Guida alla lettura della mappa - Distretto Appennino Settentrionale

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Guida alla lettura della mappa - Distretto Appennino Settentrionale
Come si legge la mappa
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La cartografia on-line permette, attraverso il menù a disposizione, di accedere alle varie informazioni relative
al PGRA del bacino del fiume Arno.
Nella barra posta sopra alla mappa sono accessibili gli strumenti interattivi per lavorare nella mappa, tra i
quali le varie funzioni di zoom, le funzioni di interrogazione per accedere alle informazioni sugli attributi, la
misura delle distanze, etc. Inoltre è possibile, mediante gli strumenti di localizzazione, inserire luoghi ed
indirizzi al fine di accedere alle informazioni di mappa relative. L’interrogazione dei layers può essere
effettuata in due modalità selezionabili dal menu a tendina, ovvero tramite gli strumenti “recupera feature
info” (default) e “feature info sul layer selezionato”. Mentre la prima restituisce informazioni su tutti i layer
“attivi” della TOC (table of content), richiedendo quindi all’operatore di selezionare manualmente le
informazioni d’interesse, la seconda mostra solamente gli attributi dello strato selezionato nella TOC.
Nella colonna di lato alla mappa (TOC) sono indicati i pulsanti relativi alle informazioni che possono essere
visualizzate spuntando gli appositi campi. E’ divisa in due sezioni: livelli e legenda. I livelli indicano gli strati
geografici riportati nella mappa; la legenda indica le informazioni di mappa associate ai simboli e/o i campi
inerenti il livello o sottolivello attivato.
Le informazioni relative ai pulsanti dei livelli e sottolivelli (e relative legende) sono le seguenti:
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
Predefinito: si riferisce alle informazioni della schermata iniziale rappresentate in quattro sottolivelli:
o CTR 10k TOSCANA (WMS): servizio WMS offerto dalla Regione Toscana per la visualizzazione
della Carta Tecnica Regionale (CTR) alla scala nominale 1:10.000; la cartografia risulta visibile
a partire dalla scala minima 1:135.000 in seguito alle impostazioni del servizio.
o CTR 10k MARCHE (WMS): servizio WMS offerto dalla Regione Umbria per la visualizzazione
della Carta Tecnica Regionale (CTR) alla scala nominale 1:10.000.
o Aree omogenee: rappresentano i sottobacini o le porzioni di bacino con caratteristiche fisiche
ed antropiche omogenee.
o Reticolo principale: è il reticolo costituito dall’asta principale dell’Arno e dai suoi affluenti; è
il reticolo in cui l’Autorità opera direttamente per l’aggiornamento e la modifica delle mappe
di pericolosità fluviale.

INTERVENTI PGRA: in questo livello è riportata la distribuzione degli interventi per la difesa dal rischio
idraulico (misure di protezione) in ogni area omogenea. A seconda della natura geometrica
prevalente sono suddivisi in tre sottolivelli:
o Interventi totali (punti) è la rappresentazione della distribuzione per punti di tutte misure di
protezione previste in ogni area omogenea. Nel caso di interventi a prevalente sviluppo
areale o lineare, il punto definisce il centroide dell’intervento. Mediante il pulsante i
informazioni (barra superiore della mappa) è possibile accedere al tipo di intervento e al
codice RENDIS (piattaforma di monitoraggio degli interventi inclusi nel Piano nazionale
Strategico).
o Interventi di natura lineare riporta la distribuzione delle misure di protezione a prevalente
sviluppo lineare, ove definite nel dettaglio, come nel caso di argini, etc.
o Interventi di natura areale riporta la distribuzione delle misure di protezione a prevalente
sviluppo areale, ove definite nel dettaglio, come nel caso di casse di espansione, aree di
laminazione, etc.

PERICOLOSITA IDRAULICA: in questo livello sono rappresentate le pericolosità da alluvione
considerate ai fini del piano, oltre alla distribuzione di particolari elementi a rischio quali popolazione,
ospedali/strutture sanitarie, scuole, impianti IED (E-PRTR, European Pollutant Release and Transfer
Register). Il livello si divide in ulteriori 8 sottolivelli a cui si può accedere spuntando il pulsante on/off;
i sottolivelli sono:
o Scala di riferimento: si riferisce alla scala di riferimento a cui sono state elaborate le
informazioni relative alla pericolosità fluviale e costiera; pertanto, benché sia possibile
l’ingrandimento anche a scale minori o con vari sfondi (vedi Sfondo), l’informazione è
riferibile solo alla scala indicata che per pericolosità fluviale e costiera è, secondo la zona,
1:10:000 o 1:25.000; per le aree oggetto di flash flood e le aree di contesto fluviale la scala
di riferimento è 1:10.000.
o Pericolosità alluvioni costiere: permette di accedere alla fascia di costa soggetta a pericolosità
di alluvione; il perimetro mappato rappresenta la pericolosità elevata riferita ad un evento
fino a 50 anni di tempo di ritorno.
o Pericolosità alluvioni fluviali: è la distribuzione nel bacino delle aree oggetto di pericolosità
di alluvione fluviale. La pericolosità è rappresentata in tre classi: P3 elevata con tempi di
ritorno fino a 30 anni, P2 media con tempi di ritorno compresi tra 30 e 200 anni, P1 bassa
con tempi di ritorno superiori a 200 anni.
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o
o
Aree di contesto fluviale: è la distribuzione delle aree in cui è possibile, al di là della loro
natura fisiografica, morfologica e della presenza antropica, una dinamica fluviale naturale.
Sono oggetto di particolari indirizzi (misure di prevenzione della disciplina di piano).
Pericolosità flash flood: sono i sottobacini per i quali è stata definita, su base statistica e
idrologico-morfometrica, la propensione al verificarsi di eventi tipo flash flood. Interessa
l’intero bacino dell’Arno ed è rappresentata in quattro classi, da bassa a molto elevata. E’
oggetto di particolari indirizzi (misure di prevenzione della disciplina di piano).

ELEMENTI SENSIBILI: in questo livello sono riportati alcuni elementi antropici particolarmente utili
alla valutazione del rischio alluvionale, riguardanti la distribuzione della popolazione e la presenza
sul territorio di alcuni elementi sensibili quali scuole, ospedali o impianti a rischio di dispersione di
sostanze inquinanti.
o Ospedali: è la distribuzione per l’intero bacino degli ospedali e delle strutture sanitarie
(punti).
o Scuole: è la distribuzione per l’intero bacino del fiume Arno delle scuole per l’infanzia,
primarie e secondarie (punti).
o Impianti IED (E-PRTR): sono gli impianti che potenzialmente possono generare forme di
inquinamento ambientale; fanno riferimento al registro europeo E-PRTR (2015).
o Densità di popolazione: è la distribuzione della densità di popolazione per l’intero bacino
dell’Arno; è rappresentata in quattro colori diversi, da inferiore a 100 ab/kmq (giallo) a
superiore a 1000 ab/kmq (viola).

ATTIVITA ECONOMICHE: in questo livello è possibile visualizzare, per l’intero bacino dell’Arno, le
varie categorie di attività economiche presenti sul territorio. Le attività vengono indicate mediante
sottolivelli che presentano il codice di riferimento richiesto dalla direttiva 2007/60/CE. I sottolivelli
sono:
o B_41_Property: si tratta dell’edificato civile, ovvero della distribuzione in poligoni delle
abitazioni.
o B_42_Infrastructures: si riferisce alla distribuzione delle infrastrutture riferibili porti,
aereoporti, linee ferroviarie, autostrade, strade di grande comunicazione, strade regionali e
strade provinciali; è diviso in due livelli, linee (infrastrutture lineari) e poligoni (infrastrutture
areali).
o B_43_Rural_Land_Use: rappresenta la distribuzione di suolo destinato ad uso agricolo.
o B_44 Economic_Activity: è la distribuzione delle aree industriali e produttive.

PATRIMONIO CULTURALE: in questo livello sono riportati gli elementi areali sottoposti a vincolo
paesaggistico, archeologico e architettonico che ricadono nell’intero bacino del fiume Arno. Il livello
è suddiviso in due ulteriori sottolivelli:
o B_31_Cultural_Assets: qui si ritrovano gli areali soggetti a vincolo architettonico e
archeologico. La codifica dei due temi segue l’impostazione chiesta dalla direttiva, tuttavia si
deve far presente che gli areali oggetto di vincolo archeologico coprono vaste estensioni (ad
esempio l’intera città di Firenze) “coprendo” le informazioni relative al singolo oggetto
sottoposto a vincolo architettonico che, in ogni caso, rimane identificato nel database
geografico predisposto.
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o
B_32_Landscape: in questo sottolivello vengono riportate le aree sottoposte a vincolo
paesaggistico.

AREE PROTETTE: il livello comprende le aree oggetto di forme di tutela ambientale che ricadono nel
bacino dell’Arno, la cui localizzazione è espressamente richiesta dalla direttiva. E’ costituito da otto
sottolivelli secondo quanto richiesta dalla direttiva. I sottolivelli sono:
o B23_Art7_Abstraction: sono le aree di rispetto dei pozzi utilizzati per scopo idropotabile.
o B23_Bathing: in questo livello abbiamo le aree oggetto di tutela ai fini della balneazione ai
sensi della direttiva 2006/7/CE.
o B23_Birds: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 2009/147/CE.
o B23_Habitats: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 92/43/CEE.
o B23_Nitrates: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 91/676/CEE.
o B23_UWWT: sono le aree oggetto di tutela ai sensi della direttiva 91/271/CEE inerente le
acque reflue urbane.
o B23_European_Other: qui sono raggruppate altre aree oggetto di tutela secondo i disposti
comunitari.

CORPI IDRICI WFD: in questo livello sono rappresentati i corpi idrici individuati per il bacino dell’Arno
ai sensi della Water Frame Directive (direttiva 2000/60/CE); le direttive acque ed alluvioni sono
fortemente interconnesse; attraverso i vari pulsanti è possibile visualizzare le tipologie di corpi idrici
(fiumi, laghi, transizionali, costali e sotterranei). Attraverso gli strumenti di interrogazione (pulsante
i nella barra superiore alla mappa) è possibile accedere ai dati inerenti il corpo idrico sia per quanto
riguarda il piano di gestione acque che il piano di gestione alluvioni (“cruscotto” delle informazioni).
Il confronto della distribuzione dei diversi elementi a rischio esaminati con le fasce di pericolosità
idraulica fluviale e costiera permette di verificare l’interazione dei fenomeni alluvionali studiati con i
principali elementi naturali e antropici del bacino.

Sfondo: il livello racchiude le varie possibilità di sfondo che è possibile inserire come base per la
mappa. La possibilità di poter modificare lo sfondo di visualizzazione è attivabile per consentire una
miglior comprensione delle informazioni. Si fa presente, tuttavia, che ai fini della applicazione dei
disposti del PGRA è la base di elaborazione quella a cui fare riferimento (vedi Scala di riferimento). I
sottolivelli di visualizzazione possibili sono otto:
o None: sfondo bianco.
o Bing Arieal With Labels: immagine aerea Bing con indicazione delle località.
o Bing Aerial: immagine aerea Bing semplice.
o Open Street Map: base topografica da Open Street Map.
o MapQuest OpenStreetMap: base topografica da Open street Map con le informazioni
aggiuntive MapQuest.
o Google Hybrid: immagine Google Maps con sovrapposizione del sistema viario e ferroviario.
o Google Terrain: immagine Google con rilievo e sovrapposizione del sistema viario e
ferroviario.
o Google Roadmap: base topografica da Google Maps.
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Schermata iniziale
La schermata iniziale illustra l’immagine dell’intero bacino con sfondo Bing Aerial. Di default sono
rappresentate le aree a pericolosità fluviale e marina. Inoltre sono rappresentate le aree omogenee del
bacino e il reticolo principale di riferimento per il PGRA.
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