Giu.- Ippica coniugata allo spettacolo
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Giu.- Ippica coniugata allo spettacolo
MEMORIE DE ________a cura di LUCIO CELLETTI - [email protected]________ Q uesta volta vogliamo far parlare le immagini, con una finestra sul passato nuova ed inconsueta: ci piace riproporvi un excursus fotografico di massimi personaggi dello spettacolo, del cinematografo e della musica che a differente titolo ed in vari momenti storici hanno incontrato il mondo del cavallo trottatore. Testimonianze rare e in parte diluite nel tempo, ma custodite negli archivi del nostro giornale. Sono la dimostrazione che la nostra disciplina, a volte bistrattata, a volte ignorata, ha saputo convogliare a sé, i nomi più prestigiosi quali mitavano alla cronaca frettolosa delle batterie e della finale: oggi il bravissimo telecronista Rai, Claudio Icardi, deve impegnarsi in una corsa parallela con la favella, mentre i tecnici specializzati nel montaggio sono costretti a centellinare i “frames”, perché si deve dare al più presto la linea alla rete per il resto della programmazione. Se adesso abbiamo il Lotteria in versione “Bignami”, i meriggi televisivi del Lotteria degli anni Settanta erano invece uno spettacolo simmetrico all’agonismo perché il compianto Alberto Giubilo, organizzava tra una batteria e l’altra, una serie di interviste in cui attori, cantanti, registi e sportivi si alternavano. Adesso di talk-show simili ne abbiamo tanti, ma allora non ve n’erano: ci sentiamo quindi di attribuire al “the voice” dei telecronisti la primogenitura di un genere di spettacolo, allora totalmente sconosciuto. Poi negli anni Ottanta il Festival di Sanremo, grazie al concorso Totip, dà all’ippica la giusta occasione, in una operazione promozionale che offriva agli utenti della schedina, anche la possibilità di indicare un vincitore alternativo del concorso canoro. Ma ora diamo alle immagini il giusto spazio! IPPICA CONIUGATA SPETTACOLO ospiti di un evento o addirittura protagonisti sul campo. Tante volte si è cercato con successo di attirare l’attenzione del pubblico anche attraverso la presenza di gente carismatica, in un linguaggio di propaganda capace di raggiungere lo scopo promozionale previsto. Abbiamo tuttavia la presunzione di ritenere che anche il trotto o più genericamente il mondo dei cavalli abbia lasciato, in molti casi, un segno incancellabile anche nelle menti e nelle sensibilità di questa gente famosa. Nelle memorie televisive di un bel tempo andato, si ricorderà senz’altro come le telecronache del Premio Lotteria di Agnano, non si li- 34 Mike Bongiorno... in divisa da driver. Tra le sue ben note passioni sportive anche il trotto. Il decano dei presentatori è stato, in epoca giovanile, discreto gentleman. Fu proprietario (erano gli anni del suo primo “Lascia o Raddoppia”) di due cavalli, Cruzeiro ed Arcangelo e della Scud. San Michele. Nel suo libro autobiografico, uscito un paio di anni fa, egli stesso si è soffermato sulla sua esperienza presso il trotter milanese. (Trottatore n. 11-12/84) Bellissima è dir poco: Mina impegnata nella lettura del Trottatore dell'agosto 1968. Dice la didascalia d'epoca “Il lavoro la impegna e le impedisce di avvicinarsi ai cavalli come e quando vorrebbe, ma nelle pause del lavoro quando può incontrarsi con amici che le parlano di cavalli Mina è felice,contenta e legge IL TROTTATORE che la introduce direttamente alla nostra famiglia”. Impegnata come non mai in quel periodo, aggiungiamo noi, la “tigre di Cremona” presentò proprio nell'autunno di quell'anno l'edizione più riuscita di Canzonissima, con Walter Chiari e Paolo Panelli e scalò le classifiche della Hit-Parade con “Vorrei che fosse amore”, sigla finale della trasmissione. (Trottatore n. 11/68) Alain Delon e Mireille Darc a San Siro nel 1974 festeggiano Equileo, vincitore del Premio Europa In quei mesi l’attore francese è nelle sale cinematografiche, con la Darc, quale interprete del film “Borsalino & Co.” ed ha appena organizzato (parliamo di boxe, altra passione sportiva) lo storico mondiale dei medi fra Carlos Monzon e Jose Mantequilla Napoles. Delon è stato proprietario oltrechè di Equileo, anche di Fakir du Vivier. (Trottatore n. 3/74) Un’affascinante Edvige Fenech con il quattro anni Bertuz alla premiazione del Premio Città di Cesena in un caldo sabato dell’agosto 1983. (Trottatore n. 7-8/83) L’incantevole Gina Lollobrigida in una... trasferta a Berlino Mariendorf (Trottatore n. 3/76) 35 I Ricchi e Poveri a Settimo Milanese nel 1985: a febbraio vincendo Sanremo con la canzone “Se m’innamoro” avevano ricevuto in premio dal Totip il cavallo Exodus Rl., un figlio di Peridot Pride che partecipò anche al Derby ed all’Orsi Mangelli. Alle Aste di quell’anno, acquistarono un figlio di Short Stop chiamato Gabir Dechiari. (Trottatore n. 9-10/85) Pippo Baudo al Sesana di Montecatini con la cavalla Fimba Mo, regalatagli dal Totip, appena dopo il suo matrimonio con Katia Ricciarelli nel 1986 (Trottatore n. 3-4/86) Eros Ramazzotti con Faiz (un figlio di Zimmermann, guidato da Vittorio Guzzinati), dopo una vittoria a Milano nel 1986: a febbraio il cantante romano si era aggiudicato il cavallo imponendosi nella kermesse sanremese con il brano “Adesso tu” (Trottatore n.1-2/86) Tra l'altro Faiz, per essere designato come trottatore da mettere in palio nella gara canora, dovette aggiudicarsi a San Siro, una corsa apposita, piegando gli... altri pretendenti. Renzo Arbore in compagnia di Ermanno Mori in occasione del “Premio Amico del Cavallo” a Grosseto nell'autunno 1986. Il nostro caro storico ex-Direttore non avrà certo mancato di consegnare allo showman foggiano una copia della nostra rivista e di soffermarsi sul recente successo bolognese di Ebsero Mo nel Continentale. Arbore si piazzò secondo alle spalle di Ramazzotti nel Sanremo 1986, interpretando “Il Clarinetto” per sorteggio ricevette in dono un purosangue, denominato Kavir. Sono gli anni a cavallo tra i due suoi più grandi successi televisivi “Quelli della notte” ed “Indietro tutta” (Trottatore n. 11-12/86). L’immancabile (per quel periodo) cavallo vinto a Sanremo: per Toto Cotugno (secondo nell’87 con la canzone “Figli”): un soggetto di nome Friulano, figlio di Oppy, una discreta carriera agonistica con un ragguaglio di 1.17.3 (Trottatore n. 3-4/87) 36