I nostri auguri vanno agli ultimi e ai primi solo se

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I nostri auguri vanno agli ultimi e ai primi solo se
N
I nostri auguri vanno agli ultimi e ai
primi solo se decidono, in questa
terra, e da ora, d’entrare nell’esercito degli ultimi. Auguri, poi, alle
nostre attente lettrici e ai nostri
gloriosi lettori. Li sappiamo buoni
di cuore e siamo sicuri che ci consentiranno un augurio particolare
ad Anna Fortugno, lanciata in
caduta libera nel circo politico
dalla deputata madre. Ne ha proprio bisogno
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
02
la Riviera
CONTROCOPERTINA
UNA STRORIA
LA VOCAZIONE
La “personale” di Bersani
tira la volata a Scopelliti
PASQUINO CRUPI
n po’ di storia è utile per tutti, soprattutto per Bersani, il quale si è prodotto nel tentativo di scandalizzare
l’Italia politica, ricordando al Prof. Mario
Monti che non si costruiscono partiti persona. Ma chi ha buona memoria storica sa che
non c’è stato partito che non sia stato costruito sulla persona e da una persona. Per restare nei dintorni nella casa madre comunista,
riverniciata ma non demolita dai Piddisti
post-comunisti, vale subito revocare in mente
che il Partito Comunista in Italia venne fondato intorno ad una persona e dalla persona
d’ Amedeo Bordiga. E lo stesso avvenne per
il Partito Popolare Italiano. Tutto poggiato,
nel suo nascimento sulla persona di Don
Luigi Sturzo. Qui, però, ci fermiamo con gli
esempi, non intendendo aprire una discussione dottrinaria. Poiché ci pare più interessante
notare che Bersani, il quale censura il Partito
personale, a sua volta è Capo di un Partito
personale, dove le Primarie sono una finta e
il patto leonino del già richiamato Bersani è
una realtà, tanto più fastidiosa quanto più
negata.
Pier Luigi Bersani, infatti, ha riservato a se
stesso un pacchetto di deputati blindati, sottratti ad ogni giudizio degli elettori del PD e
resi santi dal Segretario, perciò intoccabili.
Non c’è capolista del PD in tutta Italia che
non rientri nel convincimento personale di
Bersani.
In Calabria ne stiamo vedendo delle belle. I
rottamatori, che hanno perso la loro battaglia
interna, sono stati surrogati dai derogatori,
U
Marco Minniti , se gli
fosse stato possibile,
avrebbe voluto
reincarnarsi nella
persona di Italo Balbo.
E quindi Bersani
gli ha offerto un
aereo per Roma più
il paracadute.
Ilario Ammendolia e Demetrio Battaglia
scenderanno in campo per le primarie
del Partito Democratico del 30 dicembre
una specie politica assai vecchia, che nel rispetto
della grammatica politica inventata da Bersani
ricorre all’eccezione per perpetuarsi. Pensate,
Marco Minniti, se gli fosse stato possibile, avrebbe voluto reincarnarsi nella persona di Italo
Balbo. E quindi Bersani gli ha offerto un aereo
per Roma più il paracadute. Non parteciperà
alle primarie cui sono costretti evidentemente i
dirigenti di seconda serie anche se di seconda
serie non sono come a Reggio l’ avv. Demtrio
Battaglia e nella Locride il prof. Ilario
Ammendolia, che scendono in campo per le primarie. Qui nella Locride, scelti dai circoli del
PD, andranno alle Primarie pure il Sindaco di
Gerace Giuseppe Varacalli e la sindacalista
Mimma Pacifici. Ma c’è anche il libero arbitrio,
che pare sia stato inventato da Dio per fare rompere le gambe agli inavveduti. Cioè: alle
Primarie possono partecipare anche i Dirigenti
scelti dai circoli, purché
riescano a raccogliere
firme a sostegno della loro
candidatura. Che cosa
sarebbe un madre se non
pensasse al futuro dei figli,
al futuro certo che solo la
Politica può assicurare?
Incredibile ma ero: in
tanto buio di valori una
eccezione è quella del
Presidente della provincia
di Cosenza Mario Oliverio
che non ha chiesto deroga
e non ha manifestato nessuna volontà di lasciare Cosenza per Roma. Se fosse la regola, il Pd
calabrese potrebbe abcora nutrire speranza
dIbattere il fronte di Scopelliti.
IL DITO NELL’OCCHIO
Don Nuccio Cannizzaro
dimissionato a mezzostampa
RODERIGO DI CASTIGLIA
on facciamoci illusioni. Il
segreto istruttorio è un
segreto di Pulcinella, la
terzietà del giudice una chimera,
le intercettazioni il fondo di San
Patrizio da cui magistrati, carabinieri, poliziotti, finanzieri, non
avendo tempo - suppongo - per
distinguere ciò che c’entra con la
dialettica processuale e ciò che le
è assolutamente estraneo, attingono e spargono la polverina che
appesta pregiudicati e incensurati, vite sbarrate e vite in libera circolazione. È, questo, un dato
oggettivo. Ma non basta questa
N
constatazione. È venuta l’ora in
cui è necessario anche da parte
nostra seppellire ogni viltà e ogni
timore. A nulla varrebbe il pozzo
di San Patrizio se non ci fosse
una stampa soprattutto locale in
cui prestano servizio giornalisti
piccolo-borghesi, che, secondo
Gaetano Salvemini, “ avvezzi, fin
dai primi anni, a sentir magnificare «la raccomandazione»
come il solo mezzo per andare
avanti […], non vedono nella vita
se non un gioco di protezioni,
uno scontrarsi di simpatie o di
antipatie capricciose. Per essi
non esiste una scala di valori
morali obiettivi. Il merito consiste nell’avere un protettore
potente. Sarebbero capaci di
presentarsi innanzi a un possibile
patrono, in ginocchio, strisciando
la lingua per terra”. Così è, e a
noi resta solo il tormento di stabi-
GIUSEPPE ZANGARA DALLA
LOCRIDE ALL’AMERICA PER
UCCIDERE ROOSEVELT
eanche un foto“N
grafo di merda, a
vedere gli occhi di un
ta. E non gli andava giù
di averlo fallito il suo
obiettivo.
Quella stupida calibro
trentotto a canna lunga
non li valeva neanche i
suoi otto dollari. Lei
aveva sbagliato mira, e
invece di ammazzare
F.D. Roosevelt, ammazzò
Anton Cermak, il sindaco di Chicago. E nessuno
ora avrebbe potuto dire
se il mondo sarebbe cambiato senza quel presidente americano. E l’anarchia di cui Giuseppe
era figlio non avrebbe
mutato le sorti del
mondo.
Gli era mancato il colpo
giusto, come in tutta la
sua vita sempre qualcosa
di importante gli era fuggita via al momento
opportuno. Così si sforzava, non avrebbe voluto
morire, avrebbe semplicemente voluto tornare a
casa a Ferruzzano, ma
era tardi ormai e questa
volta il coraggio non
doveva abbandonarlo. Lo
tenne stretto, lo prese fra
i denti. Ecco come muore
un anarchico disse al boia
che per pochi dollari lo
avrebbe fritto. Lui strinse
gli occhi, e in un attimo
tornò a Ferruzzano.
LE CHEVALIER
anarchico che muore.
Attacca i fili boia, questa
frittura falla in fretta che
voglio tornare a casa”.
Quanto gli mancava la
sua terra, i boschi di
querce e lecci dietro a
Ferruzzano, quel mare di
smeraldo che lo salutava,
all’uscita di casa, a ogni
alba. Il profumo delle
ginestre a primavera, l’odore del mosto che dopo
la vendemmia faceva le
bolle dentro i tini, le
grida felici della mietitura. Tutta la sua vita era
stata una mancanza, sua
madre l’aveva mollato
per il cielo che aveva solo
due anni e lui quel cielo
perennemente azzurro
l’aveva sempre odiato. La
scuola l’aveva mollato,
mandandolo nei campi
dopo due mesi. E dopo
trentatré anni l’avrebbe
mollato la vita, e lui il
supplizio della sedia elettrica lo voleva affrontare
con più gioia di Nostro
Signore. Non aveva
paura di morire, solo non
gli andava giù di farlo
senza un giornalista che
raccontasse del suo
coraggio, per questo incitava il boia a fare in fret-
IN EVIDENZA Il caso di don Nuccio Cannizzaro, dimissionato a mezzostampa, conferma la salveminiana denuncia che sui nostri quotidiani prestano servizio giornalisti piccoli borghesi che, «avvezzi, fin dai primi anni, a sentir magnificare
“la raccomandazione” come il solo mezzo per andare avanti […], non vedono nella
vita se non un gioco di protezioni» e «sarebbero capaci di presentarsi innanzi a un
possibile patrono, in ginocchio, strisciando la lingua per terra».
lire se il patrono sia il capitano
dei carabinieri o il magistrato, o
l’uno e l’altro insieme. Poiché la
stampa dominante ha come
destino d’essere dominata così
come i giornalisti senza voglia di
una osservazione diretta della
realtà sono destinati a rotolare
tra le carte giudiziarie, offerte
generosamente. Sono sicuro che
senza tribunali e procuratori la
stampa locale, nella misura di tre
quarti, chiuderebbe per mancanza di notizie e di lettori. E,
invece, Dio la assiste, grato per
l’opera di purificazione delle sue
chiese, come insegna il caso di
Don Nuccio Cannizzaro, messo
alla gogna dal capitano dei carabinieri, Valerio Palmieri, che, in
sede di dibattimento processuale, gli mette in bocca per delibata intercettazione una frase disonorante, subito ripresa con gaudio dal corrispondente reggino
de «il Quotidiano». Ma che
novità. I preti non servono a salvare l’anima nostra, ma servono
a fare vendere di più.
Aveva la frase del capitano una
qualche relazione con lo svolgimento
del
processo?
Nient’affatto. E per ciò io qui
dico quello che doveva dirsi e
non è stato detto: che il Pm d’udienza doveva stoppare il capitaDOMENICA
no. Non l’ha fatto.
E gli avvocati che ci stanno a fare
se non insorgono contro l’oltrepassamento del diritto? Si mettono sull’attenti a fronte delle sfasate dichiarazioni di un capitano
dei carabinieri e ammutiliscono
di fronte alla risonanza del corrispondente de «il Quotidiano»,
che bisogna tenere buono onde
avere qualche rigo di citazione?
Bravo il vescovo Mondello. Si
inginocchia dinnanzi a Dio, e a
nessun altro. Infatti, respinge le
umane, generose, affrettate
dimissioni di don Nuccio
Cannizzaro, dimissionato a
mezzo stampa.
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LA RIVIERA
03
Parlando
di...
LA SETTIMANA
Mandarini
profumo
di carcere
Profumo irresistibile di mandarini. Li vedi lì ad un passo
da te e vorresti allungare la
mano e prenderli. Sai che
non sono tuoi e non stanno
sull’albero per la comunità.
Qualcuno ha lavorato e poi li
raccoglierà. Ma in fondo cosa sarà mai? Questa
voglia però è meglio se da oggi te la fai passare, se
non vuoi pagarla cara. Tre persone infatti sono state
denunciate dai carabinieri per tentato furto.
L’episodio è accaduto a Sellia Marina. I tre si sono
trovati in un campo di mandarini e la voglia di provarli, probabilmente per la fame, li ha portati a staccarne ben 19 da un albero. Il proprietario si è accorto e ha subito richiesto l’intervento dei carabinieri. i
tre colti di sorpresa non sono scappati, non hanno
avuto i riflessi pronti e sono stati trovati con le mani
nel sacco, anzi con i mandarini in mano. La scena
del crimine era ancora fresca e incontaminata,
anche se i Ris non sono stati necessari. I corpi del
reato erano tutti ai piedi dei delinquenti. Le diciannove bucce non lasciavano dubbi. Al termine degli
accertamenti dei militari i tre sono stati denunciati
per tentato furto.
suo verbo. Il tour è iniziato
giovedì a Reggio ed è proseguito il giorno successivo a
Vibo Valentia, Catanzaro,
Crotone e Cosenza. In ben
MOVIMENTO 5 STELLE due giorni il comico genovese convertitosi alla politica,
Beppe Grillo
seppur di massa, ha tenuto i
suoi comizi e ha cercato di
in Calabria
attrarre nuova linfa per il suo
E dopo la discesa di Bersani partito. Manca in Calabria
e Vendola è la volta di
dal 10 ottobre, ma quella era
Beppe Grillo. Il contestato
stata una toccata e fuga
capo del Movimento
prima dell’attraversamento
Cinque Stelle ha divulgato il dello Stretto a nuoto.
SIDERNO
FERROVIE DELLO STATO
Protesta civile
dei commercianti
504 milioni per
la rete ferroviaria
Il 12/12/12 a Siderno presso la
sede ALI si sono riunite le più
importanti associazioni del territorio che avevano deciso fare una
azione immediata. Al 4° punto
infatti dicevano: un'azione di protesta, per dare un segnale forte,
contro la sproporzione del prelievo fiscale che ci sta uccidendo e
per questo motivo si impegnano
a spegnere le insegne e le luci di
tutti gli esercizi ed attività commerciali giorno giovedì 20 dicembre, per dieci minuti, dalle 19,00
alle 19,10. Cosi è stato. (Nella
foto un vetrina con le luci spente
e un imprenditore con il fischietto
in bocca)
Ancora una volta la Locride
non ha bisogno di essere
collegata al resto del
mondo. È stato siglato un
accordo da 504 milioni di
euro per l’elettrificazione
della rete ferroviaria
Salerno-Reggio Calabria.
Sono previsti cinque macro
interventi, tutti sulla fascia
tirrenica: per la linea
Salerno-Reggio Calabria, la
tratta Metaponto-SibariCosenza, la linea SibariCrotone-CatanzaroLamezia Terme. I lavori
dovrebbero partire nel 2014.
Le notizie più lette della
settimana su larivieraonline.com
1
TORNANDO DA UOMINI E DONNE
LOCRI:CARABINIERI ARRESTANO MINORI CON
2 L’ACCUSA DI ESTORSIONE
ECCO COSA ACCADREBBE IN ITALIA SE IL SUD
3 CESSASSE DI PAGARE L’RCAUTO
4 LA DEPUTATA LAGANÀ NON LASCIA MA RADDOPPIA
SANTÌILARIO DELLO JONIO: HA FATTO FALLIRE
5 CINQUE IMPRESE EDILI NEL VENETO
6 SCAMPATO PERICOLO PER I 130 PASSEGGERI DEL
REGIONALE CS-RC
7
LA SEMPLICITÀ DI UNA GIOVANE ARTISTA
8 LA CADUTA DEGLI ECOMOSTRI DELL’ARROGANZA,
MA RIMANE LA CHIUSURA MENTALE DEI SANTUTTO
Dati larivieraonline.com
NORDICI & SUDICI Gioacchiano Criaco
A Natale fate l’amore stupidi ragazzi locridei
Segni particolari, nessuno. Capelli
rasati ai lati e sulla nuca, giocano a
morra e sono tutti uguali. Si sono
lasciati convincere di essere nati
male. Passeranno la vita a cercare
opportunità facili. Si affanneremo a
trovare alibi a colpe che gli appartengono. I figli dell’Aspromonte per i
quali potremmo scrivere e sigillare in
una busta il loro destino, dicendovi
chi andrà via, chi morirà prematuramente e chi finirà in galera che è peggio. È un film che vedo da una vita, e
lo spettacolo è doloroso. Lo descrivo
ogni giorno, in quello che scrivo, faccio e dico. Per farlo non posso non
gridare l’orrore al quale tanti ragazzi
stanno andando incontro. So che la
baldanza dei più finirà col passare
dell’età giovanile, quando avranno
scoperto di aver confuso l’incoscienza col coraggio. Tremeranno di fronte alla morte, e in carcere piangeranno di nascosto sotterrando il terrore
con le gocce del sonno. E sarà duro
per quelli che nonostante tutto saran-
no andati avanti negli anni, prendendo coscienza di avere sprecato la propria vita insieme a quella di tante
persone innocenti. Non sarà bello
sapere che la vita e la libertà saranno
state sacrificate stupidamente, per
sentirsi più in gamba degli altri o per
un pugno di dollari.
Perciò, ai
ragazzi che ancora non hanno sfidato
la morte, continuerò a dire: “quando
uscite di casa non fate i coglioni, trovatevi qualcuno e fate l’amore, e alla
nostra gente non rompete le scatole.
E se siete già preda di un orgoglio
stupido e smisurato, se il vostro io
pretende il martirio, se proprio volete morte o galera, allora infilatevi in
un carcere o in una bara, ma fatelo
per la rivoluzione e non contro la
vostra terra, la vostra famiglia, la
vostra vita. I vostri coetanei, quelli
che non praticano l’arroganza sono
migliori e più dritti di voi. Sarete lo
stesso dei coglioni illusi, ma qualche
demente potrebbe considerarvi caduti onorevoli”.
CENTOVETRINE
Matrimonio col botto
per Daniela Fazzolari
Rientrata mercoledì 7 dicembre nel cast di
Centovetrine, la popolare attrice sidernese ha già
un matrimonio e un attentato alle spalle. Il matrimonio tra Jacopo e il personaggio di Diana (alias
Daniela Fazzolari) si è svolto nel migliore dei modi,
ma nessuno sa che una bomba è stata programmata
per scoppiare a mezzanotte e far saltare in aria la
residenza con tutti i suoi ospiti. L’unico ad aver scoperto il piano diabolico di Maddalena è Ivan Bettini
(Pietro Genuardi), che si è lanciato in un corpo a
corpo con l’attentatore. I siti di gossip fanno sapere
che per loro «il personaggio di Diana Cancellieri vi
terrà compagnia molto a lungo».
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
04
la Riviera
ASSENZE E PRESENZE
IL DIAVOLO NERO
INSOLITI VIAGGI
Ventisei Afor
indagati per truffa
Reato di parentela allargata
Turisti americani a dicembre
a Siderno? Si saranno persi
Sul nostro settimanale mi è avvenuto di discorrere dell’inedito reato di
parentela ristretta, che ha spedito
non poche persone in carcere e la
cui formulazione, non ancora codificata, è questa: tuo padre è ’ndranghetista, di conseguenza anche tu
lo sei; tuo zio è ’ndranghetista, di
conseguenza anche tu lo sei. Non
c’è scampo né per gli uni né per gi
altri, come nella popolare canzone
La famiglia dei gobetti dove tutti
erano gobbi.
Ma non c’è limite alla caccia agli
untori. Il reato di parentela è di
sterminata elasticità, e ricomprende anche i parenti lontani, i parenti
di carta che si acquisiscono attraverso i matrimoni, i quali ubbidiscono solo alle leggi del cuore. Ma
in provincia di Reggio Calabria è
giusta valvola di sicurezza che le
carte matrimoniali siano rilasciate,
L’ubiquità è una virtù che
tutti desidererebbero, ma
non tanti ne godono. A
quanto pare invece alcuni
forestali di Siderno e
paesi limitrofi possiedono
il dono di essere in due
posti contemporaneamente. Secondo le segnalazioni giunte ai carbinieri di
Bianco, alcuni operai
dell’Afor riuscivano allo
stesso tempo ad essere al
lavoro e al bar, o erano a
casa e a lavoro. Ma il più
bravo in quest’arte era un
operaio che pur essendo
presente a lavoro si trovava anche ad Ascoli Piceno
a fare visita al fratello
carcerato. Tre lettere anonime hanno innescato le
indagini della Procura di
Locri.
con splendido timbro di razza
pura, dalle locali caserme.
Precauzione che gli ora coniugi
Giuseppe Gligora e Maria Scriva
Antonietta, illudendosi di vivere
nel Paese della culla del diritto, non
hanno sciaguratamente preso in
considerazione. E mal incolse loro.
I due coniugi sono proprietari
della struttura sanitaria “Ferrara
Day Surgery”, che ha rapporti leciti, trasparenti, luminosi come il
sole, con la Regione Emilia
Romagna la quale sospende, però,
ogni accreditamento per le forniture dopo che la Prefettura di Reggio
Calabria comunica a quella di
Ferrara che la suocera di un loro
figlio è imparentata con i Morabito
d’Africo. Parentela che non ha
confini nel diritto. Comunque,
parentela incriminante. Ma così
giustamente non ha ritenuto il Tar
di Reggio che ha mandato assolti
da ogni sospetto di inquinamento
della loro struttura per parentela
allargata. E ora fate attenzione.
Secondo la regola dell’Onorata
Società, può farne parte chi nella
propria razza non ha parenti con
carabinieri e poliziotti fino alla settima generazione.
Secondo prefetti, questori, magistrati, può legittimamente fare
l’imprenditore e persino il venditore ambulante chi nella propria
razza non ha parenti ’ndranghetististi fino alla settima generazione.
Non trovate strano che l’eugenetica
ndraghetistica sia la stessa dell’eugenetica giudiziaria? Che, insomma, per giudicare dell’onestà e
della probità delle persone si
applichi come criterio di giudizio la
scala dei valori ’ndranghetisti?
Siderno è diventata una meta turistica invernale.
La prova sotto i vostri occhi. Un gruppo di americani l’ha scelta come destinazione del suo viaggio pre natalizio e si è fatto guidare alla scoperta
delle nostre meraviglie da Massimo Diano. Qui
stanno visitando uno delle piazze della nostra
ridente città, Piazza Michele Bello. Se gli sventurati americani erano venuti in cerca di un posto
al sole e di un po’ di calduccio forse hanno sbagliato mese o almeno anno, visto il freddo.
VECCHIE GLORIE
Giuseppe Galluzzo
una figurina introvabile
CARTOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò
Gallicianò
Nascosto tra le pieghe di roccia
e accarezzato dalle curve dei
monti, l’ambito da fiumare,profumato da boschi e nobilitato da
storia antichissima, il borgo
risplende di solitudini. Da acropoli di ere antichissime a capitale minuscola del linguaggio
ellefono, greci di Calabria,
monaci bizantini, tradizioni di
lenta contemplazione, sessanta
abitanti per custodire e conservare un gioiello incastonato
nell’Aspromonte, dove gli uomini possono ancora cercare liberamente il loro dio.
Nell’album Panini è un oggetto di culto. Tutti lo
abbiamo collezionato, ci siamo scambiati le figurine dei nostri calciatori preferiti e ogni volta che
andiamo a sfogliare qualche vecchia annata e
come tornare indietro nel tempo. Nell’album
’79-’80 tra i giocatori del Milan guarda un po’ chi
abbiamo trovato: Giuseppe Galluzzo di Siderno,
attaccante classe 1960. Quell’anno ha fatto registare quattro presenze e segnato due reti.
DOMENICA
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LA RIVIERA
05
Dagli anni 20-30 agli anni 60-70
dall'istruzione di pratiche di atti di
richiamo e assistenza al nostri emigranti
Esempio di
metamorfosi
Quando il viaggio era considerato, dai più, solo un modo per passare da un paese ad
un altro, prima di munirsi di spago e cartone, si passava dall'agenzia MACRI' VIAGGI; è qui che ci si perde nella memoria storica di un paese, dove con un soffio è possibile far riemergere pratiche di assistenza agli emigranti verso le Americhe e l'Australia
per imbarchi su vapori di passeggeri e di merci. Si perchè la MACRI' VIAGGI, che
non ha mai cambiato sede, iniziò la sua attività come rappresentanza di vettori marittimi quali "Cosulich" Società Triestina di Navigazione, "Italia" Flotte Riunite Genova,
dagli anni 30, "Giacomo Costa fu Andrea" Genova e "Flotta Lauro" Napoli dagli anni
50.
Oggi l'attività continua, come agenzia viaggi e turismo, con l'attuale responsabile,
direttore tecnico CARMELO MACRI'. Sono state attivate svariate biglietterie, da
quella aerea IATA Accreditation, alle marittime, con "Costa"e "MSC Crociere", per
finire alla ferroviaria con Trenitalia. La MACRI' VIAGGI, punto di riferimento sulla Costa Ionica calabrese, viene classificata nel contesto la migliore
agenzia viaggi per professionalità ed esperienza. La mission dell'agenzia è che il viaggio sia, oltre ad essere semplice spostamento,
momento di vero relax, assolvendo a tutte quelle incombenze burocratiche che ti fanno arrivare alla partenza trafilato e stressato.
Attualmente l'agenzia esplica l'attività prevalentemente nel turismo
out-going. Dalla prossima stagione :
"CALABRIA AMICA" Programma d'incoming firmato
MACRI' VIAGGI
Vi aspettiamo, nella nostra storica sede, caratterizzata da un'impostazione giovane e dinamica,
con il sorriso e la competenza di chi, da
sempre, è viaggiatore per passione.
Dagli anni
70 agli
anni
80-90
visti, voli
passaporti
Anni 90 fino al nostri
giorni, viaggi, soggiorni
ogni tipo
DOMENICA
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LA RIVIERA
6
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
07
PUGNI SCHIAFFI ED ESTORSIONE A UN LORO COETANEO DI LOCRI
I ragazzi dello
Nessuna presa di posizione della chiesa e delle associazione antimafia del centro aspromontano
di Ercole MACRÌ
San Luca sono tutti mafiosi finché
non viene dimostrato il contrario?
No. Assumendoci la nostra colpa,
nostra grandissima colpa, non lo possiamo affermare. Pure dinanzi a un paese
che possiede tutti gli elementi per dare,
ma che invece ha spesso tolto a questo
territorio.
Quei bravi ragazzi di San Luca che hanno
malmenato, offeso ed estorto denaro a
un loro coetaneo di Locri, hanno sentito
l'odore della debolezza, poi hanno calato
senza scrupoli, davanti al piazzale della
stazione ferroviaria di Locri, la loro presunta superiorità, la legge dell'appartenenza alla cosa. Lo stesso gruppo sanguigno dei loro miti. Ma hanno malamente
perso. S.F., il vero eroe, un esempio per i
ragazzi della Locride, l'ha battuti alla
grande. La vittima minorenne della feroce spedizione punitiva è il nostro simbolo del punto e a capo: l'uomo dell'anno.
S. F., scimmiottando l'autorevole Time, è
il nostro Boy of the year!
Figli di un atollo all'ombra del Santuario
di Polsi, i ragazzi di San Luca, non sono i
A
LOCRI: PROPENSIONE AL CRIMINE Due minorenni sono stati arrestati sabato 15 dicembre dai carabinieri con l’accusa di estorsione.
Intorno alle ore otto di mattina di fronte alla stazione ferroviaria, S. M. e
F. T. entrambi di 16 anni, avrebbero portato a termine una vera e propria
estorsione ai danni di un coetaneo: S. F. Dentro le cornici gialle a
pagina 9 : Il sindaco Giorgi, Rosy Canale e don Pino Stangio.
Latinos.
Ovvero, quei minorenni che terrorizzano con azioni violente i coetanei e le
periferie delle grandi città europee. La
propensione al crimine delle baby gang
di origine sudamericana nasce da situazioni di disagio, sradicamento, abbandono, povertà, analfabetismo, mancanza
di scarpe, denti cariati.
A San Luca è diverso, i pidocchi sono
stati debellati da alcuni decenni, in ogni
famiglia c'è almeno uno stipendio della
forestale, due pensioni, un'indennità di
accompagnatore, una Audi A3, un
Rolex Daytona comprato a rate e un
anello d'oro con pietra nera al mignolo.
E ancora: aragoste a Natale, Dom
Perignon a Capodanno e agnello a
Pasqua. Non c'è disagio sotto la Sacra
Montagna, ma rimane invece incarnata
l'appartenenza alla cosa. Come rimane
incarnata e fa pus coi ragazzi di Africo
che non pagano i biglietti del treno e
minacciano i controllori, con quelli di
Siderno che pretendono i biglietti di
“dritto” nelle feste organizzate, con
quelli di Monasterace che al circo siedono sulle poltrone e mai nelle gradinate.
Deviazione made in Locride che approdano quasi sempre nello stesso zoo:
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
08
LUI (S.F.) LI DENUNCIA. I CARABINIERI LI ARRESTANO IN FLAGRANZA
zoo di San Luca
Applausi invece per la condanna del sindaco Sebastiano Giorgi: «Brutta sconfitta per il mio paese»
Pastorale locridea per consolarvi a Natale
GIOACCHINO CRIACO
i avevo pensato veramente, anche se
solo per un attimo, di farvi una carrellata, dai bambini morti a Newtown ai
lecca lecca rimborsati in Lombardia e
Piemonte, in cui elencarvi le brutture del
mondo. Per convincervi che non c’è un
mondo perfetto fuori dalla Locride e l’ingiustizia dilaga allegramente dappertutto. Per
farvi godere del mal comune, dimostrandovi
che l’erba del vicino è secca quanto quella
nostrana. L’avrei fatto se non fosse che il
giornalismo e la letteratura consolatorie mi
risultano stomachevoli. Il mondo è quel che
è, da qualche parte si sta peggio e da qualche
altra parte meglio. Ma la vita la si vive per se
stessi e non di riflesso alle altre, i confronti al
negativo allietano gli stolti e col male altrui
non viene meno il nostro. Non vi darò miele
per Natale, ma il solito fiele nel quale intingo questa rubrica. Fossi una befana vi porterei il carbone, e per farvi star male ve lo porterei a Saline. Fossi Babbo Natale non mi ci
infilerei nei vostri camini. E, ora, che ho fatto
il solito giro di retorica, per dimostrarvi
C
dentro le gabbie speciali dell'articolo
416 del codice penale. Fuori dallo zoo
invece, tanti altri, con divise rosso accesso e la scritta «Libera show» davanti,
come fossero cheerleaders, urlano slogan d'emarginazione e muovono ponpon sponsorizzati.
Ma intanto registriamo nessuna presa
di posizione della chiesa e dell'associa-
zioni antimafia presenti nel centro
aspromontano.
Tantomeno della cultura. Silente come
il diabete, ma sempre più simile a quelle mostarde dolci che invece di esaltare
il gusto del cambiamento, coprono
muffe. In positivo solo la dichiarazione
del sindaco: «Per il mio paese è una
brutta sconfitta!»
quanto del mezzo sono padrone, vengo al
punto. Non mi è piaciuto quello che è successo a Locri, e che fatti del genere accadano a ogni latitudine non mi indora la pillola.
Pugni e schiaffi a un ragazzo, per duecento
euro. Pugni e schiaffi per avere qualche
soldo in tasca, da spendere in ricariche o
macchinette. Pugni e schiaffi per sentirsi
migliori, da due di San Luca. Da due nostri
ragazzi, che a giro possono essere di Africo,
di Platì, di Locri o di Siderno. Perché non
importa la provenienza, conta quello che
fanno. E ciò che fanno prova ciò che noi produciamo. E non è un bel frutto la violenza,
l’arroganza. Non siamo migliori e più forti
con quello. Un nostro ragazzo, ha preso
pugni e schiaffi, un nostro figlio che è più
figlio dei primi due. E in tutto questo non c’è
una morale. C’è la pena, per quei due e per
noi che li produciamo. C’è la prova di un’allegra deriva morale, che è di tanti e non di
tutti. La gioia c’è solo per il ragazzo che è vittima, perché prova che qualcuno ai figli non
insegna la sopraffazione.
DOMENICA
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Parlando
di...
PRIMO PIANO
DOPO LA STELLA MICHELIN A RICCARDO SCULLI, ARRIVANO ANCHE LE TRE TAZZINE
Gioiosa Marina, giovani di qualità
Il Golosia è il miglior bar della regione Calabria, parola dell’autorevole guida «Gambero Rosso»
ELEONORA ARAGONA
aveva risvegliati dal loro torpore.
Con Marcello Fazzolari, fonadotore del locale, è iniziato il cambiamento silenzioso che oggi
Buon cibo, prodotti di qualità, ottimo servizio questi sono i cavalli di
battaglia su cui si sta sviluppando
un paese.
Imprenditori giovani restano che
costruiscono. Portano avanti le
aziende di famiglia e le fanno crescere. Hanno fatto dell’accoglienza
e dell’ospitalità delle qualità riconosciuteci e la prova è stata messa
ioiosa Marina sta vincendo
a tavolino per mancanza di
avversari. Sta mostrando le
sue eccellenze e si sta conquistando un dominio che sarà difficile
scalzare. È una realtà che sta puntando sulla qualità e che si sta
dimostrando un’eccezione. Se sei
un gourmet o se sei uno di quei
turisti che organizzano le proprie
vacanze Guida Michelin alla
mano non potrai non fermarti a
Gioiosa. La stella conquistata da
G
È una realtà che sta
puntando sulla
qualità e che si
sta dimostrando
un’eccezione
Riccardo Sculli e dal Gambero
Rosso sarà un richiamo troppo
forte. Una new entry in classifica
che va provata e valutata. Se il tuo
mantra invece è la Guida del
Gambero Rosso non potrai fare a
meno di passare al Golosìa di
Riccardo Fazzolari.
Unico locale in Calabria cui sono
andate le tre tazzine dell’autorevole guida. Già dalla sua nascita
aveva dimostrato di essere un
locale innovativo e aveva modificato le abitudini dei gioiosani, li
In alto l’esterno del Golosia, in basso Riccardo
Fazzolari, Carmine Carozza e Salvatore Fazzolari,
a lato l’indimenticato fondatore Marcello Fazzolari
I giovani imprenditori
hanno fatto
dell’accoglienza e della
cortesia delle merci
commercializzabili
nero su bianco: «è sempre un piacere passare dalle parti del
Golosìa. A qualsiasi ora, infatti, si
può trovare soddisfazione per il
palato e un’accoglienza sempre
cortese».
Le stanno commercializzando e
con successo, visti i risultati.
Ottenere dei riconoscimenti così
autorevoli non è da tutti. La stella
e le tre tazzine conquistate rappresentano una gioventù positiva che
potrebbe trascinare uno sviluppo
di qualità.
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PRIMO PIANO
ILARIO AMMENDOLIA
o appreso dal sindaco di Riace,
Mimmo Lucano, che il vescovo
Morosini, durante la sua visita
pastorale nel paese dell’accoglienza ha evitato l’incontro istituzionale con il sindaco
della città...
Da laico mi permetto di dire che stimo il
vescovo Morosini, ho molto apprezzato
alcune sue posizioni decisamente fuori dal
coro e certamente piene di coraggio.
Inoltre, non credo di aver titolo alcuno per
sindacare le sue scelte. In questo caso mi
permetto di sussurrare che è stata una occasione persa, Mimmo Lucano non solo è un
ottimo sindaco, ma una delle persone più
buone, più disinteressate, più coerenti che
io abbia conosciuto.
Viviamo in un mondo pieno di ipocrisia, di
invidia, di risentimenti, di rancore.
Mimmo Lucano è l’altra faccia della luna.
Solo la sua famiglia potrebbe muovergli
qualche rimprovero per aver anteposto i
suoi ideali a calcoli o interessi di qualunque
natura.
In un mondo dove i mangioni sono tanti, lui
“digiuna” in tutti i sensi. Nessun uomo,
neanche Mimmo, è perfetto ma il suo
impegno politico è più simile ad una missione di spirito francescano che a ciò che ci
siamo abituati a vedere quotidianamente.
Nella misura in cui il Cristianesimo è amore
, fratellanza, solidarietà, il sindaco di Riace
è Cristiano ma è andato oltre: ha trasformato la sua sensibilità in un progetto politico ed ideale.
So che, in alcuni casi, è animato da spirito
manicheo, nel senso che pretende di dividere pregiudizialmente il “bene” dal
“male”.Mai, ciò non è frutto di calcolo ma
di ingenuità. Il mancato incontro con il
Vescovo è stata una occasione persa.
Il sindaco di Riace, o meglio Mimmo
Lucano, ha un grande merito, ha trasformato la generosità e l’accoglienza in un
progetto politico anche se sinora non ha
trovato sponda..
H
Riace, il Cristianesimo
diventa progetto politico
Era il tempo in cui giornalmente , sulle
nostre spiagge, arrivano i barconi carichi di
disperati.
C’era chi pretendeva di ributtarli tra le
onde. Il governo Berlusconi-Bossi recepì la
montante ondata razzista e fummo costretti ad assistere dei respingimenti in mare ed
alla consegna dei disperati nelle mani di
Gheddafi. Una ferita alla Costituzione! Un
grave insulto alla civiltà! Un oltraggio al
Cristanesimo.
I nostri paesi sono stati dissanguati dall’emigrazione. Le case,soprattutto nei paesi
interni, sono vuote. Ogni giorno cade un
tetto, si sfonda un pavimento, vengono
divelte le imposte. Le campagne abbandonate. Le strade deserte.
Ora , quasi per incanto, arrivano altri giovani. Hanno la pelle di diverso colore, tanta
disperazione nel cuore ma tanta voglia di
vivere, tanta speranza che portano qui da
noi, in una terra che sembra ripiegata e
senza più speranza. Potrebbero rappresen-
OCCASIONE PERSA
Il mancato incontro del
sindaco Mimmo Lucano
con monsignor Morosini
è stata un’occasione
persa. L’accoglienza è
un messaggio d’amore.
A Riace,Caulonia
Benestare famiglie di
religione musulmana e
cristiana vivono insieme e
in pace. Il progetto Riace
è civiltà ed esempio per
tutta l’Europa
tare una trasfusione di sangue giovane in un
corpo che in sessanta anni è diventato anemico per una lunga emorragia.
Sono ragazze e ragazzi che potrebbero rianimare i nostri paesi, produrre per sé stessi
e per gli altri, strappare la terra ai rovi ed
agli incendi, riempire un vuoto pauroso che
s’ è creato.
I nostri paesi sono vulnerabili rispetto alla
ndrangheta.
La ndrangheta è un messaggio di egoismo
e di morte.
L’accoglienza è un messaggio di amore gridato a voce alta. Messaggio di solidarietà
verso gli altri uomini, di uguaglianza, di non
violenza, di buongoverno.
Dal mare non arriva solo manovalanza.
Arriva intelligenza, esperienza, cultura.
Con questi mattoni si può costruire una
nuova casa. Una casa più accogliente, più
civile, più umana.
Il “modello Locride”creò interesse ovunque in Europa.
Certo, niente è perfetto. Ed anche questo
modello di accoglienza ha bisogno di imparare dagli errori, ed acquisire la capacità di
accompagnare i nuovi arrivati verso la produzione, il lavoro, la cittadinanza attiva.
Wim Wenders , regista de “Il cielo sopra
Berlino”, osservando questa esperienza ha
girato il cortometraggio “il volo”.
Le televisioni e le principale testate nazionali hanno messo in prima pagina, queste
esperienze così originali.
E’ stato bello vedere Riace sulla prima
pagina del Corriere o del Sole 24 Ore
oppure
Caulonia
campeggiare
sull’Avvenire e sul Manifesto.
Anche giornali stranieri da Le Monde ad
El Pais si occuparono di questi nostri paesi.
Il canale Artè dedicò oltre due ore di trasmissione.
Per una volta tanto della Calabria non si
parla come terra di ndrangheta, di retate, di
morti ammazzati.
La Calabria fondava sull’antico senso di
ospitalità, sulle proprie radici, un nuovo
modello di stare insieme. Un nuovo modo
“di far comunità..”
A Riace, a Caulonia, a Benestare, ad
Acquaformosa famiglie di religione musulmana e cristiana vivono insieme ed in pace.
La sera , nel silenzio del borgo, i musulmani si rivolgono ad Allah mentre suonano le
campane della Chiesa.
Ognuno prega Dio. con una lingua diversa
ma nella consapevolezza di essere parte
dell’Umanità!
Queste esperienze sono importanti, bruciarle non serve a nessuno. Idealmente, i
paesi dell’accoglienza, e Riace in particolare, sono un ponte gettato sul questa grande
tomba senza Croci che è diventato il
Canale di Sicilia.
Rappresentano una invisibile catena
umana, tante mani tese che si stringono..
Distruggerle è un crimine contro la
Calabria e contro l’umanità.
Sono sicuro che il Vescovo Morosini, a cui
ribadisco la mia stima, ed il sindaco Lucano
troveranno il modo di incontrarsi nel solo
interesse di questa Terra.
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Polaroid
L’albero più triste
della costa jonica
Vertici per estinguere i crediti avanzati
Va bene la crisi, va bene tagliare gli
sprechi. Ma un addobbo così povero e brutto, perché è brutto, non ce
lo aspettavano. Quelle luci messe
alla rinfusa e concentrate tutte in
un punto. Siamo talmente abituati
alle brutture da queste parti che
nemmeno quest’albero riesce a
smuoverci.
Tavole rotonde e discussioni al vertice
per riuscire a trovare un accordo per
la “Piana Ambiente”. Sono state convocate le amministrazioni morose per
quantificare i crediti avanzati ed ès
tata richiesta l’estinsione del debito.
Le operazioni sono state coordinate
dal capo gabinetto della Provincia e
dal commissario liquidatore.
Locride
SIDERNO
Gli indignatos locresi
partono all’attacco
Lo smantellamento dei gazebo a
Siderno non è stata d’esempio per
Locri. L’abbattimento delle barriere
architettoniche non è una priorità.
Anzi se prima la struttura di questo
locale era semiamovibile e divideva il
marciapiede almeno con qualche vaso
di piante ornamentali. Dopo il restyling
il marciapiede è diventato parte integrante del locale. La struttura è diventata stabile e ha sfrattato anche le povere
piantine. Un gruppo di locresi non ne
può più di questo tipo di episodi e ha
creato una pagina su facebook per protestare contro abusi di questo genere.
Buche nelle strade, macchine parcheggiate in divieto di sosta o nei posti per i
disabili vengono fotografate e diffuse
sul social network. Gli indignatos locresi, così si chiamano, protestano e si
fanno sentire sul web. E la loro pagina
sta acquistando nuovi fan e riceve contributi da tutti quei cittadini stanchi dell’altrui arroganza.
SIDERNO
Tra cultura e beneficenza la
Bnl raccoglie fondi per Telethon
La due giorni organizzata
dalla Bnl di Siderno per la
raccolta fondi Telethon ha
visto protagonista la cultura e i donatori. La manifestazione per raccogliere
fondi per le malattie genetiche, come ogni anno, ha
fatto registare una grande
partecipazione.
La prima delle due serate è
stata aperta dalla benedizione di don Massimo
Nesci e dopo un breve
discorso introduttivo del
SUPERCAZZOLE
di Vincenzo Carrozza
Gay
Papa Ratzinger: I Gay
sono pericolosi per la
pace. Si è chiarita,
finalmente,
la strana natura di
terroristi, dittatori, mafiosi,
guerrafondai, mariti
violenti, black block
e disoccupati.
IN EVIDENZA
Due giorni dedicati
agli altri. La
raccolta fondi per la
ricerca sulle
malattie genetiche
ha registrato,
ancora una volta,
una grande
partecipazione.
direttore della filiale il dott.
Spagnolo. Successivamente
è stata la volta della presentazione
del
libro
Dell’Essere e dell’Idea di
Giuseppe
Antonio
Albanese curato della professoressa Maria Caterina
Mammola Lascala. A
discutere con la curatrice
dell’opera è intervenuto
anche uno giovane studioso
di filosofia, Vincenzo
Tavernese. Si è parlato di
Dio, di Risorgimeto, di
filosofi tedeschi e di positivismo.
Sabato 15 dicembre invece
è stata la volta dell’apertura dei salvadanai nella
sede della banca. Seguito
da un galà organizzato
dall’Istituto Comprensivo
Siderno Agnana. Ma il
pezzo forte della giornata è
stato il torneo di burraco.
L’Ymca ha ospitato nei suoi
locali gli appassionati e i
curiosi del fenomeno dell’anno.
I socialisti sidernesi impegnati per il paese
Una delegazione del PSI guidata da Anna Romeo e composta
da Giuseppe Futia, Giuseppe
Carè, Cosimo Belvedere,
Vincenzo Mittica e Luigi
Brugnano, ha incontrato oggi il
Commissario governativo presso il Comune di Siderno Dr.
Luca Rotondi.
L’incontro è servito a mettere a
fuoco l’attuale situazione ammi-
nistrativa del Comune di
Siderno che, come tanti altri
comuni della fascia jonica, non
naviga in buone acque, e a fare il
punto sulle più scottanti problematiche aperte e che attendono
risposta. La discussione si è
incentrata quasi totalmente sul
problema dei rifiuti, questione
che è da tutti riconosciuta come
priorità assoluta del momento. I
socialisti sidernesi, pur apprezzando e dando atto al Dr.
Rotondi degli sforzi che si stanno compiendo per contenere la
criticità, si sono fatti interpreti
del forte stato di disagio e di
insofferenza che proviene dalla
cittadinanza a causa della mancata raccolta dei rifiuti solidi
urbani, insofferenza e disagio
resi ancor più forti in considera-
zione del fatto che, Siderno ha fornendo prova di grande spirito di civiltà - in passato individuato un sito idoneo e realizzato una discarica comprensoriale
ed un impianto per il compostaggio dei rifiuti conferiti alla
discarica stessa.
E' necessario - secondo i socialisti sidernesi - incalzare le istituzioni competenti ed in primo
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A Buenos Aires il
la Riviera
Attenzione al
crampo da firma
tenore Romolo Tisano
Il tenore di fama internazionale
Romolo Tisano, originario di Bivongi
è in tournee a Buenos Aires. Tisano
ha visitato di La Plata. L’esibizione e
l’incontro tra bivongesi è stata organizzata da Bentivoglio Zurzolo, ovviamente anche lui di Bivongi
Giuseppe Raffa all’ennesimo protocollo
da firmare ha avuto un crampo.
Prontamente soccorso ha potuto sottoscrivere con i comuni grecanici un “protocollo d’intesa” per la raccolta differenziata.
I componenti fanno parte del nuovo consorzio con capofila Montebello Ionico.
SUCCEDE A SIDERNO
L’Asp lascia al
freddo e al buio
il consultorio
LOCRI
Corsecom i primi passi verso una
rivoluzione culturale del territorio
Il Governatore della Calabria
ha preso atto dell’impegno
del Corsecom che ha organizzato la manifestazione nata
sotto il tema “La rivoluzione
culturale della Locride” e ha
approfittato dell’occasione
per dire che la vera riscossa
della Calabria deve partire
proprio dalla gente del posto,
perché – ha precisato – «non
troverete e non troveremo
nessuno che darà una mano a
questa terra». «I finanziamenti per la Locride ci sono;
luogo la Regione Calabria.
Il Commissario ha rappresentato la complessità del tema che
comprende vari aspetti, da quello organizzativo a quello legale,
indotto dal contratto di appalto
in vigore con Geo Ambiente ed
in scadenza tra quattro mesi, a
quello dell'emergenza sanitaria
conseguente, a quello non
secondario del mantenimento
dei livelli occupazionali, ed ha
ribadito il massimo impegno
della macchina amministrativa
del Comune per un superamento della criticità. Intanto, ha anti-
IN EVIDENZA
«La vera riscossa
della Calabria deve
partire dalla gente
del posto perché
non altrimenti non
troverete e non troveremo nessuno
che darà una mano
a questa terra»
cipato che, entro le festività
natalizie, verrà avviata una iniziativa straordinaria per la rimozione dei cumuli di rifiuti esistenti in ogni via della città e
financo a ridosso delle porte del
Municipio.
Altri temi affrontati sono stati
quelli del potenziamento dell'impianto di depurazione, la
manutenzione delle strade e
dell'impianto di illuminazione,
della assistenza alle persone
anziane ed indigenti, del funzionamento dell'apparato amministrativo che soffre di gravi caren-
adesso tocca agli amministratori fare in modo che vengano
utilizzati per cominciare a
risolvere i problemi del territorio. La Regione sarà vicina
a coloro che si attiveranno
per dare uno svolta in positivo
ai Comuni di questo comprensorio”. Scopelliti ha precisato che non si riferiva solo
ai finanziamenti Pisl, che pure
sono una parte importante
delle risorse economiche indirizzate sul territorio ma anche
e soprattutto alle somme per
depurazione, differenziata,
dissesto idrogelogico, beni
archeologici ed altre problematiche da tempo sul tappeto. Scopelliti ha parlato al termine di un lungo dibattito
vivacizzato dalla presenza di
molti giovani e di rappresentanti delle associazioni, inoltra ha partecipato all’incontro
il vescovo Mons. Giuseppe
Fiorini Morosini che si è,
peraltro, soffermato sulla
necessità dello sviluppo del
territorio.
ze d'organico, specie nelle posizioni apicali delle varie aree.
Altre questioni, elencate e non
approfondite per mancanza di
tempo, sono state quelle relative
all'analisi della situazione finanziaria dell'Ente ed alle politiche
connesse, al completamento del
Teatro Comunale, alla finalizzazione dei PISL ed alla attivazione del partneriato, della definizione tempestiva degli indirizzi
relativi alla realizzazione dei
gazebo dei Bar sul Corso della
Repubblica, ad una iniziativa del
Comune in grado di onorare
adeguatamente (i socialisti propongono la intitolazione di una
via o di una piazza della Città) la
figura dello Scultore Giuseppe
Correale, scomparso di recente
e che tanto lustro ha dato alla
comunità sidernese (tante le
opere del Maestro presenti nei
più significativi ambiti di
Siderno), alla Regione ed all'arte italiana. Il Dr. Rotondi ha
invitato i presenti ad indirizzare
alla Sua attenzione una sintesi di
proposte e suggerimenti su tutti
questi temi e su altri non trattati
durante l'incontro.
Il movimento Siderno Libera - Progressisti per l'unità intende denunciare la
situazione insostenibile del consultorio familiare di Siderno, i cui operatori sono
costretti, da due settimane, a lavorare senza corrente elettrica e senza riscaldamento, con grossi disagi anche per le pazienti che devono sottoporsi a visite ginecologiche in quelle condizioni. Nonostante la pronta segnalazione della responsabile dottoressa Daniela Diano all'ufficio tecnico dell'Asp il caso non si e' risolto. Per questo motivo, Siderno Libera-Progressisti per l'unità lancia il proprio
grido d'allarme, viste le condizioni in cui versano gli ultimi presidi di welfare nella
Locride. Oltre al consultorio, infatti, anche gli uffici Asp dell'ex ospedale e le
scuole elementari sono senza riscaldamento e tutto ciò e' intollerabile.
Crateri
d’artista a
Mirto
La strada davanti la scuola di
Mirto è un’opera d’arte. Volete
la Cappella Sistina delle strade
dissestate, eccone un esempio. Il
pericolo che corrono i bambini è
grave, ma non si può limitare
l’arte. Ma non sarà ora di ascoltare le continue segnalazioni e
lamentele che giungono agli uffici comunali. In fondo quello che
si chiede e solo un ressaturo a
regola d’arte e non certo una
manciata di terra buttata caso.
La civiltà è morta...
ma anche il codice
della strada
Il codice stradale per Siderno forse
è diverso da quello del resto del
mondo? No, non ci risulta. Allora
forse è questo automobilista che ha
avuto una speciale deroga per poter
parcheggiare la macchina sul marciapiede così. Noi crediamo che sia
stato solo un incivile
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LA VECCHIA PITTARA
vi augura un Buon Natale e un felice anno nuovo
PIZZERIA PANINOTECA SPAGHETTERIA
CENONE DI FINE ANNO SOLO SU PRENOTAZIONE
SIDERNO VIA BIFERA 4 (ACCANTO DISCOUNT MD) TELEFONO 0964 384462 - 327 7829573
La Vecchia Pittara,
profumo di Mediterraneo
radizione e innovazione, memoria e
modernità, tecnica e creatività, amore per
la propria terra e apertura verso altre culture gastronomiche. Passione e forte identità.
Ma soprattutto profumo di Calabria: È questo il
tratto distintivo, che unito all’ospitalità e al servizio curato è stato voluto fortemente dal titolare
Andrea Sanci e dal talentuso chef Pino Ieraci:
quasi tutti gli ingredienti sono costituiti da prodotti locali. Viva la pasta col pomodoro. E l’extravergine, il basilico e tutto l’insieme di ingredienti e
saperi che sotto il nome di Cucina Mediterranea
conquista i palati delle buone forchetta. Stessa
mentalità per la pizza, che parte da una lievitazione che dura circa 24-36 ore.
In conclusione: lacrime di felicità
T
PIZZA “LA CANTINA”
Lievitazione naturale e lievito
caserccio.Base pizza Margherita.
Con pomodori e rucola locali.
Prosciutto crudo.
SOFFICE E DIGERIBILE
VENERDÌ STOCCO
Rigorosamente di Cittanova, qualità
ottimale in tutte le salse. Dall’antipasto
al secondo con la maggiore arte e
tradizione nel cucinarlo.
LOCALE E PRELIBATO
FOCACCIA “LA REGINA”
SPAGHETTI ALLA MATRICIANA
Lievitazione naturale e lievito caserccio
36 ore.Mozzarelle fresce caseificio
Leone.Pomodori Pachino.
Prosciutto crudo.Parmigiano
Un simbolo della cucina nazionale con
la pancetta della Vallata del Torbido.
Questo piatto si fonda su ingredienti
tipici e preparazione meticolosa
RAFFINATA E SAPORITA
ROMANA E CALABRESE
PIZZA “LA CALABRESE”
Lievitazione naturale e lievito
caserccio.Base pizza Margherita.
Schiacciata Vallata del Torbido
e nduja di Spilinga
IDENTITÀ E INTENSITÀ
LO STAFF
Totò Sanci (supervisione) Sandra Forte (marketing e sala)
Andrea Sanci (Coordinatore) Alessandro Ferraro (vice-chef)
e Pino Ieraci (chef)
ATTENTO E OSPIATALE
ANTIPASTO “DELLA CASA”
Piatti rigorosamente di stagione
Estate: antipasto di mare
In Inverno comanda il terroir, con
l’entrata in cucina di mamma Maria
FRESCO E STAGIONALE
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ATTUALITÀ
SCUOLA
Concorrere con senso
MARA RECHICHI
Concorrere. Il dizionario della lingua italiana
ci dice che il termine, un verbo, quindi un’azione, ha etimologia con-correre: correre
insieme, azzuffarsi, gareggiare. Nel recente
concorso nella scuola italiana, il Concorsone, si
possono associare tutti e tre i significati. Nella
prima prova, detta pre-selettiva, che viene
ancora prima della selezione, più di 320 mila
candidati hanno corso insieme, negli stessi
giorni, con le medesime condizioni, per poco
più di 11 mila posti di insegnante in ogni ordine e grado di scuola. Considerazione preliminare: 320 mila candidati sono tantissimi; per
farvi un’idea sono come tre volte il numero di
tutti i carabinieri d’Italia. Ora, essere assediati da insegnanti però non sarebbe male, anzi.
In Giappone pare che gli unici a non doversi
inchinare davanti all’Imperatore siano proprio gli insegnanti, perché “senza insegnanti
non ci sarebbero imperatori”. Le citazioni sul
valore degli insegnanti sono numerose, ma
restano pur sempre solo citazioni, se guardia-
320 mila candidati
sono tantissimi hanno
concorso
per poco più di 11
mila posti di
insegnanti
mo alla piega che ha preso l’amministrazione
dell’Istruzione nel nostro Paese. Insegnare
nella scuola pubblica significa essere dipendenti della Pubblica Amministrazione e questa dovrebbe garantire regolarità amministrativa e di gestione, anche nel reclutamento
degli insegnanti. Era dal 1999 che non veniva
bandito un concorso pubblico per insegnanti.
Son passati ben 13 anni e quel concorso può
considerarsi ancora non concluso. Sono in
piedi, infatti, e tutt’ora valide le graduatorie
che forniscono ogni anno alle scuole insegnanti contrattualizzati a tempo determinato,
per quel tempo necessario a garantire la
copertura dell’orario scolastico. Nel tempo,
queste graduatorie hanno subito diverse trasformazioni: da graduatorie permanenti a
graduatorie ad esaurimento. Sta di fatto che
ancora sono là. Al significato di azzuffarsi,
questo Concorsone lo si associa nel momento in cui i docenti-candidati sono già sul piede
di guerra contro il Ministero perché il bando
escludeva alcuni tipi di laureati e i neo-formati con i TFA (tirocini formativi attivi). Si azzuf-
fano col Ministro di turno, gli insegnanti,
chiamati a sottoporsi al quizzone-daSettimana-Enigmistica che decreta in 50
minuti se puoi continuare ad aspirare ad essere insegnante di ruolo; se sai dire cosa significa azzimato; se ti fai due ragionamenti da
freddo calcolo e completi le serie numeriche
oppure metti il peso al giusto centimetro dell’asta da un metro per farla stare in equilibrio.
Non potrebbe essere insegnante chi non sa
che martingala appartiene al linguaggio dell’abbigliamento e diesis a quello della musica
e neanche chi non sa che la stampante trasferisce i dati dal computer alla carta! Si azzuffano, gli insegnanti, col Ministero, soprattutto i
cosiddetti precari, quelli cioè, che hanno già
vinto l’ultimo concorso e che ogni anno
garantiscono il regolare svolgimento delle
lezioni, la continuità didattica; o anche quelli
che dal ghetto della terza fascia garantiscono
la loro presenza dei giorni di lezione eventualmente scoperti. Si azzufferanno, gli insegnanti sostenuti da alcuni sindacati, col Ministero,
il quale si vedrà arrivare migliaia di ricorsi
contro il bando, contro lo svolgimento stesso
del concorsone. Il significato di gareggiare s’è
visto al momento di effettuare la prova selettiva. Un massimo di 25 candidati per aula:
ognuno davanti ad una postazione con nuovissimo computer, schermo piatto e mouse,
niente tastiera (alla faccia della spending
review e delle scuole sgarrupate!). Il candidato, lo schermo piatto e il mouse. Inserire i propri dati, far partire il tempo, rispondere alle
50 domande. Quel che accade in quei 50
minuti è un qualcosa che è dimentico di tutto
quel che c’è, c’è stato e ci sarà intorno, diventa una sfida con se stessi e con i colleghi, per
il tramite delle domande: “devo dimostrare di
essere un sempreverde, nonostante i miei
quasi50”. Ma la gara finisce presto, appena
qualche minuto dopo la fine del tempo, quando il tecnico si avvicina, inserisce la chiavetta
USB che subito analizza le risposte date e fa
apparire la scritta rossa: non hai superato la
prova! I numeri dicono che solo il 30 % ha
superato: la scrematura ha funzionato! Ma
già si vocifera che è il MIUR stesso a nascondere i veri numeri: la prova sarebbe stata
superata da una percentuale ancora più
I docenti-candidati
sono già sul piede di
guerra
contro il Ministero
che teme uno tsunami
di ricorsi
bassa, e si teme uno tsunami di ricorsi. La
macchina è in moto e viaggia spedita; a chi ha
superato la prova preselettiva, non resta che
acquistare i testi per studiare e proseguire. Gli
altri, continueranno a insegnare, da precari,
ma con una nuovo senso da dare a tutto ciò.
PROVE DI PRESELEZIONE
È STAT UNA BATTAGLIA CON
TANTO DI MORTI E FERITI
DANIELA MANGIOLA
Le prove di preselezione del
grande concorso docenti sono
terminate. È stata una battaglia
dura che ha lasciato sul campo
una ecatombe di morti e feriti.
Pochi vincitori avanzano a fatica
tra macerie fumanti. Laceri e
malconci riprendono ora le
forze prima del prossimo terribile scontro: la prova scritta che,
pare, sarà a febbraio 2013.
È stata una prova dura, difficile,
lo dicono i risultati su tutto il territorio
nazionale.
Particolarmente dura per la
Calabria, più di tutte le altre
regioni. A malapena due concorrenti su dieci hanno passato
il turno, praticamente la metà di
altre più blasonate regioni italiane. La storia si ripete.
Certo, sarebbe da vedere quanti dei concorrenti lombardi o
emiliani fossero in realtà calabresi che già da qualche anno
sbarcano il lunario facendo la
spola tra Camini (RC) e Sesso
(RE) per sporadiche supplenze.
Non proprio degli emigrati, ma
in procinto di esserlo, visto che
hanno superato il test. La storia
si ripete, la Calabria fucina di
cervelli, come sempre.
Ma diciamo due parole su questi famigerati test. Perché una
tale strage di candidati? Cosa
voleva dimostrare questa
prova? Cosa voleva selezionare? Ripetiamo un momento la
struttura dei quiz: 18 domande
di logica, 18 domande di comprensione del testo, 7 domande
su competenze digitali, 7
DOMENICA
domande di lingua straniera.
Mediamente i candidati che si
sono presentati sono stati tutti
tra persone già in qualche
modo attive nell’insegnamento,
le quali, dopo anni di precariato
hanno sperato di stabilizzare la
propria posizione con questo
concorso. Solo una piccola
parte dei partecipanti non ha
mai insegnato. E però questo ci
porta a riflettere sui risultati
finali. In fondo, ormai la logica
fa parte integrante del programma di matematica delle
medie e si trovano cosette
anche nei testi scolastici degli
ultimi anni delle elementari. Il
problema è che ancora una
buona parte degli insegnanti
salta quelle pagine del libro per
dedicarsi come sempre alle frazioni e all’area del cerchio. E
molto bassa è la media di insegnanti che hanno tra i propri
hobby la lettura. Ovvio che poi
ci si trova smarriti di fronte ad
un test di logica o ad un testo
complicato da comprendere.
Questi quiz, pur riconoscendone la complessità, pur ammettendo la necessità da parte del
Ministero di effettuare una
buona scrematura iniziale visto
il gran numero di partecipanti,
ci restituisce piuttosto la conferma di quanto già sapevamo: la
classe insegnante italiana è
mediamente poco informata,
poco aggiornata, poco tecnologica, poco esterofila. Il contrario
di quanto serve per un insegnamento moderno rivolto a ragazzi ipertecnologici, bombardati
da informazioni.
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
18
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
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La
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la Riviera
RUBRICHE
Registrazione Tribunale di
Locri (RC)
n. 1 del 19/06/1998
R.O.C. n°11602 del 02/11/98
Questo periodico è associato
all’Unione Stampa Periodica
Italiana AmministratoreUnico
Rosario Vladimir Condarcuri
Direttore responsabile: PASQUINO CRUPI
In redazione: ERCOLE MACRÌ, ELEONORA ARAGONA,
DOMENICO MACRÌ, NINO SIGILLI, ILARIO
AMMENDOLIA, GIOVANNI LAROSA, ANTONIO
TASSONE(SPORT), MASSIMO PETRUNGARO.
Editorialista: GIOACCHINO CRIACO
Art Director: PAOLA D’ORSA
Impaginazione: EUGENIO FIMOGNARI
Note e schermaglie
GRADUATORIE
RISPONDE il direttore
DA CIACCO A ILDA
Una madre disperata
Gent.le direttore de “la Riviera”,
sono una madre disperata. Ho due figli in carcere. Lavoro
come donna delle pulizie presso la stazione dei vigili del
fuoco. Prima lavoravo per 3 ore e guadagnavo 600 , adesso invece mi hanno dimezzato ore e stipendio. Non ho una
famiglia e sono una ragazza madre, non ho mai avuto nes-
suno. Il comune non mi hai mai dato nessun contributo.
Ho sempre lavorato e adesso non posso neanche andare a
trovare i miei figli in prigione. Uno è a Locri e l’altro a
Cosenza. Ho anche da pagare le medicine per me che soffro d’ansia e diabete. Mi sento presa in giro e lasciata sola.
Se chiedo aiuto al comune mi rispondono sempre che
vedranno quello che potranno fare. Ma poi non cambia
mai niente. Se vado alla Caritas mi danno qualcosa una
volta e la volta successiva niente. Io ho sempre lavorato e
andare ad elemosinare così non è nemmeno giusto. Chi mi
dovrebbe e potrebbe aiutare non fa niente per me.
Carmela Origlia
Gentilissima Signora, per noi de “la Riviera”, che siamo dalla parte degli ultimi, Lei merita il massimo della stima e della considerazione . Non è soltanto una genitrice, cioè
una donna che ha partorito i figli, ma una madre, che, avendoli partoriti, continua a prendersi cura di loro, nonostante siano avanti negli anni e consumino i loro anni in carcere dove pietà l’è morta, anche per certe e numerose belle anime natalizie. Non voglio aggiungere afflizione ad afflizione, ma sento di doverLe dire che è davvero sventurata: già ragazza madre e, perciò, esposta a tutti i piagnistei moralistici delle donne legittimate al ventre gonfio dal matrimonio sacro e indissolubile. Madre di due figli carcerati
e, perciò, rea d’aver messo al mondo due delinquenti, secondo i perbenisti, che hanno quattro paghe per il lesso, e non stimano affatto, come sosteneva un grande pensatore francese, il Quetelet, che è la società a preparare il delitto e gli uomini non fanno altro che eseguirlo. Una donna debole, quindi. DiminuirLe l’elemosina da parte della
stazione dei Vigili del Fuoco è il minimo che potesse accaderLe, chiuderLe le porte della carità da parte della Caritas era obbligatorio, sbatterLe la porta in faccia dai burocrati del comune era nelle cose. I quali burocrati i soldi per le luminarie, di cui il Bambino Gesù non ha bisogno, li trovano, e come. Comunque, passi da noi entro Natale,
questo Natale che ci affligge tanto per la sua sorte da non aver animo neppure per farLe gli auguri.
Il solito Natale
L’arrivo del Natale ogni anno è preannunciato da
un'atmosfera particolare. Le strade illuminate
della città si riempiono di gente animata da entusiastica frenesia, che chiacchiera con vivacità o si
precipita nei negozi, ricchi di addobbi per l’occasione. Ai bambini luccicano gli occhi, alla vista di
montagne di giocattoli. Persino le persone sembrano più sereni, mentre mi fermo a guardarle
nell'aria fredda e frizzantina, che mi punge la faccia. Della festività natalizia forse si è persa l'origine
religiosa. Prevale oggi l'ordinario rituale dell'acquisto dei regali, lo scambio tra le persone di
oggetti ben impacchettati, ma spesso inutili, in una
parola "il consumismo", ormai simbolo della società contemporanea.
Eppure sono convinto che, dietro la gioia collettiva che sembra accompagnare i giorni antecedenti
la festa, ci siano anche motivi spirituali, riti, credenze, tradizioni, valori che esistono da secoli nel
nostro inconscio. Sono questi motivi spirituali che
spingono a partecipare anche me, credente piuttosto tiepido e incostante, alla messa di Natale.
Nonostante l'omelia del sacerdote che celebra la
funzione religiosa mi sembra seccante o incomprensibile, la bellezza della chiesa con tutti quei
Nordici e sudici di Gioacchino Criaco
Brizzolato di Ruggero Brizzi,
Cronache dal nord di Vincenzo Carrozza
Loqui e sproloqui di Filomena Cataldo,
COLLABORATORI
Anna Laura Tringali, Mara Rechichi,
Benjamin Boson, Nik Spatari, Angelo
Letizia, Marilene Bonavita, Franco
Crinò, Isabella Galimi, Maria Teresa
D’Agostino.
quadri di soggetto religioso, l'odore dell'incenso, il
senso di raccoglimento che si respira tra le persone appagano i miei bisogni spirituali, il desiderio
di credere che ci sia qualcos'altro oltre la sfera
materiale dell'esistenza. Pure l'albero e il presepe,
che riempiono in questi giorni le nostre case, mi
sembrano alludere al desiderio di una vita
migliore, da sviluppare nella pace e nell'amore
reciproco.
Mi sembrano simboleggiare l'idea che il mondo
può essere salvato. Persino quel cercare di essere
più buoni nel periodo natalizio, di attenuare contrasti o rancori personali, non mi appare tanto una
maschera di ipocrisia, l'espressione di una calcolata falsità, quanto il riconoscimento abbastanza sincero di un'importante virtù, la bontà, così spesso
mortificata dall'indifferenza e dalla spietatezza
con cui conduciamo la nostra esistenza nei
restanti mesi dell'anno. Ben venga, dunque, la
bontà, che ci costringe, in questi giorni di festa, a
pensare a quelle persone che trascorrono il Natale
lontane dalla loro patria d'origine, staccate dai
loro affetti e dalle loro tradizioni, a quelli che sono
sommersi dalle difficoltà economiche e a coloro
che hanno motivi di grave infelicità per malattie o
altri rovesci esistenziali, che non possono essere
sereni neppure in questi giorni, in cui tutti gli altri
sembrano felici. Dentro di me coltivo la certezza
che il Natale porterà una luce anche nelle loro
faticose esistenze, riserverà loro un sorriso, la
speranza e dei momenti belli, più frequenti e possibili nella sofferenza , secondo me, di quanto non
siamo disposti comunemente a credere. Certo, so
già che il mio entusiasmo natalizio svanirà con il
trascorrere dei giorni. Il pranzo in famiglia con
nonni e zii è spesso occasione per ascoltare i più
triti e feroci luoghi comuni e le più assurde
lamentele. La sazietà, poi, indotta da spumanti e
panettoni, la noia per i giorni che si susseguono
uguali, la brutta stagione invernale so già che mi
faranno sperare ardentemente che anche questo
Natale passi presto.Infine penso che l'attuale crisi
economica, che colpisce un po' tutto il mondo,
diminuirà quest'anno il numero e il valore dei
regali sotto l'albero. Sinceramente non me ne
importa molto. Pazienza se non riceverò il regalo,
tanto ho un regalo immenso che mi ha dato Dio
ed è la famiglia.
Auguro a tutti, che il Natale possa essere giorno
di rinascita che si rinnova ogni giorno della vita.
Giuseppe Romeo
Mi piace il misticismo di Giuseppe Romeo.
Ma non mi sembra l'antidoto più adatto contro la realtà di bisogni dentro cui cade questo
Natale, come tanti altri Natali.
Dante ha innumerevoli incontri
nell’Inferno. E a Ciacco, che i fiorentini in
quel modo denominarono “per la dannosa colpa de la gola”, chiede se nella
Città sua, straziata dalla discorda, “alcun
v’è giusto”. Il “porco”- ché tale è il significato di Ciacco- risponde che “giusti son
due, e non vi sono intesi”.
A distanza di secoli, non richiesta da nessuno, Ilda, detta la Rossa per la felice
colpa dei trascorsi comunisti, dichiara di
fronte alla Commissione parlamentare
antimafia che nella Procura di Reggio
“giusti son due”: l’ex procuratore
Giuseppe Pignatone e il dr. Michele
Prestipino. Anche loro “non vi sono intesi”. Infatti, Pignatone se ne è andato a
Roma, e Mihele Prestipino non diventerà
capo della Procura di Reggio Calabria.
STORIE DA PRONTO SOCCORSO
di Vincenzo Carrozza
Mirco detto Anna
Mirco ha ventidue anni ed è
depresso da qualche tempo. Da
quando non riesce più a sopportare la barba che gli cresce insieme ai peli del torace. Da quando
non riesce più a sopportare la
sua voce baritonale, strana
anche per un ragazzo di vent’anni che diciamo normale.
E’ schiacciato da questo suo
corpo che si ostina ad essere
maschile, e da questa sua voce
invadente. Allora lui/lei si chiude per giorni al buio nella sua
stanza e non risponde a nessuno. E’ venuto vestito di rosa, con
dei pantaloni lunghi attillati e un
cardigan su camicetta bianca.
Agli occhi, verde mare, ha i
segni di un trucco rimosso in
fretta. Alla visita mi ha pregato
di chiamarlo Anna, “se non le
DOMENICA
dispiace dottore”. “Ma si figuri”
ho risposto.
Mi dice che ha pensato spesso al
suicidio, ma non ha il coraggio di
compiere l’atto estremo. Adesso
non ce la faccio più ho bisogno
di parlare con qualcuno che mi
aiuti. Chiamo lo psichiatra di
turno. È una collega nota per il
suo carattere deciso e sbrigativo.
Più da uomo che da donna.
Anche lei si chiama Anna. Si
chiudono in stanza a parlare.
Temo contraddizioni. Continuo
il lavoro con gli altri pazienti in
attesa di essere visitati. Alla termine, la psichiatra esce dalla
stanza: “E’ una brava ragazza”
mi dice, “faremo il possibile per
aiutarla”. Capisco allora che il
mondo ha le sue terapeutiche
compensazioni.
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
20
HANNO COLLABORATO
Francesco Laddarina,
Giuseppe Patamia, ,Bruno
Gemelli, Carmelo Carabetta,
Antonio Cormaci, Giulio
Romeo, Sara Caccamo,
Giuseppe Fiorenza, Daniele
Mangiola.
COPERTINE
Dal 2003 a cura
di Paola D’Orsa
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla
sottoscrizione di preventivi accordi tra
l’editore e gli autori sono da intendersi
gratuite.
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esclusivo di “la Riviera Editore” per tutto il
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‘U Natali
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STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA)
DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.
ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane
questo, universalmente accolto nella prosa e
nella poesia, e, perciò, disponibile solo per la
litania, cioè per la ripetizione. A me sembra
GIUSEPPE FAVA
che il giovanissimo Giuseppe Fava si salvi
dalle sciacquature natalizie per il realismo
della rappresentazione e per il superbo verso
“Mi facimu u beni ‘nci pensa a Maronna”.
Ma è bene gustarla tutta la composizione di
Giuseppe Fava, che diamo di seguito:
Poeta si nasce. Ce lo conferma Giuseppe
Fava. Ha appena 14 anni. Frequenta a
Reggio la I classe del Liceo scientifico, la
scuola, che meno s’adatta allo scioglimento
della fantasia. Ma non c’è dubbio che questo
ragazzo nel suo zainetto porta fieno e fiori,: i
manuali scolastici, dove il sapere è riassunto,
e i versi, nei quali l’anima s’apre allo svolgimento dello spirito, come in questa poesia,
dalla sua bella testa fioccata, U Natali. Tema,
ADDII
In ricordo
di Lina Vitale
Il giorno 20 dicembre 2012 si è spenta serenamente a Genova, Lina Maria Vitale,
sidernese tenace, cavaliere del lavoro e
poetessa raffinata. La ricordano i figli, le
sorelle, i nipoti e i parenti tutti.
U Natali ‘rriva u vinticincu dicembri.
‘I cristiani non ‘su pronti pe’ nenti.
Pi’ crispeddi ‘nci pensa me’ nonna,
Mi facimu u beni ‘nci pensa a Maronna.
A Natali nasci u Bambinu Gesù;
I cristiani vannu a missa
Mi ‘nci chierunu cacchi cosa di cchiù.
‘Nta sta generazioni tutti iasunu i mani;
Ma è Natali: faciti i cristiani
SIDERNO MIA
Sguardi antichi novelli dubitosi
sopra di Me che di sostar per poco
mi ripropongo e poscia tornar devo
laddove è doveroso poichè, quel dì
lontano, lasciarti dovett’Io,
per prestar l’Opra e l’Intelletto
Mio in un’altra “CITTATE”!
O vecchi lidi, pietruzze splendenti
sotto un sole novello voi mi scaldate
e il sangue mio ribolle e nel pensier
s’affaccia la Mia Estate.
La vecchia, “quella bella dello
amore, la mia Stagione lieta”.
Quando fanciulla e ignara delle lotte
e traversie della vita, sotto lo
antico raggio di “quel sole”, formavo
e programmavo i sogni miei!
Oh se tornare indietro si potesse
con l’esperienza d’oggi, con la luce
d’allora, forse Madre Maestra Io
sarei... e parla l’alma e il core...
“SIDERNO MIA”
Mai Più TI LASCEREI!
(Lina Maria Vitale)
Natale
LAURA IMPELLIZZIERI
L' oro e l'argento
splendono ancor di più
in cielo la luna chiara
e una stella
la più luminosa e bella
per ricordare
che il re del cielo
sta per arrivare
si respira aria di natale.
L' eco di suoni, di ninne
nanne lontane
riempono il cuore
di pace ed emozione.
Sarà che penso a te mio
Signore
che ricordo i Natali delle
statuine di cartapesta
e del muschio fresco di brina
la Riviera
Gaetano Barletta, nel
ricordo di Locrinasce
La notizia della scomparsa del prof. Gaetano Barletta ha gettato un velo di tristezza tra gli iscritti e i simpatizzanti del
Movimento Locrinasce. L'illustre conterraneo, oltre a tutti gli
altri impegni profusi per l'elevazione sociale e culturale della
comunità di appartenenza, con la sua produzione di testi scientifici e con la collocazione di prestigio in ambito accademico ha dato lustro alla terra di provenienza: psicologo, già primario dell’Unità Operativa di Psicologia presso l'USL di Pisa,
è stato Giudice Esperto presso il Tribunale per i Minorenni di
Firenze per trenta anni ove si è particolarmente impegnato sui
temi dell’adozione e della conflittualità della coppie di fatto.
Ha collaborato con l'Unione europea per un progetto internazionale per lo studio dei rapporti intergenerazionali. Ha
fondato nel 1978 il sindacato degli psicologi italiani di cui è
stato il primo segretario nazionale. Ha diretto il Festival della
Cultura a Locri (RC) denominato "Officina del Pensiero
Pensante". Aveva un'innata predisposizione ai rapporti sociali,
era “accessibile” ed “amabile”. In questo triste momento, il
pensiero dei soci del Movimento si rivolge alla famiglia.
a formar la strada
nei presepi fatti
da bambina.
Ora c' è ricchezza più d'allora
ma l'aria di festa
sempre uguale resta.
Tra i dolci in vetrina
c'è una scritta d'oro
per augurare "Buon Natale"
al giovane in cerca di lavoro.
Buon Natale alla vecchietta
con affanno che sorride
per aver passato l'anno
Buon Natale alla mamma
e alla sua bimba che
indica col dito un
dolce al cioccolato
e dice "Il Natale è arrivato".
Splendono mille luci
e sorride il cuore
il mondo attende
la nascita del Redentore.
Si uniscono le famiglie
ed è gran gioia
si dimentica tutto il male
sta per arrivare NATALE.
RETTIFICA
Volevamo scusarci
con i nostri lettori
per aver erronemente chiamato
Giuseppe Marconi
l’I.I.S. Guglielmo
Marconi di Siderno.
L’errore è apparso
alle pagine 16 e 17
del numero della
scorsa settimana.
L’ANGOLO DI PARRELO
di Franco Parrello
La tredicesima
e il fantasma
Una famiglia un po’ numerosa. Sono tutti
in attesa della tredicesima. Ma sono
ansiosi, perché tarda a venire. Iniziano,
allora, a cercare nelle stanze della casa,
pensando che la “birichina” si sia nascosta in un angolo. Ma niente. È la Vigilia di
Natale, quando all’imbrunire vedono un
fantasma aggirarsi per la casa. Sono tutti
spaventati. Ma il fantasma li rassicura.
“Non abbiate paura; sono l’IMU e sono
venuto a dirvi che quest’anno la vostra
tredicesima serve a me, poiché devo organizzare un pranzo con
le bollette della luce, del gas, della spazzatura, dell’acqua e
tante altre. Dunque un pranzo di “Beneficenza”. Siete contenti?”. “ Se è così - rispondono in coro – siamo felicissimi!”.
MESSAGGI NEL TEMPO
di Daniela Ferraro
Un felice Natale che sia,
principalmente, amore!!
atale negli occhi, Natale
nel cuore? L’albero
addobbato con ninnoli e
palline di vetro scintillanti al centro del salone, il tacchino ripieno
troneggiante sulla tavola riccamente imbandita,
l’abito “buono” e il
sorriso
migliore
indosso e sulla
bocca
della
gente...e
baci,
abbracci, cordialità...è
Natale!
Domani l’albero
giacerà, denudato,
in terra accanto al
cassonetto comunale, allegria e risate assieme ai
resti del lauto pasto nel sacco
della spazzatura, il vestito
“buono” con baci, abbracci, cordialità... nell’armadio per l’anno
N
dopo. Svanita la rituale illusione,
è tutto di nuovo come prima e
l’uomo, “lupo all’uomo”, tornerà
ad aggirarsi, famelico, nell’indifferenza delle strade cruente.
Perché? Perché è Natale solo
una volta all’anno se
esso non lo si vive davvero, e profondamente,
nel cuore. Se così fosse,
e pace e amore e fratellanza e voglia di vivere
con gioia e nella gioia
del prossimo sarebbero
non effimeri ma duraturi. Ritorni il Natale
ma possa tutto il
mondo bendarsi gli
occhi perché non veda…ma
senta, Lo senta davvero e
profondamente nel proprio
cuore perché da domani sia sempre, e perennemente, Natale!
DOMENICA 23 DICEMBRE
2012
LA RIVIERA
21
DOMENICA 23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
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la Riviera
Sport / responsabile Antonio Tassone
Serie A
Chi sarà l’asso di Coppe?
stata questa la settimana delle
Coppe, da quella Italia che ha
promosso le otto che da gennaio
si sfideranno nei quarti per portarne
due
alla
finale
di
maggio
dell'OIimpico, passando per quelle
europee, con i sorteggi per gli ottavi di
Champions ai sedicesimi dell'Europa
league. Andando con ordine, partendo
dal trofeo meno importante, la coppa
di lega, gli abbinamenti ai quarti
saranno Juventus - Milan, Inter Bologna, Lazio - Catania e Fiorentina
- Roma. Fa notizia l'eliminazione del
Napoli detentore per mano del
Bologna, che si conferma bestia nera
per gli uomini di Mazzarri. Infatti
dopo aver imposto ai partenopei il
pareggio al san Paolo sette giorni fa,
mercoledì scorso, nell'extra time, il
greco Kone ha bissato la prodezza di
domenica andando a siglare il 2-1 finale. Dicembre quindi da dimenticare
per gli azzurri, che in un colpo solo
escono dalla Coppa Italia e si vedono
squalificati per sei mesi capitan
Cannavaro e Grava per il calcio scommesse, oltre a subire una penalizzazione di due punti in classifica. Partita di cartello
è
senz'altro
Juventus Milan che
“replicano” la
gara
È
dello scorso anno che vide i bianconeri uscirne vittoriosi. Scritto del
Bologna, incontra un'altra grande,
l'Inter che solo nel secondo tempo ha
avuto la meglio su un coriaceo Verona.
Lazio - Catania è lo scontro tra due
squadre che si sono qualificate ai rigori, biancocelesti sul Siena, etnei a
Parma.
E per finire appunto Fiorentina Roma qualificate ai danni rispettivamente di Udinese e Atalanta. Se la
vincente della Coppa Italia avesse l'accesso diretto alla Champions, allora ci
sarebbe maggiore interesse, così sembra ancora un disturbo settimanale,
fermo restando che una volta là, te la
giochi. Molto più interesse naturalmente per la regina delle coppe europee. Venerdì a Nyon si è tenuto il sorteggio per stabilire il tabellone degli
ottavi.
Dall'urna sono usciti accoppiamenti
niente male: Galatasaray - Shalke 04,
Arsenal - Bayern Monaco, Shakthar
Donetsk - Borussia Dortmund,
Valencia - Psg, Real Madrid Manchester United, Porto - Malaga,
Celtic - Juventus e per finire Milan Barcellona.
Diciamolo subito. Sulla carta ottimo
sorteggio per i campioni d'Italia, pessimo per il Milan. Ma come si dice in
questi casi, se vuoi vincere devi
affrontarle tutte. Qualora dovessero passare le nostre squadre - e ce
lo auguriamo bisogna poi considerare il tabellone a
mo' di tennis che
uscirà dai quarti in poi,
e poi lì, eventualmente
iniziare a fare calcoli.
Vincere la Champions
non è cosa facile, tutt'altro,
ma da qui a febbraio può
succedere una miriade di
cosa. Infortuni, stato di
forma, e non prendere gol in
casa nel match di andata,
sono gli elementi su cui si
gioca una qualificazione e
quindi un cammino europeo, molto più del divario
tecnico fra le squadre.
La squadra di Conte comunque non sottovaluterà l'avversario, lo ha già fatto con i danesi
del Nordsjaellend, e sappiamo com'è
andata in Danimarca. Inoltre da
questi ottavi verranno eliminate delle big che erano
delle serie minacce,
quindi fate un po' voi.
Prova del nove invece
per il Milan, che cercherà di vendicare l'eliminazione della passata
edizione.
Forse è proprio la formazione di Allegri a non
aver nulla da perdere: è
meno forte del
Barça, se viene
eliminata è quasi
normale, se si qualifica, adrenalina a mille
per il prosieguo: insomma, i nervi, in tornei del
genere, contano. Meno
affascinante ma comunque un po' di verve la
mantiene l'Europa league
in cui sono impegnate
Inter, Napoli e Lazio. La
Beneamata se la vedrà con
i rumeni del Cluji, la Lazio
contro
il
Borussia
Monchengladbach e il
Napoli contro il Viktoria
Pilzen. Possiamo ritenerci
soddisfatti, l'importante è,
come detto a proposito della
Juventus, che non si sottovaluti
l'avversario. Se il Napoli si qualificasse dovrà affrontare la vincente
di Bate Borisov - Fenerbache,
la Lazio contro Stoccarda
o Genk, male all'Inter
che dovesse passare
questo turno, sul proprio cammino troverà
una tra Lione o
To t t h e n a m .
L'appuntamento europeo è per febbraio: Chi
sarà l'asso di Coppe?
Massimo Petrungaro
Calcio
Ex amaranto in copertina:
il ritorno di 'mago' Pirlo
La rubrica dedicata
agli ex amaranto,
messisi in luce nel
week end calcistico.
Prepotente ritorno,
di uno dei più grandi calciatori che
abbiano mai
indossato la
maglia
della
Reggina. Andrea
Pirlo è nato a
Brescia il 19
maggio del 1979.
Ruolo: centrocampista.
La
carriera in riva
allo Stretto- E' il calciatore con più titoli in carriera, ad aver mai giocato con la maglia amaranto. L'asse Pirlo-Baronio,
le parate di Taibi ed i gol
di Kallon: ricordi splendidi, corrispondenti al
primo anno di serie A
della Reggina. Arrivato
in prestito dall'Inter,
esordisce con la compagine dello Stretto al
Dall'Ara di Bologna,
contribuendo alla prima
vittoria nella massima
serie (suo il millimetrico
passaggio da centrocampo, che avvia la rete di
Possanzini). Al'epoca, il
talento lombardo agiva
da trequartista o da
seconda punta: 28 presenze e 6 reti, tra le quali
vanno sicuramente citate le splendide punizioni
vincenti contro Parma,
Lecce e Milan. La
copertina:
SienaJuventus 1-2. Direttore
impeccabile, di un'orchestra meravigliosa.
Nel monologo bianconero (3 gol in meno di
mezz'ora di gioco), non
poteva non brillare l'intramontabile stella del
fuoriclasse bresciano.
Ogni palla che amministra diventa una delizia
per gli amanti del calcio,
ogni passaggio per i
compagni è un inno
all'esterica ed all’assoluta precisione. Al minuto
14, il capolavoro nel
capolavoro: punizione
da circa 25 metri che
aggira la barriera, e si
infila imparabilmente
sotto l'incrocio, alla
destra di Consigli. La
Juve va sul 2-0, mentre
Pirlo si gode l'ennesima
magia, figlia di un repertorio che lo ha meritatamente collocato tra i
migliori playmaker di
tutto il calcio mondiale.
Peccato che non si possa
clonare un calciatore
così...
fer.iel..-rnp
DOMENICA
Il personaggio
Francesco
Vilardo
Talento, determinazione, versatilità.
Questo è Francesco Vilardo, ventiduenne calabrese di Fuscaldo, tennista di professione. Una storia dal
sapore intenso rispetto a quelle di
molti altri sportivi perché mostra
come, con caparbietà e talento, si
possa arrivare davvero lontano.
«Ho iniziato a giocare a sette anni,
seguendo mio padre che si divertiva
a palleggiare con i suoi amici. Da lì,
ho mosso i primi passi in questo
mondo, iscrivendomi alla scuola tennis di Paola». Una passione che, in
realtà, nasce come un divertimento,
una fonte di svago cui non erano
associate grosse pretese. Questo sino
ai 13 anni: «Mi ero reso conto di
essere bravo e, allo stesso tempo, di
quanto questo sport mi piacesse. Ho
deciso quindi di dedicarmici seriamente. Sono partito per Bari, dove
ho iniziato ad allenarmi in
Accademia». Un’esperienza che ha
rappresentato una tappa importante
nel suo percorso: «mi ha fatto
crescere tanto, sia dal punto di vista
tecnico che umano». La svolta arriva, però, nel 2009, quando il ventiduenne di Fuscaldo decide di
trasferirsi a Roma per potersi dedicare totalmente alla carriera da tennista. Una scelta che dà i suoi frutti
perché, a tre anni di distanza,
Francesco è ormai stabile tra i primi
1000 del ranking Atp. Un salto di
qualità importante. A complicare le
cose si è messo un 2012 poco felice
che, tra infortuni fisici e malanni vari,
ha rallentato la crescita del ragazzo
calabrese. «Sì, è stato un anno sfortunato, sono stato tormentato da vari
problemi di salute. Nonostante ciò,
credo che l’ultima stagione sia stata
fondamentale per il mio livello di
gioco. Ho capito di poter lottare con
i più forti, di potermela giocare.
Credo sia stato l’anno in cui ho
espresso il mio miglior tennis». Ha
voglia di guardare al 2013 come a un
periodo di ulteriore e definitiva maturazione. «Proverò a chiudere la
prossima stagione tra i primi 500 del
ranking Atp. Tuttavia, la mia priorità
resta il gioco. Preferisco concentrarmi sulla crescita dal punto di vista
tecnico. Credo che, riuscendo in
questo, salirò anche in classifica». Il
tutto senza l’aiuto della Federazione,
che non supporta troppo i giovani
tennisti. Un problema che travalica i
confini regionali e mostra una carenza di organizzazione a livello
nazionale. Forzata appare la scelta di
ricorrere a maestri privati, nel tentativo di crearsi, da soli, una carriera,
un futuro. Quel futuro cui Francesco
guarda con voglia e determinazione
«Il mio obiettivo? Mi piacerebbe
arrivare a essere stabilmente un top
100, provare a giocare regolarmente
i tornei del Grande Slam. Insomma,
vivere di tennis». Si, riuscire a vivere
facendo ciò che si ama, un sogno che
speriamo diventi realtà.
Giovanni Larosa
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
23
Parlando
di...
Sport
Mammola
Arriva il
neo mister
Etna
Dopo le dimissioni di Toto' Logozzo da allenatore del Mammola
nel campionato di seconda categoria avvenute la settimana scorsa , il presidente Pino Neve insieme al resto dei componenti della
società, hanno risolto la crisi tecnica affidando la squadra a Enrico
Etna ex allenatore del Siderno ed ex preparatore dei portieri di
Reggina e Crotone.Martedì pomeriggio al comunale ha diretto il
suo primo allenamento conoscendo da vicino i calciatori mammolesi. Oggi pomeriggio il nuovo allenatore siederà in panchina nella
difficile trasferta di Mileto. Queste le prime dichiarazioni a caldo
di Enrico Etna : “Sono abituato a parlare sul campo, prometto il
massimo del lavoro e dell'entusiasmo per raggiungere l'obiettivo
che la società si è prefissata. Lavorerò facendo crescere i giovani
da loro mi aspetto tanto . Se sono qui è perché credo in questo
gruppo e nella capacità dei ragazzi. Ringrazio la Società della
CLASSIFICA ECCELLENZA
SIDERNO/ questa la decisione del presidente onorario Enzo Commisso
Siderno: da oggi solo
calciatori del posto
Nell’ultimo giorno utile prima della
chiusura delle liste di trasferimento, il dirigente Enzo Commisso
(preso atto delle gravi difficoltà che
attanagliano la società dell’AC.D.
Siderno 1911 e per consentire che i
calciatori possano accasarsi altrove) ha deciso,assumendosi tutte le
responsabilità del caso, di dare una
decisa sterzata all’ambiente calcistico cittadino liberando tutti i calciatori provenienti da fuori Siderno
e impegnandosi, fino a quando
deciderà di fare la squadra, a comporla solo ed esclusivamente con
giocatori del posto.
“La squadra - dice Enzo Commisso
- è stata abbandonata a se stessa e
già dopo la prima giornata di campionato con i D.a.s.p.o. che hanno
riguardato atleti, dirigenti e tifosi, si
intravedeva che questa sarebbe
stata una stagione difficilissima da
portare a compimento”.
“Quasi tutti i dirigenti, soprattutto
quelli abituati a vincere, si sono
allontanati e sono venute a manca-
SERSALE
18
N.GIOIESE
38
RENDE
3 3 CATONA
17
GUARDAVALLE 2 9 CASTROVILLARI 1 7
ACRI
26
SILANA*
14
SAN LUCIDO 1 1
ROCCELLA
25
PAOLANA
2 4 SIDERNO
7
ISOLA C.R.
20
BRANCALEONE 6
BOCALE
20
SOVERATO* 1 9
SEDICESIMA GIORNATA H.14,30
SERSALE-SIDERNO IERI
ACRI-SILANA
BOCALE-RENDE
BRANCALEONE-GUARDAVALLE
CASTROVILLARI-CATONA
ISOLA C.R.-ROCCELLA
N.GIOIESE-SAN LUCIDO
PAOLANA-SOVERATO
SILANA E SOVERATO 1 PARTITA IN MENO
re le condizioni minime per poter
cercare di rimediare alla falsa partenza”. “Evidentemente qualcuno
aspettava qualche “messia” che
potesse rimediare, da solo, ad una
situazione precaria che soprattutto
in questo momento di crisi economica magari andasse a prelevare
risorse economiche dal suo conto
personale e familiare per cercare di
salvare la squadra”. “Non ho mai
pensato di abbandonare la squadra
perché la considero una mia creatura e solo per senso di responsabilità, assieme ad altri pochi soci e
Gallicese, Cartisano:
"Meritiamo il primo posto"
Piccolo passo indietro per la
Gallicese di mister Casciano, che
a Polistena non è andata oltre il
pareggio, vedendosi raggiungere
in vetta dalla Taurianovese. Ai
microfoni di Rnp, è intervenuto il
copresidente
Giuseppe
Cartisano, che nonostante il
mezzo passo falso di domenica
scorsa, rimane più che soddisfatto del girone d'andata biancorosso.
Niente drammi
comunque, in casa Gallicese.
“Durante questo girone d'andata- dice Cartisano-, questo gruppo ha dimostrato ampiamente
che merita di vincere il campionato. Oltre alla già citata sfida
più recente, le uniche gare in cui
abbiamo da rimproverarci qualcosa sono la trasferta di Davoli,
quando abbiamo subito il pareggio nei minuti finali, e la sconfitta
interna con la Palmese, maturata
dopo appena due giorni dall'arrivo di mister Casciano, che ancora
non conosceva bene i ragazzi e
quindi non ha potuto preparare
al meglio la gara". Nonostante
l'attuale organico sia ben consolidato e ricco di qualità, la dirigenza rimane sempre attiva sul mercato, e non è da escludere che
stima e della fiducia, che cercherò di ripagare ogni giorno con l'impegno sul campo per costruire un progetto vincente”. Il presidente del Mammola Pino Neve dichiara: “Abbiamo risolto la crisi tecnica affidandoci ad Enrico Etna siamo convinti che questa è una
scelta importante che tutta la società ha condiviso con Etna credo
che riusciremo a ricostruire un progetto vincente perché credo
fermamente nelle capacità dei nostri giocatori e nelle possibilità di
raggiungere ancora i play off . Dobbiamo riprendere un filo che
abbiamo smarrito nelle ultime partite e ritengo che mister Etna
abbia gli stimoli e le capacità giuste per farlo. Ringraziando chi l'ha
preceduto per il lavoro svolto, sono convinto che da oggi si debba
ripartire con ancora più voglia e certezze di poter rendere reale il
nostro sogno”.
Nicodemo Barillaro
presto ci saranno altre novità.
Questa è una squadra che fa ben
sperare anche per il futuro, in
quanto composta da calciatori
cresciuti nel nostro ambiente, e
pertanto desiderosi di rimanere
in biancorosso per raggiungere
grandi traguardi". In attesa di
definire le nuove strategie, l'attenzione si sposta sulla prima di
ritorno, che vedrà Fontana e
compagni
far
visita
al
Montepaone. "Vogliamo assolutamente la vittoria- conclude
Cartisano-, sperando di poterci
ritrovare nuovamene soli al
primo posto. Dopo l'ultima gara,
abbiamo capito che non ci si può
fidare della classifica degli avversari: tutte le sfide, ed in particolar
modo quelle disputate in trasferta, sono difficili e impegnative.
Questo è un torneo imprevedibile, in cui puoi trovarti a vincere
con la prima in classifica e la
domenica dopo perdere con l'ultima. Ci vogliono impegno ed
attenzione, sia in questo incontro
che in tutti quelli che disputeremo da qui alla fine del campionato”.
Daniela Marino-reggionelpallone.it
dirigenti, come Antonio Parisi,
Raffaele Salerno, Pasquale Sgotto,
Vincenzo
Fotia,
Francesco
Vumbaca, Alessandro Panetta ed
Antonio Tassone, abbiamo garantito che il Siderno potesse scendere
regolarmente in campo salvaguardando così la regolarità del campionato”.
“Dopo l’irripetibile miracolo dell’anno scorso, per cercare di salvare la squadra, servivano numerosi
giocatori (anche con ingaggi elevati) alcuni professionisti avevano
manifestato l’intenzione di volersi
avvicinare alla squadra dando una
mano d’aiuto alla società ma evidentemente qualcuno li avrà convinti a non interessarsi”. “Alla luce
di tutto questo, d’ora in avanti e
per gli anni futuri, fino a quando ci
sarà il sottoscritto, la squadra del
Siderno sarà composta solo da atleti sidernesi”.
“Se qualcuno, eventualmente,
volesse interessarsi a rilevarla,
manifestiamo sin d’ora la volontà
di cederla a titolo gratuito”.
Il Presidente Onorario
Enzo Commisso
M.Gioiosa J.
I giallorossi ospitano la
rinnovata Nuova Rizziconese
' un Marina di Gioiosa da applausi quello che ha vinto domenica
scorsa il derby contro la Bovalinese per 2-0 entrando nell'orbita
delle squadre che lottano per un posto play off. E' un periodo
d'oro per i giallorossi che esibiscono un ottimo gioco , riuscendo ad
andare in porta con facilità ma soprattutto a trasformare le occasioni
che si presentano loro. E così contro la Bovalinese di Panarello arriva
una vittoria perentoria, in una giornata certo non facile dal punto di
vista atmosferico. Il Marina di Gioiosa raggiunge dunque il quinto
posto affiancando il Bianco e i cugini del Gioiosa Jonica godendosi
una settimana da vera protagonista. I gol arrivano entrambi nella
ripresa, con il solito Carbone adesso capo cannoniere del campionato
di promozione e Palermo. Abbiamo ottenuto una vittoria importante
con agonismo e qualità, contro una grandissima squadra. Sono molto
soddisfatto". Gianni Scigliano non nasconde la sua euforia dopo il successo ottenuto dal suo Marina di Gioiosa sulla Bovalinese. "Ho visto
tutto bene ed i ragazzi sono stati straordinari” - dice l'allenatore giallorosso ai nostri taccuini - “Questo è un campionato molto equilibrato e
questi tre punti importanti ci hanno messo in una situazione di classifica veramente impotante . Il percorso però è lungo e non dobbiamo
mollare di un centimetro: c'è ancora tanta strada da fare per arrivare al
nostro obbiettivo che rimane un campionato tranquillo poi se ci troveremo nella griglia play off come oggi non ci tireremo indietro. Un successo che consente di archiviare anche alcune decisioni arbitrali sfavorevoli subite nell'ultimo periodo. Nelle ultime partite abbiamo avuto
alcuni episodi a sfavore - ammette Scigliano; "Ma non dobbiamo soffermarci su queste cose anche se rimane il rammarico di aver perso
qualche punto immeritato. Anzi, dobbiamo guardare avanti e prendere in considerazione delle recenti prestazioni le tante note positive che
anche domenica ho visto ad incominciare da Luca Mammolenti che
non scopriamo adesso ma tutti i ragazzi sono stati superlativi. Sono
molto contento per Matteo Carbone che guida la classifica dei cannonieri un gesto merito per un grande professionista che meriterebbe di
giocare in categorie superiori, ma sono contento anche dei nostri
under che continuano a crescere di partita in partita Femia e
Scattarreggia”. Oggi pomeriggio al comunale i giallorossi avranno la
possibilità di trovare un altro successo interno contro il Rizziconi prima
della sosta Natalizia l'allenatore giallorosso sembra intenzionato a
schierare la stessa formazione che ha ben figurato contro la Bovalinese
eccezion fatta per capitan Ieraci squalificato al suo posto in ballottaggio Pasquale Patrizio e Vincenzo Aquino.
Nicodemo Barillaro
E
Il Gioiosa J. atteso dall’ostica
trasferta in casa della Taurianovese
Il Gioiosa jonica saluta il
girone d'andata con una
sconfitta inaspettata , al
“Santoro” di Villa San
Giovanni contro una Villese
rinvigorita dalla cura
Barillà., le due compagini
hanno fatto vedere un buon
calcio dando vita ad un
incontro spettacolare che i
Reggini hanno vinto per 3-1.
Troppo pesante il bottino
per la compagine di Silvano
che ha palesato qualche difficoltà dal punto di vista
della
concentrazione.
Vittoria importantissima
per i ragazzi di Barillà, che si
allontanano così dalla zona
calda della classifica. Per gli
ospiti invece, un'occasione
persa in ottica playoff, specie pensando al mezzo
passo falso della Palmese in
quel di San Calogero. Oggi i
biancorossi saranno impegnati sul terreno della
Taurianovese una sfida sulla
carta proibitiva ma
il
Gioiosa Jonica conoscendo
il suo allenatore se la giocherà a viso aperto cercando
il risultato positivo che rilancerebbe la squadra del
Gioiosa in classifica. La
Taurianovese certamente
non sottovaluterà la squadra
di Silvano che in organico ha
delle pedine importanti che
possono risolvere la gara
con una giocata. I dirigenti
Giuseppe Scali e Vincenzo
Mesiti dopo la sconfitta di
Villa non fanno drammi:”
Un 'incidente di percorso
niente altro i ragazzi sapranno reagire siamo convinti
che oggi riusciremo a fare
una buona gara contro una
delle squadre più blasonate
del campionato che si è
attrezzata per il salto di categoria. I nostri ragazzi hanno
lavorato bene e siamo fiduciosi di poter ottenere un
risultato positivo prima della
sosta Natalizia”. La società
in occasione dell'imminenza
delle feste Natalizie rivolge
un particolare augurio a
tutti i tifosi e a quanti in questi anni si prodigano a sostenere il Progetto Gioiosa.
Nicodemo Barillaro
CLASSIFICA PROMOZIONE B
TAURIANOVA
GALLICESE
REGGIOM.
PALMESE
BIANCO
M.GIOIOSA
GIOIOSA J.
GIMIGLIANO
DAVOLI
35
35
30
28
24
24
24
20
19
VILLESE
19
RIZZICONI
16
BOVALINESE 1 6
S.CALOGERO 1 4
MONTEPAONE1 3
POLISTENA
13
R. CATANZARO 3
SEDICESIMA GIORNATA
BIANCO-PALMESE IERI
DAVOLI-SAN CALOGERO IERI
GIMIGLIANO-REAL CZ
M.GIOIOSA-RIZZICONI
MONTEPAONE-GALLICESE
POLISTENA-BOVALINESE
TAURIANOVESE-GIOIOSA J.
VILLESE-REGGIOMEDITERRANEA
DOMENICA
23
DICEMBRE
2012
LA RIVIERA
24
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
25
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
26
Biblioteca Meridionalista
La bella Reggio, Francesco
Perri e il racconto di Natale
GIANNI CARTERI
n questi giorni di attesa della Notte Santa
sono solito alzarmi molto presto, quasi
per poter rivivere con improvvisi e intensi
fotogrammi della memoria i Natali , ormai
sepolti , di un tempo contrassegnati da gioia
indicibile, novene e canti notturni che aprivano il cuore alla speranza. Più poveri eppure più sereni in una chiesa gremita di gente
che ci faceva sentire solidali , comunità vera.
Per il Natale mio padre preparava le bottiglie
vuote d’anice Nicotra da due litri e le riempiva del vino pastoso e profumato delle nostre
vigne che lasciava in bocca un sentore dolciastro, accompagnato pure da un quarto di vin
cotto. Ero io , il più piccolo di quattro fratelli,
che portavo questi regali ai vicini di casa e
alle famiglie a noi più care. Racimolavo un
po’ di soldi per acquistare le nocciole per i
nostri consueti giochi natalizi.
La preparazione dei pretali impegnava
mamma per qualche giorno e tutta la casa era
pervasa dal loro profumo intenso. Dopo l’abbuffata dei primi giorni restavano avvolti in
un una tovaglia di lino in un angolo della cristalliera per più di un mese e riprendevamo
a mangiarli per il carnevale.
Emozioni che cerco di rivivere anche in
casa nel bellissimo presepe che ogni anno
mia moglie allestisce con cura , rispolverando i pastori e le casette della sua infanzia o
quelli recenti di San Gregorio Armeno.
Puntualmente incasso i suoi rimproveri perché mi defilo e non l’aiuto mai.
Ma io sono tutto preso a cercare nei miei
libri i più bei racconti di Natale ; un ‘abitudine che mi regala forti emozioni con gli
scrittori a me più cari : Alvaro , Pirandello ,
Consolo e , ultima scoperta , Francesco Perri
.
Questo scrittore di Careri dovrebbe essere un punto fermo nelle scuole di Calabria ,
non solo per i suoi romanzi più importanti (
Emigranti , Il discepolo ignoto) ma per la
vasta letteratura dell’infanzia che ci ha regalato. Pochi hanno saputo parlare come Perri
con stile semplice, accattivante , coinvolgente
e disincantato al cuore dei ragazzi..
Certamente Racconti d’Aspromonte e
Storia del lupo Cola ( di recente ristampato
da Rubbettino ), rivelano lo spessore di un
robusto narratore, grande descrittore dei
paesaggi calabresi, tutto ancora da scoprire
nell’alveo della letteratura nazionale.
E proprio dai Racconti d’Aspromonte traggo le intense pagine de “ Il piccolo venditore
di Re – Racconto di Natale “ che tanto mi ha
emozionato .
E’ ambientato nella Bella Reggio di inizio
secolo dove Perri si manteneva agli studi (
conseguì la licenza ginnasiale al Campanella)
, dopo la morte prematura del padre , come
istitutore all’orfanatrofio Lanza.
“ Lo conoscevano tutti
a Reggio Calabria, perché dall’alba al tramonto girava sempre per
tutte le vie. Col suo
giubboncello sproporzionato di panno turchino, tratto da una casacca militare, con le lunghe maniche rimboccate, la caschetta un po’
di traverso, sui capelli castagni, la faccia infarinata di gesso , i piedi scalzi e l’aria allegra,
gridava con una voce limpida da uccel di
bosco:” Chi compra Napoleone –signoriGaribaldi , Vittorio Emanuele , Minerva …,
cinquanta centesimi. Entrava nei caffè , negli
atri , nei caseggiati; stazionava davanti ai cinematografi, e guardando tutti coi suoi occhi
giallognoli, screziati, si avvicinava, offriva con
I
serbo mille leccornie per le belle giornate . Il
primo giorno della novena suo padre gli preparava il tradizionale fischietto di canna , che
loro bambini chiamavano usignolo . Il sagrestano approntava il presepe, un presepe
enorme per il quale i ragazzi aiutavano a
impastare la creta e a raccogliere il musco e
la mortella. Quel presepe era un mondo
meraviglioso per lui. In mezzo la grotta tutta
verde di licheni e di capelvenere, e dentro
sulla paglia il bambino. Intorno un anfiteatro
di colline con una città lontana di cartone che
doveva essere Gerusalemme , ed un gruppetto di case che era probabilmente
Betlemme. Pei colli , nella piana, d’intorno
alla grotta erano i pastori con le loro mandrie
, chiuse in steccati di canne , ed i cani di guardia davanti alle chiudende . Alcuni dei pastori erano in cammino
verso la grotta con un
capretto sulle spalle , o
una pila di forme di
cacio , destinate al bambino Gesù .
Davanti a uno steccato
vi era uno con una faccia
da spiritato , che guardava in alto una grossa
stella di stagnola dorata :
lo chiamavano l’incantato della stella.”
Perri continua a descriverci una miriade
di personaggi che uniti ai Re Magi animavano la fantasia dei bambini che li contemplavano a lungo sotto” il lume delle lampade ad
olio , mentre l’organo riempiva le navate di
suoni larghi e armoniosi e l’incenso inebriava
l’anima.”
Era questo il Natale della sua Careri . “
Cos’era il Natale per quella grossa città di
provincia , con tante case, con le sue chiese
immense , le cui campane riversavano nell’aria un rombo profondo e quasi corrucciato ?
“
Il piccolo orfano proprio nei giorni che precedevano il Natale andava per la città a vendere i Gesù di cera . Lo zio lo guardò col suo
solito occhio sbieco dicendogli . “ Le vedi?
…Devi vendere una dozzina al giorno. Qui in
città fanno tutti i presepi in casa ; piglia del
pane e fila.”
Eccolo gridare per le vie di Reggio :” Il
bambino Gesù …il bambino Gesù…una lira
…per i presepi dei signori “ .
Rientrava con le saccocce piene di soldi “
desideroso sempre di trovarsi fuori di casa
per guardare tutti, spiare i passanti,il sorriso
dei bambini , le ceste delle cameriere , ascoltare le campane che rombavano nel maestrale , per cercare d’indovinare gli indizi della
gran festa imminente , per comprendere
come quella gente cittadina si apprestava a
festeggiare il Natale.”
La mattina della vigilia
Carmine aveva venduto
tre dei quattro Gesù di
cera che aveva nel suo
cavagnino.
Qualcosa di insolito sta
per accadere. Perri con
grande maestria narrativa ci introduce in un’atmosfera insolita :” La
giornata era rigidissima :
Il vento che d’ordinario
non mancava mai , quel giorno si era calmato , quasi condensato in un’aria immota ed
acuta , che bruciava come il riverbero d’un
forno.
Il cielo basso , compatto , livido , aveva l’aspetto di un immenso lontano polverone. Le
vie erano più animate del solito , e dagli atrii
giungeva un suono misto e discorde di zampogne , violini , chitarre e fisarmoniche . Quel
giorno finiva la novena e i suonatori riscuote-
vano le mance : Nell’aria immota e rigida le
campane gittavano un rombo lungo e
aggrondato .”
Il piccolo venditore rientrò a casa con il
suo Gesù invenduto che gli costò una serie
fitta di colpi di correggia.
Rimase tanto sbigottito che non ebbe neppure la forza di piangere e, gettando sul
banco i soldi guadagnati , scappò via, fermandosi in piazza Garibaldi e sedendosi su una
panca quasi per orientarsi , mentre tutta la
gente intorno a lui era allegra . Fu assalito da
una voglia intensa di piangere . “ Era una sensazione di solitudine in mezzo a quel mareggiare di suoni festosi , una specie di paura fisica d’essere solo , lo smarrimento dei fanciulli
che non hanno nessuno e si trovano di fronte
al dolore del mondo , come di fronte ad una
camera buia in cui debbano dormire .Piangeva
in silenzio ma senza singhiozzi . Lacrime grosse
come goccioloni andavano a cadere sul piccolo Gesù di cera .”
Decise di tornare al
suo paese perché in
fondo in città nessuno lo
conosceva e nessuno
mi conosce, andava
ripetendosi .Al contrario
che in paese dove lo conoscevano tutti.
“ Vedrò questa sera il presepe , porterò a
mastro Ciccio, il sagrestano , il mio bambino
di cera . “
Il cuore gli fece un balzo quasi che tutti i personaggi del suo presepe lo invitassero a rientrare nel paese tanto amato.
Si mise in cammino attraversando , superato
il Calopinace, giardini di aranci e di bergamotti, carichi di frutta che emanavano intensi profumi. Il buio ormai si faceva sempre
più denso e “ s’udiva il brusio quasi impercettibile, vasto , pauroso della neve , di cui s’indovinava nell’aria il turbinare senza fine.(…)
Ad un tratto lo smarrimento lo vinse , si sentì
sperduto nella notte come un fiocco di neve
nella tempesta e cercò un cespuglio per riposarsi , per nascondersi quasi davanti a quella
enorme moltitudine ostile .
Si accucciò sotto un roveto , in un angolo di
siepe , si strinse sul petto il piccolo Gesù di
cera e , come fanno i pettirossi delle loro ali ,
si tirò sulla testa il giubboncello quasi per scaldarsi col proprio respiro.
E come un pettirosso stecchito si addormentò e lo ricoprì la bianca notte di Natale.”
Un racconto –poesia regalatoci da un narratore di razza perseguitato dal fascismo e
osteggiato da Antonio Gramsci con un giudizio superficiale e affrettato . Un bellissimo
regalo natalizio di Francesco Perri ( Padre
Mondrone nel 1940 gli
dedicò su Civiltà cattolica ben dodici pagine ) e
che a leggerlo oggi
mette in evidenza il
grande
frantumarsi
della cultura mediterranea e la perdita della
memoria e delle radici.
Per dirla con Vincenzo
Consolo , ci parla di un
Natale ormai sepolto.
Una realtà , questa
ricreata uniforme e squallida, precaria , fugace , priva di passato , buia di futuro . E chi più
soffre per questa irrealtà in cui viviamo non fa
che ricordare querulo la realtà ormai perduta
Non fa che dire di tutti i suoi ieri , narrare del
Natale, della più grande festa , mutato oggi
in consumo di merci , in tetro , misero “
Mortale”.
Quel presepe era un
mondo meraviglioso per
lui. In mezzo la grotta
tutta verde di licheni e di
capelvenere, e dentro
sulla paglia il bambino
insistenza le sue statuette di gesso, le metteva
sotto gli occhi.”
Perri, romanziere storico robusto , data
anche il racconto,specificando che il ragazzo
protagonista, Richichi Carmine, “era venuto
dal suo paesello dopo il terremoto del 1896,
che aveva distrutto la sua casa ed ucciso sotto
le macerie i suoi genitori. Di quella notte terribile di novembre serbava un ricordo pauroso e confuso .”
Come tanti orfani fu
adottato da un presunto
zio, un figurinaio della
città senza figli, un operaio che lo prese per
mano come si piglia un
cane per il guinzaglio .
(…) in casa il piccino
faceva di tutto: portava
l’acqua dalla fontana in
secchi pesantissimi , spazzava , faceva le commissioni , e tutto per della
minestra qualche volta e del pane con fichi
tutti i giorni .”
Trattato male anche dalla zia che non gli
aveva mai rivolta la parola benevolmente ,
mai un sorriso.
Preferiva , nelle poche ore libere gironzolare per le vie della città “ ampie e lastricate ,
percorse da carrozze fragorose e dal vento
amarognolo del mare che non mancava mai.
Ammirava le vetrine ampie con specchi gran-
Questo scrittore di
Careri dovrebbe essere
un punto fermo nelle
scuole di Calabria , non
solo per i suoi romanzi
più importanti
di quanto una parete : le mostre dei pasticcieri con degli enormi cumuli di dolci , di caramelle , di cioccolatini, di cannoli siciliani : i
caffè luminosi , i palazzi immensi con lunghe
file di balconi a perdita d’occhio .”
E’ a questo punto che Perri entra nell’atmosfera del Natale dando alla narrazione un
ritmo fiabesco e sognante , quello che aveva
vissuto nella sua infanzia
ai piedi
dell’Aspromonte.
“ Una mattina , passando davanti a un portone udì venire dall’atrio un suono a lui noto
e caro , un suono di zampogne ed un canto
malinconico :” E la Vergini Maria/ ch’era
stanca e non potia / su la pagghia , cu ddoluri,/ partoriu nostru Signuri :”
Entrò in quell’atrio . Un pastore , tenendo
abbracciato sul ventre un enorme otre ,
modulava sulle cinque canne il suono nostalgico della pastorale , ed un altro con voce stridula e un po’ fessa cantava : “ La Madonna
l’abbracciava / San Giuseppe l’adurava /,
L’animali lu scardavano / e l’arcangeli cantavanu”.
Erano i pastori che scendevano tutti gli anni
dalla montagna per fare la novena davanti
alle case dei signori.”
Lo scrittore , sempre più mimetizzato dietro il piccolo protagonista , ripensa al suo
paese , ai Natali di quando il padre era ancora in vita e” riempiva il sottoscala di legna
sottile e secca , eccellente per cuocere le fritture, e la mamma preparava e metteva in
Eccolo gridare per le
vie di Reggio :” Il bambino Gesù …il bambino Gesù…una lira
…per i presepi dei
signori “ .
DOMENICA
11 NOVEMBRE 2012
LA RIVIERA
27
Parlando
di...
LIBRI ACCESSIBILI
Lia:Il progetto
che non
discrimina
“Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve
accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi”. La lettura è l'attività che più di altre
ci consente di carpire i significati della realtà
anche se a volte soltanto lo sguardo non basta…
Mi riferisco innanzitutto al braille che porta con
sé il pesante limite degli alti costi di traduzione e,
pertanto la scarsità di testi disponibili. Sembrava
che l'ebook avesse posto finalmente fine al problema ma quelli attualmente disponibili hanno
spesso limiti nel codice che ne impediscono una
corretta fruizione con gli strumenti a disposizione dei non vedenti.
Nasce così LIA (Libri Italiani Accessibili), un
progetto promosso dall'Aie (Associazione
Italiana Editori) che, in collaborazione con altri
partner, certificherà la compatibilità degli ebook
che rispettano gli standard adeguati per una fruizione completa anche da parte delle persone con
disabilità visiva.
Rubbettino è stato tra i primi editori ad aderire
al progetto fornendo già un cospicuo quantitativo di ebook formattati secondo lo standard previsto. L'obiettivo è quello di convertire l'intero
catalogo ebook disponibile in formato accessibile. Una scelta di civiltà che rispecchia gli obiettivi etici che la Casa Editrice calabrese pone alla
base del proprio operato.
CULTURA E SOCIETÀ
PRESEPE VIVENTE
Il 26 tutti
a Grotteria
Dopo un anno di pausa, riprendono i
preparativi per la realizzazione della
XIV edizione del "Presepe Vivente"'
che avrà luogo nella sua data storica:
il 26 dicembre alle ore 17.30. Inutile
dire che tutto il paese è in fermento!
L'evento,
è
organizzato
dal
“Movimento Donne per GrotteriaMaria Marcellino”. Quest'anno, proclamato dalla Chiesa “Anno della
Fede”, l'edizione è veramente straordinaria e vede anche la collaborazione di tutte le Associazioni operanti
sul territorio.
Le precedenti edizioni hanno richiamato nell'antico Centro Storico centinaia e centinaia di visitatori da ogni
parte della Locride e della Calabria.
Il Presepe Vivente si snoda lungo una
delle vie più antiche del Paese fra
caratteristici vicoli, “gafi”, e portali
patrizi. Lungo il percorso si rievocano
momenti
dell'Avvento:
1'Annunciazione, il Censimento, la
Natività con gli angioletti e pastorelli. Accanto a queste scene ruotano le
attività della vita quotidiana della
città di Betlemme rappresentati da
tutti gli antichi mestieri e le antiche
usanze. Inoltre vengono offerte
degustazioni di vario genere.
Grotteria, attraverso il Presepe
Vivente vuole riaffermare le sue tradizioni religiose insieme a quelle
culturali e storiche e vuole far capire
che Natale è: soprattutto, il giorno
della nascita di Gesù Cristo. In questo particolare momento storico di
impoverimento spirituale abbiamo
bisogno di veri valori in cui credere.
Le attività che caratterizzano il
comune di Grotteria, favoriscono e
promuovono la produzione, la conoscenza, la diffusione dei valori culturali a carattere storico, umanistico,
etnico e religioso, attraverso manifestazioni artistico culturali, folkloristiche e di spettacolo.
PREMIO TROPEA A MIMMO GANGEMI
La Stella di Natale
PASQUINO CRUPI
el romanzo di Mimmo
Gangemi,
D
La Signora di Ellis Island, cui è
andato con merito il Premio
Tropea, del suo valore letterario a
me resta poco da dire. Sui banchi
di scuola mi insegnarono che
repetita iuvant, che le cose ripetute giovano, ma nel seguito ho
appreso cheannoiano. Cercherò
PREMIO TROPEA 2012
Vincitore assoluto è Mimmo
Gangemi con “La signora di
Ellis Island” (Einaudi). Al
secondo posto “Lo scurnuso”
(Feltrinelli) di Benedetta
Cibrario mentre il bronzo
va a “Tetano” (Minimum Fax)
di Alessio Torino.
teraria calabrese. Ma per completezza debbo aggiungere che a questo suo romanzo-arcobaleno fan
corona La collina del vento di
Carmine Abate e Anime nere di
Gioacchino Criaco.
I becchini gioiosi della Calabria, che
tutta infame non è e che è tutta
infamata , devono deporre la pala.
L’ultima balata sull’orlo della fossa
funebre può essere gettata solo
quando un popolo non ha più
civiltà letteraria in atto, e può esibi-
Nella Giuria popolare
lo scarto tra
Gangemi e la Cibrario
è stato solo di 3 voti.
17 contro 14
È nella giuria dei
sindaci che lo scarto
è stato più netto,
112 per Gangemi
Cibrario 26
perciò di non ripetermi. Mi limiterò a riassumere la mia posizione
di cui ho già dato conto su «la
Riviera». E sulle pagine del nostro
settimanale, mai incline al coro,
mai piegato dal vento del Nord,
che ci portò solo tempesta, ho
scritto che La Signora di Ellis
Island è un romanzo iridiscente,
che, come l’arcobaleno, lascia un
segno di perpetua memoria e, al
tempo stesso, annuncia il cammino, che prosegue, della civiltà let-
re, con orgoglio disfatto, la grandezza, ridotta a cenere di Uomini
Illustri. Ma vero è che la civiltà letteraria calabrese
vive nei suoi
viventi, rivive con questo romanzo
di Mimmo Gangemi, che per la
Calabria del 2000, insieme a
Carmine Abate e a Gioacchino
Criaco, ha fatto più di tutti- più del
suo mostruoso ceto politico, pessimamente fiaccolato dagli eroi e
dalle eroesse dell’Antimafia.
È la stella di Natale.
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
28
CONI
Agliano
premiato al
merito sportivo
Giovedì 20 dicembre nel salone del Consiglio
Provinciale, si è tenuta la cerimonia di premiazione
organizzata per consegnare le Stella CONI al merito sportivo. Durante l’apposita cerimonia è stato
insignito dell’importante premio Giuseppe Agliano,
delegato per la Regione Calabria. Sono stati inoltre
riconosciuti i meriti sportivi di tre giovanissimi atleti reggini: Eugenio Gullì e Marco Ventura, vicecampioni del Mondo di surf casting (pesca sportiva)
under 16 ed Emanuele Alampi, campione italiano
assoluto di lotta, stile libero, nella categoria 55 kg.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco, Demetrio
Arena, l’assessore allo sport, Walter Curatola,
Mimmo Praticò, presidente regionale del Coni.
la Riviera
Ascoltiamo
la nostra
musica
DEPUTAZIONE STORIA PATRIA
Eletti due deputati sidernesi
La Deputazione di Storia patria per la
Calabria, con sede in Reggio di
Calabria presso il “Museo Nazionale
della Magna Grecia”, attualmente
presieduta dal Prof. Giuseppe Caridi
dell’Università degli Studi di Messina,
è una importante istituzione culturale
avente per scopo lo studio e la valorizzazione della storia calabrese, braccato da più anni, da organizzazioni di
convegni, con il patrocinio scientifico
a manifestazioni storiche (tra le quali,
soprattutto, il “congresso storico calabrese”) e con la pubblicazione del
noto periodico “Rivista Storica
Calabrese”.
L’organico del sodalizio, di cui fanno
parte illustri studiosi di storia calabrese, è composto da cinquanta “deputati” (al cui interno è eletto il consiglio
direttivo) e da soci “aderenti” e
“benemeriti”, i quali contribuiscono
tutti, secondo le loro rispettive competenze in materia, al raggiungimento
degli scopi storico-culturali associativi.
Nell’annuale assemblea ordinaria del
sodalizio, tenutasi in Reggio di
Calabria il 16 dicembre c.a., su propo-
sta del consiglio direttivo, sono stati
eletti, all’unanimità, “deputati di
Storia patria per la Calabria” l’Avv.
Filippo Racco e l’Avv. Domenico
Romeo, liberi professionisti attivi in
Siderno, entrambi discendenti del
filosofo sidernese Paolo Romeo
(1800-1887), da anni appassionati
ricercatori e studiosi di storia patria,
specie con riguardo all’età moderna di
questo territorio, che essi hanno
ampiamente illustrata e divulgata con
varie pubblicazioni monografiche e
con molti altri contributi scientifici.
Marianna, il dialetto e il ricordo
delle “Parole antiche e familiari”
A GENEROSITÀ
DOMENICO LOGOZZO
‘On pensa ca sempi tuttu ‘ndavi u n’davi nu SCOPU
e a verità trova no ‘nta l’assai ma n’ta u POCU!
A vita a vai misurandu no di jorna ma i chidu chi FACI
e puru orba, muta e zoppa trova PACI!
Marianna Fammartino ,la voce
calabra della riflessione popolare
, attraverso il colore ed il calore
del dialetto.Per chi vive lontano
dalla terra dove in anni lontani è
nato e dove oggi nascono questi
versi di Marianna ,è una emozione forte leggerli e "sentirli". Il dialetto ce lo portiamo dentro. E
ogni volta che torno in Calabria,
sentire il dolce e amaro e incisivo
suono della lingua dell'infanzia e
della gioventù è straordinariamente bello.Scriveva Corrado
Alvaro nel 1938 :"Ho sognato mia
madre.Le parlavo in dialetto
come quando ero ragazzo,e mi
lodavo di saper parlare così
bene.Avevo la stessa voce di
quando ero ragazzo ,al tempo che
me lo sentivo vibrare nel petto.E'
che mi piacerebbe di parlare il
vecchio
dialetto
della
montagna,preciso,che può esprimere tutto il mondo familiare ed
elementare,con bellissime parole
antiche e familiari" .
Questa mattina appena ho letto
l'ultima poesia di Marianna sono
rimasto affascinato.Le ho scritto
che
non
riuscivo
a
condividerla.Lei con la consueta e
ammirevole simpatia mi ha
risposto:"La mia privacy pecca di
generosità! Se ti fa piacere procedi pure con copia e incolla!" Cosa
che faccio davvero con grande
piacere,perchè il dialetto è un
patrimonio da valorizzare.Non da
ghettizzare.Riscoprire le radici è
un atto di cultura alta . Ma ecco il
testo dell'Ode pubblicata da
Marianna Fammartino questa
mattina su facebook.
PER QUESTA SETTIMANA
PREMIAMO UN LOCALE CHE HA
SCELTO DI FARE UN
PROGRAMMA CON IL MEGLIO
DELLA NOSTRA ZONA.
IL BLU TANGO TEMPORARY
RESTAURANT. QUESTO IL
PROGRAMMA MUSICALE:
VENERDI' 21 DICEMBRE:
NADIA MACAGNINO (CHITARRA
E VOCE)
SABATO 22 DICEMBRE:
PAOLO SOFIA (VOCE) - VITO
ROMEO (PIANOFORTE) GIOVEDI'
27 DICEMBRE: MUJURA (VOCE E
CHITARRA)- FRANCESCO
LOCCISANO (CHITARRA)
VENERDI' 28 DICEMBRE:
MANUELA CRICELLI (VOCE)PEPPE PLATANI (CHITARRA)
DOMENICA 30 DICEMBRE: FABIO
MACAGNINO (CHITARRA E
VOCE)
GIOVEDì 3 GENNAIO:
CESARE MALFATTIORE
‘Ndavi i vrazza longhi e curti i GAMBI
e guarda stu mundu cu l’occhi STRAMBI!
Sapi ca non poti u vai LUNTANU
ma sempi a tutti ‘nci stendi na MANU!
Da vita ‘on si spagna u resta povera e PACCIA
pecchì nessunu ‘ncuna cosa n’ci CACCIA,
A nudu ‘nci promenti a LUNA
ma pe’ chidu chi poti a tutti ‘nci ‘nda DUNA!
Esti l’amanti i pochi fortunati e a mugghijeri i NESSUNU
nu muru chi mai si arza, pecchì mattuni sempi ‘nci caccia
‘NCUNU!
Ma da vita esti i fondamenta i tutti i COSTRUZIONI
pecchì faci palazzi e paisi senza cimentu e mancu MATTUNI!
‘On avi virtù comu a ida randi e FORTI,
pecchì adduvi ‘on avi casi, ‘on avi mancu PORTI!
A felicità trasi i na porta chi non N’CESTI
‘nta na casa adduvi ‘on ‘nce u tettu u cielu è sempi CELESTI!!!
M.F. Odestemporanea.
DOMENICA
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
29
Parlando
di...
Le pillole di Eva
Il brizzolato
BRIGANTI
I messaggi del tuo corpo
Mal di gola:
Chi non ha mai sofferto di mal di
gola? Malanno stagionale o cosa?
Se ti è capitato prova a pensare se
avresti voluto esprimere qualcosa
ma ti sei trattenuto a dirla per
paura di ferire il tuo interlocutore;
potrebbe trattarsi di un momento
in cui avresti voluto esprimere un
emozione di collera e non l’hai
fatto. Se poi hai provato un pizzicore allora il mal di gola potrebbe
essere legato alla paura di esprimere le proprie idee davanti a una
persona autorevole. La domanda
che ci dovremmo porre è : “Cosa
c’è rimasto bloccato, intrappolato
in gola che non riusciamo a comunicare?” E quindi la soluzione qual
è?Ricorrere ai rimedi farmaceutici
può sembrare la via più facile e più
rapida ma le pillole non risolvono il
problema. Lo sedano!Diventa consapevole delle tue emozioni ed
esprimile. E’ la via migliore per la
tua guarigione.
Voce rauca: Attraverso le corde
vocali si comunica. Se insorge un
problema a questo livello indica
che c’è difficoltà ad esprimersi, si
ha paura di dire qualcosa. Se la
voce rauca è accompagnata da
grande stanchezza bisognerebbe
chiedersi cosa ci rende così spossati, senza energie nel condurre una
battaglia in cui non si intravede una
soluzione.
Calmare il sintomo non guarisce la
causa. Curati ascoltando i messaggi
che il tuo corpo ti trasmette.
di Ruggero Brizzi
Liberalizzazioni Rc auto,
niente tariffa unica: al Sud
si continua a pagare di più
x
Niente tariffa unica per i guidatori virtuosi: il
Governo ha fatto marcia indietro. Uno studio di SuperMoney evidenzia le differenze di
prezzo esistenti tra nord e sud analizzando i
costi assicurativi in 10 città italiane. A
Napoli un guidatore virtuoso paga oltre il triplo rispetto a un automobilista milanese o
padovano con lo stesso profilo, a Bari oltre il
doppio.
di Gaia Passi24 apr 2012 - ore 16:25
Gli automobilisti del sud Italia hanno
avuto un’amara sorpresa in questi giorni:
la tariffa unica di assicurazione auto,
introdotta dall’articolo 32 della legge sulle
liberalizzazioni, altro non è se non l’ennesimo specchietto per le allodole. Il
Governo ha fatto marcia indietro, spiegando in una nota che “il parametro della
territorialità nell’analisi del rischio” è da
considerare valido, in base al principio di
libertà tariffaria garantito dalla normativa
comunitaria. Secondo il Ministero dello
Sviluppo Economico, “una ragionevole e
legittima interpretazione della norma in
oggetto dovrebbe includere nelle differenziazioni tariffarie, possibili anche per le
classi di massimo sconto, quelle legate alle
oggettive differenze delle condizioni di
rischio rilevate nei singoli territori (frequenza dei sinistri, livello dei risarcimenti,
ecc.)”. Risultato: nulla è cambiato e gli
automobilisti del meridione che, anche se
virtuosi, continueranno a essere penalizzati con polizze Rca dai costi spropositati.
A evidenziare la forte discrepanza esistente tra i prezzi delle polizze al Nord e al Sud
Italia è intervenuto uno studio condotto
da SuperMoney, portale per il confronto
delle assicurazioni on line, che ha confrontato i prezzi medi applicati in 10 delle
maggiori città italiane. Il confronto ha
preso in considerazione il profilo di un guidatore virtuoso, in prima classe di merito
da anni e senza incidenti, alla guida di una
Ford Mondeo 3^ Serie. Ecco i risultati.
La città in cui la polizza assicurativa è più
a buon mercato è Padova, dove il prezzo
medio è di 310 (la media è basata sui
prezzi delle prime tre compagnie più convenienti, emerse dal confronto di 25
società); segue Milano, dove l’assicurazione per il profilo considerato costa in media
316 circa; al terzo posto troviamo
Cagliari con 385 . Agli ultimi posti in classifica, senza sorprese, troviamo tre città
del sud: l’automobilista palermitano paga
circa 450 , il 45% in più rispetto al guidatore padovano; a Bari la polizza lievita a
835 , quasi il 170% in più rispetto a
Padova; ma la maglia nera spetta a Napoli,
dove la stessa assicurazione auto viene a
costare 1.072 , con un rincaro del 246%
rispetto a Padova.
Prezzo Medio Variazione Percentuale
Padova 310,01 — Milano 315,92 1,91%
Cagliari 385,45 24,33% Bologna 400,50
29,19% Firenze 404,83 30,59% Roma
426,46 37,56% Torino 433,48 39,83%
Palermo 449,51 45,00%
Bari
835,39 169,47% Napoli 1.072,06
245,82%
Come emerge chiaramente dal confronto
di SuperMoney, per il solo fatto di risiedere a Napoli, un automobilista modello
paga per una polizza assicurativa oltre il
240% in più rispetto a un “cugino” padovano o milanese, un residente a Bari oltre
il 160% in più.
DOMENICA
Satira
Popolare
Mentre tutti categorizzano schemi
elettorali, alleanze e bisogni dei cittadini, io per natale, ho deciso di riorganizzare l’assetto simpaticamente
ingiurioso di un po’ di soggetti che
mi sono passati davanti nella mia
vita.
L’arte del cazzeggio ci rallegra l’anima e ci strappa un sorriso scansando
depressioni psicologiche ed economiche. Esistono delle persone geniali che con una parola rndono il quotidiano più frivolo e allegro. La
prima categoria di nick&ngiurie è
sicuramente quella animale, composta nelle nostre zona dai seguenti
elementi: u lupu, u cani, u gatta, u
gnegliu, u zanzara, u bratta, u squalu, u gufu, u cunugghiu e la versione
inglese “u bunny”.
La seconda categoria di ngiurie è
quella dedicata a coloro che hanno
una spiccata dote verso la creazione
di danni: u serbaggiu, u tempesta, u
lampu, u terremotu, u guagliera, u
magu, u befana, u diavulu, u palla, u
cheyenne (pseudonimo generico).
La terza categoria è invece legata
agli aspetti quotidiani della vita. Dal
cibo alle cose che usiamo ogni giorno, dalla frutta, agli utensili: u persicu, u bignè, u motosega, u lampadina, u stolla, u paletta, u mericanu, u
zenga, u schillaci, u pelè, elvis, montalbano e kledi.
La quarta categoria è breve e chiara.
Colori e svulippo estetico: u russu, u
niru, u tingiutu, u cundutu, u fundutu, u mortu.
Quinta e ultima categoria.
Espressioni generiche: u sciacquatrippa, u sciacqualattuca, u posaapila, u tonga, u tanga, u torachichi, u
piripicchiu, u piripiri, u ciripiri, u caicai, u piloscia.
Buon natale bellissimi calabresi.
23 DICEMBRE 2012
LA RIVIERA
30
la Riviera
Vici e Antonio...
due grandi del calcio sidernese
Un abbraccio che scalda
il cuore
Prima fila di personalità alla
manifestazione del Corsecom
Pino del Ravel, e il suo
giorno di ordinaria follia
Blob of
the week
Tanti auguri
al nuovo dottore!!!
Incontri...
Mimmo Angilletta ed Ercole
Macrì
Buon Natale ai piccoli Mimmo
e Gioacchino Jr
Uniti nella solidarietà
Pino Mammoliti e Pino Cusato locri
unita dal mare alla montagna. E Mittiga?
Anche l’YMCA presente in forze
Presenza sospetta di una giornalista tra
il lupo (Sainato) e la Volpe (Calabrese)
Natale in India
Tante le associazioni presenti a Locri
Oreste Romeo premiato a
Roma da Antonella Freno
La rivoluzione culturale deve dotarsi di un
servizio d’ordine. pronti !!!
DOMENICA 11 NOVEMBRE
2012
LA RIVIERA
31