una diaspora? - Fondazione Giovanni Agnelli

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una diaspora? - Fondazione Giovanni Agnelli
Convegno Altreitalie
Altreitalie International Conference
Emigrazione italiana: percorsi interpretativi tra diaspora, transnazionalismo e generazioni
Re-thinking Italian Migrations: Diaspora, Trasnationalism and Generations
29-30 marzo 2004
Fondazione Giovanni Agnelli, Via Giacosa 38, Torino
Dionigi Albera, Idemec - Institut d'Ethnologie Méditerranéenne et Comparative, CNRS, Aix-en-Provence;
Patrizia Audenino, Università di Milano; Paola Corti, Università di Torino
L’emigrazione dal biellese: una diaspora?
ABSTRACT
Le acquisizioni
raggiunte in oltre vent'anni di studio sul caso biellese rimandano a
un'esperienza migratoria fondata sull'esercizio di mestieri che possono essere svolti solo
ricorrendo alla mobilità. Si tratta di aspetti rintracciabili già a partire dal XVI secolo e che
nel corso del XIX sono diventati un 'genere di vita'.
La familiarità con l'allontanamento temporaneo è sottolineata da tutte le testimonianze
scritte e orali dell'emigrazione biellese: mentre ribadiscono la dimensione quotidiana e
abituale della partenza e del lavoro, esse rifiutano perfino la definizione di emigrazione.
Questa naturalità del viaggiare è stata scandita da percorsi scelti sulla possibilità di
impiegare con il miglior risultato economico le proprie competenze di mestiere. La costante
attenzione per le migliori opportunità di lavoro ha comportato una continua riaffermazione
dell'aspetto individuale dell'esperienza migratoria. Questa a sua volta ha come riflesso
un'immagine personale che rimanda più che all'appartenenza a una comunità nazionale o
locale, a una completa identificazione con il proprio lavoro.
L'abitualità del viaggiare è stata anche sostenuta dalla presenza di compaesani, colleghi e
parenti lungo i vari percorsi intrapresi, che ha condotto alla definizione di 'viaggio
immobile'. Queste reti sociali da un lato sono state una risorsa che ha consentito di
progettare i più disparati itinerari quasi ovunque e dall'altro hanno costituito lo strumento
per creare connessioni funzionali al lavoro in tutti i contesti di transito o di arrivo. Sono
caratteristiche che hanno favorito la precoce creazione, già negli ultimi decenni del
novecento, di famiglie transazionali, non solo sotto la forma più comune di una divisione
geografica di 'genere', ma anche nella meno consueta formula di rami diversi della stessa
famiglia dislocati in luoghi molto distanti.
Sulla base di tutte queste risultanze, il caso biellese più che a una dimensione di diaspora
sembra rimandare a un'esperienza di mobilità circolare di lungo periodo che per alcuni
aspetti può esser assimilata alle definizioni contemporanee di transnazionalismo.