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ɀɀ speciale MondoScuola LA STAMPA MARTEDÌ 7 FEBBRAIO 2006 3 I SIMBOLI DEL TEMPO LIBERO: 6/LO SPORT Alessandra La pallavolista Luca Il palestrato Luigi L’arbitro Proprio come Mimi Ayuhara, una vita per la pallavolo, anche Alessandra, vent’anni, ha trascorso metà della sua vita giocando. «Una passione iniziata in prima media, più per stare insieme alle mie compagne di classe che per vera attitudine. Poi, però, è diventato uno sport importantissimo per me e per tutta la mia famiglia. Tanto che mio papà, dopo anni, è diventato persino presidente della società, la «Nike Volley». Nike come vittoria. Ho dovuto abbandonare dopo quasi dieci anni. Troppi impegni scolastici. Gli allenamenti erano ormai troppo frequenti. Abbiamo partecipato ai tornei nazionali e non riuscivo più a conciliare lo studio con le partite. Ora faccio arti marziali, ma mi manca molto il gioco di squadra e quella sana adrenalina prima dell’incontro...». Luca ha sedici anni ed è un vero patito dello sport: «Lo pratico da quando sono piccolo, prima il calcio e ora la palestra.Credo sia una parte fondamentale della mia vita, mi aiuta a rilassarmi dopo una giornata a scuola . E’ utile per tenersi in forma e per calmare i nervi. Purtroppo se ne pratica sempre troppo poco, è un male della nostra società. Ora che frequento una scuola professionale l’educazione fisica non è contemplata nel nostro piano di studi. Per dire la verità non abbiamo neppure la palestra, così per non doverci rinunciare del tutto faccio dell’attività fisica nel mio tempo libero. Certo, come sempre, se ne parla e se ne discute solo quando ci sono le Olimpiadi. Sarebbe meglio appassionarsi agli sport sempre e non soltanto una volta ogni quattro anni». Marco ha diciassette anni e frequenta la classe quarta del Liceo tecnico economico «Eula» di Savigliano. Dopo un passato come calciatore nelle formazioni giovanili della sua città, ha scelto di fare l’arbitro: corso, esame e le prime esperienze di direzione di gara a livello di Allievi regionali. «Per me lo sport è molto importante - dice Marco -: mi diverto, mi rilasso, senza non saprei sinceramente come vivere». Perché la scelta di arbitrare? «E’ una sfida innanzitutto con me stesso, che mi impone di misurarmi con gli altri e di dare il meglio di me: devo rispondere a ventidue persone in campo, agli allenatori, al pubblico. Devo essere attento a non sbagliare, perché dalle mie decisioni dipende l’esito di una gara nella quale possono essere riposte anche molte aspettative». La storia LAURA DE BORTOLI C LUOGHI alcio, pallavolo, equitazione, danza. Lo sport mantiene alta la sua finalità aggregativa. Gli adolescenti cominciano quasi sempre con qualche amico e inizialmente prediligono quelle attività di gruppo, come il «pallone». Agli sport individuali, più impegnativi da un punto di vista mentale, si dedicano da grandi. Stefy di Torino balla: «Ho iniziato un corso di danza hip hop con la mia migliore amica». La scelta a volte è «collettiva». L’importante è stare insieme, poi magari si conoscono nuove persone, nuovi amici. Jessy, invece, ha scoperto la sua grande passione a 14 anni: l’equitazione. «Non soltanto perché così faccio attività fisica, ma anche perché amo i cavalli. Montarli, ma anche pulirli, osservarli. Il mio sogno sarebbe averne uno tutto mio». Nonostante i medici e gli esperti consiglino a tutti di fare attività fisica per stare meglio e per non appesantirsi, i ragazzi, soprattutto se molto giovani, si approcciano allo sport come a un’attività di gruppo. A Torino le offerte sono molteplici. Dai circoli sportivi comunali, a quelli polivalenti, alle strutture private. A volte i ragazzi fanno sport addirittura negli oratori. Ma se a 10-13 anni l’attività fisica fa parte della vita di tutti i giorni, con l’aumentare dell’età e degli impegni scolastici il tempo dedicato alle attività fisiche si riduce, spesso si annulla. A Vercelli molti ragazzi si ritrovano alla palestra dell’olimpionico di spada Maurizio Randazzo, la New Gold Gym di via Vinzaglio. Tanto sport, buona atmosfera, e soprattutto c’è Maurizio, scelto anche dalla Regione, gli scorsi anni, come testimonial dello sport pulito. Tanti studenti ruotano anche intorno alle società (calcistiche, come Piemonte Sport, Canada), ma nel panorama locale spicca soprattutto la Pgs Ciao, che riunisce all’istituto Sacro Cuore chi pratica volley, ginnastica e pallacanestro. A Biella fa da catalizzatore invece il basket, con la squadra dell’Angelico in A1, che ha creato attorno a sé un buon Palestre, oratori, piscine e campi da calcio: mille occasioni per fare amicizia Muoviti, muoviti... Meglio sudare in gruppo In squadra è sempre più bello, non c’è moda che oscuri calcio e volley numero di emuli e sportivi. Sta prendendo piede, da tre-quattro anni, anche il rugby, giocato anche da molte ragazze. Sono come sempre gli sport con la «palla» a trovare i maggiori consensi e il calcio, soprattutto per i ragazzi, rimane l’unico incontrastato grande amore. E’ il caso di Nicola, quindici anni, di Solero, che frequenta l’alberghiero di Acqui e gioca a calcio da due anni nell’Olimpia di Alessandria. Oltre alla scuola, i suoi impegno sono suddivisi tra allenamenti e partite di calcio. La soddisfazione maggiore è rappresentata proprio dal «gioco di squadra». Come lui anche l’amico Matteo, di Felizzano, gioca nell’Olimpia. «E’ uno sport completo e mi ha permesso di fare diverse amicizie». Ma anche il calcio ha una sua risposta «femminile», che come nella migliore tradizione può essere identificata nella pallavolo. Ileana, quindici anni, frequenta la prima classe dell’Istituto Migliara ad Alessandria. Pratica Pallavolo alla Quattrovalli e si allena quattro giorni la settimana e al sabato è impegnata nella partita. «E’ piuttosto pesante, ma è tutta la squadra che si applica e la fatica, con gli altri, si sente meno». Si danno la carica a vicenda. Per Francesca, 18 anni, di Alessandria, la pallavolo «è stata la naturale conseguenza della cerchia di amicizie che mi sono fatta alla radio, quindi per me lo sport è nato come conseguenza e non come premessa di amicizie». Pratica pallavolo alla palestra Straneo di Alessandria, inseritasi grazie a corsi organizzati da Radio Bbsi, di cui è assidua frequentatrice. Si allena 1 o 2 volte la settimana. Anche le arti marziali hanno un buon seguito e permettono a chi le pratica di seguire un percorso anche formativo, oltre che fisico. Ma per raggiungere certi risultati viene richiesto un impegno assiduo, e spesso la passione si trasforma in una pseudo-professione. Alessio, 18 anni, frequenta il liceo socio-psico-pedagogico Saluzzo ad Alessandria, da dodici anni si dedica al judo e ha ormai ottenuto la cintura nera. Fa parte del Dlf Alessandria Judo e partecipa a gare provinciali e regionali. Si allena praticamente tutti i giorni. «Ho avuto modo, tramite quest’attività sportiva, di conoscere e contattare molti ragazzi di città diverse con cui sono nati anche rapporti di amicizia». Uno sport che tra i ragazzi astigiani inizia ad andare per la maggiore è il rugby, trascinato dagli ottimi risultati della prima squadra «Asti rugby» che disputa la serie B. Le formazioni regionali Under 19 e Under 17 sono di buon livello. Come numeri, lo sport che coinvolge più ragazzi è però sempre il calcio: sono decine le squadre, tra quelle regionali e quelle provinciali, che partecipano ai vari tornei. La parte del leone la fa l’«Asti», società che da sempre trova nel suo vivaio elementi da lanciare in prima squadra. In città operano anche altri settori giovanili importanti come quelli di Nova Colligiana, Don Bosco, San Domenico Savio, Astisport e Torretta. Buono anche il numero dei ragazzi che gioca a basket nella «Cierre», anche se in questo caso l’attenzione è rivolta soprattutto ai più giovani, mentre in campo femminile si gioca soprattutto a pallavolo nei tornei Under 18 e Under 16. LE MOSTRE Sfida tra atleti, scambio tra artisti E anche le zebre diventano olimpiche Angelo Mistrangelo L E Olimpiadi Invernali sono uno straordinario incontro di culture e linguaggi diversi, di attrezzature tecnologicamente avanzate e di momenti artistici che hanno trasformato Torino e il territorio delle valli olimpiche in un vero e proprio museo. Artisti del Novecento e contemporanei, video e installazioni, design e ricerche concettuali, rappresentano gli aspetti di un itinerario quanto mai ricco di iniziative. Al Forte di Fenestrelle, monumento simbolo della Provincia di Torino, è aperta sino alla fine dei Giochi Paralimpici Invernali, la mostra «Il disegno forte», che celebra i cinquant’anni di design di Giorgetto Giugiaro. E tra gli oggetti selezionati per l’occasione, si ricorda la bicicletta unisex Blouson per Bridgestone, le calzature per ragazzi, la pratica valigia trolley e lo scarpone da sci per Daiwa, le tute sportive e il pattino roller. Nell’antica Chiesa del Forte, l'artista Gordon Halloran, creatore dell'Ice Painting, che rappresenta il Canada alle Olimpiadi della Cultura, propone la rassegna «Pitture sotto Zero», mentre nella piazza d'Armi del Forte francese «Mutin», in uno spazio non lontano dall'abitato di Fenestrelle, è stata collocata la scultura di luce di Leonardo Mosso intitolata «Mostrutt Fenestrelle». In Val di Susa, a Sauze d'Oulx, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha organizzato nella Capanna Mollino la collettiva «Fuori Pista» con l'immagine delle due zebre di Paola Pivi, l'installazione «Olympic» di Patrick Tuttofuoco, gli sciatori su pista visti in «Procession» del newyorkese Jordan Wolfson e il video «Impronte» di Elena Arzuffi. Al Sestriere, lungo il campo da Golf installazioni di neve realizzate da coppie di artisti e architetti per la manifestazione «The Snoow Shown»: da Yoko Ono e Arata Isozaki a Daniel Buren e Patrick Bouchain, da Kiki Smith e Labbeus Woods a Jauma Plensa e Norman Foster. E, infine, di ritorno a Torino, è possibile proseguire questo viaggio «olimpico« alla Gam, in via Magenta 31, dove è allestita la retrospettiva dedicata ai «reportage» fotografici di Vittorio Sella. Escursionista e profondo conoscitore della montagna ha fotografato, tra i numerosissimi scatti conservati dalla Fondazione Sella, il Cervino dal Col d'Hérens, il picco estremo delle Rouies dal Glacier du Chardon, il lago inferiore nel vallone e monti Luigi di Savoia.