6 - Legaparco
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6 - Legaparco
www.gazzetta.it lunedì 19 marzo 2012 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ITALIA n 67 anno 116 Numero Anno Serie A / 28“ IL PAGELLONE DOMANI A TORINO SEMIFINALE DI RITORNO DI COPPA ITALIA JuveMilan allo specchio Vucinic e Ibra sono al top Misuriamo la condizione, i punti di forza e quelli deboli delle squadre Zlatan: «Andiamo a Torino per ribaltare l 12. E poi sotto col Barcellona> BOCCI, DELLA VALLE, GRAZIANO, OLIVERO, PASOTTO PAGG. 101112 3 Mirko Vucinic (a sin.) e Zlatan Ibrahimovic INSIDEGETTYIMAGES MORATTI PARTITE BOLOGNA CHIEVO CAGLIARI CESENA CATANIA LAZIO FIORENTINA JUVENTUS INTER ATALANTA LECCE PALERMO PARMA MILAN SIENA NOVARA UDINESE NAPOLI Stasera (ore 20,45) ROMA GENOA INTER NON NE PUO PIU FUGA DALL EUROPA 22 30 10 05 00 11 02 02 22 CLASSIFICA MILAN 60 JUVENTUS 56 LAZIO 48 NAPOLI 47 UDINESE 47 ROMA* 41 INTER 41 CATANIA 41 BOLOGNA 36 PALERMO 35 (1 2) * Una partita in meno. ** Sei punti di penalizzazione. CHIEVO 35 ATALANTA**34 CAGLIARI 34 GENOA* 33 SIENA 32 FIORENTINA 32 PARMA 31 LECCE 26 NOVARA 23 CESENA 17 NAPOLI ATAL A MILITO NTA 00 SBA UN AL TRO P GLIA E LA CR ISI CO NALTY NTINU A ilCommento GIORNATA Cavani show Butta un rigore poi prende l’Udinese Pozzo duro con Rocchi «Era impresentabile» Espulso Guidolin Stasera RomaGenoa ALLE PAGINE 141516 di ALBERTO CERRUTI C’è chi è in fuga per lo scudetto e chi è in fuga dall’Europa. Milano, unica città capace di festeggiare con due squadre dieci coppe dei Campioni/Champions League, scopre le realtà opposte di Milan e Inter. Indirettamente, ma non casualmente, il volo dei rossoneri e l’occasione perduta dai nerazzurri sono sintetizzati dal ritorno in trasferta di Berlusconi, dopo 18 anni, e dall’abbandono di Moratti che lascia la tribuna d’onore nell’intervallo. Alla fine del campionato mancano dieci giornate e molto può ancora succedere. Molto ma non tutto. Impreca e poi lascia lo stadio in anticipo. E deciso a prendere in mano la situazione. Forlan rifiuta il cambio. Duro scontro BrancaOriali LE ALTRE VINCONO CAGLIARI E NOVARA E’ super Catania Lazio k.o. ma 3a ALLE PAGINE 171921 IL CASO COMUNICATO FIORENTINA ViolaCorvino Ora è divorzio L ARTICOLO A PAGINA 22 GOZZINI A PAGINA 13 3 Diego Milito, 32 anni. Nella foto piccola (in alto) l amarezza del presidente Massimo Moratti ieri in tribuna a San Siro GETTY IMAGES CALAMAI, DALLA VITE, ELEFANTE, IARIA, TAIDELLI DA PAGINA 2 A PAGINA 9 IL DRAMMA DECISIVE LE PROSSIME ORE Muamba, quattro arresti cardiaci BOLDRINI A PAGINA 24 F.1. LA MCLAREN VINCE IN AUSTRALIA, SECONDO VETTEL TENNIS ALL AZARENKA IL TITOLO DONNE IL ROMPI PALLONE Subito Button, ma Alonso c’è DI GENE GNOCCHI Il ferrarista arriva quinto: «Adesso dobbiamo reagire» Federer re di Indian Wells Doma il bombardiere Isner ALLIEVI, CREMONESI, IANIERI, CORTINOVIS DA PAG. 30 A PAG. 35 MARTUCCI A PAGINA 43 w www.preference.it Massa spiega il motivo del suo ritiro: «Ho finito la benzina perché mi hanno dato la Ferrari mimetica di Lapo Elkann» Joymax EVO 300i Full-op1onal ✔ BauleHo e parabrezza compresi 6,00 9 771120 506000 20 3 1 9> 0 a lis tin o: € 4 .4 o pr ez zo pr om * € 3.7sc0on0to ,00 € 706,00 HD EVO 125/200i Full-op1onal ✔ Ruota alta da 16 pollici ✔ Motore 4 tempi 4 valvole ✔ Raffreddamento a liquido ✔ BauleHo e parabrezza compresi a pa rt ir e da : € 2.300,00 * Offerta valida dal 1° Febbraio al 31 Marzo 2012. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. 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Ecco Marco Branca (d.t. dell’Inter) e Gabriele Oriali (dirigente dell’Inter fino a Triplete incluso). Botta... Nel pre-match con- tro l’Atalanta, Marco Branca dice a Sky: «Stiamo lavorando da tempo sul nostro futuro. Io responsabile di quel che sta succedendo? Non scappo mai di fronte alle mie responsabilità, le prendo tutte e anzi magari a fine stagione le spiegherò perché alcune sono giuste e altre sono inesattezze. Le accuse di Oriali? Non replico, anche perché quando era qua non era dirigente e non s’è occupato mai di mercato se non i primi 2 anni della mia gestione. Io sono qui dal 2003 e devo rispondere nulla perché lui non conosceva le cose della Società come il Presidente e il sottoscritto». 1 S Gabriele Oriali il 9 marzo: «Branca ha lavorato bene all’inizio, ma non era solo. Nelle ultime due stagioni ha fatto scelte illogiche» S Marco Branca ieri: «Oriali non decideva nulla sul mercato, non era nemmeno un dirigente effettivo» di Oriali a Mediaset: «Con tutti i problemi che ha l’Inter e che lui, Branca, ha contribuito a creare, farebbe meglio a pensare a quello... Lui stesso sa che molte trattative le abbiamo fatte insieme, fino alla cessione di Ibra al Barça che ha portato avanti Moratti. Lo confermano anche Milito e Thiago Motta che mi ringraziano sempre di essere approdati all’Inter, e anche durante le trattative in entrata di Ibra e Vieira io e Branca eravamo insieme in sede-Juve. Ma la cosa che mi preoccupa di più è che Branca sta lavorando per il prossimo anno: fosse vero spero stia lavorando per il futuro di un’altra squadra, non dell’Inter. Era giusto dargli i meriti passati, ma da due anni lavora da solo e i risultati si vedono. Forse invidiava un po’ il mio rapporto con Mancini e Mou. Ha detto che non ero un dirigente: sbagliato, ero nel censimento, firmavo documenti e andavo in panchina». 2 © RIPRODUZIONE RISERVATA Polveriera Lo 0-0, un vaffa, Forlan, il vuoto E irrompe la rabbia di Moratti Milito sbaglia un altro rigore, il presidente impreca, vede nello spogliatoio i 40’ finali con l’Atalanta e se ne va. Ranieri resta in bilico: ora tutti a rischio ANDREA ELEFANTE MILANO La faccia, più che le parole. Lo sguardo livido, più che il «vaffa» catturato dalle telecamere che a Massimo Moratti è scappato a fine primo tempo, prima di lasciare la sua poltroncina di tri- buna per un viaggio negli spogliatoi senza ritorno. L’espressione ferita, più che le frasi smozzicate nell’intervallo, quando ancora sperava in un guizzo mai nato. Ieri bastava guardarlo, il presidente, per capire che la misura è colma e ora davvero non ne può più. Che non rimuginava amarezza e delusione qualsiasi, che la giornata di ieri non gli scivolerà addosso, non scivolerà addosso all’Inter, come tante altre. Bastava guardarlo in faccia quando se n’è andato da San Siro con qualche minuto d’anticipo sul fischio finale a quell’inutile 0-0; ma ancora prima, molto prima, quando aveva cominciato a intuire come sarebbe finita. Sul rigore sba- gliato da Milito: la faccia di questa stagione diventata calvario, quasi agonia. Tutto in quel rigore C’era tutto, in quel tiro: il non saper approfittare di certi regali; la capacità di dare coraggio all’avversaria invece che di fargliene perdere; la ripetitività di certi errori, perché Verona non era così lontana; la presunzione di cercare la precisione invece che la concretezza della botta, ma allo stesso tempo l’approccio molle all’appuntamento con un pezzo di destino; l’inarrestabile crisi del gol della squadra. E anche quel canto della curva, che ha anestetizzato l’errore continuando a cantare «sia- mo sempre con voi», e ha cantato fino alla fine, e poi alla fine non ha neanche fischiato più di tanto. Quasi non riuscisse a trovare la voglia, più che la forza, di contestare. In tv, nello spogliatoio Moratti in- vece sì, ha raschiato il fondo della sua voglia e della sua forza e dopo 45’ è sceso nello spogliatoio, dove già tante volte aveva dovuto consolare, rincuorare, incitare. Una pacca sulla spalla a Milito e poi lì è rimasto, a vedersi il secondo tempo in tv, con il d.t. Branca e il d.s. Ausilio, aspettando fino quasi all’ultimo che succedesse qualcosa, magari in extremis. E per qualcosa, non intendeva vedere Ranieri chiedere a Forlan di entrare per andare a giocare sulla fascia e poi ritrovarsi in campo Faraoni. Un giocatore che di fatto rifiuta di entrare in campo e un allenatore che ne prende LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3 # ...QUEL SECONDO FLOP CONSECUTIVO DAL DISCHETTO DI MILITO 3 4 I NUMERI 3 I rigori sbagliati L’Inter ha ottenuto 6 rigori a favore in campionato, ma ne ha sbagliati la metà, ben 3. Di questi, uno l’ha sbagliato Pazzini (calciando fuori con l’Udinese alla 14a), gli altri due Milito (oltre a quello di ieri, si era fatto parare da Sorrentino il tiro in Chievo-Inter 0-2 il 9 marzo) 4 I pareggi a San Siro In questo campionato l’Inter ha ottenuto in casa 4 pareggi (oltre a 6 vittorie e 5 sconfitte) 1 L’espressione di insofferenza di Massimo Moratti, 66 anni in tribuna a San Siro PHOTOVIEWS 2 Il posto lasciato vuoto a fine primo tempo: il presidente ha visto parte del secondo tempo in una sala riservata dello stadio, lasciando l’impianto a pochi minuti dalla fine PHOTOVIEWS 3 Andrea Consigli, 25 anni, devia il rigore di Diego Milito, 32 HG-CANNAS Inter atto quasi senza battere ciglio, anzi apprezzandone più tardi, in conferenza stampa, la lealtà, per avergli spiegato di non sentirsela. Una squadra che si è incartata e chi la guida che non sa più come scartarla. Giorni dall’ultima vittoria in casa L’ultima vittoria dell’Inter a San Siro in campionato è del 22 gennaio, 2-1 con la Lazio Con chi ripartire Perché la notte Il mancato ingresso dell’uruguaiano è stato lo specchio del momento Questa è la rotta Una sensazione di vuoto lancinante, e Moratti chiuso in quella saletta dello spogliatoio ha capito che toccherà anzitutto a lui colmarlo. Lui che non guarda quest’Inter con occhi estranei, che tanto più adesso di quest’Inter si sente il primo responsabile: nel senso che anche la società sa di non potersi non assumere certe responsabilità; e nel senso che ora sarà la società a dover indicare la rotta per prima. Facendo sentire la sua presenza, il suo peso. Alla squadra: perché le parole senza riscontri spese fino ad oggi, tante, non basteranno 57 Il patron adesso ha due mesi di tempo per capire davvero come e con chi ripartire più, come non sono bastate quelle concilianti che Moratti ha continuato a cercare. E all’allenatore: che è stato sostenuto per quanto possibile, ma se possibile sarà aiutato ancora di più. Anche se Moratti in cuor suo sperava potesse essere il tecnico ad aiutare di più l’Inter. post Atalanta, salvo sorprese, non porterà al presidente consigli di rottura: Ranieri resta un allenatore in bilico per il vortice dal quale è stato risucchiato, ma cambiarlo adesso potrebbe significare fare un salto nel vuoto e non solo mandare al massacro qualcuno, chiunque, nella settimana che porta alla Juventus. Ma i prossimi due mesi, da qui fino a metà maggio, saranno una lunga transizione attiva verso un domani diverso. Già adesso, da subito, è ora di ricompattare e poi di cominciare a ricostruire; di gettare le prime basi per un rafforzamento societario e tecnico. Di capire come, e con chi, ripartire davvero fra qualche mese. © RIPRODUZIONE RISERVATA Massimo Moratti ilCaso DIEGO FORLAN Il gran rifiuto «No, mister lì non gioco» «Non me la sento di fare la fascia». Così per Obi entra Faraoni. Ranieri: «E’ stato onesto e leale» LUCA TAIDELLI MILANO Minuto 65 di Inter-Atalanta. Nel tentativo di rianimare i suoi, Ranieri decide di sostituire Obi con Forlan. Il tecnico e Diego confabulano a bordo panchina, ma alla fine il posto del nigeriano lo prende Faraoni. Nel dopo gara gli interessati cercano di edulcorare la pillola, ma di fatto - pur con toni molto civili - si è trattato di un «rifiuto tattico». No, grazie Questa la spiegazione del tecnico: «Forlan non si è rifiutato di entrare. Gli ho chiesto se se la sentiva di farmi la fascia e lui mi ha risposto "No, mister. Se devo entrare preferirei giocare in un altro ruolo". E io l’ho ringraziato. E’ stato onesto e leale». Resta il fatto che il no di Forlan - già infastidito quando contro il Marsiglia era toccato a lui lasciare il posto a Pazzini - ha impedito a Ranieri di fare la mossa che riteneva più utile per la squadra e che il 32enne che doveva raccogliere l’eredità di Eto’o (quello che con Mou faceva anche il terzino...) non ne esce benissimo. Zarate e Novara Forlan non lo ammetterà mai, ma probabilmente ci era rimasto male pochi minuti prima, quando al posto di Milito - quindi potendo agire da punta - è andato in campo Zarate, che giusto ieri compiva 25 anni. E se è vero che (quando non era in infermeria) l’uruguagio si era adattato in più ruoli, torna in mente il 12 febbraio, giorno del suo ultimo rientro: l’Inter era sotto con il Novara e Ranieri provò la mossa della disperazione con un 4-2-4 in cui a Forlan fu chiesto di stare largo a destra. Compito assolto alla lettera, visto che il biondo pestò quasi i piedi al guardalinee limitandosi a qualche Diego Forlan, 32 anni, in panchina durante il match contro l’Atalanta. L’uruguaiano veniva da cinque gare consecutive da titolare PEGASO cross. Quella serata deve aver segnato uno spartiacque, perché dopo Forlan ha giocato cinque gare consecutive da titolare. E sempre da attaccante. Versione concordata Diego, pizzicato in giro venerdì oltre l’una di notte malgrado il mattino dopo ci fosse allenamento, ieri in zona mista ha tradito un certo nervosismo. Prima ha tirato dritto come tutti i compagni - di fronte alle tv, poi si è fermato perché qualcuno gli ha chiesto se fosse vero che si era rifiutato di entrare. «Non è vero. E non è vero che è stata una scelta tattica. Ranieri ha spiegato come sono andate le cose». Visto che Forlan non poteva sapere cosa stava dicendo il tecnico ai media, c’è il sospetto che nello spogliatoio i due, capito che la cosa sarebbe venuta a galla, abbiano concordato la versione da dare. Ognuno ora tiri le conclusioni che crede. Di certo è un altro segnale di una squadra non così compatta. E non ci stupiremmo se, malgrado abbiano entrambi un contratto sino al 2013, nella prossima stagione nessuno dei due fosse più all’Inter. Con Forlan che potrebbe riavvicinarsi a casa. In un campionato con ritmi più blandi. E dove non gli facciano fare la fascia. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5 SERIE A 28a GIORNATA Solo l’arbitro fa peggio dell’Inter La squadra di Ranieri senz’anima, Consigli para tutto e alla fine all’Atalanta viene negato un rigore INTER ATALANTA 0 0 (4-4-2) Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; J. Zanetti, Poli (dal 32’ s.t. Castaignos), Cambiasso, Obi (dal 21’ s.t. Faraoni); Milito (dal 19’ s.t. Zarate), Pazzini. ALLENATORE Ranieri PANCHINA Castellazzi, Forlan, Palombo, Ranocchia AMMONITI Lucio e Samuel per gioco falloso (4-4-2) Consigli; Raimondi, Ferri, Manfredini, Bellini (dal 40’ s.t. Stendardo); Schelotto, Cigarini, Carmona, Moralez; Carrozza (dal 32’ s.t. Ferreira Pinto), Marilungo (dal 9’ s.t. Gabbiadini) ALLENATORE Colantuono PANCHINA Frezzolini, Bonaventura, Cazzola, Tiribocchi. AMMONITI Bellini, Moralez, Carmona e Cigarini per gioco falloso GIUDIZIO 77 ARBITRO Gava di Conegliano NOTE Spettatori 40.000 circa dei quali 1.720 paganti per un incasso di 60.515 euro; 36.890 abbonati per una quota di 1.208.563 euro. Angoli: 4-3. In fuorigioco: 3-2. Recuperi: primo tempo 3’; secondo tempo 5’. Il simbolo della partita: Mauro Zarate, 24 anni, con le mani nei capelli, mentre Andrea Consigli, 25, esulta LAPRESSE LUCA CALAMAI MILANO Stavolta al Meazza non ci sono né lacrime né fischi. Solo un imbarazzato silenzio. La fotografia del momento dell’Inter è il volto di Moratti. Una maschera di ghiaccio che lascia aperta la porta a qualsiasi ipotesi. E’ normale che il presidente nerazzurro le pensi tutte per ribellarsi all’attuale mediocre scenario. La squadra di Ranieri non va oltre lo 0 a 0 con l’Atalanta perdendo, probabilmente, l’ultimo treno per la zona Champions e per rimettere in piedi una stagione a dir poco deludente. Anzi, continuando di questo passo, l’Inter rischia di scivolare fuori anche dall’area Europa League che potrebbe essere utile per non perdere una dimensione internazionale e giustificare una rosa ampia. Ostacoli Ancora una volta i ne- più la differenza sulla destra e che Pazzini sembra un corpo estraneo dentro una squadra che non arriva mai a crossare dal fondo e lo cerca solo con lunghi lanci. Un non senso tattico avendo un centravanti come lui. Gli altri big sono dispersi, a cominciare da Forlan in evidente conflitto ideologico con l’allenatore. Parafulmine Per fortuna dei nerazzurri almeno stavolta Julio Cesar fa il vero Julio Cesar. Il portiere, al 17’ s.t., scatta come una molla per deviare una velenosa girata di testa del giovane e talentuoso Gabbiadini. E l’altro regalo lo confeziona il mediocre arbitro Gava che, dopo aver ignorato un possibile secondo rigore per l’Inter (deviazione di braccio di Carrozza), completa la sua domenica da 4 in pagella ignorando un clamoroso fallo di Lucio su Gabbiadini. Insomma, tutto sommato l’Inter può aggiungere al suo dossier-domenicale anche la fortuna. Un rigore contro non visto e il bomber Denis infortunato. Meglio che l’Inter si concentri sui suoi errori. E mentre la squadra nerazzurra si interroga, presidente in testa, su come vivere questo tormentato finale di campionato, l’Atalanta è sempre più vicina alla quota salvezza. Una grande impresa calcolando da dove era partita. © RIPRODUZIONE RISERVATA POSSESSO PALLA INTER 53% TIRI IN PORTA IIIII INTER 5 INTER 71% ATALANTA 3 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 23’ Calcio di rigore a favore dell’Inter per un contatto in area Bellini-Pazzini. Batte Milito e Consigli respinge. 24’ Colpo di testa in mischia di Samuel bloccato in due tempi da Consigli. INTER 6 LUCIO E MAICON SBANDANO OBI E POLI O.K. GABBIADINI CHE TALENTO INTER 5,5 JULIO CESAR 6,5 Compie un mezzo miracolo sulla girata di testa di Gabbiadini. MAICON 5 Viaggia con due marce in meno. SAMUEL 6 Sfiora il gol con una bella incornata. ATALANTA 44% TIRI FUORI III IIIIII DI L.CAL. LUCIO 4,5 Atterra in area Gabbiadini che lo aveva saltato in dribbling. Non è più affidabile come un tempo. VANTAGGIO TERRITORIALE ATALANTA 47% le Pagelle II ATALANTA 2 NAGATOMO 5,5 Ci mette impegno. Ma la qualità? IL MIGLIORE h 6,5 ZANETTI SECONDO TEMPO 12’ Conclusione dalla distanza di Poli deviato in tuffo da Consigli. Classe e muscoli. Un campione senza età. 17’ Colpo di testa in girata di Gabbiadini e grande parata di Julio Cesar. POLI 6,5 Sbaglia poco, ma sceglie sempre la giocata più semplice. Sfiora il gol con una potente conclusione dalla distanza. 35’ Possibile calcio di rigore per un intervento di Lucio su Gabbiadini. L’arbitro Gava fa continuare. CASTAIGNOS 5,5 Entra quando l’Inter ha poca benzina nel motore. CAMBIASSO 5,5 Ha esperienza in quantità industriale ma non ha più il cambio di passo. OBI 6,5 Una spina nel fianco della difesa dell’Atalanta. FARAONI 6 Porta una ventata di freschezza. MILITO 4 Calcia male il rigore e l’errore gli taglia le gambe. ZARATE 5,5 Conclude spesso, ma senza mai impegnare Consigli. razzurri mescolano in maniera curiosa sfortuna ed errori. In pole-position alla seconda voce c’è sicuramente il rigore sbagliato al 23’ p.t. da Milito. Massima punizione concessa dall’arbitro Gava per un abbraccio in area Bellini-Pazzini. Sul dischetto va El Principe, ma il suo destro è moscio e il portiere Consigli devia in angolo. Un altro rigore sbagliato dall’attaccante argentino dopo quello di venerdì scorso a Verona con il Chievo. Il giocatore era nelle condizioni psicologiche giuste per tornare a calciare dagli undici metri? Ah, saperlo. Sull’azione successiva la squadra nerazzurra costruisce una nuova clamorosa azione da gol, con un colpo di testa a botta sicura di Samuel. Ma Consigli compie un altro miracolo domando il pallone in due tempi. E, allora, torna a galla il concetto di sfortuna. L’Inter continua a trovare sulla sua strada portieri che indovinano la partita della vita. Per completare la sua domenica da copertina l’estremo difensore dell’Atalanta, al 12’ s.t., vola a deviare in angolo una velenosa conclusione dalla distanza di Poli. PAZZINI 5,5 Conquista un rigore, ma non arriva alla sufficienza. Ma almeno un cross decente quando arriverà? Segnale Errori, sfortuna ma an- FERREIRA PINTO 6 Si allunga bene palla al piede. che mediocrità. Un dato su tutti: il migliore dell’Inter è ancora Javier Zanetti, alla faccia dei 38 anni. Il capitano ci mette cuore e gambe ma intorno al vecchio campione c’è poco. Non sfigurano i ragazzini Obi e Poli, anche se raramente vanno oltre il compitino. Però non si può chiedere a loro di cambiare faccia a questa grigia Inter. La verità è che, senza Sneijder, non c’è qualità nella partenza del gioco; che Maicon non fa All. RANIERI 5 Non riesce a riaccendere l’Inter dopo l’eliminazione dalla Champions. ATALANTA 6 MIGLIORE h 7,5 ILCONSIGLI Para il rigore e le conclusioni insidiose di Samuel e Poli. Un muro. RAIMONDI 5,5 Soffre la rapidità di Obi. FERRI 6 Un combattente. MANFREDINI 6,5 Fa a sportellate con Pazzini. E vince il duello. BELLINI 5,5 Poteva rovinare la partita dell’Atalanta con quell’abbraccio a Pazzini punito con il calcio di rigore (Stendardo s.v.) SCHELOTTO 6 Macina chilometri sulla destra. Fa bene Prandelli a seguirlo con attenzione. CIGARINI 6 Regia ordinata. Poteva essere da espulsione un suo intervento su Obi. CARMONA 5,5 Troppo falloso. MORALEZ 6,5 Si muove con abilità tra le linee. CARROZZA 6 Grande generosità. MARILUNGO 5,5 Non convince. GABBIADINI 6,5 Il ragazzo ha talento vero. Il numero su Lucio meritava il rigore. All. COLANTUONO 6 La sua Atalanta continua a stupire. TERNA ARBITRALE: GAVA 4 Non vede un rigore per l’Atalanta e un altro per l’Inter. Non espelle Cigarini. Giachero 5; Comito 5 6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 SERIE A 28a GIORNATA Rischio euro-crac Senza Champions 30 milioni in meno clic NEL 1999-2000 L’ULTIMA ASSENZA DALLE COPPE Dopo 12 anni l’Inter può finire fuori dalle coppe con ricavi sotto quota 200. E col fair play Uefa... MARCO IARIA I tifosi nerazzurri magari ci prenderanno per uccelli del malaugurio, ma arrivati a questo punto, con l’Europa che si allontana e le giornate che scorrono via, una domanda è d’obbligo: cosa succederebbe, economicamente parlando, se l’Inter non si qualificasse per la prossima Champions League? Risposta a bruciapelo: una perdita da 30 milioni. Più o meno. Un calcolo esatto non si può fare perché i ricavi dipendono anche dalle prestazioni sportive. Per dire, nella fantastica annata 2009-10 il titolo di campione d’Europa produsse introiti per circa 68 milioni, tra premi Uefa, botteghino e bonus degli sponsor. E la scorsa stagione, con l’Inter uscita ai quarti, ne arrivarono 46. Ecco perché, individuando in 30 il numero magico, ci siamo tenuti stretti: una specie di minimo garantito ritagliato su misura per il club di Moratti, alla luce del suo bacino d’utenza (e quindi dei potenziali incassi da stadio), dei suoi 237 i milioni incassati dall’Inter come premi Uefa da quando la Coppa Campioni (1992-93) è diventata Champions League 68 i milioni derivanti dalla vittoria della Champions nel 2009-10, tra premi Uefa, botteghino e bonus degli sponsor -86 i milioni di rosso del bilancio 2010-11. Per il fair play Uefa, il deficit massimo è di 45 milioni sommando gli esercizi ’12 e ’13 risultati recenti e del mercato televisivo italiano (fattori che incidono nel market pool, fetta molto consistente dei proventi elargiti da monsieur Platini). Passato Certo, l’Inter non è abituata a fare questi calcoli, avendo partecipato senza interruzioni alle ultime dieci edizioni della Champions. Considerando pure l’ex Coppa Uefa ora Europa League, Zanetti e soci frequentano gli stadi del Vecchio Continente da ormai dodici anni: risale, infatti, al 1999-2000 l’ultima assenza dalle coppe, figlia di un ottavo posto in campionato. Insomma, i nerazzurri sono soliti sguazzare nel lusso — musichetta, adrenalina, quattrini, tanti quattrini — e lo testimonia la classifica storica dei premi Uefa: tra il 1992-93, prima edizione della Champions, e il 2010-11 l’Inter ha incassato 237 milioni collocandosi al nono posto tra le società più remunerate (Manchester United primo a quota 400). Dividete per le dieci Champions giocate in quel lasso di tempo e avrete una media annuale di L’ultima assenza dell’Inter dalle coppe europee risale al 1999-2000 dopo che i nerazzurri chiusero il campionato precedente all’8o posto (in panchina la girandola Simoni, Lucescu, Castellini e Hodgson, nella foto) mancando anche l’accesso alla Uefa. Poi l’Inter ha inanellato 12 partecipazioni di fila nei trofei continentali. Nel 2000-01 e 2001-02 ha giocato in Uefa, poi è stata sempre in Champions. La delusione di Milito e Poli per il pareggio con l’Atalanta PHOTOVIEWS 23,7 milioni, cui aggiungere i ricavi al botteghino e i surplus generati sul fronte commerciale. Futuro Una pioggia di denaro, e ciononostante i bilanci dell’Inter versano in profondo rosso: -207 nel 2006-07, -148 nel 2007-08, -154 nel 2008-09, -69 nel 2009-10, -87 nel 2010-11. Immaginate per un attimo, solo per un attimo se il tesoretto Champions venisse a mancare. L’esercizio 2012-13 sarebbe un bagno di sangue, il fatturato al netto delle plusvalenze (che la scorsa stagione è stato di 217 milioni) crollerebbe sotto quota 200 e verrebbe mangiato quasi interamente dagli stipendi (pari a 190 milioni nel 2010-11). Ma c’è di più. Mancare il treno per l’Europa, proprio in questo momento, equivale a un harakiri. Da questa stagione i conti dei club vengono monitorati dall’Uefa nell’ottica del fair play finanziario, le cui sanzioni scatteranno a partire dal 2014-15. L’Inter è già nella lista dei cattivi e per convincere Nyon di aver messo la testa a posto deve dimostrare di poter invertire il trend riducendo i costi (in assenza di moltiplicatori dei ricavi nel breve termine). Se il prossimo anno non ci fossero nemmeno i soldi della Champions, tutto si complicherebbe. E la manciata di milioni risparmiati per i premi qualificazione non versati alla squadra sarebbe soltanto una magra consolazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA “STURATI LE ORECCHIETTE: PUOI AVERE UN FURGONE A METANO AL PREZZO DEL DIESEL.” E IN PIÙ RISPARMI FINO A 1.200 EURO DI CARBURANTE IN UN ANNO. • Rispetti l’ambiente e circoli anche con i blocchi del traffico • Prestazioni eccellenti con Doblò Cargo 1.4 Turbo 120 CV • Lo spazio rimane invariato grazie alle bombole poste sotto il vano di carico www.fiatprofessional.it GUIDASINCERA.IT LA GUIDA PER CHI È ALLA GUIDA Fiorino 1.4 Natural Power 70 CV SX: Prezzo Promo Detax € 10.800 ( IVA, MIS e IPT escluse) e € 13.898 ( IPT esclusa) equivalente a Fiorino DS 1.3 Multijet 75 CV SX. Doblò Cargo 1.4 T-Jet Natural Power SX 120 CV: Prezzo promo Detax € 13.100 (IVA, MIS e IPT escluse) e € 16.681 ( IPT esclusa) equivalente a Doblò Cargo 1.6 Multijet 105 CV SX. Offerta valida fino al 31.03.2012. 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Fino adesso sì: stiamo lavorando, guardando, valutando giocatori, programmando. Poi ci saranno i risultati, le decisioni del presidente: io dico che quando le cose non vanno bene, be’, è lì che si vedono un allenatore e un presidente...». MATTEO DALLA VITE Bisogna capire che cos’è successo. E bisogna anche capire cosa succederà. Di certo quel che è capitato a gennaio (mercato in entrata praticamente invisibile, per ora) a Claudio Ranieri non è andato giù. Lui, il tecnico, fatica anche a tornarci sopra all’argomento, però prima ricorda un’altra volta la storia di Thiago Motta («Non volevo che andasse, ma lui piangeva tutti i giorni con Moratti...») poi sgancia la conclusione: realistica sì, ma anche abrasiva verso chi c’è. «Inutile ripensare a gennaio - dice Ranieri -, questo è e con questo bisogna fare...». Che è un dato di fatto. Ma anche - forse un’ammissione di scontentezza globale (non aver avuto i ricambi a gennaio) che può creare scossoni interni. (possibile) perla buttata e se non fosse che Moratti deve trattenersi. «Il presidente è venuto all’intervallo a caricarci, lo ha fatto come al solito, con molta serenità. Qual è l’obiettivo ora? L’obiettivo era battere l’Atalanta, la squadra ha fatto bene, ma è mancata la rapidità e l’incisività offensiva. La porta dello spogliatoio chiusa? Non succede niente: in 40 anni di carriera non ho mai avuto a che fare con un gruppo così coeso, il giorno dopo l’eliminazione dalla Champions non mancava nessuno, e lo spirito era lo stesso di sempre, alto. Io sono contento di allenare un gruppo così, che non molla». La smorfia di Claudio Ranieri, 60 anni, allenatore dell’Inter LAPRESSE vili nel recente e quel «no grazie» di ieri pomeriggio. «Lui non si è rifiutato di entrare - fa il tecnico -. Gli ho chiesto: te la senti di farmi la fascia? E lui mi ha risposto: "No, mister: se devo entrare preferirei entrare in un altro ruolo". E’ stato onesto». Una cosa è certa: Ranieri ha visto strozzato il proprio piano di reazione. «Se è vero - risponde a precisa domanda di un conduttore televisivo - che chi è in panchina è lì apposta per entrare in caso di chiamata? Certo...». Il tutto non sa certo di vento tranquillo. Forse, chissà, ma di certo non è - onestà e paraventi a parte - un refolo di serenità. Un gruppo così Il pari con l’Ata- lanta passa quasi in secondo piano se non fosse l’ennesima Dobbiamo andarcene tutti? E’ in un momento così che - banale ma vero - l’unione fa la forza. «Se è vero che inconsciamente i giocatori pensano già al prossimo anno? Oddio, può essere, di certo ci va tutto storto, abbiamo sbagliato quasi più rigori di quelli realizzati (3 e 3, ndr)... Il terzo posto? Ci siamo riempiti la bocca anche troppo, ora teniamo la bocca chiusa anche per rispetto dei tifosi... E’ un’annata che va così, che dobbiamo fa’? Andare tutti a casa?». © RIPRODUZIONE RISERVATA d HANNO DETTO S Javier Zanetti «Gara a senso unico, loro hanno fatto solo ripartenze, noi abbiamo creato le palle gol» S Andrea Poli «Lo 0-0 fa rabbia. Ora bisogna ripartire per affrontare la Juve a testa alta e senza nessun timore» L’ALLENATORE DELL’ATALANTA Ira Colantuono: «Con quel rigore saremmo salvi» «Lucio ha fatto un bel fallo su Gabbiadini. Noi più forti delle assenze, è mancato solo il gol» LUCA TAIDELLI MILANO Per una «piccola» come l’Atalanta fare un punto a San Siro è sempre stata cosa da champagne. Ma se di fronte hai un’Inter sulle ginocchia e nel finale ti viene negato un rigore sacrosanto, il punto ti fa girare i santissimi. «Ci dispiace attacca infatti Stefano Colantuono -. Potevano essere tre punti e saremmo stati quasi salvi. Lucio ha fatto un bel fallo su Gabbiadini. Ne prendiamo atto, è inutile stare qui a discutere. La squadra ha fatto anche stavolta una grande prestazione nonostante le assenze. Non abbiamo corso grandi pericoli e anche nella ripresa abbiamo creato i presupposti per vincere. Forse non siamo stati molto incisivi, sbagliando spesso l’ultimo passaggio, però ci siamo difesi bene». Cape e Gabbia E mentre Michele Ferri mostra la S Yuto Nagatomo «Mi spiace per Milito. Visto il momento, era un rigore difficile da tirare. Avremmo meritato di più» maglietta «Cape, mòla mia» («Cape, non mollare») per Daniele Capelli che «si è fatto male dopo avere recuperato da un brutto infortunio» e il ds Pasquale Marino lascia San Siro con un eloquente «Oggi meglio non parlare...», Colantuono si sofferma su alcuni singoli: «Gabbiadini va fatto crescere con calma. Oggi ha fatto molto bene quando è entrato. Se capisce, e lo sta capendo, che le partite che deve fare sono queste, giocherà titolare. Schelotto? Deve capire che ha delle qualità importantissime e spesso le nasconde da solo». Paura invece per Marilungo, che in seguito a un contrasto con Lucio è uscito dal campo in barella e tra le lacrime. «Credo si tratti di una piccola distorsione» conclude Colantuono. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 LA GAZZETTA DELLO SPORT Tra Serie A e Coppa Italia LUNEDÌ 19 MARZO 2012 COSi’ IN CAMPIONATO Rossoneri a 60 Bianconeri a 56 Il Milan è al comando in campionato con quattro lunghezze di vantaggio sulla Juventus, ma ha dovuto lungamente rincorrere i bianconeri per ritrovare la supremazia della stagione scorsa. Negli scontri diretti, fra l’altro, sono ampiamente in vantaggio gli uomini di Conte, che hanno vinto in casa 2 0 a inizio ottobre e pareggiato 1 1 a San Siro due settimane fa DOPO IL 2-1 A SAN SIRO Conte, basta un pari Allegri, almeno 2 gol Momenti caldi tra Storari e Ibra ANSA La Juventus ha battuto il Milan all’andata a San Siro per 2 1. Il Milan per passare in finale, una finale che gli manca dal 2003, Brivido Juve-Milan Domani supersfida in Coppa Un trailer per lo scudetto JUVE Finora hanno lottato e polemizzato, adesso si affrontano in un duello dentro o fuori: chi vincerà andrà in finale. Ecco in quale stato ci arrivano CONDIZIONE MILAN Antonio Conte, 42 anni IN FORMA HJL Tutto esaurito allo «Juventus Stadium». Una partita importante, forse la più importante giocata da Juve e Milan in coppa Italia negli ultimi anni. Una partita che Allegri vuole vincere perché il suo Milan è primo in campionato, ma finora non ha mai battuto i bianconeri. Una partita avvelenata dal gol non concesso a Muntari e da tanti altri episodi arbitrali. Una partita, infine, che il Milan deve giocare con rabbia, ma anche con giudizio, perché gli infortunati sono tanti e fra poco più di una settimana a Milano arriva il Barcellona. Mentre Conte e la sua squadra possono muoversi più sicuri, grazie al vantaggio acquisito dalla Juve all’andata (2-1 a San Siro) e alla sicurezza psicologica derivata dai 4 punti presi al Milan in due gare di campionato. Domani a Torino si gioca non solo per arrivare alla finale di coppa, ma anche per definire la supremazia in Italia. Per questo nessuno mollerà niente. Neppure il Milan, anche se la superpartita di Champions preme. a cura di ALESSANDRA BOCCI e MIRKO GRAZIANO IL PROBLEMA Vidal e Marchisio di nuovo brillanti Vucinic alla Ibra Uno spettacolo! Manca il «killer» L’ultimo difetto La trasferta di Firenze ha confermato la ritrovata brillantezza della banda Conte, tornata alla vittoria dopo quattro pareggi consecutivi. Fuori dal «tunnel» anche Vidal e Marchisio, gli uomini chiave nel travolgente inizio di stagione bianconero. Quando il cileno e l’azzurro stanno bene, salgono l’intensità, la cattiveria e la pericolosità del «sistema Conte». Insieme a Pirlo, i due formano un reparto con pochi eguali in Europa. Contro il Milan saranno cuore, mente e gambe di una Juventus che andrà a caccia del 32˚ risultato utile consecutivo, che poi vorrebbe dire finale di Coppa Italia assicurata. E’ Mirko Vucinic l’uomo in più della Juventus attuale. Anche per questo Antonio Conte non ha ancora deciso se escludere il montenegrino dall’undici iniziale in una competizione nella quale, là davanti, ha fin qui dato spazio alle cosiddette seconde linee. Il 28enne ragazzo di Niksic ha letteralmente cambiato marcia dal secondo tempo di Bologna in poi: rete del pareggio al Dall’Ara, prestazione super e due pali a Marassi contro il Genoa, infine varie delizie con gol a Firenze. Quando si esprime ai massimi livelli è roba da primi dieci giocatori al mondo. Difetta però in continuità: è questo l’ultimo salto di qualità di cui la Juve ha bisogno. Alla Juventus manca un Ibrahimovic, l’uomo che ti permette di scollinare positivamente anche quelle giornate così così dal punto di vista del gioco. Oggi nessuno fra gli attaccanti bianconeri può garantire a Conte una simile «polizza». Vucinic è il genio del gruppo, spesso le sue idee non trovano però la giusta freddezza sotto porta. Insomma, i bianconeri hanno quasi sempre bisogno della prestazione perfetta a livello di squadra per portare a casa i tre punti. E in questo senso, è corretto riconoscerlo, il lavoro di Conte (iniziato appena sei mesi e mezzo fa) ha finora avuto un peso straordinario. CONDIZIONE Massimiliano Allegri, 44 LAPRESSE HJL dovrebbe vincere 2 0, o con almeno due gol di scarto. Per la Juventus sarebbe la decima Coppa Italia, per il Milan la sesta (la seconda dell’era Berlusconi). La finale si giocherà a Roma il 20 maggio. Supercoppa Italiana probabilmente a Pechino o Shangai, il prossimo agosto S Arturo Vidal (LAPRESSE) è nato a Santiago del Cile il 22 maggio 1987. In questa stagione, 24 presenze e 3 reti HJL IN FORMA S Mirko Vucinic (FORTE) 28 anni, è nazionale montenegrino. Prima stagione alla Juventus: cinque le reti finora realizzate HJL IL PROBLEMA Ibrahimovic al top E la squadra gioca Emanuelson, trequarti di qualità Sulle fasce poco turnover Ormai in campionato il Milan ha trovato una continuità di risultati che fa aumentare il tasso di autostima e anche la tranquillità della squadra, e Allegri spera che questo influisca sulle possibilità di rimonta in coppa Italia. Ibrahimovic segna con regolarità, perciò l’allenatore può andare avanti nonostante le assenze in attacco (Pato, Boateng e in questi giorni Robinho). Una volta superata la Juve, la squadra ha cominciato a giocare meglio, anche se a sprazzi. La condizione psicologica in questo momento è decisamente buona, nonostante il brutto sorteggio (Barça) in Champions. Il miglior Ibra di sempre, e non solo: la sorpresa di queste settimane, con la squadra orfana di Boateng, è Urby Emanuelson, trasformato da Allegri da seconda linea quasi anonima in trequartista decisivo. Urby continua a sbagliare molti gol, ma ha imparato a giocare nel calcio italiano e la sua flessibilità tattica gli ha permesso di adattarsi in breve tempo a un ruolo chiave. Molto criticato nelle sue prime apparizioni al Milan, ora sta convincendo tutti. Quando Boateng tornerà, è possibile che Allegri lo sposti a centrocampo; ma contro la Juve la zona dietro le punte sarà ancora sua. L’assenza di Abate, che potrebbe rientrare per il ritorno di Champions con il Barça, apre un problema di difficile soluzione per Allegri. Con tante partite e pochi giocatori disponibili per il ruolo di terzino destro, il tecnico dovrà riadattare Bonera alla fascia destra. In questo modo guadagnerà in fase difensiva, ma perderà in spinta. D’altra parte, Zambrotta è fuori condizione e Mesbah non è adatto a giocare sulla fascia destra. L’esterno algerino potrebbe essere schierato contro la Roma a sinistra perché Antonini è squalificato, ma a Torino dovrebbe esserci Antonini. S Zlatan Ibrahimovic (ANSA), trent’anni, seconda stagione al Milan. Ha segnato 20 gol S Urby Emanuelson (ANSA), 25 anni, cresciuto nell’Ajax. Al Milan dal gennaio 2011, ha segnato 3 gol HJL S Marco Borriello (REUTERS) è nato a Napoli il 18 giugno 1982. La Juve lo ha preso a gennaio: 9 presenze e 0 gol HJL S Ignazio Abate (FORTE) si è infortunato dopo Milan-Lecce. Allegri spera di recuperarlo per Barça-Milan LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11 # COPPA ITALIA DOMANI JUVE-MILAN Chi con Ibra: Maxi o El Shaarawy? Lo svedese: «Andiamo a Torino per ribaltare l’1-2. Barcellona, ti affronterò senza problemi» FABIANA DELLA VALLE MARCO PASOTTO MILANO «Difficile, ma andiamo a Torino per ribaltare il risultato», dice Ibrahimovic alla stampa svedese. E sul Barcellona: «nessun problema a incontrarlo, è una storia passata. Sorteggio sfortunato per il Milan, ma possiamo batterlo». Il Milan per domani non è al tutti guariti, però qualche letto comincia a liberarsi. Ieri mattina ha salutato i ritorni in gruppo di Nesta, Boateng e Merkel, più Seedorf che sabato ha giocato un’ora con la Primavera. Probabilmente l’olandese sarà l’unico convocabile per la gara di Coppa Italia, però per Allegri è comunque importante sapere che Nesta e Boateng ormai sono sulla via della guarigione. Ieri chi ha giocato a Parma ha fatto solo lavoro di scarico in palestra, gli altri (compresi Maxi Lopez, Aquilani e Gattuso, entrati nei minuti finali), hanno fatto prima lavoro atletico e poi tattico e hanno chiuso con la partitella su campo ridotto. Nesta, Merkel e Seedorf hanno fatto tutto con il gruppo, Boateng invece ha saltato la parte finale. L’allenamento di oggi darà qualche indicazione in più sull’undici anti-Juventus, anche se le assenze ancora numerose rendono le scelte di Allegri quasi tutte obbligate. Van Bommel può farcela Il tecni- co rossonero non sembra intenzionato a fare troppo turnover, anche se alcuni giocatori (vedi Thiago Silva) hanno giocato tantissimo e magari avrebbero bisogno di tirare un po’ il fiato. Rispetto alla gara del Tardini in difesa la novità sarà il rientro di Mexes, che ha saltato le ultime tre partite di campionato per squalifica. L’inserimento del francese accanto a Thiago permetterà ad Allegri di spostare Bonera a destra, per coprire il vuoto lasciato dall’infortunio di Abate. L’alternativa potrebbe essere Zambrotta, però il terzino ha giocato a Parma dopo due mesi e probabilmente farebbe fatica a reggere due parti- Gazzetta.it Gazza Tvf GUARDA TUTTI I GOL E GLI HIGHLIGHTS DELLA GIORNATA DI A Dalla goleada della Juventus a Firenze alla prodezza di Legrottaglie che porta il sempre più sorprendente Catania in zona Europa: riguarda sul sito tutti i gol e gli highlights delle sfide della 28a giornata di Serie A. EXTRA TIME: MESSI, PAZZO BAYERN E IL DRAMMA DI MUAMBA Extra Time, la videorubrica settimanale di calcio estero, non può che dedicare un ampio capitolo alle magie di Messi nella Liga. Spazio al pazzo Bayern di Bundesliga. E dall’Inghilterra i drammatici momenti dell’infarto a Muamba. PROBABILE FORMAZIONE GDS te consecutive. Quindi sarebbe più logico puntare su Bonera, che al Tardini ha giocato molto bene da centrale ma è già stato impiegato 6 volte a destra con un buon rendimento. A sinistra dovrebbe essere confermato Antonini, visto che sarà squalificato sabato con la Roma. A centrocampo Allegri conta di recuperare Van Bommel, che ha saltato Parma per un problema alla schiena, con la conferma di Nocerino e Muntari, perché Aquilani non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Sulla trequarti ci sarà Emanuelson, ancora più carico dopo il gol nell’ultima trasferta, in attacco niente da fare per Robinho, che non ha ancora smaltito la botta alla caviglia destra. Quindi il partner di Ibrahimovic sarà uno tra Maxi Lopez ed El Shaarawy (visto che Pato è out e Inzaghi è l’ultima scelta). Il Faraone è partito titolare al Tardini, quindi Allegri potrebbe dare spazio all’argentino, che però è appena rientrato dopo l’infortunio al polpaccio: il tecnico dovrà valutare oggi se Maxi è pronto per giocare dall’inizio. La rivincita A Milanello c’è grande voglia di provare a ribaltare l’1-2 di San Siro. Per i rossoneri è anche una questione di orgoglio: in tre partite tra campionato e Coppa Italia non sono mai riusciti a battere la Juventus (due sconfitte e un pari). Vincere sarebbe un modo per dimostrare anche sul campo di meritare il primato in campionato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Stephan El Shaarawy, 19 anni, insieme a Maxi Lopez, 27 LIVERANI 12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 COPPA ITALIA DOMANI JUVE-MILAN E Del Piero prepara la notte da grande Juve Il capitano sarà titolare e carica i tifosi: «Stadium esaurito, squadra in forma, tutti insieme per raggiungere la finale» G.B. OLIVERO MILANO L’immagine più bella l’ha scelta Antonio Conte. Dopo anni di digiuno — ha raccontato l’allenatore a Firenze — la Juve ha la possibilità di sedersi finalmente a una tavola imbandita. E il banchetto può cominciare domani sera con la qualificazione alla finale di Coppa Italia. I bianconeri hanno riscoperto il gusto di vivere le grandi vigilie e adesso vogliono ritrovare le emozioni di una sfida secca come quella di Roma: l’ultima finale giocata dalla Juve risale al 20 agosto 2005, Supercoppa italiana persa contro l’Inter ai supplementari dopo un gol regolare di Trezeguet annullato per fuorigioco inesistente dall’arbitro De Santis. E l’ultima finale vinta è quella del 3 agosto 2003, sempre Supercoppa italiana, stavolta contro il Milan battuto ai rigori. Possibili novità Quel giorno, al Giants Stadium di New York, Antonio Conte era in panchina insieme all’allenatore Lippi e alle altre riserve mentre Alessandro Del Piero era titolare. Accadrà la stessa cosa domani sera e poteva non essere così scontato. E’ vero che in Coppa Italia PROBABILE FORMAZIONE GDS finora il tecnico ha dato spazio ai giocatori meno impiegati in campionato, ma adesso la tavola è imbandita e l’idea è quella di accomodarsi con il vestito della festa. Questo non significa che non ci saranno novità rispetto a Firenze, ma che la squadra non dovrebbe essere stravolta come nelle altre gare di Coppa. In porta ci sarà Storari, in attacco Del Piero e poi si vedrà. E’ ipotizzabile un cambio di modulo con il ritorno al 3-5-2: in questo caso potrebbe uscire Pepe (o spostarsi a sini- Alessandro Del Piero, 37 anni, ha segnato alla Roma in Coppa Italia ANSA stra, con De Ceglie in panchina) con l’inserimento di Chiellini come terzo centrale. Nel ruolo di centravanti è forte la candidatura di Borriello, ma è difficile rinunciare a un Vucinic scintillante. Allora potrebbe essere Del Piero il centravanti con Mirko seconda punta. Non è comunque da scartare nemmeno la riproposizione del 4-3-3. L’attimo fuggente L’atmosfera a Vinovo è ottima. Lo dimostra il post di Claudio Marchisio su Facebook: «Grande vittoria a Fi- Ale manda un messaggio ad Abidal e Muamba: «Forza ragazzi, tifiamo per voi» renze, abbiamo concretizzato più delle altre volte le occasioni. Questo è un grande gruppo che non molla mai». La Juve non vede l’ora di scendere in campo domani, lo stadio sarà esaurito per l’ennesima volta e Del Piero si gode l’adrenalina dell’attesa. Ale non è titolare dalla gara di andata dell’8 febbraio: giocò in coppia con Borriello ed entrambi furono sostituiti a metà ripresa sull’1-1. In questa stagione il capitano della Juve ha giocato solo una volta dal primo all’ultimo minuto: l’8 dicembre contro il Bologna (Coppa Italia: 2-1 ai supplementari). Ma adesso il passato non conta. Conta il presente, conta fare una grande partita per battere il Milan, per dimostrare che l’impiego part-time non ha fiaccato il morale e la condizione di Ale, per ringraziare Conte della fiducia. In attesa di scoprire il futuro, infatti, quella di domani è la partita più importante dell’anno. E in campo ci va Del Piero, che ieri sul suo sito Internet ha mandato un messaggio ottimistico ai tifosi dedicando anche un commosso pensiero a due colleghi sfortunati: «Ci voleva questa vittoria netta e senza discussioni, ci dà grande fiducia sia per il campionato sia per preparare al meglio l’importantissima sfida di Coppa Italia contro il Milan. Lo Juventus Stadium sarà esaurito... Tutti insieme per raggiungere l’obiettivo della finale! Oggi però il mio pensiero va a due ragazzi, Fabrice Muamba e Eric Abidal. Chi ha visto le immagini di Muamba non può che essere sconvolto, non riesco a pensare a un campo da calcio come luogo di sofferenza e non di gioia. Forza Fabrice, tutti tifiamo per te! Come tifiamo per Eric Abidal. Ha ancora una partita da vincere, sono sicuro che ce la farà». © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ANTICIPO / 1 Il Milan vola con Emanuelson e Ibra Parma k.o. PARMA-MILAN 0-2 MARCATORI Ibrahimovic su rigore al 17’ p.t.; Emanuelson al 10’ s.t. PARMA (3-5-2) Mirante 7; Zaccardo 4,5, Paletta 5, A. Lucarelli 5,5; Jonathan 5, Mariga 6 (dal 26’ p.t. Musacci 6), Valdes 6, Morrone 5,5 (dal 28’ s.t. Okaka 5,5), Biabiany 6 (dal 18’ s.t. Valiani 5,5); Floccari 5,5, Giovinco 5. (Pavarini, Ferrario, Santacroce, Modesto). All. Donadoni 6. MILAN (4-3-1-2) Abbiati 6,5; Zambrotta 5,5, Bonera 6,5, T. Silva 6, Antonini 6; Nocerino 6,5, Ambrosini 6,5, Muntari 5,5 (dal 46’ s.t. Gattuso s.v.); Emanuelson 7,5 (dal 41’ s.t. Aquilani s.v.); Ibrahimovic 7, El Shaarawy 6 (dal 32’ s.t. M. Lopez s.v.). (Amelia, Yepes, Mesbah, Inzaghi). All. Allegri 7. NOTE ammoniti Zaccardo, Paletta, Antonini e Muntari. ARBITRO Banti di Livorno. L’ANTICIPO / 2 Cinquina Juventus Vucinic il migliore Fiorentina distrutta FIORENTINA-JUVENTUS 0-5 MARCATORI Vucinic al 7’, Vidal al 28’ p.t.; Marchisio al 10’, Pirlo al 22’, Padoin al 27’ s.t. FIORENTINA (4-3-3) Boruc 5; Cassani 4,5, Natali 5, Nastasic 5, Pasqual 5,5; Olivera 5 (dal 1’ s.t. De Silvestri 5), Montolivo 6,5, Lazzari 5,5; Cerci 4, Amauri 5, Vargas 6. (Neto, Salifu, Gamberini, Acosty, Kharja, Marchionni). All. Rossi 4,5. JUVENTUS (4-3-3) Buffon 6,5; Lichtsteiner 6, Caceres 6, Bonucci 6,5, De Ceglie 6,5; Vidal 6,5 (dal 25’ s.t. Padoin 6,5), Pirlo 7, Marchisio 7; Pepe 6,5, Matri 6 (dal 14’ s.t. Quagliarella 6), Vucinic 8 (dal 25’ s.t. Borriello 6). (Storari, Chiellini, Giaccherini, Del Piero). All. Conte 7. NOTE espulso Cerci, ammoniti Lichtsteiner e Olivera. ARBITRO Bergonzi di Genova. LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13 SERIE A story Da Toni al Gila Colpi e risultati di Pantaleo Fiorentina nel tunnel Finisce l’era Corvino Società e responsabile dell’area tecnica si separano dopo 7 anni Il k.o. con la Juve ha fatto da acceleratore. «Decisione comune» ALESSANDRA GOZZINI FIRENZE 2005-06 Toni Arrivano anche Frey e Montolivo. Quarto posto annullato con Calciopoli 2006-07 Mutu Sesto posto per effetto penalizzazioni, qualificazione in Europa League Alle diciannove di ieri sera si è conclusa una storia lunga sette anni: Pantaleo Corvino non è più il responsabile dell’area tecnica della Fiorentina, ruolo che copriva dall’estate del 2005. Il divorzio è idea comune anche se il tonfo del weekend ha fatto scattare l’allarme rosso e la necessità di intervenire per accelerare il processo di ricostruzione. Con l’ex d.s. iniziò il ciclo di gloria viola: per questo, fuori dal messaggio ufficiale che lampeggia sul sito web della società, i fratelli Della Valle esprimono massimo rispetto e riconoscenza eterna al loro ormai ex dirigente. Decisione La scelta non è del 2007-08 Osvaldo Archiviata la bufera dello scandalo del calcio, la Viola si piazza quarta tutto maturata due sere fa, nella notte del tonfo contro la Juve (la contestazione ha fatto infuriare i Della Valle): è invece una valutazione che la proprietà aveva costruito nelle ultime settimane, con l’idea finale che il periodo di collaborazione con Corvino avesse già raggiunto l’apice della sua produttività e che il rapporto fosse ormai esaurito. C’entra anche la situazione familiare del d.s., LA SQUADRA Da domani ritiro anticipato 2008-09 Jovetic Ma anche Gilardino, Felipe Melo e Vargas. Arriva un altro quarto posto 2009-10 Marchionni Con lui, anche De Silvestri. La squadra chiude 11a e negli ottavi di Champions 2010-11 Boruc In più Cerci, e a gennaio Behrami. La Viola chiude in nona posizione 2011-12 Lazzari In più Kharja, e a gennaio Amauri. Attualmente la classifica dice 15˚ posto FIRENZE (a.g.) Dopo la notte della «manita» juventina, scatta l’anticipatissimo ritiro. Il tonfo casalingo contro la Juve è vissuto dal tifo come la massima delle umiliazioni (ieri un mini striscione allo stadio: «fate schifo»): anche per ritrovare serenità lontano dalla piazza, la Fiorentina ha scelto in vista della trasferta di Genova una sede fuori dalla Toscana. Oggi sarà identificata con precisione la meta, di certo la partenza scatterà domani, alla ripresa degli allenamenti. L’obiettivo è preparare al meglio l’uscita di Marassi: scelta promossa e condivisa anche dalla squadra, che dopo il crollo con la Juve ha avuto un lungo confronto negli spogliatoi (Pasqual e Montolivo, gli ultimi a uscire, hanno lasciato lo stadio solo alle 2 del mattino). Nel vertice della notte i giocatori hanno discusso tra loro sull’assoluta necessità di compattare il gruppo e di rispettare il pubblico viola. Rossi si è anche detto disposto a farsi da parte nel caso in cui si ritenga che il problema è lui. Si è discusso anche del gesto di Cerci e della sua impresa al contrario: stupido calcetto a De Ceglie e rosso diretto dopo venti minuti di partita. Già dopo il k.o. Andrea Della Valle aveva fatto intendere la delusione per il gesto dell’esterno, amarezza da tutti condivisa. Cerci ha infranto il regolamento interno e oltre alla squalifica si prenderà i provvedimenti del suo club, sarà difficile rivederlo all’opera in viola. © RIPRODUZIONE RISERVATA Andrea Della Valle, 46 anni, accanto al fratello Diego, 58 e a Pantaleo Corvino, 62 EMBLEMA da ieri in città ma rimasto per un po’ lontano da Firenze per seguire le condizioni della madre; la società ha ritenuto non fosse più completamente sereno per svolgere il suo incarico con gli stessi frenetici ritmi di prima. E’ anche il pensiero di Corvino, che dopo sette anni vissuti a Firenze (trentacinque quelli percepiti, battuta sempre riproposta) riteneva fosse arrivato il momento per concludere la sua storia viola, dopo un ciclo intensissimo di la- I NUMERI DELLA CRISI Rossi ha la media peggiore di Mihajlovic E rispetto a un anno fa mancano 5 punti (f.v.) La crisi della Fiorentina emerge anche dalle cifre. Ad esempio: la media-punti di Rossi nelle 18 gare di campionato con lui alla guida è 1,11. Aveva fatto meglio Mihajlovic nelle prime 10 giornate con 1,20. Le sconfitte subite dalla Viola sono 12 (4 in casa e 8 in trasferta): è già una in più rispetto a tutto il torneo 2010-11. E ancora: 5 punti in meno rispetto al 28˚ turno del campionato scorso. Nelle ultime 7 gare i toscani hanno raccolto 4 punti. voro. Dalla società fanno poi sapere che maggiori responsabilità verranno girate a Vincenzo Guerini, club manager. Comunicato Questo il testo dell’annuncio dato online dalla società: «La Fiorentina rende noto, d’accordo con il direttore Pantaleo Corvino, che il suo contratto di responsabile dell’area tecnica non verrà rinnovato alla scadenza. Questo permetterà alla società di cominciare da subito a ragionare sul proprio futuro e sulla strategia da attuare con chiarezza e trasparenza. A Pantaleo Corvino, che ha operato per molti anni in società con totale autonomia e fiducia, vanno i nostri ringraziamenti. Noi non dimentichiamo infatti che, a prescindere dalle ultime due stagioni calcistiche che non hanno soddisfatto nessuno, società per prima, Corvino ha portato la Fiorentina a essere protagonista nel calcio di alta qualità, sia italiano che internazionale». In sintesi: nei primi quattro anni di gestione la Fiorentina è stata l’unica squadra (con l’Inter) che si è sempre piazzata tra le prime quattro, una volta agli ottavi di Champions, una semifinale di Europa League e una di Coppa Italia, oltre quattro titoli nazioni del settore giovanile. Poi il nono posto dell’inizio era Mihajlovic e la triste classifica attuale. Sostituti Con il contratto in scadenza a giugno, Corvino è di fatto già libero di trovarsi una nuova sistemazione. Per il futuro viola si fanno tanti nomi: da Bigon (Napoli) a Leonardi (Parma), da Sartori (Chievo) a Amedeo Carboni, da Oriali fino al sogno Rui Costa, amatissimo ex ed attuale d.s. del Benfica. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 SERIE A 28a GIORNATA LA VOLATA PER IL TERZO POSTO CHE VALE LA CHAMPIONS Doppio colpo Cavani C’è l’uomo in più Napoli da rimonta Udinese infuriata I friulani vanno sul 2-0, poi Fabbrini è espulso Il Matador sbaglia un rigore, poi firma il 2-2 DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE UDINE Lo spareggio Champions va... alla Lazio: già, il goriziano Reja, sconfitto al pomeriggio, trova di sera il pareggio del Friuli che gli serviva per conservare un punto di vantaggio sulle più immediate inseguitrici. Ma il pressing di Udinese e Napoli (scese in campo con un inevitabile restyling da turnover) non può che preoccuparlo: so- no squadre vive, tenaci, pericolosissime. Rialzatesi immediatamente dalle delusioni di coppa, hanno dato vita a una sfida appassionante, addirittura elettrica nella ripresa. Lacune Una Udinese cinica, in- fallibile con tre tiri in porta somma due gol e un palo e sente i tre punti in saccoccia. I bianconeri fino al 60’ controllano il meritato doppio vantaggio su un Napoli fin lì poco pericoloso e agonisticamente depotenziato dalla sberla di Londra. Le reti di Pinzi e Di Natale evidenziano le lacune della retroguardia partenopea. Che si fa trovare sempre impreparata o fuori posizione sulle percussioni a fondo campo di Fabbrini (prima rete) e Pasquale (raddoppio), quando per giunta ancora Pinzi riesce a colpire di testa (palo pieno) in mezzo all’area. Sulla respinta del legno c’è il tap-in di un Di Natale lasciato incredi- Fallito il sorpasso alla Lazio, che conserva un punto di vantaggio bilmente solo: Totò non esulta, ma avvicina di nuovo Ibra nella classifica cannonieri. severa decisione di Rocchi infiamma lo stadio e mette Guidolin nei guai. Svolta La svolta del match vie- La mossa Subito infatti Mazzarri toglie un difensore e inserisce la punta che ha in panchina, Vargas. E siccome sullo 0-2 aveva già immesso Hamsik per Gargano, ecco che l’Udinese è costretta a rintanarsi nella propria metà campo, rassegnata a subire l’assedio. L’infortunio della vigilia occorso a Ferronet- ne da un incrocio di gambe, parso fortuito dagli spalti, fra Campagnaro e Fabbrini. L’arbitro ravvisa della malizia nell’intervento dell’attaccante e gli sventola il secondo giallo. Detto che Fabbrini avrebbe potuto evitare di contrastare Campagnaro, in zona ininfluente, la LA REAZIONE DEI FRIULANI Pozzo: «Rocchi pietoso Direzione disastrosa» Il patron: «Spiace essere presi in giro». Guidolin: «Ho esagerato, giusto il mio rosso» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI UDINE La rabbia del popolo friulano che fischia più Rocchi dei nemici napoletani, De Sanctis e Inler, è espressa dal patron. Gianpaolo Pozzo ne ha viste tante in 26 anni di calcio, ma così no. «L’arbitro era in una condizione disastrosa, totalmente fuori forma. E uno, in una condizione così, non deve arbitrare. Devo sempre supporre la buona fede, ma spero che ora chi decide per gli arbitri gli dia un po’ di riposo, lo lasci fuori per parecchi mesi». Le immagini della tv mostrano mille volte quel contatto tra Fabbrini e Campagnaro che costa al talento pisano il secondo giallo e quindi l’uscita determinante dal match e sembra quasi che Fabbrini si scansi. «Quella è stata incredibile, ma tutto l’atteggiamento, da quando si vinceva 2-0, lascia perplessi, non la singola decisione. In 26 anni ho visto tanti errori, tante cose, ma questa è una partita che difficilmente dimenticherò nella vita. Tutta Italia ha visto quel che è successo e stavolta l’arbitro è stato determinante. È la L’intervento di Diego Fabbrini, 21 anni, che pesta il piede a Hugo Campagnaro, 31. Per Rocchi merita il giallo: è il secondo, sarà espulso SKY seconda partita che va così (il riferimento è a Novara dove era stato annullato un gol valido a Danilo e non concesso un rigore ndr). Mi spiace esser preso in giro». Pozzo è anche abbastanza signore da accettare il confronto con i commentatori di Sky Panucci e Marocchi che difendono Rocchi. Guidolin Esce il proprietario en- tra il tecnico. Francesco Guidolin, alla centesima panchina con l’Udinese, ha tanta amarezza: «I ragazzi in spogliatoio erano arrabbiati, spero di essere riuscito a calmarli. Ma non voglio parlare dell’arbitro e di quel che è successo. Essere espulso non è una bella cosa, l’ho presa giustamente perché in un momento di massimo stress ho esagerato». L’allenatore ha urlato a Rocchi: «Dategliene un altro». Di rigore. Sa Guidolin che questa partita l’aveva vinta in condizioni difficili, facendo debuttare Coda in difesa e praticamente Pereyra (che a parte la coppa aveva giocato solo 6’ con la Juve), con tanti big fuori gioco da Isla a Basta, da Badu a Benatia. E questo gli brucia: «Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi, di stare in questo ambiente. La nostra classifica dopo questa partita poteva essere splendida, è bellissima ugualmente per quello che siamo noi». Ora deve ricaricare nuovamente i suoi giocatori per affrontare sabato sera la difficile sfida di Palermo e riprendersi quel che all’Udinese è stato tolto in una notte che sembrava bellissima con un Pinzi straordinario e il solito Totò protagonisti. La vittoria in casa manca dal 1˚ febbraio. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15 2 1 Edinson Cavani, 25 anni, su punizione sorprende Handanovic e riapre la gara con il gol dell’1-2 2 Il sinistro vincente del 2-2 3 L’esultanza dell’uruguaiano, che aveva sbagliato un rigore sul 2-0 per l’Udinese ANSA/AFP/REPORPRESS UDINESE NAPOLI la Moviola 2 DI FRANCESCO CENITI 2 (3-5-1-1) Handanovic; Coda, Danilo, Domizzi; Pereyra (dal 41’ s.t. Ekstrand), Pinzi, Pazienza, Asamoah, Pasquale; Fabbrini; Di Natale (dal 28’ s.t. Floro Flores). PANCHINA Padelli, Armero, Torje, Abdi, Fernandes. ALLENATORE Guidolin. ESPULSI Fabbrini al 15’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e c.n.r.), Guidolin al 31’ s.t. per proteste. AMMONITI Coda, Domizzi, Floro Flores per gioco scorretto. 1 (3-4-1-2) De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos (dal 19’ s.t. Vargas); Zuniga, Inler, Gargano (dal 9’ s.t. Hamsik), Dossena; Dzemaili; Cavani, Pandev. Fabbrini-rosso: scelta severa Dubbi sul rigore PANCHINA Rosati, Fernandez, Aronica, Fideleff, Ammendola. ALLENATORE Mazzarri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Cannavaro, Cavani per comportamento non regolamentare. GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Pinzi (U) al 28’ p.t.; Di Natale (U) al 7’, Cavani (N) al 36’ e 40’ s.t. 3 Il fallo di mano di Domizzi SKY ARBITRO Rocchi di Firenze. NOTE spettatori paganti 6.790 per un incasso di 135.967 euro; abbonati 14.871. Angoli 4-7. In fuorigioco 1-1. Recuperi 2’ p.t., 3’ s.t. POSSESSO PALLA PASSAGGI POSITIVI UDINESE 34% NAPOLI 66% TIRI IN PORTA III IIIIIIII II NAPOLI 8 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO c GOL! 28’ Di Natale serve in profondità Fabbrini che mette in mezzo dove Pinzi insacca a porta vuota. 39’ Gargano ci prova da lontano, Handanovic sventa in tuffo. 42’ Pandev smarca in area Dzemaili il cui sinistro è bloccato dal portiere. sbaglia, calciando dritto per dritto proprio sul corpo dell’immobile Handanovic. I meriti Manca appena un quarto d’ora alla fine e per l’Udinese sembra fatta: dopo aver scampato un pericolo del genere... E invece accadono due cose inimmaginabili: 1) Guidolin appena ha Rocchi a portata di voce gli dice qualcosa che irrita l’arbitro e viene espulso; 2) Cavani invece di deprimer- si si mette a giocare come una furia per riscattare l’errore. E tutta la squadra viene contagiata da questa smania di rivincita e prende a soffocare di nuovo i friulani. Attaccando con lucidità e intensità il Napoli si merita il punto colto alla fine. E chi è a regalarglielo? Colui che fin lì era stato il peggiore: ma certo, Cavani! Aveva sbagliato dagli undici metri? E allora indovina una punizione (36’) dai 18-20: anche NAPOLI 84% TIRI FUORI UDINESE 3 ti obbliga Guidolin a lasciare immutato uno schieramento che comincia inevitabilmente a soffrire. In questo quadro si inserisce di nuovo Rocchi che punisce con il rigore un mani di Domizzi a centro area: il tocco c’è, ma Rocchi non valuta l’impatto di Cannavaro sul difensore friulano. Dalla tribuna si è notato in modo netto che il primo ad ostacolare l’avversario è stato il capitano del Napoli. Sul dischetto si porta Cavani che UDINESE 65% stavolta Handanovic non si muove, solo che il pallone è ben indirizzato. Passano quattro minuti e l’attaccante si ripete: sbuca in area sulla sinistra e calcia col mancino molto forte, proprio addosso al portiere in uscita. Il pallone passa sotto il corpo di Handanovic e sbatte sul primo palo e si infila sul palo opposto. Pareggio raggiunto con questa carambola, ma Napoli non ancora sazio. È Zuniga, al 90’, a farsi luce in IIII UDINESE 2 NAPOLI 4 SECONDO TEMPO c GOL! 7’ Pasquale crossa teso, Pinzi gira di testa e trova il palo, Di Natale è veloce al tap-in 28’ Contrasto in area tra Cannavaro e Domizzi che tocca di mano: Cavani sbaglia il rigore c GOL! 36’ Punizione dal limite: Cavani sorprende Handanovic c GOL! 40’ Cavani sbuca in area e di sinistro fulmina il portiere area fino a giungere a pochi metri dal portiere: qui scarica un destro potentissimo e sembra fatta. Un angelo trascina invece Handanovic sulla traiettoria e la beffa delle beffe viene sventata. Le squadre meritano applausi convinti: ci hanno divertito. Beh, tutti forse no: la famiglia Pozzo ad esempio, pare che non andrà in pizzeria per un po’ di tempo. Qui sono tutte napoletane doc. Furia Udinese contro Rocchi (un po’ in confusione nella ripresa), sotto accusa per la seconda ammonizione a Fabbrini che avrebbe agevolato la rimonta del Napoli. Questo l’episodio al 15’ della ripresa: il giocatore dell’Udinese colpisce con i tacchetti, forse in modo involontario, la caviglia di Campagnaro che stava ripartendo. Scelta severa, ma soprattutto poco coerente con quello che avviene qualche minuto dopo: calcione di Pinzi a Campagnaro, minimo da giallo e invece l’arbitro non estrae nessun cartellino. Nel primo tempo Fabbrini era stato ammonito dopo un battibecco con Pandev. Al 29’ della ripresa rigore per il Napoli e altre polemiche: il mano di Domizzi è netto, ma c’è un però. Sullo stacco aereo Cannavaro mette un braccio sulle spalle dell’avversario, ostacolandolo. Resta da capire quanto, ma non sarebbe stato uno scandalo dare fallo contro il Napoli. Resta nervoso Guidolin nonostante la parata di Handanovic: espulso. Pochini, infine, i 3’ di recupero. © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle DI PIERFRANCESCO ARCHETTI UDINESE DI NATALE ANCORA UNA VOLTA SUPER 6 h 7,5 6,5 Non vince in casa in A dal 1˚febbraio, stavolta ha poche colpe l’allenatore Guidolin il migliore Pinzi Con Pereyra e Coda spiazza tutti: non cambia modulo ma trova interpreti freschi. Si fa coinvolgere nel nervosismo della ripresa, sbagliando, e viene espulso. Ritorna a compiti di artigianato aggressivo sul centro destra, ma si fa trovare da centravanti per il secondo centro stagionale e anche nel raddoppio piglia il palo. Esce in piedi da tanti grovigli. NAPOLI INLER LUCIDO NELL’ASSALTO FINALE 6 h7 6 Fatiche anche mentali dopo la Champions, il pari è come una vittoria. l’allenatore Mazzarri il migliore Cavani La cautela è quasi obbligata dopo Londra e prima della semifinale di Coppa Italia. Ma le sue riserve non sono come quelle udinesi: allora lo salva Cavani. Sbaglia il rigore che potrebbe riaprire la partita tirandolo proprio male. È il peggiore fino a quel momento. Se ne accorge e cambia la sua partita e il destino del Napoli: sale a quota 18 gol. 7 6 6,5 6 6 6 6 5,5 5,5 5,5 6 6 Handanovic Coda Danilo Domizzi Pereyra Pazienza De Sanctis Campagnaro Cannavaro Britos Zuniga Inler Sicuro sui tiri da fuori di Gargano e Dzemaili, quasi colpito dal rigore di Cavani che lo buca sotto le gambe: più difficile deviare una stangata di Zuniga, sarebbe stata la beffa. Mai un minuto in questo campionato, causa infortunio non giocava dal maggio scorso: talvolta tempi sfuocati (ammonito al 26’), inizia però l’azione del primo gol. Quando il match diventa una bolgia, cerca di tenere lontani dal cuore dell’area i napoletani arrembanti. Spesso ci riesce e i suoi prendono gol su punizione o dal lato. In affanno giovedì in Europa League, si riprende con maniere brusche ed efficaci soprattutto su Pandev. Viene spinto sul rigore, ma dopo rischia il secondo giallo. L’altra sorpresa: soltanto sei minuti prima di questa partita. Sta a destra, copre a lungo le due fasi con agonismo e puntualità. Stanco, non intercetta Cavani per il pari. Nella scorsa stagione era dall’altra parte: centrale con Dzemaili da controllare, dà a lungo equilibrio all’Udinese poi però si schiaccia troppo sulla difesa. Uno dei sei ex della partita, prende più insulti degli altri. Poco lavoro per tutta la partita, sui gol deve guardare, lasciato scoperto dai compagni. E’ in ritardo sui gol perché spostato verso il cross come tutta la difesa del Napoli. In affanno per la stagione dura, paga come altri il triplo impegno settimanale. Parecchie respinte senza badare allo stile, forse quando lo cerca fa partire la scena dell’1 0. Preso sul tempo anche dopo, guadagna un rigore di mestiere. Sesta da titolare, al posto di Aronica sul centro sinistra. Non avrebbe avversari terribili, però lascia passare troppo soprattutto nel primo tempo: cambiato per la rimonta. Maggio è rimasto a casa, il colombiano viene piazzato a destra e soffre Pasquale. Si riprende come tutto il Napoli in superiorità, sfiora il 3 2 con una botta nel finale. Fischiato da quello che era il suo pubblico, non riesce a far girare il Napoli anche per l’opposizione di Asamoah. È più lucido nell’assalto che porta al pari. 6 6,5 6 7,5 6 s.v. 5,5 6 5,5 5,5 6 5,5 Asamoah Pasquale Fabbrini Di Natale Floro Flores Ekstrand Gargano Dossena Dzemaili Pandev Hamsik E. Vargas Se la vede spesso con Inler, lo segue anche fuori dalla sua zona. Riesce a limitare l’amico nel primo tempo, ha più difficoltà dopo quando va in riserva. Preferito ad Armero sul lato sinistro, corre tanto e costringe Zuniga a stare basso per limitarlo. Una botta da fuori pericolosa, il cross per il 2 0 gli fa prendere applausi. Terza apparizione dal primo minuto in campionato. Cade spesso, non sempre ha ragione, però è lucido e intelligente sull’assist dell’1 0. Il secondo giallo è troppo severo. Squisitezza di carattere tecnico e il solito centro in casa al Napoli: il settimo negli ultimi tre incontri (20˚ al Friuli in questa stagione). Non esulta contro i suoi paesani. Dà il cambio a Di Natale al 28’ del secondo tempo, non riesce a combinare granché però la gara è tutta nell’altra area. Nel finale per Pereyra, cercando di chiudere a destra quando il Napoli ha già pareggiato. Lui non si ferma mai però stavolta perde il duello con Pinzi e finisce negli spogliatoi prima del tempo. Una bella apertura non viene sfruttata da Cavani. Si rialza quando l’Udinese non ha più fiato. Prima la terribile catena di destra avversaria è in carrozzeria, lui per un’ora va poco in profondità. Trequartista nel primo tempo, fa rimpiangere Hamsik di cui prende il posto. Nel secondo tempo torna a centrocampo, sbriga faccende più agevoli. Subito dentro perché Lavezzi è stato lasciato a casa, riesce raramente a rendersi pericoloso. Un tiro al via non procura danni all’Udinese, ma non dà seguito. Entra sul 2 0 al 9’ del secondo tempo, al posto di Gargano. Ma si mette davanti, dove c’era Dzemaili e poi galleggia tra centrocampo e attacco cercando il colpo. Rileva Britos dal 19’ s.t. Qualche partenza senza esito, ma non è mai pericolo. TERNA ARBITRALE: ROCCHI 5 Troppo duro con Fabbrini anche perché non ammonisce su falli simili (vedi Domizzi e Pinzi). E sul rigore non vede la mano di Cannavaro su Domizzi. Niccolai 6; Copelli 6. 16 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 SERIE A 28a GIORNATA ilPersonaggio EDINSON CAVANI Il Matador mai sazio Si mangia i rigori ma sbrana gli avversari Per l’uruguaiano, in questo torneo, terzo errore dal dischetto su 5. «Handanovic l’avrebbe parato anche se avessi tirato alto. Un punto guadagnato, si era messa male per colpa nostra. Ora la Coppa Italia» DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO UDINE Altro che resa! Nemmeno il rigore sbagliato, il terzo su 5 in questo campionato, lo ha demotivato. Anzi, da quell’errore Edinson Cavani ha tratto le energie necessarie per avviare la rimonta. Fino a quel momento, s’era visto poco o niente, l’attaccante uruguaiano. E l’immagine di un giocatore distrutto dopo la prodezza di Handanovic, aveva lasciato pochi margini per sperare in un’inversione di tendenza. Invece, Cavani s’è caricato sulle spalle un Napoli stanco e poco lucido, dopo le fatiche di Champions League, che è venuto fuori soltanto quando Rocchi ha mostrato il cartelli- no rosso a Fabbrini per un banale fallo su Campagnaro. È stato quello il momento della svolta, della rinascita napoletana. Spingere e chiudere l’Udinese nella propria metà campo è stata la cosa più semplice da fare, a quel punto. La squadra ha cominciato piano piano a pressare ed a cercare il suo punto di riferimento fino a quando non l’ha trovato. E lui, non ha tradito nonostante l’ennesimo errore dal dischetto. Terzo errore Un problema che dovrebbe far riflettere, perché s’è capito che Cavani non è un rigorista. L’interessato più che dell’errore ha discusso sulla bravura del portiere udinese: «Anche se l’avessi calciato alto, l’avrebbe preso. Handanovic ormai aveva deciso di rima- nere al centro della porta e l’ha presa con la gamba. Non dobbiamo dare sempre la colpa agli attaccanti, perché spesso il merito è anche dei portieri. Complimenti ad Handanovic che ha indovinato la traiettoria del rigore», ha detto l’attaccante napoletano nel dopo partita. Quattro minuti Gli sono bastati soltanto quattro minuti per meritarsi il voto più alto. Senza quella doppietta, la sua prestazione sarebbe stata giudicata sotto la sufficienza. Invece, le sue prodezze hanno permesso al Napoli di restare attaccato all’Udinese e di guadagnare un punto sulla Lazio che è terza. Un buon pareggio, insomma, quello del Friuli. «È stato un punto guadagnato, sicuramente, perché l’atteggiamento che abbiamo avuto negli ultimi minuti del secondo tempo avremmo dovuto averlo fin dall’inizio della partita. La gara si era messa male per colpa nostra. Ci stiamo giocando il terzo posto, anche se sarà molto dura perché abbiamo delle squadre davanti che lotteranno come noi fino alla fine. Adesso dobbiamo continuare, non mollare, tutto serve e l’esperienza serve per migliorare». Coppa Italia Ed ora, ha un’altra pratica da chiudere, Cavani. Mercoledì sera, al San Paolo si giocherà la semifinale di ritorno di Coppa Italia, contro il Siena. Al Napoli basterà vincere anche 1-0 per accedere alla finale avendo perso all’andata 2-1. «Ci teniamo molto a questa partita, perché potremmo vincere un primo trofeo. Mi aspetto una grande prestazione da tutta la squadra», ha concluso l’attaccante uruguaiano. La rabbia di Edinson Cavani, 25, dopo il 2˚ gol LAPRESSE 4 I NUMERI 4 le partite casalinghe consecutive senza successi in campionato per l’Udinese (k.o. con il Milan e tre pari di fila). L’ultimo successo al Friuli è il 2-1 sul Lecce del 1˚ febbraio. 5 le vittorie consecutive da cui era reduce il Napoli in campionato. La serie è stata stoppata dal pareggio di ieri sera. 300 le presenze in serie A per De Sanctis (3 con la Juve, 194 con l’Udinese e 103 col Napoli). GLI AZZURRI Mazzarri: «Meritavamo noi la vittoria» UDINE Walter Mazzarri va sempre controcorrente: «Meritavamo la vittoria». Il tecnico del Napoli non replica ai durissimi commenti di Gianpaolo Pozzo, «non si risponde mai a un presidente», non parla dell’arbitro, ma ringrazia i suoi giocatori: «Perché hanno fatto una grande prestazione. Ci tengo a precisare proprio questo. Nel primo tempo siamo stati padroni del campo. Abbiamo subito un gol beffa, ma onestamente potevamo anche essere in vantaggio di uno o due gol». Tattica ottima. Il Napoli è andato al riposo in svantaggio e dopo 7 minuti della ripresa ha subìto il raddoppio. Poi c’è stata l’espulsione decisiva di Fabbrini, ma Mazzarri non menziona niente. Accenna solo ai rigori sbagliati: «Sono giovani, succede». E non parla neppure degli obiettivi futuri: «Non ho mai detto dove si deve arrivare». Per lui si va avanti di giornata in giornata. E ora l’impegno fondamentale è quello di mercoledì contro il Siena. Il Napoli deve agguantare la finale di coppa Italia ribaltando, come qui al Friuli, un’altra situazione sfavorevole. Tornerà il Pocho Lavezzi, l’uomo incaricato di distruggere i sogni del Siena e portare il Napoli a giocarsi una finale. Dopo la terribile delusione della Champions League. fr.vell. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA IL POSTICIPO STASERA ROMA-GENOA Luis Enrique all’assalto del Genoa «Tranquilli, la Roma è in crescita» I giallorossi cercano i 3 punti contro i rossoblù che non hanno mai vinto all’Olimpico Champions League. Tra l’altro, i precedenti raccontano come i rossoblù abbiano sì vinto a Roma, però mai allo stadio Olimpico. Insomma, da Stekelenburg a Osvaldo, tocca ai ragazzi di Luis Enrique far sì che non ci sia una prima volta del genere. MASSIMO CECCHINI ROMA Disney: l’accordo Tra l’altro, per La scoperta della perdita dell’innocenza è un rito di passaggio che coinvolge tutti. Per questo a Roma, pur alla vigilia di un impegno importante come quello contro il Genoa, il clamore suscitato dall’inchiesta che vede alcuni dirigenti giallorossi al centro di una presunta macchinazione ai loro danni da parte di noti esponenti della comunicazione cittadina tiene banco più del timore di Gilardino e Palacio. L’inchiesta Ovvio che l’innocenza calcistica (se pure sia mai esistita) è stata persa tanto tempo fa, ma le commistioni fra informazione e dossier impastati di massoneria, pagamenti di procure, sms e ricatti (in cui ogni cosa è solo terribilmente presunta) ha alzato il velo su una serie di commistioni inquietanti, facendo salire il livello di diffidenza ai massimi storici. Adesso la palla è passata al procuratore Capaldo, che presto interrogherà di nuovo tutti: parti lese (Baldini, Baldissoni e Sabatini) e indagati (Corsi, Lo- Luis Enrique, 41, vuole la 2a vittoria di fila dopo l’1-0 di Palermo FORNASARI Oggi ci sarà l’ok all’accordo con la Disney. Inchiesta dossier: presto gli interrogatori monaco, Roberto e Francesco Renga) per verificare accuse e difese, ma dopo anni di approfondimenti su retroscena societari e finanziari svolti spesso con grande puntualità, tira un’aria di stanchezza (qualcuno direbbe di normalizzazione) impossibile da non notare. «Basta parlare di bilanci, debiti e ricapitalizzazioni, occupiamoci solo di calcio», è lo slogan che filtra in queste ore. Se sia giusto o meno lo lasciamo decidere al lettore, di sicuro però chi ha la testa ingombra solo di pallone è Luis Enrique. Talismano Olimpico «Io sto vedendo un miglioramento nella mia squadra già da tanti mesi», ha detto con ottimismo l’allenatore spagnolo. Motivo in più per i giallorossi — sia pure orfani di capitan Totti, Pjanic, Juan e il lungodegente Burdisso — per puntare a quella vittoria che riavvicinerebbe davvero l’Europa, che conta, quella di non mancare al match, in mattinata tornerà dagli Stati Uniti lo stesso Baldini, dove ha stabilito le linee guida dell’accordo stipulato con la Disney. Girava voce, infatti, che nel pomeriggio di ieri (ora italiana) ci sarebbe stata una conferenza stampa congiunta Pallotta-Baldini che avrebbe ufficializzato l’accordo con il colosso mondiale dell’entertainment in realtà non avvenuta. L’accordo, però, non è in discussione e quindi probabilmente sarà ufficializzato oggi stesso. Una buona notizia insomma, che — alla luce dello stop della Lazio, del mezzo passo falso dell’Inter e dello scontro diretto tra Udinese Napoli — andrebbe anabolizzata anche da un successo col Genoa. In fondo, sarebbe un biglietto da visita migliore da presentare anche alla stessa Disney. Volete mettere avere un partner al lavoro nello spazio (calcisticamente) angusto compreso tra la Sicilia e le Alpi piuttosto che in volo nella business class europea rappresentata dalla Champions? Topolino e Pippo hanno già le valigie pronte. © RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA (4-3-1-2) GENOA (4-3-1-2) OGGI ore 20.45 ARBITRO Giannoccaro PANCHINA 1 Lobont, 11 Taddei, 2 Cicinho, 30 Simplicio, 7 Marquinho, 14 Bojan, 40 Piscitella. ALLENATORE Luis Enrique. BALLOTTAGGI Josè Angel -Taddei 60-40%, Greco-Marquinho 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Cassetti, Juan e Heinze. INDISPONIBILI Burdisso (70 giorni), Totti (4 giorni), Juan (50 giorni), Pjanic (7 giorni), Cassetti (7 giorni). ALTRI Curci, Perrotta, Viviani. PANCHINA 22 Lupatelli, 36 Sampirisi, 18 Alhassan, 10 Birsa, 19 Jorquera, 9 Zé Eduardo, 11 Jankovic. ALL. Marino. BALL. Belluschi-Jankovic 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Granqvist, Rossi, Jankovic, Kucka. INDISP. Bovo (7 giorni), Granqvist (45 gg), Antonelli (15 gg), Kucka (30 gg), Constant (35 gg), Sculli (5 gg). ALTRI Scarpi, Marchiori, Molinelli, Krajnc, Sturaro, Wiliam, Zima, Meucci. TV Sky Calcio 1 HD e SuperCalcio HD; Premium Calcio e Calcio HD2. INTERNET www.gazzetta.it QUI GENOA Marino vuole sfatare il tabù in trasferta GENOVA (f.g.) Prima la festa a Pegli (per Frey: trentadue candeline ieri, anche se lui ha dedicato il suo pensiero ad Abidal e a Muamba: «Siamo tutti con voi. Non mollate»), poi in campo le prove anti Roma (con le riserve schierate come se fossero gli uomini di Luis Enrique), infine la partenza per Roma, dove il Grifone stasera proverà a sfatare quei numeri preoccupanti del Grifone fuori casa (32 gol subìti lontano dal Ferraris sui 48 totali al passivo). E lo farà puntando proprio sui quei giocatori che sulla carta incarnano alla perfezione l’idea di calcio totale del tecnico giallorosso: centrocampisti che difendono e difensori che spingono, come accadrà con la catena di destra Rossi Mesto (il primo, soprattutto, ha giocato davvero ovunque) e, probabilmente, con Belluschi reinventato trequartista. Proprio lui, passato dal ruolo di punta centrale nelle giovanili del Newell’s Old Boys a quello di centrocampista, esterno di fascia e, quindi, rifinitore abile negli inserimenti. Passarella, nel River, lo definiva un «tuttocampista» e il nome dice tutto. Oggi dovrebbe essere lui il perno fra centrocampo e attacco in un Genoa alle prese con l’ennesima emergenza. Tutt’altro che una novità. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17 SERIE A 28a GIORNATA le Pagelle I DUE TECNICI IL PRESIDENTE SICILIANO PULVIRENTI DICE: «GUARDARE ALLE COPPE? PERCHE’ NO» Montella: «Adesso siamo maturi» Reja: «La Champions resta la meta» FRANCESCO CARUSO STEFANO CIERI CATANIA Aveva cominciato al mattino l’Etna con sonori boati e lunghe colonne di cenere. Ha proseguito dopo pranzo il Catania tuonando contro la Lazio e arrampicandosi fino al sesto posto, col sesto risultato utile consecutivo: frutto degli ultimi 12 punti. Concludeva la giornata di botti il presidente Pulvirenti: «Il sesto posto è l’obiettivo che dobbiamo sforzarci di tenere da qui alla fine e guardare, perché no, all’Europa League». A Montella, allena- tore rivelazione del campionato, toccava poi raccogliere la patata bollente: «La classifica ci piace sempre di più, che sia poi sesto, ottavo o settimo posto, lo vedremo cammin facendo. Abbiamo meritato la vittoria contro la Lazio, a tratti praticando anche grande calcio. A differenza della prima parte del campionato, ora abbiamo imparato a gestire la differenti fasi dell’incontro. Dimostrando di essere diventati maturi». E sulle sue prospettive future taglia corto: «Io qui sto molto bene. A Catania esistono le condizioni ideali per lavorare e bisogna dar merito alla società che riesce a scegliere giocatori che io non sarei stato in grado di trovare. Questo permette di lavorare bene, a volte gli allenatori prendono più meriti di quanto meriterebbero». Lazio delusa Edy Reja se la pren- de con la sfortuna, ma anche con la sua squadra. «Non meritavamo di perdere, abbiamo preso gol sull’unica occasione creata dal Catania nella ripresa. Klose è stato abbagliato dal sole e non è riuscito a respingere la palla che poi è finita sul piede di Legrottaglie. Ma noi dovevamo essere più cinici sottoporta. Abbiamo creato quattro palle-gol nitide senza riuscire a concretizzarne una». Due Edy Reja, prima dell’espulsione ANSA le ha sbagliate proprio Klose: «Anche a lui può capitare di essere poco lucido». Nel finale è stato invece poco lucido proprio Reja: «La mia espulsione? Ho solo detto all’arbitro che non aveva visto un fallo. Decisione esagerata». Ma il tecnico trova ugualmente il lato positivo: «Col Bologna avevamo perso male. A Catania invece la prestazione è stata buona. Teniamo presente che avevamo ancora molti assenti e che Brocchi e Radu rientravano dopo tanto tempo. Per la Champions non ci arrendiamo, la Lazio si giocherà fino in fondo le sue possibilità». E al terzo posto continua a credere anche il presidente Lotito: «Non meritavamo di perdere, anzi avremmo potuto vincere se avessimo sfruttato una delle tante occasioni create. Reja? Non è in discussione. E’ il nostro allenatore e continuerà ad esserlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Clamoroso al Cibali Catania, 41 come l’Inter Lazio k.o, ma rimane 3a Ancora un gol di Legrottaglie lancia i siciliani in zona Europa La squadra di Reja meglio che col Bologna, ma quanti errori Il gol di Nicola Legrottaglie, 35 anni, che regala la vittoria al Catania, ora in zona Europa. E’ il quarto gol per il difensore centrale dei siciliani ANSA CATANIA LAZIO 1 0 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Legrottaglie (C) al 35’ del s.t. CATANIA (4-3-3) Carrizo; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron (dal 30’ s.t. Ricchiuti); Barrientos (dal 28’ s.t. Llama), Bergessio, Gomez (dal 46’ s.t. Lanzafame) PANCHINA Kosicky, Capuano, Seymour, Ebagua ALLENATORE Montella. LAZIO (4-2-3-1) Marchetti; Scaloni, Biava, Dias, Radu; Ledesma, Brocchi; Mauri, Hernanes (dal 35’ s.t. Rocchi), Candreva (dal 40’ s.t. Kozak); Klose. PANCHINA Bizzarri, Diakite, Konko, Alfaro, Zampa ALLENATORE Reja. ARBITRO Romeo di Verona ESPULSI Reja, allenatore della Lazio, al 49’ del s.t. per proteste AMMONITI Spolli (C), Klose (L) e Dias (L) per gioco scorretto, Gomez (C) e Mauri (L) per simulazione NOTE Spettatori paganti 8.200, incasso di 89.350 euro; abbonati 9.206, quota non comunicata. Tiri in porta: 3-3 (un palo). Tiri fuori: 5-3. In fuorigioco: 3-0. Angoli: 4-0. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’ DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA CATANIA A Catania primavera in anticipo. Sole, 23 gradi di massima e classifica impressionante, in senso buono. Sesto posto temporaneo, in condominio con Inter e Roma, che staserà deve giocare col Genoa. I punti sono 41, la salvezza è acquisita e d’ora in poi si sgomiterà per l’Europa League, che da queste parti sarebbe un evento perché qui le euro-coppe finora le hanno viste in tv. Catania con gli stessi punti dell’Inter: clamoroso al Cibali versione 2.0. Battuta la Lazio, che incassa la seconda sconfitta di fila e ripiomba nel tunnel. Grazie al pareggio tra Udinese e Napoli la squadra di Reja conserva però il terzo posto e la cosa ha del miracoloso. L’uomo partita E’ stata gara vera per un’ora, poi - verso il 20’ della ripresa - ha cominciato a tirare vento di pareggio. Succede, di questi tempi. Quando il risultato pareva scritto, quando sembrava che non ci si sarebbe schiodati dallo 0-0 perché il punto andava bene a tutti, all’improvviso è arrivato il gol spacca-equilibrio. L’ha segnato Nicola Legrottaglie, con botta al volo su angolo di Lodi e con difesa della Lazio semi-appisolata. Lo stesso Legrottaglie poco prima aveva murato Klose solitario e cincischiante davanti a Carrizo. Il «vecchio Legro», giunto al 4˚ centro stagionale, è un atleta di Cristo e in settimana aveva presentato «Missione Paradiso», iniziativa di solidarietà. Pregare aiuta e il tiro al volo di ieri assomiglia a un atto di fede. «Quando conosci Dio, non puoi più credere al caso», ha detto Nicola in sala stampa. clic CLAMOROSO AL CIBALI L’URLO FU CONIATO DOPO UN K.O. ALL’INTER Successe il 4 giugno 1961: Inter battuta a sorpresa all’ultimo turno a Catania, nello stadio siciliano che allora era nominato «Cibali», ora «Angelo Massimino». I nerazzurri persero lo scudetto. Al 2-0 di Calvanese, Sandro Ciotti chiese la linea a «Tutto il calcio minuto per minuto» e urlò «Clamoroso al Cibali!». Frase che poi ha ispirato libri, trasmissioni tv, siti e che ancor oggi spesso ripetiamo davanti a un evento sportivo imprevisto. La bravura di Montella Quella di di S.V. BENE BERGESSIO BARRIENTOS NO LEDESMA ISPIRA E STAVOLTA KLOSE TRADISCE CATANIA 6,5 CARRIZO 6 Un’unica vera parata: su Dias, per giunta in fuorigioco. BELLUSCI 6 Esce ammaccato, ma vivo dal duello con Candreva. IL MIGLIORE h 7,5 LEGROTTAGLIE Fa miracoli in difesa, quando disattiva Klose a tu per tu con Carrizo, e in attacco, quando pesca il gol decisivo. «San Nicola», ora pro nobis. SPOLLI 6,5 Solido «compare» di Legrottaglie. Non elegante, ma ruspante (nel senso che è una ruspa). MARCHESE 6 Qualcuno con ironia lo chiama Maldini dell’Etna. Esagerati. Non è però scarso come qualcun altro lo dipinge. IZCO 6 Più quantità che altro. Corre a tappare le falle. ieri non è stata la miglior partita del Catania di Montella, perché si è giocato troppo su Gomez, perché alla fine della fiera è stato decisivo un episodio su palla inattiva e perché qualche prestazione individuale - per esempio quelle di Almiron e Barrientos - è stata al di sotto degli abituali standard. Le occasioni gol però sono arrivate ugualmente - Bergessio di testa ha sfiorato l’incrocio, Almiron si è mangiato un gol fatto e la mano dell’allenatore si è vista lo stesso. Questo Catania è squadra organizzata, che cerca di far girare palla e si allarga o attacca la profondità a seconda delle situazioni. Difficile districarsi nella melassa di passaggi, scambi e incroci che anima il gioco del Catania da Lodi in su. Qui si dice che Montella resterà un’altra stagione, ma il coro delle sirene di Ulisse è incessante. Montella all’Inter. No, all’Udinese o alla Lazio. Di sicuro «full Monty» è pronto per un ulteriore salto, con massimo rispetto del Catania e dei suoi tifosi. LODI 6 Suo il corner per Legro gol e suo un clamoroso tentativo di autogol: baci il palo che lo salva da figuraccia epocale. Sicilia amara Un mese fa a Paler- BIAVA 5,5 Indiziato numero uno per il gol: c’è lui su Legrottaglie. mo la Lazio aveva beccato 5 gol, ieri la sconfitta di Catania. Sicilia amara, e per fortuna di Reja le trasferte sull’isola sono finite. Intendiamoci, le due battute d’arresto non sono paragonabili. Alla Favorita la Lazio non aveva preso palla, era stata umiliata. Al Cibali si è confrontata alla pari con una delle squadre più in palla del momento. Ha scontato le assenze (Lulic, Gonzalez e Matuzalem) e il fatto di aver scelto la linea dell’appagamento, di aver lasciato al Catania le briglie della partita. Pigliamoci un punto e via, è stata a lungo la filosofia. Ed è servita a poco, in svantaggio di una rete, la massiccia iniezione di attaccanti: Reja ha chiuso col «tridentino», Klose più Kozak e Rocchi. Nell’arco del pomeriggio erano state create tre opportunità importanti: Mauri davanti a Carrizo e palla fuori; Dias di testa e paratona di Carrizo (anche se l’eventuale gol sarebbe stato annullato per fuorigioco); Klose disinnescato da Legrottaglie a porta spalancata. L’occasione più clamorosa è stata però casuale, l’«autopalo» di Lodi a un minuto dal 90˚. Morale spicciola: quando si punta al minimo, è difficile arrivare al massimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA ALMIRON 5 Si incarta davanti a Carrizo, pappandosi un gol fatto, e da quel momento sbaglia parecchio (Ricchiuti s.v.) BARRIENTOS 5,5 Abbiamo visto Barrientos più ispirati. LLAMA 6 Con uno slalom fa ammonire Dias. BERGESSIO 6,5 Centravanti di spole e di sponde. Gran lavoratore. Vicino al gol con capocciata che affila un incrocio. GOMEZ 5,5 Fa cilecca di testa, a un passo dalla porta. Tanto spreco lo condiziona: non è mai decisivo (Lanzafame s.v.) All. MONTELLA 6,5 Fortunato perché trova un gol «episodico». Bravo perché il Catania più della Lazio crede nei tre punti. LAZIO 6 MARCHETTI 6 Nessuna parata di rilievo. Il Catania vede poco la porta. SCALONI 5,5 Esce vivo dai faccia a faccia con Gomez ed è già qualcosa, ma che patimenti. DIAS 6 Di forza su Bergessio, che un po’ lo fa dannare, e su chiunque altro RADU 6 Regge i 90 minuti e non è poca cosa. IL MIGLIORE h 6,5 LEDESMA Con un lancio mette Mauri davanti a Carrizo. Con una punizione imbocca Dias di testa. Piede caldo. BROCCHI 6 Arrugginito, come è logico dopo mesi di sosta ai box, ma tiene botta fino all’ultimo. MAURI 5,5 Vivace, però poteva giocarsi meglio l’imbeccata di Ledesma. HERNANES 5,5 S’agita molto, combina poco (Rocchi s.v.). CANDREVA 6 I suoi sprint a sinistra creano fastidi. Peccato che i cross siano fuori misura (Kozak s.v.) KLOSE 5 Uno del suo livello non può addormentarsi davanti a Carrizo come gli capita al 13’ della ripresa. Lui dà la colpa al sole... All. REJA 6 Lazio dignitosa, ma un po’ farraginosa. TERNA ARBITRALE: ROMEO 6 Bene nel complesso. Così così per alcuni falli di dubbia attribuzione Viazzi 6; Liberti 6 18 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. 1 OFFERTE DI COLLABORAZIONE 1.1 CAPO contabile competenze bilanci dichiarativi fiscale offresi studi strutturati o aziende. 349.67.92.516. CONTABILE esperta 39enne, banche, generale, recupero crediti, gestionale Mago Zucchetti, bilancio. 339.56.61.120. 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ESPULSI Colucci (Ce) al 15’ s.t. per doppia ammonizione (proteste e g. scorretto) e Rossi (Ce) al 33’ s.t per doppia ammonizione (proteste e gioco scorretto) AMMONITI Thiago Ribeiro (Ca) e Canini (Ca) per g. scorr., Santana (Ce) per prot. NOTE paganti e incasso non comunicati; abbonati e quota non comunicati. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 5-0. In fuorigioco 6-4. Angoli 9-4. Rec.: p.t. 1’, s.t. 0’ Il primo dei tre gol di Mauricio Pinilla, 27 anni. Il cileno è arrivato a quota 5 reti con il Cagliari ANSA C’è super Pinilla L’ex Ficcadenti affonda il Cesena Il cileno (3 gol) e l’arbitro rilanciano il Cagliari E Beretta precipita a -14 dalla salvezza DAL NOSTRO INVIATO GUGLIELMO LONGHI CAGLIARI L’uomo in più è quello che lui non conosceva. E per questo Massimo Ficcadenti, festeggiando dopo 4 mesi il suo ritorno tra le rovine del Sant’Elia, alla fine lo definisce «un rinforzo decisivo». Il Cagliari si rialza dopo tre sconfitte di fila, vede il sereno e ringrazia Pinilla, prezioso esempio di centravanti portafortuna: se non gioca, si perde. Il povero Cesena sprofonda invece nella più cupa depressione mentre Beretta, fingendo di ignorare certe cifre terribili, si sta ancora chiedendo: perché a me? Perché a noi? Facciamo nostra una domanda che non ha risposte: perché l’arbitro ha voluto infierire sui più deboli? «Già eravamo nervosi per la classifica, se poi aggiungiamo certi errori... Anche noi abbiamo una dignità che va ri- spettata», mormora il tecnico. In tutta sincerità, non possiamo dargli torto, dopo aver visto Russo di Nola combinarne di ogni colore. Che errori Partiamo dalle cose brutte, allora. Il primo gol è tutt’altro che limpido per due motivi: c’è una carica di Thiago Ribeiro su Antonioli (che ha i segni dei tacchetti sul torace) e poi Pinilla sembra in fuorigioco al momento del tiro. Rigore numero 1: Parolo tocca leggermente Thiago Ribeiro che finisce a terra dopo un paio di secondi e altrettanti passi. Evidente caso di caduta in differita. Rigore numero 2: Cossu casca ma nessuno lo sfiora. Che non sia in gran forma l’arbitro lo dimostra quando estrae il secondo giallo per Colucci e non Santana, autore di un’entrataccia su Ibarbo. Detto tutto il male possibile di Russo, restano i meriti del Cagliari. Che sono notevoli. Intan- IL TECNICO RITROVATO «Sono qui per lavorare bene Ce la faremo» CAGLIARI «Sono felice: è la mia prima tripletta in Italia. È una vittoria della squadra: senza non si va da nessuna parte». Pinilla gioisce e filosofeggia: sale a quota 5 e il Cagliari lascia le sabbie mobili della zona salvezza. «Ero certo di una nostra grande prova. Son qui per lavorare e chiudere bene, ripartendo da un ottimo rapporto con giocatori e presidente» dice Ficcadenti. E Cellino? Il patron rimarca la questione stadio: «Il Sant’Elia è un dramma: l’anno prossimo giocheremo a Trieste». m.f. to, comincia nel modo giusto: il vecchio-nuovo 4-3-1-2 di Ficcadenti prevede un uomo di fantasia dietro le punte e libero di spaziare (via dunque all’equivoco tattico: Cossu meglio trequartista o esterno?) e una linea di centrocampo ben assortita: Conti play accanto ai muscolari Ekdal, che ha preso il posto di Dessena, k.o. in settimana, e Nainggolan. Poi la difesa, tornata compatta e affidabile dopo la notte orribile del San Paolo. L’1-0 dopo pochi minuti facilita le cose, il 2-0 prima dell’intervallo spazza via le ultime paure. Nel secondo tempo Ficcadenti fa qualche esperimento, togliendo i due attaccanti: dentro Ibarbo e lo scalpitante Larrivey. Che numeri Non vince dal 15 gennaio, da allora ha perso 8 volte e pareggiato due, non segna dal 19 febbraio, è ultimo con 17 punti a -14 dalla salvezza, è la squadra con più espulsi (10). E poi il bilancio personale di Beretta: un punto in 5 partite, 4 delle quali finite con almeno un uomo in meno e zero gol segnati. Numeri pazzeschi, da seduta psicanalitica. Eppure, la squadra, partita con una paura che si tagliava a fette, dopo l’1-0 un minimo di reazione l’ha mostrata. Poi è arrivata la doccia gelata del primo rigore e fiducia e autostima sono finite chissà dove. A quel punto Beretta ha provato anche a cambiare modulo passando al 4-3-3 con una punta in più (Malonga, perche Iaquinta è in tribuna). Niente da fare. La partita è segnata e con la partita il destino di un campionato da rottamare al più presto. © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle di G.LO. CONTI E COSSU RENDONO AL MASSIMO, DISASTRO ROSSI E MORAS CAGLIARI 7 AGAZZI 6,5 Si fa vedere con un gran volo sulla pericolosa punizione di Mutu. PERICO S.V. COSSU 7 Ficcadenti gli affida le chiavi della squadra. Da trequartista, là dove rende al massimo. PISANO 6 Dalle sue parti non c’è traccia di avversari. h CANINI 6 Dimentica in fretta la tremenda serata di Napoli. E bravo il cileno. Torna dopo tre partite, segna 3 gol, ne sfiora un altro in acrobazia. Insostituibile. ASTORI 6 Come Canini: il giorno giusto per ritrovare serenità. AGOSTINI 6,5 Qualche buona spinta sulla fascia. Senza dannarsi. EKDAL 6,5 Corsa e idee. Manda in confusione Martinho. CONTI 7 Davanti alla difesa: dà ordine e pulizia. NAINGGOLAN 6,5 Al rientro dall’infortunio: la solita spinta importante. IL MIGLIORE 8 PINILLA LARRIVEY 6 In campo a giochi fatti, forse dopo la tripletta al San Paolo sperava in qualcosa di meglio. THIAGO RIBEIRO 5 Si divora un gol già fatto. Resta ai margini. IBARBO 6 Corre corre, poi a un certo punto il campo finisce... ALL. FICCADENTI 7 Rieccolo dopo 4 mesi. Non fa rivoluzioni e la squadra risponde come lui si aspettava. CESENA 5 h IL MIGLIORE 6 ANTONIOLI 6 Pronti via, replica alla grande alla rovesciata di Pinilla. Per il resto è innocente. COMOTTO 5 Male: non un guizzo, una idea, uno slancio. MORAS 4 Malissimo: lancia in rete quel pasticcione di Thiago Ribeiro. E fa altri errori assortiti. ROSSI 4 Malissimo, come sopra: regala l’angolo dal quale nasce l’1 0. Instabile, come tutto il reparto. MALONGA 5 Non poteva toccare a lui il compito di raddrizzare la partita. COLUCCI 5 Lento, di testa come di gambe. E fatica a tenere Cossu. MARTINHO 5,5 Comincia da interno, a metà del primo tempo va a fare uno dei due trequartisti. Cosi e così. SANTANA 5 Giornataccia anche per lui. Mai visto saltare l’uomo, la sua specialità. DJOKOVIC 5 Entra a partita finita, non può incidere. PAROLO 5 L’ombra del giocatore brillante di un anno fa. Con Ficcadenti in panchina. LAURO 6 Uno dei pochi a salvarsi. Da segnalare un paio di buone chiusure. MUTU 5,5 Sono sue le uniche due occasioni. Ma è appesantito. T. ARRIGONI 5 Impalpabile. E’ maggiorenne da poco, da rivedere. ALL. BERETTA 5,5 Poveraccio, l’incubo continua. E la fortuna non lo aiuta. DEL NERO S.V. TERNA ARBITRALE: RUSSO 4 Pesanti dubbi sull’1-0, molto ma molto generoso il primo rigore, inesistente il secondo. Vuoto 5; Tegoni 5 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19 20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 SERIE A 28a GIORNATA REAZIONE BOLOGNA DELUSIONE COSMI Pioli: «E’ stata una bella prova di carattere» Mutti: «In bilico, ma sono sereno» E arriva Panucci BOLOGNA (a.to) Stefano Pioli si tiene stretto il pari: «Sono contentissimo per il risultato e soprattutto per il carattere che ha mostrato la mia squadra recuperando due volte lo svantaggio dice l'allenatore del Bologna . Nella ripresa siamo cresciuti forte e alla fine il pareggio è giusto». Di Carlo invece si rammarica per la mancata vittoria: «Tra andata e ritorno abbiamo avuto molte più occasioni, ma noi abbiamo preso solo un punto e loro quattro. Abbiamo fallito il raddoppio e il terzo gol. Ma sono comunque felice per la bella reazione». LECCE Serse Cosmi stavolta non è contento: «La partita si era messa come meglio non potevamo chiedere, poi c'è crollato il mondo addosso. Il cammino si è un po’ complicato». Bortolo Mutti invece sorride: «Il risultato ci consente di mantenere una buona classifica. Ero a rischio? Lo sarò anche domenica: non mi preoccupo». Christian Panucci conferma: è il nuovo responsabile dell'area tecnica del Palermo, l’avventura comincia domani. «È successo tutto nelle ultime ore ha confermato a Sky un'occasione importante». Il tiro-gol di Alessandro Diamanti che riagguanta il Chievo LIVERANI Il Chievo è generoso Diamanti firma il pari Gialloblù protagonisti e avanti con Andreolli e poi Thereau Calo finale. Di Vaio a quota 10 BOLOGNA CHIEVO 2 2 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Andreolli (C) 27’ pt; Di Vaio (B) 14’, Thereau (C) 24’, Diamanti (B) 36’ st BOLOGNA (3-4-1-2) Gillet; Raggi, Portanova, Antonsson; Pulzetti (1’ st Kone), Mudingayi, Perez, Rubin (1’ st Morleo); Ramirez (31’ st Acquafresca); Diamanti, Di Vaio. PANCHINA Agliardi, Cherubin, Krhin, Taider. ALLENATORE Pioli CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Andreolli, Acerbi, Dramè; Luciano (18’ st Hetemaj), Rigoni, Bradley; Thereau (31’ st Cruzado); Paloschi (33’ st Moscardelli), Pellissier. PANCHINA Puggioni, Dainelli, Cesar, Sammarco. ALLENATORE Di Carlo ARBITRO Irrati di Pistoia AMMONITI Rubin (B), Rigoni, Paloschi, Luciano, Acerbi (C) gioco scorretto NOTE Spettatori 17.446 (di cui abbonati 13.225). Incasso euro 180.379 (quota abbonati 142.086). Angoli 8-1. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 4-5. Fuorigioco 2-3. Recuperi zero pt-3’ st DAL NOSTRO INVIATO FABIO LICARI BOLOGNA Dovevano essere davvero stanchi Thereau e Paloschi, i due migliori, per uscire a un quarto d’ora dalla fine: una coppa il mercoledì, forse? Altrimenti non si spiegano i due cambi nel finale, con il Chievo davanti 2-1, meglio organizzato del Bologna, più pericoloso, ma con il risultato ancora in bilico. Sarà un caso, sarà che Cruzado e Moscardelli faticano a capirci qualcosa, sarà che il Chievo allunga i reparti: ma al 36’ st arriva il bel 2-2 di Diamanti che fa la prima giocata da «10», dribbling e diagonale, dopo l’uscita di Ramirez che così lo restituisce al suo ruolo preferito. Pari che non fa male a nessuno, vista la classifica che sembra quella di B con una decina di squadre in una manciata di punti. Meglio accontentarsi. Ma per il Chievo un’occasione persa, come riconosce Di Carlo. Una botta di... Persa soprattutto David Di Michele fermato in area da Aguirregaray: niente rigore LEZZI le Pagelle DI ANDREA TOSI GILLET EVITA IL TRACOLLO PALOSCHI APRE GLI SPAZI BOLOGNA 6 GILLET 6,5 Evita il tracollo nel primo tempo salvando su Dramè. RAGGI 5,5 Sbanda con il reparto. PORTANOVA 5,5 Fuori posizione sui gol degli avversari. ANTONSSON 5 All’inizio non vede mai Paloschi. PULZETTI 5,5 Molta quantità e tanta confusione. KONE 6 Fisico e più energia. MUDINGAYI 6 Regge come può un centrocampo in difficoltà. PEREZ 5,5 Perde il pallone del secondo vantaggio esterno. RUBIN 5 Impalpabile sulla fascia. se hai fatto meglio di un Bologna che, nelle ultime undici gare, era finito solo una volta al tappeto. Persa se vai anche in vantaggio con una bella botta di..., visto che l’1-0 nasce da un tiraccio di Pellissier che sbatte sulle zone posteriori di Andreolli. Persa, infine, se con Bradley, Paloschi e Pellissier puoi chiudere il conto, e sbagli, mentre il Bologna fatica a reagire. Pioli cerca di sorprendere il Chievo schierando i due fantasisti quasi in linea con Di Vaio sempre largo: Ramirez centrale e Diamanti esterno. Ma non sconvolge i piani dell’ordinatissimo Chievo: blindato a centrocampo dalla cerniera Bradley-Rigoni-Luciano, «cattivo» quando serve, e sempre in superiorità in mezzo. Soprattutto a destra, dove si appoggia Thereau (per disturbare Perez) e dove l’eccellente Paloschi rientra fino a beccarsi un’ammonizione da mediano. MORLEO 6 Entra e dà profondità. Super Thereau Chiuso sotto il HETEMAJ 6,5 Ruba la palla che origina l’effimero 1 2. primo tempo, Pioli corre ai ripari cambiando gli esterni per «allargare» il Chievo: Kone va come un matto a destra, Morleo è preciso dall’altro lato, Ramirez arretra. Insomma c’è di nuovo equilibrio e, su tiro sbagliato di Perez, sottorete Di Vaio non sbaglia: 1-0, gol numero 10, quarto anno di fila in doppia cifra. Ma Thereau, meno appariscente di Ramirez ma tre volte più utile, è dovunque, anche in area: su palla scippata da Hetemaj a Perez, più cross di Pellissier, il francese infila da due passi il 2-1. Il Chievo però ricambia il favore concedendo il finale al Bologna. E tutti contenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL MIGLIORE h 6,5 DIAMANTI Fatica, poi guida la rimonta. RAMIREZ 5,5 Non trova i punti di riferimento (Acquafresca s.v.). DI VAIO 6,5 Tocca quota dieci gol, quarta stagione al Bologna sempre in doppia cifra. All. PIOLI 6 Squadra di carattere anche quando non fa gioco. CHIEVO 6,5 SORRENTINO 5,5 Non impeccabile su Diamanti. FREY 6 Mai in affanno. ANDREOLLI 6,5 Segna senza accorgersene, ma non è solo fortuna. ACERBI 6 Perde Di Vaio una sola volta, nel complesso positivo. DRAME' 6,5 Fa tanta roba bene, ma fallisce il facile raddoppio. LUCIANO 6 Prova di sostanza col puntiglio dell’ex (Cruzado s.v.). RIGONI 5,5 Non tiene Diamanti. BRADLEY 6 Tanto fosforo al servizio del collettivo. h IL MIGLIORE 7 THEREAU Gol da opportunista, tante sponde. PALOSCHI 6,5 Si muove aprendo gli spazi (Moscardelli s.v.). PELLISSIER 6 Entra con decisione nelle azioni dei gol. All. DI CARLO 6 Il pareggio gli sta stretto, i cambi non convincono. TERNA ARBITRALE: IRRATI 6,5 Da semidebuttante dirige senza errori sensibili. Padovan 6,5; Manganelli 6 Che rischi il Palermo ma Muñoz recupera Di Michele su rigore porta in vantaggio il Lecce prima del rosso a Oddo. E Mutti resiste LECCE PALERMO 1 1 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Di Michele (L) su rigore al 6’, Muñoz (P) al 15’ p.t. LECCE (3-5-2) Benassi; Oddo, Miglionico, Esposito (dal 44’ s.t. Corvia); Blasi (dal 38’ s.t. Obodo), Delvecchio, Giacomazzi, Bertolacci (dal 22’ s.t. Tomovic), Brivio; Muriel, Di Michele. PANCHINA Petrachi, Di Matteo, Giandonato, Bojinov. ALLENATORE Cosmi. PALERMO (3-5-2) Viviano; Muñoz, Mantovani, Labrin; Aguirregaray, Migliaccio, Donati, Bertolo, Balzaretti (dal 35’ s.t. Acquah); Ilicic (dal 27’ s.t. Zahavi), Hernandez (dal 15’ s.t. Budan). PANCHINA Tzorvas, Della Rocca, Vazquez, Milanovic. ALLENATORE Mutti. ARBITRO Tagliavento di Terni. ESPULSI Oddo (L) 17’ p.t. g.sc., Bertolo (P) 41’ p.t. c.n.reg.. AMMONITI Muñoz (P), Bertolacci (L), Giacomazzi (L), Brivio (L), Aguirregaray (P) e Mantovani (P) g. sc. NOTE Paganti 4.572, incasso di 53.294 euro; abbonati 3.905, quota di 41.655,54 euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 1-2. In fuorigioco 6-3. Angoli 4-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’. GIUSEPPE CALVI LECCE Presidente, faccia il bravo e accetti questo pareggio. Maurizio Zamparini saprà mandare giù l’1-1 della sfida al «Via del Mare». Nella sua villa, avrà meditato subito il cambio di allenatore; poi si sarà almeno tranquillizzato, con il punto pesantissimo. Il risultato, però, vale quanto una condanna per la mediocrità espressa da Lecce e Palermo, alla quale si è «adeguato» l’arbitro Tagliavento, al rientro dopo Milan-Juventus. Partenza sprint Mantenendo in classifica il vantaggio di 9 punti dalla formazione salentina, Bortolo Mutti salva la panchina, che pure avrà scricchiolato tantissimo nei primi 12 minuti. Già in vantaggio al 6’ con Di Michele, su rigore concesso per un blocco di Muñoz su Bertolacci, il Lecce ha sprecato due clamorose occasioni per andare addirittura sul 3-0. Proprio Bertolacci, su invenzioni di Muriel e «velo» di Di Michele, ha indugiato troppo davanti a Viviano (eccezionale ribattuta d’istinto). Dopo aver sbandato, il Palermo si è lasciato piacevolmente travolgere, in 2 minuti, da un insolito destino. Al 15’, complice un’uscita maldestra di Benassi, si è consumato il riscatto di Muñoz, che di testa ha firmato il pareggio. Al 17’, su palla persa da Bertolacci, Oddo ha commesso fallo (ultimo uomo?) su Hernandez, fuori area, subendo un’espulsione forse esagerata, con Esposito quasi in linea con l’uruguaiano. Difese allegrissime Con Tomovic al posto di Bertolacci, il Lecce pensa a fare diga. Mutti, che propone una difesa a 3, con l’esordiente Labrin, attende invano la svolta in fase offensiva: Ilicic ed Hernandez (in fuga verso la porta, è bloccato per un fallo «invisibile») a tratti risultano imprendibili, eppure non finalizzano. E al 41’ ci si mette l’ingenuo Bertolo, che reagisce, colpendo Delvecchio: altro «rosso». Nella ripresa, Giacomazzi e compagni sfiorano il raddoppio ma Delvecchio, Muriel e Di Michele (chiede un rigore per contatto con Aguirregaray) sbattono su Munoz e Viviano, determinante su Miglionico e Giacomazzi. Balla la difesa del Palermo, che non approfitta degli errori grossolani dei marcatori leccesi: Ilicic e Zahavi sono fermati da Benassi ed Esposito. Resiste così un pareggio ricco di emozioni eppure povero di contenuti tecnici. Zamparini saprà dimenticare. E Cosmi, nonostante tutto, può continuare a sperare nella salvezza. © RIPRODUZIONE RISERVATA le Pagelle DI GENNARO BOZZA MURIEL CREA SCOMPIGLIO HERNANDEZ E’ UNA SPINA LECCE 5,5 BENASSI 5 Grave l’errore sul gol. ODDO 4,5 Fa il cross del rigore, ma fa il patatrac con l’espulsione. MIGLIONICO 5 Quasi sempre in difficoltà. ESPOSITO 6 Soffre all’inizio, poi giuste misure. (Corvia s.v.) BLASI 5,5 Poca spinta, quasi mai riesce a incidere. (Obodo s.v.) DELVECCHIO 6,5 Sfiora il gol. GIACOMAZZI 6 Una barriera a centrocampo, ma si ferma lì. BERTOLACCI 5,5 Il rigore, e poi sbaglia clamorosamente raddoppio. TOMOVIC 6 Consistenza in difesa. BRIVIO 6 Sacrificato in difesa con il Lecce in 10. IL MIGLIORE h 6,5 MURIEL Dribbling e rapidità, provoca scompiglio e crea assist. DI MICHELE 6 Segna su rigore, si trascina dietro i difensori. All. COSMI 6 Bravo col 4 3 2, ma non cambia con le squadre in 10. PALERMO 6 VIVIANO 7 Alcune belle parate frenano il Lecce. MUNOZ 6 Grave errore, poi il gol. MANTOVANI 5,5 In difficoltà contro gli avanti leccesi. LABRIN 5,5 Soffre su Muriel. AGUIRREGARAY 6 Buone iniziative sulla fascia. MIGLIACCIO 6,5 Più di uno spunto in costruzione. DONATI 6 Fa il suo dovere. BERTOLO 4,5 Grave ingenuità. BALZARETTI 5,5 Poco brillante, non spinge. (Acquah s.v.) HERNANDEZ 7 Una spina per il Lecce, provoca l’espulsione. BUDAN 6 Si muove bene, bel lancio per Zahavi. h IL MIGLIORE 7 ILICIC Uomo ovunque, recupera palloni e li trasforma in occasioni da gol, perfetti lanci per Hernandez. ZAHAVI 6,5 Sfiora due volte il gol. All. MUTTI 6 Il 3 5 2 è una novità, poi diventa 3 4 2 per necessità. TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 5,5 Rigore giusto, espulsioni dubbie e ferma Hernandez lanciato. Giallatini 6; Alessandroni 6 LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21 SERIE A 28a GIORNATA Novara in rincorsa: 2a vittoria di fila Tesser dà un’altra scossa: un Siena inguardabile battuto 2-0 con le reti di Rigoni e Porcari SIENA NOVARA ser, non è rimasto altro che aggrapparsi a Brienza e a San Bogdani (stavolta all’asciutto dopo tre gol in tre gare), oltre a ingaggiare un infinito duello verbale con Gonzalez durato fino all’inevitabile cambio perché l’argentino in questo momento è solo il clone venuto male del giocatore che proprio a Novara fece faville (16 in B). Così, dopo tre successi di fila, la partita che i toscani avevano immaginato come quella dello scatto salvezza, dopo un avvio con qualche folata di Brienza, si è trasformata in una lenta agonia. 0 2 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Rigoni al 27’, Porcari al 36’ s.t. SIENA (4-4-2) Pegolo; Vitiello, Terzi, Rossettini, Del Grosso; Giorgi (dal 29’ s.t. Grossi), Vergassola, Gazzi (dal 26’ s.t. Parravicini), Brienza; Gonzalez (dal 18’ s.t. Larrondo), Bogdani. PANCHINA Farelli, Belmonte, Pesoli, Mannini. ALLENATORE Sannino. NOVARA (5-3-2) Ujkani; Morganella, Lisuzzo, Paci, Garcia, Gemiti; Porcari, Pesce, Rigoni (dal 41’ s.t. Mazzarani); Mascara (dal 18’ s.t. Caracciolo), Jeda (dal 38’ s.t. Radovanovic). PANCHINA Fontana, Centurioni, Rinaudo, Morimoto. ALLENATORE Tesser. Occasioni C’è subito aria di No- ARBITRO Celi di Bari. AMMONITI Morganella (N) e Terzi (S) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.268, incasso 7.795,50; abbonati 7.623, quota 68.781. Tiri in porta. 1-4. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 3-0. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 3’. DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO DI CHIARA SIENA Capire fino in fondo il torneo del Novara è forse più difficile rispetto a una sfida rompicapo col cubo di Rubik. Per lo spettacolo visto ieri al Franchi ci sarebbe da parlare di salvezza tranquilla, invece siamo alla 28a giornata e i tre punti centrati strapazzando il Siena, sommati agli altri tre di una settimana fa contro l’Udinese, potrebbero risultare addirittura dannatamente inutili per il Novara, ancora a meno 8 dal Parma. Ed è fin troppo banale chiedersi dove poteva essere il Novara senza la parentesi Mondonico (il picco a San Siro con l’Inter, poi un lento crollo), ma è anche vero che prima dell’esonero del tecnico della doppia promozione la squadra non dava più segni vitali: La festa del Novara dopo il gol del 2-0 di Filippo Porcari, 27 anni ANSA misteri del calcio. Tesser (ieri alla prima vittoria in Serie A in trasferta dopo diciotto partite), anche con scelte delicate (tribuna per Rubino, panchina iniziale per Caracciolo), ha ridato al Novara la voglia di lottare alla vigilia della sfida da terz’ultimo posto con il Lecce. La chiave Bel Novara, allora, ma troppo brutto il Siena di Sannino che ha costruito gran parte del tetto-salvezza in casa (24 punti su 32) e che contava su questa sfida per chiudere i conti anche col Novara, dopo averlo già fatto col Cesena. Ma a questi livelli aggiungere alla lista degli infortunati bianconeri (D’Agostino, Calaiò e Bolzoni) anche Destro (noie al polpaccio sinistro, ha dato forfeit a poche ore dal match) era chiedere troppo. Così a Sannino, al primo k.o. contro Tes- IL TECNICO DEL SIENA Sannino deluso: «E’ mancata l’aggressività» SIENA Attilio Tesser ci crede: il Novara può fare il miracolo. «Stiamo bene — ha detto di testa e di gambe. Ci proviamo, la montagna è durissima da scalare. L'esonero? Il calcio è questo». «Dispiace — ha detto il tecnico del Siena Giuseppe Sannino — perché non è la prima volta che accade: facciamo trenta, non riusciamo mai a fare trentuno. Senza aggressività siamo un'altra squadra. Mercoledì a Napoli? Sfida di prestigio per tifosi e città, ma l’obiettivo rimane la salvezza». Alessandro Lorenzini vara in campo. Mascara al 33’ del primo tempo spreca una palla-gol clamorosa: Rigoni se ne va sulla destra, palla in mezzo e Mascara da cinque metri tutto solo «regala» il pallone a Pegolo. Secondo tempo e si riparte con Jeda (7’) che centra la traversa e sugli sviluppi Lisuzzo manda alto di testa. Un quarto d’ora dopo, la punizione di Rigoni da 25 metri finisce fuori di un filo. Ma pochi minuti prima Tesser aveva azzeccato il cambio che avrebbe sconquassato la partita: esce Mascara, entra Caracciolo che regala due assist a Rigoni e Porcari. Quasi due azioni fotocopia. Al 27’ Caracciolo fa sponda di testa per Rigoni: naturale il destro del trequartista, palla nell’angolo e settimo gol in campionato, poi la corsa verso la panchina di Tesser per un abbraccio che dice tanto... Il Siena non c’è, nessun sussulto se non uno spunto di Grossi da sinistra. E il sipario cala definitivamente al 36’: Rigoni da sinistra apre per Caracciolo, stop (di petto) a seguire dell’attaccante per il destro al volo da fuori area di Porcari. Tutto fin troppo bello, quasi da non crederci. le Pagelle di F.D.C. BRIENZA E’ UN FURETTO CARACCIOLO FA LA DIFFERENZA SIENA 5 NOVARA 7 PEGOLO 6 Paratona su Mascara. Senza colpe sui gol. UJKANI 6 Presenza che dà sicurezza al reparto. VITIELLO 5 In difficoltà sulle folate di Rigoni. MORGANELLA 5 Assente, abulico. Spesso in ritardo su Brienza. TERZI 5,5 Qualche incertezza di troppo. LISUZZO 6,5 Concede poco a Bogdani, si mangia un gol sullo 0 0. ROSSETTINI 5,5 Alla distanza cede anche lui. DEL GROSSO 5,5 Avvio sprint, poi cala. GIORGI 5,5 Buona gamba, ma pochi guizzi. GROSSI 5 Non incide. VERGASSOLA 5,5 Tanta esperienza: stavolta non basta. A un certo punto la stanchezza si è fatta sentire. GAZZI 6 Crea e protegge: gli riesce per un’ora. Avrebbe bisogno di tirare il fiato. PARRAVICINI 5 Cerca di dare ordine. IL MIGLIORE h 6,5 BRIENZA PACI 6,5 Tiene a bada Gonzalez e poi Larrondo. GARCIA 6,5 E’ il migliore della difesa. Bella conferma e complimenti a Mondonico che lo ha inventato centrale di sinistra. GEMITI 5,5 Non spinge quasi mai. PORCARI 6,5 Quantità e poi una magia. Rinato con Tesser. PESCE 6,5 Non si ferma un attimo. Motorino tuttofare. h IL MIGLIORE 7 RIGONI Crea e si inventa un gol. Non tradisce mai. E’ uno dei «rinati» con il ritorno di Tesser. MAZZARANI s.v. Un furetto, imprendibile. Vicino al gol in due occasioni. Tiene per mano la squadra, è l’ultimo ad arrendersi. MASCARA 5 Incredibile l’errore commesso a cinque metri da Pegolo. Lo ammette lui stesso su Twitter... GONZALEZ 4 Inguardabile, quasi un peso per il Siena. CARACCIOLO 7 Entra e il match gira: due assist e la squadra sale. Nel momento decisivo fa la differenza. LARRONDO 5 Difficile fare peggio di Gonzalez. La buona volontà c’è e sfiora la rete nel finale. BOGDANI 5,5 C’è intesa con Brienza, ma stavolta rimane all’asciutto.. ALL SANNINO 5,5 Brutta botta, sbraita ma senza Destro non trova rimedi. JEDA 6 E’ in chiara ripresa dopo un periodo nerissimo. Sfortunato in occasione della traversa. RADOVANOVIC s.v. ALL. TESSER 7 Azzecca i cambi, è riuscito a dare la scossa alla squadra. TERNA ARBITRALE CELI 6 Sulla carta un match salvezza, è stata una passeggiata. Preti 6; Musolino 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA SERIE BWIN Il posticipo della 31a giornata (ore 20.45) Pescara-Brescia, gol per tutti L’attacco atomico contro una difesa bunker: chi vince può fare un balzo per la A PESCARA BRESCIA D’ANGELO-LAFFRANCHI PESCARA (4-3-3) 22 ANANIA 2 ZANON 6 ROMAGNOLI 5 CAPUANO 14 BALZANO 26 NIELSEN 10 VERRATTI 4 CASCIONE 9 SANSOVINI 17 IMMOBILE 11 INSIGNE All. ZEMAN BRESCIA (3-5-2) 1 ARCARI 25 MARTINEZ 21 DE MAIO 19 CALDIROLA 15 ZAMBELLI 7 EL KADDOURI 14 SALAMON 4 MARTINA RINI 23 DALLAMANO 9 PIOVACCARI 80 JONATHAS All. CALORI PANCHINA 1 Ragni, 15 Bocchetti, 24 Martin, 23 Kone, 20 Gessa, 7 Soddimo, 19 Maniero. PANCHINA 12 Leali, 2 Zoboli, 3 Daprelà, 8 Vass, 24 Cordova, 18 Rossi, 11 Feczesin. ARBITRO Massa di Imperia GUARDALINEE Costanzo-Marrazzo PREZZI da 10 a 36 euro. TV Sky Calcio 2 HD e Premium Calcio 1 (andata 3-0) PESCARA Zeman ha tutti a disposizione eccetto Brosco e Caprari. Confermata la formazione delle ultime settimane. Squalificati nessuno. Diffidati Anania, Zanon, Cascione e Soddimo. BRESCIA Restano a casa gli indisponibili Accardi, Budel, Kamalu e Mandorlini. Probabile la conferma del 3-5-2, con Jonathas e Piovaccari a far coppia. Squalificati nessuno. Diffidati De Maio e Salamon. Tutto esaurito all’Adriatico (18mila spettatori) questa per la sfida promozione tra il Pescara (se vince è primo) e il Brescia (se vince è a un punto dai playoff). E’ il confronto tra il miglior attacco del torneo (63 gol) e una difesa che in trasferta è imbattuta nel 2012. Che serata tra Zeman e Calori! Pescara A Brescia è stato solo di passaggio, stasera Zdenek Zeman è l’ex più atteso: «La loro forza è una difesa solidissima, con Calori hanno trovato i giusti equilibri e nel ritorno hanno fatto quasi i nostri punti (22 a 20, ndr): vuol dire che vanno a ritmo da promozione. I loro pregi? Sanno quello che fanno e si esprimono bene». Subisce poco e fa paura davanti questo Brescia: «Se il loro portiere ha raggiunto un record d’imbattibilità, vuol dire che i meccanismi funzionano. Ho visto le loro ultime partite, giocano bene insieme, di squadra. E hanno singoli importanti, soprattutto Jonathan ed El Kaddouri: danno qualità e segnano». Il Pescara comunque ha le idee chiare: Zdenek Zeman, 64 anni LAPRESSE Alessandro Calori, 45 anni LIVERANI LA POLEMICA USCITA DI CATTIVO GUSTO Il sindaco di Chieti: «Zeman è un rom» La replica: «Ce l’ha con me o con loro?» PESCARA «Zeman a Chieti? Meglio se non viene, è un mezzo rom. E mi è anche antipatico perché io sono juventino». L'incredibile uscita di cattivo gusto è di Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, che ospite di una tv abruzzese, ha così commentato i volantini anti Zeman comparsi in città dopo la candidatura del boemo per il Premio Prisco (in lizza anche Montella e Sannino), che si assegnerà il 7 maggio. Il tecnico del Pescara ha risposto per le rime: «Il sindaco fa polemica perché è di Chieti e cerca di fare qualcosa per il suo popolo, forse così pensa di avere qualche voto in più. Credo che non conosca bene le etnie, non ho capito se voleva offendere i rom o me. Non mi dà fastidio che si cerchi di colpirmi, mi dà fastidio l’ignoranza, in questo caso di parla di etnie ma non le conosce». La controreplica di Di Primio: «Sinceramente non so neanche di quale etnia sia Zeman, se l'ho offeso gli chiedo scusa». «Noi vogliamo andare in vetta». Per farlo, Zeman si affida al tridente delle meraviglie: Sansovini, Immobile e Insigne, autori di 45 reti in tre. Brescia Se il Pescara ha un attacco extralusso, il Brescia da viaggio mette paura. Con la gestione-Calori, lontano dal Rigamonti, ha saputo soltanto vincere: 5 su 5 (a spese di Livorno, Vicenza, Empoli, Cittadella, Gubbio), altro record nella storia del club (dopo i 907 minuti di imbattibilità di Arcari). L'ultima rete subita in trasferta risale al 3 dicembre, a Varese, con Scienza in panchina (2-2, pareggio di Neto Pereira al 22' della ripresa): sono trascorsi 473'. L'ultima sconfitta è addirittura datata primo novembre, a Verona, contro l'Hellas (1-0, decise Pichlmann nel finale). «Vorrei che questa cavalcata continuasse — dice Calori, che medita di schierare due punte più El Kaddouri — il Pescara ha ritrovato entusiasmo con Zeman, gioca a memoria e produce tanto, ma concede anche qualcosa. Di sicuro non faremo catenaccio: proviamo a vincere. In una sfida così possiamo dimostrare di che pasta siamo fatti, occorre un salto di qualità se vogliamo tenere testa a una squadra di vertice». Grande emozione per il d.s. Andrea Iaconi, l’altro ex della serata essendo stato per tanti anni manager del Pescara e architetto di questo Brescia. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA SITUAZIONE Il Torino è primo Ma ha soltanto 2 punti di margine Questa la situazione in serie B dopo 31 giornate: Torino p. 63; Pescara* 61; Verona 60; Sassuolo 59; Padova 50; Varese 49; Reggina 46; Sampdoria e Brescia* 45; Bari (-4) e Grosseto 41; Juve Stabia (-4) 39; Cittadella 38; Modena 36; Livorno 34; Crotone (-1) ed Empoli 31; Vicenza 29; Gubbio 27; Ascoli (-7) 26; AlbinoLeffe 25; Nocerina 22. (* una partita in meno). Queste le partite del prossimo turno. Venerdì 23 (ore 20.45): Sassuolo -Empoli (1-1). Sabato 24 (ore 15): Ascoli-Pescara (1-4); Bari-Juve Stabia (0-1); Brescia-Grosseto (0-2); Cittadella-Sampdoria (0-0); Crotone-AlbinoLeffe (3-1); Livorno-Modena (0-1); NocerinaVerona (1-1); Torino-Gubbio (0-1); Varese-Reggina (2-3). Lunedì 26 (ore 20.45): Vicenza-Padova (1-2). SAMPDORIA Samp di nuovo in campo oggi pomeriggio al Mugnaini. Sabato rientra Gastaldello dopo la squalifica, ma mancheranno ancora Castellini e Padalino, mentre Iachini spera di recuperare Berardi e Obiang. ALBINOLEFFE Sarà valutata oggi la posizione di Salvioni, che ha fatto solo 2 punti in 7 gare all’AlbinoLeffe. In caso di esonero e di mancato ritorno di Fortunato, potrebbe toccare ad Alessio Pala della Primavera. 22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 IL KETCHUP, I CINQUE GOL DELLA JUVE E L’INCREDIBILE RINASCITA DI TORRES laLezione di ALESSANDRO DE CALÒ n paio di anni fa, Cristiano Ronaldo aveva U tirato fuori la storia del ketchup. Il grande antagonista di Messi, l’asso che assicura inesorabilmente un gol a partita al Real Madrid, era finito nel mirino della critica e dei tifosi portoghesi perché con la maglia della Seleçcao non ce la faceva più a segnare. Zero. Sedici mesi di digiuno, senza neanche un golletto. Tranquilli — diceva in sostanza Ronaldo — è inutile preoccuparsi troppo. Quando vuoi far uscire un po’ di ketchup dalla bottiglia, picchi con la mano sul fondo del vetro e non succede niente. Poi, a un certo punto, la salsa viene fuori tutta assieme, di colpo, senza dallaPrima laVignetta L’INTER IN FUGA DALL’EUROPA RESTA IL RUOLO DI GUASTAFESTE di ALBERTO CERRUTI è chi è in fuga per lo scudetto e chi è in C' fuga dall’Europa. Milano, unica città capace di festeggiare con due squadre dieci coppe dei Campioni/Champions League, scopre le realtà opposte di Milan e Inter. Indirettamente, ma non casualmente, il volo dei rossoneri e l'occasione perduta dai nerazzurri sono sintetizzati dal ritorno in trasferta di Berlusconi, dopo 18 anni, e dall’abbandono di Moratti che lascia la tribuna d’onore nell’intervallo. Alla fine del campionato mancano 10 giornate e molto può ancora succedere. Molto ma non tutto, perché i punti e le posizioni in classifica rispecchiano ciò che è stato fatto, o non fatto, fin qui. E così, mentre è chiaro che soltanto la Juventus può sperare di scucire lo scudetto dalle maglie del Milan, è altrettanto chiaro che il primo 0-0 con Ranieri, in casa contro l'Atalanta, non avvicina abbastanza l'Inter al terzo posto, ancora della Lazio. E' vero che i punti di distacco scendono da 8 a 7, ma proprio la sconfitta della squadra di Reja a Catania e il pareggio tra Udinese e Napoli dovevano essere sfruttati meglio, con un successo a San Siro che avrebbe portato i nerazzurri a meno 5 dalla squadra di Reja e a meno 4 dalle altre due. Diego Milito deluso nella sfida contro l’Atalanta LAPRESSE Ma anche se gli stimoli ci fossero ancora, visto che Zanetti e compagni continuano a lottare con ammirevole professionalità, rimarrebbe il problema di fondo: quello cioè di una squadra corretta male l'estate scorsa, ritoccata peggio a gennaio, spremuta a livello fisico e impotente a livello tecnico, come si è rivisto nell’imbarazzante secondo tempo contro l'Atalanta, alla quale tra l'altro è stato negato un rigore. Un frullato di troppi limiti, a dimostrazione del fatto che le sbandate dell'Inter non dipendono da chi la guida, perché Ranieri, quarto allenatore in due stagioni, ha già provato tutto e il contrario di tutto, cambiando e ricambiando il modulo e i rispettivi interpreti. Gli obiettivi estivi della famiglia Della Valle — autogestione societaria e obiettivo Europa League — si sono disintegrati. Ieri la proprietà viola ha preso il primo provvedimento chiudendo, in maniera consensuale, il rapporto con Pantaleo Corvino. E’ solo il primo atto. Come ha giustamente spiegato il patron Andrea processi e condanne sono rimandati a giugno perché ora c’è da pensare alla classifica. Il quint’ultimo posto e gli occhi spaesati di Delio Rossi e dei giocatori sono da allarme rosso. Per tenere in piedi una Fiorentina senza anima e senza leader le parole di buonsenso della proprietà forse non bastano. Occorre un messaggio ancora più forte. Quale? Forse è arrivato il momento che Andrea Della Valle torni a essere il presidente effettivo. Sia chiaro, il patron non è mai stato lontano dalla Fiorentina come testimoniano le puntuali visite alla squadra, la presenza immancabile (tranne improrogabili impegni di lavoro) al Franchi e l’allungamento del contratto di Jovetic (convinto dalle parole dell’azionista di maggioranza). Per non parlare degli stipendi che arrivano pun- confezionando tre assist che hanno reso più rotondo il successo. Ieri, Fernando Torres (foto Epa) ha fatto più o meno la stessa cosa, trascinando il Chelsea in semifinale di coppa d’Inghilterra, la gloriosa Fa Cup con un largo successo sul Leicester. El Niño non segnava da cinque mesi, 26 partite, più di 1600 minuti. Qualcuno ha contato le ore di digiuno consumate sul campo: oltre ventisei. Col flop nel Chelsea, Torres si è giocato la nazionale che pure quattro anni fa aveva portato al trionfo europeo. Ma ieri è uscito dal letargo: due assist e, soprattutto, due gol. A Londra, come in casa Juve, l’happy end è confortante: basta avere pazienza e battere duro, prima o poi il ketchup arriva. © RIPRODUZIONE RISERVATA ilCommento Ferrari così così La Grande Paura però è passata Non è la rossa che sognavamo in inverno ma neppure quella bocciata dalle prove TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO FABIAN CANCELLARA 2˚ ALLA MILANO-SANREMO «Grazie per tutti gli auguri di compleanno che ho ricevuto» (31 anni ieri) @f cancellara Per questi motivi, visto che l'Inter non è mai stata in zona Champions, è normale e anche più giusto che il terzo posto se lo giochino le tre squadre alle spalle della coppia di testa. La Lazio, malgrado la seconda sconfitta consecutiva, è ancora in pole position grazie all'esaltante rimonta del Napoli che nel finale, con una doppietta di Cavani, pareggia 2-2 nello spareggio di Udine. Ma se quattro punti di vantaggio non bastano al Milan per sentirsi tranquillo, a maggior motivo la Lazio deve temere la concorrenza delle sue più vicine inseguitrici, in attesa degli ultimi confronti diretti Lazio-Napoli e Udinese-Lazio, ancora più importanti di quello di ieri. Mentre l'Inter dovrà accontentarsi del ruolo di possibile guastafeste dei vecchi rivali: domenica sul campo della Juventus e poi nel derby della penultima giornata. Magra consolazione per chi rischia, il prossimo anno, di guardare in tv le coppe degli altri. Fernando Alonso, 30 anni, ha guidato con la solita grinta LAPRESSE di UMBERTO ZAPELLONI lonso ha deciso di vedeA re il bicchiere mezzo pieno. E forse è l’atteggiamento FERNANDO ALONSO Pilota Ferrari Mmm, che gara! Sappiamo che c’è molto lavoro da fare, ma oggi vedo il bicchiere mezzo pieno. ;))! @alo oficial RIPRODUZIONE RISERVATA ALLA FIORENTINA SERVE UNA SCOSSA ANDREA DELLA VALLE TORNI PRESIDENTE enti milioni già stanziati per coprire i buV chi di due maldestre campagne acquisti e una squadra risucchiata in zona retrocessione. di VALERIO MARINI Invece l'Inter raggiunge la Roma, che giocherà stasera contro il Genoa, e viene agguantata dal Catania, trovandosi teoricamente al sesto posto. In realtà, però, è ottava per colpa degli scontri diretti sfavorevoli, sia con la squadra di Luis Enrique (0-0 in casa, 0-4 fuori) sia con quella di Montella (1-2 fuori, 2-2 in casa), con il rischio di perdere anche gli ultimi stimoli, perché non c'è molta differenza tra chi finisce settimo o decimo. laCrisi di LUCA CALAMAI controllo. Lo stesso vale per i gol. In questo weekend è successo alla Juve di Conte: veniva dai sei pareggi collezionati nelle ultime sette partite e non era mai riuscita a battere qualcuno con più di tre gol di scarto. Al massimo ne aveva fatti quattro di gol, sei mesi fa, nel debutto col Parma. Poi basta. Per trovare un altro 5-0 nell’archivio bianconero, bisogna tornare indietro di cinque anni. E’ un evento, insomma. A Firenze, l’evento è coinciso col rilancio di Vucinic, il controverso talento montenegrino, nel mirino perché va a segno col contagocce. Beh, l’ex romanista ha riempito la scena, centrando un palo, firmando l’1-0 e tuali ogni fine mese. Ma un Andrea Della Valle che riprendesse anche formalmente il timone del club viola porterebbe subito la Fiorentina nel futuro ottenendo tre risultati immediati: 1) garantire alla città che non ci sarà nessun tipo di disimpegno; 2) rassicurare i giocatori più importanti che la società è più forte di prima; 3) spiegare al calcio italiano che la famiglia Della Valle, nonostante i torti subiti, continua ad andare avanti con la schiena dritta (passaggio importante con una classifica così ballerina). Questo «passo» non è stato ancora fatto perché il patron Andrea è coinvolto, più che in passato, nella gestione diretta delle sue aziende. Ma, in questo momento, la Fiorentina è l’azienda del gruppo più in difficoltà e quindi merita una «gestione straordinaria». Poi, rimessa in rotta la nave, scatterà l’inevitabile rivoluzione estiva. Dell’attuale mondo viola c’è ben poco da salvare, in campo e dietro le scrivanie: Jo-Jo, Behrami, qualche giovane di talento, il fair-play, la collaborazione con «Save The Children», il sostegno di alcuni sponsor importanti, i nuovi campini e il progetto che dovrebbe decollare nei prossimi giorni su nuovo stadio e mini-Cittadella. Andrea Della Valle scelga la nuova squadra seguendo il suo istinto. Non potrà fare peggio di chi ha scelto per lui. © RIPRODUZIONE RISERVATA ipseDIXIT « Se ho segnato tre gol contro il Cesena devo dire grazie ai miei compagni MAURICIO PINILLA ATTACCANTE DEL CAGLIARI Giornata da sogno. E il merito è della squadra, unitissima. Agazzi in porta è il numero uno. Anche Conti davanti alla difesa è il numero uno. E Cossu dietro le punte è il numero uno. Ma il compagno più numero uno di tutti è Carmine Russo di Nola. ROBERTO PELUCCHI più corretto, più costruttivo. La Grande Paura è passata senza lasciare danni esagerati. La Ferrari non è quella che sognavamo in inverno, ma non è neppure quella che temevamo dopo le prove. Davanti ci sono solo McLaren e Red Bull e quel «solo» suona quasi come un conforto, dopo aver vissuto nell’incubo di ritrovarsi in ritardo anche nei confronti di Mercedes e Lotus, per non pensare a quei giri finali in cui Fernando ha dovuto sfruttare tutta la sua classe per tenere dietro la Williams di Maldonado. Ecco una Ferrari che lotta con una Williams e non con McLaren o RedBull non è proprio il massimo, ma per ora facciamo finta di vedere soltanto il bicchiere mezzo pieno. Il distacco da Button e Hamilton, i nuovi padroni, è sensibile ma c’era veramente in giro la sensazione che potesse essere molto più importante. Oggi come oggi la Ferrari non può lottare né per la pole position, anche se il 12˚ posto di Melbourne è bugiardo per l’errore di Alonso, né per la vittoria come testimonia il distacco accumulato a fine gara da Button (oltre 21"), ridotto dall’ingresso in pista della Safety Car. Ma questo lo si era intuito quando Stefano Domenicali aveva chiesto di pazientare fino alla quinta gara dell’anno per vedere una Ferrari più competitiva di questa nata indubbiamente male. Quello di buono che si porta via da Melbourne, oltre ai 10 punti in classifica e al fatto che davanti ci sono solo McLaren e Red Bull, sono l’ottima partenza (sia di Alonso che di Massa), l’eccezionale lavoro degli uomini ai box nei pit stop e la scelta delle strategie. Tre aspetti che l’anno scorso avevano spesso complicato la vita e le gare dei ferraristi. Va poi aggiunta la prestazione del pilota: Alonso dopo l’errore in qualifica ha disputato una gara aggressiva senza sbagliare e rimontando dal 12˚ al 5˚ posto. Certo, Mansell in Ungheria nel 1989 dalla stessa posizione era risalito fino alla vittoria, ma quella era un’altra Ferrari e soprattutto un’occasione speciale visto che si correva un anno dopo la morte di Enzo Ferrari. Alonso ha fatto il massimo, al contrario di Massa che ha archiviato un altro weekend da cancellare, cominciato litigando con la macchina e concluso litigando con Senninho. Se continua così a Maranello faranno più di un pensiero per Perez che ieri, partendo ultimo, a un certo punto si è trovato addirittura secondo e poi ha terminato 8˚. Quello umano comunque non è certo il problema. Adesso la Ferrari deve capire come limare altri decimi sulle prestazioni della F2012, contando su una dura lotta McLaren-Red Bull per non perdere troppi punti prima di poter puntare a una vittoria. Limitare i danni era il primo obiettivo. In Australia è stato raggiunto. Troppo poco? Certo, la Ferrari dovrebbe avere ben altri obiettivi, ma per ora val la pena di accontentarsi. Lo dice anche Alonso. twitter@uzapelloni © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT Serie A / 27ª GIORNATA RISULTATI BOLOGNA-CHIEVO 2-2 Andreolli (C), Di Vaio (B), Thereau (C), Diamanti (B) CAGLIARI-CESENA 3-0 Pinilla (Ca), Pinilla (Ca) rigore, Pinilla (Ca) rigore CATANIA-LAZIO Legrottaglie (C) 1-0 FIORENTINA-JUVENTUS 0-5 Vucinic (J), Vidal (J), Marchisio (J), Pirlo (J), Padoin (J) INTER-ATALANTA 0-0 LECCE-PALERMO Di Michele (L) rigore, Munoz (P) 1-1 PARMA-MILAN 0-2 Ibrahimovic (M) rigore, Emanuelsson (M) ROMA-GENOA MARCATORI CLASSIFICA stasera, ore 20.45 SIENA-NOVARA Rigoni (N), Porcari (N) 0-2 UDINESE-NAPOLI Pinzi (U), Di Natale (U), Cavani (N), Cavani (N) 2-2 PROSSIMO TURNO sabato 24 marzo MILAN-ROMA (ore 18) PALERMO-UDINESE (ore 20.45) domenica 25 marzo, ore 15 ATALANTA-BOLOGNA (ore 12.30) CESENA-PARMA CHIEVO-SIENA GENOA-FIORENTINA LAZIO-CAGLIARI NAPOLI-CATANIA NOVARA-LECCE JUVENTUS-INTER (ore 20.45) (3-2) (0-1) (1-3) (0-2) (1-4) (0-1) (3-0) (1-2) (1-1) (2-1) CONCORSI CONCORSI N. 26 DEL 18/3/2012 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE X-1-X-X-2-X-X-2-X-1-X-1-2-X QUOTE (MONTEPREMI 315.025.41 euro) Ai 14 e ai 13 nessun vincitore; ai 12 (7) 26.393 euro; ai 9 (1) 99.419 euro TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 1-7-14-10-8-12-5 QUOTE (MONTEPREMI 51.199,79 euro) Ai 7 e 6 nessun vincitore; ai 5 (2) 1.073 euro; ai 4 (31) 83 euro Gazzetta.it IN DIRETTA ALLE 10.30 TUTTO SULLA SERIE A IN GAZZA OFFSIDE La Juventus è tornata a correre, il Milan deve temere? Inter ancora in crisi, Ranieri arriverà a fine stagione? Queste sono alcune delle domande alle quali Alberto Cerruti e Diego Antonelli proveranno a rispondere nel corso della puntata odierna di Gazza Offside (in diretta alle 10.30, on demand subito dopo). Ospite in studio Fabio Bianchi. PARTITE SQUADRE MILAN JUVENTUS LAZIO NAPOLI UDINESE ROMA INTER CATANIA BOLOGNA PALERMO CHIEVO ATALANTA * CAGLIARI GENOA SIENA FIORENTINA PARMA LECCE NOVARA CESENA PUNTI 60 56 48 47 47 41 41 41 36 35 35 34 34 33 32 32 31 26 23 17 G. 13 13 14 14 15 13 15 14 15 14 13 14 14 14 15 14 14 14 14 13 IN CASA V. N. 8 4 8 5 7 4 7 5 10 4 7 3 6 4 8 4 5 4 10 0 6 3 6 6 5 6 7 4 7 3 7 3 5 5 2 5 3 6 2 4 P. 1 0 3 2 1 3 5 2 6 4 4 2 3 3 5 4 4 7 5 7 G. 15 15 14 14 13 14 13 14 13 14 15 14 14 13 13 14 14 14 14 15 RETI FUORI TOTALE IN CASA V. N. P. G. V. N. P. F. S. 10 2 3 28 18 6 4 27 6 6 9 0 28 14 14 0 25 9 7 2 5 28 14 6 8 19 12 5 6 3 28 12 11 5 30 16 3 4 6 28 13 8 7 25 9 5 2 7 27 12 5 10 25 13 6 1 6 28 12 5 11 23 19 2 7 5 28 10 11 7 20 9 4 5 4 28 9 9 10 16 19 0 5 9 28 10 5 13 31 20 3 5 7 28 9 8 11 11 11 3 7 4 28 9 13 6 17 11 3 4 7 28 8 10 10 16 12 2 2 9 27 9 6 12 21 16 1 5 7 28 8 8 12 24 12 1 5 8 28 8 8 12 21 18 2 5 7 28 7 10 11 22 18 4 3 7 28 6 8 14 17 22 2 2 10 28 5 8 15 14 21 2 1 12 28 4 5 19 9 15 FUORI F. S. 30 16 19 8 23 22 22 14 14 17 15 20 15 17 16 26 15 14 9 25 13 24 14 18 13 23 14 32 8 18 6 15 11 26 14 23 10 25 7 30 TOTALE F. S. 57 22 44 17 42 34 50 28 39 26 40 33 38 36 36 35 31 33 40 45 24 35 31 29 29 35 35 48 32 30 27 33 33 44 31 45 24 46 16 45 RIGORI DIFF. FAVORE CONTRO RETI T. R. T. R. +35 7 7 1 1 +27 1 1 3 1 +8 5 5 4 4 +22 8 3 0 0 +13 5 4 6 4 +7 3 2 5 5 +2 6 3 6 3 +1 9 8 3 3 -2 3 2 6 6 -5 4 4 6 6 -11 2 1 7 4 +2 4 3 6 5 -6 6 6 3 3 -13 3 2 8 7 +2 7 6 6 5 -6 5 5 5 5 -11 6 5 5 3 -14 5 5 5 5 -22 3 3 4 2 -29 6 4 9 7 PUNTI POSIZIONE ULTIME 2010-2011 STAGIONE QUATTRO E DIFF. 2010-2011 GARE 61 (-1) 41 (+15) 51 (-3) 53 (-6) 50 (-3) 46 (-5) 56 (-15) 29 (+12) 36 (=) 40 (-5) 32 (+3) in B 39 (-5) 35 (-2) in B 37 (-5) 29 (+2) 28 (-2) in B 28 (-11) 1 7 4 3 5 6 2 15 11 8 13 in B 9 12 in B 10 15 17 in B 17 NVVV NNNV VVPP VVVN VNPN PPV= PNVN NNVV VNVN PPPN VNPN VNNN PPPV NNN= VVVP VNPP PNNP VNPN PPVV PNPP La classifica tiene conto di quest'ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, la differenza reti; 3) numero di gol segnati. Le ultime tre retrocedono in serie B. *sei punti di penalizzazione. U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE laMoviola di FRANCESCO CENITI [email protected] Gabbiadini messo giù: Atalanta senza rigore Penalizzato il Cesena Quanti dubbi a Lecce Gli anticipi avevano regalato sorrisi a Braschi, soprattutto la direzione di Bergonzi messo ingiustamente sotto accusa in maniera preventiva. Ieri, però, alcuni errori evidenti hanno depotenziato una giornata che poteva essere positiva. Male Gava a Milano e Russo a Cagliari, ma anche il ritorno di Tagliavento, dopo Milan-Juve e il clamoroso gol non visto di Muntari, non è stato dei migliori. BOLOGNA-CHIEVO 2-2 Irrati di Pistoia Buono l’esordio in A per l’avvocato Irrati, 32 anni. Non c’è fuorigioco sul pari del Bologna: Andreolli sana la posizione di Di Vaio. CAGLIARI-CESENA 3-0 Russo di Nola Ci spiace dover ancora mettere in evidenza gli errori di Russo: le giornate negative iniziano a essere un po’ troppe. Ieri l’arbitro concede il primo gol del Cagliari nonostante una carica sul portiere di Thiago Ribeiro (impossibile capire se è in posizione regolare perché neppure i replay chiariscono se Canini tocchi la palla, mettendolo in quel caso in offside). Non è solare, ma ci può stare il primo rigore dato al Cagliari: Parolo colpisce Thiago Ribeiro che poi cade a scoppio ritardato. Inesistente, invece, il secondo penalty dato per una «non trattenuta» di Marco Rossi su Cossu. Questa decisione lascia molto perplessi soprattutto se confrontata con il netto abbraccio di Arrigoni su Agostini (eravamo sull’1-0): andava punito con il rigore. Il Cesena chiude in 9: doppio giallo a Colucci per qualche protesta di troppo dopo una lite con Ibarbo e a Rossi che blocca una ripartenza sempre di Ibarbo. CATANIA-LAZIO 1-0 Romeo di Verona Annullato in avvio un gol a Il fallo di Lucio su Gabbiadini: rigore non visto da Gava SKY Gomez: giusto, fuorigioco. Nel finale Mauri crolla a terra in area, ma il contatto con Bellusci è minimo: ci sta il giallo per simulazione. INTER-ATALANTA 0-0 Gava di Conegliano L’errore più grave della giornata è di Gava: negato nel finale un rigore all’Atalanta per un netto fallo di Lucio (sfiorata appena la palla) che in scivolata affossa Gabbiadini. Tra l’altro sarebbe stato il secondo giallo per il difensore. Ma può recriminare anche l’Inter: sullo 0-0 non vista una respinta col gomito di Carrozza dopo una punizione di Maicon. Braccio largo non a protezione della faccia (apertura laterale): andava sanzionato. E sembra riduttiva l’ammonizione data a Cigarini: bruttissima l’entrata sulla caviglia di Obi, una martellata da dietro senza nessuna possibilità di prendere la palla. Meritava il rosso diretto. In mezzo a queste sviste, da segnalare il giusto rigore per l’Inter: Bellini sfila la maglia a Pazzini (solo dopo l’attaccante commette a sua volta fallo). LECCE-PALERMO 1-1 Tagliavento di Terni Luci e ombre per il ritorno di Tagliavento. Ottima la scelta del rigore dato al Lecce (Munoz affossa Bertolacci). Restano dubbi sull’espulsione di Oddo che frana su Hernandez: Esposito sembra poter recuperare e quindi verrebbe meno la chiara occasione da gol. Fermato Hernandez lanciato verso Benassi per un fallo su Miglionico molto virtuale. Okay il rosso a Bertolo (testata a Delvecchio), mentre ci poteva stare un altro rigore per il Lecce: Aguirregaray tampona Di Michele che lo brucia in velocità. SIENA-NOVARA 0-2 Celi di Campobasso Nessun caso da moviola. (Udinese-Napoli a pagina 15) 20 RETI: Ibrahimovic (7) (Milan) 19 RETI: Di Natale (3) (Udinese) 18 RETI: Cavani (2) (Napoli) 15 RETI: Denis (3) (Atalanta) 14 RETI: Palacio (2) (Genoa); Milito (3) (Inter) 13 RETI: Klose (Lazio) 12 RETI: Jovetic (4) (Fiorentina) 11 RETI: Miccoli (1) (Palermo); Calaiò (4) (Siena) 10 RETI: Di Vaio (1) (Bologna); Matri (Juventus); Giovinco (4) (Parma) 9 RETI: Nocerino (Milan); Borini (Roma) 8 RETI: Lodi (6) (Catania); Hernanes (4) (Lazio); Di Michele (4) (Lecce); Lavezzi (Napoli) 7 RETI: Larrivey (1) e Pinilla (3) (2 con il Palermo) (Cagliari); Mutu (2) (Cesena); Marchisio (Juventus); Hamsik (Napoli); M. Rigoni (3) (Novara); Osvaldo (Roma) 6 RETI: Bergessio (Catania); Thereau (Chievo); Budan (Palermo) 5 RETI: Moralez (Atalanta); Acquafresca, Diamanti (1) e Ramirez (Bologna); Jankovic (Genoa); Pazzini (Inter); Pepe e Vucinic (Juventus); Rocchi (Lazio); Muriel (Lecce); Pandev (Napoli); Destro (Siena); Basta (Udinese) 4 RETI: Marilungo (Atalanta); Barrientos e Legrottaglie (Catania); Moscardelli, Paloschi e Pellissier (Chievo); Cerci (Fiorentina); Sculli (2 reti con la Lazio (Genoa); Lulic (Lazio); Boateng, Maxi Lopez (2) (3 con il Catania) e Robinho (Milan); Hernandez (2) (Palermo); Bojan e Totti (2) (Roma) 3 RETI: Diamanti (1) (Bologna); Conti (1) (Cagliari); Almiron e Gomez (Catania); Gilardino (2 con la Fiorentina), M. Rossi (Genoa); Cambiasso e Thiago Motta (Inter); Vidal (1) (Juventus); Cuadrado e Giacomazzi (Lecce); Maggio (Napoli); Morimoto (Novara); Silvestre (Palermo); Biabiany, Floccari e Modesto (Parma); De Rossi, Juan e Pjanic (Roma); Bogdani (Siena); Floro Flores e Isla (Udinese) 2 RETI: Portanova (Bologna); Ibarbo e Thiago Ribeiro (Cagliari); Marchese (Catania); Eder e Candreva (1) (Cesena); Sammarco (Chievo); Nastasic (Fiorentina); Kukca e Veloso (Genoa); Forlan e Nagatomo (Inter); Chiellini, Lichsteiner, Pirlo e Quagliarella (Juventus); Kozak (Lazio); Bertolacci, Brivio e Grossmuller (Lecce); Cassano, El Shaarawy, Emanuelsson, Seedorf e Thiago Silva (Milan); Campagnaro, Dzemaili e Gargano (Napoli); Caracciolo (1 rete con il Genoa), Jeda, Mascara (1 rete con il Napoli), Porcari e Rubino (Novara); Bertolo, Ilicic, Mantovani, Migliaccio e Zahavi (Palermo); Gobbi e Paletta (Parma); Fabio Simplicio (Roma); Brienza e D'Agostino (1) (Siena); Pinzi (Udinese) 1 RETE: Cigarini, Manfredini, A. Masiello, Peluso, Schelotto e Tiribocchi (Atalanta); Cherubin, Khrin e Loria (Bologna); Biondini, Cossu, Dessena, Ekdal, El Kabir, Nainggolan e Nené (1) (Cagliari); Catellani, Delvecchio e Izco (Catania); Guana, Iaquinta (1), Parolo e Pudil (Cesena); Andreolli, Dramè, L. Rigoni e Sardo (Chievo); Cassani, Gamberini, Lazzari, Montolivo, Natali e Silva (1) (Fiorentina); Constant, Granqvist, Jorquera, Mesto e Pratto (Genoa); Alvarez, Casteignos, Coutinho, Faraoni, Lucio, Maicon, Ranocchia, Samuel e Sneijder (Inter); Bonucci, De Ceglie, Estigarribia, Giaccherini, Krasic e Padoin (Juventus); Biava, Cana, Cisse, A. Gonzalez, Ledesma (1) e Mauri (Lazio); Corvia, Esposito, Ferrario, Mesbah, Oddo (1) e Strasser (Lecce); Ambrosini, Aquilani, Muntari, Nesta, Pato, Yepes e Zambrotta (Milan); Britos, Cannavaro e Zuniga (Napoli); Gemiti, Kone, Marianini, Mazzarani, Meggiorini, Paci, Radovanovic (Novara); Barreto, Donati e Munoz (Palermo); Galloppa, A. Lucarelli, Morrone, Okaka, Pellè, Valdes, Valiani e Zaccardo (Parma); Burdisso, Gago, Lamela e Taddei (Roma); Bolzoni, Gazzi, Del Grosso, P. Gonzalez, Grossi, Rossettini, Terzi (1) e Vitiello (Siena); Asamoah, Benatia, Domizzi, Ferronetti, Pazienza e Torje (Udinese) RETI: in questo turno 23 (4 rigori) ; in totale 701 (78 rigori, 15 autoreti) 23 24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 MONDO INGHILTERRA IL DRAMMA SOLTANTO IN UN SECONDO MOMENTO SI POTRANNO VALUTARE I DANNI PROVOCATI DAI QUATTRO ARRESTI CARDIACI. RINVIATA LA PARTITA CON L’ASTON VILLA Muamba ancora grave, decisive le prossime 24 ore Il centrocampista del Bolton resta in pericolo di vita. Arrestato uomo per tweet razzisti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA Fabrice Muamba è ancora in pericolo di vita. Il centrocampista del Bolton, colpito da un collasso sabato scorso al 41’ del primo tempo della partita in casa del Tottenham, valida per i quarti di finale di Coppa d’Inghilterra, è ricoverato in terapia intensiva nel London Chest Hospital e per sciogliere la prognosi bisogna attendere domani. Alle 11 di ieri, l’ospedale e il Bolton hanno diramato un comunicato congiunto: «Fabrice Muamba rimane in condizioni critiche in terapia intensiva. Come è normale, è anestetizzato e lo resterà per almeno 24 ore. Fabrice è stato soccorso in campo e durante il tragitto verso l’ospedale, dove il suo cuore ha ricominciato a lavorare. La sua situazione viene monitorata costantemente dai medici specialisti». Più tardi, anche l’allenatore del Bolton, Owen Coyle, tra i primi a capire il dramma che si stava consumando in campo e che non ha lasciato mai solo Muamba, ha rilasciato una dichiarazione: «La situazione resta molto grave. Il Bolton e la famiglia di Muamba vogliono ringraziare tutti per il sostegno in queste Maglie e bigliettini all’ospedale di Bolton: «Guarisci presto» REUTERS ore». La partita Bolton-Aston Villa di campionato, in programma domani, è stata rinviata. Gli accertamenti Questa vicenda ha commosso tutta l’Inghilterra, tranne evidentemente l’idiota che avrebbe inviato tweet razzisti e per questo motivo è stato arrestato. Anche ieri, infatti, ci sono stati migliaia di Torres torna bomber Di Matteo invincibile Lo spagnolo va in gol dopo un digiuno durato 152 giorni Il Chelsea in semifinale di FA Cup, l’allenatore fa 4 su 4 4 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA Anche due gol al Leicester nei quarti di Coppa d’Inghilterra possono rappresentare un evento per un attaccante della Spagna campione del mondo e per un giocatore che, fino a qualche tempo fa, era considerato uno dei maggiori talenti del calcio internazionale, pagato nel gennaio 2011 dal Chelsea qualcosa come 50 milioni di sterline. Bentornato Torres, allora. Bienvenido. Va bene tutto, in questa domenica di freddo e nuvole, in cui il Chelsea di Roberto Di Matteo coglie la quarta vittoria su quattro – la gestione dell’allenatore italiano è finora impeccabile, a parte le sue angosce di fronte ai giornalisti – e approda nella semifinale di Coppa d’Inghilterra (che si gioca a Wembley come la finale), dove incontrerà la vincente di Tottenham-Bolton. Una lunga attesa Il Chelsea passa con Gary Cahill, raddoppia con Kalou e a quel punto comincia una partita nella partita: mandare in gol Fernando Torres, il viso pallido del Chelsea. Una Fernando Torres, 27 anni, di nuovo in gol: l’attaccante non segnava dal 19 ottobre scorso. Sotto festeggia con Branislav Ivanovic, 28 anni AFP missione. Nel primo tempo, lo spagnolo buca su tutta la linea: al 21’ divora di testa un’occasione in cui segni anche con gli occhi bendati. Il pubblico lo sostiene, urlando «Tooorres» con la «o» extralarge. A inizio ripresa, lo spagnolo sbaglia ancora. Ormai è una sfida personale: lui contro Kasper Schmeichel, numero 1 del Leicester, figlio del grande portiere danese dello United edizione anni Novanta. Il gol arriva finalmente al 67’, dopo un’attesa lunga 152 giorni, cominciata la sera della doppietta rifilata al Genk in Champions. Tradotta nelle cifre del calcio, 25 ore e 41 minuti. Un’eternità, per un centravanti normale. Figurarsi per un campione del mondo, uno che quando cammina sente tutta la zavorra di 50 milioni di sterline. È un gol brutto, sporco, ma non cattivo: un assist di Meireles e un tocco di destro debole, impacciato, stilisticamente orrendo. Impietoso, un giornalista di Espn glielo farà notare nel dopopartita, in cui Torres si presenterà ancora sudato e con i suoi capelli colorati di biondo per dire che «avevo bisogno di segnare. Questa storia mi pesava. Ho lavorato duro ne- gli ultimi tempi per superare quest’angoscia. Quando un centravanti non trova il gol, si pensa che gioca male e allora diventa tutto più difficile. Per fortuna, non mi è mai mancato il sostegno dei compagni di squadra e della gente». Vero: quando il pallone rotola in rete, tutti i calciatori del Chelsea corrono verso Torres per abbracciarlo. Il bis Potere di un gol: un paio di minuti dopo, grande azione dello spagnolo e traversa sfiorata. Sembra un miracolato, Torres. Concede il bis, stavolta di testa, ancora su assist di Meireles. Potere del calcio: mette d’accordo portoghesi e spagnoli. Non è retorica: al 90’, Torres ricambia i favori e fa segnare Meireles. Come si dice in questi casi? Happy end. Roberto Di Matteo passa alla cassa e ringrazia: «Fernando è un grande giocatore, ma soprattutto un bravo ragazzo. Era importante che riuscisse a sbloccarsi. Il giocatore non si discute. Io ho sempre avuto fiducia in lui». Già. Se Di Matteo vince anche questa scommessa, mancata da Ancelotti e Villas Boas, sarà davvero difficile togliergli la panchina del Chelsea. Ma questa è un’altra storia. Un miracolo per volta. © RIPRODUZIONE RISERVATA bold © RIPRODUZIONE RISERVATA DERBY IN VETTA TRAVOLTO IL WOLVERHAMPTON COSÌ IN PREMIER Questa la situazione in Premier. S 29a giornata Ieri Wolverhampton-Manchester United 0-5; NewcastleNorwich 1-0. Sabato Wigan-West Bromwich 1-1; FulhamSwansea 0-3. Domani BlackburnSunderland. Mercoledì Manchester City-Chelsea; TottenhamStoke; EvertonArsenal; Qpr-Liverpool; Aston VillaBolton rinviata S S messaggi via twitter per Muamba. Gary Cahill, ex difensore del Bolton, oggi al Chelsea, dopo il gol segnato al Leicester in Coppa d’Inghilterra ha mostrato la maglietta con la scritta: «Praying 4 Muamba», preghiamo per Muamba. In tutti gli stadi è stato ricordato il dramma di sabato. Calciatori e spettatori hanno accolto con un applauso l’invito a rivolgere un pensiero al centrocampista del Bolton. Le prossime 24 ore saranno decisive per la sopravvivenza, ma poi dovranno essere accertati gli eventuali danni. Muamba ha avuto quattro arresti cardiaci e per qualche minuto il suo cervello non ha ricevuto ossigeno. Poi si dovranno stabilire le cause: malformazione congenita, test d’idoneità sportiva poco accurati o assunzione di qualche farmaco? Ma questi sono i passi successivi. Ora Muamba continua a lottare per la vita. Classifica Manchester United* 70 Manchester City 66 Tottenham 53 Arsenal 52 Chelsea 49 Newcastle* 47 Liverpool 42 Swansea* 39 Sunderland, Everton 37 Fulham*, West Bromwich*, Norwich*, Stoke 36 Aston Villa 33 Blackburn 25 Bolton 23 Qpr, Wigan*, Wolves* 22 (*una partita in più) Antonio Valencia, 26 anni, segna il secondo gol del Manchester United AFP United a +4 sul City E con 5 gol migliora la differenza reti WOLVERHAMPTON MAN. UNITED 0 5 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Evans (M) al 21’, Valencia (M) al 43’, Welbeck (M) al 45’ p.t.; Hernandez (M) all’11’ e 16’ s.t. WOLVES (4-4-2) Hennessey 5; Zubar 4, Ward 4, Bassong 4, Stearman 5; Davis 5 (dal 43’ p.t. Jonsson 5), Edwards 5, Jarvis 5, Foley 5; Fletcher 5 (dal 32’ s.t. Ebanks-Blake sv ), Doyle 5 (dal 13’ s.t. Kightly 5,5 ). PANCHINA De Vries, Berra, Johnson, Kightly, Hunt. ALL. Connor 5. MANCHESTER UNITED (4-4-2) De Gea 6; Rafael 6,5, Evans 7 (dal 29’ s.t. Smalling 6), Ferdinand 6, Evra 6 (dal 18’ s.t. Fabio 6 ); Valencia 7, Carrick 6 (dal 13’ s.t. Pogba 6 ), Scholes 6,5, Welbeck 6,5; Rooney 6,5, Hernandez 7,5. PANCHINA Amos, Park, Giggs, Young. ALL. Ferguson 7. ARBITRO Taylor 6. ESPULSI Zubar (W) al 39’ p.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Welbeck (M) per g.s. NOTE spettatori 27.494. Tiri in porta 3-18. Tiri fuori 4-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 4-7. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 2’. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA Cinquina dello United sulla ruota dei Wolves. Cinquina secca, che permette alla squadra di Ferguson di dimezzare lo svantaggio sul City nella differenza gol: appena tre reti separano ora i due club. Ma lo United ha qualcosa di più: il primato e quattro punti che assicurano la leadership anche se il City dovesse battere il Chelsea nel recupero di campionato di mercoledì. Dal punto di vista psicologico, il derby delle panchine italiane, Mancini contro Di Matteo, avrà i connotati di un trattato di psicologia. Lo United segna e scappa. Una valanga. La nona vittoria nelle ultime dieci gare di Premier ribadisce il concetto che quest’anno la squadra di Ferguson ha due anime: spavalda e spesso irresistibile in In- ghilterra, svagata e molle nel Vecchio Continente, dove è stata prima eliminata in Champions e poi in Europa League. Il Manchester formato English ha liquidato in un tempo il Wolverhampton, già scarso di natura – da ieri ultimo in assoluto per la differenza reti – e devastato dall’espulsione di Zubar, allontanato al 40’ per un doppio cartellino giallo: falli su Rooney e Welbeck. Il film Lo United è passato con Evans, bravissimo nella girata in mischia su appoggio di Carrick. Un evento, per il difensore, che non segnava dal 17 marzo 2007, una rete all’Hull con la maglia del Sunderland. Valencia ha raddoppiato su azione di contropiede rifinita da Rooney e Welbeck ha firmato il 3-0 allo scadere del primo tempo su assist di Valencia. Nella ripresa, la doppietta di Hernandez ha archiviato la pratica: 4-0 su servizio di Rafael e 5-0 sull’ennesimo passaggio di Valencia. Ferguson e Rooney I due leader dello United, quello in panchina e quello in campo, sottolineano l’importanza dell’abbuffata: «Abbiamo ridotto di ben cinque gol lo svantaggio sul City nella differenza reti», spiega Ferguson. «Questa partita rappresentava un’occasione d’oro per segnare e l’abbiamo sfruttata benissimo», aggiunge Rooney, che è rimasto a quota 20 in classifica cannonieri, ma è stato, come sempre, tra i migliori. Ferguson attende sereno City-Chelsea: «Per il City sarà durissima. Il Chelsea è in ripresa: vuole il quarto posto. Noi però badiamo a noi stessi. Dobbiamo affrontare gara dopo gara come se fosse quella decisiva». bold © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25 MONDO BARCELLONA IL DIFENSORE È IN ATTESA DEL TRAPIANTO DI FEGATO: CI SAREBBE GIÀ UN DONATORE Che forza Abidal: si allena coi compagni Twitter @filippomricci «Se fosse per lui, giocherebbe anche domani sera». Pep Guardiola, su Eric Abidal, venerdì pomeriggio alla vigilia della gara col Siviglia. No, giocare meglio di no, però allenarsi evidentemente non comporta problemi. E allora, in attesa del fegato da trapiantare, ieri Abidal ha sorpreso i compagni e a mezzogiorno è entrato in campo con loro. Grande entusiasmo Applausi, pacche sulla spalla, grandi sorrisi: la presenza del compagno al centro tecnico di San Joan Despì ha dato grande entusiasmo al clan blaugrana. Abidal ha giocato l’ultima volta il 29 febbraio scorso. Novanta minuti nella vittoria della Francia in Germania. Poi le analisi alle quali si sottopone regolarmente da quando un anno fa gli fu diagnosticato un tumore al fegato, con conseguente operazione e recupero lampo considerando la diagnosi: valori non normali, esami più approfonditi e la pessima notizia. Le condizioni del fegato non la- sciano margini di manovra, bisogna fare il trapianto. Sabato un giornale spagnolo (Abc) ha detto che ci sarebbe già un donatore, un amico d’infanzia di Abidal disposto a farsi operare per lasciare a Eric un pezzo del suo fegato. Cosa che qualora fosse vera accelererebbe notevolmente la procedura, facendo saltare al calciatore la lista d’attesa. Notizia non confermata dal Barça. Nell’attesa, una certezza: Abidal sta bene e si allena coi compagni. Questa si una grande notizia. f.m.r. Eric Abidal, 32 anni, in allenamento La frenata di Mou Il Barcellona a -8 Il Real Madrid va in vantaggio con Benzema ma al 2’ di recupero è raggiunto dal Malaga REAL MADRID MALAGA 1 1 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Benzema (R) al 35’ p.t.; Cazorla (M) al 47’ s.t. REAL MADRID (4-2-3-1) Casillas 5,5; Diarra 6, Pepe 6, S. Ramos 7, Marcelo 6,5; Khedira 6, Xabi Alonso 6,5; Özil 7 (dal 40’ s.t. Granero s.v.), Kaká 6,5 (dal 22’ s.t. Callejon 6), Cristiano Ronaldo 7; Benzema 7 (dal 41’ s.t. Higuain s.v.). All. Mourinho 6,5. MALAGA (4-2-3-1) Caballero 8; S. Sánchez 6, Weligton 6,5, Mathijsen 6, Monreal 5,5; Demichelis 7, Camacho 6,5; Joaquín 7 (dal 28’ s.t. S. Fernandez 5,5), Cazorla 7,5, Isco 6,5 (dal 13’ s.t. Van Nistelrooy 5); Rondón 5,5 (dal 13’ s.t. Eliseu 6.5). All. Pellegrini 7. ARBITRO Ayza Gamez 5,5. NOTE amm. Sánchez (M), Pepe (R). DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FILIPPO MARIA RICCI MADRID Una punizione da 2 punti. Quella che al 92’ Santi Cazorla teledirige impeccabilmente all’incrocio della porta di Casillas, inchiodando Madrid-Malaga su un inatteso 1-1. Dopo 11 vittorie di fila il Real Mou inciampa in Liga e perde i succitati 2 punti sul Barça, venerdì a -10 e oggi a -8. Il tiro di Cazorla è da incorniciare, ma influisce sul risultato solo perché a quel punto il Madrid ha sprecato di tutto. E perché Caballero ha pa- Karim Benzema, 24 anni, segna il gol dell’1-0 del Real Madrid REUTERS ACCUSA AD AL JAZEERA Un’azione di Messi per i ribelli siriani: sul prato un percorso sicuro per le armi (f.m.r.) Dal Medio Oriente è rimbalzata ieri una notizia decisamente particolare: la tv siriana Al Dunya accusa Al Jazeera, appoggiandosi su un video, di aver utilizzato i replay di un gol del Barça al Madrid per indicare ai ribelli il percorso per trasportare armi. La tv siriana ha graficamente sottoposto al prato del campo una mappa della Siria e delle zone limitrofe, con tutte le città interessate. Secondo la ricostruzione di Al Dunya seguendo il pallone, e in particolare la manovra di Messi e il suo assist, sulla cartina verrebbe tracciato un cammino «sicuro» per le armi. E per questo Al Jazeera avrebbe trasmesso il video ripetutamente. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA rato l’impossibile. Un bel trio Pellegrini non aveva Toulalan e allora ha spostato davanti alla difesa Demichelis, che lì ogni tanto aveva giocato col Bayern e si è dedicato a una serata di fatica intelligente. Il meglio del Malaga però è un palmo più avanti: Joaquin, Cazorla e Isco si scambiano le posizioni e non si fermano mai. Sono creativi e vitali, e il Madrid li patisce. Joaquin nel primo tempo si offre una prestazione da bei tempi andati, Cazorla è su ottimi livelli, il 19enne Isco fa vedere perché è considerato una grande promessa: ha classe, ma anche l’ingenuità della gioventù. Il Malaga tiene tanto palla ma non entra mai in area. Il Madrid (che all’ingresso in campo esibisce magliette in supporto di Abidal e Muamba) aspetta raccolto dietro e parte con contropiede micidiali. Benzema e Zizou E così arriva il vantaggio: possesso prolungato del Malaga, errore finale di Isco, Kakà dà a Cristiano, quasi sulla linea laterale sulla trequarti sinistra. Il portoghese, ieri decisamente associativo con i compagni, ha su di sé 4 uomini e pesca Benzema solo sul secondo palo: Monreal perde l’avversario che segna comodo di testa affiancando Zidane in testa alla graduatoria dei marcatori francesi della Liga, con 37 gol. Se nella prima parte il Malaga aveva dato segnali di grande vitalità, la ripresa è un monocolore blanco. Il risveglio di Kakà e Ozil, Benzema portentoso, Ronaldo imprendibile, Malaga affogato, spento, salvato dal portiere e dagli errori in serie del Madrid. Ma capace di un’ultima incredibile reazione. Dopo 4 sconfitte di fila Pellegrini ferma il suo successore sulla Real panca. E gli fa un po’ male. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 MOLINA CACCIATO Il Villarreal cade nei minuti di recupero in casa del Levante e Molina viene esonerato. K.o. in casa per l’Athletic Bilbao di Bielsa contro il Valencia. Questa la situazione nella Liga. S 27a giornata Ieri LevanteVillarreal 1-0; MaiorcaAtletico Madrid 2-1; Athletic BilbaoValencia 0-3; Real MadridMalaga 1-1. Sabato Getafe-Real Sociedad 1-0; Granada-Sporting Gijon 2-1; Rayo VallecanoBetis 3-0; SaragozzaOsasuna 1-1; SivigliaBarcellona 0-2. Oggi EspanyolSantander. S Classifica Real Madrid 71 Barcellona 63 Valencia 47 Levante, Malaga 41 Osasuna 39 Athletic Bilbao, Rayo 37 Atletico Madrid, Espanyol 36 Getafe 35 Siviglia, Maiorca, Real Sociedad 33 Granada 31 Betis 30 Villarreal 27 Santander, Gijon 24 Saragozza 19 GERMANIA Schalke al ritmo delle prime Poker Hannover al Colonia MONACO DI BAVIERA L’Europa League come spinta anche per la Bundesliga per Schalke e Hannover. Lo Schalke consolida il quarto posto con il poker rifilato a domicilio al Kaiserslautern (apre Holtby, poi Huntelaar, Raul e Farfan), mentre l’Hannover si impone sul Colonia (senza lo squalificato Podolski) ormai in piena crisi. 26ª GIORNATA Venerdì: Hoffenheim Stoccarda 1 2. Sabato: Augsburg Mainz 2 1; Amburgo Friburgo 1 3; Norimberga Wolfsburg 1 3; Borussia Dortmund Werder 1 0; Leverkusen Borussia Moenchegladbach 1 2; Hertha Bayern 0 6. Ieri: Kaiserslautern Schalke 1 4; Hannover Colonia 4 1. CLASSIFICA Borussia D. 59; Bayern 54; Borussia M. 51; Schalke 50; Leverkusen 40; Werder 39; Hannover 38; Stoccarda 36; Wolfsburg 34; Norimberga 31; Hoffenheim, Mainz 30; Colonia 28; Amburgo 27; Augsburg 26; Friburgo 25; Hertha 23; Kaiserslautern 20. FRANCIA Il Lilla ne fa 4 al Valenciennes Ancelotti contro gli arbitri PARIGI (a.g.) Lo chiamano già «Ancelotti time». Ovvero, la zona Cesarini alla francese. Perché il Psg raddrizza partite nei minuti finali: sabato a Caen, 2 2 in extremis al 91’ come in casa con il Montpellier (2 2 all’89’), a Lione (4 4 al 94’) e a Digione (1 2 al 91’). E, come a Digione, sabato Ancelotti ha contestato l’arbitro per via di 7 ammonizioni. Troppe, secondo l’ex rossonero. 28a GIORNATA Sabato: Auxerre Evian 0 2; Bordeaux Ajaccio 1 1; Caen Psg 2 2; Lorient Brest 2 1; Marsiglia Digione 1 2; Nancy Montpellier 1 0; St Etienne Lione 0 1. Ieri: Rennes Tolosa 0 1; Sochaux Nizza 2 0; Lilla Valenciennes 4 0. CLASSIFICA Psg 59; Montpellier 57; Lilla 50; Tolosa 47; Lione, St Etienne 46; Rennes 44; Bordeaux 40; Marsiglia 39; Evian 36; Valenciennes, Lorient 31; Brest, Nancy, Digione, Ajaccio 30; Caen 29; Nizza, Sochaux 27; Auxerre 24. Taccuino BRASILE Derby Bahia, Cerezo batte Falcao SALVADOR (Brasile) (m.can.) Cerezo batte l’ami co Falcão. Il Vitória allenato da Toninho, secondo nel campionato bahiano, batte 3 2 il Bahia di Paulo Rober to, che nonostante il k.o. rimane in testa e che era risali to da 0 2 a 2 2, con il 3 2 realizzato al 46’ p.t. da Geo vanni su punizione. GRECIA Scontri tra tifosi, gara sospesa Il derby greco tra Panathinaikos e Olympiacos è stato interrotto definitivamente all’82’ sullo 0 1 (gol di Abdoun) per i violenti disordini causati dai tifosi di casa e per le successive cariche della polizia. La gara era già stata interrotta per oltre 50’ durante l’intervallo. IRAN Ali Daei si ribalta con l’auto Ali Daei, 42enne leggenda del calcio iraniano, è stato coinvolto in un incidente stradale tra Teheran e Isfahan: la sua auto si è capottata e Daei, recordman per gol in nazionale (109 reti), ha riportato ferite al l’orecchio e alla testa. 26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 PRIMA DIVISIONE GIRONE A 27a GIORNATA Come nelle peggiori tradizioni di fine stagione, entrano in scena le calcolatrici. Direte: l’attualità delle cronache ci insegna che in passato è successo ben altro per colpa delle scommesse, ma vogliamo sperare che la lezione sia servita. Adesso si lucra sui pareggini, si guarda solo alla classifica (speriamo), un punto in certi casi può anche bastare ed ecco arrivare 9 l’Analisi di NICOLA BINDA twitter@nickbinda Troppi calcoli Ma non per il Trapani Ferretti in gol Ora il Carpi punta in alto mushaj, fra i migliori, alle spalle dell’inedita coppia Ferretti-Bocalon), riaccendendo anche la fiammella del secondo posto, visto che il Taranto, in odore di una nuova penalizzazione, è distante solo 3 punti. Proteste Nel primo tempo è la Notaristefano va a 11 risultati utili di fila Il Sorrento è scarico: playoff a rischio DAVIDE SETTI REGGIO EMILIA Ha atteso oltre dieci mesi, ma ne è valsa la pena. Andrea Ferretti aveva segnato l’ultima volta in campionato lo scorso 15 maggio (2-0 alla Reggiana), ipotecando la salvezza del Pavia. Oltre trecento giorni dopo il suo timbro regala al Carpi lo scontro diretto playoff con il Sorrento, in una domenica praticamente perfetta per la squadra di Notaristefano. Oltre a guadagnare punti su tutte le rivali, il Carpi dopo 5 pareggi di fila riscrive la sua storia: l’undicesimo risultato consecutivo (5 vittorie e 6 pari) eguaglia la striscia utile record in C1 con De Biasi nel 1995-96. La sfida fra quarta e quinta forza del campionato vive sul filo di lana e l’assenza del capocannoniere Ginestra penalizza il Sorrento, poco concreto davanti. CARPI 1 SORRENTO 0 GIUDIZIO ++++ MARCATORE Ferretti al 39’ p.t. CARPI (4-3-1-2) Mandrelli 6,5; Laurini 6,5, Poli 6,5, Terigi 6, Lorusso 6,5; Concas 6,5, Perini 6, Sogus 6 (dal 21’ s.t. Pasciuti 6); Memushaj 7; Bocalon 6 (dal 14’ s.t. Eusepi 6), Ferretti 7,5 (dal 35’ s.t. Perrulli s.v.). (Bastianoni, Donnarumma, De Paola, Kabine). All. Notaristefano 7. SORRENTO (4-4-1-1) Rossi 7; Vanin 5,5, Di Nunzio 6, Nocentini 6, Bonomi 6; Bondi 5,5, Camillucci 6 (dal 16’ s.t. Carlini 5,5), Zanetti 5,5, Basso 6,5 (dal 19’ s.t. Maritato 5,5); Croce 6 (dal 33’ s.t. Corsetti s.v.); Scappini 6. (Chiodini, Sabato, Terra, Beati). All. Ruotolo 5,5. ARBITRO Minelli di Varese 6. NOTE paganti 500 circa, abbonati 187, incasso nc. Espulso il tecnico Ruotolo al 27’ p.t.; ammoniti Sogus, Zanetti, Nocentini, Di Nunzio e Bondi. Angoli 3-7. solo all’85’, sulla staffilata di Bondi su punizione. I rossoneri, dopo il colpo sul Benevento, hanno smesso di correre e con un solo punto raccolto nelle ultime tre gare sentono il fiato delle rivali sul collo. Il Carpi invece benedice il nuovo modulo con il trequartista (Me- Calo Sorrento L’unica vera pa- rata di Mandrelli arriva infatti pareggi in 17 partite. Troppi. La cosa peggiore è che la maggior parte delle gare finite così riguardano le squadre di alta classifica. Possiamo capire la Ternana, che ha un bel vantaggio da gestire, ma noi preferiamo il Trapani, che supera con disinvoltura il momento di difficoltà e non si accontenta andando a vincere anche a Frosinone, ennesima perla di una stagione storica. sfida tra Ferretti (nessun gol nelle 9 gare fra Spezia e Carpi prima di ieri) e Rossi a tenere alta la tensione, col portiere campano strepitoso al 19’ e attento al 25’. Poi l’episodio che porta al rosso per proteste di Ruotolo: Camillucci viene chiuso da due difensori all’ingresso in area, palla a Scappini che sfiora il palo con destro a colpo sicuro. Il Sorrento chiede in modo veemente il rigore, l’arbitro Minelli invece caccia il tecnico. Prima dell’intervallo (39’) l’imprendibile Memushaj orchestra una ripartenza lampo per Ferretti, che infila Rossi in uscita interrompendo la lunga astinenza dal gol. Il Sorrento della ripresa è generoso, ma poco ficcante, nonostante gli ingressi di Carlini e Maritato. Le occasioni migliori sono del Carpi, come in avvio quando Bocalon spara out da posizione defilata (47’). Ci provano ancora il solito Ferretti (sempre sicuro Rossi) e il neoentrato Eusepi, ma il raddoppio non arriva e allora si ripresentano i fantasmi del pari-beffa con la Reggiana. Ma solo Bondi su punizione regala qualche brivido a Mandrelli e il Carpi può festeggiare, mentre Ruotolo medita e, forse, rischia anche qualcosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma le altre? Possiamo dire bravo soltanto al Carpi, che bracca la Pro Vercelli e si piazza a tiro del Taranto in attesa della penalizzazione: il secondo posto fa gola... E soprattutto, possiamo dire bravo all’Alto Adige, che approfitta della pareggite diffusa e ritorna in corsa per i playoff; unica tiratina d’orecchi per il tecnico Giovannino Stroppa, che fa troppo il prudente parlando ancora di salvezza invece di prendere coscienza del fatto che la sua squadra può davvero andare ai playoff. Ci auguriamo più brividi stasera tra il Lanciano e la Cremonese, con un’altra tiratina d’orecchi per chi ha deciso di fissare questo posticipo mentre, qualche chilometro più in là, gioca anche il Pescara in uno stadio tutto esaurito. © RIPRODUZIONE RISERVATA La Ternana sbatte sul bunker del Pavia PAVIA 0 TERNANA 0 ++ GIUDIZIO PAVIA (4-4-2) Facchin 6,5; Capogrosso 6, Fissore 6,5, Fasano 6, Pezzi 6,5; Statella 6, Meza Colli 6, Carotti 6,5 (dal 36’ s.t. Galassi s.v.), Verruschi 6; Cesca 5,5 (dal 33’ s.t. Marchi s.v.), Falco 7 (dal 43’ s.t. D’Errico s.v.). (Cacchioli, Gheller, Meregalli, Rodriguez). All. Roselli 6,5. TERNANA (3-4-3) Ambrosi 6; Fazio 6, Ferraro 6,5, Pisacane 6,5; Bernardi 6, Carcuro 6, Miglietta 6,5, Gotti 5 (dall’8’ s.t. Dianda 5,5); Danti 5,5, Litteri 5 (dall’8’ s.t. Docente 6), Sinigaglia 5,5 (dal 28’ s.t. Giacomelli 5,5). (Virgili, De Giosa, Chianello, Cejas). All. Toscano 6. ARBITRO Ghersini di Genova 6,5. NOTE paganti 606, abbonati 328, incasso di 8.050 euro. Ammoniti Fasano, Pezzi, Ferraro e Dianda. Angoli 4-6. MICHELE LANATI PAVIA La Ternana non va oltre il pareggio in trasferta contro il Pavia ma mantiene sette punti di vantaggio sul Taranto e nove sulla Pro Vercelli. Il match è stato equilibrato, con gli ospiti a fare la partita e i padroni di casa che si difendono senza eccessivi affanni. La capolista, forse condizionata inconsciamente proprio dal pareggio nell’anticipo del Taranto, ha cercato la vittoria ma senza particolare veemenza. Poco male: la strada verso la serie B è sempre più in discesa. Il Pa- via invece, reduce da tre successi consecutivi, ha confermato anche contro la prima della classe di essere in buone condizioni psico-fisiche. Nel primo tempo pochissime le emozioni. Da segnalare solo al 32’ una punizione di Miglietta dalla destra per Pisacane che colpisce l’esterno della rete. Poco dopo invece si rendono pericolosi gli uomini di Roselli con un sinistro di Falco che termina sopra la traversa. Ripresa Più vivace la ripresa. La Ternana sfiora il vantaggio al 3’ con una conclusione di Miglietta respinta da Facchin. Toscano poco dopo cerca di dare una scossa alla sua squadra mandando in campo Dianda e Docente al posto di Gotti e Litteri. Al 18’ lo slalom di Falco, uno dei migliori in campo, porta scompiglio nella retroguardia umbra, ma nessuno del Pavia trova l’acuto vincente. Al 34’ è proprio Docente a trovare lo spazio per la conclusione ma da buona posizione spara addosso al portiere del Pavia. Sul finale di gara, la Ternana prova a piazzare il colpo che vale tre punti con le conclusioni di Dianda e Giacomelli che per un soffio non trovano la porta. Poi la gara si spegne in un pareggio che in fondo fa comodo a entrambe. 4 PISA 2 TRITIUM 1 FOLIGNO 0 VIAREGGIO 4 SPAL 0 FOGGIA 0 REGGIANA 1 COMO 1 PRO VERCELLI 0 LUMEZZANE 0 MONZA 0 Apre D’Angelo e chiude De Angelis L’Avellino stritola un brutto Foggia Matteini provoca e il Pisa risorge: guizzo di Perez in un finale bolgia Como: parte bene il Ramella bis Ma poi la Tritium trova il pareggio Il Foligno ci prova ma sbaglia troppo Poca Pro Vercelli: Braghin è nero Cesarini, Cristiani e Zaza spingono un bel Viareggio Lumezzane è k.o. Basta un Monza rimaneggiato per contenere una brutta Spal MARCATORI D’Angelo al 7’, Millesi al 43’ p.t.; Zigoni al 25’, De Angelis su rigore al 30’ s.t. AVELLINO (4-3-3) Fumagalli 6; Zappacosta 6, Puleo 6,5, Cardinale 6,5, Pezzella 6,5 (dal 36’ s.t. Ricci s.v.); D’Angelo 7, Massimo 6,5 (dal 32’ s.t. Malaccari 6), Arcuri 7; Millesi 7,5, Zigoni 6,5, Thiam 6 (dal 20’ s.t. De Angelis 6,5). (Fortunato, Zammuto, Izzo, Lasagna). All. Bucaro 7. FOGGIA (3-5-2) Botticella 5,5; D’Orsi 5 (dal 16’ s.t. Velardi 5,5), De Leidi 5, Gigliotti 5; Traorè 5, Wagner 5,5 (dal 1’ s.t. Ferreira 6), Meduri 5, Venitucci 6 (dal 28’ s.t. Defrel 5,5), Cardin 4,5; Lanteri 5, Pompilio 5. (Leo, Lanzoni, Frigerio, Cortesi). All. Stringara 5. ARBITRO Intagliata di Siracusa 6,5. NOTE spettatori 3.000 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Espulso Cardin al 28’ s.t.; ammoniti D’Orsi, Cardin, Arcuri, Massimo e De Leidi. Angoli 5-7. MARCATORI Favasuli (P) al 23’ p.t.; Matteini (R) al 10’, Perez (P) al 49’ s.t. PISA (3-4-3) Pugliesi 6; Buscaroli 6,5 (dal 42’ s.t. Perez 6,5), Raimondi 6, Colombini 5,5; Benvenga 6,5, Ilari 6 (dal 22’ s.t. Tremolada 6,5), Favasuli 7, Benedetti 5,5; Gatto 6 (dal 34’ s.t. Strizzolo 6), Perna 6, Tulli 6. (Sepe, Ton, Bizzotto, Scampini). All. Pane 6. REGGIANA (3-5-2) Silvestri 5; Cabeccia 5,5, Zini 5,5, Mei 6; Iraci 6,5, Calzi 6, Arati 5, Viapiana 5 (dal 43’ s.t. Spezzani s.v.), Sperotto 5 (dal 7’ s.t. Panizzi 5,5); Matteini 6,5 (dal 32’ s.t. Gurma 6), Rossi 6. (Bellucci, Ramzi, Magliocchetti, Guidetti). All. Zauli 6. ARBITRO Abbattista di Molfetta 5,5. NOTE paganti 1.040, abbonati 2.125, incasso di 26.722 euro. Ammoniti Vipiana, Silvestri, Sperotto, Benedetti, Favasuli, Matteini, Gatto, Arati e Perez. Angoli 7-1. MARCATORI Toledo (C) al 42’ p.t.; Dionisi (T) su rigore al 31’ s.t. TRITIUM (4-4-2) Pansera 7; Fondrini 6, Teso 6,5, Dionisi 6,5, Possenti 6,5; Casiraghi 5,5 (dal 14’ s.t. Spampatti 6), Malgrati 7, Di Ceglie 5 (dal 1’ s.t. Monacizzo 7), E. Bortolotto 6,5; Magnaghi 5 (dal 1’ s.t. Sinato 6), R. Bortolotto 6. (Nodari, Cremaschi, Corti, Chimenti). All. Boldini 6. COMO (4-3-3) Giambruno 6,5; Ghidotti 6, Urbano 6,5, Diniz 6,5, Som 6 (dal 27’ s.t. Imburgia 6); Salvi 6, Ardito 6 (dal 20’ s.t. Palumbo 6), Lulli 6; Ciotola 7 (dal 37’ s.t. Filosa s.v.), Tavares 6,5, Toledo 7. (Twardzik, Paonessa, Bardelloni, Ripa). All. Ramella 6,5. ARBITRO De Meo di Foggia 6,5. NOTE spettatori 400 circa, paganti, abbonati e incasso nc. Amm. Teso. Angoli 2-7. FOLIGNO (4-4-2) Kovacsik 6; Tuia 5,5, Galuppo 6, Cotroneo 6, Barbagli 6; Carroccio 6,5, Menchinella 6, Evangelisti 6,5 (dal 24’ s.t. Padoin 5,5), Coresi 7; Ferrari 5,5 (dal 19’ s.t. Rizzo 6,5), Caturano 5,5 (dal 13’ s.t. Guidone 6). (Biscarini, Stoppini, Fedeli, Tattini). All. Pagliari 6. PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 6; Bencivenga 6,5, Ranellucci 6, Masi 5,5, Armenise 5,5; Germano 5,5 (dal 15’ s.t. Disabato 5,5), Calvi 6 (dal 22’ s.t. Rosso 5,5), Marconi 6,5; Espinal 6; Malatesta 6,5 (dal 44’ s.t. Tripoli s.v.), Iemmello 6. (Miranda, Cancellotti, Modolo, Carraro). All. Braghin 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 6. NOTE paganti 286, abbonati 387, incasso di 4.497 euro. Ammoniti Evangelisti, Armenise e Germano. Angoli 13-4. MARCATORI Cesarini su rigore al 17’, Cristiani al 29’ p.t.; Zaza su rigore all’11’, Berardocco al 35’ s.t. VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli 6,5; Fiale 6,5, Conson 6,5, Sorbo 7; Pellegrini 6,5 (dal 24’ s.t. Tarantino 6), Pizza 7, Berardocco 7, Cristiani 7,5 (dal 38’ s.t. Calamai s.v.), Carnesalini 6,5; Cesarini 7,5, Zaza 7 (dal 34’ s.t. Scardina s.v.). (Merlano, Licata, Martella, Maltese). All. Cuoghi 7. LUMEZZANE (4-3-1-2) Brignoli 6,5; Diana 5, Djengoue 5 (dal 1’ s.t. Pini 6), Guagnetti 5,5, Malagò 5,5; Fondi 6 (dal 26’ s.t. Gasparetto 5,5), Sevieri 6,5, Faroni 6; Antonelli 6; Inglese 5,5, Balde 5,5 (dal 1’ s.t. Ferrari 6). (Ostricati, Finazzi, Dadson, Baraye). All. Nicola 5,5. ARBITRO Strocchia di Nola 6,5. NOTE paganti 77, abbonati 460, incasso di 3.387 euro. Ammoniti Zaza, Berardocco, Malagò e Guagnetti. Angoli 3-3. SPAL (4-1-4-1) Capecchi 7; Cosner 6, Zamboni 6, Beduschi 5, Canzian 5,5 (dal 41’ s.t. G. Rossi s.v.); Migliorini 6,5; Fortunato 6 (dal 29’ s.t. P. Rossi s.v.), Agnelli 6,5, Castiglia 5,5 (dal 20’ s.t. s.t. Taraschi 6), Laurenti 6; Arma 6. (Costantino, A. Vecchi, Ghiringhelli, Bedin). All. S. Vecchi 6. MONZA (5-3-2) Castelli 6,5; Anghileri 6 (dal 48’ s.t. Zenoni s.v.), Cattaneo 6, Fiuzzi 6 (dal 24’ s.t. Boscaro 6), Zullo 6, Bugno 6; Valagussa 5,5, Romano 6,5, Lewandowski 6 (dal 41’ s.t. Rosseti s.v.); Torregrossa 6,5, Pandiani 6. (Marcandalli, Pato, Iacopino, Talato). All. Motta 6. ARBITRO Ros di Pordenone 7. NOTE paganti 838, abbonati 1.229, incasso di 10.941. euro. Ammoniti Beduschi e Zullo. Angoli 4-3. +++ GIUDIZIO AVELLINO L’Avellino travolge il Foggia disputando la migliore gara stagionale. Gli irpini passano al 7’ in contropiede con D’Angelo che sferra il diagonale vincente e poi al 42’ coglie un doppio palo: un 1’ dopo arriva il raddoppio con un gran tiro di Millesi da oltre 20 metri. Nella ripresa prima Zigoni, poi De Angelis dal dischetto (fallo di Cardin su Zigoni) arrotondano il punteggio. Luigi Zappella ++ GIUDIZIO PISA Il livornese Matteini prima punisce e poi dà la carica al Pisa, che vince in casa dopo tre mesi. L’attaccante sigla l’1-1 e per festeggiare indica ai tifosi locali la maglia della salute con lo stemma della città di Livorno. Da questo momento il pubblico comincia ad inveire contro Matteini e lo stadio si trasforma in una bolgia. Così, dopo il vantaggio di Favasuli su punizione (incertezza di Silvestri), un Pisa rimontato e senza idee mette alle corde la Reggiana spinto dal pubblico. E nel recupero Perez trova il guizzo vincente. Alessio Carli +++ GIUDIZIO MONZA Il Como del ritrovato Ramella parte bene, fa suo il primo tempo e poi subisce il ritorno della Tritium. Al 23’ Toledo calcia a sorpresa dalla lunga distanza, Pansera si salva in angolo. Al 42’ Como in vantaggio: Ciotola supera due difensori, centra per Toledo che al volo realizza il vantaggio. Nella ripresa Boldini inserisce Monacizzo e Sinato, Ramella arretra il baricentro, favorendo le conclusioni della Tritium. Al 30’ Enrico Bortolotto liberato da Sinato è steso in area, l’arbitro indica subito il rigore: Dionisi trasforma per il giusto pareggio. Pierfranco Redaelli ++ GIUDIZIO FOLIGNO (Pg) La Pro Vercelli si accontenta di un punto e il Foligno vede sempre più da vicino il baratro della retrocessione. Braghin, negli spogliatoi, frusta la sua squadra: «E’ stata una gara bruttissima, la peggiore che abbiamo giocato. Il Foligno ci ha messo alle corde e noi abbiamo sfruttato male un paio di ripartenze con Iemmello, ma se avessimo vinto sarebbe stato forse un po’ troppo». Il Foligno ci prova, mettendoci gambe e cuore, contro la terza della classe, ma non va oltre il pari per colpa dell’imprecisione dei suoi attac- canti. Clamorosa quella di Ferrari al 6’ del primo tempo quando, solo soletto, si è trovato ad un passo da Valentini. Invece di evitarlo, l’attaccante ha calciato addosso al portiere. La Pro Vercelli, dal canto suo, cerca di rompere le trame offensive dei padroni di casa puntando poi sul contropiede. E in una di queste occasioni Iemmello si vede bloccare la sfera da un attento Kovacsik. Il primo tempo finisce con una incursione di Malatesta neutralizzata dal portiere. Poche emozioni nella ripresa. In evidenza solo la grande mole di lavoro di Coresi che, inesauribile, ha cercato in tutti i modi il gol partita per il Foligno. Ma nemmeno l’ingresso di Guidone (che ha sostituito Caturano) è servito a far cambiare il risultato. L’unico tiro veramente pericoloso è stato al 33’ quando una punizione di Coresi è stata deviata con le dita da Valentini. Il tecnico Pagliari non molla: «Ho visto una squadra più tonica ma siamo stati sfortunati: penso all’occasione clamorosa capitata a Ferrari. La battaglia comunque è ancora lunga». Roberto Di Meo +++ CLASSIFICA SQUADRE PT TERNANA 57 TARANTO (-3) 50 PRO VERCELLI 48 CARPI 47 SORRENTO (-2) 43 BENEVENTO (-2) 42 AVELLINO 38 FOGGIA (-2) 36 LUMEZZANE 36 TRITIUM 35 PISA 34 COMO (-2) 31 REGGIANA (-2) 28 MONZA 26 SPAL (-4) 25 VIAREGGIO 25 PAVIA 21 FOLIGNO (-4) 17 GIUDIZIO VIAREGGIO (Lu) Il Viareggio cala il poker contro un Lumezzane svagato in difesa e Brignoli, il migliore dei suoi, lo salva da un passivo imbarazzante. Il Viareggio passa al 17’: Zaza si procura un rigore, Cesarini lo realizza. Raddoppia Cristiani, dopo uno scambio in velocità con Pizza. Nella ripresa, all’11’, altro penalty: Dianda stende Cristiani e Zaza fa 3-0. Quarto gol di Berardocco in contropiede. Giovanni Lorenzini ++ GIUDIZIO FERRARA Largamente rimaneggiato e con tanti giovani, il Monza ha tenuto testa alla Spal, vanamente alla ricerca di una vittoria che, visto il k.o. della Reggiana, avrebbe potuto rilanciarla nella corsa verso la salvezza diretta. Nel primo tempo, anche se ha rischiato su incursioni di Torregrossa e Pambianchi, la squadra di Vecchi ha mantenuto più a lungo l’iniziativa sfiorando il gol con Agnelli e Fortunato. Nella ripresa il Monza ha contenuto bene la Spal. Emozioni solo nel recupero: destro di Romano e colpo di testa di Arma fuori di poco con i portieri fuori causa. Alessandro Sovrani G 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 PARTITE V N P 16 9 2 14 11 2 13 9 5 13 8 6 12 9 6 13 5 9 11 5 11 10 8 9 10 6 11 9 8 10 8 10 9 9 6 12 8 6 13 5 11 11 7 8 12 7 4 16 4 9 14 5 6 16 RETI F S 36 16 29 10 36 15 39 22 34 23 37 30 34 35 28 27 23 28 23 29 26 27 34 40 29 37 23 35 24 31 23 41 28 42 20 38 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA RISULTATI AVELLINO-FOGGIA CARPI-SORRENTO FOLIGNO-PRO VERCELLI PAVIA-TERNANA PISA-REGGIANA SPAL-MONZA TARANTO-BENEVENTO TRITIUM-COMO VIAREGGIO-LUMEZZANE 4-0 1-0 0-0 0-0 2-1 0-0 1-1 1-1 4-0 PROSSIMO TURNO DOMENICA 25 MARZO ORE 15 BENEVENTO-TRITIUM (1-2) COMO-TARANTO (1-3) FOGGIA-CARPI (2-3) MONZA-LUMEZZANE (0-0) PISA-FOLIGNO (2-0) PRO VERCELLI-PAVIA (venerdì 23, ore 20.30) (2-1) REGGIANA-AVELLINO (0-2) SORRENTO-VIAREGGIO (2-2) (0-0) TERNANA-SPAL (lunedì 26, ore 20.45) MARCATORI 15 RETI Ginestra (2, Sorrento); Arma (3, Spal). 11 RETI Perna (3, Pisa). 9 RETI Alessi (1, Reggiana). 8 RETI De Angelis (5, Avellino); Cia (Benevento); Filippini (5, Como; ora è nella Cremonese); Falco (2, Pavia); Malatesta (Pro Vercelli); Nolè (2, Ternana). girone B CLASSIFICA SQUADRE PT © RIPRODUZIONE RISERVATA AVELLINO Maurizio Braghin, 52, tecnico della Pro ELLE girone A TRAPANI SIRACUSA (-5) SPEZIA PERGOCREMA (-2) CREMONESE (-6) CARRARESE ALTO ADIGE LANCIANO (-1) BARLETTA (-1) PORTOGRUARO FROSINONE TRIESTINA LATINA PRATO PIACENZA (-6) FERALPI SALO' ANDRIA BASSANO 53 45 43 40 39 39 39 39 36 36 33 32 29 29 29 27 24 23 G 27 27 27 27 26 27 27 26 27 27 27 27 27 27 27 27 27 27 PARTITE V N P 16 5 6 14 8 5 11 10 6 12 6 9 13 6 7 10 9 8 10 9 8 11 7 8 9 10 8 9 9 9 9 6 12 9 5 13 7 8 12 7 8 12 9 8 10 6 9 12 5 9 13 5 8 14 RETI F S 49 28 35 25 32 25 30 32 36 21 36 29 31 25 28 27 31 30 29 30 28 33 35 38 30 34 25 32 32 40 19 29 26 37 18 35 U PROMOSSA U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSA RISULTATI ANDRIA-LATINA CARRARESE-PIACENZA FERALPI SALO'-BARLETTA FROSINONE-TRAPANI LANCIANO-CREMONESE PERGOCREMA-TRIESTINA PORTOGRUARO-SPEZIA PRATO-ALTO ADIGE SIRACUSA-BASSANO 0-1 2-2 1-0 1-2 stasera 0-0 1-1 2-3 2-2 PROSSIMO TURNO DOMENICA 25 MARZO ORE 15 ALTO ADIGE-TRIESTINA BARLETTA-PORTOGRUARO BASSANO-ANDRIA CARRARESE-PRATO CREMONESE-FROSINONE LATINA-LANCIANO PIACENZA-SIRACUSA SPEZIA-FERALPI SALO' TRAPANI-PERGOCREMA (2-1) (1-1) (1-1) (1-1) (1-0) (1-2) (0-3) (1-1) (5-0) MARCATORI 13 RETI Godeas (Triestina). 12 RETI Fischnaller (5, Alto Adige); Le Noci (4, Cremonese); Pavoletti (Lanciano). 11 RETI Mazzeo (1, Barletta); Evacuo (6, Spezia); Madonia (Trapani). 10 RETI Pià (4, Pergocrema); Corazza (Portogruaro). 9 RETI Gaeta (5, Carrarese); Barraco (4, Trapani). LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27 PRIMA DIVISIONE GIRONE B 27a GIORNATA Trapani d’oro Nuovo scatto verso la B stelli, che è pronto a fare da scudo. Il Trapani si muove col pilota automatico. Al 38’, raddoppia su un’altra sbandata difensiva dei laziali: punizione di Barraco, capocciata di Caccetta che va prima sul palo e poi nel sacco. Scossa del Frosinone che riapre i giochi due minuti dopo: dopo un corner di Carrus, è Guidi a centrare il bersaglio con una botta dalla distanza. Vittoria a Frosinone e crisi superata In gol Cianni e Caccetta nel primo tempo Vana rincorsa Dopo l’intervallo, FROSINONE TRAPANI +++ 1 DAL NOSTRO INVIATO 2 NICOLA BERARDINO FROSINONE GIUDIZIO MARCATORI Cianni (T) al 22’, Caccetta (T) al 38’, Guidi (F) al 40’ p.t. FROSINONE (4-3-3) Zappino 5,5 (dal 1’ s.t. Nordi 6); Ristovsky 6,5, Guidi 7, Magli 5,5 (dal 24’ p.t. Catacchini 5,5), Vitale 6; Bottone 5, Carrus 6, Nicco 5; Aurelio 5, Bonvissuto 4,5 (dal 10’ s.t. Artistico 4,5), Ganci 4,5. (Formato, Baccolo, Miramontes, Cesaretti). All. Corini 5. TRAPANI (4-4-2) Castelli 6,5; Caccetta 7, Lo Monaco 6,5 (dal 40’ s.t. Colletto s.v.), Priola 6, Daì 6; Barraco 6,5, Cianni 7 (dal 23’ s.t. Domicolo 6), Tedesco 6,5, Madonia 6,5; Gambino 6,5 (dal 26’ s.t. Cavallaro 6), Abate 6,5. (Pozzato, Montalbano, Perrone, Mastrolilli). All. Boscaglia 7. ARBITRO Aureliano di Bologna 6,5. NOTE paganti 453, abbonati 1.422, incasso di 13.854 euro. Espulso Artistico al 48’ s.t.; ammoniti Caccetta, Lo Monaco, Daì, Ganci, Bottone e Guidi. Angoli 9-3. Frosinone costretto a cambiare pure il portiere: out Zappino (vecchi dolori di schiena), tocca a Nordi. Corini cerca di risvegliare la prima linea schierando Artistico al posto di Bonvissuto. I laziali hanno qualche bel lampo ma anche tante pause: manca soprattutto quella marcia in più per far sbandare la prima della classe. E il Trapani sfiora il gol con una testata di Gambino (18’, alta). La capolista controlla, soffre in qualche circostanza, ma non dà mai l’impressione di sentirsi in difficoltà. Esultano in curva i tifosi siciliani al seguito. Il tecnico Boscaglia ha gli occhi felici e si maschera con le parole: «È presto per festeggiare. Ora ci attende la partita della vita, col Pergocrema». Ma a Frosinone il Trapani ha messo le mani sulla B. José Cianni, 28 anni FOTOPRESS La chiave Infortuni e squalifi- che dettano l’emergenza difensiva su entrambi i fronti. Nel Frosinone il forfait di Santoruvo sposta Bonvissuto al centro dell’attacco con l’innesto di Ganci. Nel Trapani novità anche in mediana: spazio a Cianni con il rientro di Tedesco. Parte all’attacco il Frosinone, ma il Trapani appena può distendere il suo 4-4-2 agisce da padrone. E al 22’ coglie al volo l’occasione per pungere: una rapida combinazione Gambino-Abate ispira Cianni che da centro area sigla il suo primo gol da professionista. La squadra di Corini appare tramortita. Anche se potrebbe pareggiare al 29’ con Bonvissuto solo davanti a Ca- Riparte il Trapani, che ora accelera verso la B. Dopo la sconfitta col Siracusa e il pari col Barletta, la capolista riassapora i tre punti, centrando a Frosinone la nona vittoria esterna. Un successo pesantissimo: approfittando del pareggio del Siracusa, il vantaggio sul secondo posto sale a otto punti. Due gol in 38 minuti, salvo poi rimanere col fiato sospeso fino all’ultimo per il risultato, ma il Trapani ha saputo governare la partita contro un Frosinone sempre più intrappolato nei suoi problemi. © RIPRODUZIONE RISERVATA SIRACUSA 2 PORTOGRUARO 1 PERGOCREMA 0 CARRARESE 2 BASSANO 2 SPEZIA 1 TRIESTINA 0 PIACENZA 2 Frenata del Siracusa Brucato, buon debutto Il Portogruaro scappa Ma lo Spezia rimedia Pergo, che delusione Salva la Triestina in 9 Carrarese sprecona Piacenza gran cuore MARCATORI Testardi (S) al 3’, Correa (B) al 31’, Basso (B) al 34’ p.t.; Coda (S) al 45’ s.t. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 5,5; Strigari 5, Moi 5,5, Ignoffo 5,5, Capocchiano 5,5; Calabrese 5 (dal 33' s.t. Verachi 5), Giordano 6,5; Pepe 5,5, Mancosu 6 (dal 22' s.t. Coda 6), Longoni 5 (dal 13' s.t. Bongiovanni 5,5); Testardi 5,5. (Scordino, Fernandez, Pippa, Aloe). All. Sottil 5. BASSANO (4-4-2) Grillo 5,5; Toninelli 6, Basso 6, Porchia 6, Ghosheh 5,5; Morosini 5,5, Correa 6,5, De Gasperi 6 (dal 33' s.t. Ferretti 6), Tabacco 5 (dal 38' s.t. Scaglia s.v.); Galabinov 6, Guariniello 5,5 (dal 19' s.t. Longobardi 5,5). (Poli, Proietti, Baido, Gasparello). All. Brucato 6. ARBITRO Marini di Roma 6. NOTE paganti 1.650, abbonati 1.140, incasso di 18.079 euro. Ammoniti De Gasperi, Galabinov e Capocchiano. Angoli 3-5. MARCATORI Fedi (P) al 36’ p.t.; Lucioni (S) al 14’ s.t. PORTOGRUARO (5-3-2) Bavena 6,5; Lunati 6 (dal 20’ s.t. D’Amico 6), Regno 5,5, Fedi 6,5, Radi 6, Pondaco 5,5; Coppola 5,5 (dal 40’ s.t. Mguizami s.v.), Cunico 6, Liccardo 6; De Sena 5,5 (dal 12’ s.t. Luppi 5), Della Rocca 5,5. (Mion, Bognanni, Lorenzini, Herzan). All. Rastelli 6. SPEZIA (4-3-3) Russo 6; Madonna 6,5, Lucioni 7, Murolo 6,5, Mora 6; Lollo 6, Buzzegoli 6, Vannucchi 6 (dal 26’ s.t. Testini 6); Casoli 7 (dal 43’ s.t. Chianese s.v.), Marotta 5, Guerra 5 (dal 7’ s.t. Evacuo 5,5). (Conti, Ricci, Gentili, Ferrini). All. Serena 6. ARBITRO Penno di Nichelino 6. NOTE paganti 237, abbonati 174, incasso di circa 5.000 euro. Espulso Marotta al 20’ s.t.; amm. Luppi e Testini. Angoli 11-10. PERGOCREMA (4-4-2) Cicioni 6; Celjak 5,5, Romito 5, Cuomo 5, Tamburini 5,5; Babù 4,5 (dal 26' s.t. Merito 5), Cazzamalli 5, Menicozzo 5, Tortolano 4,5 (dal 12' s.t. Guidetti 5); Pià 5 (dal 38' s.t. Volpato s.v.), Joelson 4,5. (Prisco, Doudou, Lolaico, Angiulli). All. Brini 5. TRIESTINA (4-2-3-1) Gadignani 6; Galasso 6,5 (dal 39’ s.t. Evola s.v.), Gissi 6,5, Thomassen 6 (dal 24' p.t. Lima 6), Mannini 6; Princivalli 5, Allegretti 6,5; Rossetti 5, Motta 5,5 (dal 1' s.t. D'Ambrosio 6), Rossi 6; De Vena 6. (Vigorito, Tombesi, Forò, D'Agostino). All. Galderisi 6. ARBITRO Oliveri di Palermo 6. NOTE spettatori 1.000 circa, paganti, abbonati e incasso non comunicati. Espulsi Rossetti al 34' p.t. e Princivalli al 36' p.t.; ammoniti Joelson, Thomassen, Rossi, Merito e Celjak. Angoli 6-5. MARCATORI Merini (C) al 3’, Volpe (P) al 22’, Merini (C) su rigore al 26’ p.t.; Rodriguez (P) al 33’ s.t. CARRARESE (4-4-2) Nocchi 6; Piccini 6, Benassi 6,5, Anzalone 6,5, Vannucci 6; Orlandi 6, Pacciardi 6,5, Corrent 6,5, Belcastro 5,5 (dal 1’ s.t. Taddei 6); Russotto 6,5, Merini 8. (Teodorani, Pasini, Miceli, Bregliano, Donati, Rosaia). All. Sottili 6. PIACENZA (4-4-2) Ivanov 6; Marchi 6,5, Visconti 5, Bini 6,5, Ruggeri 6; Volpe 7 (dal 28’ s.t. Rodriguez 7), Pani 6 (dall'11’ s.t. Giorgi 6,5), Piccinni 6,5, Lisi 6,5; Giovio 7, Gavilan 6,5 (dal 16’ s.t. Dragoni 6,5). (Stocchi, ++ GIUDIZIO SIRACUSA Il Siracusa guarda il Trapani volare via. Eppure per i siciliani la gara era cominciata bene, grazie a Testardi, abile a deviare una palla vagante in area. Ma il nuovo Bassano di Brucato non si è demoralizzato e ha ribaltato la gara: un traversone di Correa ha attraversato tutta l’area e non è stato fermato da nessun azzurro infilandosi in porta. Poi è stato Basso a deviare in area da azione d’angolo. Un uno-due che ha spento la luce del Siracusa che solo nel finale ha pareggiato con uno splendido tiro di Coda. Massimo Leotta +++ GIUDIZIO PORTOGRUARO (Ve) Sembrava che il Porto potesse essere la bestia nera dello Spezia, sconfitto dai granata all’andata. Ma al vantaggio di Fedi al 36’ su colpo di testa, dopo il rigore (mano di Regno) fallito da Marotta, al 43’, ci ha pensato Lucioni, al 14’ della ripresa, a pareggiare. Un minuto prima traversa di Marotta che al 20’ si è fatto espellere (doppia ammonizione) lasciando la squadra in inferiorità: «Basta piagnistei, in 11 avremmo potuto vincere» ha detto Serena. Il Porto ha interrotto i 3 k.o. di fila. Alberto Francescut + GIUDIZIO CREMA (Cr) Un’ora giocata in doppia superiorità numerica non è bastata al Pergocrema per avere la meglio sulla Triestina e cogliere quel successo che in casa manca da 4 mesi. I locali hanno giocato al piccolo trotto e in maniera confusionaria per tutta la prima frazione, senza riuscire mai ad impensierire Gadignani. Nella ripresa, l’unica occasione da rete è stata una deviazione non irresistibile di Guidetti da ottima posizione, ribattuta sulla linea da Lima. Per il resto, Joelson, Cuomo e Romito di testa da pochi passi non hanno trovato la porta. Dario Dolci Alto Adige gran finale Fischnaller 2: Prato ko PRATO 2 ALTO ADIGE 3 ++++ GIUDIZIO MARCATORI Giannetti (AA) al 14’, Vieri (P) al 22’ p.t.; Benedetti (P) su rigore al 32’, Fischnaller (AA) al 42’ e al 44’ s.t. PRATO (3-4-1-2) Layeni 5; Dametto 5,5, Manucci 4, Lamma 5; Sacenti 6, Fogaroli 5,5, Gazo 5,5 (dal 9' s.t. Cavagna 6), De Agostini 6; Silva Reis 5,5; Vieri 6,5 (dal 23' s.t. Corvesi 5,5), Alberti 5,5 (dal 9' s.t. Benedetti 6,5). (Morandi, Visibelli, Scrugli, Morante). All. Esposito 5,5. ALTO ADIGE (4-3-3) Iacobucci 6; Iacoponi 5,5, Cascone 6, Tagliani 5,5, Legittimo 5,5 (dal 38' s.t. Grea s.v.); Bacher 6, Uliano 7, Campo 6,5; Schenetti 6,5 (dal 45' s.t. Fink s.v.), Giannetti 7 (dal 19' s.t. Chiavarini 6), Fischnaller 7,5. (Miskiewicz, Kiem, Santonocito, Pfitscher). All. Stroppa 7. ARBITRO Abisso di Palermo 5. NOTE paganti 460, abbonati 186, incasso di circa 1.800 euro. Espulso Fogaroli al 47' s.t.; ammoniti Dametto, Cascone, Silva Reis, Campo e Iacobucci. Angoli 3-2. PIERO CECCATELLI AGLIANA (Pistoia) Due incredibili svarioni di Manucci regalano la doppietta a Fischnaller e la vittoria a un Alto Adige bello ma fino Campagna, Bombagi, Cambielli). All. Monaco 6,5. ARBITRO D’Angelo di Ascoli 6. NOTE paganti 995, abbonati 195, incasso di 12.641 euro. Espulso Visconti al 7’ s.t.; ammoniti Corrent, Vannucci, Pacciardi, Marchi, Dragoni e Visconti. Angoli 5-4. +++ GIUDIZIO CARRARA Doppia rimonta del Piacenza, per due volte sotto e capace di agguantare il pari. Apre le marcature al 3’ Merini, pronto a riprendere una respinta errata di Ivanov, ma al 22’ Volpe in area si coordina bene e pareggia. Nuovo vantaggio della Carrarese al 26’: affondo di Russotto in area toccato da Visconti: rigore e nuovamente Merini a segno. In avvio di ripresa Visconti viene espulso per doppia ammonizione, ma la Carrarese non riesce a chiudere il match. E così il Piacenza con Rodriguez fa il 2-2. Massimo Braglia IL POSTICIPO STASERA, ORE 20.45 C’è Lanciano-Cremonese in tv Grande sfida tra Lanciano e Cremonese: chi vince è quarto. Gautieri non ha Turchi, D’Aversa e Titone e dovrebbe confermare la formazione dell’ultima partita. Invece a Brevi mancano lo squalificato Semenzato e gli infortunati Fietta, Sales e Sambugaro, ma rientrano Pestrin e Coralli. Così in campo (ore 20.45, diretta su Raisport 1): LANCIANO (4-3-3) Aridità; Aquilanti, Massoni, Amenta, Mammarella; Capece, Paghera, Volpe; Chiricò, Pavoletti, Sarno. (Amabile, Rosania, Vastola, Margarita, Novinic, Turchi, Donnarumma). All. Gautieri. CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Polenghi, Minelli, Cesar, Favalli; Tacchinardi, Pestrin, Dettori; Le Noci, Coralli, Possanzini. (Bianchi, Rigione, Riva, Filippini, Nizzetto, Rabito, Musetti). All. Brevi. ARBITRO Ripa di Nocera Inferiore (Camillucci-De Troia). serie D GIRONE A 27a giornata RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI CLASSIFICA RISULTATI ACQUI-VALLE D'AOSTA 1-2 ALBESE-DERTHONA 1-2 ASTI-LAVAGNESE 0-1 BOGLIASCO-NAVIGLIO TREZZANO 2-2 BORGOSESIA-SANTHIA' 1-0 F. CARATESE-CHIAVARI 1-1 LASCARIS-NOVESE 0-3 VERBANO-CHIERI 1-2 VILLALVERNIA-CANTU' SAN PAOLO 5-1 ha riposato PRO IMPERIA Valle d'Aosta˚ p. 67; Chieri 64; Santhià˚ (-3) 50; Derthona˚ 48; Novese˚ 47; Lavagnese˚ 45; Chiavari˚ e Villalvernia 43; Borgosesia 41; Naviglio Trezzano˚ 40; Acqui e F. Caratese 39; Bogliasco 38; Pro Imperia˚ 37; Verbano˚ 32; Asti 27; Albese (-3) 22; Cantù San Paolo˚ 6; Lascaris˚ 5. (˚hanno già riposato). ALZANOCENE-CASTIGLIONE 3-0 AURORA SERIATE-PIZZIGHETTONE 0-1 CASTELLANA-MAPELLOBONATE 4-2 FIDENZA-PONTISOLA 0-1 GALLARATESE-GOZZANO 1-1 OLGINATESE-CARONNESE 2-1 PRO PIACENZA-CARPENEDOLO 3-0 RUDIANESE-DARFO 0-1 SEREGNO-FIORENZUOLA 2-1 VOGHERA-COLOGNESE 0-1 Castiglione p. 57; Pizzighettone e Pontisola 52; Olginatese 51; MapelloBonate 48; Caronnese 46; Voghera e Castellana 44; AlzanoCene 41; Aurora Seriate 40; Pro Piacenza e Darfo 38; Rudianese e Gozzano 37; Colognese 36; Fidenza e Seregno 32; Carpenedolo 31; Fiorenzuola 28; Gallaratese 21. LEGNAGO-TAMAI MONTEBELLUNA-PORTO TOLLE MONTECCHIO-MEZZOCORONA SACILESE-BELLUNO SANDONA'JESOLO-SAREGO SAN GIORGIO-PORDENONE SANVITESE-ITALA SAN MARCO UNION QUINTO-CONCORDIA VENEZIA-GIORGIONE Il Martina è in vetta Mercoledì si gioca Sorpasso in vetta nel girone H: il Martina si porta a +2 sull’Ischia; crolla anche il Castiglione (B), che però resta a +5. Tutto come prima nei gironi C, D e G. Il Pontedera (E) e il Teramo (F) volano a +10, l’Hinterreggio (I) torna a vincere e va a +6. Mercoledì ultima infrasettimanali nei gironi A, B e D. GIRONE E RISULTATI CASTEL RIGONE-DERUTA 0-3 ORVIETANA-GROUP CITTA' DI CASTELLO 3-1 PIERANTONIO-PONTEVECCHIO 1-0 PONTEDERA-SPOLETO 3-0 SANSEPOLCRO-FLAMINIA 1-0 SPORTING TERNI-VITERBESE 3-3 TODI-SANSOVINO 1-0 TRESTINA-AREZZO 1-1 ZAGAROLO-PIANESE 2-1 CLASSIFICA Pontedera p. 60; Arezzo 50; Pianese 44; Sporting Terni 43; Castel Rigone 40; Pierantonio 39; Viterbese 38; Deruta 37; Spoleto 36; Orvietana e Sansepolcro 35; Trestina 32; Pontevecchio 31; Flaminia e Todi 30; Sansovino (-4) e Zagarolo 25; Group Città di Castello 22. (30a) GIRONE B (30a) ad allora poco concreto e che a 3’ dal termine stava subendo una sconfitta non meritata. Sconfitta che la duplice amnesia di Manucci (prima malinteso con Layeni, poi palla persa sulla tre quarti) trasforma in un successo che vale oro. Stroppa non s’illude, né per la classifica («vorrei altri 2-3 punti per la salvezza»), né per il successo ad Agliana, dove il Prato é emigrato per l'inagibilità del Lungobisenzio. «Per numero di occasioni il pari sarebbe stato giusto» dice ancora il tecnico dell’Alto Adige. I gol Ospiti in gol con Giannetti che al quarto d'ora sfrutta l'assist dell'ex Schenetti. Il Prato risponde con Vieri di testa. Esposito manda dentro Benedetti che ripaga conquistandosi il rigore, trasformato poi con freddezza. Il Prato «vede» un successo che lo premia oltre i meriti, ma deve fare i conti con gli orrori difensivi e con Fischnaller che lancia l’Alto Adige in zona playoff. © RIPRODUZIONE RISERVATA FERALPI SALÒ 1 ANDRIA 0 BARLETTA 0 LATINA 1 Feralpi, sono tre di fila Troppo poco Barletta Il Latina fa il colpaccio Andria: rischia Cosco MARCATORE Blanchard al 46’ s.t. FERALPI SALÒ (3-4-3) Zomer 6,5; Turato 7, Leonarduzzi 6, Blanchard 7,5; Bianchetti 5,5 (dal 38’ s.t. Camilleri s.v.), Muwana 5,5 (dal 45’ s.t. Drascek s.v.), Castagnetti 6,5, Savoia 6; Bracaletti 6, Defendi 5,5, Tarana 6,5. (Gargallo, Allievi, Cortellini, Fusari, Corradi). All. Remondina 6,5. BARLETTA (4-2-3-1) Pane 6; Mazzarani 6, Pelagias 6 (dal 42’ p.t. Pisani 6; dal 47’ s.t. Hanine s.v.), Migliaccio 6,5, Petterini 6; Guerri 6, De Liguori 6,5; Simoncelli 5,5, Romondini 5,5, Cerone 6,5 (dal 26’ s.t. Franchini 6); Infantino 6. (Sicignano, Di Cecco, Ferrara, Zappacosta). All. Di Costanzo 6. ARBITRO De Faveri di San Donà 6.5. NOTE spettatori 700 circa, paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Pelagias, Petterini, Bianchetti, Leonarduzzi e Castagnetti. Angoli 4-3. MARCATORE Jefferson al 17’ s.t. ANDRIA (4-4-2) Rossi 6; Meccariello 5, Cossentino 6 (dal 1’ s.t. Zaffagnini 6), Mucciante 5, Pierotti 5 (dal 26’ s.t. Gambino s.v.); Comini 5 (dal 1’ s.t. Minesso 6), Marsili 5, D’Alessandro 5,5, Taormina 5,5; Del Core 5, La Mantia 6. (Sansonna, Arini, Loiodice, Russo). All. Cosco 5. LATINA (3-5-2) Martinuzzi 6,5; Gasperini 5,5, Agius 6,5, Bruscagin 6; Falzerano 5,5, Berardi 6, Burrai 6, Matute 6,5, Giacomini 6; Bernardo 6 (dal 16’ s.t. Jefferson 7), Martignago 6 (dal 34’ s.t. Pagliaroli s.v.). (Radio, Burzigotti, Giannusa, Carta, Merlin). All. Sanderra 6,5. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 6. NOTE paganti 303, abbonati 1.992, incasso di 9.140 euro. Espulso Mucciante al 46’ s.t.; ammoniti Pierotti, Giacomini e Meccariello. Angoli 10-5. +++ GIUDIZIO SALÒ (Bs) La Feralpi Salò batte il Barletta all’ultimo respiro e con la terza vittoria consecutiva riaccende le speranze di salvezza. Al 46’ della ripresa decide un gol del difensore Blanchard, che su punizione a spiovere di Castagnetti mette in rete con un preciso colpo di testa. Il Barletta ha chiamato in causa Zomer solo una volta al 19’ della ripresa con una punizione di Cerone. Giulio Tosini GIRONE C ++ GIUDIZIO ANDRIA Anche il Latina sbanca Andria e inguaia Cosco, che comunque intasca la fiducia della società. La contestazione dei tifosi portano invece alle dimissioni del presidente Fusiello. Eppure l’Andria era partito bene, ma il Latina ha sofferto poco di fronte a una squadra abulica. Nella ripresa Sanderra inserisce Jefferson che appena in campo va a segno sfruttando un buco difensivo di Mucciante. La reazione dell’Andria si infrange contro la traversa di La Mantia. Giuseppe Ernesto GIRONE D 2-0 0-1 2-0 0-1 0-0 1-1 2-4 2-1 2-1 CLASSIFICA RISULTATI Venezia p. 56; Porto Tolle 54; Legnago 53; Montebelluna 45; Pordenone 40; SandonàJesolo 39; Mezzocorona e Belluno 37; Tamai e Union Quinto 36; Giorgione e San Giorgio 35; Sacilese 34; Montecchio 32; Concordia 26; Sanvitese e Sarego 21; Itala San Marco 15. BAGNOLESE-PAVULLESE CAMAIORE-PISTOIESE CEREA-TUTTOCUOIO FORCOLI-RAVENNA FORLÌ-CASTELFRANCO MEZZOLARA-SANTACROCE ROSIGNANO-VILLAFRANCA SAN PAOLO-SCANDICCI SESTESE-LANCIOTTO CAMPI VIRTUS VECOMP-ESTE (30a) 2-0 0-0 1-3 1-0 1-0 2-0 2-2 2-2 0-2 1-3 CLASSIFICA Este p. 61; Forlì 58; Virtus Vecomp, Mezzolara e Castelfranco 53; San Paolo 49; Cerea 47; Lanciotto Campi 46; Pistoiese 43; Scandicci 38; Rosignano e Tuttocuoio 37; Bagnolese 36; Camaiore e Forcoli 35; Ravenna (-2) 31; Villafranca 26; Pavullese* 24; Santacroce 22; Sestese* 17. (* una gara in meno). PROSSIMO TURNO (31a) mercoledì 21 marzo, ore 14.30 Cantù San Paolo-Lascaris (3-0); Chiavari-Borgosesia (1-0); Chieri-Albese (3-1; ore 15); Derthona-Asti (0-1); Lavagnese-Acqui (1-2); Naviglio-Pro Imperia (1-0); Novese-Verbano (2-1); Santhià-Bogliasco (3-1); Valle d'Aosta-F. Caratese (2-2); riposa Villalvernia. PROSSIMO TURNO (31a) mercoledì 21 marzo, ore 14.30 PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15 PROSSIMO TURNO (31a) mercoledì 21 marzo, ore 14.30 Caronnese-Seregno (2-1); Carpenedolo-Gallaratese (0-1); Castiglione-Aurora Seriate (2-2); Colognese-AlzanoCene (1-0); Darfo-Voghera (1-1); Fiorenzuola-Rudianese (0-0); Gozzano-Castellana (1-4); MapelloBonate-Fidenza (1-1); Pizzighettone-Pro Piacenza (1-0); Pontisola-Olginatese (1-3). Belluno-Sanvitese (3-0); Concordia-Sacilese (3-0); Giorgione-SandonàJesolo (2-1); Itala San Marco-San Giorgio (1-1); Mezzocorona-Union Quinto (1-2); Pordenone-Legnago (1-1); Porto Tolle-Montecchio (0-1); Sarego-Montebelluna (0-1); Tamai-Venezia (1-2). Cerea-Virtus Vecomp (2-2); Este-San Paolo (0-1); Lanciotto-Bagnolese (2-1); Pavullese-Mezzolara (0-1); Pistoiese-Rosignano (1-2); Ravenna-Sestese (0-0); Santacroce-Camaiore (1-1); Scandicci-Forcoli (0-0); Tuttocuoio-Castelfranco (0-1); Villafranca-Forlì (1-2). GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I RISULTATI JESINA-CIVITANOVESE 0-1 LUCO CANISTRO-ATLETICO TRIVENTO 1-2 MIGLIANICO-ISERNIA 2-0 OLYMPIA AGNONESE-ANCONA 4-2 REAL RIMINI-RENATO CURI 1-2 RECANATESE-RICCIONE 0-1 SAMBENEDETTESE-SANTEGIDIESE 3-2 SAN NICOLÒ-TERAMO 0-1 VIS PESARO-ATESSA VDS 2-2 CLASSIFICA Teramo p. 65; Civitanovese e Sambenedettese 55; Ancona 53; Isernia e Atletico Trivento 47; San Nicolò 39; Recanatese e Olympia Agnonese 36; Riccione 35; Jesina 34; Vis Pesaro 33; Atessa VdS 32; Santegidiese 28; Renato Curi 27; Miglianico 20; Luco Canistro 19; Real Rimini 4. RISULTATI ANZIOLAVINIO-ASTREA FIDENE-CIVITAVECCHIA MARINO-BACOLI PALESTRINA-ARZACHENA POMIGLIANO-ATL. BOVILLE PORTO TORRES-BUDONI SALERNO-CYNTHIA SELARGIUS-MONTEROTONDO SORA-SANT'ELIA 1-1 1-2 3-1 0-2 5-0 1-1 3-1 1-3 2-1 CLASSIFICA Salerno p. 57; Marino 51; Porto Torres 42; Fidene e Budoni 41; Palestrina e Pomigliano 39; Astrea 38; Selargius, Arzachena e Monterotondo 35; Sora 34; Anziolavinio 33; Civitavecchia 31; Cynthia 27; Sant' Elia 24; Bacoli e Atletico Boville 21. RISULTATI BRINDISI-INTERNAPOLI 3-1 CASARANO-ISCHIA 4-2 CASERTANA-FORTIS TRANI 3-0 CRISTOFARO-MARTINA 1-2 FRANCAVILLA S.-CAMPANIA 3-2 GROTTAGLIE-IRSINESE 1-0 REAL NOCERA-GAETA 1-0 SARNESE-NARDO' 2-0 TURRIS-VIRIBUS UNITIS 4-2 CLASSIFICA Martina p. 57; Ischia 55; Sarnese 53; Casertana 50; Francavilla S. 47; Brindisi 45; Turris 44; Campania 41; Casarano 40; Nardò 39; Fortis Trani 34; Internapoli 31; Irsinese 24; Real Nocera e Grottaglie 23; Viribus Unitis 19; Cristofaro 17; Gaeta (-4) 16. RISULTATI ACIREALE-BATTIPAGLIESE ACRI-NUVLA SAN FELICE HINTERREGGIO-LICATA MARSALA-MESSINA NOTO-CITTANOVA PALAZZOLO-COSENZA SAMBIASE-ADRANO SERRE ALBURNI-S. ANTONIO ABATE VALLE GRECANICA-NISSA 1-1 0-1 2-0 0-1 6-0 1-1 3-0 0-1 1-1 CLASSIFICA Hinterreggio p. 48; Cosenza e Nuvla San Felice 42; Messina (-7) e Adrano* 41; Palazzolo e Battipagliese* 40; Acri 39; Licata* 37; Serre Alburni, Noto e Marsala* 34; Sant'Antonio Abate (-2) 31; Acireale* 30; Sambiase 29; Valle Grecanica 28; Nissa* 23; Cittanova (-1) 18. (* una gara in meno). PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15 PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15 PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15 PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15 PROSSIMO TURNO (28a) domenica 25 marzo, ore 15 Arezzo-Zagarolo (3-1); Deruta-Sansepolcro (0-1); Group Città di Castello-Flaminia (0-2); Pianese-Orvietana (2-2); Pontevecchio-Castel Rigone (1-3); Sansovino-Pontedera (0-1); Spoleto-Pierantonio (3-0); Trestina-Sport ng Terni (3-2); Viterbese-Todi (1-1). Ancona-Vis Pesaro (2-4); Atessa VdS-Real R mini (2-1); Civitanovese-Olympia Agnonese (1-3); Isernia-Recanatese (1-1); Renato Curi-San Nicolò (0-0); Riccione-Atletico Trivento (4-3); Sambenedettese-Jesina (1-1); Santeg diese-M gl anico (1-2); Teramo-Luco Canistro (4-1). Arzachena-Sant'Elia (2-0); Astrea-Marino (1-1); Atletico Boville-Fidene (0-2); Bacoli-Selargius (0-3); Budoni-Salerno (1-1); Civitavecchia-Sora (0-1; ore 14); Cynthia-Palestrina (4-2); Monterotondo-Pomigliano (0-1); Porto Torres-Anziolavinio (2-1). Brindisi-Francavilla S. (1-2); Campania-Casarano (1-0); Gaeta-Grottaglie (1-4); Internapoli-Real Nocera (0-0); Irsinese-Fortis Trani (1-1); Ischia-Sarnese (0-3); Martina-Turris (1-1); Nardò-Cristofaro (2-0); Viribus Unitis-Casertana (0-5). Adrano-Serre Alburni (1-2); Battipagliese-Hinterreggio (1-1); Cittanova-Sambiase (0-3); Cosenza-Marsala (0-2); Licata-Palazzolo (1-1); Messina-Valle Grecanica (2-2); Nissa-Acri (0-1); Nuvla San Felice-Noto (0-4); Sant'Antonio Abate-Acireale (1-0). 28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 SECONDA DIVISIONE girone A SAN MARINO 3 ENTELLA 0 POGGIBONSI 1 CUNEO 1 31a giornata Ora il San Marino vede il primato Super Pro Patria Ottoni, 2˚ esonero Il Casale rallenta, in due lo braccano: oltre al Cuneo, che ha fatto un gran colpo a Chiavari, c’è anche il San Marino (Lapadula sale a 21 gol) che mercoledì nel recupero sul campo della Giacomense può salire in vetta; prima della partita con il Poggibonsi è stato arrestato un tifoso di 40 anni che ha dato una testata a un gendarme. Prosegue l’incredibile rimonta della Pro Patria (partita da -13) verso i playoff, riaprendo la crisi del Montichiari: secondo esonero per Claudio Ottoni (in arrivo Soda o Tosi) e ingaggio del centrocampista Fonjock. Da segnalare a Treviso un’interruzione di 5’ per un infortunio al piede del guardalinee Forte. +++ GIUDIZIO MARCATORI Lapadula (SM) al 18', Pera (P) al 39', Tarallo (SM) al 40', Poletti (SM) su rigore al 49' s.t. SAN MARINO (4-4-2) Vivan 7; Pelagatti 6 (dal 40' p.t. Tarallo 6,5), Del Duca 6, Fogacci 6,5, De Santis 6; Sorbera 6, Amantini 6,5, Del Sole 6 (dal 19' s.t. Loiodice 6), Poletti 6,5; Lapadula 7 (dal 36' s.t. Pigini s.v.), D'Antoni 6,5. (Migani, Farina, Villanova, Casolla). All. Petrone 6,5. POGGIBONSI (4-4-2) Sportiello 5,5; Cutrupi 6, Dierna 5,5, Cirina 5,5, Bronchi 6 (dal 36' s.t. Cicali s.v.); Romanelli 6 (dal 19' s.t. Boldrini 6), El Kamch 6,5, Doveri 5,5, Moscarino 6; Falomi 5,5, Dal Bosco 6 (dal 17' s.t. Pera 6,5). (Gori, Maquori, Giuliacci, Settembrini). All. Fraschetti. 6. ARBITRO Rasia di Bassano 6. NOTE spett. 300, incasso nc. Espulso il tecnico Petrone al 41’ s.t.; amm. Dierna, Del Sole, Lapadula, D'Antoni, El Kamch e Doveri. Angoli 0-5. (g.b.) girone B NORMANNA 0 CATANZARO 0 VIGOR LAMEZIA 4 L’AQUILA 0 34a giornata +++ GIUDIZIO MARCATORE Sentinelli al 45' p.t. ENTELLA (4-4-2) Paroni 6; Falcier 5,5, Russo 6, Bertoli 6, Zampano 6; Staiti 6, Hamlili 6, Volpe 6 (dal 25' s.t. Serlini 5,5), Ciarcià 6,5 (dal 39' s.t. Simeoni s.v.); Lenzoni 5,5 (dal 10' s.t. Lazzaro 5,5), Rosso 6. (Otranto, Fantoni, Favret, Musso). All. Spalla 6 (Prina squalificato). CUNEO (5-3-2) F. Rossi 6,5; Passerò 6, Sentinelli 6,5, Carretto 6,5, Arcari 6,5, Donida 6; Cristini 6, Lodi 6,5 (dal 1' s.t. Longhi 6), Di Quinzio 6,5 (dal 24' s.t. Gentile 6); Ferrario 6, Varricchio 6 (dal 34' s.t. Personè s.v.). (Negretti, Cintoi, Garcia, Garavelli). All. E. Rossi 6,5. ARBITRO Caso di Verona 5. NOTE spettatori 500 circa, incasso di 4.384,47. Ammoniti Volpe, Sentinelli, Lodi e Carretto. Angoli 5-4. (i.v.) Grande Lamezia Paura a Celano: arresto cardiaco per Russo (Melfi) Pareggiano in casa Perugia e Catanzaro (Masini ha fallito un rigore a 8’ dalla fine) e si rifà sotto la Vigor Lamezia, che dilaga ad Aversa. Spavento a Celano, dove Roberto Russo del Melfi è andato in arresto cardiaco dopo uno scontro di gioco al 21' del secondo tempo: il giocatore è stato rianimato dal medico locale Giulio Del Gusto ed è stato trasportato prima all'ospedale di Avezzano e poi a quello di L’Aquila, riprendendo conoscenza sull’ambulanza; i giocatori hanno atteso le notizie del miglioramento delle sue condizioni prima di riprendere la gara, rimasta ferma per 13’: per Russo frattura e ferita sulla fronte, oltre alla frattura della mascella. GIUDIZIO ++ GIUDIZIO MARCATORI Gattari al 43’ p.t.; Mancosu al 18’, Giuffrida al 29’, Cane al 33’ s.t. NORMANNA (4-3-3) Russo 5; Diana 5, Castaldo 5,5, Mattera 5,5, Letizia 5,5; Gatto 6, Zolfo 5,5 (dal 14' s.t. Guarracino s.v.), Marano 6; Grieco 5,5, Petagine 6, Zampaglione 5. (Russolillo, Monda, Izzo, Signorelli, Varriale, Vitale). All. Romaniello 5,5. VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Forte 6; Franchino 6, Bonasia 6,5, Giuffrida 7 (dal 37' s.t. Sbravati s.v.), Marchetti 7 (dal 37' s.t. Mercurio s.v.); Gattari 7, Rondinelli 7,5, Cerchia 7; Mangiapane 6,5, De Luca 6 (dal 28' s.t. Cane 6,5), Mancosu 6,5. (Calderoni, Visone, Lattanzio, Romero). All. Costantino 7,5. ARBITRO Roca di Foggia 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Mancosu, Zampaglione e Gattari. Angoli 2-5. (g.ar.) ++ CATANZARO (3-4-3) Mengoni 7; Mariotti 6,5, Accursi 6,5, Papasidero 6,5; Giampà 6, Ulloa 5,5, Maisto 6, Squillace 6; Esposito 5 (dal 1’ s.t. Bugatti 5,5), Masini 5, Carboni s.v. (dal 6’ p.t. Bruzzese 6; dal 26’ s.t. Romeo 5). (Mosca, Narducci, Gigliotti, Corso). All. Cozza 5,5. L’AQUILA (4-3-3) Testa 7; Simoncini 6, Prizio 6 (dal 19’ s.t. Cavaliere 5,5), Ruggiero 6,5, Piccioni 6; Agnello 6,5, Catinali 6, Carcione 6 (dal 15’ s.t. Perfetti 5,5); Calvarese 5, Colussi 5,5, Improta 6 (dal 43’ s.t. Cunzi s.v.). (Modesti, Campinoti, Giglio, Capparella). All. Ianni 6,5. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 5. NOTE spettatori 5.000 circa, incasso non comunicato. Espulso il tecnico Cozza al 44’ s.t.; ammoniti Piccioni, Squillace, Colussi e Accursi. Angoli 5-6. (i.m.) MANTOVA 0 RENATE 1 TREVISO 1 MONTICHIARI 0 PERUGIA 1 PAGANESE 1 APRILIA 2 CAMPOBASSO 2 CASALE 0 RIMINI 1 BELLARIA 1 PRO PATRIA 1 FONDI 1 EBOLITANA 1 CHIETI 2 GAVORRANO 2 ++ GIUDIZIO MANTOVA (4-4-2) Festa 6,5; Bertin 6, Sensi 6, Zaninelli 6,5, Sereni 6; Colonetti 5,5 (dal 32’ s.t. Cinque 5,5), Spinale 6, Pettarin 6, Bersi 5,5 (dal 38’ s.t. Maschio s.v.); Del Sante 6, Franchi 5,5 (dal 14’ s.t. Pietribiasi 5,5). (Bellodi, Fonte, Girelli, Burato). All. Frutti 6. CASALE (4-3-3) Adornato 6; Silvestri 6,5, Gonnella 6,5, Vignati 5,5, Marchi 5; Garrone 5,5 (dal 10’ s.t. Iannini 6,5), Capellupo 6, Gambadori 6,5; Taddei 6,5 (dal 44’ s.t. Peluso s.v.), Curcio 6, Siega 6,5. (Pomat, Ciccomascolo, Naglieri, Agnesina, Di Vanno). All. Buglio 6. ARBITRO Barbeno di Brescia 5,5. NOTE spettatori 2.000 circa, incasso di 13.906 euro. Espulso Sensi al 41’ s.t.; ammoniti Sensi, Sereni, Zaninelli, Gambadori e Cinque. Angoli 2-4. (m.b.) GIUDIZIO +++ ++ MARCATORE Gaeta (Re) su rigore al 45’ p.t.; Buonocunto (Ri) su rigore al 7’ s.t. RENATE (4-3-3) Pisseri 7; Adobati 6,5, Cortinovis 6, Bergamini 6, Gavazzi 6; Gualdi 5,5, Battaglino 6, Valerio 6; Gaeta 6,5, Ghezzi 6, Mangiarotti 6. (Lenzi, Morotti, Ferrari, Gori, Mastrototaro, Mazzini, Carminati). All. Adamo 6 (Magoni squalificato). RIMINI (5-3-2) Scotti 6,5; Spighi 6,5, A. Brighi 6, Mastronicola 6, Rosini 6, Palazzi 5,5; Buonocunto 6,5, Favero 5 (dal 5’ s.t. Zanigni 5,5), Valeriani 6; Degano 5 (dal 40’ s.t. De Luigi s.v.), Baldazzi 5,5. (Semprini, Barone, Zanetti, Signorini, Bufalo). All. Greco 6 (D’Angelo squalificato). ARBITRO Martinelli di Roma 5,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gualdi, Valerio, Valeriani, Buonocunto e Palazzi. Angoli 4-4. (f.c.) GIUDIZIO MARCATORI Perna (T) al 16’, Bamonte (B) al 45’ s.t. TREVISO (4-3-1-2) Campironi 6,5; Beccia 6, Cernuto 5,5, Visintin 6, Bandiera 5,5; Malacarne 5 (dal 1’ s.t. Torromino 6), Giorico 5,5 (dal 19’ s.t. Panarelli 6), Maracchi 6; Spinosa 6; Ferretti 5 (dal 32’ s.t. Gallon s.v.), Perna 6,5. (Sartorello, Granati, Brunetti, Madiotto). All. Zanin 6. BELLARIA (4-4-2) Venturi 6,5; Severi 5, Buda 6, Forte 6,5, Bamonte 6,5; Martinelli 5, Mariani 5 (dal 30’ s.t. Rolandone s.v.), Briglia 5, De Cenco 5,5 (dal 38’ s.t. Luppi s.v.); Scarponi 6 (dal 17’ s.t. Turchetta 6), Fioretti 6. (Renna, Fabbri, Morena, Rossi). All. Campedelli 6. ARBITRO Petroni di Roma 5,5. NOTE spettatori 800 circa, incasso di 5.050 euro. Espulso Rossi dalla panchina al 20’ s.t.; amm. Forte, Bamonte, Maracchi, Spinosa, Martinelli e Bandiera. Angoli 6-4. (g.p.z.) ++ GIUDIZIO MARCATORE Cortesi al 35' s.t. MONTICHIARI (4-4-2) Gambardella 5; Verdi 5,5, Filippini 6, Bettenzana 5,5, Zambelli 5; Muchetti 6,5, Dolce 6, Agostinone 6, Loiacono 5,5 (dal 30' s.t. Saleri 5,5); Altobelli 6, Kyeremateng 6 (dal 30' s.t. Dalì 5,5). (Grosso, Giordani, Materazzo, Justino, Severgnini). All. Ottoni 5,5. PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 6; Gambaretti 5,5, Polverini 6,5, Nossa 7, Pantano 6; Vignali 6,5, Bruccini 7, Artaria 6 (dal 27' s.t. Viviani 6); Giannone 6,5 (dal 41' s.t. Siano s.v.); Serafini 6,5, Cozzolino 6,5 (dal 30' s.t. Cortesi 6,5). (Frasca, Botturi, Bonfanti, Ghidoli). All. Cusatis 6,5. ARBITRO Cangiano di Napoli 6. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Espulso Bettenzana al 35' p.t.; ammoniti Dolce, Kyeremateng, Altobelli, Gambaretti, Vignali e Bruccini. Angoli 4-2. (n.s.) ++ GIUDIZIO MARCATORI Cacioli (P) al 45’ p.t.; Ricciardo (F) al 9’ s.t. PERUGIA (4-2-3-1) Giordano 6; Anania 6, Cacioli 7, Russo 6,5, Zanchi 6; Mocarelli 6 (dal 15’ s.t. Luchini 6), Borgese 6; Moscati 6,5 (dal 40’ s.t. Moneti s.v.), Clemente 6,5, Ferri Marini 5,5 (dal 26’ s.t. Padovani 6,5); Bueno 5,5. (Despucches, Pupeschi, Borghetti, Di Dio). All. Battistini 5,5. FONDI (5-3-2) Gasparri 7,5; Alleruzzo 6, Palumbo 6, Dionisio 6, Schettino 6, Pacini 6 (dal 27’ s.t. Iovinella 6); Rossini 6 (dal 44’ s.t. Grillo s.v.), Cucciniello 6,5, Vaccaro 6; Konate 7, Ricciardo 6,5 (dal 39’ s.t. Formuso s.v.). (Mezzacapo, Bennardo, Finocchio, Bernasconi). All. Capuano 6,5. ARBITRO Operato di Isernia 6. NOTE spettatori 3.000 circa, incasso di 22.978 euro. Ammoniti Pacini, Zanchi, Schettino, Rossini e Alleruzzo. Angoli 5-2. (a.m.) GIUDIZIO ++ ++++ MARCATORI Scarpa (P) al 31' p.t.; Lo Coco (E) al 14' s.t. PAGANESE (4-4-2) Stillo 6; Balzano 4,5 (dal 40' s.t. F. Orlando 5,5), E. Pepe 6, Fusco 6 (dal 37' s.t. Pastore 6), Errico 5; Galizia 6, Tricarico 6,5, Nigro 6, Scarpa 6,5; Fava 6,5, L. Orlando 5. (Robertiello, Giglio, Neglia, De Martino, Loiacono). All. Palumbo 5. EBOLITANA (4-3-2-1) Nicastro 5; Venneri 6, De Pascale 6,5, Perricone 6,5, Giudice 5,5; Perrino 6, Nazzani 6, M. Pepe 6; Corsino 6,5, Mirante 5,5 (dal 19' s.t. Salemme 5,5); Lo Coco 6 (dal 40' s.t. Mastrojanni 6). (Policano, Barbone, Cutolo, Calascibetta, Broso). All. Marino 6,5. ARBITRO Peretti di Verona 6,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso nc. Espulsi Corsino al 33' s.t. e il tecnico Marino al 35' s.t.; ammoniti Scarpa, Perrino, Fusco, Nazzani e Perricone. Angoli 8-1. (a.c.) GIUDIZIO MARCATORI Ceccarelli (A) su rigore al 2’, Alessandro (C) al 42’ p.t.; Migliorini (C) al 3’, Pignalosa (A) al 28’ s.t. APRILIA (4-4-2) Bifulco 6; Gomes 6, Gritti 6,5, Diakite 6, Carta 5,5 (dal 16’ s.t. Buonaiuto 6); Criaco 6,5, Cruciani 6, Croce 5,5, Germani 5,5 (dal 16’ s.t. Pignalosa 6); Calderini 5,5, Ceccarelli 6. (Pellegrino, Di Libero, Crialese, Salese, Iovene). All. Vivarini 6. CHIETI (4-2-3-1) Feola 7; Bigoni 6, Serpico 6, Migliorini 6,5, Malerba 5,5; Amadio 7, Del Pinto 6; Fiore 6 (dal 40’ s.t. Gammone s.v.), Alessandro 6,5 (dal 34’ s.t. Anastasi 5,5), Berardino 7 (dal 31’ s.t. Cardinali 5,5); Lacarra 5. (Perucchini, Gialloreto, Di Noia, Pedrocchi). All. Paolucci 6,5. ARBITRO Saia di Palermo 6,5. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso nc. Espulso Lacarra al 24’ p.t.; amm. Bifulco, Cruciani, Calderini, Alessandro e Cardinali. Angoli 6-8. (v.a.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Todino (C) al 14’ p.t.; Giannattasio (C) al 4’, Nohman (G) al 15’, Pucciarelli (G) al 31’ s.t. CAMPOBASSO (4-2-3-1) Ioime 6; Bertozzini 6, Scudieri 6,5, Mateo 6,5, Esposito 6; Cirillo 6, Forgione 6,5; Giannattasio 6,5, Todino 6,5 (dal 42’ s.t. Volpicelli s.v.), Laporta 6,5 (dal 36’ s.t. Rega s.v.); Cruz 6. (Falcone, Baldares, Volpe, Mazza, Di Nardo). All. Imbimbo 6,5. GAVORRANO (4-4-2) Addario 6; Tognarelli 5,5 (dal 27’ s.t. Sgambato 6,5), Miano 6,5, Dascoli 6,5, Menichetti 6; Pucciarelli 6,5, Zane 6, Nicoletti 6, Pulina 5 (dal 7’ s.t. Nohman 6,5); Fioretti 5,5, Rosati 5 (dal 17’ s.t. Losicco 6,5). (Santandrea, Alderotti, Manzo, Nocciolini). All. Callai 6,5 (Buso squalificato). ARBITRO Spinelli di Terni 6,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso di 3.850 euro. Ammoniti Cirillo, Cruz, Tognarelli e Miano. Angoli 4-3. (a.d.l.) SAMBONIFACESE 0 BORGO A BUGGIANO 3 SANTARCANGELO 1 ALESSANDRIA 2 GIULIANOVA 0 MILAZZO 2 CELANO 1 FANO 0 GIACOMENSE 4 VALENZANA 0 LECCO 2 SAVONA 0 NEAPOLIS 1 ARZANESE 2 MELFI 0 ISOLA LIRI 0 +++ GIUDIZIO MARCATORI Staffolani al 10', al 24’ su rigore e al 31’, Dal Rio al 40’ p.t. SAMBONIFACESE (3-5-2) Nardoni 5; Orfei 5,5, Dal Degan 5,5, Messina 5 (dal 35’ p.t. Ruggeri 5,5); Caraceni 5, Creati 6, Botticini 5 (dal 5’ s.t. Marianeschi 6), Tecchio 5,5, Viskovic 4,5; Brighenti 5, Zanetti 5 (dal 34’ s.t. Montagnani s.v.). (Bonato, Pisani, Ebhote, Boseggia). All. Gobbo 5. GIACOMENSE (3-5-2) Poluzzi 6; Minardi 6,5 (dal 29’ s.t. Lorusso s.v.), De March 7, Cenerini 6,5; Turi 6,5, Ferrara 6,5, Caciagli 6,5 (dal 23’ s.t. Ricci 6), Scaioli 7 (dal 17’ s.t. Mandorlini s.v.), Tavaglia 6,5; Staffolani 8, Dal Rio 6,5. (Pavanello, Sirri, Vagnati, Paci). All. Gadda 7. ARBITRO Lanza di Nichelino 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Espulso Viskovic al 22' p.t.; ammoniti Tecchio, Dal Degan, Tanaglia e Dal Rio. Angoli 3-3. (f.v.) +++ GIUDIZIO MARCATORI Santini al 39’, Grassi su rigore al 42’ p.t.; Rocchi al 5’ s.t. BORGO A BUGGIANO (4-3-1-2) Grandi 6; Tafi 6, Di Giusto 6, Settepassi 6, Crociani 6,5; Corsi 6,5 (dal 24’ s.t. Lorenzini s.v.), Tognozzi 6,5, Mugelli 6; Grassi 7; Rocchi 7 (dal 41’ s.t. Re s.v.), Santini 7 (dal 36’ s.t. Di Crescenzo s.v.). (Strambi, Castaldo, Di Stefano, Paganelli). All. Firicano 6,5. VALENZANA (4-4-2) Bonassi 5; Crescente 5,5, Serao 5 (dal 10’ s.t. Montanari 5,5), Allegrini 5,5, Bettati 5,5; Berselli 6, Righini 6, Pagani 5,5, Chiazzolino 5,5 (dal 31’ s.t. Enrico s.v.); Lamenza 5 (dal 15’ s.t. Alteri 5,5), Miracoli 5. (Moretti, Blondett, Prandi, Uggeri). All. Rossi 5,5. ARBITRO Operato di Isernia 6,5. NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Bettati, Serao e Crociani. Angoli 7-2. (e.c.) 2a DIVISIONE GIRONE A RISULTATI SQUADRE PT CASALE 55 31 15 10 6 42 26 SAN MARINO 54 30 16 6 8 55 34 CUNEO 54 31 16 6 9 49 39 RIMINI 49 30 14 7 9 33 30 TREVISO (-2) 48 30 13 11 6 44 28 ALESSANDRIA-SAVONA BORGO A BUGGIANO-VALENZANA ENTELLA-CUNEO MANTOVA-CASALE MONTICHIARI-PRO PATRIA RENATE-RIMINI SAMBONIFACESE-GIACOMENSE SAN MARINO-POGGIBONSI SANTARCANGELO-LECCO TREVISO-BELLARIA ENTELLA 45 31 12 9 10 42 31 POGGIBONSI 45 30 13 6 11 43 38 PARTITE RETI G V N P F S PRO PATRIA (-13) 43 31 15 11 5 49 30 SANTARCANGELO 43 31 13 4 14 39 34 BORGO A BUGGIANO 43 31 12 7 12 40 39 ALESSANDRIA (-2) 42 31 11 11 9 36 35 RENATE 41 31 10 11 10 31 32 SAVONA (-7) 35 31 10 12 9 38 34 GIACOMENSE 35 30 8 11 11 40 47 BELLARIA 34 30 8 10 12 32 38 MANTOVA 33 30 7 12 11 30 38 MONTICHIARI (-3) 32 31 9 8 14 36 45 LECCO 26 31 6 8 17 25 57 SAMBONIFACESE 25 31 6 7 18 32 59 VALENZANA 22 30 5 7 18 24 46 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE +++ GIUDIZIO MARCATORI Schiavini (S) al 39’ p.t.; Fabbro (L) al 14’ e al 26’ s.t. SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi 5,5; Fabbri 6,5, Arrigoni 5,5, Gregorio 5,5, Locatelli 6,5; Baldinini 6,5, Obeng 6,5, Schiavini 6,5 (dal 19’ s.t. Bezzi 5,5); Zavalloni 5,5 (dal 29’ s.t. Ferri 5,5); Tonelli 5,5, Gavoci 4,5. (Bicchiarelli, Antoniacci, Cola, Del Pivo, Bacchiocchi). All. Angelini 6. LECCO (4-3-3) Aprea 6; Tabbiani 6, Pizzuti 6,5, Merli Sala 6, Sciannamè 6,5; Civilleri 6, Galli 5,5 (dal 9’ s.t. Fabbro 7,5), D’Amico 6; Rebecchi 6,5, Fall 6 (dal 41’ s.t. Castelnuovo s.v.), Cavagna 6,5 (dal 38’ s.t. Mattaboni s.v.). (Durandi, Ischia, Solomon, Conti). All. Modica 6,5. ARBITRO Castrignanò di Roma 6. NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Ammoniti Tonelli, Rebecchi, Sciannamè, Pizzuti e Mattaboni. Angoli 0-1. (l.z.) 2-0 3-0 0-1 0-0 0-1 1-1 0-4 3-1 1-2 1-1 PROSSIMO TURNO DOMENICA 25 MARZO ORE 15 CUNEO-RENATE GIACOMENSE-BORGO A BUGGIANO LECCO-TREVISO MONTICHIARI-SAN MARINO POGGIBONSI-ALESSANDRIA PRO PATRIA-BELLARIA RIMINI-MANTOVA SANTARCANGELO-SAMBONIFACESE SAVONA-CASALE VALENZANA-ENTELLA (0-1) (0-2) (0-0) (3-4) (1-3) (2-0) (1-0) (0-2) (0-1) (0-2) MARCATORI 21 RETI Lapadula (San Marino). 18 RETI Serafini (7, Pro Patria). 15 RETI Rosso (2, Entella). 14 RETI Taddei (2, Casale); Perna (3, Treviso). 13 RETI Grassi (2, Borgo a Buggiano); Pera (4, Poggibonsi). GIUDIZIO +++ MARCATORI Sabato al 46’ p.t.; Roselli al 23’ s.t. ALESSANDRIA (4-4-2) Servili 6,5; Negrini 6, Cusaro 6, Cammaroto 6, Sabato 6,5; Santoni 6,5 (dal 43’ s.t. Marchetti s.v.), Segarelli 6, Roselli 7, Floriano 6,5 (dal 12’ s.t. Cuneaz 6); Fanucchi 6, Nassi 6 (dal 35’ s.t. Artico s.v.). (De Marco, Giardina, Barichello, Nocciola). All. Sonzogni 6,5. SAVONA (4-4-2) Aresti 6,5; Buono 5 (dal 1’ s.t. Mezgour 6), Belotti 6,5, Pigoni 6, Pellini 6; De Martis 6, Molino 6,5, Buglio 6, Giorgione 6,5; Cattaneo 6 (dal 16’ s.t. Meloni 6), Parodi 6 (dal 42’ s.t. Tonetto s.v.). (Maragna, Rizzo, Gelfusa, Terzoni). All. Corda 6. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno 6. NOTE spettatori 1.400 circa, incasso di circa 10.700 euro. Ammoniti Buono, Giorgione, Aresti, Nassi e Negrini. Angoli 9-4. (n.p.) RECUPERI Mercoledì ci sono le ultime 5 partite: ben 4 del girone A Questa settimana si completa il quadro dei recuperi della Seconda divisione con le ultime cinque partite: quattro sono del girone A (tutte relative alla 25ª giornata) e una è del girone B (della 29ª giornata). Ecco il programma degli incontri (tutti avranno inizio alle ore 14.30): GIRONE A Bellaria Mantova, Giacomense San Marino, Rimini Poggibonsi e Treviso Valenzana. GIRONE B Campobasso Celano. GIUDIZIO ++ GIUDIZIO MARCATORE Carotenuto su rigore al 25’ p.t. GIULIANOVA (4-4-2) Merletti 6; Del Grosso 7, Terrenzio 5,5, Faragalli 5 (dal 43’ p.t. Cavasinni 6), Testoni 6; Bruno 6, Bontà 5, Bianchi 5, Valori 5,5 (dal 1’ s.t. Picone 6); Morga 6, Pirelli 5 (dal 13’ s.t. Iachini 6). (Sorrentino, Palandrani, Di Michele, Giustini). All. De Patre 5,5. NEAPOLIS (4-2-3-1) Ambrosio 6; Monticelli 6, Silvestri 6, Polverino 6, Cariello 7; Barone 6, Marinucci Palermo 7; Manco 6,5 (dal 37’ s.t. Palumbo s.v.), Carotenuto 6,5 (dal 23’ s.t. Bonanno 6), Cancelli 6; Caggianelli 6 (dall’8’ s.t. De Falco 6). (Errichiello, Moscarino, Pellecchia, Foggia). All. Ferazzoli 6,5. ARBITRO Fiore di Barletta 5,5. NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Ammoniti Faragalli, Manco, Barone e Cavasinni. Angoli 7-2. (g.a.) +++ MARCATORI Manzo (A) al 34', Scalzone (M) su rigore al 40' p.t.; Mascolo (A) al 34', Nicastro (M) al 35' s.t. MILAZZO (4-2-3-1) Messina 5,5; Dipasquale 6, Lanzolla 6, Cucinotta 6, Quintoni 6,5; Cuomo 6 (46' s.t. Guerriera s.v.), Bucolo 6,5; Proietti 6,5 (7' s.t. Fiore 6,5), Malafronte 5,5, Mangiacasale 6,5, (14' s.t. Nicastro 6,5); Scalzone 6. (Croce, Pepe, Ingemi, Llama). All. Trimarchi-Catalano 6,5. ARZANESE (4-4-2) Fiory 6,5; Riccio 6, Tommasini 5,5, Caso 5,5, Castellano 6; Improta 6 (32' s.t. Florio s.v.), Manzo 6,5, Gori 6, Tenneriello 6,5; Sandomenico 6 (45' s.t. Lorenzi s.v.), Fragiello 6 (9' s.t. Mascolo 6,5). (Parisi, Laezza, Piscopo, Petrone). All. Nutolo 6 (Fabiano squalificato). ARB. Giovani di Grosseto 5,5. NOTE spett. 350 circa, incasso nc. Espulso Malafronte al 16' p.t.; amm. Cuomo, Tenneriello, Caso, Quintoni, Improta, Cucinotta, Florio, Scalzone e Mascolo. Ang. 5-2. (a.i.) GIUDIZIO 2a DIVISIONE GIRONE B RISULTATI SQUADRE APRILIA-CHIETI CAMPOBASSO-GAVORRANO CATANZARO-L'AQUILA CELANO-MELFI FANO-ISOLA LIRI GIULIANOVA-NEAPOLIS MILAZZO-ARZANESE NORMANNA-VIGOR LAMEZIA PAGANESE-EBOLITANA PERUGIA-FONDI ha riposato VIBONESE PT PERUGIA PARTITE RETI G V N P F S 69 33 20 9 4 49 22 CATANZARO 67 32 19 10 3 48 21 VIGOR LAMEZIA 66 32 19 9 4 50 24 L'AQUILA 59 33 15 14 4 33 17 PAGANESE 54 33 14 12 7 38 30 CHIETI 52 32 15 7 10 44 33 GAVORRANO 50 33 13 11 9 54 45 APRILIA 46 32 12 10 10 47 38 ARZANESE 43 32 10 13 9 40 43 FANO (-5) 40 32 12 9 11 37 36 NORMANNA (-1) 39 32 10 10 12 24 29 FONDI 38 32 10 8 14 33 38 GIULIANOVA (-2) 37 33 11 6 16 35 43 CAMPOBASSO (-2) 36 31 9 11 11 34 36 MILAZZO 34 33 7 13 13 31 38 NEAPOLIS (-2) 32 33 8 10 15 34 47 VIBONESE (-1) 31 32 7 11 14 34 44 MELFI (-4) 29 32 8 9 15 36 45 ISOLA LIRI (-2) 28 32 7 9 16 31 42 EBOLITANA (-1) 26 32 6 9 17 26 52 CELANO 19 32 5 4 23 24 59 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE ++++ ++ MARCATORE Sciamanna al 51' s.t. CELANO (4-3-3) Liverani 6,5; Funari 6 (dal 40' s.t. Bagaglini s.v.), Ciolli 6, Bianciardi 6,5, D'Angelo 6; Barbetti 6, De Risio 7, Granaiola 6 (dall'8' s.t. Marfia 6,5); Luzi 6, Croce 6, Puntoriere 6 (dall'8' s.t. Sciamanna 7,5). (Agostini, Rapino, Furno, Mascioli). All. Facciolo 6. MELFI (4-5-1) Scuffia 6; Spirito 5,5, Gennari 6, Bova 6, R. Russo 6 (dal 30' s.t. Gerlino s.v.); G. Russo 6,5, Viola 5 (dal 1' s.t. Caprioli 6), Scarsella 6,5, Tirelli 6, Ambrogetti 6; Improta 5,5. (Della Luna, Greco, Giunta, Sieri, Lionetti). All. Rodolfi 5. ARBITRO Taioli di Cesena 6,5. NOTE spettatori 150 circa, incasso di quasi 300 euro. Espulso il tecnico Facciolo al 19' s.t.; ammoniti Improta e Sciamanna. Angoli 12-5. (g.a.) 2-2 2-2 0-0 1-0 0-0 0-1 2-2 0-4 1-1 1-1 PROSSIMO TURNO DOMENICA 25 MARZO ORE 15 ARZANESE-CAMPOBASSO CHIETI-PAGANESE EBOLITANA-NORMANNA FONDI-FANO GAVORRANO-GIULIANOVA ISOLA LIRI-CELANO MELFI-L'AQUILA NEAPOLIS-MILAZZO VIBONESE-CATANZARO VIGOR LAMEZIA-APRILIA riposa PERUGIA (1-1) (2-1) (0-0) (0-1) (0-2) (0-0) (1-4) (0-0) (0-0) (0-3) MARCATORI 26 RETI Fioretti (8, Gavorrano). 20 RETI Clemente (5, Perugia). 16 RETI L. Orlando (1, Paganese); Mancosu (5, Vigor Lamezia). 13 RETI Masini (2, Catanzaro). GIUDIZIO FANO (4-4-2) Orlandi 6,5; Antonioli 5,5, Mucciarelli 5,5, Cossu 6, Misin 5,5 (dal 35’ s.t. Noviello 5,5); Cazzola 6, Ruscio 6, Zebi 5,5 (dal 17’ s.t. Urbinati 6), Raparo 6; Marolda 5,5 (dal 24’ s.t. Innocenti 6), Bartolini 6. (Beni, Muratori, Mancini, Di Stefano). All. Baldassarri 5,5. ISOLA LIRI (5-2-3) Coletti 6,5; Martinelli 6,5, Ferrara 6, Falco 6, Romeo 6, La Rocca 6,5; Conte 6, Costanzo 6, Lucchese 6,5, Bussi 5,5 (dal 21’ s.t. Soudant 6); Caira 6,5 (dal 41’ s.t. La Rosa s.v.). (Mariosi, Galoni, Maiorano, Di Lullo, Bianchini). All. Sciannimanico 6,5. ARBITRO Chiffi di Padova 6,5. NOTE spettatori 600 circa, incasso di quasi 3.000 euro. Ammoniti Bartoli e Noviello. Angoli 3–1. (g.f.) REGOLAMENTO Promosse in sei Scendono in nove con nuovi playout Ecco il regolamento della Seconda divisione. PROMOZIONI Salgono dirette le prime due dei rispettivi gironi, più le due vincenti dei playoff: sono ammessi terza, quarta, quinta, sesta e lo svolgimento è il solito. RETROCESSIONI Scendono dirette le ultime tre dei due gironi e altre tre dopo i nuovi playout: si sfidano quartultima e quintultima di ogni girone (andata e ritorno) e chi perde retrocede, le due vincenti si affrontano (andata, ritorno e rigori) e chi perde retrocede. LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 RUGBY SEI NAZIONI 2012 Pagelle La touche è ok Svetta Parisse Solo 4 mete Cerniera da 5 h AVANTI VOTO: 6 Voto: 5 i MEDIANA i TREQUARTI VOTO: 5.5 Il reparto non incide più come una volta. Colpa delle regole, di certi atteggiamenti arbitrali, ma anche di qualità — fisiche e tecniche — che vengono meno. L’esperienza di certi giocatori non si discute, ma gli anni passano e i rincalzi non sempre sono all’altezza. La touche però ha svettato. Poi c’è Parisse (nella foto Insidefoto), che merita un discorso a parte: è tornato a livelli di rendimento assoluti, da vero leader. Con il giallo di sabato a Zanni, è l’unico azzurro a essere rimasto in campo per tutti i 400’ del Torneo. Peccato ogni tanto predichi nel deserto. Cinque partite, tre volte la stessa mediana titolare, primo e ultimo match compresi: Burton Gori. In mezzo un tentativo con Botes all’apertura e uno (forzato per infortunio) con Semenzato mediano di mischia. La cerniera azzurra è stata all’altezza contro la Scozia, per il resto ha palesato i limiti di sempre. Cambiano gli uomini, non i problemi: la Nazionale ha possesso, ma crea poco gioco e poche opportunità. Sarà però giusto insistere, senza dimenticare che, con Botes molto più n. 9 che 10, all’apertura, pur col possibile ritorno di Orquera, le alternative sono limitate. Quattro mete in cinque partite, due firmate dalla novità Venditti (solo la Scozia ne ha segnate così poche) e 53 punti all’attivo (nessuno ne ha messi a segno di meno). L’Italia, offensivamente parlando, resta Nazionale di retroguardia (anche se il 53% complessivo dalla piazzola certo non ha aiutato). Masi estremo inamovibile, tre ali per due posti (lo stesso Venditti, Mirco Bergamasco, McLean) e tre centri per due posti (Benvenuti, Sgarbi e Canale): serve maggior incisività e un cambio di passo. L’ADDIO Ongaro in spinta «Puntiamo tutto su Gori e Burton» «Servono vittorie, ma la squadra ha futuro: diamo fiducia a Brunel e a questa mediana» Fabio Ongaro portato in trionfo dai compagni sabato durante il giro d’onore sul prato dell’Olimpico TEDESCHI 2007, a St. Etienne, nella partita che per la prima volta ci avrebbe aperto le porte ai quarti. Perdemmo in un modo che grida vendetta ancora oggi». ANDREA BUONGIOVANNI Un Roma-Bologna-Parma in treno trascorso a ricevere complimenti, stringere mani e ringraziare. Il «giorno dopo» di Fabio Ongaro (dopo il successo sulla Scozia di fronte ai 72.357 dell’Olimpico e il ritiro dalla Nazionale) è una festa che non finisce. Con un compagno di viaggio speciale, trovato per caso: Paolo Vaccari. Insieme, col tricolore addosso, hanno giocato dal 2000 al 2003: uno cominciava, l’altro finiva. All’attivo ha anche cinque mete... «La prima, quella contro la Scozia a Roma nel Sei Nazioni 2004, è passata alla storia perché dissero che segnai di... naso. Ma la mia preferita resta quella dell’anno dopo a Monza, contro le Figi, sotto la neve. Fu una liberazione: giunse in un momento personale particolare, nel mezzo di un caso-doping dal quale poi sarei stato totalmente assolto, perché il fatto non sussisteva». Hanno vinto l’Italia e le emozioni, vero Ongaro? «E’ stato strano: prima e durante la partita non ho provato sen- « « Che Nazionale lascia? «Una squadra nel pieno di un cambio generazionale. Alla quale serve ottenere una serie di risultati importanti consecutivi per acquisire fiducia e fare un salto di qualità». Lascio la Nazionale perché ho altre priorità: ad agosto diventerò papà Cosa manca, ancora? «Una maggior concorrenza in diversi ruoli. Per questo serve allargare la base e curare con più attenzione i settori giovanili». C’è un cambio generazionale: servono più concorrenza e più giocatori Fabio Ongaro: per la la 26ª volta con Castrogiovanni e Lo Cicero LIVERANI timenti particolari. Poi di colpo, quando mi hanno detto che sarei stato sostituito, ho realizzato il significato di quell’attimo. E allora la commozione ha avuto il sopravvento. Tanto che non avrei voluto uscire. Qualcuno diceva che non avrei retto mezzora. Ho giocato 56’ e stavo ancora benone». «Ricordo un episodio. Tour in Nuova Zelanda 2002: durante un trasferimento sono a fianco di Mark Giacheri in una delle ultime file del pullman. "Finora ho pensato solo allo sport: non ho nemmeno una ragazza, ho voglia di metter su famiglia" mi disse. Tempo un anno e avrebbe smesso». Allora perché dice addio all’azzurro? Seguirà il suo esempio? «Perché non mi va di fare il tappabuchi, perché è meglio mettersi da parte che esser messo da parte e perché è giusto così. I giovani scalpitano e io ho altre priorità». A cosa allude? «Ad agosto Susanna mi regalerà un maschietto... E’ di Bergamo, a giugno si trasferirà a Parma, dove vivo da quando gioco con gli Aironi. Ho 34 anni: devo pensare a loro». Non è che chiude col rugby? «Non so, devo pensarci bene. Molto dipenderà da cosa accadrà con gli Aironi il prossimo mese. Sono in scadenza di contratto». Ottantuno caps in dodici anni, partendo dalla terza linea e interpretando poi in modo molto moderno il ruolo di tallonatore: scherzi subiti e fatti a parte, quali i ricordi più vivi? «Sono legati a tutte le vittorie, rare, ma preziosissime. In negativo, invece, non dimenticherò mai la sconfitta contro la Scozia nella Coppa del Mondo la scheda FABIO ONGARO 34 ANNI TALLONATORE Fabio Ongaro è nato il 23/9/1977 a Venezia. Cresciuto nel Casale come flanker, ha esordito in A-2 a 17 anni. Dal 1998-99 a Treviso, ha acquisito il ruolo di tallonatore, ma ha esordito in Nazionale da terza linea, a Rovigo l’11/11/2000 in Italia-Canada 17-22. Sabato a Roma ha celebrato l’81˚ cap, 74 da tallonatore e 7 come flanker. Vanta cinque mete e il 27/11/2004 a Biella è stato anche capitano, in Italia-Usa 43-25. Dal 2006-07, per quattro stagioni, ha giocato nei Saracens, per rientrare nel 2010-11 agli Aironi. IL CALENDARIO Tournée azzurra Il 9 giugno in Argentina A giugno l’Italia affronterà un tour nelle Americhe. Primo test sabato 9 contro l’Argentina a San Juan; venerdì 15 sfida al Canada, sabato 23 a Houston gli Stati Uniti. A novembre ritorneranno i test interni. Nei prossimi giorni si definiranno le sedi: sabato 10 Italia-Tonga (Ascoli Piceno? Reggio Calabria?), il 17 Italia-Nuova Zelanda (Milano o Roma), il 24 Italia-Australia a Bologna. Questi gli impegni azzurri del Sei Nazioni 2013. Domenica 3/2, ore 16: Italia-Francia. Sabato 9, ore 15.30: Scozia-Italia. Sabato 23, ore 15.30: Italia-Galles. Domenica 10 marzo, ore 16: Inghilterra-Italia. Sabato 16, ore 15.30: Italia-Irlanda. CLASSIFICA SEI NAZIONI 2012: Galles 10; Inghilterra 8; Irlanda, Francia 5; Italia 2; Scozia 0. Lei, Perugini, forse Mauro Bergamasco: finisce un’era e arrivano i Venditti, i Morisi, i Furno... «Non ho avuto la fortuna di frequentare a lungo Brunel. Ma è chiaro che ha le sue idee: sono sicuro siano valide». CHIUSE LE VOTAZIONI Uomo del Torneo Parisse in lizza Si è chiuso il voto su rbs6na tions.com per l’elezione del giocato re del Torneo. Tra i candidati 2012 anche Parisse, con Phillips, Lydiate, Warburton, Cuthbert (Galles); Mal zieu, Maestri, Harinordoquy (Fran cia); Denton, Rennie (Scozia); Sex ton, Ryan (Irlanda). Mercoledì il vinci tore. Nel 2011 premiato Masi. AZZURRI INFORTUNATI Canale niente frattura Anche Botes spera (e.sp.) Sembra meno grave del previ sto l’infortunio a Tobias Botes. Dopo Italia Scozia si era parlato di una so spetta frattura all’omero sinistro, ma la rottura sembra esclusa. Spe ra anche Gonzalo Canale: il polso de stro non è fratturato, una risonanza farà luce su un sospetto strappo a un quadricipite. ASCOLTI In 200.000 su Sky La 7: share al 2,55% Su Sky 2, Italia Scozia è stata segui ta da 200.553 spettatori (con l’Inghil terra erano stati 290.420). La differi ta su La 7 ha raccolto uno share del 2,55% (3,34% nella ripresa), con 292.915 spettatori. ENGLISH STUDENTS K.O. L’Italia Emergenti, show a L’Aquila: 67-10 E la mediana? «Basta ripetersi: Burton e Gori sabato hanno giocato bene. Occorre dar loro credito e non continuare a cambiare». Ghiraldini ha già raccolto la sua eredità: D’Apice potrà fare altrettanto? «Dipende solo da lui. Ha le caratteristiche fisiche e atletiche per riuscirsi. E occhio che dietro spinge Giovanni Maistri, capitano dell’under 20». Come avete festeggiato sabato sera? Jacques Brunel, 58 anni «Travolti dall’affetto dei tifosi, impressionante. E io, nel pomeriggio, in tribuna, avevo Susanna e mamma Nerella. Papà Bruno, invece, scomparso il giugno scorso, mi ha seguito dal cielo». INSIDEPHOTO © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino L’AQUILA — Buon test per l’Italia Emergenti, che davanti ai 3000 del Fattori batte gli English Students 67 10 (p.t. 34 3). Marcatori: p.t. 6’ m. Bocchino tr. Bocchino, 12’ c.p. Ward, 17’ m. Giazzon, 23’ m. Caffini, 27’ d. Martinelli, 34’ e 40’ m. Mar. Bar bini tr. Bocchino; s.t. 4’ m. Bacchetti tr. Bocchino, 7’ m. Cristiano, 15’ m. Iannone tr. D. Duca, 21’ m. Manici tr. D. Duca, 23’ m. Beaumont tr. Vinni combe, 40’ m. Morisi tr. D. Duca. DONNE Per il Sei Nazioni donne, a Rovato (Bs), Italia Scozia 29 12 (p.t. 24 0). Altre: Galles Francia 0 31; In ghilterra Irlanda 23 6. Classifica: Ing 10; Fra 8; Irl 6; Galles 4; Ita 2; Sco 0. UNDER 20 Altre: Galles Francia 16 36; Inghilterra Irlanda 20 9. Classifica: Ing 8 (diff. +129); Fra 8 (+46); Irl 8 (+40); Gal 4; Sco 2; Ita 0. UNDER 18 A Livorno, Sel. italiana u.18 Japan School u. 19 19 15. 30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 FORMULA 1 GP AUSTRALIA 4 i momenti chiave Button, il I NUMERI 13 Vittorie di Button L’inglese eguaglia Alberto Ascari e David Coulthard. Da quando corre alla McLaren ha vinto lo stesso numero di GP, 6, di Lewis Hamilton SUBITO DOPO IL VIA Senna, che rischi nel gruppone La Williams di Bruno Senna viene tamponata dalla Toro Rosso di Ricciardo e si avvicina pericolosamente a Kobayashi IPP 176 Trionfi McLaren Dal 1997 ad oggi ha sempre vinto almeno un GP all’anno fatta eccezione per il 2006 20 RITIRO ILLUSTRE Il cambio tradisce Schumacher All’11˚ giro Schumi è costretto a parcheggiare nella ghiaia per un problema al cambio. Da lì osserva passare Alonso... IPP Con lo champagne Podi di Vettel negli ultimi 22 GP Dal GP Brasile 2010 il tedesco ha mancato il podio solo l’anno scorso in Germania quando fu 4˚ e ad Abu Dhabi quando si ritirò Jenson Button, 32 anni, festeggia la terza vittoria a Melbourne LIVERANI Una pista magica È al terzo trionfo E ora vuole il titolo 43 IN RETTILINEO Petrov, un parcheggio pericoloso Al 35˚ giro il russo della Caterham Vitaly Petrov si ferma in rettilineo. Subito dopo entrerà la Safety Car COLOMBO Podi per Hamilton Il pilota della McLaren eguaglia Jackie Stewart al 15˚ posto. Tra tutti i piloti con almeno 20 podi Lewis è 5˚ nella percentuale di podi sui GP disputati dietro a Fangio, Schumacher, Prost e Senna a cura di Giovanni Cortinovis PISTA SGOMBRA Un camion per la Caterham La Caterham di Petrov portata via da un camion. «In pista mancava solo un canguro», avrebbe poi detto Vettel COLOMBO L’inglese apre il Mondiale come aveva fatto nel 2009-2010 Hamilton beffato da Vettel. La Ferrari c’è solo con Alonso PINO ALLIEVI MELBOURNE (Australia) C’è stata l’invasione di pista come a Monza col pubblico impazzito di gioia, ma stavolta sul podio la Ferrari non c’era. Però la gioia di Alonso era ugualmente alle stelle per un quinto posto insperato e quasi piovuto dal cielo. Un premio di consolazione da poco, considerando che ai tifosi era stata promessa una Ferrari subito da primo posto. Ma al Cavallino, in questa prima fase del Mondiale, va concesso un salva- condotto: quando si cambiano gli uomini chiave della direzione tecnica e s’immettono tanti ingegneri che arrivano dalle realtà britanniche di McLaren e Red Bull, bisogna concedere del tempo affinché il gruppo possa riconoscersi ed esprimersi in sintonia. Quindi è una Ferrari che in altri momenti sarebbe stata bocciata ma che, nel caso specifico, merita una sospensione di giudizio. E ricordiamoci che questo è il campionato più lungo della storia, con 20 gare e prospettive che potrebbero cambiare strada facendo, da qui a novembre. La rossa col pieno e le gomme medie sembra più vicina, ma nei giri veloci resta a 1" dai primi Responsi Già ieri in Australia si è tuttavia capito che due squadre, nell’inverno, non hanno perso aggressività: la McLaren e la Red Bull. Che si sono spartite i primi quattro posti a scacchiera: Button primo davanti a Vettel, Hamilton terzo davanti a Webber. Poi la F2012 staccata di 21 secondi e mezzo, che sareb- bero stati più del doppio se a 22 giri dalla fine non fosse entrata in pista la Safety-Car per recuperare la Caterham di Petrov ferma sul rettilineo d’arrivo. Ma, ripetiamo, dopo il dramma delle qualifiche disastrose, la Ferrari in gara si è battuta con dignità e coraggio. Una Ferrari soltanto, quella di Alonso. L’altra, di Massa, sembrava una vettura da strada messa su un circuito di F.1 tanto era lenta, al punto che i casi sono due: o Felipe non c’è più, o la sua F2012 aveva un problema che i tecnici tra venerdì e domenica non hanno saputo individuare. RED BULL IN CRESCITA RISCATTO DOPO LE QUALIFICHE DIFFICILI: WEBBER AL 4˚ POSTO «Non ci piace che ci passino sotto il naso» Seb 2˚ in rimonta: «Siamo motivati per battere la McLaren subito in Malesia» DAL NOSTRO INVIATO MELBOURNE La domanda, dopo le qualifiche, era su come avrebbe reagito, che gara sarebbe riuscito a fare Sebastian Vettel con una Red Bull non dominante come nel 2011. La risposta è stata un secondo posto artigliato con grinta. «Era il massimo che po- tessi ottenere. Jenson era troppo veloce, complimenti a lui». Seb sin dai primi metri ha dimenticato le sofferenze della qualifica. «Al semaforo ho avuto un buon feeling, anche se mi ha sorpreso come Rosberg mi abbia passato alla prima curva. Era importante ripassare subito le Mercedes, prima che le McLaren scappassero». Apnea La pratica Rosberg è sta- ta archiviata con un sorpasso all’esterno da brivido. «Ho trattenuto il fiato, ma dovevo provarci. Non mi ha agevolato, però mi è riuscito». Schumacher, invece, gli ha fatto un bel regalo. «Qualche giro prima, per colpa del kers, ero arrivato troppo ve- loce alla prima curva e avevo fatto un mezzo lungo, poi è stato Michael a restituirmi il favore, lo ringrazio». Margine A quel punto è iniziata la caccia a Hamilton, più in difficoltà di Button con l’usura delle gomme posteriori. Il sorpasso è arrivato grazie alla Safety Car, «ma sono convinto che lo avrei passato lo stesso, avevo margine e quando lui è entrato al box avevo iniziato a spingere forte». La neutralizzazione, con un camion in pista, è stata movimentata. «C’è mancato solo di avere un canguro in pista. Col camion mi sembrava di essere in coda sull’autostrada. Alla ripartenza speravo di attaccare anche Jenson, ma dopo 2-3 curve aveva già un buon vantaggio. Il secondo posto dimostra che la macchina ha potenziale. E abbiamo imparato tanto. Siamo tutti motivati, non ci piace se la McLaren ci passa sotto il naso. Vedremo in Malesia». Rincorsa Anche Webber, 4 in ato « Con quel camion pareva d’essere in autostrada Mancava in pista solo un canguro SEBASTIAN VETTEL IRIDATO 2010-2011 tacco dopo l’ennesima brutta partenza («Ha azionato troppo presto il kers», spiega Helmut Marko, consulente del team) vede positivo. «Alla prima curva mi hanno stretto e toccato. Pensavo di avere danneggiato l’ala, perché con le gomme soffici soffrivo, ma con le medie ho iniziato a volare. Qui non è facile passare: in Malesia sarebbe stato un altro discorso. Ma in gara siamo a livello McLaren». Lo pensa anche Chris Horner, responsabile Red Bull. «In qualifica abbiamo sbagliato assetti, ma in gara abbiamo recuperato e portato a casa tanti punti. Sapevamo dai test che la McLaren è competitiva e i nostri piloti non erano contenti della vettura. Sappiamo dove migliorare, abbiamo tanti sviluppi in programma per tutto l’anno». p.i. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31 paradiso a Melbourne d HANNO DETTO S Schumacher «Un guasto al cambio mi ha condizionato. Che sfortuna: non avevamo mai avuto questo problema durante i test invernali, in cui eravamo stati molto affidabili» te sempre male: abbiamo dimostrato il contrario. Pole e prima vittoria ci mettono in ottima posizione per il futuro». ilPersonaggio JENSON, GARA PERFETTA Statistiche Il dato è che 11 delle «Pole e vittoria ci proiettano in un bel futuro» «Si dice che a Woking sappiano sviluppare la macchina ma partano male: ecco dimostrato il contrario» S Crono Nei tempi sul giro in corsa, che hanno un valore sempre importante, la Ferrari (di Alonso, ovviamente) è risultata un secondo più lenta della McLaren e 8 decimi più lenta della Red Bull. Non è poco ma non è neppure una tragedia, si può rimediare, se si ha idea su dove intervenire. Gli ingegneri di Maranello dicono che hanno già individuato i punti più deboli. Occorre fare in fretta, sperando che gli altri non prendano il largo. Intanto, ci sono un paio di cose che confortano la Ferrari. Primo: con i nuovi cerchi che inglobano il dado, i due pit stop di Alonso sono stati i più veloci del gran premio. Secondo: con gomme medie e molta benzina a bordo, la F2012 è ancora più vicina a McLaren e Red Bull. Insomma, non è solo buio. Lezione Detto questo, la McLaren-Mercedes è stata la macchina migliore in pista a Melbourne sin dalle prove. E Button, con una partenza a razzo e una più accorta gestione delle coperture Pirelli, ha dato una lezione a Hamilton che scattava dalla po- le. Ma Lewis (che era 2˚) e Alonso (4˚), con la Safety-Car, hanno poi perso le rispettive posizioni a vantaggio di Vettel e Webber. La Red Bull ha conquistato la piazza d’onore con un Vettel il quale, senza un «dritto» all’inizio mentre lottava con Schumacher, avrebbe forse potuto dare qualche pensiero in più a un Button capace comunque di controllare la gara senza affanno. Bella la lotta finale tra Alonso e Maldonado, col venezuelano scatenato nella scia della rossa con la rediviva Williams. Poi un errore lo ha fatto finire fuori pista, peccato. Sfortunato Grosjean, l’uomo più veloce Lotus, eliminato dopo una collisione con lo stesso Maldonado al primo giro. Fiducia Pochi giorni di riposo e domenica prossima si corre già in Malesia su una pista vera e difficile, capace di dare una classifica più attendibile delle forze in campo. E Alonso dice: «Là andremo certamente meglio»… © RIPRODUZIONE RISERVATA a pagina 22 UN COMMENTO di ZAPELLONI & 16 volte in cui Melbourne ha ospitato il GP, il vincitore ha poi conquistato il Mondiale, «una statistica spettacolare, anche se l’ultimo che non l’ha rispettata sono stato proprio io nel 2010» continua Jenson. Che, come ha poi detto Martin Whitmarsh capo della McLaren, «avrebbe potuto essere anche più veloce se la squadra non avesse sbagliato i calcoli della benzina obbligando i piloti a risparmiarla». Ora Button sa però di avere un’auto con cui inseguire il bis. «Mi tranquillizza sapere che il bilanciamento della macchina sia sempre stato ottimale, sia con gomme nuove sia usate. Nel 2010 al debutto su McLaren vinsi un GP strano, su pista umida. Nel 2009 con la Brawn scattai in pole ma nel finale soffrivo il degrado delle gomme. Questa è forse la mia vittoria migliore qui». Dominio Da fuori è sembra- Hamilton «Ho faticato, non era la mia giornata. Ma non sono giù di morale. Ci sono ancora un sacco di gare e molte altre opportunità di fare punti» ta una passeggiata, con la sua MP4-27 in testa alla prima curva, «malgrado non sia partito bene. Ho inserito troppo presto la 2a e perso un po’ d’abbrivio, ma è bastato per passare Lewis. I primi 2 giri sapevo di spingere forte per allontanarmi da lui e protegger- « S Raikkonen «Ho fatto una buona partenza, ma poi un incidente davanti a me alla prima curva mi ha fatto perdere alcune posizioni. Da lì la gara è stata più difficile» I nostri piloti ancora più veloci se non avessimo sbagliato i calcoli della benzina MARTIN WHITMARSH RESPONSABILE MCLAREN DAL NOSTRO INVIATO PAOLO IANIERI MELBOURNE Aveva intuito che poteva essere l’anno della tripletta, quando era arrivato. «In hotel Jessica (la sua fidanzata) mi ha fatto notare che era la stessa stanza di quando avevo vinto nel 2009 e 2010. Forse è per questo...»: scherza Jenson Button, mentre Sebastian Vettel al suo fianco promette che il prossimo anno gliene farà avere una diversa. Un GP perfetto quello di Jenson, una lezione di guida. Soprattutto a Lewis Hamilton, che ieri scattava al suo fianco dalla pole e alla prima curva era già dietro. La faccia scura di Lewis nel dopo gara, raccontava bene di come abbia vissuto la giornata. Hamilton Capace di battere tutti nelle qualifiche, Hamilton puntava su un GP tutto di testa per ribadire subito che la McLaren deve puntare su di lui per strappare il Mondiale a Sebastian Vettel e alla Red Bull. Invece è stato ancora il giorno di Jenson che, dopo avere chiuso 2o il Mondiale 2011, è ripartito consapevole che nulla gli è precluso. «Un successo fantastico che va oltre i 25 punti. Dimostra quanto importante sia stato il lavoro invernale. Si dice sempre che la McLaren sa sviluppare tanto in stagione ma che par- S Esultanza per Jenson Button che conclude, nella foto grande, riproducendo con le e mani la W di Winner (vincitore, in inglese) EPA mi poi con il Drs attivo. Andava tutto bene, controllavo il GP e mi sono pure preso a pizzicotti per verificare che non fosse un sogno». Poi quando il vantaggio su Lewis è salito a 10", ecco la Safety-Car per l’auto di Vitaly Petrov ferma sul rettilineo d’arrivo. «Mi sono chiesto: “Ma perché l’hanno inventata? Per avere GP più interessanti?”. È dura perdere il vantaggio in un colpo mentre il sole scendeva e il problema era mantenere le gomme calde. Seb è bravo nelle ripartenze, gli ero partito davanti solo l’anno scorso a Suzuka, mi sono ripetuto. La Red Bull però è forte in gara: l’opposto dell’anno scorso». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA DELLO SPORT 32 LUNEDÌ 19 MARZO 2012 FORMULA 1 GP AUSTRALIA Calendario: tra sei giorni si corre a Sepang AUSTRALIA 1˚ BUTTON 25 MARZO MALESIA SEPANG 15 APRILE CINA 22 APRILE BAHRAIN 13 MAGGIO SPAGNA 27 MAGGIO MONACO 10 GIUGNO CANADA 24 GIUGNO EUROPA 8 LUGLIO G.BRETAGNA 22 LUGLIO GERMANIA 29 LUGLIO UNGHERIA 2 SETTEMBRE BELGIO 9 SETTEMBRE ITALIA 23 SETTEMBRE SINGAPORE 7 OTTOBRE GIAPPONE 14 OTTOBRE COREA 28 OTTOBRE INDIA 4 NOVEMBRE ABU DHABI 18 NOVEMBRE STATI UNITI 25 NOVEMBRE BRASILE Vettel va oltre la Red Bull Il campione stavolta compensa i limiti della RB8. Hamilton troppo aggressivo con le gomme le Pagelle di PINO ALLIEVI Nessuno gestisce la gara meglio di lui h9 Jenson Button Dategli una pista con poca aderenza e Button non ha rivali. Perché guida meglio degli altri, perché sa conservare le gomme senza stressarle, perché nelle fasi finali delle gare più tormentate ha sempre la macchina in condizioni ottimali. Lo ha dimostrato ieri a Melbourne in modo ammirabile, superando al via il compagno di squadra Lewis Hamilton per andare in fuga, ma senza esagerare, per tutto l’arco dei 58 giri previsti. Nel corso dei quali si sono fatti sotto prima Hamilton e poi Vettel, illudendosi di riacciuffarlo. Speranza vana, perché ad ogni attacco Jenson ha rilanciato con un giro veloce. Ed è finita lì, con gli avversari ko IPP MCLAREN SORRIDE 8 Sebastian Vettel 8 Fernando Alonso 7,5 Kamui Kobayashi Ha trasformato la Red Bull scarsa in prova in una macchina più che buona in gara. Un monito a tutti: lui c’è ancora e a Sepang proverà il primo colpaccio del 2012 ANSA Una volta di più è lui che ha salvato la Ferrari dal naufragio. Tattico, combattivo, pur nei limiti di un’auto precaria nel comportamento e oscillante con le gomme EPA Non sarà il pilota più veloce della terra, però che provi sempre a sorpassare ci piace. E ha portato la Sauber a punti dopo McLaren, Red Bull e Ferrari. Non è poco COLOMBO 7 Lewis Hamilton 6 Kimi Raikkonen 4 Felipe Massa Un voto più per la pole che per una gara in cui la vittoria è sempre stata lontane. Attaccando Button ha usurato maggiormente le Pirelli: troppo aggressivo COLOMBO Settimo al rientro dopo 2 anni, ma surclassato da Grosjean come velocità. É ancora un po’ confuso e arrugginito, però ha voglia, grinta e sembra anche preparato COLOMBO In attesa che la Ferrari scopra se l’auto di Felipe avesse un difetto, è un voto globale. Qualifiche e gara e disastrose in ogni condizione. Riscatto atteso a Sepang COLOMBO 7 6 6 6 4,5 10 Ricciardo Perez Maldonado Webber Mercedes Pubblico Decimo e primo degli oriundi italiani, con una Toro Rosso da cui ci aspettava di più COLOMBO Una bella gara (unico a fare un solo pit stop) ma senza aderenza nel finale: da 5o è scivolato 8o sbattendo contro Rosberg Un voto di stima perché ha fatto tante cose belle, ma deve calmarsi se vuoi portare a casa anche dei risultati Correva in casa, però non ha neppure provato ad attaccare Hamilton. Almeno un tentativo… EPA Schumacher ko per il cambio (foto), Rosberg ko per foratura e poteva essere 8o. La macchina distrugge subito le gomme, come un anno fa ANSA Grande sportività, tifo, una cornice meravigliosa con invasione (pacifica) di pista alla fine. Fossero tutti così i gran premi… AFP classifiche EPA GIOVANNI CORTINOVIS I precedenti dicono che Button è favorito per il Mondiale, ottime chances le hanno Schumi e Massa, Hamilton ha più probabilità di Vettel mentre Alonso è quasi spacciato. Kovalainen punito - 5 posti in griglia GENERALE TEMPO/DISTACCO (PIT STOP) POS PILOTA NAZ SCUDERIA 1. BUTTON GB McLaren-Mercedes in 1h34’09"565 (2) media 195,991 km/h 2. VETTEL GER Red Bull-Renault a 2"139 (2) 3. HAMILTON GB McLaren-Mercedes a 4"075 (2) 4. WEBBER AUS Red Bull-Renault a 4"547 (2) 5. ALONSO SPA Ferrari a 21"565 (2) 6. KOBAYASHI GIA Sauber-Ferrari a 36"766 (2) 7. RAIKKONEN FIN Lotus-Renault a 38"014 (2) 8. PEREZ MES Sauber-Ferrari a 39"458 (1) 9. RICCIARDO AUS Toro Rosso-Ferrari a 39"556 (3) PILOTI POS NOME 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. BUTTON VETTEL HAMILTON WEBBER ALONSO KOBAYASHI RAIKKONEN PEREZ RICCIARDO DI RESTA VERGNE ROSBERG MALDONADO GLOCK PIC SENNA 10. DI RESTA GB Force India-Mercedes a 39"737 (2) 11. FRA Toro Rosso-Ferrari a 39"848 (2) 12. ROSBERG GER Mercedes a 57"642 (2) 13. MALDONADO VEN Williams-Renault a 1 giro (2) 14. GLOCK GER Marussia-Cosworth a 1 giro (2) COSTRUTTORI 15. PIC FRA Marussia-Cosworth a 5 giri (3) 16. SENNA BRA Williams-Renault a 6 giri (3) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. RITIRATI: al 1˚ giro HÜLKENBERG (GER/Force India-Mercedes) incidente; al 2˚ giro GROSJEAN (FRA/Lotus-Renault) incidente; all’11˚ giro SCHUMACHER (GER/Mercedes) cambio; al 35˚ giro PETROV (RUS/Catheram-Renault) servosterzo; al 39˚ KOVALAINEN (FIN/Caterham-Renault) sospensione; al 47˚ giro MASSA (BRA/Ferrari) incidente DISTANZA: 58 giri pari a 307,574 km GIRO PIÙ VELOCE: il 56˚ di BUTTON in 1’29"187, media 214,053 km/h LEADER DELLA CORSA: dal 1˚ al 15˚ giro Button; il 16˚ Hamilton; dal 17˚ MCLAREN RED BULL SAUBER FERRARI LOTUS TORO ROSSO FORCE INDIA MERCEDES WILLIAMS MARUSSIA NAZ PUNTI AUS GB GER GB AUS SPA GIA FIN MES AUS GB FRA GER VEN GER FRA BRA 25 18 15 12 10 8 6 4 2 1 0 0 0 0 0 0 25 40 30 12 10 6 2 1 0 0 0 40 30 12 10 6 2 1 0 0 0 finora disputati in 32 occasioni, cioè nel 52 per cento dei casi, chi ha vinto il GP inaugurale della stagionale ha poi conquistato il titolo. Addirittura negli ultimi 22 campionati è accaduto 17 volte. D’altra parte in 11 occasioni è diventato campione del mondo un pilota ritirato nel primo GP dell’anno: ultimo Hakkinen nel 1999. In 4 occasioni il titolo è andato a chi è stato 2˚ all’esordio: nel 1968 Graham Hill, nel 1971 Jackie Stewart, nel 1987 Piquet e nel 1989 Prost. Cinque invece i Mondiali ottenuti dal 3˚ classificato all’esordio, incluso Alonso nel 2005. Tre volte il successo finale è toccato al 4˚, fra cui Schumacher nel 2003 e Vettel nel 2010. Solo Rosberg nel 1982 ha vinto il Mondiale partendo da un 5˚ posto al primo GP. © RIPRODUZIONE RISERVATA zoom sulla corsa IN MALESIA ARRIVO al 35˚ Button; il 36˚ Vettel; dal 37˚ al traguardo Button Chi vince il primo GP al 52% iridato Numeri Infatti nei 62 Mondiali REUTERS VERGNE LA STATISTICA 18 15 12 10 8 6 4 2 1 MELBOURNE — Heikki Kovalainen (nella foto Epa) perderà cinque posizioni sullo schieramento di partenza del prossimo gran premio della Malesia, tra sei giorni: il finlandese della Caterham è stato punito per aver superato due macchine in regime di Safety Car quando non era ancora consentito. Non è stato invece preso alcun provvedimento nei confronti di Felipe Massa e Bruno Senna per la loro collisione, considerata incidente di gara, ma il brasiliano della Ferrari è stato punito con 800 euro di multa per aver infranto i limiti di velocità in corsia box (63,3 km/h). a.cr. CAMBI GOMME GIRI VELOCI Ecco pilota per pilota i pit stop. La prima colonna la gomma di partenza. SU indica la gomma soft usata, SN soft nuova, MN gomma media nuova. Tra parentesi il numero del giro. L’ultima colonna il numero totale dei cambi. BUTTON: SU MN (16) MN (36) 2 VETTEL: SU SU (16) MN (37) 2 HAMILTON: SU MN (17) MN (36) 2 WEBBER: SU MN (14) MN (37) 2 ALONSO: SU MN (13) MN (34) 2 KOBAYASHI: SU SN (13) MN (36) 2 RÄIKKÖNEN: SN SN (19) MN (37) 2 PEREZ: MN SN (24) 1 RICCIARDO: SU MN (1) SN (22) SU (38) 3 DI RESTA: SU SN (13) MN (33) 2 VERGNE: MN SN (19) SU (37) 2 ROSBERG: SU SU (12) MN (31) 2 MALDONADO: SU SU (16) MN (37) 2 GLOCK: SN SU (20) MN (36) 2 PIC: SN SU (21) MN (35) MU (51) 3 SENNA: SN MN (1) MN (30) SU (47) 3 MASSA: SU SN (11) MN (28) MU (37) 3 NC KOVALAINEN: SN MN (14) MN (34) MU (37) 3 NC PETROV: MN MN (18) 1 NC SCHUMACHER: SU 0 NC GROSJEAN: SU 0 NC HÜLKENBERG: SU 0 NC 1. Button 1’29"187 (56˚) 2. Vettel 1’29"417 (57˚) 3. Webber 1’29"438 (57˚) 4. Hamilton 1’29"538 (57˚) 5. Maldonado 1’30"254 (53˚) 6. Vergne 1’30"274 (52˚) 7. Alonso 1’30"277 (52˚) 8. Ricciardo 1’30"592 (53˚) 9. Di Resta 1’30"605 (57˚) 10. Kobayashi 1’30"620 (55˚) 11. Raikkonen 1’30"759 (50˚) 12. Perez 1’30"843 (46˚) 13. Senna 1’30"855 (49˚) 14. Rosberg 1’30"931 (53˚) 15. Massa 1’31"940 (46˚) 16. Petrov 1’33"214 (27˚) 17. Kovalainen 1’33"693 (26˚) 18. Schumacher 1’34"021 (4˚) 19. Glock 1’34"253 (43˚) 20. Pic 1’35"011 (45˚) Jenson Button, 32 anni REUTERS LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33 FORMULA 1 GP AUSTRALIA Alonso alza la testa d HA DETTO FERNANDO S «La mia macchina era la stessa delle qualifiche. Arrivare subito dietro McLaren e Red Bull non era nei pronostici della vigilia» IN CRISI IL BRASILIANO SI RITIRA PER L’URTO CON SENNA Massa, un incubo «Peggio di così era impossibile» 1 S «Adesso la Ferrari reagisca in fretta» Lo spagnolo oltre le attese: «Bicchiere mezzo pieno, ma in Malesia e Cina bisogna evitare la fuga dei rivali» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI MELBOURNE (Australia) È già successo e c’è il forte sospetto che non sia questa l’ultima volta: la Ferrari, che al sabato sembra sull’orlo del precipizio, si trasforma in 24 ore e nelle mani di Fernando Alonso diventa una vettura che riaccende la speranza di essere prima o poi protagonista del Mondiale. Fernando, come se lo spiega? «Giuro, la macchina era la stessa! La Fia non ci ha dato la possibilità di cambiarla! La verità è che la Ferrari è... la Ferrari. Ora non abbiamo una vettura sufficientemente veloce, ma prima poi torneremo a vincere. Siamo come il Chelsea o il Manchester United, che magari giocano male ma alla fine si impongono 1-0». Avete raccolto un 5˚ posto. «Abbiamo preso più punti di quanti potessimo sperare. Arrivare alle spalle di McLaren e Red Bull era davvero difficile da pronosticare. La partenza è andata bene, alla prima curva, prendendo la traiettoria interna, ho subito guadagnato posizioni. Anche la strategia è stata perfetta e nelle soste ai box (la prima in 22"035, la seconda in 21"910; n.d.r.) siamo stati i più veloci. Peccato aver perso con la Safety Car la posizione su Webber». Però nel finale ha dovuto difendersi da Maldonado. «Sì, dobbiamo capire perché in quella fase la macchina non rendeva come prima, magari abbiamo raccolto troppo sporco e questo ha pregiudicato l’aerodinamica. Quando ho visto negli specchietti che finiva contro il muretto ho tirato un sospiro di sollievo, anche se mi è dispiaciuto per lui. E’ sempre brutto perdere punti importanti a fine corsa». Il bilancio della prima gara? «Vivo un misto di emozioni: da una parte è andata meglio di quello che mi aspettassi, però è anche vero che vo- S Fernando Alonso, 30 anni, in azione e sotto in primo piano: lo spagnolo è alla terza stagione con la Ferrari. Un solo GP vinto nel 2011 ANSA-REUTERS levamo presentarci qui con una macchina vincente. E non è così (su Twitter chiarirà il concetto: "Il bicchiere è mezzo pieno", n.d.r.). Prendere 1" in qualifica è troppo, anche se alla fine abbiamo limitato i danni. Ora dobbiamo darci da fare: in 1" ci sono 12 o 14 vetture e quindi, migliorando, puoi guadagnare 5-6 posizioni. Ma dobbiamo farlo presto». Cosa si aspetta a Sepang? «E’ la gara che ci dirà davvero quali siano i rapporti di forza. Questa pista fa storia a sé, mentre quella malese è da aerodinamica. In teoria mi aspetto meno difficoltà, però le gomme avranno un degrado maggiore: l’anno scorso facemmo 4 pit stop». «Dobbiamo capire perché nel finale siamo peggiorati. Mi spiace per Maldonado ma quando è finito contro il muro ho tirato un sospiro di sollievo» 2 S «Questa pista fa storia a sé, in Malesia sarà diverso. Mi aspetto meno difficoltà, ma dipende dal degrado delle gomme. L’anno scorso facemmo quattro pit stop» S «Quest’anno recuperare pochi decimi può essere prezioso, perché in un secondo ci sono dodici vetture. Dobbiamo farlo in fretta» Pole, prima fila e vittoria: la McLaren ora è davanti a tutti? «Sì qui hanno avuto qualcosa in più, e ora partono favoriti per domenica». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto 1 Al 46˚ giro la Ferrari di Massa viene affiancata all’esterno dalla Williams di Bruno Senna, che ha più trazione, e le vetture si toccano. Foto 2 Nell’urto, la ruota posteriore di Senna danneggia la fiancata destra e la sospensione anteriore di Massa IPP MELBOURNE Se la Ferrari salva il bilancio australiano il merito è solo di Fernando Alonso, perché dall’altra parte del box è buio pesto. Felipe Massa si è segnalato soltanto per la brillante partenza, al punto che al termine del primo giro era decimo. Ma è stato l’unico lampo, poi la sua gara si è trasformata in un calvario che si è concluso al 46˚ giro quando la F2012, azzoppata da una collisione con Bruno Senna, ha preso la via del box. Che la situazione sia delicata lo ammette per primo il responsabile della Gestione Sportiva, Stefano Domenicali. «Bisogna stare vicini a Felipe perché è chiaro che è sotto pressione. Ho chiesto ai suoi tecnici di analizzare i dati della vettura anche per tranquillizzarlo». Distacco Il guaio è che nel fine settimana il divario dal compagno di squadra anziché diminuire è andato aumentando: sabato mattina era di 6 decimi, poi è passato a un secondo in qualifica e in gara è salito ulterior- mente a 1"6. Altro dato allarmante: nella classifica dei giri veloci il brasiliano con 1’31"940 si è messo alle spalle solo Petrov, Kovalainen, Glock e Pic (oltre a Schumi che però si è ritirato dopo appena 11 giri!). Un inizio davvero da incubo. «Peggio di così non mi sarebbe potuta andare — ammette Felipe —, anch’io ero partito bene come Fernando ma dopo 5 giri le mie gomme posteriori sono entrate in crisi e ho sempre dovuto anticipare i pit-stop. Il guaio è che non sono mai riuscito a trovare un buon bilanciamento e la macchina in curva scivolava dappertutto, causando questa usura eccessiva degli pneumatici. La collisione con Senna? Normale incidente di gara. Una Toro Rosso ha provato a passarmi all’esterno alla curva 3 e Bruno ha avuto una miglior trazione all’interno, così siamo entrati affiancati alla curva successiva e ci siamo agganciati». E in effetti i commissari, che hanno chiamato i due brasiliani, hanno deciso poi di archiviare il caso. a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA AI BOX IL CAPO DELLA SCUDERIA E UNO DEI PUNTI DEBOLI DELLA SCORSA STAGIONE: «MOLTO PIÙ RAPIDI NEI PIT STOP» LE ALTRE «ROSSE» «Non siamo all’altezza, ma questi 10 punti...» Salo con la F2008 in pista a Suzuka Stroll 1˚ nei kart Domenicali: Si è concluso a Suzuka il primo Ferrari Racing Days del Giappone, che ha raccolto nel weekend le gare del Challenge Asia Pacific. Oltre trecento le Ferrari presenti all’evento, culminato con l’esibizione di Mika Salo al volante della F2008. La manifestazione ha permesso di raccogliere oltre 8 milioni di yen (circa 73 mila euro), con cui verrà costruita una scuola a Ishinomaki, in una zona colpita dal terremoto del 2011. A Sarno (Sa), intanto, il canadese Lance Stroll, 13 anni, pilota della Ferrari Driver Academy. ha vinto la 2ª prova delle Wsk Master Series di kart (categoria KF3). «È un risultato che ci dà fiducia» Fry frena: «Dura anche a Sepang» MELBOURNE Nessun miracolo, niente magie. Perché la Ferrari della domenica sembra (per fortuna) una lontana parente di quella del sabato? Per il team principal Stefano Domenicali è chiaro: «Le posizioni di partenza, anche a causa dell’usci- Felipe Massa, 30 anni, in uno dei pit stop durante il GP Australia AFP ta di Alonso in Q2, non rispecchiano le prestazioni della F2012. Io ho visto una macchina che sicuramente non è quella che dovrebbe essere, nei primi due terzi di gara aveva un passo inferiore di un paio di decimi a quello della Red Bull e più forte di quello della Mercedes. Poi nel finale siamo un po’ calati e dobbiamo capire perché, se c’era qualcosa che ha rovinato le caratteristiche della macchina. Ovviamente non è una Ferrari all’altezza di quello che doveva essere, però abbiamo preso punti importanti e una cosa che mi ha fatto piacere, perché l’anno scorso era uno dei punti deboli almeno all’inizio della stagione — i pit stop — siamo stati i più rapidi. Questo è un punto di partenza importante che dà fiducia alla squadra in un momento in cui c’è tanta "negatività" intorno». Sepang Un’altra nota positiva è che finalmente i problemi sono abbastanza chiari: le aree in cui bisogna lavorare sono la velocità di punta e la trazione. Risolverli però difficilmente avverrà in tempi brevi e dunque per la Malesia è bene non farsi illusioni. Come riconosce il «pessimista» direttore tecnico Pat Fry: «In Malesia? Sarà un’altra gara difficile». a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA 34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35 # FORMULA 1 GP AUSTRALIA PINO ALLIEVI MELBOURNE Dopo anni in cui si è parlato tanto di scissioni e addirittura della possibilità che i costruttori organizzassero per conto loro un campionato alternativo alla F.1 lasciando Ecclestone in braghe di tela, finalmente si è giunti a una soluzione rivoluzionaria. Ovvero la Cvc Capital Partners, detentrice dal 2005 dei diritti commerciali della F.1, continuerà anche negli anni a venire a svolgere lo stesso ruolo. Ma si quoterà alla Borsa di Singapore e nel suo capitale azionario — di cui Ecclestone detiene il 20% ed è il direttore generale — entreranno anche i team di F.1 che vorranno. In testa ci sono Ferrari e Red Bull, ovvero le prime squadre a staccarsi lo scorso autunno dalla Fota (l’associazione costruttori). Ma potrebbero entrare anche altri, cominciando da McLaren e top sponsor (tipo Philip Morris). Nel consiglio direttivo della nuova società di gestione, che si chiamerà Delta Copco, il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo sarà uno dei direttori, se non proprio l’uomo di vertice, coadiuvato da Dieter Mateschitz o da Chris Horner della Red Bull. La quotazione alla Borsa di Singapore avverrà entro un anno, secondo l’espletamento dei tempi tecnici. Il Nuovo patto Così i team saranno soci di Ecclestone Creata la Delta Copco per gestire i diritti Ferrari e Red Bull nei ruoli chiave Le scuderie avranno una terza auto valore è 10 miliardi di dollari. La quotazione alla Borsa di Singapore avverrà entro un anno Novità La vera svolta è che i te- am entrano nella gestione economica dello sport di cui sono protagonisti e si divideranno in altro modo gli introiti, dei quali sino a questo momento Ecclestone si prendeva quasi il 50%. Perché a questo punto sono stati fissati anche tutti i dettagli del Patto della Concordia che entrerà in vigore dal 2013, durerà fino al 2020. Ecclestone resterà referente dei team. Per la Ferrari è previsto un bonus di 78 milioni di dollari all’anno, pari a circa 60 milioni di euro. Previsti compensi di 5 milioni di euro ai team che hanno vinto titoli iridati dal 2000 in poi, più altri 5 milioni alle squadre che dal 2000 in poi non hanno cambiato nome. Un bonus di 35 milioni di dollari andrà a chi ha fatto una doppietta dal 2008 in poi, vale a dire la Red Bull. È poi stata introdotta la norma che prevede l’ingresso in F.1 dei «Single Car Customer Team», ossia i team con una sola macchina, acquistata da squadre che l’hanno fatta gareggiare l’anno prima. Un tema che stava molto a cuore a Montezemolo e che dal 2013 diventa quindi realtà, con prospettive quanto mai interessanti, perché di fatto potrà esserci in pista una terza Ferrari. Ma anche una terza Red Bull o McLaren. Su questi dettagli non da poco si è discusso a lungo ieri mattina a Melbourne, prima della gara, fra i team Fota che sinora non si sono accordati per il Concord Agreement. Tra questi ci sono McLaren e Mercedes, che vorranno far sentire quanto prima la loro voce, anche se a questo punto si trovano davanti ad accordi già fatti da altri. Ma la voglia di aderire c’è. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 CHI È IL BOSS Il potere di Bernie Ecclestone sulla F.1 è sino ad oggi totale. Concordia Tutto cominciò nel 1981 con la firma del primo Patto della Concordia tra le scuderie che fece del manager britannico il vero boss della Formula 1. Mondiali Ma Ecclestone, oggi 82 anni, dal 1972 al 1992 fu anche proprietario della scuderia Brabham con la quale ha vinto due Mondiali: nel 1981 e nel 1983 con Nelson Piquet Patrimonio Bernie ha un patrimonio personale di stimati in circa 2 miliardi e mezzo di euro Taccuino TEST SUPERBIKE Sykes (Kawasaki) su tutti (p.g.) Aprilia e BMW battezzano motori evoluzio ne per andare all’assalto della Ducati. ma nella prima giornata di test di Aragon (Spagna) Biaggi e Melandri sono stati dietro la Kawasaki. Tom Sykes con 1'58"4 è sceso quattro decimi sotto il primato della gara 2011 firmato dall’iridato Carlos Checa (ieri assente). MONDIALE ENDURANCE Capello (Audi) vince a Sebring Il Mondiale Endurance inizia sotto il segno del l’Audi: nella 12 Ore di Sebring, in Florida, ha trionfato l’equipaggio Capello Kristensen McNish davanti a Bernhard Dumas Duval. Terza la Honda di Potolic chio Dalziel Sarrazin. Capello guida il campionato. OGGI ALLE 13 CON ROSSI E HAYDEN La Ducati GP12 su Facebook Oggi alle 13 Valentino Rossi e Nicky Hayden sve lano in streaming su Facebook la nuova livrea della Ducati Desmosedici GP12. Da venerdì a domenica ulti mi test prima dell’inizio del Mondiale (Qatar, 8 aprile). LA CLASSICA AMERICANA Elena vince a Daytona (p.g.) Elena Myers, 19 anni, ha vinto a Daytona con la Suzuki nella Sportbike (600) di contorno alla 71a 200 Miglia conquistata da Joey Pascarella (Yamaha), in volata su DiSalvo (Triumph). Vivarelli (Yamaha) ha chiuso 25o, ritirato Marchetti (Ducati): noie al cambio. SUPERCROSS USA Villopoto, dominio assoluto (m.z.) A Indianapolis, nell’11ª prova del Super cross Usa, Villopoto (Kawasaki) vince e consolida la leadership. Dietro Villopoto Brayton (Honda) e Mill saps (Yamaha). Lites Est: vince Wharton (Suzuki). MONDIALE TRIAL INDOOR Bou centra il 6˚ titolo Bernie Ecclestone, 81 anni, a colloquio con Luca di Montezemolo, 64 COLOMBO Sesto titolo del trial indoor per Toni Bou. Lo spa gnolo (Honda) ha rischiato cadendo sull’ultimissimo ostacolo, ma risalito in moto ha battuto nel parallelo Raga (Gas Gas) che con Fajardo (Sherco), a pari punti, sabato si giocherà a Parigi il 2o e 3o posto iridato. 36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 CICLISMO DOPO LA 103a EDIZIONE DELLA CLASSICISSIMA TwitTwit IL CINGUETTIO DEL GIORNO LA CORSA VINCE ANCHE SU TWITTER La Sanremo ha conquistato anche Twitter (in alto, Cancellara, Gerrans e Nibali: foto Bettini). Sabato, ben 3 degli 8 migliori topic a livello mondiale erano legati alla corsa: quelli di Gerrans, della gara e di Cancellara la svolta con Evans Fenomeno GreenEdge L’uomo dei dinosauri ha fatto un altro colpo Il team che ha sbancato la Sanremo con Gerrans è l’orgoglio d’Australia ma fa base in Italia. Il patron vende camper e produce show per ragazzi CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta «Sì, abbiamo fatto festa. Ma neanche poi troppo. E’ solo il primo passo» La Sanremo al primo colpo è prendere al pianterreno un ascensore che arriva sparato all’attico di un grattacielo senza fare neppure una fermata. Questo è successo a GreenEdge: una squadra neonata ciclisticamente — al terzo mese di attività — eppure già capace di sbancare la Classicissima della Gazzetta con Simon Gerrans. Fenomenale. SHAYNE BANNAN IL TEAM MANAGER Mecenate Cominciamo dall’ini- 2009 Arcobaleno a Mendrisio Il primo grande successo australiano è firmato Cadel Evans, al Mondiale di Mendrisio BETTINI 2011 Lo storico primo Tour Evans corona anche l’inseguimento al Tour: è il primo «aussie» a vestire di giallo a Parigi BETTINI zio, perché ne vale la pena. GreenEdge è la prima squadra australiana di World Tour, la Champions League del ciclismo. Il nome non è quello di uno sponsor: «Green» indica il verde d’Australia, con un forte richiamo all’ambiente. «Edge», vocabolo inglese, sta per «limite», nel senso di obiettivo da raggiungere. I capitali sono di Gerry Ryan, uno degli uomini più ricchi del paese, forte personalità e «malato» di ciclismo: è il proprietario di Jayco, che significa roulotte e caravan. Ma ha prodotto anche «Walking with dinosaurs», uno show che in Australia al box office ha battuto gli U2 e Bon Jovi, per poi sbancare negli Stati Uniti. Il budget della squadra è di 11 milioni di euro a stagione, fino al 2013, la stessa scadenza (per ora) della licenza World Tour. Crescita All’impetuosa crescita dell’Australia mancava soltanto uno squadrone, dopo aver infilato una serie di storiche prime volte: il Mondiale (Evans, 2009), la Sanremo «Ho accettato subito la proposta di Bannan, e in futuro avremo corridori italiani» Gerrans, serata di gala a Nizza Simon Gerrans, 31 anni, vive a Montecarlo: ieri ha festeggiato con una cena a Nizza. A destra, il trionfo su Cancellara e Nibali LAPRESSE-BETTINI (Goss, ora compagno di squadra di Gerrans, 2011) e il Tour de France (Evans, 2011). La base (e non solo) è italiana: Gavirate (Varese), dove a marzo 2011 è stato inaugurato il centro sportivo voluto dal Governo australiano per avere una sede permanente di allenamento interdisciplinare per gli atleti in arrivo dall’altra parte del mondo, per di più in posizione strategica (nel cuore dell’Europa e vicina all’aeroporto di Malpensa). E a Brunello, sempre in provincia di Varese, c’è un’altra base operativa, senza dimenticare la collabo- razione con il Centro Mapei (il tecnico Andrea Morelli è stato anche in Australia). ALVARO CRESPI RESPONSABILE FINANZIARIO Staff Il numero uno della squa- dra è Shayne Bannan: capelli rossi, sguardo entusiasta, da dilettante vinse il Trofeo Matteotti. Ha 50 anni, è sposato con la romana Marilisa Pappalardi (lei lavorava al Giro d’Italia femminile, si conobbero nel 1987) e negli ultimi anni era stato responsabile tecnico di tutte le nazionali australiane. Il suo braccio destro è Alvaro Crespi, in passato a Mapei e Quick Step, che si occupa de- GreenEdge indica un obiettivo, non il nome dello sponsor Oggi esordisce il primo eritreo gli aspetti finanziari e commerciali. Fausto Oppici, storico meccanico di Bettini, è il responsabile del magazzino. In ammiraglia, ecco Daniele Nardello e Vittorio Algeri. Su 36 membri dello staff, gli italiani sono 8. Tra i corridori la musica è diversa: sono 30 e non c’è nessuno dei nostri. Anche se diversi — Visconti, Nizzolo, Pinotti, in una prima fase anche Pozzato —, interessavano. «In realtà è un caso che non ci siano — dicono sia Bannan sia Crespi —. Speriamo di averne in futuro». Uomini In organico magari non ci saranno fuoriclasse, né nomi particolarmente «mediatici». Ma il gruppo è solido. Goss e Gerrans, l’olandese Weening (visto in rosa al Giro), i giovani fenomeni australini Jack Bobridge e Cameron Meyer, un vincitore della Roubaix come Stuart O’Grady. Ci sono anche il giapponese Fumiyuki Beppu e il primo eritreo professionista della storia, Daniel Teklehaimanot, cresciuto al centro mondiale dell’Uci, ad Aigle: debutta proprio oggi nel grande ciclismo, al Catalogna. Ambizioni «Serietà, competen- za, ambizione. In questo progetto c’è tutto per riuscire e per questo mi ci sono buttato», dice Crespi. «Siamo al primo anno e abbiamo tanto da imparare — aggiunge Bannan —. Per conquistare un grande giro ci vuole tempo, abbiamo preso corridori forti e veloci per vincere le gare di un giorno. Ma la Sanremo non era qualcosa di immaginabile». E se non fosse che l’inizio? © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 4 Riecco Basso: PROSSIME GARE Archiviata la 103ª MilanoSanremo, il grande ciclismo prosegue senza sosta. Ecco i prossimi appuntamenti la squadra in Catalogna dopo la paura Era caduto alla Parigi-Nizza: «Ho temuto di dovermi fermare. Farò il Romandia» S BUDGET: 11 MILIONI-ANNO E 66 PERSONE (30 CICLISTI) DA OGGI Giro di Catalogna (conclusione domenica) GreenEdge non è il nome di uno sponsor: «Green» indica il verde d’Australia, «Edge» significa «limite, obiettivo». Budget 11 milioni di euro; 30 corridori e 36 membri dello staff S DA DOMANI Coppi& Bartali (termina sabato) S 3 domande a... VITTORIO ALGERI d.s. della GreenEdge «Tutta l’organizzazione è nelle mie mani Ho trovato professionalità e grande cura ai dettagli» Vittorio Algeri, fratello di Pietro, è nato a Torre de’ Roveri (Bergamo) il 3 gennaio 1953. Da corridore, è stato campione d’Italia nel 1984 e vinto altre 12 corse, tra cui una tappa al Giro d’Italia e due alla Tirreno-Adriatico. Da d.s., ha lavorato per tanti anni con Gianluigi Stanga e da questa stagione è a GreenEdge. 1 Algeri, perché ha scelto GreenEdge? «Sono da molto tempo amico di Shayne Bannan, dal 2000. Ci siamo conosciuti al Tour Down Under, in Australia. E non mi hanno mai spaventato le esperienze "estere". Ero rimasto alla Milram anche dopo l’addio di Stanga. E l’anno scorso ero all’americana Unitedheatlhcare. Ho avuto la chiamata di Bannan e devo dire che ho accettato subito». S 1 APRILE In Belgio Giro delle Fiandre S 2-7 APRILE In Spagna Giro dei Paesi Baschi S beneficenza Buoni risultati per la Sanre mo. La diretta tv, durata più di tre ore tra RaiSport2 e Rai3, ha avuto una media di 1.550.000 telespettato ri, ma negli ultimi 30 km, dall’attacco della Cipressa alla volata vincente di Gerrans c’è stata una punta di 2,2 milioni (share del 20%). Ottima la cre scita del digitale terrestre, che vale ormai quasi il 50%: 10,2% di share su Rai3, 9,5% su RaiSport 2. (d.vig.) Il padovano Marco Benfatto (Team Idea), 24 anni, ha vin to in volata la Popolarissima di Trevi so, classica dilettanti, su Cecchin, Gomirato e Davide Martinelli, figlio di Beppe, team manager Astana. S DOMENICA In Belgio Gand-Wevelgem 8 APRILE In Francia Parigi-Roubaix Punte di 2,2 milioni e share al 20% Vince Benfatto S SABATO E DOMENICA In Corsica Criterium International competenze specifiche? «Ora sono al Giro di Catalogna, quest’anno farò una sessantina di giorni di gara. Ma mi occupo soprattutto della parte organizzativa. Mezzi, personale, alberghi. Gestire tutto non è semplice...». ASCOLTI SANREMO IN TV DILETTANTI / Popolarissima S VENERDI’ In Belgio Gp Harelbeke 2 Lei fa parte dei direttori sportivi, ma ha 3 Qual è il segreto di questa squadra? «Sono nel mondo del ciclismo da 45 anni, ma devo dire che qui ho trovato grande competenza e professionalità. Dietro la vittoria nella cronosquadre d’apertura della Tirreno-Adriatico c’è un ritiro specifico di una settimana a Girona. C’è grande attenzione per l’allenamento e gli atleti sono sempre seguiti per ogni esigenza». Taccuino MERCOLEDI In Belgio Attraverso le Fiandre Le maglie dei campioni all’asta per la Liguria Da Rock No War! Onlus, Rcs Sport e All1sport.com, un’asta benefica per la Liguria. Su www.all1sport.com ci sono in palio maglie e oggetti dei campioni S 15 APRILE In Olanda Amstel Gold Race S 22 APRILE In Belgio Liegi-Bastogne-Liegi Da sinistra Vincenzo Nibali, 27 anni, 3˚ a Sanremo, e Ivan Basso, 34 BETTINI CLAUDIO GHISALBERTI Vincenzo Nibali passa il timone a Ivan Basso, ma le prospettive in casa Liquigas cambiano completamente. Il siciliano è partito con il piede giusto: ha trionfato nella Tirreno-Adriatico ed è arrivato 3˚ alla Sanremo, più la vittoria in Oman e il 2˚ posto in classifica. Ora, dopo 21 giorni di corsa (forse è il corridore con più chilometri nelle gambe), ha bisogno di tirare un po’ il fiato prima delle sfide nelle Ardenne. Piano In tutt’altro stato di forma è invece Basso, che da oggi a domenica sarà impegnato al Giro di Catalogna. «Vado più che piano», confessa il varesi- EUROSPORT DALLE 16 Ci sono anche Cunego, Wiggins e Andy Schleck C’è anche Cunego al via del Catalogna. Fari pure su Valverde, Leipheimer, Wiggins, S. Sanchez, A. Schleck. LE TAPPE Oggi, 1ª tappa, Calella Calella, 138,9 km (Eurosport dalle 16); 2ª t. Girona Girona, 161 km; 3ª t. La Vall d'en Bas Port Ainé, 210 km; 4ª t. Tremp Ascó, 199 km; 5ª t. Ascò Manresa, 207 km; 6ª t, Sant Fruitós Badalona, 207,1 km; 7ª t. Badalona Barcellona,119,8 km. LA GAZZETTA DELLO SPORT 37 no che nel 2012 ha concluso solo il Laigueglia: poi ritiro al Gp Lugano (influenza) e k.o. per caduta alla Parigi-Nizza. «Ho bisogno di fare chilometri in corsa prima di andare in ritiro sul Teide (dal 26 marzo all’11 aprile, ci sarà anche Nibali, ndr). Certo che in questa condizione non posso chiedere nulla a me stesso. Dopo la caduta sono stato fermo tre giorni, poi ho ricominciato con passeggiate di 2-3 ore». Una situazione che in un certo senso ricorda quella del 2011, quando una caduta in allenamento a maggio sull’Etna compromise la preparazione in vista del Tour. Allarme rosso Nei giorni scorsi, la situazione di Basso sembrava estremamente critica. La botta al costato lo costringeva a una pedalata diversa che gli ha infiammato il ginocchio destro. «Ho avuto molta molta paura — racconta — perché il dolore era forte e temevo di dovermi fermare. Martedì non riuscivo neppure a ripartire dai semafori. A metà allenamento ho telefonato al dottor Corsetti. La risonanza ha escluso problemi e ieri (oggi, ndr) ho fatto il primo allenamento senza avere male. Credo che buona parte del merito sia anche di Fabrizio Borra, che mi ha seguito per la fisioterapia. Dopo il Catalogna vado direttamente al Teide, e non torno finché non ho consumato la catena». La conseguenza di questo rallentamento è un’altra. Nel suo programma, così come nel 2010, è stato inserito anche il Giro di Romandia, dal 24 al 29 aprile. Due anni fa, in Svizzera, Ivan non andava neanche a spingerlo, tanto che persino Aldo Sassi era molto preoccupato. Un mese dopo, nell’Arena di Verona, Ivan avrebbe festeggiato il secondo trionfo rosa. © RIPRODUZIONE RISERVATA 38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 BASKET SERIE A: 8a GIORNATA DI RITORNO l’Analisi di PAOLO BARTEZZAGHI Casale perde ma l’esempio è da seguire Stavolta Casale ha perso di 11 punti e non all’ultimo tiro come le è successo innumerevoli volte durante la prima stagione in serie A. Ora in classifica la neopromossa ha 4 punti di svantaggio sulle penultime, Teramo e Cremona. E proprio stasera, nel suo PalaFerraris, Casale ospita una tavola rotonda dal titolo «Crisi economica: per il basket minaccia o opportunità?», in diretta streaming dalle 20.15 sui siti di LegaBasket e LegaDue. Ci saranno i presidenti delle due Leghe, Valentino Renzi e Marco Bonamico, il vice della Fip Gaetano Laguardia e Giancarlo Cerutti, il patron della Junior Casale. Le sue parole saranno da ascoltare. Un mese fa, quando ha preso Ricky Minard, ha subito annunciato che la società aveva deliberato un aumento di capitale per fare fronte a questa nuova spesa. Magari Minard non basterà per salvare Casale dalla retrocessione, ma l’esempio della Junior dovrà servire al basket per capire che non si può vivere al di sopra delle proprie possibilità. Bourousis domina Caserta recupera Milano resiste La Juve torna da -20 con le triple. Scariolo: «I giovani devono tenere la concentrazione» MILANO CASERTA 95 89 (17-16, 42-28; 72-60) EA7 MILANO: Cook 11 (1/3, 3/5), Hairston 13 (6/8, 0/1), Mancinelli 13 (6/10, 0/2), Fotsis 8 (2/4, 1/5), Bourousis 23 (5/11, 3/3); Giachetti 3 (1/1 da 3), Melli (0/2, 0/2), Bremer 15 (1/3, 1/5), Gentile 5 (1/3, 1/1), Radosevic 4 (2/3) N.e.: Filloy, Rocca. All.: Scariolo. OTTO CASERTA: Collins 28 (3/5, 6/11), Bell 15 (2/5, 3/10), Maresca 4 (2/4), Smith 22 (5/7, 2/6), Stipanovic 10 (5/10); Kudlacek 5 (0/2), Righetti 2 (1/5, 0/2), Doornekamp 3 (1/3, 0/1). N.e.: Marzaioli, Di Monaco, Cefarelli, Loncarevic. All.: Sacripanti. ARBITRI: Tola, Lanzarini, Barni. NOTE - T.l.: Mil 17/20, Cas 18/25. Rimb.: Mil 41 (Bourousis 10), Cas 39 (Smith 12). Ass.: Mil 21 (Mancinelli, Bremer 5), Cas 12 (Collins 5). Progr.: 5’ 10-9, 15’ 29-20, 25’ 58-44, 35’ 79-71. Usc. 5f.: Stipanovic 38’37" (86-82). F. tecn.: Cook 34’07" (77-69). Spett. 3500 per 27.000 euro. MASSIMO ORIANI MILANO Milano sopravvive a un secondo tempo stellare di Andre Collins, che segna 24 punti dei suoi 28 punti nella ripresa e porta a casa due punti importanti, scrollandosi di dosso la ruggine accumulata in due settimane di pausa. Caserta esce a testa altissima, risalendo da -20 a -3 con un ribaltone pazzesco nel 2o tempo, dove trova 11 volte in 19 tentativi il canestro dall’arco dopo lo 0/11 con cui era andata al riposo. Ma l’Olimpia è superiore alla Juve, ha un Bourousis immarcabile da una squadra così corta e piccola. E alla fine un Bremer gelido dalla lunetta. Basta per vincere, in attesa dell’arrivo di KC Rivers. Due volti La partita ha avuto due volti ben distinti. L’EA7 pasticcia molto in avvio, chiudendo il 1o quarto con 7/19 dal campo e NBA A DENVER BRILLA IL ROOKIE FARIED: 18 PUNTI E 16 RIMBALZI CONTRO BOSTON Gallinari e Belinelli vincono con 20 punti Bargnani 11 e sconfitto Marco Belinelli, 25 anni Venti punti per Danilo Gallinari e Marco Belinelli, migliori realizzatori di Denver e New Orleans nelle vittorie rispettivamente in casa con Boston e a New Jersey. Il Beli, che quest’anno ha un record di 22 punti, è partito forte segnandone 10 nel primo quarto e ha poi realizzato la tripla della sicurezza a 16 secondi dalla fine. Alla fine da tre, Belinelli ha chiuso con 4 su 6. Per il Gallo è stata la miglior prestazione da quanto è rientrato dopo l’infortunio a una caviglia. Oltre ai 20 punti di Gallinari (2/6 da 2, 3/5 da tre e 7/8 ai liberi), splendida partita di Kenneth Faried, il rookie dei Nuggets, che ha chiuso con 18 punti (record in Nba), 5 su 5 al tiro da 2, 8 su 8 ai liberi, 16 rimbalzi di cui 6 offensivi. «Non avremmo vinto senza Kenneth», ha ammesso coach Karl. «Non sono soddisfatto — ha detto il 21enne da Morehead State — voglio fare meglio». Intanto Denver ha tagliato Ronny Turiaf arrivato nello scambio con Nenè. E Derek Fisher è uscito dal contratto con Houston. Undici punti, invece, per Andrea Bargnani nella sconfitta di Toronto a Charlotte. RISULTATI Sabato: LA Clippers-Houston 95-91 (Paul 23; Lee 25); Charlotte-Toronto 107-103 (Henderson 24; Bayless 29) Indiana-New York 88-102 (Hibbert 24; Lin 19); Chicago-Philadelphia 89-80 (Watson 20; Holiday 30); New Jersey-New Orleans 94-102 (D. Williams e Morrow 20; Belinelli e Kaman 20); Dallas-San Antonio 106-99 (Nowitzki 27; Duncan e Green 17); Denver-Boston 98-91 (Gallinari 20; Pierce e Garnett 22); Utah-Golden State 99-92 (Favors 23; Robinson 19). avanti di un solo punto. Sbaglia sopratutto Bourousis, che fatica anche in difesa sul pick and roll contro l’unico pivot a disposizione di Sacripanti dopo l’addio a Fletcher. Caserta si mette presto a zona, ma nel 2o periodo Milano la scardina con un ottimo movimento di palla e ribaltamenti efficaci che finiscono col liberare in mezzo il centro greco. L’ex Olympiacos, dopo aver infilato due triple, controbilanciate dallo 0/4 da 2 e 3 infrazioni di passi consecutive, segna 8 punti nel quarto, innescando il break di 11-2 che permette all’Armani di toccare il +13 (37-24 a -1’48") e andare al riposo sopra di 14. Il capocannoniere del campionato, Andre Smith, fa male solo con tre canestri nei 3’ conclusivi del tempo, grazie al gran lavoro in difesa di Fotsis e Melli. La Otto paga inoltre lo 0/11 dall’arco, tradita soprattutto da Bell (0/5). Come d’incanto in avvio di ripresa, dopo aver toccato il -20, Ca- serta si trasforma e non sbaglia più dall’arco, andando a segno 6 volte su 8 dai 6.75 (3 di Bell, 2 di Collins, una di Smith). Ma la coperta è corta, perché in difesa non riesce a limitare l’Olimpia, che a sua volta con Bourousis, Cook e Fotsis fa la sua parte dalla lunga. Corrida Ne escono 5’ di pura corrida, un «run and gun» che ricorda la Loyola Marymount di Paul Westhead, quella dei 140 punti a partita. La Juve non riesce però a scendere sotto il -12 e il quarto si chiude con un parziale di 30-32. Caserta segna più punti in 10’ di quanti ne avesse al riposo (28). Il ritmo, soporifero nel 1o tempo, non accenna a rallentare nemmeno negli ultimi 10’, con Collins ormai indemoniato. Altre sue 4 triple permettono ai campani di arrivare prima a -6 (77-71 a -5’53") e poi addirittura a -4 (86-82 a -2’24"), dopo che Milano aveva risposto con un 7-0 (84-71) che pareva aver definitivamente chiuso il match. Ma ai liberi Bremer era freddissimo (6/6) e nemmeno l’ennesima tripla di Smith (92-89 a -37") bastava per salvare Caserta. «In area con un pivot solo di punti non ne potevamo trovare — dice Sacripanti — La nostra gara è vissuta sulle percentuali da 3 e abbiamo pagato lo 0/11 del 1o tempo». «Abbiamo pensato che fosse finita sul +20 giocando con fluidità — spiega Scariolo — Ma sapevamo che hanno grandi tiratori e li abbiamo lasciati rientrare rilassandoci, anche se hanno messo canestri immarcabili. I giovani devono saper tenere la concentrazione alta sempre, oggi invece non l’hanno fatto». © RIPRODUZIONE RISERVATA DONNE SECONDO TROFEO PER IL CRAS DOPO LA PRIMA VOLTA NEL 2003 Coppa Italia a Taranto Schio battuta in casa Sottana 17 punti e mvp Taranto ha vinto la Coppa Italia battendo le campionesse d’Italia di Schio 78-57, a casa loro. Migliore giocatrice è stata eletta Giorgia Sottana che ha realizzato 17 punti (migliore marcatrice con la Vaugh), con 3 su 4 da tre, e che è stata determinante nel 16-2 di parziale che dal 13’ ha messo la partita in mano del Cras. È la seconda Coppa vinta da Taranto dopo la prima nel 2003, Schio aveva vinto le ultime due. SCHIO-TARANTO Giorgia Sottana, 23 anni CIAMILLO 57-78 (19-22, 27-38; 43-61) FAMILA WÜBER SCHIO: Consolini (0/2, 0/1), Jalcova (0/2), Cohen 6 (3/8, 0/1), McCarville 12 (6/9), Masciadri 8 (1/4, 2/5), Nadalin 2 (0/4), Ford 17 (6/10), Macchi 12 (3/8, 1/7), All.: Lasi. CRAS TARANTO: Mahoney 12 (3/6, 0/1), Vaughn 17 (8/11, 0/1), Sottana 17 (3/9, 3/4), Ballardini 9 (2/7, 1/2), Giauro 10 (4/5), Melnika, Godin 6 (3/9), Siccardi, Gianolla 5 (1/1), Greco 2 (1/6, 0/1), All.: Ricchini. NOTE - T.l.: Sch , Tar 16/19. Rimb.: Sch 40 (Ford 14), Tar 41 (Greco 9). Ass.: Sch 17 (Cohen e Macchi 5), Tar 15 (Mahoney 6). Usc. 5 falli: McCarville. DILETTANTI A Castellanza (Va) la Paffoni Omegna ha vinto la Coppa Italia Dna battendo la Zerouno Torino 57-52. Per la squadra allenata da Di Lorenzo, 16 punti di Daniele Casadei, 15 di Massimiliano Defant per i ragazzi di Pippo Faina. Nelle altre divisioni, vittorie di Agrigento contro Ferrara 73-58 nella Dnb e di Trapani contro Cento 67-59 nella Dnc. IN SPAGNA (pe.m.) I risultati della 25a giornata della Liga: Barcellona-Obradoiro 71-58 (Ndong 21, Navarro 16; Lasme 17); Real Madrid-Saragozza 85-71 (Carroll 36, Singler 13; Hettsheimer 20); Estudiantes-Bilbao 69-71 (Gabriel 22, Banic 14). Classifica: Real Madrid e Barcellona 20 vinte e 5 perse. LUNEDÌ 19 MARZO 2012 RISULTATI TERAMO-SASSARI MONTEGRANARO-CASALE BIELLA-TREVISO VENEZIA-VARESE MILANO-CASERTA SIENA-CREMONA CANTÙ-ROMA AVELLINO-PESARO HA RIPOSATO BOLOGNA 83-78 94-83 94-96 71-63 95-89 79-61 73-72 81-89 CLASSIFICA SQUADRE SIENA CANTÙ MILANO VENEZIA BOLOGNA SASSARI PESARO VARESE AVELLINO BIELLA CASERTA MONTEGRANARO TREVISO ROMA CREMONA TERAMO CASALE PT 36 30 28 28 28 28 26 24 24 22 20 20 20 20 16 16 12 V 18 15 14 14 14 14 13 12 12 11 10 10 10 10 8 8 6 G 24 23 23 23 23 23 22 24 24 24 23 23 23 24 24 24 24 P 6 8 9 9 9 9 9 12 12 13 13 13 13 14 16 16 18 Le prime 8 ai playoff, L’ultima in Lega 2 PROSSIMO TURNO Domenica 24 marzo, ore 18.15 Domenica 24 marzo, ore 18.15 SASSARI BOLOGNA (24/3, 16.10) TREVISO MONTEGRANARO (24/3, 20.30) CREMONA MILANO AVELLINO BIELLA CASALE VENEZIA PESARO TERAMO CASERTA ROMA (20.30) CANTÙ SIENA (12/4, 20.30) RIPOSA VARESE S Ioannis Bourousis, 28 anni centro greco di 2.13. Con 23 punti, ieri ha realizzato il proprio record in Italia CIAMILLO Venezia torna al successo Mito Dalipagic che applausi Varese tira male da tre e la Reyer riparte dopo due stop L’ex osannato dal pubblico DAL NOSTRO INVIATO LUCA CHIABOTTI TREVISO L’impatto di Young, 10 punti nel primo quarto, 30 minuti superlativi di Szewczyk, interrotti da una gomitata che lo ha fatto rientrare ai box sanguinante, la costante supremazia prima di Clark e in chiusura di Bowers sugli avversari di ruolo, Rannikko escluso: Venezia torna al successo dopo due stop inattesi visto il lignaggio raggiunto, sta in testa per 40’ contro Varese, ribalta la differenza canestri negli scontri diretti in vista dei playoff, parola che Andrea Mazzon non riesce ancora a pronunciare mentre Carlo Recalcati fa fatica a vedere l’Umana come avversaria diretta: «È molto più su di noi...». Al Palaverde è una giornata particolare: è tornato Praja Dalipagic, un gigante del basket mondiale e della Reyer eroica, 60 anni, un’anca che lo fa dannare, un ruolo da consulente per il mercato orientale che lui stesso non enfatizza nel suo italiano ancora strepitoso: «Sarà uno scambio di idee». Praja La gente lo osanna anche se il pubblico di oggi, forse, è troppo giovane per ricordarsi davvero che giocatore fosse. Proviamo a spiegarlo. Se ieri lo avesse avuto Recalcati, avrebbe vinto. Dalipagic ha tirato col 47% da tre di media in carriera, avesse avuto la libertà di alcuni tiratori varesini, che hanno chiuso col 29%, avrebbe fatto il vuoto. Poi se lo marcavi stretto... La Reyer vince la partita nel primo quarto, dove le difficoltà dell’attacco della Cimberio messo sotto pressione, si sono manifestate con un LA GAZZETTA DELLO SPORT 39 3/17 al tiro, con 1/9 da tre. Young, 10 punti dopo 8’30", porta Venezia a un facile +13 e, da quel punto, Mazzon è stato sempre in controllo. «Ho detto ai miei giocatori che non so quante partite mancano alla fine, per me è solo una, la prossima — dice il coach veneziano — sono contento per l’attenzione dimostrata dai miei giocatori, costante e in ogni dettaglio, quasi da mal di testa». Triple Varese, al massimo, risa- S. Szewczyk e Drazen Dalipagic VENEZIA VARESE 71 63 (20-11, 37-26; 52-42) UMANA VENEZIA: Clark 15 (3/4, 2/5), Young 12 (2/7, 2/9), Slay 5 (2/6), Szewczyk 20 (7/11, 1/3), Bryan (0/1); Meini (0/1 da 3), Bowers 11 (3/8, 1/3), Rosselli 5 (1/1), Magro 3 (1/2). N.e.: Allegretti, Causin, Tomassini. All.: Mazzon. CIMBERIO VARESE: Stipcevic 7 (2/5, 1/4), Weeden 2 (1/3, 0/4), Diawara 8 (2/5, 1/5), Kangur 15 (2/3, 3/7), Fajardo 4 (2/7); Demartini (0/1), Rannikko 13 (1/1, 3/6), Talts 7 (2/2, 0/1), Reati (0/1 da 3), Ganeto 7 (2/2, 1/3). N.e.: Zattra, Bertoglio. All.: Recalcati. ARBITRI: Paternicò, Weidmann, Vicino. NOTE - T.l.: Ven 15/19, Var 8/9. Rimb.: Ven 33 (Clark, Bryan, Bowers, Young con 5), Var 35 (Kangur 7). Ass.: Ven 9 (Young 2), Var 16 (Rannikko 7). Progr.: 5’ 9-2, 15’ 29-25, 25’ 48-35, 35’ 59-50. Usc. 5 f.: Kangur 39’44" (70-63). Spett.: 4958. le a -2 con Rannikko (27-25), unico con Kangur da salvare di una squadra che non ha avuto nulla da Stipcevic (5 perse velenose) e Weeden, e non ha mai innescato Diawara. È stato Szewczyk a rimettere le cose a posto, assieme a Clark: i due segnano 16 dei 21 punti, a 7, del massimo vantaggio Reyer (48-32). A quel punto, Varese è 4/21 da tre. Per la squadra che tira più triple di tutti, è il termometro delle possibilità di successo (tira col 40% quando vince, col 31% quando perde). Poi fa 5/10 ma, al massimo, risale a -7 (70-63). «Il problema è che non abbiamo mai attaccato e battuto uno contro uno l’avversario diretto — dice Recalcati —, ci siamo guadagnati pochi liberi e, visto che siamo una squadra che già tira tanto da tre, abbiamo esagerato. Ma se non ti crei prima la possibilità di colpire da fuori facendo lavorare la difesa, poi tiri male». Dalipagic? «E’ bene che la gente di oggi possa conoscerlo. Gli ho detto che abbiamo bisogno di uomini come lui per migliorare il nostro basket». La risposta del mito? «Troppo tardi...». © RIPRODUZIONE RISERVATA LA VOLATA FISCHIO NEGATO A FINE SUPPLEMENTARE BENE CERELLA COACH RAMAGLI ESALTA I SUOI Goree 25: Treviso va Ma Biella protesta Teramo ferma Sassari Con Di Bella e Zoroski «Miracolo? Impresa» Montegranaro respira 94 BIELLA TREVISO dts 96 (22-19, 34-37; 57-53; 79-79) ANGELICO BIELLA: Pullen 20 (4/5, 2/8), Coleman 25 (9/16, 1/7), Soragna 18 (5/6, 2/4), Jurak 10 (2/6, 1/2), Miralles 16 (6/7, 0/1); Chessa 3 (1/4), Magarity (0/1), Lombardi 2 (1/1). N.e.: Dragicevic, Minessi, Lagana, Rossi. All.: Cancellieri BENETTON TREVISO: Mekel 13 (6/11, 0/2), Thomas 7 (1/3, 1/4), Viggiano 10 (1/1, 2/4), Ortner 7 (3/5), Goree 25 (3/7, 5/6); De Nicolao 2 (1/1, 0/2), Moldoveanu 18 (2/4, 4/8), Becirovic 8 (2/3, 1/1), Bulleri 6 (1/2, 0/2), Cuccarolo. N.e.: Bonivento, Gaspardo. All.: Djordjevic ARBITRI: Cicoria, Ramilli, Provini NOTE - T.l.: Bie 19/30, Tre 17/22. Rimb.: Bie 36 (Miralles, Jurak 11), Tre 37 (Moldoveanu 9). Ass.: Bie 13 (Pullen 5), Tre 18 (Mekel 7). Usc.5 f.: Bulleri. Progr.: 5' 12-7, 15' 29-27, 25' 49-41, 35' 64-68. Spett.: 3.781 per 48.477. BIELLA — La Benetton rende il favore a do- micilio all’Angelico, senza però ribaltare il fattore canestri, dopo 45’ tirati di una gara decisa dagli episodi, purtroppo più legati a errori arbitrali che dagli spunti di giocatori ormai esausti e col fiato corto ai tiri liberi. Ogni palla pesava come un mattone soprattutto per Biella che ha confezionato 89 punti col quintetto base vista l’assenza dell’infortunato Dragicevic. L’mvp è stato Marcus Goree che con 25 punti è arrivato a uno solo dal suo record del lontano 2004. Bulleri ha così bagnato con un successo le 500 presenze in Serie A. Stava per rovinargli la festa l’ex capitano Soragna che con Coleman e un alterno Pullen hanno fatto quasi tutto, meno il canestro che nei tempi regolamentari avrebbe sancito un successo anche meritato. Coda polemica negli ultimi secondi del supplementare: Pullen prova la tripla del sorpasso, ma Viggiano gli frana addosso con l’arbitro Provini a 10 centimetri. Il fischietto indica solo una rimessa per i padroni di casa e non concede il fallo. Coleman ci prova sulla sirena, ma non va; col pubblico biellese infuriato con la terna arbitrale non solo per l’ultimo fischio mancato. Gabriele Pinna TERAMO 83 SASSARI 78 (24-25, 44-47; 65-58) BANCA TERCAS TERAMO: D.Brown 12 (5/6, 1/2) Cerella 21 (7/9, 2/3), B.Brown 14 (2/4, 2/3), Borisov 8 (4/8), Amoroso 14 (5/6, 1/2), Fultz 8 (1/3, 2/4), Polonara 4 (2/4), Lulli 2 (1/1). N.e.: Serafini, Listwon, Marini.: All. Ramagli. BANCO DI SARDEGNA SASSARI: T. Diener 9 (3/5, 1/8), D. Diener 24 (3/5, 5/10), Plisnic 11 (1/3, 3/7), Hosley 15 (4/9, 2/9), Easley 16 (7/9); Devecchi, Sacchetti, Vanuzzo 3 (1/1), Pinton. N.e.: Metreveli, Binetti. All.: Sacchetti. ARBITRI: Chiari, Biggi, Caiazza. NOTE: T.l.: Ter 10/12, Sas 6/10. Rimb.: Ter 38 (Amoroso 7), Sas 40 (Plisnic 11). Ass.: Ter 19 (D.Brown 4), Sas 18 (T.Diener 8). Progr.: 5' 13-9, 15' 37-33, 25' 57-50, 35' 69-65. Spett.: 2591. TERAMO — Dopo Milano, Teramo si prende lo scalpo di un’altra seconda in classifica, fermando la striscia utile di Sassari che durava da 7 giornate. Il Banco di Sardegna affonda contro un avversario con più voglia e personalità nei pochi uomini a disposizione, rovinando le percentuali (29%, contro una media del 37%) e trovando solo 3 punti dalla panchina (una tripla di Vanuzzo). La gara è aperta fino all’ultimo minuto di gioco: Plisnic riporta sotto Sassari (75-74), ma dalla lunga distanza gli risponde Brandon Brown, prima dei tiri dalla lunetta di un Dee Brown finalmente in palla. La squadra di Ramagli mette 4 punti tra sé e Casale, con lo scontro diretto a favore. «Teramo ha avuto più foga di noi — ha detto coach Meo Sacchetti — Abbiamo giocato a spezzoni, con uno spirito diverso dalle altre partite. Abbiamo pagato questo atteggiamento». Coach Alessandro Ramagli: «In settimana abbiamo puntato ad impostare la gara sul ritmo, poteva essere un suicidio, ma è stata la scelta che ha sbloccato le nostre menti. Questa vittoria è per chi credeva che siamo dei mercenari. Non è un miracolo, ma un’impresa». Teramo ora guarda a chi, fuori dal campo, può garantire di poter continuare a lottare per la salvezza sul parquet. Anja Cantagalli BATTUTA CASALE SHAKUR DELUDE MONTEGRANARO 94 CASALE MONFERRATO 83 (27-24, 44-33; 65-62) FABI SHOES MONTEGRANARO: Di Bella 26 (4/7, 4/6), Zoroski 20 (3/5, 2/8), Karl 5 (1/1, 1/3), Ivanov 16 (6/8, 0/1), May 5 (1/1, 0/1); Mazzola 10 (2/3, 2/3), McNeal 11 (3/3, 1/4), Nicevic 1 (0/1), Perini. N.e. Piunti, Vallasciani. All. Valli NOVIPIU' CASALE MONFERRATO: Shakur 11 (1/6, 1/4), Minard 24 (4/8, 4/4), Temple 15 (1/5, 3/9), Chiotti 8 (4/6), Hukic 9 (1/2, 2/3); Malaventura 8 (2/2, 0/3), Gentile 6 (3/3, 0/3), Stevic 2 (1/1), Pierich (0/1, 0/2). N.e. Martinoni, Ferrero. All. Valentini ARBITRI: Facchini, Giansanti, Gori. NOTE – T.l. Mon 24/32, Cas 19/22. Rimb.: Mon 35 (Ivanov 7), Cas 30 (Hukic 7). Ass.: Mon 16 (Karl 4, Zoroski 4), Cas 12 (Shakur 4). Progr.: 5’ 16-15 15’ 32-26, 25’ 58-52, 35’ 78-68. Usc. 5 f.: Stevic 32’21”. Antisportivo Zoroski 5’42", Di Bella 33’43". Spett. 3870 per 27.200 euro. ANCONA - E’ una vittoria che vale doppio quella ottenuta dalla Fabi Shoes Montegranaro contro la Novipiù Casale Monferrato. I gialloblù riescono anche a ribaltare la differenza canestri e portano a casa un mattoncino fondamentale in chiave salvezza. Coach Valli è raggiante: «Questa partita vale quattro punti. La chiave è stata la difesa che ha portato alle 20 palle perse di Casale. Siamo salvi? Penso alla Benetton». Rammaricato coach Valentini: «Onore alla Sutor. Ci hanno obbligato a tentare diverse conclusioni dalla distanza e le percentuali non sono stati favorevoli nel momento chiave del match. Shakur? Sicuramente sono mancati i suoi punti». Il match è stato intenso. Sutor implacabile sotto i tabelloni con il duo May-Ivanov, mentre Casale resta incollata al match grazie a Minard (8 punti solo nel primo quarto, 24 finali). Nel secondo quarto la Fabi tenta un primo allungo, ma nel terzo la Novipiù chiude gli spazi in difesa, Nell'ultimo periodo però Zoroski sale in cattedra con dieci punti quasi consecutivi e la Fabi non commette più errori. Aaron Pettinari LEGADUE LA 9a DI RITORNO: REGGIO EMILIA SEGNA 3 PUNTI NELL’ULTIMO QUARTO E IL BIG MATCH VA A PISTOIA CHE VOLA IN TESTA CON SCAFATI BOLOGNA 76 FORLÌ 80 VEROLI 85 SCAFATI 71 BARCELLONA 87 PISTOIA 71 SANT’ANTIMO 87 IMOLA 72 BRESCIA 63 OSTUNI 69 JESI 76 REGGIO EMILIA 55 (21-28, 37-39; 49-67) CONAD BOLOGNA: Kelley 12 (3/6, 1/2), Blizzard 17 (2/4, 4/13), Hafnar (0/2), Baldassarre 29 (9/10, 2/4), Yango 3 (1/2); Pecile 13 (1/7, 2/3), Canavesi 2 (1/5), Cutolo (0/1, 0/3), Montano (0/1). All.: Markovski. S. ANTIMO: Bell 24 (5/11, 4/7), Campbell 23 (7/9, 1/3), Moraschini 9 (1/3, 1/2), Kommatos 11 (1/1, 3/7), Cittadini 14 (6/7); Ma.Rossi 2 (1/1, 0/1), Eliantonio (0/4 da 3), Cantone 4 (1/1, 0/3). All: Di Carlo. ARBITRI: Di Francesco, Di Toro, Mi.Rossi. NOTE - T.l: Con 15/22, San 16/22. Rimb.: Con 34 (Baldassarre 14), San 40 (Campbell 12). Ass.: Bol 14 (Pecile 5), San 11 (Moraschini 4). Progr: 5’ 10-15, 15’ 32-31, 25’ 43-54, 35’ 63-77. F.antisp: Kommatos 8’23". Fallo tecnico: Pecile 33’15". Spettatori 3.085. (20-16, 37-34; 55-53) MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Freeman 13 (6/11, 0/3), Huff 23 (4/6, 4/10), Nardi 3 (0/1, 1/3), Coleman 8 (3/3), Poletti 9 (3/7, 1/2); Natali 10 (3/3, 1/2), Borsato 8 (1/5, 2/4), Casoli 6 (2/3), Campani (0/1). N.e.: Basile. All.: Vucinic. AGET IMOLA: Masoni 7 (0/1, 2/2), Prato 20 (6/11, 0/3), Dupree 17 (6/14, 1/1), Kotti 14 (5/6), Bruttini 5 (2/5); Cournooh 6 (0/2, 1/2), Whiting 3 (0/2, 0/3), Foiera (0/2 da tre). N.e.: Riga, Turel. All.: Fucà. ARBITRI: Ursi, Perretti e Bertelli. NOTE - T.l.: For 9/13, Imo 22/36. Rimb.: For 36 (Coleman 7), Imo 36 (Dupree 8). Ass.: For 20 (Nardi 7), Imo 8 (Whiting 4). Progr.: 5' 12-6, 15' 31-24, 25' 46-43, 35' 69-59. Usc. 5f.: Coleman 37'15" (75-60), Spett. 4.000. (e. p.) (19-15, 47-35; 67-45) PRIMA VEROLI: Giovacchini 7 (1/2, 1/3), Jackson 21 (5/7, 3/10), Cortese 2 (1/2, 0/3), Brkic 24 (6/8, 2/4), Lee 15 (5/7); Tommasini (0/1, 0/1), Rullo 7 (2/3, 1/3), Ammannato 2 (1/2), Gatto 3 (0/1), Colussi 2 (0/1, 0/1), Tullio, Donati. All.: Gentile. CENTRALE DEL LATTE BRESCIA: Rombaldoni 4 (2/8, 0/2), Goldwire 4 (1/2, 0/1), Thompson 16 (4/5, 1/2), Busma, Ghersetti 15 (4/9, 1/2); Farioli 2 (1/2), Bushati 2 (1/2), Rezzano 12 (3/4, 2/3), Scanzi, Gergati 10 (5/10, 0/1), Stojkov (0/2, 0/1). All.: Dell’Agnello. ARBITRI: Masi, Di Giambattista, Pecorella. NOTE – T.l. Ver 20/27, Bre 11/15; Rimb.: Ver 38 (Lee 14), Bre 25 (Ghersetti 6); ass.: Ver 12 (Jackson 5); Bre 8 (Farioli 4); progr: 5’ 11/10, 15’ 31/27, 25’ 56/39, 35’ 75-57. Tecn. Goldwire 20’ (44-33), Dell’Agnello 34’ (71-54). Spettatori 1223. (Al.Bi.) (11-19, 28-35; 51-57) GIVOVA SCAFATI: Levin 8 (1/3, 1/3), Marigney 22 (4/9, 2/4), Casini (0/2, 0/2), Radulovic 12 (1/3, 3/6), Thomas 17 (3/7); Sorrentino 6 (3/5, 0/2), Gueye, Rosignoli (0/1), Ghiacci 6 (3/7). All. Griccioli DOMOTECNICA OSTUNI: Johnson 9 (1/8, 1/5), Jurevicus 10 (1/3, 1/4), Klobucar 22 (5/8, 0/2), Rinaldi 6 (1/2), Basei 2 (1/1); Berti 6 (2/2 da 3), Diliegro 4 (1/3), Rossetti 10 (2/5, 2/3). All.: Marcelletti. ARBITRI: Moretti, Ranaudo, Ciano. NOTE - T.l.: Sca 23/28, Ost 27/36. Rimb.: Sca 31 (Thomas 10), Ost 9 (Rossetti). Ass.: Sca 9 (Levin 3), Ost 4 (4 con 1). Usc. 5f.: Basei (33'00, 55-57), Sorrentino (33'20'', 57-58), Rinaldi (36'59'', 63-64). Tecnici: Scafati (24'30'', 34-40). Progr.: 5' 11-8, 15' 23-29, 25' 34-44, 35' 60-62. Spett.: 2500 circa. (m.d.c.) (16-23, 36-37; 62-60) SIGMA BARCELLONA: Lukauskis 3 (0/2, 1/5), Green 23 (4/6, 3/5), Hicks 12 (2/3, 2/6), Da Ros 1 (0/5, 0/2), Martin 18 (4/2, 1/1); Bucci 15 (2/5, 3/3), Mocavero 6 (3/5), Dordei 9 (3/5,1/2), Piazza. N.e.: Rotundo, Bonessio. All.: Sacco. FILENI JESI: Maggioli 28 (10/17, 1/2), Hoover 7 (1/3, 1/6), Migliori 13 (1/2, 3/6), Brooks 7 (2/5, 0/1), Mc Connell 18 (3/9, 2/2); Santiangeli 3 (0/1, 1/2), Di Giacomo, Dolic. N.e.: Battisti, Valentini. All.: Cioppi. ARBITRI: Pasetto, Beneduce, Morelli. NOTE - T.l.: Bar 18/23, Jes 18/18. Rimb.: Bar 32 (Green 7), Jes 27 (Maggioli 13). Ass.: Bar 14 (Green 7), Jes 9 (Maggioli e McConnell 3). Usc.5 falli: Migliori 39’45” (83-74). Progr.: 5’ 10-15, 15’ 26-31, 25’ 53-47, 35’ 72-72. Spettatori 2.500 circa. (m.i.) (14-23, 29-43; 43-52) TESI GROUP PISTOIA: Jones 10 (1/6, 2/2), Galanda 19 (5/10, 2/3), Hardy 27 (8/15, 3/8), Saccaggi 4 (0/3, 1/5), Gurini (0/2, 0/2); Toppo 5 (2/3, 0/1), Tavernari 6 (3/8, 0/1). N.e. Evotti, Tuci, Della Rosa. All.: Moretti. TRENKWALDER REGGIO: Robinson 11 (2/6, 1/3), Taylor 13 (5/14, 1/3), Frassineti 2 (1/4, 0/1), Filloy 5 (1/4, 1/6), Chiacig 12 (6/9); Antonutti 5 (1/4, 1/2), Slanina 2 (1/2, 0/1), Cervi 2, Veccia 3 (1/1 da 3), Ruini (0/1 da 3). All.: Menetti. ARBITRI - Materdomini, Mazzoni, Ciaglia. NOTE - T.l.: Pis 9/16, Reg 6/8. Rimb.: Pis 41 (Galanda 11), Reg 40 (Filloy 7). Ass.: Pis 11 (Jones e Toppo 4), Reg 13 (Robinson 5). Progr.: 5’ 6-11, 15’ 20-36, 25’ 37-48, 35’ 56-55. Spett. 3.800. (e.c.) CLASSIFICA SQUADRE PISTOIA SCAFATI REGGIO EMILIA BRINDISI BARCELLONA BRESCIA JESI VEROLI PIACENZA VERONA OSTUNI S.ANTIMO IMOLA BOLOGNA FORLÌ PT 32 32 30 30 26 22 22 20 20 20 20 16 16 16 14 G 23 23 22 23 23 22 22 23 22 22 23 22 22 22 22 V 16 16 15 15 13 11 11 10 10 10 10 8 8 8 7 P 7 7 7 8 10 11 11 13 12 12 13 14 14 14 15 Venerdì: Brindisi-Piacenza 69-66. Ha riposato Verona. Prossimo turno (25/3): Verona-Pistoia (23/3); Piacenza-Barcellona; Veroli-Scafati; Jesi-Forlì; S.Antimo-Reggio; Imola-Bologna; Brescia-Brindisi. Riposa Ostuni. 40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 PALLAVOLO FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE Kazan capitale d’Europa Vermiglio è il suo sindaco Il regista ex azzurro guida i russi al trionfo e si sfoga (con Berruto?) «Dedicato a chi mi vuole male». Trento chiude al terzo posto DAL NOSTRO INVIATO GIAN LUCA PASINI LODZ (Polonia) twitter@GianLucaPasini Winiarski sbaglia l’ultimo attacco. Il Kazan si mette a saltare, mentre Valerio Vermiglio, il palleggiatore italiano della squadra russa, corre felice, intorno al campo. Rivoltando una gara che sembrava persa più volte (per dire che nel tiebreak i polacchi si sono fatti rimontare anche 4 punti di vantaggio) la squadra di Alekno torna sul podio più alto d’Europa a distanza di quattro anni. Dopo la tripletta di Trento e (guarda caso) sempre a Lodz, dopo il capolavoro in semifinale il Kazan si è ripetuto, anche se ha mostrato un gioco meno spumeggiante, seppure molto redditizio. E’ stato bravo Vermiglio a gestire le fasi a vuoto della sua squadra e dei suoi attaccanti alternando palloni alla banda, con quelli al centro. Dedica Valerio è sempre lui, nelle vittorie e poi nelle parole. Mentre va a ringraziare il suo nuovo pubblico non manca di lanciare una frecciata. «A quelli che nonostante sia andato via dall’Italia continuano a massacrarmi. Questa vittoria è dedicata, oltre a chi mi vuole bene, specialmente a chi mi ha voluto male. Io adesso sto godendo...». Il messaggio — neppure tanto velato — è per il c.t. azzurro Mauro Berruto, che qualche mese fa ha dichiarato che Vermiglio non avrebbe potuto fare il secondo palleggiatore in Nazionale, sulla strada per Londra. Apparentemente 34 TARANTINI per questioni caratteriali e non tecniche: può l’Italia permettersi il lusso di fare questo tipo di scelte? Valuterà il c.t. azzurro. Parla Mosna Non cambia idea di certo, invece, Diego Mosna, che difende la sua decisione di annunciare a tutti la partenza di Osmany Juantorena proprio alla vigilia della Final Four di Champions League. «Non si poteva fare diversamente, era una cosa risaputa — spiega il presidente di Trento —. La notizia sarebbe uscita. Noi guardiamo avanti, abbiamo chiuso questa finale con un terzo posto, non è quello che volevamo, ma siamo ancora qui. Partiranno altri? Da quello che so io, no: poi se un giocatore vuole lasciare la nostra squadra, chiaramente lo può fare. Noi ci impegneremo per costruire una formazione competitiva anche per il prossimo anno». Reazione Ma dopo la facile vittoria sui turchi nella finale di consolazione, si è già capito bene che Trento si è rialzata e, come dice Lele Birarelli: «Abbiamo vinto tre manifestazioni fino ad ora, anche per merito dei russi ne abbiamo steccata una, vogliamo rifarci in campionato. Il 22 aprile vogliamo essere al Forum nel V-Day». Una promessa per i tifosi, una minaccia per gli avversari. VALERIO VOTATO MIGLIOR REGISTA L’MVP E’ WLAZLY MVP: Mariusz Wlazly (Pol, Belchatow). Muro: Nikolay Apalikov (Rus, Kazan). Libero: Alexey Obmochev (Rus, Kazan). Ricezione: Michal Winiarski (Pol, Belchatow). Marcatore e battuta: Maxim Mikhailov (Rus, Kazan). Regia: Valerio Vermiglio (Ita, Kazan). Schiacciatore Bartosz Kurek (Pol, Belchatow). © RIPRODUZIONE RISERVATA 24a GIORNATA PADOVA LATINA 3 2 MODENA VERONA 3 1 RAVENNA VIBO VALENTIA 2 3 (25-23, 25-20, 24-26, 25-20) (20-25, 25-23, 25-19, 22-25, 15-7) (25-22, 33-31, 22-25, 25-17) (19-25, 26-24, 20-25, 25-21, 13-15) LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Omrcen 20, Savani 18, Podrascanin 11, Travica 5, Kovar 10, Pajenk 3; Exiga (L), Monopoli, Lampariello, Parodi. N.e. Stankovic, Van Walle. All. Giuliani. FIDIA PADOVA: Semenzato 6, Simeonov 22, De Marchi 12, Cricca 5, Gonzalez 3, Schwarz 16, Zingaro (L), Koshikawa 8, Hein 5, Tiberti, Rosso 4. N.e. Giannotti, Garghella, All.Montagnani. CASA MODENA: Piscopo 12, Dennis 22, Anderson 13, Sala 7, Esko 6, Martino 12; Manià (L), Bellei 1, Carletti, Casoli, N.e. Catellani (L). All. D. Bagnoli. ENERGY RESOURCES SAN GIUSTINO: Rauwerdink 15, Creus 7, Patak 12, Urnaut 15, Finazzi 3, Mc Kibbin 2; Giovi (L), Petkovic 1, Sammelvuo 2, Cozzi 1. N.e. Bartoletti, Tholse, Lo Bianco. All. Held. ARBITRI: Gnani e Braico. NOTE - spettatori 1890, incasso di 6940 euro. Durata set: 29', 26', 30', 26', totale 111'. Lube: bs. 20, v. 5, m. 9, 2L. 15, e. 31. San Giustino: bs. 21, v. 5, m. 3, 2L. 10, e. 33. Trofeo Gazzetta: 6 Savani, 5 Podrascanin, 4 Omrcen, 3 Urnaut, 2 Travica, 1 Kovar. ANDREOLI LATINA: Pantaleon 2, Sottile 3, Fragkos 12, Cester 14, Troy 13, Diachkov 7, De Pandis (L), Jarosz 9, Rivera 5, Gitto 5, Guemart, Tailli. N.e. Galabinov. MARMI LANZA VERONA: Gasparini 14, Kromm 19, Zingel 7, Meoni 1, Popp 13, Patriarca S. 9; Smerilli (L), Postiglioni, Ter Horst, Kosmina, Calderan. N.e. Casarin. All. B. Bagnoli. CMC RAVENNA: Verhanneman 1, Corvetta 4, Mengozzi 11, Sirri 9, Moro 24, Brunner; Tabanelli (L), Plesko 1, Roberts 15, Leonardi 6, Gruszka. N.e. Bendandi, Gallosti. All. Babini. ARBITRI: Pasquali e Sampaolo. ARBITRI: Santi e Ippoliti NOTE Spett. 2916, incasso 6824. D.s.: 25’, 28’, 25’, 28’, 12’; tot. 118. Padova: b.s. 22, v. 6, m. 13, 2a l. 15, e. 27. Latina: b.s. 18, v. 4, m. 12, 2a l. 13, e. 25. T.G.: 6 Simeonov, 5 Koshikawa, 4 Cester, 3 Fragkos, 2 De Pandis,1 Sottile. NOTE Spett. 3.005, incasso 17.705 e. Durata set: 26’, 41’, 28’, 25’; tot. 120’. Modena b.s. 19, v. 8, m. 12, s.l. 9, e. 32. Verona: b.s. 23, v. 4, m. 7, s.l. 11, e. 32. Trofeo Gazzetta: 6 Dennis, 5 Piscopo, 4 Martino, 3 Kromm, 2 Popp, 1 Anderson. TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Barone 1, Klapwijk 25, Diaz 19, Rak 14, Coscione 5, Cernic 11; Fanuli (L), Grassano, Nikolov 6, Falasca. N.e. Banderò, Mignolo, Serafini. All. Blengini. ARBITRI: Boris e Simbari NOTE - Spettatori 1800. Durata set: 27’, 31’, 27’, 29’, 19’; tot. 133’. Cmc: b.e. 16, v. 6, m. 6, s.l. 12, e. 13. Callipo: b.s. 21, v .3, m. 12, s.l. 13, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Moro, 5 Klapwijk, 4 Roberts, 3 Diaz, 2 Corvetta, 1 Rak. PADOVA Padova batte Latina e tiene viva la speranza, ma piange per un 4o set giocato male e in cui i bianconeri sono partiti bene (9-6) prima di subire la pressione in battuta di Latina. E così la vittoria finale dei bianconeri non è accolta con l’entusiasmo del successo pieno. Latina è partita senza Jarosz e Gitto, a cui Prandi ha dato un po' di riposo, salvo gettarli nella mischia nel momento di difficoltà. Il polacco non ha impressionato, ma ha chiuso i punti importanti del 4o set. Montagnani ha alternato, mandando in campo anche Rosso e Koshikawa. Il giapponese è stato fondamentale in battuta e in difesa in un 5o set che porta la sua firma. I bianconeri hanno trovato la buona serata di Simeonov, mentre Gonzalez è parso meno lucido. Per sperare nella salvezza Padova dovrà vincere gli scontri diretti con San Giustino e Roma. Massimo Salmaso MODENA Alla fine è stata la vecchia guardia a fare la differenza. Dennis e Piscopo che ha pure sfoggiato un’inedita battuta in salto efficace. Verona ha reso dura la vita a Bagnoli senior, nel tentativo di strappare anche un minimo bottino per consolidare la salvezza. Tentativo non riuscito perché Modena non poteva permettersi altre sbavature. Due ore di gioco, a volte monotono, sono servite agli emiliani per ritrovare serenità. Primo set giocato punto a punto, 2o chiuso ai vantaggi, preceduto sul 3 a 0 da un momento di grande nervosismo per un’errata valutazione del secondo arbitro Ippoliti, al punto che Da Re, e poi Grani, sono entrati in campo per protestare. Reazione di Verona nel terzo parziale che ha obbligato Modena a ritrovare il filo del gioco, controllando poi il match senza particolari affanni. Paolo Reggianini RAVENNA La già retrocessa Cmc regala due ore e mezza di battaglia al suo pubblico e costringe il Tonno Callipo a sudarsi (2-3) la vittoria esterna. Ravenna ha avuto la solita prova volitiva di Moro ma Babini ha pescato dalla panchina anche i jolly Roberts e Leonardi per tenere testa ad una squadra che ha avuto in Klapwijk il match-winner ed in Diaz un diesel emerso alla distanza. Troppe, invece, le battute sbagliate da Vibo. Avvio fulmineo della Callipo targato Rak e Klapwijk, la Cmc resiste finchè può ma cede alla distanza. Nel secondo set Babini mette Roberts per Sirri e Leonardi per Brunner: cambi azzeccati, ma è Moro a lanciare la Cmc . Quinto set con Ravenna che insiste su Roberts (4-2) ma Vibo manda Klapwijk contro tutta la Cmc. E vince l’olandese. Sandro Camerani MACERATA Per una serie che si allunga, quella Lube giunta al quinto successo consecutivo, una che si interrompe, quella di San Giustino dopo tre successi. I marchigiani consolidano il secondo posto salendo a +5 su Cuneo (ha una partita in meno) al termine di una sfida che ha avuto soprattutto nel terzo il momento più intenso: con la Lube che ha fallito il match ball con Omrcen ed è stata punita dalla battuta di Urnaut che ha allungato la sfida. Macerata, priva ancora di Parodi (entrato nel finale per i soliti problemi alla schiena) e con Pajenk per Stankovic influenzato, ha avuto un Travica stavolta efficace. «Finalmente comincio a vedere schemi di gioco che iniziano a funzionare», ha sottolineato Giuliani. Mauro Giustozzi Anni di astinenza Sono 34 anni che la Polonia non vince la Champions (allora Coppa Campioni): dal 1978, anno di quello che ad oggi resta il suo unico successo, con il Plomien Milowice, allenato dal futuro c.t. azzurro Alexander Skiba clic Macerata prenota il secondo posto 3 1 -3 I match ball avuti dal Belchatow, uno nel quarto set e due nel quinto, non sono bastati a battere Kazan. 3 Valerio Vermiglio, 36 anni, al centro della foto, esulta dopo l’ultimo punto del tie-break. L’ex palleggiatore della nazionale è alla prima stagione con la maglia del Kazan 4 la guida I NUMERI Kaziyski fa 12 punti Champions di Vermiglio due con la maglia di Treviso, una con il Kazan A-1 uomini MACERATA SAN GIUSTINO 4 nel 3-0 di Trento su Smirne BELCHATOW-KAZAN 2-3 (15-25, 25-16, 25-22, 24-26, 15-17) PGE BELCHATOW: Mozdzonek 6, Wlazly 25, Kurek 16, Plinski 9, Falasca 4, Winiarski 16; Zatorski (L), Woicki, Klos. N.e. Atanasijevic, Cupkovic, Bakiewicz. All. Nawrocki. ZENIT KAZAN: Berezhko 11, Apalikov 15, Mikhailov 20, Sivozhelez 5, Volkov 17, Vermiglio 3; Obmochaev (L), Babichev (L), Priddy 3, Cheremisin, Gutsalyuk. N.e. Babeshin. All. Alekno. ARBITRO: Jovanovic (Ser) e La Basta (R. Cec). NOTE Spettatori 12.500. Durata set: 21’, 23’, 26’, 28’, 21’; totale 119'. Belchatow: battute sbagliate 20, vincenti 4, muri 10, 2a linea 19, errori 32; Kazan: battute sbagliate 16, vincenti 5, muri 16, 2a linea 21, errori 28. TRENTO-SMIRNE 3-0 (25-20, 25-19, 25-19) TRENTINO PLANETBETWIN365: Raphael 4, Juantorena 9, Birarelli 7, Stokr 10, Kaziyski 12, Djuric 6; Bari (L), Colaci (L), Zygadlo 1, Della Lunga, Sokolov 2, Burgsthaler. All. Stoytchev. ARKAS SMIRNE: Duff 2, Hansen 5, Bravo 2, Gok 4, Agamez 19, Subasi 11; Sahin (L), Perrin 2, Tocoglu 1, Hascan. N.e. Tendar, Gokgoz. All. Hoag. ARBITRI: Hobor (Ung) e Vereecke (Fra). NOTE Spettatori 12.500. Durata set: 22’. 23’, 23’; totale 68'. Trento: battute sbagliate 7, ace 4, muri 7, a2a linea 11, errori 13; Arkas: b.s. 13, v. 4, m. 7, 2a l. 10, e. 25. ALBO D’ORO (recente) ’92 Il Messaggero Ravenna; ’93 Il Messaggero Ravenna; ’94 Edilcuoghi Ravenna; ’95 Sisley Treviso; ’96 Las Daytona Modena; ’97 Modena; ’98 Casa Modena; ’99 Sisley Treviso; 2000 Sisley Treviso; 2001 Paris (Fra); 2002 Lube Macerata; 2003 Belgorod (Rus); 2004 Lokomotiv Belgorod (Rus); 2005 Tours VB (Fra); 2006 Sisley Treviso; 2007 Friedrichshaffen (Ger); 2008 Dinamo Kazan (Rus); 2009 Itas Trentino; 2010 Itas Trentino; 2011 Itas Trentino; 2012 Kazan (Rus). MERCATO Dato per scontata la partenza (per giocare) di Zygadlo, che pare si sia già accordato con l’Ufa (prende il posto di Ball). Trattative clamorose per il Segrate in vista dei playoff promozione: nel mirino uno fra André Nascimento e Marshall, già fuori dai rispettivi campionati. Piacenza, al femminile, dopo Cardullo e Lo Bianco (che potrebbe restare al Galatasaray con l’arrivo di Barbolini) ha contattato anche Arrighetti. Taccuino MERCOLEDÌ CEV CUP: SEMIFINALI C’È MONZA CUNEO Acqua Paradiso cede al Golden set Mercoledì ore 20.30 Monza-Cuneo Giovedì ore 20.30 TrentoBelluno. Classifica: Trento 61; Macerata 54; Cuneo 49; Belluno 44; Modena 40; Piacenza 38; Monza 36; Latina 31; Vibo Valentia 30; Verona 28; Roma, San Giustino 27; Padova 23; Ravenna 10. Prossimo turno Domenica ore 18 Vibo-Modena; Verona-Trento; Cuneo-Piacenza; BellunoMacerata; LatinaRavenna; Roma-Monza; San GiustinoPadova Niente da fare per l’Acqua Paradiso Monza, nonostan te il successo nella gara di andata della semifinale di Cev Cup contro la Dinamo Mosca. In Russia, la squa dra di Zanini ha prima ceduto 1 3, poi anche il golden set, terminato 15 13. Svanisce così il sogno della finale, che sarà tra Dinamo Mosca e Resovia (Pol). DINAMO MOSCA-MONZA 3-1; 1-0 (22 25, 25 19, 25 19, 25 22; golden set: 15 13) DINAMO MOSCA: Grankin 4, Shcherbinin 10, Lee 6, Pavlov 25, Veres 24, Veres 24; Stepanyan (L), Markin, Bragin (L), Kruglov 1, Bezrukov. All. Cherednik. ACQUA PARADISO MONZA: De Cecco 4, Conte 21, Forni 8, Gavotto 14, Nikic 8, Buti 9: Rossini (L), Zhukouski, Molteni, Rooney 3, Shumov. N.e. Roumelio tis. All. Zanini. ARBITRI: Hudik, Kondakov NOTE - D.s. 25’, 24’, 25’, 24’, 16’; tot: 114’. Mosca: b.s. 21, v. 9, m. 13, e. 35. Monza: b.s. 17, v. 3, m. 10, e. 36. A-1 DONNE: GARA-2 QUARTI PLAYOFF Busto e Bergamo per le semifinali Stasera (20.30) due gare 2 dei quarti playoff (al meglio di 3): Asystel Novara Yamamay Busto Arsizio (serie: 0 1, dir. Rai Sport 2); Norda Foppapedretti Bergamo Chateau d’Ax Urbino (serie 1 0). Domani gara 3 tra Pia cenza Modena; Villa Pesaro, tutte e due sull’1 1. A-2 UOMINI (f.c.) Così la 27a: Segrate Castellana Grotte 3 1 (25 20, 29 31, 25 21, 25 14); Molfetta Peru gia 3 0 (25 22, 25 20, 25 19); Corigliano Genova 0 3 (18 25, 22 25, 23 25); S. Croce Loreto 2 3 (22 25, 25 18, 21 25, 25 22, 9 15); Club Italia Cantù 3 1 (15 25, 25 13, 25 22, 25 17); Atripalda Milano 0 3 (22 25, 25 27, 23 25); Città di Castello Sora 3 1 (31 33, 25 23, 28 26, 25 21); Reggio Emilia Isernia 2 3 (24 26, 30 32, 25 18, 26 24, 13 15). Classifica: Peru gia 61; Castellana 56; Molfetta 55; Città di Castello, Se grate 53; Sora, Milano 47; Genova 46; Loreto 45; S. Croce 42; Corigliano 35; Isernia 31; Club Italia 28; Reg gio Emilia 19; Atripalda 17; Cantù 13. LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41 SCI FINALI COPPA DEL MONDO La Brignone è una garanzia Ancora gigante FONDO CLARA OTTAVO E’ super Bjoergen 17 vittorie e 3a Coppa Vince Rebensburg: Fede chiude terza, per l’Italia è il 21o podio e il 2o posto nella classifica per nazioni DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO SCHLADMING (Austria) Nel giorno in cui gli slalomisti disputano la più brutta gara della loro grande stagione, l’ultimo podio per la squadra azzurra, il ventunesimo, arriva nella finale del gigante femminile da Federica Brignone, terza alle spalle della tedesca Viktoria Rebensburg, vincitrice anche della coppetta della specialità, e dell’austriaca Anna Fenninger. Una gara in cui Federica ha mostrato lampi del suo enorme talento. Le manca solo continuità e quando la troverà cominceremo davvero a divertirci. Ieri Federica aveva il vantaggio di partire con il numero 1. E’ scattata alla grande dal cancelletto, ma nella parte centrale della pista che l’anno prossimo ospiterà i Mondiali, non è riuscita a spingere come avrebbe voluto e alla fine della prima discesa si è ritrovata terza con 88/100 di distacco dalla Rebensburg. Nella seconda si è buttata, ma soprattutto nel muro finale non è riuscita a essere perfetta come avrebbe voluto. Fiducia «E’ una bella pista, che mi ispira — dice la figlia di Maria Rosa Quario — ma non voglio pensare ai Mondiali. Ho visto in questa stagione che non mi devo porre obiettivi, ma ragionare gara per gara. Sono contenta per le 4 volte che sono salita sul podio, ma incazzatissima per tutte le altre. Il momento più difficile è arrivato dopo i giganti di Soldeu e Ofterschwang dove non mi riconoscevo. Soprattutto ad Andorra pensavo di poter fare bene e invece ho disputato una gara anonima. Sono sicura che Schladming sarà un grande palcoscenico per i Mondiali, visto che ha pure un pubblico unico e competente». Non va sottovalutato neppure il sesto posto di Irene Curtoni, che solo negli ultimi due mesi, risolti diversi problemi fisici, ha trovato la dimensione di protagonista. Questo piazzamento le permetterà Marit Bjoergen, 32, norvegese AP Federica Brignone, 21 anni, quattro podi in gigante in questa stagione EPA Lo slalom è dello svedese Myhrer che strappa la coppetta a Kostelic. Gross 7o di scalare atre posizioni in classifica in vista della prossima stagione. Slalom thriller Meno male che la Brignone ci ha regalato il podio, perché prima della sua impresa non era poca l’amarezza per aver assistito alla più scadente gara stagionale dei nostri slalomisti. Ma tutta la gara stata un thriller continuo, iniziato con l’errore di Kostelic alla terza porta della prima manche che l’ha costretto a risalire a scaletta nel disperato tentativo di portare a casa qualche punto, l’inforcata di Marcel Hirscher dopo circa 15 secondi della prima discesa e la vittoria di Andre Myhrer che ha permesso allo svedese di conquistare allo sprint la coppetta dello slalom davanti al croato e all’austriaco. Tutto storto Non era proprio giornata per gli azzurri. Stefano Gross nella prima discesa ha rischiato grosso sulla terza porta fatale a Kostelic ed ha perso un sacco di velocità. Avevamo alla fine della prima tornata che vedeva in testa in tedesco Neureuther, Gross quarto e Deville quinto. Fuori invece Razzoli, Thaler e Moelgg. Non è andata meglio nella seconda. Sulla neve cotta dal sole era quasi impossibile essere perfetti, erano tanti a sbagliare, ma paura vera c’è stata era quando Deville ha inforcato e si è seduto a lato del tracciato per controllare la caviglia sinistra. Una distorsione, niente di grave, ma sufficiente per levargli il buonumore. Si chiude così una stagione molto positiva per la squadra italiana, che chiude al secondo posto nella classifica per nazioni dietro all’Austria (non accadeva dal 2004). Ventuno podi, tanti nuovi protagonisti, dalla conferma Brignone a Gross, alla crescita di Paris, sino al trionfo in quella coppa Europa che non arrivava da vent’anni di Lisa Agerer, altra freccia dell’arco azzurro nella prossima stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lindsey Vonn, 27 anni, e Marcel Hirscher, 23, con la Coppa di cristallo EPA Quattro trofei per la Vonn, Hirscher fa doppietta A SCHLADMING SI E’ CHIUSA LA STAGIONE 2011-2012 DONNE Lindsey Vonn (Usa) Coppa del Mondo Lindsey Vonn (Usa) Coppa discesa Lindsey Vonn (Usa) Coppa superG Viktoria Rebensburg (Ger) Coppa gigante Marlies Schild (Aut) Coppa slalom Lindsey Vonn (Usa) Coppa supercombinata UOMINI Marcel Hirscher (Aut) Klaus Kroell (Aut) Aksel Svindal (Nor) Marcel Hirscher (Aut) Andre Myhrer (Sve) Ivica Kostelic (Cro) RISULTATI Slalom uomini: 1. Andre Myhrer (Sve) in 1’32"47; 2. Neureu ther (Ger) a 30/100; 3. Matt (Aut) 60/100; 4. Dopfer (Ger) 89/100; 5. Missillier (Fra) 1"16; 6. Hargin (Sve) 1"18; 7. GROSS 1"50; 8. Bygg mark (Sve) e Valencic (Slo) 1"76; 10. Janyk (Can) 1"94; 11. Ligety (Usa) a 2"24; 12. Raich (Aut) a 2"62; 16. Kostelic (Cro) a 18"93. Rit. I manche: Hirscher (Aut), Raz zoli, Thaler, Moelgg. Rit. II man che: Deville, Larsson (Sve). Coppa del Mondo (finale): 1. Hir scher (Aut) 1355; 2. Feuz (Sui) 1330; 3. Svindal (Nor) 1131; 17. In nerhofer 540. Coppa slalom (finale): 1. Myhrer (Sve) 644; 2. Kostelic (Cro) 610; 3. Hirscher (Aut) 560; 4. Deville 450. Gigante donne: 1. Rebensburg (Ger) in 2’27"24; 2. Fenninger (Aut) a 64/100; 3. BRIGNONE 1"24; 4. Worley (Fra) 1"55; 5. Mancuso (Usa) 2"23; 6. I. Curtoni 2"35; 7. Marmottan (Fra) 2"36; 8. M. Schi ld (Aut) 2"39; 9. Koehle (Aut) 2"40; 10. Brem (Aut) 2"59; 11. Barioz (Fra) a 2"79; 12. Karbon 2"83; 20. Agerer 3"52; 22. Gianesini 3"86. Rit. I manche: Riesch (Ger). Rit. II manche: Moelgg. Coppa del Mondo (finale): 1. Vonn (Usa) 1980; 2. Maze (Slo) 1402; 3. Riesch (Ger) 1227; 15. Me righetti 407. Coppa gigante (finale): 1. Reben sburg (Ger) 650; 2. Vonn (Usa) 455; 3. Worley (Fra) 446; 6. Bri gnone 340. (s.a.) A 32 anni, Marit Bjoergen è riuscita non solo a stravincere la sua terza Coppa del Mondo (dopo quelle del 2005 -06) da leader di una Norvegia tornata super tra le donne, ma anche a rendere vano il trionfo di Justyna Kowalczyk al Tour de ski, momento centrale della stagione del fondo e vincendo il quale l’ipoteca è quasi sicura come dimostrano gli ultimi 5 anni. Ma la fenomenale norvegese, s’è davvero superata: per neutralizzare la solida polacca, è riuscita a centrare 17 vittorie su 37, rimanendo sotto il podio appena 3 volte. Non deve più dimostrare nulla, o vincere più di quanto abbia fatto oltre le 55 vittorie in Coppa, le 7 medaglie olimpiche di cui 3 d’oro, le 14 medaglie mondiali di cui 8 d’oro. La sua sfida ora è tenere la scena fino ai Giochi di Sochi e aspettare il sorpasso dell’erede, Therese Joaugh, vincitrice della 10 km (Brocard 19ª, De Martin 21ª). Tra gli uomini, anche Dario Cologna ha dominato la stagione che vede sul podio finale il canadese Kershaw. Nella 15 km, ultimo rimpianto azzurro da podio: Roland Clara lotta ed è 8˚, Di Centa 15˚. Uomini, 15 km tl partenza handicap: 1. Cologna (Svi) 39’59"9; 2. Kershaw (Can) a 23"8; 3. Dyrhaug (Nor) a 40"5; 8. CLARA a 45"4; 15. DI CENTA a 2’07"; 28. D.HOFER a 3’43"3; 33. F.PASINI a 5’23"2; 42. PELLEGRINO a 8’35"7; rit. MORIGGL. Coppa del Mondo (finale): 1. Cologna (Svi) 2216; 2. Kershaw (Can) 1466; 3. Northug (Nor) 1199; 18. CLARA 463; 31. DI CENTA 306. Donne, 10 km tl part. hand.: 1. Johaug (Nor) 28’48"8; 2. Kalla a 2"2; 3. Weng (Nor) a 14"5; 4. Steira (Nor) a 16"7; 5. Bjoergen a 32"8; 19. BROCARD a 1’23"5; 21. DE MARTIN a 1’33"7; 23. Kowalczyk (Pol) a 1’36"4; Coppa del Modo (finale): 1. Bjoergen (Nor) 2689; 2. Kowalczyk (Pol) 2419; 3. Johaug (Nor) 1787; 44. BROCARD 155; 48. DE MARTIN 148. © RIPRODUZIONE RISERVATA 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 # ATLETICA RECORD ITALIANO NELLA MARCIA GOLF Verso Londra Schwazer sui 20 km è in forma olimpica A Lugano chiude in 1h17’30", doveva essere solo un test per i 50 km di Dudince: «Non so andare piano» PIERANGELO MOLINARO Una certezza l’abbiamo: che il maggior campione dell’atletica azzurra dell’ultimo decennio, Alex Schwazer, è completamente recuperato. Ieri a Lugano sulla 20 km del trofeo Albisetti — con Matteo Giupponi, nono in 1h20’58", che centra il minimo olimpico ed Elisa Rigaudo terza nella gara femminile — ha portato il primato italiano della distanza a 1h17"30", polverizzando l’1h18’24" con cui due anni fa aveva superato, sempre a Lugano, Maurizio Damilano. Un tempo incredibile, il sesto di sempre al mondo, ma preceduto da tempi di atleti russi che nessuno ha mai potuto verificare. Qualcuno ha sussurrato che il percorso della località del Canton Ticino potrebbe essere stato un poco «ristretto» dalla pioggia caduta incessantemente, ma a Lugano erano presenti misuratori ufficiali e giudici del panel internazionale, fatto che fuga ogni sospetto. La sfida Ciò che stupisce non è tanto il tempo, ma il modo in cui il carabiniere altoatesino l’ha realizzato. Sempre davanti, prima con il guatemalteco Bernabe Barrondo Garcia (sino al 15˚ km) quindi con il campione europeo della 50 km, il francese Yohan Diniz, che Alex ha staccato nell’ultimo km con un incredibile 3’33". Ma tutti i parziali sono mozzafiato: 19’40" ai 5 km, 39’06" a metà gara, 58’32" al 15˚ km. Solo nel primo km Schwazer ha marciato a un ritmo di 4’00", poi sempre sotto. E nettamente. LANCI Muller, disco a 68.89 (si.g.) A Bar (M.negro), nella Coppa Europa invernale di lanci, Italia 2ª a squadre tra gli uomini. Nadine Muller a 68.89 nel disco, miglior misura mondiale dal luglio 2004. Uomini. Peso. Sr: 1. Fortes (Por) 21.02; 11. Dal Soglio 18.84. U.23: 17. Albertazzi 13.66. Giavellotto. Sr: 1. Avan (Tur) 81.09; 7. Bonvecchio 73.99. U.23: G.L. Tamberi 61.53. Donne. Disco. Sr: 1. Muller (Ger) 68.89; 13. Bordignon 56.19. U.23: 1. Perkovic (Cro) 67.19. Martello. Sr: 1. Marghieva (Mol) 73.60; 2. Lysenko (Rus) 72.87; 9. Salis 65.66; 15. Palmieri 63.29. Classifiche. Uomini. Sr: 1. Rus 4342; 2. Ita 4303. U.23: 1. Ucr 4018; 5. Ita 3561. Donne. Sr: 1. Rus 4424; 5. Ita 4031. RECORD A Modena primato italiano cadette del martello: 61.74 di Lucia Prinetti (prec. 60.60; Laura Gibilisco; 9/01). Il proposito Doveva essere solo un «controllo del motore» in vista della 50 km che l’azzurro affronterà sabato a Dudince, in Slovacchia a caccia del minimo olimpico (3h54") che ancora gli manca. «Devo solo controllare quanto so andare su di giri», diceva Alex la scorsa settimana. Invece è partito in tromba ed è arrivato ancora più veloce. La scomposizione dice che i secondi 10 km sono stati coperti in 38’24", tempo astrale. 4 E’ SESTO ALL-TIME Le parole Voglia di stupire, di urlare al mondo che il campione olimpico di Pechino è tornato? «Assolutamente no — risponde secco — sono andato al ritmo che sentivo più naturale. Fatica vera l’ho fatta solo all’ultimo km, ma volevo andare sino in fondo». Schwazer ha la pelle del campione e non voleva risposte a metà. La paura, almeno secondo il modo tradizionale di pensare nella marcia, è che questa prestazione sia un azzardo in vista di una 50 km solo sei giorni dopo. Ce la farà a recuperare? «Me lo chiedono tutti e io dico di stare tranquilli, perché a Dudince farò solo lo stretto necessario per centrare l’obiettivo». Il retroterra D’altra parte i ri- scontri di allenamento sono eccezionali perché Alex è da ottobre che lavora con una continuità straordinaria a Settimo Milanese, con il suo tecnico Michele Didoni. «Siamo sempre sopra i 200 km a settimana — dice il campione mondiale della 20 km a Göteborg 1995 — e ormai ha ricostruito quel serbatoio per la 50 km che la scorsa stagione non aveva, avendo iniziato ad allenarsi solo a febbraio». Schwazer è tornato una macchina da guerra. La scorsa settimana in un giorno dedicato alle ripetute sui 2000 metri non riusciva a tenere il ritmo di 4 minuti a km, come Didoni chiedeva. Andava sempre sotto. Questa è una settimana cruciale in vista di Londra. Come si fa a non avere fiducia... Alex Schwazer, 27 anni, di Racines (Bolzano) COLOMBO CROSS L’80ª CLASSICA A SAN VITTORE OLONA © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 km Uomini: 1. Schwazer 1h17’30"; 2. Diniz (Fra) 1h17’43"; 3. Barrondo (Gua) 1h18’25"; 4. Kovalenko (Ucr) 1h19’55"; 5. Dmytrenko (Ucr) 1h20’19"; 6. Heffernan (Irl) 1h20’39"; 9. Giupponi 1h20’58"; 14. Tontodonati 1h22’00"; 20. De Luca 1h23’34"; 27. Nkouloukidi 1h25’36"; 38. Viganò 1h30’45"; 39. D’Ascanio 1h32’05"; Cafagna squal. Donne: 1. Sibileva (Rus) 1h28’03"; 2. Ortiz 1h28’54"; 3. Rigaudo 1h29’25"; 4. Franco (Gua) 1h30’57"; 5. Perez (Gua) 1h31’03"; 38. Valsecchi 1h53’36"; 38 Curiazzi sq. Lista mondiale all time 20 km uomini Morozov (Rus) 1h16’43"; Kanaykin (Rus) 1h17’16"; Perez (Ecu) 1h17’21"; Fernandez (Spa) 1h17’22"; Stankin (Rus) 1h17’23"; Schwazer 1h17’30" MARATONA IL VINCITORE KANDA NELLA PELLICOLA «PUROSANGUE» I Mulini di Longosiwa Un keniano da film Romagnolo ritrovata e la Roma dei 12.688 DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI SAN VITTORE OLONA (Milano) Da Mario Fiocchi a Thomas Longosiwa, dal primo vincitore all’ultimo: in mezzo ottant’anni di storia e altrettante Cinque Mulini. Dal milanese del G.R.F. D’Annunzio, al keniano del distretto di West Pokot, dal 1933 ai giorni nostri. Tutto d’un fiato. Come la corsa di Longosiwa che a metà gara saluta la compagnia e si invola. Pronostico rispettato: il ragazzo, sui 5000 finalista olimpico a Pechino e sesto ai Mondiali di Daegu dell’estate scorsa, poco più di un mese fa a Düsseldorf aveva corso la distanza al coperto in un sontuoso 12’58"67. Età falsa Ha trent’anni e non ci dovrebbero essere dubbi: nel 2006 venne scoperto con due passaporti. Uno indicava una data di nascita del 1982, l’altro del 1988. Quella giusta era la prima. Arrestato e multato, un suo 13˚ posto nella gara junior dei Mondiali di cross di qualche mese prima venne ovviamente cancellato. Acqua passata: il cavallo della scuderia Demadonna oggi è un atleta di razza. Come, a 37 anni, rimane Gabriele De Nard, settimo e miglior italiano in un cast invero con troppe assenze. Brava Elena In chiave azzurra, nonostante la giornata-no di Silvia Weissteiner (mal di stomaco), le cose migliori giungono dalla prova femminile: Elena Romagnolo è tornata protagonista. La piemontese, contrariamente al solito intraprendente e coraggiosa sin dai primi metri, si inchina solo alla keniana Priscah Jepleting che, a Daegu, sui 10.000 è stata quarta dopo aver vinto il bronzo, sulle mezza distanza, a Osaka 2007 (e un argento nel corto ai Mondiali sui prati di Fukuoka 2006). «Sono reduce da un paio di stagioni difficili — ricorda la 29enne portacolori dell’Esercito — ma in questi mesi invernali ho via via ritrovato fiducia e condizione. Nella stagione in pista punterò sui 5000». L’allieva di Andrea Bello, dimenticate le siepi che pure tante soddisfazioni le hanno dato, comincerà con un 1500. Poi, il 27 maggio, a Hengelo, cercherà il minimo per gli Europei sui 5000 e il 2 giugno correrà l’Eurochellange dei 10.000 a Palafrugell, in Spagna. Un’atleta ritrovata. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 JEPLETING FACILE UOMINI (km 10): 1. Longosiwa (Ken) 30’04"; 2. B. Rotich (Ken) 30’16"; 3. Kibor (Ken) 30’26"; 4. K. Yego (Ken) 30’36"; 5. Makalla (Ken) 31’21"; 6. Bashir (Bel) 31’21"; 7. De Nard 31’26"; 8. Rocha (Por) 31’59"; 9. Bekele (Bel) 32’17"; 10. Crespi 32’27" DONNE (km 6): 1. P. Jepleting (Ken) 21’32"; 2. Romagnolo 21’48"; 3. Lakouad (Mar) 22’03"; 4. Belotti 22’15"; 5. Monteiro (Por) 22’21"; 6. Dal Ri 22’32"; 7. Rinicella 22’51"; 8. Weissteiner 23’08" VALERIO PICCIONI ROMA Il Kenya, il vento, il record di arrivati, Alex Zanardi. E’ stato il poker che ha riempito la maratona di Roma, una macchina sempre più collaudata che ai 12.688 arrivati (precedente primato 12.611) sulla distanza classica, ha aggiunto almeno 50.000 podisti «stracittadini». Hanno vinto Luka Kanda ed Hellen Kimutai: Kenya-Etiopia è finita 2-0. Il vincitore ha fatto bingo davanti al Ponte della Musica, quando ha mollato Samson Barmao. Il suo 2h08’04" è figlio di un ritmo in caduta libera nel finale dopo 30 km. velocissimi. Un trionfatore da cinema: Kanda, 24 anni, si allena con le tabelle di Massimiliano Monteforte, l’ideatore di «Purosangue», il film in cui c’è pure Kanda. Quanto alla Kimutai, ha superato l’etiope Bekele all’ultimo km. Infine Alex Zanardi. Ha frantumato il suo record, vincendo in 1h11’46" la sfida delle hand-bike. Fantastica pure la dedica: «Va a tutti quelli che non hanno scoperto le hand-bike e credono che giocare con il telecomando sia l’uni- Luka Kanda taglia il traguardo davanti al Colosseo KEYPRESS OPEN DE ANDALUCIA ca possibilità per un disabile». © RIPRODUZIONE RISERVATA Uomini: 1. Luka Kanda (Ken) 2h08’04"; 2. Barmao (Ken) 2h08’54"; 3. Tsega (Eti)2h10’47"; 21. Buccilli (primo italiano) 2h25’03". Donne: 1. Hellen Kimutai (Ken) 2h31’11"; Bekele (Eti) 2h31’23"; 3 Kovaliova (Rus) 2h31’53". SEUL VELOCE (d.m.) Al keniano Wilson Loyanae, in 2h05’37" (record della gara) la maratona di Seul (S.Cor). Uomini: 1. Loyanae (Ken) 2h05’37"; 2. Kwambai (Ken) 2h06’03"; 3. E. Kiptanui (Ken) 2h06’44"; 4. Kimutai Sanga (Ken) 2h06’51"; 5. F. Kipkemboi (Ken) 2h07’31"; 6. Munyeki Kiama (Ken) 2h07’41". Donne: 1. Feyse (Eti) 2h23’26"; 2. Tafa Magarsa (Eti) 2h25’29"; 3. Burla (Usa) 2h28’27". Matteo Manassero, 18 anni SCACCINI Manassero è tornato: 2o E Donald si riprende il n.1 FEDERICA COCCHI Potere del pensiero positivo. Ma anche della classe e della maturità. Matteo Manassero ha chiuso al 2o posto con -15 (64 73 68 68, 273) l’Open de Andalucia, torneo dello European Tour all’Aloha Golf Club di Marbella. Il successo è andato al francese Julien Quesne, al primo titolo della carriera grazie a un ottimo 64 nell’ultimo giro. Operazione Masters Il mantra di Manassero nell’ultima parte della stagione passata, quando i risultati «importanti» non arrivavano è sempre stato: «Voglio darmi l’opportunità per lottare al vertice» e ultimamente ci sta riuscendo. «La prima sostanziosa iniezione di fiducia è stata ad Abu Dhabi, quando ho giocato bene e sono finito sesto. Ho capito di essere nella direzione giusta». Lo ha dimostrato anche questa settimana dove il 73 nel 2o giro iniziato in testa alla leaderboard ha fatto pensare al peggio: «E invece sono stato bravo a recuperare nelle ultime due giornate. Sono molto soddisfatto di come ho giocato e della tenuta mentale. Approcci e putt hanno funzionato come volevo e ho sfruttato le possibilità che mi sono creato». Ora bisogna continuare, obiettivo Trophee Assan II, ad Agadir dove si gioca da giovedì: «Mi dicono che sia un campo bellissimo — spiega Matteo — ma molto diverso da questo. Spero di continuare su questa linea e tornare tra i primo 50 al mondo e qualificarmi per il Masters. Ora dovrei aver guadagnato sei posizioni, mi serve un’altra settimana così». Intanto l’inglese Luke Donald ha vinto l’Open di Palm Harbor, in Florida, e tornerà numero 1 del mondo, 15 giorni dopo aver lasciato il posto al nordirlandese Rory McIlroy. I nostri Settimana positiva anche per Edoardo Molinari che ha ritrovato colpi e fiducia: «Fa un certo effetto giocare dal fairway — scrive su Twitter — ora devo imbucare qualche putt in più. Il gioco lungo sta tornando, adesso tocca al putting. Magari Manassero può darmi qualche consiglio...». Il maggiore dei fratelli del golf italiano ha chiuso con -6 in 11a posizione (73 65 71 69, 278). Bene anche Andrea Pavan al primo anno nello European Tour e compagno di stanza di Manassero questa settimana. Per il romano 26˚ posto con -6. Giornataccia invece per Lorenzo Gagli con un 80 finale che lo ha fatto precipitare in 68a posizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA LUNEDÌ 19 MARZO 2012 BOXE DOPO IL MONDIALE DI PAVIA ilCommento di FAUSTO NARDUCCI Più combattivi dei pesi mosca Che spettacolo! Quante volte avete sentito parlare di incontro dell’anno se non addirittura del decennio? Di fronte a Fragomeni-Branco — Mondiale silver che equivale a una semifinale iridata — per una volta vogliamo evitare classificazioni e dire semplicemente che è stato un match fantastico, capace di inchiodare i telespettatori sulla sedia dal primo all’ultimo round. Non una pausa nè un cedimento dello spettacolo: due ultraquarantenni hanno fatto ciò che non riesce più neanche ai ventenni, dare l’anima dall’inizio alla fine. Diciamo la verità: questa sfida avevamo finito per sottovalutarla un po’ tutti. Che volete che facciano una quarantacinquenne contro un quarantaduenne a fine carriera? Non è così che si risolleva la boxe! Felici di esserci ricreduti, anche se eravamo stati i primi a dire che la sfida era assortita al meglio: un tecnico incontrista (Branco) contro un demolitore che viene sempre avanti (Fragomeni). Salvatore Cherchi, ideatore della riunione di Pavia accolta anche da un buon pubblico, aveva visto bene e ora non possiamo che chiedergli di concederci il bis. Noi, a differenza del commentatore televisivo Alessandro Duran, alla fine avevamo davanti Fragomeni ma è un dettaglio. Quando due pesi massimi leggeri si affrontano a viso aperto come due pesi mosca messicani, cercare un vincitore equivale a un delitto. E non bastasse, dopo tante botte vedere Giacobbe e Silvio abbracciarsi e rispettarsi al massimo nelle dichiarazioni di fine match ci ha dato la dimensione dell’«amicizia oltre i pugni» che costruisce la palestra. Il terzo tempo della boxe vale quanto quello del rugby, ma con qualche occhio pesto in più. © RIPRODUZIONE RISERVATA Uno dei più bei match italiani degli ultimi anni «Abbiamo regalato una serata memorabile» DAL NOSTRO INVIATO RICCARDO CRIVELLI PAVIA Stili differenti Ben lungi dal dimostrarsi decrepiti e bolliti, Branco e Fragomeni hanno offerto una battaglia epocale esaltata dalla differenza di stili. Fino al 7˚ round, la capacità del Barbaro di Civitavecchia di disinnescare le folate di Giaco con il sinistro lungo abilmente e costantemente doppiato anche indietreggiando, ha scavato un piccolo solco, come certificato dai due punti di vantaggio per tutti i giudici dopo l’8˚ round. Silvio sembrava in controllo del match: «Se rifletto a mente serena — ha detto — c’è un po’ di rammarico, perché penso di aver conservato un po’ di margine. Ero sicuro di aver vinto, ma Giacobbe è un grande e alla fine è stato il trionfo del pugilato e un esempio per i giovani». Le ultime quattro riprese di Fragomeni , condotte all’assalto con un cuore gigantesco (straor- 4 Il vero gigante I NUMERI 73 Tornei vinti da Federer Oltre a 16 slam (record assoluto), 19 Masters 1000 (come Nadal), 6 Masters (record assoluto) e 32 tornei minori. 19 91% Prima di servizio Con la prima di servizio, in finale Federer ha realizzato 20 punti su 22. Vittorie di Azarenka Vika non perde dalla semifinale del Masters del 30 ottobre scorso contro Petra Kvitova. 5 Sopra e sotto, Giacobbe Fragomeni, 42 e Gianluca Branco, 45 BOZZANI dinaria soprattutto la 10ª), hanno indirizzato l’incontro verso il pari finale (115-115 per Cavalleri, 115-113 Branco per Ciminale, 114-114 per Silvi), premio alla forza di entrambi che però lascia il titolo ancora vacante: «Abbiamo regalato una serata magica alla boxe — sorride Giacobbe — e non è cosa da poco. Io sono un diesel, lo sapete e questo atteggiamento ogni tanto mi penalizza. Non so se il pari sia giusto, per indole io premierei sempre chi attacca, ma sono contento perché ho fatto fruttare il grande lavoro degli ultimi mesi». Programmi C’è un punto sensibile che ora li vede accomunati: «Questo pareggio ci scombina i piani, ci costringe ad allungare i tempi verso il Mondiale». Sarebbe obbligatoria la rivincita, ma il manager Cherchi medita: «Forse si apriranno nuove strade. Ma sono stati così fenomenali che mi sono commosso». Che il cielo li conservi. © RIPRODUZIONE RISERVATA non è Isner ma Federer! Roger doma l’americano (2.06) che serve a 230 km orari e vince il 3˚ torneo di fila! I Masters 1000 Federer ha vinto 4 volte Indian Wells, 2 volte Miami (2005 e 2006), 4 volte Amburgo (2002, 2004, 2005 e 2007), 2 volte Madrid (2006 e 2009), 2 volte l'Open del Canada (2004 e 2006), 4 volte Cincinnati (2005, 2007, 2009 e 2010) e una volta Bercy (2011). 23 Una battaglia esaltata dalla differenza di stili. Ma la rivincita forse non si farà 43 TENNIS FINALI A INDIAN WELLS Fragomeni e Silvio Branco Un pari eroico Sono le tre di notte e nessuno ha voglia di tornarsene a casa: lo spettacolo li ha stregati e davanti al PalaRavizza decine di tifosi (erano in tremila alla riunione, numeri di altri tempi) aspettano Silvio Branco e Giacobbe Fragomeni per una foto o un autografo, un’attesa quasi mistica che riporta a scene di tanti anni fa, quando i pugili erano eroi popolari. E’ l’omaggio più bello a un match che fin dal primo scambio è entrato nel pantheon delle sfide più intense, spettacolari e avvincenti della storia recente della nostra boxe. Alla faccia dell’età, 87 anni in due, i rivali del Mondiale ad interim Wbc dei massimi leggeri hanno dimostrato di che stoffa sono fatti i campioni veri, quelli che hanno sangue e carne impastati della passione per la nobile arte. LA GAZZETTA DELLO SPORT Set persi nel 2012 L’Azarenka da inizio anno ha perso un set contro Agnieszka Radwanska e Na Li a Doha, contro Radwanska e Kim Clijsers a Melbourne e contro Mona Barthel a Indian Wells. Roger Federer, n. 3 del mondo stringe la mano a John Isner dopo il 4˚ trionfo a Indian Wells EPA VINCENZO MARTUCCI twitter@vmartucci Vince Roger Federer, ed in due set, perché è giusto così: perché è più forte e più completo di John Isner e perché merita di allungare il momento magico dagli Us Open (39 partite vinte su 41, e tre tornei di fila), e di guadagnare fiducia verso Miami (da mercoledì), ma soprattutto verso i due Wimbledon, cercando l’acme in quello olimpico. Vince Indian Wells, il re dei re, e per la quarta volta dopo il filotto 2004-2006 (cioé dopo sei anni), perché, anche se ha vinto 73 titoli (di cui 16 Slam-record), è sempre uno studente-modello. E, anche se dice che non guarda le finali degli altri, di sicuro, guarda molto tennis quand’è ancora in gara. Così, guardandosi ben benino il colpaccio di Isner contro il numero 1, Djokovic, ricordandosi benissimo di Friburgo dove un mese fa ci ha perso una rabbiosa partita di coppa Davis in altura e sulla terra rossa (l’unica da New York, dopo quella degli Australian Open contro Nadal), evita un «Dialogo al buio» — il percorso da non vedenti di Milano: andateci! —, contro l’omone di 2.06 che mette giù servizi a 230 all’ora e o fa punto subito o col dritto anomalo. Vince, Roger di nuovo Magnifico dopo 4 anni di strane amnesie, perché ha ritrovato la freddezza e la concentrazione, come dice il match vinto nella notte contro la bestia nera, Rafa, rompendo un digiuno che durava, sul favorevole cemento all’aperto, addirittura dal 2005, e come dice l’attenzione difensiva (in risposta), al servizio (91% di punti con la prima, quand’ha perso alle due "15") e tattica, per inchiodare il nuovo numero 1 americano ai suoi limiti fisici, tecnici e d’esperienza. Miraggio Non si vince di solo servizio. Infatti, due formida- 4 VIKA REGINA I re di singolare, Roger Federer e Vika Azarenka, si aggiudicano a Indian Wells un milione di dollari a testa. S Uomini Singolare, finale: Federer (Svi) b. Isner (Usa) 7-6 (9-7) 6-3; semifinali: Federer b. Nadal (Spa) 6-3 6-4. S Donne Singolare, finale: Azarenka (Bie, nella foto Reuters) b. Sharapova (Rus) 6-2 6-3. bili battitori come Federer e Isner arrivano allo sprint del tie-break appaiati, dopo i 12 minuti di stop per pioggia, anche nelle occasioni, perché Roger salva 3 break-poi sull’1-1, ma non vede il set point sul 6-5 tant’è fulmineo il servizio dell’ex stella Ncaa (Che, proprio per laurearsi, è sbucato più tardi ad alto livello). La parità è sancita dal coraggio di Big-John, che colleziona righe, e dalla sapienza di RogerExpress che aggira il dritto nemico e lo confonde con parole tremende per uno di 2.06, contropiede e controtempo. E comunque, una volta al tie-break, ci sono 7 mini-break, e altri 3 set point, prima del 9-7 decisivo per il più esperto. Quindi, anche se Isner continua a picchiar duro, Federer prende coraggio e, come suggerisce Paolo Bertolucci nella diretta Sky: «Dà lezione di tattica tennistica». Chiama cioé a rete il gigante e lo buca da tutte le parti, strappandogli la battuta del 4-3 e quindi del 6-3 con la leggerezza del provetto ballerino. Irresistibile anche per la rivelazione del torneo, che oggi entra nei primi 10 del mondo. Sorpasso Intanto, nella finale donne, «la nuova Sharapova» dimostra che è migliore dell’originale. Come tennis, intensità, fisico, completezza, continuità e fiducia, Vika Azarenka spegne Maria Sharapova come nella finale di gennaio agli Australian Open, e come nelle ultime 4 partite sul cemento (con in mezzo il ritiro sulla terra di Roma). Legittimando la superiorità della numero 1 del mondo rispetto alla numero 2. Che poi è il suo idolo e il simbolo vincente delle emigranti dell’ex Urss come la bielorussa all’inseguimento del sogno americano. Firmando il successo consecutivo n. 23 dell’anno, che avvicina ancora Vika, dopo il primo Slam di Melbourne, a campionesse come Henin, Serena Williams e Hingis. © RIPRODUZIONE RISERVATA 44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Baseball Nuoto TRIALS AUSTRALIANI: OTTIMI D’ARCY, LA RICE E LA BARRATT Thorpe, anche i 100 sono un flop Magnussen 47"93: saluti a Cielo (s.a.) Ora Ian Thorpe si sarebbe pentito di aver mollato i 400 sl, ma la sostanza non cambia: l’Australia non riesce a trovare posto al pentaolimpionico per Londra. Nei 100 sl, dopo il flop nei 200, il mito è uscito miseramente addirittura in batteria, con il 21˚ crono di 50"35. Tutti delusi e tristi ad Adelaide per i trials olimpici, a cominciare dallo stesso Thorpe che non vuol smettere di nuotare ipotizzando persino il tentativo per Rio 2016 dove avrebbe 33 anni (a 34, Klim, è uscito di scena da 15˚, peggiorando in semifinale in 50"23 il 49"79 della batteria): «Avevo voglia di tornare a gareggiare, di essere competitivo e volevo andare alle Olimpiadi. Ho ancora voglia di fare tutte queste cose», chiosa Thorpe, che è stato omaggiato da James Magnussen per il suo grande passato. Il campione del mondo dei 100 sl, intanto, in finale proverà a limare il 47"93 che ha di fatto oscurato in poche ore il 48"70 di Cesar Cielo ai campionati sudamericani, dove il brasiliano ha chiuso con 5 vittorie. «Ma sono soddisfatto — dice — volevo stare sui 48"60, a fine aprile sarò quasi al top, solo a Londra andrò al massimo». na ingaggia un duello avvincente nei 200 misti con Alicia Coutts, respinta solo a stile libero: il suo 2’09"38 è il primo crono al mondo. Così come primo al mondo nei 200 farfalla ora non è più Phelps (1’55"32 della scorsa settimana), bensì Nick D’Arcy, che in 1’54"71si riprende così l’Olimpiade dopo averla perso per aver picchiato Simon Cowley. D’Arcy ha già battuto l’americano. Bronte Barratt doma i 200 sl in 1’55"99 col 4˚ crono del 2012. Velocità chiama velocità: ad Amsterdam, Ranomi Kromowidjojo nuota i 100 sl in 53"30, un centesimo meno di quando nuotava la specialità col superbody a Roma 2009. E’ il 9˚ crono alltime: eguagliata la Vollmer. Riecco Laure I Trials olimpici francesi sono scattati a Dunkerque senza sussulti: ma oggi nei 100 dorso c’è Laure Manaudou. Fuori da 3 anni, ora mamma, negli Usa è rinata l’altra Diva delle piscine? © RIPRODUZIONE RISERVATA Rice e D’Arcy Stefanie Rice non sopporta tanto interesse su Thorpe e per riprendersi la sce- Ian Thorpe, 29 anni, 9 medaglie olimpiche e 13 mondiali, rientro deludente i risultati AD ADELAIDE. Uomini, 200 farf: 1. D'Arcy 1'54"71 (55"37), 2. Wright 1'56"40, 3. Irvine 1'56"67. Donne, 200 sl: 1. Barratt 1'55"99 (56"79, 4˚ t.2012), 2. Palmer 1'56"04, 3. Schlanger 1'56"73, 4. Elmslie (17) 1'57"24, 200 mx: 1. Rice 2'09"38 (28"15, 1'01"04, 1'38"58, 1˚ t. 2012); 2. Coutts 2'09"83 (27"57, 1'0"89, 1'38"21); 3. Seebohm 2'12"37. Semifinali. Uomini, 100 sl: Magnussen 47"93 (23"16), Targett 48"56, Roberts 48"60, D'Orsogna 48"66,6. Sullivan 48"80, 200 ra: Rickard 2'10"99, Calder 2'13"69, Meyer 2'14"22. Donne, 200 fa: 1. Schipper 2'09"94, Hamill 2'10"14, Smith 2'10"90. A BELEM (Bra., m.can.). Finali. Uomini, 100 sl: Cielo 48"70 (2˚ t.2012), Fratus 49"69; 50 do Orzechowski 25"56; 200 ra Valdes (Col) 2’14"88; 400 mx Pereira 4’24"09; 4x100 sl Brasile 3’20"07 (3ª f. Cielo 48"74). Donne, 50 sl Semeco (Ven) 25"21; 1500 sl Biagioli (Arg) 16’40"24; 100 do Henao (Col) 1’02"57; 100 ra Carvalho 1’10"93. A DUNKERQUE (al.f). Finali. Uomini: 400 sl Rouault 3'49”15; 50 fa Leveaux 23”65, Bousquet 23”65, F. Manaudou e Gilot 23”72. 400 mx M'Rabet (Tun) 4'20”84, Coton 4'22”22. Donne: 400 mx Grangeon 4'40”12 (qual.). Semifinali. Uomini: 100 ra Perez Dortona 1'00”97. Donne: 100 fa Mongel 59”96 (b. Muffat 58”90). AD AMSTERDAM (al.f.). Uomini, 50 sl Nystrand (Sve) 22”20; 200 fa Markozis (Gre) 1'57”54. Donne: 100 sl Kromowidjojo 53”30, Veldhuis 54”42, Heemskerk 54”44. LOCHTE E ZUEVA (al.f.) A Orlando. Uomini: 200 sl/100 fa Lochte 1'49”09/54”12; 100 do Vyatchanin (Rus) 54”79, Lochte 54”89. A San Pietroburgo. Donne. 50-200 do Zueva 28”05-2'08”54 (3˚ t. 2012). Ippica DAI DUE EVENTI DI TREVISO ALLA SCOMPARSA DELLO STALLONE Lega Adriatica Urlo Pro Recco Fioretto uomini Baroncini, un Gp dopo 5 anni Morto Martino, il cavallo rapito e spada da podio PRIMORJE-PRO RECCO 4-15 (0-4, 2-4, 2-2, 0-5) PRIMORJE: Car, Glavan, Paskvalin, Krapic, De.Varga, Frankovic, Muslim, Jelaca, Da.Varga, Barac 1, Setka 1, Garcia 2, Radic, Buljubasic. All. Roje. FERLA PRO RECCO: Tempesti, Buric, Madaras 3, Giorgetti, Kasas, Felugo 1, Filipovic 1, Perrone 2 , Pijetlovic 1, Zlokovic 2, Ivovic, Molina, Prlainovic 1, S.Sukno 4. All. Porzio. ARBITRI: Margeta (Slo) e Peris (Cro). NOTE: sup. num. Primorje 10 (2 gol), Pro Recco 10 (7). Usc. 3 f. Ivovic 25’05", Muslim 30’15". Tempesti premiato BORSARELLI A destra Baroncini (56 anni) e Orione vincono il Città di Padova PERRUCCI Mauro Baroncini non vinceva un Gran Premio come driver dal lontano 2007, quando Ivory As gli regalò la poule milanese. In mezzo ha avuto anche Nad al Sheba (Giovanardi, Nazionale), che però in corsa veniva interpretato da Davide Nuti. Ieri Baroncini ha vinto il Città di Padova (disputato a Treviso per i problemi economici del Breda) guidando da un capo all’altro Orione degli Dei. Stesso schema per Lover Power (P. Gubellini) nel Padovanelle. Nel galoppo la riapertura di San Siro con il rientro un po’ al di sotto delle attese di Salure, battuto dal compagno di allenamento (Bruno Grizzetti) e scuderia Peccato di Gola. Ma anche la morte di Martino Alonso, il 18enne stallone che era salito alla ribalta per il rapimento di cui era rimasto vittima nel novembre 2010 ad Antezzate (Bs). Rapimento finito nel maggio 2010 col ritrovamento nei pressi di Acerra in Campania. Martino Alonso è rimasto vitti- ma di un incidente in paddock. Era il padre di Ramonti campionissimo in pista con i colori inglesi di Godolphin con vittorie a 5 stelle come le Queen Anne del Royal Ascot e la Hong Kong Cup. 5ª corsa - GP Città di Padova - m 1609: 1 Orione degli Dei (M. Baroncini) 1.12.5; 2 Omas Np; 3 Odino Jet; 4 Occhione Jet; Tot.: 4,41; 2,32, 9,11, 2,43 (439,75) Tris 2-12-8: e 1.384,30. 7ª corsa - GP Padovanelle - m 1609: 1 Lover Power (P. Gubellini) 1.12.5; 2 Irambo Jet; 3 Locomotion Om; 4 I Am Grif; Tot.: 3,24; 2,04, 1,87, 2,15 (20,43). Tris 5-1-4: e 69,04. GRANDE DEMURO La stagione di Mirco Demuro in Giappone (dove starà fino al 16 aprile) é iniziata nel miglior modo possibile. Ieri ha vinto le Sho Spring Stakes (gr. 2, m 1800 metri) in sella a Grandezza, figlio di Agnes Tachyon e soprattutto Marbye, l’italiana che era in training da Bruno Grizzetti e che con Mirco vinse con la giubba di Yoshida l’Astarté (gr. 1) 2004 a Deauville. OGGI QUINTÉ A TARANTO (inizio convegno alle 15.25) scegliamo Niagara del Pino (6), Let Me Coach Lf (10), Memor Pf (16), Lavinio d’Anzola (11), Mail Wise As (3) e Felice Gianfi (14). SI CORRE ANCHE Trotto: Follonica (15.05), Palermo (14.45). Galoppo Varese (15.10) e Casarano (14.15). LIDDI Ancora un doppio, per Alex Liddi, nella sconfitta 0-5 dei suoi Seattle Mariners contro i Chicago White Sox di sabato. L'azzurro ha chiuso 1/4 (con 2 k). Ieri non era titolare contro Colorado. Pallanuoto/2 Boxe ADDIO ROCCO E’ morto ieri a 79 anni Rocco Mazzola, tre volte campione italiano dei mediomassimi tra il ’58 e il ’62 e sfidante all’Europeo nel 1959 (battuto da Schoppner). Sulla scorta della sua storia di vita e di atleta, Luchino Visconti costruì la trama del film «Rocco e i suoi fratelli», in cui ebbe anche una parte. I funerali oggi alle 15.30 presso la Chiesa Santa Famiglia di Nazaret di Potenza. MONDIALI (r.g.) Al Polideportivo di Los Mochis (Mes) il campione leggeri Wbc Antonio DeMarco (27-2-1) costringe alla resa al 5˚ round lo sfidante Miguel Roman (37-10). A New York (Usa) l’argentino Gabriel Martinez (Arg, 49-2-2) mantiene il Diamond medi Wbc battendo il coraggioso irlandese Matthew Macklin (28-4), arresosi all’11˚ round, dopo due kd. EUROPEO (r.g.) A Shieffeld (Gb) il polacco residente in Inghilterra, Grzegorz Poksa (26-1), complice una ferita, perde il titolo medi col locale Kerry Hope (17-3), verdetto a maggioranza. Sempre nei medi, l’irlandese Eamon O’Kane, ex Thunder Milano, ottiene la quarta vittoria da pro, battendo Reed (8-4) in 6 round. Football IFL La 4ª: Rhinos Milano-Lazio 46-30; Cernusco-Doves Bologna 40-0; Warriors Bologna-R. Emilia 34-28; Catania-Ancona 27-37; Bergamo-Bolzano 14-21; Parma-Seamen Milano 52-14. Classifica: Ancona (2-0) 1000; Parma, Warriors (3-1) 750; Bolzano, R. Emilia. Rhinos 2-1 (666); Cernusco, Catania (1-1) 500; Bergamo (1-2) 333; Doves (0-2), Lazio, Seamen (0-3) 0. Hockey ghiaccio MILANO FINALISTA (m.l.) Milano è la prima finalista per la promozione in A-1. Ieri (gara-5 semifinali): Milano-Appiano 3-2 (serie 4-1); Egna-Gardena 1-3 (serie 2-3). Pallanuoto/1 A FIUME Solo vittorie per la Ferla Pro Recco nella Lega Adriatica, manifestazione che è servita per allenare meglio i tanti stranieri in organico. Dopo le 17 vittorie della stagione regolare, la squadra di Pino Porzio ha dominato anche nella Final Four di Fiume, in Croazia: al 12-5 sulla Mladost, ha fatto seguito il 15-4 sui padroni di casa del Primorje (poker di Sandro Sukno, tripletta di Madaras) con una splendida prova difensiva. «Abbiamo giocato una bella pallanuoto — commenta il tecnico — frutto di tanto lavoro. Mi fa ben sperare per il prosieguo della stagione». COLPI MERCATO (m.c.-s.cam) Parma allunga il monte con Adam Clerici, 26enne californiano alto quasi 2 metri, reduce da alcune stagioni di Rookie league con Anaheim. Grosseto, che oggi abbraccia il manager Hartley, inserisce il ricevitore dell’Accademia Edoardo D’Alesio (ex Livorno), l’esterno Andrea Grilli (dal Castiglione) e l’interno Riccardo Ferretti, in prestito dal Bbc. Godo annuncia il 31enne italo-dominicano Salomon Marinez come rilievo per gara-due. Marinez aveva già fatto qualche apparizione con i Knights nella passata stagione, dove tuttavia era tesserato con Verona in Ibl2. Scherma COPPA DEL MONDO Due secondi posti per i fiorettisti e gli spadisti azzurri nelle prove di Coppa del Mondo a squadre. A Bonn Baldini, Avola, Aspromonte e Simoncelli hanno perso in finale contro la Germania (45-40). Applausi a Parigi per gli spadisti. Pizzo, Confalonieri, Martinelli e Garozzo, dopo il successo di Confalonieri e il terzo posto di Pizzo nell’individuale, cedono (45-36) solo alla Francia campione del mondo e olimpica in carica. A Mosca sesto posto per gli sciabolatori nell’ultima prova di qualificazione. La sorpresa è l’esclusione della Francia. Per Montano, Tarantino, Occhiuzzi e Pastore lo stop è arrivato ai quarti con la Cina. Fioretto uomini a squadre. Finale: Germania b. Italia 45-40; 3˚ posto: Giappone b. Cina 43-42. Semifinali: Italia b. Giappone 45-30; Germania b. Cina 36-33. Quarti: Italia b. Polonia 45-26. Ottavi: Italia b. Canada 45-27. Spada uomini a squadre. Finale: Francia b. Italia 45-36; 3˚ posto: Svizzera b. Usa 26-25. Semifinali: Francia b. Usa 45-27; Italia b. Svizzera 45-29. Quarti: Italia b. Ungheria 40-38. Sciabola uomini a squadre. Finale: Cina b. Russia 45-44; 3˚ posto: Usa b. Bielorussia 45-41. Nuoto FONDISTI (al.f.) Al teatro di Copparo (Fe), le azzurre Martina Grimaldi, Alice Franco e Rachele Bruni sono state protagoniste del convegno «La forza dell'acqua» a cui parteciperà anche la velista Alessandra Sensini. Da oggi la nazionale di Giuliani è in raduno a Johannesburg (Saf) per 4 settimane. Convocati Bolzonello (che con Cleri si giocherà la qualificazione olimpica a Setubal il 9/6), Ercoli, Ferretti, Furlan, Ruffini, Stochino, Bruni, Franco, Grimaldi e Lamberti. Pallavolo A-2 DONNE (m.l.) Giaveno allunga. Loreto si riprende il secondo posto scavalcando Crema. Ieri la 23˚ giornata: MateraGiaveno 0-3 (16-25, 17-25, 23-25); Mercato San Severino-Busnago 0-3 (22-25, 23-25, 18-25); Fontanellato-Montichiari 3-2 (20-25, 25-22, 25-19, 17-25, 15-8); Loreto-Sala Consilina 3-0 (25-22, 29-27, 25-15); Crema-Santa Croce 0-3 (23-25, 24-26, 21-25); Soverato-San Vito 0-3 (22-25, 21-25, 23-25); Forlì-Pontecagnano 3-0 (25-21, 26-24, 25-19). Sabato: Casalmaggiore-Frosinone 3-1. Classifica: Giaveno 59; Loreto 55; Crema 53; Casalmaggiore 51; Santa Croce 47; Busnago 45; Montichiari 33; Soverato 32; Fontanellato 30; Frosinone, Sala Consilina 26; San Severino 23; San Vito 22; Pontecagnano 17; Forlì 15; Matera 9. Pentathlon De Luca terzo in Coppa del Mondo Riccardo De Luca ha chiuso al terzo posto la seconda prova di Coppa del Mondo, a Rio de Janeiro. Il 26enne carabiniere era 18˚ dopo nuoto ed equitazione, ma nel combinato ha recuperato 15 posizioni. vittoria al russo Lesun (5928) sul connazionale Karyakin (5876); Nicola Benedetti ottavo con 5796, Pier Paolo Petroni 22˚ con 5688. Federico Giancamilli si è ritirato per la distorsione a una caviglia. Il Setterosa fa gol in tv A Ostia (Roma), tra tanti allenamenti faticosi, un po’ di relax per il Setterosa. Le campionesse d’Europa, in collegamento con «Quelli che il calcio», hanno scherzato con l’inviata Marisa Passera, nella foto con Casanova, Emmolo e Lapi. Sport invernali Biathlon: la Neuner lascia con la Coppa KHANTY MANSIYSK (Rus) Due mass start hanno chiuso la stagione del biathlon: quarto successo stagionale per il norvegese Svendsen, con Hofer ottimo settimo. Tra le donne, vittoria alla Domracheva e Coppa alla Neuner, che chiude così la carriera con il terzo trionfo in generale. Uomini, 15 km mass start: 1. Svendsen (Nor) 43’15"7 (2); 2. Peiffer (Ger) a 23"5 (4); 3. Shipulin (Rus) a 31"8 (2); 7. HOFER a 48"1 (4). Coppa (finale): M. Fourcade 1100; Svendsen 1035; 24. HOFER 393. Donne, 12.5 km mass start: 1. Domracheva (Bie) 39’01"4 (3); 2. Berger (Nor) a 10" (1); 3. Makarainen (Fin) a 32"6 (4); 6. Neuner (Ger) a 56"0 (6); 24. PONZA a 3’10"9 (1). Coppa (finale): Neuner 1216; Domracheva 1188; 20. PONZA 385. Origone di Coppa (a.fr.) In Coppa del mondo di sci velocità, a Vars (Fra), 2˚ posto di Ivan Origone dietro all'austriaco Schrottshammer. Terzo il polacco Dobrowolski, solo 6˚ Simone Origone che prima del rilevamento si è rialzato credendo di avere ormai superato la linea. Nella categoria produzione, tra le donne vittoria per Valentina Greggio. SCI: SUCCESSO AZZOLA (s.f.) Ieri a Courmayeur (Ao) sipario sulla coppa Europa con il primo successo continentale per Michela Azzola nello slalom femminile delle finali (1’42”13); a 25/100 la Eklund (Sve), a 85/100 la Chmelar (Ger) e a 93/100 la Costazza. Slalom uomini a Thoule (Fra, 1’46”84) che strappa a Roberto Nani (ieri 11˚ a 1”92) il 3˚ posto finale nella coppa di specialità. Per l’Italia un anno di successi: tre italiane (Agerer, Cipriani e Goggia) ai primi tre posti nella coppa assoluta, quattro coppe di specialità (gigante e discesa alla Agerer, superG alla Cipriani e supercombinata alla Goggia), 17 successi e 46 podi, con 8 posti fissi nella prossima coppa del Mondo (Agerer e Cipriani in discesa, Cipriani, Goggia e Casse in superG, Agerer e De Aliprandini in gigante e Goggia in supercombinata). ASSOLUTI (s.f.) Da oggi le prove di discesa maschile agli Assoluti di sci alpino a Roccaraso (Aq). Domani discesa uomini e slalom donne. COPPA DI SALTO Così i voli (hs.215) a Planica (Slo), dove si è chiusa la stagione di Coppa del Mondo. A squadre: 1. Austria 1619.3; 2. Norvegia 1543.7; 3. Germania 1522.2; 10. ITALIA (Bresadola, Colloredo, Morass, De Crignis) 500. Individuale: 1. Koch (Aut) 242.5; 2. Amman (Svi) 225.6; 3. Kranjec (Slo) 223.8; 4. Schlierenzauer (Aut) 217.2; 17. COLLOREDO 194.9. Coppa del Mondo (finale): 1. Bardal (Nor) 1325; 2. Schlierenzauer (Aut) 1267; 3. Kofler (Aut) 1131; 34. COLLOREDO 141. Vela VOLVO RACE (r.ra.) La flotta dei VOR 70 impegnati nella 5˚ tappa della Volvo Ocean Race (Nuova Zelanda – Brasile) partita ieri mattina da Auckland sta affrontando condizioni meteo molto impegnative con vento oltre i 40 nodi e onde di 5 metri. Poche ore dopo la partenza Abu Dhabi ha annunciato di aver sospeso la regata e di essere ritornato ad Auckland per riparare un danno allo scafo. L’equipaggio di Ian Walker dovrebbe riuscire a ritornare in regata entro 24/36 ore. C COMMISSARIO SS DI GOVER RNO EX OO.P.C.M. N. 3908/ 2010 0 0 E 3922/20 22 2011 ESTRATTO DI D BANDO NDO DI GARA Aspromonte, Avola e Baldini BIZZI È indetta gara [ordinanza Commissario di Governo n. 11/3908-2010/3922-2011 del 09/12/2011] mediante procedura aperta per l’appalto dei “Lavori di realizzazione della variante del tracciato della condotta DN 1600 dell’Acquedotto del Basso Sele nel Comune di CampAgna [SA]”. CIG 350014395E. Luogo di esecuzione: Comune di Campagna [SA] Importo complessivo dell’appalto Euro 6.784.551,21. Categoria Lavori OG6 Classifica VI. Termine di esecuzione dei lavori: giorni 540 naturali e consecutivi dalla consegna dei lavori. Gli atti di gara sono visionalibili presso la sede dell’ARCADIS in Napoli alla Via U. Masoni 12 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 16.30 e/o scaricabile dal profilo del punto di contatto: www.arcadis.campania.it il Termine di presentazione delle offerte è il 25 maggio 2012, alle ore 12.00. Le offerte devono essere inviate a: Arcadis [Agenzia Regionale Campagna Difesa Suolo] - Via U. Masoni 12 - 80141 Napoli. Apertura offerte: prima seduta pubblica presso la sede di cui sopra alle ore 10.00 del giorno 04.06.2012. Il bando integrale di gara è consultabile sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, sul profilo del Soggetto Attuatore [www.lavoripubblici.regione.campania.it] sul BURC, sul SITAR [www.sitarcampania.it] e sul profilo del punto di contatto, www.arcadis.campania.it Il Commissario ARCADIS: C FLAVIO CIO CIOFFI FFI [ai sensi di quanto disposto dal c. 2 art. 4 dell’ordinanza del Commissario delegato ex OO.P.C.M. 3908/2010 e 3922/2011 n. 11 del 08.11.2011] LUNEDÌ 19 MARZO 2012 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45 ALTRI MONDI _sequestrati in India DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Ma i due italiani rapiti sono stati imprudenti? Gli italiani rapiti: Paolo Bosusco, 54 anni, di Condove (To), e Claudio Colangelo, 61, di Rocca di Papa (Rm) ANSA DOVE SI TROVAVANO 1Chi sono i due? Paolo Bosusco, di 54 anni, e Claudio Colangelo, di 61. Si tratta di due professionisti dell’avventura, per dire così. Bosusco, piemontese di Condove (To), gestisce da una decina d’anni un’agenzia di trekking, che porta gente a Puri, sempre nello stato di Orissa, e gli fa percorrere a piedi i sentieri dell’interno, dove vivono tribù primitive, cioè che non hanno e/o non vogliono contatti con la nostra civiltà. Sul turismo di questo tipo, che prende anche il nome negativo di «safari umano», ci sono sempre state parecchie polemiche. Tanti non credono che sia giusto andare a disturbare per motivi sciocchi (fare magari delle foto da mostrare agli amici) popolazioni che si vogliono innocenti e incontaminate. Mesi fa nel distretto di Malkangiri sono scoppiate polemiche perché turisti capitati fra i membri della tribù Bonda hanno chiesto agli indigeni di ballare, per rendere più interessanti i video. La cosa ha provocato un indurimento del governo dell’Orissa sulle autorizzazioni per le visite e la proibizione di riprese foto e video. Ora, nel loro comunicato, i rapitori sostengono che Bosusco e Colangelo GDS stavano facendo foto proibite, cosa che risulta strana dato che si tratta di persone molto esperte. Ma dicono i sequestratori: «Abbiamo arrestato due turisti italiani che come centinaia di turisti stranieri trattano la gente locale come scimmie e oggetti ridicoli. Questo è contro l’umanità e vogliamo che la popolazione si sollevi». 2 E Colangelo? Colangelo, 61 anni, da Rocca di Papa (Roma), una figlia di 32 anni e un figlio di 35, ha la stessa indole, parrebbe, di Giovanni Lo Porto, il 38enne palermitano rapito nel Punjab pakistano: gira il mondo per aiutare il prossimo. Il 12 marzo aveva chiesto a Bosusco di organizzargli un trekking di cinque giorni nello stato di Orissa. Questi trekking, una volta sbarcati a Puri, sono fatti tutti a piedi. L’agenzia, in funzione dal 2001, si chiama «Orissa Adventurous Trekking». Bosusco la gestisce con un socio locale che si chiama Bijay Kumar Dash. La città di Puri è celebre per i templi induisti, in particolare per il tempio di Jagannath. Sul sito di Bosusco si legge: «Si precisa che a parte il trasferimento a Puri tutti gli itinerari sono svolti sempre a piedi attraverso gli stessi sentieri usati dalle popolazioni tribali». Si promette anche di instaurare «dei rapporti genuini e onesti con le popolazioni che vivono ancora una vita secondo le loro antiche usanze e tradizioni». Sembrerebbe impossibile che viaggiatori come questi commettano imprudenze... 3 Però mi pare che andarsi a infilare su quei sentieri sia considerato pericoloso dalle stesse autorità locali... Il pericolo dei sentieri di Kandhamal. Secondo la stampa indiana i tour operator erano stati messi in guardia rispetto alla minaccia rappresentata dai guerriglieri maoisti. Il sovrintendente di polizia Jaynarayan Pankaj sostiene che i due avevano assicurato che non sarebbero entrati nella zona pericolosa. Secondo lo stesso funzionario, i maoisti avrebbero sequestrato 4 persone, due italiani e due indiani, e gli indiani poi sarebbero stati liberati. Questi due indiani si chiamano Santosh Moharana e Kartik Parida. Affermano che i maoisti non vogliono fare del male agli italiani. 4 Come si comportano le autorità? C’è la stessa ostilità di Kerala per la vicenda dei marò? No. I contatti col nostro ministero degli Esteri sono stretti. Il governatore dello Stato, Naveen Patnaik, è stato chiamato dal ministro degli Esteri indiano S.M. Krishna. Si è deciso di sospendere ogni azione contro i maoisti e aprire una trattativa. Questo, secondo le autorità indiane e la Farnesina, ha fatto slittare l’ultimatum, che sarebbe altrimenti scaduto ieri sera. Il console italiano Joel Melchiori ha incontrato funzionari del governo locale a Bubhaneswar. Costoro hanno ribadito che i sequestratori non hanno cattive intenzioni. Patnaik ha lanciato anche un appello ai rapitori: «Siamo aperti alla trattativa, ma lasciate prima i due italiani incolumi». 5 Ha senso che i sequestratori non abbiano cattive intenzioni? Non lo so. Le agenzie riferiscono che il capo della frazione maoista responsabile del sequestro è un moderato. Si chiama Shabhasachi Panda e in passato si sarebbe opposto agli eccidi compiuti dall’altra fazione maoista, spesso gratuitamente. Il sequestro avrebbe lo scopo di riaccreditarlo all’interno della sua parte politica. Non so se questo rafforzi o no l’idea che i sequestratori siano buoni. «Lampedusa, si riapra il centro immigrati» nei». Ma De Rubeis — già in prima linea l’anno scorso proprio in questo periodo per l’emergenza immigrati (50 mila fu il totale degli arrivi nel 2011) — ha chiesto a gran voce al ministero dell’Interno di riaprire subito il centro di accoglienza «per evitare effetti devastanti sull’isola». La struttura è infatti stata chiusa dopo l’incendio appiccato lo scorso settembre da un gruppo di tunisini che protestavano contro il rimpatrio. Ieri mattina sono comunque iniziati i trasferimenti: dall’isola sono stati portati a Porto Empedocle i primi 167 immigrati che erano stati provvisoriamente sistemati in un residence di Cala Creta. Non ha invece avuto alcun esito la ricerca di un barcone che, secondo alcuni migranti che avevano dato l’allarme con un telefono satellitare, sarebbe naufragato in acque libiche. Nel frattempo continua lo scontro con Malta, che respinge l’accusa di non aver risposto alle segnalazioni comunicate alle autorità di La Valletta dall’Italia, sostenendo invece di aver mandato nell’area mezzi militari di soccorso. I migranti trasferiti da Lampedusa e portati a Porto Empedocle ANSA Varese, 7 ragazzi gay aggrediti in discoteca LA TAV: SERVE UN PASSO AVANTI «È venuto il momento di fare un passo in avanti sulla Tav. I militari ai familiari: «Stiamo bene» Naturalmente bisogna Afghanistan, in fiamme tenere conto nostro blindato: 4 feriti delle preoccupaQuattro militari italiani sono rimasti feriti ieri zioni locali, in Afghanistan dopo che il mezzo blindato su cui cosa che è viaggiavano si è incendiato. Quando è successo a bordo di un Lince nella base «Tobruk» di stata fatta erano Bala Baluk, nel settore Sud dell’area a responsa nel corso di bilità italiana in cui opera il 152˚ reggimento della molti e molti Brigata Sassari. I quattro feriti, che appartengono al anni. Ora è 19˚ reggimento cavalleggeri di Salerno, sono stati venuto il soccorsi e trasferiti all’ospedale militare a Farah: sono in gravi condizioni tanto che sono riusciti momento di non tutti ad avvisare le famiglie. Le cause dell’incidente eseguire sono ancora da accertare ma il portavoce del l’opera. Noi nostro contingente, Vincenzo Lauro, ha confermato: siamo «Non c’è stato nessun attacco contro l’avamposto». convinti che la Tav non è solo Torino- Eletto dopo le dimissioni di Wulff Lione, ma fa Germania, vince Gauck parte di un grande È lui il nuovo presidente corridoio La Germania ha un nuovo presidente della transeuro- Repubblica. Ieri l’Assemblea federale ha eletto peo di Joachim Gauck con una larga maggioranza: comunica- 911 su 1240 alla prima votazione. Designato zione. È da 4 partiti su 5, ha battuto Beate Klaresfeld, Linke, che ha avuto 127 voti. Gauck, 72 esattamente della anni, pastore protestante e attivista per i diritti quel che umani nella Germania comunista della Ddr, spesso succede a Christian Wulff, che si era dimesso l’Italia ha un mese fa dopo essere stato travolto dallo chiesto scandalo su un presunto scambio di favori. sarò capace di essere all’altezza di tutte all’Europa: «Non le aspettative — ha detto Gauck — ma diro sì alle senza la Tav responsabilità che mi avete affidato adesso». rischiamo un distacco dall’Europa» MARIO MONTI PREMIER © RIPRODUZIONE RISERVATA ANCORA SBARCHI L’ALLARME DEL SINDACO DOPO L’ARRIVO DI 273 PROFUGHI IN 24 ORE: INIZIATI I TRASFERIMENTI La strage in mare di sabato ha fatto riesplodere l’allarme immigrati a Lampedusa. I tre sbarchi con 273 profughi (quasi tutti subsahariani) in 24 ore e i cinque morti recuperati su un gommone in avaria partito dalla Libia hanno riacceso la paura degli isolani, che temono una nuova ondata di extracomunitari. E così, ieri, a far sentire le ragioni dei lampedusani è stato il sindaco Bernardino De Rubeis: «Non possiamo continuare ad assistere all’arrivo di altri profughi che vengono portati nell’area marina protetta o in altri luoghi non ido- Un altro episodio di omofobia Un nuovo, grave episodio di omofobia, questa volta a Luino, in provincia di Varese. Sabato notte, sette giovani tra cui Marco Coppola, presidente provinciale di Arcigay Verbania e componente della segreteria nazionale, sono stati aggrediti dai butta fuori della discoteca JustIn. Secondo l’Arcigay «i ragazzi stavano ballando su un cubo, quando la security li ha identificati come omosessuali, li ha insultati e brutalmente pestati. Poi i ragazzi hanno chiamato i carabinieri». Al JustIn danno un’altra versione: «Non sono stati i buttafuori, che hanno solo sedato una lite avvenuta all’esterno». Resta che le botte le hanno prese. Il deputato Pd Paola Concia presenterà un’interrogazione parlamentare. Colangelo e Bosusco in mano alla guerriglia maoista nello stato di Orissa. Un ultimatum già scaduto, stavolta però è in corso una trattativa Gli italiani rapiti nel mondo sono a questo punto 10, dato che un’organizzazione maoista ha sequestrato sabato due nostri connazionali nello stato di Orissa, in India. È un brutto rapimento, perché i banditi hanno stilato, attraverso un messaggio audio, una lista di 13 richieste, tra le quali c’è il pagamento di un riscatto e la liberazione di un certo numero di prigionieri politici. d notizie Tascabili lafrase DEL GIORNO Il fatto del giorno s.an. © RIPRODUZIONE RISERVATA Joachim Gauck riceve i fiori da Angela Merkel REUTERS Le accuse al killer di Mirko Bimbo morto nel Sulcis Patrigno drogò la madre Dopo l’autopsia e le prime indagini, emergono nuovi particolari sulla morte di Mirko Mocci, bimbo di due anni e mezzo soffocato in casa a Sant’Antioco (Sulcis), in Sardegna, giovedì, e sull’aggressione alla madre, la 22enne Daniela Sulas, ferita a colpi di martello. Secondo il quotidiano «L’Unione Sarda», l’omicida Igor Garau, 30enne compagno della donna morto poi suicida, l’avrebbe drogata prima di andare a dormire. Poi, alle 5 di mattina, avrebbe soffocato il bambino. Secondo gli investigatori, Garau, che era ossessionato dall’idea di perdere Daniela, intenzionata a tornare a vivere con il padre di Mirko, avrebbe eliminato la donna a martellate se la donna non fosse riuscita a scappare. 46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 ALTRI MONDI OGGI IL DECENNALE L’omicidio di Biagi In bici per l’omaggio Una biciclettata a Bologna per ricordare Marco Biagi (nella foto Fotogramma). Oggi è il decimo anniversario dell’omicidio del La Fornero ha fretta «Sul lavoro è inutile discutere all’infinito» Il ministro del Welfare domani vedrà ancora le parti sociali: «Porteremo la riforma in Parlamento, anche senza accordo» Solo un giorno Di mattina la For- nero aveva fatto un salto a Torino col collega dell’istruzione Francesco Profumo e col premier Mario Monti: mentre stava entrando alle Ogr (Officine Grandi Riparazioni), per la mostra «Fare gli italiani» in occa- IN TV DALL’ANNUNZIATA La ministro Elsa Fornero con Fabio Fazio a «Che tempo che fa» REUTERS sione della chiusura delle celebrazioni del 150esimo dell’Unità, è stata contestata da ragazzi di estrema destra. Incidente che non ha scalfito una certa determinazione: «Senza un accordo, le mie dimissioni non sarebbero all’ordine del giorno e il governo presenterà lo stesso al Parlamento la riforma del lavoro. Trovo difficile che le parti sociali vogliano chiamarsi fuori». Come detto sabato dal premier, tutto dovrebbe essere pronto «entro la settimana» e, intanto, qualche parola è piovuta anche su articolo 18 e giovani: «Non ho interesse a fare la riforma "solo" sull’articolo 18, voglio eliminare gli stage post formazione». La puntura più grossa della Fornero, però, tocca la Fiat: «Non può fare quello che vuole in Italia. O resta ed è produttiva o deve trovare delle risorse». In attesa di capire la scelta del Lingotto, c’è l’incontro decisivo con le parti sociali previsto domani: Monti è «fiducioso», ma per limare le differenze resta solo un giorno di tempo. A tutta S Francesco Rutelli, leader dell’Api, durante la lite tv ANSA Si riparla del caso Lusi e ritornano le scintille. Questa volta tra il leader dell’Api Francesco Rutelli e Lucia Annunziata, durante la tras missione «In mezz’ora» di Rai 3. Nella puntata di ieri, dopo una domanda sui finanziamenti che secondo l’Espresso sarebbero arrivati alla fondazione di Rutelli tramite Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di aver rubato 20 milioni al partito, l’ex sindaco di Roma ha sbottato: «C’è qualcosa che ho preso io? No, neanche un centesimo. Ho chiarito, le ho risposto. Mo’ basta». E lei: «Che male c’è nel ricevere questi soldi?». Rutelli: «Non li ricevo! Continua a dir lo? Li do. Vuole farsi querelare anche lei? Ho finanziato tutto di tasca mia e mi rompete le palle? Ne ho già parlato per due ore e mezza». Annunziata: «Ma in una conferenza stampa. Non mi tratti come una deficiente, lo fanno già in tanti, come la Guzzanti». E lui: «Non mi permetterei mai». © RIPRODUZIONE RISERVATA Salute Gaga tocca i 21 milioni di followers Ormai è chiaro a tutti, Lady Gaga ha scelto Twitter per parlare con i fan. Pochi giorni fa ha infatti dichiarato a Oprah Winfrey di non aver «intenzione di parlare con nessuno per un po’ di tempo. Niente stampa e niente televisione». Tanto sa di poter contare su un gruppo di follower cinguettanti che nessun altro al mondo ha. Ieri la popstar ha infatti superato i 21 milioni di «seguaci» con questo tweet: «Wow 21.000.000 di fan. Possiamo costruire il Paese di Twitter e trasferirci tutti a vivere lì. #NoSpeakingJus tTweeting SOLO TECNOLOGIA EMOTIVA!!!!» Altro che scarsa igiene: il pulito attrae i pidocchi Il problema dei pidocchi è difficile da prevenire, in quanto sono attratti dai capelli puliti, e non, come si crede, dalla scarsa igiene. Lo sostengono gli studiosi della Loyola University di Chicago, sottolineando l’importanza di intervenire subito. Il miglior metodo è controllare il cuoio capelluto vaporizzato con acqua tiepida e sezionando ciocca per ciocca. Se ci sono uova o parassiti, per ucciderli usare sostanze come la permetrina, la piretrina o il malathion. Bisogna poi lavare a 60 gradi tutto ciò che è venuto a contatto con i parassiti. Alcuni studiosi italiani e inglesi stanno tentando di cambiare geneticamente le arance standard Innestando i benefici delle rosse Il progetto sulle arance: modificare le «bionde» Le arance rosse riducono i grassi e contras tano l’obesità; le bionde, preferite dai consumatori, no. Per questo i ricercatori inglesi del Innes Centre di Norwich e quelli italiani del Centro di Ricerca per l’Agrumicoltura e le Colture Mediterranee di Acireale (Ct) stanno cercando di modificare geneticamente le arance standard per incorporare gli effetti benefici delle cugine rosse. Le migliori sono le siciliane, ricche di antocianine, antiossidanti con uno speciale gene detto Ruby. Diverti studi dimos trano che il loro consumo riduce lo stress ossidati vo nei pazienti diabetici e i rischi cardiovascolari. Da un team di ricerca romano L’Etna non si ferma. Il vulcano che sorveglia Catania è tornato ad eruttare (nella foto Reuters) ieri mattina: è la quarta volta nel 2012 e addirittura la ventiduesima degli ultimi 14 mesi. Una colonna di fumo alta 7 km è uscita dal cratere sud-est e subito sono apparse spettacolari colate di lava. L’aeroporto Bellini ha continuato l’attività senza problemi, ma su buona parte della città e su diversi paesi della zona è arrivata la cenere Scoperta una molecola che dà il mal di schiena Un team di ricercatori dell’Università Cattolica-Policlinico «Gemelli» di Roma ha individuato una particolare molecola, chiamata NF-kB, che è l’artefice della degenerazione dei dischi vertebrali e la causa principale del mal di schiena. Se NF-kB è iperattiva nelle cellule dei dischi vertebrali si innesca un meccanismo di logoramento che altera la fisiologia della colonna. Se invece la molecola viene «messa a tacere» con un farmaco sperimentale si riesce a rallentare il processo degenerativo. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 È ripartito ieri da Firenze il tour di Laura Pausini dopo lo stop, avvenuto il 5 marzo, per il crollo del palco al palasport di Importante intervenire subito L’Etna è iperattivo Quarta eruzione dall’inizio del 2012 VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] La Pausini è ripartita «In ricordo di Matteo» Reggio Calabria in cui è morto il tecnico 31enne Matteo Armellini. Il concerto si è aperto con un minuto di raccoglimento, chiesto dal pubblico. «Il silenzio parla per noi», ha aggiunto la Pausini, che aveva detto di non volere fare omaggi su richiesta della famiglia di Matteo. DI MABEL BOCCHI la Foto DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] MORTO SOTTO IL PALCO LA REGINA DI TWITTER Rutelli su Lusi «Ora basta, non rompete» FILIPPO CONTICELLO Si era capito da tempo che in questa storia la variante più importante è il tempo. E la conferma, il caso vuole, nello show di successo chiamato Che tempo fa che fa: ieri la ministro Elsa Fornero, da settimane in prima linea nelle trattative serrate sulla riforma del lavoro, ha ribadito che «il tempo è limitato» e «che non si può discutere all’infinito». Del resto, è un complesso gioco di equilibri e altissimo è il rischio di scontentare gli interlocutori: «Trovo che sia difficile per le parti sociali. Soffrono, si lamentano. Confindustria si lamenta, il sindacato si lamenta. È la dimostrazione che stiamo lavorando non per una parte ma per il Paese e per il futuro». Tanto basta all’ospite di Fazio su Rai 3 per spargere ottimismo: «Sono positiva, siamo maturi sui contenuti». professore ucciso dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002 mentre, in bici, rientrava dal lavoro. La staf fetta ripercorrerà l’intero tragitto, dalla stazione a via Valdonica, che Biagi faceva ogni giorno: ci si fermerà nella piazzetta del delitto, dove sarà celebrata una cerimonia solenne in suo ricordo. PRESIDENTE Piergaetano Marchetti VICE PRESIDENTE Renato Pagliaro AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Antonello Perricone CONSIGLIERI Raffaele Agrusti, Roland Berger, Roberto Bertazzoni, Gianfranco Carbonato, Diego Della Valle, John Elkann, Giorgio Fantoni, Franzo Grande Stevens, Jonella Ligresti, Giuseppe Lucchini, Vittorio Malacalza, Paolo Merloni, Andrea Moltrasio, Carlo Pesenti, Virginio Rognoni, Alberto Rosati, Giuseppe Rotelli, Enrico Salza DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: [email protected] PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. 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Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 8,10; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012 47 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 21/1 - 19/2 23/7 - 23/8 LE PAGELLE Ariete 7+ Toro 5,5 Gemelli 7,5 Cancro 6 Acquario 8 Leone 5,5 DI ANTONIO CAPITANI Privato e lavoro fanno a gara a chi è più favorito: la giornata promette successi multipli. Valanga di consensi, poi, ottiene il sudombelico! Energie e fascino sono un po’ in caduta. E avete pure la Luna storta. Riflettete, siate positivi, non fate i rottweiler. Ormone apatico. L’aumento delle energie vi consente exploit lavorativi e sportivi. L’amore rilassa, il suino in voi grufola e rimorchia. Viaggi riusciti. Marò, che stanchezza. E che stress. Meglio riposare, o comunque incanalare bene le forze. Fornicazioni, però, ruspanti e muy ripetute. Non polemizzate e non riducete gli zebedei altrui in sfogliatine: rischiate guai. Ma non manca molto alla ripresa! Sudombelico circospetto. 24/8 - 22/9 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 IL MIGLIORE Potete conseguire ogni successo, oggi. Anche perché siete organizzati, col fiuto da setter e la fortuna al fianco. Poi ci sono i vostri afrori suini che calamitano… Vergine 6,5 Bilancia 7,5 Scorpione 5,5 Sagittario 7+ Capricorno 6 State lontani da chi soffre di aerofagia cerebrale e al posto del cervello ha solo rumori di fondo: può nuocervi e irritarvi. Lavoro ok. Talenti e fascino vi fanno notare. E arrivare dove volete. I programmi riescono, ogni meta è raggiungibile. Pure suina. Il che vi entusiasma. Lunedì sfigopendulo. La gente vi contraria, il lavoro s’incaglia, voi polemizzate troppo. E pure la fornicazione è funeraria. Non stancatevi. Lunedì ok per viaggi e lavoro. Voi entrate pure sempre di più nelle simpatie di chi conta e l’ormone ha un brio giovanile invidiabile. Uau. Troppe lentezze, per i vostri gusti. E troppi impicci economici. Tranqui, risolverete tutto e bene. Appetiti suini in aumento, ciccia pure. Pesci 6+ GIANLUIGI BUFFON Il portiere della Juve è nato il 28 gennaio 1978 a Carrara. Veste la maglia bianconera dal 2001 ed è il capitano della Nazionale 7.35 8.00 11.05 12.00 13.30 14.10 15.15 16.50 18.50 20.00 20.30 20.35 21.10 23.15 0.45 1.15 1.20 1.30 TELEGIORNALE TG 1 OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE VERDETTO FINALE LA VITA IN DIRETTA TG 1 - CHE TEMPO FA L'EREDITÀ TELEGIORNALE QUI RADIO LONDRA AFFARI TUOI IL SOGNO DEL MARATONETA PORTA A PORTA TG 1 - NOTTE QUI RADIO LONDRA CHE TEMPO FA SOTTOVOCE RAIDUE RAITRE MAI DIRE GATTO LOOPDIDOO BLU BALOON SORGENTE DI VITA TG2 INSIEME I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO ITALIA SUL DUE TELEFILM RAI TG SPORT - TG 2 GHOST WHISPERER L'ISOLA DEI FAMOSI TG2 VOYAGER Documenti 23.10 TG 2 23.25 GENERAZIONE 1000 EURO 1.05 TG PARLAMENTO 1.20 PROTESTANTESIMO 8.00 10.00 12.45 13.10 8.45 9.05 9.15 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.50 18.45 19.35 20.30 21.05 14.00 15.05 15.55 17.40 19.00 20.00 20.10 20.35 21.05 23.05 0.00 0.10 1.00 CANALE 5 AGORÀ RAI 150 ANNI - TG3 LE STORIE LA STRADA PER LA FELICITà TG REGIONE - TG3 LASSIE COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO TG3 - TG REGIONE BLOB DIARIO ITALIANO UN POSTO AL SOLE FUORI CONTROLLO Film DIVERSAMENTE BLOB TG3 LINEA NOTTE TG REGIONE METEO 3 8.00 8.40 8.50 10.05 11.00 14.45 16.15 16.55 18.00 18.45 20.00 20.30 21.10 0.15 1.15 1.45 2.50 4.20 TG5 - MATTINA LA TELEFONATA DI BELPIETRO MATTINO CINQUE GRANDE FRATELLO FORUM - TG5 - SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE TG5 MINUTI THE MONEY DROP TG5 STRISCIA LA NOTIZIA PANARIELLO NON ESISTE Varietà TERRA! TG5 - NOTTE STRISCIA LA NOTIZIA UOMINI E DONNE AMICI ITALIA 1 RETE 4 CARTONI ANIMATI SETTIMO CIELO EVERWOOD STUDIO APERTO I SIMPSON DRAGON BALL CAMERA CAFÈ TELEFILM TRASFORMAT STUDIO APERTO TUTTO IN FAMIGLIA I SIMPSON C.S.I. MIAMI C.S.I. - SCENA DEL CRIMINE Telefilm 23.00 KILL BILL-VOLUME 2 1.20 THE SHIELD 2.05 PRISON BREAK 2.50 STUDIO APERTO LA GIORNATA 7.20 7.25 9.40 10.50 11.30 12.00 15.10 16.50 7.00 8.40 10.35 12.25 13.40 14.35 15.30 16.15 17.45 18.30 19.20 19.50 20.20 21.10 18.55 19.35 20.30 21.10 23.25 23.30 1.45 2.05 IERI E OGGI IN TV TELEFILM CARABINIERI SLOW TOUR TG4 - TELEGIORNALE TELEFILM - FORUM FLIKKEN - MY LIFE COMMISSARIO CORDIER TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER TRAPPOLA SULLE MONTAGNE ROCCIOSE I BELLISSIMI DI R4 CORAGGIO... FATTI AMMAZZARE TG4 NIGHT NEWS MODAMANIA Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA Calella - Calella. 1ª tappa Eurosport Lega Pro. Prima Divisione. Girone B. Rai Sport 1 17.00 GERMANIA - SVEZIA 20.45 ROMA - GENOA 18.00 PHILADELPHIA PHILLIES - DETROIT TIGERS 0.00 3.00 9.55 10.10 CALCIO: INTER ATALANTA Serie A. Highlights 10.25 CALCIO: CATANIA LAZIO VOLLEY 20.30 ASYSTEL VOLLEY NOVARA - YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 12 16 ANCONA 4 15 min max AOSTA 7 9 BARI 8 20 BOLOGNA 5 19 CIELO VENTI CAGLIARI 11 19 Sole Deboli CAMPOBASSO 6 16 Moderati CATANIA 8 18 FIRENZE 10 18 SKY SPORT 2 Serie A. Highlights 7 9 Torino 8 13 10 12 Milano Venezia 10 13 9 10 14 Perugia 7 13 13 6 16 MILANO 8 14 ROMA NAPOLI 6 19 9 16 21 Neve Mossi PERUGIA 6 17 POTENZA 3 16 Agitati Nebbia Il sole oggi MILANO 7 20 ROMA 12 19 TORINO 9 12 REGGIO CALABRIA ROMA TRENTO 6 14 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 6:27 18:34 6:14 18:21 11 14 VENEZIA 8 16 10.45 BIATHLON: COPPA DEL MONDO Partenza in linea maschile. Da Khanty Mansiysk, Russia 10 km tecnica libera femminile. Da Falun, Svezia Liga 14.00 CALCIO: WOLVERHAMPTON MANCHESTER UNITED 12.15 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO 15 km tecnica libera femminile. Da Falun, Svezia Premier League 16.15 CALCIO: PADOVA VARESE Serie B IL SONDAGGIO 11.45 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO 13.00 CURLING: DANIMARCA SCOZIA Mondiale femminile. Dal Canada Il futuro dell’Inter: hai un consiglio da dare a Moratti? Continua il momento difficile dell’Inter. Cosa deve fare a questo punto Moratti? Di’ la tua nel sondaggio sul sito www.gazzetta.it Domani Dopodomani In Sicilia e al Sud ancora prevalenza del sole, salvo alcune nuvole o nebbie. Al Centro e in Sardegna parecchia nuvolosità e vari piovaschi o rovesci. Al Nord alternanza di schiarite, piogge sparse e qualche nevicata in alta montagna. Sul Nordovest varie precipitazioni, nevose generalmente sopra i 1000 metri di quota. Sul Nordest, al Centro e al Sud alternanza di nuvole, foschie o nebbie e zone di sereno. Variabile ma senza piogge anche in Sardegna e in Sicilia. 14 Ancona Firenze L'AQUILA 12 Partenza in linea femminile. Da Khanty Mansiysk, Russia SKY SPORT 3 12.00 CALCIO: SIVIGLIA BARCELLONA Scopri Nicole Neumann, (nella foto) l’argentina compagna del calciatore Cubero: è una delle top più richieste del momento 10.00 BIATHLON: COPPA DEL MONDO 8 18 10 12 GENOVA PALERMO Nicole, top model dall’Argentina con furore... Bologna Genova Molto forti Calmi IL VIDEO 8 16 Coperto Temporali Leggi la nuova puntata del blog sulla Premier. Notizie, indiscrezioni, commenti: tutto quello che devi sapere EUROSPORT 16.45 RUGBY: INGHILTERRA IRLANDA Sei Nazioni 21.00 BASKET: OKLAHOMA CITY - SAN ANTONIO SPURS NBA Al Nord varie precipitazioni specie sulle Alpi, dove nevicherà in prevalenza sopra i 1000 metri di quota. Al Centro alternanza di piogge e schiarite. Al Sud, in Sardegna e in Sicilia predominio del sole, salvo alcune nuvole o nebbie. Trieste Trento Aosta In the box, tutto il calcio inglese a portata di mano Sei Nazioni Oggi Forti MARI 11.30 RUGBY: GALLES FRANCIA OMNIBUS TG LA7 COFFEE BREAK L’ARIA CHE TIRA I MENÙ DI BENEDETTA TG LA7 GIORNI D’AMORE ATLANTIDE MOVIE FLASH JAG G’ DAY TG LA7 OTTO E MEZZO L’INFEDELE Attualità 23.45 INNOVATION 0.20 TG LA7 0.25 TG LA7 SPORT 0.30 (AH)IPIROSO 1.25 PROSSIMA FERMATA 7.00 7.30 9.45 11.10 12.30 13.30 14.05 16.00 17.00 17.05 18.55 20.00 20.30 21.10 18.15 CALCIO: ATHLETIC BILBAO - VALENCIA Liga Da Doral, Stati Uniti Serie A. Highlights Rovesci Pioggia GOLF: CADILLAC CHAMPIONSHIP 7.30 10.40 CALCIO: PARMA MILAN Serie A1 femminile Rai Sport 2 ALGHERO CALCIO: CAGLIARI CESENA Serie A. Highlights SAN JOSE SHARKS ANAHEIM DUCKS Ieri CALCIO: PARMA MILAN Serie A. Highlights NHL ESPN America A CURA DI Nuvolo 9.40 BOSTON BRUINS TORONTO MAPLE LEAFS GazzaMeteo CALCIO: BOLOGNA CHIEVO Serie A. Highlights NHL ESPN America MLB Preseason . ESPN America Legenda 9.25 HOCKEY GHIACCIO Serie A Sky Calcio 1, Sky SuperCalcio, MP Calcio e MP Calcio 2HD BASEBALL Serie A. Highlights Mondiale femminile. Fase a gironi. Dal Canada. Eurosport 20.45 PESCARA BRESCIA Serie B. Sky Calcio 2 e MP Calcio 1 CALCIO: UDINESE NAPOLI 9.10 CURLING Bundesliga 2 Eurosport 2 HD 20.30 LANCIANO CREMONESE SKY SPORT 1 16.00 GIRO DI CATALOGNA CALCIO 20.15 ENERGIE COTTBUS FORTUNA DÜSSELDORF 10.55 CALCIO: LECCE PALERMO Serie A. Highlights 11.10 CALCIO: SIENA NOVARA Serie A. Highlights 15.00 CALCIO: FAN CLUB MILAN 15.30 CALCIO: FAN CLUB ROMA 16.00 CALCIO: FAN CLUB INTER 16.30 CALCIO: FAN CLUB LAZIO 17.00 CALCIO: FAN CLUB NAPOLI 17.30 CALCIO: FAN CLUB JUVENTUS CICLISMO IL BLOG LA 7 Film sul Digitale Terrestre 13.30 300 JOI 14.55 LA BANDA DEI BABBI NATALE PREMIUM CINEMA 16.45 LA BELLEZZA DEL SOMARO PREMIUM CINEMA 17.20 AMORI, FIGLI E ALTRI DISASTRI MYA 18.55 L'UOMO DELLA PIOGGIA PREMIUM CINEMA 21.15 STATE OF PLAY JOI 21.15 HEREAFTER PREMIUM CINEMA 23.30 SHELTER - IDENTITÀ PARANORMALI PREMIUM CINEMA 1.25 DEVIL PREMIUM CINEMA La fatica c’è, ma procedete comunque come panzer, da soli, nel lavoro, fonte di successi. L’amor sbrina pure il cuore e vi rende suinerrimi. Gazzetta.it Televisioni in chiaro RAIUNO 20/2 - 20/3 9 17 17 L’Aquila 6 13 Campobasso Bari 8 16 Napoli 9 9 20 Potenza 19 5 16 Cagliari Catanzaro 10 19 7 19 Reggio Calabria Palermo 8 20 9 20 Catania 10 17 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 6:25 18:36 6:12 18:22 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 22 mar. 30 mar. 6 apr. 14 apr. 48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 19 MARZO 2012