Intervista a Johannes Brandrup - Johannes Brandrup Official Fan Club

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Intervista a Johannes Brandrup - Johannes Brandrup Official Fan Club
JOHANNES BRANDRUP A FATTITALIANI: SUL SET GLI
ITALIANI PIÙ BRAVI E ORGANIZZATI DEI TEDESCHI
10 ottobre 2010 - Stasera e domani su Raiuno andranno in onda altre due puntate doppie de "La ladra" la fiction interpretata da
Veronica Pivetti che impersona una sorta di Robin Hood in gonnella che di giorno manda avanti un ristorante, di notte si trasforma, per
l'appunto, in una ladra. Accanto a lei, nei panni di uno chef che s'innamorerà di lei c'è l'attore tedesco Johannes Brandrup, già
protagonista di altre miniserie come Sant'Agostino, Lo smemorato di Collegno (vincendo il Premio del Festival delle Isole di Napoli
come miglior attore protagonista), I figli strappati, Mafalda di Savoia, San Pietro, Al di là delle frontiere e così via... Ma
parallelamente agli impegni cinematografici e televisivi, Johannes continua a coltivare la sua passione per il teatro e ha pure fondato
una propria compagnia teatrale, i Berliner Logentheater. Fattitaliani lo ha intervistato.
Come ti sei trovato ad avere che fare con i fornelli, la cucina e le ricette?
Ho avuto un coach che mi ha insegnato come tagliare il pesce, preparare la pasta e altro.
Il piatto che preferisci qual è?
Sono stato in Puglia per girare un film e ho assaggiato le orecchiette alle cime di rapa: buonissime.
Secondo te, una pietanza o la cucina in generale aiuta ad avvicinare una coppia? Avresti un'ideale ricetta?
In tedesco un detto recita che l'amore passa attraverso lo stomaco: mia madre era russa quindi preparerei un piatto russo, borsch, una
buonissima zuppa di cavolo; è un po' complicata da fare.
Il film cui hai accennato...?
S'intitola "Una musica silenziosa" (di Ambrogio Lo Giudice, ndr) dove interpreto il ruolo di un direttore d'orchestra: una bella
esperienza. Nel cast c'è Francesca Cavallin. E anche qui ho avuto un coach.
Dove hai imparato a parlare l'italiano?
Ma non lo parlo tanto bene. Diciamo che l'ho imparato sul set e non ho mai avuto un insegnante ma non c'è mai tempo per andare in
una vera scuola e non ho molte opportunità per parlare la vostra lingua.
Hai fatto tante fiction nel nostro Paese: c'è uno stile tipicamente italiano di lavorare sul set?
C'è più cuore e anima: generalmente si pensa che noi tedeschi siamo organizzati ma nel mondo del cinema non è così e gli italiani sono
più bravi, riescono a gestire meglio tutto e a fare ogni cosa in una giornata di lavoro di dieci ore, mentre noi lavoriamo sedici ore.
Giovanni Zambito.
Fonte: http://www.fattitaliani.it/index.php?mact=News,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=1298&cntnt01origid=15&cntnt01returnid=58