CIALENTE FA IL PESCE IN BARILE

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CIALENTE FA IL PESCE IN BARILE
Anno XIX n. 155 del 19 settembre 2013
Periodico Indipendente
Distribuzione gratuita
Riscoperta di Porta Barete
CIALENTE FA IL PESCE IN BARILE
e “passa” la patata bollente alla Soprintendenza
Massimo Cialente e l’antica Porta Barete
Come al solito Cialente non sa che pesci pigliare. Questa volta le sue chiacchiere ed i suoi bla...bla...blà, non possono essergli di aiuto, poiché una decisione va presa ed anche con una certa
sollecitudine.
Può ancora giocare al rinvio (come suo
solito) ma ormai s'è incastrato con le
sue stesse mani. Sta rinviando, Cialente, scaricando la patata bollente e la responsabilità addosso alla Soprintendenza, ma anche questa “ammuina” finirà
al più presto.
La responsabilità della scelta è sua e
non può scaricarla sugli altri.
La Soprintendenza nella storia della riscoperta di Porta Barete c'entra senz'al-
tro, ma solo per quanto riguarda la tutela “del monumento” da riportare alla
luce: ci mancherebbe altro che fosse
contraria!
Anzi se a suo tempo avesse tutelato,
come di suo dovere, il patrimonio artistico, non ci troveremmo a questo punto. Comunque, magari fosse vero che
Cialente lascerà la decisione alla Soprintendenza! Sopravvaluteremmo la
sua intelligenza se lo credessimo.
Così non sarà. Perché nel suo delirio di
onnipotenza, il sindaco vive ormai all'ombra del motto del Marchese del
Grillo: “Io sono io e voi non siete un
cazzo”.
Intanto se fosse un amministratore serio
e competente, dovrebbe immediatamente, riscoperta della “porta” o meno, decidere lo spostamento del palazzo in
questione, costruito su suolo pubblico
in altro luogo, in quanto il terreno su
cui poggia è certamente demaniale.
Il pomerio infatti, demarcava il territorio interno alle mura della città ma nel
caso dell'Aquila, non se n'è mai tracciata la pianta; comunque anche se piccola, una striscia di terreno doveva pur
esserci; e non v'è dubbio che quella striscia di terreno era di proprietà della città, quindi di uso civico, esistito sin dalla
sua Fondazione.
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(SEGUE)
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L’Aquila
L'immobile costruito a suo tempo dall'imprenditore Miconi, ricade nel
“pomerio” della cinta muraria, ricostruirlo “dov'era e com'era” sarebbe una
grossa cazzata che solo un ignorante, in
particolar modo dopo un terremoto come
quello dell'aprile 2009, potrebbe coniare.
Cialente avrebbe potuto fare molto per
questa città terremotata, ed invece ha
fatto più danni lui che il terremoto. Avrebbe potuto, Cialente, fare un “vero”
piano di ricostruzione, ma per fare dispetto a Chiodi e a Fontana, ha voluto
fare, anche con grande ritardo, un piano
di ricostruzione redatto con il sistema del
copia-incolla. Avrebbe potuto, Cialente,
fare un nuovo Piano Regolatore, ma ha
preferito andare avanti a suon di varianti,
approvate in Consiglio con ricatti e favori. Avrebbe potuto, Cialente, almeno
cambiare le Norme tecniche di attuazione, in base alle quali, la demolizione e
ricostruzione in centro storico, non è
possibile.
Lo ha spiegato, Cialente, agli inquilini
del palazzo in fase di demolizione, sopra
a Porta Barete? E a tutti gli altri condomini posizionati dentro il centro storico?
L'immobile demolito non può essere
ricostruito “dov'era e com'era”, ma tra-
sferito altrove, in base ad un ampio progetto che andrebbe a riqualificare l'intera
area circostante, con il recupero di Porta
Barete, con la rimozione del ponte su Via
Vicentini ed il terrapieno sino “alla fontanella” su Via Roma, nei pressi della
chiesa di Sant'Antonio riportando alla
sua originaria dignità la chiesa di Santa
Croce.
É troppo tardi, ma potrebbe proprio partire da “questa operazione”, l'unica di pregio, la richiesta per “L'Aquila, città europea della cultura 2019”.
Peppe Vespa
CIALENTE: AIELLI E' AIELLI E NOI SIAMO NOI,
L'80% DELLA RICOSTRUZIONE E' MIO
Il "factoring" è un'operazione bancaria
che consiste nella cessione del credito, in
poche parole si tratta di uno sconto di
fattura, vecchio come il cucco, operato da
banche o società di factoring.
Su questa grande "scoperta" il Sindaco
Massimo Cialente e l'Assessore Pietro Di
Stefano hanno fatto il contropiede a Paolo Aielli, che in commissione garanzia e
controllo, aveva fornito un dossier dettagliato e trasparente, utile alla ricostruzione.
In una conferenza stampa di puro stampo
politico, Cialente ha sciorinato i soliti
numeri con le altrettante previsioni, ricordando di aver ottenuto 1miliardo e 200milioni di euro dal Governo, grazie alla
sua personale mobilitazione e alle sue
proteste con la rimozione del tricolore.
Con una mossa da comizio di sezione,
Cialente ha affermato che l'80% della
ricostruzione è sua e grazie al 'gioco' tirato fuori da Di Stefano con l'Associazione
bancaria italiana (Abi), lui e Di Stefano
prire il varco con la Cassa Depositi e
prestiti, e sempre grazie a loro, le imprese
potranno stare più tranquille.
"Pensiamo a tutto noi - ha detto il Sindaco - perché la Regione non esiste". Chiodi di certo non avrebbe mai fatto quello
che ha messo in campo il governatore
Vasco Errani in Emilia, che proprio grazie al factoring, ha fatto la stessa operazione per il terremoto nella sua regione.
"Con la Cassa depositi e prestiti e un pool
di banche e il miliardo e duecento milioni
di euro spalmato in sei anni grazie all'aumento delle imposte di bollo - ha detto il
Sindaco - i giochi sono fatti." E' vero
pure che Di Stefano e Cialente, ancora
non hanno numeri certi, mentre Aielli i
suoi li ha già forniti.
Pietro Di Stefano e Massimo Cialente
Su www.leditoriale.com, servizio e testo
di Matilde Albani, riprese Elisabetta Di
hanno salvato una fetta di ricostruzione, Giorgio
peraltro già partita alla grande.
Sono andati a Roma, giusto ieri, per ria-
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L’Aquila
L’AQUILA, DEFICIT O CONTI IN EQUILIBRIO?
LA PAROLA ALLA DIRIGENZA
Giustino Masciocco, Lelio De Santis e Vittorio Fabrizi
Per il Comune dell’Aquila, un rischio
deficit significherebbe dover tagliare ancor più strade e servizi, aumentare tasse e
tributi, oppure ridurre la spesa pubblica,
un po’ come stanno facendo a Roma per
far quadrare i conti. Ed è per questo motivo, che in questa fase finanziaria della
vita amministrativa, si discute per capire
se i conti sono a posto e nel caso di molti
debiti, se gli avanzi possano essere sufficienti ad evitare il rosso.
In termini tecnici si chiama la verifica
degli equilibri di bilancio, da votare entro
fine settembre, andrà in aula da venerdì
prossimo, perché i consiglieri valutino
anche quanto i vari settori, rispetto alle
previsioni, siano stati capaci di spendere
per la collettività aquilana. In realtà ben
poco, siamo su percentuali molto basse
che non arrivano al 24% in totale, con un
deprimente 4% per lo sviluppo economico, neanche un 20% per il sociale, per
sfiorare lo zero tondo praticamente ovunque, quando si parla di investimenti. Solo
la cultura spende immediatamente tutti i
suoi fondi. A parte una somma miliardaria per la ricostruzione, per la quale il
dirigente Fabrizi, propose una cifra importante in entrata, solo per evitare troppo
passaggi burocratici per i pagamenti, una
volta arrivati i fondi.
Il problema restano i debiti, com’è venuto
fuori nell’iter d’approvazione in prima
commissione, col presidente Giustino
Masciocco che continua a richiamare la
dirigenza a fare chiarezza sui debiti fuori
bilancio, oltre che sui conti che si portano
dietro da decenni, da pagare o da incassare, come le multe vecchie, che se non
fossero eliminate, tanto non le pagherà
più nessuno “rischierebbero - come ha
detto il presidente - di delegittimare l’attività politica”, cioè Sindaco e Giunta che
continuerebbero a spendere senza avere le
disponibilità finanziarie.
Comunque qualche tassello sui debiti s’è
fatto chiaro e con esso la certezza che la
Giunta non potrà più spendere e spandere
senza paletti. Anzi, gli stessi revisori dei
conti, pur assicurando che gli equilibri di
bilancio sono salvi, hanno impegnato la
dirigenza “a prestare attenzione alle entrate di propria competenza e procedere
agli impegni di spesa” cioè a spendere
soldi pubblici solo “all’accertamento delle entrate” e cioè solo se i soldi saranno
sicuri, altrimenti, il debito sarà certo. D’altra parte, capire quanti conti vecchi
sono da tenere ancora in piedi, è un obiettivo che lo stesso Cialente, chiedendo una
mano alla commissione bilancio, avrebbe
voluto stringere già a fine mese, ma la
cosa non si farà, lo stesso Masciocco ha
però avvertito i dirigenti “se tenete gli
attivi” cioè somme che non s’incasseranno mai “sarete collusi perché creerete
disponibilità finanziarie che non ci sono”
e la politica le spenderà continuando a
falsare i conti dell’ente.
I debiti arrivano d’imperio con i pignoramenti, vecchie cause decennali, ed ancora
con le società partecipate, di cui si stanno
occupando i revisori, poi passaggi da
chiarire per debiti da conoscere già nelle
previsioni di bilancio a giugno, succede
pure che arrivino pignoramenti direttamente al Tesoriere che a quel punto, con
l’amministrazione, dovrebbe aggiornare
lo stato dei conti, e si parla di milioni, ma
non sempre avviene.
Risulta difficile, lo è da sempre, muoversi
in questa incertezza, con una dirigenza
che spesso non è autonoma ma esegue
solo ciò che pretende la politica, con pericolosi connubi solo per avere il rinnovo
dell’incarico? con tagli continui da un
settore all’altro, solo perché un assessore
è più forte di un altro. Comunque oggi
sarà conclusa l’audizione dei dirigenti
prima del voto in Aula, resta da capire
quanto vero ci possa essere nelle dichiarazioni di quanti continuano a dire che
non hanno debiti, oppure se li hanno. non
riescono ancora a chiarirli, com’è il Settore del Personale riguardo al Sed spa o
quello della Cultura, per i quali cerca di
rintracciare i relativi creditori.
Alessandra Cococcetta
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L’Aquila
SCUOLA, PER IL DIRETTORE PELLECCHIA L'OTTIMISMO E' IL
PROFUMO DELLA VITA, PURE QUELLO DEL SINDACO
La campanella è suonata già da
settimane, e per il Direttore
generale dell'ufficio scolastico
regionale Ernesto Pellecchia,
le criticità si sono ridimensionate e la partenza dell'anno
scolastico è stata regolare.
Tutto il personale docente, gli
assistenti tecnici amministrativi e i bidelli sono già stati assegnati, questi ultimi già dalla
fine di agosto. Inoltre nonostante la maggiore richiesta di
ore di sostegno, sono stati garantiti tutti i posti per gli alunni
portatori di handicap, nonché
quelli annuali sono stati assegnati. A perdere più studenti è
stata Teramo, seguita da L'Aquila, ancora alle prese con le
conseguenze del terremoto con
meno 227 iscritti rispetto allo
scorso anno e che oggi conta
una popolazione scolastica di
37.841 unità. Non è stata anco-
ra risolta l'assenza dei Presidi,
ne mancano in 60 scuole su
215, per questo alcuni dirigenti
sono costretti a muoversi su
due istituti.
Questo è accaduto perché il
Ministero aveva aperto un concorso per inserire nuovi presidi, e il Tar ha bloccato l'esecuzione, a causa del ricorso di
qualche partecipante.
Sulla notizia che il Governo ha
stanziato 400 milioni di euro, e
alla nostra regione ne andranno
circa 4, il direttore Pellecchia
non si è soffermato. Eppure la
questione è importante perché i
proprietari, che sono Comuni e
Province, dovranno indicare
alla Regione i programmi di
restyling tra quelli esecutivi e
quelli
cantierabili.
Anche se non ci sono abbastanza soldi per piangere (lo ha
ricordato recentemente anche
l'Assessore regionale Paolo
Gatti) seppur limitato, questo
appare un passaggio importante perché all'Aquila si possa
muovere qualcosa, e almeno
una parte degli studenti da
quattro anni nei Musp, abbia
nuove scuole. Di questo è convinto il Direttore Ernesto Pellecchia, molto fiducioso, perché in un recente incontro col
sindaco Massimo Cialente ha
detto di averlo trovato estremamente ottimista....Sentiamo
l'intervista..
Su www.leditoriale.com, servizio e testo di Matilde Albani,
riprese Elisabetta Di Giorgio
RICOSTRUZIONE CASE ATER, QUATTRO PROGETTI PRESENTATI AL PROVVEDITORATO
"In data 12 /9/2013 sono stati consegnati al
Provveditorato alle Opere Pubbliche n. 4
progetti per la ricostruzione pesante degli
edifici danneggiati dal sisma del 6 Aprile
2009 la cui ricostruzione è di competenza
del Provveditorato stesso".
L'Amministratore Unico Francesca Aloisi
comunica che , in base alla convenzione
stipulata in data 21/2/2011 tra Regione,
Ater e Provveditorato così come modificata
in data 14/2/2012, la struttura tecnica dell'Ater ha portato a termine n. 4 progetti edifici siti in L’Aquila via S. Sisto, 19, Via
S.Sisto 21, Via Francesco Paolo Tosti 45,
Via S. Spaventa Filippi 20/26- e li ha invia- Francesca Aloisi
ti agli omologhi uffici del Provveditore
corredando ogni elaborato del documento L’Aquila. Avute le dovute risposte dalle
di avvenuto deposito della richiesta di auto- strutture competenti , spetterà al Provvedirizzazione al Genio Civile ed al Comune di torato appaltare i lavori di riparazione e
sostituzione edilizia come previsto dalla
convenzione.
Questo, spiega l'Avvocato Aloisi
"nell'ottica di una rinnovata e costante collaborazione tra le Istituzioni".
Per quanto riguarda poi la richiesta di nuovi
fondi indispensabili e vitali per poter andare
avanti nella ricostruzione, prosegue l'Amministratore Unico, mi sono già attivata per
far presente agli organi competenti le necessità dell'Ater e del Provveditorato per
l’annualità 2014.
"Sono fiduciosa che nella legge di stabilità
possano arrivare i contributi richiesti per
non bloccare da un lato la ricostruzione e
dall’altro questo importante circolo virtuoso che con il Provveditore stiamo alimentando con entusiasmo, lavoro ed energia".
C.A.S.E. E MAP, SOLO DUE GLI ALLOGGI DISPONIBILI
Il servizio Assistenza alla popolazione ha in manutenzione 60 appartamenti. L’elen- to sul sito internet del Comune dell’Aquireso noto che, a tutt’oggi, sono disponibili co completo delle abitazioni disponibili e la, nella pagina “Alloggi liberi e in manu2 alloggi nel Progetto Case. Sono invece di quelle oggetto di interventi è pubblica- tenzione” della sezione “C.A.S.E., M.A.P.
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L’Aquila
RICOSTRUZIONE, FRATTALE A TRIGILIA: "PRATICHE NON HANNO COPERTURA ECONOMICA"
Dopo la certificazione ufficiale, con numeri alla mano, da parte del responsabile
dell’Ufficio Speciale Palo Aielli della fine
delle risorse della ricostruzione e dopo gli
apprezzamenti del Ministro Trigilia all’attività dell’USRA il Presidente di ANCE
L’Aquila Gianni Frattale scrive al Ministro per chiedere lumi sulle risorse immediatamente reperibili per non fermare la
ricostruzione.
“Giunti a settembre con l’ormai abituale
instabilità di Governo e a risorse finite,
come previsto da mesi e come confermato
scientificamente anche dal dr. Aielli, siamo preoccupati per il prossimo approvvigionamento di fondi” – afferma Frattale
nella lettera che continua – “Nel suo intervento di plauso all’attività dell’Ufficio
Speciale non si fa cenno alcuno ad un
punto focale della questione sollevata in
maniera allarmante da Aielli e cioè all’azzeramento delle risorse e alle pratiche che
pur approvate velocemente non hanno
copertura economica. A parte i continui
allarmi più volte lanciati dai rappresentanti istituzionali sulla stampa e alle rassi-
Gianni Frattale
curazioni generiche di risposta sui provvedimenti da adottare in autunno, nessuna
informazione ufficiale giunge al cratere
rispetto all’attuale prospettiva finanziaria
della ricostruzione, al grado di sensibiliz-
zazione che si registra in questo momento
presso le strutture politiche ed organizzative dei ministeri deputati, alle difficoltà o
alle possibilità concrete di reperire risorse
aggiuntive a quelle già stanziate, di cui si
è già dimostrata l’insufficienza”.
Frattale torna a ricordare al Ministro le
preoccupazioni e le difficoltà con cui si
scontrano le imprese costrette a lavorare a
singhiozzo e chiede a Trigilia di far sapere alla città quali siano gli orientamenti e
le proposte di rifinanziamento che il suo
Ministero ed il Governo in generale stanno valutando per non rischiare che la ricostruzione subisca altri rallentamenti, proprio ora che le strutture degli Uffici Speciali hanno completato le assunzioni ed
iniziato a prendere il giusto ritmo di lavoro.
“Quello che le chiediamo” – conclude il
Presidente degli imprenditori della Provincia dell’Aquila - “è di far sentire una
maggiore vicinanza al nostro territorio
che in questo momento cruciale per la
rinascita ha bisogno della presenza e del
dialogo istituzionale continuo”.
MERCATO DI PRETURO E PIAZZA DUOMO, ACCORDO CON L'AMA PER CORSE DEDICATE
"Saluto con entusiasmo l'attivazione di
queste nuove corse che andranno a servire
la popolazione per raggiungere i mercati
di Preturo e di Piazza Duomo, quest'ultimo attivo da domenica 22 settembre.
In particolare – ha dichiarato l'assessore
alle attività produttive Giancarlo Vicini l'Amministrazione Comunale, d'accordo
con l'AMA, ha voluto incentivare il ritorno dei cittadini in centro storico non solo
per riappropriarsi della Città ma anche per
avere, con la scusa del mercato, una bella
opportunità di aggregazione in un conte-
sto che, pur se ancora da recuperare, parla
di noi e della nostra storia. Ringrazio pertanto l'AMA per aver creato queste corse
e mi auguro che la Città si raccolga numerosa non solo intorno al suo mercato storico che si svolgerà tutte le domeniche, ma
anche nella frazione di Preturo, dove il
mercato si svolge il giovedì.”
(Fonte: Ufficio stampa
Comune dell’Aquila)
Progetto C.a.s.e., che fine hanno fatto i conguagli delle bollette?
Non si è saputo più nulla, molti cittadini lamentano di non aver ricevuto alcuna comunicazione e, come previsto, hanno sospeso il pagamento dei bollettini dopo la
quinta rata.
Quanto ha riscosso il Comune? Quanti conguagli sono stati spediti?
Quali problematiche sono state riscontrate nella rilevazione dei consumi?
Quanti assegnatari sono morosi?
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Provincia
SOPPRESSIONE DEI TRIBUNALI MINORI, LA REGIONE CHIEDERA' DI RIVEDERE LA RIFORMA
"Chiedero' formalmente alla
Conferenza delle Regioni di
inserire all'ordine del giorno la
discussione sulla soppressione
dei tribunali cosiddetti minori,
per avviare una revisione della
riforma". Lo ha detto il presidente della Giunta regionale,
Gianni Chiodi, agli avvocati di
Sulmona, in sciopero della
fame per protestare contro il
decreto che sopprime il tribunale Peligno, incontrati davanti al Tribunale cittadino.
"E' necessario un provvedimento legislativo che sia in
grado di bloccare e sovvertire
quanto deciso nella riforma
appena varata. Personalmente
- ha aggiunto - sono contrario
a questa riforma, ma se si vuole veramente evitare la chiusura dei piccoli tribunali e' necessario un percorso legislati-
L e g g e " .
Il Presidente ha spiegato di
essersi recato a Sulmona per
"dare la mia solidarietà agli
avvocati che stanno mettendo
in atto, con lo sciopero della
fame, una protesta forte che
conferma quanto sia sentita
come negativa la riforma degli
uffici giudiziari". Il presidente
Chiodi, in conclusione, ha
ricordato che la "Regione Abruzzo ha assunto una decisione importante attraverso il
Consiglio regionale che si è
espresso in favore del referenvo che i parlamentari abruzze- dum abrogativo con una delisi dovranno portare avanti. berazione specifica".
Solo in questo modo si potranno cambiare gli effetti della
PATTO DI STABILITA', MASCI: "30 MILIONI DISPONIBILI PER I COMUNI DEL CRATERE"
Trenta milioni di euro sono utilizzabili
dai Comuni del cratere sismico grazie
agli spazi finanziari liberati dal Patto di
stabilità verticale approvato dalla Giunta
regionale. La notizia è stata resa nota
dall'assessore al Bilancio e proponente,
Carlo Masci, che ha anche annunciato il
contestuale avvio delle procedure per il
varo di un nuovo Patto di stabilità regionalizzato verticale ed orizzontale che
riguarderà tutti i Comuni abruzzesi. Gli
atti della Giunta consentiranno ai Comuni
virtuosi di sforare i loro limiti di bilancio.
Secondo l'Assessore "si tratta di un provvedimento di grande importanza per i
Comuni nell'ottica del pagamenti dei loro
debiti verso le imprese, in questo caso
operative nel cratere, nel momento della
ricostruzione pesante che va sostenuta
con molta liquidità. Già ad agosto - evidenzia l'Assessore - la Giunta regionale
era intervenuta approvando spazi finanziari per 35 milioni di euro in favore di
Carlo Masci
tutti i comuni abruzzesi e presto, con una
nuova manovra, saranno disponibili ulteriori possibilità di finanziamento. Tutto
questo nell'intento di sostenere i Comuni
ad entrare nella piena esigibilità di denaro, necessario a pagare le imprese".
In sostanza, come spiega ancora Masci
"con il Patto di stabilità verticale la Re-
gione Abruzzo rinuncia alla possibilità di
acquisire propri spazi finanziari nell'obiettivo di aiutare gli enti locali e le nostre imprese, quindi l'occupazione e la
conseguente crescita del territorio. Da
rilevare come sia aumentata la quota disponibile per i comuni rispetto ai 25 milioni dello scorso anno. Un ulteriore segnale legato alle nostre politiche di risanamento del bilancio".
La Giunta regionale, con il patto regionale orizzontale e verticale, ha approvato
uno schema di disciplinare che stabilisce
criteri di virtuosità e modalità operative
degli spazi finanziari, fissando anche il
termine perentorio del 25 ottobre per la
presentazione dell'istanza relativa al soddisfacimento del proprio fabbisogno finanziario. La ripartizione degli spazi finanziari ai Comuni avverrà secondo parametri e pesi decisi nell'atto di Giunta.
REFERENDUM RADICALI, RACCOLTA FIRME NEL CARCERE DELL'AQUILA
Aderendo alla richiesta formulata dai
detenuti aquilani ed alla segnalazione di
Marco Pannella, una delegazione pescarese di radicali Abruzzo sarà venerdì 20
settembre a L'Aquila per consentire la
sottoscrizione delle dodici proposte refe-
rendarie anche da parte della comunità
penitenziaria del Capoluogo. Nei giorni
scorsi i militanti di Radicali Abruzzo avevano svolto iniziative analoghe negli istituti di Chieti e di Pescara.
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L’Aquila 19 settembre 2013 n. 155
Regione
LEGGE QUADRO SUI RIFIUTI, DI DALMAZIO: "PUNTIAMO A RICICLO E RIDUZIONE"
"L'approvazione ieri da parte del Consiglio regionale dei primi 15 articoli della
legge quadro sui rifiuti segna l'avvio di
una nuova stagione di cambiamenti". Lo
ha detto l'assessore all'Ambiente, Mauro
Di Dalmazio, intervenendo al convegno
sui risultati della sperimentazione del
progetto "Refolo" e commentando quanto
deliberato ieri sera dal Consiglio regionale. La legge quadro è ancora in fase di
definizione e approvazione, ma l'assessore Di Dalmazio, a Roccaraso, non ha
mancato di illustrare le novità della normativa. "Ci sarà - ha spiegato - un unico
Ambito regionale con un commissario
provvisorio che avrà il compito di costituirlo. All'interno di esso ci sarà una ripartizione per aree omogenee con la conseguente liquidazione di tutti i consorzi
comprensoriali. In questo contesto, la
legge prevede l'affidamento a un gestore
unico del riciclo intero dei rifiuti. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria
rivoluzione - ha sottolineato Di Dalmazio
- che porta ad un efficientamento del
sistema e ad una riduzione della frammentarietà dei soggetti gestori".
Mauro Di Dalmazio
E proprio parlando dei soggetti gestori,
Di Dalmazio ha voluto dare un dato: "in
Abruzzo ci sono oltre 200 soggetti gestori dei rifiuti, a conferma che in tutti questi
anni in questa regione non c'è stata la
capacità e la voglia di fare sistema e di
mettersi insieme a vantaggio delle gestioni localistiche e clientelari. In queste condizioni era praticamente impossibile una
riduzione delle tariffe". Ma la legge quadro in via di approvazione va incontro
anche agli indirizzi dettati dall'Unione
europea in materia di gestione e trattamento dei rifiuti.
"Per l'Europa le priorità sono: la riduzione della produzione di rifiuti, i processi
di riciclo, la valorizzazione energetica e,
solo alla fine come ultima ratio, il conferimento in discarica. La rivoluzione che
si sta compiendo in Abruzzo va incontro
ai primi punti indicati dalla Ue, se è vero
che dal 2009 al 2012 in Abruzzo i rifiuti
si sono ridotti del 5% e che anno dopo
anno sta crescendo la Raccolta differenziata arrivata, secondo le stime 2013, al
43%. La nostra programmazione - ha
concluso l'assessore all'Ambiente - ha
previsto 40 milioni di euro per sostenere
Ambiti e Comuni per incentivare il riciclo, la raccolta differenziata e l'impiantistica".
RIFIUTI, CHIODI: "GUARDIAMO A MODELLO SCANDINAVO"
"Un passaggio importante che segna l'abbandono della politica delle discariche e
favorisce in questo modo i processi di
riciclo dei rifiuti".
È il commento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, ai risultati della
sperimentazione del progetto "Refolo",
che sono stati resi noti ieri mattina a Roccaraso. Dati alla mano, si è accertato che
il sistema "Refolo", approvato dal CNR e
adottato per la prima volta a Roccaraso, è
in grado di garantire consistenti economie in termini di gestione. Nella sostanza, Refolo pone in essere un'azione, che
in termini tecnici si definisce di micronizzazione, che distrugge qualsiasi flora
batterica (eliminando quindi odori e fermentazione) e rende il prodotto sterile,
completamente disidratato e sempre esente da cloro, solfati e inerti. Il materiale
che ne esce, se non è riciclato nelle filiere
dei consorzi come materia prima, diventa
CSS, ovvero combustibile per generare
energia termica da utilizzare poi in impianti di valorizzazione energetica, cen-
Gianni Chiodi
trali elettriche policombustibili e centrali
di gassificazione.
"La Regione ha creduto fin dall'inizio a
questo progetto, tant'è che ne ha finanziato la sperimentazione - ha spiegato Chio-
di - perché anche su questo settore abbiamo intenzione di dare un futuro a questa
regione. In base alla politica di programmazione che abbiamo messo in campo,
nei prossimi 10-15 anni è scongiurata
ogni forma di emergenza rifiuti, ma soprattutto stiamo andando incontro ad un
grande progetto di riforma. In questo
senso - ha proseguito - l'esperienza di
Refolo apre le porte al dibattito in regione sulla valorizzazione energetica dei
rifiuti, con l'obiettivo di avvicinare quanto più possibile il sistema abruzzese al
modello dei Paesi Scandinavi, che destina il 50% al riciclo e l'altro 50% alla valorizzazione energetica, e contemporaneamente allontanarlo dal "modelo bulgaro"
che conferisce in discarica i rifiuti".
Il Presidente Chiodi ha poi spiegato che
"il semplice incremento della raccolta
differenziata di per sé non riduce i costi
sui rifiuti; le economie e dunque la riduzione della tariffa - ha concluso - si concretizzano solo con il successivo riciclo
della raccolta differenziata"
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L’Aquila 19 settembre 2013 n. 155
Regione
APPELLO DELLE IMPRESE ALLA REGIONE: "ABOLITE I DOPPI VITALIZI"
"I continui rinvii, spesso generati da motivi pretestuosi, al provvedimento di abolizione delle doppie indennita' percepite da
ex parlamentari ed ex consiglieri regionali
abruzzesi, accrescono nella societa' un
gia' diffuso risentimento verso il mondo
della politica". Lo affermano, in una nota
congiunta, le associazioni regionali di
Cna, Confcommercio e Confesercenti,
che chiedono ai gruppi politici che siedono a Palazzo dell'Emiciclo "di dare finalmente prova di serieta', procedendo senza
indugio all'abolizione di questo insopportabile e inaccettabile privilegio". Occorre
dunque - prosegue la nota - "inserire all'ordine dei giorno dei lavori delle commissioni consiliari competenti e dell'Aula
il provvedimento, fatto proprio ormai da
diverse Regioni italiane e da mesi all'attenzione dell'opinione pubblica, delle
forze politiche, sociali ed economiche
grazie all'iniziativa del consigliere regionale Maurizio Acerbo". "In presenza di
una difficilissima condizione che unisce
la sorte delle imprese e delle famiglie in
uno stato di disagio e precarieta' provocato dalla crisi - affermano ancora le asso-
ciazioni firmatarie, espressione del mondo dell'artigianato, del commercio, dei
servizi e della piccola impresa - vogliamo
che arrivi dalle istituzioni un messaggio
forte e chiaro di contenimento del costo
della politica, a partire dalla abolizione o
riduzione di alcuni privilegi inaccettabili
come i doppi vitalizi".