ANNO B - SCHEDA 3

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ANNO B - SCHEDA 3
LABORATORI
DELLA
FEDE
Giovani in cammino
verso Cristo
ANNO B
scheda 3 - 12/15 anni
APPROFONDIMENTI
Diocesi di Forlì-Bertinoro
Centro di Pastorale Giovanile
AF
FETT
I V I TA’
ad amare si impara
IMMAGINI
“I PASSI DELL’AMORE”
GENERE
Commedia
REGIA
Adam Shankman
INTERPRETI Mandy Moore (Jamie Sullivan), Shane West (Landon Carter), Peter Coyote (rev.
Sullivan), Daryl Hannah (Cynthia Carter).
ANNO
2002
SOGGETTO
tratto dal romanzo di Nicholas Spark
DURATA
101’
TRAMA
In un piccolo centro della Carolina del Nord, Landon, ragazzo agiato e viziato, ne ha commessa una di troppo. Per punizione,
viene condannato a lavorare per la scuola, occupandosi dell’attività teatrale. Qui incontra Jamie, figlia unica del pastore del
luogo. All’inizio lei fa finta di non conoscerlo, e lo tiene lontano durante le prove. Passata la rappresentazione, Landon le chiede
di uscire. Lei acconsente. Infine si baciano e si dichiarano reciproco amore. Una sera, qualche tempo dopo, lei gli dice che ha
la leucemia. Sconvolto, Landon va dal padre (che è cardiologo e, separato dalla madre, non vedeva da tempo), gli chiede di
autarla, ma non c’è più niente da fare. Jamie viene ricoverata. Landon si riconcilia con il padre. Mentre è nel letto d’ospedale,
Landon chiede a Jamie di sposarsi. I ragazzi diventano marito e moglie. Dopo l’estate Jamie muore. Quattro anni dopo, Landon
la ricorda.
VALUTAZIONE: A leggere la trama, si può avere l’impressione di trovarsi in quel genere di commedia che oscilla tra il
lacrimoso e il patetico, puntando alla ricerca della facile commozione. Certo tutto questo c’é, ma bisogna subito aggiungere
che la misura di quelle due zone a rischio (quella ‘lacrimosa’ e quella ‘patetica’, appunto) è tenuta in limiti giusti e opportuni,
comunque apprezzabili. Se l’orizzonte narrativo è abbastanza schematico, emergono altri aspetti cui viene dato spazio e giusta
valenza: la religiosità, l’accostarsi alla fede, la rivalutazione dei vari ruoli familiari. Anche il cambiamento del ragazzo avviene attraverso passaggi di qualche sensibilità. Da notare l’ attenzione rispettosa per momenti e situazioni che possono lasciare
tracce profonde nella vita di ciascuno.
MUSICA
“LA BALLATA DELL’AMORE VERO” claudio chieffo
Io vorrei volerti bene come ti ama Dio
con la stessa passione, con la stessa forza
con la stessa fedeltà che non ho io.
Mentre l’amore mio
è piccolo come un bambino
solo senza la madre
sperduto in un giardino.
Io vorrei volerti bene come ti ama Dio
con la stessa tenerezza, con la stessa fede
con la stessa libertà che non ho io.
Mentre l’amore mio
è fragile come un fiore
ha sete della pioggia
muore se non c’è il sole.
(mp3 disponibile sul sito http://www.claudiochieffo.com)
Io ti voglio bene
e ne ringrazio Dio
che mi dà la tenerezza,
che mi dà la forza
che mi dà la libertà
che non ho io.
METTITI IN GIOCO!
CERCHIAMO DI CAPIRCI
Glossario tratto da P. Marmocchi, C. Dall’Aglio, M. Zacchini, “EDUCARE LE LIFE SKILLS” e da Pontificio Consiglio per la Famiglia,
“SESSUALITA’ UMANA: VERITA’ E SIGNIFICATO” Orientamenti educativi in famiglia”
SENTIMENTO: Risonanza affettiva meno intensa dell passione e più duratura dell’ emozione, con cui il soggetto vive i propri stati soggettivi
e gli aspetti del mondo esterno.
EMOZIONE : Reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno stimolo ambientale. La sua comparsa
provoca una modificazione a livello somatico, vegetativo e psichico. La percezione di una emozione ci viene innanzitutto segnalata dal
manifestarsi di modificazioni corporee che si verificano in corrispondenza di uno stimolo, interno o esterno, durante un ricordo o facendo
un’ anticipazione di un evento. E’ l’ emozione stessa che ci comunica il significato particolare di tale stimolo. Le emozioni sono, pertanto,
un sistema di segnalazione e di significazione al tempo stesso. Se pensiamo ad esempio alla paura, sappiamo che avere paura significa
essere in una situazione di pericolo, ma il significato di essere in pericolo ha come senso più immediato e concreto quello della paura stessa.
Possiamo concludere che già la percezione di una emozione include una prima significazione e definizione dell’ambiente nel suo rapporto
con l’ organismo. A questi fenomeni interni al soggetto va aggiunto un altro elemento caratterizzante le emozioni: le alterazioni fisiologiche
attivate producono, a livello di espressività corporea, dei segnali specifici, indicativi del loro essere in atto e che hanno la valenza di una
comunicazione verso l’ esterno. Si può, perciò, parlare di struttura psicologica complessa e articolata che media il rapporto tra situazione e
risposta, superando la definizione prevalentemente biologica, caratteristica dei primi studi sulle emozioni.
(Se si vuole approfondire ulteriormente il tema per prepararsi ad affrontarlo meglio con i ragazzi consultare il libro “EDUCARE LE LIFE
SKILLS” disponibile presso il Centro di Pastorale Giovanile, oppure chiedere altro materiale a Silvia 0543-320527 340-2562422)
AFFETTIVITA’ :Gli affetti si distinguono dalle passioni perché risultano privi di un carattere dominante e esclusivistico, mentre rispetto alle
emozioni sono mancanti del riferimento a situazioni, fatti e cose. Molte azioni dell’uomo, erroneamente attribuite alla sfera della razionalità,
invece contengono una determinante affettiva. Ogni cosa, evento e oggetto possiede una sua coloritura affettiva che si manifesta nel singolo
soggetto attraverso stati d’animo variegati e raggruppabili, schematicamente, all’interno di due poli opposti come, ad esempio, amore-odio,
gioia-tristezza. In relazione ai loro caratteri specifici, come ad esempio l’intensità e la durata, gli stati d’animo possono essere catalogati come
emozioni, sentimenti.
La parola “affettività” è utilizzata nell’ambito psicologico per indicare l’insieme dei sentimenti e delle emozioni di un individuo oltre al
carattere assunto da un particolare stato psichico. Il percorso di strutturazione degli affetti va dalla nascita fino alla maturità. Inizialmente
sono orientati verso le figure più significative per l’esistenza nel suo stadio più elementare, come la madre e, in misura più ridotta, il padre.
Evolvendosi, il bambino è in grado di orientare la sua affettività verso altre figure familiari e successivamente verso figure esterne, su cui
esercita con crescente autonomia i propri sentimenti.
Un corretto e completo sviluppo dell’affettività e l’elaborazione di eventuali traumi, o carenze affettive, che ne abbiano ostacolato il
processo, è fondamentale per la maturazione dell’individuo, in particolare in relazione allo sviluppo dell’autostima e della sessualità nell’età
adolescenziale e adulta.
SESSUALITA’ :“La sessualità quindi non è qualcosa di puramente biologico, ma riguarda piuttosto il nucleo intimo della persona.” L’uomo
è chiamato all’amore e al dono di sé nella sua unità corporeo-spirituale. Femminilità e mascolinità sono doni complementari, per cui la
sessualità umana è parte integrante della concreta capacità di amore che Dio ha iscritto nell’uomo e nella donna. « La sessualità è una
componente fondamentale della personalità, un suo modo di essere, di manifestarsi, di comunicare con gli altri, di sentire, di esprimere
e di vivere l’amore umano ». Questa capacità di amore come dono di sé ha, pertanto, una sua « incarnazione » nel carattere sponsale del
corpo, in cui si iscrive la mascolinità e la femminilità della persona. « Il corpo umano, con il suo sesso, e la sua mascolinità e femminilità,
visto nel mistero stesso della creazione, è non soltanto sorgente di fecondità e di procreazione, come in tutto l’ordine naturale, ma racchiude
fin “dal principio” l’attributo “sponsale”, cioè la capacità di esprimere l’amore: quell’amore appunto nel quale l’uomo-persona diventa
dono e — mediante questo dono — attua il senso stesso del suo essere ed esistere », Ogni forma di amore sarà sempre connotata da questa
caratterizzazione maschile e femminile.
(le ultime due definizioni sono tratte da Pontificio consiglio per la famiglia, “SESSUALITA’ UMANA: VERITA’ E SIGNIFICATO” Orientamenti
educativi in famiglia”
STRADA FACENDO
Alcune domande stimolo…
- Ricordi un’ episodio particolare, un fatto, un incontro in cui hai sperimentato la fatica di tenere la strada e qualcuno ti ha aiutato a ritornare
sulla strada giusta verso la tua meta? Prova a raccontarlo …
- Quali sono le cose/le persone che ti fanno tenere la rotta? Quali invece no?
- Quali rinunce e fatiche sei disposto a fare e ad affrontare per riuscire a giungere alla meta/alle mete?
- Tiene sempre fede ai valori che ti guidano e ti indicano la strada (vedi cartelli stradali del disegno fatto) oppure ti capita di scendere a
compromessi?
EMOZIONI IN GIOCO
Alcuni titolo di canzoni:
“Domani” Artisti uniti per l’abruzzo - “La geografia del mio cammino” Laura Pausini - “Indietro” Tiziano Ferro - “Gioia infinita” Negrita
Domande per la riflessione
-Quando vivo quella emozione come mi sento? Come giudico questa emozione?
-Cosa sperimento dal punto di vista corporeo? (Ad es. Timidezza = rossore in viso)
-Quali comportamenti originano da questa emozione?
-Sento di avere il controllo su di essi?
-Come li giudico? Come li giudicano gli altri?