Gennaio 2006
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Gennaio 2006
il Giornale di civita Pubblicazione periodica dell’Associazione Civita Anno I, numero 0, gennaio 2006 Raffaello, Scuola di Atene, Musei Vaticani - © 1990 Foto Scala Firenze Nuovi spazi per la cultura Alcuni di coloro che si troveranno fra le mani questo giornale sicuramente ci conoscono già. A loro va il nostro benvenuto in questa nuova veste editoriale. Pensiamo che molti di più, invece, abbiano solo una vaga idea di cosa siano il Gruppo Civita, la sua filosofia, le sue attività principali, e altri ancora non ci conoscano affatto. A loro più in particolare dedichiamo questo editoriale, nel quale speriamo di riuscire a raccontare brevemente il percorso che in circa venti anni ci ha trasformati da assoluti principianti nella struttura ad oggi forse più completa e complessa che operi nel settore della valorizzazione e della promozione dei beni culturali del nostro Paese. Dalla convinzione che l’Italia dovesse individuare modelli produttivi alternativi rispetto a quelli tradizionali per far fronte all’avanzare di un’economia nuova, fondata sulla conoscenza, e dalla considerazione che il nostro patrimonio culturale venisse gravemente sottovalutato, nasce l’Associazione Civita. È il 1987. Civita ha anticipato e interpretato cambiamenti importanti che si sono determinati negli anni successivi. L’Associazione è nata prima che in Italia fosse concepibile affiancare le parole economia e cultura; che le istituzioni pubbliche addette all’amministrazione del patrimonio culturale prendessero a considerare positivamente il rapporto con il mondo delle imprese private, oltre la logica ristretta delle sponsorizzazioni; che nel 1994 entrasse in vigore la legge Ronchey per rispondere ad un’urgenza di rinnovamento del sistema museale italiano; che anche da noi si diffondessero i temi della responsabilità sociale d’impresa. Associazione non-profit a cui partecipano oltre 140 tra aziende, università, enti di ricerca, fondazioni bancarie, sin dalle sue origini Civita si propone di operare per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale come una straordinaria occasione di sviluppo economico e sociale del Paese. Per il perseguimento di questa finalità, si è sempre posta particolare attenzione allo sviluppo di una collaborazione costruttiva tra pubblico e privato. Collaborazione che, nel rispetto della centralità delle istituzioni pubbliche nella proprietà dei beni, nelle politiche di tutela e di produzione e diffusione culturale, può favorire nuovi modelli di gestione, processi di innovazione tecnologica, nuove forme di promozione e comunicazione del patrimonio culturale ed ambientale. Nella fase iniziale, l’Associazione Civita ha svolto principalmente attività di ricerca e promozione culturale, attraverso indagini, pubblicazioni, convegni, aperture straordinarie di musei e spazi archeologici. Due idee di successo, l’illuminazione delle aree archeologiche e l’utilizzo di spazi museali per concerti, letture ed eventi culturali, sono solo esempi del ruolo propositivo svolto da Civita. Nell’estate del 1993, venivano sperimentati dall’Associazione con Enel i primi impianti temporanei di illuminazione artistica ai Fori Imperiali. Oggi Enel ed Acea hanno ormai progettato e realizzato impianti di illuminazione permanente nelle più importanti aree archeologiche del Paese, garantendo con la luce maggiori livelli di sicurezza e opportunità di fruizione. Nel 1991 si è realizzata la prima edizione di “Notturno Etrusco”, un ciclo di concerti al Museo di Villa Giulia. Oggi, letture, concerti di musica classica, spettacoli teatrali e festival arricchiscono i cortili, le sale e gli spazi di musei ed aree archeologiche, rendendoli soggetti attivi delle politiche culturali delle nostre città. Le trasformazioni degli ultimi anni nel settore dei beni culturali, influenzate anche dall’evoluzione dell’economia mondiale, dalla globalizzazione e dai cambiamenti sociali, ha favorito uno sviluppo di Civita come operatore nella gestione dei servizi museali, nell’organizzazione di mostre ed eventi, nella progettazione del territorio, nelle attività di promozione e comunicazione culturale. Negli anni l’Associazione, per meglio rispondere alle nuove opportunità, ha promosso la costituzione del Consorzio Civita, un consorzio di ricerca e sviluppo pubblico-privato ai sensi della legge 46/82, e di Civita Servizi S.r.l. (www.civita.it). Oggi Civita è presente, con i propri servizi e in associazione con altri soggetti, in oltre 50 musei ed aree archeologiche, tra cui il Cenacolo Vinciano e la Pinacoteca di Brera a Milano, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, il Teatro Olimpico di Vicenza, Castelvecchio a Verona, le Pinacoteche Nazionali di Bologna, di Perugia e di Siena, il Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, il Museo di Capodimonte e il Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Al fianco delle Soprintendenze e delle istituzioni culturali organizza e produce ogni anno più di venti grandi mostre. In collaborazione con gli enti locali progetta distretti culturali e piani di marketing territoriali tra i quali i distretti culturali relativi agli ambiti della Val di Noto in Sicilia, delle province di Viterbo, di Frosinone, di Palermo e di Forlì. Nel 2000 abbiamo deciso di adottare uno strumento che ci permettesse, da una parte, di comunicare le nostre attività, nonché quelle meritorie dei nostri associati, dall’altra, di stimolare in modo costante, a volte propositivo e provocatorio, il dibattito culturale, descrivendo di volta in volta quegli scenari che ci sembrava potessero costituire alcune delle “sfide” per il mondo dei beni e delle attività culturali. È così che, nel luglio del 2000, ha visto la luce il primo numero di Civitas, che, ogni quattro mesi per ben sei anni, grazie alla collaborazione generosa e spontanea di autori fra i massimi conoscitori e operatori del mondo della cultura, ha affrontato temi quali: la scuola, le innovazioni tecnologiche, la riforma del titolo V della Costituzione, le politiche per lo sviluppo territoriale, l’editoria d’arte, solo per citarne alcuni. Da oggi Civitas diventa il Giornale di Civita che, grazie alla proficua collaborazione e alla comunione di vedute e finalità con Umberto Allemandi e con la sua storica casa editrice, verrà distribuito mensilmente in allegato al Giornale dell’Arte. Tutti i numeri avranno quattro pagine così composte: un editoriale affidato ad un rappresentante di Civita, fra cui gli autorevoli membri del Comitato Scientifico; una pagina destinata alla comunicazione delle attività; una dedicata alle iniziative culturali delle aziende nostre associate; infine, una pagina per l’ evento del mese (sia esso una mostra, un convegno, una pubblicazione, una manifestazione di particolare rilievo). I numeri di aprile, luglio/agosto, dicembre avranno ulteriori otto pagine dedicate alla “Sfida”, un approfondimento monografico sui temi di maggiore attualità. Grazie, quindi, a tutti i nostri lettori che, con il loro apprezzamento, ci hanno fin qui stimolati a continuare in questa avventura giornalistica, fino all’emozione di vederci distribuiti in edicola; e benvenuti a tutti coloro che da oggi vorranno documentarsi sulla nostra realtà e sugli sviluppi del settore dei beni culturali. Antonio Maccanico, Gianfranco Imperatori IN PRIMO PIANO NAPOLI TIZIANO A CAPODIMONTE Una grande mostra dedicata ai ritratti di Tiziano e dei grandi maestri del Cinquecento italiano, da Raffaello ai Carracci il Gennaio 2006 Giornale di civita FORLÌ Il Rinascimento nelle terre di Palmezzano Un omaggio al Rinascimento. Così si potrebbe considerare la prima retrospettiva organizzata in Italia sul grande maestro Marco Palmezzano. Attesa e annunciata da tempo, fortemente voluta e preceduta da anni di ricerche e restauri, il 4 dicembre questa importante esposizione è stata inaugurata nei suggestivi locali del Complesso Monumentale di San Domenico a Forlì, riportati alla vita recentemente. Per realizzare questo grande evento culturale si sono unite le forze di studiosi, esperti ed Istituzioni. La Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì ha promosso la mostra in collaborazione con il Comune di Forlì, i Musei Vaticani, la Diocesi di Forlì, le Soprintendenze di Bologna e di Milano e il Polo Museale di Firenze. La cura scientifica è stata affidata ad una commissione di studiosi diretta da Antonio Paolucci e l’allestimento reca le firme degli Studi Wilmotte & Associés e Lucchi & Biserni. L’affascinante sede che ospita l’esposizione è frutto di un intervento di trasformazione per cui sono stati investiti più di 20 milioni di euro: l’ex Convento di San Domenico, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, è oggi un nuovo polo museale ed espositivo dotato di tutte le più moderne tecnologie. Sessantuno opere, tra l’ultimo decennio del Quattrocento e il primo ventennio del Cinquecento, sono state raccolte grazie a prestiti molto importanti da parte di musei internazionali e nazionali. La mostra documenta il lungo e prolifico percorso artistico di Palmezzano e ridisegna la storia artistica delle Romagne fra il XV e XVI secolo anche attraverso i lavori più significativi dei suoi maestri e dei suoi contemporanei quali Melozzo da Forlì, Giovanni Bellini, il Perugino, Cima da Conegliano, Antoniazzo Romano, Marco Zoppo, e Baldassarre Carrari. Il percorso espositivo non si conclude però a San Domenico: l’intero territorio forlivese, non a caso noto anche come “Terre del Palmezzano”, è coinvolto attraverso un percorso urbano ed uno extraurbano. Questa interessante formula permette ai visitatori di percorrere i luoghi cari all’artista e vivere un’esperienza formativa e coinvolgente. MARCO PALMEZZANO Il Rinascimento nelle Romagne Forlì, Complesso Monumentale di San Domenico Dal 4 dicembre 2005 al 30 aprile 2006 Tutti i giorni 9.00 – 19.00 Lunedì chiuso Informazioni e prenotazioni: 199 112 112 Servizi di mostra: Civita Servizi Biglietti: intero € 8,00 - ridotto € 6,00 ridotto speciale € 4,00 - Palmezzano Card € 10,00 (ingresso alla mostra, mezzi pubblici gratuiti per due giorni, agevolazioni in esercizi commerciali e strutture turistiche, sconto sul catalogo) Catalogo: Silvana Editoriale, € 38,00 Sito internet: www.marcopalmezzano.it NAPOLI La Cina sotto il Vesuvio La dinastia Tang arriva per la prima volta in Italia, ed ha scelto Napoli. Il museo Archeologico Nazionale ospita nel bellissimo Salone della Meridiana in anteprima nazionale i reperti della dinastia cinese Tang nell’ambito della mostra “Tang. Arte e Cultura in Cina prima dell'anno Mille”, dove il visitatore può ripercorrere la storia della stirpe che più in assoluto ha rappresentato il periodo di massima espansione culturale cinese. La ricchissima raccolta di reperti offre la straordinaria opportunità di avere una visione di questa grandiosa civiltà, sviluppatasi in Cina tra il VII e il IX secolo, in cui gli Imperatori desideravano esternare ed affermare LE ATTIVITÀ la ricchezza dell’Impero attraverso gli oggetti d’uso quotidiano, l’architettura, i corredi funerari, i gioielli, i tessuti. Ai visitatori vengono forniti spunti per provare a immaginare e ripercorrere i passi di una cultura così lontana nel tempo e nello spazio attraverso tre diverse prospettive, che vogliono darne una panoramica completa ed accattivante. Una prima sezione è dedicata alla Vita a corte in epoca Tang nelle città di Xi’an e Luoyang, capitali storiche della dinastia. Nella seconda sezione che ha come tema il buddhismo, vengono presentati due modelli di templi cinesi, sculture ed elementi architettonici provenienti dallo scavo italocinese del monastero Fengxiansi e sculture rinvenute nelle grotte di Longmen a Luoyang ed in altri complessi monastici della Cina settentrionale. L’ultima sezione tratta dell’apertura della Cina verso Occidente, a testimonianza della quale sono esposti corredi funerari come monete, figurine dai tratti centroasiatici, cammelli, tessuti e vasellame. Un settore sarà inoltre dedicato alla calligrafia cinese, con calchi di testi buddhisti. La mostra è promossa dalla Regione Campania e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta e con l’Università degli studi di Napoli “l’Orientale”. Il progetto è stato finanziato dall’Assessorato Regionale al Turismo e ai Beni Culturali con risorse del Programma Operativo Regionale 2000-2006. TANG – Arte e cultura in Cina prima dell’anno Mille Napoli, Museo Archeologico Nazionale Dal 15 dicembre 2005 al 22 aprile 2006 Tutti i giorni 9,00 – 19,30 Martedì chiuso Informazioni e prenotazioni: 848800288 Cellulari ed estero: +39 06 39967050 Biglietti: intero € 9,00 ridotto € 4,50 Catalogo: Electa Napoli, € 35,00 Sito internet: www.civita.it/tang L’AGENDA DELLE MOSTRE MILANO Castello Sforzesco fino al 29 gennaio Maestri della scultura in legno nel Ducato degli Sforza VENEZIA Museo Correr fino al 20 febbraio Da Bellini a Tiepolo La grande pittura veneta della Fondazione Sorlini FORLÌ Musei in San Domenico fino al 30 aprile Marco Palmezzano Il Rinascimento nelle Romagne PERUGIA Galleria Nazionale dell'Umbria ORVIETO Chiesa di Sant'Agostino fino all’8 gennaio Arnolfo di Cambio Una rinascita in età medievale PERUGIA Palazzo Baldeschi al Corso fino all’8 gennaio Giandomenico Cerrini Il “Cavalier perugino” tra classicismo e barocco SIENA Palazzo delle Papesse Centro Arte Contemporanea fino all’8 gennaio Guardami Percezione del video SIENA E PROVINCIA fino al 9 gennaio Capolavori ritrovati in terra di Siena Itinerari d'autunno nei Musei Senesi SIENA Santa Maria della Scala fino al 5 marzo Siena & Roma Raffaello, Caravaggio e i protagonisti di un legame antico. NAPOLI Museo Archeologico Nazionale fino all’8 gennaio Eureka! Il genio degli antichi NAPOLI Castel Sant’Elmo fino al 29 gennaio Domenico Morelli e il suo tempo Dal Romanticismo al simbolismo 1823–1901 NAPOLI Museo di Capodimonte fino al 5 febbraio Mimmo Paladino Quijote. Una mostra un film un libro NAPOLI Museo Archeologico Nazionale fino al 22 aprile Tang Arte e cultura in Cina prima dell’anno Mille PALERMO Spazi ex convento Sant’Anna fino all’8 gennaio Francesco Lojacono (1838-1915) DEL GRUPPO DISTRETTI CULTURALI Largo al distretto: la cultura motore di sviluppo Sempre maggior interesse suscita oggi quel tema i cui labili confini sfumano dalla pianificazione del territorio, all’economia urbana, al marketing d’area, interessando, perltro, l’ambito delle discipline storicoartistiche. Se quello del distretto industriale può considerarsi un oggetto di ricerca assai indagato, passando a considerare le forme e le modalità di aggregazione delle risorse culturali in un determinato contesto locale, tali da generare un effetto di sistema distrettuale, si sfocia inevitabilmente in un terreno ancora non esplorato a fondo. Alcuni studiosi, in Italia, hanno affrontato il tema, sviluppando analisi e classificazioni di casi studio, che hanno condotto a individuare tanti modelli di distretto culturale quante sono le macro-specializzazioni che il cluster territoriale esprime e in virtù delle quali si rende riconoscibile: emergono, ad esempio, i distretti culturali industriali, quelli istituzionali, i museali, i metropolitani. Suscita interesse, inoltre, l’approccio pianificatorio-progettuale rappresentato dall’elaborazione, nell’ambito delle politiche di sviluppo, di ipotesi e indicatori per la valutazione dell’“armatura culturale” del territorio e il suo utilizzo in chiave strategica. Per primo in Italia, il Consorzio Civita ha elaborato, su questo tema, una metodologia complessa, finalizzata alla concreta realizzazione, in ambiti territoriali predefiniti, di distretti culturali nella forma di sistemi di relazioni fra patrimonio culturale - nelle sue valenze materiali e immateriali - ambiente, infrastrutture e altri settori produttivi connessi al turismo e alla valorizzazione dei beni culturali. Tale percorso metodologico è scandito in primo luogo da una procedura di analisi - conoscitiva e valutativa - delle risorse locali, finalizzata a stabilire tra queste un rapporto gerarchico e a definire il posizionamento dei vari elementi-chiave. Successiva è la fase delle scelte strategiche, orientata all’individuazione del quadro pre-progettuale degli interventi da realizzare e ad uno specifico modello gestionale in grado di governare la complessa fase dell’implementazione. Tra i lavori realizzati dal Consorzio, spiccano i distretti culturali relativi agli ambiti della Val di Noto in Sicilia - inserito grazie al piano di gestione formulato nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO - delle province di Viterbo, di Frosinone, di Palermo e di Forlì. www.consorziocivita.it WWW.CIVITA.IT La cultura in un click Uno spazio internet dove è possibile trovare informazioni aggiornate sui principali temi ed avvenimenti culturali. Questo spazio risponde all’indirizzo di www.civita.it e rappresenta il portale informativo del Gruppo Civita: basta un click per accedere a notizie su mostre, eventi e progetti e per prenotare comodamente da casa visite guidate/attività didattiche. Da circa tre anni il portale Civita rappresenta un punto di riferimento autorevole per la comunità degli addetti ai lavori e tutti coloro che, per passione o studio, sono “sensibili” alla cultura. Si tratta di un portale in continua evoluzione e il suo successo è dimostrato dal crescente interesse del pubblico: sono infatti migliaia i visitatori ogni settimana, molti dei quali si registrano per ottenere una serie di facilitazioni, come la spedizione periodica della newsletter, inviti e agevolazioni per la partecipazione ad eventi. Il portale dedica inoltre grande attenzione a tutto ciò che accade nel mondo della cultura, attraverso un nuovissimo servizio di notizie quotidiane dall’Italia e dall’estero, realizzato in collaborazione con Ansa. Le “News Mondo della Cultura” offrono infatti ai visitatori lanci di agenzia aggiornati in tempo reale sull'attualità culturale che garantiscono una copertura completa dei principali avvenimenti del giorno. il Gennaio 2006 LE ATTIVITÀ DEGLI Giornale di civita ASSOCIATI AUTOSTRADE Dalle aree di servizio alle aree archeologiche Autostrade per l’Italia, è impegnata a realizzare interventi di integrazione e sviluppo dei territori attraversati, anche attraverso progetti di valorizzazione dal punto di vista storico, culturale e paesaggistico, per rendere questi siti più facilmente fruibili dall’utenza. Nell’ambito di un pacchetto di proposte presentate da Autostrade nel 2004 ai Ministeri delle Infrastrutture e dei Beni Culturali, è stato di recente approvato dalla Commissione Infrastruttura e Cultura del Ministero Infrastrutture e Trasporti il primo progetto riguardante l’Area di Servizio Casilina est, situata nei pressi dell’antica città romana di Aquinum, una vasta area archeologica, in gran parte ancora da studiare e da riportare alla luce nella campagna laziale, sull’autostrada Roma-Napoli. Il progetto prevede forti interventi di ammodernamento e potenziamento sia per le strutture di ristoro e rifornimento, che per l’ampliamento dei piazzali di sosta dell’area, che risultano ormai del tutto inadeguati ad accogliere l’utenza autostradale. Nel 2004, grazie ad un protocollo di intesa attivato con la Soprintendenza Archeologica del Lazio, sono state individuate le fasi attuative del programma, dagli interventi preventivi di sondaggio e scavo archeologico, alla previsione delle successive iniziative di restauro, valorizzazione e fruizione dell’area archeologica, individuandone anche le possibili modalità di finanziamento. Obiettivo finale è proporre future sinergie tra la sosta nell’area rinnovata e la possibilità per l’utenza autostradale di acquisire informazioni sul territorio circostante, visitando direttamente dall’area di sosta le testimonianze archeologiche di Aquinum. La prima fase del programma, con indagini e scavi eseguiti con la direzione scientifica della Soprintendenza, ha portato alla luce scoperte di grande rilevanza storica, che certificano la frequentazione della zona dall’epoca preromana (VI-V sec. a.C) a quella imperiale (I-II sec. d.C.). Le attività di restauro dei beni rinvenuti e la loro successiva musealizzazione saranno realizzate a breve con finanziamenti da attivarsi sulla base del progetto presentato ad Arcus, per assicurare la conservazione e la tutela di quanto ritrovato e poter proseguire nelle ulteriori fasi di rinnovo dell’Area di servizio e dei progetti di recupero e valorizzazione dei beni archeologici previsti nel programma d’intesa. ENEL Energiaper la cultura Energiaper è il programma di Enel dedicato alla cultura, alla ricerca scientifica, all’ambiente e allo sport. Si tratta di un “contenitore” dove sono stati raccolti diversi progetti pilota che simbolizzano l’attività di promozione di valori e di attività culturali verso cui l’azienda riserva un’attenzione costante. Il programma Energiaper…la cultura si articola in progetti di illuminazione artistica e di restauro, mostre ed eventi culturali. Enel ha collaborato all’organizzazione delle mostre “Montecitorio e la bella pittura 1900-1945” (Fondazione della Camera dei Deputati), “Eroi etruschi e miti greci: gli affreschi della tomba François tornano a Vulci” (Civita), “Vladimir Skoda” (Comune di Pisa), alle celebrazioni del poeta Dino Campana a Marrani, e al restauro della vetrata di Sironi a Roma. “Energia in gioco” e “Voler bene all’Italia” sono dei progetti di formazione ed educazione dei giovani, mentre “L’energia che si ascolta” è un progetto di promozione della musica classica e dei giovani artisti su tutto il territorio nazionale, nato nel 2003 quando Enel è diventata Socio Fondatore della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Teatro alla Scala. Nel 2005, inoltre, è diventata partner dell’Auditorium Parco della Musica di Roma e sponsor del Teatro dell’Opera di Roma. Con il programma Energiaper…la scienza Enel ha cercato di trasformare la ricerca scientifica anche in una esperienza emotiva, facendo leva sulla crescente curiosità e sui bisogni di conoscenza del pubblico. Nel 2005, in collaborazione con il Teatro Eliseo di Roma, nasce il progetto “La parola contesa tra filosofia e scienza”: nove incontri, condotti da Massimiliano Finazzer Flory, con nove grandi interpreti del sapere. Il progetto sarà riproposto nel 2006. Enel collabora, inoltre, con il Festival della Scienza di Genova e nel 2005 ha sostenuto l’organizzazione della mostra itinerante “Einstein, ingegnere dell’universo”. Energiaper…la natura nasce dall’attenzione che Enel dedica alla salvaguardia del rapporto tra architettura industriale e paesaggio, soprattutto considerando che spesso le centrali elettriche sorgono in aree di grande pregio naturalistico e ambientale. Il programma “Natura e Territorio” raccoglie progetti per valorizzare gli aspetti ambientali, turistici e culturali delle aree attigue agli impianti. Nel 2005 Enel ha pubblicato la guida “I piaceri dell’energia” in collaborazione con Gambero Rosso e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che raccoglie un’accurata selezione di sentieri escursionistici, oasi naturalistiche, parchi, piste ciclabili, itinerari culturali nelle aree vicine alle centrali. La guida sarà riproposta nel 2006 in collaborazione con il Touring Club. Infine, per Energiaper… lo sport, dal 2003 Enel collabora con la Lega Nazionale Dilettanti al progetto biennale “Eppure, il muscolo più importante di un calciatore è il cuore” che intende promuovere i valori genuini del calcio dilettantistico. Insieme al CONI e all’USSI Enel ha inoltre lanciato “Tribuna Sportiva”, il primo giornale on line sulla lealtà sportiva realizzato esclusivamente da giovani aspiranti giornalisti sportivi. FIT Apollo e Eracle di Veio: è tempo di lifting Concluso con successo il restauro conservativo dell’Apollo nel luglio 2004, immediato è stato il sostegno da parte della Federazione Italiana Tabaccai nell’ambito del progetto FIT per l’arte e la cultura per restituire una nuova immagine anche alla statua di Eracle che, insieme all’Apollo, formava il gruppo scultoreo posto a coronamento del tempio di Veio in località Portonaccio. L’intervento di restauro sulla scultura, capolavoro etrusco in terracotta policroma della fine del VI sec. a.C. è appena iniziato e si concluderà nel mese di giugno prossimo. Sarà possibile seguire on-line le fasi del lavoro sul sito www.eraclediveio.it, che è stato realizzato insieme al partner istituzionale Culturalweb.it (il quotidiano on-line del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali) e i visitatori del Museo potranno assistere alle operazioni di restauro attraverso un vetro di protezione, in un cantiere appositamente allestito nella sala detta “dello Zodiaco” al livello del Ninfeo di Villa Giulia. È inoltre prevista una sistematica campagna di documentazione, anche grafica, della statua. Un restauro piuttosto complesso poiché, non si tratta di eseguire soltanto un’operazione di semplice pulitura delle superfici, ma anche di provvedere al consolidamento statico della statua. L’Eracle con la cerva, a differenza dell’Apollo, è giunto a noi conservato solo parzialmente e alla fine degli anni ’50 è stato oggetto di un pesante intervento ricostruttivo che ha interessato il rifacimento delle gambe dell’eroe, del tutto perdute. Queste furono realizzate con materiali fortemente igroscopici che vanno necessariamente rimossi. Per di più la ricostruzione venne resa con proporzioni non corrette. Occorre avanzare una nuova ipotesi integrativa a seguito di un attento studio anatomico della figura comparato con quello dell’Apollo. L’intervento di restauro, come quello dell’Apollo, è diretto dalla dott.ssa Francesca Boitani Direttore del Museo, ed affidato al dott. Tuccio Sante Guido; le indagini scientifiche a cura del prof. Maurizio Diana saranno approntate dai tecnici specializzati dell’Università “La Sapienza” di Roma e dal Dipartimento di Diagnostica dell’Enea. Al termine del restauro, sarà possibile ammirare nuovamente il gruppo scultoreo composto dal dio Apollo e dall’eroe Eracle in lotta per il possesso della cerva dalle corna d’oro. VODAFONE Tecnologia e cultura responsabile Il primo progetto articolato di Vodafone, finalizzato alla diffusione di contenuti artistico-culturali, risale al 1998 con la realizzazione di OmniArte, grazie al quale era possibile ascoltare direttamente sul proprio cellulare le descrizioni dei più importanti monumenti e siti turistici d’Italia. E con lo stesso obiettivo di ampliare la fruizione dei contenuti, sono state utilizzate nel tempo le più avanzate tecnologie, come la realizzazione di siti Wap e Umts. Nel 2001 questo fil rouge ha portato alla creazione della mostra Media Connection e del laboratorio Omnitel Media Lab, ideati e realizzati con l’intento di superare il tradizionale contributo d’impresa alle iniziative artistico-culturali, per impegnarsi direttamente nella creazione di idee e nel sostegno a progetti dai contenuti innovativi e ad alto profilo culturale. In occasione di Media Connection - mostra a cura di Gianni Romano che ha raccontato per la prima volta il passaggio dall’analogico al digitale sono state esposte le opere di 27 artisti di rilevanza internazionale, tutte prodotte dagli anni ’60 ad oggi, esplorando i rapporti tra tecnologia e società, dai primi esperimenti di videoarte ai più recenti prodotti della web art. Con Omnitel Media Lab, Vodafone Italia ha voluto dare vita ad un esperimento del tutto inedito in Italia: il cosiddetto Laboratorio Interattivo, il primo spazio di comunicazione, conoscenza e creatività, dove il pubblico, seguito da alcuni tutor, era libero di avventurarsi nella realizzazione di progetti multimediali e imparare ad utilizzare al meglio le potenzialità della tecnologia. Grazie a Media Connection e Omnitel Media Lab, inoltre, Vodafone Italia si è aggiudicata il premio per il progetto comunicato più efficacemente, nell’ambito del V Premio Guggeheim Impresa e Cultura. Nell’autunno del 2002 è partito da Milano il tour di Vodafone Media Lab, il laboratorio multimediale itinerante di sperimentazione creativa, ideato e realizzato da Vodafone. Si trattava di uno spazio gratuito, aperto a tutti e attrezzato con PC, software audio/video, macchine fotografiche digitali, videocamere, scanner e telefonini di ultima generazione e tutto il necessario per esplorare le nuove forme della comunicazione visiva e sonora digitale. Il laboratorio ha fatto tappa anche a Bologna, Napoli e Roma. Nel 2003, inoltre, Vodafone Italia ha sostenuto la settimana inaugurale per la riapertura della Fenice affiancando in seguito le iniziative del prestigioso teatro per altri due anni. L’anno successivo, la sensibilità ai temi culturali di Vodafone Italia, che da sempre contribuisce alla sponsorizzazione di importanti mostre, è proseguita con il sostegno alla realizzazione di eventi significativi per molte città italiane quali, tra gli altri: la riapertura del Teatro Massimo a Palermo, l’inaugurazione del Politeama a Catanzaro e le mostre “Gli Este a Ferrara”, “Turner e Venezia” e “Caravaggio: l’ultimo tempo 1606 - 1610”. il Gennaio 2006 Giornale di civita Rivista mensile dell’Associazione Civita IN PRIMO PIANO Direttore Responsabile Gianfranco Imperatori Comitato Scientifico Antonio Paolucci (Presidente), Umberto Allemandi, Francesco Aloisi de Larderel, Armida Batori, Enrico Bellezza, Paolo Galluzzi, Adriano La Regina, Luca Odevaine, Pietro A. Valentino Coordinamento Editoriale Albino Ruberti, Alberto Rossetti, Dario Zerboni “Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, l'audaci imprese io canto…” Ariosto comincia il suo Orlando Furioso avvertendo che avrebbe cantato di «dame, cavalieri, armi ed amori». E forse questo è il modo migliore per accostarsi a questa mostra, con ritratti di Tiziano e di altri celebri pittori o scultori del ‘500 italiano. Si tratta di famosi personaggi delle più prestigiose corti europee, di illustri poeti e letterati, di dame, meglio, cortigiane, famose e seducenti. Ma non è solo questo, perché i ritratti di Tiziano come di Raffaello, di Pontormo o di Bronzino, di Parmigianino o di Moroni e di tanti altri che, tra Rinascimento e Maniera, hanno dato vita ad una delle stagioni più luminose dell’arte italiana ed europea, ci restituiscono non solo le apparenze fisiche e il lusso ostentato dei loro abiti preziosi. Sono, infatti, tutti ritratti 'di dentro': quasi il risultato dello scrutare nel profondo gli aspetti più intimi e segreti di uomini e donne, giovani e anziani, raffigurati con le loro ambizioni, speranze, attese o illusioni, al di là di atteggiamenti 'ufficiali' o di parata, sempre restituendoci, di principi e pontefici, imperatori e poeti, regine e 'favorite', le reazioni sentimentali più vere e profonde Nicola Spinosa Tiziano Vecellio, Flora, Galleria degli Uffizi - © 1995, Foto Scala, Firenze Caporedattore Maria Rita Delli Quadri Redazione Arianna Diana Hanno collaborato a questo numero Lucia Bianco, Allegra Pazienti, Giovanna Scanu, Candida Vivalda Progetto grafico Claudio Zito Impaginazione Laura Salomone www.civita.it Presidente Antonio Maccanico Segretario Generale Gianfranco Imperatori Direttore Albino Ruberti Direttore Marketing e Sviluppo Dario Zerboni Responsabile Rapporti Istituzionali Rita Cerri Direttore Civita Servizi Alberto Rossetti Direttore Consorzio Civita Giovanna Castelli GLI ASSOCIATI ABN AMRO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO ACCADEMIA NAZIONALE DELLE SCIENZE FONDAZIONE CASSA RISPARMIO PERUGIA ACCENTURE FONDAZIONE DI VENEZIA ACEA FONDAZIONE MEDIOLANUM ADNKRONOS CULTURA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA ABB AEROPORTI DI ROMA NAPOLI La galleria dei famosi. Ritratti da Tiziano e dai maestri del ’500 A Napoli il ritratto è protagonista. Il Museo di Capodimonte diventa la sede di uno dei più importanti eventi espositivi del 2006. Il piano nobile del museo viene allestito per riportare i visitatori nel XVI secolo. La Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, con il prezioso sostegno della Regione Campania, inaugura in primavera una mostra sulla produzione ritrattistica di Tiziano e sul ritratto italiano del ‘500, che, per la quantità e la qualità delle opere selezionate, è destinata a diventare un avvenimento artistico di interesse nazionale e internazionale. La Soprintendenza e la Regione, seguendo una comune prospettiva di valorizzazione e promozione del patrimonio museale partenopeo, considerano quest’appuntamento anche un’importante opportunità di promozione turistica. Le opere della collezione Farnese del Museo di Capodimonte, che comprendono straordinari ritratti realizzati dall’artista veneto per la famiglia del Pontefice, saranno affiancate da oltre trenta dipinti provenienti dai principali musei europei ed americani e da quaranta opere di grandi ritrattisti italiani del Cinquecento, da Raffaello ai Carracci. Questa politica espositiva, da tempo sperimentata con successo dalla Soprintendenza, come nella recente occasione delle mostre di Caravaggio e Velazquez, consente di stabilire un dialogo tra i capolavori del museo e lo opere presentate in occasione delle mostre temporanee; i visitatori, grazie ad un percorso museale ed espositivo studiato e realizzato anche per valorizzare la collezione di Capodimonte, possono apprezzare sia i dipinti della mostra che quelli della collezione permanente. Il Paolo III Farnese con i nipoti Alessandro ed Ottavio, che fa parte della collezione del museo, costituisce un fondamentale punto di partenza per comprendere ed approfondire quest’aspetto dell’attività artistica di Tiziano, che fu uno dei più ambiti ritrattisti del Cinquecento. La ritrattistica, che ebbe un particolare sviluppo presso le numerose corti italiane del XVI secolo, rappresenta una preziosa testimonianza visiva della storia di quel periodo. Principi e letterati, nobildonne e cavalieri, amavano farsi ritrarre dai maggiori artisti dell’epoca che, attraverso la pittura o la scultura, riuscivano a interpretare la fisionomia e la psicologia dei committenti. A Firenze, a Parma, a Venezia, a Roma, a Milano, a Napoli gli artisti delle diverse scuole del Cinquecento hanno personalizzato il genere secondo le proprie tradizioni. In mostra, proprio per comprendere i diversi aspetti della ritrattistica, oltre ai celebri lavori di Tiziano, verranno presentate opere significative degli esponenti delle varie scuole: si potrà ammirare il realismo lombardo, il colorismo veneto, l’eleganza emiliana, il classicismo tosco-romano e il naturalismo devozionale napoletano. Altro punto di forza della mostra è l’allestimento di grande impatto scenografico, arricchito dalla presenza di sculture e busti ritratto, anch’essi opera di celebri artisti del Cinquecento. Dopo Napoli la mostra, curata da un prestigioso Comitato Scientifico, pur con alcune varianti rispetto all’edizione italiana, sarà presentata a Parigi al Palais de Luxembourg dal 13 settembre 2006 al 21 gennaio 2007. AIR ONE FONDAZIONE PER L’ARTE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO ALD AUTOMOTIVE FONDAZIONE PFIZER ALL MEDIA FRATELLI ALINARI AMERICAN EXPRESS GAMBERO ROSSO ANAS GENERALI ANDIL ASSOLATERIZI GESTIT SERVICES ANSA GIUNTI GRUPPO EDITORIALE API GRUPPO FINELCO APOGEO GRUPPO MERIDIANO AREA HACHETTE RUSCONI ARNALDO CAPRAI HERMÈS ITALIE ARTICOLO 1 IBM ITALIA ASSOCARTA IGEMAS ASSOCIAZIONE FRA LE BANCHE POPOLARI ITALIANE iGUZZINI ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VITERBO INGHIRAMI COMPANY ASSOCIAZIONE PROVINCIALE DEGLI INDUSTRIALI DI SIRACUSA AURORA AUTOSTRADE AXA ART BANCA ESPERIA BANCA FIDEURAM BANCA INTESA BENETTON BENI STABILI BLUEFIN BNP PARIBAS BOSCOLO HOTELS BOWNE INTERNATIONAL BRITISH AMERICAN TOBACCO ITALIA BULGARI CAPITALIA CAMERA DI COMMERCIO DI SIRACUSA TIZIANO E IL RITRATTO ITALIANO DEL CINQUECENTO Da Raffaello ai Carracci CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA CENTRO SERENA CLASS EDITORI CNR COLACEM CONFCOMMERCIO • Napoli, Museo di Capodimonte, Via Miano 1 • Dal 24 marzo al 4 giugno 2006 • Tutti i giorni 8,30 – 19,30 mercoledì chiuso Informazioni e prenotazioni 848800288 - 0639967050 Biglietti intero € 10,00 ridotto € 5,00 ridotto gruppi € 7,00 (min. 20, max. 25 persone) Catalogo Electa Napoli Sito web www.mostratiziano.it COSMIT COSTA EDUTAINMENT DAIMLERCHRYSLER ITALIA D’AMICO SOCIETÀ DI NAVIGAZIONE DIGITALY DOMINA TRAVEL www.civita.it RICEVERAI UN COUPON VALIDO PER UN INGRESSO RIDOTTO ALLA MOSTRA ISTITUTO DELLA ENCICLOPEDIA ITALIANA ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO ITAL BROKERS ITALGAS IULM JAGUAR ITALIA JOHN CABOT UNIVERSITY KPMG LIBRI SCHEIWILLER LISTONE GIORDANO-MARGARITELLI LLOYD ADRIATICO LOTTOMATICA MAGISTE RE MEDIASET MG ROVER ITALIA MP MIRABILIA NETSYSTEM NISSAN ITALIA NORMAN 95 OPEN CARE OPUS PROCLAMA PENTA SOLUZIONI PHILIP MORRIS PIRELLI RE POSTE ITALIANE PRODEST PROGRESS INSURANCE BROKER PUBBLI A QUI! 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