La Barcarolata di Sestri Levante

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La Barcarolata di Sestri Levante
MANIFESTAZIONI
Festa del mare nella città dei due mari
La Barcarolata
di Sestri Levante
Pier Antonio Zannoni
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MANIFESTAZIONI
Da una parte, verso il sorgere del sole, c’è il mare.
Dall’altra, verso il tramonto, ancora il mare.
In mezzo, lo stretto istmo di una piccola penisola
che una volta era un’isola...
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estri Levante è per antonomasia “la città dei due mari”: come poche impregnata di profumi marini; come poche
legata, per storia e tradizione, alla
vita del mare.
E al mare, alle sue due splendide
baie, “delle favole” e del “silenzio”
(o “di Portobello”), l’antico borgo
dei “leudi” deve principalmente la
sua non comune bellezza che ha
affascinato viaggiatori, artisti, poeti.
“Paese tra il mare e gli ulivi... paese delle mie angosce disciolte nel
mar che ti cinge...” scriveva nei
giorni bui della guerra il poeta Giovanni Descalzo, del quale è imminente il centenario della nascita.
Carlo Bo, altro sestrese illustre da
poco scomparso, era stregato dal
tenero cilestrino della luce che s’irradia dalla baia di ponente. Sestri
(dove aveva conservato la residen-
S
za) è stata fino all’ultimo il suo rifugio, il suo approdo sicuro.
Più indietro nel tempo, nella prima
metà dell’800, il favolista danese
Hans Christian Andersen fu colpito da amore a prima vista per
questa propaggine del golfo Tigullio. “Che fiabesca serata trascorsi
a Sestri Levante!”, ha lasciato
scritto. “La locanda era vicinissima al mare e una forte risacca la
lambiva; nel cielo le nuvole erano
di fuoco e sui monti si alternavano
i colori più vivi”.
A quel soggiorno, datato 2/3 ottobre 1833, si devono il nome della
baia delle favole e il Premio Andersen per la fiaba che ha trasformato
Sestri Levante nella città dei bambini per eccellenza.
Oggi Sestri mantiene stretto il suo
legame con il mare, divenuto la
fonte principale della sua economia
grazie al turismo, alla pesca e ai
cantieri navali di Riva Trigoso, dopo il tramonto dell’industria pesante
che ha caratterizzato la vita produttiva della città per buona parte del
ventesimo secolo.
Un legame antico, quello con il mare, che la città rinnova simbolicamente ogni anno, in piena estate,
con una festa notturna, coinvolgente e spettacolare.
Si tratta della “Barcarolata”, un appuntamento frizzante e musicale
già nel titolo: un’allegra parata di
imbarcazioni dalle fogge più strane, nello stile dei carri carnevaleschi, che anima la Baia del silenzio
nell’ultima domenica di luglio.
Le origini risalgono all’immediato
dopoguerra, alla manifestazione
popolare che venne organizzata
nello stesso luogo dal commendator Giovanni Magnelli con il nome
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di “Barcarolata sul golfo di levante”.
Quell’iniziativa, ben presto interrotta, è stata ripresa nel 1993 dal
“Comitato Sestri per Sestri”, presieduto dal compianto Sergio Mori,
ed è passata al Comune che ne
ha fatto una delle principali manifestazioni dell’estate sestrese.
La presenta, fin dalla prima edizione, Marco Gotelli.
L’organizzazione è affidata ad un
apposito Comitato, costituito dalla
sezione di Sestri Levante della Lega Navale Italiana, dall’Associazione pesca sportiva “A Caladda” e
dall’Albergo Miramare. Presiede il
Comitato il Presidente della Lega
Navale, Domenico Valerio, affiancato da Giorgio Repossi, Luigi Marcenaro e Marisa Carmagnini.
Lo sponsor ufficiale unico è la
Banca Carige.
La “Barcarolata” conclude un in-
tenso fine settimana, ricco di manifestazioni: una vera e propria festa del mare.
Il programma dell’ultima edizione
prevedeva una gara di castelli di
sabbia per bambini e adulti, la sagra “da sardena”, una gara di canottaggio a sedile fisso su gozzi
nazionali “testa a testa”, un concerto dei “Giovani filarmonica Sestri Levante” e una duplice sfilata
degli sbandieratori di Asti.
Gran finale, come ogni anno, con
lo spettacolo pirotecnico che ha colorato il cielo della suggestiva baia,
affollata di barche illuminate (compresi due grossi pescherecci),
mentre sulla spiaggia e sulla salita
dei Cappuccini si accalcavano non
meno di quindicimila persone, sestresi e ospiti.
Per quella sera ogni anno viene illuminata anche la Baia delle favo-
le, con le cosiddette “padelle romane” disposte in fila sui moli,
sulla spiaggia e sugli scogli, dal
porto alla punta di sant’Anna.
Veniamo dunque alla “Barcarolata”. Quest’anno, lo scorso 29 luglio,
vi hanno partecipato 22 imbarcazioni di ogni genere (anche zattere), piccole, grandi, a remi o a motore, che sono state giudicate da
una Giuria formata in prevalenza
da giornalisti, con in più alcune autorità (per la Banca Carige il professor Adalberto Alberici) e due
persone scelte tra il pubblico.
Le valutazioni si basano normalmente sull’originalità dell’argomento che ciascuna imbarcazione vuole rappresentare e sul modo in cui
lo stesso viene proposto.
I concorrenti (chiamati, pomposamente, gli “armatori”) possono
sbizzarrirsi in piena libertà, sia
Il magico effetto notturno
della “Baia del Silenzio”.
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Il secondo premio.
L’imbarcazione vincitrice
di questa edizione.
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nell’idea che nell’addobbo e
nell’animazione delle barche.
E ogni volta c’è veramente di che
stupirsi.
Quanto agli argomenti, si va da
motivi fiabeschi (inevitabili a Sestri Levante), a spunti letterari,
storici, di attualità o di pura fantasia, con largo uso di scenografie
e costumi sgargianti. Il tutto condito con sapida ironia, in un clima
di allegria e spensieratezza.
La festa (perché di vera festa si
tratta) è tutt’altro che improvvisata. Per alcuni equipaggi i preparativi cominciano mesi prima. In genere vengono usati materiali poveri, ma diversi pezzi delle singolari imbarcazioni devono essere
appositamente costruiti.
Tutti effettuano le prove in mare.
C’è una regia per la sfilata, che si
svolge a tempo di musica con i
motivi o i brani scelti dagli stessi
concorrenti. Ai primi quindici classificati, oltre a coppe varie, vanno
dei premi in denaro. L’equipaggio
vincitore ottiene poco più di un
milione.
Vengono inoltre assegnate delle litografie create appositamente dal
pittore sestrese Roberto Altmann.
Quest’anno ha vinto “Laguna blu”,
l’imbarcazione degli “armatori” Etta e Titti Smeraldi. Al secondo posto, “Villaggio indiano Gromolo”
del “San Paolo team – Pila”. Al
terzo “I puffi fungaioli” della Pro
Loco di Tavarone, nell’entroterra
sestrese, già in provincia della
Spezia.
“La barcarolata”, dicevamo, è una
festa: una festa del mare nella
città dei due mari; una festa
dell’allegria, della fantasia e della
poesia, in un ambiente da favola,
nell’atmosfera magica di una notte di mezza estate: una salutare
pausa distensiva nel marasma
degli affanni quotidiani.
Non è cosa da poco, tanto più in
giorni di particolare tensione ancora sotto l’effetto bruciante del G8,
come erano quelli della fine dello
scorso luglio. Speriamo che duri.
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In alto
Sulla spiaggia, una
“scultura” partecipante
alla gara dei castelli
di sabbia.