documento del consiglio di classe
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ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “U. FOLLADOR” AGORDO SPECIALIZZAZIONE INDUSTRIA CHIMICA DIPLOMA DI PERITO CHIMICO Classe 5aC - Anno scolastico 2011/2012 INDICE GENERALE GENERALITÀ............................................................................................................................ 3 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE.....................................................................................3 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE...................................................................3 COMPOSIZIONE DELLA CLASSE........................................................................................4 STORIA DEL TRIENNIO.......................................................................................................4 CONTINUITA' DIDATTICA....................................................................................................5 PREPARAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE.................................................5 LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE............................................................................................5 ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI CLASSE.....................................................5 ATTIVITA' PROGRAMMATE.................................................................................................5 VISITE PROGRAMMATE.................................................................................................5 VIAGGI D'ISTRUZIONE....................................................................................................6 ATTIVITA' VARIE.............................................................................................................. 6 OBIETTIVI TRASVERSALI....................................................................................................6 OBIETTIVI CURRICOLARI....................................................................................................6 CRITERI DI VALUTAZIONE-STRUMENTI............................................................................7 ATTIVITÀ DISCIPLINARI.......................................................................................................7 ATTIVITÀ DEI SINGOLI DOCENTI............................................................................................8 RELAZIONI DEI SINGOLI DOCENTI....................................................................................8 ANALISI CHIMICA ELABORAZIONE DATI E LABORATORIO....................................8 CHIMICA FISICA E LABORATORIO..........................................................................11 CHIMICA ORGANICA BIO-ORGANICA E DELLE FERMENTAZIONI........................13 ECONOMIA INDUSTRIALE CON ELEMENTI DI DIRITTO........................................16 EDUCAZIONE FISICA................................................................................................18 INGLESE.................................................................................................................... 21 ITALIANO................................................................................................................... 23 MATEMATICA............................................................................................................ 25 RELIGIONE................................................................................................................ 27 STORIA...................................................................................................................... 28 TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI..................................................................30 ALLEGATI................................................................................................................................ 33 SIMULAZIONE PROVE D'ESAME......................................................................................33 GRIGLIA DI VALUTAZIONE...........................................................................................33 ELENCO DELLE PROVE SOMMINISTRATE.................................................................33 2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art.5) Classe 5a C - Anno scolastico 2011-2012 GENERALITÀ PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5^, Sezione Chimici, Anno Scolastico 2011 – 2012, è costituita da 15 elementi: 7 femmine e 8 maschi. 14 di loro sono nati nel 1993 ed il loro curriculum scolastico si presenta totalmente regolare, cioè privo di ripetenze. 10 studenti sono residenti nel Distretto Agordino, 5 invece provengono da altre zone del Bellunese: un ambiente di provenienza pressoché omogeneo, caratterizzato dalla montuosità del territorio, in cui le relazioni e le interazioni sociali spesso si presentano limitate. In questo contesto la Scuola, date le difficoltà oggettive di comunicazione, si è configurata come uno dei momenti principali di socializzazione degli alunni attraverso il dialogo aperto e formativo: ha cercato di abituarli all’osservanza delle regole, al rispetto reciproco e alla disponibilità all’ascolto dei compagni e dei docenti; ha insistito nel far prendere loro coscienza che l’osservanza delle norme è un elemento imprescindibile del vivere sociale democratico e civile. Allo stato attuale la Classe presenta elementi con caratteri tra loro diversi: qualcuno è ancora un po’ timido, qualche altro molto socievole, qualche altro evidenzia ancora un atteggiamento di immaturità. All'interno del gruppo-classe più della metà degli allievi emergono per l’impegno e l’assiduità nei confronti del lavoro scolastico. Gli altri allievi affrontano il proprio dovere non sempre con continuità. E' tuttavia emerso che gli allievi dimostrano, in modo soggettivo, interessi diversificati per le varie discipline, con il risultato che è sempre identificabile per ogni disciplina un gruppo di allievi più impegnato. In generale l'impegno in classe è stato mediamente più che buono ma, per un ristretto numero di allievi, altrettanto non può essere affermato per quanto riguarda il lavoro domestico. Alcuni allievi si distinguono per un ottimo impegno ed un approfondito interesse verso buona parte delle discipline. Nei confronti dei docenti il comportamento è stato sostanzialmente corretto. Gli obiettivi formativi preposti sono da considerarsi pienamente raggiunti per la quasi totalità della classe. Va segnalato che, per quanto riguarda la materia” Economia ind.le con elementi di diritto”, fino al termine del primo quadrimestre la classe non ha potuto avere un unico docente. C'è stato un continuo avvicendamento di insegnanti che ha influito sulla quantità di programmazione svolta. Il rendimento è comunque rimasto in linea con le attese, ma nel secondo quadrimestre lo svolgimento del programma è stato obbligatoriamente accelerato per recuperare. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE DISCIPLINE Educazione fisica Religione Italiano Storia Inglese Matematica ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 2 1 3 2 2 3 3 INSEGNANTI Mara SCHENA Piergiorgio DE BASTIANI Primo DORIGO Fiorella CANDIANI Silvana CORSO Marco POLESANA Economia ind.le con elementi di diritto Chimica fisica e laboratorio Chimica organica, bio-organica, delle fermentazioni e laboratorio Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio Tecnologie chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione industriale Preside 2 Annalisa DE CESERO 2 2(1) Daniele SCUSSEL Danilo D'ISEP Diego MAERAN 7(7) Daniele SCUSSEL Massimo DALLA PIAZZA 6 Gianpietro BETTEGA - Bruno BULF Le ore fra parentesi indicano la compresenza dell’insegnante tecnico pratico. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 STUDENTE PROVENIENZA Zoldo Alto Sedico Taibon Agordino Rocca Pietore Taibon Agordino Cencenighe Agordino Agordo Forno di Zoldo Vallada Agordina Canale d'Agordo Belluno Agordo Comelico Superiore Falcade Falcade CORDELLA Giada CUMERLATO Valentina DAI PRA Paolo DALLA TIEZZA Marco DEL DIN Deborah FONTANIVE Daniela FORCELLINI Fabio GAVAZ Ivan MINOTTO Matteo Maria PEPOLI Sergio PREST Luca TASSAN Devid TONA Gloria VALT Elga ZAMATTEO Milena STORIA DEL TRIENNIO Gran parte degli studenti ha manifestato già dal terzo anno buone potenzialità e molti di questi hanno messo a frutto in misura soddisfacente e continuativa le caratteristiche necessarie per crescere adeguatamente nello sviluppo educativo e professionale. Classe Numero allievi Promossi senza Promossi dopo debiti aver colmato i debiti Non promossi Terza 15 12 3 0 Quarta 15 13 2 0 Quinta 15 --- --- --- 4 CONTINUITA' DIDATTICA La classe ha fruito di continuità didattica solo in alcune materie. Disciplina Classe terza Classe quarta Classe quinta Italiano Storia Inglese Matematica Ballestrin Laura Ballestrin Laura Zasso Marianella Polesana Marco Candiani Fiorella Candiani Fiorella Zasso Marianella Polesana Marco Economia ind.le con elementi di diritto --- Errico Cosimo Dorigo Primo Candiani Fiorella Corso Silvana Polesana Marco Messina Antonio (sostituito da supplenti per tutto l'anno scolastico) Tecnologie chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione industriale Marcuola Bel Luigi Maeran Diego (I.T.P.) D'Isep Danilo Maeran Diego (I.T.P.) Bettega Gianpietro Fullin Luicia (I.T.P.) Chimica organica, bio-organica, delle fermentazioni e laboratorio Chimica fisica e laboratorio Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio Educazione fisica Religione Marcuola Bel Luigi Bettega Gianpietro Fullin Lucia (I.T.P.) D'Isep Danilo Maeran Diego (I.T.P.) Marcuola Bel Luigi Fullin Lucia (I.T.P.) Scussel Daniele Bettega Gianpietro Dalla Piazza Fullin Luicia (I.T.P.) Massimo (I.T.P.) Da Rold Carla Schena Mara De Bastiani De Bastiani Piergiorgio Piergiorgio D'Isep Danilo Dalla Piazza Massimo (I.T.P.) Scussel Daniele Scussel Daniele Dalla Piazza Massimo (I.T.P.) Schena Mara De Bastiani Piergiorgio PREPARAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE Ogni allievo ha provveduto ad approfondire un argomento o ad elaborare una piccola tesi in cui ha affrontato uno o più temi che saranno oggetto di argomentazione pluridisciplinare durante la prima fase dell’esame. Come prescrive la vigente normativa, il colloquio partirà da un argomento scelto dal candidato e spazierà sulle aree disciplinari dell’ultimo anno. Inizierà con la presentazione di un lavoro di ricerca e di progetto proposto dal candidato e proseguirà su argomenti indicati dalla commissione. LIBRI DI TESTO IN ADOZIONE Vedi relazioni docenti. ATTIVITÀ DI COMPETENZA DEL CONSIGLIO DI CLASSE ATTIVITA' PROGRAMMATE Sono stati realizzate, nel corso del triennio, le seguenti iniziative: VISITE PROGRAMMATE • • • • • Visita al Termovalorizzatore di Bolzano; Visita alla centrale elettrica a biomasse SICET di Ospitale di Cadore; Visita al laboratorio chimico A&B Chem (Castellavazzo); Visita ai laboratori di Certottica (Longarone); Visita allo stabilimento della Birra Castello di Pedavena (programmata per il 24 maggio); 5 • Probabile visita all'acquedotto di Costa dei Pinei e/o al depuratore di acque reflue del Comune di Belluno (Marisiga); VIAGGI D'ISTRUZIONE • • • Torino; Firenze; Monte Carlo, Barcellona, Madrid. ATTIVITA' VARIE • • • • • • • • • • Alcuni studenti hanno partecipato al Progetto Pace; Partecipazione ai giochi sportivi studenteschi; Partecipazione a tornei sportivi d'istituto; Teatro in lingua; Partecipazione ad alcune attività del “Progetto Lauree Scientifiche” (per alcuni allievi); Partecipazione ai Giochi della Chimica (per alcuni allievi); Visita alle università di Padova, Udine e Trento; Partecipazione allo spettacolo teatrale “Vulnerabili”, sul tema della sicurezza stradale; Collaborazione all'organizzazione di “Sport in Piazza”; Partecipazione alle seguenti conferenze: • L'Europa ed i giovani (Michele Di Cintio); • Il Risorgimento nell'Agordino (Associazione Mazziniana); • Un agordino nei lager: storia di Giovanni Scussel (ISBREC); OBIETTIVI TRASVERSALI Sono stati raggiunti i seguenti obiettivi cognitivi ad un livello generalmente discreto: • Capacità di comunicazione con linguaggio appropriato e corretto sia a livello espressivo che logico. (per la maggior parte della classe) • Partecipare con responsabilità al lavoro organizzato e di gruppo. • Collegare i risultati di un esperimento alle ipotesi iniziali. • Sviluppo delle capacità progettuali e di scelta per favorire l’auto-orientamento. OBIETTIVI CURRICOLARI Gli obiettivi curricolari, concordati nel consiglio di classe, che sono stati raggiunti in gradi diversi dalla classe sono: • Operare quali tecnici in laboratori di controllo nei settori chimico, biochimico, ambientale. • Comprendere e ideare uno schema di processo chimico-industriale e sapere impostare i bilanci di massa ed energia per le principali operazioni unitarie. • Comprendere ed utilizzare un testo tecnico in lingua inglese. • Documentare in modo corretto gli aspetti tecnici del proprio lavoro. • Essere consapevoli dei limiti che comportano le ipotesi semplificative poste alla base dei modelli interpretativi dei fenomeni chimici studiati. 6 CRITERI DI VALUTAZIONE-STRUMENTI I criteri e strumenti utilizzati nelle valutazioni sono quelli approvati nel Collegio dei Docenti ed inseriti nel P.O.F. GIUDIZIO ELEMENTI IDENTIFICATIVI GRAVEMENTE NON CONOSCE I CONTENUTI DELLA MATERIA INSUFFICIENTE INSUFFICIENTE CONOSCE SOLO PARZIALMENTE ED IN MODO INADEGUATO I CONTENUTI DELLA MATERIA MEDIOCRE SA INDIVIDUARE I CONTENUTI CHIAVE DELLA MATERIA IN MODO SUPERFICIALE E NON SEMPRE CORRETTAMENTE SUFFICIENTE CONOSCE IN MANIERA ADEGUATA MA NON APPROFONDITA I CONTENUTI PRINCIPALI DELLA MATERIA DISCRETO CONOSCE IN MANIERA APPROPRIATA I CONTENUTI DELLA MATERIA E SA STABILIRE SEMPLICI COLLEGAMENTI IN MANIERA AUTONOMA BUONO HA BUONA ED AMPIA CONOSCENZA DEI CONTENUTI DELLA MATERIA CHE SA ESPORRE ED ANALIZZARE IN MANIERA SODDISFACENTE E CORRETTA OTTIMO CONOSCERE TUTTI I CONTENUTI DELLA MATERIA CHE SA ESPORRE ED ANALIZZARE IN MANIERA CHIARA, FLUIDA,ORGANICA E CON APPROFONDIMENTI PERSONALI VOTO 1-3 4 5 6 7 8 9-10 ATTIVITÀ DISCIPLINARI • • • • • • • • • • • Educazione fisica Italiano Inglese Storia Matematica Economia industriale con elementi di diritto Chimica fisica e laboratorio Chimica organica, bio-organica, delle fermentazioni e laboratorio Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio Tecnologie chimiche industriali, principi di automazione e di organizzazione industriale Religione Le prove svolte sono a disposizione della Commissione. Le relazioni finali dei singoli docenti fanno parte integrante del Documento. Il documento è depositato agli Atti dell'Istituto. Agordo 15 maggio 2012 I componenti del Consiglio di Classe: Prof.ssa Mara Schena ___________________________________ Prof. Piergiorgio De Bastiani ___________________________________ Prof. Primo Dorigo ___________________________________ Prof.ssa Silvana Corso ___________________________________ Prof. Marco Polesana ___________________________________ Prof.ssa Annalisa De Cesero ___________________________________ Prof. Danilo D'Isep ___________________________________ 7 Prof. Daniele Scussel ___________________________________ Prof. Gianpietro Bettega ___________________________________ Prof. Massimo Dalla Piazza ___________________________________ Prof.ssa Fiorella Candiani ___________________________________ Il coordinatore (Daniele Scussel) Il Dirigente Scolastico (Bruno Bulf) ATTIVITÀ DEI SINGOLI DOCENTI RELAZIONI DEI SINGOLI DOCENTI Vengono di seguito allegate le relazioni dei singoli docenti di: • Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio • Chimica fisica e laboratorio • Chimica organica, bio-organica e delle fermentazioni • Economia ind. con elementi di diritto • Educazione Fisica • Inglese • Italiano • Matematica • Religione • Storia • Tecnologie chimiche industriali ANALISI CHIMICA ELABORAZIONE DATI E LABORATORIO In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti OBIETTIVI in termini di: CONOSCENZE Tutti gli alunni, nel corso di Analisi, iniziato nel quarto anno scolastico, hanno acquisito i principi fondamentali della materia e le necessarie tecniche di procedura e di calibrazione strumentale. Lo studio regolare e l’impegno continuo hanno permesso a tutti gli alunni di raggiungere un buon grado di conoscenze. COMPETENZE Gli studenti sanno utilizzare concetti e procedimenti, hanno appreso una corretta manualità nelle tecniche di laboratorio, sanno sviluppare ed argomentare un tema utilizzando una terminologia sufficientemente corretta, riuscendo anche in taluni casi ad analizzare tipologie complesse e sintetizzare i risultati del lavoro svolto. Sanno svolgere le varie esperienze con discreta autonomia e precisione. Conoscono in modo sufficiente le normative di sicurezza e sanno adoperare in modo corretto i manuali tecnici e la documentazione del settore. Hanno acquisito la capacità di rispondere a quesiti a risposta aperta, così come emerge dalle prove di sperimentazione della terza prova dell'esame di stato. Sanno utilizzare correttamente la strumentazione per quanto riguarda le esercitazioni oggetto svolte nel corso dell'anno e ne comprendono i relativi principi teorici. Sia nel mondo del lavoro sia nel proseguimento degli studi tutti gli alunni potranno inserirsi con buone possibilità di successo. 8 CAPACITA’ La classe risulta omogenea, pur evidenziando capacità diversificate, da più che sufficienti ad ottime. Le capacità di base operative che esprimono autonomia organizzativa ed esecutiva sono buone come pure le capacità interpretative. Buone sono anche le capacità specifiche operative. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI MODULO 1 (ore 2) RIPASSO -U.D. 1.1 – Spettroscopia UV-Vis Legge di Lambert-Beer. Strumentazione. -U.D. 1.2 – Spettroscopia di assorbimento atomico e di emissione a plasma (ICP) Principi. Strumentazione. Analisi quantitative. MODULO 2 (ore 11) METODI CROMATOGRAFICI - U.D. 2.1 HPLC e IC Principi generali del metodo. Schema a blocchi, colonne, influenza della fase mobile, pompe, rivelatori, tempi di ritenzione, analisi quali-quantitativa. - U.D. 2.2 - GC Principi. Teoria delle velocità ed equazione di Van Deemter. Risoluzione dei picchi. Strumentazione. Trattamento del campione. MODULO 3 (ore 11) TRATTAMENTO DEI DATI ANALITICI -U.D. 3.1.- Incertezze di una misura Errori casuali e sistematici. Precisione: range e deviazione standard. Precisione e accuratezza. Raccolta e rappresentazione grafica dei dati. Distribuzione gaussiana. -U.D. 3.2 - Propagazione delle incertezze Propagazione delle incertezze nelle addizioni e nelle moltiplicazioni. -U.D. 3.3 – Regressione lineare Principio e incertezze (cenni) MODULO 4 (ore 16) METODI ELETTROCHIMICI -U.D. 4.1.-Conduttimetria Conducibilità elettrica delle soluzioni. Conducibilità, conducibilità specifica e costante di cella. Conducibilità equivalente. Conduttimetro. Titolazioni conduttimetriche. -U.D. 4.2 -Potenziometria Tensione teorica e pratica di una pila. Potenziali di giunzione soluzione-soluzione. Elettrodo di riferimento Ag/AgCl. Elettrodo a vetro e potenziale di membrana. Elettrodi ionoselettivi. -U.D. 4.3 – Metodi elettrolitici Elettrolisi. Reazione al catodo, all'anodo e potenziale da applicare. Corrente limite di diffusione nell'elettrolisi. -U.D. 4.4 – Tecniche voltammetriche Grafici corrente/tensione e reazioni all'elettrodo di lavoro. Principi alla base delle tecniche voltammetriche. 9 NB: Il modulo sui “metodi elettrochimici” è stato in parte svolto all'interno delle ore di chimica fisica in quanto mutuato con il modulo”elettrochimica”, svolto in tale disciplina. ESERCITAZIONI DI LABORATORIO (ore 142) Sono state seguite metodologie classiche e strumentali. Sono state utilizzate una buona parte delle apparecchiature funzionanti nel laboratorio. Molte di esse necessiterebbero di manutenzione, vista la loro vetustà. Standardizzazione di una soluzione di EDTA. Determinazione del contenuto di Ca e Mg nelle acque. Durezza. Determinazione della percentuale di Ca e Mg nella dolomia; Determinazione spettrofotometrica della silice; Determinazione spettrofotometrica dei nitrati; Determinazione del COD; Misurazioni di conducibilità e titolazioni conduttimetriche; Analisi dei fertilizzanti; Analisi degli anioni con cromatografo ionico (Dionex); Analisi delle acque minerali; Analisi di alcuni metalli tramite GF-AAS; Analisi degli acciai tramite ICP (nei laboratori di Certottica); Idrocarburi nei terreni tramite GC e determinazione degli IPA tramite GC-MS (nei laboratori di A&B Chem); Altre analisi utili per la stesura della tesina d'esame; Esercitazioni con il foglio di calcolo. METODI Lezioni di tipo frontale caratterizzate da una continua interazione con la classe, stimolando gli alunni con domande e problemi. Per le attività di laboratorio si è operato per gruppi di lavoro o in alcuni casi individualmente. MEZZI Le lezioni si sono basate sull'utilizzo del seguente testo: Elementi di analisi chimica strumentale R. Cozzi, P. Protti e T. Ruaro Casa editrice Zanichelli. Il testo è stato integrato per la parte di laboratorio da altri testi a disposizione nella biblioteca di laboratorio. SPAZI In accordo con il quadro orario previsto per la classe quinta che per la materia Analisi Chimica, elaborazione dati e laboratorio prevede fino a 7 ore di laboratorio su 7 ore totali, la maggior parte delle ore di lezione è stata svolta nei laboratori, dove la classe ha svolto le esercitazioni. Il laboratorio risulterebbe sufficientemente attrezzato, ma ancora a causa delle operazioni di trasloco, non tutti gli strumenti sono funzionanti. In particolare non è stato possibile utilizzare i gascromatografi e lo spettrofotometro ad assorbimento atomico con sistema di atomizzazione a fiamma; è stato invece possibile utilizzare lo spettrofotometro ad assorbimento atomico con sistema di atomizzazione a fornetto di grafite. Alcuni alunni hanno svolto degli stage estivi presso Ditte o laboratori chimici della zona. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione sono stati quelli approvati dal Collegio dei Docenti. Gli strumenti sono stati prove a risposta breve, risoluzione di problemi e verifiche orali. Sono state effettuate prove distinte per gli argomenti del corso teorico e per quelli attinenti all'attività di laboratorio. La materia è stata inclusa nelle simulazioni di terza prova d'esame. 10 ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DAL DOCENTE ALL’INTERNO DELL’ANNO SCOLASTICO: 191. Il docente Daniele Scussel I.T.P. Massimo Dalla Piazza CHIMICA FISICA E LABORATORIO In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti da parte degli alunni i seguenti obiettivi generali in termini di: CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITA’ • conoscere, utilizzare in modo appropriato e saper convertire le principali unità di misura del S.I.; • • saper individuare gli elementi costitutivi del testo di un problema; impostare il calcolo matematico con controllo sotto il profilo chimico, matematico e dimensionale; saper costruire e analizzare un grafico; usare con padronanza il lessico più adatto a descrivere i fenomeni in studio; utilizzare in chiave esplicativa e previsionale i principali concetti di termodinamica; prevedere lo spostamento di un equilibrio di reazione in base a considerazioni termodinamiche; indicare l'ordine di una reazione e saperne calcolare la costante cinetica; valutare le variabili da cui dipende la velocità di una reazione enzimatica; applicare i concetti termodinamici alla conversione dell'energia chimica in energia elettrica e viceversa. • • • • • • • Naturalmente, in relazione agli obiettivi suddetti, una parte della classe ha acquisito una conoscenza e una cognizione della materia molto soddisfacenti cioè, è in grado autonomamente di risolvere esercizi, dimostrare le leggi studiate, analizzare sistemi più o meno complessi, fare dei collegamenti interdisciplinari ed è in grado anche di fare degli approfondimenti su specifici argomenti. Un’altra parte della classe ha conseguito risultati più che sufficienti e una terza e numericamente esigua parte ha conseguito risultati non sempre sufficienti. Quest’ultima parte della classe, essendo partita da un livello di preparazione più basso, ha riscontrato delle difficoltà sia nello studio teorico che nella risoluzione di esercizi applicativi. Sul piano educativo, la classe, durante l’attività didattica ha mostrato una buona attitudine alla partecipazione, un comportamento educato e costruttivo. UNITA’ DIDATTICHE Settembre – ottobre – novembre Termodinamica chimica Ore:28 Dicembre – gennaio-febbraio Cinetica chimica Ore 23 Marzo - aprile - maggio Elettrochimica Ore 24 ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DAL DOCENTE fino al 11/05/11: 75 11 CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER UNITA’ DIDATTICHE: Modulo 1: TERMODINAMICA CHIMICA Modulo 2: CINETICA CHIMICA Modulo 3: ELETTROCHIMICA MODULO 1: Termodinamica chimica Unità 1-2-3 – Energia libera ed equilibri Saperi: Competenze: •Definizioni di sistema termodinamico: sistema chiuso, aperto, isolato e adiabatico. •Introduzione al concetto di energia libera, energia libera e lavoro utile, condizioni termodinamiche per l’equilibrio chimico. •Relazione tra energia libera, entalpia ed entropia in una reazione, calcolo della variazione di energia libera di una reazione, l’affinità chimica delle sostanze, energia libera ed energia libera standard dei sistemi materiali. •Equazione di van’t Hoff, la costante di equilibrio e i sistemi reali, isobara di van’t Hoff, diagramma di Francis, energia libera e il mescolamento di due soluzioni, diagrammi di Ellingham. •Equilibri di fase. Equazione di Clapeyron e Clausius-Clapeyron. •Calcolare la variazione di energia libera standard di una reazione chimica dati ∆H° e ∆S°. •Confrontare il lavoro meccanico, il lavoro utile, il ∆G e il lavoro elettrico. •Calcolare ∆G di un sistema costituito da un gas perfetto a T costante e a pressione diversa da quella standard. •Dati i fattori entalpico e entropico di una reazione, predire in quali condizioni la resa nei prodotti è maggiore. •Dato il ∆G°, calcolare la costante di equilibrio a T = 25°C e il ∆G a T diversa. •Ricavare l’isoterma di Van’t Hoff e calcolare il ∆G se reagenti e prodotti sono a pressione diversa da quella standard. •Ricavare l’equazione dell’isobara di Van’t Hoff e confrontarla con quella di Clausius-Clapeyron spiegando le approssimazioni fatte per ricavarle e la loro utilità pratica. •Diagrammare l’andamento della K con la T (o del ln K con 1/T). •Utilizzare il diagramma di Francis per stabilire le condizioni più adatte per i processi di cracking degli idrocarburi. •Utilizzare il diagramma di Ellingham per i processi metallurgici. MODULO 2: Cinetica chimica Unità 5-6-7 – Cinetica delle reazioni Saperi: Competenze: •Concetti fondamentali sulle reazioni chimiche. •Velocità delle reazioni chimiche, legge della velocità delle reazioni chimiche. •Reazioni del primo ordine, tempo di dimezzamento, datazione dei reperti archeologici, reazioni di ordine zero, reazioni di secondo ordine ad un solo reagente. Equazioni cinetiche. •Legge della distribuzione delle velocità molecolari, teoria degli urti molecolari, velocità di reazione e temperatura, equazione di Arrhenius, teoria del complesso attivato, energia di attivazione. Molecolarità di una reazione. •Catalisi omogenea ed eterogenea. •Cinetica enzimatica, equazione di Michaelis-Menten, inibizione enzimatica. •Definire la velocità di reazione e spiegare i fattori da cui dipende. •Calcolare le equazioni cinetiche e il tempo di dimezzamento per reazioni del 1° e del 2° ordine. •Illustrare le teorie degli urti molecolari e del complesso attivato. •Illustrare l’importanza pratica dell’equazione di Arrhenius e collegarla alle curve di distribuzione energetica di Maxwell-Boltzmann. •Distinguere e differenziare i processi che avvengono con catalisi omogenea da processi con catalisi eterogenea. •Spiegare la catalisi enzimatica in termini di enzima e substrato e giustificare la dipendenza della cinetica di una reazione enzimatica dalle loro concentrazioni. MODULO 3: Elettrochimica Unità 8-9-10 – Pile ed elettrolisi Saperi: Competenze: •Oggetto dell’elettrochimica, la pila Daniell, potenziale dell’elettrodo, potenziale di diffusione. •Aspetti termodinamici, equazione di Nernst calcolo del potenziale relativo dell’elettrodo. •Classificazione degli elettrodi. •Calcolo teorico della f.e.m. di una pila. •Proprietà ossidanti e riducenti dei sistemi redox, limiti di applicazione dei potenziali standard di riduzione. •Calcolo della costante di equilibrio di una reazione redox, deduzione del potenziale standard di riduzione dai dati tabellari, elettrodi di riferimento e di misura, pile elettrochimiche. •Identificare gli elementi costitutivi di una pila e di una cella elettrolitica e le condizioni necessarie per il loro funzionamento. •Collegare la variazione di energia libera al potenziale normale di riduzione. •Calcolare la costante di equilibrio di una reazione redox. •Applicazioni della potenziometria indiretta: determinazione del prodotto di solubilità di sali poco solubili per via potenziometrica. •Prevedere le reazioni agli elettrodi in una cella elettrolitica. 12 •Misura della f.e.m. di una pila (metodo di compensazione di Poggendorff). •Applicazioni degli elementi galvanici, potenziometria diretta, titolazioni potenziometriche, pile a secco e pile a combustibile. •Elettrolisi, leggi di Faraday. •Funzionamento di alcuni tipi di accumulatori commerciali. METODI Lezioni di tipo frontale caratterizzate da una continua interazione con la classe, stimolando gli alunni con domande e problemi. MEZZI Le lezioni si sono basate sull'utilizzo del seguente testo: “LEZIONI DI CHIMICA FISICA” (S. Pasquetto, L. Patrone) Zanichelli. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione sono stati quelli approvati dal Collegio dei Docenti. Gli strumenti sono stati prove a risposta breve, risoluzione di problemi e verifiche orali. La materia è stata inclusa nelle simulazioni di terza prova d'esame. Il docente Daniele Scussel CHIMICA ORGANICA BIO-ORGANICA E DELLE FERMENTAZIONI In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi di: CONOSCENZE Siamo partiti dallo studio delle BIOMOLECOLE (lipidi, carboidrati e peptidi), da queste siamo passati all'esame di una classe di proteine importanti: gli ENZIMI, delle loro applicazioni industriali e delle tecniche utilizzate (cellule ed enzimi immobilizzati). Abbiamo introdotto la MICROBIOLOGIA distinguendo tra cellule procariote ed eucariote, conoscendone la morfologia, i caratteri metabolici, i mezzi di coltura più appropriati e i metodi di osservazione al microscopio. Si è infine affrontato il tema della cinetica dell'accrescimento. Il METABOLISMO di zuccheri, lipidi e amminoacidi è stato affrontato con particolare attenzione alle intercorrelazioni esistenti tra alcuni particolari intermedi metabolici (acido piruvico, ossalacetato, ecc.). ACIDI NUCLEICI E SINTESI DELLE PROTEINE, come base genetica di ogni sistema vitale Tra le FERMENTAZIONI, quella alcolica è stata trattata sia concettualmente che operativamente. COMPETENZE Gli studenti sanno utilizzare concetti e procedimenti, hanno appreso una corretta manualità nelle tecniche di laboratorio, sanno sviluppare ed argomentare sufficientemente un tema utilizzando una terminologia sufficientemente corretta, riuscendo anche in taluni casi ad analizzare tipologie complesse e sintetizzare i risultati del lavoro svolto. Sanno svolgere le varie esperienze con discreta autonomia e precisione. Conoscono in modo sufficiente le normative di sicurezza e sanno adoperare in modo corretto i manuali tecnici e la documentazione del settore. Hanno parzialmente acquisito la capacità di rispondere a quesiti a risposta aperta, così come emerge dalle prove di sperimentazione della terza prova dell'esame di stato. Sanno utilizzare correttamente il microscopio e ne comprendono i relativi principi teorici. 13 CAPACITÀ Le capacità di base operative che esprimono autonomia organizzativa ed esecutiva sono più che sufficienti come pure le capacità interpretative. Più che sufficienti sono le capacità specifiche operative, capacità traversali sono ben espresse in gran parte della classe mentre alcuni mostrano capacità più limitate. CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER MODULI MODULO 1 (h=10) BIOMOLECOLE -U.D. 1.1.-LIPIDI Classificazione, acidi grassi, principali classi di lipidi -U.D. 1.2 -CARBOIDRATI Classificazione, stereochimica, comportamento chimico, disaccaridi e polisaccaridi -U.D. 1.3 - AMMINOACIDI, PEPTIDI, PROTEINE Alfa amminoacidi, carattere anfotero degli amminoacidi, legame peptidico, tecniche di riconoscimento, tecniche per sequenziare e riconoscere i peptidi. Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine, gruppi prostetici. MODULO 2 (h=5) ENZIMI -U.D. 2.1-ENZIMI Classificazione e nomenclatura. Cofattori, cinetica enzimatica, equazione di Michaelis-Menten, inibizione, meccanismo di azione degli enzimi, specificità, meccanismi di regolazione e controllo. -U.D. 2.2-APPLICAZIONI INDUSTRIALI DEGLI ENZIMI Enzimi immobilizzati, utilizzazione e rigenerazione dei cofattori, immobilizzazione di cellule intere, proprietà degli enzimi e delle cellule immobilizzate, applicazioni dei biocatalizzatori immobilizzati. MODULO 3 (h=15) VIE METABOLICHE -U.D. 3.1-METABOLISMO DEGLI ZUCCHERI Catabolismo e anabolismo degli zuccheri, glicolisi, fermentazione alcoolica, lattica, respirazione, ciclo di Krebs. -U.D. 3.2-METABOLISMO DEI LIPIDI Catabolismo e anabolismo, beta ossidazione. -U.D. 3.3-METABOLISMO DEGLI AMMINOACIDI Catabolismo e anabolismo. -U.D. 3.4-METABOLISMO E ALIMENTAZIONE Potere calorico degli alimenti, metabolismo basale, fattori che incidono sul fabbisogno energetico. MODULO 4 (h=6) ACIDI NUCLEICI E SINTESI DELLE PROTEINE -U.D. 4.1-ACIDI NUCLEICI Basi azotate, nucleotidi, acidi nucleici:DNA e RNA (messaggero, ribosomiale, transfer), struttura del DNA. -U.D. 4.2-TRASMISSIONE MOLECOLARE dell'informazione genetica Replicazione del DNA, trascrizione del DNA, il codice genetico, attivazione degli amminoacidi e la sintesi proteica, regolazione della sintesi proteica. 14 MODULO 5 (h=4) MICROORGANISMI -U.D. 5.1-INTRODUZIONE ALLA MICROBIOLOGIA Generalità, cellule procariote ed eucariote. Batteri e funghi. -U.D. 5.2-CARATTERISTICHE E ACCRESCIMENTO DEI MICROORGANISMI Cenni di genetica batterica, organismi transgenici, terreni di coltura, curva di accrescimento. LABORATORIO (h=14) PREPARAZIONE DEI CAMPIONI PER L'ESAME AL MICROSCOPIO. Campioni a fresco, fissati e colorati. Colorazione semplice. STERILIZZAZIONE a secco e a umido. Prove di sterilizzazione della vetreria e di terreni. Terreni colturali. Allestimento delle colture. Tecnica dei trapianti. Analisi quantitativa: metodo della semina in piastra e metodo MF. FERMENTAZIONI ALIMENTARI: preparazione della birra. ESERCITAZIONI CON ENZIMI: catalasi TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE: incapsulazione con alginato. Studi cinetici. FERMENTAZIONE ALCOLICA: utilizzazione del lievito libero e incapsulato su diversi tipi di zucchero con determinazione analitica del consumo di substrato e della produzione di etanolo. CONTA BATTERICA TOTALE: ricerca dei coliformi totali a 22°C e 36°C, degli streptococchi fecali nelle acque potabili e degli enterococchi. ORE EFFETTIVAMENTE SVOLTE DAL DOCENTE NELL'ANNO SCOLASTICO: 54 OBIETTIVI Gli obiettivi del corso sono quelli di completare il ciclo della chimica organica, studiata dagli alunni nel biennio precedente, applicando le conoscenze organiche alla parte più semplice della natura vivente: la cellula. Questa è il punto di congiunzione tra il mondo organico e inorganico. Sono stati evidenziate le correlazioni tra processi metabolici e utilizzazione degli alimenti sia in situazioni normali che patologiche, sottolineando come appropriati stili di vita (in relazione soprattutto ad alimentazione ed esercizio fisico) sono alla base di un adeguato funzionamento biochimico del nostro organismo. Si è inoltre ragionato sull'utilizzo dei microrganismi nelle sintesi organiche come base per un ciclo produttivo più naturale, meno inquinante, e sulla sempre maggiore competitività di tali sintesi rispetto alle tradizionali grazie alla continua selezione e modifica nel DNA dei microrganismi. METODI Lezioni di tipo frontale caratterizzate da una continua interazione con la classe, stimolando gli alunni con domande e problemi. MEZZI Le lezioni si sono basate sull'utilizzo dei testi: 15 (a) CHIMICA ORGANICA BIOCHIMICA e LABORATORIO G. Valitutti G. Fornari M.T. Gando Casa editrice Zanichelli. (b) CHIMICA delle FERMENTAZIONI G. Sicheri Casa editrice HOEPLI SPAZI Parte delle lezioni è stata svolta nei laboratori, dove a gruppi di due la classe ha svolto le esercitazioni. CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI I criteri di valutazione sono stati quelli approvati dal Collegio dei Docenti. Gli strumenti sono stati prove distinte per gli argomenti del corso teorico e per quelli attinenti all'attività di laboratorio e due prove a risposta breve come sperimentazione della terza prova dell'esame di stato. Per le sperimentazioni della terza prova i criteri di valutazione sono stati conformi con quanto previsto dal collegio docenti. L'insegnante Danilo D'Isep I.T.P. Massimo Dalla Piazza ECONOMIA INDUSTRIALE CON ELEMENTI DI DIRITTO PREMESSA Fino al termine del primo quadrimestre la classe non ha potuto avere un unico docente. C'è stato un continuo avvicendamento di insegnanti che ha influito sulla quantità di programmazione svolta. Il rendimento è comunque rimasto in linea con le attese, ma nel secondo quadrimestre lo svolgimento del programma è stato obbligatoriamente accelerato per recuperare. Perciò è stato solo marginalmente possibile adottare approcci diversi alla disciplina, che consentissero una rielaborazione dei concetti individuale negli studenti. Il docente dunque ha dovuto affrontare principalmente lezioni frontali con utilizzo prevalente di concetti senza approfondimenti che potessero ulteriormente sviluppare e analizzare la materia. In relazione alla programmazione curricolare svolta nel secondo quadrimestre, le numerose ore di lezione perdute dagli studenti in maniera generalizzata, a causa di assenze programmate, vacanze pasquali e la gita di fine anno, hanno reso difficoltoso all'insegnante portare a termine il programma nella misura prefissata. Nel tempo a disposizione, la classe ha dimostrato costante interesse e impegno per la disciplina, raggiungendo generalmente buoni risultati. OBIETTIVI MEDIAMENTE CONSEGUITI DAGLI ALLIEVI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E ABILITA’ (o,”sapere” e “saper fare”) CONOSCENZE Mediamente il livello di conoscenza della classe riguardo ai principi giuridici che stanno alla base del funzionamento del sistema delle imprese, sia individuali che costituite in forma societaria, risulta buono. Quasi tutta la classe è in grado di esporre i concetti con terminologia e sintesi espressiva adeguata. 16 COMPETENZE La classe si è dimostrata in grado di applicare le conoscenze acquisite in modo adeguato e manifesta capacità di comprendere i fenomeni e le leggi dell’ambito disciplinare e di utilizzare il linguaggio specifico della disciplina. ABILITA' La capacità della classe di argomentazione e rielaborazione personale dei contenuti risulta, pur con diversificazioni nel livello di abilità, accettabile. L’abilità a formulare valutazioni critiche ed efficaci non si è sviluppata con la dovuta adeguatezza a causa del limitato tempo a disposizione. METODOLOGIA L’insegnamento della materia si è avvalso principalmente della lezione frontale, per esporre i concetti nuovi e dare una preparazione approfondita e ragionata relativa alle istituzioni giuridiche e consolidando le basi della materia e solo in misura residuale si è avvalso di un approccio di tipo problematico, con utilizzo di lezione interattiva e largo impiego di domande stimolo per cercare di introdurre una discussione con la quale coinvolgere gli allievi in modo diretto e stimolarli ad esprimere i propri giudizi motivati. STRUMENTI DIDATTICI Gli strumenti didattici utilizzati: prevalentemente il libro di testo e il codice civile VERIFICHE Nel corso dello svolgimento delle unità didattiche, l’apprendimento da parte degli allievi è stato monitorato attraverso verifiche consistenti in test a domande aperte per massimizzare l’utilizzo del tempo a disposizione senza sottrarlo alle lezioni. Nell’ultimo periodo la valutazione si è realizzata anche attraverso l’esposizione orale di gruppi di studenti che hanno sintetizzato alcuni argomenti del programma. ARGOMENTI PROPOSTI Mod. 1 Le capacità della persona fisica •Persona fisica e persona giuridica •Capacità giuridica, di intendere e volere e capacità di agire •Incapacità assoluta e relativa della persona fisica Mod. 2 L'imprenditore e l'impresa •L'impresa secondo la Costituzione e responsabilità imprenditoriali •Imprese e tipologie d'imprenditore •L'imprenditore occulto e i prestanome •Imprenditore agricolo e piccolo imprenditore. •Gli obblighi dell'imprenditore commerciale. Mod. 3 L'azienda •Definizione. •L'organizzazione •I segni distintivi •L'avviamento e trasferimento d’azienda •Le opere dell'ingegno •La libera concorrenza, limitazioni e concorrenza sleale Mod. 4 Le società •L’impresa collettiva •II contratto di società •Capitale e patrimonio sociale 17 •Società commerciali e non, di persone e di capitali. Mod. 5 Le società di persone •I tipi di società di persone •Le società di persone: atto di costituzione, durata, struttura organizzativa, responsabilità patrimoniale, diritti e responsabilità dei soci, scioglimento e liquidazione. •Società semplice: requisiti fondamentali e fattispecie giuridica. •Società in nome collettivo: requisiti fondamentali e fattispecie giuridica. •Società in accomandita semplice: requisiti fondamentali e fattispecie giuridica. •Procedimento di estinzione di una società di persone Mod. 6 Le società di capitali •I tipi di società di capitali •La società per azioni: caratteristiche generali, procedimento costitutivo, contenuto dell’atto costitutivo, capitale e patrimonio sociale, le azioni e obbligazioni; •I modelli organizzativi (tradizionale, dualistico e monistico) e organi della Società per azioni; Mod. 7 La gestione dell’impresa •Le operazioni di gestione •Il patrimonio aziendale, investimenti e finanziamenti •Attività, passività e patrimonio netto •L’analisi della struttura del patrimonio Inoltre, dopo il 15 maggio si prevede di affrontare il seguente argomento: •La società in accomandita per azioni. •La società a responsabilità limitata: costituzione, durata, estinzione, diritti e responsabilità •Le cooperative Ore effettivamente svolte al 15 maggio: primo quadrimestre n.26 secondo quadrimestre n.22 L'insegnante Annalisa De Cesero EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE, ABILITÀ In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE 1. possedere un'adeguata conoscenza dei principi fondamentali delle discipline praticate; 2. conoscenza delle basi anatomiche e fisiologiche della prestazione motoria. COMPETENZE • • eseguire con sufficiente precisione le tecniche di base delle attività individuali e di squadra; coordinare sequenze motorie semplici e complesse. CAPACITA' • valutare l'utilizzo delle proprie energie in funzione del carico esterno assegnato (peso, gravità, avversario, durata). 18 CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA POTENZIAMENTO FISIOLOGICO: esercizi a corpo libero, a coppie, a carico naturale e con piccoli sovraccarichi, circuiti di potenziamento; esercizi di destrezza con funicella; percorso di destrezza, utilizzo dei grandi attrezzi (quadro svedese, spalliera, parallele assimetriche) • ESERCIZI SUL RITMO: potenziamento con base musicale con l’utilizzo di step • UNIHOCKEY: esercitazioni di gioco; • CALCIO A 5: esercitazioni di gioco; • PALLAVOLO: ripasso fondamentali acquisiti negli anni precedenti; attacco e ricezione, ripasso regole di gioco; • ATLETICA LEGGERA: tecnica del lancio del peso e della corsa ostacoli • LA STRUTTURA DEL CORPO UMANO, LO SCHELETRO: ◦ Funzioni dello scheletro ◦ Classificazione delle ossa ◦ Morfologia delle ossa lunghe ◦ Il trapianto di midollo osseo, l’ADMO, funzione delle CSE ◦ Caratteristiche delle ossa ◦ Ossa della testa, la colonna vertebrale, la gabbia toracica, la spalla, il braccio, l’avambraccio, la mano, il bacino, la coscia, la gamba, il piede ◦ LE ARTICOLAZIONI: le sinartrosi, le anfiartrosi, le diartrosi e loro classificazioni • I MUSCOLI: tipi di muscoli; le leve muscolari; la struttura del muscolo striato scheletrico; tendini, ossa sesamoidi, borse mucose;suddivisione dei muscoli scheletrici; origine, inserzione, azione; • L’ENERGIA PER LA CONTRAZIONE MUSCOLARE: la caloria, l’acido adenosintrifosfato, i meccanismi di resintesi dell’ATP: anaerobico alattacido, anaerobico lattacido, aerobico; la soglia anaerobica, come si rileva Per lo studio dei contenuti teorici, l’insegnante ha predisposto delle lezioni in power point. • VERIFICHE E VALUTAZIONE La prestazione motoria appartiene alla categoria delle prestazioni complesse, categoria per la quale è difficile definire costantemente criteri oggettivi di valutazione. Ciò premesso, il criterio di verifica del livello raggiunto maggiormente utilizzato, per quanto riguarda la valutazione pratica, è stato l’osservazione diretta e continua degli alunni durante le lezioni, sfruttando il fatto che l’attività motoria ha un processo di apprendimento sempre manifesto nelle sue risposte. Infatti l'osservazione attenta degli allievi ha permesso alla docente di cogliere, in un processo continuo di fasi applicative, elementi utili per le valutazioni che sono state almeno due per quadrimestre. Nella valutazione sommativa si è tenuto conto del livello iniziale e dei miglioramenti conseguiti, delle abilità motorie e delle qualità atletiche e del contributo personale in termini di partecipazione, nonché della disponibilità al dialogo educativo, dell’interesse e dell’impegno dimostrato, anche nelle attività extracurriculari. Per la valutazione delle conoscenze teoriche sono state proposte due verifiche scritte, con domande aperte e a completamento, oltre ad una simulazione di terza prova d’esame. 19 Griglia di valutazione della disciplina CONOSCENZE Voto 1-3 Voto 4-5 Scarsa o totale mancanza di qualsiasi contenuto Conoscenza superficiale e lacunosa degli argomenti Voto 6 Voto 7-8 Voto 9-10 Possiede una Conoscenza Conoscenza sufficiente sufficientement completa ed conoscenza, e completa ed approfondita anche se non abbastanza con ottimo approfondita approfondita utilizzo della degli argomenti con discreta terminologia proposti e li organizzazione tecnicaespone in espositiva specifica modo frammentario Non sa e/o Esegue con Sa eseguire Svolge con Sa eseguire ABILITÀ’ non vuole molta esercitazioni di precisione con sicurezza eseguire gesti incertezza le media difficoltà, compiti ed le attività semplici attività, talvolta con attività di media proposte, commettendo imprecisioni ed difficoltà, riesce anche quelle errori gravi errori anche nelle più complesse anche in attività più semplici complesse esercitazioni anche se con lievi imprecisioni ATTEGGIAMENTO Manca Si impegna in Disponibilità ad Disponibilità al Dimostra una E totalmente modo saltuario eseguire, a lavoro, al disponibilità COMPORTAMENTO l’impegno nel e trova rispettare le rapporto con gli matura e lavoro, scarsa difficoltà a consegne altri anche se cosciente è la collaborare con anche se non in modo all’impegno, ad disponibilità i compagni e sempre in prettamente un rapporto dimostrata nei l’insegnante. modo continuo. scolastico, costruttivo con confronti della Scarso Sufficiente presenza attiva l’insegnante e materia, interesse e presenza alle all’attività extra- con i compagni. nessun poca lezioni e alle scolastica Partecipa interesse a partecipazione attività extraattivamente e partecipare alle alle attività curricolari con meriti alle attività extranell’ambito attività extracurricolari ed curricolari. delle proprie curricolari extraNumerose capacità. curricolari. giustificazioni Numerose giustificazioni ATTIVITA’ COMPLEMENTARI Il gruppo classe si è distinto nel corso del quinquennio per la discreta partecipazione alle varie attività extracurricolari proposte. In particolare: i.Alcuni allievi hanno partecipato alle competizioni previste nelle varie discipline dei Giochi Sportivi Studenteschi (corsa campestre, sci alpino, nuoto, atletica leggera), alcuni con risultati di ottimo livello. ii.Circa metà degli allievi della classe ha frequentato le ore di avviamento alla pratica sportiva e ha partecipato ai tornei di istituto di Volley e calcio. Il docente Mara Schena 20 INGLESE SITUAZIONE E PROGRESSO DELLA CLASSE NELL’ANNO IN CORSO Nel corso dell’anno scolastico la classe ha dimostrato interesse per la materia e, in generale, un responsabile impegno nello studio. La maggior parte degli allievi ha seguito le proposte didattiche con entusiasmo, mostrandosi disponibile a collaborare con l’insegnante. A fine anno il profitto complessivo della classe, in relazione agli obiettivi che si intendevano perseguire, è mediamente buono. OBIETTIVI GENERALI Sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE – COMPETENZE – CAPACITA’ Conoscenze: • Strutture grammaticali e funzioni comunicative fondamentali della lingua inglese • Argomenti di contenuto generale e, in particolare, di contenuto tecnico-scientifico relativi all’ambito specifico Competenze: • Usare la lingua inglese in modo adeguato sia nell’esposizione di argomenti di carattere generale che specifici del proprio indirizzo di studi • Comprendere testi di carattere generale e testi relativi all’area professionale • Produrre brevi testi scritti sia di carattere generale che specifico dell’indirizzo • Capacità: • Sostenere conversazioni di carattere generale e/o specifiche d’indirizzo in situazioni di vita reale, inerenti alle future esperienze personali di ciascun alunno • Usare le proprie capacità di sintesi, riflessione e rielaborazione nell’affrontare testi di livello linguistico medio - alto di carattere generale o tecnico METODOLOGIA • lezione frontale con tecnica del flash back per puntualizzare concetti o informazioni • tecnica del problem solving VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state effettuate verifiche orali e scritte. Nelle verifiche orali si è valutato: la conoscenza del contenuti, la pronuncia, la competenza comunicativa, la capacità di sintesi e di rielaborazione personale. Si è privilegiata l’interrogazione lunga: domande aperte o chiuse, esposizione di argomenti. Nelle verifiche scritte si è valutato: la conoscenza dei contenuti, la competenza sintatticogrammaticale, la capacità di sintesi e di rielaborazione personale. Sono state usate le seguenti tipologie di verifiche scritte: domande di comprensione di un testo, prove strutturate e semistrutturate, trattazioni sintetiche di argomenti. Gli studenti sono stati valutati sulla base degli esiti delle prove, dell’impegno e dei progressi ottenuti in rapporto alla situazione di partenza e agli obiettivi prefissati. Nel secondo quadrimestre è stata effettuata una simulazione di terza prova con domande aperte a trattazione sintetica. Una seconda simulazione è prevista per la fine del mese di maggio. MATERIALI DIDATTICI Testi in adozione: 1 A MATTER OF LIFE, di Paola Briano, EDISCO ED. 2 SPOTLIGHT ON YOU from B1 to B2, by J.Shelly and J.Poppiti, ZANICHELLI 3 BREAKTHROUGHS di M. A.Vidori e di G. De Benedittis, HOEPLY ATTIVITA’ AGGIUNTIVE 21 Non sono state effettuate attività aggiuntive. CONTENUTI (totale ore svolte: 44) Dal libro di testo “A Matter of Life” (English for Specific purposes) di Paola Briano ed. Edisco: Module 2 – Basic building bricks Unit 1: Matter Module 8 – Environmental science and technology Unit 1: the lexicon of environmental damage • • • • • • Pollution Acid rain Photochemical smog Greenhouse effect Ozone layer Photocopy: “Cross border pollution” (article) Unit 2: Air pollution • • • Sources of air pollution Effects of air pollution on health Effects of air pollution on the environment Unit 3: Water • • Water supplies Water quality Grammar: ripasso e consolidamento delle strutture morfosintattiche relative a quanto appreso negli anni precedenti. In particolare: • Simple past (revision and consolidation). • Present Perfect. • Simple past vs Present perfect. • Present perfect continuous (duration form) • Futures (will, be going to, present progressive for plans) • Passive form • If clauses: zero, first, second, third conditional Il docente Silvana Corso ITALIANO Gli alunni di questa classe hanno dimostrato un comportamento serio e corretto fin dal nostro primo incontro e hanno instaurato con l’insegnante un dialogo costruttivo e proficuo. Come si ricava dalla presentazione generale, essi nel corso del triennio non hanno avuto continuità didattica nella nostra disciplina. Nonostante ciò ci sembra che il rapporto col fatto letterario non ne abbia risentito, infatti un discreto numero di alunni/e ha dimostrato un notevole interesse per gli argomenti trattati e, unitamente ad un costante e serio impegno, rivelato capacità di interpretazione critica non comuni per un indirizzo di tipo tecnico. Pertanto alcuni di essi hanno raggiunto risultati molto positivi sia nello scritto sia nell’orale. In qualche caso, difficoltà espositive 22 ed argomentative non hanno consentito di raggiungere sempre risultati soddisfacenti nell’elaborazione scritta. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: Gli alunni possiedono le nozioni fondamentali relative ai seguenti indirizzi e movimenti letterari o culturali: Romanticismo, Positivismo, Realismo, Naturalismo e Verismo, Decadentismo, Futurismo, Ermetismo. Possiedono, inoltre, una conoscenza relativamente approfondita dei seguenti autori, con la lettura diretta di alcuni passi delle loro opere più significative: G. Leopardi, A. Manzoni, G. Verga, C. Baudelaire, G. Pascoli, G. Carducci, G. Ungaretti, L. Pirandello, E. Montale, I. Svevo, S. Quasimodo,U. Saba. COMPETENZE/CAPACITA’: Gli alunni sono in grado di leggere un testo e di individuare analiticamente i punti salienti; seppure in gradi diversi, sanno cogliere le relazioni del testo con altri dello stesso autore e formulare anche un giudizio critico autonomo. Sanno, inoltre, ricostruire le linee fondamentali della storia della letteratura italiana, mentre una minoranza riesce a farlo mediante un’ analisi puntuale degli autori e dei testi più significativi. In relazione alla produzione scritta si sono svolte esercitazioni nelle varie tipologie previste dall’Esame di Stato (analisi del testo, saggio breve, articolo di giornale, tema storico). La lingua scritta è in generale sufficientemente padroneggiata per produrre testi sintatticamente corretti e coerenti sul piano logico, anche se non molto approfonditi; in alcuni allievi tuttavia permangono delle carenze relative alla proprietà sintattica e ortografica, che non consentono loro di raggiungere sempre risultati soddisfacenti. METODI: Lo svolgimento del programma di italiano ha seguito una successione temporale secondo la tradizionale sistematica cronologica. Nella pratica quotidiana il nostro lavoro si è concentrato principalmente sulla lettura e analisi dei testi. Si è cercato di procedere quindi secondo un percorso che andasse dal testo agli autori, e non viceversa, tentando di coinvolgere nella lettura interpretativa anche gli studenti. La lezione frontale è stata utilizzata in modo particolare per le necessità di inquadramento generale o teorico. MEZZI: I testi in adozione sono i seguenti: - M.Sambugar-G.Salà, GAOT+ generi autori opere temi. 3 Dalla fine dell’Ottocento alla letteratura contemporanea, Firenze, La Nuova Italia. • Sono state utilizzate anche delle schede di sintesi predisposte dal docente, relative ad autori o movimenti letterari. CRITERI DI VALUTAZIONE Abbiamo assegnato tre prove scritte a quadrimestre con richiesta di svolgimento di una traccia tematica fra almeno quattro a scelta dello studente di argomento letterario, scientifico, storico o di attualità. La valutazione prendeva in considerazione la padronanza della lingua, le capacità espressive, la strutturazione logico-tematica, la ricchezza del contenuto. Le prove orali: - commento a un testo dato, esposizione di argomenti del programma svolto; - colloquio per accertare la padronanza complessiva della materia; - interrogazione per ottenere risposte puntuali su dati di conoscenza erano intese a valutare la quantità e qualità delle informazioni, la capacità di stabilire collegamenti, la capacità di esposizione e la proprietà di linguaggio. Nell’analisi dei testi abbiamo privilegiato la valutazione dei contenuti e messo in secondo piano gli aspetti formali e retorici. 23 Si sono svolte inoltre delle verifiche scritte strutturate al fine di conseguire un maggior controllo sugli obiettivi didattici. La valutazione finale ha tenuto conto, assieme ai risultati prettamente scolastici, del livello di preparazione iniziale, dell'impegno e dell'interesse dimostrati, delle capacità e delle attitudini evidenziate. PROGRAMMA DI ITALIANO SVOLTO NELLA CLASSE V SEZ. C Anno scol. 2011-2012 IL ROMANTICISMO: ripresa dei concetti fondamentali G. LEOPARDI: (ripresa di alcuni concetti del pensiero e analisi di nuovi canti in aggiunta a quelli trattati nella classe quarta) - “Canti”: * Canto notturno di un pastore errante * La ginestra (linee generali) ALESSANDRO MANZONI: La vita, le opere, il pensiero e la poetica. - “Adelchi”: * La morte di Ermengarda - "I Promessi Sposi": * Il sugo di tutta la storia DAL POSITIVISMO ALLE AVANGUARDIE LE IDEE E LA CULTURA: Il Positivismo, nuovo indirizzo di pensiero. La critica al Positivismo. La nascita della psicanalisi. LE POETICHE E LA LETTERATURA: Il Naturalismo (p. 24), Il Verismo (p. 29), La reazione al Naturalismo (p. 34), Il Decadentismo (p. 39); Le avanguardie storiche (p.43); F.T. Marinetti, * Aggressività audacia dinamismo. GIOVANNI VERGA: La vita, le opere, il pensiero e la poetica - “Vita dei campi”: * Un documento umano - "I Malavoglia" : * La famiglia Malavoglia * L' arrivo e l’addio di 'Ntoni - "Novelle rusticane": * La roba. * Libertà. IL TEATRO DI FINE SECOLO H. Ibsen: * Nora non vuole più essere una bambola A. Strindberg: * La seduzione e il disprezzo LA POESIA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO LA LIRICA EUROPEA DAL SIMBOLISMO ALLE AVANGUARDIE Il Simbolismo francese (p.188): Charles Baudelaire: * Spleen. * Corrispondenze. * L'albatro LA LIRICA ITALIANA FRA OTTOCENTO E NOVECENTO: La Scapigliatura (p.222), Giosue Carducci e la restaurazione del classicismo, Il Decadentismo italiano, Il Crepuscolarismo, Il Futurismo; G. D’Annunzio: * La pioggia nel pineto; G. Carducci: * Pianto antico * Nevicata GIOVANNI PASCOLI: La vita, le opere, il pensiero e la poetica. - “Il fanciullino”: * E’ dentro di noi un fanciullino - "Myricae": * Novembre * Temporale * Il lampo * Il tuono * X Agosto - I "Canti di Castelvecchio": *Nebbia - "Nuovi poemetti": * La vertigine. LA NARRATIVA DELLA CRISI L’età della crisi (p.372), I pionieri del romanzo europeo del Novecento J-K. Huysmans: *Una vita artificiale; O. Wilde: * Lo splendore della giovinezza; M. Proust: * La madeleine; J. Joyce: * L’insonnia di Molly; FIGURE DI DONNA La figura femminile nella letteratura tra Ottocento e Novecento (p.432) H. James: * Un matrimonio in crisi; S. Aleramo: * Lo scandalo G. UNGARETTI: "L' allegria": * San Martino del Carso * Il porto sepolto * Veglia * I fiumi * Mattina LUIGI PIRANDELLO: La vita, le opere, il pensiero e la poetica. “L’umorismo”: * Il sentimento del contrario - “Novelle per un anno”: * Il treno ha fischiato. Da: "Sei personaggi in cerca d'autore": * La condizione di personaggi - Da: "Il fu Mattia Pascal": * Io e l’ombra mia – Da: “Uno, nessuno, centomila”: * Filo d’aria ITALO SVEVO: La vita, le opere, il pensiero e la poetica. Da “La coscienza di Zeno”: *L’ultima sigaretta * Un rapporto conflittuale * Una catastrofe inaudita EUGENIO MONTALE: La vita, le opere, il pensiero e la poetica 24 - "Ossi di seppia": * I limoni * Meriggiare pallido e assorto * Spesso il male di vivere ho incontrato * Non chiederci la parola SALVATORE QUASIMODO: “Acque e terre”: * Ed è subito sera; “Giorno dopo giorno”: * Alle fronde dei salici UMBERTO SABA: “Il Canzoniere”: * La capra * Ulisse LA FERITA DELLA GUERRA NELLA COSCIENZA DELLO SCRITTORE C. Rebora: * Viatico; B. Fenoglio: * I partigiani costretti alla ritirata LA POESIA ITALIANA CONTEMPORANEA (CENNI) G. Caproni: * La gente se l’additava * Congedo del viaggiatore cerimonioso C. Pavese: * Lavorare stanca * Cenni ai romanzi (dopo il 15 maggio) • Lettura integrale di un testo a scelta della letteratura concentrazionaria (consigliato: B. Pahor, Necropoli, Fazi Editore; oppure P. Levi, Se questo è un uomo) - Lettura integrale di almeno un libro a scelta tra i seguenti: • T. Terzani, La fine è il mio inizio, Longanesi • A. Lentini, Un Bellunese di Patagonia, Stampa Alternativa • Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal • N. Revelli, La guerra dei poveri, Einaudi • P. Pasolini, Scritti corsari • A. Huxley, Il mondo nuovo • G. Orwell, 1984 • G. Melanco, Annarosa non muore, Istituto Storico Bellunese della Resistenza Ore effettivamente svolte al 15 maggio: primo quadrimestre ore 46, secondo quadrimestre ore 30 Il docente Primo Dorigo MATEMATICA In relazione alla programmazione curricolare durante il corrente anno scolastico sono stati conseguiti i seguenti obiettivi. CONOSCENZE Teoria del calcolo integrale indefinito e metodi di integrazione per sostituzione e per parti. Problema della misura dell’area delimitata dal grafico di una funzione e dall’asse delle ascisse. Collegamento tra integrale indefinito ed integrale definito. Applicazione degli integrali definiti per il calcolo dell'area compresa tra due funzioni e del volume di un solido di rotazione. Studio delle equazioni differenziali del primo ordine. COMPETENZE Calcolo di integrali indefiniti. Calcolo di integrali definiti e loro applicazione a problemi di calcolo di aree di semplici figure piane e volumi di solidi di rotazione. Risoluzione di semplici equazioni differenziali del primo ordine. CAPACITÁ Gli allievi hanno dimostrato una buona partecipazione alle lezioni in classe, non sempre seguita però da un adeguato livello di studio domestico e di consolidamento delle conoscenze acquisite. Pur se dotati di buone capacità, alcuni allievi hanno affrontato lo studio con un impegno minimo, ottenendo un profitto appena sufficiente. 25 METODOLOGIA DIDATTICHE Lezione frontale con spiegazione degli argomenti oggetto di studio e successivi esempi applicativi con risoluzione di esercizi. Stimolo alla partecipazione della classe mediante richieste di intervento diretto degli allievi durante la risoluzione degli esercizi proposti. STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI Libri di testo in adozione TITOLO AUTORE EDIZIONE Corso base verde di matematica 4 M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi Zanichelli Corso base verde di matematica 5 M. Bergamini – A. Trifone – G. Barozzi Zanichelli CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Verifiche scritte basate sulla risoluzione di esercizi. La materia è stata inserita in due delle tre simulazioni della terza prova d’esame proposte durante l’anno scolastico. Nella valutazione finale si è tenuto conto anche della partecipazione e dell’interesse dimostrati durante le lezioni. PROGRAMMA SVOLTO RICHIAMO E COMPLEMENTI SU STUDIO DI FUNZIONI Determinazione del dominio, simmetria, intervalli di positività Limiti e asintoti verticale, orizzontale e obliquo Derivata prima, punti stazionari e di flesso, intervalli di monotonia Derivata seconda e studio della concavità INTEGRALI INDEFINITI Definizione dell’integrale indefinito e proprietà di operatore lineare Integrali immediati e metodo di integrazione per decomposizione Metodo di integrazione per sostituzione Metodo di integrazione per parti Integrazione di funzioni razionali fratte INTEGRALI DEFINITI Introduzione intuitiva al concetto di integrale definito di una funzione continua Proprietà degli integrali definiti Teorema della media Formula fondamentale del calcolo integrale Integrali delle funzioni pari e dispari Valor medio di una funzione Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni (solo rette e parabole) Volume di un solido ottenuto dalla rotazione di semplici figure piane attorno all’asse x Integrali impropri del I° e II° tipo e integrali di una funzione generalmente continua EQUAZIONI DIFFERENZIALI Definizioni introduttive Integrale generale e integrale particolare di un’equazione differenziale Equazioni differenziali del primo ordine più semplici, a variabili separabili,omogenee, lineari, equazione di Bernoulli Il docente Marco Polesana 26 RELIGIONE Relazione finale Il giudizio complessivo sul lavoro svolto quest'anno è decisamente positivo. La classe, nell’insieme, ha risposto alle sollecitazioni, manifestando disponibilità al lavoro e una buona partecipazione al dialogo educativo. Per quanto possibile, nella trattazione degli argomenti, si è cercato di avere una certa attenzione verso possibili collegamenti con argomenti o periodi storici che possano far parte del colloquio d’esame. Nella trattazione degli argomenti, al fine di variare stile e approccio, si è fatto uso di schede, filmati, lavori multimediali, lavori di gruppo. Conoscenze La classe, alla luce del lavoro svolto, possiede mediamente la conoscenza degli effetti più significativi prodotti della Rivoluzione industriale e sa che essi si ripresentano oggi nel rapporto tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Conosce a grandi linee i punti rilevanti del pensiero sociale della Chiesa e i tratti salienti relativi ai pontificati del ‘900. Relativamente alle religioni la classe possiede un quadro di massima del mosaico religioso italiano e conosce a grandi linee i tratti essenziali relativi ad alcune tra le grandi religioni. Competenze Gran parte della classe sa organizzare adeguatamente i contenuti appresi, sapendoli mettere, ove necessario, in relazione tra loro. Gli alunni, complessivamente, hanno sviluppato adeguate competenze linguistico espositive che consentono loro di argomentare i concetti appresi. Capacità In genere gli alunni sono in grado di confrontare in maniera critica i contenuti appresi confrontandoli con le loro convinzioni e stili di vita. Sanno cogliere i valori presenti nelle varie esperienze religiose studiate. Anche se con livelli diversi, gli studenti possiedono adeguate capacità nell’ animare con sufficiente disinvoltura un dibattito che penetri i contenuti rifletta il loro pensiero. Contenuti 1) La giustizia sociale e la nascita della Dottrina Sociale della Chiesa •La rivoluzione industriale e le sue problematiche:breve analisi storica •Il pensiero di Thomas Malthus e il neomaltusianesimo •La nascita della Rerum Novarum •I punti salienti del pensiero sociale della Chiesa, con particolare riferimento all’enciclica Pacem in Terris e Populorum Progressio •Parallelismo tra i problemi sociali europei del XIX secolo e quelli attuali tra Nord e Sud del mondo 2) I papi del Novecento: *0Analisi sul ruolo dei pontefici nella storia del Novecento 3) Le grandi religioni •Il panorama religioso in Italia •L’Occidente di fronte all’Islam •Cenni generali sulla visione religiosa dell’Oriente 27 Ad oggi (15 maggio) sono state effettuate 26 ore di lezione. Si prevede di effettuare ancora 3 ore durante le quali si cercherà di offrire qualche spunto di riflessione relativamente agli argomenti del punto 3. Il docente Piergiorgio De Bastiani STORIA La classe ha instaurato un dialogo educativo sereno con l’insegnante e ha seguito le attività con interesse e partecipazione ottenendo risultati, nella generalità buoni anche se gli allievi hanno risposto in modo diverso alle proposte e sollecitazioni formative. Un gruppo consistente di allievi ha dimostrato un impegno continuativo ottenendo risultati buoni nelle conoscenze e acquisendo il linguaggio specifico della disciplina. Pochi allievi invece, a causa di una scarsa motivazione e applicazione nello studio, non hanno colmato le loro carenze e presentano conoscenze superficiali e difficoltà espressiva sia orali che scritte. FINALITÀ •CONOSCERE CHE LE LA STORIA SI BASA SU FONTI DI NATURA MOLTEPLICE CHE LO STORICO VAGLIA, SELEZIONA, ORDINA E INTERPRETA. •COGLIERE LA COMPLESSITA’ DEL FATTO STORICO ATTRAVERSO L’INTERIORIZZAZIONE DI CONNESSIONI TRA PARTICOLARE E GENERALE, TRA SOGGETTI E CONTESTI. •AVVIO ALL’ATTITUDINE A PROBLEMATIZZARE, A FORMULARE DOMANDE, A RIFERIRSI A TEMPI E SPAZI DIVERSI. •SCOPRIRE LA DIMENSIONE STORICA DEL PRESENTE. OBIETTIVI •ORDINARE LE INFORMAZIONI, LE CONOSCENZE, I FATTI IN ORDINE CRONOLOGICO •CONOSCERE IN MODO ESSENZIALE LE PROBLEMATICHE CHE RIGUARDANO LA RACCOLTA, LA CONSERVAZIONE, LA SELEZIONE E LA VALUTAZIONE DELLE FONTI. •ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA FIDUCIA DI INTERVENTO NEL PRESENTE E’ CONNESSA ALLA CAPACITA’ DI PROBLEMATIZZARE IL PASSATO •USARE CORRETTAMENTE GLI STRUMENTI E I DOCUMENTI (CRONOLOGIE, ATLANTI, MANUALI …) •ADOPERARE CONCETTI E TERMINI STORICI IN RAPPORTO AGLI SPECIFICI CONTESTI STORICO-CULTURALI. •CAPIRE ED INTERPRETARE TESTI STORIOGRAFICI Gli obiettivi si possono considerare mediamente raggiunti 28 METODOLOGIA •Lezione frontale •Lezione dialogata •Letture guidate di testi •Visioni di documentari e filmati vari VERIFICA Interrogazioni orali tradizionali e verifiche scritte semistrutturate ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI Gli allievi hanno assistito 1.alla lezione-dibattito “Corresponsabilità storica e diritti umani nella civiltà globalizzata” tenuta dal Porf. Michele dI Cintio 2.alla lezione-dibattito “Un agordino nei Lager. Breve storia di Giovanni Scussl” tenuta dal Prof. Enrico Bacchetti dell'ISBREC TESTO IN ADOZIONE Franco Bertini “Storia: fatti e interpretazioni” volume 3^ ed. Mursia Scuola Elenco degli argomenti trattati MODULO INTRODUTTIVO • • • LA BELLE EPOQUE Le trasformazioni sociali e culturali all’inizio del nuovo secolo I Paesi europei all’inizio del secolo L’ Italia giolittiana MODULO PRIMO LA RUSSIA DAI GOVERNI PROVVISORI ALLA RIVOLUZIONE SOVIETICA • • • • La crisi sociale in Russia La rivoluzione del 1905 Il tentativo di riforma di Stolypyn Il crollo del regime zarista e la nascita dello Stato sovietico con Lenin MODULO SECONDO • • La genesi del conflitto mondiale La Grande Guerra MODULO TERZO • • • • L’EUROPA DOPO LA GRANDE GUERRA Il Fascismo al potere In Italia Il Nazismo in Germania Lo stalinismo in Urss La guerra civile in Spagna MODULO QUARTO • LA PRIMA GUERRA MONDIALE LA SITUAZIONE INTERNAZIONALE NEGLI ANNI VENTI E TRENTA La crisi economica: il crollo di Wall Street 29 • Roosevelt e il New deal MODULO QUARTO • • LA SECONDA GUERRA MONDIALE La tragedia della guerra L’Italia dalla caduta del Fascismo alla Liberazione MODULO SESTO IL MONDO BIPOLARE • • • • • • L’Europa dei blocchi e l’Unione Sovietica: la svolta di Kruscev La guerra di Corea La corsa allo spazio L’Europa Occidentale nel dopoguerra (Germania Ovest, Francia e Inghilterra, Grecia, Spagna e Portogallo) L’Italia dal primo governo De Gasperi al boom economico. Gli anni di Piombo: il terrorismo nero e il terrorismo rosso. Le brigate Rosse e l’assassinio di Aldo Moro. MODULO SETTIMO • • • • FUORI DALL’EUROPA La Repubblica popolare cinese La via indiana dell’Indipendenza La Guerra in Vietnam e il Sessantotto La questione palestinese Il docente Fiorella Candiani TECNOLOGIE CHIMICHE INDUSTRIALI In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Gli allievi, in generale, conoscono le leggi fondamentali che governano le operazioni unitarie studiate, il campo di applicazione delle stesse nell'ambito dell'industria chimica; conoscono l'uso ed il funzionamento delle principali apparecchiature. Essi sono in grado di descrivere lo schema di principio e le condizioni per la realizzazione dei processi chimici svolti. COMPETENZE Gli studenti sono in grado di eseguire correttamente, secondo le norme UNICHIM, gli schemi di processo relativi alle operazioni unitarie trattate durante il corso. Sono in grado di eseguire calcoli di dimensionamento delle apparecchiature riferendosi a condizioni stazionarie e comportamenti ideali. Sanno redigere brevi relazioni sui principi teorici implicati nei processi in esame. CAPACITÁ Gli studenti sono, generalmente, in grado di valutare e scegliere le operazioni unitarie più opportune per compiere separazioni fra sostanze o mettere in corretta sequenza tali operazioni per poter realizzare uno schema semplificato di progetto per l'ottenimento su scala industriale di alcuni tra i più significativi prodotti dell'industria petrolchimica e delle fermentazioni. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE: Misure ed unità di misura. 30 N: ORE=4 La distillazione: aspetti generali, l'equilibrio liquido- vapore, la rettifica continua, il bilancio di materia, determinazione degli stadi con il metodo di Mc. Cabe e Thiele, tipi di piatti, diametro della colonna, efficienza della colonna e calcolo degli stadi reali, colonne a riempimento (HEPT), la distillazione flash, stripping, distillazione estrattiva ed azeotropica, distillazione in corrente di vapore, il controllo di processo nella distillazione. N. ORE =50 Depurazione delle acque reflue e produzione di biogas: l'inquinamento delle acque naturali, la caratterizzazione delle acque di scarichi civili, schema generale degli impianti di depurazione, ossidazione biologica tramite fanghi attivi, carico organico, carico del fango,concentrazione Ssa e Ssr,rapporto R di riciclo, dimensionamento, produzione di fango di supero, la rimozione dei nutrienti, il trattamento dei fanghi, dimensionamento del digestore anaerobico, criterio del tempo di ritenzione N. ORE = 20 Principi di biotecnologie e processi biotecnologici: aspetti generali, materie prime, sterilizzazione, reattori, operazioni unitarie coinvolte, recupero dei prodotti, sistemi di controllo, produzione di antibiotici, produzione di alcool etilico N. ORE = 14 Il petrolio: l'origine e la formazione dei giacimenti, caratteristiche ed impiego dei prodotti petroliferi, aspetti generali della lavorazione del petrolio, trattamenti preliminari, il topping, ed il vacuum, le caratteristiche delle benzine, cracking catalitico (reazioni e diagramma di Francis), reforming, isomerizzazione, eliminazione dello zolfo. N. ORE = 10 Assorbimento e strippaggio: aspetti generali, la solubilità dei gas nei liquidi, le equazioni di trasferimento di materia, dimensionamento della colonne a piatti. Curve di equilibrio e rette di lavoro, determinazione per via grafica del numero di stadi teorici necessari N. ORE.= 10 L'estrazione: estrazione liquido-liquido, l'equilibrio di ripartizione e lo stadio di equilibrio, sistemi a totale immiscibilità (determinazione degli stadi ideali), i sistemi a parziale immiscibilità, (uso dei diagrammi triangolari), il trasferimento di massa, stadi ideali e reali, scelta del solvente, apparecchiature, schemi di processo e di controllo, estrazione solido-liquido, meccanismo di estrazione, diagrammi ternari e bilancio di materia, l'equilibrio e la determinazione del numero degli stadi ideali, apparecchiature. N. ORE = 33 Controllo di processo: variabili controllate e controllanti, il processo in feedback, regolazione di rapporto. N. ORE=10 retroazione, Polimeri e polimerizzazione:.polimerizzazione per policondensazione e poliaddizione, tecniche di polimerizzazione, catalizzatori,polimerizzazione radicalica,perossido di benzoile, la gomma SBR. N ORE=9 N. ORE TOTALI=160 METODI Si è fatto uso principalmente della tradizionale lezione frontale: nella prima parte di essa vengono richiamati gli argomenti svolti nell'unità precedente per rinforzare le conoscenze facendo uso della collaborazione di qualche allievo, quindi si passa alla trattazione nuovi contenuti. Le lezioni teoriche non hanno una durata di più di una ventina 31 di minuti e vengono immediatamente seguite dallo svolgimento di esercizi inerenti la teoria eseguiti a cura del docente e quindi dagli studenti. Per gli esercizi e gli esempi numerici si è fatto uso, in qualche caso, del calcolo integrale e del metodo iterativo. Ogni giorno viene lasciato uno spazio per chiarire eventuali dubbi o per rispondere a quesiti. STRUMENTI DI VERIFICA Gli strumenti di verifica sono molteplici: 1.Compiti scritti che consistono nella risoluzione di problemi riguardanti gli argomenti teorici svolti; essi avranno sempre un carattere tecnico-applicativo. Ad ogni esercizio viene preliminarmente assegnato un punteggio proporzionale alle abilità cognitive necessarie e la cui somma sarà 10. Il punteggio pari a 6 si otterrà risolvendo correttamente gli esercizi che verificano gli obbiettivi minimi. Infine il 65% del punteggio totale si conseguirà per il procedimento di svolgimento, il 25% per il risultato numerico corretto ed il restante 15% per l'ordine e la chiarezza. 2.Colloqui per constatare le abilità di esposizione, per saggiare le capacità di affrontare un contraddittorio e di sintetizzare; i colloqui sono serviti da pretesto per il rinforzo delle conoscenze da parte di tutta la classe. 3.L'impegno, l'interesse e la costanza nel lavoro. 4.Schemi di processo: si valuta in primo luogo la coerenza con la teoria delle scelte impiantistiche e quindi l'ordine, la pulizia, il tratto e la simmetria del disegno. La valutazione viene espressa mediante una scala numerica da 1 a 10. Dieci sta a significare il pieno raggiungimento degli obbiettivi formativi ed il possesso delle abilità più elevate. Uno indicherà il mancato raggiungimento di qualsiasi obiettivo formativo. Sei sta ad indicare il raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati. MEZZI Libro di testo: Tecnologie Chimiche Industriali, ed. Edisco. Materiale e schemi forniti dal docente. Il docente Gianpietro Bettega ALLEGATI SIMULAZIONE PROVE D'ESAME La tipologia della prova scelta è stata quella di tipo B: quesiti a risposta singola su quattro materie da definire di volta in volta come stabilito dal Consiglio di Classe. Ogni risposta prevedeva generalmente un numero massimo di righe pari a 10. Il tempo di svolgimento delle prove è stato di 170 minuti. Sono state effettuate tre simulazioni scritte e, negli ultimi giorni del mese di maggio, è programmata una simulazione orale. Il criterio di valutazione che si è adottato per tutte le prove è stato il seguente: ad ogni domanda vengono attribuiti da 0 (risposta omessa) a 30 punti (completa e pienamente rispondente a quanto richiesto) la sufficienza posta a 20 punti. In questo modo il punteggio massimo raggiungibile nelle 12 domande è di 360 punti. Il voto finale si ottiene perciò in base alla seguente proporzione: 360 : punteggio ottenuto = 15 : Voto cioè: Voto = ( 15 * Punteggio ) / 360 32 GRIGLIA DI VALUTAZIONE ELENCO DELLE PROVE SOMMINISTRATE Prima somministrazione Analisi Chimica, Elaborazione Dati e Laboratorio 1. Qual è il miglior modo di definire matematicamente la dispersione di una serie di dati, la cui distribuzione è normale? Come può essere definita l'incertezza di una misura? 2. Facendo eventualmente uso di uno schema a blocchi, descrivi il funzionamento di un cromatografo ionico. 3. Per determinate la concentrazione di fosforo in un campione di detersivo, si è scelto il metodo della retta di taratura. Sono stati ottenuti i seguenti dati sperimentali: STD 1 STD 2 STD 3 STD 4 STD Campione Assorbanza 0,000 0,078 0,118 0,190 0,300 0,122 Concentrazione di PO43- (mg/L) 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 ? Dalla regressione lineare si ottiene una pendenza di 0,1195 ed una intercetta di 0,004. Calcola la concentrazione di fosfato (espresso come PO43-) nella soluzione di misura e la percentuale di fosfato nel detersivo (espresso come P2O5), sapendo che sono stati sciolti 642 mg di detersivo in un matraccio da 250 mL e che da questa soluzione sono stati prelevati 25 mL di soluzione, i quali sono stati portati in un matraccio da 100 mL, ottenendo così la soluzione sottoposta a misura. Chimica organica, bio-organica e delle fermentazioni 1. Cosa sono le mutazioni? Da cosa sono provocate? Che conseguenza hanno? 2. Descrivi il flusso dell'informazione genetica (trascrizione e traduzione). 3. Descrivi e schematizza la struttura del DNA. Storia 1. La marcia su Roma e le sue immediate conseguenze. 2. Le principali scelte economiche del Fascismo. 3. I rapporti della dittatura fascista con la Chiesa cattolica. Matematica 33 Seconda somministrazione Educazione fisica 1. Il sistema energetico anaerobico alattacido 2. L’articolazione del ginocchio. Il candidato la collochi all’interno della classificazione delle articolazioni (gruppo e tipologia in base al movimento) e ne descriva le sue caratteristiche. 3. Descrivi la morfologia (forma, struttura interna ed esterna) di un osso lungo. Chimica fisica 1. Per la reazione di cracking del metano 2CH4(g) C2H2(g) + 3H2(g) alla temperatura di 25°C il ΔS° = 228,6 u.e. ed il ΔH° = 376400J. Quanto vale ΔG° ? Quando i reagenti ed i prodotti hanno pressione di 1 atm, la reazione avviene spontaneamente? Cosa succede se la pressione totale viene portata a 100 atm? 2. Dimostra che per il modello di catalisi enzimatica E+S ES E+P la velocità di k cat [ E ]0 [ S ] . (Si consideri l'ipotesi K M +[S ] dello stato stazionario oppure che ES è in equilibrio con E ed S) reazione è data dalla seguente formula v= 3. Data la seguente pila (-)Cu/Cu ++(0,3M)//Cu++(0,7M)/Cu(+), quanto vale la f.e.m.? Qual è la concentrazione del Cu ++ nelle due semicelle quando la pila è scarica, nel caso il volume delle due soluzioni sia lo stesso? (E °= +0,34 V). Chimica Organica. Bio-organica e delle Fermentazioni 1. Scrivi la stechiometria globale della glicolisi spiegando perché il bilancio energetico netto è di 2 ATP, cosa succede al NADH che si forma e quali possono essere i prodotti dell'ulteriore ossidazione del piruvato. 2. Scrivi qual è la produzione netta di ATP nel ciclo di Krebs, qual è la reazione catalizzata dalla piruvato deidrogenasi e perché il catabolismo aerobico è più efficiente di quello anaerobico. 3. Perché ogni NADH produce 3 ATP e il FADH 2 solo due? Spiega qual è il meccanismo attraverso il quale si produce ATP nella catena respiratoria e perché in alcune cellule si producono 36 molecole ATP per l'ossidazione di una molecola di glucosio, mentre il altre cellule si producono 38 molecole di ATP. Inglese 1. Which are recent pollution problems? 34 2. What is the greenhouse effect? 3. What is cross-border pollution? Terza somministrazione E' programmata per inizio giugno una terza somministrazione, il cui testo sarà reso disponibile alla commissione d'esame. 35