Once Upon A Time: Cinderella – Speciale Halloween.

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Once Upon A Time: Cinderella – Speciale Halloween.
Once Upon A Time:
Cinderella – Speciale
Halloween.
Scritto da Francesco.
La pioggia batteva inesorabile su una piccola cittadina del Maine e lì, in mezzo ai boschi, si
ergeva un alto campanile che batteva le ore 00.00. La giornata si era conclusa, ma le
campane iniziano a rintoccare, annunciando l'inizio di un nuovo giorno, uno “speciale”, uno
che tutti quanti avrebbero ricordato con timore: il Giorno di Halloween.
Ashley e Sean dormono beati nella loro casetta. Sono successe così tante cose in questi
ultimi mesi, le loro vite sono state così stravolte che ,ormai, sono solo l'ombra delle persone
che erano prima.
Durante la notte, un essere scheletrico con indosso un completo da cerimonia nero e con le
strisce bianche, cammina per le strade deserte di Storybrooke.
Ore 7.00 del Mattino.
La sveglia suona e Sean è costretto ad aprire gli occhi, un'altra lunga giornata di lavoro lo
attende. Da quando David ed Emma sono scomparsi nel nulla con quell'incantesimo,
portandosi con sé metà dei cittadini di Storybrooke, il consiglio cittadino si era riunito e ha
scelto lui come Sceriffo temporaneo, almeno fino a quando i suoi amici non torneranno da
chissà quale mondo. “Sempre se torneranno” si ferma lui a pensare, mentre si mette seduto
sul bordo del letto. Ricaccia via quell'ignobile pensiero e si alza per andare in bagno. Si
guarda allo specchio e nota che è molto stanco. “Non è lui che dice sempre ai suoi
concittadini che Mary Margaret,Emma ,David e tutti gli altri torneranno presto?” Apre il
rubinetto dell'acqua fredda e si sciacqua la faccia. “Ma ci credo veramente?” Si chiede.
“Certo che ci credi, Sean!” Cerca di auto convincersi.
Torna in camera da letto e trova la moglie che dorme ancora profondamente. Ne ha passate
così tante recentemente che non ha mai il coraggio di svegliarla.
Solo qualche giorno prima, avevano affrontato la sfida più grande della loro vita, avevano
rischiato di perdersi per sempre e poi si erano ritrovati in una dimensione alternativa. Grazie
all'aiuto di Turchina, erano riusciti a risolvere il loro guaio, ma quando erano tornati,
avevano scoperto che Emma era diventata L'Oscuro e che Gold, il temutissimo ex Signore
Oscuro, si era liberato dal suo potere ed era caduto in un profondo coma.
Neve, David, Regina, Belle e tutti gli altri della combriccola, avevano deciso di usare la
magia per inseguire Emma e cercare di salvarla dalla distruzione del potere del male. Chissà
se erano riusciti nel loro intento.
Ashley apre gli occhi. “Ehi.” La saluta lui, si avvicina e la bacia. “Ciao, mio principe.” Dice
lei con la voce ancora assonnata. “ Non sono più un principe, ricordi? Adesso, sono lo
sheriffo della città”! E mostra il distintivo che Turchina gli ha dato.
“Wow, sei proprio sexy.” Sussurra lei in modo sensuale. “Beh, devo andare a lavoro
oppure...” Lei alza gli occhi al cielo. “Lo so, non fai che ripeterlo tutte le mattine.” Ma è
parecchio divertita.
“Mi farò perdonare, lo prometto. Questa sera...” Ma si blocca e il terrore compare sul suo
viso. “Che c'è?” Chiede Ashley, spaventata dallo sguardo del marito. “Con tutto questo
trambusto, mi ero scordato che è il giorno di Halloween.” Completa lui.
Ashley si mette a sedere sul letto. “Sono sicura che oggi andrà tutto bene...” Ma sembra
dubitarne pure lei. “Sai che ogni anno, in questo giorno, succedono sempre cose strane. Lo
scorso anno, è apparso un orso dal nulla e per poco non ha sbranato uno dei nani...Quello
prima ancora, per poco non ci stavano per uccidere quegli esseri volanti che aveva chiamato
Zelena e quello prima...” Ma Ashley lo ferma. “Ho capito! Abbiamo sempre avuto il nostro
bel da fare,ma siamo sempre riusciti a risolvere tutto quanto, no?” Le fa notare lei. “Sì, ma
ogni volta è stata Emma o David a risolvere la situazione, mentre adesso...adesso...” Ma non
riesce a finire la frase. “Pensi di non essere all'altezza del tuo compito, non è vero?” La
ragazza da voce ai pensieri negativi del marito.
“Non so se posso farcela, Ash... Loro sono guerrieri,mentre io... Un semplice principe che
non ha fatto altro che starsene rinchiuso in un castello per tutta la sua vita.” Si lamenta lui.
“Ah sì? Allora chi ha affrontato Tremaine? Chi ha cercato di riportarmi indietro, quando
sono andata in un altro mondo? Chi ha salvato tutta la situazione? TU!” E gli punta il dito
contro.
“Io credo in te,Sean. L'ho sempre fatto e lo farò per sempre. Tu sei il mio Eroe; Non
dimenticarlo MAI!” Lui le sorride e poi la bacia.
“Grazie mille, mi hai appena dato la forza per affrontare questo giorno!” Lei si alza. “Ce la
farai! Adesso, va' a salvare qualche donzella in pericolo!” E scoppiano a ridere.
Opening Credits – Once Upon a Time : Cinderella Episodio 2x00 “ The Devil we know”
Ore 10 Del Mattino.
Ashley cammina per Main Street. La giornata non è delle migliori, il cielo è cupo e grigio,
ma è una tipica giornata a Storybrooke. Il freddo è già arrivato e fa congelare persino il
volto.
Nota una cosa molto strana, alcune persone parlottano tra di loro e sembrano agitate. Ashley
decide di avvicinarsi. Archie è presente e sembra turbato. “Che succede, Archie? Perchè
sembra che alla Signora Bink è morto il gatto?” Cerca di sdrammatizzare lei. “Sono tutti in
agitazione, oggi è Halloween e sai che succedono sempre cose strane, anche io sono un po'
preoccupato, se devo essere onesto.” Ammette lui.
“Ma non ne hanno motivo, non è mica successo nulla..” Fa notare lei. “Sono sparite delle
Lanterne.” Ashley non capisce. “Che vuoi dire?” Chiede perplessa. “Come è nostra
tradizione, ogni notte accendiamo le lanterne di zucca per allontanare gli spiriti cattivi dalla
nostre case, ma qualcuno... Ne ha rubate alcune...” Racconta lui. “Sarà stato qualche
ragazzino, sai che queste cose li attirano.” Ma Archie fa segno di no con la testa. “I Ragazzi
sono a conoscenza delle leggende, i genitori le tramandano ai figli come le hanno
tramandate a loro e tutti quanti ,persino i più piccoli, sanno che non bisogna giocarci sopra.
Nooo, c'è qualcosa di strano, me lo sento.”
Ashley si guarda attorno. “Su, Archie! Proprio tu che sei così razionale...Mi aspetto un altro
tipo di comportante da te!” Ashley lo sprona. “Tu non sai quanto sia pericolosa questa
festività! Non so se da dove vieni tu te le raccontavano, ma dalle mie parti, queste storie
sono sempre state temute!”
“Archie, come hai detto tu, sono solo Leggende e nulla di più!” Ashley cerca di non darlo a
vedere, ma anche lei inizia a percepire che qualcosa non va. “Non è così! Questa festa è
arrivata in questo mondo con un'accezione totalmente diversa da quello che è. Nel resto del
paese, tutti pensano che siano solo storie inventate da qualcuno, ma anche noi dovremmo
essere frutto di fantasie per loro, non è così?” La donna non sa come ribattere.
“Ashley...Queste storie provengono da luoghi totalmente sconosciuti da noi, luoghi che
nessuno dovrebbe mai vedere. C'è un motivo se i mondi sono scollegati tra di loro, eppure...
In un solo giorno all'anno, il confine che separa i mondi si fa così sottile che può essere...”
Si ferma un attimo. “Oltrepassato.” completa in un sussurro, facendo sussultare Ashley.
“Sono...Sono sicura che non succederà ASSOLUTAMENTE nulla. Di' a tutti quanti di stare
tranquilli e di non creare panico.” Ma anche lei è un po' spaventata.
I due non sanno che, in uno dei vicoli, l'essere scheletrico li sta osservando. “Dove diamine
sono capitato?” Dice lui con una voce spettrale.
Irlanda, Notte di Halloween di Molti Secoli Fa.
Un Uomo alto e magro, è in una taverna e beve il suo vino, circondato dagli schiamazzi di
uomini ubriachi. C'è chi litiga, chi gioca ai dardi, chi urla senza motivo.
L'uomo ha appena finito la sua estenuante giornata di lavoro nei campi di mele, la sua
famiglia è povera e deve lavorare per mantenere sua madre e sua sorella.
Quel posto è così monotono, sempre gli stessi volti, sempre gli stessi commenti e sempre le
stesse squallide battute. Quel paese non è mai cambiato e non cambierà mai.
Mentre beve l'ultimo sorso del suo bicchiere di vino, si accorge che in un angolo è seduto un
uomo con un cappuccio bianco che gli copre il volto.
Jack si incuriosisce, è la prima volta che vede uno straniero in quel posto, “E chi mai sano di
mente vorrebbe mai entrare in quella bettola” Si domanda.
Spinto dall'alcol, si alza e va nel tavolo dell'uomo sconosciuto. “Ehi, Amico, cosa ti porta in
questo posto sperduto, in una serata tanto temuta come questa?” Gli chiede sedendosi, senza
neanche il permesso. L'uomo sconosciuto alza lo sguardo e Jack vede il suo viso: E' molto
bello, anche se ha delle cicatrici che lo percorrono dall'occhio sinistro fino al lato della
bocca destra.
A Jack sale un brivido lungo la schiena. Scuote la testa, credendo che sia solo suggestione.
Molti nel paese dicono che è un giorno maledetto, che la Vigilia di Ognissanti apre le porte
degli spiriti, ma lui non ci ha mai creduto. “Naaaaah!” Dice lui tra sé e sé, Jack si credeva
troppo sveglio per certe storie.
“Sono qui solo di passaggio.” Dice l'uomo sconosciuto con uno stranissimo accento. Non
deve essere irlandese.
“Come mai un uomo... perbene come voi,vorrebbe passare in una cittadina tanto rozza come
questa?” Gli domanda, curioso. Jack ha sempre desiderato andarsene via e conoscere il
mondo, ma non gli è mai stato possibile così, quando raramente qualche passante come
quello arriva lì, lui cerca di sapere sempre di più del mondo così tanto sconosciuto.
“Sono qui per affari!” Si limita a spiegare l'uomo, bevendo il suo bicchiere di alcool. “E' la
prima volta che venite qui?” Jack continua ad insistere. “Sì e se non vi dispiace, vorrei
essere lasciato in pace.”Taglia corto lui. “ Sapete, in questa Nazione, tutti credono che
questa sia una notte Maledetta. E' la notte in cui il Diavolo esce fuori dall'Inferno e vaga
sulla terra alla ricerca di Anime.” Spiega Jack, senza neanche sapere il perchè.
“E voi non avete paura?” Domanda l'uomo, per la prima volta, davvero interessato. “Oh
beh, penso che il Diavolo non sia altro che un essere partorito dalla mente di quei cristiani
bigotti che devono spaventare i loro bambini per farli stare buoni. Sapete cosa penso
veramente io?” E l'uomo fa cenno di continuare. “Che se il Diavolo esistesse, farebbe bene a
starsene lontano da me! Sono un tipo pericoloso.” Afferma beffardo lui.
L'uomo scoppia a ridere, ma la sua risata è metallica, quasi ultraterrena. Tutti i presenti si
bloccano e fissano il misterioso viandante.
“Sapete cosa penso io?” Domanda lui senza smettere di ridere. Jack fa segno di no con la
testa, ma ha il sangue raggelato. “Penso che sei solo uno sciocco ragazzino e che contro di
me non avresti nemmeno una chance!” Si toglie il cappuccio e la prima cosa che nota il
contadino, sono le due piccola corna che spuntano dalla testa dell'uomo.
I presenti si alzano e iniziano a correre verso la porta spaventati. Il locandiere guarda la
scena atterrito. “Che il buon Dio lo perdoni.” A quelle parole, il Diavolo si volta di scatto
verso l'uomo e apre la bocca emettendo un nuvola di gas verde, quando il locandiere la
respira inizia a soffocare fino a quando non cade per terra. “No, Dio non è qui stanotte.” Poi
si rivolge a Jack.
“Ogni anno, in questa notte di libertà, vengo in questo mondo e faccio una scorpacciata di
Anime Pie. La tua non lo è , ma la tua spavalderia, merita una punizione. La prenderò
ugualmente.”
Jack è paralizzato dall'orrore. “Voi..cosa...io...” Il Diavolo torna a sghignazzare. “Hai fegato
però a parlare così di me, ragazzo. Questo te lo concedo, per cui ho deciso di essere
magnanimo con te questa notte: Ti concederò un ultimo desiderio.” Jack non sa cosa dire, si
guarda in torno, poi guarda il corpo del vecchio locandiere, si chiamava John e possedeva
questa bettola da tantissimi anni. Alla fine, la sua mente partorisce un piano. “Voglio
un'ultima bevuta.” Il diavolo si acciglia. “Tu vorrei semplicemente un'ultima bevuta? Ti
faccio il dono più prezioso e misericordioso di sempre e tu lo sprechi così? Non vorresti
lasciare qualcosa alla tua famiglia?” Ma il ragazzo fa cenno di no. “Se devo andarmene via
da questo mondo, voglio fare la cosa che più mi piace: Bere.” Il Diavolo alza gli occhi al
cielo. “Voi esseri umani siete così vuoti...” Jack sorride. “Allyyyy!” Urla lui e il diavolo lo
guarda. “E' la figlia del locandiere che hai appena ucciso. Sono abituato a pagare per bere;
Sarò molte cose, ma non sono un ladro.” Dalle scale che conducono al piano superiore,
arriva una bella ragazza vestita semplicemente con una camicia da notte, quando vede il
padre strilla dalla paura.
“Stai tranquilla, cara. Non so qui per prendere la tua anima, se farai come dico.” Ally non
parla,ma il suo volto è carico di terrore. “Mi daresti un bicchiere di vino?” Le domanda Jack
e cerca di calmarla con lo sguardo. La giovane fa come dice. Jack mette le mani nelle
tasche. “Non ho più monete d'argento... Come faccio a pagare adesso?” Il Diavolo si
acciglia. “Io non posso darti monete d'argento... “ Ammette l'essere demoniaco. “Non sei
neanche in grado di tramutarti in una moneta? Sei così debole?” Jack sembra spronarlo.
“Debole io? Io posso trasformarmi in qualsiasi cosa voglia!” Ruggisce il diavolo. “Ma
davvero? Non è che sono solamente chiacchiere?” Il diavolo accetta la sua sfida e si
trasforma in una moneta d'argento. Jack corre a prenderla e la mette nel suo borsello
assieme ad una crocetta d'argento.
“Così non potrai più ritrasformarti!” Dice lui. Ally inizia ad urlare. “Ally! Ally calmati! Fino
quando rimarrà qui dentro, non potrà farci nulla. “ Cerca di calmarla lei.
Storybrooke, giorno di Halloween.
Ore 19.00
La città è nel caos, sono sparite tutte le lanterne. Sean cerca di calmare i cittadini. “E' stato il
demonio!” Urla qualcuno. “No! E' solo opera di qualche vandalo.” Cerca di rassicurarlo il
nuovo sheriffo.
Ashley assiste alla scena, poi qualcosa attira la sua attenzione. Un'ombra che proviene da
uno dei vicoli. Decide di andare a controllare.
Quando entra nel vicolo, non vede nulla. All'inizio, pensa sia solamente opera della sua
fantasia, ma qualcosa l'afferra e le tappa la bocca impedendole di gridare per cercare aiuto.
“Stai zitta! Zitta! Non sono qui per farti del male.” Le dice Jack. Ashley si rilassa. “Ti lascio
andare, ma non urlare ti prego. Quei pazzi sono sulle mie tracce e vogliono la mia testa, ma
io non voglio fare del male a nessuno... Devo solo tornare a casa mia.” Ashley fa cenno di sì
con la testa. Jack la lascia andare. “Chi sei tu? O per meglio dire...” Guardando lo scheletro
vestito con un abito da cerimonia. “ Mi chiamo Jack e sono qui per uno sfortunato
incidente...”
Irlanda, Halloween di molti secoli fa – 10 anni dopo.
Jack ha acquistato un piccolo terreno per coltivare zucche. Da qualche anno a questa parte,
ha messo su delle voci dicendo che in questa notte, gli spiriti cattivi possono essere tenuti
lontani grazie alle zucche trasformate in lanterne. Sembra una cosa incredibile, ma le
persone se la sono bevuta. Adesso, tutti quanti acquistano grandi quantità di zucca.
A Jack, le cose stanno andando molto bene. Durante la serata di Halloween, però, torna nella
taverna dove 10 anni prima aveva intrappolato il diavolo. Ally è diventata la nuova
proprietaria e lo gestisce molto bene. Non è più il luogo rozzo di un tempo.
“Jack, come stai?” Domanda lei, quando lo vede. “Molto bene, grazie Ally.” I due si
guadano. “Sono passati 10 anni da quando mio papà è venuto a mancare...Da quando il
Diavolo non c'è più, stiamo tutti meglio.” Jack annuisce. Dalla scale scende il piccolo John,
il figlio che Ally ha avuto con un cavaliere. L'ha messa incinta e poi abbandonata, che
bastardo. Ha cresciuto il piccolo tutta da sola e sembra un vero principino, nonostante
l'assenza di un padre.
“Salve signor O'Lantern.” Lo saluta il piccolo. “Ciao, John.” Ally sorride e poi porge un
bicchiere di vino a Jack. “Il solito,vero?” Lui le sorride e annuisce.
Qualche bicchiere dopo, Jack è palesemente ubriaco, non riesce più a distinguere i volti dei
presenti. Chiude gli occhi e decide che ha bisogno di tornare a casa. Prende il portafogli ed
estrae alcune monete. “Ally, questi sono tuoi.” E mette le monete sul bancone assieme al
borsellino.
Si alza e cade a terra. Ally va ad aiutarlo a mettersi alzato. “Sto bene, ce la faccio.” Proprio
mentre cerca di stabilizzarsi, il piccolo John si accorge che il borsello è sul tavolo, lo prende
e lo apre. Trova il piccolo crocifisso e lo tira fuori. “John, noooo!” Urla Jack, che strappa di
mano il borsello e il crocifisso al bambino. “Non sai cos'hai appena fatto!” Il bambino si
spaventa, ma dal nulla appare un uomo con un cappuccio e dal volto bello ,ma con una
cicatrice: Il Diavolo.
“TU! Come hai osano tenermi in prigionia per tutti questi anni? Mi prenderò la tua anima e
di tutte le persone a te care, a cominciare da quella di questa donna e di questo bambino.” Il
Diavolo apre la bocca, ma Jack si scaglia contro di lui. Mentre i due lottano, Ally e il
bambino scappano via.
“Corri, Ally! Corri!” Le ulra Jack, che viene scaraventato via con una spinta dell'avversario.
“Tu, non avrò pietà per te!” Il Diavolo sta per aprire la bocca per emettere la sua nube
letale, ma Jack prende il crocifisso d'argento e si scaglia nuovamente contro il diavolo,
questa volta, premendoli sul volto il crocifisso.
Il volto del Diavolo inizia a sciogliersi e urla di dolore. “Nooooooooooo!” Riesce a
divincolarsi, anche se a difficoltà. Jack nota che ha il volto deforme.
“Va bene, hai vinto” Gli urla il Diavolo. “Non prenderò la tua anima. Non la voglio! Sei
libero!” Poi scompare nel nulla.
Jack sospira e si sente libero. Ha sconfitto il Diavolo!
Storybrooke- Halloween ore 22.00
Ashley, Sean,Archie e David sono a casa di Tuchina, mentre lo scheletro è seduto. “Quindi,
sei qui per sbaglio?” Dice la fata titubante, dopo che l'essere le ha raccontato la sua storia.
“Sì. Qualche giorno fa, stavo camminando nel mio Paese, quando ho trovato una fonte di
luce molto forte. Non so come, ma sono stato risucchiato al suo interno e mi son ritrovato
qui. Ho preso le vostre lanterne per aprire nuovamente il varco e tornarmene a casa.” Spiega
lui. “Se non ci riesco prima di mezzanotte, dovrò aspettare un altro anno e...Oggi è
Halloween e l'ho mancato, non posso permettermi di perdermi anche il prossimo,inoltre, i
miei amici saranno preoccupati.”
Tutti lo osservano curiosi. “Quindi la leggenda che tu hai sfidato il diavolo e vinto, è vera?”
Domanda Whale. Jack annuisce. “Ma non è stata una cosa bella, ogni giorno, vorrei
ritornare indietro nel tempo e lasciarmi prendere l'anima da lui. Sono destinato ad un'eternità
misera...” Confessa lo scheletro.
“C'è un modo per farlo tornare indietro?” Chiede Ashley alla fata. Turchina sospira. “Stiamo
usando fin troppa magia in questo mondo, la presenza di Jack è una prova. Questo è un
mondo privo di magia e noi ne stiamo approfittando; Finiremo per creare danni irreparabili.
L'ultimo incantesimo per potare gli altri da Emma, avrà creato delle ripercussioni e ha
aperto un varco tra il mondo di Jack e il nostro... Questi mondi non dovrebbero mai
incontrarsi, altrimenti cose orribili accadranno.” Confessa Turchina. “Dobbiamo
assolutamente farti tornare a casa,Jack ed entro mezzanotte. Dobbiamo limitare i danni, più
di quelli che abbiamo già creato.” Jack annuisce.
Sean si alza e va verso Turchina. “E' così grave la situazione?”Lei fa cenno di sì con la testa.
“Molto grave... Jack è uno spiritello dispettoso, ma non è cattivo, ma temo che ben presto
potrebbero arrivare altri esseri molto cattivi da mondi che sono sconosciuti persino da noi.
Stiamo giocando con le leggi della magia e ,come dice sempre Tremotino, richiede sempre
un prezzo... Temo proprio che sarà un prezzo molto salato.” Sean e Turchina si guardano.
Irlanda- Notte di Halloween – 25 anni dopo.
Jack è morente nel letto, ha contratto una rara malattia ai polmoni e adesso sta per morire.
Ally è al suo capezzale. “Jack... Non morire! Jack...” Ma l'uomo esala il suo ultimo respiro.
Jack si risveglia e si trova in un posto bellissimo, tutto bianco. Sente canti celestiali e si
sente rilassati e felice. All'improvviso, sente una voce provenire da tutte le parti e da
nessuna. Una voce possente. “Tu non sei il benvenuto!” La terra sotto di Jack inizia a
tremare e si apre un varco che lo fa cadere sempre di più. Passa attraverso le nuvole,poi
attraverso le città,poi viene inghiottito dalla terra.
Si trova in un posto pieno di urla e avverte dolore. Le tenebre lo avvolgono e Jack teme che
possano ingoiarlo vivo, ma sente un'altra voce... Una voce metallica che conosce molto
bene. “Mio caro e furbo Jack, benvenuto all'Inferno.” L'anima dell'uomo cerca di
divincolarsi dalle tenebre che lo circondano. “ Tranquillo, mio caro, non sei destinato a
rimanere in questo posto. Se temi l'Inferno, aspetta di vedere cosa c'è in serbo per te per il
resto dell'eternità. Anche io ho rinunciato alla tua anima, per cui sei stato condannato ad
Errare per sempre alla ricerca di una casa, ma non sarà così semplice. Addio, mio caro
Jack!” Lo spirito gli chiude gli occhi e si ritrova in una strada familiare: E' la strada di casa
sua.
Jack va incontro alla porta, ma viene spinto via dalla luce di una lanterna. “Oddio!” La
Zucca adibita a Lanterna, lo spinge via come una barriera protettiva. Jack prova ad andare in
altre case, ma ha lo stesso risultato. Capisce che il Diavolo non stava scherzando, che
l'Inferno a confronto, non erano per niente male. Sarà costretto a vagare da solo per
l'eternità... Nessuno lo vedrà o sentirà più.
Jack inizia ad urlare dall'orrore.
Storybrooke – Halloween – Ore 23.55.
Turchina, aiutata dalle altre fate, ha raggruppato a cerchio le lanterne rubate da Jack.
Ashley si avvicina allo scheletro. “Come hai fatto a rubare le lanterne? Non hai detto che ti
respingevano con una sorta di barriera protettiva?” Chiede Ashley curiosa. Jack sorride. “Mi
hanno respinto per secoli. Sono stato condannato a vagare fino a quando non avrei trovato
una casa per me e ,nonostante ci abbia messo tantissimo,l'ho trovata. Adesso, le lanterne di
zucca non hanno più effetto su di me, ma hanno poteri magici, da quando il Diavolo mi ha
maledetto.” Spiega lui. “Ma non eri stato condannato a vagare per sempre alla ricerca di una
casa disposta ad accoglierti?” Ashley cerca di capire meglio. “ E' vero, ma il Diavolo non ha
mai detto che non c'era una casa per me, ha solo parlato di tempo. Alla fine, ho trovato casa
mia e ,anche se qualche volta mi annoio e ho anche cercato di scappare,ho capito che l'adoro
e che non potrò mai abbandonarla veramente.” Jack le sorride.
Turchina e le altre finiscono un incantesimo e ,alla fine, le zucche si illuminano e aprono un
portale. “E' pronto Jack, devi passare prima che scocchi la mezzanotte.” Dice Turchina.
“Odio la mezzanotte, ha sempre distrutto tutti i miei sogni.” Dice Ashley. “Conosco molto
bene la tua storia, Cenerentola. Siete famosi anche nel mio mondo.” Confessa Jack. “Grazie
di tutto, sei stata veramente gentile con me.” Ashley gli sorride. “Grazie a te di esserti fidato
. Buon rientro, Jack.” Lo scheletro fa per andarsene, ma poi si ferma e abbraccia la ragazza.
“So che ci conosciamo da poco ,ma mi mancherai.” Ashley ricambia il suo abbraccio.
“E' ora di andare!” Jack si stacca e va verso il varco. “Grazie a tutti quanti, siete degli
amici.” E poi sparisce dentro il campo di luce. “Addio, Jack O' Lanter detto Jack Skeletron.”
Dice Ashley con una lacrima che gli scende giù.
HALLOWEEN – Una notte di qualche secolo fa.
Jack ridotto a scheletro, vaga da moltissimi secoli alla ricerca di una casa, alla fine si ferma
in un posto. Legge la scritta della cittadina. “Paese di Halloween.” Per la prima volta, si
sente strano, come se qualcosa è cambiata in lui. Decide di fare una cosa che non ha mai
fatto, oltrepassa una zucca e riesce ad entrare. “Cosa... Io...” Una ragazza strana compare
davanti a lui. E' molto strana, ha i capelli di uno strano colore e sembra avere della pelle
cucita. “Chi sei?” Domanda lei con la sua voce. “Mi chiamo Jack... Jack O'lanter , ma tu
puoi chiamarmi Jack Skeletron.” Si presenta lui. Lei si avvicina e gli stringe la mano. “Io mi
chiamo Sally. Benvenuto al Paese di Halloween.”
Crediti di Chiusa – Scritta “Once Upon a Time : Cinderella”!
Fine Episodio.