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IL CASALE
P ODERE VESUNA
AMO
LA VAL D’O RCIA
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“Il buen retiro toscano del conduttore TV
Marco Columbro, che si svela e mi mostra
in esclusiva il suo casale”.
Testo e foto a cura di Nicoletta Innocenti
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IL CASALE
P ODERE VESUNA
UNA FILA ORDINATA
di cipressi a disegnare una
delle tipiche colline della
Val d’Orcia. Un paesaggio
incantato, che ammalia
l’osservatore.
QUI DOVE LO SGUARDO VAGA E LA NATURA
È PROTAGONISTA
I
ncontro Marco Columbro una mattina
tersa di un giorno di autunno, la sottile
linea dei cipressi ordinati anticipa la vista
della residenza toscana dell’attore e conduttore televisivo noto al grande pubblico. La
Toscana gli appartiene, ce l’ha nel sangue: il
nonno viareggino da piccolo lo portava in
campagna alla scoperta di frutti e piante. Ma
è alla fine degli anni Novanta, reduce dai
viaggi in Tibet e dalle straordinarie esperienze
a contatto con la cultura buddista, che Marco
sente forte il desiderio di trovare nel senese il
proprio luogo dell’anima, un casale a cui restituire vita e senso d’essere tra le colline della
Val d’Orcia.
La folgorazione giunge nel maggio 1996;
dopo anni di ricerche infruttuose giunge al Podere Pecorile in località Sant’Ambrogio, nel
comune di Trequanda.
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UN GRANDE AMBIENTE LIVING, rustico
eppure raffinato, dove campeggia una tela che
ritrae il noto conduttore.
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Nicoletta Innocenti, titolare di Verdidea, ha intervistato
Marco Columbro, in esclusiva. Ecco cosa ha scoperto…
Perché si è fermato qui, cosa ha rappresentato l’elemento distintivo che le ha fatto scegliere questo luogo?
La Val d’Orcia è una delle terre più affascinanti della
Toscana, il casale era come lo avevo sempre immaginato,
sulla collina, in parte diroccato, perché abbandonato da
circa cinquant’anni ma se ne percepiva una fisionomia ed
una architettura che mi colpirono immediatamente.
Ci sono poi cose meno comprensibili sul piano razionale,
l’anima etrusca di questo luogo, l’essenza arcaica dei manufatti, la percezione del passaggio della storia con la “s”
minuscola, la presenza dell’acqua, gli straordinari silenzi.
E così cominciò l’avventura?
Sì, non ebbi esitazioni, sentivo che quello era il luogo
giusto. Con l’aiuto dell’amico e architetto Carlo Fontana, con me fin da quel primo sopralluogo, cominciammo a progettare l’intervento di ristrutturazione.
Si trattava di un casolare quattrocentesco ed era evidentemente scontato un intervento di tipo conservativo, ma volevamo andare oltre, desideravamo un
intervento in continuità con l’armonia del paesaggio e
con i ritmi della natura, ecologicamente corretto. Così
Vesuna, doveroso omaggio alla divinità etrusca che
appartiene a questi luoghi, è stata restaurata con criteri di bioarchitettura integrale, durati quattro lunghi
ma entusiasmanti anni. Tinture naturali, tavolati inchiodati senza uso di colle sintetiche, recupero di materiali autoctoni, pavimento e pareti termiche, cavi
elettrici esterni interrati. In altre parole, rispetto vero
per il luogo, sinergia ed equilibrio tra interno ed
esterno.
Si può aggiungere che avete fatto uso delle teorie del
feng shui?
Proprio così, l’idea era esattamente quella di applicare l’antica arte geomantica taoista per cercare di
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STILE ETNO-CHIC, sapore
di viaggi ed esperienze vissute
in tutto il mondo.
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creare l’armonia tra luogo ed energie dell’universo. Così
abbiamo in giardino la fonte dell’acqua e l’albero sacro
e all’interno, nella sala del piano terra, il tempio con il
Buddha dormiente, regalatomi dal mio maestro spirituale.
Ho anche visto un bell’orto....
A sei anni, mio nonno, nell’orto della casa colonica a
Viareggio, mi fece cogliere e mangiare il primo pomodoro e così ho fatto con mio figlio. Una sorta di rito iniziatico. L’orto è uno spazio magico in versione minimal,
dove nascono e si sviluppano i prodotti della natura,
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questi sono contenuti della mia storia culturale, da sempre. Trent’anni fa a Milano fondammo il Girasole, uno
dei primi negozi di prodotti biologici. Oggi sono testimonial di una linea di pasta biologica e mi batto per
l’adozione di pratiche alimentari e comportamenti di
consumo basati sul rispetto dell’ambiente e su una filosofia produttiva espressione di genuinità e salubrità.
È così che nasce anche l’idea di condividere con altri
la meraviglia di questo luogo? Vesuna è anche una locanda aperta ad amici e ospiti, giusto?
Certamente. Da oltre 12 anni la Val d’Orcia e Vesuna
hanno scandito i miei momenti felici. Facciamo spesso stage e
seminari di recitazione, qui è venuto il mio lama tibetano, a Vesuna mi ritrovo con gli amici più cari a godere soprattutto in
autunno e in primavera delle pennellate di luce, delle sfumature
morbide, a tratti cupe, di una terra che fa dell’armonia la sua
essenza antica. Un’intensità fatta oltreché di appagamento estetico, di qualità dei prodotti della campagna e di eccellenze quali
vini pregiati, olio DOP, pecorino, tartufi.
Come non desiderare condividere? Sono stato lungamente in
Africa, ogni luogo è dotato di una propria profonda energia ma
io qui trovo pace e serenità, è il mio personalissimo mal d’Orcia.
IL CASALE
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TINTURE NATURALI,
tavolati inchiodati senza uso di
colle sintetiche, recupero di
materiali autoctoni, pavimento e
pareti termiche, cavi elettrici
esterni interrati.
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