Boccaccio - Nastagio degli Onesti
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Lisa Pina IV A Italiano Esami 2006 BOCCACCIO, NASTAGIO DEGLI ONESTI Ottava novella della quinta giornata: gli amori felici (a lieto fine) Riassunto La novella si svolge a Ravenna. Nastagio degli Onesti era una ragazzo (non nobile ma ricco) che amava una Traversari (figlia di Paolo Traversari), la quale non corrispondeva il suo amore. Il ragazzo spendeva ogni sua ricchezza ereditata dalla morte del padre e dello zio per lei. Nonostante lui stesso fosse un nobile, la sua nobiltà non bastava, forse anche per la bellezza singolare della ragazza, alla quale davano addirittura fastidio le tentazioni di Nastagio e gli si mostrava molto gelida, dura, crudele, selvatica. Più il ragazzo cercava di non amarla più l’amava. Così certi suoi amici e parenti gli consigliarono di andarsene da Ravenna per un po’, per dimenticarla. Inizialmente Nastagio si prendeva gioco di questa proposta, ma infine decise di andarsene, montando in sella al suo cavallo, ma non molto lontano, a Chiassi, poco fuori da Ravenna. In questo posto Nastagio cominciò a vivere meravigliosamente, organizzando banchetti e invitandoci molte persone. A maggio gli venne in mente quella sua crudele amata e decise di starsene da solo per un po’ e s’incamminò in una pineta. Gli parve di sentire delle grida di una donna e dei pianti e vide una bellissima ragazza nuda e piena di graffi che correva e chiedeva aiuto. Dietro di lei due mastini che la mordevano e un cavaliere nero. Volendo salvarla prese un ramo in mano per porsi di fronte alle due bestie e al cavaliere. Così quando il cavaliere smontò da cavallo, spiegò che lui stesso viveva tempo fa’ (quando Nastagio era ancora un fanciullo) a Ravenna e si era innamorato della stessa ragazza alla quale ora dava la caccia. Ma lei era crudele nei suoi confronti e questo comportamento lo portò al suicidio. Così questa è la loro pena da scontare (lui per essersi suicidato e lei per essere stata crudele) che accade ogni venerdì (il cavaliere e i due mastini hanno il compito di seguirla, il cavaliere sceso da cavallo le strappa fuori gli organi dal corpo e li da’ da mangiare ai cani i quali riprendono in seguito l’inseguimento poiché la giovane riprende vita ogni volta). Così Nastagio assistette alla scena e quando se ne furono andati gli venne in mente un’idea. Se ne tornò a casa dagli amici e dai parenti e organizzò per il venerdì successivo un banchetto nella pineta senza dir niente agli altri come ultima cosa da fare per poter infine dimenticare il suo amore impossibile da avvicinare, e così fu. Quando tutti gli invitati (l’amata compresa) videro la scena del cavaliere e della ragazza che scappava e udirono ciò che il cavaliere raccontò loro, la Traversari cominciò a ragionare immedesimandosi nella ragazza che vide poco prima. Così mandò a Nastagio una sua serva la quale gli disse che la sua amata avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui e lui rispose che avrebbe dovuto sposarlo. La ragazza accettò e la domenica successiva (con l’approvazione dei Traversari) si sposarono. Analisi della novella In questa novella ci sono due racconti, l’uno dentro l’altro: il primo racconto è quello della vita di Nastagio, mentre il secondo della vita di Anastagi (il cavaliere nero). Nella novella c’è un’apparizione della Divina Commedia, in particolar modo riferita al tredicesimo canto dell’inferno (canto degli scialacquatori). I fallimenti del corteggiamento di Nastagio lo portano a fargli pensare al suicidio e a dilapidare il suo patrimonio per quanto ricco fosse. Il trasferimento nella pineta di classe lo aiutò, grazie agli amici, a riprendere una magnifica vita e a spendere molto meno. La visione della “caccia” infernale Nastagio riconosce lui stesso Lisa Pina IV A Italiano Esami 2006 nel personaggio del cavaliere costretto a subire eternamente le pene dell’inferno assieme alla sua nemica mortale, ragazza che nella vita successiva amava alla follia. La strategia di Nastagio fu quella di trarre profitto dalla scena alla quale assistette poco prima, invitando ad un banchetto con molte persone anche l’amata e posizionandola nel punto migliore per poter vedere la scena, trasformandole la durezza di un tempo in una totale disponibilità all’amore. La visione come sdoppiamento della vicenda di Nastagio la si ritrova nella somiglianza dei due nomi Nastagio e Anastagi tanto da evidenziarne la loro identità. Il rifiuto della donna amata nel Decameron è un caso singolare, poiché nelle altre novelle l’impedimento è dovuto ai genitori ad esempio (a parte nella novella di Federigo degli Alberghi). Sia Nastagio che Federigo vedono il loro tentativo di corteggiamento cortese-cavalleresco fallire. Il superamento della prova ed il successo finale porta sia a Nastagio e alla giovane Traversari che all’intera società una sensazione liberatoria che li renderà più capaci di godere i vantaggi di un’armoniosa liberalità affettiva.
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