi è in fuga per lo scudetto e chi è in
C'
fuga dall’Europa. Milano, unica città capace di festeggiare con due squadre dieci coppe
dei Campioni/Champions League, scopre le realtà opposte di Milan e Inter. Indirettamente, ma
non casualmente, il volo dei rossoneri e l'occasione perduta dai nerazzurri sono sintetizzati dal
ritorno in trasferta di Berlusconi, dopo 18 anni, e
dall’abbandono di Moratti che lascia la tribuna
d’onore nell’intervallo.
Alla fine del campionato mancano 10 giornate e
molto può ancora succedere. Molto ma non tutto, perché i punti e le posizioni in classifica rispecchiano ciò che è stato fatto, o non fatto, fin qui. E
così, mentre è chiaro che soltanto la Juventus
può sperare di scucire lo scudetto dalle maglie
del Milan, è altrettanto chiaro che il primo 0-0
con Ranieri, in casa contro l'Atalanta, non avvicina abbastanza l'Inter al terzo posto, ancora della
Lazio. E' vero che i punti di distacco scendono da
8 a 7, ma proprio la sconfitta della squadra di
Reja a Catania e il pareggio tra Udinese e Napoli
dovevano essere sfruttati meglio, con un successo a San Siro che avrebbe portato i nerazzurri a
meno 5 dalla squadra di Reja e a meno 4 dalle
altre due.
Diego Milito deluso nella sfida contro l’Atalanta LAPRESSE
Ma anche se gli stimoli ci fossero ancora, visto
che Zanetti e compagni continuano a lottare con
ammirevole professionalità, rimarrebbe il problema di fondo: quello cioè di una squadra corretta male l'estate scorsa, ritoccata peggio a gennaio, spremuta a livello fisico e impotente a livello tecnico, come si è rivisto nell’imbarazzante secondo tempo contro l'Atalanta, alla quale tra l'altro è stato negato un rigore. Un frullato di troppi
limiti, a dimostrazione del fatto che le sbandate
dell'Inter non dipendono da chi la guida, perché
Ranieri, quarto allenatore in due stagioni, ha già
provato tutto e il contrario di tutto, cambiando e
ricambiando il modulo e i rispettivi interpreti.
Gli obiettivi estivi della famiglia Della Valle —
autogestione societaria e obiettivo Europa League — si sono disintegrati. Ieri la proprietà viola
ha preso il primo provvedimento chiudendo, in
maniera consensuale, il rapporto con Pantaleo
Corvino. E’ solo il primo atto. Come ha giustamente spiegato il patron Andrea processi e condanne sono rimandati a giugno perché ora c’è
da pensare alla classifica. Il quint’ultimo posto e
gli occhi spaesati di Delio Rossi e dei giocatori
sono da allarme rosso. Per tenere in piedi una
Fiorentina senza anima e senza leader le parole
di buonsenso della proprietà forse non bastano.
Occorre un messaggio ancora più forte. Quale?
Forse è arrivato il momento che Andrea Della
Valle torni a essere il presidente effettivo. Sia
chiaro, il patron non è mai stato lontano dalla
Fiorentina come testimoniano le puntuali visite
alla squadra, la presenza immancabile (tranne
improrogabili impegni di lavoro) al Franchi e
l’allungamento del contratto di Jovetic (convinto dalle parole dell’azionista di maggioranza).
Per non parlare degli stipendi che arrivano pun-
confezionando tre assist che hanno reso più rotondo
il successo. Ieri, Fernando Torres (foto Epa) ha fatto
più o meno la stessa cosa, trascinando il Chelsea in
semifinale di coppa d’Inghilterra, la gloriosa Fa Cup
con un largo successo sul Leicester. El Niño non segnava da cinque mesi, 26 partite, più di 1600 minuti. Qualcuno ha contato le ore di digiuno consumate sul campo: oltre ventisei. Col flop nel Chelsea, Torres si è giocato la nazionale che pure quattro anni fa aveva portato al trionfo europeo. Ma ieri è uscito dal letargo: due
assist e, soprattutto, due gol. A Londra, come in casa
Juve, l’happy end è confortante: basta avere pazienza
e battere duro, prima o poi il ketchup arriva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ilCommento
Ferrari così così
La Grande Paura
però è passata
Non è la rossa che sognavamo in inverno
ma neppure quella bocciata dalle prove
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
FABIAN CANCELLARA
2˚ ALLA MILANO-SANREMO
«Grazie per tutti gli auguri di
compleanno che ho
ricevuto» (31 anni ieri)
@f cancellara
Per questi motivi, visto che l'Inter non è mai stata
in zona Champions, è normale e anche più giusto che il terzo posto se lo giochino le tre squadre
alle spalle della coppia di testa. La Lazio, malgrado la seconda sconfitta consecutiva, è ancora in
pole position grazie all'esaltante rimonta del Napoli che nel finale, con una doppietta di Cavani,
pareggia 2-2 nello spareggio di Udine. Ma se
quattro punti di vantaggio non bastano al Milan
per sentirsi tranquillo, a maggior motivo la Lazio
deve temere la concorrenza delle sue più vicine
inseguitrici, in attesa degli ultimi confronti diretti Lazio-Napoli e Udinese-Lazio, ancora più importanti di quello di ieri. Mentre l'Inter dovrà accontentarsi del ruolo di possibile guastafeste dei
vecchi rivali: domenica sul campo della Juventus e poi nel derby della penultima giornata. Magra consolazione per chi rischia, il prossimo anno, di guardare in tv le coppe degli altri.
Fernando Alonso, 30 anni, ha guidato con la solita grinta LAPRESSE
di UMBERTO ZAPELLONI
lonso ha deciso di vedeA
re il bicchiere mezzo pieno. E forse è l’atteggiamento
FERNANDO ALONSO
Pilota Ferrari
Mmm, che gara! Sappiamo
che c’è molto lavoro da
fare, ma oggi vedo il
bicchiere mezzo pieno. ;))!
@alo oficial
RIPRODUZIONE RISERVATA
ALLA FIORENTINA SERVE UNA SCOSSA
ANDREA DELLA VALLE TORNI PRESIDENTE
enti milioni già stanziati per coprire i buV
chi di due maldestre campagne acquisti e
una squadra risucchiata in zona retrocessione.
di VALERIO MARINI
Invece l'Inter raggiunge la Roma, che giocherà
stasera contro il Genoa, e viene agguantata dal
Catania, trovandosi teoricamente al sesto posto.
In realtà, però, è ottava per colpa degli scontri
diretti sfavorevoli, sia con la squadra di Luis Enrique (0-0 in casa, 0-4 fuori) sia con quella di Montella (1-2 fuori, 2-2 in casa), con il rischio di perdere anche gli ultimi stimoli, perché non c'è molta differenza tra chi finisce settimo o decimo.
laCrisi
di LUCA CALAMAI
controllo. Lo stesso vale per i gol. In questo
weekend è successo alla Juve di Conte: veniva dai sei pareggi collezionati nelle ultime sette partite e non era mai riuscita a
battere qualcuno con più di tre gol di
scarto. Al massimo ne aveva fatti quattro di
gol, sei mesi fa, nel debutto col Parma. Poi
basta. Per trovare un altro 5-0 nell’archivio
bianconero, bisogna tornare indietro di cinque anni. E’ un evento, insomma. A Firenze,
l’evento è coinciso col rilancio di Vucinic, il controverso talento montenegrino, nel mirino perché
va a segno col contagocce. Beh, l’ex romanista ha
riempito la scena, centrando un palo, firmando l’1-0 e
tuali ogni fine mese. Ma un Andrea Della Valle
che riprendesse anche formalmente il timone
del club viola porterebbe subito la Fiorentina
nel futuro ottenendo tre risultati immediati: 1)
garantire alla città che non ci sarà nessun tipo di
disimpegno; 2) rassicurare i giocatori più importanti che la società è più forte di prima; 3) spiegare al calcio italiano che la famiglia Della Valle,
nonostante i torti subiti, continua ad andare
avanti con la schiena dritta (passaggio importante con una classifica così ballerina).
Questo «passo» non è stato ancora fatto perché
il patron Andrea è coinvolto, più che in passato,
nella gestione diretta delle sue aziende. Ma, in
questo momento, la Fiorentina è l’azienda del
gruppo più in difficoltà e quindi merita una «gestione straordinaria». Poi, rimessa in rotta la nave, scatterà l’inevitabile rivoluzione estiva. Dell’attuale mondo viola c’è ben poco da salvare, in
campo e dietro le scrivanie: Jo-Jo, Behrami,
qualche giovane di talento, il fair-play, la collaborazione con «Save The Children», il sostegno
di alcuni sponsor importanti, i nuovi campini e il
progetto che dovrebbe decollare nei prossimi
giorni su nuovo stadio e mini-Cittadella. Andrea
Della Valle scelga la nuova squadra seguendo il
suo istinto. Non potrà fare peggio di chi ha scelto per lui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ipseDIXIT
«
Se ho segnato
tre gol contro
il Cesena devo
dire grazie ai
miei compagni
MAURICIO PINILLA
ATTACCANTE DEL CAGLIARI
Giornata da sogno. E il
merito è della squadra,
unitissima. Agazzi in
porta è il numero uno.
Anche Conti davanti
alla difesa è il numero
uno. E Cossu dietro le
punte è il numero uno.
Ma il compagno più
numero uno di tutti è
Carmine Russo di Nola.
ROBERTO PELUCCHI
più corretto, più costruttivo.
La Grande Paura è passata senza lasciare danni esagerati. La
Ferrari non è quella che sognavamo in inverno, ma non è
neppure quella che temevamo
dopo le prove. Davanti ci sono
solo McLaren e Red Bull e quel
«solo» suona quasi come un
conforto, dopo aver vissuto
nell’incubo di ritrovarsi in ritardo anche nei confronti di
Mercedes e Lotus, per non
pensare a quei giri finali in cui
Fernando ha dovuto sfruttare
tutta la sua classe per tenere
dietro la Williams di Maldonado. Ecco una Ferrari che lotta
con una Williams e non con
McLaren o RedBull non è proprio il massimo, ma per ora facciamo finta di vedere soltanto
il bicchiere mezzo pieno.
Il distacco da Button e Hamilton, i nuovi padroni, è sensibile ma c’era veramente in giro
la sensazione che potesse essere molto più importante. Oggi
come oggi la Ferrari non
può lottare né per la pole position, anche se il 12˚ posto di
Melbourne è bugiardo per l’errore di Alonso, né per la vittoria come testimonia il distacco accumulato a fine gara da
Button (oltre 21"), ridotto dall’ingresso in pista della Safety
Car. Ma questo lo si era intuito
quando Stefano Domenicali
aveva chiesto di pazientare fino alla quinta gara dell’anno
per vedere una Ferrari più
competitiva di questa nata indubbiamente male.
Quello di buono che si porta
via da Melbourne, oltre ai 10
punti in classifica e al fatto che
davanti ci sono solo McLaren
e Red Bull, sono l’ottima partenza (sia di Alonso che di
Massa), l’eccezionale lavoro
degli uomini ai box nei pit
stop e la scelta delle strategie.
Tre aspetti che l’anno scorso
avevano spesso complicato la
vita e le gare dei ferraristi. Va
poi aggiunta la prestazione
del pilota: Alonso dopo l’errore in qualifica ha disputato
una gara aggressiva senza
sbagliare e rimontando dal
12˚ al 5˚ posto. Certo, Mansell in Ungheria nel 1989 dalla
stessa posizione era risalito fino alla vittoria, ma quella era
un’altra Ferrari e soprattutto
un’occasione speciale visto
che si correva un anno dopo la
morte di Enzo Ferrari.
Alonso ha fatto il massimo, al
contrario di Massa che ha archiviato un altro weekend da
cancellare, cominciato litigando con la macchina e concluso
litigando con Senninho. Se
continua così a Maranello faranno più di un pensiero per
Perez che ieri, partendo ultimo, a un certo punto si è trovato addirittura secondo e poi
ha terminato 8˚.
Quello umano comunque non
è certo il problema. Adesso la
Ferrari deve capire come limare altri decimi sulle prestazioni della F2012, contando su
una dura lotta McLaren-Red
Bull per non perdere troppi
punti prima di poter puntare a
una vittoria. Limitare i danni
era il primo obiettivo. In Australia è stato raggiunto. Troppo poco? Certo, la Ferrari dovrebbe avere ben altri obiettivi, ma per ora val la pena di
accontentarsi. Lo dice anche
Alonso.
twitter@uzapelloni
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Serie A / 27ª GIORNATA
RISULTATI
BOLOGNA-CHIEVO
2-2
Andreolli (C), Di Vaio (B), Thereau (C),
Diamanti (B)
CAGLIARI-CESENA
3-0
Pinilla (Ca), Pinilla (Ca) rigore, Pinilla (Ca)
rigore
CATANIA-LAZIO
Legrottaglie (C)
1-0
FIORENTINA-JUVENTUS
0-5
Vucinic (J), Vidal (J), Marchisio (J), Pirlo (J),
Padoin (J)
INTER-ATALANTA
0-0
LECCE-PALERMO
Di Michele (L) rigore, Munoz (P)
1-1
PARMA-MILAN
0-2
Ibrahimovic (M) rigore, Emanuelsson (M)
ROMA-GENOA
MARCATORI
CLASSIFICA
stasera, ore 20.45
SIENA-NOVARA
Rigoni (N), Porcari (N)
0-2
UDINESE-NAPOLI
Pinzi (U), Di Natale (U), Cavani (N),
Cavani (N)
2-2
PROSSIMO TURNO
sabato 24 marzo
MILAN-ROMA (ore 18)
PALERMO-UDINESE (ore 20.45)
domenica 25 marzo, ore 15
ATALANTA-BOLOGNA (ore 12.30)
CESENA-PARMA
CHIEVO-SIENA
GENOA-FIORENTINA
LAZIO-CAGLIARI
NAPOLI-CATANIA
NOVARA-LECCE
JUVENTUS-INTER (ore 20.45)
(3-2)
(0-1)
(1-3)
(0-2)
(1-4)
(0-1)
(3-0)
(1-2)
(1-1)
(2-1)
CONCORSI
CONCORSI N. 26 DEL 18/3/2012
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE
X-1-X-X-2-X-X-2-X-1-X-1-2-X
QUOTE (MONTEPREMI 315.025.41 euro)
Ai 14 e ai 13 nessun vincitore; ai 12
(7) 26.393 euro; ai 9 (1) 99.419 euro
TOTOGOL - COLONNA VINCENTE
1-7-14-10-8-12-5
QUOTE (MONTEPREMI 51.199,79 euro)
Ai 7 e 6 nessun vincitore; ai 5 (2) 1.073
euro; ai 4 (31) 83 euro
Gazzetta.it
IN DIRETTA ALLE 10.30
TUTTO SULLA SERIE A
IN GAZZA OFFSIDE
La Juventus è tornata
a correre, il Milan deve
temere? Inter ancora in
crisi, Ranieri arriverà a fine
stagione? Queste sono
alcune delle domande alle
quali Alberto Cerruti e
Diego Antonelli proveranno
a rispondere nel corso della
puntata odierna di Gazza
Offside (in diretta alle 10.30,
on demand subito dopo).
Ospite in studio Fabio
Bianchi.
PARTITE
SQUADRE
MILAN
JUVENTUS
LAZIO
NAPOLI
UDINESE
ROMA
INTER
CATANIA
BOLOGNA
PALERMO
CHIEVO
ATALANTA *
CAGLIARI
GENOA
SIENA
FIORENTINA
PARMA
LECCE
NOVARA
CESENA
PUNTI
60
56
48
47
47
41
41
41
36
35
35
34
34
33
32
32
31
26
23
17
G.
13
13
14
14
15
13
15
14
15
14
13
14
14
14
15
14
14
14
14
13
IN CASA
V. N.
8 4
8 5
7 4
7 5
10 4
7 3
6 4
8 4
5 4
10 0
6 3
6 6
5 6
7 4
7 3
7 3
5 5
2 5
3 6
2 4
P.
1
0
3
2
1
3
5
2
6
4
4
2
3
3
5
4
4
7
5
7
G.
15
15
14
14
13
14
13
14
13
14
15
14
14
13
13
14
14
14
14
15
RETI
FUORI
TOTALE
IN CASA
V. N. P. G. V. N. P. F. S.
10 2 3 28 18 6 4 27 6
6 9 0 28 14 14 0 25 9
7 2 5 28 14 6 8 19 12
5 6 3 28 12 11 5 30 16
3 4 6 28 13 8 7 25 9
5 2 7 27 12 5 10 25 13
6 1 6 28 12 5 11 23 19
2 7 5 28 10 11 7 20 9
4 5 4 28 9 9 10 16 19
0 5 9 28 10 5 13 31 20
3 5 7 28 9 8 11 11 11
3 7 4 28 9 13 6 17 11
3 4 7 28 8 10 10 16 12
2 2 9 27 9 6 12 21 16
1 5 7 28 8 8 12 24 12
1 5 8 28 8 8 12 21 18
2 5 7 28 7 10 11 22 18
4 3 7 28 6 8 14 17 22
2 2 10 28 5 8 15 14 21
2 1 12 28 4 5 19 9 15
FUORI
F. S.
30 16
19 8
23 22
22 14
14 17
15 20
15 17
16 26
15 14
9 25
13 24
14 18
13 23
14 32
8 18
6 15
11 26
14 23
10 25
7 30
TOTALE
F. S.
57 22
44 17
42 34
50 28
39 26
40 33
38 36
36 35
31 33
40 45
24 35
31 29
29 35
35 48
32 30
27 33
33 44
31 45
24 46
16 45
RIGORI
DIFF. FAVORE CONTRO
RETI T. R. T. R.
+35 7 7 1 1
+27 1 1 3 1
+8 5 5 4 4
+22 8 3 0 0
+13 5 4 6 4
+7 3 2 5 5
+2 6 3 6 3
+1 9 8 3 3
-2 3 2 6 6
-5 4 4 6 6
-11 2 1 7 4
+2 4 3 6 5
-6 6 6 3 3
-13 3 2 8 7
+2 7 6 6 5
-6 5 5 5 5
-11 6 5 5 3
-14 5 5 5 5
-22 3 3 4 2
-29 6 4 9 7
PUNTI POSIZIONE ULTIME
2010-2011 STAGIONE QUATTRO
E DIFF.
2010-2011 GARE
61 (-1)
41 (+15)
51 (-3)
53 (-6)
50 (-3)
46 (-5)
56 (-15)
29 (+12)
36 (=)
40 (-5)
32 (+3)
in B
39 (-5)
35 (-2)
in B
37 (-5)
29 (+2)
28 (-2)
in B
28 (-11)
1
7
4
3
5
6
2
15
11
8
13
in B
9
12
in B
10
15
17
in B
17
NVVV
NNNV
VVPP
VVVN
VNPN
PPV=
PNVN
NNVV
VNVN
PPPN
VNPN
VNNN
PPPV
NNN=
VVVP
VNPP
PNNP
VNPN
PPVV
PNPP
La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati.
Le ultime tre retrocedono in serie B.
*sei punti di penalizzazione.
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE
laMoviola
di FRANCESCO CENITI
[email protected]
Gabbiadini messo giù:
Atalanta senza rigore
Penalizzato il Cesena
Quanti dubbi a Lecce
Gli anticipi avevano
regalato sorrisi a Braschi,
soprattutto la direzione di
Bergonzi messo ingiustamente
sotto accusa in maniera
preventiva. Ieri, però, alcuni
errori evidenti hanno
depotenziato una giornata che
poteva essere positiva. Male
Gava a Milano e Russo a
Cagliari, ma anche il ritorno di
Tagliavento, dopo Milan-Juve e
il clamoroso gol non visto di
Muntari, non è stato dei
migliori.
BOLOGNA-CHIEVO 2-2
Irrati di Pistoia
Buono l’esordio in A per
l’avvocato Irrati, 32 anni. Non
c’è fuorigioco sul pari del
Bologna: Andreolli sana la
posizione di Di Vaio.
CAGLIARI-CESENA 3-0
Russo di Nola
Ci spiace dover ancora
mettere in evidenza gli errori di
Russo: le giornate negative
iniziano a essere un po’ troppe.
Ieri l’arbitro concede il primo
gol del Cagliari nonostante una
carica sul portiere di Thiago
Ribeiro (impossibile capire se è
in posizione regolare perché
neppure i replay chiariscono se
Canini tocchi la palla,
mettendolo in quel caso in
offside). Non è solare, ma ci
può stare il primo rigore dato al
Cagliari: Parolo colpisce Thiago
Ribeiro che poi cade a scoppio
ritardato. Inesistente, invece, il
secondo penalty dato per una
«non trattenuta» di Marco
Rossi su Cossu. Questa
decisione lascia molto
perplessi soprattutto se
confrontata con il netto
abbraccio di Arrigoni su
Agostini (eravamo sull’1-0):
andava punito con il rigore. Il
Cesena chiude in 9: doppio
giallo a Colucci per qualche
protesta di troppo dopo una
lite con Ibarbo e a Rossi che
blocca una ripartenza sempre
di Ibarbo.
CATANIA-LAZIO 1-0
Romeo di Verona
Annullato in avvio un gol a
Il fallo di Lucio su Gabbiadini: rigore non visto da Gava SKY
Gomez: giusto, fuorigioco. Nel
finale Mauri crolla a terra in
area, ma il contatto con
Bellusci è minimo: ci sta il giallo
per simulazione.
INTER-ATALANTA 0-0
Gava di Conegliano
L’errore più grave della
giornata è di Gava: negato nel
finale un rigore all’Atalanta per
un netto fallo di Lucio (sfiorata
appena la palla) che in
scivolata affossa Gabbiadini.
Tra l’altro sarebbe stato il
secondo giallo per il difensore.
Ma può recriminare anche
l’Inter: sullo 0-0 non vista una
respinta col gomito di Carrozza
dopo una punizione di Maicon.
Braccio largo non a protezione
della faccia (apertura laterale):
andava sanzionato. E sembra
riduttiva l’ammonizione data a
Cigarini: bruttissima l’entrata
sulla caviglia di Obi, una
martellata da dietro senza
nessuna possibilità di prendere
la palla. Meritava il rosso
diretto. In mezzo a queste
sviste, da segnalare il giusto
rigore per l’Inter: Bellini sfila la
maglia a Pazzini (solo dopo
l’attaccante commette a sua
volta fallo).
LECCE-PALERMO 1-1
Tagliavento di Terni
Luci e ombre per il ritorno di
Tagliavento. Ottima la scelta
del rigore dato al Lecce (Munoz
affossa Bertolacci). Restano
dubbi sull’espulsione di Oddo
che frana su Hernandez:
Esposito sembra poter
recuperare e quindi verrebbe
meno la chiara occasione da
gol. Fermato Hernandez
lanciato verso Benassi per un
fallo su Miglionico molto
virtuale. Okay il rosso a Bertolo
(testata a Delvecchio), mentre
ci poteva stare un altro rigore
per il Lecce: Aguirregaray
tampona Di Michele che lo
brucia in velocità.
SIENA-NOVARA 0-2
Celi di Campobasso
Nessun caso da moviola.
(Udinese-Napoli a pagina 15)
20 RETI: Ibrahimovic (7) (Milan)
19 RETI: Di Natale (3) (Udinese)
18 RETI: Cavani (2) (Napoli)
15 RETI: Denis (3) (Atalanta)
14 RETI: Palacio (2) (Genoa); Milito (3)
(Inter)
13 RETI: Klose (Lazio)
12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina)
11 RETI: Miccoli (1) (Palermo); Calaiò (4)
(Siena)
10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri
(Juventus); Giovinco (4) (Parma)
9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma)
8 RETI: Lodi (6) (Catania); Hernanes (4)
(Lazio); Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi
(Napoli)
7 RETI: Larrivey (1) e Pinilla (3) (2 con il
Palermo) (Cagliari); Mutu (2) (Cesena);
Marchisio (Juventus); Hamsik (Napoli); M.
Rigoni (3) (Novara); Osvaldo (Roma)
6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau
(Chievo); Budan (Palermo)
5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca,
Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Jankovic
(Genoa); Pazzini (Inter); Pepe e Vucinic
(Juventus); Rocchi (Lazio); Muriel (Lecce);
Pandev (Napoli); Destro (Siena); Basta
(Udinese)
4 RETI: Marilungo (Atalanta); Barrientos e
Legrottaglie (Catania); Moscardelli, Paloschi
e Pellissier (Chievo); Cerci (Fiorentina);
Sculli (2 reti con la Lazio (Genoa); Lulic
(Lazio); Boateng, Maxi Lopez (2) (3 con il
Catania) e Robinho (Milan); Hernandez (2)
(Palermo); Bojan e Totti (2) (Roma)
3 RETI: Diamanti (1) (Bologna); Conti (1)
(Cagliari); Almiron e Gomez (Catania);
Gilardino (2 con la Fiorentina), M. Rossi
(Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter);
Vidal (1) (Juventus); Cuadrado e Giacomazzi
(Lecce); Maggio (Napoli); Morimoto
(Novara); Silvestre (Palermo); Biabiany,
Floccari e Modesto (Parma); De Rossi, Juan
e Pjanic (Roma); Bogdani (Siena); Floro
Flores e Isla (Udinese)
2 RETI: Portanova (Bologna); Ibarbo e
Thiago Ribeiro (Cagliari); Marchese
(Catania); Eder e Candreva (1) (Cesena);
Sammarco (Chievo); Nastasic (Fiorentina);
Kukca e Veloso (Genoa); Forlan e Nagatomo
(Inter); Chiellini, Lichsteiner, Pirlo e
Quagliarella (Juventus); Kozak (Lazio);
Bertolacci, Brivio e Grossmuller (Lecce);
Cassano, El Shaarawy, Emanuelsson,
Seedorf e Thiago Silva (Milan); Campagnaro,
Dzemaili e Gargano (Napoli); Caracciolo (1
rete con il Genoa), Jeda, Mascara (1 rete
con il Napoli), Porcari e Rubino (Novara);
Bertolo, Ilicic, Mantovani, Migliaccio e
Zahavi (Palermo); Gobbi e Paletta (Parma);
Fabio Simplicio (Roma); Brienza e
D'Agostino (1) (Siena); Pinzi (Udinese)
1 RETE: Cigarini, Manfredini, A. Masiello,
Peluso, Schelotto e Tiribocchi (Atalanta);
Cherubin, Khrin e Loria (Bologna); Biondini,
Cossu, Dessena, Ekdal, El Kabir, Nainggolan
e Nené (1) (Cagliari); Catellani, Delvecchio e
Izco (Catania); Guana, Iaquinta (1), Parolo e
Pudil (Cesena); Andreolli, Dramè, L. Rigoni e
Sardo (Chievo); Cassani, Gamberini, Lazzari,
Montolivo, Natali e Silva (1) (Fiorentina);
Constant, Granqvist, Jorquera, Mesto e
Pratto (Genoa); Alvarez, Casteignos,
Coutinho, Faraoni, Lucio, Maicon,
Ranocchia, Samuel e Sneijder (Inter);
Bonucci, De Ceglie, Estigarribia, Giaccherini,
Krasic e Padoin (Juventus); Biava, Cana,
Cisse, A. Gonzalez, Ledesma (1) e Mauri
(Lazio); Corvia, Esposito, Ferrario, Mesbah,
Oddo (1) e Strasser (Lecce); Ambrosini,
Aquilani, Muntari, Nesta, Pato, Yepes e
Zambrotta (Milan); Britos, Cannavaro e
Zuniga (Napoli); Gemiti, Kone, Marianini,
Mazzarani, Meggiorini, Paci, Radovanovic
(Novara); Barreto, Donati e Munoz
(Palermo); Galloppa, A. Lucarelli, Morrone,
Okaka, Pellè, Valdes, Valiani e Zaccardo
(Parma); Burdisso, Gago, Lamela e Taddei
(Roma); Bolzoni, Gazzi, Del Grosso, P.
Gonzalez, Grossi, Rossettini, Terzi (1) e
Vitiello (Siena); Asamoah, Benatia, Domizzi,
Ferronetti, Pazienza e Torje (Udinese)
RETI: in questo turno 23 (4 rigori) ; in totale
701 (78 rigori, 15 autoreti)
23
24
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
MONDO INGHILTERRA
IL DRAMMA SOLTANTO IN UN SECONDO MOMENTO SI POTRANNO VALUTARE I DANNI PROVOCATI DAI QUATTRO ARRESTI CARDIACI. RINVIATA LA PARTITA CON L’ASTON VILLA
Muamba ancora grave, decisive le prossime 24 ore
Il centrocampista
del Bolton resta
in pericolo di vita.
Arrestato uomo
per tweet razzisti
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
Fabrice Muamba è ancora in pericolo di vita. Il centrocampista del Bolton, colpito
da un collasso sabato scorso
al 41’ del primo tempo della
partita in casa del Tottenham,
valida per i quarti di finale di
Coppa d’Inghilterra, è ricoverato in terapia intensiva nel
London Chest Hospital e per
sciogliere la prognosi bisogna
attendere domani. Alle 11 di ieri, l’ospedale e il Bolton hanno
diramato un comunicato congiunto: «Fabrice Muamba rimane in condizioni critiche in terapia intensiva. Come è normale,
è anestetizzato e lo resterà per
almeno 24 ore. Fabrice è stato
soccorso in campo e durante il
tragitto verso l’ospedale, dove
il suo cuore ha ricominciato a
lavorare. La sua situazione viene monitorata costantemente
dai medici specialisti». Più tardi, anche l’allenatore del Bolton, Owen Coyle, tra i primi a
capire il dramma che si stava
consumando in campo e che
non ha lasciato mai solo Muamba, ha rilasciato una dichiarazione: «La situazione resta molto grave. Il Bolton e la famiglia
di Muamba vogliono ringraziare tutti per il sostegno in queste
Maglie e bigliettini all’ospedale di
Bolton: «Guarisci presto» REUTERS
ore». La partita Bolton-Aston
Villa di campionato, in programma domani, è stata rinviata.
Gli accertamenti Questa vicenda
ha commosso tutta l’Inghilterra, tranne evidentemente l’idiota che avrebbe inviato tweet
razzisti e per questo motivo è
stato arrestato. Anche ieri, infatti, ci sono stati migliaia di
Torres torna bomber
Di Matteo invincibile
Lo spagnolo va in gol dopo un digiuno durato 152 giorni
Il Chelsea in semifinale di FA Cup, l’allenatore fa 4 su 4
4
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Anche due gol al Leicester nei quarti di Coppa d’Inghilterra possono rappresentare un
evento per un attaccante della
Spagna campione del mondo e
per un giocatore che, fino a
qualche tempo fa, era considerato uno dei maggiori talenti
del calcio internazionale, pagato nel gennaio 2011 dal Chelsea qualcosa come 50 milioni
di sterline. Bentornato Torres,
allora. Bienvenido. Va bene tutto, in questa domenica di freddo e nuvole, in cui il Chelsea
di Roberto Di Matteo coglie
la quarta vittoria su quattro
– la gestione dell’allenatore
italiano è finora impeccabile, a parte le sue angosce di
fronte ai giornalisti – e approda nella semifinale di Coppa d’Inghilterra (che si gioca
a Wembley come la finale),
dove incontrerà la vincente di Tottenham-Bolton.
Una lunga attesa Il Chelsea passa con Gary
Cahill, raddoppia con Kalou e a quel punto comincia
una partita nella partita: mandare in gol Fernando Torres, il
viso pallido del Chelsea. Una
Fernando Torres,
27 anni, di nuovo
in gol: l’attaccante
non segnava dal
19 ottobre scorso.
Sotto festeggia
con Branislav
Ivanovic,
28 anni AFP
missione. Nel primo tempo, lo
spagnolo buca su tutta la linea:
al 21’ divora di testa un’occasione in cui segni anche con gli occhi bendati. Il pubblico lo sostiene, urlando «Tooorres» con la
«o» extralarge. A inizio ripresa,
lo spagnolo sbaglia ancora. Ormai è una sfida personale: lui
contro Kasper Schmeichel, numero 1 del Leicester, figlio del
grande portiere danese dello United edizione anni Novanta. Il
gol arriva finalmente
al 67’, dopo un’attesa
lunga 152 giorni, cominciata la sera della
doppietta rifilata al
Genk in Champions. Tradotta
nelle cifre del calcio, 25 ore e
41 minuti. Un’eternità, per un
centravanti normale. Figurarsi
per un campione del mondo,
uno che quando cammina sente tutta la zavorra di 50 milioni
di sterline. È un gol brutto, sporco, ma non cattivo: un assist di
Meireles e un tocco di destro debole, impacciato, stilisticamente orrendo. Impietoso, un giornalista di Espn glielo farà notare nel dopopartita, in cui Torres si presenterà ancora sudato
e con i suoi capelli colorati di
biondo per dire che «avevo bisogno di segnare. Questa storia
mi pesava. Ho lavorato duro ne-
gli ultimi tempi per superare
quest’angoscia. Quando un centravanti non trova il gol, si pensa che gioca male e allora diventa tutto più difficile. Per fortuna, non mi è mai mancato il sostegno dei compagni di squadra e della gente». Vero: quando il pallone rotola in rete, tutti
i calciatori del Chelsea corrono
verso Torres per abbracciarlo.
Il bis Potere di un gol: un paio di
minuti dopo, grande azione dello spagnolo e traversa sfiorata.
Sembra un miracolato, Torres.
Concede il bis, stavolta di testa,
ancora su assist di Meireles. Potere del calcio: mette d’accordo
portoghesi e spagnoli. Non è retorica: al 90’, Torres ricambia i
favori e fa segnare Meireles. Come si dice in questi casi? Happy
end. Roberto Di Matteo passa
alla cassa e ringrazia: «Fernando è un grande giocatore, ma
soprattutto un bravo ragazzo.
Era importante che riuscisse a
sbloccarsi. Il giocatore non si discute. Io ho sempre avuto fiducia in lui». Già. Se Di Matteo vince anche questa scommessa,
mancata da Ancelotti e Villas
Boas, sarà davvero difficile togliergli la panchina del Chelsea. Ma questa è un’altra storia.
Un miracolo per volta.
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bold
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DERBY IN VETTA TRAVOLTO IL WOLVERHAMPTON
COSÌ IN
PREMIER
Questa la
situazione in
Premier.
S
29a giornata
Ieri
Wolverhampton-Manchester
United 0-5;
NewcastleNorwich 1-0.
Sabato
Wigan-West
Bromwich 1-1;
FulhamSwansea 0-3.
Domani
BlackburnSunderland.
Mercoledì
Manchester
City-Chelsea;
TottenhamStoke;
EvertonArsenal;
Qpr-Liverpool;
Aston VillaBolton rinviata
S
S
messaggi via twitter per Muamba. Gary Cahill, ex difensore
del Bolton, oggi al Chelsea, dopo il gol segnato al Leicester in
Coppa d’Inghilterra ha mostrato la maglietta con la scritta:
«Praying 4 Muamba», preghiamo per Muamba. In tutti gli
stadi è stato ricordato il dramma di sabato. Calciatori e spettatori hanno accolto con un
applauso l’invito a rivolgere
un pensiero al centrocampista del Bolton. Le prossime 24
ore saranno decisive per la sopravvivenza, ma poi dovranno essere accertati gli eventuali danni. Muamba ha avuto
quattro arresti cardiaci e per
qualche minuto il suo cervello
non ha ricevuto ossigeno. Poi
si dovranno stabilire le cause:
malformazione congenita,
test d’idoneità sportiva poco
accurati o assunzione di qualche farmaco? Ma questi sono i
passi successivi. Ora Muamba
continua a lottare per la vita.
Classifica
Manchester
United* 70
Manchester City
66
Tottenham 53
Arsenal 52
Chelsea 49
Newcastle* 47
Liverpool 42
Swansea* 39
Sunderland,
Everton 37
Fulham*, West
Bromwich*,
Norwich*,
Stoke 36
Aston Villa 33
Blackburn 25
Bolton 23
Qpr, Wigan*,
Wolves* 22
(*una partita
in più)
Antonio Valencia, 26 anni, segna il secondo gol del Manchester United AFP
United a +4 sul City
E con 5 gol migliora
la differenza reti
WOLVERHAMPTON
MAN. UNITED
0
5
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0
MARCATORI Evans (M) al 21’, Valencia
(M) al 43’, Welbeck (M) al 45’ p.t.; Hernandez (M) all’11’ e 16’ s.t.
WOLVES (4-4-2) Hennessey 5; Zubar 4,
Ward 4, Bassong 4, Stearman 5; Davis 5
(dal 43’ p.t. Jonsson 5), Edwards 5, Jarvis
5, Foley 5; Fletcher 5 (dal 32’ s.t.
Ebanks-Blake sv ), Doyle 5 (dal 13’ s.t. Kightly 5,5 ). PANCHINA De Vries, Berra,
Johnson, Kightly, Hunt. ALL. Connor 5.
MANCHESTER UNITED (4-4-2) De Gea
6; Rafael 6,5, Evans 7 (dal 29’ s.t. Smalling
6), Ferdinand 6, Evra 6 (dal 18’ s.t. Fabio 6
); Valencia 7, Carrick 6 (dal 13’ s.t. Pogba 6
), Scholes 6,5, Welbeck 6,5; Rooney 6,5,
Hernandez 7,5. PANCHINA Amos, Park,
Giggs, Young. ALL. Ferguson 7.
ARBITRO Taylor 6.
ESPULSI Zubar (W) al 39’ p.t. per doppia
ammonizione.
AMMONITI Welbeck (M) per g.s.
NOTE spettatori 27.494. Tiri in porta 3-18.
Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 4-7.
Recuperi: p.t. 3’, s.t. 2’.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
LONDRA
Cinquina dello United sulla ruota dei Wolves. Cinquina
secca, che permette alla squadra di Ferguson di dimezzare lo
svantaggio sul City nella differenza gol: appena tre reti separano ora i due club. Ma lo United ha qualcosa di più: il primato e quattro punti che assicurano la leadership anche se il City
dovesse battere il Chelsea nel
recupero di campionato di mercoledì. Dal punto di vista psicologico, il derby delle panchine
italiane, Mancini contro Di Matteo, avrà i connotati di un trattato di psicologia. Lo United segna e scappa. Una valanga. La
nona vittoria nelle ultime dieci
gare di Premier ribadisce il concetto che quest’anno la squadra
di Ferguson ha due anime: spavalda e spesso irresistibile in In-
ghilterra, svagata e molle nel
Vecchio Continente, dove è stata prima eliminata in Champions e poi in Europa League. Il
Manchester formato English ha
liquidato in un tempo il Wolverhampton, già scarso di natura
– da ieri ultimo in assoluto per
la differenza reti – e devastato
dall’espulsione di Zubar, allontanato al 40’ per un doppio cartellino giallo: falli su Rooney e
Welbeck.
Il film Lo United è passato con
Evans, bravissimo nella girata
in mischia su appoggio di Carrick. Un evento, per il difensore,
che non segnava dal 17 marzo
2007, una rete all’Hull con la
maglia del Sunderland. Valencia ha raddoppiato su azione di
contropiede rifinita da Rooney
e Welbeck ha firmato il 3-0 allo
scadere del primo tempo su assist di Valencia. Nella ripresa,
la doppietta di Hernandez ha
archiviato la pratica: 4-0 su servizio di Rafael e 5-0 sull’ennesimo passaggio di Valencia.
Ferguson e Rooney I due leader
dello United, quello in panchina e quello in campo, sottolineano l’importanza dell’abbuffata: «Abbiamo ridotto di ben cinque gol lo svantaggio sul City
nella differenza reti», spiega
Ferguson. «Questa partita rappresentava un’occasione d’oro
per segnare e l’abbiamo sfruttata benissimo», aggiunge Rooney, che è rimasto a quota 20 in
classifica cannonieri, ma è stato, come sempre, tra i migliori.
Ferguson attende sereno City-Chelsea: «Per il City sarà durissima. Il Chelsea è in ripresa:
vuole il quarto posto. Noi però
badiamo a noi stessi. Dobbiamo affrontare gara dopo gara
come se fosse quella decisiva».
bold
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
MONDO
BARCELLONA IL DIFENSORE È IN ATTESA DEL TRAPIANTO DI FEGATO: CI SAREBBE GIÀ UN DONATORE
Che forza Abidal: si allena coi compagni
Twitter @filippomricci
«Se fosse per lui, giocherebbe anche domani sera».
Pep Guardiola, su Eric Abidal, venerdì pomeriggio alla
vigilia della gara col Siviglia.
No, giocare meglio di no, però allenarsi evidentemente
non comporta problemi. E allora, in attesa del fegato da
trapiantare, ieri Abidal ha sorpreso i compagni e a mezzogiorno è entrato in campo
con loro.
Grande entusiasmo Applausi,
pacche sulla spalla, grandi sorrisi: la presenza del compagno
al centro tecnico di San Joan
Despì ha dato grande entusiasmo al clan blaugrana. Abidal
ha giocato l’ultima volta il 29
febbraio scorso. Novanta minuti nella vittoria della Francia in
Germania. Poi le analisi alle
quali si sottopone regolarmente da quando un anno fa gli fu
diagnosticato un tumore al fegato, con conseguente operazione e recupero lampo considerando la diagnosi: valori
non normali, esami più approfonditi e la pessima notizia. Le
condizioni del fegato non la-
sciano margini di manovra, bisogna fare il trapianto. Sabato un giornale spagnolo (Abc)
ha detto che ci sarebbe già un
donatore, un amico d’infanzia di Abidal disposto a farsi
operare per lasciare a Eric un
pezzo del suo fegato. Cosa
che qualora fosse vera accelererebbe notevolmente la procedura, facendo saltare al calciatore la lista d’attesa. Notizia non confermata dal Barça.
Nell’attesa, una certezza: Abidal sta bene e si allena coi
compagni. Questa si una grande notizia.
f.m.r.
Eric Abidal, 32 anni, in allenamento
La frenata di Mou
Il Barcellona a -8
Il Real Madrid va in vantaggio con Benzema
ma al 2’ di recupero è raggiunto dal Malaga
REAL MADRID
MALAGA
1
1
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Benzema (R) al 35’ p.t.; Cazorla (M) al 47’ s.t.
REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 5,5;
Diarra 6, Pepe 6, S. Ramos 7, Marcelo
6,5; Khedira 6, Xabi Alonso 6,5; Özil 7 (dal
40’ s.t. Granero s.v.), Kaká 6,5 (dal 22’
s.t. Callejon 6), Cristiano Ronaldo 7; Benzema 7 (dal 41’ s.t. Higuain s.v.). All. Mourinho 6,5.
MALAGA (4-2-3-1) Caballero 8; S. Sánchez 6, Weligton 6,5, Mathijsen 6, Monreal 5,5; Demichelis 7, Camacho 6,5; Joaquín 7 (dal 28’ s.t. S. Fernandez 5,5), Cazorla 7,5, Isco 6,5 (dal 13’ s.t. Van Nistelrooy 5); Rondón 5,5 (dal 13’ s.t. Eliseu 6.5).
All. Pellegrini 7.
ARBITRO Ayza Gamez 5,5.
NOTE amm. Sánchez (M), Pepe (R).
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FILIPPO MARIA RICCI
MADRID
Una punizione da 2 punti. Quella che al 92’ Santi Cazorla teledirige impeccabilmente
all’incrocio della porta di Casillas, inchiodando Madrid-Malaga su un inatteso 1-1. Dopo 11
vittorie di fila il Real Mou inciampa in Liga e perde i succitati 2 punti sul Barça, venerdì a
-10 e oggi a -8. Il tiro di Cazorla
è da incorniciare, ma influisce
sul risultato solo perché a quel
punto il Madrid ha sprecato di
tutto. E perché Caballero ha pa-
Karim Benzema, 24 anni, segna il gol dell’1-0 del Real Madrid REUTERS
ACCUSA AD AL JAZEERA
Un’azione di Messi per i ribelli siriani:
sul prato un percorso sicuro per le armi
(f.m.r.) Dal Medio Oriente è
rimbalzata ieri una notizia
decisamente particolare: la tv
siriana Al Dunya accusa Al
Jazeera, appoggiandosi su un
video, di aver utilizzato i replay di
un gol del Barça al Madrid per
indicare ai ribelli il percorso per
trasportare armi. La tv siriana ha
graficamente sottoposto al prato
del campo una mappa della Siria
e delle zone limitrofe, con tutte le
città interessate. Secondo la
ricostruzione di Al Dunya
seguendo il pallone, e in
particolare la manovra di Messi e
il suo assist, sulla cartina
verrebbe tracciato un cammino
«sicuro» per le armi. E per questo
Al Jazeera avrebbe trasmesso il
video ripetutamente.
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rato l’impossibile.
Un bel trio Pellegrini non aveva
Toulalan e allora ha spostato
davanti alla difesa Demichelis,
che lì ogni tanto aveva giocato
col Bayern e si è dedicato a una
serata di fatica intelligente. Il
meglio del Malaga però è un
palmo più avanti: Joaquin, Cazorla e Isco si scambiano le posizioni e non si fermano mai. Sono creativi e vitali, e il Madrid li
patisce. Joaquin nel primo tempo si offre una prestazione da
bei tempi andati, Cazorla è su
ottimi livelli, il 19enne Isco fa
vedere perché è considerato
una grande promessa: ha classe, ma anche l’ingenuità della
gioventù. Il Malaga tiene tanto
palla ma non entra mai in area.
Il Madrid (che all’ingresso in
campo esibisce magliette in
supporto di Abidal e Muamba)
aspetta raccolto dietro e parte
con contropiede micidiali.
Benzema e Zizou E così arriva il
vantaggio: possesso prolungato del Malaga, errore finale di
Isco, Kakà dà a Cristiano, quasi
sulla linea laterale sulla trequarti sinistra. Il portoghese, ieri decisamente associativo con i
compagni, ha su di sé 4 uomini
e pesca Benzema solo sul secondo palo: Monreal perde l’avversario che segna comodo di testa
affiancando Zidane in testa alla
graduatoria dei marcatori francesi della Liga, con 37 gol. Se
nella prima parte il Malaga aveva dato segnali di grande vitalità, la ripresa è un monocolore
blanco. Il risveglio di Kakà e
Ozil, Benzema portentoso, Ronaldo imprendibile, Malaga affogato, spento, salvato dal portiere e dagli errori in serie del
Madrid. Ma capace di un’ultima incredibile reazione. Dopo
4 sconfitte di fila Pellegrini ferma il suo successore sulla Real
panca. E gli fa un po’ male.
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4
MOLINA
CACCIATO
Il Villarreal cade
nei minuti di
recupero in
casa del
Levante e
Molina viene
esonerato. K.o.
in casa per
l’Athletic Bilbao
di Bielsa contro
il Valencia.
Questa la
situazione nella
Liga.
S
27a giornata
Ieri
LevanteVillarreal 1-0;
MaiorcaAtletico Madrid
2-1;
Athletic BilbaoValencia 0-3;
Real MadridMalaga 1-1.
Sabato
Getafe-Real
Sociedad 1-0;
Granada-Sporting Gijon 2-1;
Rayo VallecanoBetis 3-0;
SaragozzaOsasuna 1-1;
SivigliaBarcellona 0-2.
Oggi
EspanyolSantander.
S
Classifica
Real Madrid 71
Barcellona 63
Valencia 47
Levante,
Malaga 41
Osasuna 39
Athletic Bilbao,
Rayo 37
Atletico Madrid,
Espanyol 36
Getafe 35
Siviglia,
Maiorca, Real
Sociedad 33
Granada 31
Betis 30
Villarreal 27
Santander,
Gijon 24
Saragozza 19
GERMANIA
Schalke al ritmo delle prime
Poker Hannover al Colonia
MONACO DI BAVIERA L’Europa League
come spinta anche per la Bundesliga per Schalke
e Hannover. Lo Schalke consolida il quarto posto
con il poker rifilato a domicilio al Kaiserslautern
(apre Holtby, poi Huntelaar, Raul e Farfan), mentre
l’Hannover si impone sul Colonia (senza lo
squalificato Podolski) ormai in piena crisi.
26ª GIORNATA Venerdì: Hoffenheim Stoccarda 1 2.
Sabato: Augsburg Mainz 2 1; Amburgo Friburgo
1 3; Norimberga Wolfsburg 1 3; Borussia
Dortmund Werder 1 0; Leverkusen Borussia
Moenchegladbach 1 2; Hertha Bayern 0 6. Ieri:
Kaiserslautern Schalke 1 4; Hannover Colonia 4 1.
CLASSIFICA Borussia D. 59; Bayern 54; Borussia M.
51; Schalke 50; Leverkusen 40; Werder 39;
Hannover 38; Stoccarda 36; Wolfsburg 34;
Norimberga 31; Hoffenheim, Mainz 30; Colonia 28;
Amburgo 27; Augsburg 26; Friburgo 25; Hertha 23;
Kaiserslautern 20.
FRANCIA
Il Lilla ne fa 4 al Valenciennes
Ancelotti contro gli arbitri
PARIGI (a.g.) Lo chiamano già «Ancelotti
time». Ovvero, la zona Cesarini alla francese.
Perché il Psg raddrizza partite nei minuti finali:
sabato a Caen, 2 2 in extremis al 91’ come in
casa con il Montpellier (2 2 all’89’), a Lione (4 4 al
94’) e a Digione (1 2 al 91’). E, come a Digione,
sabato Ancelotti ha contestato l’arbitro per via di
7 ammonizioni. Troppe, secondo l’ex rossonero.
28a GIORNATA Sabato: Auxerre Evian 0 2;
Bordeaux Ajaccio 1 1; Caen Psg 2 2;
Lorient Brest 2 1; Marsiglia Digione 1 2;
Nancy Montpellier 1 0; St Etienne Lione 0 1. Ieri:
Rennes Tolosa 0 1; Sochaux Nizza 2 0;
Lilla Valenciennes 4 0.
CLASSIFICA Psg 59; Montpellier 57; Lilla 50; Tolosa
47; Lione, St Etienne 46; Rennes 44; Bordeaux
40; Marsiglia 39; Evian 36; Valenciennes, Lorient
31; Brest, Nancy, Digione, Ajaccio 30; Caen 29;
Nizza, Sochaux 27; Auxerre 24.
Taccuino
BRASILE
Derby Bahia, Cerezo batte Falcao
SALVADOR (Brasile) (m.can.) Cerezo batte l’ami
co Falcão. Il Vitória allenato da Toninho, secondo nel
campionato bahiano, batte 3 2 il Bahia di Paulo Rober
to, che nonostante il k.o. rimane in testa e che era risali
to da 0 2 a 2 2, con il 3 2 realizzato al 46’ p.t. da Geo
vanni su punizione.
GRECIA
Scontri tra tifosi, gara sospesa
Il derby greco tra Panathinaikos e Olympiacos è
stato interrotto definitivamente all’82’ sullo 0 1 (gol di
Abdoun) per i violenti disordini causati dai tifosi di casa
e per le successive cariche della polizia. La gara era
già stata interrotta per oltre 50’ durante l’intervallo.
IRAN
Ali Daei si ribalta con l’auto
Ali Daei, 42enne leggenda del calcio iraniano, è
stato coinvolto in un incidente stradale tra Teheran e
Isfahan: la sua auto si è capottata e Daei, recordman
per gol in nazionale (109 reti), ha riportato ferite al
l’orecchio e alla testa.
26
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
PRIMA DIVISIONE GIRONE A 27a GIORNATA
Come nelle peggiori
tradizioni di fine stagione,
entrano in scena le
calcolatrici. Direte: l’attualità
delle cronache ci insegna
che in passato è successo
ben altro per colpa delle
scommesse, ma vogliamo
sperare che la lezione sia
servita. Adesso si lucra sui
pareggini, si guarda solo
alla classifica (speriamo), un
punto in certi casi può anche
bastare ed ecco arrivare 9
l’Analisi
di NICOLA BINDA
twitter@nickbinda
Troppi calcoli
Ma non
per il Trapani
Ferretti in gol
Ora il Carpi
punta in alto
mushaj, fra i migliori, alle spalle dell’inedita coppia Ferretti-Bocalon), riaccendendo anche la fiammella del secondo
posto, visto che il Taranto, in
odore di una nuova penalizzazione, è distante solo 3 punti.
Proteste Nel primo tempo è la
Notaristefano va a 11 risultati utili di fila
Il Sorrento è scarico: playoff a rischio
DAVIDE SETTI
REGGIO EMILIA
Ha atteso oltre dieci mesi, ma ne è valsa la pena. Andrea Ferretti aveva segnato
l’ultima volta in campionato lo
scorso 15 maggio (2-0 alla
Reggiana), ipotecando la salvezza del Pavia. Oltre trecento
giorni dopo il suo timbro regala al Carpi lo scontro diretto
playoff con il Sorrento, in una
domenica praticamente perfetta per la squadra di Notaristefano. Oltre a guadagnare punti su tutte le rivali, il Carpi dopo 5 pareggi di fila riscrive la
sua storia: l’undicesimo risultato consecutivo (5 vittorie e 6
pari) eguaglia la striscia utile
record in C1 con De Biasi nel
1995-96. La sfida fra quarta e
quinta forza del campionato vive sul filo di lana e l’assenza
del capocannoniere Ginestra
penalizza il Sorrento, poco
concreto davanti.
CARPI
1
SORRENTO
0
GIUDIZIO
++++
MARCATORE Ferretti al 39’ p.t.
CARPI (4-3-1-2) Mandrelli 6,5; Laurini
6,5, Poli 6,5, Terigi 6, Lorusso 6,5; Concas 6,5, Perini 6, Sogus 6 (dal 21’ s.t. Pasciuti 6); Memushaj 7; Bocalon 6 (dal 14’
s.t. Eusepi 6), Ferretti 7,5 (dal 35’ s.t. Perrulli s.v.). (Bastianoni, Donnarumma, De
Paola, Kabine). All. Notaristefano 7.
SORRENTO (4-4-1-1) Rossi 7; Vanin 5,5,
Di Nunzio 6, Nocentini 6, Bonomi 6; Bondi
5,5, Camillucci 6 (dal 16’ s.t. Carlini 5,5),
Zanetti 5,5, Basso 6,5 (dal 19’ s.t. Maritato 5,5); Croce 6 (dal 33’ s.t. Corsetti s.v.);
Scappini 6. (Chiodini, Sabato, Terra, Beati). All. Ruotolo 5,5.
ARBITRO Minelli di Varese 6.
NOTE paganti 500 circa, abbonati 187, incasso nc. Espulso il tecnico Ruotolo al
27’ p.t.; ammoniti Sogus, Zanetti, Nocentini, Di Nunzio e Bondi. Angoli 3-7.
solo all’85’, sulla staffilata di
Bondi su punizione. I rossoneri, dopo il colpo sul Benevento, hanno smesso di correre e
con un solo punto raccolto nelle ultime tre gare sentono il fiato delle rivali sul collo. Il Carpi
invece benedice il nuovo modulo con il trequartista (Me-
Calo Sorrento L’unica vera pa-
rata di Mandrelli arriva infatti
pareggi in 17 partite. Troppi.
La cosa peggiore è che la
maggior parte delle gare
finite così riguardano le
squadre di alta classifica.
Possiamo capire la Ternana,
che ha un bel vantaggio da
gestire, ma noi preferiamo il
Trapani, che supera con
disinvoltura il momento di
difficoltà e non si accontenta
andando a vincere anche a
Frosinone, ennesima perla di
una stagione storica.
sfida tra Ferretti (nessun gol
nelle 9 gare fra Spezia e Carpi
prima di ieri) e Rossi a tenere
alta la tensione, col portiere
campano strepitoso al 19’ e attento al 25’. Poi l’episodio che
porta al rosso per proteste di
Ruotolo: Camillucci viene
chiuso da due difensori all’ingresso in area, palla a Scappini che sfiora il palo con destro
a colpo sicuro. Il Sorrento chiede in modo veemente il rigore,
l’arbitro Minelli invece caccia
il tecnico. Prima dell’intervallo (39’) l’imprendibile Memushaj orchestra una ripartenza
lampo per Ferretti, che infila
Rossi in uscita interrompendo
la lunga astinenza dal gol. Il
Sorrento della ripresa è generoso, ma poco ficcante, nonostante gli ingressi di Carlini e
Maritato. Le occasioni migliori sono del Carpi, come in avvio quando Bocalon spara out
da posizione defilata (47’). Ci
provano ancora il solito Ferretti (sempre sicuro Rossi) e il neoentrato Eusepi, ma il raddoppio non arriva e allora si ripresentano i fantasmi del pari-beffa con la Reggiana. Ma solo
Bondi su punizione regala
qualche brivido a Mandrelli e
il Carpi può festeggiare, mentre Ruotolo medita e, forse, rischia anche qualcosa.
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Ma le altre? Possiamo dire
bravo soltanto al Carpi, che
bracca la Pro Vercelli e si
piazza a tiro del Taranto in
attesa della penalizzazione:
il secondo posto fa gola...
E soprattutto, possiamo dire
bravo all’Alto Adige, che
approfitta della pareggite
diffusa e ritorna in corsa per
i playoff; unica tiratina
d’orecchi per il tecnico
Giovannino Stroppa, che fa
troppo il prudente parlando
ancora di salvezza invece di
prendere coscienza del fatto
che la sua squadra può
davvero andare ai playoff.
Ci auguriamo più brividi
stasera tra il Lanciano e la
Cremonese, con un’altra
tiratina d’orecchi per chi ha
deciso di fissare questo
posticipo mentre, qualche
chilometro più in là, gioca
anche il Pescara in uno
stadio tutto esaurito.
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La Ternana sbatte
sul bunker del Pavia
PAVIA
0
TERNANA
0
++
GIUDIZIO
PAVIA (4-4-2) Facchin 6,5; Capogrosso 6, Fissore 6,5, Fasano 6, Pezzi 6,5;
Statella 6, Meza Colli 6, Carotti 6,5 (dal
36’ s.t. Galassi s.v.), Verruschi 6; Cesca
5,5 (dal 33’ s.t. Marchi s.v.), Falco 7 (dal
43’ s.t. D’Errico s.v.). (Cacchioli, Gheller,
Meregalli, Rodriguez). All. Roselli 6,5.
TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Fazio 6,
Ferraro 6,5, Pisacane 6,5; Bernardi 6,
Carcuro 6, Miglietta 6,5, Gotti 5 (dall’8’
s.t. Dianda 5,5); Danti 5,5, Litteri 5 (dall’8’
s.t. Docente 6), Sinigaglia 5,5 (dal 28’ s.t.
Giacomelli 5,5). (Virgili, De Giosa, Chianello, Cejas). All. Toscano 6.
ARBITRO Ghersini di Genova 6,5.
NOTE paganti 606, abbonati 328, incasso di 8.050 euro. Ammoniti Fasano, Pezzi, Ferraro e Dianda. Angoli 4-6.
MICHELE LANATI
PAVIA
La Ternana non va oltre
il pareggio in trasferta contro
il Pavia ma mantiene sette punti di vantaggio sul Taranto e
nove sulla Pro Vercelli. Il match è stato equilibrato, con gli
ospiti a fare la partita e i padroni di casa che si difendono senza eccessivi affanni. La capolista, forse condizionata inconsciamente proprio dal pareggio nell’anticipo del Taranto,
ha cercato la vittoria ma senza
particolare veemenza. Poco
male: la strada verso la serie B
è sempre più in discesa. Il Pa-
via invece, reduce da tre successi consecutivi, ha confermato anche contro la prima della
classe di essere in buone condizioni psico-fisiche. Nel primo
tempo pochissime le emozioni. Da segnalare solo al 32’
una punizione di Miglietta dalla destra per Pisacane che colpisce l’esterno della rete. Poco
dopo invece si rendono pericolosi gli uomini di Roselli con
un sinistro di Falco che termina sopra la traversa.
Ripresa Più vivace la ripresa.
La Ternana sfiora il vantaggio
al 3’ con una conclusione di Miglietta respinta da Facchin. Toscano poco dopo cerca di dare
una scossa alla sua squadra
mandando in campo Dianda e
Docente al posto di Gotti e Litteri. Al 18’ lo slalom di Falco,
uno dei migliori in campo, porta scompiglio nella retroguardia umbra, ma nessuno del Pavia trova l’acuto vincente. Al
34’ è proprio Docente a trovare lo spazio per la conclusione
ma da buona posizione spara
addosso al portiere del Pavia.
Sul finale di gara, la Ternana
prova a piazzare il colpo che
vale tre punti con le conclusioni di Dianda e Giacomelli che
per un soffio non trovano la
porta. Poi la gara si spegne in
un pareggio che in fondo fa comodo a entrambe.
4
PISA
2
TRITIUM
1
FOLIGNO
0
VIAREGGIO
4
SPAL
0
FOGGIA
0
REGGIANA
1
COMO
1
PRO VERCELLI
0
LUMEZZANE
0
MONZA
0
Apre D’Angelo e
chiude De Angelis
L’Avellino stritola
un brutto Foggia
Matteini provoca
e il Pisa risorge:
guizzo di Perez
in un finale bolgia
Como: parte bene
il Ramella bis
Ma poi la Tritium
trova il pareggio
Il Foligno ci prova
ma sbaglia troppo
Poca Pro Vercelli:
Braghin è nero
Cesarini, Cristiani
e Zaza spingono
un bel Viareggio
Lumezzane è k.o.
Basta un Monza
rimaneggiato
per contenere
una brutta Spal
MARCATORI D’Angelo al 7’,
Millesi al 43’ p.t.; Zigoni al
25’, De Angelis su rigore al
30’ s.t.
AVELLINO (4-3-3) Fumagalli 6; Zappacosta 6, Puleo
6,5, Cardinale 6,5, Pezzella
6,5 (dal 36’ s.t. Ricci s.v.);
D’Angelo 7, Massimo 6,5
(dal 32’ s.t. Malaccari 6), Arcuri 7; Millesi 7,5, Zigoni 6,5,
Thiam 6 (dal 20’ s.t. De Angelis 6,5). (Fortunato, Zammuto, Izzo, Lasagna). All. Bucaro 7.
FOGGIA (3-5-2) Botticella
5,5; D’Orsi 5 (dal 16’ s.t. Velardi 5,5), De Leidi 5, Gigliotti
5; Traorè 5, Wagner 5,5 (dal
1’ s.t. Ferreira 6), Meduri 5,
Venitucci 6 (dal 28’ s.t. Defrel 5,5), Cardin 4,5; Lanteri
5, Pompilio 5. (Leo, Lanzoni,
Frigerio, Cortesi). All. Stringara 5.
ARBITRO Intagliata di Siracusa 6,5.
NOTE spettatori 3.000 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Espulso Cardin al
28’ s.t.; ammoniti D’Orsi, Cardin, Arcuri, Massimo e De
Leidi. Angoli 5-7.
MARCATORI Favasuli (P) al
23’ p.t.; Matteini (R) al 10’, Perez (P) al 49’ s.t.
PISA (3-4-3) Pugliesi 6; Buscaroli 6,5 (dal 42’ s.t. Perez
6,5), Raimondi 6, Colombini
5,5; Benvenga 6,5, Ilari 6 (dal
22’ s.t. Tremolada 6,5), Favasuli 7, Benedetti 5,5; Gatto 6
(dal 34’ s.t. Strizzolo 6), Perna 6, Tulli 6. (Sepe, Ton, Bizzotto, Scampini). All. Pane 6.
REGGIANA (3-5-2) Silvestri
5; Cabeccia 5,5, Zini 5,5, Mei
6; Iraci 6,5, Calzi 6, Arati 5,
Viapiana 5 (dal 43’ s.t. Spezzani s.v.), Sperotto 5 (dal 7’
s.t. Panizzi 5,5); Matteini 6,5
(dal 32’ s.t. Gurma 6), Rossi
6. (Bellucci, Ramzi, Magliocchetti, Guidetti). All. Zauli 6.
ARBITRO Abbattista di Molfetta 5,5.
NOTE paganti 1.040, abbonati 2.125, incasso di 26.722 euro. Ammoniti Vipiana, Silvestri, Sperotto, Benedetti, Favasuli, Matteini, Gatto, Arati
e Perez. Angoli 7-1.
MARCATORI Toledo (C) al
42’ p.t.; Dionisi (T) su rigore
al 31’ s.t.
TRITIUM (4-4-2) Pansera 7;
Fondrini 6, Teso 6,5, Dionisi
6,5, Possenti 6,5; Casiraghi
5,5 (dal 14’ s.t. Spampatti 6),
Malgrati 7, Di Ceglie 5 (dal 1’
s.t. Monacizzo 7), E. Bortolotto 6,5; Magnaghi 5 (dal 1’ s.t.
Sinato 6), R. Bortolotto 6.
(Nodari, Cremaschi, Corti,
Chimenti). All. Boldini 6.
COMO (4-3-3) Giambruno
6,5; Ghidotti 6, Urbano 6,5,
Diniz 6,5, Som 6 (dal 27’ s.t.
Imburgia 6); Salvi 6, Ardito 6
(dal 20’ s.t. Palumbo 6), Lulli
6; Ciotola 7 (dal 37’ s.t. Filosa
s.v.), Tavares 6,5, Toledo 7.
(Twardzik, Paonessa, Bardelloni, Ripa). All. Ramella
6,5.
ARBITRO De Meo di Foggia
6,5.
NOTE spettatori 400 circa,
paganti, abbonati e incasso
nc. Amm. Teso. Angoli 2-7.
FOLIGNO (4-4-2) Kovacsik
6; Tuia 5,5, Galuppo 6, Cotroneo 6, Barbagli 6; Carroccio 6,5, Menchinella 6, Evangelisti 6,5 (dal 24’ s.t. Padoin
5,5), Coresi 7; Ferrari 5,5
(dal 19’ s.t. Rizzo 6,5), Caturano 5,5 (dal 13’ s.t. Guidone
6). (Biscarini, Stoppini, Fedeli, Tattini). All. Pagliari 6.
PRO VERCELLI (4-3-1-2)
Valentini 6; Bencivenga 6,5,
Ranellucci 6, Masi 5,5, Armenise 5,5; Germano 5,5
(dal 15’ s.t. Disabato 5,5),
Calvi 6 (dal 22’ s.t. Rosso
5,5), Marconi 6,5; Espinal 6;
Malatesta 6,5 (dal 44’ s.t. Tripoli s.v.), Iemmello 6. (Miranda, Cancellotti, Modolo, Carraro). All. Braghin 6.
ARBITRO Soricaro di Barletta 6.
NOTE paganti 286, abbonati
387, incasso di 4.497 euro.
Ammoniti Evangelisti, Armenise e Germano. Angoli
13-4.
MARCATORI Cesarini su rigore al 17’, Cristiani al 29’
p.t.; Zaza su rigore all’11’, Berardocco al 35’ s.t.
VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli
6,5; Fiale 6,5, Conson 6,5,
Sorbo 7; Pellegrini 6,5 (dal
24’ s.t. Tarantino 6), Pizza 7,
Berardocco 7, Cristiani 7,5
(dal 38’ s.t. Calamai s.v.),
Carnesalini 6,5; Cesarini
7,5, Zaza 7 (dal 34’ s.t. Scardina s.v.). (Merlano, Licata,
Martella, Maltese). All. Cuoghi 7.
LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli 6,5; Diana 5, Djengoue
5 (dal 1’ s.t. Pini 6), Guagnetti
5,5, Malagò 5,5; Fondi 6 (dal
26’ s.t. Gasparetto 5,5), Sevieri 6,5, Faroni 6; Antonelli
6; Inglese 5,5, Balde 5,5 (dal
1’ s.t. Ferrari 6). (Ostricati, Finazzi, Dadson, Baraye). All.
Nicola 5,5.
ARBITRO Strocchia di Nola
6,5.
NOTE paganti 77, abbonati
460, incasso di 3.387 euro.
Ammoniti Zaza, Berardocco, Malagò e Guagnetti. Angoli 3-3.
SPAL (4-1-4-1) Capecchi 7;
Cosner 6, Zamboni 6, Beduschi 5, Canzian 5,5 (dal 41’
s.t. G. Rossi s.v.); Migliorini
6,5; Fortunato 6 (dal 29’ s.t.
P. Rossi s.v.), Agnelli 6,5, Castiglia 5,5 (dal 20’ s.t. s.t. Taraschi 6), Laurenti 6; Arma
6. (Costantino, A. Vecchi,
Ghiringhelli, Bedin). All. S.
Vecchi 6.
MONZA (5-3-2) Castelli 6,5;
Anghileri 6 (dal 48’ s.t. Zenoni s.v.), Cattaneo 6, Fiuzzi 6
(dal 24’ s.t. Boscaro 6), Zullo
6, Bugno 6; Valagussa 5,5,
Romano 6,5, Lewandowski
6 (dal 41’ s.t. Rosseti s.v.);
Torregrossa 6,5, Pandiani
6. (Marcandalli, Pato, Iacopino, Talato). All. Motta 6.
ARBITRO Ros di Pordenone
7.
NOTE paganti 838, abbonati
1.229, incasso di 10.941. euro. Ammoniti Beduschi e Zullo. Angoli 4-3.
+++
GIUDIZIO
AVELLINO L’Avellino travolge il Foggia disputando la migliore gara stagionale. Gli irpini passano al 7’ in contropiede con D’Angelo che sferra il diagonale vincente e poi
al 42’ coglie un doppio palo:
un 1’ dopo arriva il raddoppio con un gran tiro di Millesi
da oltre 20 metri. Nella ripresa prima Zigoni, poi De Angelis dal dischetto (fallo di Cardin su Zigoni) arrotondano il
punteggio.
Luigi Zappella
++
GIUDIZIO
PISA Il livornese Matteini prima punisce e poi dà la carica
al Pisa, che vince in casa dopo tre mesi. L’attaccante sigla l’1-1 e per festeggiare indica ai tifosi locali la maglia della salute con lo stemma della
città di Livorno. Da questo
momento il pubblico comincia ad inveire contro Matteini e lo stadio si trasforma in
una bolgia. Così, dopo il vantaggio di Favasuli su punizione (incertezza di Silvestri),
un Pisa rimontato e senza
idee mette alle corde la Reggiana spinto dal pubblico. E
nel recupero Perez trova il
guizzo vincente.
Alessio Carli
+++
GIUDIZIO
MONZA Il Como del ritrovato Ramella parte bene, fa
suo il primo tempo e poi subisce il ritorno della Tritium. Al
23’ Toledo calcia a sorpresa
dalla lunga distanza, Pansera si salva in angolo. Al 42’
Como in vantaggio: Ciotola
supera due difensori, centra
per Toledo che al volo realizza il vantaggio. Nella ripresa
Boldini inserisce Monacizzo
e Sinato, Ramella arretra il
baricentro, favorendo le
conclusioni della Tritium. Al
30’ Enrico Bortolotto liberato da Sinato è steso in area,
l’arbitro indica subito il rigore: Dionisi trasforma per il
giusto pareggio.
Pierfranco Redaelli
++
GIUDIZIO
FOLIGNO (Pg) La Pro Vercelli si accontenta di un punto e il Foligno vede sempre
più da vicino il baratro della
retrocessione. Braghin, negli spogliatoi, frusta la sua
squadra: «E’ stata una gara
bruttissima, la peggiore che
abbiamo giocato. Il Foligno
ci ha messo alle corde e noi
abbiamo sfruttato male un
paio di ripartenze con
Iemmello, ma se avessimo
vinto sarebbe stato forse
un po’ troppo».
Il Foligno ci prova, mettendoci gambe e cuore, contro la
terza della classe, ma non
va oltre il pari per colpa dell’imprecisione dei suoi attac-
canti. Clamorosa quella di
Ferrari al 6’ del primo tempo
quando, solo soletto, si è trovato ad un passo da Valentini. Invece di evitarlo, l’attaccante ha calciato addosso
al portiere. La Pro Vercelli,
dal canto suo, cerca di rompere le trame offensive dei
padroni di casa puntando
poi sul contropiede. E in una
di queste occasioni Iemmello si vede bloccare la sfera
da un attento Kovacsik. Il primo tempo finisce con una incursione di Malatesta neutralizzata dal portiere.
Poche emozioni nella ripresa. In evidenza solo la grande mole di lavoro di Coresi
che, inesauribile, ha cercato in tutti i modi il gol partita
per il Foligno. Ma nemmeno
l’ingresso di Guidone (che
ha sostituito Caturano) è
servito a far cambiare il risultato. L’unico tiro veramente pericoloso è stato al
33’ quando una punizione di
Coresi è stata deviata con
le dita da Valentini. Il tecnico
Pagliari non molla: «Ho visto
una squadra più tonica ma
siamo stati sfortunati: penso all’occasione clamorosa
capitata a Ferrari. La battaglia comunque è ancora lunga».
Roberto Di Meo
+++
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
TERNANA
57
TARANTO (-3) 50
PRO VERCELLI 48
CARPI
47
SORRENTO (-2) 43
BENEVENTO (-2) 42
AVELLINO
38
FOGGIA (-2)
36
LUMEZZANE
36
TRITIUM
35
PISA
34
COMO (-2)
31
REGGIANA (-2) 28
MONZA
26
SPAL (-4)
25
VIAREGGIO
25
PAVIA
21
FOLIGNO (-4)
17
GIUDIZIO
VIAREGGIO (Lu) Il Viareggio cala il poker contro un
Lumezzane svagato in difesa e Brignoli, il migliore dei
suoi, lo salva da un passivo
imbarazzante. Il Viareggio
passa al 17’: Zaza si procura
un rigore, Cesarini lo realizza. Raddoppia Cristiani, dopo uno scambio in velocità
con Pizza. Nella ripresa, all’11’, altro penalty: Dianda
stende Cristiani e Zaza fa
3-0. Quarto gol di Berardocco in contropiede.
Giovanni Lorenzini
++
GIUDIZIO
FERRARA Largamente rimaneggiato e con tanti giovani,
il Monza ha tenuto testa alla
Spal, vanamente alla ricerca
di una vittoria che, visto il
k.o. della Reggiana, avrebbe
potuto rilanciarla nella corsa verso la salvezza diretta.
Nel primo tempo, anche se
ha rischiato su incursioni di
Torregrossa e Pambianchi,
la squadra di Vecchi ha mantenuto più a lungo l’iniziativa
sfiorando il gol con Agnelli e
Fortunato. Nella ripresa il
Monza ha contenuto bene la
Spal. Emozioni solo nel recupero: destro di Romano e
colpo di testa di Arma fuori
di poco con i portieri fuori
causa.
Alessandro Sovrani
G
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
PARTITE
V N P
16 9 2
14 11 2
13 9 5
13 8 6
12 9 6
13 5 9
11 5 11
10 8 9
10 6 11
9 8 10
8 10 9
9 6 12
8 6 13
5 11 11
7 8 12
7 4 16
4 9 14
5 6 16
RETI
F S
36 16
29 10
36 15
39 22
34 23
37 30
34 35
28 27
23 28
23 29
26 27
34 40
29 37
23 35
24 31
23 41
28 42
20 38
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
RISULTATI
AVELLINO-FOGGIA
CARPI-SORRENTO
FOLIGNO-PRO VERCELLI
PAVIA-TERNANA
PISA-REGGIANA
SPAL-MONZA
TARANTO-BENEVENTO
TRITIUM-COMO
VIAREGGIO-LUMEZZANE
4-0
1-0
0-0
0-0
2-1
0-0
1-1
1-1
4-0
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 25 MARZO ORE 15
BENEVENTO-TRITIUM
(1-2)
COMO-TARANTO
(1-3)
FOGGIA-CARPI
(2-3)
MONZA-LUMEZZANE
(0-0)
PISA-FOLIGNO
(2-0)
PRO VERCELLI-PAVIA (venerdì 23, ore 20.30) (2-1)
REGGIANA-AVELLINO
(0-2)
SORRENTO-VIAREGGIO
(2-2)
(0-0)
TERNANA-SPAL (lunedì 26, ore 20.45)
MARCATORI
15 RETI Ginestra (2, Sorrento); Arma (3, Spal).
11 RETI Perna (3, Pisa).
9 RETI Alessi (1, Reggiana).
8 RETI De Angelis (5, Avellino); Cia (Benevento);
Filippini (5, Como; ora è nella Cremonese); Falco
(2, Pavia); Malatesta (Pro Vercelli); Nolè (2,
Ternana).
girone B
CLASSIFICA
SQUADRE
PT
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AVELLINO
Maurizio Braghin, 52,
tecnico della Pro ELLE
girone A
TRAPANI
SIRACUSA (-5)
SPEZIA
PERGOCREMA (-2)
CREMONESE (-6)
CARRARESE
ALTO ADIGE
LANCIANO (-1)
BARLETTA (-1)
PORTOGRUARO
FROSINONE
TRIESTINA
LATINA
PRATO
PIACENZA (-6)
FERALPI SALO'
ANDRIA
BASSANO
53
45
43
40
39
39
39
39
36
36
33
32
29
29
29
27
24
23
G
27
27
27
27
26
27
27
26
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
PARTITE
V N P
16 5 6
14 8 5
11 10 6
12 6 9
13 6 7
10 9 8
10 9 8
11 7 8
9 10 8
9 9 9
9 6 12
9 5 13
7 8 12
7 8 12
9 8 10
6 9 12
5 9 13
5 8 14
RETI
F S
49 28
35 25
32 25
30 32
36 21
36 29
31 25
28 27
31 30
29 30
28 33
35 38
30 34
25 32
32 40
19 29
26 37
18 35
U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA
RISULTATI
ANDRIA-LATINA
CARRARESE-PIACENZA
FERALPI SALO'-BARLETTA
FROSINONE-TRAPANI
LANCIANO-CREMONESE
PERGOCREMA-TRIESTINA
PORTOGRUARO-SPEZIA
PRATO-ALTO ADIGE
SIRACUSA-BASSANO
0-1
2-2
1-0
1-2
stasera
0-0
1-1
2-3
2-2
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 25 MARZO ORE 15
ALTO ADIGE-TRIESTINA
BARLETTA-PORTOGRUARO
BASSANO-ANDRIA
CARRARESE-PRATO
CREMONESE-FROSINONE
LATINA-LANCIANO
PIACENZA-SIRACUSA
SPEZIA-FERALPI SALO'
TRAPANI-PERGOCREMA
(2-1)
(1-1)
(1-1)
(1-1)
(1-0)
(1-2)
(0-3)
(1-1)
(5-0)
MARCATORI
13 RETI Godeas (Triestina).
12 RETI Fischnaller (5, Alto Adige); Le Noci
(4, Cremonese); Pavoletti (Lanciano).
11 RETI Mazzeo (1, Barletta); Evacuo (6,
Spezia); Madonia (Trapani).
10 RETI Pià (4, Pergocrema); Corazza
(Portogruaro).
9 RETI Gaeta (5, Carrarese); Barraco (4,
Trapani).
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
27
PRIMA DIVISIONE GIRONE B 27a GIORNATA
Trapani d’oro
Nuovo scatto
verso la B
stelli, che è pronto a fare da scudo. Il Trapani si muove col pilota automatico. Al 38’, raddoppia su un’altra sbandata difensiva dei laziali: punizione di Barraco, capocciata di Caccetta
che va prima sul palo e poi nel
sacco. Scossa del Frosinone che
riapre i giochi due minuti dopo: dopo un corner di Carrus, è
Guidi a centrare il bersaglio
con una botta dalla distanza.
Vittoria a Frosinone e crisi superata
In gol Cianni e Caccetta nel primo tempo
Vana rincorsa Dopo l’intervallo,
FROSINONE
TRAPANI
+++
1
DAL NOSTRO INVIATO
2
NICOLA BERARDINO
FROSINONE
GIUDIZIO
MARCATORI Cianni (T) al 22’, Caccetta
(T) al 38’, Guidi (F) al 40’ p.t.
FROSINONE (4-3-3) Zappino 5,5 (dal 1’
s.t. Nordi 6); Ristovsky 6,5, Guidi 7, Magli
5,5 (dal 24’ p.t. Catacchini 5,5), Vitale 6;
Bottone 5, Carrus 6, Nicco 5; Aurelio 5,
Bonvissuto 4,5 (dal 10’ s.t. Artistico 4,5),
Ganci 4,5. (Formato, Baccolo, Miramontes, Cesaretti). All. Corini 5.
TRAPANI (4-4-2) Castelli 6,5; Caccetta
7, Lo Monaco 6,5 (dal 40’ s.t. Colletto
s.v.), Priola 6, Daì 6; Barraco 6,5, Cianni 7
(dal 23’ s.t. Domicolo 6), Tedesco 6,5, Madonia 6,5; Gambino 6,5 (dal 26’ s.t. Cavallaro 6), Abate 6,5. (Pozzato, Montalbano,
Perrone, Mastrolilli). All. Boscaglia 7.
ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5.
NOTE paganti 453, abbonati 1.422, incasso di 13.854 euro. Espulso Artistico al 48’
s.t.; ammoniti Caccetta, Lo Monaco, Daì,
Ganci, Bottone e Guidi. Angoli 9-3.
Frosinone costretto a cambiare
pure il portiere: out Zappino
(vecchi dolori di schiena), tocca a Nordi. Corini cerca di risvegliare la prima linea schierando Artistico al posto di Bonvissuto. I laziali hanno qualche bel
lampo ma anche tante pause:
manca soprattutto quella marcia in più per far sbandare la prima della classe. E il Trapani
sfiora il gol con una testata di
Gambino (18’, alta). La capolista controlla, soffre in qualche
circostanza, ma non dà mai l’impressione di sentirsi in difficoltà. Esultano in curva i tifosi siciliani al seguito. Il tecnico Boscaglia ha gli occhi felici e si maschera con le parole: «È presto
per festeggiare. Ora ci attende
la partita della vita, col Pergocrema». Ma a Frosinone il Trapani ha messo le mani sulla B.
José Cianni, 28 anni FOTOPRESS
La chiave Infortuni e squalifi-
che dettano l’emergenza difensiva su entrambi i fronti. Nel
Frosinone il forfait di Santoruvo sposta Bonvissuto al centro
dell’attacco con l’innesto di
Ganci. Nel Trapani novità anche in mediana: spazio a Cianni con il rientro di Tedesco. Parte all’attacco il Frosinone, ma il
Trapani appena può distendere
il suo 4-4-2 agisce da padrone.
E al 22’ coglie al volo l’occasione per pungere: una rapida
combinazione Gambino-Abate
ispira Cianni che da centro area
sigla il suo primo gol da professionista. La squadra di Corini
appare tramortita. Anche se potrebbe pareggiare al 29’ con
Bonvissuto solo davanti a Ca-
Riparte il Trapani, che
ora accelera verso la B. Dopo la
sconfitta col Siracusa e il pari
col Barletta, la capolista riassapora i tre punti, centrando a
Frosinone la nona vittoria esterna. Un successo pesantissimo:
approfittando del pareggio del
Siracusa, il vantaggio sul secondo posto sale a otto punti. Due
gol in 38 minuti, salvo poi rimanere col fiato sospeso fino all’ultimo per il risultato, ma il Trapani ha saputo governare la partita contro un Frosinone sempre
più intrappolato nei suoi problemi.
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SIRACUSA
2
PORTOGRUARO
1
PERGOCREMA
0
CARRARESE
2
BASSANO
2
SPEZIA
1
TRIESTINA
0
PIACENZA
2
Frenata del Siracusa
Brucato, buon debutto
Il Portogruaro scappa
Ma lo Spezia rimedia
Pergo, che delusione
Salva la Triestina in 9
Carrarese sprecona
Piacenza gran cuore
MARCATORI Testardi (S) al 3’,
Correa (B) al 31’, Basso (B) al 34’
p.t.; Coda (S) al 45’ s.t.
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 5,5;
Strigari 5, Moi 5,5, Ignoffo 5,5,
Capocchiano 5,5; Calabrese 5 (dal
33' s.t. Verachi 5), Giordano 6,5;
Pepe 5,5, Mancosu 6 (dal 22' s.t.
Coda 6), Longoni 5 (dal 13' s.t.
Bongiovanni 5,5); Testardi 5,5.
(Scordino, Fernandez, Pippa,
Aloe). All. Sottil 5.
BASSANO (4-4-2) Grillo 5,5;
Toninelli 6, Basso 6, Porchia 6,
Ghosheh 5,5; Morosini 5,5, Correa
6,5, De Gasperi 6 (dal 33' s.t.
Ferretti 6), Tabacco 5 (dal 38' s.t.
Scaglia s.v.); Galabinov 6,
Guariniello 5,5 (dal 19' s.t.
Longobardi 5,5). (Poli, Proietti,
Baido, Gasparello). All. Brucato 6.
ARBITRO Marini di Roma 6.
NOTE paganti 1.650, abbonati
1.140, incasso di 18.079 euro.
Ammoniti De Gasperi, Galabinov e
Capocchiano. Angoli 3-5.
MARCATORI Fedi (P) al 36’ p.t.;
Lucioni (S) al 14’ s.t.
PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena
6,5; Lunati 6 (dal 20’ s.t. D’Amico
6), Regno 5,5, Fedi 6,5, Radi 6,
Pondaco 5,5; Coppola 5,5 (dal 40’
s.t. Mguizami s.v.), Cunico 6,
Liccardo 6; De Sena 5,5 (dal 12’
s.t. Luppi 5), Della Rocca 5,5.
(Mion, Bognanni, Lorenzini,
Herzan). All. Rastelli 6.
SPEZIA (4-3-3) Russo 6;
Madonna 6,5, Lucioni 7, Murolo
6,5, Mora 6; Lollo 6, Buzzegoli 6,
Vannucchi 6 (dal 26’ s.t. Testini
6); Casoli 7 (dal 43’ s.t. Chianese
s.v.), Marotta 5, Guerra 5 (dal 7’
s.t. Evacuo 5,5). (Conti, Ricci,
Gentili, Ferrini). All. Serena 6.
ARBITRO Penno di Nichelino 6.
NOTE paganti 237, abbonati 174,
incasso di circa 5.000 euro.
Espulso Marotta al 20’ s.t.; amm.
Luppi e Testini. Angoli 11-10.
PERGOCREMA (4-4-2) Cicioni 6;
Celjak 5,5, Romito 5, Cuomo 5,
Tamburini 5,5; Babù 4,5 (dal 26'
s.t. Merito 5), Cazzamalli 5,
Menicozzo 5, Tortolano 4,5 (dal
12' s.t. Guidetti 5); Pià 5 (dal 38'
s.t. Volpato s.v.), Joelson 4,5.
(Prisco, Doudou, Lolaico, Angiulli).
All. Brini 5.
TRIESTINA (4-2-3-1) Gadignani
6; Galasso 6,5 (dal 39’ s.t. Evola
s.v.), Gissi 6,5, Thomassen 6 (dal
24' p.t. Lima 6), Mannini 6;
Princivalli 5, Allegretti 6,5;
Rossetti 5, Motta 5,5 (dal 1' s.t.
D'Ambrosio 6), Rossi 6; De Vena
6. (Vigorito, Tombesi, Forò,
D'Agostino). All. Galderisi 6.
ARBITRO Oliveri di Palermo 6.
NOTE spettatori 1.000 circa,
paganti, abbonati e incasso non
comunicati. Espulsi Rossetti al 34'
p.t. e Princivalli al 36' p.t.;
ammoniti Joelson, Thomassen,
Rossi, Merito e Celjak. Angoli 6-5.
MARCATORI Merini (C) al 3’,
Volpe (P) al 22’, Merini (C) su
rigore al 26’ p.t.; Rodriguez (P) al
33’ s.t.
CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6;
Piccini 6, Benassi 6,5, Anzalone
6,5, Vannucci 6; Orlandi 6,
Pacciardi 6,5, Corrent 6,5,
Belcastro 5,5 (dal 1’ s.t. Taddei 6);
Russotto 6,5, Merini 8.
(Teodorani, Pasini, Miceli,
Bregliano, Donati, Rosaia). All.
Sottili 6.
PIACENZA (4-4-2) Ivanov 6;
Marchi 6,5, Visconti 5, Bini 6,5,
Ruggeri 6; Volpe 7 (dal 28’ s.t.
Rodriguez 7), Pani 6 (dall'11’ s.t.
Giorgi 6,5), Piccinni 6,5, Lisi 6,5;
Giovio 7, Gavilan 6,5 (dal 16’ s.t.
Dragoni 6,5). (Stocchi,
++
GIUDIZIO
SIRACUSA Il Siracusa guarda il
Trapani volare via. Eppure per i
siciliani la gara era cominciata
bene, grazie a Testardi, abile a
deviare una palla vagante in area.
Ma il nuovo Bassano di Brucato
non si è demoralizzato e ha
ribaltato la gara: un traversone di
Correa ha attraversato tutta l’area
e non è stato fermato da nessun
azzurro infilandosi in porta. Poi è
stato Basso a deviare in area da
azione d’angolo. Un uno-due che
ha spento la luce del Siracusa che
solo nel finale ha pareggiato con
uno splendido tiro di Coda.
Massimo Leotta
+++
GIUDIZIO
PORTOGRUARO (Ve) Sembrava
che il Porto potesse essere la
bestia nera dello Spezia,
sconfitto dai granata all’andata.
Ma al vantaggio di Fedi al 36’ su
colpo di testa, dopo il rigore
(mano di Regno) fallito da
Marotta, al 43’, ci ha pensato
Lucioni, al 14’ della ripresa, a
pareggiare. Un minuto prima
traversa di Marotta che al 20’ si è
fatto espellere (doppia
ammonizione) lasciando la
squadra in inferiorità: «Basta
piagnistei, in 11 avremmo potuto
vincere» ha detto Serena. Il
Porto ha interrotto i 3 k.o. di fila.
Alberto Francescut
+
GIUDIZIO
CREMA (Cr) Un’ora giocata in
doppia superiorità numerica non
è bastata al Pergocrema per
avere la meglio sulla Triestina e
cogliere quel successo che in
casa manca da 4 mesi. I locali
hanno giocato al piccolo trotto e
in maniera confusionaria per tutta
la prima frazione, senza riuscire
mai ad impensierire Gadignani.
Nella ripresa, l’unica occasione da
rete è stata una deviazione non
irresistibile di Guidetti da ottima
posizione, ribattuta sulla linea da
Lima. Per il resto, Joelson, Cuomo
e Romito di testa da pochi passi
non hanno trovato la porta.
Dario Dolci
Alto Adige gran finale
Fischnaller 2: Prato ko
PRATO
2
ALTO ADIGE
3
++++
GIUDIZIO
MARCATORI Giannetti (AA) al 14’, Vieri
(P) al 22’ p.t.; Benedetti (P) su rigore al 32’,
Fischnaller (AA) al 42’ e al 44’ s.t.
PRATO (3-4-1-2) Layeni 5; Dametto 5,5,
Manucci 4, Lamma 5; Sacenti 6, Fogaroli
5,5, Gazo 5,5 (dal 9' s.t. Cavagna 6), De
Agostini 6; Silva Reis 5,5; Vieri 6,5 (dal 23'
s.t. Corvesi 5,5), Alberti 5,5 (dal 9' s.t. Benedetti 6,5). (Morandi, Visibelli, Scrugli,
Morante). All. Esposito 5,5.
ALTO ADIGE (4-3-3) Iacobucci 6; Iacoponi 5,5, Cascone 6, Tagliani 5,5, Legittimo
5,5 (dal 38' s.t. Grea s.v.); Bacher 6, Uliano 7, Campo 6,5; Schenetti 6,5 (dal 45'
s.t. Fink s.v.), Giannetti 7 (dal 19' s.t. Chiavarini 6), Fischnaller 7,5. (Miskiewicz,
Kiem, Santonocito, Pfitscher). All. Stroppa 7.
ARBITRO Abisso di Palermo 5.
NOTE paganti 460, abbonati 186, incasso
di circa 1.800 euro. Espulso Fogaroli al
47' s.t.; ammoniti Dametto, Cascone, Silva Reis, Campo e Iacobucci. Angoli 3-2.
PIERO CECCATELLI
AGLIANA (Pistoia)
Due incredibili svarioni
di Manucci regalano la doppietta a Fischnaller e la vittoria
a un Alto Adige bello ma fino
Campagna, Bombagi, Cambielli).
All. Monaco 6,5.
ARBITRO D’Angelo di Ascoli 6.
NOTE paganti 995, abbonati 195,
incasso di 12.641 euro. Espulso
Visconti al 7’ s.t.; ammoniti
Corrent, Vannucci, Pacciardi,
Marchi, Dragoni e Visconti. Angoli
5-4.
+++
GIUDIZIO
CARRARA Doppia rimonta del
Piacenza, per due volte sotto e
capace di agguantare il pari. Apre
le marcature al 3’ Merini, pronto a
riprendere una respinta errata di
Ivanov, ma al 22’ Volpe in area si
coordina bene e pareggia. Nuovo
vantaggio della Carrarese al 26’:
affondo di Russotto in area
toccato da Visconti: rigore e
nuovamente Merini a segno. In
avvio di ripresa Visconti viene
espulso per doppia ammonizione,
ma la Carrarese non riesce a
chiudere il match. E così il
Piacenza con Rodriguez fa il 2-2.
Massimo Braglia
IL POSTICIPO STASERA, ORE 20.45
C’è Lanciano-Cremonese in tv
Grande sfida tra Lanciano e Cremonese: chi vince è
quarto. Gautieri non ha Turchi, D’Aversa e Titone e dovrebbe
confermare la formazione dell’ultima partita. Invece a Brevi
mancano lo squalificato Semenzato e gli infortunati Fietta,
Sales e Sambugaro, ma rientrano Pestrin e Coralli.
Così in campo (ore 20.45, diretta su Raisport 1):
LANCIANO (4-3-3) Aridità; Aquilanti, Massoni, Amenta,
Mammarella; Capece, Paghera, Volpe; Chiricò, Pavoletti,
Sarno. (Amabile, Rosania, Vastola, Margarita, Novinic, Turchi,
Donnarumma). All. Gautieri.
CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Polenghi, Minelli, Cesar, Favalli;
Tacchinardi, Pestrin, Dettori; Le Noci, Coralli, Possanzini. (Bianchi, Rigione, Riva, Filippini, Nizzetto, Rabito, Musetti). All. Brevi.
ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Camillucci-De Troia).
serie D
GIRONE A
27a giornata
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
CLASSIFICA
RISULTATI
ACQUI-VALLE D'AOSTA
1-2
ALBESE-DERTHONA
1-2
ASTI-LAVAGNESE
0-1
BOGLIASCO-NAVIGLIO TREZZANO 2-2
BORGOSESIA-SANTHIA'
1-0
F. CARATESE-CHIAVARI
1-1
LASCARIS-NOVESE
0-3
VERBANO-CHIERI
1-2
VILLALVERNIA-CANTU' SAN PAOLO 5-1
ha riposato PRO IMPERIA
Valle d'Aosta˚ p. 67; Chieri 64;
Santhià˚ (-3) 50; Derthona˚ 48;
Novese˚ 47; Lavagnese˚ 45;
Chiavari˚ e Villalvernia 43; Borgosesia 41; Naviglio Trezzano˚
40; Acqui e F. Caratese 39; Bogliasco 38; Pro Imperia˚ 37;
Verbano˚ 32; Asti 27; Albese
(-3) 22; Cantù San Paolo˚ 6;
Lascaris˚ 5. (˚hanno già riposato).
ALZANOCENE-CASTIGLIONE
3-0
AURORA SERIATE-PIZZIGHETTONE 0-1
CASTELLANA-MAPELLOBONATE 4-2
FIDENZA-PONTISOLA
0-1
GALLARATESE-GOZZANO
1-1
OLGINATESE-CARONNESE
2-1
PRO PIACENZA-CARPENEDOLO 3-0
RUDIANESE-DARFO
0-1
SEREGNO-FIORENZUOLA
2-1
VOGHERA-COLOGNESE
0-1
Castiglione p. 57; Pizzighettone e Pontisola 52; Olginatese 51; MapelloBonate 48;
Caronnese 46; Voghera e
Castellana 44; AlzanoCene
41; Aurora Seriate 40; Pro
Piacenza e Darfo 38; Rudianese e Gozzano 37; Colognese 36; Fidenza e Seregno
32; Carpenedolo 31; Fiorenzuola 28; Gallaratese 21.
LEGNAGO-TAMAI
MONTEBELLUNA-PORTO TOLLE
MONTECCHIO-MEZZOCORONA
SACILESE-BELLUNO
SANDONA'JESOLO-SAREGO
SAN GIORGIO-PORDENONE
SANVITESE-ITALA SAN MARCO
UNION QUINTO-CONCORDIA
VENEZIA-GIORGIONE
Il Martina è in vetta
Mercoledì si gioca
Sorpasso in vetta nel girone H: il
Martina si porta a +2 sull’Ischia; crolla
anche il Castiglione (B), che però resta
a +5. Tutto come prima nei gironi C, D
e G. Il Pontedera (E) e il Teramo (F)
volano a +10, l’Hinterreggio (I) torna a
vincere e va a +6. Mercoledì ultima
infrasettimanali nei gironi A, B e D.
GIRONE E
RISULTATI
CASTEL RIGONE-DERUTA
0-3
ORVIETANA-GROUP CITTA' DI CASTELLO 3-1
PIERANTONIO-PONTEVECCHIO 1-0
PONTEDERA-SPOLETO
3-0
SANSEPOLCRO-FLAMINIA
1-0
SPORTING TERNI-VITERBESE 3-3
TODI-SANSOVINO
1-0
TRESTINA-AREZZO
1-1
ZAGAROLO-PIANESE
2-1
CLASSIFICA
Pontedera p. 60; Arezzo 50;
Pianese 44; Sporting Terni
43; Castel Rigone 40; Pierantonio 39; Viterbese 38; Deruta 37; Spoleto 36; Orvietana
e Sansepolcro 35; Trestina
32; Pontevecchio 31; Flaminia e Todi 30; Sansovino (-4)
e Zagarolo 25; Group Città di
Castello 22.
(30a)
GIRONE B
(30a)
ad allora poco concreto e che a
3’ dal termine stava subendo
una sconfitta non meritata.
Sconfitta che la duplice amnesia di Manucci (prima malinteso con Layeni, poi palla persa
sulla tre quarti) trasforma in
un successo che vale oro. Stroppa non s’illude, né per
la classifica («vorrei altri 2-3
punti per la salvezza»), né per
il successo ad Agliana, dove il
Prato é emigrato per l'inagibilità del Lungobisenzio. «Per numero di occasioni il pari sarebbe stato giusto» dice ancora il
tecnico dell’Alto Adige.
I gol Ospiti in gol con Giannetti
che al quarto d'ora sfrutta l'assist dell'ex Schenetti. Il Prato risponde con Vieri di testa. Esposito manda dentro Benedetti
che ripaga conquistandosi il rigore, trasformato poi con freddezza. Il Prato «vede» un successo che lo premia oltre i meriti, ma deve fare i conti con gli
orrori difensivi e con Fischnaller che lancia l’Alto Adige in zona playoff.
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FERALPI SALÒ
1
ANDRIA
0
BARLETTA
0
LATINA
1
Feralpi, sono tre di fila
Troppo poco Barletta
Il Latina fa il colpaccio
Andria: rischia Cosco
MARCATORE Blanchard al 46’
s.t.
FERALPI SALÒ (3-4-3) Zomer
6,5; Turato 7, Leonarduzzi 6,
Blanchard 7,5; Bianchetti 5,5 (dal
38’ s.t. Camilleri s.v.), Muwana
5,5 (dal 45’ s.t. Drascek s.v.),
Castagnetti 6,5, Savoia 6;
Bracaletti 6, Defendi 5,5, Tarana
6,5. (Gargallo, Allievi, Cortellini,
Fusari, Corradi). All. Remondina
6,5.
BARLETTA (4-2-3-1) Pane 6;
Mazzarani 6, Pelagias 6 (dal 42’
p.t. Pisani 6; dal 47’ s.t. Hanine
s.v.), Migliaccio 6,5, Petterini 6;
Guerri 6, De Liguori 6,5;
Simoncelli 5,5, Romondini 5,5,
Cerone 6,5 (dal 26’ s.t. Franchini
6); Infantino 6. (Sicignano, Di
Cecco, Ferrara, Zappacosta). All.
Di Costanzo 6.
ARBITRO De Faveri di San Donà
6.5.
NOTE spettatori 700 circa,
paganti, abbonati e incasso n.c.
Ammoniti Pelagias, Petterini,
Bianchetti, Leonarduzzi e
Castagnetti. Angoli 4-3.
MARCATORE Jefferson al 17’ s.t.
ANDRIA (4-4-2) Rossi 6;
Meccariello 5, Cossentino 6 (dal 1’
s.t. Zaffagnini 6), Mucciante 5,
Pierotti 5 (dal 26’ s.t. Gambino
s.v.); Comini 5 (dal 1’ s.t. Minesso
6), Marsili 5, D’Alessandro 5,5,
Taormina 5,5; Del Core 5, La
Mantia 6. (Sansonna, Arini,
Loiodice, Russo). All. Cosco 5.
LATINA (3-5-2) Martinuzzi 6,5;
Gasperini 5,5, Agius 6,5,
Bruscagin 6; Falzerano 5,5,
Berardi 6, Burrai 6, Matute 6,5,
Giacomini 6; Bernardo 6 (dal 16’
s.t. Jefferson 7), Martignago 6
(dal 34’ s.t. Pagliaroli s.v.). (Radio,
Burzigotti, Giannusa, Carta,
Merlin). All. Sanderra 6,5.
ARBITRO Coccia di San
Benedetto del Tronto 6.
NOTE paganti 303, abbonati
1.992, incasso di 9.140 euro.
Espulso Mucciante al 46’ s.t.;
ammoniti Pierotti, Giacomini e
Meccariello. Angoli 10-5.
+++
GIUDIZIO
SALÒ (Bs) La Feralpi Salò batte il
Barletta all’ultimo respiro e con la
terza vittoria consecutiva
riaccende le speranze di
salvezza. Al 46’ della ripresa
decide un gol del difensore
Blanchard, che su punizione a
spiovere di Castagnetti mette in
rete con un preciso colpo di
testa. Il Barletta ha chiamato in
causa Zomer solo una volta al 19’
della ripresa con una punizione di
Cerone.
Giulio Tosini
GIRONE C
++
GIUDIZIO
ANDRIA Anche il Latina sbanca
Andria e inguaia Cosco, che
comunque intasca la fiducia della
società. La contestazione dei
tifosi portano invece alle
dimissioni del presidente Fusiello.
Eppure l’Andria era partito bene,
ma il Latina ha sofferto poco di
fronte a una squadra abulica.
Nella ripresa Sanderra inserisce
Jefferson che appena in campo
va a segno sfruttando un buco
difensivo di Mucciante. La
reazione dell’Andria si infrange
contro la traversa di La Mantia.
Giuseppe Ernesto
GIRONE D
2-0
0-1
2-0
0-1
0-0
1-1
2-4
2-1
2-1
CLASSIFICA
RISULTATI
Venezia p. 56; Porto Tolle
54; Legnago 53; Montebelluna 45; Pordenone 40;
SandonàJesolo 39; Mezzocorona e Belluno 37; Tamai
e Union Quinto 36; Giorgione e San Giorgio 35; Sacilese 34; Montecchio 32; Concordia 26; Sanvitese e Sarego 21; Itala San Marco
15.
BAGNOLESE-PAVULLESE
CAMAIORE-PISTOIESE
CEREA-TUTTOCUOIO
FORCOLI-RAVENNA
FORLÌ-CASTELFRANCO
MEZZOLARA-SANTACROCE
ROSIGNANO-VILLAFRANCA
SAN PAOLO-SCANDICCI
SESTESE-LANCIOTTO CAMPI
VIRTUS VECOMP-ESTE
(30a)
2-0
0-0
1-3
1-0
1-0
2-0
2-2
2-2
0-2
1-3
CLASSIFICA
Este p. 61; Forlì 58; Virtus Vecomp, Mezzolara e Castelfranco 53; San Paolo 49; Cerea
47; Lanciotto Campi 46; Pistoiese 43; Scandicci 38; Rosignano e Tuttocuoio 37; Bagnolese 36; Camaiore e Forcoli
35; Ravenna (-2) 31; Villafranca 26; Pavullese* 24; Santacroce 22; Sestese* 17.
(* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO (31a) mercoledì 21 marzo, ore 14.30
Cantù San Paolo-Lascaris (3-0); Chiavari-Borgosesia (1-0); Chieri-Albese (3-1; ore 15);
Derthona-Asti (0-1); Lavagnese-Acqui (1-2); Naviglio-Pro Imperia (1-0); Novese-Verbano
(2-1); Santhià-Bogliasco (3-1); Valle d'Aosta-F. Caratese (2-2); riposa Villalvernia.
PROSSIMO TURNO (31a) mercoledì 21 marzo, ore 14.30
PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15
PROSSIMO TURNO (31a) mercoledì 21 marzo, ore 14.30
Caronnese-Seregno (2-1); Carpenedolo-Gallaratese (0-1); Castiglione-Aurora Seriate (2-2); Colognese-AlzanoCene (1-0); Darfo-Voghera (1-1); Fiorenzuola-Rudianese (0-0); Gozzano-Castellana (1-4); MapelloBonate-Fidenza
(1-1); Pizzighettone-Pro Piacenza (1-0); Pontisola-Olginatese (1-3).
Belluno-Sanvitese (3-0); Concordia-Sacilese (3-0); Giorgione-SandonàJesolo (2-1); Itala San Marco-San Giorgio (1-1); Mezzocorona-Union Quinto (1-2); Pordenone-Legnago (1-1); Porto Tolle-Montecchio (0-1); Sarego-Montebelluna (0-1); Tamai-Venezia (1-2).
Cerea-Virtus Vecomp (2-2); Este-San Paolo (0-1); Lanciotto-Bagnolese
(2-1); Pavullese-Mezzolara (0-1); Pistoiese-Rosignano (1-2);
Ravenna-Sestese (0-0); Santacroce-Camaiore (1-1); Scandicci-Forcoli
(0-0); Tuttocuoio-Castelfranco (0-1); Villafranca-Forlì (1-2).
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
RISULTATI
JESINA-CIVITANOVESE
0-1
LUCO CANISTRO-ATLETICO TRIVENTO 1-2
MIGLIANICO-ISERNIA
2-0
OLYMPIA AGNONESE-ANCONA 4-2
REAL RIMINI-RENATO CURI
1-2
RECANATESE-RICCIONE
0-1
SAMBENEDETTESE-SANTEGIDIESE 3-2
SAN NICOLÒ-TERAMO
0-1
VIS PESARO-ATESSA VDS
2-2
CLASSIFICA
Teramo p. 65; Civitanovese e
Sambenedettese 55; Ancona
53; Isernia e Atletico Trivento
47; San Nicolò 39; Recanatese e Olympia Agnonese 36;
Riccione 35; Jesina 34; Vis Pesaro 33; Atessa VdS 32; Santegidiese 28; Renato Curi 27;
Miglianico 20; Luco Canistro
19; Real Rimini 4.
RISULTATI
ANZIOLAVINIO-ASTREA
FIDENE-CIVITAVECCHIA
MARINO-BACOLI
PALESTRINA-ARZACHENA
POMIGLIANO-ATL. BOVILLE
PORTO TORRES-BUDONI
SALERNO-CYNTHIA
SELARGIUS-MONTEROTONDO
SORA-SANT'ELIA
1-1
1-2
3-1
0-2
5-0
1-1
3-1
1-3
2-1
CLASSIFICA
Salerno p. 57; Marino 51;
Porto Torres 42; Fidene e
Budoni 41; Palestrina e Pomigliano 39; Astrea 38; Selargius, Arzachena e Monterotondo 35; Sora 34; Anziolavinio 33; Civitavecchia 31; Cynthia 27; Sant'
Elia 24; Bacoli e Atletico
Boville 21.
RISULTATI
BRINDISI-INTERNAPOLI
3-1
CASARANO-ISCHIA
4-2
CASERTANA-FORTIS TRANI 3-0
CRISTOFARO-MARTINA
1-2
FRANCAVILLA S.-CAMPANIA 3-2
GROTTAGLIE-IRSINESE
1-0
REAL NOCERA-GAETA
1-0
SARNESE-NARDO'
2-0
TURRIS-VIRIBUS UNITIS
4-2
CLASSIFICA
Martina p. 57; Ischia 55;
Sarnese 53; Casertana 50;
Francavilla S. 47; Brindisi
45; Turris 44; Campania
41; Casarano 40; Nardò
39; Fortis Trani 34; Internapoli 31; Irsinese 24; Real
Nocera e Grottaglie 23; Viribus Unitis 19; Cristofaro
17; Gaeta (-4) 16.
RISULTATI
ACIREALE-BATTIPAGLIESE
ACRI-NUVLA SAN FELICE
HINTERREGGIO-LICATA
MARSALA-MESSINA
NOTO-CITTANOVA
PALAZZOLO-COSENZA
SAMBIASE-ADRANO
SERRE ALBURNI-S. ANTONIO ABATE
VALLE GRECANICA-NISSA
1-1
0-1
2-0
0-1
6-0
1-1
3-0
0-1
1-1
CLASSIFICA
Hinterreggio p. 48; Cosenza e
Nuvla San Felice 42; Messina
(-7) e Adrano* 41; Palazzolo e
Battipagliese* 40; Acri 39;
Licata* 37; Serre Alburni, Noto e Marsala* 34; Sant'Antonio Abate (-2) 31; Acireale*
30; Sambiase 29; Valle Grecanica 28; Nissa* 23; Cittanova
(-1) 18. (* una gara in meno).
PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15
PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15
PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15
PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15
PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15
Arezzo-Zagarolo (3-1); Deruta-Sansepolcro (0-1); Group Città di
Castello-Flaminia (0-2); Pianese-Orvietana (2-2); Pontevecchio-Castel Rigone
(1-3); Sansovino-Pontedera (0-1); Spoleto-Pierantonio (3-0);
Trestina-Sport ng Terni (3-2); Viterbese-Todi (1-1).
Ancona-Vis Pesaro (2-4); Atessa VdS-Real R mini (2-1); Civitanovese-Olympia
Agnonese (1-3); Isernia-Recanatese (1-1); Renato Curi-San Nicolò (0-0);
Riccione-Atletico Trivento (4-3); Sambenedettese-Jesina (1-1);
Santeg diese-M gl anico (1-2); Teramo-Luco Canistro (4-1).
Arzachena-Sant'Elia (2-0); Astrea-Marino (1-1); Atletico Boville-Fidene (0-2); Bacoli-Selargius (0-3); Budoni-Salerno (1-1);
Civitavecchia-Sora (0-1; ore 14); Cynthia-Palestrina (4-2); Monterotondo-Pomigliano (0-1); Porto Torres-Anziolavinio (2-1).
Brindisi-Francavilla S. (1-2); Campania-Casarano (1-0);
Gaeta-Grottaglie (1-4); Internapoli-Real Nocera (0-0);
Irsinese-Fortis Trani (1-1); Ischia-Sarnese (0-3); Martina-Turris
(1-1); Nardò-Cristofaro (2-0); Viribus Unitis-Casertana (0-5).
Adrano-Serre Alburni (1-2); Battipagliese-Hinterreggio (1-1); Cittanova-Sambiase (0-3); Cosenza-Marsala (0-2); Licata-Palazzolo
(1-1); Messina-Valle Grecanica (2-2); Nissa-Acri (0-1); Nuvla San
Felice-Noto (0-4); Sant'Antonio Abate-Acireale (1-0).
28
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
SECONDA DIVISIONE
girone A
SAN MARINO
3
ENTELLA
0
POGGIBONSI
1
CUNEO
1
31a giornata
Ora il San Marino
vede il primato
Super Pro Patria
Ottoni, 2˚ esonero
Il Casale rallenta, in due lo braccano: oltre al
Cuneo, che ha fatto un gran colpo a Chiavari, c’è
anche il San Marino (Lapadula sale a 21 gol) che
mercoledì nel recupero sul campo della
Giacomense può salire in vetta; prima della
partita con il Poggibonsi è stato arrestato un
tifoso di 40 anni che ha dato una testata a un
gendarme. Prosegue l’incredibile rimonta della
Pro Patria (partita da -13) verso i playoff,
riaprendo la crisi del Montichiari: secondo
esonero per Claudio Ottoni (in arrivo Soda o
Tosi) e ingaggio del centrocampista Fonjock.
Da segnalare a Treviso un’interruzione di 5’ per
un infortunio al piede del guardalinee Forte.
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Lapadula (SM)
al 18', Pera (P) al 39', Tarallo
(SM) al 40', Poletti (SM) su rigore al 49' s.t.
SAN MARINO (4-4-2) Vivan
7; Pelagatti 6 (dal 40' p.t. Tarallo 6,5), Del Duca 6, Fogacci
6,5, De Santis 6; Sorbera 6,
Amantini 6,5, Del Sole 6 (dal
19' s.t. Loiodice 6), Poletti 6,5;
Lapadula 7 (dal 36' s.t. Pigini
s.v.), D'Antoni 6,5. (Migani, Farina, Villanova, Casolla). All.
Petrone 6,5.
POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello 5,5; Cutrupi 6, Dierna
5,5, Cirina 5,5, Bronchi 6 (dal
36' s.t. Cicali s.v.); Romanelli 6
(dal 19' s.t. Boldrini 6), El
Kamch 6,5, Doveri 5,5, Moscarino 6; Falomi 5,5, Dal Bosco 6
(dal 17' s.t. Pera 6,5). (Gori,
Maquori, Giuliacci, Settembrini). All. Fraschetti. 6.
ARBITRO Rasia di Bassano 6.
NOTE spett. 300, incasso nc.
Espulso il tecnico Petrone al
41’ s.t.; amm. Dierna, Del Sole,
Lapadula, D'Antoni, El Kamch
e Doveri. Angoli 0-5. (g.b.)
girone B
NORMANNA
0
CATANZARO
0
VIGOR LAMEZIA
4
L’AQUILA
0
34a giornata
+++
GIUDIZIO
MARCATORE Sentinelli al 45'
p.t.
ENTELLA (4-4-2) Paroni 6;
Falcier 5,5, Russo 6, Bertoli
6, Zampano 6; Staiti 6, Hamlili
6, Volpe 6 (dal 25' s.t. Serlini
5,5), Ciarcià 6,5 (dal 39' s.t.
Simeoni s.v.); Lenzoni 5,5 (dal
10' s.t. Lazzaro 5,5), Rosso 6.
(Otranto, Fantoni, Favret,
Musso). All. Spalla 6 (Prina
squalificato).
CUNEO (5-3-2) F. Rossi 6,5;
Passerò 6, Sentinelli 6,5, Carretto 6,5, Arcari 6,5, Donida
6; Cristini 6, Lodi 6,5 (dal 1'
s.t. Longhi 6), Di Quinzio 6,5
(dal 24' s.t. Gentile 6); Ferrario 6, Varricchio 6 (dal 34' s.t.
Personè s.v.). (Negretti, Cintoi, Garcia, Garavelli). All. E.
Rossi 6,5.
ARBITRO Caso di Verona 5.
NOTE spettatori 500 circa, incasso di 4.384,47. Ammoniti
Volpe, Sentinelli, Lodi e Carretto. Angoli 5-4. (i.v.)
Grande Lamezia
Paura a Celano:
arresto cardiaco
per Russo (Melfi)
Pareggiano in casa Perugia e Catanzaro (Masini
ha fallito un rigore a 8’ dalla fine) e si rifà sotto la
Vigor Lamezia, che dilaga ad Aversa. Spavento
a Celano, dove Roberto Russo del Melfi è andato
in arresto cardiaco dopo uno scontro di gioco al
21' del secondo tempo: il giocatore è stato
rianimato dal medico locale Giulio Del Gusto ed è
stato trasportato prima all'ospedale di
Avezzano e poi a quello di L’Aquila, riprendendo
conoscenza sull’ambulanza; i giocatori hanno
atteso le notizie del miglioramento delle sue
condizioni prima di riprendere la gara, rimasta
ferma per 13’: per Russo frattura e ferita sulla
fronte, oltre alla frattura della mascella.
GIUDIZIO
++
GIUDIZIO
MARCATORI Gattari al 43’
p.t.; Mancosu al 18’, Giuffrida
al 29’, Cane al 33’ s.t.
NORMANNA (4-3-3) Russo
5; Diana 5, Castaldo 5,5, Mattera 5,5, Letizia 5,5; Gatto 6,
Zolfo 5,5 (dal 14' s.t. Guarracino s.v.), Marano 6; Grieco
5,5, Petagine 6, Zampaglione
5. (Russolillo, Monda, Izzo, Signorelli, Varriale, Vitale). All.
Romaniello 5,5.
VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte 6; Franchino 6, Bonasia
6,5, Giuffrida 7 (dal 37' s.t.
Sbravati s.v.), Marchetti 7
(dal 37' s.t. Mercurio s.v.); Gattari 7, Rondinelli 7,5, Cerchia
7; Mangiapane 6,5, De Luca 6
(dal 28' s.t. Cane 6,5), Mancosu 6,5. (Calderoni, Visone,
Lattanzio, Romero). All. Costantino 7,5.
ARBITRO Roca di Foggia 6.
NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mancosu, Zampaglione e Gattari. Angoli 2-5.
(g.ar.)
++
CATANZARO (3-4-3) Mengoni 7; Mariotti 6,5, Accursi 6,5,
Papasidero 6,5; Giampà 6, Ulloa 5,5, Maisto 6, Squillace 6;
Esposito 5 (dal 1’ s.t. Bugatti
5,5), Masini 5, Carboni s.v.
(dal 6’ p.t. Bruzzese 6; dal 26’
s.t. Romeo 5). (Mosca, Narducci, Gigliotti, Corso). All.
Cozza 5,5.
L’AQUILA (4-3-3) Testa 7; Simoncini 6, Prizio 6 (dal 19’ s.t.
Cavaliere 5,5), Ruggiero 6,5,
Piccioni 6; Agnello 6,5, Catinali 6, Carcione 6 (dal 15’ s.t. Perfetti 5,5); Calvarese 5, Colussi 5,5, Improta 6 (dal 43’ s.t.
Cunzi s.v.). (Modesti, Campinoti, Giglio, Capparella). All.
Ianni 6,5.
ARBITRO Manganiello di Pinerolo 5.
NOTE spettatori 5.000 circa,
incasso non comunicato.
Espulso il tecnico Cozza al 44’
s.t.; ammoniti Piccioni, Squillace, Colussi e Accursi. Angoli
5-6. (i.m.)
MANTOVA
0
RENATE
1
TREVISO
1
MONTICHIARI
0
PERUGIA
1
PAGANESE
1
APRILIA
2
CAMPOBASSO
2
CASALE
0
RIMINI
1
BELLARIA
1
PRO PATRIA
1
FONDI
1
EBOLITANA
1
CHIETI
2
GAVORRANO
2
++
GIUDIZIO
MANTOVA (4-4-2) Festa
6,5; Bertin 6, Sensi 6, Zaninelli 6,5, Sereni 6; Colonetti 5,5
(dal 32’ s.t. Cinque 5,5), Spinale 6, Pettarin 6, Bersi 5,5 (dal
38’ s.t. Maschio s.v.); Del Sante 6, Franchi 5,5 (dal 14’ s.t.
Pietribiasi 5,5). (Bellodi, Fonte, Girelli, Burato). All. Frutti 6.
CASALE (4-3-3) Adornato 6;
Silvestri 6,5, Gonnella 6,5, Vignati 5,5, Marchi 5; Garrone
5,5 (dal 10’ s.t. Iannini 6,5), Capellupo 6, Gambadori 6,5;
Taddei 6,5 (dal 44’ s.t. Peluso
s.v.), Curcio 6, Siega 6,5. (Pomat, Ciccomascolo, Naglieri,
Agnesina, Di Vanno). All. Buglio 6.
ARBITRO Barbeno di Brescia 5,5.
NOTE spettatori 2.000 circa,
incasso di 13.906 euro. Espulso Sensi al 41’ s.t.; ammoniti
Sensi, Sereni, Zaninelli, Gambadori e Cinque. Angoli 2-4.
(m.b.)
GIUDIZIO
+++
++
MARCATORE Gaeta (Re) su
rigore al 45’ p.t.; Buonocunto
(Ri) su rigore al 7’ s.t.
RENATE (4-3-3) Pisseri 7;
Adobati 6,5, Cortinovis 6, Bergamini 6, Gavazzi 6; Gualdi
5,5, Battaglino 6, Valerio 6;
Gaeta 6,5, Ghezzi 6, Mangiarotti 6. (Lenzi, Morotti, Ferrari, Gori, Mastrototaro, Mazzini, Carminati). All. Adamo 6
(Magoni squalificato).
RIMINI (5-3-2) Scotti 6,5; Spighi 6,5, A. Brighi 6, Mastronicola 6, Rosini 6, Palazzi 5,5;
Buonocunto 6,5, Favero 5
(dal 5’ s.t. Zanigni 5,5), Valeriani 6; Degano 5 (dal 40’ s.t. De
Luigi s.v.), Baldazzi 5,5. (Semprini, Barone, Zanetti, Signorini, Bufalo). All. Greco 6 (D’Angelo squalificato).
ARBITRO Martinelli di Roma
5,5.
NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gualdi, Valerio, Valeriani, Buonocunto e Palazzi. Angoli 4-4. (f.c.)
GIUDIZIO
MARCATORI Perna (T) al 16’,
Bamonte (B) al 45’ s.t.
TREVISO (4-3-1-2) Campironi
6,5; Beccia 6, Cernuto 5,5, Visintin 6, Bandiera 5,5; Malacarne 5 (dal 1’ s.t. Torromino 6),
Giorico 5,5 (dal 19’ s.t. Panarelli 6), Maracchi 6; Spinosa 6;
Ferretti 5 (dal 32’ s.t. Gallon
s.v.), Perna 6,5. (Sartorello,
Granati, Brunetti, Madiotto).
All. Zanin 6.
BELLARIA (4-4-2) Venturi
6,5; Severi 5, Buda 6, Forte
6,5, Bamonte 6,5; Martinelli 5,
Mariani 5 (dal 30’ s.t. Rolandone s.v.), Briglia 5, De Cenco
5,5 (dal 38’ s.t. Luppi s.v.);
Scarponi 6 (dal 17’ s.t. Turchetta 6), Fioretti 6. (Renna, Fabbri, Morena, Rossi). All. Campedelli 6.
ARBITRO Petroni di Roma
5,5.
NOTE spettatori 800 circa, incasso di 5.050 euro. Espulso
Rossi dalla panchina al 20’ s.t.;
amm. Forte, Bamonte, Maracchi, Spinosa, Martinelli e Bandiera. Angoli 6-4. (g.p.z.)
++
GIUDIZIO
MARCATORE Cortesi al 35'
s.t.
MONTICHIARI (4-4-2) Gambardella 5; Verdi 5,5, Filippini
6, Bettenzana 5,5, Zambelli 5;
Muchetti 6,5, Dolce 6, Agostinone 6, Loiacono 5,5 (dal 30'
s.t. Saleri 5,5); Altobelli 6, Kyeremateng 6 (dal 30' s.t. Dalì
5,5). (Grosso, Giordani, Materazzo, Justino, Severgnini).
All. Ottoni 5,5.
PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 6; Gambaretti 5,5,
Polverini 6,5, Nossa 7, Pantano 6; Vignali 6,5, Bruccini 7,
Artaria 6 (dal 27' s.t. Viviani
6); Giannone 6,5 (dal 41' s.t.
Siano s.v.); Serafini 6,5, Cozzolino 6,5 (dal 30' s.t. Cortesi
6,5). (Frasca, Botturi, Bonfanti, Ghidoli). All. Cusatis 6,5.
ARBITRO Cangiano di Napoli
6.
NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Espulso Bettenzana al 35' p.t.; ammoniti Dolce, Kyeremateng,
Altobelli, Gambaretti, Vignali
e Bruccini. Angoli 4-2. (n.s.)
++
GIUDIZIO
MARCATORI Cacioli (P) al 45’
p.t.; Ricciardo (F) al 9’ s.t.
PERUGIA (4-2-3-1) Giordano
6; Anania 6, Cacioli 7, Russo
6,5, Zanchi 6; Mocarelli 6 (dal
15’ s.t. Luchini 6), Borgese 6;
Moscati 6,5 (dal 40’ s.t. Moneti s.v.), Clemente 6,5, Ferri
Marini 5,5 (dal 26’ s.t. Padovani 6,5); Bueno 5,5. (Despucches, Pupeschi, Borghetti, Di
Dio). All. Battistini 5,5.
FONDI (5-3-2) Gasparri 7,5;
Alleruzzo 6, Palumbo 6, Dionisio 6, Schettino 6, Pacini 6
(dal 27’ s.t. Iovinella 6); Rossini 6 (dal 44’ s.t. Grillo s.v.),
Cucciniello 6,5, Vaccaro 6;
Konate 7, Ricciardo 6,5 (dal
39’ s.t. Formuso s.v.). (Mezzacapo, Bennardo, Finocchio,
Bernasconi). All. Capuano
6,5.
ARBITRO Operato di Isernia
6.
NOTE spettatori 3.000 circa,
incasso di 22.978 euro. Ammoniti Pacini, Zanchi, Schettino, Rossini e Alleruzzo. Angoli
5-2. (a.m.)
GIUDIZIO
++
++++
MARCATORI Scarpa (P) al
31' p.t.; Lo Coco (E) al 14' s.t.
PAGANESE (4-4-2) Stillo 6;
Balzano 4,5 (dal 40' s.t. F. Orlando 5,5), E. Pepe 6, Fusco 6
(dal 37' s.t. Pastore 6), Errico
5; Galizia 6, Tricarico 6,5, Nigro 6, Scarpa 6,5; Fava 6,5,
L. Orlando 5. (Robertiello, Giglio, Neglia, De Martino, Loiacono). All. Palumbo 5.
EBOLITANA (4-3-2-1) Nicastro 5; Venneri 6, De Pascale
6,5, Perricone 6,5, Giudice
5,5; Perrino 6, Nazzani 6, M.
Pepe 6; Corsino 6,5, Mirante
5,5 (dal 19' s.t. Salemme 5,5);
Lo Coco 6 (dal 40' s.t. Mastrojanni 6). (Policano, Barbone, Cutolo, Calascibetta, Broso). All. Marino 6,5.
ARBITRO Peretti di Verona
6,5.
NOTE spettatori 1.000 circa,
incasso nc. Espulsi Corsino al
33' s.t. e il tecnico Marino al
35' s.t.; ammoniti Scarpa, Perrino, Fusco, Nazzani e Perricone. Angoli 8-1. (a.c.)
GIUDIZIO
MARCATORI Ceccarelli (A)
su rigore al 2’, Alessandro (C)
al 42’ p.t.; Migliorini (C) al 3’,
Pignalosa (A) al 28’ s.t.
APRILIA (4-4-2) Bifulco 6;
Gomes 6, Gritti 6,5, Diakite 6,
Carta 5,5 (dal 16’ s.t. Buonaiuto 6); Criaco 6,5, Cruciani 6,
Croce 5,5, Germani 5,5 (dal
16’ s.t. Pignalosa 6); Calderini
5,5, Ceccarelli 6. (Pellegrino,
Di Libero, Crialese, Salese, Iovene). All. Vivarini 6.
CHIETI (4-2-3-1) Feola 7; Bigoni 6, Serpico 6, Migliorini
6,5, Malerba 5,5; Amadio 7,
Del Pinto 6; Fiore 6 (dal 40’ s.t.
Gammone s.v.), Alessandro
6,5 (dal 34’ s.t. Anastasi 5,5),
Berardino 7 (dal 31’ s.t. Cardinali 5,5); Lacarra 5. (Perucchini, Gialloreto, Di Noia, Pedrocchi). All. Paolucci 6,5.
ARBITRO Saia di Palermo
6,5.
NOTE spettatori 1.000 circa,
incasso nc. Espulso Lacarra
al 24’ p.t.; amm. Bifulco, Cruciani, Calderini, Alessandro e
Cardinali. Angoli 6-8. (v.a.)
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Todino (C) al 14’
p.t.; Giannattasio (C) al 4’, Nohman (G) al 15’, Pucciarelli (G) al
31’ s.t.
CAMPOBASSO (4-2-3-1) Ioime 6; Bertozzini 6, Scudieri
6,5, Mateo 6,5, Esposito 6; Cirillo 6, Forgione 6,5; Giannattasio 6,5, Todino 6,5 (dal 42’ s.t.
Volpicelli s.v.), Laporta 6,5
(dal 36’ s.t. Rega s.v.); Cruz 6.
(Falcone, Baldares, Volpe,
Mazza, Di Nardo). All. Imbimbo 6,5.
GAVORRANO (4-4-2) Addario 6; Tognarelli 5,5 (dal 27’ s.t.
Sgambato 6,5), Miano 6,5, Dascoli 6,5, Menichetti 6; Pucciarelli 6,5, Zane 6, Nicoletti 6, Pulina 5 (dal 7’ s.t. Nohman 6,5);
Fioretti 5,5, Rosati 5 (dal 17’
s.t. Losicco 6,5). (Santandrea, Alderotti, Manzo, Nocciolini). All. Callai 6,5 (Buso
squalificato).
ARBITRO Spinelli di Terni 6,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso di 3.850 euro. Ammoniti Cirillo, Cruz, Tognarelli e Miano. Angoli 4-3. (a.d.l.)
SAMBONIFACESE
0
BORGO A BUGGIANO
3
SANTARCANGELO
1
ALESSANDRIA
2
GIULIANOVA
0
MILAZZO
2
CELANO
1
FANO
0
GIACOMENSE
4
VALENZANA
0
LECCO
2
SAVONA
0
NEAPOLIS
1
ARZANESE
2
MELFI
0
ISOLA LIRI
0
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Staffolani al
10', al 24’ su rigore e al 31’, Dal
Rio al 40’ p.t.
SAMBONIFACESE (3-5-2)
Nardoni 5; Orfei 5,5, Dal Degan 5,5, Messina 5 (dal 35’
p.t. Ruggeri 5,5); Caraceni 5,
Creati 6, Botticini 5 (dal 5’ s.t.
Marianeschi 6), Tecchio 5,5,
Viskovic 4,5; Brighenti 5, Zanetti 5 (dal 34’ s.t. Montagnani
s.v.). (Bonato, Pisani, Ebhote,
Boseggia). All. Gobbo 5.
GIACOMENSE (3-5-2) Poluzzi 6; Minardi 6,5 (dal 29’ s.t.
Lorusso s.v.), De March 7, Cenerini 6,5; Turi 6,5, Ferrara
6,5, Caciagli 6,5 (dal 23’ s.t.
Ricci 6), Scaioli 7 (dal 17’ s.t.
Mandorlini s.v.), Tavaglia 6,5;
Staffolani 8, Dal Rio 6,5. (Pavanello, Sirri, Vagnati, Paci).
All. Gadda 7.
ARBITRO Lanza di Nichelino
6.
NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Espulso Viskovic al 22' p.t.; ammoniti Tecchio, Dal Degan, Tanaglia e Dal Rio. Angoli 3-3. (f.v.)
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Santini al 39’,
Grassi su rigore al 42’ p.t.;
Rocchi al 5’ s.t.
BORGO A BUGGIANO
(4-3-1-2) Grandi 6; Tafi 6, Di
Giusto 6, Settepassi 6, Crociani 6,5; Corsi 6,5 (dal 24’ s.t. Lorenzini s.v.), Tognozzi 6,5, Mugelli 6; Grassi 7; Rocchi 7 (dal
41’ s.t. Re s.v.), Santini 7 (dal
36’ s.t. Di Crescenzo s.v.).
(Strambi, Castaldo, Di Stefano, Paganelli). All. Firicano
6,5.
VALENZANA (4-4-2) Bonassi 5; Crescente 5,5, Serao 5
(dal 10’ s.t. Montanari 5,5), Allegrini 5,5, Bettati 5,5; Berselli 6, Righini 6, Pagani 5,5,
Chiazzolino 5,5 (dal 31’ s.t. Enrico s.v.); Lamenza 5 (dal 15’
s.t. Alteri 5,5), Miracoli 5. (Moretti, Blondett, Prandi, Uggeri). All. Rossi 5,5.
ARBITRO Operato di Isernia
6,5.
NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Bettati, Serao e Crociani. Angoli 7-2. (e.c.)
2a DIVISIONE GIRONE A
RISULTATI
SQUADRE
PT
CASALE
55 31 15 10 6 42 26
SAN MARINO
54 30 16 6 8 55 34
CUNEO
54 31 16 6 9 49 39
RIMINI
49 30 14 7 9 33 30
TREVISO (-2)
48 30 13 11 6 44 28
ALESSANDRIA-SAVONA
BORGO A BUGGIANO-VALENZANA
ENTELLA-CUNEO
MANTOVA-CASALE
MONTICHIARI-PRO PATRIA
RENATE-RIMINI
SAMBONIFACESE-GIACOMENSE
SAN MARINO-POGGIBONSI
SANTARCANGELO-LECCO
TREVISO-BELLARIA
ENTELLA
45 31 12 9 10 42 31
POGGIBONSI
45 30 13 6 11 43 38
PARTITE
RETI
G V N P F S
PRO PATRIA (-13) 43 31 15 11 5 49 30
SANTARCANGELO
43 31 13 4 14 39 34
BORGO A BUGGIANO 43 31 12 7 12 40 39
ALESSANDRIA (-2)
42 31 11 11 9 36 35
RENATE
41 31 10 11 10 31 32
SAVONA (-7)
35 31 10 12 9 38 34
GIACOMENSE
35 30 8 11 11 40 47
BELLARIA
34 30 8 10 12 32 38
MANTOVA
33 30 7 12 11 30 38
MONTICHIARI (-3) 32 31 9 8 14 36 45
LECCO
26 31 6 8 17 25 57
SAMBONIFACESE 25 31 6 7 18 32 59
VALENZANA
22 30 5 7 18 24 46
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
+++
GIUDIZIO
MARCATORI Schiavini (S) al
39’ p.t.; Fabbro (L) al 14’ e al
26’ s.t.
SANTARCANGELO
(4-3-1-2) Nardi 5,5; Fabbri
6,5, Arrigoni 5,5, Gregorio
5,5, Locatelli 6,5; Baldinini
6,5, Obeng 6,5, Schiavini 6,5
(dal 19’ s.t. Bezzi 5,5); Zavalloni 5,5 (dal 29’ s.t. Ferri 5,5);
Tonelli 5,5, Gavoci 4,5. (Bicchiarelli, Antoniacci, Cola, Del
Pivo, Bacchiocchi). All. Angelini 6.
LECCO (4-3-3) Aprea 6; Tabbiani 6, Pizzuti 6,5, Merli Sala
6, Sciannamè 6,5; Civilleri 6,
Galli 5,5 (dal 9’ s.t. Fabbro
7,5), D’Amico 6; Rebecchi 6,5,
Fall 6 (dal 41’ s.t. Castelnuovo
s.v.), Cavagna 6,5 (dal 38’ s.t.
Mattaboni s.v.). (Durandi,
Ischia, Solomon, Conti). All.
Modica 6,5.
ARBITRO Castrignanò di Roma 6.
NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Ammoniti Tonelli,
Rebecchi, Sciannamè, Pizzuti
e Mattaboni. Angoli 0-1. (l.z.)
2-0
3-0
0-1
0-0
0-1
1-1
0-4
3-1
1-2
1-1
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 25 MARZO ORE 15
CUNEO-RENATE
GIACOMENSE-BORGO A BUGGIANO
LECCO-TREVISO
MONTICHIARI-SAN MARINO
POGGIBONSI-ALESSANDRIA
PRO PATRIA-BELLARIA
RIMINI-MANTOVA
SANTARCANGELO-SAMBONIFACESE
SAVONA-CASALE
VALENZANA-ENTELLA
(0-1)
(0-2)
(0-0)
(3-4)
(1-3)
(2-0)
(1-0)
(0-2)
(0-1)
(0-2)
MARCATORI
21 RETI Lapadula (San Marino).
18 RETI Serafini (7, Pro Patria).
15 RETI Rosso (2, Entella).
14 RETI Taddei (2, Casale); Perna (3, Treviso).
13 RETI Grassi (2, Borgo a Buggiano); Pera (4,
Poggibonsi).
GIUDIZIO
+++
MARCATORI Sabato al 46’
p.t.; Roselli al 23’ s.t.
ALESSANDRIA (4-4-2) Servili 6,5; Negrini 6, Cusaro 6,
Cammaroto 6, Sabato 6,5;
Santoni 6,5 (dal 43’ s.t. Marchetti s.v.), Segarelli 6, Roselli 7, Floriano 6,5 (dal 12’ s.t. Cuneaz 6); Fanucchi 6, Nassi 6
(dal 35’ s.t. Artico s.v.). (De
Marco, Giardina, Barichello,
Nocciola). All. Sonzogni 6,5.
SAVONA (4-4-2) Aresti 6,5;
Buono 5 (dal 1’ s.t. Mezgour
6), Belotti 6,5, Pigoni 6, Pellini
6; De Martis 6, Molino 6,5, Buglio 6, Giorgione 6,5; Cattaneo 6 (dal 16’ s.t. Meloni 6), Parodi 6 (dal 42’ s.t. Tonetto
s.v.). (Maragna, Rizzo, Gelfusa, Terzoni). All. Corda 6.
ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6.
NOTE spettatori 1.400 circa,
incasso di circa 10.700 euro.
Ammoniti Buono, Giorgione,
Aresti, Nassi e Negrini. Angoli
9-4. (n.p.)
RECUPERI
Mercoledì ci sono
le ultime 5 partite:
ben 4 del girone A
Questa settimana si
completa il quadro dei
recuperi della Seconda
divisione con le ultime cinque
partite: quattro sono del
girone A (tutte relative alla 25ª
giornata) e una è del girone B
(della 29ª giornata).
Ecco il programma degli
incontri (tutti avranno inizio
alle ore 14.30):
GIRONE A Bellaria Mantova,
Giacomense San Marino,
Rimini Poggibonsi e
Treviso Valenzana.
GIRONE B Campobasso
Celano.
GIUDIZIO
++
GIUDIZIO
MARCATORE Carotenuto su
rigore al 25’ p.t.
GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6; Del Grosso 7, Terrenzio
5,5, Faragalli 5 (dal 43’ p.t. Cavasinni 6), Testoni 6; Bruno 6,
Bontà 5, Bianchi 5, Valori 5,5
(dal 1’ s.t. Picone 6); Morga 6,
Pirelli 5 (dal 13’ s.t. Iachini 6).
(Sorrentino, Palandrani, Di Michele, Giustini). All. De Patre
5,5.
NEAPOLIS (4-2-3-1) Ambrosio 6; Monticelli 6, Silvestri 6,
Polverino 6, Cariello 7; Barone 6, Marinucci Palermo 7;
Manco 6,5 (dal 37’ s.t. Palumbo s.v.), Carotenuto 6,5 (dal
23’ s.t. Bonanno 6), Cancelli
6; Caggianelli 6 (dall’8’ s.t. De
Falco 6). (Errichiello, Moscarino, Pellecchia, Foggia). All. Ferazzoli 6,5.
ARBITRO Fiore di Barletta
5,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Ammoniti Faragalli,
Manco, Barone e Cavasinni.
Angoli 7-2. (g.a.)
+++
MARCATORI Manzo (A) al
34', Scalzone (M) su rigore al
40' p.t.; Mascolo (A) al 34', Nicastro (M) al 35' s.t.
MILAZZO (4-2-3-1) Messina
5,5; Dipasquale 6, Lanzolla 6, Cucinotta 6, Quintoni 6,5; Cuomo 6
(46' s.t. Guerriera s.v.), Bucolo
6,5; Proietti 6,5 (7' s.t. Fiore 6,5),
Malafronte 5,5, Mangiacasale
6,5, (14' s.t. Nicastro 6,5); Scalzone 6. (Croce, Pepe, Ingemi, Llama). All. Trimarchi-Catalano 6,5.
ARZANESE (4-4-2) Fiory 6,5;
Riccio 6, Tommasini 5,5, Caso
5,5, Castellano 6; Improta 6 (32'
s.t. Florio s.v.), Manzo 6,5, Gori
6, Tenneriello 6,5; Sandomenico
6 (45' s.t. Lorenzi s.v.), Fragiello
6 (9' s.t. Mascolo 6,5). (Parisi, Laezza, Piscopo, Petrone). All. Nutolo 6 (Fabiano squalificato).
ARB. Giovani di Grosseto 5,5.
NOTE spett. 350 circa, incasso nc. Espulso Malafronte al
16' p.t.; amm. Cuomo, Tenneriello, Caso, Quintoni, Improta, Cucinotta, Florio, Scalzone e Mascolo. Ang. 5-2. (a.i.)
GIUDIZIO
2a DIVISIONE GIRONE B
RISULTATI
SQUADRE
APRILIA-CHIETI
CAMPOBASSO-GAVORRANO
CATANZARO-L'AQUILA
CELANO-MELFI
FANO-ISOLA LIRI
GIULIANOVA-NEAPOLIS
MILAZZO-ARZANESE
NORMANNA-VIGOR LAMEZIA
PAGANESE-EBOLITANA
PERUGIA-FONDI
ha riposato VIBONESE
PT
PERUGIA
PARTITE
RETI
G V N P F S
69 33 20 9 4 49 22
CATANZARO
67 32 19 10 3 48 21
VIGOR LAMEZIA 66 32 19 9 4 50 24
L'AQUILA
59 33 15 14 4 33 17
PAGANESE
54 33 14 12 7 38 30
CHIETI
52 32 15 7 10 44 33
GAVORRANO
50 33 13 11 9 54 45
APRILIA
46 32 12 10 10 47 38
ARZANESE
43 32 10 13 9 40 43
FANO (-5)
40 32 12 9 11 37 36
NORMANNA (-1)
39 32 10 10 12 24 29
FONDI
38 32 10 8 14 33 38
GIULIANOVA (-2)
37 33 11 6 16 35 43
CAMPOBASSO (-2) 36 31 9 11 11 34 36
MILAZZO
34 33 7 13 13 31 38
NEAPOLIS (-2)
32 33 8 10 15 34 47
VIBONESE (-1)
31 32 7 11 14 34 44
MELFI (-4)
29 32 8 9 15 36 45
ISOLA LIRI (-2)
28 32 7 9 16 31 42
EBOLITANA (-1)
26 32 6 9 17 26 52
CELANO
19 32 5 4 23 24 59
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
++++
++
MARCATORE Sciamanna al
51' s.t.
CELANO (4-3-3) Liverani
6,5; Funari 6 (dal 40' s.t. Bagaglini s.v.), Ciolli 6, Bianciardi
6,5, D'Angelo 6; Barbetti 6,
De Risio 7, Granaiola 6 (dall'8'
s.t. Marfia 6,5); Luzi 6, Croce
6, Puntoriere 6 (dall'8' s.t.
Sciamanna 7,5). (Agostini, Rapino, Furno, Mascioli). All. Facciolo 6.
MELFI (4-5-1) Scuffia 6; Spirito 5,5, Gennari 6, Bova 6, R.
Russo 6 (dal 30' s.t. Gerlino
s.v.); G. Russo 6,5, Viola 5
(dal 1' s.t. Caprioli 6), Scarsella 6,5, Tirelli 6, Ambrogetti 6;
Improta 5,5. (Della Luna, Greco, Giunta, Sieri, Lionetti). All.
Rodolfi 5.
ARBITRO Taioli di Cesena
6,5.
NOTE spettatori 150 circa, incasso di quasi 300 euro.
Espulso il tecnico Facciolo al
19' s.t.; ammoniti Improta e
Sciamanna. Angoli 12-5.
(g.a.)
2-2
2-2
0-0
1-0
0-0
0-1
2-2
0-4
1-1
1-1
PROSSIMO TURNO
DOMENICA 25 MARZO ORE 15
ARZANESE-CAMPOBASSO
CHIETI-PAGANESE
EBOLITANA-NORMANNA
FONDI-FANO
GAVORRANO-GIULIANOVA
ISOLA LIRI-CELANO
MELFI-L'AQUILA
NEAPOLIS-MILAZZO
VIBONESE-CATANZARO
VIGOR LAMEZIA-APRILIA
riposa PERUGIA
(1-1)
(2-1)
(0-0)
(0-1)
(0-2)
(0-0)
(1-4)
(0-0)
(0-0)
(0-3)
MARCATORI
26 RETI Fioretti (8, Gavorrano).
20 RETI Clemente (5, Perugia).
16 RETI L. Orlando (1, Paganese); Mancosu (5,
Vigor Lamezia).
13 RETI Masini (2, Catanzaro).
GIUDIZIO
FANO (4-4-2) Orlandi 6,5; Antonioli 5,5, Mucciarelli 5,5,
Cossu 6, Misin 5,5 (dal 35’ s.t.
Noviello 5,5); Cazzola 6, Ruscio 6, Zebi 5,5 (dal 17’ s.t. Urbinati 6), Raparo 6; Marolda
5,5 (dal 24’ s.t. Innocenti 6),
Bartolini 6. (Beni, Muratori,
Mancini, Di Stefano). All. Baldassarri 5,5.
ISOLA LIRI (5-2-3) Coletti
6,5; Martinelli 6,5, Ferrara 6,
Falco 6, Romeo 6, La Rocca
6,5; Conte 6, Costanzo 6, Lucchese 6,5, Bussi 5,5 (dal 21’
s.t. Soudant 6); Caira 6,5 (dal
41’ s.t. La Rosa s.v.). (Mariosi,
Galoni, Maiorano, Di Lullo,
Bianchini). All. Sciannimanico
6,5.
ARBITRO Chiffi di Padova
6,5.
NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 3.000 euro.
Ammoniti Bartoli e Noviello.
Angoli 3–1. (g.f.)
REGOLAMENTO
Promosse in sei
Scendono in nove
con nuovi playout
Ecco il regolamento
della Seconda divisione.
PROMOZIONI Salgono dirette
le prime due dei rispettivi
gironi, più le due vincenti dei
playoff: sono ammessi terza,
quarta, quinta, sesta e lo
svolgimento è il solito.
RETROCESSIONI Scendono
dirette le ultime tre dei due
gironi e altre tre dopo i nuovi
playout: si sfidano quartultima
e quintultima di ogni girone
(andata e ritorno) e chi perde
retrocede, le due vincenti si
affrontano (andata, ritorno e
rigori) e chi perde retrocede.
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
29
RUGBY SEI NAZIONI 2012
Pagelle
La touche è ok
Svetta Parisse
Solo 4 mete
Cerniera da 5
h
AVANTI
VOTO: 6
Voto: 5
i MEDIANA
i
TREQUARTI
VOTO: 5.5
Il reparto non incide più come una volta. Colpa delle
regole, di certi atteggiamenti arbitrali, ma anche di
qualità — fisiche e tecniche — che vengono meno.
L’esperienza di certi giocatori non si discute, ma gli
anni passano e i rincalzi non sempre sono all’altezza.
La touche però ha svettato. Poi c’è Parisse (nella foto
Insidefoto), che merita un discorso a parte: è tornato
a livelli di rendimento assoluti, da vero leader. Con il
giallo di sabato a Zanni, è l’unico azzurro a essere
rimasto in campo per tutti i 400’ del Torneo. Peccato
ogni tanto predichi nel deserto.
Cinque partite, tre volte la stessa mediana titolare,
primo e ultimo match compresi: Burton Gori. In mezzo
un tentativo con Botes all’apertura e uno (forzato per
infortunio) con Semenzato mediano di mischia. La
cerniera azzurra è stata all’altezza contro la Scozia,
per il resto ha palesato i limiti di sempre. Cambiano gli
uomini, non i problemi: la Nazionale ha possesso, ma
crea poco gioco e poche opportunità. Sarà però
giusto insistere, senza dimenticare che, con Botes
molto più n. 9 che 10, all’apertura, pur col possibile
ritorno di Orquera, le alternative sono limitate.
Quattro mete in cinque partite, due firmate dalla novità
Venditti (solo la Scozia ne ha segnate così poche) e 53
punti all’attivo (nessuno ne ha messi a segno di meno).
L’Italia, offensivamente parlando, resta Nazionale di
retroguardia (anche se il 53% complessivo dalla piazzola
certo non ha aiutato). Masi estremo inamovibile, tre ali
per due posti (lo stesso Venditti, Mirco
Bergamasco, McLean) e tre centri per
due posti (Benvenuti, Sgarbi e
Canale): serve maggior incisività e
un cambio di passo.
L’ADDIO
Ongaro in spinta
«Puntiamo tutto
su Gori e Burton»
«Servono vittorie, ma la squadra ha futuro:
diamo fiducia a Brunel e a questa mediana»
Fabio Ongaro portato in trionfo dai compagni sabato durante il giro d’onore sul prato dell’Olimpico TEDESCHI
2007, a St. Etienne, nella partita che per la prima volta ci
avrebbe aperto le porte ai quarti. Perdemmo in un modo che
grida vendetta ancora oggi».
ANDREA BUONGIOVANNI
Un Roma-Bologna-Parma in treno trascorso a ricevere
complimenti, stringere mani e
ringraziare. Il «giorno dopo» di
Fabio Ongaro (dopo il successo
sulla Scozia di fronte ai 72.357
dell’Olimpico e il ritiro dalla Nazionale) è una festa che non finisce. Con un compagno di
viaggio speciale, trovato per caso: Paolo Vaccari. Insieme, col
tricolore addosso, hanno giocato dal 2000 al 2003: uno cominciava, l’altro finiva.
All’attivo ha anche cinque mete...
«La prima, quella contro la Scozia a Roma nel Sei Nazioni
2004, è passata alla storia perché dissero che segnai di... naso. Ma la mia preferita resta
quella dell’anno dopo a Monza,
contro le Figi, sotto la neve. Fu
una liberazione: giunse in un
momento personale particolare, nel mezzo di un caso-doping dal quale poi sarei stato totalmente assolto, perché il fatto
non sussisteva».
Hanno vinto l’Italia e le emozioni, vero Ongaro?
«E’ stato strano: prima e durante la partita non ho provato sen-
«
«
Che Nazionale lascia?
«Una squadra nel pieno di un
cambio generazionale. Alla
quale serve ottenere una serie
di risultati importanti consecutivi per acquisire fiducia e fare
un salto di qualità».
Lascio la
Nazionale perché
ho altre priorità:
ad agosto
diventerò papà
Cosa manca, ancora?
«Una maggior concorrenza in
diversi ruoli. Per questo serve
allargare la base e curare con
più attenzione i settori giovanili».
C’è un cambio
generazionale:
servono più
concorrenza e
più giocatori
Fabio Ongaro: per la la 26ª volta con Castrogiovanni e Lo Cicero LIVERANI
timenti particolari. Poi di colpo, quando mi hanno detto che
sarei stato sostituito, ho realizzato il significato di quell’attimo. E allora la commozione ha
avuto il sopravvento. Tanto che
non avrei voluto uscire. Qualcuno diceva che non avrei retto
mezzora. Ho giocato 56’ e stavo
ancora benone».
«Ricordo un episodio. Tour in
Nuova Zelanda 2002: durante
un trasferimento sono a fianco
di Mark Giacheri in una delle ultime file del pullman. "Finora
ho pensato solo allo sport: non
ho nemmeno una ragazza, ho
voglia di metter su famiglia" mi
disse. Tempo un anno e avrebbe smesso».
Allora perché dice addio all’azzurro?
Seguirà il suo esempio?
«Perché non mi va di fare il tappabuchi, perché è meglio mettersi da parte che esser messo
da parte e perché è giusto così. I
giovani scalpitano e io ho altre
priorità».
A cosa allude?
«Ad agosto Susanna mi regalerà un maschietto... E’ di Bergamo, a giugno si trasferirà a Parma, dove vivo da quando gioco
con gli Aironi. Ho 34 anni: devo
pensare a loro».
Non è che chiude col rugby?
«Non so, devo pensarci bene.
Molto dipenderà da cosa accadrà con gli Aironi il prossimo
mese. Sono in scadenza di contratto».
Ottantuno caps in dodici anni,
partendo dalla terza linea e interpretando poi in modo molto
moderno il ruolo di tallonatore:
scherzi subiti e fatti a parte,
quali i ricordi più vivi?
«Sono legati a tutte le vittorie,
rare, ma preziosissime. In negativo, invece, non dimenticherò
mai la sconfitta contro la Scozia nella Coppa del Mondo
la scheda
FABIO ONGARO
34 ANNI
TALLONATORE
Fabio Ongaro è nato il
23/9/1977 a Venezia.
Cresciuto nel Casale come
flanker, ha esordito in A-2 a
17 anni. Dal 1998-99 a
Treviso, ha acquisito il ruolo
di tallonatore, ma ha
esordito in Nazionale da
terza linea, a Rovigo
l’11/11/2000 in Italia-Canada
17-22. Sabato a Roma ha
celebrato l’81˚ cap, 74 da
tallonatore e 7 come flanker.
Vanta cinque mete e il
27/11/2004 a Biella è stato
anche capitano, in Italia-Usa
43-25. Dal 2006-07, per
quattro stagioni, ha giocato
nei Saracens, per rientrare
nel 2010-11 agli Aironi.
IL CALENDARIO
Tournée azzurra
Il 9 giugno
in Argentina
A giugno l’Italia
affronterà un tour nelle
Americhe. Primo test sabato
9 contro l’Argentina a San
Juan; venerdì 15 sfida al
Canada, sabato 23 a
Houston gli Stati Uniti.
A novembre ritorneranno i
test interni. Nei prossimi
giorni si definiranno le sedi:
sabato 10 Italia-Tonga
(Ascoli Piceno? Reggio
Calabria?), il 17 Italia-Nuova
Zelanda (Milano o Roma), il
24 Italia-Australia a Bologna.
Questi gli impegni azzurri del
Sei Nazioni 2013. Domenica
3/2, ore 16: Italia-Francia.
Sabato 9, ore 15.30:
Scozia-Italia. Sabato 23, ore
15.30: Italia-Galles.
Domenica 10 marzo, ore 16:
Inghilterra-Italia. Sabato 16,
ore 15.30: Italia-Irlanda.
CLASSIFICA SEI NAZIONI
2012: Galles 10; Inghilterra 8;
Irlanda, Francia 5; Italia 2;
Scozia 0.
Lei, Perugini, forse Mauro Bergamasco: finisce un’era e arrivano i Venditti, i Morisi, i Furno...
«Non ho avuto la fortuna di frequentare a lungo Brunel. Ma è
chiaro che ha le sue idee: sono
sicuro siano valide».
CHIUSE LE VOTAZIONI
Uomo del Torneo
Parisse in lizza
Si è chiuso il voto su rbs6na
tions.com per l’elezione del giocato
re del Torneo. Tra i candidati 2012
anche Parisse, con Phillips, Lydiate,
Warburton, Cuthbert (Galles); Mal
zieu, Maestri, Harinordoquy (Fran
cia); Denton, Rennie (Scozia); Sex
ton, Ryan (Irlanda). Mercoledì il vinci
tore. Nel 2011 premiato Masi.
AZZURRI INFORTUNATI
Canale niente frattura
Anche Botes spera
(e.sp.) Sembra meno grave del previ
sto l’infortunio a Tobias Botes. Dopo
Italia Scozia si era parlato di una so
spetta frattura all’omero sinistro,
ma la rottura sembra esclusa. Spe
ra anche Gonzalo Canale: il polso de
stro non è fratturato, una risonanza
farà luce su un sospetto strappo a
un quadricipite.
ASCOLTI
In 200.000 su Sky
La 7: share al 2,55%
Su Sky 2, Italia Scozia è stata segui
ta da 200.553 spettatori (con l’Inghil
terra erano stati 290.420). La differi
ta su La 7 ha raccolto uno share del
2,55% (3,34% nella ripresa), con
292.915 spettatori.
ENGLISH STUDENTS K.O.
L’Italia Emergenti,
show a L’Aquila: 67-10
E la mediana?
«Basta ripetersi: Burton e Gori
sabato hanno giocato bene. Occorre dar loro credito e non continuare a cambiare».
Ghiraldini ha già raccolto la sua
eredità: D’Apice potrà fare altrettanto?
«Dipende solo da lui. Ha le caratteristiche fisiche e atletiche
per riuscirsi. E occhio che dietro spinge Giovanni Maistri, capitano dell’under 20».
Come avete festeggiato sabato sera?
Jacques
Brunel, 58 anni
«Travolti dall’affetto dei tifosi,
impressionante. E io, nel pomeriggio, in tribuna, avevo Susanna e mamma Nerella. Papà Bruno, invece, scomparso il giugno
scorso, mi ha seguito dal cielo».
INSIDEPHOTO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
L’AQUILA — Buon test per l’Italia
Emergenti, che davanti ai 3000 del
Fattori batte gli English Students
67 10 (p.t. 34 3). Marcatori: p.t. 6’
m. Bocchino tr. Bocchino, 12’ c.p.
Ward, 17’ m. Giazzon, 23’ m. Caffini,
27’ d. Martinelli, 34’ e 40’ m. Mar. Bar
bini tr. Bocchino; s.t. 4’ m. Bacchetti
tr. Bocchino, 7’ m. Cristiano, 15’ m.
Iannone tr. D. Duca, 21’ m. Manici tr.
D. Duca, 23’ m. Beaumont tr. Vinni
combe, 40’ m. Morisi tr. D. Duca.
DONNE Per il Sei Nazioni donne, a
Rovato (Bs), Italia Scozia 29 12 (p.t.
24 0). Altre: Galles Francia 0 31; In
ghilterra Irlanda 23 6. Classifica:
Ing 10; Fra 8; Irl 6; Galles 4; Ita 2; Sco
0.
UNDER 20 Altre: Galles Francia
16 36; Inghilterra Irlanda 20 9.
Classifica: Ing 8 (diff. +129); Fra 8
(+46); Irl 8 (+40); Gal 4; Sco 2; Ita 0.
UNDER 18 A Livorno, Sel. italiana
u.18 Japan School u. 19 19 15.
30
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
FORMULA 1 GP AUSTRALIA
4
i momenti
chiave
Button, il
I NUMERI
13
Vittorie
di Button
L’inglese
eguaglia Alberto
Ascari e David
Coulthard. Da
quando corre
alla McLaren ha
vinto lo stesso
numero di GP,
6, di Lewis
Hamilton
SUBITO DOPO IL VIA
Senna, che rischi nel gruppone
La Williams di Bruno Senna viene tamponata dalla Toro Rosso
di Ricciardo e si avvicina pericolosamente a Kobayashi IPP
176
Trionfi
McLaren
Dal 1997 ad oggi
ha sempre vinto
almeno un GP
all’anno fatta
eccezione
per il 2006
20
RITIRO ILLUSTRE
Il cambio tradisce Schumacher
All’11˚ giro Schumi è costretto a parcheggiare nella ghiaia per
un problema al cambio. Da lì osserva passare Alonso... IPP
Con lo champagne
Podi
di Vettel
negli ultimi
22 GP
Dal GP Brasile
2010 il tedesco
ha mancato il
podio solo
l’anno scorso in
Germania
quando fu 4˚ e
ad Abu Dhabi
quando si ritirò
Jenson Button, 32 anni,
festeggia la terza vittoria
a Melbourne LIVERANI
Una pista magica
È al terzo trionfo
E ora vuole il titolo
43
IN RETTILINEO
Petrov, un parcheggio pericoloso
Al 35˚ giro il russo della Caterham Vitaly Petrov si ferma
in rettilineo. Subito dopo entrerà la Safety Car COLOMBO
Podi per
Hamilton
Il pilota della
McLaren
eguaglia Jackie
Stewart al 15˚
posto. Tra tutti i
piloti con
almeno 20 podi
Lewis è 5˚ nella
percentuale di
podi sui GP
disputati dietro
a Fangio,
Schumacher,
Prost e Senna
a cura di
Giovanni
Cortinovis
PISTA SGOMBRA
Un camion per la Caterham
La Caterham di Petrov portata via da un camion. «In pista
mancava solo un canguro», avrebbe poi detto Vettel COLOMBO
L’inglese apre il Mondiale come aveva fatto nel 2009-2010
Hamilton beffato da Vettel. La Ferrari c’è solo con Alonso
PINO ALLIEVI
MELBOURNE (Australia)
C’è stata l’invasione di
pista come a Monza col pubblico impazzito di gioia, ma
stavolta sul podio la Ferrari
non c’era. Però la gioia di
Alonso era ugualmente alle
stelle per un quinto posto insperato e quasi piovuto dal
cielo. Un premio di consolazione da poco, considerando
che ai tifosi era stata promessa una Ferrari subito da primo posto. Ma al Cavallino, in
questa prima fase del Mondiale, va concesso un salva-
condotto: quando si cambiano gli uomini chiave della direzione tecnica e s’immettono tanti ingegneri che arrivano dalle realtà britanniche di
McLaren e Red Bull, bisogna
concedere del tempo affinché il gruppo possa riconoscersi ed esprimersi in sintonia. Quindi è una Ferrari che
in altri momenti sarebbe stata bocciata ma che, nel caso
specifico, merita una sospensione di giudizio. E ricordiamoci che questo è il campionato più lungo della storia,
con 20 gare e prospettive che
potrebbero cambiare strada
facendo, da qui a novembre.
La rossa col pieno
e le gomme medie
sembra più vicina,
ma nei giri veloci
resta a 1" dai primi
Responsi Già ieri in Australia
si è tuttavia capito che due
squadre, nell’inverno, non
hanno perso aggressività: la
McLaren e la Red Bull. Che si
sono spartite i primi quattro
posti a scacchiera: Button primo davanti a Vettel, Hamilton terzo davanti a Webber.
Poi la F2012 staccata di 21
secondi e mezzo, che sareb-
bero stati più del doppio se a
22 giri dalla fine non fosse
entrata in pista la Safety-Car
per recuperare la Caterham
di Petrov ferma sul rettilineo
d’arrivo. Ma, ripetiamo, dopo il dramma delle qualifiche disastrose, la Ferrari in
gara si è battuta con dignità
e coraggio. Una Ferrari soltanto, quella di Alonso. L’altra, di Massa, sembrava una
vettura da strada messa su
un circuito di F.1 tanto era
lenta, al punto che i casi sono due: o Felipe non c’è più,
o la sua F2012 aveva un problema che i tecnici tra venerdì e domenica non hanno saputo individuare.
RED BULL IN CRESCITA RISCATTO DOPO LE QUALIFICHE DIFFICILI: WEBBER AL 4˚ POSTO
«Non ci piace che ci passino sotto il naso»
Seb 2˚ in rimonta:
«Siamo motivati
per battere la
McLaren subito
in Malesia»
DAL NOSTRO INVIATO
MELBOURNE
La domanda, dopo le qualifiche, era su come avrebbe reagito, che gara sarebbe riuscito a
fare Sebastian Vettel con una
Red Bull non dominante come
nel 2011. La risposta è stata un
secondo posto artigliato con
grinta. «Era il massimo che po-
tessi ottenere. Jenson era troppo veloce, complimenti a lui».
Seb sin dai primi metri ha dimenticato le sofferenze della
qualifica. «Al semaforo ho avuto un buon feeling, anche se mi
ha sorpreso come Rosberg mi
abbia passato alla prima curva.
Era importante ripassare subito le Mercedes, prima che le
McLaren scappassero».
Apnea La pratica Rosberg è sta-
ta archiviata con un sorpasso all’esterno da brivido. «Ho trattenuto il fiato, ma dovevo provarci. Non mi ha agevolato, però
mi è riuscito». Schumacher, invece, gli ha fatto un bel regalo.
«Qualche giro prima, per colpa
del kers, ero arrivato troppo ve-
loce alla prima curva e avevo
fatto un mezzo lungo, poi è stato Michael a restituirmi il favore, lo ringrazio».
Margine A quel punto è iniziata
la caccia a Hamilton, più in difficoltà di Button con l’usura delle
gomme posteriori. Il sorpasso è
arrivato grazie alla Safety Car,
«ma sono convinto che lo avrei
passato lo stesso, avevo margine e quando lui è entrato al box
avevo iniziato a spingere forte». La neutralizzazione, con
un camion in pista, è stata movimentata. «C’è mancato solo di
avere un canguro in pista. Col
camion mi sembrava di essere
in coda sull’autostrada. Alla ripartenza speravo di attaccare
anche Jenson, ma dopo 2-3 curve aveva già un buon vantaggio. Il secondo posto dimostra
che la macchina ha potenziale.
E abbiamo imparato tanto. Siamo tutti motivati, non ci piace
se la McLaren ci passa sotto il
naso. Vedremo in Malesia».
Rincorsa Anche Webber, 4 in ato
«
Con quel camion
pareva d’essere
in autostrada
Mancava in pista
solo un canguro
SEBASTIAN VETTEL
IRIDATO 2010-2011
tacco dopo l’ennesima brutta
partenza («Ha azionato troppo
presto il kers», spiega Helmut
Marko, consulente del team)
vede positivo. «Alla prima curva mi hanno stretto e toccato.
Pensavo di avere danneggiato
l’ala, perché con le gomme soffici soffrivo, ma con le medie ho
iniziato a volare. Qui non è facile passare: in Malesia sarebbe
stato un altro discorso. Ma in
gara siamo a livello McLaren».
Lo pensa anche Chris Horner,
responsabile Red Bull. «In qualifica abbiamo sbagliato assetti,
ma in gara abbiamo recuperato
e portato a casa tanti punti. Sapevamo dai test che la McLaren
è competitiva e i nostri piloti
non erano contenti della vettura. Sappiamo dove migliorare,
abbiamo tanti sviluppi in programma per tutto l’anno».
p.i.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
paradiso a Melbourne
d
HANNO
DETTO
S
Schumacher
«Un guasto al
cambio mi ha
condizionato. Che
sfortuna: non
avevamo mai
avuto questo
problema durante
i test invernali, in
cui eravamo stati
molto affidabili»
te sempre male: abbiamo dimostrato il contrario. Pole e prima
vittoria ci mettono in ottima posizione per il futuro».
ilPersonaggio
JENSON, GARA PERFETTA
Statistiche Il dato è che 11 delle
«Pole e vittoria
ci proiettano
in un bel futuro»
«Si dice che a Woking sappiano
sviluppare la macchina
ma partano male: ecco
dimostrato il contrario»
S
Crono Nei tempi sul giro in
corsa, che hanno un valore
sempre importante, la Ferrari (di Alonso, ovviamente) è
risultata un secondo più lenta della McLaren e 8 decimi
più lenta della Red Bull. Non
è poco ma non è neppure
una tragedia, si può rimediare, se si ha idea su dove intervenire. Gli ingegneri di Maranello dicono che hanno già
individuato i punti più deboli. Occorre fare in fretta, sperando che gli altri non prendano il largo. Intanto, ci sono un paio di cose che confortano la Ferrari. Primo: con i
nuovi cerchi che inglobano il
dado, i due pit stop di Alonso
sono stati i più veloci del
gran premio. Secondo: con
gomme medie e molta benzina a bordo, la F2012 è ancora più vicina a McLaren e
Red Bull. Insomma, non è solo buio.
Lezione Detto questo, la
McLaren-Mercedes è stata la
macchina migliore in pista a
Melbourne sin dalle prove. E
Button, con una partenza a
razzo e una più accorta gestione delle coperture Pirelli, ha dato una lezione a Hamilton che scattava dalla po-
le. Ma Lewis (che era 2˚) e
Alonso (4˚), con la Safety-Car, hanno poi perso le
rispettive posizioni a vantaggio di Vettel e Webber. La
Red Bull ha conquistato la
piazza d’onore con un Vettel
il quale, senza un «dritto» all’inizio mentre lottava con
Schumacher, avrebbe forse
potuto dare qualche pensiero in più a un Button capace
comunque di controllare la
gara senza affanno. Bella la
lotta finale tra Alonso e Maldonado, col venezuelano scatenato nella scia della rossa
con la rediviva Williams. Poi
un errore lo ha fatto finire
fuori pista, peccato. Sfortunato Grosjean, l’uomo più veloce Lotus, eliminato dopo
una collisione con lo stesso
Maldonado al primo giro.
Fiducia Pochi giorni di riposo
e domenica prossima si corre
già in Malesia su una pista vera e difficile, capace di dare
una classifica più attendibile
delle forze in campo. E Alonso dice: «Là andremo certamente meglio»…
© RIPRODUZIONE RISERVATA
a pagina 22
UN COMMENTO
di ZAPELLONI
&
16 volte in cui Melbourne ha
ospitato il GP, il vincitore ha
poi conquistato il Mondiale,
«una statistica spettacolare, anche se l’ultimo che non l’ha rispettata sono stato proprio io
nel 2010» continua Jenson.
Che, come ha poi detto Martin
Whitmarsh capo della McLaren, «avrebbe potuto essere anche più veloce se la squadra
non avesse sbagliato i calcoli
della benzina obbligando i piloti a risparmiarla». Ora Button
sa però di avere un’auto con cui
inseguire il bis. «Mi tranquillizza sapere che il bilanciamento
della macchina sia sempre stato ottimale, sia con gomme nuove sia usate. Nel 2010 al debutto su McLaren vinsi un GP strano, su pista umida. Nel 2009
con la Brawn scattai in pole ma
nel finale soffrivo il degrado
delle gomme. Questa è forse
la mia vittoria migliore qui».
Dominio Da fuori è sembra-
Hamilton
«Ho faticato,
non era la mia
giornata. Ma
non sono giù di
morale. Ci sono
ancora un
sacco di gare e
molte altre
opportunità di
fare punti»
ta una passeggiata, con la
sua MP4-27 in testa alla
prima curva, «malgrado
non sia partito bene. Ho inserito troppo presto la 2a e perso un po’ d’abbrivio, ma è bastato per passare Lewis. I primi 2
giri sapevo di spingere forte per
allontanarmi da lui e protegger-
«
S
Raikkonen
«Ho fatto una
buona partenza,
ma poi un
incidente davanti
a me alla prima
curva mi ha fatto
perdere alcune
posizioni. Da lì la
gara è stata
più difficile»
I nostri piloti
ancora più veloci
se non avessimo
sbagliato i calcoli
della benzina
MARTIN WHITMARSH
RESPONSABILE MCLAREN
DAL NOSTRO INVIATO
PAOLO IANIERI
MELBOURNE
Aveva intuito che poteva
essere l’anno della tripletta,
quando era arrivato. «In hotel
Jessica (la sua fidanzata) mi ha
fatto notare che era la stessa
stanza di quando avevo vinto
nel 2009 e 2010. Forse è per
questo...»: scherza Jenson Button, mentre Sebastian Vettel al
suo fianco promette che il prossimo anno gliene farà avere
una diversa. Un GP perfetto
quello di Jenson, una lezione di
guida. Soprattutto a Lewis Hamilton, che ieri scattava al suo
fianco dalla pole e alla prima
curva era già dietro. La faccia
scura di Lewis nel dopo gara,
raccontava bene di come abbia
vissuto la giornata.
Hamilton Capace di battere tutti
nelle qualifiche, Hamilton puntava su un GP tutto di testa per
ribadire subito che la McLaren
deve puntare su di lui per strappare il Mondiale a Sebastian
Vettel e alla Red Bull. Invece è
stato ancora il giorno di Jenson
che, dopo avere chiuso 2o il
Mondiale 2011, è ripartito consapevole che nulla gli è precluso. «Un successo fantastico che
va oltre i 25 punti. Dimostra
quanto importante sia stato il
lavoro invernale. Si dice sempre che la McLaren sa sviluppare tanto in stagione ma che par-
S
Esultanza
per Jenson
Button che
conclude, nella
foto grande,
riproducendo
con le e mani la
W di Winner
(vincitore, in
inglese)
EPA
mi poi con il Drs attivo. Andava
tutto bene, controllavo il GP e
mi sono pure preso a pizzicotti
per verificare che non fosse un
sogno». Poi quando il vantaggio su Lewis è salito a 10", ecco
la Safety-Car per l’auto di Vitaly Petrov ferma sul rettilineo
d’arrivo. «Mi sono chiesto: “Ma
perché l’hanno inventata? Per
avere GP più interessanti?”. È
dura perdere il vantaggio in un
colpo mentre il sole scendeva e
il problema era mantenere le
gomme calde. Seb è bravo nelle
ripartenze, gli ero partito davanti solo l’anno scorso a
Suzuka, mi sono ripetuto. La
Red Bull però è forte in gara:
l’opposto dell’anno scorso».
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
32
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
FORMULA 1 GP AUSTRALIA
Calendario: tra sei giorni si corre a Sepang
AUSTRALIA
1˚ BUTTON
25 MARZO
MALESIA
SEPANG
15 APRILE
CINA
22 APRILE
BAHRAIN
13 MAGGIO
SPAGNA
27 MAGGIO
MONACO
10 GIUGNO
CANADA
24 GIUGNO
EUROPA
8 LUGLIO
G.BRETAGNA
22 LUGLIO
GERMANIA
29 LUGLIO
UNGHERIA
2 SETTEMBRE
BELGIO
9 SETTEMBRE
ITALIA
23 SETTEMBRE
SINGAPORE
7 OTTOBRE
GIAPPONE
14 OTTOBRE
COREA
28 OTTOBRE
INDIA
4 NOVEMBRE
ABU DHABI
18 NOVEMBRE
STATI UNITI
25 NOVEMBRE
BRASILE
Vettel va oltre la Red Bull
Il campione stavolta compensa i limiti della RB8. Hamilton troppo aggressivo con le gomme
le Pagelle
di PINO ALLIEVI
Nessuno gestisce
la gara meglio di lui
h9
Jenson
Button
Dategli una pista con
poca aderenza e Button
non ha rivali. Perché
guida meglio degli
altri, perché sa
conservare le
gomme senza
stressarle, perché
nelle fasi finali delle
gare più tormentate
ha sempre la
macchina in
condizioni ottimali.
Lo ha dimostrato
ieri a Melbourne in
modo ammirabile,
superando al via il
compagno di squadra
Lewis Hamilton per
andare in fuga, ma
senza esagerare, per
tutto l’arco dei 58 giri
previsti. Nel corso dei
quali si sono fatti sotto
prima Hamilton e poi
Vettel, illudendosi di
riacciuffarlo. Speranza
vana, perché ad ogni
attacco Jenson ha
rilanciato con un giro
veloce. Ed è finita lì, con gli
avversari ko IPP
MCLAREN SORRIDE
8 Sebastian Vettel
8 Fernando Alonso
7,5 Kamui Kobayashi
Ha trasformato la Red Bull scarsa
in prova in una macchina più che
buona in gara. Un monito a tutti: lui
c’è ancora e a Sepang proverà il
primo colpaccio del 2012 ANSA
Una volta di più è lui che ha salvato
la Ferrari dal naufragio. Tattico,
combattivo, pur nei limiti di un’auto
precaria nel comportamento e
oscillante con le gomme EPA
Non sarà il pilota più veloce della
terra, però che provi sempre a
sorpassare ci piace. E ha portato la
Sauber a punti dopo McLaren, Red
Bull e Ferrari. Non è poco COLOMBO
7 Lewis Hamilton
6 Kimi Raikkonen
4 Felipe Massa
Un voto più per la pole che per una
gara in cui la vittoria è sempre
stata lontane. Attaccando Button
ha usurato maggiormente le Pirelli:
troppo aggressivo COLOMBO
Settimo al rientro dopo 2 anni, ma
surclassato da Grosjean come
velocità. É ancora un po’ confuso e
arrugginito, però ha voglia, grinta e
sembra anche preparato COLOMBO
In attesa che la Ferrari scopra se
l’auto di Felipe avesse un difetto, è
un voto globale. Qualifiche e gara
e disastrose in ogni condizione.
Riscatto atteso a Sepang COLOMBO
7
6
6
6
4,5
10
Ricciardo
Perez
Maldonado
Webber
Mercedes
Pubblico
Decimo e primo
degli oriundi
italiani, con una
Toro Rosso da
cui ci
aspettava di
più COLOMBO
Una bella gara
(unico a fare un
solo pit stop)
ma senza
aderenza nel
finale: da 5o è
scivolato 8o
sbattendo
contro Rosberg
Un voto di
stima perché
ha fatto tante
cose belle, ma
deve calmarsi
se vuoi portare
a casa anche
dei risultati
Correva in
casa, però non
ha neppure
provato ad
attaccare
Hamilton.
Almeno un
tentativo… EPA
Schumacher ko
per il cambio
(foto), Rosberg
ko per foratura
e poteva essere
8o. La macchina
distrugge subito
le gomme,
come un anno
fa ANSA
Grande
sportività, tifo,
una cornice
meravigliosa
con invasione
(pacifica) di
pista alla fine.
Fossero tutti
così i gran
premi… AFP
classifiche
EPA
GIOVANNI CORTINOVIS
I precedenti dicono che
Button è favorito per il Mondiale, ottime chances le hanno
Schumi e Massa, Hamilton ha
più probabilità di Vettel mentre Alonso è quasi spacciato.
Kovalainen punito
- 5 posti in griglia
GENERALE
TEMPO/DISTACCO
(PIT STOP)
POS PILOTA
NAZ
SCUDERIA
1.
BUTTON
GB
McLaren-Mercedes in 1h34’09"565 (2)
media 195,991 km/h
2.
VETTEL
GER
Red Bull-Renault
a 2"139 (2)
3.
HAMILTON
GB
McLaren-Mercedes
a 4"075 (2)
4.
WEBBER
AUS
Red Bull-Renault
a 4"547 (2)
5.
ALONSO
SPA
Ferrari
a 21"565 (2)
6.
KOBAYASHI
GIA
Sauber-Ferrari
a 36"766 (2)
7.
RAIKKONEN
FIN
Lotus-Renault
a 38"014 (2)
8.
PEREZ
MES
Sauber-Ferrari
a 39"458 (1)
9.
RICCIARDO
AUS
Toro Rosso-Ferrari
a 39"556 (3)
PILOTI
POS NOME
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
BUTTON
VETTEL
HAMILTON
WEBBER
ALONSO
KOBAYASHI
RAIKKONEN
PEREZ
RICCIARDO
DI RESTA
VERGNE
ROSBERG
MALDONADO
GLOCK
PIC
SENNA
10. DI RESTA
GB
Force India-Mercedes
a 39"737 (2)
11.
FRA
Toro Rosso-Ferrari
a 39"848 (2)
12. ROSBERG
GER
Mercedes
a 57"642 (2)
13. MALDONADO
VEN
Williams-Renault
a 1 giro (2)
14. GLOCK
GER
Marussia-Cosworth
a 1 giro (2)
COSTRUTTORI
15. PIC
FRA
Marussia-Cosworth
a 5 giri (3)
16. SENNA
BRA
Williams-Renault
a 6 giri (3)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
RITIRATI: al 1˚ giro HÜLKENBERG (GER/Force India-Mercedes)
incidente; al 2˚ giro GROSJEAN (FRA/Lotus-Renault) incidente; all’11˚
giro SCHUMACHER (GER/Mercedes) cambio; al 35˚ giro PETROV
(RUS/Catheram-Renault) servosterzo; al 39˚ KOVALAINEN
(FIN/Caterham-Renault) sospensione; al 47˚ giro MASSA (BRA/Ferrari)
incidente
DISTANZA: 58 giri pari a 307,574 km
GIRO PIÙ VELOCE: il 56˚ di BUTTON in 1’29"187, media 214,053 km/h
LEADER DELLA CORSA: dal 1˚ al 15˚ giro Button; il 16˚ Hamilton; dal 17˚
MCLAREN
RED BULL
SAUBER
FERRARI
LOTUS
TORO ROSSO
FORCE INDIA
MERCEDES
WILLIAMS
MARUSSIA
NAZ
PUNTI
AUS
GB
GER
GB
AUS
SPA
GIA
FIN
MES
AUS
GB
FRA
GER
VEN
GER
FRA
BRA
25
18
15
12
10
8
6
4
2
1
0
0
0
0
0
0
25
40
30
12
10
6
2
1
0
0
0
40
30
12
10
6
2
1
0
0
0
finora disputati in 32 occasioni, cioè nel 52 per cento dei casi, chi ha vinto il GP inaugurale della stagionale ha poi conquistato il titolo. Addirittura
negli ultimi 22 campionati è
accaduto 17 volte. D’altra parte in 11 occasioni è diventato
campione del mondo un pilota ritirato nel primo GP dell’anno: ultimo Hakkinen nel
1999. In 4 occasioni il titolo è
andato a chi è stato 2˚ all’esordio: nel 1968 Graham Hill, nel
1971 Jackie Stewart, nel 1987
Piquet e nel 1989 Prost. Cinque invece i Mondiali ottenuti
dal 3˚ classificato all’esordio,
incluso Alonso nel 2005. Tre
volte il successo finale è toccato al 4˚, fra cui Schumacher
nel 2003 e Vettel nel 2010. Solo Rosberg nel 1982 ha vinto il
Mondiale partendo da un 5˚
posto al primo GP.
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zoom sulla corsa
IN MALESIA
ARRIVO
al 35˚ Button; il 36˚ Vettel; dal 37˚ al traguardo Button
Chi vince
il primo GP
al 52% iridato
Numeri Infatti nei 62 Mondiali
REUTERS
VERGNE
LA STATISTICA
18
15
12
10
8
6
4
2
1
MELBOURNE — Heikki
Kovalainen (nella foto Epa)
perderà cinque posizioni sullo
schieramento di partenza del
prossimo gran premio della
Malesia, tra sei giorni: il
finlandese della Caterham è
stato punito per aver superato
due macchine in regime di
Safety Car quando non era
ancora consentito. Non è
stato invece preso alcun
provvedimento nei confronti di
Felipe Massa e Bruno Senna
per la loro collisione,
considerata incidente di gara,
ma il brasiliano della Ferrari è
stato punito con 800 euro di
multa per aver infranto i limiti
di velocità in corsia box (63,3
km/h).
a.cr.
CAMBI GOMME
GIRI VELOCI
Ecco pilota per pilota i pit stop.
La prima colonna la gomma di
partenza. SU indica la gomma
soft usata, SN soft nuova, MN
gomma media nuova. Tra
parentesi il numero del giro.
L’ultima colonna il numero
totale dei cambi.
BUTTON: SU MN (16) MN (36) 2
VETTEL: SU SU (16) MN (37) 2
HAMILTON: SU MN (17) MN (36)
2
WEBBER: SU MN (14) MN (37) 2
ALONSO: SU MN (13) MN (34) 2
KOBAYASHI: SU SN (13) MN
(36) 2
RÄIKKÖNEN: SN SN (19) MN
(37) 2
PEREZ: MN SN (24) 1
RICCIARDO: SU MN (1) SN (22)
SU (38) 3
DI RESTA: SU SN (13) MN (33) 2
VERGNE: MN SN (19) SU (37) 2
ROSBERG: SU SU (12) MN (31) 2
MALDONADO: SU SU (16) MN
(37) 2
GLOCK: SN SU (20) MN (36) 2
PIC: SN SU (21) MN (35) MU (51)
3
SENNA: SN MN (1) MN (30) SU
(47) 3
MASSA: SU SN (11) MN (28) MU
(37) 3 NC
KOVALAINEN: SN MN (14) MN
(34) MU (37) 3 NC
PETROV: MN MN (18) 1 NC
SCHUMACHER: SU 0 NC
GROSJEAN: SU 0 NC
HÜLKENBERG: SU 0 NC
1. Button 1’29"187 (56˚)
2. Vettel 1’29"417 (57˚)
3. Webber 1’29"438 (57˚)
4. Hamilton 1’29"538 (57˚)
5. Maldonado 1’30"254 (53˚)
6. Vergne 1’30"274 (52˚)
7. Alonso 1’30"277 (52˚)
8. Ricciardo 1’30"592 (53˚)
9. Di Resta 1’30"605 (57˚)
10. Kobayashi 1’30"620 (55˚)
11. Raikkonen 1’30"759 (50˚)
12. Perez 1’30"843 (46˚)
13. Senna 1’30"855 (49˚)
14. Rosberg 1’30"931 (53˚)
15. Massa 1’31"940 (46˚)
16. Petrov 1’33"214 (27˚)
17. Kovalainen 1’33"693 (26˚)
18. Schumacher 1’34"021 (4˚)
19. Glock 1’34"253 (43˚)
20. Pic 1’35"011 (45˚)
Jenson Button, 32 anni REUTERS
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
33
FORMULA 1 GP AUSTRALIA
Alonso alza la testa
d
HA DETTO
FERNANDO
S
«La mia
macchina era
la stessa delle
qualifiche.
Arrivare subito
dietro
McLaren
e Red Bull
non era nei
pronostici
della vigilia»
IN CRISI IL BRASILIANO SI RITIRA PER L’URTO CON SENNA
Massa, un incubo
«Peggio di così
era impossibile»
1
S
«Adesso la Ferrari
reagisca in fretta»
Lo spagnolo oltre le attese: «Bicchiere mezzo pieno,
ma in Malesia e Cina bisogna evitare la fuga dei rivali»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI
MELBOURNE (Australia)
È già successo e c’è il forte
sospetto che non sia questa l’ultima volta: la Ferrari, che al sabato sembra sull’orlo del precipizio, si trasforma in 24 ore e
nelle mani di Fernando Alonso
diventa una vettura che riaccende la speranza di essere prima o
poi protagonista del Mondiale.
Fernando, come se lo spiega?
«Giuro, la macchina era la stessa! La Fia non ci ha dato la possibilità di cambiarla! La verità è
che la Ferrari è... la Ferrari. Ora
non abbiamo una vettura sufficientemente veloce, ma prima
poi torneremo a vincere. Siamo
come il Chelsea o il Manchester
United, che magari giocano male ma alla fine si impongono
1-0».
Avete raccolto un 5˚ posto.
«Abbiamo preso più punti di
quanti potessimo sperare. Arrivare alle spalle di McLaren e
Red Bull era davvero difficile
da pronosticare. La partenza è
andata bene, alla prima curva,
prendendo la traiettoria interna, ho subito guadagnato posizioni. Anche la strategia è stata
perfetta e nelle soste ai box (la
prima in 22"035, la seconda in
21"910; n.d.r.) siamo stati i più
veloci. Peccato aver perso con
la Safety Car la posizione su
Webber».
Però nel finale ha dovuto difendersi da Maldonado.
«Sì, dobbiamo capire perché in
quella fase la macchina non rendeva come prima, magari abbiamo raccolto troppo sporco e
questo ha pregiudicato l’aerodinamica. Quando ho visto negli
specchietti che finiva contro il
muretto ho tirato un sospiro di
sollievo, anche se mi è dispiaciuto per lui. E’ sempre brutto perdere punti importanti
a fine corsa».
Il bilancio della prima gara?
«Vivo un misto di
emozioni: da
una parte è andata meglio di
quello che mi
aspettassi, però è
anche vero che vo-
S
Fernando
Alonso,
30 anni, in
azione e sotto in
primo piano: lo
spagnolo è alla
terza stagione
con la Ferrari.
Un solo GP vinto
nel 2011
ANSA-REUTERS
levamo presentarci qui con una
macchina vincente. E non è così (su Twitter chiarirà il concetto: "Il bicchiere è mezzo pieno",
n.d.r.). Prendere 1" in qualifica
è troppo, anche se alla fine abbiamo limitato i danni. Ora dobbiamo darci da fare: in 1" ci sono 12 o 14 vetture e quindi, migliorando, puoi guadagnare
5-6 posizioni. Ma dobbiamo farlo presto».
Cosa si aspetta a Sepang?
«E’ la gara che ci dirà davvero
quali siano i rapporti di forza.
Questa pista fa storia a sé, mentre quella malese è da aerodinamica. In teoria mi aspetto meno
difficoltà, però le gomme avranno un degrado maggiore: l’anno scorso facemmo 4 pit
stop».
«Dobbiamo
capire perché
nel finale siamo
peggiorati. Mi
spiace per
Maldonado ma
quando è finito
contro il muro
ho tirato un
sospiro di
sollievo»
2
S
«Questa pista fa
storia a sé, in
Malesia sarà
diverso. Mi
aspetto meno
difficoltà, ma
dipende dal
degrado delle
gomme. L’anno
scorso facemmo
quattro pit stop»
S
«Quest’anno
recuperare
pochi decimi
può essere
prezioso,
perché in un
secondo ci
sono dodici
vetture.
Dobbiamo farlo
in fretta»
Pole, prima fila e vittoria: la McLaren ora
è davanti a tutti?
«Sì qui hanno
avuto qualcosa in più, e
ora partono
favoriti per domenica».
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Foto 1 Al 46˚ giro la Ferrari di Massa viene affiancata all’esterno
dalla Williams di Bruno Senna, che ha più trazione, e le vetture si
toccano. Foto 2 Nell’urto, la ruota posteriore di Senna danneggia
la fiancata destra e la sospensione anteriore di Massa IPP
MELBOURNE
Se la Ferrari salva il bilancio australiano il merito è solo
di Fernando Alonso, perché
dall’altra parte del box è buio
pesto. Felipe Massa si è segnalato soltanto per la brillante partenza, al punto che al termine
del primo giro era decimo. Ma
è stato l’unico lampo, poi la sua
gara si è trasformata in un calvario che si è concluso al 46˚
giro quando la F2012, azzoppata da una collisione con Bruno
Senna, ha preso la via del box.
Che la situazione sia delicata lo
ammette per primo il responsabile della Gestione Sportiva,
Stefano Domenicali. «Bisogna
stare vicini a Felipe perché è
chiaro che è sotto pressione.
Ho chiesto ai suoi tecnici di analizzare i dati della vettura anche per tranquillizzarlo».
Distacco Il guaio è che nel fine
settimana il divario dal compagno di squadra anziché diminuire è andato aumentando: sabato mattina era di 6 decimi, poi
è passato a un secondo in qualifica e in gara è salito ulterior-
mente a 1"6. Altro dato allarmante: nella classifica dei giri
veloci il brasiliano con
1’31"940 si è messo alle spalle
solo Petrov, Kovalainen, Glock
e Pic (oltre a Schumi che però
si è ritirato dopo appena 11 giri!). Un inizio davvero da incubo. «Peggio di così non mi sarebbe potuta andare — ammette Felipe —, anch’io ero partito
bene come Fernando ma dopo
5 giri le mie gomme posteriori
sono entrate in crisi e ho sempre dovuto anticipare i
pit-stop. Il guaio è che non sono mai riuscito a trovare un
buon bilanciamento e la macchina in curva scivolava dappertutto, causando questa usura eccessiva degli pneumatici.
La collisione con Senna? Normale incidente di gara. Una Toro Rosso ha provato a passarmi
all’esterno alla curva 3 e Bruno
ha avuto una miglior trazione
all’interno, così siamo entrati
affiancati alla curva successiva
e ci siamo agganciati». E in effetti i commissari, che hanno
chiamato i due brasiliani, hanno deciso poi di archiviare il caso.
a.cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AI BOX IL CAPO DELLA SCUDERIA E UNO DEI PUNTI DEBOLI DELLA SCORSA STAGIONE: «MOLTO PIÙ RAPIDI NEI PIT STOP»
LE ALTRE «ROSSE»
«Non siamo all’altezza, ma questi 10 punti...»
Salo con la F2008
in pista a Suzuka
Stroll 1˚ nei kart
Domenicali:
Si è concluso a Suzuka il
primo Ferrari Racing Days del
Giappone, che ha raccolto nel
weekend le gare del Challenge
Asia Pacific. Oltre trecento le
Ferrari presenti all’evento,
culminato con l’esibizione di
Mika Salo al volante della
F2008. La manifestazione ha
permesso di raccogliere oltre
8 milioni di yen (circa 73 mila
euro), con cui verrà costruita
una scuola a Ishinomaki, in
una zona colpita dal terremoto
del 2011. A Sarno (Sa), intanto,
il canadese Lance Stroll, 13
anni, pilota della Ferrari Driver
Academy. ha vinto la 2ª prova
delle Wsk Master Series di
kart (categoria KF3).
«È un risultato
che ci dà fiducia»
Fry frena: «Dura
anche a Sepang»
MELBOURNE
Nessun miracolo, niente
magie. Perché la Ferrari della
domenica sembra (per fortuna) una lontana parente di
quella del sabato? Per il team
principal Stefano Domenicali
è chiaro: «Le posizioni di partenza, anche a causa dell’usci-
Felipe Massa, 30 anni, in uno dei pit stop durante il GP Australia AFP
ta di Alonso in Q2, non rispecchiano le prestazioni della
F2012. Io ho visto una macchina che sicuramente non è quella che dovrebbe essere, nei primi due terzi di gara aveva un
passo inferiore di un paio di decimi a quello della Red Bull e
più forte di quello della Mercedes. Poi nel finale siamo un po’
calati e dobbiamo capire perché, se c’era qualcosa che ha
rovinato le caratteristiche della macchina. Ovviamente non
è una Ferrari all’altezza di
quello che doveva essere, però
abbiamo preso punti importanti e una cosa che mi ha fatto piacere, perché l’anno scorso era uno dei punti deboli almeno all’inizio della stagione
— i pit stop — siamo stati i più
rapidi. Questo è un punto di
partenza importante che dà fiducia alla squadra in un momento in cui c’è tanta "negatività" intorno».
Sepang Un’altra nota positiva
è che finalmente i problemi sono abbastanza chiari: le aree
in cui bisogna lavorare sono la
velocità di punta e la trazione.
Risolverli però difficilmente
avverrà in tempi brevi e dunque per la Malesia è bene non
farsi illusioni. Come riconosce
il «pessimista» direttore tecnico Pat Fry: «In Malesia? Sarà
un’altra gara difficile».
a.cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
#
FORMULA 1 GP AUSTRALIA
PINO ALLIEVI
MELBOURNE
Dopo anni in cui si è parlato tanto di scissioni e addirittura della possibilità che i costruttori organizzassero per conto loro un campionato alternativo
alla F.1 lasciando Ecclestone in
braghe di tela, finalmente si è
giunti a una soluzione rivoluzionaria. Ovvero la Cvc Capital
Partners, detentrice dal 2005
dei diritti commerciali della
F.1, continuerà anche negli anni a venire a svolgere lo stesso
ruolo. Ma si quoterà alla Borsa
di Singapore e nel suo capitale
azionario — di cui Ecclestone
detiene il 20% ed è il direttore
generale — entreranno anche i
team di F.1 che vorranno. In testa ci sono Ferrari e Red Bull,
ovvero le prime squadre a staccarsi lo scorso autunno dalla Fota (l’associazione costruttori).
Ma potrebbero entrare anche
altri, cominciando da McLaren
e top sponsor (tipo Philip Morris). Nel consiglio direttivo della nuova società di gestione,
che si chiamerà Delta Copco, il
presidente della Ferrari Luca di
Montezemolo sarà uno dei direttori, se non proprio l’uomo
di vertice, coadiuvato da Dieter Mateschitz o da Chris
Horner della Red Bull.
La quotazione alla Borsa di Singapore avverrà entro un anno, secondo
l’espletamento dei tempi
tecnici. Il
Nuovo patto
Così i team
saranno soci
di Ecclestone
Creata la Delta Copco per gestire i diritti
Ferrari e Red Bull nei ruoli chiave
Le scuderie avranno una terza auto
valore è 10 miliardi di dollari.
La quotazione
alla Borsa
di Singapore
avverrà entro
un anno
Novità La vera svolta è che i te-
am entrano nella gestione economica dello sport di cui sono
protagonisti e si divideranno in
altro modo gli introiti, dei quali
sino a questo momento Ecclestone si prendeva quasi il 50%.
Perché a questo punto sono stati fissati anche tutti i dettagli
del Patto della Concordia che
entrerà in vigore dal 2013, durerà fino al 2020. Ecclestone resterà referente dei team. Per la
Ferrari è previsto un bonus di
78 milioni di dollari all’anno, pari a circa 60 milioni
di euro. Previsti compensi di
5 milioni di euro ai team che
hanno vinto titoli iridati dal
2000 in poi, più altri 5 milioni
alle squadre che dal 2000 in poi
non hanno cambiato nome. Un
bonus di 35 milioni di dollari
andrà a chi ha fatto una doppietta dal 2008 in poi, vale a dire la Red Bull. È poi stata introdotta la norma che prevede l’ingresso in F.1 dei «Single Car Customer Team», ossia i team con
una sola macchina, acquistata
da squadre che l’hanno fatta gareggiare l’anno prima. Un tema
che stava molto a cuore a Montezemolo e che dal 2013 diventa quindi realtà, con prospettive quanto mai interessanti, perché di fatto potrà esserci in pista una terza Ferrari. Ma anche
una terza Red Bull o McLaren.
Su questi dettagli non da poco
si è discusso a lungo ieri mattina a Melbourne, prima della gara, fra i team Fota che sinora
non si sono accordati per il Concord Agreement. Tra questi ci
sono McLaren e Mercedes, che
vorranno far sentire quanto prima la loro voce, anche se a questo punto si trovano davanti ad
accordi già fatti da altri. Ma la
voglia di aderire c’è.
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4
CHI È
IL BOSS
Il potere di
Bernie
Ecclestone sulla
F.1 è sino ad
oggi totale.
Concordia
Tutto cominciò
nel 1981 con la
firma del primo
Patto della
Concordia tra le
scuderie che
fece del
manager
britannico il
vero boss della
Formula 1.
Mondiali
Ma Ecclestone,
oggi 82 anni, dal
1972 al 1992 fu
anche
proprietario
della scuderia
Brabham con la
quale ha vinto
due Mondiali:
nel 1981 e nel
1983 con
Nelson Piquet
Patrimonio
Bernie ha un
patrimonio
personale di
stimati in circa
2 miliardi e
mezzo di euro
Taccuino
TEST SUPERBIKE
Sykes (Kawasaki) su tutti
(p.g.) Aprilia e BMW battezzano motori evoluzio
ne per andare all’assalto della Ducati. ma nella prima
giornata di test di Aragon (Spagna) Biaggi e Melandri
sono stati dietro la Kawasaki. Tom Sykes con 1'58"4 è
sceso quattro decimi sotto il primato della gara 2011
firmato dall’iridato Carlos Checa (ieri assente).
MONDIALE ENDURANCE
Capello (Audi) vince a Sebring
Il Mondiale Endurance inizia sotto il segno del
l’Audi: nella 12 Ore di Sebring, in Florida, ha trionfato
l’equipaggio Capello Kristensen McNish davanti a
Bernhard Dumas Duval. Terza la Honda di Potolic
chio Dalziel Sarrazin. Capello guida il campionato.
OGGI ALLE 13 CON ROSSI E HAYDEN
La Ducati GP12 su Facebook
Oggi alle 13 Valentino Rossi e Nicky Hayden sve
lano in streaming su Facebook la nuova livrea della
Ducati Desmosedici GP12. Da venerdì a domenica ulti
mi test prima dell’inizio del Mondiale (Qatar, 8 aprile).
LA CLASSICA AMERICANA
Elena vince a Daytona
(p.g.) Elena Myers, 19 anni, ha vinto a Daytona
con la Suzuki nella Sportbike (600) di contorno alla 71a
200 Miglia conquistata da Joey Pascarella (Yamaha),
in volata su DiSalvo (Triumph). Vivarelli (Yamaha) ha
chiuso 25o, ritirato Marchetti (Ducati): noie al cambio.
SUPERCROSS USA
Villopoto, dominio assoluto
(m.z.) A Indianapolis, nell’11ª prova del Super
cross Usa, Villopoto (Kawasaki) vince e consolida la
leadership. Dietro Villopoto Brayton (Honda) e Mill
saps (Yamaha). Lites Est: vince Wharton (Suzuki).
MONDIALE TRIAL INDOOR
Bou centra il 6˚ titolo
Bernie Ecclestone, 81 anni,
a colloquio con Luca di
Montezemolo, 64 COLOMBO
Sesto titolo del trial indoor per Toni Bou. Lo spa
gnolo (Honda) ha rischiato cadendo sull’ultimissimo
ostacolo, ma risalito in moto ha battuto nel parallelo
Raga (Gas Gas) che con Fajardo (Sherco), a pari punti,
sabato si giocherà a Parigi il 2o e 3o posto iridato.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
CICLISMO DOPO LA 103a EDIZIONE DELLA CLASSICISSIMA
TwitTwit
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
LA CORSA VINCE
ANCHE SU TWITTER
La Sanremo ha conquistato
anche Twitter (in alto,
Cancellara, Gerrans e
Nibali: foto Bettini). Sabato,
ben 3 degli 8 migliori topic a
livello mondiale erano legati
alla corsa: quelli di Gerrans,
della gara e di Cancellara
la svolta
con Evans
Fenomeno
GreenEdge
L’uomo dei dinosauri
ha fatto un altro colpo
Il team che ha sbancato la Sanremo con Gerrans è l’orgoglio d’Australia
ma fa base in Italia. Il patron vende camper e produce show per ragazzi
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta
«Sì, abbiamo
fatto festa. Ma
neanche poi
troppo. E’ solo
il primo passo»
La Sanremo al primo colpo è prendere al pianterreno
un ascensore che arriva sparato all’attico di un grattacielo
senza fare neppure una fermata. Questo è successo a GreenEdge: una squadra neonata ciclisticamente — al terzo mese
di attività — eppure già capace di sbancare la Classicissima
della Gazzetta con Simon Gerrans. Fenomenale.
SHAYNE BANNAN
IL TEAM MANAGER
Mecenate Cominciamo dall’ini-
2009
Arcobaleno a Mendrisio
Il primo grande successo
australiano è firmato Cadel Evans,
al Mondiale di Mendrisio BETTINI
2011
Lo storico primo Tour
Evans corona anche l’inseguimento
al Tour: è il primo «aussie»
a vestire di giallo a Parigi BETTINI
zio, perché ne vale la pena.
GreenEdge è la prima squadra
australiana di World Tour, la
Champions League del ciclismo. Il nome non è quello di
uno sponsor: «Green» indica il
verde d’Australia, con un forte
richiamo all’ambiente. «Edge», vocabolo inglese, sta per
«limite», nel senso di obiettivo
da raggiungere. I capitali sono
di Gerry Ryan, uno degli uomini più ricchi del paese, forte
personalità e «malato» di ciclismo: è il proprietario di Jayco,
che significa roulotte e caravan. Ma ha prodotto anche
«Walking with dinosaurs»,
uno show che in Australia al
box office ha battuto gli U2 e
Bon Jovi, per poi sbancare negli Stati Uniti. Il budget della
squadra è di 11 milioni di euro
a stagione, fino al 2013, la stessa scadenza (per ora) della licenza World Tour.
Crescita All’impetuosa crescita dell’Australia mancava soltanto uno squadrone, dopo
aver infilato una serie di storiche prime volte: il Mondiale
(Evans, 2009), la Sanremo
«Ho accettato
subito la proposta
di Bannan, e in
futuro avremo
corridori italiani»
Gerrans, serata di gala a Nizza
Simon Gerrans, 31 anni, vive a Montecarlo: ieri ha festeggiato con una
cena a Nizza. A destra, il trionfo su Cancellara e Nibali LAPRESSE-BETTINI
(Goss, ora compagno di squadra di Gerrans, 2011) e il Tour
de France (Evans, 2011). La
base (e non solo) è italiana:
Gavirate (Varese), dove a marzo 2011 è stato inaugurato il
centro sportivo voluto dal Governo australiano per avere
una sede permanente di allenamento interdisciplinare per
gli atleti in arrivo dall’altra parte del mondo, per di più in posizione strategica (nel cuore
dell’Europa e vicina all’aeroporto di Malpensa). E a Brunello, sempre in provincia di Varese, c’è un’altra base operativa,
senza dimenticare la collabo-
razione con il Centro Mapei (il
tecnico Andrea Morelli è stato
anche in Australia).
ALVARO CRESPI
RESPONSABILE FINANZIARIO
Staff Il numero uno della squa-
dra è Shayne Bannan: capelli
rossi, sguardo entusiasta, da
dilettante vinse il Trofeo Matteotti. Ha 50 anni, è sposato
con la romana Marilisa Pappalardi (lei lavorava al Giro d’Italia femminile, si conobbero
nel 1987) e negli ultimi anni
era stato responsabile tecnico
di tutte le nazionali australiane. Il suo braccio destro è Alvaro Crespi, in passato a Mapei e
Quick Step, che si occupa de-
GreenEdge indica
un obiettivo, non il
nome dello sponsor
Oggi esordisce
il primo eritreo
gli aspetti finanziari e commerciali. Fausto Oppici, storico
meccanico di Bettini, è il responsabile del magazzino. In
ammiraglia, ecco Daniele Nardello e Vittorio Algeri. Su 36
membri dello staff, gli italiani
sono 8. Tra i corridori la musica è diversa: sono 30 e non c’è
nessuno dei nostri. Anche se
diversi — Visconti, Nizzolo, Pinotti, in una prima fase anche
Pozzato —, interessavano. «In
realtà è un caso che non ci siano — dicono sia Bannan sia
Crespi —. Speriamo di averne
in futuro».
Uomini In organico magari non
ci saranno fuoriclasse, né nomi particolarmente «mediatici». Ma il gruppo è solido. Goss
e Gerrans, l’olandese Weening
(visto in rosa al Giro), i giovani fenomeni australini Jack Bobridge e Cameron Meyer, un
vincitore della Roubaix come
Stuart O’Grady. Ci sono anche
il giapponese Fumiyuki Beppu
e il primo eritreo professionista della storia, Daniel Teklehaimanot, cresciuto al centro mondiale dell’Uci, ad Aigle: debutta proprio oggi nel
grande ciclismo, al Catalogna.
Ambizioni «Serietà, competen-
za, ambizione. In questo progetto c’è tutto per riuscire e
per questo mi ci sono buttato»,
dice Crespi. «Siamo al primo
anno e abbiamo tanto da imparare — aggiunge Bannan —.
Per conquistare un grande giro ci vuole tempo, abbiamo
preso corridori forti e veloci
per vincere le gare di un giorno. Ma la Sanremo non era
qualcosa di immaginabile». E
se non fosse che l’inizio?
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
4 Riecco Basso:
PROSSIME
GARE
Archiviata la
103ª MilanoSanremo, il
grande ciclismo
prosegue senza
sosta. Ecco i
prossimi
appuntamenti
la squadra
in Catalogna
dopo la paura
Era caduto alla Parigi-Nizza: «Ho temuto
di dovermi fermare. Farò il Romandia»
S
BUDGET: 11 MILIONI-ANNO
E 66 PERSONE (30 CICLISTI)
DA OGGI
Giro di
Catalogna
(conclusione
domenica)
GreenEdge non è il
nome di uno sponsor:
«Green» indica il verde
d’Australia, «Edge» significa
«limite, obiettivo». Budget 11
milioni di euro; 30 corridori
e 36 membri dello staff
S
DA DOMANI
Coppi&
Bartali
(termina sabato)
S
3
domande a...
VITTORIO
ALGERI
d.s. della GreenEdge
«Tutta l’organizzazione
è nelle mie mani
Ho trovato professionalità
e grande cura ai dettagli»
Vittorio Algeri, fratello di Pietro, è nato a
Torre de’ Roveri (Bergamo) il 3 gennaio 1953.
Da corridore, è stato campione d’Italia nel
1984 e vinto altre 12 corse, tra cui una tappa al
Giro d’Italia e due alla Tirreno-Adriatico. Da
d.s., ha lavorato per tanti anni con Gianluigi
Stanga e da questa stagione è a GreenEdge.
1 Algeri, perché ha scelto GreenEdge?
«Sono da molto tempo amico di Shayne Bannan, dal 2000. Ci siamo conosciuti al Tour
Down Under, in Australia. E non mi hanno mai
spaventato le esperienze "estere". Ero rimasto
alla Milram anche dopo l’addio di Stanga. E
l’anno scorso ero all’americana Unitedheatlhcare. Ho avuto la chiamata di Bannan e devo dire che ho accettato subito».
S
1 APRILE
In Belgio
Giro delle
Fiandre
S
2-7 APRILE
In Spagna
Giro dei Paesi
Baschi
S
beneficenza
Buoni risultati per la Sanre
mo. La diretta tv, durata più di tre
ore tra RaiSport2 e Rai3, ha avuto
una media di 1.550.000 telespettato
ri, ma negli ultimi 30 km, dall’attacco
della Cipressa alla volata vincente di
Gerrans c’è stata una punta di 2,2
milioni (share del 20%). Ottima la cre
scita del digitale terrestre, che vale
ormai quasi il 50%: 10,2% di share
su Rai3, 9,5% su RaiSport 2.
(d.vig.) Il padovano Marco
Benfatto (Team Idea), 24 anni, ha vin
to in volata la Popolarissima di Trevi
so, classica dilettanti, su Cecchin,
Gomirato e Davide Martinelli, figlio di
Beppe, team manager Astana.
S
DOMENICA
In Belgio
Gand-Wevelgem
8 APRILE
In Francia
Parigi-Roubaix
Punte di 2,2 milioni
e share al 20%
Vince Benfatto
S
SABATO
E DOMENICA
In Corsica
Criterium
International
competenze specifiche?
«Ora sono al Giro di Catalogna, quest’anno
farò una sessantina di giorni di gara. Ma mi
occupo soprattutto della parte organizzativa. Mezzi, personale, alberghi. Gestire tutto non è semplice...».
ASCOLTI SANREMO IN TV
DILETTANTI / Popolarissima
S
VENERDI’
In Belgio
Gp Harelbeke
2 Lei fa parte dei direttori sportivi, ma ha
3 Qual è il segreto di questa
squadra?
«Sono nel mondo del ciclismo da
45 anni, ma devo dire che qui ho trovato grande competenza e professionalità. Dietro la vittoria nella cronosquadre d’apertura della Tirreno-Adriatico c’è
un ritiro specifico di una settimana a Girona.
C’è grande attenzione per l’allenamento e gli
atleti sono sempre seguiti per ogni esigenza».
Taccuino
MERCOLEDI
In Belgio
Attraverso le
Fiandre
Le maglie dei campioni
all’asta per la Liguria
Da Rock No War! Onlus, Rcs Sport e
All1sport.com, un’asta benefica per la
Liguria. Su www.all1sport.com ci sono
in palio maglie e oggetti dei campioni
S
15 APRILE
In Olanda
Amstel Gold
Race
S
22 APRILE
In Belgio
Liegi-Bastogne-Liegi
Da sinistra Vincenzo Nibali, 27 anni, 3˚ a Sanremo, e Ivan Basso, 34 BETTINI
CLAUDIO GHISALBERTI
Vincenzo Nibali passa il timone a Ivan Basso, ma le prospettive in casa Liquigas cambiano completamente. Il siciliano è partito con il piede giusto:
ha trionfato nella Tirreno-Adriatico ed è arrivato 3˚ alla Sanremo, più la vittoria in
Oman e il 2˚ posto in classifica.
Ora, dopo 21 giorni di corsa
(forse è il corridore con più chilometri nelle gambe), ha bisogno di tirare un po’ il fiato prima delle sfide nelle Ardenne.
Piano In tutt’altro stato di forma è invece Basso, che da oggi
a domenica sarà impegnato al
Giro di Catalogna. «Vado più
che piano», confessa il varesi-
EUROSPORT DALLE 16
Ci sono anche
Cunego, Wiggins
e Andy Schleck
C’è anche Cunego al via
del Catalogna. Fari pure su
Valverde, Leipheimer, Wiggins,
S. Sanchez, A. Schleck.
LE TAPPE Oggi, 1ª tappa,
Calella Calella, 138,9 km
(Eurosport dalle 16); 2ª t.
Girona Girona, 161 km; 3ª t. La
Vall d'en Bas Port Ainé, 210
km; 4ª t. Tremp Ascó, 199 km;
5ª t. Ascò Manresa, 207 km;
6ª t, Sant Fruitós Badalona,
207,1 km; 7ª t. Badalona
Barcellona,119,8 km.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
no che nel 2012 ha concluso solo il Laigueglia: poi ritiro al Gp
Lugano (influenza) e k.o. per
caduta alla Parigi-Nizza. «Ho
bisogno di fare chilometri in
corsa prima di andare in ritiro
sul Teide (dal 26 marzo all’11
aprile, ci sarà anche Nibali,
ndr). Certo che in questa condizione non posso chiedere nulla
a me stesso. Dopo la caduta sono stato fermo tre giorni, poi
ho ricominciato con passeggiate di 2-3 ore». Una situazione
che in un certo senso ricorda
quella del 2011, quando una
caduta in allenamento a maggio sull’Etna compromise la
preparazione in vista del Tour.
Allarme rosso Nei giorni scorsi,
la situazione di Basso sembrava estremamente critica. La
botta al costato lo costringeva
a una pedalata diversa che gli
ha infiammato il ginocchio destro. «Ho avuto molta molta paura — racconta — perché il dolore era forte e temevo di dovermi fermare. Martedì non riuscivo neppure a ripartire dai semafori. A metà allenamento ho telefonato al dottor Corsetti. La
risonanza ha escluso problemi
e ieri (oggi, ndr) ho fatto il primo allenamento senza avere
male. Credo che buona parte
del merito sia anche di Fabrizio
Borra, che mi ha seguito per la
fisioterapia. Dopo il Catalogna
vado direttamente al Teide, e
non torno finché non ho consumato la catena».
La conseguenza di questo rallentamento è un’altra. Nel suo
programma, così come nel
2010, è stato inserito anche il
Giro di Romandia, dal 24 al 29
aprile. Due anni fa, in Svizzera,
Ivan non andava neanche a
spingerlo, tanto che persino Aldo Sassi era molto preoccupato. Un mese dopo, nell’Arena
di Verona, Ivan avrebbe festeggiato il secondo trionfo rosa.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
BASKET SERIE A: 8a GIORNATA DI RITORNO
l’Analisi
di PAOLO BARTEZZAGHI
Casale perde
ma l’esempio
è da seguire
Stavolta Casale ha perso di
11 punti e non all’ultimo tiro
come le è successo
innumerevoli volte durante
la prima stagione in serie A.
Ora in classifica la
neopromossa ha 4 punti di
svantaggio sulle penultime,
Teramo e Cremona. E
proprio stasera, nel suo
PalaFerraris, Casale ospita
una tavola rotonda dal
titolo «Crisi economica: per
il basket minaccia o
opportunità?», in diretta
streaming dalle 20.15 sui siti
di LegaBasket e LegaDue. Ci
saranno i presidenti delle
due Leghe, Valentino Renzi e
Marco Bonamico, il vice
della Fip Gaetano Laguardia
e Giancarlo Cerutti, il patron
della Junior Casale. Le sue
parole saranno da ascoltare.
Un mese fa, quando ha
preso Ricky Minard, ha
subito annunciato che la
società aveva deliberato un
aumento di capitale per
fare fronte a questa nuova
spesa. Magari Minard non
basterà per salvare Casale
dalla retrocessione, ma
l’esempio della Junior dovrà
servire al basket per capire
che non si può vivere al di
sopra delle proprie
possibilità.
Bourousis domina
Caserta recupera
Milano resiste
La Juve torna da -20 con le triple. Scariolo:
«I giovani devono tenere la concentrazione»
MILANO
CASERTA
95
89
(17-16, 42-28; 72-60)
EA7 MILANO: Cook 11 (1/3, 3/5), Hairston 13
(6/8, 0/1), Mancinelli 13 (6/10, 0/2), Fotsis 8
(2/4, 1/5), Bourousis 23 (5/11, 3/3); Giachetti 3 (1/1 da 3), Melli (0/2, 0/2), Bremer 15
(1/3, 1/5), Gentile 5 (1/3, 1/1), Radosevic 4
(2/3) N.e.: Filloy, Rocca. All.: Scariolo.
OTTO CASERTA: Collins 28 (3/5, 6/11), Bell
15 (2/5, 3/10), Maresca 4 (2/4), Smith 22
(5/7, 2/6), Stipanovic 10 (5/10); Kudlacek 5
(0/2), Righetti 2 (1/5, 0/2), Doornekamp 3
(1/3, 0/1). N.e.: Marzaioli, Di Monaco, Cefarelli, Loncarevic. All.: Sacripanti.
ARBITRI: Tola, Lanzarini, Barni.
NOTE - T.l.: Mil 17/20, Cas 18/25. Rimb.:
Mil 41 (Bourousis 10), Cas 39 (Smith 12).
Ass.: Mil 21 (Mancinelli, Bremer 5), Cas 12
(Collins 5). Progr.: 5’ 10-9, 15’ 29-20, 25’
58-44, 35’ 79-71. Usc. 5f.: Stipanovic
38’37" (86-82). F. tecn.: Cook 34’07"
(77-69). Spett. 3500 per 27.000 euro.
MASSIMO ORIANI
MILANO
Milano sopravvive a un secondo tempo stellare di Andre
Collins, che segna 24 punti dei
suoi 28 punti nella ripresa e porta a casa due punti importanti,
scrollandosi di dosso la ruggine
accumulata in due settimane di
pausa. Caserta esce a testa altissima, risalendo da -20 a -3 con
un ribaltone pazzesco nel 2o
tempo, dove trova 11 volte in
19 tentativi il canestro dall’arco dopo lo 0/11 con cui era andata al riposo. Ma l’Olimpia è
superiore alla Juve, ha un Bourousis immarcabile da una
squadra così corta e piccola. E
alla fine un Bremer gelido dalla
lunetta. Basta per vincere, in attesa dell’arrivo di KC Rivers.
Due volti La partita ha avuto due
volti ben distinti. L’EA7 pasticcia molto in avvio, chiudendo il
1o quarto con 7/19 dal campo e
NBA A DENVER BRILLA IL ROOKIE FARIED: 18 PUNTI E 16 RIMBALZI CONTRO BOSTON
Gallinari e Belinelli
vincono con 20 punti
Bargnani 11 e sconfitto
Marco Belinelli, 25 anni
Venti punti per Danilo
Gallinari e Marco Belinelli, migliori realizzatori di Denver e
New Orleans nelle vittorie rispettivamente in casa con Boston e a New Jersey. Il Beli, che
quest’anno ha un record di 22
punti, è partito forte segnandone 10 nel primo quarto e ha poi
realizzato la tripla della sicurezza a 16 secondi dalla fine.
Alla fine da tre, Belinelli ha
chiuso con 4 su 6. Per il Gallo è
stata la miglior prestazione da
quanto è rientrato dopo l’infortunio a una caviglia. Oltre ai
20 punti di Gallinari (2/6 da 2,
3/5 da tre e 7/8 ai liberi),
splendida partita di Kenneth
Faried, il rookie dei Nuggets,
che ha chiuso con 18 punti (record in Nba), 5 su 5 al tiro da 2,
8 su 8 ai liberi, 16 rimbalzi di
cui 6 offensivi. «Non avremmo
vinto senza Kenneth», ha ammesso coach Karl. «Non sono
soddisfatto — ha detto il 21enne da Morehead State — voglio fare meglio». Intanto Denver ha tagliato Ronny Turiaf arrivato nello scambio con Nenè.
E Derek Fisher è uscito dal contratto con Houston. Undici
punti, invece, per Andrea Bargnani nella sconfitta di Toronto a Charlotte.
RISULTATI Sabato: LA Clippers-Houston 95-91 (Paul 23; Lee 25); Charlotte-Toronto 107-103 (Henderson 24; Bayless 29) Indiana-New York 88-102 (Hibbert 24; Lin 19); Chicago-Philadelphia
89-80 (Watson 20; Holiday 30); New
Jersey-New Orleans 94-102 (D. Williams
e Morrow 20; Belinelli e Kaman 20); Dallas-San Antonio 106-99 (Nowitzki 27;
Duncan e Green 17); Denver-Boston
98-91 (Gallinari 20; Pierce e Garnett
22); Utah-Golden State 99-92 (Favors
23; Robinson 19).
avanti di un solo punto. Sbaglia
sopratutto Bourousis, che fatica anche in difesa sul pick and
roll contro l’unico pivot a disposizione di Sacripanti dopo l’addio a Fletcher. Caserta si mette
presto a zona, ma nel 2o periodo Milano la scardina con un ottimo movimento di palla e ribaltamenti efficaci che finiscono
col liberare in mezzo il centro
greco. L’ex Olympiacos, dopo
aver infilato due triple, controbilanciate dallo 0/4 da 2 e 3 infrazioni di passi consecutive, segna 8 punti nel quarto, innescando il break di 11-2 che permette all’Armani di toccare il
+13 (37-24 a -1’48") e andare
al riposo sopra di 14. Il capocannoniere del campionato, Andre
Smith, fa male solo con tre canestri nei 3’ conclusivi del tempo,
grazie al gran lavoro in difesa
di Fotsis e Melli. La Otto paga
inoltre lo 0/11 dall’arco, tradita soprattutto da Bell (0/5). Come d’incanto in avvio di ripresa, dopo aver toccato il -20, Ca-
serta si trasforma e non sbaglia
più dall’arco, andando a segno
6 volte su 8 dai 6.75 (3 di Bell, 2
di Collins, una di Smith). Ma la
coperta è corta, perché in difesa non riesce a limitare l’Olimpia, che a sua volta con Bourousis, Cook e Fotsis fa la sua parte
dalla lunga.
Corrida Ne escono 5’ di pura corrida, un «run and gun» che ricorda la Loyola Marymount di
Paul Westhead, quella dei 140
punti a partita. La Juve non riesce però a scendere sotto il -12
e il quarto si chiude con un parziale di 30-32. Caserta segna
più punti in 10’ di quanti ne
avesse al riposo (28). Il ritmo,
soporifero nel 1o tempo, non accenna a rallentare nemmeno
negli ultimi 10’, con Collins ormai indemoniato. Altre sue 4
triple permettono ai campani
di arrivare prima a -6 (77-71 a
-5’53") e poi addirittura a -4
(86-82 a -2’24"), dopo che Milano aveva risposto con un 7-0
(84-71) che pareva aver definitivamente chiuso il match. Ma
ai liberi Bremer era freddissimo (6/6) e nemmeno l’ennesima tripla di Smith (92-89 a
-37") bastava per salvare Caserta. «In area con un pivot solo di
punti non ne potevamo trovare
— dice Sacripanti — La nostra
gara è vissuta sulle percentuali
da 3 e abbiamo pagato lo 0/11
del 1o tempo». «Abbiamo pensato che fosse finita sul +20 giocando con fluidità — spiega
Scariolo — Ma sapevamo che
hanno grandi tiratori e li abbiamo lasciati rientrare rilassandoci, anche se hanno messo canestri immarcabili. I giovani devono saper tenere la concentrazione alta sempre, oggi invece non
l’hanno fatto».
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DONNE SECONDO TROFEO PER IL CRAS DOPO LA PRIMA VOLTA NEL 2003
Coppa Italia a Taranto
Schio battuta in casa
Sottana 17 punti e mvp
Taranto ha vinto la Coppa Italia battendo le campionesse d’Italia di Schio 78-57, a
casa loro. Migliore giocatrice
è stata eletta Giorgia Sottana
che ha realizzato 17 punti (migliore marcatrice con la Vaugh), con 3 su 4 da tre, e che è
stata determinante nel 16-2 di
parziale che dal 13’ ha messo
la partita in mano del Cras. È
la seconda Coppa vinta da Taranto dopo la prima nel 2003,
Schio aveva vinto le ultime
due.
SCHIO-TARANTO
Giorgia Sottana, 23 anni CIAMILLO
57-78
(19-22, 27-38; 43-61)
FAMILA WÜBER SCHIO: Consolini (0/2,
0/1), Jalcova (0/2), Cohen 6 (3/8, 0/1),
McCarville 12 (6/9), Masciadri 8 (1/4,
2/5), Nadalin 2 (0/4), Ford 17 (6/10),
Macchi 12 (3/8, 1/7), All.: Lasi. CRAS
TARANTO: Mahoney 12 (3/6, 0/1),
Vaughn 17 (8/11, 0/1), Sottana 17 (3/9,
3/4), Ballardini 9 (2/7, 1/2), Giauro 10
(4/5), Melnika, Godin 6 (3/9), Siccardi,
Gianolla 5 (1/1), Greco 2 (1/6, 0/1), All.:
Ricchini.
NOTE - T.l.: Sch , Tar 16/19. Rimb.:
Sch 40 (Ford 14), Tar 41 (Greco 9).
Ass.: Sch 17 (Cohen e Macchi 5), Tar
15 (Mahoney 6). Usc. 5 falli:
McCarville.
DILETTANTI A Castellanza (Va) la Paffoni Omegna ha vinto la Coppa Italia
Dna battendo la Zerouno Torino
57-52. Per la squadra allenata da Di
Lorenzo, 16 punti di Daniele Casadei,
15 di Massimiliano Defant per i ragazzi
di Pippo Faina. Nelle altre divisioni, vittorie di Agrigento contro Ferrara
73-58 nella Dnb e di Trapani contro
Cento 67-59 nella Dnc.
IN SPAGNA (pe.m.) I risultati della 25a
giornata della Liga: Barcellona-Obradoiro 71-58 (Ndong 21, Navarro 16; Lasme 17); Real Madrid-Saragozza 85-71
(Carroll 36, Singler 13; Hettsheimer
20); Estudiantes-Bilbao 69-71 (Gabriel
22, Banic 14). Classifica: Real Madrid e
Barcellona 20 vinte e 5 perse.
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
RISULTATI
TERAMO-SASSARI
MONTEGRANARO-CASALE
BIELLA-TREVISO
VENEZIA-VARESE
MILANO-CASERTA
SIENA-CREMONA
CANTÙ-ROMA
AVELLINO-PESARO
HA RIPOSATO BOLOGNA
83-78
94-83
94-96
71-63
95-89
79-61
73-72
81-89
CLASSIFICA
SQUADRE
SIENA
CANTÙ
MILANO
VENEZIA
BOLOGNA
SASSARI
PESARO
VARESE
AVELLINO
BIELLA
CASERTA
MONTEGRANARO
TREVISO
ROMA
CREMONA
TERAMO
CASALE
PT
36
30
28
28
28
28
26
24
24
22
20
20
20
20
16
16
12
V
18
15
14
14
14
14
13
12
12
11
10
10
10
10
8
8
6
G
24
23
23
23
23
23
22
24
24
24
23
23
23
24
24
24
24
P
6
8
9
9
9
9
9
12
12
13
13
13
13
14
16
16
18
Le prime 8 ai playoff, L’ultima in Lega 2
PROSSIMO TURNO
Domenica 24 marzo, ore 18.15
Domenica 24 marzo, ore 18.15
SASSARI BOLOGNA (24/3, 16.10)
TREVISO MONTEGRANARO (24/3, 20.30)
CREMONA MILANO
AVELLINO BIELLA
CASALE VENEZIA
PESARO TERAMO
CASERTA ROMA (20.30)
CANTÙ SIENA (12/4, 20.30)
RIPOSA VARESE
S
Ioannis Bourousis, 28 anni
centro greco di 2.13. Con 23 punti,
ieri ha realizzato il proprio record in
Italia CIAMILLO
Venezia torna
al successo
Mito Dalipagic
che applausi
Varese tira male da tre e la
Reyer riparte dopo due stop
L’ex osannato dal pubblico
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI
TREVISO
L’impatto di Young, 10
punti nel primo quarto, 30 minuti superlativi di Szewczyk,
interrotti da una gomitata che
lo ha fatto rientrare ai box sanguinante, la costante supremazia prima di Clark e in chiusura
di Bowers sugli avversari di
ruolo, Rannikko escluso: Venezia torna al successo dopo due
stop inattesi visto il lignaggio
raggiunto, sta in testa per 40’
contro Varese, ribalta la differenza canestri negli scontri diretti in vista dei playoff, parola
che Andrea Mazzon non riesce
ancora a pronunciare mentre
Carlo Recalcati fa fatica a vedere l’Umana come avversaria diretta: «È molto più su di
noi...». Al Palaverde è una giornata particolare: è tornato
Praja Dalipagic, un gigante del
basket mondiale e della Reyer
eroica, 60 anni, un’anca che lo
fa dannare, un ruolo da consulente per il mercato orientale
che lui stesso non enfatizza nel
suo italiano ancora strepitoso:
«Sarà uno scambio di idee».
Praja La gente lo osanna anche
se il pubblico di oggi, forse, è
troppo giovane per ricordarsi
davvero che giocatore fosse.
Proviamo a spiegarlo. Se ieri lo
avesse avuto Recalcati, avrebbe vinto. Dalipagic ha tirato
col 47% da tre di media in carriera, avesse avuto la libertà di
alcuni tiratori varesini, che
hanno chiuso col 29%, avrebbe fatto il vuoto. Poi se lo marcavi stretto... La Reyer vince la
partita nel primo quarto, dove
le difficoltà dell’attacco della
Cimberio messo sotto pressione, si sono manifestate con un
LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
3/17 al tiro, con 1/9 da tre.
Young, 10 punti dopo 8’30",
porta Venezia a un facile +13
e, da quel punto, Mazzon è stato sempre in controllo. «Ho detto ai miei giocatori che non so
quante partite mancano alla fine, per me è solo una, la prossima — dice il coach veneziano
— sono contento per l’attenzione dimostrata dai miei giocatori, costante e in ogni dettaglio,
quasi da mal di testa».
Triple Varese, al massimo, risa-
S. Szewczyk e Drazen Dalipagic
VENEZIA
VARESE
71
63
(20-11, 37-26; 52-42)
UMANA VENEZIA: Clark 15 (3/4, 2/5), Young
12 (2/7, 2/9), Slay 5 (2/6), Szewczyk 20
(7/11, 1/3), Bryan (0/1); Meini (0/1 da 3),
Bowers 11 (3/8, 1/3), Rosselli 5 (1/1), Magro 3 (1/2). N.e.: Allegretti, Causin, Tomassini. All.: Mazzon.
CIMBERIO VARESE: Stipcevic 7 (2/5, 1/4),
Weeden 2 (1/3, 0/4), Diawara 8 (2/5, 1/5),
Kangur 15 (2/3, 3/7), Fajardo 4 (2/7); Demartini (0/1), Rannikko 13 (1/1, 3/6), Talts 7
(2/2, 0/1), Reati (0/1 da 3), Ganeto 7 (2/2,
1/3). N.e.: Zattra, Bertoglio. All.: Recalcati.
ARBITRI: Paternicò, Weidmann, Vicino.
NOTE - T.l.: Ven 15/19, Var 8/9. Rimb.: Ven
33 (Clark, Bryan, Bowers, Young con 5),
Var 35 (Kangur 7). Ass.: Ven 9 (Young 2),
Var 16 (Rannikko 7). Progr.: 5’ 9-2, 15’
29-25, 25’ 48-35, 35’ 59-50. Usc. 5 f.:
Kangur 39’44" (70-63). Spett.: 4958.
le a -2 con Rannikko (27-25),
unico con Kangur da salvare di
una squadra che non ha avuto
nulla da Stipcevic (5 perse velenose) e Weeden, e non ha mai
innescato Diawara. È stato
Szewczyk a rimettere le cose a
posto, assieme a Clark: i due segnano 16 dei 21 punti, a 7, del
massimo vantaggio Reyer
(48-32). A quel punto, Varese
è 4/21 da tre. Per la squadra
che tira più triple di tutti, è il
termometro delle possibilità di
successo (tira col 40% quando
vince, col 31% quando perde).
Poi fa 5/10 ma, al massimo, risale a -7 (70-63). «Il problema
è che non abbiamo mai attaccato e battuto uno contro uno
l’avversario diretto — dice Recalcati —, ci siamo guadagnati
pochi liberi e, visto che siamo
una squadra che già tira tanto
da tre, abbiamo esagerato. Ma
se non ti crei prima la possibilità di colpire da fuori facendo
lavorare la difesa, poi tiri male». Dalipagic? «E’ bene che la
gente di oggi possa conoscerlo. Gli ho detto che abbiamo bisogno di uomini come lui per
migliorare il nostro basket». La
risposta del mito? «Troppo tardi...».
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LA VOLATA FISCHIO NEGATO A FINE SUPPLEMENTARE
BENE CERELLA COACH RAMAGLI ESALTA I SUOI
Goree 25: Treviso va
Ma Biella protesta
Teramo ferma Sassari Con Di Bella e Zoroski
«Miracolo? Impresa» Montegranaro respira
94
BIELLA
TREVISO
dts
96
(22-19, 34-37; 57-53; 79-79)
ANGELICO BIELLA: Pullen 20 (4/5,
2/8), Coleman 25 (9/16, 1/7), Soragna
18 (5/6, 2/4), Jurak 10 (2/6, 1/2), Miralles 16 (6/7, 0/1); Chessa 3 (1/4), Magarity
(0/1), Lombardi 2 (1/1). N.e.: Dragicevic, Minessi, Lagana, Rossi. All.: Cancellieri
BENETTON TREVISO: Mekel 13 (6/11,
0/2), Thomas 7 (1/3, 1/4), Viggiano 10
(1/1, 2/4), Ortner 7 (3/5), Goree 25 (3/7,
5/6); De Nicolao 2 (1/1, 0/2), Moldoveanu
18 (2/4, 4/8), Becirovic 8 (2/3, 1/1), Bulleri 6
(1/2, 0/2), Cuccarolo. N.e.: Bonivento, Gaspardo. All.: Djordjevic
ARBITRI: Cicoria, Ramilli, Provini
NOTE - T.l.: Bie 19/30, Tre 17/22. Rimb.:
Bie 36 (Miralles, Jurak 11), Tre 37 (Moldoveanu 9). Ass.: Bie 13 (Pullen 5), Tre 18
(Mekel 7). Usc.5 f.: Bulleri. Progr.: 5' 12-7,
15' 29-27, 25' 49-41, 35' 64-68. Spett.:
3.781 per 48.477.
BIELLA — La Benetton rende il favore a do-
micilio all’Angelico, senza però ribaltare il
fattore canestri, dopo 45’ tirati di una gara
decisa dagli episodi, purtroppo più legati
a errori arbitrali che dagli spunti di giocatori ormai esausti e col fiato corto ai tiri liberi. Ogni palla pesava come un mattone soprattutto per Biella che ha confezionato
89 punti col quintetto base vista l’assenza dell’infortunato Dragicevic. L’mvp è stato Marcus Goree che con 25 punti è arrivato a uno solo dal suo record del lontano
2004. Bulleri ha così bagnato con un successo le 500 presenze in Serie A. Stava
per rovinargli la festa l’ex capitano Soragna che con Coleman e un alterno Pullen
hanno fatto quasi tutto, meno il canestro
che nei tempi regolamentari avrebbe sancito un successo anche meritato. Coda
polemica negli ultimi secondi del supplementare: Pullen prova la tripla del sorpasso, ma Viggiano gli frana addosso con l’arbitro Provini a 10 centimetri. Il fischietto
indica solo una rimessa per i padroni di
casa e non concede il fallo. Coleman ci prova sulla sirena, ma non va; col pubblico
biellese infuriato con la terna arbitrale non
solo per l’ultimo fischio mancato.
Gabriele Pinna
TERAMO
83
SASSARI
78
(24-25, 44-47; 65-58)
BANCA TERCAS TERAMO: D.Brown
12 (5/6, 1/2) Cerella 21 (7/9, 2/3),
B.Brown 14 (2/4, 2/3), Borisov 8 (4/8),
Amoroso 14 (5/6, 1/2), Fultz 8 (1/3, 2/4),
Polonara 4 (2/4), Lulli 2 (1/1). N.e.: Serafini,
Listwon, Marini.: All. Ramagli.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T.
Diener 9 (3/5, 1/8), D. Diener 24 (3/5,
5/10), Plisnic 11 (1/3, 3/7), Hosley 15
(4/9, 2/9), Easley 16 (7/9); Devecchi, Sacchetti, Vanuzzo 3 (1/1), Pinton. N.e.: Metreveli, Binetti. All.: Sacchetti.
ARBITRI: Chiari, Biggi, Caiazza.
NOTE: T.l.: Ter 10/12, Sas 6/10. Rimb.: Ter
38 (Amoroso 7), Sas 40 (Plisnic 11). Ass.:
Ter 19 (D.Brown 4), Sas 18 (T.Diener 8).
Progr.: 5' 13-9, 15' 37-33, 25' 57-50, 35'
69-65. Spett.: 2591.
TERAMO — Dopo Milano, Teramo si prende lo scalpo di un’altra seconda in classifica, fermando la striscia utile di Sassari
che durava da 7 giornate. Il Banco di Sardegna affonda contro un avversario con
più voglia e personalità nei pochi uomini a
disposizione, rovinando le percentuali
(29%, contro una media del 37%) e trovando solo 3 punti dalla panchina (una tripla di
Vanuzzo). La gara è aperta fino all’ultimo
minuto di gioco: Plisnic riporta sotto Sassari (75-74), ma dalla lunga distanza gli risponde Brandon Brown, prima dei tiri
dalla lunetta di un Dee Brown finalmente
in palla. La squadra di Ramagli mette 4
punti tra sé e Casale, con lo scontro diretto a favore. «Teramo ha avuto più foga di
noi — ha detto coach Meo Sacchetti — Abbiamo giocato a spezzoni, con uno spirito
diverso dalle altre partite. Abbiamo pagato questo atteggiamento». Coach Alessandro Ramagli: «In settimana abbiamo puntato ad impostare la gara sul ritmo, poteva essere un suicidio, ma è stata la scelta
che ha sbloccato le nostre menti. Questa
vittoria è per chi credeva che siamo dei
mercenari. Non è un miracolo, ma un’impresa». Teramo ora guarda a chi, fuori dal
campo, può garantire di poter continuare
a lottare per la salvezza sul parquet.
Anja Cantagalli
BATTUTA CASALE SHAKUR DELUDE
MONTEGRANARO
94
CASALE MONFERRATO
83
(27-24, 44-33; 65-62)
FABI SHOES MONTEGRANARO: Di
Bella 26 (4/7, 4/6), Zoroski 20 (3/5,
2/8), Karl 5 (1/1, 1/3), Ivanov 16 (6/8,
0/1), May 5 (1/1, 0/1); Mazzola 10 (2/3,
2/3), McNeal 11 (3/3, 1/4), Nicevic 1 (0/1),
Perini. N.e. Piunti, Vallasciani. All. Valli
NOVIPIU' CASALE MONFERRATO:
Shakur 11 (1/6, 1/4), Minard 24 (4/8,
4/4), Temple 15 (1/5, 3/9), Chiotti 8
(4/6), Hukic 9 (1/2, 2/3); Malaventura 8
(2/2, 0/3), Gentile 6 (3/3, 0/3), Stevic 2
(1/1), Pierich (0/1, 0/2). N.e. Martinoni, Ferrero. All. Valentini
ARBITRI: Facchini, Giansanti, Gori.
NOTE – T.l. Mon 24/32, Cas 19/22. Rimb.:
Mon 35 (Ivanov 7), Cas 30 (Hukic 7). Ass.:
Mon 16 (Karl 4, Zoroski 4), Cas 12 (Shakur
4). Progr.: 5’ 16-15 15’ 32-26, 25’ 58-52,
35’ 78-68. Usc. 5 f.: Stevic 32’21”. Antisportivo Zoroski 5’42", Di Bella 33’43".
Spett. 3870 per 27.200 euro.
ANCONA - E’ una vittoria che vale doppio
quella ottenuta dalla Fabi Shoes Montegranaro contro la Novipiù Casale Monferrato. I gialloblù riescono anche a ribaltare la differenza canestri e portano a
casa un mattoncino fondamentale in
chiave salvezza. Coach Valli è raggiante:
«Questa partita vale quattro punti. La
chiave è stata la difesa che ha portato
alle 20 palle perse di Casale. Siamo salvi? Penso alla Benetton». Rammaricato
coach Valentini: «Onore alla Sutor. Ci
hanno obbligato a tentare diverse conclusioni dalla distanza e le percentuali non
sono stati favorevoli nel momento chiave del match. Shakur? Sicuramente sono mancati i suoi punti». Il match è stato
intenso. Sutor implacabile sotto i tabelloni con il duo May-Ivanov, mentre Casale resta incollata al match grazie a Minard (8 punti solo nel primo quarto, 24
finali). Nel secondo quarto la Fabi tenta
un primo allungo, ma nel terzo la Novipiù
chiude gli spazi in difesa, Nell'ultimo periodo però Zoroski sale in cattedra con dieci punti quasi consecutivi e la Fabi non
commette più errori.
Aaron Pettinari
LEGADUE LA 9a DI RITORNO: REGGIO EMILIA SEGNA 3 PUNTI NELL’ULTIMO QUARTO E IL BIG MATCH VA A PISTOIA CHE VOLA IN TESTA CON SCAFATI
BOLOGNA
76
FORLÌ
80
VEROLI
85
SCAFATI
71
BARCELLONA
87
PISTOIA
71
SANT’ANTIMO
87
IMOLA
72
BRESCIA
63
OSTUNI
69
JESI
76
REGGIO EMILIA
55
(21-28, 37-39; 49-67)
CONAD BOLOGNA: Kelley 12
(3/6, 1/2), Blizzard 17 (2/4,
4/13), Hafnar (0/2),
Baldassarre 29 (9/10, 2/4),
Yango 3 (1/2); Pecile 13 (1/7,
2/3), Canavesi 2 (1/5), Cutolo
(0/1, 0/3), Montano (0/1). All.:
Markovski.
S. ANTIMO: Bell 24 (5/11, 4/7),
Campbell 23 (7/9, 1/3),
Moraschini 9 (1/3, 1/2),
Kommatos 11 (1/1, 3/7),
Cittadini 14 (6/7); Ma.Rossi 2
(1/1, 0/1), Eliantonio (0/4 da 3),
Cantone 4 (1/1, 0/3). All: Di Carlo.
ARBITRI: Di Francesco, Di
Toro, Mi.Rossi.
NOTE - T.l: Con 15/22, San
16/22. Rimb.: Con 34
(Baldassarre 14), San 40
(Campbell 12). Ass.: Bol 14
(Pecile 5), San 11 (Moraschini 4).
Progr: 5’ 10-15, 15’ 32-31, 25’
43-54, 35’ 63-77. F.antisp:
Kommatos 8’23". Fallo
tecnico: Pecile 33’15". Spettatori
3.085.
(20-16, 37-34; 55-53)
MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ:
Freeman 13 (6/11, 0/3), Huff
23 (4/6, 4/10), Nardi 3 (0/1,
1/3), Coleman 8 (3/3), Poletti
9 (3/7, 1/2); Natali 10 (3/3, 1/2),
Borsato 8 (1/5, 2/4), Casoli 6
(2/3), Campani (0/1). N.e.:
Basile. All.: Vucinic.
AGET IMOLA: Masoni 7 (0/1,
2/2), Prato 20 (6/11, 0/3),
Dupree 17 (6/14, 1/1), Kotti 14
(5/6), Bruttini 5 (2/5);
Cournooh 6 (0/2, 1/2), Whiting 3
(0/2, 0/3), Foiera (0/2 da tre).
N.e.: Riga, Turel. All.: Fucà.
ARBITRI: Ursi, Perretti e
Bertelli.
NOTE - T.l.: For 9/13, Imo 22/36.
Rimb.: For 36 (Coleman 7), Imo
36 (Dupree 8). Ass.: For 20
(Nardi 7), Imo 8 (Whiting 4).
Progr.: 5' 12-6, 15' 31-24, 25'
46-43, 35' 69-59. Usc. 5f.:
Coleman 37'15" (75-60), Spett.
4.000. (e. p.)
(19-15, 47-35; 67-45)
PRIMA VEROLI: Giovacchini 7
(1/2, 1/3), Jackson 21 (5/7,
3/10), Cortese 2 (1/2, 0/3),
Brkic 24 (6/8, 2/4), Lee 15
(5/7); Tommasini (0/1, 0/1), Rullo
7 (2/3, 1/3), Ammannato 2 (1/2),
Gatto 3 (0/1), Colussi 2 (0/1, 0/1),
Tullio, Donati. All.: Gentile.
CENTRALE DEL LATTE
BRESCIA: Rombaldoni 4 (2/8,
0/2), Goldwire 4 (1/2, 0/1),
Thompson 16 (4/5, 1/2),
Busma, Ghersetti 15 (4/9,
1/2); Farioli 2 (1/2), Bushati 2
(1/2), Rezzano 12 (3/4, 2/3),
Scanzi, Gergati 10 (5/10, 0/1),
Stojkov (0/2, 0/1). All.:
Dell’Agnello.
ARBITRI: Masi, Di Giambattista,
Pecorella.
NOTE – T.l. Ver 20/27, Bre 11/15;
Rimb.: Ver 38 (Lee 14), Bre 25
(Ghersetti 6); ass.: Ver 12
(Jackson 5); Bre 8 (Farioli 4);
progr: 5’ 11/10, 15’ 31/27, 25’
56/39, 35’ 75-57. Tecn. Goldwire
20’ (44-33), Dell’Agnello 34’
(71-54). Spettatori 1223. (Al.Bi.)
(11-19, 28-35; 51-57)
GIVOVA SCAFATI: Levin 8
(1/3, 1/3), Marigney 22 (4/9,
2/4), Casini (0/2, 0/2),
Radulovic 12 (1/3, 3/6),
Thomas 17 (3/7); Sorrentino 6
(3/5, 0/2), Gueye, Rosignoli (0/1),
Ghiacci 6 (3/7). All. Griccioli
DOMOTECNICA OSTUNI:
Johnson 9 (1/8, 1/5), Jurevicus
10 (1/3, 1/4), Klobucar 22 (5/8,
0/2), Rinaldi 6 (1/2), Basei 2
(1/1); Berti 6 (2/2 da 3), Diliegro
4 (1/3), Rossetti 10 (2/5, 2/3). All.:
Marcelletti.
ARBITRI: Moretti, Ranaudo,
Ciano.
NOTE - T.l.: Sca 23/28, Ost
27/36. Rimb.: Sca 31 (Thomas
10), Ost 9 (Rossetti). Ass.: Sca 9
(Levin 3), Ost 4 (4 con 1).
Usc. 5f.: Basei (33'00, 55-57),
Sorrentino (33'20'', 57-58),
Rinaldi (36'59'', 63-64).
Tecnici: Scafati (24'30'', 34-40).
Progr.: 5' 11-8, 15' 23-29, 25'
34-44, 35' 60-62. Spett.: 2500
circa. (m.d.c.)
(16-23, 36-37; 62-60)
SIGMA BARCELLONA:
Lukauskis 3 (0/2, 1/5), Green
23 (4/6, 3/5), Hicks 12 (2/3,
2/6), Da Ros 1 (0/5, 0/2),
Martin 18 (4/2, 1/1); Bucci 15
(2/5, 3/3), Mocavero 6 (3/5),
Dordei 9 (3/5,1/2), Piazza. N.e.:
Rotundo, Bonessio. All.: Sacco.
FILENI JESI: Maggioli 28
(10/17, 1/2), Hoover 7 (1/3, 1/6),
Migliori 13 (1/2, 3/6), Brooks 7
(2/5, 0/1), Mc Connell 18 (3/9,
2/2); Santiangeli 3 (0/1, 1/2), Di
Giacomo, Dolic. N.e.: Battisti,
Valentini. All.: Cioppi.
ARBITRI: Pasetto, Beneduce,
Morelli.
NOTE - T.l.: Bar 18/23, Jes 18/18.
Rimb.: Bar 32 (Green 7), Jes 27
(Maggioli 13). Ass.: Bar 14
(Green 7), Jes 9 (Maggioli e
McConnell 3). Usc.5 falli: Migliori
39’45” (83-74). Progr.: 5’ 10-15,
15’ 26-31, 25’ 53-47, 35’ 72-72.
Spettatori 2.500 circa. (m.i.)
(14-23, 29-43; 43-52)
TESI GROUP PISTOIA: Jones
10 (1/6, 2/2), Galanda 19 (5/10,
2/3), Hardy 27 (8/15, 3/8),
Saccaggi 4 (0/3, 1/5), Gurini
(0/2, 0/2); Toppo 5 (2/3, 0/1),
Tavernari 6 (3/8, 0/1). N.e.
Evotti, Tuci, Della Rosa. All.:
Moretti.
TRENKWALDER REGGIO:
Robinson 11 (2/6, 1/3), Taylor
13 (5/14, 1/3), Frassineti 2
(1/4, 0/1), Filloy 5 (1/4, 1/6),
Chiacig 12 (6/9); Antonutti 5
(1/4, 1/2), Slanina 2 (1/2, 0/1),
Cervi 2, Veccia 3 (1/1 da 3), Ruini
(0/1 da 3). All.: Menetti.
ARBITRI - Materdomini,
Mazzoni, Ciaglia.
NOTE - T.l.: Pis 9/16, Reg 6/8.
Rimb.: Pis 41 (Galanda 11), Reg
40 (Filloy 7). Ass.: Pis 11 (Jones e
Toppo 4), Reg 13 (Robinson 5).
Progr.: 5’ 6-11, 15’ 20-36, 25’
37-48, 35’ 56-55. Spett. 3.800.
(e.c.)
CLASSIFICA
SQUADRE
PISTOIA
SCAFATI
REGGIO EMILIA
BRINDISI
BARCELLONA
BRESCIA
JESI
VEROLI
PIACENZA
VERONA
OSTUNI
S.ANTIMO
IMOLA
BOLOGNA
FORLÌ
PT
32
32
30
30
26
22
22
20
20
20
20
16
16
16
14
G
23
23
22
23
23
22
22
23
22
22
23
22
22
22
22
V
16
16
15
15
13
11
11
10
10
10
10
8
8
8
7
P
7
7
7
8
10
11
11
13
12
12
13
14
14
14
15
Venerdì: Brindisi-Piacenza
69-66. Ha riposato Verona.
Prossimo turno (25/3): Verona-Pistoia (23/3); Piacenza-Barcellona; Veroli-Scafati;
Jesi-Forlì; S.Antimo-Reggio;
Imola-Bologna; Brescia-Brindisi. Riposa Ostuni.
40
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
PALLAVOLO FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE
Kazan capitale d’Europa
Vermiglio è il suo sindaco
Il regista ex azzurro guida i russi al trionfo e si sfoga (con Berruto?)
«Dedicato a chi mi vuole male». Trento chiude al terzo posto
DAL NOSTRO INVIATO
GIAN LUCA PASINI
LODZ (Polonia)
twitter@GianLucaPasini
Winiarski sbaglia l’ultimo attacco. Il Kazan si mette a
saltare, mentre Valerio Vermiglio, il palleggiatore italiano
della squadra russa, corre felice, intorno al campo. Rivoltando una gara che sembrava persa più volte (per dire che nel
tiebreak i polacchi si sono fatti
rimontare anche 4 punti di
vantaggio) la squadra di Alekno torna sul podio più alto
d’Europa a distanza di quattro
anni. Dopo la tripletta di Trento e (guarda caso) sempre a Lodz, dopo il capolavoro in semifinale il Kazan si è ripetuto, anche se ha mostrato un gioco
meno spumeggiante, seppure
molto redditizio. E’ stato bravo Vermiglio a gestire le fasi a
vuoto della sua squadra e dei
suoi attaccanti alternando palloni alla banda, con quelli al
centro.
Dedica Valerio è sempre lui,
nelle vittorie e poi nelle parole. Mentre va a ringraziare il
suo nuovo pubblico non manca di lanciare una frecciata. «A
quelli che nonostante sia andato via dall’Italia continuano a
massacrarmi. Questa vittoria
è dedicata, oltre a chi mi vuole
bene, specialmente a chi mi ha
voluto male. Io adesso sto godendo...». Il messaggio — neppure tanto velato — è per il c.t.
azzurro Mauro Berruto, che
qualche mese fa ha dichiarato
che Vermiglio non avrebbe potuto fare il secondo palleggiatore in Nazionale, sulla strada
per Londra. Apparentemente
34
TARANTINI
per questioni caratteriali e
non tecniche: può l’Italia permettersi il lusso di fare questo
tipo di scelte? Valuterà il c.t.
azzurro.
Parla Mosna Non cambia idea
di certo, invece, Diego Mosna,
che difende la sua decisione di
annunciare a tutti la partenza
di Osmany Juantorena proprio alla vigilia della Final
Four di Champions League.
«Non si poteva fare diversamente, era una cosa risaputa
— spiega il presidente di Trento —. La notizia sarebbe uscita. Noi guardiamo avanti, abbiamo chiuso questa finale
con un terzo posto, non è quello che volevamo, ma siamo ancora qui. Partiranno altri? Da
quello che so io, no: poi se un
giocatore vuole lasciare la nostra squadra, chiaramente lo
può fare. Noi ci impegneremo
per costruire una formazione
competitiva anche per il prossimo anno».
Reazione Ma dopo la facile vittoria sui turchi nella finale di
consolazione, si è già capito bene che Trento si è rialzata e,
come dice Lele Birarelli: «Abbiamo vinto tre manifestazioni fino ad ora, anche per merito dei russi ne abbiamo steccata una, vogliamo rifarci in campionato. Il 22 aprile vogliamo
essere al Forum nel V-Day».
Una promessa per i tifosi, una
minaccia per gli avversari.
VALERIO VOTATO
MIGLIOR REGISTA
L’MVP E’ WLAZLY
MVP: Mariusz Wlazly
(Pol, Belchatow). Muro:
Nikolay Apalikov (Rus,
Kazan). Libero: Alexey
Obmochev (Rus, Kazan).
Ricezione: Michal Winiarski
(Pol, Belchatow). Marcatore
e battuta: Maxim Mikhailov
(Rus, Kazan). Regia: Valerio
Vermiglio (Ita, Kazan).
Schiacciatore Bartosz
Kurek (Pol, Belchatow).
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24a GIORNATA
PADOVA
LATINA
3
2
MODENA
VERONA
3
1
RAVENNA
VIBO VALENTIA
2
3
(25-23, 25-20, 24-26, 25-20)
(20-25, 25-23, 25-19, 22-25, 15-7)
(25-22, 33-31, 22-25, 25-17)
(19-25, 26-24, 20-25, 25-21, 13-15)
LUBE BANCA MARCHE MACERATA:
Omrcen 20, Savani 18, Podrascanin
11, Travica 5, Kovar 10, Pajenk 3; Exiga (L), Monopoli, Lampariello, Parodi.
N.e. Stankovic, Van Walle. All. Giuliani.
FIDIA PADOVA: Semenzato 6, Simeonov
22, De Marchi 12, Cricca 5, Gonzalez 3,
Schwarz 16, Zingaro (L), Koshikawa 8,
Hein 5, Tiberti, Rosso 4. N.e. Giannotti,
Garghella, All.Montagnani.
CASA MODENA: Piscopo 12, Dennis 22, Anderson 13, Sala 7, Esko 6, Martino 12; Manià
(L), Bellei 1, Carletti, Casoli, N.e. Catellani
(L). All. D. Bagnoli.
ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO:
Rauwerdink 15, Creus 7, Patak 12, Urnaut 15, Finazzi 3, Mc Kibbin 2; Giovi
(L), Petkovic 1, Sammelvuo 2, Cozzi 1.
N.e. Bartoletti, Tholse, Lo Bianco. All.
Held.
ARBITRI: Gnani e Braico.
NOTE - spettatori 1890, incasso di 6940
euro. Durata set: 29', 26', 30', 26', totale
111'. Lube: bs. 20, v. 5, m. 9, 2L. 15, e. 31.
San Giustino: bs. 21, v. 5, m. 3, 2L. 10, e.
33. Trofeo Gazzetta: 6 Savani, 5 Podrascanin, 4 Omrcen, 3 Urnaut, 2 Travica, 1
Kovar.
ANDREOLI LATINA: Pantaleon 2, Sottile 3,
Fragkos 12, Cester 14, Troy 13, Diachkov 7,
De Pandis (L), Jarosz 9, Rivera 5, Gitto 5,
Guemart, Tailli. N.e. Galabinov.
MARMI LANZA VERONA: Gasparini 14,
Kromm 19, Zingel 7, Meoni 1, Popp 13, Patriarca S. 9; Smerilli (L), Postiglioni, Ter
Horst, Kosmina, Calderan. N.e. Casarin.
All. B. Bagnoli.
CMC RAVENNA: Verhanneman 1, Corvetta 4, Mengozzi 11, Sirri 9, Moro 24,
Brunner; Tabanelli (L), Plesko 1, Roberts
15, Leonardi 6, Gruszka. N.e. Bendandi,
Gallosti. All. Babini.
ARBITRI: Pasquali e Sampaolo.
ARBITRI: Santi e Ippoliti
NOTE Spett. 2916, incasso 6824. D.s.: 25’,
28’, 25’, 28’, 12’; tot. 118. Padova: b.s. 22, v.
6, m. 13, 2a l. 15, e. 27. Latina: b.s. 18, v. 4,
m. 12, 2a l. 13, e. 25. T.G.: 6 Simeonov, 5
Koshikawa, 4 Cester, 3 Fragkos, 2 De Pandis,1 Sottile.
NOTE Spett. 3.005, incasso 17.705 e. Durata set: 26’, 41’, 28’, 25’; tot. 120’. Modena
b.s. 19, v. 8, m. 12, s.l. 9, e. 32. Verona:
b.s. 23, v. 4, m. 7, s.l. 11, e. 32. Trofeo Gazzetta: 6 Dennis, 5 Piscopo, 4 Martino, 3
Kromm, 2 Popp, 1 Anderson.
TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Barone
1, Klapwijk 25, Diaz 19, Rak 14, Coscione 5, Cernic 11; Fanuli (L), Grassano, Nikolov 6, Falasca. N.e. Banderò, Mignolo, Serafini. All. Blengini.
ARBITRI: Boris e Simbari
NOTE - Spettatori 1800. Durata set: 27’,
31’, 27’, 29’, 19’; tot. 133’. Cmc: b.e. 16, v.
6, m. 6, s.l. 12, e. 13. Callipo: b.s. 21, v .3,
m. 12, s.l. 13, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6
Moro, 5 Klapwijk, 4 Roberts, 3 Diaz, 2
Corvetta, 1 Rak.
PADOVA Padova batte Latina e tiene viva
la speranza, ma piange per un 4o set giocato male e in cui i bianconeri sono partiti
bene (9-6) prima di subire la pressione in
battuta di Latina. E così la vittoria finale
dei bianconeri non è accolta con l’entusiasmo del successo pieno. Latina è partita
senza Jarosz e Gitto, a cui Prandi ha dato
un po' di riposo, salvo gettarli nella mischia nel momento di difficoltà. Il polacco
non ha impressionato, ma ha chiuso i punti importanti del 4o set. Montagnani ha alternato, mandando in campo anche Rosso e Koshikawa. Il giapponese è stato fondamentale in battuta e in difesa in un 5o set
che porta la sua firma. I bianconeri hanno
trovato la buona serata di Simeonov, mentre Gonzalez è parso meno lucido. Per sperare nella salvezza Padova dovrà vincere
gli scontri diretti con San Giustino e Roma.
Massimo Salmaso
MODENA Alla fine è stata la vecchia guardia a fare la differenza. Dennis e Piscopo
che ha pure sfoggiato un’inedita battuta
in salto efficace. Verona ha reso dura la
vita a Bagnoli senior, nel tentativo di
strappare anche un minimo bottino per
consolidare la salvezza. Tentativo non riuscito perché Modena non poteva permettersi altre sbavature. Due ore di gioco, a
volte monotono, sono servite agli emiliani
per ritrovare serenità. Primo set giocato
punto a punto, 2o chiuso ai vantaggi, preceduto sul 3 a 0 da un momento di grande
nervosismo per un’errata valutazione del
secondo arbitro Ippoliti, al punto che Da
Re, e poi Grani, sono entrati in campo per
protestare. Reazione di Verona nel terzo
parziale che ha obbligato Modena a ritrovare il filo del gioco, controllando poi il match senza particolari affanni.
Paolo Reggianini
RAVENNA La già retrocessa Cmc regala
due ore e mezza di battaglia al suo pubblico e costringe il Tonno Callipo a sudarsi
(2-3) la vittoria esterna. Ravenna ha avuto la solita prova volitiva di Moro ma Babini ha pescato dalla panchina anche i jolly
Roberts e Leonardi per tenere testa ad
una squadra che ha avuto in Klapwijk il
match-winner ed in Diaz un diesel emerso alla distanza. Troppe, invece, le battute sbagliate da Vibo.
Avvio fulmineo della Callipo targato Rak
e Klapwijk, la Cmc resiste finchè può ma
cede alla distanza. Nel secondo set Babini mette Roberts per Sirri e Leonardi per
Brunner: cambi azzeccati, ma è Moro a
lanciare la Cmc . Quinto set con Ravenna
che insiste su Roberts (4-2) ma Vibo manda Klapwijk contro tutta la Cmc. E vince
l’olandese.
Sandro Camerani
MACERATA Per una serie che si allunga,
quella Lube giunta al quinto successo
consecutivo, una che si interrompe, quella di San Giustino dopo tre successi. I
marchigiani consolidano il secondo posto salendo a +5 su Cuneo (ha una partita
in meno) al termine di una sfida che ha
avuto soprattutto nel terzo il momento
più intenso: con la Lube che ha fallito il
match ball con Omrcen ed è stata punita
dalla battuta di Urnaut che ha allungato la
sfida. Macerata, priva ancora di Parodi
(entrato nel finale per i soliti problemi alla
schiena) e con Pajenk per Stankovic influenzato, ha avuto un Travica stavolta
efficace. «Finalmente comincio a vedere
schemi di gioco che iniziano a funzionare», ha sottolineato Giuliani.
Mauro Giustozzi
Anni di
astinenza
Sono 34 anni
che la Polonia
non vince la
Champions
(allora Coppa
Campioni): dal
1978, anno di
quello che ad
oggi resta il suo
unico successo,
con il Plomien
Milowice,
allenato dal
futuro c.t.
azzurro
Alexander Skiba
clic
Macerata prenota il secondo posto
3
1
-3
I match ball
avuti dal
Belchatow, uno
nel quarto set e
due nel quinto,
non sono
bastati a
battere Kazan.
3
Valerio
Vermiglio, 36
anni, al centro
della foto,
esulta dopo
l’ultimo punto
del tie-break.
L’ex
palleggiatore
della nazionale
è alla prima
stagione con
la maglia del
Kazan
4
la guida
I NUMERI Kaziyski fa 12 punti
Champions
di Vermiglio
due con la
maglia di
Treviso, una
con il Kazan
A-1 uomini
MACERATA
SAN GIUSTINO
4
nel 3-0 di Trento
su Smirne
BELCHATOW-KAZAN
2-3
(15-25, 25-16, 25-22, 24-26, 15-17)
PGE BELCHATOW: Mozdzonek 6,
Wlazly 25, Kurek 16, Plinski 9, Falasca 4, Winiarski 16; Zatorski (L), Woicki, Klos. N.e. Atanasijevic, Cupkovic,
Bakiewicz. All. Nawrocki.
ZENIT KAZAN: Berezhko 11, Apalikov 15, Mikhailov 20, Sivozhelez
5, Volkov 17, Vermiglio 3; Obmochaev (L), Babichev (L), Priddy 3, Cheremisin, Gutsalyuk. N.e. Babeshin. All. Alekno.
ARBITRO: Jovanovic (Ser) e La Basta
(R. Cec).
NOTE Spettatori 12.500. Durata set:
21’, 23’, 26’, 28’, 21’; totale 119'. Belchatow: battute sbagliate 20, vincenti 4,
muri 10, 2a linea 19, errori 32; Kazan:
battute sbagliate 16, vincenti 5, muri
16, 2a linea 21, errori 28.
TRENTO-SMIRNE
3-0
(25-20, 25-19, 25-19)
TRENTINO PLANETBETWIN365:
Raphael 4, Juantorena 9, Birarelli
7, Stokr 10, Kaziyski 12, Djuric 6;
Bari (L), Colaci (L), Zygadlo 1, Della Lunga, Sokolov 2, Burgsthaler. All.
Stoytchev.
ARKAS SMIRNE: Duff 2, Hansen 5,
Bravo 2, Gok 4, Agamez 19, Subasi
11; Sahin (L), Perrin 2, Tocoglu 1, Hascan. N.e. Tendar, Gokgoz. All. Hoag.
ARBITRI: Hobor (Ung) e Vereecke
(Fra).
NOTE Spettatori 12.500. Durata set:
22’. 23’, 23’; totale 68'. Trento: battute
sbagliate 7, ace 4, muri 7, a2a linea 11,
errori 13; Arkas: b.s. 13, v. 4, m. 7, 2a l.
10, e. 25.
ALBO D’ORO (recente) ’92 Il Messaggero Ravenna; ’93 Il Messaggero Ravenna; ’94 Edilcuoghi Ravenna; ’95 Sisley Treviso; ’96 Las Daytona Modena; ’97 Modena; ’98 Casa Modena; ’99
Sisley Treviso; 2000 Sisley Treviso;
2001 Paris (Fra); 2002 Lube Macerata; 2003 Belgorod (Rus); 2004 Lokomotiv Belgorod (Rus); 2005 Tours VB
(Fra); 2006 Sisley Treviso; 2007 Friedrichshaffen (Ger); 2008 Dinamo Kazan (Rus); 2009 Itas Trentino; 2010
Itas Trentino; 2011 Itas Trentino; 2012
Kazan (Rus).
MERCATO Dato per scontata la partenza (per giocare) di Zygadlo, che pare si sia già accordato con l’Ufa (prende il posto di Ball). Trattative clamorose per il Segrate in vista dei playoff
promozione: nel mirino uno fra André
Nascimento e Marshall, già fuori dai rispettivi campionati. Piacenza, al femminile, dopo Cardullo e Lo Bianco (che
potrebbe restare al Galatasaray con
l’arrivo di Barbolini) ha contattato anche Arrighetti.
Taccuino
MERCOLEDÌ CEV CUP: SEMIFINALI
C’È MONZA
CUNEO Acqua Paradiso cede al Golden set
Mercoledì
ore 20.30
Monza-Cuneo
Giovedì
ore 20.30
TrentoBelluno.
Classifica:
Trento 61;
Macerata 54;
Cuneo 49;
Belluno 44;
Modena 40;
Piacenza 38;
Monza 36;
Latina 31; Vibo
Valentia 30;
Verona 28;
Roma, San
Giustino 27;
Padova 23;
Ravenna 10.
Prossimo
turno
Domenica
ore 18
Vibo-Modena;
Verona-Trento;
Cuneo-Piacenza; BellunoMacerata;
LatinaRavenna;
Roma-Monza;
San GiustinoPadova
Niente da fare per l’Acqua Paradiso Monza, nonostan
te il successo nella gara di andata della semifinale di
Cev Cup contro la Dinamo Mosca. In Russia, la squa
dra di Zanini ha prima ceduto 1 3, poi anche il golden
set, terminato 15 13. Svanisce così il sogno della finale,
che sarà tra Dinamo Mosca e Resovia (Pol).
DINAMO MOSCA-MONZA
3-1; 1-0
(22 25, 25 19, 25 19, 25 22; golden set: 15 13)
DINAMO MOSCA: Grankin 4, Shcherbinin 10, Lee
6, Pavlov 25, Veres 24, Veres 24; Stepanyan (L),
Markin, Bragin (L), Kruglov 1, Bezrukov. All. Cherednik.
ACQUA PARADISO MONZA: De Cecco 4, Conte
21, Forni 8, Gavotto 14, Nikic 8, Buti 9: Rossini (L),
Zhukouski, Molteni, Rooney 3, Shumov. N.e. Roumelio
tis. All. Zanini.
ARBITRI: Hudik, Kondakov
NOTE - D.s. 25’, 24’, 25’, 24’, 16’; tot: 114’. Mosca: b.s.
21, v. 9, m. 13, e. 35. Monza: b.s. 17, v. 3, m. 10, e. 36.
A-1 DONNE: GARA-2 QUARTI PLAYOFF
Busto e Bergamo per le semifinali
Stasera (20.30) due gare 2 dei quarti playoff (al meglio
di 3): Asystel Novara Yamamay Busto Arsizio (serie:
0 1, dir. Rai Sport 2); Norda Foppapedretti Bergamo
Chateau d’Ax Urbino (serie 1 0). Domani gara 3 tra Pia
cenza Modena; Villa Pesaro, tutte e due sull’1 1.
A-2 UOMINI (f.c.) Così la 27a: Segrate Castellana
Grotte 3 1 (25 20, 29 31, 25 21, 25 14); Molfetta Peru
gia 3 0 (25 22, 25 20, 25 19); Corigliano Genova 0 3
(18 25, 22 25, 23 25); S. Croce Loreto 2 3 (22 25,
25 18, 21 25, 25 22, 9 15); Club Italia Cantù 3 1
(15 25, 25 13, 25 22, 25 17); Atripalda Milano 0 3
(22 25, 25 27, 23 25); Città di Castello Sora 3 1
(31 33, 25 23, 28 26, 25 21); Reggio Emilia Isernia 2 3
(24 26, 30 32, 25 18, 26 24, 13 15). Classifica: Peru
gia 61; Castellana 56; Molfetta 55; Città di Castello, Se
grate 53; Sora, Milano 47; Genova 46; Loreto 45; S.
Croce 42; Corigliano 35; Isernia 31; Club Italia 28; Reg
gio Emilia 19; Atripalda 17; Cantù 13.
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
41
SCI FINALI COPPA DEL MONDO
La Brignone
è una garanzia
Ancora gigante
FONDO CLARA OTTAVO
E’ super
Bjoergen
17 vittorie
e 3a Coppa
Vince Rebensburg: Fede chiude terza, per l’Italia
è il 21o podio e il 2o posto nella classifica per nazioni
DAL NOSTRO INVIATO
PIERANGELO MOLINARO
SCHLADMING (Austria)
Nel giorno in cui gli slalomisti disputano la più brutta gara della loro grande stagione,
l’ultimo podio per la squadra
azzurra, il ventunesimo, arriva
nella finale del gigante femminile da Federica Brignone, terza alle spalle della tedesca Viktoria Rebensburg, vincitrice anche della coppetta della specialità, e dell’austriaca Anna Fenninger. Una gara in cui Federica ha mostrato lampi del suo
enorme talento. Le manca solo
continuità e quando la troverà
cominceremo davvero a divertirci. Ieri Federica aveva il vantaggio di partire con il numero
1. E’ scattata alla grande dal
cancelletto, ma nella parte centrale della pista che l’anno prossimo ospiterà i Mondiali, non è
riuscita a spingere come avrebbe voluto e alla fine della prima discesa si è ritrovata terza
con 88/100 di distacco dalla
Rebensburg. Nella seconda si è
buttata, ma soprattutto nel muro finale non è riuscita a essere
perfetta come avrebbe voluto.
Fiducia «E’ una bella pista, che
mi ispira — dice la figlia di Maria Rosa Quario — ma non voglio pensare ai Mondiali. Ho visto in questa stagione che non
mi devo porre obiettivi, ma ragionare gara per gara. Sono
contenta per le 4 volte che sono salita sul podio, ma incazzatissima per tutte le altre. Il momento più difficile è arrivato
dopo i giganti di Soldeu e Ofterschwang dove non mi riconoscevo. Soprattutto ad Andorra
pensavo di poter fare bene e invece ho disputato una gara anonima. Sono sicura che Schladming sarà un grande palcoscenico per i Mondiali, visto che
ha pure un pubblico unico e
competente». Non va sottovalutato neppure il sesto posto di
Irene Curtoni, che solo negli ultimi due mesi, risolti diversi
problemi fisici, ha trovato la dimensione di protagonista. Questo piazzamento le permetterà
Marit Bjoergen, 32, norvegese AP
Federica Brignone, 21 anni, quattro podi in gigante in questa stagione EPA
Lo slalom è dello
svedese Myhrer
che strappa la
coppetta a
Kostelic. Gross 7o
di scalare atre posizioni in classifica in vista della prossima
stagione.
Slalom thriller Meno male che la
Brignone ci ha regalato il podio, perché prima della sua impresa non era poca l’amarezza
per aver assistito alla più scadente gara stagionale dei nostri slalomisti. Ma tutta la gara
stata un thriller continuo, iniziato con l’errore di Kostelic alla terza porta della prima manche che l’ha costretto a risalire
a scaletta nel disperato tentativo di portare a casa qualche
punto, l’inforcata di Marcel Hirscher dopo circa 15 secondi della prima discesa e la vittoria di
Andre Myhrer che ha permesso
allo svedese di conquistare allo
sprint la coppetta dello slalom
davanti al croato e all’austriaco.
Tutto storto Non era proprio
giornata per gli azzurri. Stefano Gross nella prima discesa
ha rischiato grosso sulla terza
porta fatale a Kostelic ed ha perso un sacco di velocità. Avevamo alla fine della prima tornata che vedeva in testa in tedesco Neureuther, Gross quarto e
Deville quinto. Fuori invece
Razzoli, Thaler e Moelgg. Non
è andata meglio nella seconda.
Sulla neve cotta dal sole era
quasi impossibile essere perfetti, erano tanti a sbagliare, ma
paura vera c’è stata era quando
Deville ha inforcato e si è seduto a lato del tracciato per controllare la caviglia sinistra. Una
distorsione, niente di grave,
ma sufficiente per levargli il
buonumore. Si chiude così una
stagione molto positiva per la
squadra italiana, che chiude al
secondo posto nella classifica
per nazioni dietro all’Austria
(non accadeva dal 2004). Ventuno podi, tanti nuovi protagonisti, dalla conferma Brignone
a Gross, alla crescita di Paris,
sino al trionfo in quella coppa
Europa che non arrivava da
vent’anni di Lisa Agerer, altra
freccia dell’arco azzurro nella
prossima stagione.
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Lindsey Vonn, 27 anni, e Marcel Hirscher, 23, con la Coppa di cristallo EPA
Quattro trofei per la Vonn, Hirscher fa doppietta
A SCHLADMING SI E’ CHIUSA LA STAGIONE 2011-2012
DONNE
Lindsey Vonn (Usa)
Coppa del Mondo
Lindsey Vonn (Usa)
Coppa discesa
Lindsey Vonn (Usa)
Coppa superG
Viktoria Rebensburg (Ger)
Coppa gigante
Marlies Schild (Aut)
Coppa slalom
Lindsey Vonn (Usa)
Coppa supercombinata
UOMINI
Marcel Hirscher (Aut)
Klaus Kroell (Aut)
Aksel Svindal (Nor)
Marcel Hirscher (Aut)
Andre Myhrer (Sve)
Ivica Kostelic (Cro)
RISULTATI
Slalom uomini: 1. Andre
Myhrer (Sve) in 1’32"47; 2. Neureu
ther (Ger) a 30/100; 3. Matt (Aut)
60/100; 4. Dopfer (Ger) 89/100; 5.
Missillier (Fra) 1"16; 6. Hargin
(Sve) 1"18; 7. GROSS 1"50; 8. Bygg
mark (Sve) e Valencic (Slo) 1"76;
10. Janyk (Can) 1"94; 11. Ligety
(Usa) a 2"24; 12. Raich (Aut) a
2"62; 16. Kostelic (Cro) a 18"93.
Rit. I manche: Hirscher (Aut), Raz
zoli, Thaler, Moelgg. Rit. II man
che: Deville, Larsson (Sve).
Coppa del Mondo (finale): 1. Hir
scher (Aut) 1355; 2. Feuz (Sui)
1330; 3. Svindal (Nor) 1131; 17. In
nerhofer 540.
Coppa slalom (finale): 1. Myhrer
(Sve) 644; 2. Kostelic (Cro) 610; 3.
Hirscher (Aut) 560; 4. Deville 450.
Gigante donne: 1. Rebensburg
(Ger) in 2’27"24; 2. Fenninger
(Aut) a 64/100; 3. BRIGNONE 1"24;
4. Worley (Fra) 1"55; 5. Mancuso
(Usa) 2"23; 6. I. Curtoni 2"35; 7.
Marmottan (Fra) 2"36; 8. M. Schi
ld (Aut) 2"39; 9. Koehle (Aut) 2"40;
10. Brem (Aut) 2"59; 11. Barioz
(Fra) a 2"79; 12. Karbon 2"83; 20.
Agerer 3"52; 22. Gianesini 3"86.
Rit. I manche: Riesch (Ger). Rit. II
manche: Moelgg.
Coppa del Mondo (finale): 1.
Vonn (Usa) 1980; 2. Maze (Slo)
1402; 3. Riesch (Ger) 1227; 15. Me
righetti 407.
Coppa gigante (finale): 1. Reben
sburg (Ger) 650; 2. Vonn (Usa)
455; 3. Worley (Fra) 446; 6. Bri
gnone 340.
(s.a.) A 32 anni, Marit Bjoergen è riuscita non solo a stravincere la sua terza Coppa del
Mondo (dopo quelle del 2005
-06) da leader di una Norvegia
tornata super tra le donne, ma
anche a rendere vano il trionfo
di Justyna Kowalczyk al Tour
de ski, momento centrale della
stagione del fondo e vincendo
il quale l’ipoteca è quasi sicura
come dimostrano gli ultimi 5
anni. Ma la fenomenale norvegese, s’è davvero superata: per
neutralizzare la solida polacca,
è riuscita a centrare 17 vittorie
su 37, rimanendo sotto il podio
appena 3 volte. Non deve più
dimostrare nulla, o vincere più
di quanto abbia fatto oltre le 55
vittorie in Coppa, le 7 medaglie
olimpiche di cui 3 d’oro, le 14
medaglie mondiali di cui 8
d’oro. La sua sfida ora è tenere
la scena fino ai Giochi di Sochi
e aspettare il sorpasso dell’erede, Therese Joaugh, vincitrice
della 10 km (Brocard 19ª, De
Martin 21ª). Tra gli uomini, anche Dario Cologna ha dominato la stagione che vede sul podio finale il canadese Kershaw.
Nella 15 km, ultimo rimpianto
azzurro da podio: Roland Clara
lotta ed è 8˚, Di Centa 15˚.
Uomini, 15 km tl partenza handicap:
1. Cologna (Svi) 39’59"9; 2. Kershaw
(Can) a 23"8; 3. Dyrhaug (Nor) a 40"5; 8.
CLARA a 45"4; 15. DI CENTA a 2’07"; 28.
D.HOFER a 3’43"3; 33. F.PASINI a
5’23"2; 42. PELLEGRINO a 8’35"7; rit.
MORIGGL. Coppa del Mondo (finale):
1. Cologna (Svi) 2216; 2. Kershaw (Can)
1466; 3. Northug (Nor) 1199; 18. CLARA
463; 31. DI CENTA 306.
Donne, 10 km tl part. hand.: 1. Johaug
(Nor) 28’48"8; 2. Kalla a 2"2; 3. Weng
(Nor) a 14"5; 4. Steira (Nor) a 16"7; 5.
Bjoergen a 32"8; 19. BROCARD a 1’23"5;
21. DE MARTIN a 1’33"7; 23. Kowalczyk
(Pol) a 1’36"4;
Coppa del Modo (finale): 1. Bjoergen
(Nor) 2689; 2. Kowalczyk (Pol) 2419; 3.
Johaug (Nor) 1787; 44. BROCARD 155;
48. DE MARTIN 148.
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42
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
#
ATLETICA RECORD ITALIANO NELLA MARCIA
GOLF
Verso Londra
Schwazer sui 20 km
è in forma olimpica
A Lugano chiude in 1h17’30", doveva essere solo un
test per i 50 km di Dudince: «Non so andare piano»
PIERANGELO MOLINARO
Una certezza l’abbiamo:
che il maggior campione dell’atletica azzurra dell’ultimo decennio, Alex Schwazer, è completamente recuperato. Ieri a
Lugano sulla 20 km del trofeo
Albisetti — con Matteo Giupponi, nono in 1h20’58", che centra il minimo olimpico ed Elisa
Rigaudo terza nella gara femminile — ha portato il primato
italiano della distanza a
1h17"30",
polverizzando
l’1h18’24" con cui due anni fa
aveva superato, sempre a Lugano, Maurizio Damilano. Un
tempo incredibile, il sesto di
sempre al mondo, ma preceduto da tempi di atleti russi che
nessuno ha mai potuto verificare. Qualcuno ha sussurrato che
il percorso della località del
Canton Ticino potrebbe essere
stato un poco «ristretto» dalla
pioggia caduta incessantemente, ma a Lugano erano presenti
misuratori ufficiali e giudici
del panel internazionale, fatto
che fuga ogni sospetto.
La sfida Ciò che stupisce non è
tanto il tempo, ma il modo in
cui il carabiniere altoatesino
l’ha realizzato. Sempre davanti, prima con il guatemalteco
Bernabe Barrondo Garcia (sino al 15˚ km) quindi con il campione europeo della 50 km, il
francese Yohan Diniz, che Alex
ha staccato nell’ultimo km con
un incredibile 3’33". Ma tutti i
parziali sono mozzafiato:
19’40" ai 5 km, 39’06" a metà
gara, 58’32" al 15˚ km. Solo
nel primo km Schwazer ha marciato a un ritmo di 4’00", poi
sempre sotto. E nettamente.
LANCI
Muller, disco a 68.89
(si.g.) A Bar (M.negro),
nella Coppa Europa invernale
di lanci, Italia 2ª a squadre tra
gli uomini. Nadine Muller a
68.89 nel disco, miglior misura
mondiale dal luglio 2004.
Uomini. Peso. Sr: 1. Fortes (Por)
21.02; 11. Dal Soglio 18.84.
U.23: 17. Albertazzi 13.66.
Giavellotto. Sr: 1. Avan (Tur)
81.09; 7. Bonvecchio 73.99.
U.23: G.L. Tamberi 61.53.
Donne. Disco. Sr: 1. Muller (Ger)
68.89; 13. Bordignon 56.19.
U.23: 1. Perkovic (Cro) 67.19.
Martello. Sr: 1. Marghieva (Mol)
73.60; 2. Lysenko (Rus) 72.87;
9. Salis 65.66; 15. Palmieri
63.29. Classifiche. Uomini. Sr:
1. Rus 4342; 2. Ita 4303. U.23:
1. Ucr 4018; 5. Ita 3561. Donne.
Sr: 1. Rus 4424; 5. Ita 4031.
RECORD A Modena primato
italiano cadette del martello:
61.74 di Lucia Prinetti (prec.
60.60; Laura Gibilisco; 9/01).
Il proposito Doveva essere solo
un «controllo del motore» in vista della 50 km che l’azzurro affronterà sabato a Dudince, in
Slovacchia a caccia del minimo
olimpico (3h54") che ancora
gli manca. «Devo solo controllare quanto so andare su di giri», diceva Alex la scorsa settimana. Invece è partito in tromba ed è arrivato ancora più veloce. La scomposizione dice che i
secondi 10 km sono stati coperti in 38’24", tempo astrale.
4
E’ SESTO
ALL-TIME
Le parole Voglia di stupire, di
urlare al mondo che il campione olimpico di Pechino è tornato? «Assolutamente no — risponde secco — sono andato al
ritmo che sentivo più naturale.
Fatica vera l’ho fatta solo all’ultimo km, ma volevo andare sino in fondo». Schwazer ha la
pelle del campione e non voleva risposte a metà. La paura, almeno secondo il modo tradizionale di pensare nella marcia, è
che questa prestazione sia un
azzardo in vista di una 50 km
solo sei giorni dopo. Ce la farà
a recuperare? «Me lo chiedono
tutti e io dico di stare tranquilli, perché a Dudince farò solo
lo stretto necessario per centrare l’obiettivo».
Il retroterra D’altra parte i ri-
scontri di allenamento sono eccezionali perché Alex è da ottobre che lavora con una continuità straordinaria a Settimo
Milanese, con il suo tecnico Michele Didoni. «Siamo sempre
sopra i 200 km a settimana —
dice il campione mondiale della 20 km a Göteborg 1995 — e
ormai ha ricostruito quel serbatoio per la 50 km che la scorsa
stagione non aveva, avendo iniziato ad allenarsi solo a febbraio». Schwazer è tornato una
macchina da guerra. La scorsa
settimana in un giorno dedicato alle ripetute sui 2000 metri
non riusciva a tenere il ritmo di
4 minuti a km, come Didoni
chiedeva. Andava sempre sotto. Questa è una settimana cruciale in vista di Londra. Come
si fa a non avere fiducia...
Alex Schwazer, 27 anni, di Racines (Bolzano) COLOMBO
CROSS L’80ª CLASSICA A SAN VITTORE OLONA
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20 km
Uomini:
1. Schwazer
1h17’30"; 2.
Diniz (Fra)
1h17’43"; 3.
Barrondo (Gua)
1h18’25"; 4.
Kovalenko (Ucr)
1h19’55"; 5.
Dmytrenko
(Ucr) 1h20’19";
6. Heffernan
(Irl) 1h20’39"; 9.
Giupponi
1h20’58"; 14.
Tontodonati
1h22’00"; 20. De
Luca 1h23’34";
27. Nkouloukidi
1h25’36"; 38.
Viganò
1h30’45"; 39.
D’Ascanio
1h32’05";
Cafagna squal.
Donne:
1. Sibileva (Rus)
1h28’03"; 2.
Ortiz 1h28’54";
3. Rigaudo
1h29’25"; 4.
Franco (Gua)
1h30’57"; 5.
Perez (Gua)
1h31’03"; 38.
Valsecchi
1h53’36"; 38
Curiazzi sq.
Lista
mondiale all
time 20 km
uomini
Morozov (Rus)
1h16’43";
Kanaykin (Rus)
1h17’16";
Perez (Ecu)
1h17’21";
Fernandez (Spa)
1h17’22";
Stankin (Rus)
1h17’23";
Schwazer
1h17’30"
MARATONA IL VINCITORE KANDA NELLA PELLICOLA «PUROSANGUE»
I Mulini di Longosiwa Un keniano da film
Romagnolo ritrovata e la Roma dei 12.688
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA BUONGIOVANNI
SAN VITTORE OLONA (Milano)
Da Mario Fiocchi a Thomas Longosiwa, dal primo vincitore all’ultimo: in mezzo ottant’anni di storia e altrettante
Cinque Mulini. Dal milanese
del G.R.F. D’Annunzio, al keniano del distretto di West Pokot, dal 1933 ai giorni nostri.
Tutto d’un fiato. Come la corsa
di Longosiwa che a metà gara
saluta la compagnia e si invola.
Pronostico rispettato: il ragazzo, sui 5000 finalista olimpico
a Pechino e sesto ai Mondiali di
Daegu dell’estate scorsa, poco
più di un mese fa a Düsseldorf
aveva corso la distanza al coperto in un sontuoso 12’58"67.
Età falsa Ha trent’anni e non ci
dovrebbero essere dubbi: nel
2006 venne scoperto con due
passaporti. Uno indicava una
data di nascita del 1982, l’altro
del 1988. Quella giusta era la
prima. Arrestato e multato, un
suo 13˚ posto nella gara junior
dei Mondiali di cross di qualche mese prima venne ovviamente cancellato. Acqua passata: il cavallo della scuderia Demadonna oggi è un atleta di
razza. Come, a 37 anni, rimane
Gabriele De Nard, settimo e miglior italiano in un cast invero
con troppe assenze.
Brava Elena In chiave azzurra,
nonostante la giornata-no di
Silvia Weissteiner (mal di stomaco), le cose migliori giungono dalla prova femminile: Elena Romagnolo è tornata protagonista. La piemontese, contrariamente al solito intraprendente e coraggiosa sin dai primi metri, si inchina solo alla keniana Priscah Jepleting che, a
Daegu, sui 10.000 è stata quarta dopo aver vinto il bronzo,
sulle mezza distanza, a Osaka
2007 (e un argento nel corto ai
Mondiali sui prati di Fukuoka
2006). «Sono reduce da un paio di stagioni difficili — ricorda
la 29enne portacolori dell’Esercito — ma in questi mesi invernali ho via via ritrovato fiducia
e condizione. Nella stagione in
pista punterò sui 5000». L’allieva di Andrea Bello, dimenticate le siepi che pure tante soddisfazioni le hanno dato, comincerà con un 1500. Poi, il 27
maggio, a Hengelo, cercherà il
minimo per gli Europei sui
5000 e il 2 giugno correrà l’Eurochellange dei 10.000 a Palafrugell, in Spagna. Un’atleta ritrovata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
JEPLETING
FACILE
UOMINI
(km 10): 1.
Longosiwa (Ken)
30’04"; 2. B.
Rotich (Ken)
30’16"; 3. Kibor
(Ken) 30’26"; 4. K.
Yego (Ken)
30’36"; 5. Makalla
(Ken) 31’21"; 6.
Bashir (Bel) 31’21";
7. De Nard 31’26";
8. Rocha (Por)
31’59"; 9. Bekele
(Bel) 32’17"; 10.
Crespi 32’27"
DONNE
(km 6): 1. P.
Jepleting (Ken)
21’32"; 2.
Romagnolo 21’48";
3. Lakouad (Mar)
22’03"; 4. Belotti
22’15"; 5.
Monteiro (Por)
22’21"; 6. Dal Ri
22’32"; 7. Rinicella
22’51"; 8.
Weissteiner
23’08"
VALERIO PICCIONI
ROMA
Il Kenya, il vento, il record di arrivati, Alex Zanardi.
E’ stato il poker che ha riempito la maratona di Roma, una
macchina sempre più collaudata che ai 12.688 arrivati (precedente primato 12.611) sulla distanza classica, ha aggiunto almeno 50.000 podisti «stracittadini». Hanno vinto Luka Kanda
ed Hellen Kimutai: Kenya-Etiopia è finita 2-0. Il vincitore ha
fatto bingo davanti al Ponte della Musica, quando ha mollato
Samson Barmao. Il suo
2h08’04" è figlio di un ritmo in
caduta libera nel finale dopo
30 km. velocissimi. Un trionfatore da cinema: Kanda, 24 anni, si allena con le tabelle di
Massimiliano Monteforte, l’ideatore di «Purosangue», il film
in cui c’è pure Kanda. Quanto
alla Kimutai, ha superato l’etiope Bekele all’ultimo km. Infine
Alex Zanardi. Ha frantumato il
suo record, vincendo in
1h11’46" la sfida delle
hand-bike. Fantastica pure la
dedica: «Va a tutti quelli che
non hanno scoperto le
hand-bike e credono che giocare con il telecomando sia l’uni-
Luka Kanda
taglia il
traguardo
davanti al
Colosseo
KEYPRESS
OPEN DE ANDALUCIA
ca possibilità per un disabile».
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Uomini: 1. Luka Kanda (Ken) 2h08’04";
2. Barmao (Ken) 2h08’54"; 3. Tsega
(Eti)2h10’47"; 21. Buccilli (primo italiano) 2h25’03". Donne: 1. Hellen Kimutai
(Ken) 2h31’11"; Bekele (Eti) 2h31’23"; 3
Kovaliova (Rus) 2h31’53".
SEUL VELOCE (d.m.) Al keniano Wilson Loyanae, in 2h05’37" (record della
gara) la maratona di Seul (S.Cor). Uomini: 1. Loyanae (Ken) 2h05’37"; 2. Kwambai (Ken) 2h06’03"; 3. E. Kiptanui (Ken)
2h06’44"; 4. Kimutai Sanga (Ken)
2h06’51"; 5. F. Kipkemboi (Ken)
2h07’31"; 6. Munyeki Kiama (Ken)
2h07’41". Donne: 1. Feyse (Eti)
2h23’26"; 2. Tafa Magarsa (Eti)
2h25’29"; 3. Burla (Usa) 2h28’27".
Matteo Manassero, 18 anni SCACCINI
Manassero
è tornato: 2o
E Donald si
riprende il n.1
FEDERICA COCCHI
Potere del pensiero positivo. Ma anche della classe e
della maturità. Matteo Manassero ha chiuso al 2o posto con
-15 (64 73 68 68, 273) l’Open
de Andalucia, torneo dello European Tour all’Aloha Golf
Club di Marbella. Il successo è
andato al francese Julien Quesne, al primo titolo della carriera grazie a un ottimo 64 nell’ultimo giro.
Operazione Masters Il mantra
di Manassero nell’ultima parte della stagione passata,
quando i risultati «importanti» non arrivavano è sempre
stato: «Voglio darmi l’opportunità per lottare al vertice» e ultimamente ci sta riuscendo.
«La prima sostanziosa iniezione di fiducia è stata ad Abu
Dhabi, quando ho giocato bene e sono finito sesto. Ho capito di essere nella direzione giusta». Lo ha dimostrato anche
questa settimana dove il 73
nel 2o giro iniziato in testa alla
leaderboard ha fatto pensare
al peggio: «E invece sono stato
bravo a recuperare nelle ultime due giornate. Sono molto
soddisfatto di come ho giocato
e della tenuta mentale. Approcci e putt hanno funzionato come volevo e ho sfruttato
le possibilità che mi sono creato». Ora bisogna continuare,
obiettivo Trophee Assan II, ad
Agadir dove si gioca da giovedì: «Mi dicono che sia un campo bellissimo — spiega Matteo — ma molto diverso da
questo. Spero di continuare su
questa linea e tornare tra i primo 50 al mondo e qualificarmi
per il Masters. Ora dovrei aver
guadagnato sei posizioni, mi
serve un’altra settimana così».
Intanto l’inglese Luke Donald
ha vinto l’Open di Palm Harbor, in Florida, e tornerà numero 1 del mondo, 15 giorni
dopo aver lasciato il posto al
nordirlandese Rory McIlroy.
I nostri Settimana positiva anche per Edoardo Molinari che
ha ritrovato colpi e fiducia:
«Fa un certo effetto giocare
dal fairway — scrive su Twitter — ora devo imbucare qualche putt in più. Il gioco lungo
sta tornando, adesso tocca al
putting. Magari Manassero
può darmi qualche consiglio...». Il maggiore dei fratelli
del golf italiano ha chiuso con
-6 in 11a posizione (73 65 71
69, 278). Bene anche Andrea
Pavan al primo anno nello European Tour e compagno di
stanza di Manassero questa
settimana. Per il romano 26˚
posto con -6. Giornataccia invece per Lorenzo Gagli con un
80 finale che lo ha fatto precipitare in 68a posizione.
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LUNEDÌ 19 MARZO 2012
BOXE DOPO IL MONDIALE DI PAVIA
ilCommento
di FAUSTO NARDUCCI
Più combattivi
dei pesi mosca
Che spettacolo!
Quante volte avete sentito
parlare di incontro dell’anno
se non addirittura del
decennio? Di fronte a
Fragomeni-Branco —
Mondiale silver che equivale
a una semifinale iridata — per
una volta vogliamo evitare
classificazioni e dire
semplicemente che è stato un
match fantastico, capace di
inchiodare i telespettatori
sulla sedia dal primo
all’ultimo round. Non una
pausa nè un cedimento dello
spettacolo: due
ultraquarantenni hanno fatto
ciò che non riesce più
neanche ai ventenni, dare
l’anima dall’inizio alla fine.
Diciamo la verità: questa
sfida avevamo finito per
sottovalutarla un po’ tutti.
Che volete che facciano una
quarantacinquenne contro
un quarantaduenne a fine
carriera? Non è così che si
risolleva la boxe! Felici di
esserci ricreduti, anche se
eravamo stati i primi a dire
che la sfida era assortita al
meglio: un tecnico incontrista
(Branco) contro un
demolitore che viene sempre
avanti (Fragomeni).
Salvatore Cherchi, ideatore
della riunione di Pavia
accolta anche da un buon
pubblico, aveva visto bene e
ora non possiamo che
chiedergli di concederci il
bis. Noi, a differenza del
commentatore televisivo
Alessandro Duran, alla fine
avevamo davanti Fragomeni
ma è un dettaglio. Quando
due pesi massimi leggeri si
affrontano a viso aperto
come due pesi mosca
messicani, cercare un
vincitore equivale a un
delitto. E non bastasse, dopo
tante botte vedere Giacobbe e
Silvio abbracciarsi e
rispettarsi al massimo nelle
dichiarazioni di fine match ci
ha dato la dimensione
dell’«amicizia oltre i pugni»
che costruisce la palestra. Il
terzo tempo della boxe vale
quanto quello del rugby, ma
con qualche occhio pesto in
più.
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Uno dei più bei match italiani degli ultimi anni
«Abbiamo regalato una serata memorabile»
DAL NOSTRO INVIATO
RICCARDO CRIVELLI
PAVIA
Stili differenti Ben lungi dal dimostrarsi decrepiti e bolliti,
Branco e Fragomeni hanno offerto una battaglia epocale esaltata dalla differenza di stili. Fino al 7˚ round, la capacità del
Barbaro di Civitavecchia di disinnescare le folate di Giaco
con il sinistro lungo abilmente
e costantemente doppiato anche indietreggiando, ha scavato un piccolo solco, come certificato dai due punti di vantaggio
per tutti i giudici dopo l’8˚
round. Silvio sembrava in controllo
del match: «Se
rifletto a mente serena —
ha detto — c’è
un po’ di rammarico, perché penso di
aver conservato un
po’ di margine. Ero sicuro di aver vinto,
ma Giacobbe è un
grande e alla fine è stato il trionfo del pugilato e un esempio per i giovani». Le ultime quattro riprese di Fragomeni , condotte all’assalto con un
cuore gigantesco (straor-
4 Il vero gigante
I NUMERI
73
Tornei vinti
da Federer
Oltre a 16 slam
(record
assoluto), 19
Masters 1000
(come Nadal), 6
Masters (record
assoluto) e 32
tornei minori.
19
91%
Prima di
servizio
Con la prima di
servizio, in
finale Federer
ha realizzato 20
punti su 22.
Vittorie di
Azarenka
Vika non perde
dalla semifinale
del Masters del
30 ottobre
scorso contro
Petra Kvitova.
5
Sopra e sotto, Giacobbe Fragomeni, 42 e Gianluca Branco, 45 BOZZANI
dinaria soprattutto la 10ª), hanno indirizzato l’incontro verso
il pari finale (115-115 per Cavalleri, 115-113 Branco per Ciminale, 114-114 per Silvi), premio alla forza di entrambi che
però lascia il titolo ancora vacante: «Abbiamo regalato una
serata magica alla boxe — sorride Giacobbe — e non è cosa da
poco. Io sono un diesel, lo sapete e questo atteggiamento ogni
tanto mi penalizza. Non so se il
pari sia giusto, per indole io premierei sempre chi attacca,
ma sono contento perché
ho fatto fruttare il grande
lavoro degli ultimi mesi».
Programmi C’è un punto
sensibile che ora li vede
accomunati: «Questo pareggio ci
scombina i piani, ci costringe
ad allungare i
tempi verso il
Mondiale». Sarebbe obbligatoria la rivincita, ma il manager Cherchi medita:
«Forse si apriranno
nuove strade. Ma sono stati così fenomenali che mi sono commosso». Che il cielo li
conservi.
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non è Isner
ma Federer!
Roger doma l’americano (2.06) che serve
a 230 km orari e vince il 3˚ torneo di fila!
I Masters
1000
Federer ha
vinto 4 volte
Indian Wells, 2
volte Miami
(2005 e 2006),
4 volte
Amburgo (2002,
2004, 2005 e
2007), 2 volte
Madrid (2006 e
2009), 2 volte
l'Open del
Canada (2004 e
2006), 4 volte
Cincinnati
(2005, 2007,
2009 e 2010) e
una volta Bercy
(2011).
23
Una battaglia
esaltata dalla
differenza di stili.
Ma la rivincita
forse non si farà
43
TENNIS FINALI A INDIAN WELLS
Fragomeni
e Silvio Branco
Un pari eroico
Sono le tre di notte e nessuno ha voglia di tornarsene a
casa: lo spettacolo li ha stregati
e davanti al PalaRavizza decine
di tifosi (erano in tremila alla
riunione, numeri di altri tempi)
aspettano Silvio Branco e Giacobbe Fragomeni per una foto
o un autografo, un’attesa quasi
mistica che riporta a scene di
tanti anni fa, quando i pugili
erano eroi popolari.
E’ l’omaggio più bello a un match che fin dal primo scambio è
entrato nel pantheon delle sfide più intense, spettacolari e avvincenti della storia recente della nostra boxe. Alla faccia dell’età, 87 anni in due, i rivali del
Mondiale ad interim Wbc dei
massimi leggeri hanno dimostrato di che stoffa sono fatti i
campioni veri, quelli che hanno
sangue e carne impastati della
passione per la nobile arte.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Set persi
nel 2012
L’Azarenka da
inizio anno ha
perso un set
contro
Agnieszka
Radwanska e
Na Li a Doha,
contro
Radwanska e
Kim Clijsers a
Melbourne e
contro Mona
Barthel a Indian
Wells.
Roger Federer, n. 3 del mondo stringe la mano a John Isner dopo il 4˚ trionfo a Indian Wells EPA
VINCENZO MARTUCCI
twitter@vmartucci
Vince Roger Federer, ed
in due set, perché è giusto così: perché è più forte e più completo di John Isner e perché
merita di allungare il momento magico dagli Us Open (39
partite vinte su 41, e tre tornei
di fila), e di guadagnare fiducia verso Miami (da mercoledì), ma soprattutto verso i due
Wimbledon, cercando l’acme
in quello olimpico. Vince Indian Wells, il re dei re, e per la
quarta volta dopo il filotto
2004-2006 (cioé dopo sei anni), perché, anche se ha vinto
73 titoli (di cui 16 Slam-record), è sempre uno studente-modello. E, anche se dice
che non guarda le finali degli
altri, di sicuro, guarda molto
tennis quand’è ancora in gara.
Così, guardandosi ben benino
il colpaccio di Isner contro il
numero 1, Djokovic, ricordandosi benissimo di Friburgo dove un mese fa ci ha perso una
rabbiosa partita di coppa Davis in altura e sulla terra rossa
(l’unica da New York, dopo
quella degli Australian Open
contro Nadal), evita un «Dialogo al buio» — il percorso da
non vedenti di Milano: andateci! —, contro l’omone di 2.06
che mette giù servizi a 230
all’ora e o fa punto subito
o col dritto anomalo. Vince, Roger di nuovo Magnifico dopo 4 anni di
strane amnesie, perché
ha ritrovato la freddezza
e la concentrazione, come dice il match vinto nella notte
contro la bestia nera, Rafa,
rompendo un digiuno che durava, sul favorevole cemento
all’aperto, addirittura dal
2005, e come dice l’attenzione
difensiva (in risposta), al servizio (91% di punti con la prima, quand’ha perso alle due
"15") e tattica, per inchiodare
il nuovo numero 1 americano
ai suoi limiti fisici, tecnici e
d’esperienza.
Miraggio Non si vince di solo
servizio. Infatti, due formida-
4
VIKA
REGINA
I re di singolare,
Roger Federer e
Vika Azarenka,
si aggiudicano a
Indian Wells un
milione di dollari
a testa.
S
Uomini
Singolare, finale:
Federer (Svi) b.
Isner (Usa) 7-6
(9-7) 6-3;
semifinali:
Federer b.
Nadal (Spa) 6-3
6-4.
S
Donne
Singolare, finale:
Azarenka (Bie,
nella foto
Reuters) b.
Sharapova (Rus)
6-2 6-3.
bili battitori come Federer e
Isner arrivano allo sprint del
tie-break appaiati, dopo i 12
minuti di stop per pioggia, anche nelle occasioni, perché Roger salva 3 break-poi sull’1-1,
ma non vede il set point sul
6-5 tant’è fulmineo il servizio
dell’ex stella Ncaa (Che, proprio per laurearsi, è sbucato
più tardi ad alto livello). La parità è sancita dal coraggio di
Big-John, che colleziona righe, e dalla sapienza di RogerExpress che aggira il dritto nemico e lo confonde con parole
tremende per uno di 2.06, contropiede e controtempo. E comunque, una volta al tie-break, ci sono 7 mini-break, e altri
3 set point, prima del 9-7 decisivo per il più esperto. Quindi,
anche se Isner continua a picchiar duro, Federer prende coraggio e, come suggerisce Paolo Bertolucci nella diretta Sky:
«Dà lezione di tattica tennistica». Chiama cioé a rete il gigante e lo buca da tutte le parti, strappandogli la battuta del
4-3 e quindi del 6-3 con la leggerezza del provetto ballerino. Irresistibile anche per la rivelazione del torneo, che oggi
entra nei primi 10 del mondo.
Sorpasso Intanto, nella finale
donne, «la nuova Sharapova»
dimostra che è migliore dell’originale. Come tennis, intensità, fisico, completezza, continuità e fiducia, Vika Azarenka spegne Maria Sharapova come nella finale di gennaio agli Australian Open, e come nelle ultime 4
partite sul cemento (con in mezzo il ritiro sulla
terra di Roma). Legittimando
la superiorità della numero 1
del mondo rispetto alla numero 2. Che poi è il suo idolo e il
simbolo vincente delle emigranti dell’ex Urss come la bielorussa all’inseguimento del
sogno americano. Firmando il
successo consecutivo n. 23 dell’anno, che avvicina ancora
Vika, dopo il primo Slam di
Melbourne, a campionesse come Henin, Serena Williams e
Hingis.
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44
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Baseball
Nuoto TRIALS AUSTRALIANI: OTTIMI D’ARCY, LA RICE E LA BARRATT
Thorpe, anche i 100 sono un flop
Magnussen 47"93: saluti a Cielo
(s.a.) Ora Ian Thorpe si
sarebbe pentito di aver mollato i 400 sl, ma la sostanza non
cambia: l’Australia non riesce
a trovare posto al pentaolimpionico per Londra. Nei 100
sl, dopo il flop nei 200, il mito
è uscito miseramente addirittura in batteria, con il 21˚ crono di 50"35. Tutti delusi e tristi ad Adelaide per i trials olimpici, a cominciare dallo stesso
Thorpe che non vuol smettere
di nuotare ipotizzando persino il tentativo per Rio 2016 dove avrebbe 33 anni (a 34,
Klim, è uscito di scena da 15˚,
peggiorando in semifinale in
50"23 il 49"79 della batteria):
«Avevo voglia di tornare a gareggiare, di essere competitivo e volevo andare alle Olimpiadi. Ho ancora voglia di fare
tutte queste cose», chiosa
Thorpe, che è stato omaggiato
da James Magnussen per il
suo grande passato. Il campione del mondo dei 100 sl, intanto, in finale proverà a limare il
47"93 che ha di fatto oscurato
in poche ore il 48"70 di Cesar
Cielo ai campionati sudamericani, dove il brasiliano ha chiuso con 5 vittorie. «Ma sono soddisfatto — dice — volevo stare
sui 48"60, a fine aprile sarò
quasi al top, solo a Londra andrò al massimo».
na ingaggia un duello avvincente nei 200 misti con Alicia
Coutts, respinta solo a stile libero: il suo 2’09"38 è il primo
crono al mondo. Così come primo al mondo nei 200 farfalla
ora non è più Phelps (1’55"32
della scorsa settimana), bensì
Nick D’Arcy, che in 1’54"71si
riprende così l’Olimpiade dopo averla perso per aver picchiato Simon Cowley. D’Arcy
ha già battuto l’americano.
Bronte Barratt doma i 200 sl in
1’55"99 col 4˚ crono del 2012.
Velocità chiama velocità: ad
Amsterdam, Ranomi Kromowidjojo nuota i 100 sl in
53"30, un centesimo meno di
quando nuotava la specialità
col superbody a Roma 2009.
E’ il 9˚ crono alltime: eguagliata la Vollmer.
Riecco Laure I Trials olimpici
francesi sono scattati a
Dunkerque senza sussulti: ma
oggi nei 100 dorso c’è Laure
Manaudou. Fuori da 3 anni,
ora mamma, negli Usa è rinata
l’altra Diva delle piscine?
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Rice e D’Arcy Stefanie Rice non
sopporta tanto interesse su
Thorpe e per riprendersi la sce-
Ian Thorpe, 29 anni, 9 medaglie olimpiche e 13 mondiali, rientro deludente
i risultati
AD ADELAIDE. Uomini, 200 farf: 1.
D'Arcy 1'54"71 (55"37), 2. Wright
1'56"40, 3. Irvine 1'56"67. Donne,
200 sl: 1. Barratt 1'55"99 (56"79, 4˚
t.2012), 2. Palmer 1'56"04, 3. Schlanger 1'56"73, 4. Elmslie (17) 1'57"24,
200 mx: 1. Rice 2'09"38 (28"15,
1'01"04, 1'38"58, 1˚ t. 2012); 2. Coutts
2'09"83 (27"57, 1'0"89, 1'38"21); 3. Seebohm 2'12"37. Semifinali. Uomini,
100 sl: Magnussen 47"93 (23"16), Targett 48"56, Roberts 48"60, D'Orsogna 48"66,6. Sullivan 48"80, 200 ra:
Rickard 2'10"99, Calder 2'13"69,
Meyer 2'14"22. Donne, 200 fa: 1.
Schipper 2'09"94, Hamill 2'10"14,
Smith 2'10"90.
A BELEM (Bra., m.can.). Finali. Uomini, 100 sl: Cielo 48"70 (2˚ t.2012),
Fratus 49"69; 50 do Orzechowski
25"56; 200 ra Valdes (Col) 2’14"88;
400 mx Pereira 4’24"09; 4x100 sl Brasile 3’20"07 (3ª f. Cielo 48"74). Donne, 50 sl Semeco (Ven) 25"21; 1500 sl
Biagioli (Arg) 16’40"24; 100 do Henao
(Col) 1’02"57; 100 ra Carvalho 1’10"93.
A DUNKERQUE (al.f). Finali. Uomini: 400 sl Rouault 3'49”15; 50 fa Leveaux 23”65, Bousquet 23”65, F. Manaudou e Gilot 23”72. 400 mx M'Rabet (Tun) 4'20”84, Coton 4'22”22.
Donne: 400 mx Grangeon 4'40”12
(qual.). Semifinali. Uomini: 100 ra
Perez Dortona 1'00”97. Donne: 100
fa Mongel 59”96 (b. Muffat 58”90).
AD AMSTERDAM (al.f.). Uomini, 50
sl Nystrand (Sve) 22”20; 200 fa
Markozis (Gre) 1'57”54. Donne: 100
sl Kromowidjojo 53”30, Veldhuis
54”42, Heemskerk 54”44.
LOCHTE E ZUEVA (al.f.) A Orlando.
Uomini: 200 sl/100 fa Lochte
1'49”09/54”12; 100 do Vyatchanin
(Rus) 54”79, Lochte 54”89. A San Pietroburgo. Donne. 50-200 do Zueva
28”05-2'08”54 (3˚ t. 2012).
Ippica DAI DUE EVENTI DI TREVISO ALLA SCOMPARSA DELLO STALLONE
Lega Adriatica
Urlo Pro Recco
Fioretto uomini
Baroncini, un Gp dopo 5 anni
Morto Martino, il cavallo rapito e spada da podio
PRIMORJE-PRO RECCO 4-15
(0-4, 2-4, 2-2, 0-5)
PRIMORJE: Car, Glavan, Paskvalin,
Krapic, De.Varga, Frankovic, Muslim,
Jelaca, Da.Varga, Barac 1, Setka 1, Garcia 2, Radic, Buljubasic. All. Roje. FERLA PRO RECCO: Tempesti, Buric, Madaras 3, Giorgetti, Kasas, Felugo 1, Filipovic 1, Perrone 2 , Pijetlovic 1, Zlokovic 2, Ivovic, Molina, Prlainovic 1, S.Sukno 4. All. Porzio. ARBITRI: Margeta
(Slo) e Peris (Cro). NOTE: sup. num. Primorje 10 (2 gol), Pro Recco 10 (7). Usc.
3 f. Ivovic 25’05", Muslim 30’15".
Tempesti premiato BORSARELLI
A destra Baroncini (56 anni) e Orione vincono il Città di Padova PERRUCCI
Mauro Baroncini non vinceva un Gran Premio come driver dal lontano 2007, quando
Ivory As gli regalò la poule milanese. In mezzo ha avuto anche
Nad al Sheba (Giovanardi, Nazionale), che però in corsa veniva interpretato da Davide Nuti.
Ieri Baroncini ha vinto il Città
di Padova (disputato a Treviso
per i problemi economici del
Breda) guidando da un capo all’altro Orione degli Dei. Stesso
schema per Lover Power (P. Gubellini) nel Padovanelle.
Nel galoppo la riapertura di
San Siro con il rientro un po’ al
di sotto delle attese di Salure,
battuto dal compagno di allenamento (Bruno Grizzetti) e scuderia Peccato di Gola. Ma anche la morte di Martino Alonso,
il 18enne stallone che era salito
alla ribalta per il rapimento di
cui era rimasto vittima nel novembre 2010 ad Antezzate
(Bs). Rapimento finito nel maggio 2010 col ritrovamento nei
pressi di Acerra in Campania.
Martino Alonso è rimasto vitti-
ma di un incidente in paddock.
Era il padre di Ramonti campionissimo in pista con i colori inglesi di Godolphin con vittorie
a 5 stelle come le Queen Anne
del Royal Ascot e la Hong Kong
Cup.
5ª corsa - GP Città di Padova - m
1609: 1 Orione degli Dei (M. Baroncini)
1.12.5; 2 Omas Np; 3 Odino Jet; 4 Occhione Jet; Tot.: 4,41; 2,32, 9,11, 2,43
(439,75) Tris 2-12-8: e 1.384,30.
7ª corsa - GP Padovanelle - m 1609: 1
Lover Power (P. Gubellini) 1.12.5; 2 Irambo Jet; 3 Locomotion Om; 4 I Am Grif;
Tot.: 3,24; 2,04, 1,87, 2,15 (20,43). Tris
5-1-4: e 69,04.
GRANDE DEMURO La stagione di Mirco Demuro in Giappone (dove starà fino
al 16 aprile) é iniziata nel miglior modo
possibile. Ieri ha vinto le Sho Spring
Stakes (gr. 2, m 1800 metri) in sella a
Grandezza, figlio di Agnes Tachyon e soprattutto Marbye, l’italiana che era in
training da Bruno Grizzetti e che con Mirco vinse con la giubba di Yoshida l’Astarté (gr. 1) 2004 a Deauville.
OGGI QUINTÉ A TARANTO (inizio convegno alle 15.25) scegliamo Niagara del
Pino (6), Let Me Coach Lf (10), Memor Pf
(16), Lavinio d’Anzola (11), Mail Wise As
(3) e Felice Gianfi (14).
SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica
(15.05), Palermo (14.45). Galoppo Varese (15.10) e Casarano (14.15).
LIDDI Ancora un doppio, per Alex Liddi,
nella sconfitta 0-5 dei suoi Seattle Mariners contro i Chicago White Sox di sabato. L'azzurro ha chiuso 1/4 (con 2 k). Ieri
non era titolare contro Colorado.
Pallanuoto/2
Boxe
ADDIO ROCCO E’ morto ieri a 79 anni
Rocco Mazzola, tre volte campione italiano dei mediomassimi tra il ’58 e il ’62 e
sfidante all’Europeo nel 1959 (battuto da
Schoppner). Sulla scorta della sua storia
di vita e di atleta, Luchino Visconti costruì la trama del film «Rocco e i suoi fratelli», in cui ebbe anche una parte. I funerali oggi alle 15.30 presso la Chiesa Santa Famiglia di Nazaret di Potenza.
MONDIALI (r.g.) Al Polideportivo di Los
Mochis (Mes) il campione leggeri Wbc Antonio DeMarco (27-2-1) costringe alla resa al 5˚ round lo sfidante Miguel Roman
(37-10). A New York (Usa) l’argentino Gabriel Martinez (Arg, 49-2-2) mantiene il
Diamond medi Wbc battendo il coraggioso irlandese Matthew Macklin (28-4), arresosi all’11˚ round, dopo due kd.
EUROPEO (r.g.) A Shieffeld (Gb) il polacco residente in Inghilterra, Grzegorz Poksa (26-1), complice una ferita, perde il titolo medi col locale Kerry Hope (17-3),
verdetto a maggioranza. Sempre nei medi, l’irlandese Eamon O’Kane, ex Thunder
Milano, ottiene la quarta vittoria da pro,
battendo Reed (8-4) in 6 round.
Football
IFL La 4ª: Rhinos Milano-Lazio 46-30;
Cernusco-Doves Bologna 40-0; Warriors Bologna-R. Emilia 34-28; Catania-Ancona 27-37; Bergamo-Bolzano
14-21; Parma-Seamen Milano 52-14. Classifica: Ancona (2-0) 1000; Parma, Warriors (3-1) 750; Bolzano, R. Emilia. Rhinos
2-1 (666); Cernusco, Catania (1-1) 500;
Bergamo (1-2) 333; Doves (0-2), Lazio,
Seamen (0-3) 0.
Hockey ghiaccio
MILANO FINALISTA (m.l.) Milano è la prima finalista per la promozione in A-1. Ieri
(gara-5 semifinali): Milano-Appiano 3-2
(serie 4-1); Egna-Gardena 1-3 (serie 2-3).
Pallanuoto/1 A FIUME
Solo vittorie per la Ferla
Pro Recco nella Lega Adriatica,
manifestazione che è servita
per allenare meglio i tanti stranieri in organico. Dopo le 17
vittorie della stagione regolare, la squadra di Pino Porzio ha
dominato anche nella Final
Four di Fiume, in Croazia: al
12-5 sulla Mladost, ha fatto seguito il 15-4 sui padroni di casa
del Primorje (poker di Sandro
Sukno, tripletta di Madaras)
con una splendida prova difensiva. «Abbiamo giocato una bella pallanuoto — commenta il
tecnico — frutto di tanto lavoro. Mi fa ben sperare per il prosieguo della stagione».
COLPI MERCATO (m.c.-s.cam) Parma allunga il monte con Adam Clerici, 26enne
californiano alto quasi 2 metri, reduce da
alcune stagioni di Rookie league con
Anaheim. Grosseto, che oggi abbraccia il
manager Hartley, inserisce il ricevitore
dell’Accademia Edoardo D’Alesio (ex Livorno), l’esterno Andrea Grilli (dal Castiglione) e l’interno Riccardo Ferretti, in
prestito dal Bbc. Godo annuncia il 31enne italo-dominicano Salomon Marinez come rilievo per gara-due. Marinez aveva
già fatto qualche apparizione con i Knights nella passata stagione, dove tuttavia era tesserato con Verona in Ibl2.
Scherma COPPA DEL MONDO
Due secondi posti per i
fiorettisti e gli spadisti azzurri
nelle prove di Coppa del Mondo a squadre. A Bonn Baldini,
Avola, Aspromonte e Simoncelli hanno perso in finale contro la Germania (45-40). Applausi a Parigi per gli spadisti.
Pizzo, Confalonieri, Martinelli
e Garozzo, dopo il successo di
Confalonieri e il terzo posto di
Pizzo nell’individuale, cedono
(45-36) solo alla Francia campione del mondo e olimpica in
carica. A Mosca sesto posto
per gli sciabolatori nell’ultima
prova di qualificazione. La sorpresa è l’esclusione della Francia. Per Montano, Tarantino,
Occhiuzzi e Pastore lo stop è
arrivato ai quarti con la Cina.
Fioretto uomini a squadre. Finale:
Germania b. Italia 45-40; 3˚ posto:
Giappone b. Cina 43-42. Semifinali: Italia b. Giappone 45-30; Germania b. Cina 36-33. Quarti: Italia b. Polonia
45-26. Ottavi: Italia b. Canada 45-27.
Spada uomini a squadre. Finale:
Francia b. Italia 45-36; 3˚ posto: Svizzera b. Usa 26-25. Semifinali: Francia
b. Usa 45-27; Italia b. Svizzera 45-29.
Quarti: Italia b. Ungheria 40-38.
Sciabola uomini a squadre. Finale:
Cina b. Russia 45-44; 3˚ posto: Usa b.
Bielorussia 45-41.
Nuoto
FONDISTI (al.f.) Al teatro di Copparo
(Fe), le azzurre Martina Grimaldi, Alice
Franco e Rachele Bruni sono state protagoniste del convegno «La forza dell'acqua» a cui parteciperà anche la velista
Alessandra Sensini. Da oggi la nazionale
di Giuliani è in raduno a Johannesburg
(Saf) per 4 settimane. Convocati Bolzonello (che con Cleri si giocherà la qualificazione olimpica a Setubal il 9/6), Ercoli,
Ferretti, Furlan, Ruffini, Stochino, Bruni,
Franco, Grimaldi e Lamberti.
Pallavolo
A-2 DONNE (m.l.) Giaveno allunga. Loreto si riprende il secondo posto scavalcando Crema. Ieri la 23˚ giornata: MateraGiaveno 0-3 (16-25, 17-25, 23-25); Mercato San Severino-Busnago 0-3 (22-25,
23-25, 18-25); Fontanellato-Montichiari
3-2 (20-25, 25-22, 25-19, 17-25, 15-8);
Loreto-Sala Consilina 3-0 (25-22, 29-27,
25-15); Crema-Santa Croce 0-3 (23-25,
24-26, 21-25); Soverato-San Vito 0-3
(22-25, 21-25, 23-25); Forlì-Pontecagnano 3-0 (25-21, 26-24, 25-19). Sabato: Casalmaggiore-Frosinone 3-1. Classifica:
Giaveno 59; Loreto 55; Crema 53; Casalmaggiore 51; Santa Croce 47; Busnago
45; Montichiari 33; Soverato 32; Fontanellato 30; Frosinone, Sala Consilina 26;
San Severino 23; San Vito 22; Pontecagnano 17; Forlì 15; Matera 9.
Pentathlon
De Luca terzo
in Coppa del Mondo
Riccardo De Luca ha chiuso al terzo posto la seconda prova di Coppa del Mondo, a Rio de Janeiro. Il 26enne carabiniere era 18˚ dopo nuoto ed equitazione, ma
nel combinato ha recuperato 15 posizioni. vittoria al russo Lesun (5928) sul connazionale Karyakin (5876); Nicola Benedetti ottavo con 5796, Pier Paolo Petroni
22˚ con 5688. Federico Giancamilli si è
ritirato per la distorsione a una caviglia.
Il Setterosa
fa gol in tv
A Ostia (Roma), tra
tanti allenamenti faticosi, un
po’ di relax per il Setterosa.
Le campionesse d’Europa, in
collegamento con «Quelli che
il calcio», hanno scherzato
con l’inviata Marisa Passera,
nella foto con Casanova,
Emmolo e Lapi.
Sport invernali
Biathlon: la Neuner
lascia con la Coppa
KHANTY MANSIYSK (Rus) Due mass
start hanno chiuso la stagione del biathlon: quarto successo stagionale per il
norvegese Svendsen, con Hofer ottimo
settimo. Tra le donne, vittoria alla Domracheva e Coppa alla Neuner, che chiude
così la carriera con il terzo trionfo in generale. Uomini, 15 km mass start: 1. Svendsen (Nor) 43’15"7 (2); 2. Peiffer (Ger) a
23"5 (4); 3. Shipulin (Rus) a 31"8 (2); 7.
HOFER a 48"1 (4). Coppa (finale): M. Fourcade 1100; Svendsen 1035; 24. HOFER
393. Donne, 12.5 km mass start: 1. Domracheva (Bie) 39’01"4 (3); 2. Berger (Nor) a
10" (1); 3. Makarainen (Fin) a 32"6 (4); 6.
Neuner (Ger) a 56"0 (6); 24. PONZA a
3’10"9 (1). Coppa (finale): Neuner 1216;
Domracheva 1188; 20. PONZA 385.
Origone di Coppa
(a.fr.) In Coppa del mondo di sci velocità,
a Vars (Fra), 2˚ posto di Ivan Origone dietro all'austriaco Schrottshammer. Terzo
il polacco Dobrowolski, solo 6˚ Simone
Origone che prima del rilevamento si è
rialzato credendo di avere ormai superato la linea. Nella categoria produzione,
tra le donne vittoria per Valentina Greggio.
SCI: SUCCESSO AZZOLA (s.f.) Ieri a
Courmayeur (Ao) sipario sulla coppa Europa con il primo successo continentale
per Michela Azzola nello slalom femminile delle finali (1’42”13); a 25/100 la Eklund
(Sve), a 85/100 la Chmelar (Ger) e a
93/100 la Costazza. Slalom uomini a Thoule (Fra, 1’46”84) che strappa a Roberto
Nani (ieri 11˚ a 1”92) il 3˚ posto finale nella
coppa di specialità. Per l’Italia un anno di
successi: tre italiane (Agerer, Cipriani e
Goggia) ai primi tre posti nella coppa assoluta, quattro coppe di specialità (gigante e discesa alla Agerer, superG alla Cipriani e supercombinata alla Goggia), 17
successi e 46 podi, con 8 posti fissi nella
prossima coppa del Mondo (Agerer e Cipriani in discesa, Cipriani, Goggia e Casse in superG, Agerer e De Aliprandini in
gigante e Goggia in supercombinata).
ASSOLUTI (s.f.) Da oggi le prove di discesa maschile agli Assoluti di sci alpino a
Roccaraso (Aq). Domani discesa uomini
e slalom donne.
COPPA DI SALTO Così i voli (hs.215) a
Planica (Slo), dove si è chiusa la stagione
di Coppa del Mondo. A squadre: 1. Austria
1619.3; 2. Norvegia 1543.7; 3. Germania
1522.2; 10. ITALIA (Bresadola, Colloredo,
Morass, De Crignis) 500. Individuale: 1.
Koch (Aut) 242.5; 2. Amman (Svi) 225.6;
3. Kranjec (Slo) 223.8; 4. Schlierenzauer
(Aut) 217.2; 17. COLLOREDO 194.9. Coppa
del Mondo (finale): 1. Bardal (Nor) 1325; 2.
Schlierenzauer (Aut) 1267; 3. Kofler (Aut)
1131; 34. COLLOREDO 141.
Vela
VOLVO RACE (r.ra.) La flotta dei VOR 70
impegnati nella 5˚ tappa della Volvo Ocean Race (Nuova Zelanda – Brasile) partita ieri mattina da Auckland sta affrontando condizioni meteo molto impegnative
con vento oltre i 40 nodi e onde di 5 metri. Poche ore dopo la partenza Abu Dhabi ha annunciato di aver sospeso la regata e di essere ritornato ad Auckland per
riparare un danno allo scafo. L’equipaggio di Ian Walker dovrebbe riuscire a ritornare in regata entro 24/36 ore.
C
COMMISSARIO
SS
DI GOVER
RNO EX OO.P.C.M. N. 3908/ 2010
0 0 E 3922/20
22 2011
ESTRATTO DI
D BANDO
NDO DI GARA
Aspromonte, Avola e Baldini BIZZI
È indetta gara [ordinanza Commissario di Governo n. 11/3908-2010/3922-2011 del 09/12/2011] mediante procedura
aperta per l’appalto dei “Lavori di realizzazione della variante del tracciato della condotta DN 1600 dell’Acquedotto del Basso
Sele nel Comune di CampAgna [SA]”. CIG 350014395E. Luogo di esecuzione: Comune di Campagna [SA] Importo complessivo dell’appalto Euro 6.784.551,21. Categoria Lavori OG6 Classifica VI. Termine di esecuzione dei lavori: giorni 540 naturali
e consecutivi dalla consegna dei lavori. Gli atti di gara sono visionalibili presso la sede dell’ARCADIS in Napoli alla Via U.
Masoni 12 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 16.30 e/o scaricabile dal profilo del punto di contatto: www.arcadis.campania.it il Termine di presentazione delle offerte è il 25 maggio 2012, alle ore 12.00. Le offerte devono essere inviate a:
Arcadis [Agenzia Regionale Campagna Difesa Suolo] - Via U. Masoni 12 - 80141 Napoli. Apertura offerte: prima seduta pubblica presso la sede di cui sopra alle ore 10.00 del giorno 04.06.2012. Il bando integrale di gara è consultabile sulla Gazzetta
Ufficiale della Comunità Europea, sul profilo del Soggetto Attuatore [www.lavoripubblici.regione.campania.it] sul BURC, sul
SITAR [www.sitarcampania.it] e sul profilo del punto di contatto, www.arcadis.campania.it
Il Commissario ARCADIS:
C
FLAVIO CIO
CIOFFI
FFI
[ai sensi di quanto disposto dal c. 2 art. 4 dell’ordinanza del Commissario delegato
ex OO.P.C.M. 3908/2010 e 3922/2011 n. 11 del 08.11.2011]
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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ALTRI MONDI
_sequestrati in India
DI GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Ma i due italiani rapiti
sono stati imprudenti?
Gli italiani rapiti: Paolo Bosusco, 54 anni, di Condove (To), e Claudio Colangelo, 61, di Rocca di Papa (Rm) ANSA
DOVE SI TROVAVANO
1Chi sono i due?
Paolo Bosusco, di 54 anni, e
Claudio Colangelo, di 61. Si
tratta di due professionisti dell’avventura, per dire così. Bosusco, piemontese di Condove
(To), gestisce da una decina
d’anni un’agenzia di trekking,
che porta gente a Puri, sempre
nello stato di Orissa, e gli fa percorrere a piedi i sentieri dell’interno, dove vivono tribù primitive, cioè che non hanno e/o non
vogliono contatti con la nostra
civiltà. Sul turismo di questo tipo, che prende anche il nome
negativo di «safari umano», ci
sono sempre state parecchie polemiche. Tanti non credono
che sia giusto andare a disturbare per motivi sciocchi (fare magari delle foto da mostrare agli
amici) popolazioni che si vogliono innocenti e incontaminate. Mesi fa nel distretto di
Malkangiri sono scoppiate polemiche perché turisti capitati fra
i membri della tribù Bonda hanno chiesto agli indigeni di ballare, per rendere più interessanti
i video. La cosa ha provocato
un indurimento del governo
dell’Orissa sulle autorizzazioni
per le visite e la proibizione di
riprese foto e video. Ora, nel loro comunicato, i rapitori sostengono che Bosusco e Colangelo
GDS
stavano facendo foto proibite,
cosa che risulta strana dato che
si tratta di persone molto esperte. Ma dicono i sequestratori:
«Abbiamo arrestato due turisti
italiani che come centinaia di
turisti stranieri trattano la gente locale come scimmie e oggetti ridicoli. Questo è contro
l’umanità e vogliamo che la popolazione si sollevi».
2
E Colangelo?
Colangelo, 61 anni, da Rocca di
Papa (Roma), una figlia di 32
anni e un figlio di 35, ha la stessa indole, parrebbe, di Giovanni Lo Porto, il 38enne palermitano rapito nel Punjab pakistano: gira il mondo per aiutare il
prossimo. Il 12 marzo aveva
chiesto a Bosusco di organizzargli un trekking di cinque giorni
nello stato di Orissa. Questi
trekking, una volta sbarcati a
Puri, sono fatti tutti a piedi.
L’agenzia, in funzione dal
2001, si chiama «Orissa Adventurous Trekking». Bosusco la
gestisce con un socio locale che
si chiama Bijay Kumar Dash. La
città di Puri è celebre per i templi induisti, in particolare per il
tempio di Jagannath. Sul sito di
Bosusco si legge: «Si precisa
che a parte il trasferimento a Puri tutti gli itinerari sono svolti
sempre a piedi attraverso gli
stessi sentieri usati dalle popolazioni tribali». Si promette anche di instaurare «dei rapporti
genuini e onesti con le popolazioni che vivono ancora una vita secondo le loro antiche usanze e tradizioni». Sembrerebbe
impossibile che viaggiatori come questi commettano imprudenze...
3
Però mi pare che andarsi a infilare su quei sentieri sia considerato pericoloso dalle stesse autorità locali... Il pericolo dei sentieri di Kandhamal.
Secondo la stampa indiana i
tour operator erano stati messi
in guardia rispetto alla minaccia rappresentata dai guerriglieri maoisti. Il sovrintendente di
polizia Jaynarayan Pankaj sostiene che i due avevano assicurato che non sarebbero entrati
nella zona pericolosa. Secondo
lo stesso funzionario, i maoisti
avrebbero sequestrato 4 persone, due italiani e due indiani, e
gli indiani poi sarebbero stati liberati. Questi due indiani si
chiamano Santosh Moharana e
Kartik Parida. Affermano che i
maoisti non vogliono fare del
male agli italiani.
4
Come si comportano le autorità? C’è la stessa ostilità di Kerala per la vicenda dei marò?
No. I contatti col nostro ministero degli Esteri sono stretti. Il governatore dello Stato, Naveen
Patnaik, è stato chiamato dal
ministro degli Esteri indiano
S.M. Krishna. Si è deciso di sospendere ogni azione contro i
maoisti e aprire una trattativa.
Questo, secondo le autorità indiane e la Farnesina, ha fatto
slittare l’ultimatum, che sarebbe altrimenti scaduto ieri sera.
Il console italiano Joel Melchiori ha incontrato funzionari del
governo locale a Bubhaneswar.
Costoro hanno ribadito che i sequestratori non hanno cattive
intenzioni. Patnaik ha lanciato
anche un appello ai rapitori:
«Siamo aperti alla trattativa,
ma lasciate prima i due italiani
incolumi».
5
Ha senso che i sequestratori
non abbiano cattive intenzioni?
Non lo so. Le agenzie riferiscono che il capo della frazione maoista responsabile del sequestro è un moderato. Si chiama
Shabhasachi Panda e in passato si sarebbe opposto agli eccidi
compiuti dall’altra fazione maoista, spesso gratuitamente. Il sequestro avrebbe lo scopo di riaccreditarlo all’interno della sua
parte politica. Non so se questo
rafforzi o no l’idea che i sequestratori siano buoni.
«Lampedusa, si riapra il centro immigrati»
nei». Ma De Rubeis — già in prima linea l’anno scorso proprio
in questo periodo per l’emergenza immigrati (50 mila fu il
totale degli arrivi nel 2011) —
ha chiesto a gran voce al ministero dell’Interno di riaprire subito il centro di accoglienza
«per evitare effetti devastanti
sull’isola». La struttura è infatti
stata chiusa dopo l’incendio appiccato lo scorso settembre da
un gruppo di tunisini che protestavano contro il rimpatrio. Ieri mattina sono comunque iniziati i trasferimenti: dall’isola
sono stati portati a Porto Empedocle i primi 167 immigrati
che erano stati provvisoriamente sistemati in un residence di
Cala Creta. Non ha invece avuto alcun esito la ricerca di un
barcone che, secondo alcuni
migranti che avevano dato l’allarme con un telefono satellitare, sarebbe naufragato in acque libiche. Nel frattempo continua lo scontro con Malta, che
respinge l’accusa di non aver risposto alle segnalazioni comunicate alle autorità di La Valletta dall’Italia, sostenendo invece di aver mandato nell’area
mezzi militari di soccorso.
I migranti trasferiti da Lampedusa
e portati a Porto Empedocle ANSA
Varese, 7 ragazzi gay
aggrediti in discoteca
LA TAV:
SERVE
UN PASSO
AVANTI
«È venuto
il momento
di fare un
passo
in avanti
sulla Tav. I militari ai familiari: «Stiamo bene»
Naturalmente bisogna Afghanistan, in fiamme
tenere conto nostro blindato: 4 feriti
delle
preoccupaQuattro militari italiani sono rimasti feriti ieri
zioni locali, in Afghanistan dopo che il mezzo blindato su cui
cosa che è viaggiavano si è incendiato. Quando è successo
a bordo di un Lince nella base «Tobruk» di
stata fatta erano
Bala Baluk, nel settore Sud dell’area a responsa
nel corso di bilità italiana in cui opera il 152˚ reggimento della
molti e molti Brigata Sassari. I quattro feriti, che appartengono al
anni. Ora è 19˚ reggimento cavalleggeri di Salerno, sono stati
venuto il soccorsi e trasferiti all’ospedale militare a Farah:
sono in gravi condizioni tanto che sono riusciti
momento di non
tutti ad avvisare le famiglie. Le cause dell’incidente
eseguire sono ancora da accertare ma il portavoce del
l’opera. Noi nostro contingente, Vincenzo Lauro, ha confermato:
siamo «Non c’è stato nessun attacco contro l’avamposto».
convinti che
la Tav non è
solo Torino- Eletto dopo le dimissioni di Wulff
Lione, ma fa Germania, vince Gauck
parte di un
grande È lui il nuovo presidente
corridoio
La Germania ha un nuovo presidente della
transeuro- Repubblica. Ieri l’Assemblea federale ha eletto
peo di Joachim Gauck con una larga maggioranza:
comunica- 911 su 1240 alla prima votazione. Designato
zione. È da 4 partiti su 5, ha battuto Beate Klaresfeld,
Linke, che ha avuto 127 voti. Gauck, 72
esattamente della
anni, pastore protestante e attivista per i diritti
quel che umani nella Germania comunista della Ddr,
spesso succede a Christian Wulff, che si era dimesso
l’Italia ha un mese fa dopo essere stato travolto dallo
chiesto scandalo su un presunto scambio di favori.
sarò capace di essere all’altezza di tutte
all’Europa: «Non
le aspettative — ha detto Gauck — ma diro sì alle
senza la Tav responsabilità che mi avete affidato adesso».
rischiamo un
distacco
dall’Europa»
MARIO MONTI
PREMIER
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ANCORA SBARCHI L’ALLARME DEL SINDACO DOPO L’ARRIVO DI 273 PROFUGHI IN 24 ORE: INIZIATI I TRASFERIMENTI
La strage in mare di sabato ha fatto riesplodere l’allarme immigrati a Lampedusa. I
tre sbarchi con 273 profughi
(quasi tutti subsahariani) in 24
ore e i cinque morti recuperati
su un gommone in avaria partito dalla Libia hanno riacceso la
paura degli isolani, che temono una nuova ondata di extracomunitari. E così, ieri, a far
sentire le ragioni dei lampedusani è stato il sindaco Bernardino De Rubeis: «Non possiamo
continuare ad assistere all’arrivo di altri profughi che vengono portati nell’area marina protetta o in altri luoghi non ido-
Un altro episodio di omofobia
Un nuovo, grave episodio di omofobia, questa
volta a Luino, in provincia di Varese. Sabato notte,
sette giovani tra cui Marco Coppola, presidente
provinciale di Arcigay Verbania e componente della
segreteria nazionale, sono stati aggrediti dai butta
fuori della discoteca JustIn. Secondo l’Arcigay
«i ragazzi stavano ballando su un cubo, quando la
security li ha identificati come omosessuali, li ha
insultati e brutalmente pestati. Poi i ragazzi hanno
chiamato i carabinieri». Al JustIn danno un’altra
versione: «Non sono stati i buttafuori, che hanno
solo sedato una lite avvenuta all’esterno». Resta
che le botte le hanno prese. Il deputato Pd Paola
Concia presenterà un’interrogazione parlamentare.
Colangelo e
Bosusco in mano
alla guerriglia
maoista nello
stato di Orissa.
Un ultimatum già
scaduto, stavolta
però è in corso
una trattativa
Gli italiani rapiti nel mondo sono a questo punto 10, dato
che un’organizzazione maoista
ha sequestrato sabato due nostri
connazionali nello stato di Orissa, in India. È un brutto rapimento, perché i banditi hanno stilato, attraverso un messaggio audio, una lista di 13 richieste, tra
le quali c’è il pagamento di un
riscatto e la liberazione di un certo numero di prigionieri politici.
d notizie
Tascabili
lafrase
DEL GIORNO
Il fatto del giorno
s.an.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Joachim Gauck riceve i fiori da Angela Merkel REUTERS
Le accuse al killer di Mirko
Bimbo morto nel Sulcis
Patrigno drogò la madre
Dopo l’autopsia e le prime indagini, emergono
nuovi particolari sulla morte di Mirko Mocci, bimbo
di due anni e mezzo soffocato in casa a Sant’Antioco
(Sulcis), in Sardegna, giovedì, e sull’aggressione
alla madre, la 22enne Daniela Sulas, ferita a colpi
di martello. Secondo il quotidiano «L’Unione Sarda»,
l’omicida Igor Garau, 30enne compagno della
donna morto poi suicida, l’avrebbe drogata prima
di andare a dormire. Poi, alle 5 di mattina, avrebbe
soffocato il bambino. Secondo gli investigatori,
Garau, che era ossessionato dall’idea di perdere
Daniela, intenzionata a tornare a vivere con il padre
di Mirko, avrebbe eliminato la donna a martellate
se la donna non fosse riuscita a scappare.
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LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
ALTRI MONDI
OGGI IL DECENNALE
L’omicidio di Biagi
In bici per l’omaggio
Una biciclettata a Bologna
per ricordare Marco Biagi (nella
foto Fotogramma). Oggi è il decimo
anniversario dell’omicidio del
La Fornero ha fretta
«Sul lavoro è inutile
discutere all’infinito»
Il ministro del Welfare domani vedrà ancora le parti sociali:
«Porteremo la riforma in Parlamento, anche senza accordo»
Solo un giorno Di mattina la For-
nero aveva fatto un salto a Torino col collega dell’istruzione
Francesco Profumo e col premier Mario Monti: mentre stava entrando alle Ogr (Officine
Grandi Riparazioni), per la mostra «Fare gli italiani» in occa-
IN TV DALL’ANNUNZIATA
La ministro Elsa Fornero con Fabio Fazio a «Che tempo che fa» REUTERS
sione della chiusura delle celebrazioni del 150esimo dell’Unità, è stata contestata da ragazzi
di estrema destra. Incidente
che non ha scalfito una certa determinazione: «Senza un accordo, le mie dimissioni non sarebbero all’ordine del giorno e il governo presenterà lo stesso al
Parlamento la riforma del lavoro. Trovo difficile che le parti sociali vogliano chiamarsi fuori».
Come detto sabato dal premier,
tutto dovrebbe essere pronto
«entro la settimana» e, intanto,
qualche parola è piovuta anche
su articolo 18 e giovani: «Non
ho interesse a fare la riforma
"solo" sull’articolo 18, voglio eliminare gli stage post formazione». La puntura più grossa della Fornero, però, tocca la Fiat:
«Non può fare quello che vuole
in Italia. O resta ed è produttiva
o deve trovare delle risorse». In
attesa di capire la scelta del Lingotto, c’è l’incontro decisivo
con le parti sociali previsto domani: Monti è «fiducioso», ma
per limare le differenze resta solo un giorno di tempo.
A tutta
S
Francesco Rutelli, leader
dell’Api, durante la lite tv ANSA
Si riparla del caso Lusi
e ritornano le scintille. Questa
volta tra il leader dell’Api
Francesco Rutelli e Lucia
Annunziata, durante la tras
missione «In mezz’ora» di Rai
3. Nella puntata di ieri, dopo
una domanda sui finanziamenti
che secondo l’Espresso
sarebbero arrivati alla fondazione di Rutelli tramite Lusi,
l’ex tesoriere della Margherita
accusato di aver rubato 20
milioni al partito, l’ex sindaco
di Roma ha sbottato: «C’è
qualcosa che ho preso io? No,
neanche un centesimo. Ho
chiarito, le ho risposto. Mo’
basta». E lei: «Che male c’è nel
ricevere questi soldi?». Rutelli:
«Non li ricevo! Continua a dir
lo? Li do. Vuole farsi querelare
anche lei? Ho finanziato tutto
di tasca mia e mi rompete le
palle? Ne ho già parlato per
due ore e mezza». Annunziata:
«Ma in una conferenza
stampa. Non mi tratti come
una deficiente, lo fanno già in
tanti, come la Guzzanti». E
lui: «Non mi permetterei mai».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Salute
Gaga tocca
i 21 milioni
di followers
Ormai è chiaro
a tutti, Lady
Gaga ha scelto
Twitter per
parlare
con i fan. Pochi
giorni fa ha
infatti dichiarato
a Oprah
Winfrey di non
aver «intenzione
di parlare con
nessuno per un
po’ di tempo.
Niente stampa e
niente
televisione».
Tanto sa di
poter contare
su un gruppo di
follower
cinguettanti che
nessun altro al
mondo ha. Ieri
la popstar ha
infatti superato
i 21 milioni di
«seguaci»
con questo
tweet: «Wow
21.000.000 di
fan. Possiamo
costruire il
Paese di
Twitter e
trasferirci tutti
a vivere lì.
#NoSpeakingJus
tTweeting SOLO
TECNOLOGIA
EMOTIVA!!!!»
Altro che scarsa igiene:
il pulito attrae i pidocchi
Il problema dei pidocchi è difficile da
prevenire, in quanto sono attratti dai capelli
puliti, e non, come si crede, dalla scarsa igiene.
Lo sostengono gli studiosi della Loyola University di Chicago, sottolineando l’importanza di
intervenire subito. Il miglior metodo è controllare il cuoio capelluto vaporizzato con acqua
tiepida e sezionando ciocca per ciocca. Se
ci sono uova o parassiti, per ucciderli usare
sostanze come la permetrina, la piretrina o il
malathion. Bisogna poi lavare a 60 gradi tutto
ciò che è venuto a contatto con i parassiti.
Alcuni studiosi italiani e inglesi stanno tentando
di cambiare geneticamente le arance standard
Innestando i benefici delle rosse
Il progetto sulle arance:
modificare le «bionde»
Le arance rosse riducono i grassi e contras
tano l’obesità; le bionde, preferite dai consumatori,
no. Per questo i ricercatori inglesi del Innes Centre
di Norwich e quelli italiani del Centro di Ricerca per
l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale (Ct) stanno cercando di modificare geneticamente
le arance standard per incorporare gli effetti
benefici delle cugine rosse. Le migliori sono le
siciliane, ricche di antocianine, antiossidanti con
uno speciale gene detto Ruby. Diverti studi dimos
trano che il loro consumo riduce lo stress ossidati
vo nei pazienti diabetici e i rischi cardiovascolari.
Da un team di ricerca romano
L’Etna non si ferma. Il
vulcano che sorveglia Catania
è tornato ad eruttare (nella
foto Reuters) ieri mattina: è
la quarta volta nel 2012 e addirittura la ventiduesima degli
ultimi 14 mesi. Una colonna
di fumo alta 7 km è uscita dal
cratere sud-est e subito sono
apparse spettacolari colate
di lava. L’aeroporto Bellini ha
continuato l’attività senza
problemi, ma su buona parte
della città e su diversi paesi
della zona è arrivata la cenere
Scoperta una molecola
che dà il mal di schiena
Un team di ricercatori dell’Università
Cattolica-Policlinico «Gemelli» di Roma ha
individuato una particolare molecola, chiamata
NF-kB, che è l’artefice della degenerazione dei
dischi vertebrali e la causa principale del mal
di schiena. Se NF-kB è iperattiva nelle cellule
dei dischi vertebrali si innesca un meccanismo
di logoramento che altera la fisiologia della
colonna. Se invece la molecola viene «messa
a tacere» con un farmaco sperimentale si
riesce a rallentare il processo degenerativo.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
È ripartito ieri da Firenze
il tour di Laura Pausini dopo lo
stop, avvenuto il 5 marzo, per
il crollo del palco al palasport di
Importante intervenire subito
L’Etna è iperattivo
Quarta eruzione
dall’inizio del 2012
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
Franco Arturi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
La Pausini è ripartita
«In ricordo di Matteo»
Reggio Calabria in cui è morto il
tecnico 31enne Matteo Armellini. Il concerto si è aperto con
un minuto di raccoglimento,
chiesto dal pubblico. «Il silenzio
parla per noi», ha aggiunto la
Pausini, che aveva detto di non
volere fare omaggi su richiesta
della famiglia di Matteo.
DI MABEL BOCCHI
la Foto
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
MORTO SOTTO IL PALCO
LA REGINA
DI TWITTER
Rutelli su Lusi
«Ora basta,
non rompete»
FILIPPO CONTICELLO
Si era capito da tempo
che in questa storia la variante
più importante è il tempo. E la
conferma, il caso vuole, nello
show di successo chiamato Che
tempo fa che fa: ieri la ministro
Elsa Fornero, da settimane in
prima linea nelle trattative serrate sulla riforma del lavoro, ha
ribadito che «il tempo è limitato» e «che non si può discutere
all’infinito». Del resto, è un
complesso gioco di equilibri e
altissimo è il rischio di scontentare gli interlocutori: «Trovo
che sia difficile per le parti sociali. Soffrono, si lamentano.
Confindustria si lamenta, il sindacato si lamenta. È la dimostrazione che stiamo lavorando
non per una parte ma per il Paese e per il futuro». Tanto basta
all’ospite di Fazio su Rai 3 per
spargere ottimismo: «Sono positiva, siamo maturi sui contenuti».
professore ucciso dalle Brigate
Rosse il 19 marzo 2002 mentre, in
bici, rientrava dal lavoro. La staf
fetta ripercorrerà l’intero tragitto,
dalla stazione a via Valdonica,
che Biagi faceva ogni giorno: ci
si fermerà nella piazzetta del
delitto, dove sarà celebrata una
cerimonia solenne in suo ricordo.
PRESIDENTE
Piergaetano Marchetti
VICE PRESIDENTE
Renato Pagliaro
AMMINISTRATORE DELEGATO
E DIRETTORE GENERALE
Antonello Perricone
CONSIGLIERI
Raffaele Agrusti, Roland Berger,
Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato,
Diego Della Valle, John Elkann,
Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens,
Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini,
Vittorio Malacalza, Paolo Merloni,
Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti,
Virginio Rognoni, Alberto Rosati,
Giuseppe Rotelli, Enrico Salza
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Giulio Lattanzi
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Responsabile del trattamento dati
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(BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island
City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de
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ITALIA
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Testata registrata presso il
tribunale di Milano n. 419
dell’1 settembre 1948
ISSN 1120-5067
CERTIFICATO ADS N. 7335 DEL 14-12-2011
La tiratura di domenica 18 marzo
è stata di 375.525 copie
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* Con la Leggenda del Rally N. 9 e 12,19; con
Ballando con le Stelle N. 10 e 9,19 - con Supereroi N. 46 e 11,19 - con Soldatini d Italia N. 41 e
11,19 - con Linomania N. 30 e 11,19 - con Bear
Grylls N. 22 e 11,19 - con Lupin III Film Collection
N. 21 e 11,19 - con Indistruttibili N. 20 e 11,19 con ET Predictor card e 11,19 - con i Miti del
Calcio ai Raggi X N. 39 e 4,19 - con Speciali Sordi N. 2 e 14,19 - con Mai Dire story N. 12 e 11,19 con Paperinik N. 7 e 11,19 - con Star Trek N. 5 e
9,19 - Capolavori delle grandi Civiltà N. 4 e 11,19
- Holly e Benji N. 3 e 11,19 - con Alberto Sordi N.
12 e 11,19 - con SportWeek e 2,70
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ARRETRATI
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arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina
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e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012
47
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
21/1 - 19/2
23/7 - 23/8
LE PAGELLE
Ariete 7+
Toro 5,5
Gemelli 7,5
Cancro 6
Acquario 8
Leone 5,5
DI ANTONIO CAPITANI
Privato e lavoro fanno
a gara a chi è più
favorito: la giornata
promette successi
multipli. Valanga di
consensi, poi, ottiene
il sudombelico!
Energie e fascino sono
un po’ in caduta. E
avete pure la Luna
storta. Riflettete, siate
positivi, non fate i
rottweiler. Ormone
apatico.
L’aumento delle
energie vi consente
exploit lavorativi e
sportivi. L’amore
rilassa, il suino in voi
grufola e rimorchia.
Viaggi riusciti.
Marò, che stanchezza.
E che stress. Meglio
riposare, o comunque
incanalare bene le
forze. Fornicazioni,
però, ruspanti e muy
ripetute.
Non polemizzate e non
riducete gli zebedei
altrui in sfogliatine:
rischiate guai. Ma non
manca molto alla
ripresa! Sudombelico
circospetto.
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
IL MIGLIORE
Potete conseguire
ogni successo, oggi.
Anche perché siete
organizzati, col fiuto
da setter e la fortuna
al fianco. Poi ci sono i
vostri afrori suini che
calamitano…
Vergine 6,5
Bilancia 7,5
Scorpione 5,5
Sagittario 7+
Capricorno 6
State lontani da chi
soffre di aerofagia
cerebrale e al posto
del cervello ha solo
rumori di fondo: può
nuocervi e irritarvi.
Lavoro ok.
Talenti e fascino vi
fanno notare. E
arrivare dove volete. I
programmi riescono,
ogni meta è raggiungibile. Pure suina. Il
che vi entusiasma.
Lunedì sfigopendulo.
La gente vi contraria,
il lavoro s’incaglia, voi
polemizzate troppo. E
pure la fornicazione è
funeraria. Non
stancatevi.
Lunedì ok per viaggi e
lavoro. Voi entrate
pure sempre di più
nelle simpatie di chi
conta e l’ormone ha un
brio giovanile
invidiabile. Uau.
Troppe lentezze, per i
vostri gusti. E troppi
impicci economici.
Tranqui, risolverete
tutto e bene. Appetiti
suini in aumento,
ciccia pure.
Pesci 6+
GIANLUIGI BUFFON
Il portiere della Juve è
nato il 28 gennaio 1978
a Carrara. Veste la
maglia bianconera dal
2001 ed è il capitano
della Nazionale
7.35
8.00
11.05
12.00
13.30
14.10
15.15
16.50
18.50
20.00
20.30
20.35
21.10
23.15
0.45
1.15
1.20
1.30
TELEGIORNALE
TG 1
OCCHIO ALLA SPESA
LA PROVA
DEL CUOCO
TELEGIORNALE
VERDETTO FINALE
LA VITA IN DIRETTA
TG 1 - CHE TEMPO FA
L'EREDITÀ
TELEGIORNALE
QUI RADIO LONDRA
AFFARI TUOI
IL SOGNO
DEL MARATONETA
PORTA A PORTA
TG 1 - NOTTE
QUI RADIO LONDRA
CHE TEMPO FA
SOTTOVOCE
RAIDUE
RAITRE
MAI DIRE GATTO
LOOPDIDOO
BLU BALOON
SORGENTE DI VITA
TG2 INSIEME
I FATTI VOSTRI
TG 2 - GIORNO
ITALIA SUL DUE
TELEFILM
RAI TG SPORT - TG 2
GHOST WHISPERER
L'ISOLA DEI FAMOSI
TG2
VOYAGER
Documenti
23.10 TG 2
23.25 GENERAZIONE 1000
EURO
1.05 TG PARLAMENTO
1.20 PROTESTANTESIMO
8.00
10.00
12.45
13.10
8.45
9.05
9.15
9.30
10.00
11.00
13.00
14.00
16.10
17.50
18.45
19.35
20.30
21.05
14.00
15.05
15.55
17.40
19.00
20.00
20.10
20.35
21.05
23.05
0.00
0.10
1.00
CANALE 5
AGORÀ
RAI 150 ANNI - TG3
LE STORIE
LA STRADA
PER LA FELICITà
TG REGIONE - TG3
LASSIE
COSE DELL'ALTRO GEO
GEO & GEO
TG3 - TG REGIONE
BLOB
DIARIO ITALIANO
UN POSTO AL SOLE
FUORI CONTROLLO
Film
DIVERSAMENTE
BLOB
TG3 LINEA NOTTE
TG REGIONE
METEO 3
8.00
8.40
8.50
10.05
11.00
14.45
16.15
16.55
18.00
18.45
20.00
20.30
21.10
0.15
1.15
1.45
2.50
4.20
TG5 - MATTINA
LA TELEFONATA DI
BELPIETRO
MATTINO CINQUE
GRANDE FRATELLO
FORUM - TG5 - SOAP
UOMINI E DONNE
AMICI
POMERIGGIO CINQUE
TG5 MINUTI
THE MONEY DROP
TG5
STRISCIA LA NOTIZIA
PANARIELLO NON
ESISTE Varietà
TERRA!
TG5 - NOTTE
STRISCIA LA NOTIZIA
UOMINI E DONNE
AMICI
ITALIA 1
RETE 4
CARTONI ANIMATI
SETTIMO CIELO
EVERWOOD
STUDIO APERTO
I SIMPSON
DRAGON BALL
CAMERA CAFÈ
TELEFILM
TRASFORMAT
STUDIO APERTO
TUTTO IN FAMIGLIA
I SIMPSON
C.S.I. MIAMI
C.S.I. - SCENA DEL
CRIMINE Telefilm
23.00 KILL BILL-VOLUME 2
1.20 THE SHIELD
2.05 PRISON BREAK
2.50 STUDIO APERTO LA GIORNATA
7.20
7.25
9.40
10.50
11.30
12.00
15.10
16.50
7.00
8.40
10.35
12.25
13.40
14.35
15.30
16.15
17.45
18.30
19.20
19.50
20.20
21.10
18.55
19.35
20.30
21.10
23.25
23.30
1.45
2.05
IERI E OGGI IN TV
TELEFILM
CARABINIERI
SLOW TOUR
TG4 - TELEGIORNALE
TELEFILM - FORUM
FLIKKEN - MY LIFE
COMMISSARIO
CORDIER
TG4 - TELEGIORNALE
TEMPESTA D'AMORE
WALKER TEXAS
RANGER
TRAPPOLA SULLE
MONTAGNE ROCCIOSE
I BELLISSIMI DI R4
CORAGGIO... FATTI
AMMAZZARE
TG4 NIGHT NEWS
MODAMANIA
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
Calella - Calella. 1ª tappa
Eurosport
Lega Pro. Prima Divisione.
Girone B. Rai Sport 1
17.00 GERMANIA - SVEZIA
20.45 ROMA - GENOA
18.00 PHILADELPHIA
PHILLIES - DETROIT
TIGERS
0.00
3.00
9.55
10.10 CALCIO: INTER ATALANTA
Serie A. Highlights
10.25 CALCIO: CATANIA LAZIO
VOLLEY
20.30 ASYSTEL VOLLEY
NOVARA - YAMAMAY
BUSTO ARSIZIO
12
16
ANCONA
4
15
min max
AOSTA
7
9
BARI
8
20
BOLOGNA
5
19
CIELO
VENTI
CAGLIARI
11
19
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
6
16
Moderati
CATANIA
8
18
FIRENZE
10
18
SKY SPORT 2
Serie A. Highlights
7
9
Torino
8 13
10 12
Milano
Venezia
10 13
9
10 14
Perugia
7
13
13
6
16
MILANO
8
14
ROMA
NAPOLI
6
19
9 16
21
Neve
Mossi
PERUGIA
6
17
POTENZA
3
16
Agitati
Nebbia
Il sole oggi
MILANO
7
20
ROMA
12
19
TORINO
9
12
REGGIO CALABRIA
ROMA
TRENTO
6
14
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
6:27
18:34
6:14
18:21
11
14
VENEZIA
8
16
10.45 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
Partenza in linea maschile.
Da Khanty Mansiysk, Russia
10 km tecnica libera femminile.
Da Falun, Svezia
Liga
14.00 CALCIO:
WOLVERHAMPTON MANCHESTER UNITED
12.15 SCI DI FONDO:
COPPA DEL MONDO
15 km tecnica libera femminile.
Da Falun, Svezia
Premier League
16.15 CALCIO: PADOVA VARESE
Serie B
IL SONDAGGIO
11.45 SCI DI FONDO:
COPPA DEL MONDO
13.00 CURLING:
DANIMARCA SCOZIA
Mondiale femminile.
Dal Canada
Il futuro dell’Inter:
hai un consiglio
da dare a Moratti?
Continua il momento
difficile dell’Inter. Cosa
deve fare a questo punto
Moratti? Di’ la tua nel
sondaggio sul sito
www.gazzetta.it
Domani
Dopodomani
In Sicilia e al Sud ancora prevalenza del sole,
salvo alcune nuvole o nebbie. Al Centro e in
Sardegna parecchia nuvolosità e vari piovaschi o
rovesci. Al Nord alternanza di schiarite, piogge
sparse e qualche nevicata in alta montagna.
Sul Nordovest varie precipitazioni, nevose
generalmente sopra i 1000 metri di quota. Sul
Nordest, al Centro e al Sud alternanza di nuvole,
foschie o nebbie e zone di sereno. Variabile ma
senza piogge anche in Sardegna e in Sicilia.
14
Ancona
Firenze
L'AQUILA
12
Partenza in linea femminile.
Da Khanty Mansiysk, Russia
SKY SPORT 3
12.00 CALCIO: SIVIGLIA BARCELLONA
Scopri Nicole Neumann,
(nella foto) l’argentina
compagna del calciatore
Cubero: è una delle top
più richieste del momento
10.00 BIATHLON:
COPPA DEL MONDO
8 18
10 12
GENOVA
PALERMO
Nicole, top model
dall’Argentina
con furore...
Bologna
Genova
Molto forti
Calmi
IL VIDEO
8 16
Coperto
Temporali
Leggi la nuova puntata
del blog sulla Premier.
Notizie, indiscrezioni,
commenti: tutto quello
che devi sapere
EUROSPORT
16.45 RUGBY: INGHILTERRA IRLANDA Sei Nazioni
21.00 BASKET: OKLAHOMA
CITY - SAN ANTONIO
SPURS NBA
Al Nord varie precipitazioni specie sulle Alpi, dove
nevicherà in prevalenza sopra i 1000 metri di
quota. Al Centro alternanza di piogge e schiarite.
Al Sud, in Sardegna e in Sicilia predominio del
sole, salvo alcune nuvole o nebbie.
Trieste
Trento
Aosta
In the box, tutto
il calcio inglese
a portata di mano
Sei Nazioni
Oggi
Forti
MARI
11.30 RUGBY: GALLES FRANCIA
OMNIBUS
TG LA7
COFFEE BREAK
L’ARIA CHE TIRA
I MENÙ DI BENEDETTA
TG LA7
GIORNI D’AMORE
ATLANTIDE
MOVIE FLASH
JAG
G’ DAY
TG LA7
OTTO E MEZZO
L’INFEDELE
Attualità
23.45 INNOVATION
0.20 TG LA7
0.25 TG LA7 SPORT
0.30 (AH)IPIROSO
1.25 PROSSIMA FERMATA
7.00
7.30
9.45
11.10
12.30
13.30
14.05
16.00
17.00
17.05
18.55
20.00
20.30
21.10
18.15 CALCIO: ATHLETIC
BILBAO - VALENCIA Liga
Da Doral, Stati Uniti
Serie A. Highlights
Rovesci
Pioggia
GOLF: CADILLAC
CHAMPIONSHIP
7.30
10.40 CALCIO: PARMA MILAN
Serie A1 femminile
Rai Sport 2
ALGHERO
CALCIO: CAGLIARI CESENA
Serie A. Highlights
SAN JOSE SHARKS ANAHEIM DUCKS
Ieri
CALCIO: PARMA MILAN
Serie A. Highlights
NHL
ESPN America
A CURA DI
Nuvolo
9.40
BOSTON BRUINS TORONTO MAPLE
LEAFS
GazzaMeteo
CALCIO: BOLOGNA CHIEVO
Serie A. Highlights
NHL
ESPN America
MLB Preseason .
ESPN America
Legenda
9.25
HOCKEY GHIACCIO
Serie A
Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio,
MP Calcio e MP Calcio 2HD
BASEBALL
Serie A. Highlights
Mondiale femminile.
Fase a gironi. Dal Canada.
Eurosport
20.45 PESCARA BRESCIA
Serie B. Sky Calcio 2
e MP Calcio 1
CALCIO: UDINESE NAPOLI
9.10
CURLING
Bundesliga 2
Eurosport 2 HD
20.30 LANCIANO CREMONESE
SKY SPORT 1
16.00 GIRO DI CATALOGNA
CALCIO
20.15 ENERGIE COTTBUS FORTUNA
DÜSSELDORF
10.55 CALCIO: LECCE PALERMO Serie A. Highlights
11.10 CALCIO: SIENA NOVARA Serie A. Highlights
15.00 CALCIO:
FAN CLUB MILAN
15.30 CALCIO:
FAN CLUB ROMA
16.00 CALCIO:
FAN CLUB INTER
16.30 CALCIO:
FAN CLUB LAZIO
17.00 CALCIO:
FAN CLUB NAPOLI
17.30 CALCIO:
FAN CLUB JUVENTUS
CICLISMO
IL BLOG
LA 7
Film sul
Digitale Terrestre
13.30 300 JOI
14.55 LA BANDA DEI BABBI
NATALE
PREMIUM CINEMA
16.45 LA BELLEZZA
DEL SOMARO
PREMIUM CINEMA
17.20 AMORI, FIGLI E ALTRI
DISASTRI
MYA
18.55 L'UOMO DELLA
PIOGGIA
PREMIUM CINEMA
21.15 STATE OF PLAY
JOI
21.15 HEREAFTER
PREMIUM CINEMA
23.30 SHELTER - IDENTITÀ
PARANORMALI
PREMIUM CINEMA
1.25 DEVIL
PREMIUM CINEMA
La fatica c’è, ma
procedete comunque
come panzer, da soli,
nel lavoro, fonte di
successi. L’amor
sbrina pure il cuore e
vi rende suinerrimi.
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro
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20/2 - 20/3
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22 mar.
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48
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 19 MARZO 2012