Pasquini sorride «Bravi ad imporre il nostro ritmo»

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Pasquini sorride «Bravi ad imporre il nostro ritmo»
Pasquini sorride
«Bravi ad imporre
il nostro ritmo»
Il coach biancoblù si lascia alle spalle il momento nero
«Una grande partita, sulla scia di quella con Torino»
dall'inviato
» VENEZIA
«Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma abbiamo giocato una
grande partita, sulla falsariga di
quella con Torino e siamo nettamente in crescita». Negli spogliatoi del Taliercio l'umore del clan
sassarese è decisamente alto e
Federico Pasquini prova a non
esaltarsi.
«Siamo stati bravi a eseguire
ciò che dovevamo eseguire - sottolinea il coach del Banco di Sardegna-contro una grande squadra che si trovava in una condizione di estrema fiducia ed era
lanciatissima. Sapevamo che la
chiave sarebbe stata imporre il
nostro ritmo in attacco, loro sono molto bravi a cambiare difesa, e a prescindere dalla loro
scelta noi siamo quasi sempre
riusciti a giocare come volevamo».
Nel terzo quarto si è vista una
grandissima Dinamo. «In quella
fase abbiamo avuto un ottimo
approccio - conferma Pasquini
-. Loro sono partiti facendo il loro ritmo e a quel punto siamo
stati bravi a riprendere in mano
la partita, con un break di 17-7 ci
ha permesso di giocare l'ultimo
quarto con una relativa tranquillità». Poi il coach spiega cosa intendaper "ritmo". «Per essere efficaci dobbiamo attaccare nei
primi 8" o negli ultimi 8", quello
La Dinamo saluta i tifosi sassaresi presenti al PalaTaliercio a fine gara
che fa la differenza è ciò che si fa
in mezzo, perché devi far faticare la difesa avversaria, facendola
muovere, costruendo qualcosa.
Tra la gara con Torino e questa si
sono visti i risultati del lavoro e
questo mi fa molto piacere».
Il momento nero sembra alle
spalle. «Non abbiamo risolto i
problemi. C'è stato l'infortunio
di Jack che stava giocando alla
grande ed è un giocatore fondamentale in difesa e attacco. Al
suo posto ha giocato una grande
partita D'Ercole, sia in difesa
che come uomo di raccordo in
attacco. Nel frattempo migliorano gli inserimenti di Bell e
Lawal, che portano vantaggi a
SERIE A
tutta la squadra, alleggerendo il
lavoro degli altri. Quello che ci
ha dato Lawal, per esempio, ha
consentito a Lydeka di arrivare
fresco nel finale. Col fatto che si
gioca sempre dobbiamo mandare nessuno oltre i 30 ma neppure sotto i 10. A queste condizioni
giocatori come Savanovic fanno
la differenza con la loro qualità».
«La differenza - conclude Pasquini - la fanno le vittorie: noi
al 25' ci siamo trovati con gli avversari in recupero, e fuori casa.
La fiducia che ci arriva dalla prestazione con Torino ci ha permesso eseguire i giochi in maniera perfetta anche in quella fase», (a.si.)
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