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Newsletter – Hi Tech Insider
APRILE 2005
Comparazione fra Smartcard e chip RFID: quali sono le differenze?
Le due tecnologie sembrano quasi uguali, tanto da poter apparire superficialmente come la stessa
cosa. Questo perché le finalità di utilizzo sono le stesse, ma l’approccio cambiaPer prima cosa
delineiamo gli scenari di utilizzo della tecnologia.
Dal prossimo anno, negli Stati Uniti, Smartcard con chip wireless sostituiranno i comuni passaporti.
Le smartcard conterranno tutte le informazioni relative al possessore, impronte digitali e foto
incluse.
Praticamente i cittadini americani verranno equiparati a merci. Come avviene al supermercato con i
codici a barre dei pomodori pelati. Tutto per aumentare la sicurezza. Le potenzialità sono molto alte
e tutti i maggiori vendor si stanno gettando nell’implementazione di questa tecnologia.
Affiancata ad essa troviamo la tecnologia dei Tags RFID. La differenza è nella passività del sistema.
Mentre i Tags RFID includono una tecnologia attiva che invia segnali in maniera autonoma, le
smart-card spostano la loro potenza sul lettore che li interpreta. Praticamente solo RFID riesce a
trasmettere dati.
RFID consente di tracciare le merci in maniera molto efficace, perché non ha bisogno di “punti di
contatto” con l’apparecchiatura che interpreta il segnale. Purtroppo ancora questo tipo di utilizzo
non viene percepito in maniera utile dai produttori dalle catene di distribuzione. Molte volte esiste
uno scollamento nell’utilizzo di Tags RFID da parte delle varie parti che compongono la catena
distributiva. Le società interpretano il tracciamento delle merci in maniera molto differente.
Questo crea un rallentamento nell’utilizzo e nell’implementazione di questo genere di tecnologia.
Però gli osservatori sono convinti che RFID si possa affermare in diversi campi. Oltre alla
tracciabilità, anche nei settori della sicurezza, della fatturazione e anche della promozione dei
prodotti.
A questo punto si pone il problema della privacy. Con l’adozione dei passaporti di tipo smart-card
wireless, o con l’adozione dei Tags RFID non sarà difficile interpretare i segnali e risalire a grandi
quantità di dati sensibili. A questo si ovvierà con particolari sistemi di lettura-scrittura delle carte e
con lo sviluppo di lettori particolari. Questo tipo di lettori funzioneranno alla distanza di circa 100
centimetri.
Altro problema riguarderà la necessità di garantire l’esattezza dei dati. Ovvero impedire la
manipolazione o l’alternazione dei dati personali contenuti nelle smart-card.
A questo problema la ricerca sta rispondendo con degli algoritmi matematici che impediscono di
manipolare o copiare i dati tra smart-card.
La controversia riguardo la protezione della privacy, in contrasto con l’utilizzo del tracciamento
delle merci, continuerà ancora a lungo – ovviamente.
RISORSE UTILI – APPROFONDIMENTI:
http://wireless.newsfactor.com/story.xhtml?story_id=32216
http://wireless.newsfactor.com/story.xhtml?story_id=31330
Intervista al primo essere umano che si è fatto inserire un chip RFID nella mano:
http://www.bmezine.com/news/presenttense/20050330.html
Articolo originale qui: http://www.newsletter.duke.it/ht/insider-255.shtml
Articolo scritto da Simone Messina – www.officialsm.net
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