Peuterey e GeoSpirit, fashion col tag

Transcript

Peuterey e GeoSpirit, fashion col tag
PUBBLICAZIONE ONLINE: RFID.THEBIZLOFT.COM
DATA: 30 LUGLIO 2010
Peuterey e GeoSpirit, fashion col tag
AUTORE: STAFF - REDAZIONE
TI PIACE QUESTO CONTENUTO?
( 0 points )
Ottimizzare i processi logistici, velocizzando le attività di lettura della merce in entrata e in uscita e, al
contempo, controllare il grey market attraverso l'adozione di un sistema Rfid integrato su tutta la filiera.
Dietro ai marchi del fashion Peuterey e GeoSpirit la qualità passa dalla tecnologia, attraverso un progetto
realizzato grazie alle sinergie congiunte dei due attori principali della filiera: G&P Net e Cenci D.O.C.
PUBBLICAZIONE ONLINE: RFID.THEBIZLOFT.COM
DATA: 30 LUGLIO 2010
G&P Net è la società che ha il suo head quarter ad Altopascio (Lucca) e che disegna, produce e
distribuisce le linee di abbigliamento Peuterey e GeoSpirit. Il successo commerciale, con tassi di sell-out
prossimi al 100%, confermano il forte posizionamento dei due marchi nella produzione di outerwear. La
distribuzione avviene esclusivamente tramite negozi di abbigliamento di fascia alta , con una connotazione
di sportswear evoluto e fashion oriented.
Con 25mila metri quadrati di strutture, Cenci D.O.C. è invece un operatore logistico specializzato
nell'abbigliamento di fascia alta, presidiando la lavorazione a ciclo completo del capo finito, supportata da
impianti all'avanguardia dotati di tecnologia Rfid. La società si occupa anche di tutti i servizi di corredo:
ricondizionamento, stiro, controllo qualità, imbustaggio, logistica, spedizioni, servizio lavanderia interno,
trasporto capi appesi e stesi.,
Elemento distintivo del progetto G&P Net e Cenci D.O.C. è stata la realizzazione di una catena logistica
estesa, basata sulla tracciatura Rfid dei capi, partendo dal sistema a radiofrequenza sviluppato da G&P
Net tra il 2007 e il 2008. In Italia questo è il primo progetto di filiera estesa, coinvolgendo produttore e
piattaforma distributiva, grazie all'utilizzo della tecnologia Rfid UhF. Aton, system integrator specializzato
nella tecnologia Rfid e nell’enterprise mobility, ha fornito tutto il supporto tecnologico necessario,
realizzando il middleware onId delle tecnologie Rfid.
“Il sistema di G&P Net, che aveva come obiettivo principale il controllo del canale distributivo e del grey
market – ha spiegato Luca Isidori, Ict Manager G&P Net -, prevedeva di inserire alcune funzioni di Rfid
all’interno della catena logistica (abbinamento tag/cliente); il nuovo progetto di filiera, realizzato in maniera
congiunta con il nostro fornitore di servizi logistici, consente di integrare le infrastrutture già esistenti per
realizzare l'automazione completa dell'intera gestione logistica”.
Ogni capo viene taggato da G&P Net alla produzione, con un tag passivo e già serializzato. Al suo arrivo a
Cenci D.O.C., il seriale del tag viene abbinato al modello/taglia/colore, con una procedura completamente
automatizzata progettata dai tecnici della logistica, che ha anche il compito di rilevarne eventuali
malfunzionamenti. Quindi il capo viene disposto nel magazzino di stoccaggio. Successivamente, i capi
vengono prelevati secondo i vari ordini, e l’ordine è validato a fronte di una matching list, passando i capi
in un gate Rfid.
In questo modo, quindi, è possibile tracciare il percorso del capo all’interno di tutta la procedura logistica, e
monitorare in modo puntuale la sua posizione all’interno di questo processo e nel canale distributivo a
valle. Inoltre le varie operazioni descritte sono svolte in maniera più semplice ed efficiente permettendo
una riduzione dei costi e una maggiore sostenibilità dei picchi di carico di lavoro.
Il progetto è operativo dalla fine di dicembre 2009, e ha permesso di gestire già centinaia di migliaia capi
per migliaia di ordini.
“I capi che integrano i tag arrivano in azienda – ha proseguito Tullio Morena, Coordinatore Sistemi Cenci
D.O.C. - ed è a questo punto che viene avviato il processo di abbinamento tra tag e modello/taglia/colore
del capo. Fino a questo momento, infatti, il codice scritto sul tag è muto, non avendo alcuna
corrispondenza. L’abbinamento viene effettuato mediante varchi automatici, diversi per i capi stesi ed
PUBBLICAZIONE ONLINE: RFID.THEBIZLOFT.COM
DATA: 30 LUGLIO 2010
appesi. All’uscita della merce dal magazzino, a fronte di ordinativi clienti, i capi vengono prelevati e passati
sotto un varco. Quando i capi con i tag passano sotto il varco, il codice del tag viene decodificato secondo
l’associazione modello/taglia/colore, e la matching list viene così completata. In questo modo, si traccia il
cliente (o il distributore) a cui viene consegnato ogni singolo capo.
Grazie alla nuova implementazione, i responsabili hanno immediatamente registrato diversi vantaggi.
Innanzitutto, grazie alla maggiore automazione del processo raggiunta tramite le tecnologie Rfid applicate
lungo tutta la filiera, il numero di capi spediti al giorno è passato da 6mila unità a 12mila unità per singola
postazione.
La radiofrequenza ha permesso inoltre di abbattere drasticamente le tempistiche relative al controllo del
confezionamento: oggi, infatti, gli operatori impiegano un 90% di tempo in meno rispetto al sistema
pregresso. La reingegnerizzazione ha permesso anche di velocizzare la gestione dell'inventario.
"La tecnologia Rfid in Cenci D.O.C viene sviluppata costantemente ha ribadito Morena - le applicazioni
sono notevoli in tutta la filiera, a partire dall'ingresso merce con verifica del contenuto sui colli chiusi,
proseguendo nelle varie fasi di lavorazione fino a velocizzare notevolmente le procedure di spedizione. Di
ogni singolo capo si può arrivare a ricostruire le movimentazioni e lavorazioni occorse, con relativi tempi di
lavorazione, giacenza, destinazione finale e via dicendo, il tutto a disposizione del cliente. I nostri tecnici
interni testano direttamente ogni singolo aggiornamento tecnologico in stretta collaborazione con Aton,
nostro partner privilegiato per i sistemi Rfid, contribuendo attivamente allo sviluppo di questa tecnologia,
ancora misteriosa ai più, ma per noi reale e concreto aiuto nel fornire le migliori prestazioni ai nostri
clienti".
Il progetto ha avuto un altro feed back positivo: il ritorno dell'investimento, infatti, è stato raggiunto nell'arco
di soli sei mesi.
"L’obiettivo iniziale del progetto era il controllo del fenomeno del grey market a tutela del marchio e
dell’investimento, - ha concluso Isidori - ma la tecnologia Rfid ci ha consentito di spingerci oltre, arrivando
non solo a garantire la tracciabilità completa del nostro prodotto dalla produzione alla distribuzione, ma
anche di aumentare l'efficienza logistica. La quantità giornaliera di capi spediti è aumentata di oltre il 50%
rispetto alle stagioni nelle quali utilizzavamo la lettura dei codici a barre, mantenendo gli errori di
spedizione pari a zero. Siamo riusciti inoltre a ridurre del 90% i tempi di ingresso della merce a magazzino
e di controllo del confezionamento. Il punto di forza della soluzione è stata la facilità e rapidità di
implementazione della tecnologia Rfid che ci ha consentito un Roi pressochè immediato."
Il progetto si è aggiudicato il terzo posto dell'Rfid Award 2010 per la categoria Progetti di Filiera.