I nostri auguri vanno agli ultimi e ai primi solo se
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I nostri auguri vanno agli ultimi e ai primi solo se
N I nostri auguri vanno agli ultimi e ai primi solo se decidono, in questa terra, e da ora, d’entrare nell’esercito degli ultimi. Auguri, poi, alle nostre attente lettrici e ai nostri gloriosi lettori. Li sappiamo buoni di cuore e siamo sicuri che ci consentiranno un augurio particolare ad Anna Fortugno, lanciata in caduta libera nel circo politico dalla deputata madre. Ne ha proprio bisogno DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 02 la Riviera CONTROCOPERTINA UNA STRORIA LA VOCAZIONE La “personale” di Bersani tira la volata a Scopelliti PASQUINO CRUPI n po’ di storia è utile per tutti, soprattutto per Bersani, il quale si è prodotto nel tentativo di scandalizzare l’Italia politica, ricordando al Prof. Mario Monti che non si costruiscono partiti persona. Ma chi ha buona memoria storica sa che non c’è stato partito che non sia stato costruito sulla persona e da una persona. Per restare nei dintorni nella casa madre comunista, riverniciata ma non demolita dai Piddisti post-comunisti, vale subito revocare in mente che il Partito Comunista in Italia venne fondato intorno ad una persona e dalla persona d’ Amedeo Bordiga. E lo stesso avvenne per il Partito Popolare Italiano. Tutto poggiato, nel suo nascimento sulla persona di Don Luigi Sturzo. Qui, però, ci fermiamo con gli esempi, non intendendo aprire una discussione dottrinaria. Poiché ci pare più interessante notare che Bersani, il quale censura il Partito personale, a sua volta è Capo di un Partito personale, dove le Primarie sono una finta e il patto leonino del già richiamato Bersani è una realtà, tanto più fastidiosa quanto più negata. Pier Luigi Bersani, infatti, ha riservato a se stesso un pacchetto di deputati blindati, sottratti ad ogni giudizio degli elettori del PD e resi santi dal Segretario, perciò intoccabili. Non c’è capolista del PD in tutta Italia che non rientri nel convincimento personale di Bersani. In Calabria ne stiamo vedendo delle belle. I rottamatori, che hanno perso la loro battaglia interna, sono stati surrogati dai derogatori, U Marco Minniti , se gli fosse stato possibile, avrebbe voluto reincarnarsi nella persona di Italo Balbo. E quindi Bersani gli ha offerto un aereo per Roma più il paracadute. Ilario Ammendolia e Demetrio Battaglia scenderanno in campo per le primarie del Partito Democratico del 30 dicembre una specie politica assai vecchia, che nel rispetto della grammatica politica inventata da Bersani ricorre all’eccezione per perpetuarsi. Pensate, Marco Minniti, se gli fosse stato possibile, avrebbe voluto reincarnarsi nella persona di Italo Balbo. E quindi Bersani gli ha offerto un aereo per Roma più il paracadute. Non parteciperà alle primarie cui sono costretti evidentemente i dirigenti di seconda serie anche se di seconda serie non sono come a Reggio l’ avv. Demtrio Battaglia e nella Locride il prof. Ilario Ammendolia, che scendono in campo per le primarie. Qui nella Locride, scelti dai circoli del PD, andranno alle Primarie pure il Sindaco di Gerace Giuseppe Varacalli e la sindacalista Mimma Pacifici. Ma c’è anche il libero arbitrio, che pare sia stato inventato da Dio per fare rompere le gambe agli inavveduti. Cioè: alle Primarie possono partecipare anche i Dirigenti scelti dai circoli, purché riescano a raccogliere firme a sostegno della loro candidatura. Che cosa sarebbe un madre se non pensasse al futuro dei figli, al futuro certo che solo la Politica può assicurare? Incredibile ma ero: in tanto buio di valori una eccezione è quella del Presidente della provincia di Cosenza Mario Oliverio che non ha chiesto deroga e non ha manifestato nessuna volontà di lasciare Cosenza per Roma. Se fosse la regola, il Pd calabrese potrebbe abcora nutrire speranza dIbattere il fronte di Scopelliti. IL DITO NELL’OCCHIO Don Nuccio Cannizzaro dimissionato a mezzostampa RODERIGO DI CASTIGLIA on facciamoci illusioni. Il segreto istruttorio è un segreto di Pulcinella, la terzietà del giudice una chimera, le intercettazioni il fondo di San Patrizio da cui magistrati, carabinieri, poliziotti, finanzieri, non avendo tempo - suppongo - per distinguere ciò che c’entra con la dialettica processuale e ciò che le è assolutamente estraneo, attingono e spargono la polverina che appesta pregiudicati e incensurati, vite sbarrate e vite in libera circolazione. È, questo, un dato oggettivo. Ma non basta questa N constatazione. È venuta l’ora in cui è necessario anche da parte nostra seppellire ogni viltà e ogni timore. A nulla varrebbe il pozzo di San Patrizio se non ci fosse una stampa soprattutto locale in cui prestano servizio giornalisti piccolo-borghesi, che, secondo Gaetano Salvemini, “ avvezzi, fin dai primi anni, a sentir magnificare «la raccomandazione» come il solo mezzo per andare avanti […], non vedono nella vita se non un gioco di protezioni, uno scontrarsi di simpatie o di antipatie capricciose. Per essi non esiste una scala di valori morali obiettivi. Il merito consiste nell’avere un protettore potente. Sarebbero capaci di presentarsi innanzi a un possibile patrono, in ginocchio, strisciando la lingua per terra”. Così è, e a noi resta solo il tormento di stabi- GIUSEPPE ZANGARA DALLA LOCRIDE ALL’AMERICA PER UCCIDERE ROOSEVELT eanche un foto“N grafo di merda, a vedere gli occhi di un ta. E non gli andava giù di averlo fallito il suo obiettivo. Quella stupida calibro trentotto a canna lunga non li valeva neanche i suoi otto dollari. Lei aveva sbagliato mira, e invece di ammazzare F.D. Roosevelt, ammazzò Anton Cermak, il sindaco di Chicago. E nessuno ora avrebbe potuto dire se il mondo sarebbe cambiato senza quel presidente americano. E l’anarchia di cui Giuseppe era figlio non avrebbe mutato le sorti del mondo. Gli era mancato il colpo giusto, come in tutta la sua vita sempre qualcosa di importante gli era fuggita via al momento opportuno. Così si sforzava, non avrebbe voluto morire, avrebbe semplicemente voluto tornare a casa a Ferruzzano, ma era tardi ormai e questa volta il coraggio non doveva abbandonarlo. Lo tenne stretto, lo prese fra i denti. Ecco come muore un anarchico disse al boia che per pochi dollari lo avrebbe fritto. Lui strinse gli occhi, e in un attimo tornò a Ferruzzano. LE CHEVALIER anarchico che muore. Attacca i fili boia, questa frittura falla in fretta che voglio tornare a casa”. Quanto gli mancava la sua terra, i boschi di querce e lecci dietro a Ferruzzano, quel mare di smeraldo che lo salutava, all’uscita di casa, a ogni alba. Il profumo delle ginestre a primavera, l’odore del mosto che dopo la vendemmia faceva le bolle dentro i tini, le grida felici della mietitura. Tutta la sua vita era stata una mancanza, sua madre l’aveva mollato per il cielo che aveva solo due anni e lui quel cielo perennemente azzurro l’aveva sempre odiato. La scuola l’aveva mollato, mandandolo nei campi dopo due mesi. E dopo trentatré anni l’avrebbe mollato la vita, e lui il supplizio della sedia elettrica lo voleva affrontare con più gioia di Nostro Signore. Non aveva paura di morire, solo non gli andava giù di farlo senza un giornalista che raccontasse del suo coraggio, per questo incitava il boia a fare in fret- IN EVIDENZA Il caso di don Nuccio Cannizzaro, dimissionato a mezzostampa, conferma la salveminiana denuncia che sui nostri quotidiani prestano servizio giornalisti piccoli borghesi che, «avvezzi, fin dai primi anni, a sentir magnificare “la raccomandazione” come il solo mezzo per andare avanti […], non vedono nella vita se non un gioco di protezioni» e «sarebbero capaci di presentarsi innanzi a un possibile patrono, in ginocchio, strisciando la lingua per terra». lire se il patrono sia il capitano dei carabinieri o il magistrato, o l’uno e l’altro insieme. Poiché la stampa dominante ha come destino d’essere dominata così come i giornalisti senza voglia di una osservazione diretta della realtà sono destinati a rotolare tra le carte giudiziarie, offerte generosamente. Sono sicuro che senza tribunali e procuratori la stampa locale, nella misura di tre quarti, chiuderebbe per mancanza di notizie e di lettori. E, invece, Dio la assiste, grato per l’opera di purificazione delle sue chiese, come insegna il caso di Don Nuccio Cannizzaro, messo alla gogna dal capitano dei carabinieri, Valerio Palmieri, che, in sede di dibattimento processuale, gli mette in bocca per delibata intercettazione una frase disonorante, subito ripresa con gaudio dal corrispondente reggino de «il Quotidiano». Ma che novità. I preti non servono a salvare l’anima nostra, ma servono a fare vendere di più. Aveva la frase del capitano una qualche relazione con lo svolgimento del processo? Nient’affatto. E per ciò io qui dico quello che doveva dirsi e non è stato detto: che il Pm d’udienza doveva stoppare il capitaDOMENICA no. Non l’ha fatto. E gli avvocati che ci stanno a fare se non insorgono contro l’oltrepassamento del diritto? Si mettono sull’attenti a fronte delle sfasate dichiarazioni di un capitano dei carabinieri e ammutiliscono di fronte alla risonanza del corrispondente de «il Quotidiano», che bisogna tenere buono onde avere qualche rigo di citazione? Bravo il vescovo Mondello. Si inginocchia dinnanzi a Dio, e a nessun altro. Infatti, respinge le umane, generose, affrettate dimissioni di don Nuccio Cannizzaro, dimissionato a mezzo stampa. 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 03 Parlando di... LA SETTIMANA Mandarini profumo di carcere Profumo irresistibile di mandarini. Li vedi lì ad un passo da te e vorresti allungare la mano e prenderli. Sai che non sono tuoi e non stanno sull’albero per la comunità. Qualcuno ha lavorato e poi li raccoglierà. Ma in fondo cosa sarà mai? Questa voglia però è meglio se da oggi te la fai passare, se non vuoi pagarla cara. Tre persone infatti sono state denunciate dai carabinieri per tentato furto. L’episodio è accaduto a Sellia Marina. I tre si sono trovati in un campo di mandarini e la voglia di provarli, probabilmente per la fame, li ha portati a staccarne ben 19 da un albero. Il proprietario si è accorto e ha subito richiesto l’intervento dei carabinieri. i tre colti di sorpresa non sono scappati, non hanno avuto i riflessi pronti e sono stati trovati con le mani nel sacco, anzi con i mandarini in mano. La scena del crimine era ancora fresca e incontaminata, anche se i Ris non sono stati necessari. I corpi del reato erano tutti ai piedi dei delinquenti. Le diciannove bucce non lasciavano dubbi. Al termine degli accertamenti dei militari i tre sono stati denunciati per tentato furto. suo verbo. Il tour è iniziato giovedì a Reggio ed è proseguito il giorno successivo a Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone e Cosenza. In ben MOVIMENTO 5 STELLE due giorni il comico genovese convertitosi alla politica, Beppe Grillo seppur di massa, ha tenuto i suoi comizi e ha cercato di in Calabria attrarre nuova linfa per il suo E dopo la discesa di Bersani partito. Manca in Calabria e Vendola è la volta di dal 10 ottobre, ma quella era Beppe Grillo. Il contestato stata una toccata e fuga capo del Movimento prima dell’attraversamento Cinque Stelle ha divulgato il dello Stretto a nuoto. SIDERNO FERROVIE DELLO STATO Protesta civile dei commercianti 504 milioni per la rete ferroviaria Il 12/12/12 a Siderno presso la sede ALI si sono riunite le più importanti associazioni del territorio che avevano deciso fare una azione immediata. Al 4° punto infatti dicevano: un'azione di protesta, per dare un segnale forte, contro la sproporzione del prelievo fiscale che ci sta uccidendo e per questo motivo si impegnano a spegnere le insegne e le luci di tutti gli esercizi ed attività commerciali giorno giovedì 20 dicembre, per dieci minuti, dalle 19,00 alle 19,10. Cosi è stato. (Nella foto un vetrina con le luci spente e un imprenditore con il fischietto in bocca) Ancora una volta la Locride non ha bisogno di essere collegata al resto del mondo. È stato siglato un accordo da 504 milioni di euro per l’elettrificazione della rete ferroviaria Salerno-Reggio Calabria. Sono previsti cinque macro interventi, tutti sulla fascia tirrenica: per la linea Salerno-Reggio Calabria, la tratta Metaponto-SibariCosenza, la linea SibariCrotone-CatanzaroLamezia Terme. I lavori dovrebbero partire nel 2014. Le notizie più lette della settimana su larivieraonline.com 1 TORNANDO DA UOMINI E DONNE LOCRI:CARABINIERI ARRESTANO MINORI CON 2 L’ACCUSA DI ESTORSIONE ECCO COSA ACCADREBBE IN ITALIA SE IL SUD 3 CESSASSE DI PAGARE L’RCAUTO 4 LA DEPUTATA LAGANÀ NON LASCIA MA RADDOPPIA SANTÌILARIO DELLO JONIO: HA FATTO FALLIRE 5 CINQUE IMPRESE EDILI NEL VENETO 6 SCAMPATO PERICOLO PER I 130 PASSEGGERI DEL REGIONALE CS-RC 7 LA SEMPLICITÀ DI UNA GIOVANE ARTISTA 8 LA CADUTA DEGLI ECOMOSTRI DELL’ARROGANZA, MA RIMANE LA CHIUSURA MENTALE DEI SANTUTTO Dati larivieraonline.com NORDICI & SUDICI Gioacchiano Criaco A Natale fate l’amore stupidi ragazzi locridei Segni particolari, nessuno. Capelli rasati ai lati e sulla nuca, giocano a morra e sono tutti uguali. Si sono lasciati convincere di essere nati male. Passeranno la vita a cercare opportunità facili. Si affanneremo a trovare alibi a colpe che gli appartengono. I figli dell’Aspromonte per i quali potremmo scrivere e sigillare in una busta il loro destino, dicendovi chi andrà via, chi morirà prematuramente e chi finirà in galera che è peggio. È un film che vedo da una vita, e lo spettacolo è doloroso. Lo descrivo ogni giorno, in quello che scrivo, faccio e dico. Per farlo non posso non gridare l’orrore al quale tanti ragazzi stanno andando incontro. So che la baldanza dei più finirà col passare dell’età giovanile, quando avranno scoperto di aver confuso l’incoscienza col coraggio. Tremeranno di fronte alla morte, e in carcere piangeranno di nascosto sotterrando il terrore con le gocce del sonno. E sarà duro per quelli che nonostante tutto saran- no andati avanti negli anni, prendendo coscienza di avere sprecato la propria vita insieme a quella di tante persone innocenti. Non sarà bello sapere che la vita e la libertà saranno state sacrificate stupidamente, per sentirsi più in gamba degli altri o per un pugno di dollari. Perciò, ai ragazzi che ancora non hanno sfidato la morte, continuerò a dire: “quando uscite di casa non fate i coglioni, trovatevi qualcuno e fate l’amore, e alla nostra gente non rompete le scatole. E se siete già preda di un orgoglio stupido e smisurato, se il vostro io pretende il martirio, se proprio volete morte o galera, allora infilatevi in un carcere o in una bara, ma fatelo per la rivoluzione e non contro la vostra terra, la vostra famiglia, la vostra vita. I vostri coetanei, quelli che non praticano l’arroganza sono migliori e più dritti di voi. Sarete lo stesso dei coglioni illusi, ma qualche demente potrebbe considerarvi caduti onorevoli”. CENTOVETRINE Matrimonio col botto per Daniela Fazzolari Rientrata mercoledì 7 dicembre nel cast di Centovetrine, la popolare attrice sidernese ha già un matrimonio e un attentato alle spalle. Il matrimonio tra Jacopo e il personaggio di Diana (alias Daniela Fazzolari) si è svolto nel migliore dei modi, ma nessuno sa che una bomba è stata programmata per scoppiare a mezzanotte e far saltare in aria la residenza con tutti i suoi ospiti. L’unico ad aver scoperto il piano diabolico di Maddalena è Ivan Bettini (Pietro Genuardi), che si è lanciato in un corpo a corpo con l’attentatore. I siti di gossip fanno sapere che per loro «il personaggio di Diana Cancellieri vi terrà compagnia molto a lungo». DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 04 la Riviera ASSENZE E PRESENZE IL DIAVOLO NERO INSOLITI VIAGGI Ventisei Afor indagati per truffa Reato di parentela allargata Turisti americani a dicembre a Siderno? Si saranno persi Sul nostro settimanale mi è avvenuto di discorrere dell’inedito reato di parentela ristretta, che ha spedito non poche persone in carcere e la cui formulazione, non ancora codificata, è questa: tuo padre è ’ndranghetista, di conseguenza anche tu lo sei; tuo zio è ’ndranghetista, di conseguenza anche tu lo sei. Non c’è scampo né per gli uni né per gi altri, come nella popolare canzone La famiglia dei gobetti dove tutti erano gobbi. Ma non c’è limite alla caccia agli untori. Il reato di parentela è di sterminata elasticità, e ricomprende anche i parenti lontani, i parenti di carta che si acquisiscono attraverso i matrimoni, i quali ubbidiscono solo alle leggi del cuore. Ma in provincia di Reggio Calabria è giusta valvola di sicurezza che le carte matrimoniali siano rilasciate, L’ubiquità è una virtù che tutti desidererebbero, ma non tanti ne godono. A quanto pare invece alcuni forestali di Siderno e paesi limitrofi possiedono il dono di essere in due posti contemporaneamente. Secondo le segnalazioni giunte ai carbinieri di Bianco, alcuni operai dell’Afor riuscivano allo stesso tempo ad essere al lavoro e al bar, o erano a casa e a lavoro. Ma il più bravo in quest’arte era un operaio che pur essendo presente a lavoro si trovava anche ad Ascoli Piceno a fare visita al fratello carcerato. Tre lettere anonime hanno innescato le indagini della Procura di Locri. con splendido timbro di razza pura, dalle locali caserme. Precauzione che gli ora coniugi Giuseppe Gligora e Maria Scriva Antonietta, illudendosi di vivere nel Paese della culla del diritto, non hanno sciaguratamente preso in considerazione. E mal incolse loro. I due coniugi sono proprietari della struttura sanitaria “Ferrara Day Surgery”, che ha rapporti leciti, trasparenti, luminosi come il sole, con la Regione Emilia Romagna la quale sospende, però, ogni accreditamento per le forniture dopo che la Prefettura di Reggio Calabria comunica a quella di Ferrara che la suocera di un loro figlio è imparentata con i Morabito d’Africo. Parentela che non ha confini nel diritto. Comunque, parentela incriminante. Ma così giustamente non ha ritenuto il Tar di Reggio che ha mandato assolti da ogni sospetto di inquinamento della loro struttura per parentela allargata. E ora fate attenzione. Secondo la regola dell’Onorata Società, può farne parte chi nella propria razza non ha parenti con carabinieri e poliziotti fino alla settima generazione. Secondo prefetti, questori, magistrati, può legittimamente fare l’imprenditore e persino il venditore ambulante chi nella propria razza non ha parenti ’ndranghetististi fino alla settima generazione. Non trovate strano che l’eugenetica ndraghetistica sia la stessa dell’eugenetica giudiziaria? Che, insomma, per giudicare dell’onestà e della probità delle persone si applichi come criterio di giudizio la scala dei valori ’ndranghetisti? Siderno è diventata una meta turistica invernale. La prova sotto i vostri occhi. Un gruppo di americani l’ha scelta come destinazione del suo viaggio pre natalizio e si è fatto guidare alla scoperta delle nostre meraviglie da Massimo Diano. Qui stanno visitando uno delle piazze della nostra ridente città, Piazza Michele Bello. Se gli sventurati americani erano venuti in cerca di un posto al sole e di un po’ di calduccio forse hanno sbagliato mese o almeno anno, visto il freddo. VECCHIE GLORIE Giuseppe Galluzzo una figurina introvabile CARTOLINE MERIDIONALI Antonio Calabrò Gallicianò Nascosto tra le pieghe di roccia e accarezzato dalle curve dei monti, l’ambito da fiumare,profumato da boschi e nobilitato da storia antichissima, il borgo risplende di solitudini. Da acropoli di ere antichissime a capitale minuscola del linguaggio ellefono, greci di Calabria, monaci bizantini, tradizioni di lenta contemplazione, sessanta abitanti per custodire e conservare un gioiello incastonato nell’Aspromonte, dove gli uomini possono ancora cercare liberamente il loro dio. Nell’album Panini è un oggetto di culto. Tutti lo abbiamo collezionato, ci siamo scambiati le figurine dei nostri calciatori preferiti e ogni volta che andiamo a sfogliare qualche vecchia annata e come tornare indietro nel tempo. Nell’album ’79-’80 tra i giocatori del Milan guarda un po’ chi abbiamo trovato: Giuseppe Galluzzo di Siderno, attaccante classe 1960. Quell’anno ha fatto registare quattro presenze e segnato due reti. DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 05 Dagli anni 20-30 agli anni 60-70 dall'istruzione di pratiche di atti di richiamo e assistenza al nostri emigranti Esempio di metamorfosi Quando il viaggio era considerato, dai più, solo un modo per passare da un paese ad un altro, prima di munirsi di spago e cartone, si passava dall'agenzia MACRI' VIAGGI; è qui che ci si perde nella memoria storica di un paese, dove con un soffio è possibile far riemergere pratiche di assistenza agli emigranti verso le Americhe e l'Australia per imbarchi su vapori di passeggeri e di merci. Si perchè la MACRI' VIAGGI, che non ha mai cambiato sede, iniziò la sua attività come rappresentanza di vettori marittimi quali "Cosulich" Società Triestina di Navigazione, "Italia" Flotte Riunite Genova, dagli anni 30, "Giacomo Costa fu Andrea" Genova e "Flotta Lauro" Napoli dagli anni 50. Oggi l'attività continua, come agenzia viaggi e turismo, con l'attuale responsabile, direttore tecnico CARMELO MACRI'. Sono state attivate svariate biglietterie, da quella aerea IATA Accreditation, alle marittime, con "Costa"e "MSC Crociere", per finire alla ferroviaria con Trenitalia. La MACRI' VIAGGI, punto di riferimento sulla Costa Ionica calabrese, viene classificata nel contesto la migliore agenzia viaggi per professionalità ed esperienza. La mission dell'agenzia è che il viaggio sia, oltre ad essere semplice spostamento, momento di vero relax, assolvendo a tutte quelle incombenze burocratiche che ti fanno arrivare alla partenza trafilato e stressato. Attualmente l'agenzia esplica l'attività prevalentemente nel turismo out-going. Dalla prossima stagione : "CALABRIA AMICA" Programma d'incoming firmato MACRI' VIAGGI Vi aspettiamo, nella nostra storica sede, caratterizzata da un'impostazione giovane e dinamica, con il sorriso e la competenza di chi, da sempre, è viaggiatore per passione. Dagli anni 70 agli anni 80-90 visti, voli passaporti Anni 90 fino al nostri giorni, viaggi, soggiorni ogni tipo DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 6 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 07 PUGNI SCHIAFFI ED ESTORSIONE A UN LORO COETANEO DI LOCRI I ragazzi dello Nessuna presa di posizione della chiesa e delle associazione antimafia del centro aspromontano di Ercole MACRÌ San Luca sono tutti mafiosi finché non viene dimostrato il contrario? No. Assumendoci la nostra colpa, nostra grandissima colpa, non lo possiamo affermare. Pure dinanzi a un paese che possiede tutti gli elementi per dare, ma che invece ha spesso tolto a questo territorio. Quei bravi ragazzi di San Luca che hanno malmenato, offeso ed estorto denaro a un loro coetaneo di Locri, hanno sentito l'odore della debolezza, poi hanno calato senza scrupoli, davanti al piazzale della stazione ferroviaria di Locri, la loro presunta superiorità, la legge dell'appartenenza alla cosa. Lo stesso gruppo sanguigno dei loro miti. Ma hanno malamente perso. S.F., il vero eroe, un esempio per i ragazzi della Locride, l'ha battuti alla grande. La vittima minorenne della feroce spedizione punitiva è il nostro simbolo del punto e a capo: l'uomo dell'anno. S. F., scimmiottando l'autorevole Time, è il nostro Boy of the year! Figli di un atollo all'ombra del Santuario di Polsi, i ragazzi di San Luca, non sono i A LOCRI: PROPENSIONE AL CRIMINE Due minorenni sono stati arrestati sabato 15 dicembre dai carabinieri con l’accusa di estorsione. Intorno alle ore otto di mattina di fronte alla stazione ferroviaria, S. M. e F. T. entrambi di 16 anni, avrebbero portato a termine una vera e propria estorsione ai danni di un coetaneo: S. F. Dentro le cornici gialle a pagina 9 : Il sindaco Giorgi, Rosy Canale e don Pino Stangio. Latinos. Ovvero, quei minorenni che terrorizzano con azioni violente i coetanei e le periferie delle grandi città europee. La propensione al crimine delle baby gang di origine sudamericana nasce da situazioni di disagio, sradicamento, abbandono, povertà, analfabetismo, mancanza di scarpe, denti cariati. A San Luca è diverso, i pidocchi sono stati debellati da alcuni decenni, in ogni famiglia c'è almeno uno stipendio della forestale, due pensioni, un'indennità di accompagnatore, una Audi A3, un Rolex Daytona comprato a rate e un anello d'oro con pietra nera al mignolo. E ancora: aragoste a Natale, Dom Perignon a Capodanno e agnello a Pasqua. Non c'è disagio sotto la Sacra Montagna, ma rimane invece incarnata l'appartenenza alla cosa. Come rimane incarnata e fa pus coi ragazzi di Africo che non pagano i biglietti del treno e minacciano i controllori, con quelli di Siderno che pretendono i biglietti di “dritto” nelle feste organizzate, con quelli di Monasterace che al circo siedono sulle poltrone e mai nelle gradinate. Deviazione made in Locride che approdano quasi sempre nello stesso zoo: DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 08 LUI (S.F.) LI DENUNCIA. I CARABINIERI LI ARRESTANO IN FLAGRANZA zoo di San Luca Applausi invece per la condanna del sindaco Sebastiano Giorgi: «Brutta sconfitta per il mio paese» Pastorale locridea per consolarvi a Natale GIOACCHINO CRIACO i avevo pensato veramente, anche se solo per un attimo, di farvi una carrellata, dai bambini morti a Newtown ai lecca lecca rimborsati in Lombardia e Piemonte, in cui elencarvi le brutture del mondo. Per convincervi che non c’è un mondo perfetto fuori dalla Locride e l’ingiustizia dilaga allegramente dappertutto. Per farvi godere del mal comune, dimostrandovi che l’erba del vicino è secca quanto quella nostrana. L’avrei fatto se non fosse che il giornalismo e la letteratura consolatorie mi risultano stomachevoli. Il mondo è quel che è, da qualche parte si sta peggio e da qualche altra parte meglio. Ma la vita la si vive per se stessi e non di riflesso alle altre, i confronti al negativo allietano gli stolti e col male altrui non viene meno il nostro. Non vi darò miele per Natale, ma il solito fiele nel quale intingo questa rubrica. Fossi una befana vi porterei il carbone, e per farvi star male ve lo porterei a Saline. Fossi Babbo Natale non mi ci infilerei nei vostri camini. E, ora, che ho fatto il solito giro di retorica, per dimostrarvi C dentro le gabbie speciali dell'articolo 416 del codice penale. Fuori dallo zoo invece, tanti altri, con divise rosso accesso e la scritta «Libera show» davanti, come fossero cheerleaders, urlano slogan d'emarginazione e muovono ponpon sponsorizzati. Ma intanto registriamo nessuna presa di posizione della chiesa e dell'associa- zioni antimafia presenti nel centro aspromontano. Tantomeno della cultura. Silente come il diabete, ma sempre più simile a quelle mostarde dolci che invece di esaltare il gusto del cambiamento, coprono muffe. In positivo solo la dichiarazione del sindaco: «Per il mio paese è una brutta sconfitta!» quanto del mezzo sono padrone, vengo al punto. Non mi è piaciuto quello che è successo a Locri, e che fatti del genere accadano a ogni latitudine non mi indora la pillola. Pugni e schiaffi a un ragazzo, per duecento euro. Pugni e schiaffi per avere qualche soldo in tasca, da spendere in ricariche o macchinette. Pugni e schiaffi per sentirsi migliori, da due di San Luca. Da due nostri ragazzi, che a giro possono essere di Africo, di Platì, di Locri o di Siderno. Perché non importa la provenienza, conta quello che fanno. E ciò che fanno prova ciò che noi produciamo. E non è un bel frutto la violenza, l’arroganza. Non siamo migliori e più forti con quello. Un nostro ragazzo, ha preso pugni e schiaffi, un nostro figlio che è più figlio dei primi due. E in tutto questo non c’è una morale. C’è la pena, per quei due e per noi che li produciamo. C’è la prova di un’allegra deriva morale, che è di tanti e non di tutti. La gioia c’è solo per il ragazzo che è vittima, perché prova che qualcuno ai figli non insegna la sopraffazione. DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 09 Parlando di... PRIMO PIANO DOPO LA STELLA MICHELIN A RICCARDO SCULLI, ARRIVANO ANCHE LE TRE TAZZINE Gioiosa Marina, giovani di qualità Il Golosia è il miglior bar della regione Calabria, parola dell’autorevole guida «Gambero Rosso» ELEONORA ARAGONA aveva risvegliati dal loro torpore. Con Marcello Fazzolari, fonadotore del locale, è iniziato il cambiamento silenzioso che oggi Buon cibo, prodotti di qualità, ottimo servizio questi sono i cavalli di battaglia su cui si sta sviluppando un paese. Imprenditori giovani restano che costruiscono. Portano avanti le aziende di famiglia e le fanno crescere. Hanno fatto dell’accoglienza e dell’ospitalità delle qualità riconosciuteci e la prova è stata messa ioiosa Marina sta vincendo a tavolino per mancanza di avversari. Sta mostrando le sue eccellenze e si sta conquistando un dominio che sarà difficile scalzare. È una realtà che sta puntando sulla qualità e che si sta dimostrando un’eccezione. Se sei un gourmet o se sei uno di quei turisti che organizzano le proprie vacanze Guida Michelin alla mano non potrai non fermarti a Gioiosa. La stella conquistata da G È una realtà che sta puntando sulla qualità e che si sta dimostrando un’eccezione Riccardo Sculli e dal Gambero Rosso sarà un richiamo troppo forte. Una new entry in classifica che va provata e valutata. Se il tuo mantra invece è la Guida del Gambero Rosso non potrai fare a meno di passare al Golosìa di Riccardo Fazzolari. Unico locale in Calabria cui sono andate le tre tazzine dell’autorevole guida. Già dalla sua nascita aveva dimostrato di essere un locale innovativo e aveva modificato le abitudini dei gioiosani, li In alto l’esterno del Golosia, in basso Riccardo Fazzolari, Carmine Carozza e Salvatore Fazzolari, a lato l’indimenticato fondatore Marcello Fazzolari I giovani imprenditori hanno fatto dell’accoglienza e della cortesia delle merci commercializzabili nero su bianco: «è sempre un piacere passare dalle parti del Golosìa. A qualsiasi ora, infatti, si può trovare soddisfazione per il palato e un’accoglienza sempre cortese». Le stanno commercializzando e con successo, visti i risultati. Ottenere dei riconoscimenti così autorevoli non è da tutti. La stella e le tre tazzine conquistate rappresentano una gioventù positiva che potrebbe trascinare uno sviluppo di qualità. DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 10 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 11 PRIMO PIANO ILARIO AMMENDOLIA o appreso dal sindaco di Riace, Mimmo Lucano, che il vescovo Morosini, durante la sua visita pastorale nel paese dell’accoglienza ha evitato l’incontro istituzionale con il sindaco della città... Da laico mi permetto di dire che stimo il vescovo Morosini, ho molto apprezzato alcune sue posizioni decisamente fuori dal coro e certamente piene di coraggio. Inoltre, non credo di aver titolo alcuno per sindacare le sue scelte. In questo caso mi permetto di sussurrare che è stata una occasione persa, Mimmo Lucano non solo è un ottimo sindaco, ma una delle persone più buone, più disinteressate, più coerenti che io abbia conosciuto. Viviamo in un mondo pieno di ipocrisia, di invidia, di risentimenti, di rancore. Mimmo Lucano è l’altra faccia della luna. Solo la sua famiglia potrebbe muovergli qualche rimprovero per aver anteposto i suoi ideali a calcoli o interessi di qualunque natura. In un mondo dove i mangioni sono tanti, lui “digiuna” in tutti i sensi. Nessun uomo, neanche Mimmo, è perfetto ma il suo impegno politico è più simile ad una missione di spirito francescano che a ciò che ci siamo abituati a vedere quotidianamente. Nella misura in cui il Cristianesimo è amore , fratellanza, solidarietà, il sindaco di Riace è Cristiano ma è andato oltre: ha trasformato la sua sensibilità in un progetto politico ed ideale. So che, in alcuni casi, è animato da spirito manicheo, nel senso che pretende di dividere pregiudizialmente il “bene” dal “male”.Mai, ciò non è frutto di calcolo ma di ingenuità. Il mancato incontro con il Vescovo è stata una occasione persa. Il sindaco di Riace, o meglio Mimmo Lucano, ha un grande merito, ha trasformato la generosità e l’accoglienza in un progetto politico anche se sinora non ha trovato sponda.. H Riace, il Cristianesimo diventa progetto politico Era il tempo in cui giornalmente , sulle nostre spiagge, arrivano i barconi carichi di disperati. C’era chi pretendeva di ributtarli tra le onde. Il governo Berlusconi-Bossi recepì la montante ondata razzista e fummo costretti ad assistere dei respingimenti in mare ed alla consegna dei disperati nelle mani di Gheddafi. Una ferita alla Costituzione! Un grave insulto alla civiltà! Un oltraggio al Cristanesimo. I nostri paesi sono stati dissanguati dall’emigrazione. Le case,soprattutto nei paesi interni, sono vuote. Ogni giorno cade un tetto, si sfonda un pavimento, vengono divelte le imposte. Le campagne abbandonate. Le strade deserte. Ora , quasi per incanto, arrivano altri giovani. Hanno la pelle di diverso colore, tanta disperazione nel cuore ma tanta voglia di vivere, tanta speranza che portano qui da noi, in una terra che sembra ripiegata e senza più speranza. Potrebbero rappresen- OCCASIONE PERSA Il mancato incontro del sindaco Mimmo Lucano con monsignor Morosini è stata un’occasione persa. L’accoglienza è un messaggio d’amore. A Riace,Caulonia Benestare famiglie di religione musulmana e cristiana vivono insieme e in pace. Il progetto Riace è civiltà ed esempio per tutta l’Europa tare una trasfusione di sangue giovane in un corpo che in sessanta anni è diventato anemico per una lunga emorragia. Sono ragazze e ragazzi che potrebbero rianimare i nostri paesi, produrre per sé stessi e per gli altri, strappare la terra ai rovi ed agli incendi, riempire un vuoto pauroso che s’ è creato. I nostri paesi sono vulnerabili rispetto alla ndrangheta. La ndrangheta è un messaggio di egoismo e di morte. L’accoglienza è un messaggio di amore gridato a voce alta. Messaggio di solidarietà verso gli altri uomini, di uguaglianza, di non violenza, di buongoverno. Dal mare non arriva solo manovalanza. Arriva intelligenza, esperienza, cultura. Con questi mattoni si può costruire una nuova casa. Una casa più accogliente, più civile, più umana. Il “modello Locride”creò interesse ovunque in Europa. Certo, niente è perfetto. Ed anche questo modello di accoglienza ha bisogno di imparare dagli errori, ed acquisire la capacità di accompagnare i nuovi arrivati verso la produzione, il lavoro, la cittadinanza attiva. Wim Wenders , regista de “Il cielo sopra Berlino”, osservando questa esperienza ha girato il cortometraggio “il volo”. Le televisioni e le principale testate nazionali hanno messo in prima pagina, queste esperienze così originali. E’ stato bello vedere Riace sulla prima pagina del Corriere o del Sole 24 Ore oppure Caulonia campeggiare sull’Avvenire e sul Manifesto. Anche giornali stranieri da Le Monde ad El Pais si occuparono di questi nostri paesi. Il canale Artè dedicò oltre due ore di trasmissione. Per una volta tanto della Calabria non si parla come terra di ndrangheta, di retate, di morti ammazzati. La Calabria fondava sull’antico senso di ospitalità, sulle proprie radici, un nuovo modello di stare insieme. Un nuovo modo “di far comunità..” A Riace, a Caulonia, a Benestare, ad Acquaformosa famiglie di religione musulmana e cristiana vivono insieme ed in pace. La sera , nel silenzio del borgo, i musulmani si rivolgono ad Allah mentre suonano le campane della Chiesa. Ognuno prega Dio. con una lingua diversa ma nella consapevolezza di essere parte dell’Umanità! Queste esperienze sono importanti, bruciarle non serve a nessuno. Idealmente, i paesi dell’accoglienza, e Riace in particolare, sono un ponte gettato sul questa grande tomba senza Croci che è diventato il Canale di Sicilia. Rappresentano una invisibile catena umana, tante mani tese che si stringono.. Distruggerle è un crimine contro la Calabria e contro l’umanità. Sono sicuro che il Vescovo Morosini, a cui ribadisco la mia stima, ed il sindaco Lucano troveranno il modo di incontrarsi nel solo interesse di questa Terra. DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 12 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 13 Polaroid L’albero più triste della costa jonica Vertici per estinguere i crediti avanzati Va bene la crisi, va bene tagliare gli sprechi. Ma un addobbo così povero e brutto, perché è brutto, non ce lo aspettavano. Quelle luci messe alla rinfusa e concentrate tutte in un punto. Siamo talmente abituati alle brutture da queste parti che nemmeno quest’albero riesce a smuoverci. Tavole rotonde e discussioni al vertice per riuscire a trovare un accordo per la “Piana Ambiente”. Sono state convocate le amministrazioni morose per quantificare i crediti avanzati ed ès tata richiesta l’estinsione del debito. Le operazioni sono state coordinate dal capo gabinetto della Provincia e dal commissario liquidatore. Locride SIDERNO Gli indignatos locresi partono all’attacco Lo smantellamento dei gazebo a Siderno non è stata d’esempio per Locri. L’abbattimento delle barriere architettoniche non è una priorità. Anzi se prima la struttura di questo locale era semiamovibile e divideva il marciapiede almeno con qualche vaso di piante ornamentali. Dopo il restyling il marciapiede è diventato parte integrante del locale. La struttura è diventata stabile e ha sfrattato anche le povere piantine. Un gruppo di locresi non ne può più di questo tipo di episodi e ha creato una pagina su facebook per protestare contro abusi di questo genere. Buche nelle strade, macchine parcheggiate in divieto di sosta o nei posti per i disabili vengono fotografate e diffuse sul social network. Gli indignatos locresi, così si chiamano, protestano e si fanno sentire sul web. E la loro pagina sta acquistando nuovi fan e riceve contributi da tutti quei cittadini stanchi dell’altrui arroganza. SIDERNO Tra cultura e beneficenza la Bnl raccoglie fondi per Telethon La due giorni organizzata dalla Bnl di Siderno per la raccolta fondi Telethon ha visto protagonista la cultura e i donatori. La manifestazione per raccogliere fondi per le malattie genetiche, come ogni anno, ha fatto registare una grande partecipazione. La prima delle due serate è stata aperta dalla benedizione di don Massimo Nesci e dopo un breve discorso introduttivo del SUPERCAZZOLE di Vincenzo Carrozza Gay Papa Ratzinger: I Gay sono pericolosi per la pace. Si è chiarita, finalmente, la strana natura di terroristi, dittatori, mafiosi, guerrafondai, mariti violenti, black block e disoccupati. IN EVIDENZA Due giorni dedicati agli altri. La raccolta fondi per la ricerca sulle malattie genetiche ha registrato, ancora una volta, una grande partecipazione. direttore della filiale il dott. Spagnolo. Successivamente è stata la volta della presentazione del libro Dell’Essere e dell’Idea di Giuseppe Antonio Albanese curato della professoressa Maria Caterina Mammola Lascala. A discutere con la curatrice dell’opera è intervenuto anche uno giovane studioso di filosofia, Vincenzo Tavernese. Si è parlato di Dio, di Risorgimeto, di filosofi tedeschi e di positivismo. Sabato 15 dicembre invece è stata la volta dell’apertura dei salvadanai nella sede della banca. Seguito da un galà organizzato dall’Istituto Comprensivo Siderno Agnana. Ma il pezzo forte della giornata è stato il torneo di burraco. L’Ymca ha ospitato nei suoi locali gli appassionati e i curiosi del fenomeno dell’anno. I socialisti sidernesi impegnati per il paese Una delegazione del PSI guidata da Anna Romeo e composta da Giuseppe Futia, Giuseppe Carè, Cosimo Belvedere, Vincenzo Mittica e Luigi Brugnano, ha incontrato oggi il Commissario governativo presso il Comune di Siderno Dr. Luca Rotondi. L’incontro è servito a mettere a fuoco l’attuale situazione ammi- nistrativa del Comune di Siderno che, come tanti altri comuni della fascia jonica, non naviga in buone acque, e a fare il punto sulle più scottanti problematiche aperte e che attendono risposta. La discussione si è incentrata quasi totalmente sul problema dei rifiuti, questione che è da tutti riconosciuta come priorità assoluta del momento. I socialisti sidernesi, pur apprezzando e dando atto al Dr. Rotondi degli sforzi che si stanno compiendo per contenere la criticità, si sono fatti interpreti del forte stato di disagio e di insofferenza che proviene dalla cittadinanza a causa della mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani, insofferenza e disagio resi ancor più forti in considera- zione del fatto che, Siderno ha fornendo prova di grande spirito di civiltà - in passato individuato un sito idoneo e realizzato una discarica comprensoriale ed un impianto per il compostaggio dei rifiuti conferiti alla discarica stessa. E' necessario - secondo i socialisti sidernesi - incalzare le istituzioni competenti ed in primo DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 14 A Buenos Aires il la Riviera Attenzione al crampo da firma tenore Romolo Tisano Il tenore di fama internazionale Romolo Tisano, originario di Bivongi è in tournee a Buenos Aires. Tisano ha visitato di La Plata. L’esibizione e l’incontro tra bivongesi è stata organizzata da Bentivoglio Zurzolo, ovviamente anche lui di Bivongi Giuseppe Raffa all’ennesimo protocollo da firmare ha avuto un crampo. Prontamente soccorso ha potuto sottoscrivere con i comuni grecanici un “protocollo d’intesa” per la raccolta differenziata. I componenti fanno parte del nuovo consorzio con capofila Montebello Ionico. SUCCEDE A SIDERNO L’Asp lascia al freddo e al buio il consultorio LOCRI Corsecom i primi passi verso una rivoluzione culturale del territorio Il Governatore della Calabria ha preso atto dell’impegno del Corsecom che ha organizzato la manifestazione nata sotto il tema “La rivoluzione culturale della Locride” e ha approfittato dell’occasione per dire che la vera riscossa della Calabria deve partire proprio dalla gente del posto, perché – ha precisato – «non troverete e non troveremo nessuno che darà una mano a questa terra». «I finanziamenti per la Locride ci sono; luogo la Regione Calabria. Il Commissario ha rappresentato la complessità del tema che comprende vari aspetti, da quello organizzativo a quello legale, indotto dal contratto di appalto in vigore con Geo Ambiente ed in scadenza tra quattro mesi, a quello dell'emergenza sanitaria conseguente, a quello non secondario del mantenimento dei livelli occupazionali, ed ha ribadito il massimo impegno della macchina amministrativa del Comune per un superamento della criticità. Intanto, ha anti- IN EVIDENZA «La vera riscossa della Calabria deve partire dalla gente del posto perché non altrimenti non troverete e non troveremo nessuno che darà una mano a questa terra» cipato che, entro le festività natalizie, verrà avviata una iniziativa straordinaria per la rimozione dei cumuli di rifiuti esistenti in ogni via della città e financo a ridosso delle porte del Municipio. Altri temi affrontati sono stati quelli del potenziamento dell'impianto di depurazione, la manutenzione delle strade e dell'impianto di illuminazione, della assistenza alle persone anziane ed indigenti, del funzionamento dell'apparato amministrativo che soffre di gravi caren- adesso tocca agli amministratori fare in modo che vengano utilizzati per cominciare a risolvere i problemi del territorio. La Regione sarà vicina a coloro che si attiveranno per dare uno svolta in positivo ai Comuni di questo comprensorio”. Scopelliti ha precisato che non si riferiva solo ai finanziamenti Pisl, che pure sono una parte importante delle risorse economiche indirizzate sul territorio ma anche e soprattutto alle somme per depurazione, differenziata, dissesto idrogelogico, beni archeologici ed altre problematiche da tempo sul tappeto. Scopelliti ha parlato al termine di un lungo dibattito vivacizzato dalla presenza di molti giovani e di rappresentanti delle associazioni, inoltra ha partecipato all’incontro il vescovo Mons. Giuseppe Fiorini Morosini che si è, peraltro, soffermato sulla necessità dello sviluppo del territorio. ze d'organico, specie nelle posizioni apicali delle varie aree. Altre questioni, elencate e non approfondite per mancanza di tempo, sono state quelle relative all'analisi della situazione finanziaria dell'Ente ed alle politiche connesse, al completamento del Teatro Comunale, alla finalizzazione dei PISL ed alla attivazione del partneriato, della definizione tempestiva degli indirizzi relativi alla realizzazione dei gazebo dei Bar sul Corso della Repubblica, ad una iniziativa del Comune in grado di onorare adeguatamente (i socialisti propongono la intitolazione di una via o di una piazza della Città) la figura dello Scultore Giuseppe Correale, scomparso di recente e che tanto lustro ha dato alla comunità sidernese (tante le opere del Maestro presenti nei più significativi ambiti di Siderno), alla Regione ed all'arte italiana. Il Dr. Rotondi ha invitato i presenti ad indirizzare alla Sua attenzione una sintesi di proposte e suggerimenti su tutti questi temi e su altri non trattati durante l'incontro. Il movimento Siderno Libera - Progressisti per l'unità intende denunciare la situazione insostenibile del consultorio familiare di Siderno, i cui operatori sono costretti, da due settimane, a lavorare senza corrente elettrica e senza riscaldamento, con grossi disagi anche per le pazienti che devono sottoporsi a visite ginecologiche in quelle condizioni. Nonostante la pronta segnalazione della responsabile dottoressa Daniela Diano all'ufficio tecnico dell'Asp il caso non si e' risolto. Per questo motivo, Siderno Libera-Progressisti per l'unità lancia il proprio grido d'allarme, viste le condizioni in cui versano gli ultimi presidi di welfare nella Locride. Oltre al consultorio, infatti, anche gli uffici Asp dell'ex ospedale e le scuole elementari sono senza riscaldamento e tutto ciò e' intollerabile. Crateri d’artista a Mirto La strada davanti la scuola di Mirto è un’opera d’arte. Volete la Cappella Sistina delle strade dissestate, eccone un esempio. Il pericolo che corrono i bambini è grave, ma non si può limitare l’arte. Ma non sarà ora di ascoltare le continue segnalazioni e lamentele che giungono agli uffici comunali. In fondo quello che si chiede e solo un ressaturo a regola d’arte e non certo una manciata di terra buttata caso. La civiltà è morta... ma anche il codice della strada Il codice stradale per Siderno forse è diverso da quello del resto del mondo? No, non ci risulta. Allora forse è questo automobilista che ha avuto una speciale deroga per poter parcheggiare la macchina sul marciapiede così. Noi crediamo che sia stato solo un incivile DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 15 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 16 LA VECCHIA PITTARA vi augura un Buon Natale e un felice anno nuovo PIZZERIA PANINOTECA SPAGHETTERIA CENONE DI FINE ANNO SOLO SU PRENOTAZIONE SIDERNO VIA BIFERA 4 (ACCANTO DISCOUNT MD) TELEFONO 0964 384462 - 327 7829573 La Vecchia Pittara, profumo di Mediterraneo radizione e innovazione, memoria e modernità, tecnica e creatività, amore per la propria terra e apertura verso altre culture gastronomiche. Passione e forte identità. Ma soprattutto profumo di Calabria: È questo il tratto distintivo, che unito all’ospitalità e al servizio curato è stato voluto fortemente dal titolare Andrea Sanci e dal talentuso chef Pino Ieraci: quasi tutti gli ingredienti sono costituiti da prodotti locali. Viva la pasta col pomodoro. E l’extravergine, il basilico e tutto l’insieme di ingredienti e saperi che sotto il nome di Cucina Mediterranea conquista i palati delle buone forchetta. Stessa mentalità per la pizza, che parte da una lievitazione che dura circa 24-36 ore. In conclusione: lacrime di felicità T PIZZA “LA CANTINA” Lievitazione naturale e lievito caserccio.Base pizza Margherita. Con pomodori e rucola locali. Prosciutto crudo. SOFFICE E DIGERIBILE VENERDÌ STOCCO Rigorosamente di Cittanova, qualità ottimale in tutte le salse. Dall’antipasto al secondo con la maggiore arte e tradizione nel cucinarlo. LOCALE E PRELIBATO FOCACCIA “LA REGINA” SPAGHETTI ALLA MATRICIANA Lievitazione naturale e lievito caserccio 36 ore.Mozzarelle fresce caseificio Leone.Pomodori Pachino. Prosciutto crudo.Parmigiano Un simbolo della cucina nazionale con la pancetta della Vallata del Torbido. Questo piatto si fonda su ingredienti tipici e preparazione meticolosa RAFFINATA E SAPORITA ROMANA E CALABRESE PIZZA “LA CALABRESE” Lievitazione naturale e lievito caserccio.Base pizza Margherita. Schiacciata Vallata del Torbido e nduja di Spilinga IDENTITÀ E INTENSITÀ LO STAFF Totò Sanci (supervisione) Sandra Forte (marketing e sala) Andrea Sanci (Coordinatore) Alessandro Ferraro (vice-chef) e Pino Ieraci (chef) ATTENTO E OSPIATALE ANTIPASTO “DELLA CASA” Piatti rigorosamente di stagione Estate: antipasto di mare In Inverno comanda il terroir, con l’entrata in cucina di mamma Maria FRESCO E STAGIONALE DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA RIVIERA 17 ATTUALITÀ SCUOLA Concorrere con senso MARA RECHICHI Concorrere. Il dizionario della lingua italiana ci dice che il termine, un verbo, quindi un’azione, ha etimologia con-correre: correre insieme, azzuffarsi, gareggiare. Nel recente concorso nella scuola italiana, il Concorsone, si possono associare tutti e tre i significati. Nella prima prova, detta pre-selettiva, che viene ancora prima della selezione, più di 320 mila candidati hanno corso insieme, negli stessi giorni, con le medesime condizioni, per poco più di 11 mila posti di insegnante in ogni ordine e grado di scuola. Considerazione preliminare: 320 mila candidati sono tantissimi; per farvi un’idea sono come tre volte il numero di tutti i carabinieri d’Italia. Ora, essere assediati da insegnanti però non sarebbe male, anzi. In Giappone pare che gli unici a non doversi inchinare davanti all’Imperatore siano proprio gli insegnanti, perché “senza insegnanti non ci sarebbero imperatori”. Le citazioni sul valore degli insegnanti sono numerose, ma restano pur sempre solo citazioni, se guardia- 320 mila candidati sono tantissimi hanno concorso per poco più di 11 mila posti di insegnanti mo alla piega che ha preso l’amministrazione dell’Istruzione nel nostro Paese. Insegnare nella scuola pubblica significa essere dipendenti della Pubblica Amministrazione e questa dovrebbe garantire regolarità amministrativa e di gestione, anche nel reclutamento degli insegnanti. Era dal 1999 che non veniva bandito un concorso pubblico per insegnanti. Son passati ben 13 anni e quel concorso può considerarsi ancora non concluso. Sono in piedi, infatti, e tutt’ora valide le graduatorie che forniscono ogni anno alle scuole insegnanti contrattualizzati a tempo determinato, per quel tempo necessario a garantire la copertura dell’orario scolastico. Nel tempo, queste graduatorie hanno subito diverse trasformazioni: da graduatorie permanenti a graduatorie ad esaurimento. Sta di fatto che ancora sono là. Al significato di azzuffarsi, questo Concorsone lo si associa nel momento in cui i docenti-candidati sono già sul piede di guerra contro il Ministero perché il bando escludeva alcuni tipi di laureati e i neo-formati con i TFA (tirocini formativi attivi). Si azzuf- fano col Ministro di turno, gli insegnanti, chiamati a sottoporsi al quizzone-daSettimana-Enigmistica che decreta in 50 minuti se puoi continuare ad aspirare ad essere insegnante di ruolo; se sai dire cosa significa azzimato; se ti fai due ragionamenti da freddo calcolo e completi le serie numeriche oppure metti il peso al giusto centimetro dell’asta da un metro per farla stare in equilibrio. Non potrebbe essere insegnante chi non sa che martingala appartiene al linguaggio dell’abbigliamento e diesis a quello della musica e neanche chi non sa che la stampante trasferisce i dati dal computer alla carta! Si azzuffano, gli insegnanti, col Ministero, soprattutto i cosiddetti precari, quelli cioè, che hanno già vinto l’ultimo concorso e che ogni anno garantiscono il regolare svolgimento delle lezioni, la continuità didattica; o anche quelli che dal ghetto della terza fascia garantiscono la loro presenza dei giorni di lezione eventualmente scoperti. Si azzufferanno, gli insegnanti sostenuti da alcuni sindacati, col Ministero, il quale si vedrà arrivare migliaia di ricorsi contro il bando, contro lo svolgimento stesso del concorsone. Il significato di gareggiare s’è visto al momento di effettuare la prova selettiva. Un massimo di 25 candidati per aula: ognuno davanti ad una postazione con nuovissimo computer, schermo piatto e mouse, niente tastiera (alla faccia della spending review e delle scuole sgarrupate!). Il candidato, lo schermo piatto e il mouse. Inserire i propri dati, far partire il tempo, rispondere alle 50 domande. Quel che accade in quei 50 minuti è un qualcosa che è dimentico di tutto quel che c’è, c’è stato e ci sarà intorno, diventa una sfida con se stessi e con i colleghi, per il tramite delle domande: “devo dimostrare di essere un sempreverde, nonostante i miei quasi50”. Ma la gara finisce presto, appena qualche minuto dopo la fine del tempo, quando il tecnico si avvicina, inserisce la chiavetta USB che subito analizza le risposte date e fa apparire la scritta rossa: non hai superato la prova! I numeri dicono che solo il 30 % ha superato: la scrematura ha funzionato! Ma già si vocifera che è il MIUR stesso a nascondere i veri numeri: la prova sarebbe stata superata da una percentuale ancora più I docenti-candidati sono già sul piede di guerra contro il Ministero che teme uno tsunami di ricorsi bassa, e si teme uno tsunami di ricorsi. La macchina è in moto e viaggia spedita; a chi ha superato la prova preselettiva, non resta che acquistare i testi per studiare e proseguire. Gli altri, continueranno a insegnare, da precari, ma con una nuovo senso da dare a tutto ciò. PROVE DI PRESELEZIONE È STAT UNA BATTAGLIA CON TANTO DI MORTI E FERITI DANIELA MANGIOLA Le prove di preselezione del grande concorso docenti sono terminate. È stata una battaglia dura che ha lasciato sul campo una ecatombe di morti e feriti. Pochi vincitori avanzano a fatica tra macerie fumanti. Laceri e malconci riprendono ora le forze prima del prossimo terribile scontro: la prova scritta che, pare, sarà a febbraio 2013. È stata una prova dura, difficile, lo dicono i risultati su tutto il territorio nazionale. Particolarmente dura per la Calabria, più di tutte le altre regioni. A malapena due concorrenti su dieci hanno passato il turno, praticamente la metà di altre più blasonate regioni italiane. La storia si ripete. Certo, sarebbe da vedere quanti dei concorrenti lombardi o emiliani fossero in realtà calabresi che già da qualche anno sbarcano il lunario facendo la spola tra Camini (RC) e Sesso (RE) per sporadiche supplenze. Non proprio degli emigrati, ma in procinto di esserlo, visto che hanno superato il test. La storia si ripete, la Calabria fucina di cervelli, come sempre. Ma diciamo due parole su questi famigerati test. Perché una tale strage di candidati? Cosa voleva dimostrare questa prova? Cosa voleva selezionare? Ripetiamo un momento la struttura dei quiz: 18 domande di logica, 18 domande di comprensione del testo, 7 domande su competenze digitali, 7 DOMENICA domande di lingua straniera. Mediamente i candidati che si sono presentati sono stati tutti tra persone già in qualche modo attive nell’insegnamento, le quali, dopo anni di precariato hanno sperato di stabilizzare la propria posizione con questo concorso. Solo una piccola parte dei partecipanti non ha mai insegnato. E però questo ci porta a riflettere sui risultati finali. In fondo, ormai la logica fa parte integrante del programma di matematica delle medie e si trovano cosette anche nei testi scolastici degli ultimi anni delle elementari. Il problema è che ancora una buona parte degli insegnanti salta quelle pagine del libro per dedicarsi come sempre alle frazioni e all’area del cerchio. E molto bassa è la media di insegnanti che hanno tra i propri hobby la lettura. Ovvio che poi ci si trova smarriti di fronte ad un test di logica o ad un testo complicato da comprendere. Questi quiz, pur riconoscendone la complessità, pur ammettendo la necessità da parte del Ministero di effettuare una buona scrematura iniziale visto il gran numero di partecipanti, ci restituisce piuttosto la conferma di quanto già sapevamo: la classe insegnante italiana è mediamente poco informata, poco aggiornata, poco tecnologica, poco esterofila. Il contrario di quanto serve per un insegnamento moderno rivolto a ragazzi ipertecnologici, bombardati da informazioni. 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 18 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 19 La ... Gerenza www.larivieraonline.com [email protected] [email protected] Tel 0964/342679 la Riviera RUBRICHE Registrazione Tribunale di Locri (RC) n. 1 del 19/06/1998 R.O.C. n°11602 del 02/11/98 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana AmministratoreUnico Rosario Vladimir Condarcuri Direttore responsabile: PASQUINO CRUPI In redazione: ERCOLE MACRÌ, ELEONORA ARAGONA, DOMENICO MACRÌ, NINO SIGILLI, ILARIO AMMENDOLIA, GIOVANNI LAROSA, ANTONIO TASSONE(SPORT), MASSIMO PETRUNGARO. Editorialista: GIOACCHINO CRIACO Art Director: PAOLA D’ORSA Impaginazione: EUGENIO FIMOGNARI Note e schermaglie GRADUATORIE RISPONDE il direttore DA CIACCO A ILDA Una madre disperata Gent.le direttore de “la Riviera”, sono una madre disperata. Ho due figli in carcere. Lavoro come donna delle pulizie presso la stazione dei vigili del fuoco. Prima lavoravo per 3 ore e guadagnavo 600 , adesso invece mi hanno dimezzato ore e stipendio. Non ho una famiglia e sono una ragazza madre, non ho mai avuto nes- suno. Il comune non mi hai mai dato nessun contributo. Ho sempre lavorato e adesso non posso neanche andare a trovare i miei figli in prigione. Uno è a Locri e l’altro a Cosenza. Ho anche da pagare le medicine per me che soffro d’ansia e diabete. Mi sento presa in giro e lasciata sola. Se chiedo aiuto al comune mi rispondono sempre che vedranno quello che potranno fare. Ma poi non cambia mai niente. Se vado alla Caritas mi danno qualcosa una volta e la volta successiva niente. Io ho sempre lavorato e andare ad elemosinare così non è nemmeno giusto. Chi mi dovrebbe e potrebbe aiutare non fa niente per me. Carmela Origlia Gentilissima Signora, per noi de “la Riviera”, che siamo dalla parte degli ultimi, Lei merita il massimo della stima e della considerazione . Non è soltanto una genitrice, cioè una donna che ha partorito i figli, ma una madre, che, avendoli partoriti, continua a prendersi cura di loro, nonostante siano avanti negli anni e consumino i loro anni in carcere dove pietà l’è morta, anche per certe e numerose belle anime natalizie. Non voglio aggiungere afflizione ad afflizione, ma sento di doverLe dire che è davvero sventurata: già ragazza madre e, perciò, esposta a tutti i piagnistei moralistici delle donne legittimate al ventre gonfio dal matrimonio sacro e indissolubile. Madre di due figli carcerati e, perciò, rea d’aver messo al mondo due delinquenti, secondo i perbenisti, che hanno quattro paghe per il lesso, e non stimano affatto, come sosteneva un grande pensatore francese, il Quetelet, che è la società a preparare il delitto e gli uomini non fanno altro che eseguirlo. Una donna debole, quindi. DiminuirLe l’elemosina da parte della stazione dei Vigili del Fuoco è il minimo che potesse accaderLe, chiuderLe le porte della carità da parte della Caritas era obbligatorio, sbatterLe la porta in faccia dai burocrati del comune era nelle cose. I quali burocrati i soldi per le luminarie, di cui il Bambino Gesù non ha bisogno, li trovano, e come. Comunque, passi da noi entro Natale, questo Natale che ci affligge tanto per la sua sorte da non aver animo neppure per farLe gli auguri. Il solito Natale L’arrivo del Natale ogni anno è preannunciato da un'atmosfera particolare. Le strade illuminate della città si riempiono di gente animata da entusiastica frenesia, che chiacchiera con vivacità o si precipita nei negozi, ricchi di addobbi per l’occasione. Ai bambini luccicano gli occhi, alla vista di montagne di giocattoli. Persino le persone sembrano più sereni, mentre mi fermo a guardarle nell'aria fredda e frizzantina, che mi punge la faccia. Della festività natalizia forse si è persa l'origine religiosa. Prevale oggi l'ordinario rituale dell'acquisto dei regali, lo scambio tra le persone di oggetti ben impacchettati, ma spesso inutili, in una parola "il consumismo", ormai simbolo della società contemporanea. Eppure sono convinto che, dietro la gioia collettiva che sembra accompagnare i giorni antecedenti la festa, ci siano anche motivi spirituali, riti, credenze, tradizioni, valori che esistono da secoli nel nostro inconscio. Sono questi motivi spirituali che spingono a partecipare anche me, credente piuttosto tiepido e incostante, alla messa di Natale. Nonostante l'omelia del sacerdote che celebra la funzione religiosa mi sembra seccante o incomprensibile, la bellezza della chiesa con tutti quei Nordici e sudici di Gioacchino Criaco Brizzolato di Ruggero Brizzi, Cronache dal nord di Vincenzo Carrozza Loqui e sproloqui di Filomena Cataldo, COLLABORATORI Anna Laura Tringali, Mara Rechichi, Benjamin Boson, Nik Spatari, Angelo Letizia, Marilene Bonavita, Franco Crinò, Isabella Galimi, Maria Teresa D’Agostino. quadri di soggetto religioso, l'odore dell'incenso, il senso di raccoglimento che si respira tra le persone appagano i miei bisogni spirituali, il desiderio di credere che ci sia qualcos'altro oltre la sfera materiale dell'esistenza. Pure l'albero e il presepe, che riempiono in questi giorni le nostre case, mi sembrano alludere al desiderio di una vita migliore, da sviluppare nella pace e nell'amore reciproco. Mi sembrano simboleggiare l'idea che il mondo può essere salvato. Persino quel cercare di essere più buoni nel periodo natalizio, di attenuare contrasti o rancori personali, non mi appare tanto una maschera di ipocrisia, l'espressione di una calcolata falsità, quanto il riconoscimento abbastanza sincero di un'importante virtù, la bontà, così spesso mortificata dall'indifferenza e dalla spietatezza con cui conduciamo la nostra esistenza nei restanti mesi dell'anno. Ben venga, dunque, la bontà, che ci costringe, in questi giorni di festa, a pensare a quelle persone che trascorrono il Natale lontane dalla loro patria d'origine, staccate dai loro affetti e dalle loro tradizioni, a quelli che sono sommersi dalle difficoltà economiche e a coloro che hanno motivi di grave infelicità per malattie o altri rovesci esistenziali, che non possono essere sereni neppure in questi giorni, in cui tutti gli altri sembrano felici. Dentro di me coltivo la certezza che il Natale porterà una luce anche nelle loro faticose esistenze, riserverà loro un sorriso, la speranza e dei momenti belli, più frequenti e possibili nella sofferenza , secondo me, di quanto non siamo disposti comunemente a credere. Certo, so già che il mio entusiasmo natalizio svanirà con il trascorrere dei giorni. Il pranzo in famiglia con nonni e zii è spesso occasione per ascoltare i più triti e feroci luoghi comuni e le più assurde lamentele. La sazietà, poi, indotta da spumanti e panettoni, la noia per i giorni che si susseguono uguali, la brutta stagione invernale so già che mi faranno sperare ardentemente che anche questo Natale passi presto.Infine penso che l'attuale crisi economica, che colpisce un po' tutto il mondo, diminuirà quest'anno il numero e il valore dei regali sotto l'albero. Sinceramente non me ne importa molto. Pazienza se non riceverò il regalo, tanto ho un regalo immenso che mi ha dato Dio ed è la famiglia. Auguro a tutti, che il Natale possa essere giorno di rinascita che si rinnova ogni giorno della vita. Giuseppe Romeo Mi piace il misticismo di Giuseppe Romeo. Ma non mi sembra l'antidoto più adatto contro la realtà di bisogni dentro cui cade questo Natale, come tanti altri Natali. Dante ha innumerevoli incontri nell’Inferno. E a Ciacco, che i fiorentini in quel modo denominarono “per la dannosa colpa de la gola”, chiede se nella Città sua, straziata dalla discorda, “alcun v’è giusto”. Il “porco”- ché tale è il significato di Ciacco- risponde che “giusti son due, e non vi sono intesi”. A distanza di secoli, non richiesta da nessuno, Ilda, detta la Rossa per la felice colpa dei trascorsi comunisti, dichiara di fronte alla Commissione parlamentare antimafia che nella Procura di Reggio “giusti son due”: l’ex procuratore Giuseppe Pignatone e il dr. Michele Prestipino. Anche loro “non vi sono intesi”. Infatti, Pignatone se ne è andato a Roma, e Mihele Prestipino non diventerà capo della Procura di Reggio Calabria. STORIE DA PRONTO SOCCORSO di Vincenzo Carrozza Mirco detto Anna Mirco ha ventidue anni ed è depresso da qualche tempo. Da quando non riesce più a sopportare la barba che gli cresce insieme ai peli del torace. Da quando non riesce più a sopportare la sua voce baritonale, strana anche per un ragazzo di vent’anni che diciamo normale. E’ schiacciato da questo suo corpo che si ostina ad essere maschile, e da questa sua voce invadente. Allora lui/lei si chiude per giorni al buio nella sua stanza e non risponde a nessuno. E’ venuto vestito di rosa, con dei pantaloni lunghi attillati e un cardigan su camicetta bianca. Agli occhi, verde mare, ha i segni di un trucco rimosso in fretta. Alla visita mi ha pregato di chiamarlo Anna, “se non le DOMENICA dispiace dottore”. “Ma si figuri” ho risposto. Mi dice che ha pensato spesso al suicidio, ma non ha il coraggio di compiere l’atto estremo. Adesso non ce la faccio più ho bisogno di parlare con qualcuno che mi aiuti. Chiamo lo psichiatra di turno. È una collega nota per il suo carattere deciso e sbrigativo. Più da uomo che da donna. Anche lei si chiama Anna. Si chiudono in stanza a parlare. Temo contraddizioni. Continuo il lavoro con gli altri pazienti in attesa di essere visitati. Alla termine, la psichiatra esce dalla stanza: “E’ una brava ragazza” mi dice, “faremo il possibile per aiutarla”. Capisco allora che il mondo ha le sue terapeutiche compensazioni. 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 20 HANNO COLLABORATO Francesco Laddarina, Giuseppe Patamia, ,Bruno Gemelli, Carmelo Carabetta, Antonio Cormaci, Giulio Romeo, Sara Caccamo, Giuseppe Fiorenza, Daniele Mangiola. COPERTINE Dal 2003 a cura di Paola D’Orsa Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da intendersi gratuite. FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di “la Riviera Editore” per tutto il territorio nazionale ed estero. GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente responsabili. ‘U Natali PUBBLICITÀ Per richieste di pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl Via Gramsci, 72/A info 0964383251 GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi, l’Editore non risponde per eventuali dichiarazioni, violazioni di diritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai legittimi proprietari. STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA) DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J. ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane questo, universalmente accolto nella prosa e nella poesia, e, perciò, disponibile solo per la litania, cioè per la ripetizione. A me sembra GIUSEPPE FAVA che il giovanissimo Giuseppe Fava si salvi dalle sciacquature natalizie per il realismo della rappresentazione e per il superbo verso “Mi facimu u beni ‘nci pensa a Maronna”. Ma è bene gustarla tutta la composizione di Giuseppe Fava, che diamo di seguito: Poeta si nasce. Ce lo conferma Giuseppe Fava. Ha appena 14 anni. Frequenta a Reggio la I classe del Liceo scientifico, la scuola, che meno s’adatta allo scioglimento della fantasia. Ma non c’è dubbio che questo ragazzo nel suo zainetto porta fieno e fiori,: i manuali scolastici, dove il sapere è riassunto, e i versi, nei quali l’anima s’apre allo svolgimento dello spirito, come in questa poesia, dalla sua bella testa fioccata, U Natali. Tema, ADDII In ricordo di Lina Vitale Il giorno 20 dicembre 2012 si è spenta serenamente a Genova, Lina Maria Vitale, sidernese tenace, cavaliere del lavoro e poetessa raffinata. La ricordano i figli, le sorelle, i nipoti e i parenti tutti. U Natali ‘rriva u vinticincu dicembri. ‘I cristiani non ‘su pronti pe’ nenti. Pi’ crispeddi ‘nci pensa me’ nonna, Mi facimu u beni ‘nci pensa a Maronna. A Natali nasci u Bambinu Gesù; I cristiani vannu a missa Mi ‘nci chierunu cacchi cosa di cchiù. ‘Nta sta generazioni tutti iasunu i mani; Ma è Natali: faciti i cristiani SIDERNO MIA Sguardi antichi novelli dubitosi sopra di Me che di sostar per poco mi ripropongo e poscia tornar devo laddove è doveroso poichè, quel dì lontano, lasciarti dovett’Io, per prestar l’Opra e l’Intelletto Mio in un’altra “CITTATE”! O vecchi lidi, pietruzze splendenti sotto un sole novello voi mi scaldate e il sangue mio ribolle e nel pensier s’affaccia la Mia Estate. La vecchia, “quella bella dello amore, la mia Stagione lieta”. Quando fanciulla e ignara delle lotte e traversie della vita, sotto lo antico raggio di “quel sole”, formavo e programmavo i sogni miei! Oh se tornare indietro si potesse con l’esperienza d’oggi, con la luce d’allora, forse Madre Maestra Io sarei... e parla l’alma e il core... “SIDERNO MIA” Mai Più TI LASCEREI! (Lina Maria Vitale) Natale LAURA IMPELLIZZIERI L' oro e l'argento splendono ancor di più in cielo la luna chiara e una stella la più luminosa e bella per ricordare che il re del cielo sta per arrivare si respira aria di natale. L' eco di suoni, di ninne nanne lontane riempono il cuore di pace ed emozione. Sarà che penso a te mio Signore che ricordo i Natali delle statuine di cartapesta e del muschio fresco di brina la Riviera Gaetano Barletta, nel ricordo di Locrinasce La notizia della scomparsa del prof. Gaetano Barletta ha gettato un velo di tristezza tra gli iscritti e i simpatizzanti del Movimento Locrinasce. L'illustre conterraneo, oltre a tutti gli altri impegni profusi per l'elevazione sociale e culturale della comunità di appartenenza, con la sua produzione di testi scientifici e con la collocazione di prestigio in ambito accademico ha dato lustro alla terra di provenienza: psicologo, già primario dell’Unità Operativa di Psicologia presso l'USL di Pisa, è stato Giudice Esperto presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze per trenta anni ove si è particolarmente impegnato sui temi dell’adozione e della conflittualità della coppie di fatto. Ha collaborato con l'Unione europea per un progetto internazionale per lo studio dei rapporti intergenerazionali. Ha fondato nel 1978 il sindacato degli psicologi italiani di cui è stato il primo segretario nazionale. Ha diretto il Festival della Cultura a Locri (RC) denominato "Officina del Pensiero Pensante". Aveva un'innata predisposizione ai rapporti sociali, era “accessibile” ed “amabile”. In questo triste momento, il pensiero dei soci del Movimento si rivolge alla famiglia. a formar la strada nei presepi fatti da bambina. Ora c' è ricchezza più d'allora ma l'aria di festa sempre uguale resta. Tra i dolci in vetrina c'è una scritta d'oro per augurare "Buon Natale" al giovane in cerca di lavoro. Buon Natale alla vecchietta con affanno che sorride per aver passato l'anno Buon Natale alla mamma e alla sua bimba che indica col dito un dolce al cioccolato e dice "Il Natale è arrivato". Splendono mille luci e sorride il cuore il mondo attende la nascita del Redentore. Si uniscono le famiglie ed è gran gioia si dimentica tutto il male sta per arrivare NATALE. RETTIFICA Volevamo scusarci con i nostri lettori per aver erronemente chiamato Giuseppe Marconi l’I.I.S. Guglielmo Marconi di Siderno. L’errore è apparso alle pagine 16 e 17 del numero della scorsa settimana. L’ANGOLO DI PARRELO di Franco Parrello La tredicesima e il fantasma Una famiglia un po’ numerosa. Sono tutti in attesa della tredicesima. Ma sono ansiosi, perché tarda a venire. Iniziano, allora, a cercare nelle stanze della casa, pensando che la “birichina” si sia nascosta in un angolo. Ma niente. È la Vigilia di Natale, quando all’imbrunire vedono un fantasma aggirarsi per la casa. Sono tutti spaventati. Ma il fantasma li rassicura. “Non abbiate paura; sono l’IMU e sono venuto a dirvi che quest’anno la vostra tredicesima serve a me, poiché devo organizzare un pranzo con le bollette della luce, del gas, della spazzatura, dell’acqua e tante altre. Dunque un pranzo di “Beneficenza”. Siete contenti?”. “ Se è così - rispondono in coro – siamo felicissimi!”. MESSAGGI NEL TEMPO di Daniela Ferraro Un felice Natale che sia, principalmente, amore!! atale negli occhi, Natale nel cuore? L’albero addobbato con ninnoli e palline di vetro scintillanti al centro del salone, il tacchino ripieno troneggiante sulla tavola riccamente imbandita, l’abito “buono” e il sorriso migliore indosso e sulla bocca della gente...e baci, abbracci, cordialità...è Natale! Domani l’albero giacerà, denudato, in terra accanto al cassonetto comunale, allegria e risate assieme ai resti del lauto pasto nel sacco della spazzatura, il vestito “buono” con baci, abbracci, cordialità... nell’armadio per l’anno N dopo. Svanita la rituale illusione, è tutto di nuovo come prima e l’uomo, “lupo all’uomo”, tornerà ad aggirarsi, famelico, nell’indifferenza delle strade cruente. Perché? Perché è Natale solo una volta all’anno se esso non lo si vive davvero, e profondamente, nel cuore. Se così fosse, e pace e amore e fratellanza e voglia di vivere con gioia e nella gioia del prossimo sarebbero non effimeri ma duraturi. Ritorni il Natale ma possa tutto il mondo bendarsi gli occhi perché non veda…ma senta, Lo senta davvero e profondamente nel proprio cuore perché da domani sia sempre, e perennemente, Natale! DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 21 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 22 la Riviera Sport / responsabile Antonio Tassone Serie A Chi sarà l’asso di Coppe? stata questa la settimana delle Coppe, da quella Italia che ha promosso le otto che da gennaio si sfideranno nei quarti per portarne due alla finale di maggio dell'OIimpico, passando per quelle europee, con i sorteggi per gli ottavi di Champions ai sedicesimi dell'Europa league. Andando con ordine, partendo dal trofeo meno importante, la coppa di lega, gli abbinamenti ai quarti saranno Juventus - Milan, Inter Bologna, Lazio - Catania e Fiorentina - Roma. Fa notizia l'eliminazione del Napoli detentore per mano del Bologna, che si conferma bestia nera per gli uomini di Mazzarri. Infatti dopo aver imposto ai partenopei il pareggio al san Paolo sette giorni fa, mercoledì scorso, nell'extra time, il greco Kone ha bissato la prodezza di domenica andando a siglare il 2-1 finale. Dicembre quindi da dimenticare per gli azzurri, che in un colpo solo escono dalla Coppa Italia e si vedono squalificati per sei mesi capitan Cannavaro e Grava per il calcio scommesse, oltre a subire una penalizzazione di due punti in classifica. Partita di cartello è senz'altro Juventus Milan che “replicano” la gara È dello scorso anno che vide i bianconeri uscirne vittoriosi. Scritto del Bologna, incontra un'altra grande, l'Inter che solo nel secondo tempo ha avuto la meglio su un coriaceo Verona. Lazio - Catania è lo scontro tra due squadre che si sono qualificate ai rigori, biancocelesti sul Siena, etnei a Parma. E per finire appunto Fiorentina Roma qualificate ai danni rispettivamente di Udinese e Atalanta. Se la vincente della Coppa Italia avesse l'accesso diretto alla Champions, allora ci sarebbe maggiore interesse, così sembra ancora un disturbo settimanale, fermo restando che una volta là, te la giochi. Molto più interesse naturalmente per la regina delle coppe europee. Venerdì a Nyon si è tenuto il sorteggio per stabilire il tabellone degli ottavi. Dall'urna sono usciti accoppiamenti niente male: Galatasaray - Shalke 04, Arsenal - Bayern Monaco, Shakthar Donetsk - Borussia Dortmund, Valencia - Psg, Real Madrid Manchester United, Porto - Malaga, Celtic - Juventus e per finire Milan Barcellona. Diciamolo subito. Sulla carta ottimo sorteggio per i campioni d'Italia, pessimo per il Milan. Ma come si dice in questi casi, se vuoi vincere devi affrontarle tutte. Qualora dovessero passare le nostre squadre - e ce lo auguriamo bisogna poi considerare il tabellone a mo' di tennis che uscirà dai quarti in poi, e poi lì, eventualmente iniziare a fare calcoli. Vincere la Champions non è cosa facile, tutt'altro, ma da qui a febbraio può succedere una miriade di cosa. Infortuni, stato di forma, e non prendere gol in casa nel match di andata, sono gli elementi su cui si gioca una qualificazione e quindi un cammino europeo, molto più del divario tecnico fra le squadre. La squadra di Conte comunque non sottovaluterà l'avversario, lo ha già fatto con i danesi del Nordsjaellend, e sappiamo com'è andata in Danimarca. Inoltre da questi ottavi verranno eliminate delle big che erano delle serie minacce, quindi fate un po' voi. Prova del nove invece per il Milan, che cercherà di vendicare l'eliminazione della passata edizione. Forse è proprio la formazione di Allegri a non aver nulla da perdere: è meno forte del Barça, se viene eliminata è quasi normale, se si qualifica, adrenalina a mille per il prosieguo: insomma, i nervi, in tornei del genere, contano. Meno affascinante ma comunque un po' di verve la mantiene l'Europa league in cui sono impegnate Inter, Napoli e Lazio. La Beneamata se la vedrà con i rumeni del Cluji, la Lazio contro il Borussia Monchengladbach e il Napoli contro il Viktoria Pilzen. Possiamo ritenerci soddisfatti, l'importante è, come detto a proposito della Juventus, che non si sottovaluti l'avversario. Se il Napoli si qualificasse dovrà affrontare la vincente di Bate Borisov - Fenerbache, la Lazio contro Stoccarda o Genk, male all'Inter che dovesse passare questo turno, sul proprio cammino troverà una tra Lione o To t t h e n a m . L'appuntamento europeo è per febbraio: Chi sarà l'asso di Coppe? Massimo Petrungaro Calcio Ex amaranto in copertina: il ritorno di 'mago' Pirlo La rubrica dedicata agli ex amaranto, messisi in luce nel week end calcistico. Prepotente ritorno, di uno dei più grandi calciatori che abbiano mai indossato la maglia della Reggina. Andrea Pirlo è nato a Brescia il 19 maggio del 1979. Ruolo: centrocampista. La carriera in riva allo Stretto- E' il calciatore con più titoli in carriera, ad aver mai giocato con la maglia amaranto. L'asse Pirlo-Baronio, le parate di Taibi ed i gol di Kallon: ricordi splendidi, corrispondenti al primo anno di serie A della Reggina. Arrivato in prestito dall'Inter, esordisce con la compagine dello Stretto al Dall'Ara di Bologna, contribuendo alla prima vittoria nella massima serie (suo il millimetrico passaggio da centrocampo, che avvia la rete di Possanzini). Al'epoca, il talento lombardo agiva da trequartista o da seconda punta: 28 presenze e 6 reti, tra le quali vanno sicuramente citate le splendide punizioni vincenti contro Parma, Lecce e Milan. La copertina: SienaJuventus 1-2. Direttore impeccabile, di un'orchestra meravigliosa. Nel monologo bianconero (3 gol in meno di mezz'ora di gioco), non poteva non brillare l'intramontabile stella del fuoriclasse bresciano. Ogni palla che amministra diventa una delizia per gli amanti del calcio, ogni passaggio per i compagni è un inno all'esterica ed all’assoluta precisione. Al minuto 14, il capolavoro nel capolavoro: punizione da circa 25 metri che aggira la barriera, e si infila imparabilmente sotto l'incrocio, alla destra di Consigli. La Juve va sul 2-0, mentre Pirlo si gode l'ennesima magia, figlia di un repertorio che lo ha meritatamente collocato tra i migliori playmaker di tutto il calcio mondiale. Peccato che non si possa clonare un calciatore così... fer.iel..-rnp DOMENICA Il personaggio Francesco Vilardo Talento, determinazione, versatilità. Questo è Francesco Vilardo, ventiduenne calabrese di Fuscaldo, tennista di professione. Una storia dal sapore intenso rispetto a quelle di molti altri sportivi perché mostra come, con caparbietà e talento, si possa arrivare davvero lontano. «Ho iniziato a giocare a sette anni, seguendo mio padre che si divertiva a palleggiare con i suoi amici. Da lì, ho mosso i primi passi in questo mondo, iscrivendomi alla scuola tennis di Paola». Una passione che, in realtà, nasce come un divertimento, una fonte di svago cui non erano associate grosse pretese. Questo sino ai 13 anni: «Mi ero reso conto di essere bravo e, allo stesso tempo, di quanto questo sport mi piacesse. Ho deciso quindi di dedicarmici seriamente. Sono partito per Bari, dove ho iniziato ad allenarmi in Accademia». Un’esperienza che ha rappresentato una tappa importante nel suo percorso: «mi ha fatto crescere tanto, sia dal punto di vista tecnico che umano». La svolta arriva, però, nel 2009, quando il ventiduenne di Fuscaldo decide di trasferirsi a Roma per potersi dedicare totalmente alla carriera da tennista. Una scelta che dà i suoi frutti perché, a tre anni di distanza, Francesco è ormai stabile tra i primi 1000 del ranking Atp. Un salto di qualità importante. A complicare le cose si è messo un 2012 poco felice che, tra infortuni fisici e malanni vari, ha rallentato la crescita del ragazzo calabrese. «Sì, è stato un anno sfortunato, sono stato tormentato da vari problemi di salute. Nonostante ciò, credo che l’ultima stagione sia stata fondamentale per il mio livello di gioco. Ho capito di poter lottare con i più forti, di potermela giocare. Credo sia stato l’anno in cui ho espresso il mio miglior tennis». Ha voglia di guardare al 2013 come a un periodo di ulteriore e definitiva maturazione. «Proverò a chiudere la prossima stagione tra i primi 500 del ranking Atp. Tuttavia, la mia priorità resta il gioco. Preferisco concentrarmi sulla crescita dal punto di vista tecnico. Credo che, riuscendo in questo, salirò anche in classifica». Il tutto senza l’aiuto della Federazione, che non supporta troppo i giovani tennisti. Un problema che travalica i confini regionali e mostra una carenza di organizzazione a livello nazionale. Forzata appare la scelta di ricorrere a maestri privati, nel tentativo di crearsi, da soli, una carriera, un futuro. Quel futuro cui Francesco guarda con voglia e determinazione «Il mio obiettivo? Mi piacerebbe arrivare a essere stabilmente un top 100, provare a giocare regolarmente i tornei del Grande Slam. Insomma, vivere di tennis». Si, riuscire a vivere facendo ciò che si ama, un sogno che speriamo diventi realtà. Giovanni Larosa 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 23 Parlando di... Sport Mammola Arriva il neo mister Etna Dopo le dimissioni di Toto' Logozzo da allenatore del Mammola nel campionato di seconda categoria avvenute la settimana scorsa , il presidente Pino Neve insieme al resto dei componenti della società, hanno risolto la crisi tecnica affidando la squadra a Enrico Etna ex allenatore del Siderno ed ex preparatore dei portieri di Reggina e Crotone.Martedì pomeriggio al comunale ha diretto il suo primo allenamento conoscendo da vicino i calciatori mammolesi. Oggi pomeriggio il nuovo allenatore siederà in panchina nella difficile trasferta di Mileto. Queste le prime dichiarazioni a caldo di Enrico Etna : “Sono abituato a parlare sul campo, prometto il massimo del lavoro e dell'entusiasmo per raggiungere l'obiettivo che la società si è prefissata. Lavorerò facendo crescere i giovani da loro mi aspetto tanto . Se sono qui è perché credo in questo gruppo e nella capacità dei ragazzi. Ringrazio la Società della CLASSIFICA ECCELLENZA SIDERNO/ questa la decisione del presidente onorario Enzo Commisso Siderno: da oggi solo calciatori del posto Nell’ultimo giorno utile prima della chiusura delle liste di trasferimento, il dirigente Enzo Commisso (preso atto delle gravi difficoltà che attanagliano la società dell’AC.D. Siderno 1911 e per consentire che i calciatori possano accasarsi altrove) ha deciso,assumendosi tutte le responsabilità del caso, di dare una decisa sterzata all’ambiente calcistico cittadino liberando tutti i calciatori provenienti da fuori Siderno e impegnandosi, fino a quando deciderà di fare la squadra, a comporla solo ed esclusivamente con giocatori del posto. “La squadra - dice Enzo Commisso - è stata abbandonata a se stessa e già dopo la prima giornata di campionato con i D.a.s.p.o. che hanno riguardato atleti, dirigenti e tifosi, si intravedeva che questa sarebbe stata una stagione difficilissima da portare a compimento”. “Quasi tutti i dirigenti, soprattutto quelli abituati a vincere, si sono allontanati e sono venute a manca- SERSALE 18 N.GIOIESE 38 RENDE 3 3 CATONA 17 GUARDAVALLE 2 9 CASTROVILLARI 1 7 ACRI 26 SILANA* 14 SAN LUCIDO 1 1 ROCCELLA 25 PAOLANA 2 4 SIDERNO 7 ISOLA C.R. 20 BRANCALEONE 6 BOCALE 20 SOVERATO* 1 9 SEDICESIMA GIORNATA H.14,30 SERSALE-SIDERNO IERI ACRI-SILANA BOCALE-RENDE BRANCALEONE-GUARDAVALLE CASTROVILLARI-CATONA ISOLA C.R.-ROCCELLA N.GIOIESE-SAN LUCIDO PAOLANA-SOVERATO SILANA E SOVERATO 1 PARTITA IN MENO re le condizioni minime per poter cercare di rimediare alla falsa partenza”. “Evidentemente qualcuno aspettava qualche “messia” che potesse rimediare, da solo, ad una situazione precaria che soprattutto in questo momento di crisi economica magari andasse a prelevare risorse economiche dal suo conto personale e familiare per cercare di salvare la squadra”. “Non ho mai pensato di abbandonare la squadra perché la considero una mia creatura e solo per senso di responsabilità, assieme ad altri pochi soci e Gallicese, Cartisano: "Meritiamo il primo posto" Piccolo passo indietro per la Gallicese di mister Casciano, che a Polistena non è andata oltre il pareggio, vedendosi raggiungere in vetta dalla Taurianovese. Ai microfoni di Rnp, è intervenuto il copresidente Giuseppe Cartisano, che nonostante il mezzo passo falso di domenica scorsa, rimane più che soddisfatto del girone d'andata biancorosso. Niente drammi comunque, in casa Gallicese. “Durante questo girone d'andata- dice Cartisano-, questo gruppo ha dimostrato ampiamente che merita di vincere il campionato. Oltre alla già citata sfida più recente, le uniche gare in cui abbiamo da rimproverarci qualcosa sono la trasferta di Davoli, quando abbiamo subito il pareggio nei minuti finali, e la sconfitta interna con la Palmese, maturata dopo appena due giorni dall'arrivo di mister Casciano, che ancora non conosceva bene i ragazzi e quindi non ha potuto preparare al meglio la gara". Nonostante l'attuale organico sia ben consolidato e ricco di qualità, la dirigenza rimane sempre attiva sul mercato, e non è da escludere che stima e della fiducia, che cercherò di ripagare ogni giorno con l'impegno sul campo per costruire un progetto vincente”. Il presidente del Mammola Pino Neve dichiara: “Abbiamo risolto la crisi tecnica affidandoci ad Enrico Etna siamo convinti che questa è una scelta importante che tutta la società ha condiviso con Etna credo che riusciremo a ricostruire un progetto vincente perché credo fermamente nelle capacità dei nostri giocatori e nelle possibilità di raggiungere ancora i play off . Dobbiamo riprendere un filo che abbiamo smarrito nelle ultime partite e ritengo che mister Etna abbia gli stimoli e le capacità giuste per farlo. Ringraziando chi l'ha preceduto per il lavoro svolto, sono convinto che da oggi si debba ripartire con ancora più voglia e certezze di poter rendere reale il nostro sogno”. Nicodemo Barillaro presto ci saranno altre novità. Questa è una squadra che fa ben sperare anche per il futuro, in quanto composta da calciatori cresciuti nel nostro ambiente, e pertanto desiderosi di rimanere in biancorosso per raggiungere grandi traguardi". In attesa di definire le nuove strategie, l'attenzione si sposta sulla prima di ritorno, che vedrà Fontana e compagni far visita al Montepaone. "Vogliamo assolutamente la vittoria- conclude Cartisano-, sperando di poterci ritrovare nuovamene soli al primo posto. Dopo l'ultima gara, abbiamo capito che non ci si può fidare della classifica degli avversari: tutte le sfide, ed in particolar modo quelle disputate in trasferta, sono difficili e impegnative. Questo è un torneo imprevedibile, in cui puoi trovarti a vincere con la prima in classifica e la domenica dopo perdere con l'ultima. Ci vogliono impegno ed attenzione, sia in questo incontro che in tutti quelli che disputeremo da qui alla fine del campionato”. Daniela Marino-reggionelpallone.it dirigenti, come Antonio Parisi, Raffaele Salerno, Pasquale Sgotto, Vincenzo Fotia, Francesco Vumbaca, Alessandro Panetta ed Antonio Tassone, abbiamo garantito che il Siderno potesse scendere regolarmente in campo salvaguardando così la regolarità del campionato”. “Dopo l’irripetibile miracolo dell’anno scorso, per cercare di salvare la squadra, servivano numerosi giocatori (anche con ingaggi elevati) alcuni professionisti avevano manifestato l’intenzione di volersi avvicinare alla squadra dando una mano d’aiuto alla società ma evidentemente qualcuno li avrà convinti a non interessarsi”. “Alla luce di tutto questo, d’ora in avanti e per gli anni futuri, fino a quando ci sarà il sottoscritto, la squadra del Siderno sarà composta solo da atleti sidernesi”. “Se qualcuno, eventualmente, volesse interessarsi a rilevarla, manifestiamo sin d’ora la volontà di cederla a titolo gratuito”. Il Presidente Onorario Enzo Commisso M.Gioiosa J. I giallorossi ospitano la rinnovata Nuova Rizziconese ' un Marina di Gioiosa da applausi quello che ha vinto domenica scorsa il derby contro la Bovalinese per 2-0 entrando nell'orbita delle squadre che lottano per un posto play off. E' un periodo d'oro per i giallorossi che esibiscono un ottimo gioco , riuscendo ad andare in porta con facilità ma soprattutto a trasformare le occasioni che si presentano loro. E così contro la Bovalinese di Panarello arriva una vittoria perentoria, in una giornata certo non facile dal punto di vista atmosferico. Il Marina di Gioiosa raggiunge dunque il quinto posto affiancando il Bianco e i cugini del Gioiosa Jonica godendosi una settimana da vera protagonista. I gol arrivano entrambi nella ripresa, con il solito Carbone adesso capo cannoniere del campionato di promozione e Palermo. Abbiamo ottenuto una vittoria importante con agonismo e qualità, contro una grandissima squadra. Sono molto soddisfatto". Gianni Scigliano non nasconde la sua euforia dopo il successo ottenuto dal suo Marina di Gioiosa sulla Bovalinese. "Ho visto tutto bene ed i ragazzi sono stati straordinari” - dice l'allenatore giallorosso ai nostri taccuini - “Questo è un campionato molto equilibrato e questi tre punti importanti ci hanno messo in una situazione di classifica veramente impotante . Il percorso però è lungo e non dobbiamo mollare di un centimetro: c'è ancora tanta strada da fare per arrivare al nostro obbiettivo che rimane un campionato tranquillo poi se ci troveremo nella griglia play off come oggi non ci tireremo indietro. Un successo che consente di archiviare anche alcune decisioni arbitrali sfavorevoli subite nell'ultimo periodo. Nelle ultime partite abbiamo avuto alcuni episodi a sfavore - ammette Scigliano; "Ma non dobbiamo soffermarci su queste cose anche se rimane il rammarico di aver perso qualche punto immeritato. Anzi, dobbiamo guardare avanti e prendere in considerazione delle recenti prestazioni le tante note positive che anche domenica ho visto ad incominciare da Luca Mammolenti che non scopriamo adesso ma tutti i ragazzi sono stati superlativi. Sono molto contento per Matteo Carbone che guida la classifica dei cannonieri un gesto merito per un grande professionista che meriterebbe di giocare in categorie superiori, ma sono contento anche dei nostri under che continuano a crescere di partita in partita Femia e Scattarreggia”. Oggi pomeriggio al comunale i giallorossi avranno la possibilità di trovare un altro successo interno contro il Rizziconi prima della sosta Natalizia l'allenatore giallorosso sembra intenzionato a schierare la stessa formazione che ha ben figurato contro la Bovalinese eccezion fatta per capitan Ieraci squalificato al suo posto in ballottaggio Pasquale Patrizio e Vincenzo Aquino. Nicodemo Barillaro E Il Gioiosa J. atteso dall’ostica trasferta in casa della Taurianovese Il Gioiosa jonica saluta il girone d'andata con una sconfitta inaspettata , al “Santoro” di Villa San Giovanni contro una Villese rinvigorita dalla cura Barillà., le due compagini hanno fatto vedere un buon calcio dando vita ad un incontro spettacolare che i Reggini hanno vinto per 3-1. Troppo pesante il bottino per la compagine di Silvano che ha palesato qualche difficoltà dal punto di vista della concentrazione. Vittoria importantissima per i ragazzi di Barillà, che si allontanano così dalla zona calda della classifica. Per gli ospiti invece, un'occasione persa in ottica playoff, specie pensando al mezzo passo falso della Palmese in quel di San Calogero. Oggi i biancorossi saranno impegnati sul terreno della Taurianovese una sfida sulla carta proibitiva ma il Gioiosa Jonica conoscendo il suo allenatore se la giocherà a viso aperto cercando il risultato positivo che rilancerebbe la squadra del Gioiosa in classifica. La Taurianovese certamente non sottovaluterà la squadra di Silvano che in organico ha delle pedine importanti che possono risolvere la gara con una giocata. I dirigenti Giuseppe Scali e Vincenzo Mesiti dopo la sconfitta di Villa non fanno drammi:” Un 'incidente di percorso niente altro i ragazzi sapranno reagire siamo convinti che oggi riusciremo a fare una buona gara contro una delle squadre più blasonate del campionato che si è attrezzata per il salto di categoria. I nostri ragazzi hanno lavorato bene e siamo fiduciosi di poter ottenere un risultato positivo prima della sosta Natalizia”. La società in occasione dell'imminenza delle feste Natalizie rivolge un particolare augurio a tutti i tifosi e a quanti in questi anni si prodigano a sostenere il Progetto Gioiosa. Nicodemo Barillaro CLASSIFICA PROMOZIONE B TAURIANOVA GALLICESE REGGIOM. PALMESE BIANCO M.GIOIOSA GIOIOSA J. GIMIGLIANO DAVOLI 35 35 30 28 24 24 24 20 19 VILLESE 19 RIZZICONI 16 BOVALINESE 1 6 S.CALOGERO 1 4 MONTEPAONE1 3 POLISTENA 13 R. CATANZARO 3 SEDICESIMA GIORNATA BIANCO-PALMESE IERI DAVOLI-SAN CALOGERO IERI GIMIGLIANO-REAL CZ M.GIOIOSA-RIZZICONI MONTEPAONE-GALLICESE POLISTENA-BOVALINESE TAURIANOVESE-GIOIOSA J. VILLESE-REGGIOMEDITERRANEA DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 24 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 25 DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 26 Biblioteca Meridionalista La bella Reggio, Francesco Perri e il racconto di Natale GIANNI CARTERI n questi giorni di attesa della Notte Santa sono solito alzarmi molto presto, quasi per poter rivivere con improvvisi e intensi fotogrammi della memoria i Natali , ormai sepolti , di un tempo contrassegnati da gioia indicibile, novene e canti notturni che aprivano il cuore alla speranza. Più poveri eppure più sereni in una chiesa gremita di gente che ci faceva sentire solidali , comunità vera. Per il Natale mio padre preparava le bottiglie vuote d’anice Nicotra da due litri e le riempiva del vino pastoso e profumato delle nostre vigne che lasciava in bocca un sentore dolciastro, accompagnato pure da un quarto di vin cotto. Ero io , il più piccolo di quattro fratelli, che portavo questi regali ai vicini di casa e alle famiglie a noi più care. Racimolavo un po’ di soldi per acquistare le nocciole per i nostri consueti giochi natalizi. La preparazione dei pretali impegnava mamma per qualche giorno e tutta la casa era pervasa dal loro profumo intenso. Dopo l’abbuffata dei primi giorni restavano avvolti in un una tovaglia di lino in un angolo della cristalliera per più di un mese e riprendevamo a mangiarli per il carnevale. Emozioni che cerco di rivivere anche in casa nel bellissimo presepe che ogni anno mia moglie allestisce con cura , rispolverando i pastori e le casette della sua infanzia o quelli recenti di San Gregorio Armeno. Puntualmente incasso i suoi rimproveri perché mi defilo e non l’aiuto mai. Ma io sono tutto preso a cercare nei miei libri i più bei racconti di Natale ; un ‘abitudine che mi regala forti emozioni con gli scrittori a me più cari : Alvaro , Pirandello , Consolo e , ultima scoperta , Francesco Perri . Questo scrittore di Careri dovrebbe essere un punto fermo nelle scuole di Calabria , non solo per i suoi romanzi più importanti ( Emigranti , Il discepolo ignoto) ma per la vasta letteratura dell’infanzia che ci ha regalato. Pochi hanno saputo parlare come Perri con stile semplice, accattivante , coinvolgente e disincantato al cuore dei ragazzi.. Certamente Racconti d’Aspromonte e Storia del lupo Cola ( di recente ristampato da Rubbettino ), rivelano lo spessore di un robusto narratore, grande descrittore dei paesaggi calabresi, tutto ancora da scoprire nell’alveo della letteratura nazionale. E proprio dai Racconti d’Aspromonte traggo le intense pagine de “ Il piccolo venditore di Re – Racconto di Natale “ che tanto mi ha emozionato . E’ ambientato nella Bella Reggio di inizio secolo dove Perri si manteneva agli studi ( conseguì la licenza ginnasiale al Campanella) , dopo la morte prematura del padre , come istitutore all’orfanatrofio Lanza. “ Lo conoscevano tutti a Reggio Calabria, perché dall’alba al tramonto girava sempre per tutte le vie. Col suo giubboncello sproporzionato di panno turchino, tratto da una casacca militare, con le lunghe maniche rimboccate, la caschetta un po’ di traverso, sui capelli castagni, la faccia infarinata di gesso , i piedi scalzi e l’aria allegra, gridava con una voce limpida da uccel di bosco:” Chi compra Napoleone –signoriGaribaldi , Vittorio Emanuele , Minerva …, cinquanta centesimi. Entrava nei caffè , negli atri , nei caseggiati; stazionava davanti ai cinematografi, e guardando tutti coi suoi occhi giallognoli, screziati, si avvicinava, offriva con I serbo mille leccornie per le belle giornate . Il primo giorno della novena suo padre gli preparava il tradizionale fischietto di canna , che loro bambini chiamavano usignolo . Il sagrestano approntava il presepe, un presepe enorme per il quale i ragazzi aiutavano a impastare la creta e a raccogliere il musco e la mortella. Quel presepe era un mondo meraviglioso per lui. In mezzo la grotta tutta verde di licheni e di capelvenere, e dentro sulla paglia il bambino. Intorno un anfiteatro di colline con una città lontana di cartone che doveva essere Gerusalemme , ed un gruppetto di case che era probabilmente Betlemme. Pei colli , nella piana, d’intorno alla grotta erano i pastori con le loro mandrie , chiuse in steccati di canne , ed i cani di guardia davanti alle chiudende . Alcuni dei pastori erano in cammino verso la grotta con un capretto sulle spalle , o una pila di forme di cacio , destinate al bambino Gesù . Davanti a uno steccato vi era uno con una faccia da spiritato , che guardava in alto una grossa stella di stagnola dorata : lo chiamavano l’incantato della stella.” Perri continua a descriverci una miriade di personaggi che uniti ai Re Magi animavano la fantasia dei bambini che li contemplavano a lungo sotto” il lume delle lampade ad olio , mentre l’organo riempiva le navate di suoni larghi e armoniosi e l’incenso inebriava l’anima.” Era questo il Natale della sua Careri . “ Cos’era il Natale per quella grossa città di provincia , con tante case, con le sue chiese immense , le cui campane riversavano nell’aria un rombo profondo e quasi corrucciato ? “ Il piccolo orfano proprio nei giorni che precedevano il Natale andava per la città a vendere i Gesù di cera . Lo zio lo guardò col suo solito occhio sbieco dicendogli . “ Le vedi? …Devi vendere una dozzina al giorno. Qui in città fanno tutti i presepi in casa ; piglia del pane e fila.” Eccolo gridare per le vie di Reggio :” Il bambino Gesù …il bambino Gesù…una lira …per i presepi dei signori “ . Rientrava con le saccocce piene di soldi “ desideroso sempre di trovarsi fuori di casa per guardare tutti, spiare i passanti,il sorriso dei bambini , le ceste delle cameriere , ascoltare le campane che rombavano nel maestrale , per cercare d’indovinare gli indizi della gran festa imminente , per comprendere come quella gente cittadina si apprestava a festeggiare il Natale.” La mattina della vigilia Carmine aveva venduto tre dei quattro Gesù di cera che aveva nel suo cavagnino. Qualcosa di insolito sta per accadere. Perri con grande maestria narrativa ci introduce in un’atmosfera insolita :” La giornata era rigidissima : Il vento che d’ordinario non mancava mai , quel giorno si era calmato , quasi condensato in un’aria immota ed acuta , che bruciava come il riverbero d’un forno. Il cielo basso , compatto , livido , aveva l’aspetto di un immenso lontano polverone. Le vie erano più animate del solito , e dagli atrii giungeva un suono misto e discorde di zampogne , violini , chitarre e fisarmoniche . Quel giorno finiva la novena e i suonatori riscuote- vano le mance : Nell’aria immota e rigida le campane gittavano un rombo lungo e aggrondato .” Il piccolo venditore rientrò a casa con il suo Gesù invenduto che gli costò una serie fitta di colpi di correggia. Rimase tanto sbigottito che non ebbe neppure la forza di piangere e, gettando sul banco i soldi guadagnati , scappò via, fermandosi in piazza Garibaldi e sedendosi su una panca quasi per orientarsi , mentre tutta la gente intorno a lui era allegra . Fu assalito da una voglia intensa di piangere . “ Era una sensazione di solitudine in mezzo a quel mareggiare di suoni festosi , una specie di paura fisica d’essere solo , lo smarrimento dei fanciulli che non hanno nessuno e si trovano di fronte al dolore del mondo , come di fronte ad una camera buia in cui debbano dormire .Piangeva in silenzio ma senza singhiozzi . Lacrime grosse come goccioloni andavano a cadere sul piccolo Gesù di cera .” Decise di tornare al suo paese perché in fondo in città nessuno lo conosceva e nessuno mi conosce, andava ripetendosi .Al contrario che in paese dove lo conoscevano tutti. “ Vedrò questa sera il presepe , porterò a mastro Ciccio, il sagrestano , il mio bambino di cera . “ Il cuore gli fece un balzo quasi che tutti i personaggi del suo presepe lo invitassero a rientrare nel paese tanto amato. Si mise in cammino attraversando , superato il Calopinace, giardini di aranci e di bergamotti, carichi di frutta che emanavano intensi profumi. Il buio ormai si faceva sempre più denso e “ s’udiva il brusio quasi impercettibile, vasto , pauroso della neve , di cui s’indovinava nell’aria il turbinare senza fine.(…) Ad un tratto lo smarrimento lo vinse , si sentì sperduto nella notte come un fiocco di neve nella tempesta e cercò un cespuglio per riposarsi , per nascondersi quasi davanti a quella enorme moltitudine ostile . Si accucciò sotto un roveto , in un angolo di siepe , si strinse sul petto il piccolo Gesù di cera e , come fanno i pettirossi delle loro ali , si tirò sulla testa il giubboncello quasi per scaldarsi col proprio respiro. E come un pettirosso stecchito si addormentò e lo ricoprì la bianca notte di Natale.” Un racconto –poesia regalatoci da un narratore di razza perseguitato dal fascismo e osteggiato da Antonio Gramsci con un giudizio superficiale e affrettato . Un bellissimo regalo natalizio di Francesco Perri ( Padre Mondrone nel 1940 gli dedicò su Civiltà cattolica ben dodici pagine ) e che a leggerlo oggi mette in evidenza il grande frantumarsi della cultura mediterranea e la perdita della memoria e delle radici. Per dirla con Vincenzo Consolo , ci parla di un Natale ormai sepolto. Una realtà , questa ricreata uniforme e squallida, precaria , fugace , priva di passato , buia di futuro . E chi più soffre per questa irrealtà in cui viviamo non fa che ricordare querulo la realtà ormai perduta Non fa che dire di tutti i suoi ieri , narrare del Natale, della più grande festa , mutato oggi in consumo di merci , in tetro , misero “ Mortale”. Quel presepe era un mondo meraviglioso per lui. In mezzo la grotta tutta verde di licheni e di capelvenere, e dentro sulla paglia il bambino insistenza le sue statuette di gesso, le metteva sotto gli occhi.” Perri, romanziere storico robusto , data anche il racconto,specificando che il ragazzo protagonista, Richichi Carmine, “era venuto dal suo paesello dopo il terremoto del 1896, che aveva distrutto la sua casa ed ucciso sotto le macerie i suoi genitori. Di quella notte terribile di novembre serbava un ricordo pauroso e confuso .” Come tanti orfani fu adottato da un presunto zio, un figurinaio della città senza figli, un operaio che lo prese per mano come si piglia un cane per il guinzaglio . (…) in casa il piccino faceva di tutto: portava l’acqua dalla fontana in secchi pesantissimi , spazzava , faceva le commissioni , e tutto per della minestra qualche volta e del pane con fichi tutti i giorni .” Trattato male anche dalla zia che non gli aveva mai rivolta la parola benevolmente , mai un sorriso. Preferiva , nelle poche ore libere gironzolare per le vie della città “ ampie e lastricate , percorse da carrozze fragorose e dal vento amarognolo del mare che non mancava mai. Ammirava le vetrine ampie con specchi gran- Questo scrittore di Careri dovrebbe essere un punto fermo nelle scuole di Calabria , non solo per i suoi romanzi più importanti di quanto una parete : le mostre dei pasticcieri con degli enormi cumuli di dolci , di caramelle , di cioccolatini, di cannoli siciliani : i caffè luminosi , i palazzi immensi con lunghe file di balconi a perdita d’occhio .” E’ a questo punto che Perri entra nell’atmosfera del Natale dando alla narrazione un ritmo fiabesco e sognante , quello che aveva vissuto nella sua infanzia ai piedi dell’Aspromonte. “ Una mattina , passando davanti a un portone udì venire dall’atrio un suono a lui noto e caro , un suono di zampogne ed un canto malinconico :” E la Vergini Maria/ ch’era stanca e non potia / su la pagghia , cu ddoluri,/ partoriu nostru Signuri :” Entrò in quell’atrio . Un pastore , tenendo abbracciato sul ventre un enorme otre , modulava sulle cinque canne il suono nostalgico della pastorale , ed un altro con voce stridula e un po’ fessa cantava : “ La Madonna l’abbracciava / San Giuseppe l’adurava /, L’animali lu scardavano / e l’arcangeli cantavanu”. Erano i pastori che scendevano tutti gli anni dalla montagna per fare la novena davanti alle case dei signori.” Lo scrittore , sempre più mimetizzato dietro il piccolo protagonista , ripensa al suo paese , ai Natali di quando il padre era ancora in vita e” riempiva il sottoscala di legna sottile e secca , eccellente per cuocere le fritture, e la mamma preparava e metteva in Eccolo gridare per le vie di Reggio :” Il bambino Gesù …il bambino Gesù…una lira …per i presepi dei signori “ . DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 27 Parlando di... LIBRI ACCESSIBILI Lia:Il progetto che non discrimina “Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi”. La lettura è l'attività che più di altre ci consente di carpire i significati della realtà anche se a volte soltanto lo sguardo non basta… Mi riferisco innanzitutto al braille che porta con sé il pesante limite degli alti costi di traduzione e, pertanto la scarsità di testi disponibili. Sembrava che l'ebook avesse posto finalmente fine al problema ma quelli attualmente disponibili hanno spesso limiti nel codice che ne impediscono una corretta fruizione con gli strumenti a disposizione dei non vedenti. Nasce così LIA (Libri Italiani Accessibili), un progetto promosso dall'Aie (Associazione Italiana Editori) che, in collaborazione con altri partner, certificherà la compatibilità degli ebook che rispettano gli standard adeguati per una fruizione completa anche da parte delle persone con disabilità visiva. Rubbettino è stato tra i primi editori ad aderire al progetto fornendo già un cospicuo quantitativo di ebook formattati secondo lo standard previsto. L'obiettivo è quello di convertire l'intero catalogo ebook disponibile in formato accessibile. Una scelta di civiltà che rispecchia gli obiettivi etici che la Casa Editrice calabrese pone alla base del proprio operato. CULTURA E SOCIETÀ PRESEPE VIVENTE Il 26 tutti a Grotteria Dopo un anno di pausa, riprendono i preparativi per la realizzazione della XIV edizione del "Presepe Vivente"' che avrà luogo nella sua data storica: il 26 dicembre alle ore 17.30. Inutile dire che tutto il paese è in fermento! L'evento, è organizzato dal “Movimento Donne per GrotteriaMaria Marcellino”. Quest'anno, proclamato dalla Chiesa “Anno della Fede”, l'edizione è veramente straordinaria e vede anche la collaborazione di tutte le Associazioni operanti sul territorio. Le precedenti edizioni hanno richiamato nell'antico Centro Storico centinaia e centinaia di visitatori da ogni parte della Locride e della Calabria. Il Presepe Vivente si snoda lungo una delle vie più antiche del Paese fra caratteristici vicoli, “gafi”, e portali patrizi. Lungo il percorso si rievocano momenti dell'Avvento: 1'Annunciazione, il Censimento, la Natività con gli angioletti e pastorelli. Accanto a queste scene ruotano le attività della vita quotidiana della città di Betlemme rappresentati da tutti gli antichi mestieri e le antiche usanze. Inoltre vengono offerte degustazioni di vario genere. Grotteria, attraverso il Presepe Vivente vuole riaffermare le sue tradizioni religiose insieme a quelle culturali e storiche e vuole far capire che Natale è: soprattutto, il giorno della nascita di Gesù Cristo. In questo particolare momento storico di impoverimento spirituale abbiamo bisogno di veri valori in cui credere. Le attività che caratterizzano il comune di Grotteria, favoriscono e promuovono la produzione, la conoscenza, la diffusione dei valori culturali a carattere storico, umanistico, etnico e religioso, attraverso manifestazioni artistico culturali, folkloristiche e di spettacolo. PREMIO TROPEA A MIMMO GANGEMI La Stella di Natale PASQUINO CRUPI el romanzo di Mimmo Gangemi, D La Signora di Ellis Island, cui è andato con merito il Premio Tropea, del suo valore letterario a me resta poco da dire. Sui banchi di scuola mi insegnarono che repetita iuvant, che le cose ripetute giovano, ma nel seguito ho appreso cheannoiano. Cercherò PREMIO TROPEA 2012 Vincitore assoluto è Mimmo Gangemi con “La signora di Ellis Island” (Einaudi). Al secondo posto “Lo scurnuso” (Feltrinelli) di Benedetta Cibrario mentre il bronzo va a “Tetano” (Minimum Fax) di Alessio Torino. teraria calabrese. Ma per completezza debbo aggiungere che a questo suo romanzo-arcobaleno fan corona La collina del vento di Carmine Abate e Anime nere di Gioacchino Criaco. I becchini gioiosi della Calabria, che tutta infame non è e che è tutta infamata , devono deporre la pala. L’ultima balata sull’orlo della fossa funebre può essere gettata solo quando un popolo non ha più civiltà letteraria in atto, e può esibi- Nella Giuria popolare lo scarto tra Gangemi e la Cibrario è stato solo di 3 voti. 17 contro 14 È nella giuria dei sindaci che lo scarto è stato più netto, 112 per Gangemi Cibrario 26 perciò di non ripetermi. Mi limiterò a riassumere la mia posizione di cui ho già dato conto su «la Riviera». E sulle pagine del nostro settimanale, mai incline al coro, mai piegato dal vento del Nord, che ci portò solo tempesta, ho scritto che La Signora di Ellis Island è un romanzo iridiscente, che, come l’arcobaleno, lascia un segno di perpetua memoria e, al tempo stesso, annuncia il cammino, che prosegue, della civiltà let- re, con orgoglio disfatto, la grandezza, ridotta a cenere di Uomini Illustri. Ma vero è che la civiltà letteraria calabrese vive nei suoi viventi, rivive con questo romanzo di Mimmo Gangemi, che per la Calabria del 2000, insieme a Carmine Abate e a Gioacchino Criaco, ha fatto più di tutti- più del suo mostruoso ceto politico, pessimamente fiaccolato dagli eroi e dalle eroesse dell’Antimafia. È la stella di Natale. DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 28 CONI Agliano premiato al merito sportivo Giovedì 20 dicembre nel salone del Consiglio Provinciale, si è tenuta la cerimonia di premiazione organizzata per consegnare le Stella CONI al merito sportivo. Durante l’apposita cerimonia è stato insignito dell’importante premio Giuseppe Agliano, delegato per la Regione Calabria. Sono stati inoltre riconosciuti i meriti sportivi di tre giovanissimi atleti reggini: Eugenio Gullì e Marco Ventura, vicecampioni del Mondo di surf casting (pesca sportiva) under 16 ed Emanuele Alampi, campione italiano assoluto di lotta, stile libero, nella categoria 55 kg. Alla cerimonia erano presenti il sindaco, Demetrio Arena, l’assessore allo sport, Walter Curatola, Mimmo Praticò, presidente regionale del Coni. la Riviera Ascoltiamo la nostra musica DEPUTAZIONE STORIA PATRIA Eletti due deputati sidernesi La Deputazione di Storia patria per la Calabria, con sede in Reggio di Calabria presso il “Museo Nazionale della Magna Grecia”, attualmente presieduta dal Prof. Giuseppe Caridi dell’Università degli Studi di Messina, è una importante istituzione culturale avente per scopo lo studio e la valorizzazione della storia calabrese, braccato da più anni, da organizzazioni di convegni, con il patrocinio scientifico a manifestazioni storiche (tra le quali, soprattutto, il “congresso storico calabrese”) e con la pubblicazione del noto periodico “Rivista Storica Calabrese”. L’organico del sodalizio, di cui fanno parte illustri studiosi di storia calabrese, è composto da cinquanta “deputati” (al cui interno è eletto il consiglio direttivo) e da soci “aderenti” e “benemeriti”, i quali contribuiscono tutti, secondo le loro rispettive competenze in materia, al raggiungimento degli scopi storico-culturali associativi. Nell’annuale assemblea ordinaria del sodalizio, tenutasi in Reggio di Calabria il 16 dicembre c.a., su propo- sta del consiglio direttivo, sono stati eletti, all’unanimità, “deputati di Storia patria per la Calabria” l’Avv. Filippo Racco e l’Avv. Domenico Romeo, liberi professionisti attivi in Siderno, entrambi discendenti del filosofo sidernese Paolo Romeo (1800-1887), da anni appassionati ricercatori e studiosi di storia patria, specie con riguardo all’età moderna di questo territorio, che essi hanno ampiamente illustrata e divulgata con varie pubblicazioni monografiche e con molti altri contributi scientifici. Marianna, il dialetto e il ricordo delle “Parole antiche e familiari” A GENEROSITÀ DOMENICO LOGOZZO ‘On pensa ca sempi tuttu ‘ndavi u n’davi nu SCOPU e a verità trova no ‘nta l’assai ma n’ta u POCU! A vita a vai misurandu no di jorna ma i chidu chi FACI e puru orba, muta e zoppa trova PACI! Marianna Fammartino ,la voce calabra della riflessione popolare , attraverso il colore ed il calore del dialetto.Per chi vive lontano dalla terra dove in anni lontani è nato e dove oggi nascono questi versi di Marianna ,è una emozione forte leggerli e "sentirli". Il dialetto ce lo portiamo dentro. E ogni volta che torno in Calabria, sentire il dolce e amaro e incisivo suono della lingua dell'infanzia e della gioventù è straordinariamente bello.Scriveva Corrado Alvaro nel 1938 :"Ho sognato mia madre.Le parlavo in dialetto come quando ero ragazzo,e mi lodavo di saper parlare così bene.Avevo la stessa voce di quando ero ragazzo ,al tempo che me lo sentivo vibrare nel petto.E' che mi piacerebbe di parlare il vecchio dialetto della montagna,preciso,che può esprimere tutto il mondo familiare ed elementare,con bellissime parole antiche e familiari" . Questa mattina appena ho letto l'ultima poesia di Marianna sono rimasto affascinato.Le ho scritto che non riuscivo a condividerla.Lei con la consueta e ammirevole simpatia mi ha risposto:"La mia privacy pecca di generosità! Se ti fa piacere procedi pure con copia e incolla!" Cosa che faccio davvero con grande piacere,perchè il dialetto è un patrimonio da valorizzare.Non da ghettizzare.Riscoprire le radici è un atto di cultura alta . Ma ecco il testo dell'Ode pubblicata da Marianna Fammartino questa mattina su facebook. PER QUESTA SETTIMANA PREMIAMO UN LOCALE CHE HA SCELTO DI FARE UN PROGRAMMA CON IL MEGLIO DELLA NOSTRA ZONA. IL BLU TANGO TEMPORARY RESTAURANT. QUESTO IL PROGRAMMA MUSICALE: VENERDI' 21 DICEMBRE: NADIA MACAGNINO (CHITARRA E VOCE) SABATO 22 DICEMBRE: PAOLO SOFIA (VOCE) - VITO ROMEO (PIANOFORTE) GIOVEDI' 27 DICEMBRE: MUJURA (VOCE E CHITARRA)- FRANCESCO LOCCISANO (CHITARRA) VENERDI' 28 DICEMBRE: MANUELA CRICELLI (VOCE)PEPPE PLATANI (CHITARRA) DOMENICA 30 DICEMBRE: FABIO MACAGNINO (CHITARRA E VOCE) GIOVEDì 3 GENNAIO: CESARE MALFATTIORE ‘Ndavi i vrazza longhi e curti i GAMBI e guarda stu mundu cu l’occhi STRAMBI! Sapi ca non poti u vai LUNTANU ma sempi a tutti ‘nci stendi na MANU! Da vita ‘on si spagna u resta povera e PACCIA pecchì nessunu ‘ncuna cosa n’ci CACCIA, A nudu ‘nci promenti a LUNA ma pe’ chidu chi poti a tutti ‘nci ‘nda DUNA! Esti l’amanti i pochi fortunati e a mugghijeri i NESSUNU nu muru chi mai si arza, pecchì mattuni sempi ‘nci caccia ‘NCUNU! Ma da vita esti i fondamenta i tutti i COSTRUZIONI pecchì faci palazzi e paisi senza cimentu e mancu MATTUNI! ‘On avi virtù comu a ida randi e FORTI, pecchì adduvi ‘on avi casi, ‘on avi mancu PORTI! A felicità trasi i na porta chi non N’CESTI ‘nta na casa adduvi ‘on ‘nce u tettu u cielu è sempi CELESTI!!! M.F. Odestemporanea. DOMENICA 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 29 Parlando di... Le pillole di Eva Il brizzolato BRIGANTI I messaggi del tuo corpo Mal di gola: Chi non ha mai sofferto di mal di gola? Malanno stagionale o cosa? Se ti è capitato prova a pensare se avresti voluto esprimere qualcosa ma ti sei trattenuto a dirla per paura di ferire il tuo interlocutore; potrebbe trattarsi di un momento in cui avresti voluto esprimere un emozione di collera e non l’hai fatto. Se poi hai provato un pizzicore allora il mal di gola potrebbe essere legato alla paura di esprimere le proprie idee davanti a una persona autorevole. La domanda che ci dovremmo porre è : “Cosa c’è rimasto bloccato, intrappolato in gola che non riusciamo a comunicare?” E quindi la soluzione qual è?Ricorrere ai rimedi farmaceutici può sembrare la via più facile e più rapida ma le pillole non risolvono il problema. Lo sedano!Diventa consapevole delle tue emozioni ed esprimile. E’ la via migliore per la tua guarigione. Voce rauca: Attraverso le corde vocali si comunica. Se insorge un problema a questo livello indica che c’è difficoltà ad esprimersi, si ha paura di dire qualcosa. Se la voce rauca è accompagnata da grande stanchezza bisognerebbe chiedersi cosa ci rende così spossati, senza energie nel condurre una battaglia in cui non si intravede una soluzione. Calmare il sintomo non guarisce la causa. Curati ascoltando i messaggi che il tuo corpo ti trasmette. di Ruggero Brizzi Liberalizzazioni Rc auto, niente tariffa unica: al Sud si continua a pagare di più x Niente tariffa unica per i guidatori virtuosi: il Governo ha fatto marcia indietro. Uno studio di SuperMoney evidenzia le differenze di prezzo esistenti tra nord e sud analizzando i costi assicurativi in 10 città italiane. A Napoli un guidatore virtuoso paga oltre il triplo rispetto a un automobilista milanese o padovano con lo stesso profilo, a Bari oltre il doppio. di Gaia Passi24 apr 2012 - ore 16:25 Gli automobilisti del sud Italia hanno avuto un’amara sorpresa in questi giorni: la tariffa unica di assicurazione auto, introdotta dall’articolo 32 della legge sulle liberalizzazioni, altro non è se non l’ennesimo specchietto per le allodole. Il Governo ha fatto marcia indietro, spiegando in una nota che “il parametro della territorialità nell’analisi del rischio” è da considerare valido, in base al principio di libertà tariffaria garantito dalla normativa comunitaria. Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, “una ragionevole e legittima interpretazione della norma in oggetto dovrebbe includere nelle differenziazioni tariffarie, possibili anche per le classi di massimo sconto, quelle legate alle oggettive differenze delle condizioni di rischio rilevate nei singoli territori (frequenza dei sinistri, livello dei risarcimenti, ecc.)”. Risultato: nulla è cambiato e gli automobilisti del meridione che, anche se virtuosi, continueranno a essere penalizzati con polizze Rca dai costi spropositati. A evidenziare la forte discrepanza esistente tra i prezzi delle polizze al Nord e al Sud Italia è intervenuto uno studio condotto da SuperMoney, portale per il confronto delle assicurazioni on line, che ha confrontato i prezzi medi applicati in 10 delle maggiori città italiane. Il confronto ha preso in considerazione il profilo di un guidatore virtuoso, in prima classe di merito da anni e senza incidenti, alla guida di una Ford Mondeo 3^ Serie. Ecco i risultati. La città in cui la polizza assicurativa è più a buon mercato è Padova, dove il prezzo medio è di 310 (la media è basata sui prezzi delle prime tre compagnie più convenienti, emerse dal confronto di 25 società); segue Milano, dove l’assicurazione per il profilo considerato costa in media 316 circa; al terzo posto troviamo Cagliari con 385 . Agli ultimi posti in classifica, senza sorprese, troviamo tre città del sud: l’automobilista palermitano paga circa 450 , il 45% in più rispetto al guidatore padovano; a Bari la polizza lievita a 835 , quasi il 170% in più rispetto a Padova; ma la maglia nera spetta a Napoli, dove la stessa assicurazione auto viene a costare 1.072 , con un rincaro del 246% rispetto a Padova. Prezzo Medio Variazione Percentuale Padova 310,01 — Milano 315,92 1,91% Cagliari 385,45 24,33% Bologna 400,50 29,19% Firenze 404,83 30,59% Roma 426,46 37,56% Torino 433,48 39,83% Palermo 449,51 45,00% Bari 835,39 169,47% Napoli 1.072,06 245,82% Come emerge chiaramente dal confronto di SuperMoney, per il solo fatto di risiedere a Napoli, un automobilista modello paga per una polizza assicurativa oltre il 240% in più rispetto a un “cugino” padovano o milanese, un residente a Bari oltre il 160% in più. DOMENICA Satira Popolare Mentre tutti categorizzano schemi elettorali, alleanze e bisogni dei cittadini, io per natale, ho deciso di riorganizzare l’assetto simpaticamente ingiurioso di un po’ di soggetti che mi sono passati davanti nella mia vita. L’arte del cazzeggio ci rallegra l’anima e ci strappa un sorriso scansando depressioni psicologiche ed economiche. Esistono delle persone geniali che con una parola rndono il quotidiano più frivolo e allegro. La prima categoria di nick&ngiurie è sicuramente quella animale, composta nelle nostre zona dai seguenti elementi: u lupu, u cani, u gatta, u gnegliu, u zanzara, u bratta, u squalu, u gufu, u cunugghiu e la versione inglese “u bunny”. La seconda categoria di ngiurie è quella dedicata a coloro che hanno una spiccata dote verso la creazione di danni: u serbaggiu, u tempesta, u lampu, u terremotu, u guagliera, u magu, u befana, u diavulu, u palla, u cheyenne (pseudonimo generico). La terza categoria è invece legata agli aspetti quotidiani della vita. Dal cibo alle cose che usiamo ogni giorno, dalla frutta, agli utensili: u persicu, u bignè, u motosega, u lampadina, u stolla, u paletta, u mericanu, u zenga, u schillaci, u pelè, elvis, montalbano e kledi. La quarta categoria è breve e chiara. Colori e svulippo estetico: u russu, u niru, u tingiutu, u cundutu, u fundutu, u mortu. Quinta e ultima categoria. Espressioni generiche: u sciacquatrippa, u sciacqualattuca, u posaapila, u tonga, u tanga, u torachichi, u piripicchiu, u piripiri, u ciripiri, u caicai, u piloscia. Buon natale bellissimi calabresi. 23 DICEMBRE 2012 LA RIVIERA 30 la Riviera Vici e Antonio... due grandi del calcio sidernese Un abbraccio che scalda il cuore Prima fila di personalità alla manifestazione del Corsecom Pino del Ravel, e il suo giorno di ordinaria follia Blob of the week Tanti auguri al nuovo dottore!!! Incontri... Mimmo Angilletta ed Ercole Macrì Buon Natale ai piccoli Mimmo e Gioacchino Jr Uniti nella solidarietà Pino Mammoliti e Pino Cusato locri unita dal mare alla montagna. E Mittiga? Anche l’YMCA presente in forze Presenza sospetta di una giornalista tra il lupo (Sainato) e la Volpe (Calabrese) Natale in India Tante le associazioni presenti a Locri Oreste Romeo premiato a Roma da Antonella Freno La rivoluzione culturale deve dotarsi di un servizio d’ordine. pronti !!! DOMENICA 11 NOVEMBRE 2012 LA RIVIERA 31